giovedì 23 dicembre 2010

La Chiesa cattolica e la duplicità

Questa osservazione di Stefano, mi ha indotto ad una riflessione che desidero condividere con tutti, perché la ritengo importante per comprendere la situazione della Chiesa, oggi, e quindi della seria crisi che viviamo che è nella Chiesa ma non DELLA Chiesa, perché quella Una Santa è viva e intangibile nel suo Mistero di Corpo Mistico di Cristo e Sua Sposa.

Ci avviciniamo al Natale e, prima di accogliere l'evento che stiamo attendendo nel Sacro e solenne Silenzio che gli si addice, prima dell'esplosione del Gloria, scriviamo un'ulteriore tappa del nostro percorso di consapevolezza e di presenza nel cuore della nostra Chiesa cattolica, della quale purtroppo molto si stanno perdendo i connotati, che noi - nel nostro piccolo - custodiamo difendiamo e diffondiamo.
Se ci si esprime con intenti diversi dai due radicalismi, spesso e volentieri si incorre proprio in questo "reducismo", "veteranismo". Chi sei tu? Dove stavi mentre io ero in "guerra"? Non ti ho visto, quindi sarai sicuramente un imboscato! E ora che fai? Mi dai consigli? Mi dici che qui e lì forse sto sbagliando? Hai le mie cicatrici? Hai le mie medaglie? NO! Allora taci! Non sai, non puoi sapere. Non capisci e non puoi capire. Qui o vinciamo noi o vincono loro! Chi vuole cercare una via di riforma TACCIA! Perchè non è il suo momento. E se parla dovrà tacere.
Caro Stefano, se ti riferisci alle tue esperienze e alle tue proposte su questo blog, dobbiamo aver vissuto e visto un film diverso... se ti riferisci, come credo, alla Chiesa in generale, penso che il problema sia più semplice, ma ancora più drammatico. E ti invito a considerare la mia diagnosi ricavata anche alla luce delle esperienze recenti.

Di fatto si sta delineando il paradosso che gli speudo-tradizionalisti di nuovo conio (leggi neocatecumenali, che sono tradizionalisti solo riguardo alla morale a alla famiglia, ma quanto a dottrina sappiamo quanto siano più innovatori dei più accesi novatores pre e post conciliari) si stanno alleando con alcuni tradizionalisti di vecchio conio, i quali si rifanno a centri di potere e rispondono ad ordini di scuderia (leggi tradizionalismo ideologico) per continuare a delegittimare e a silenziare, di fatto, chi come noi vede le storture e le denuncia, con rispetto e senso di responsabilità e grande discernimento...

E sai dov'è che hanno trovato il loro "punto di alleanza"? Sullo slogan di "far quadrato intorno al Papa" (ovviamente -quanto ai neocat- il Papa che li ha 'approvati' e che per questo diviene infallibile anche dove si sa che non lo è, mentre i suoi richiami sono completamente ignorati e tuttavia di fatto lui glielo consente)... come se non facesse "quadrato intorno al Papa" e non fosse in comunione con lui, chi si permette di porsi domande e vivere sconcerto e disorientamento per mancanza di coerenza tra parole e atti comune a Papa e vescovi, che va comunque denunciata, perché il risultato che porta è la proliferazione dell'errore e l'ulteriore oscuramento della Verità, qualunque siano le cause (politiche, pastorali o di lupi incombenti) che provocano questa incoerenza.

A questo proposito, la dice molto lunga lo 'strano' silenzio sull'evento epocale e bellissimo organizzato dai Francescani dell'Immacolata sul Concilio... Ovvio che il silenzio è VOLUTO e che non fa altro che continuare la damnatio memoriae dell'autentica Tradizione, solo per non correre il rischio di guardare la realtà in faccia e non voler riconoscere che nel concilio la continuità esiste (ma ne va trovato il filo conduttore), ma esiste anche la 'discontinuità' che è entrata nella pastorale e quindi anche nella prassi e non si può negare che variazioni nella prassi sconsiderate provocano variazioni anche nella dottrina, magari all'inizio implicite, ma poi si esplicitano in frutti ben visibili come stiamo vedendo oggi...

Questo è quel che è accaduto e continua ad accadere, questo è il nostro dramma nella Chiesa di oggi, Steph, non altro riferito a nostre sempre possibili responsabilità, che non vedo nei sensi da te indicati, di certo riferite ad altri, che riguardano reazioni magari un po' intransigenti di chi si è stufato di questo "far quadrato intorno al Papa" che nei termini in cui è posto sopra non porta da nessuna parte...

Il VERO "far quadrato intorno al Papa" è continuare a rispettarlo rimanere in comunione anche di preghiera, ma continuare a 'mostrare' la Verità che amiamo e della quale anche il Papa è il primo dei Servi, che sta esercitando il suo munus docendi, ma non usa 'bastone e vincastro' insieme per quello regendi, il Governo... e questa tragica "desistenza" non è senza conseguenze...

Noi ci siamo dentro consapevoli della nostra impotenza, ma non senza smettere di fare del nostro meglio e abbracciamo la croce... il resto è nelle mani del Signore

Concludo con le parole che Dom Guéranger scrisse a proposito di San Cirillo di Alessandria, insigne avversario del nestorianesimo: "... quando il pastore si cambia in lupo, tocca anzitutto al gregge difendersi. Di regola, senza dubbio, la dottrina discende dai vescovi ai fedeli; e i sudditi non devono giudicare nel campo della fede i loro capi. Ma nel campo della Rivelazione vi sono dei punti essenziali dei quali ogni cristiano, per il fatto stesso di essere cristiano, ha la necessaria conoscenza e la custodia obbligatoria."

26 commenti:

  1. La mia osservazione verte sulla "via di riforma". Essa non è la "via di compromesso" a cui possono pensare e stanno pensando tutti gli eretici che ciritorviamo in corpo.

    E' la via che, andando dietro a quello che sta facendo il Papa, a quello che si sta mouovendo (movimento liturgico) intorno al reale Spirito della liturgia (Vedi Lang, Bux, Burke, FFI, Bendettini bi-rituali,ecc, ecc), MIRA A RIFORMARE GLI ERRORI, EMENDARLI, CANCELLARLI, RIPARTENDO PRIMA DALL'EDUCAZIONE.

    Questo perchè si concepisce che 40 anni di deformazione non possono essere combattuti con un colpo di maglio! Dai un colpo di maglio sulla testa di pecore INGANNATE e deformate, convinte di essere pienamente cattoliche ma nel migliore dei casi sono a-cattoliche, e che risultato ottieni?

    E il mio disagio sta nel vedere un MURO da CERTO tradizionalismo, che anche fondandosi su legittimi timori, li affronta con un altro MURO! Così, secondo me, si vanificano le buone potenzialità e si disperdono i buoni propositi davanti a una vera e propria guerra, dove il buono, se POCO, non è fruttificato!

    RispondiElimina
  2. Non so se la blogsfera sia lo specchio, come qualcuno dice, della Chiesa reale. Certamente so che questa Chiesa parlata mi piace sempre meno. Ne riconosco la potenziale utilità ma ne vedo anche i danni attuali e molteplici proprio a carico di quei ‘terzi’ di cui diceva con la solita lucidità Stefano. Condivido in linea di massima la sua riflessione riguardo l’evidente contrapporsi di radicalismi, i quali spesso non sanno più convergere nel confronto. Dico in linea di massima, perché ci sto dentro solo di striscio.

    Non capisco nulla di quelle supposte alleanze di cui dice Mic, e neppure mi va di saperne di più francamente. Solo mi limito a registrare il pessimo, a mio giudizio, spettacolo cui ho assistito recentemente sui blog. L’arroccarsi estenuante e accanito sulle proprie posizioni, per es. e a partire dalla questione del condom dopo il libro intervista del Papa. Un arroccarsi senza scampo, di fatto escludendo ogni possibile confronto. Non entro, per carità, nel merito. E non sono gli argomenti (colti, titolati, super lodati ecc.) che discuto, ma il modo del discutere, il modo del mettere al rogo virtuale nel nome di una Tradizione che sembra diventata appannaggio di pochi, di quei pochi peraltro titolati a discettarne. Il modo di amplificare il no e screditare il sì o il forse. Nel nome di una morale asettica, farisaica. Ma lasciamo stare. Non ho i ‘titoli’ per discettare! Solo credo che bisogna guardarsi con scrupolo da ogni radicalismo, e non per salvare la faccia, né tanto meno per proteggere i ‘deboli’ che non capirebbero (vi ricorda qualcosa?!); ma perché si rischia di tradire così proprio quella Verità che si vuole difendere. E che sempre va vissuta e coniugata con la carità…

    RispondiElimina
  3. Io sono una cattolica senza qualità, ossia non sono tradizionalista, né progressista, non sono papista (!) né simil-sedevacantista. Non mi frega nulla degli ismi di moda. Sono cattolica e amo la Chiesa, soprattutto la amo quando va a rotoli. Amo il Papa, non con cuore di donna che discute di infallibilità a singhiozzo, ma con cuore di figlia che vede difetti ed errori, ma mai si sognerebbe di discettare sulle possibili dimissioni di un Padre, come è stato ‘sapientemente’ fatto!

    Non so cosa si intenda nel gergo ‘far quadrato attorno al Papa’. Ma so che la mia fede di sempre, temprata al fuoco della mia coscienza, mi impone la sequela di Cristo nella Sua Chiesa, oggi guidata da Papa Benedetto, al quale dunque va il mio assenso, non solo formale e a parole, ma sostanziale e nei fatti. Assenso non incondizionato e amorfo, posso dissentire e criticare, ma non posso né devo mettere in discussione la sua autorità che non dipende né da lui né da me. A lui il compito di amare ‘più di costoro’ le sue pecorelle; a me quello di obbedire secondo coscienza.

    Scusate la lungaggine.

    Approfitto di questa sosta per porgere i miei auguri a tutti di un buon Natale. Che porteremo in dono a Gesù Bambino? Magari soltanto lo stupore di fronte a Lui, è già qualcosa per imparare di nuovo la vita da quella grotta.

    RispondiElimina
  4. JONATHAN CONDIVIDO OGNI TUA VIRGOLA!

    E anche io faccio i miei più sinceri auguri di Pace e Serenità.

    E ringrazio tutti di cuore.

    RispondiElimina
  5. Solo credo che bisogna guardarsi con scrupolo da ogni radicalismo, e non per salvare la faccia, né tanto meno per proteggere i ‘deboli’ che non capirebbero (vi ricorda qualcosa?!); ma perché si rischia di tradire così proprio quella Verità che si vuole difendere. E che sempre va vissuta e coniugata con la carità…

    quoto perche condivido con tutto il cuore

    RispondiElimina
  6. Assenso non incondizionato e amorfo, posso dissentire e criticare, ma non posso né devo mettere in discussione la sua autorità che non dipende né da lui né da me. A lui il compito di amare ‘più di costoro’ le sue pecorelle; a me quello di obbedire secondo coscienza.

    idem

    RispondiElimina
  7. A proposito del silenzio, da Fides et Forma:

    devo capire che il silenzio attorno al Convegno organizzato dai Francescani dell`Immacolata è il prezzo da pagare per poter continuare a parlare del Vaticano II ?
    Insomma zitti prima, zitti ora anche se in modo diverso?
    Cioè parlate, discutete, ma senza far rumore, mantenete un profilo basso, nessuna pubblicità se no....
    Ciò confermerebbe l`impressione molto sgradevole che in fondo, anche se in apparenza hanno ritrovato la parola, i "tradizionalisti" sono sorvegliati a vista, tollerati se e quando non fanno troppo rumore, se sopratutto non esprimono con troppa fermezza le loro critiche o anche solo riflessioni.
    Insomma ci sono i tradi ad hoc, quelli per bene , con un cerotto sulle labbra, riconoscenti e beati davanti ogni piccolo gesto di "generosità", mai una critica, e dunque tollerati, e ci sono i tradizionalisti che dicono ciò che vedono, mettono il dito sulle piaghe, pongono domande anche se scomode, domandano ad esempio che la famosa "ermeneutica della continuità" sia finalmene documentata , reclamano le misure di autorità perchè lo scempio liturgico e dottrinale continua come prima e forse peggio di prima..
    Quest`ultimi non sono tollerati , sono messi all`indice e lo sono anche da chi si dice "tradizionalista"...dai tradi della prima categoria .
    Devo dire che questo pizzino imposto anche da chi dice di essere legato alla Tradizione, non mi piace affatto e mi sconcerta.

    RispondiElimina
  8. Scusa mic, e questo che hai scritto non è forse un altro "pizzinno"?

    Ti sei dimenticata di un'altra categoria: i tradizionalisti che mettono il dito nella piaga, spingendo forte perchè si senta bene il dolore, e che non accettano altra medicina se non quella prestabilita da loro, distribuendo pizzinni vari a chi la pensa in modo diverso e in chi vorrebbe ripartire da una riforma seria!

    Ma io mi domando: ma si casca dalle nuvole? Non si sa che la Tradizione è osteggiata e odiata da tutti? Che si sperava in una ribalta?

    Per forza che i nemici della tradizione vera si siano coalizzati e che ogni giorno ci siano ostacoli in più!

    Ma questo che significa? Il Convegno ha trattato l'argomento scottante in modo perfetto...Su questa base si dovrebbe fare vero apostolato... Non certo sui magli perforanti di chi va distribuendo pregiudizi a destra e a manca, accusando di rispondere ai preconcetti degli altri!

    AVANTI! Il lavoro è tanto e il tempo poco! Davvero poco per essere sprecato da spaccamenti di capelli in 10 000!

    RispondiElimina
  9. Bisogna togliersi dalla testa, tanto prima tanto meglio, che si possa fare un "reset" della situazione!

    Se si vorrà una cosa del genere si sbatterà solo davanti all'immancabile muro! E l'occasione ecpocale avuta, per grazia di Dio, verrà sprecata per l'ennesima volta!

    RispondiElimina
  10. Insomma ci sono i tradi ad hoc, quelli per bene , con un cerotto sulle labbra, riconoscenti e beati davanti ogni piccolo gesto di "generosità", mai una critica

    Chi l'ha detto che la gratitudine e la speranza per quello che si può vivere, vivere come Dono e Grazia, si debba accostare al "mai una critica? Chi l'ha detto che si cerca un modod "giusto" di critica si debba PER FORZA essere dei falsi che remano contro?

    RispondiElimina
  11. Leggi questo articolo e vediamo se la critica "riformista" è falsa!

    RispondiElimina
  12. Ogni movimento Litugico che si rispetti deve avere dei Maestri. Io mi sento discepolo di Ratzinger,Lang, Bux, Burke, Shneider, ecc.. E al "modus" di questi mi "rimetto" coscientemente, consapevole che non è un modo "ossequioso dei potenti" ma è ragionato e giusto.

    RispondiElimina
  13. ho incontrato Stefano pure su Messa in latino ;)

    la conclusione è questa

    Dice Steph
    ... E non si può non tenere conto che epiteti e attacchi, soprattutto alla persona del Papa, epiteti che non sono affatto "critiche più forti", possono geenrare turbamento e sconcerto, soprattutto in chi Spera nella novità della Tradizione.

    questi, spetta alla Redazione eliminarli, distinguendo con il giusto discernimento, i veri attacchi dalle critiche costruttive.
    Ripeto che, oggi, i danni maggiori derivano dai silenzi, avendo constatato cosa è venuto fuori dal 'silenzio' imposto su certi argomenti da oltre 40 anni... ma succede ancora oggi, purtroppo

    RispondiElimina
  14. Caro Steph,
    mi pare che abbiamo gli stessi maestri. Per parte mia ci aggiungo Gherardini e diversi Francescani dell'Immacolata...

    RispondiElimina
  15. si debba PER FORZA essere dei falsi che remano contro?

    questa cosa non appartiene a te, Stefano. Se vuoi un nome può appartenere ad Introvigne, per esempio... e a tutti coloro che vorrebbero mettere a tacere le giuste istanze di una Tradizione ampiamente tradita

    RispondiElimina
  16. Bisogna togliersi dalla testa, tanto prima tanto meglio, che si possa fare un "reset" della situazione!

    non SI PUO' fare un "reset" della situazione Steph, la storia ha 'scritto' delle cose; ma se ne possono 'scrivere' delle altre, soprattutto nel nostro cuore e nella nostra mente e nel nostro spirito: "Nova et vetera" (Giov. 16,13)...

    RispondiElimina
  17. Scusa mic, e questo che hai scritto non è forse un altro "pizzinno"?

    non l'ho scritto io, Steph, l'ho solo riportato...

    mi pare che per 'pizzino' intenda l'astensione dalle critiche e dagli approfondimenti sul concilio e i suoi effetti di fatto imposta da un certo tradizionalismo ideologico, che si allea con lo speudo-tradizionalismo neocat

    RispondiElimina
  18. AVANTI! Il lavoro è tanto e il tempo poco! Davvero poco per essere sprecato da spaccamenti di capelli in 10 000!

    la situazione è molto ma molto più complessa di quanto ci sia dato vedere... riesco ad intuire molte cose, ma non perdo nemmeno tempo ad approfondirle, non mi interessa, mi basta l'essenziale che è già fin troppo chiaro e cerco di fare la mia parte con semplicità... è solo questo che docciamo fare Steph
    SEMPLICITA' e FIDUCIA e tutto tranne che il silenzio...

    RispondiElimina
  19. È cieco, o ottuso, o ingenuo, o irenista, o incondizionalmente ottimista, chi non vede che è in atto una strana alleanza contro natura fra modernisti e certi "tradizionalisti", sovente tradizionalisti dell`ultima ora, o tradizionalisti che non lo sono affatto in realtà, contro chi sceglie di non allinearsi sul linguaggio religiosamente corretto, chi sceglie di non lasciarsi suggestionare da frasi fatte, da tentativi di colpevolizzazione, da manovre manipolatorie talmente evidenti che bisogna essere ciechi per non vederle, contro chi sceglie anche di continuare a denunciare la corruzione, gli scempi, l`assenza di interventi correttivi, l`incorenza, l`ipocrisia, le vessazioni, ad esprimere la sofferenza e il malessere che questo stato di cose provoca.
    Perchè dovrebbero tacere?
    Perchè mettere loro un`etichetta ?
    Perchè rinchiuderli in una gabbia come se fossero contagiosi e se possibile in una gabbia di cui si è gettata la chiave?
    È importante vedere, quando ci sono, i passi positivi, i gesti concreti, e rallegrarsene, è importante anche continuare a testimoniare, informare, e denunciare gli scempi che non vogliono prendere fine.

    RispondiElimina
  20. ..certi che est modus in rebus(c'è una misura nella cose)

    RispondiElimina
  21. Emma! NESSUNO TACCIA! Ma est modus in rebus!

    RispondiElimina
  22. Le strane alleanze tanto strane non sono, perchè sono ideologiche e sono quella specie di teoconservatorismo che fa leva sul MORALISMO. Ma c'è sempre stato, e non è frutto di questo momento storico. Si fa più evidente a secondo delle convenienze!

    Per questo la via della riforma nella tradizione, della Tradizione Viva, è l'unica percorribile, nel modo DELLA GRADUALITA'

    E, lo ripeto: est modus in rebus!

    RispondiElimina
  23. ..certi che est modus in rebus(c'è una misura nella cose)

    non c'è nessun 'modo' da imporsi o da imporre: la misura è nella Verità possibilmente mai scissa dalla Carità e pure dalla Giustizia

    andiamo avanti con semplicità. Nessuno di noi sta superando il modus mi sembra!

    Qualche volta possiamo sbagliare, ma c'è Chi ci rialza e ci sorregge e lo ha fatto alla grande, se siamo arrivati fin qui :)

    RispondiElimina
  24. Non mi ricordo di aver visto progressisti e "tradizionalisti" andare a braccetto per tentare di ridurre al silenzio chi esprime inquietudini, e incomprensioni, chi si rivolge al Papa nella speranza di un suo intervento, chi non si accontenta di ripetere come un mantra "ermeneutica della continuità" ma ne domanda la verifica.
    Perfino Mons. Gherardini è oggetto dell`attenzione critica di questi nuovi censori.
    Se pensiamo al cammino nc, avete visto cattolici, che a parole difendono la retta Dottrina e la sacra Liturgia, intervenire per denunciare le prassi eretiche de cnc ?
    Quante belle parole che ci fanno sperare un`azione coerente, almeno un inizio di azione, e invece niente, anzi, vediamo gli stessi aprire le loro porte al cnc.
    Chi parla, chi scrive, e non è questione di mettere delle etichette per definirli, sono cattolici che si limitano a descrivere ciò che vedono, che subiscono, sono cattolici consapevoli del caos, dell`anarchia, ma oggi non solo non trovano sostegno ma si trovano confrontati alle critiche, all`opposizione di chi fra le tante cose li accusa di essere contro il Papa! Di non fare quadrato attorno al Papa!
    La manipolazione è palese, l`ipocrisia pure, la menzogna viaggia , mi sembra di assistere ad un pessimo spettacolo .

    RispondiElimina
  25. andiamo avanti con semplicità. Nessuno di noi sta superando il modus mi sembra!

    Infatti.
    E' da quattro anni e mezzo che esiste questo blog e mai è stata usata una parola gratuitamente offensiva nei confronti di persone specifiche.
    Tutte le critiche mosse al Cammino sono state, sono e saranno sempre argomentate e "pulite".

    RispondiElimina
  26. Durante il recente Convegno organizzato dai Francescani dell`Immacolata sul Vaticano II, P. Kolfhaus ha detto:

    "La pastorale poggia sulla dottrina, la prassi presuppone la retta dottrina. Il rovesciamento di questo ordine porta troppo facilmente a far sì che con "una nuova realtà pastorale" si sviluppi una "nuova" dottrina. Esempi di ciò ve ne sono in abbondanza nella vita quotidiana delle comunità ecclesiali."

    Più chiaro di così!

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.