lunedì 15 gennaio 2018

Lezioni di ipocrisia

Traduciamo un articolo dal blog spagnolo che si occupa di Cammino Neocatecumenale, Cruxsancta.

Lezioni di "kikipocrisia"

Nella mia comunità c'è una coppia con due figlie.
E basta.

Le grandi alzate vocazionali: ecco "a cosa serve"
fare tanti figli!
Sia ben chiaro, essere una coppia abbiente, ambedue professionisti ben remunerati, e non avere più di due figli, è la cosa più anti-kikiana dell'universo.
Gente come loro, quando si presentano agli altri amati fratelli neokikizzati, cioè, neocatecumeni, sono i candidati naturali a ricevere, all'atto stesso della presentazione, una Kiko catechesi con tutti i crismi:

"Solo due? Che pena che le vostre figlie non godano di una famiglia numerosa, perché in questa società consumista, nella quale i bambini hanno di tutto, l'unica forma di protezione dei nostri figli è che siano in tanti fratelli e debbano condividere persino lo spazzolino da denti".

Allo stesso modo non è infrequente che l'interrogatorio sulla famiglia vada più in là, invadendo il foro interno e pretendendo di essere messi al corrente di questioni che competono esclusivamente alla coppia:

"Noi dicevamo a quelli dell'Azione Cattolica: e poi, che fate? Dopo aver avuto due figli, come continuate l'atto coniugale? Con il coito interrotto? Usate i metodi naturali? La pillola?" (ndr: dalla catechesi di don Mario Pezzi  del settembre 2014)
Non approvati dai kikos 👎

Però questa coppia della mia comunità è abituata a reazioni così "fraterne" e adotta un procedimento infallibile per far sapere che non sono in nulla da meno rispetto ai kikos, nonostante un numero di figli tanto inadeguato quanto sconveniente per i canoni neocatecumenali.

Il procedimento consiste nel presentarsi nel seguente modo:

Approvati dai kikos 👍

"Abbiamo cinque figli, tre dei quali in cielo"

Risolto il problema, risolto il giudizio e la mormorazione.
Superata la terribile tragedia di queste bimbe che l'irresponsabilità dei propri genitori espone senza via di scampo al consumismo più atroce, per il fatto che non hanno una mezza dozzina di fratelli.

Queste sono le parole magiche per far sapere a tutto l'uditorio che hanno il dottorato in kikologismi, perché è così che deve parlare un "kiko" ben addestrato, non come quei religiosi della messa delle 12, tanto liberi da non dover dare spiegazioni a nessuno sui figli che hanno o decidono di avere.
No, nel Cammino Neocatecumenale non si possono avere due figli e non far sapere perché non se ne ha di più.

Questa coppia ha così interiorizzato questo stratagemma che le prime ad utilizzarlo sono le figlie, dalle quali ho invariabilmente sentito raccontare che sono cinque fratelli, perché così hanno insegnato loro i genitori fin dalla culla.

Non ho nulla in contrario al fatto che due genitori che hanno perso tre figli che non sono nati, li ricordino ogni volta che si presenta loro l'occasione di parlare della propria famiglia.
Però non può sfuggirmi il fatto che lo facciano per adeguarsi alla normativa di Kiko. Perché non è l'unico caso che conosco che, nella propria lettera di presentazione, non solo menziona i propri figli vivi ma anche "quelli in cielo".

Santa pazienza!😌😌
Ma ciò che per la verità mi disgusta del gergo neocatecumenale è la sconvolgente insensibilità con cui si assume che la morte è stata voluta e provocata da Dio!
Quante volte ho sentito il mantra che chi perde un figlio è perché Dio ha voluto regalare un angelo al cielo perché vegli su di loro tutti i giorni della vita!

E chi lo dice, lo fa tanto convinto, tanto ingannato da credersi conoscitore dei pensieri di Dio e, soprattutto, tanto insensibile, tanto disumano, tanto spietato, da non intuire l'aberrazione di un Dio che crea creature di seconda qualità, destinate a morire subito perché non hanno valore di per se stesse, perché esistono in funzione di altri, di quelli per i quali la kikolatria dispone che questi esseri di seconda categoria intercedano senza posa.
Esseri che vengono all'esistenza per morire e così dedicarsi a vegliare per chi li ha concepiti.

Ma, dico io, perché il restare in vita avrebbe impedito loro di pregare e vegliare su altri? 
Sarà per l'incapacità, tutta neocatecumenale, di amare.

21 commenti:

  1. "E chi lo dice, lo fa tanto convinto, tanto ingannato da credersi conoscitore dei pensieri di Dio e, soprattutto, tanto insensibile, tanto disumano, tanto spietato, da non intuire l'aberrazione di un Dio che crea creature di seconda qualità, destinate a morire subito perché non hanno valore di per se stesse"

    Questo è uno dei (tanti) motivi per cui reputo il CNC una setta. Una delle caratteristiche tipiche delle sette è quella di spacciarsi per "conoscitori della volontà di Dio": appena qualcuno ha un problema o affronta una situazione difficile, questi soggetti hanno subito la risposta pronta, "Dio ha voluto questo da te", "Dio ti ha mandato questa prova per", ecc. ecc.

    Peccato che questi soggetti, di teologia, non capiscano assolutamente nulla; ed oltretutto, mancano persino della sensibilità e dell'intelligenza per affrontare certe questioni. Per tale motivo, se ne escono con degli strafalcioni orrendi, del tipo "Il tuo bambino è morto perché Dio voleva un angelo", oppure "il terremoto ha colpito quella città per i suoi peccati", non capendo che il Dio cristiano è prima di tutto un Dio di Misericordia, e che presentare queste tragedie come un suo operato è un errore e, a mio parere, un'orrenda bestemmia.

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  2. Purtroppo non ricordo la trasmissione e la data esatta, ma qualche anno fa un vomitevole personaggio auto definitosi "cattolico", si è vantato, nel corso di una trasmissione radiofonica, di aver fatto collezionare alla moglie un numero imprecisato di aborti (credo dieci-dodici), dovuti ad una anomalia genetica riscontrata nella coppia.
    La cosa impressionante era il tono tronfio e supponente con cui ne parlava, di questa sequenza di morti nel grembo, proprio lui che certo non ha dovuto subire raschiamenti, cesarei ed altri trattamenti invasivi del caso, per potersi "vantare" di tutte queste anime bambine mai date alla luce.
    Sinceramente, per questi cosiddetti cattolici e solo per loro, vorrei che la Chiesa reintroducesse l'ipotesi del Limbo per i non nati, cosicché non si potessero vantare di aver mandato delle anime innocenti alle porte dell'inferno, dove io invece manderei ben volentieri loro, almeno per un po'.

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  3. Piccolo off-topic: quando ho letto in un blog l'espressione «c'è il bigotto che "prega per te"», mi è tornata in mente l'immagine di tanti neocatecumenali che proclamano di pregare o addirittura si limitano a pronunciare la formuletta magica "Dio provvede". Che nel loro caso è ipocrisia, è un lavarsene le mani, è un rinviare alla gestione dei "responsabili" e dei "catechisti". Che naturalmente "provvedono" solo a ciò che dicono loro.

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  4. Caro Nicola, ma chi ha valore di per se stesso nel c.n.?
    Nessuno. Non solo i bambini mai nati!

    Tutti esistono e sono in quanto in funzione del progetto, alla faccia dell'assioma che Kiko mai ha avuto un progetto di niente - come dice lui - che egli è solo spettatore dell'opera di Dio, che si snoda davanti ai suoi occhi increduli. Dio moltiplica i suoi prodigi a favore di Kiko, conferma la sua parola, indirizza i suoi passi e ispira ogni sua azione e la benedice con innumerevoli frutti.
    Ogni persona che entra nel cammino deve entrare nel ruolo già scritto per lui, quei tre o quattro ruoli previsti, gli altri, sfigati a vita, faranno solo da contorno, da cornice. Eppure servono, nessuno li manderà via, fino a quando pagheranno la decima e saranno generosi nelle collette e disponibili a prestare servizio gratuito, ad ogni livello, a quelli che contano, che un "ruolo" ce l'hanno. E, ditemi, vi pare poco? Accidenti, Kiko dove va senza soldi e senza manodopera a costo zero?

    Pax

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  5. Aiuto sono dentro al cammino vorrei uscirne fuori ma non so come fare!

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    1. Cosa ti trattiene? Puoi essere più specifico?

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    2. Ti suggerisco una ricetta facilissima:

      - non versare più un centesimo (questo sarebbe già sufficiente)
      - non andare più in comunità (sabati sera, cosiddette "convivenze", preparazioni, ecc.).

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    3. Comunica ai fratelli che sei in "krs" (sarebbe "crisi", ma deve essere detto così, in modo sincopato, se no non ti credono) e non andare più in comunità.
      Nei giorni in cui avresti dovuto andare in comunità, vai in chiesa, in una parrocchia in cui non ci sia il cammino.
      Se ti cercano, dì loro che sei "nel deserto", "ribellato a Dio" ecc.
      Dopo un po' ti renderai conto di non avere più bisogno di loro, anzi, di non averne mai avuto davvero bisogno.

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    4. È difficile se sei assieme ai familiari e se questi sono convinti neocat. Ti faranno sentire un apostata. Ti guarderanno alternativamente con occhio biasimevole o con un sorrisino buonista di compassione. Ma soprattutto, sentendo aria di ragione in funzione, ti impediranno di parlare. Verrai esortato a obbedire ciecamente ai catechisti...le strade sono due: esprimere ad alta voce dubbi e perplessità (cui hanno risposte preconfezionate) insistendo con protervia finchè non sarai retrocesso o nella migliore delle ipotesi cacciato;
      non andare più in comunità e sopportare con pazienza cristiana le argomentazioni che ti verranno imposte ai tentativi di farti tornare.
      Tieni presente che il peggior guaio per un neocat è che non ha altri punti di vista, la poasibilità di cercare altre risposte. È davvero uno schiavo del faraone cammino. Coraggio (mamma mia! Un modo di dire che mi è venuto a noia a causa del cammino che ne abusa!), fatti forza e esci prima possibile!

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  6. blog di repressi che non sono stati in grado di approcciare il vero cristianesimo....

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    1. E quale sarebbe il "vero cristianesimo"? Quello delle stanze chiuse del Cammino? Quello che non vive in Parrocchia? Quello che adora il dio Kiko? Quello dei "primi cristiani" che lo Spirito Santo ha sorpassato andando avanti nei secoli? Quello che come risultato produce tanto dolore, depressione, anoressie, ...?
      Quello che in tutte le Parrocchie dove si installa non fa altro che creare divisioni ed è disprezzato da tutti? Quello che vive "separatamente" dagli altri cristiani? Quello che si ritiene superiore creando una massa di persone superbe? Quello che dice di "circoncidere il cervello" per far prendere tutte le decisioni della propria vita ai catechisti?
      Quale esattamente????? Puoi spiegarcelo?

      Annalisa

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    2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  7. Il "vero" cristianesimo che noi non saremmo stati capaci di approcciare, sarebbe il neocatecumenalismo?
    Cioè quell'insieme di precetti neo farisaici da cui vi fate opprimere e con cui opprimete i vostri figli?
    Per rispettare i quali vi ingegnate in mille modi di apparire dei veri "kikos" elevando al massimo l'arte dell'ipocrisia?
    Caro Anonimo, ti compiango: finché stai là dentro non saprai mai non solo cosa sia il cristianesimo, ma neppure l'autenticità.

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  8. Bello il commento "blog di repressi".
    Il represso, per definizione, è colui che "reprime" se stesso o delle parti di sè per svariati motivi (spontanei, indotti dall'educazione, o indotti da altri).
    A quanto pare, stando ai resoconti dei fuoriusciti, gli unici repressi qui sono proprio i camminanti:

    1) devono accettare in silenzio qualsiasi cosa dicano i catechisti senza possibilità di replicare;
    2) devono sborsare un decimo del loro stipendio al mese, devono sborsare altri soldi per collette varie;
    3) non devono sposarsi con gente conosciuta fuori dal CNC (il matrimonio è limitato alla "progenie d'Israele") e se lo fanno vanno incontro alla disapprovazione e all'aut-aut "o il tuo partner si converte ed entra nel cammino, oppure sei fuori tu";
    4) non frequentano amicizie al di fuori del CNC, perchè sono gente "del mondo", e quindi per definizione gente perduta nelle gozzoviglie e nel peccato;
    5) voglia di avanzamento di carriera nel lavoro? MAI! Il lavoro è un idolo! Voglia di prendere una laurea? SOLO SE PUOI VENIRE ALLE CONVIVENZE! Se per caso non puoi perché devi studiare, vieni lo stesso sennò la laurea diventa un idolo, e poi tanto ci penserà la Provvidenza a farti passare l'esame;
    6) a una certa età, devi fare la scelta: o ti fai prete/suora, oppure ti sposi e inizi a fabbricare minikikos come se non ci fosse un domani. La possibilità "voglio rimanere single/voglio aspettare di trovare una persona con cui mi trovo bene" non è contemplata: se si rimane single, in caso di sesso femminile, si diventa delle mezze serve al servizio di comunità, famiglie itineranti, seminaristi, ecc. Alla faccia della libertà!
    7) autostima? soddisfazione per i propri successi? voglia di sentirsi realizzati? voglia, semplicemente, di essere felici! MAI! Al vecchio adagio "Ricordati che devi morire" (il famoso "Memento mori"), il CNC sostituisce "Ricordati che fai schifo!", ripetuto con enfasi. Qualsiasi cosa tu faccia nella tua vita, per quanto tu possa essere una brava persona con dei solidi valori, sarai sempre e comunque uno schifoso peccatore. Questo perché il CNC ha sostituito il concetto di "Tutti gli uomini sono sottoposti alle tentazioni, e quindi possono peccare", con "Tutti gli uomini sono incapaci di resistere alle tentazioni, e quindi peccano inevitabilmente".

    Potrei andare avanti per ore, ma direi che possiamo fermarci qui. E i repressi sarebbero gli altri, giusto?
    (Bonus: come mai una buona fetta di quelli che escono dal CNC finiscono sul lettino di uno psicoterapeuta, dove trascorrono ANNI per curare depressione, nevrosi, e bassa autostima che prima del CNC non avevano?)

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  9. Nicola uscendo da ogni ipocrisia dici due cose sacrosante...
    1.
    Al vecchio adagio "Ricordati che devi morire" (il famoso "Memento mori"), il CNC sostituisce "Ricordati che fai schifo!", ripetuto con enfasi.

    Questo mi ha fatto proprio ridere. Azzeccatissima.

    2.
    Molti, usciti dal cammino, vanno in cura per problemi psichici, cosa, peraltro, tipica delle sette.
    Ho saputo che a Roma molti psicologi e psichiatri vedono aumentare il numero di persone, che sono state o sono nel c.n., che si rivolgono a loro.
    In una riunione è uscito il problema e ci si è chiesto perché la Chiesa non interviene.

    Pax

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  10. Secondo l'Anonimo ore 16
    è necessaria evidentemente qualche abilità particolare x "approcciare il vero cristianesimo" .. quasi si trattasse di una disciplina sportiva o artistica.

    Mentre il vero Cristianesimo è la persona di Gesù che viene ad incontrare la mia persona, è Lui che continuamente mi propone "vieni con me, stai con me", come disse a Giovanni e Andrea alle 4 del pomeriggio, alla presenza di Giovanni il Battista, il quale svolse il suo compito di INDICARLO.

    Questo solo dovrebbe fare qualunque "testimone", qualunque "associazione" cristiana che si prefigge di "evangelizzare" .. dovrebbe semplicemente INDICARE Gesù, dovrebbe AIUTARE a GUARDARE a Lui solo, NON a GUARDARE
    all' associazione STESSA ..

    Ho sentito dire da 1 sacerdote: "guai! A chi dice guarda a me, vieni dietro a me! Anziché indicare Gesù"

    Purtroppo quando 1 persona è nel bisogno (materiale o spirituale nn importa, ogni bisogno è sempre anche spirituale) si aggrappa a chi PROMETTE anche solo una luce e se uno presta 1 po' attenzione al proprio senso religioso (che tutti abbiamo dentro) quando questa luce viene promessa in nome di Dio (e per di più dentro una Chiesa) si FIDA e si "adegua" a tutto nell'illusione di "camminare" verso la realizzazione di questa promessa.

    Gli aspetti elencati da Nicola purtroppo non si vedono all'inizio ... voglio dire nella fase delle "catechesi iniziali" che sono, secondo me, quelle dove più viene usata l'IPOCRISIA da parte degli "annunciatori" che hanno come UNICO SCOPO di arrivare alla formazione di una n-esima comunità.

    Ecco ad es. cosa dice il volantino che proprio oggi è stato affisso sulla porta della mia chiesa:

    "Cristo conosce la tua sofferenza e viene a te.

    Catechesi per giovani e adulti
    presso.. alle ore 21 da lunedì 22 gennaio".

    Completato con 1 "icona" di Kiko.

    Senza neanche firmarsi.

    IPOCRITI!

    Forse andranno solo i figli di NC .. forse ... o forse no, magari ci sarà 1 persona, anche solo una, che domenica prossima ascolterà l'annuncio e lo troverà attraente (come spesso sono attraenti le cose demoniache che si nascondono sotto belle sembianze) e poi sarà rassicurata dalle parole di presentazione del parroco e siccome si trova in una grande sofferenza .. vorrà provare qsta strada .. E così anziché trovare rimedio alla propria sofferenza la vedrà peggiorare .. ma dopo ... nel tempo, quando forse sarà troppo tardi.

    Domenica prossima andrò a Messa in 1 altra chiesa.

    Grazie
    Roberta

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  11. Hai ragione Roberta l'ipocrisia ben esposta in questo post, abbonda nei primi anni del cammino per non farti capire chiaramente la loro reale faccia e per legarti a loro il più possibile.

    Ma per smascherarli basta iniziare a fare domande fin da subito.

    Sentite la catechesi di don Rosini sul cieco nato e, come dice lui, quel passo del vangelo e' messo in quaresima nella messa della gioia e misericordia. Dopo domandate, se ve lo fanno fare, perché è così diversa da quella del cammino, vedi la citazione della catechesi di Kiko qui , ed inoltre mi sembra tutt'altro che gioiosa!

    Prima di andare alla convivenza iniziale che costituisce la comunità, leggete cosa dice il catechismo della Chiesa Cattolica sull'eucarestia, e chiedete poi, dopo la catechesi dell'eucaristia del cammino, perché non si parla dell'eucaristia come sacrificio di Cristo per la redenzione dei nostri peccati, ma unicamente come banchetto messianico.

    Successivamente se siete entrati in comunità provate a fare piccole proposte che per il cammino sono destabilizzanti, ad esempio in una eucarestia con più comunità, meglio se ci sono anche dei catechisti, a fare un canto famoso nella Chiesa ma che non è del cammino.

    Provare per credere!

    Provate inoltre a non andare MAI alla messa del cammino ed andare a quella in parrocchia, vedrete, anzi sentirete all'incontro con i catechisti (non sei obbediente al tripode, stai facendo il cammino con una gamba sola come puoi vedere i frutti...)

    Se ti stanno facendo uno scrutinio prova a dire che non vuoi rispondere perché quelle domande violano il foro interiore, che, come dice lo statuto approvato dalla Chiesa, deve essere rispettato. Soprattutto, tanto per rimanere in questo post, se ti chiedono davanti a tutti se sei aperto alla vita, se hai avuto rapporti prematrimoniali, se hai mai tradito il coniuge....

    Se poi hai fatto il secondo passaggio e devi pagare la decima, prova a dire che non la dai mai in comunità ma la dai al di fuori del cammino. I catechisti più ipocriti ti diranno di come puoi pensare ai poveri fuori quando ci sono dei tuoi fratelli che sono nel bisogno, altri si limiteranno a dire che non sei nell'obbedienza. Se poi vuoi ancora alzare l'asticella prova a chiedere, quanti soldi sono dati effettivamente ai poveri della tua comunità, e quanti soldi si raccolgono mensilmente. E qui devi essere ben corazzato perché useranno tutti i mezzi psicologici per farti venire i sensi di colpa e per umiliarti davanti a tutti.

    Come vedi tutte cose semplici, non atti rivoluzionari, ma che mettono in luce il reale spirito del cammino.

    Non è facile smascherate il cammino perché e' come voler prendere un'anguilla con le mani, ti sfuggirà sempre. Perché a seconda delle esigenze, cioè per difendere il cammino, ti diranno cose in contraddizione tra di loro e tu, che ancora ti fidi, penserai di non capire niente perché non sei ancora convertito.

    All'anonimo che ci dà dei repressi avete ampiamente rispetto voi e non merita ulteriore considerazione.

    Mi preoccupano di più le persone che si fideranno delle catechesi iniziali ed entreranno nel cammino.

    EX-NC-???

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  12. Ieri verso mezzanotte avevo postato un commento ma non lo vedo.
    C'erano dei problemi con i Tag ma alla fine era partito....o così ho creduto :)

    Fatemi sapere.

    EX-NC-???

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  13. @ EX-NC-???
    "Sentite la catechesi di don Rosini sul cieco nato e, come dice lui, quel passo del vangelo e' messo in quaresima nella messa della gioia e misericordia"

    Don Fabio Rosini dice anche un'altra cosa, EX NC???, molto importante. Ed è la prima volta che la dice, ho ascoltato altre sue catechesi su Gv 9:
    dal minuto 1' e 17" ascoltiamo: "La luce che quest'uomo riceverà con un rituale interessantissimo, vedrà ungere, interessante, "ungere", non "sporcare", da questo impasto antico".
    Finalmente l'ha detto un ex del Cammino, uno ai quali i neocatecumenali della base portano rispetto (perlomeno fino a oggi). E anche don Rosini ha spiegato che la vista "il visus" fisico non basta. Infatti, come ho riferito innumerevoli volte: il cieco nato la vera Luce la vedrà solo in Gv 9, 38-39.
    Ringrazio don Fabio e EX NC???, di cuore.

    Questa catechesi di don Fabio tende a rieducare i neocat, i soli che confondono "ungere" con "sporcare". Spero che don Fabio Rosini possa conseguire più adesioni di quante ne ho ottenuto io, che mi becco improperi e accuse di ignoranza dai pasqualoni sin dal maggio 2013 quando, nell'Osservatorio, confutai la catechesi eretica di Kiko, anche citando il verbo originale epichriô che in greco rinvia all'unzione.

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  14. @ EX-NC-???
    @ Lino

    Anche io ho ascoltato la catechesi di don Fabio Rosini.
    Perfettamente in linea con il tuo smascheramento storico, caro Lino.

    Un colpo in più per i presuntuosi dententori dello "spirito" (con la minuscola) che anima la Parola, visto che Fabio è cresciuto nelle loro fila...
    ...dunque Rosini non ha un problema di obbedienza alle gerarchie del cammino, soltanto! Ne disconosce anche la predicazione, dando ragione a "Il Fango e il Segreto".
    Molto bene.

    Ma come poteva "sporcare" Gesù, impastando la terra - l'argilla da cui l'uomo è stato tratto - con la sua preziosa saliva?
    Vedo sotteso alla interpretazione di Kiko un disprezzo ancestrale, strutturale dell'essere umano, plasmato dalla terra e animato dal soffio divino. Una vergogna.

    L'unzione, invece, richiama una nuova creazione, è rigenerante. Rende limpido l'occhio della carne e dischiude l'occhio della fede che riconosce nel Figlio di Dio la Salvezza.

    Pax

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