venerdì 23 febbraio 2018

“Una guerra tra padre e madre”: ecco cosa esige il Cammino

Esempio di omologazione neocatecumenale:
gruppo di kiko-boys esibisce la felpa kikizzata
Ho un grosso problema in famiglia: mia moglie frequenta il cammino. Purtroppo lo frequenta da quando era piccola, così come lo frequenta tutta la sua famiglia. Soltanto i primi anni di matrimonio non ha frequentato ma poi ha deciso di riprendere, senza era andata in astinenza!

E sin qui voi mi direte che non c'é nulla di nuovo, sono tanti i casi come il mio. È vero, ma vi confesso che sebbene lo sapessi già prima del matrimonio, non mi aspettavo che fosse così pesante.

Il problema però nasce con i figli, ed è per questo che avrei bisogno dei vostri consigli.

Avevo chiesto a mia moglie di non coinvolgere i figli, lasciarli crescere liberi ed, eventualmente, provare a coinvolgerli con il cammino da adulti, quando avrebbero avuto una maturità per poter fare delle scelte consapevoli.

Ma ovviamente una neocatecumena non può non coinvolgere i figli: una volta se li porta in convivenza, “tanto giocano e basta” (ma noi sappiamo che non è vero, l'adescamento è anche nel gioco), una volta se li porta alla messa (ma loro la chiamano “celebrazione”, non sia mai), una volta alla loro veglia pasquale. Per cui, ovviamente, i bambini, restano affascinati da questo mondo dove si gioca, si canta a messa e, a Pasqua, si mangia pure.

Poi crescono e allora, nonostante il mio parere contrario, li ha portati nella sua "parrocchia" per il catechismo (ovviamente fatto da “catechisti” del cammino). Poiché se io mi oppongo è “il diavolo” che mi fa parlare, per cui lei (incitata anche dai suoi genitori, in cammino, e presumo anche dai “catechisti”) "va’ avanti, insisti e vedrai che tuo marito anche se non è d'accordo capirà" (e questo l'ho letto io in alcuni messaggi sul suo telefono). E se non faccio come dice lei  allora sono grandi liti e alla fine, per il quieto vivere, ho sempre ceduto.
Il post-cresima in una parrocchia:
non dicono che è il Cammino a organizzarlo.

Il figlio maggiore ha finito il catechismo ma ovviamente il cammino non può lasciare una preda così facile.
E allora è iniziato il post-cresima in un formato che non è altro che un pre-cammino: riunioni a casa tra ragazzi e “catechisti” (rigorosamente del cammino) in un format che ricorda e prepara al cammino vero e proprio.

Ed è qui che ho bisogno di voi: come posso far capire a mio figlio che questa non è la strada per un cattolico?

Perché ovviamente questi corsi sono stati studiati bene per essere efficaci nell'adescare nuovi adepti: c'è la cena al termine, il momento gioviale e poi degli adolescenti assieme si divertono quindi è facile che si trovino bene e ritornino.
Ed infatti mio figlio, all'inizio titubante, non vuole smettere di frequentare. Io cerco di metterlo in guardia ma non so che parole usare, non voglio che tutto diventi (e lui lo veda così) una guerra tra padre e madre. Perché in tutto questo ci sono anche le minacce (poco) velate della madre che lo accompagna in palestra a patto che lui poi una volta a settimana vada a quel post-cresima.

Che sia chiaro, io non sono contrario al concetto di post-cresima. Son contrario al concetto di pre-cammino (che è il loro modo di interpretare il post-cresima).
Avevo pensato di fargli leggere qualche pagina del vostro blog, ma forse alcuni articoli sono un po' troppo pesanti pesanti per lui, avrebbe difficoltà a capire o continuare a leggere.

Mi sapreste consigliare qualche articolo da cui iniziare? E, ovviamente, se avete qualche altro consiglio che ben venga.

Vi ringrazio di cuore per il vostro aiuto e vi chiedo scusa se questa mail, che pensavo sarebbe durata poche righe, è diventata u chilometrica, probabilmente anche piena di strafalcioni e difficile da leggere. Ma prendetelo anche come uno sfogo di un padre che si trova inerme.

Grazie.
(da un lettore del blog)

123 commenti:

  1. "Perché in tutto questo ci sono anche le minacce (poco) velate della madre che lo accompagna in palestra a patto che lui poi una volta a settimana vada a quel post-cresima."

    Ho sentito anche io di questo genere di ricatto fatto ad un figlio di una coppia di miei amici, solo che a formularlo fu il "padrino".

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  2. Mi dispiace molto per quanto racconta questo papà che si è rivolto a noi per consiglio. Molto presto a suo figlio verrà proposto di entrare in cammino, perché non si aspetta il completamento del post cresima per iniziarlo, a quanto mi risulta, e con tutta probabilità suo figlio vorrà entrare anche in comunità, per seguire gli amici.
    Purtroppo l'errore, se così possiamo chiamarlo, è stato compiuto a monte, lasciando che i figli frequentassero la comunità con la madre.
    Comunque, senza arrivare a litigare, ma un chiarimento con lei sarebbe necessario, perché non è stata ai patti, pur conoscendo le opinioni del marito. L'inganno, all'interno della coppia, non dà mai buoni frutti, anche fosse fatto "a fin di bene".
    E sarebbe forse utile, di comune accordo, arrivare alla risoluzione di non permettere al figlio di entrare in comunità prima della maggiore età, perché davvero la doppia razione di cammino, a casa di "padrini" che si sostituiscono ai genitori e nella saletta che si sostituisce alla Chiesa, è inaccettabile.
    La speranza è che il ragazzo, non potendo frequentare la comunità, cominci a percepirne dall'esterno le caratteristiche di chiusura ed asfissia. Naturalmente anche instaurare un dialogo padre-figlio sugli argomenti trattati nel gruppo dei coetanei con i padrini e parallelamente agli incontri, sarebbe utile, se possibile.

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    1. Non credo si tratti di un "errore a monte". Penso sia semplicemente che un padre di famiglia non voglia avere guerre in casa. E indovinate un po' tali guerre in famiglia da dove provengono? Dagli insegnamenti e dalla prassi del Cammino.

      Purtroppo i suoi figli non hanno molta scelta: o bere o affogare. Cioè o bersi la noiosa attività giovanilistica di certi ambienti (non necessariamente i gruppetti parrocchiali), o affogare nel neocatecumenalismo (che, mediante l'inganno della "bomba emotiva", li trascina a sé in modo che a diciott'anni precisi diventino pagatori di Decima che non possono più sfuggire se non ritrovandosi soli, emarginati e disprezzati da tutti quelli con cui avevano condiviso tutto, perfino le proprie confessioni più intime).

      Un ambiente più sano che non si riduca ad accollare ai giovani un fardello di obblighi religiosi è quello di Comunione e Liberazione. Non sarà perfetto, ma di sicuro è immensamente più sano del Cammino e di tanti gruppi parrocchiali. Lo dico perché ne
      apprezzo la loro mentalità aperta: anziché dire "dietro quella porta c'è il demonio, che fai, te ne vai?" (come fanno i neocatecumenali), dicono invece "ti sfidiamo a trovare qualcosa di meglio". Nonostante anche Cielle sia da qualche anno in diminuzione, è difficile trovare di meglio nel panorama ecclesiale di oggi qualcosa di altrettanto sano che non richieda drastici ripensamenti sulla propria vita spirituale (cosa difficile per un adulto, figurarsi per un giovane).

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    2. Il "se così si può dire errore" (come l'ho definito) è stato permettere alla moglie, con la quale aveva concordato di tenere fuori i figli dal cammino fino ad una età in cui potessero sceglierlo liberamente, di portare i figli ancora piccoli in convivenza e in celebrazione, lasciando così che venissero introdotti nell'ambiente e lo trovassero amico e familiare.

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    3. Dispiace anche a me. Posso dire che il veto dei miei genitori mi ha tenuto alla larga dalla prima gettata di reti NC che ho incontrato in vita mia, esattamente nel periodo di Cresima e dopo-Cresima. Ciononostante, siccome le informazioni sul CNC erano scarse, il kikarmenesimo echeggiava incontrastato negli altri gruppi parrocchiali giovanili e, contro questo, neanche l'autorità di due genitori benintenzionati poteva un granché.

      A priori sono d'accordo con Valentina sulla proibizione, però, nel caso in cui sia impossibile o imprudente esercitare l'autorità, ancora più dell'autorità può essere utile l'autorevolezza, cioè l'informazione ragionata ed approfondita sui rischi del CNC, insieme ad una valida alternativa, che secondo me non deve per forza essere un gruppo religioso.

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    4. Sono d'accordo con Valentina: l'errore è stato in parte anche del padre. Certo, per un padre è normale non volere guerre in casa, anche perché vuole che i figli crescano in un ambiente sano, e vedano nella casa familiare un rifugio sicuro (anche perché la situazione della casa familiare influenzerà a livello inconscio, in futuro, la loro opinione sul concetto di famiglia).

      Però... però certe volte il concetto di "quieto vivere" va lasciato da parte, anche se è ciò che si vorrebbe. Va lasciato da parte perché alcune persone, come in questo caso la madre, tendono ad approfittarsene: anche il katekikos lo ha scritto nel messaggio "insisti con tuo marito, anche se non vuole poi capirà".
      Lei sa bene che il marito dopo un po' cede in favore del quieto vivere, e quindi punta i piedi e si pone in modo irremovibile sulle sue idee, di fatto imponendo il suo modo di vedere al coniuge. Coniuge che, in tutto questo, è corresponsabile, perché invece che opporsi, cede appunto per il quieto vivere.

      Come ho scritto prima, capisco la volontà di creare un ambiente sereno in casa: ma certe volte l'ambiente sereno deve temporaneamente andare a farsi friggere, se un male ben più grave incombe sui propri figli.
      Purtroppo, raramente le decisioni prese in nome del quieto vivere danno buoni frutti (anche perché una persona, a forza di agire in nome del quieto vivere, finisce col reprimere se stessa e mettere sempre da parte le sue opinioni, finendo per diventare succube di chi, del quieto vivere, se ne infischia bellamente).

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    5. Carissimo anonimo (bello non avere un nick, vero?) ti faccio solo una domanda: secondo te è un comportamento da brava moglie celare al marito l'esistenza della decima e mettere subdolamente i figli contro il padre dicendo che "è il demonio ad ispirarlo"? È un comportamento da brava madre quello di ricattare i figli vietando loro la palestra qualora non vadano al postcresima. Dal punto di vista educativo non mi pare proprio una bella mossa. Tu che ne dici?

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  3. Mi dispiace molto per questa situazione, riuscire a stare accanto e amare completamente una persona plagiata è un sacrificio enorme. Io quello che proverei a fare, col senno di poi, avendo vissuto una brutta esperienza simile a questa ma non proseguita fino a questo punto, è quello di parlare con preti e/o religiosi, ti accorgerai che la loro "approvazione" è meno forte di quanto loro stessi dichiarano, e magari proverei a inserirmi all'interno di questo cammino cercando di mantenere dritta la schiena e portando la diversità e costringendoli a un dialogo, magari aiutato da un prete consapevole degli abusi e delle difficoltà che questa macchina infernale genera.

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  4. Purtroppo non saprei dare consigli,gli equilibri di un matrimonio sono così delicati,che dare consigli è molto difficile,specialmente per me che che non sono sposato,ma posso dire che mi dispiace molto per questo padre ed i Figli,perché avere a che fare con chi è condizionato dal cammino non è facile,perché incapaci di ragionare educatamente ed incapaci di ascoltare gli altri. Una cosa buona aver conosciuto i catecumeni è che se dovesse capitarmi di conoscere una ragazza catecumena,sicuramente per quanto brava ragazza non la prenderei proprio in considerazione,sapendo come ragionano...in bocca al lupo al marito e padre...ex fratello!

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  5. Io penserei piu a far provare altre esperienze ecclesiali..mi pare l'unica cosa sensata....certo che la madre sta mettendo il cammino davanti al proprio matrimonio, una cosa inaccettabile. Il papà non sta mica proibendo l'incopntro con cristo. veramente andrebbe punita....non si rende conto.....un atteggiamento vergognoso. Non separi l'uomo cio che Dio ha unito....tze

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  6. cmq far fare esperienze ecclesiali in cui si assapori la libertà , in modo che si evinca fortemente la digressione fra i vari gruppi....in particolare, far notare le storture del cammino in termini di manipolazione e oppressione

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  7. Vorrei rassicurare questo papà,i giovani di oggi non sono quelli di ieri,i giovani di oggi non credono agli UFO (in special modo a quello di Porto San Giorgio) Un mio amico si dispera perchè due dei suoi figli su 10,appena raggiunta la maggiore età hanno detto "Ciao,ciao" al cnc. Questi ragazzi sono nati in comunità figli del cammino,hanno ricevuto il super battesimo per immersione, convivenze mensili per 18 anni lodi tutte le domeniche sono andati dietro dietro ai loro genitori, post cresima, inserimento in una nuova comunità, ma a 18 anni bye bye,addio cammino,questo ormai già da molti anni (aspettiamo la decisione del terzo)
    Caro papà sta a te a non abbandonare tuo figlio nelle mani dei "Padrini",io personalmente farei finire il mondo se qualcuno si sostituisse alla mia figura di genitore,se poi per pigrizia o convenienza non sei presente non puoi prendertela con il cnc e i loro "padrini"

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  8. Caro papà che chiedi consiglio,l'unico possibile è che tu porta tuo figlio negli scout attività sana e libera. se la moglie non è daccordo chieda la separazione perchè se non lo avesse ancora capito lei, la moglie l'ha già persa e rischia lasciando le cose così di perdere anche il figlio.
    Andando avanti si renderà conto che la moglie chiederà sempre di più fino a renderle la vita impossibile

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  9. Entrare apertamente in contrasto e' controproducente.

    Consiglierei il nostro lettore di proporre ai figli e moglie di fare ANCHE altre esperienze, senza più dire niente del cammino o post-cresima.

    Potrebbe dire che sente importante per la famiglia trovare qualche ambito spirituale da fare TUTTI INSIEME.

    Intanto può essere una piccola proposta, tipo un'attività estiva. Oppure un incontro/attività sporadica di un'altra realtà spirituale all'interno della Chiesa Cattolica.

    Questo ha sicuramente degli effetti positivi sia che la proposta sia accolta che rifiutata.

    Se viene accolta c'è la possibilità di conoscere altre realtà e di ascoltare un altro linguaggio che può aiutare ad immunizzare contro il plagio del cammino.

    Se c'è un rifiuto, soprattutto da parte della moglie, e' comunque positivo perché si ribalda la situazione.

    Cerco di spiegarmi meglio.
    Attualmente c'è una situazione in cui si è creata, strumentalmente, un'immagine in cui questo lettore appare quello che dice dei no e che e' contro qualcuno.

    Deve uscire da questo angolo in cui e' stato posto e ribaltare la situazione, in modo che i no siano di altri, in modo particolare della moglie.

    Ed uno può sempre chiedere perché il cammino va bene e questa esperienza proposta no. Oppure dire che se entrambe si basano sul catechismo della Chiesa Cattolica, non dovrebbero essere in alternativa l'una all'altra. Inoltre mettere in evidenza che da una parte non si sta impedendo di frequentare il cammino mentre dall'altra si impedisce di far vivere a TUTTA la famiglia una esperienza spirituale che può arricchirli.

    I NC sono plagiati e cercare di farli ragionare, od affrontate il problema in modo diretto, non serve a nulla e si ottiene l'effetto opposto, bisogna dargli degli anticorpi.

    Occorre informarsi, in giro ci sono molte attività da fare come famiglia.

    Allego dei link dove iniziare ad informarsi.

    Esercizi spirituali e/o accoglienza:
    http://www.camaldoli.it/
    http://www.apostoline.it/
    http://www.assisiofm.it/
    http://www.laverna.it
    http://www.fratellidisanfrancesco.it
    http://www.jesuscaritas.it/

    EX-NC-???


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    1. Esplicito meglio quello che ho detto.

      Quando dico di non entrare direttamente in contrasto, sto dicendo di evitare il più possibile di litigare.

      Ripeto non serve a niente e rischia di rovinare il vostro matrimonio.

      Non glielo permettere.

      Coraggio non è facile, ci vuole tanto amore e pazienza.

      Per questo ti consiglio di trovare una guida spirituale che ti possa consigliare e sorreggere, ne avrai bisogno.

      Un caro saluto

      EX-NC-???

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    2. Non sono d'accordo... dici che litigando si rischia di rovinare il matrimonio, ma in che situazione versa il matrimonio, allo stato attuale? La moglie punta i piedi e non ha nessuna intenzione di venire incontro al marito, il marito vede per "quieto vivere" e le lascia portare i figli in comunità.
      E quel che è peggio, quando la moglie è da sola coi figli, dice loro che alcune opinioni del padre sono diaboliche, che "è il diavolo che lo fa parlare"! Rendiamocene conto: questa persona non solo ignora totalmente le opinioni del coniuge, ma sparla pure di lui coi figli alle sue spalle!
      Credo che litigare, invece, servirebbe eccome: a patto che sia fatto in maniera costruttiva e civile. Questo significa niente insulti, niente piatti volanti, niente mani (ci mancherebbe altro!), bensì un bello scontro verbale.

      Lei è stata plagiata, è vero, e cercare di ragionare con una mente plagiata è impossibile: però i figli non lo sono ancora, e magari sentendo una discussione in cui il padre difende le sue opinioni (se espresse in modo logico e ragionevole), può indurli a farsi delle domande. L'importante è che non inizi a sparlare anche lui coi figli alle spalle del coniuge: quello è bruttissimo.

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  10. Vi ringrazio per i commenti (sono l'autore di questo post). Vorrei fare una precisazione al commento di Valentina: con mia moglie non avevamo concordato nulla. Io le avevo chiesto di non coinvolgere i figli sino alla loro maggiore età ma lei non ha mai acconsentito e sebbene abbia più volte cercato di tornare sull'argomento si conclude sempre con una lite perchè lei non fa nulla di male, la comunità non è un male.

    Inutile dire che spesso, su alcune mie posizioni, mio figlio mi ha rivelato che mia moglie le ha classificate come "è il diavolo che lo fa parlare in questo modo".

    Altra cosa, non c'entra con il resto ma è un dubbio che mi assilla da tempo: ma la decima esiste veramente? Perchè la quantità di contante (abbiamo il conto condiviso) che mia moglie preleva ogni mese è imbarazzante (visto che tante spese poi vengono pagate con carta).

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    1. La decima esiste e come...oltre alle altre richieste di soldi per finanziare gente nulla facente trasferita all'estero con la scusa di evangelizzare,in realtà stanno chiusi nelle salette tra di loro,ma si credono migliori,per vivere in modo comodo anche se non lavorano,e spese per fiori e collette varie,insomma chiedono sempre soldi, io controllerei più spesso il conto...ex fratello!

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  11. Certo che esiste la decima.

    EX-NC-???

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  12. Caro papino preoccupato, manda tua figlia al post della parrocchia.Ah, dimenticavo nelle parrocchie il post cresima e' un fallimento!!!! Sicuramente per colpa del cammino!!!!!!! Giorgio

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  13. @anonimo 23 febbraio 2018 15:07
    SULLA DECIMA: quello che esiste nel Cammino - checché ne dicano i pasqualoni - è comandato nel catechismo neocatecumenale. Nulla fanno i catechisti senza i mamotreti alla mano, senza mamotreti sarebbero più muti dei pesci e più immobili di una statua. Questo dice Kiko nel tomo del secondo scrutinio battesimale:
    "Ma c'è una cosa che vi stavo raccontando prima: che ora, nel cammino catecumenale dovrete arrivare a dare le primizie e la decima. Questo fatto è già presente nei comandamenti della Chiesa.Noi non pretendiamo fare degli itineranti una associazione con le banche riservate, con una banca privata cosi come deve avere ogni associazione. Il problema più grave, uno dei problemi che ci sono nelle associazioni, è che siccome devono tirare fuori i soldi, e non sanno da dove perché la gente non sgancia cinque lire, allora sapete che cosa hanno fatto? Si sono messi a dare lezioni per poter guadagnare, a fare seminari...".

    D'altra parte, Kiko nell'ultimo Annuncio, ha detto che se si fanno morire di fame gli itineranti si finisce con i capri nella Geenna :-)



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  14. caro papà
    non puoi fare molte cose , a meno di non mettere a repentaglio il matrimonio, ma due cose potresti farle; una pregare , l'altra come ha suggerito anonimo 14:38 , aspettare, tanto i giovani prima o poi si stufano .
    Fai capire a tuo figlio che tu ci sei sempre .
    Se hai disponibilità economiche mandalo in estate ai corsi di lingua all'estero .
    Fate lunghe vacanze al sole in posti dove ci sono altri giovani .

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  15. Uh, Giorgio, un cavalier servente di Kiko! Fai il cammino, tranquillo, la gente come te, priva di ogni minima misericordia nei confronti del prossimo è perfetta per quell'ambiente settario e soffocante!

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  16. Lino!! Com'è possibile che questa perla mi sia sfuggita!!
    "Si sono messi a dare lezioni per poter guadagnare, a fare seminari..."
    Ahahahah!

    Ma come? I neocatecumenali non tengono lezioni? Non formano corpo docente dei loro RMS in tutto il mondo?
    Quattro gambe buono, due gambe meglio!

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  17. @Lino

    Nell'ultima annuncio ha chiesto nuovamente i soldi?
    E poi eravamo noi che avevamo l'idolo dei soldi!

    Il testo dell'annuncio di quaresima e' stato pubblicato da qualche parte?

    Grazie
    EX-NC-???

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  18. Problema:
    Inutile dire che spesso, su alcune mie posizioni, mio figlio mi ha rivelato che mia moglie le ha classificate come "è il diavolo che lo fa parlare in questo modo".
    Soluziine: andare dal giudizce è chiedere la rimozione della potestà genitoriale,certe sotto-comari di paese non hanno diritto di rovinare i figli con le loro superstizioni

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  19. Naturalmente quest'ultimo consiglio è un po' troppo radicale, però, nella sua provocatorietà, mette il dito su un aspetto debole del cammino, il suo fanatismo, la demonizzazione di tutto ciò che lo ostacola, che penso possa in qualche modo creare una certa complicità fra padre e figlio.
    È chiaro che una persona che la pensa in modo differente non per questo è "in braccio al demonio".
    Un ragazzo, che sta frequentando la scuola superiore e quindi studiando la storia, dovrebbe avere una certa propensione per il ragionamento critico, e vedere un padre che mantiene i nervi saldi e sa dare alle cose la loro giusta proporzione aiuterà sicuramente il figlio nelle proprie scelte. E poi, appunto, può essere una scelta chiave quella di favorire le amicizie e le esperienze estranee al cammino.
    Leggendo il commento beffardo del neocatecumenale che si è firmato Giorgio, mi è venuto un pensiero: si rendono conto, i genitori del cammino, che si decide di affidare i loro figli a coppie selezionate per la loro fedeltà alla Kiko formula? Che, in questo modo, è come se affidassero i propri figli, in un momento difficile della loro crescita, alla pedagogia "di regime"? Come se lì avvezzassero fin da allora a non far emergere una propria personalità, ma a rivestirsi di quella, già bell'è pronta, da "figli di Kiko"?
    In fondo, donano i figli a Kiko, che ben presto, nelle GMG, interferirà in modo pesantissimo nelle loro scelte vocazionali.
    Altro che "trionfo numerico"! Sembra quasi come quello vantato dal Duce per i suoi Balilla (da rileggersi, in proposito, il thread di Pax).

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  20. Naturalmente quest'ultimo consiglio è un po' troppo radicale, però, nella sua provocatorietà, mette il dito su un aspetto debole del cammino, il suo fanatismo, la demonizzazione di tutto ciò che lo ostacola, che penso possa in qualche modo creare una certa complicità fra padre e figlio.

    Queste sono una razza pericolosa. Si convincono loro, poi chi gli sta vicino, poi sentono le voci e successivamente hanno le visioni intellettuali, infine dicono che la Madonna gli fa gli auguri di compleanno scendendo dal paradiso.
    Meglio rimuovere subito il tumore, le metastasi sono letali (per gli altri)

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  21. comincio dall'ultima domanda: la decima esiste? Si esiste e alle mogli è suggerito prendere la decima dal proprio stipendio o in caso di donne casalinghe farsi dare uno stipendio mensile dal marito o eventualmente una somma per le spese varie di casa e da li prendere la decima.
    Molte donne hanno tenuto nascosto al marito la decima mensile e le collette.
    E' un "omissione" non una bugia. Dal momento che ti lo sei venuto a sapere che dopo il secondo passaggio la decima è coatta puoi chiederglielo apertamente in maniera gentile ma ferma e dire che non sei d'accordo alla decima alla comunità perchè quella somma la vuoi mettere da parte per i tuoi figli. Ti fai dire quant'!è o controlli i conti in comune, senza esagerare, e insieme aprite un piccolo conto di risparmio per i ragazzi. In questo modo dopo pochi mesi lei si renderà conto della somma che prima dava in comunità, che ti assicuro non è poco.
    Per quanto riguarda "cosa fare per non far entrare i ragazzi in comunità" non so cosa dirti perchè nel mio caso abbiamo scelto di far seguire ai nostri figli il catechismo in parrocchia, c'erano anche gli amichetti di classe e con quello della cresima sono anche andati a fare campeggi.
    I miei figli inoltre li abbiamo mandati dagli scout dall'età di 6 anni, quindi avevano un'alternativa ai figli di comunità
    Devi sapere che i figli della comunità parlano un linguaggio loro, hanno gli stessi riferimenti e sono molti, quindi è facile che i tuoi figli si sentano parte di un gruppo e vogliono continuare a frequentarlo.
    Visto che tu non sei in comunità ti consiglio di non contrapporti apertamente a tua moglie e al loro volere, altrimenti passeresti per la persona che allontana i tuoi figli da Cristo , tua moglie te ne vorrebbe perchè si sentirebbe differente dalle altre mamme e i catechisti ad un certo punto le farebbero fare scelte che non sono giuste. Non voglio dire di piu' ma è accaduto anche questo.
    Cerca di proporre ai tuoi figli (sono ragazzi o ragazze?) una gita tu e loro, un parco di divertimenti, un campeggio "speciale papà e ragazzi" quando tua moglie è in convivenza. Oppure spingerli a fare un'esperienza di pellegrinaggio con gli altri ragazzi della parrocchia o mandarli ad un incontro di Taize' (ai miei figli piacque molto e si fecero degli amici).
    Non sarà facile con tua moglie ma sappi che in comunità si dice che la "moglie deve sottostare al marito" quindi senza contrapposizioni verbali o altro resta fermo nella tua idea e dille che i ragazzi, anche se non sei d'accordo (specificalo) possono frequentare la comunità il sabato sera 2 volte al mese ma che devono accompagnarti 2 volte al mese a Messa con te, magari poi andate a pranzo insieme in un posto a loro gradito. Avrete cosi' modo di parlare anche del Cammino neocatecumenale.

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  22. OT @Giorgio
    Oggi un sacerdote sulla sua pagina ha postato un elenco di punti che caratterizzano le sette. Si riconosceva il Cammino neocatecumenale. Dal blog della Miriano è arrivata una torma di neocat con commenti simili ai tuoi e il sacerdote è stato costretto a cancellare la pagina. Poi ha pubblicato un post per comunicare il motivo. Lo sai come vi ha chiamati, per i commenti simili ai tuoi?
    "Quando sulla tua pagina arrivano in massa gli "gné, gné, gné..." è meglio cancellare, chiudere e lasciarli a lessare nella loro brodaglia pseudoreligiosa.
    Penitenziagite!"

    Gli "gné, gné, gné" mi piace molto :-)

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    1. Quali erano questi punti?

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    2. Purtroppo il post è stato cancellato e non li ho copiati. Erano 13 o 14, estremamente interessanti.

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    3. Ci dici comunque il link del sito, per favore?

      Grazie
      EX-NC-???

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  23. https://m.facebook.com/#!/story.php?story_fbid=1775846729383622&id=1768652926769669&notif_t=comment_mention&notif_id=1519196691668890&ref=m_notif questa pagina?
    Adoro gne gne gne

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    1. "gné, gné, gné" è troppo forte. Il don li ha pittati, è una "pennellata impressionistica" come dice Kiko :-)

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    2. "Gné-gné-gné" si arrabbia per l'anonimato di Beati Pauperes Spiritu?
      Ma senti chi parla! Il baccalà dai diecimila nick.

      Ci rivela poi l'Arcano della Convivenza Itinerante, fingendo di non notare che le attività interne di un qualsiasi gruppo ecclesiale o sono finalizzate alla crescita spirituale personale secondo quanto la Chiesa propone ad ogni fedele, oppure sono una perdita di tempo (possibilmente costosa e fastidiosa). Dato che il Cammino insegna errori e fa celebrare strafalcioni, vale purtroppo solo la seconda ipotesi.

      Per esempio il rosario nel Cammino non è consigliato e nemmeno viene fatto celebrare comunitariamente. Al rosario si accede dopo l'apposita "tappa" (i pastorelli di Fatima, ancor prima della Prima Comunione, lo recitavano insieme, "comunitariamente": chi ha sbagliato? loro oppure il Cammino?).

      Ammettendo che il baccalà per una volta non stia mentendo e ingannando (menzogna e inganno infatti sono considerati strumenti santi quando vengono adoperati per difendere il prestigio del Cammino), la sua presunta recita personale del rosario prima dell'apposita "tappa" neocatecumenale non era incoraggiata dai capibastone della setta, né al livello comunitario né a quello personale.

      Il Cammino esige di "consegnarti" il rosario, cioè di fartelo diventare un fardello al pari dgli altri che ti "consegna". Il Cammino è tutto un caricarsi di fastidiosi fardelli spacciati per "riscoperta", con in più la superbia del dire "chi non porta questi fardelli non ha la fede adulta, dunque la fede adulta ce l'abbiamo solo noi, gné-gné-gné".

      In altri ambienti ecclesiali il rosario - personale o comunitario - viene promosso fin dal primo giorno, oppure viene apparentemente ignorato (non te lo propongono, ma quando scoprono che lo reciti - personalmente o con altri - lo giudicano assai positivamente), tanto più che in genere nelle parrocchie una recita comunitaria del rosario si trova abbastanza di frequente.

      Quella pagina pasqualonica è gradita al demonio (quello vero, non il portasfortuna del Cammino che ti fa trovare il traffico in autostrada quando c'è da andare in convivenza) perché è un tentativo di ingannare i cattolici. Navigandola dal computer anziché dal cellulare, infatti, si vede a sinistra l'orrido e blasfemo sgorbio kikiano che rappresenta una donna orrenda (che secondo l'indiavolato Kiko consisterebbe nella Beatissima Vergine), e sotto si vede la foto della santa Casa di Loreto che il baccalà pasqualone ha appioppato sotto il suo sproloquio per farlo sembrare mariano e impeccabile, poiché sa bene che l'immagine del rosario e della santa Casa sono particolarmente care ai cattolici.

      Lo sgorbio blasfemo di Kiko e la santa Casa di Loreto: praticamente il diavolo e l'acqua santa. Il pasqualone è così ossessionato dal dover adorare l'idolo Kiko che non ha minimamente pensato di utilizzare come immagini a corredo del gruppo una Annunciazione del Beato Angelico, una Madonna di Pompei, ecc. Si sentirebbe castrato e oppresso e "schiavo di mammona e in braccio al demonio" se non esibisse qualcosa di kikiano. Di fatto si sente obbligato a proclamarsi neocatecumenale piuttosto che cristiano. Non riesce a fare a meno di esibire i tipici gadget e sgorbi made in Kiko anche quando si illude di riuscire a prendere per il sedere i cattolici appioppando furbescamente la foto della santa Casa per far credere che lui è tanto "mariano" da recitare il rosario prima dell'apposita "tappa" inventata da Kiko e Carmen, i «nuovi falsi profeti».

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    3. Per parziale scusante dell'Antico Sommo Pasqualone, devo informare che tra gli "gné-gné-gné" intervenuti sul post del sacerdote c'è stato un neocat di altissimo voltaggio. Il quale - Udite! Udite! - ha confutato i commentatori del post mediante argomentazioni sublimi, mai sentite o lette prima. Egli ha informato il mondo che... il Cammino è approvato e che il Papa andrà ai festeggiamenti del 50°. Forse è stata la lettura di queste due "breaking news" che hanno indotto il sacerdote a cancellare il suo post :-)
      Intendo dire, a parziale scusante dell'Antico Sommo Pasqualone (anche del Nuovo Sommo Pasqualone, però): se un neocat di altissimo voltaggio interviene con simili commenti, cosa attenderci dal nostro?

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  24. " la moglie deve sottostare al marito"
    Vero finché il marito è nel cammino. Se è fuori del cammino o contrario le cose cambiano

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  25. Quando finirà il Cammino?

    Quando a Pasqualone sarà passata la voglia di ridere.

    Ruben
    ---

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  26. Oggi è sabato, e tra poche ore cominceranno i sacrilegi eucaristici neocatecumenali.

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    1. Tripudio, con questo commento mi hai fatto morire!! :D

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  27. Ogni volta che lo scrivi Tripudio una legione di indiavolati neocat pesta sulla tastiera sfasciando il CAPS LOCK . Mi aspetto commenti urlanti.
    Da anni ormai sono ben felice di dedicare il sabato sera alla serata pizza con i miei figli: stiamo tutti insieme a guardare un film e cuciniamo insieme. E domani ci aspetta il Signore nella Santa Messa. :-)

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    1. Purtroppo per i soliti "anonimi" ossessionati dall'aggredire chiunque non lodi l'idolo Kiko, ma questo è uno spazio commenti, non un muro a disposizione di ogni vandalo armato di spray. La cartella "Spam" del blog è attiva ogni giorno.

      Il fatto è che i pasqualoni sono così ossessionati dalle proprie idee idolatriche che rincitrulliscono sul serio. Hanno lo stesso metodo e lo stesso impianto mentale di quelli che credono agli UFO (cfr. ad esempio qui), anche quando la tecnologia moderna li smentisce (da una quindicina d'anni, cioè da quando praticamente tutti i cellulari hanno a bordo una fotocamera, il numero di "avvistamenti", di "rapimenti alieni" e quant'altro, si è drasticamente ridotto... ridotto a dei falsi subito riconosciuti come tali).

      Un'ossessione che farebbe la felicità dello psicologo, anche se probabilmente richiederebbe solo un buon esorcista. Non è per questi mentecatti che a suo tempo fu aperto questo blog. Questo blog nacque come spazio di discussione nel 2006 poiché all'epoca il blog del Tornielli censurava gli interventi sgraditi al Cammino e lasciava passare solo la propaganda kikiana (ah! vatti a fidare dei giornalisti...).

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  28. Ho risposto a un paio di commenti, ma vorrei scriverne uno "autonomo" per rispondere direttamente alle preoccupazioni del padre autore del post.
    Io consiglierei di lasciar perdere il quieto vivere: ci sono tante, troppe cose in ballo per poter agire solo per mantenere la tranquillità. Questa tranquillità può diventare mortifera, perché è una tranquillità che permette a sua moglie di fare come preferisce nell'educazione dei figli, ignorando completamente le sue opinioni.

    La cosa immensamente più grave, a mio parere, è che sparli di lei coi suoi figli, alle sue spalle, dicendo loro che alcune sue opinioni sono frutto del "demonio che lo fa parlare". Questa è una cosa a mio parere orrenda: si può fare quel che si vuole, ma cercare di mettere i figli contro il coniuge sparlandogli dietro è una vera e propria vigliaccata. Le basti pensare che persino in caso di divorzio o separazione, un comportamento del genere può mettere in dubbio l'idoneità di un coniuge ad avere l'affidamento dei figli. Figuriamoci se il matrimonio è ancora intatto!

    Personalmente, le consiglierei di abbandonare il quieto vivere e alzare i toni del litigio. So che può sembrare un consiglio controproducente, ma non lo è: non le sto consigliando di trascendere e iniziare a usare insulti o altri mezzi ancor peggiori, bensì di mantenere salde le sue posizioni e non temere di alzare la voce per difenderle. Come ha giustamente fatto notare un altro lettore, sua moglie è purtroppo stata plagiata dal CNC, e ragionare con una mente plagiata è impossibile: lo so per esperienza, perché io stesso ero stato plagiato (non dal CNC), e ragionare con me era impossibile. Però i suoi figli non sono ancora stati plagiati dal CNC: si sono avvicinati, ma non sono ancora stati assorbiti. Che effetto può avere, dunque, una lite tra lei e sua moglie?
    Se condotta in termini "civili" (cioè senza insulti o minacce), ma solo difendendo con forza le proprie opinioni, i suoi figli possono sentire anche l'altra campana, la sua: non essendo ancora plagiati, possono iniziare a farsi delle domande.
    Anche parlare con loro, ovviamente, aiuta: magari dirgli che il mondo fuori non è uno schifo come il CNC insegna, e cose così. Insomma, mostrargli la realtà così com'è, senza i filtri del CNC.
    Ma l'importante è che non inizi a parlare male di sua moglie con loro: sua moglie lo fa già, e sicuramente provoca disagio ai suoi figli, anche se non lo dicono. Creargli altro disagio non è il caso, perché in una situazione del genere si sentirebbero di dover "scegliere uno schieramento", mentre qui non si tratta di vincere una guerra, ma di far ciò che è meglio per loro.
    E il meglio per loro è evitare che cadano nella trappola del CNC, e vivano nel mondo come adulti in grado di affrontare tutte le questioni della vita e di poterne godere le cose belle, senza vivere in una bolla di vetro kikiana che tanto, prima o poi, si spezzerà (quasi nessuno resta in una setta per tutta la vita).

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  29. P.s. faccio un'aggiunta che mi è venuta in mente solo dopo aver inviato il commento precedente per l'approvazione.
    E' da qualche anno che mi occupo di sette e movimenti religiosi che manipolano la mente degli adepti: lo sto facendo perché, purtroppo, sorte simile è capitata anche a me per nove lunghi anni (ho solo 32 anni, e 9 anni mi sembrano una vita intera!).

    Ho letto parecchi testi di psicologia sull'argomento, e da quello che ho letto, emerge che una persona che aderisce a una setta che effettua manipolazione mentale è una persona che sta affrontando un momento difficile, un momento di debolezza. Oppure, come nel caso di sua moglie, non ci entra: ci è già dentro, perché alla sua nascita la sua famiglia è già nel gruppo.

    Ma una cosa fondamentale è capire che queste persone non sono cattive o malevoli, anche se a volte hanno comportamenti che farebbero pensare il contrario: sono persone, purtroppo, malate. Hanno bisogno di cure, perché il loro modo di ragionare è stato "inquinato alla fonte": non riescono a vedere la realtà che li circonda per come è, perché qualcuno gli ha applicato un filtro. Sono malate, e non vanno biasimate, bensì curate: però non si può curarle a forza. Devono voler guarire.

    Questo considerato, le faccio una domanda: lascerebbe l'educazione dei suoi figli in mano a una persona malata? A una persona che non è in grado di ragionare correttamente? Che ha una visione del mondo delirante e fantasiosa, avulsa dalla realtà? Che divide il mondo in assolutamente buoni e assolutamente cattivi, e chi non è con noi è contro di noi, e il catechista ha sempre ragione perché lo spirito santo è sempre nelle sue corde vocali? Questo è fanatismo religioso.
    Non lasci che sua moglie prenda il controllo della situazione: per il bene dei suoi figli, e anche il suo, perché se accondiscende alle sue richieste, rinforzerà in lei l'idea di essere nel giusto.

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  30. La domanda sulla decima mi ha fatto fare una riflessione.

    Sono 50 anni che esiste il cammino ed ancora non è di dominio pubblico che nel cammino si paga la decima.

    Questo per far riflettere come siano riusciti effettivamente a plagiare le persone, per mantenere questo segreto per ben 50 anni.

    Ancora a molti ex sembra infrangere un arcano dire quello che effettivamente succede dietro quelle mura.

    Forse c'è anche molta vergogna ad ammettere di aver dato tutti quei soldi senza sapere il loro reale utilizzo, senza chiedere una rendicontazione. Ed essersi fidati della frase "i soldi vanno ai poveri della comunità e poi alle esigenze del cammino".

    EX-NC-???

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    1. Ieri ho chiesto a mia moglie della decima. Mi ha risposto che è normale, c'è nello statuto approvato dal Papa, c'è scritto pure nel vangelo e che i padri della chiesa l'hanno sempre fatto. Sono io che sono deviato a non capire!

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    2. Un momento, mi sa che qui tua moglie ti ha mentito: non credo lo abbia fatto apposta, credo piuttosto che abbia semplicemente creduto a quello che le hanno raccontato i catechisti.
      La decima NON E' nello statuto approvato dal Papa. Nello statuto si parla solo di generiche "collette" fatte una volta ogni tanto, e la colletta, per definizione, è fatta per libera volontà. La decima, invece, è un vero e proprio esborso mensile a cifra fissa (10% delle entrate), NON facoltativo. O almeno, puoi anche non darla, ma vedrai che bell'ambientino ti attende se non lo fai. E di tale istituzione, negli statuti non si fa menzione.
      Ovvio, i catechisti diranno di sì e indicheranno il punto dello statuto in cui si parla delle collette, eventualmente precisando "eeeh, ma non c'è scritto quanto si deve dare di colletta, e nemmeno quanto spesso vengono fatte!", ma è tutto un trucchetto per circuire: c'è un esborso obbligatorio, e loro non l'hanno messo in statuto perché altrimenti la Santa Sede gli avrebbe chiesto di presentare la rendicontazione delle decime.

      E per favore, basta tirare in ballo i patriarchi per giustificare delle porcherie. Se vogliamo proprio tirarli in ballo, allora citiamo che moltissimi patriarchi vivevano in povertà (a contrario di Kiko e i suoi scagnozzi, nonché i catechisti), citiamo che spesso vivevano in condizioni ostili come ad esempio nel deserto (a contrario dei catechisti, che durante le convivenze alloggiano in hotel a cinque stelle, magari pure con l'idromassaggio. Ah, el sufrimiento de los inocentes!), e così via.

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    3. La "decima" nell'Antico Testamento era prefissata al 10%, ma nel Nuovo Testamento il concetto è completamente diverso e riguarda la libertà personale (la punizione di Anania e Safira era infatti per la loro menzogna, non per la "decima" versata).

      Nel Cammino invece vige una "decima" precisa (il 10%) che è proprio obbligatoria (uno viene "scrutinato" se dà o non dà la "decima"), non è banalmente una contribuzione alle spese comunitarie (il mito dei "poveri" si scontra con le furbate neocatecumenali, ecco perché la sopracitata Lucia parlava di capibastone neocat che "rubano i soldi"), tanto meno è libera. E dato che nell'arco di pochi mesi si capisce bene quanto guadagnano i singoli, è facile anche capire se per la raccolta mensile qualcuno ha fatto il furbo. E a poco a poco si scopre anche chi è e i cosiddetti "catechisti" gliela fanno pagare cara.

      Infine, la "decima" neocatecumenale non è prevista dallo Statuto, cioè non è stata approvata dalla Chiesa, e viene comandata anche a costo di mentire al marito, e spesso arrivano perfino a chiederti di mostrare il modello 730 per stabilire quanto devi versare.

      Ora arriva sicuramente il solito pasqualone a dire che nel Cammino la "decima" sarebbe libera e che uno anziché "dare" potrebbe anche "prendere" (ma non è vero, e comunque ti vedono tutti, e le voci corrono molto veloci). Per tal pasqualone ci vorrebbero solo le mazzate - non lo dico io, lo dice san Tommaso d'Aquino: «contra negantem principia fustibus est argumentandum» (contro chi nega i princìpi più elementari, si può argomentare solo coi bastoni).

      Abbiamo pubblicato parecchi articoli riguardanti le "decime". Oltre a quelli che ho indicato nei link, suggerisco di leggere anche: fantozziane disavventure dei fratelli neocatecumenali.

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    4. "Ieri ho chiesto a mia moglie della decima. Mi ha risposto che è normale"
      Già ti è stato risposto che lo Statuto NC NON prevede la decima, puoi controllare on line, e questa può essere una bella mazzata da dare alla sicumera di tua moglie.
      Ma, al di là dello Statuto, è normale anche versarla all'insaputa del marito sottraendola al bilancio familiare?

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    5. Aggiungo una piccola nota sulla decima: credo che se una persona inizi a versare un decimo delle entrate familiari a un ente o un associazione (com'è legalmente registrato il CNC) senza dire nulla al coniuge, si possa profilare a suo carico una responsabilità penale: o, se non penale, si possa comunque andare davanti a un giudice ed ottenere un provvedimento per togliere la firma del coniuge "prodigo", affinché la smetta di drenare il bilancio familiare a insaputa dell'altro.

      (P.s. "prodigo", nel linguaggio giuridico, non ha il connotato positivo che ha nel linguaggio comunque: è definito "prodigo" quello che, comunemente parlando, "ha le mani bucate", cioè sperpera denaro rischiando di mettere a repentaglio il bilancio familiare e di conseguenza il tenore di vita dei suoi congiunti. Per la serie: dove il CNC non arriva a capire che la propria famiglia viene prima di qualsiasi cosa, ci arriva il diritto.)

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  31. Su Internetica c'era una bella pagina contenente la riflessione di uno psicologo molto simile alla riflessione di Nicola

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    1. Ciao BPS! Per caso avresti il link a quella pagina? L'argomento mi interessa!

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  32. Nicola
    Troppe chiacchiere buoniste. Certe pasionare microcefale fanatiche vanno stoppate. Se ci sono gli estremi si va dal giudice e si prescrive un trattamento TSO. Madri, padri e comunque personaggi influenti non hanno alcun diritto di rovinare la vita psichica alla discendenza in nome di un'autorità che non hanno.
    I figli non sono proprietà e l'individuo si costruisce in base al principio di responsabilità: E' su questo principio che ruota la possibilità di valutare le scelte che dovrà assumere da adulto.
    l'UOMO NERO E IL DIAVOLO SONO ORRIDI ESPEDIENTI PSICOLOGICI PER MANTENERE IL CONTROLLO.

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  33. @Nicola

    http://www.internetica.it/neocatecumenali/relazione-psichiatra.html

    Frilù

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  34. @Nicola

    http://www.internetica.it/neocatecumenali/manipolazione-mentale.html

    Frilù

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  35. X Anonimo delle 10:02:

    Prescrivere un TSO non è una cosa semplice come farsi prescrivere un collirio. Si va dal giudice, che sente il sindaco, e ci sono 24 ore di tempo per approvarlo, altrimenti nisba. E comunque, un comportamento irrazionale non è sufficiente per un TSO: se così fosse, i tre quarti della popolazione verrebbe sedata contro la propria volontà. E da quanto ho capito, il marito non ha intenzione di mettere la parola "fine" al matrimonio (altrimenti credo che, coi presupposti che ci sono, l'avrebbe già fatto da un pezzo, e non sarebbe certo venuto qui a chiedere consigli).

    Per il resto, condivido quello che hai detto: i figli non sono proprietà, e soggetti influenti non hanno il diritto di rovinare i loro discendenti con idee deliranti e fanatiche. I consigli che ho dato al marito non sono consigli buonisti: se leggi bene, gli ho consigliato di alzare il livello dello scontro, di non aver paura di difendere le sue idee, e di non cedere un centimetro di terreno alle scenate della moglie.

    Non è buonismo: le cosiddette "pasionarie microcefale fanatiche" SONO persone malate. Metteresti in galera uno perché ha la bronchite? Suppongo di no. E allora perché fare lo stesso con chi ha problemi mentali? Sono persone malate perché non riescono a vedere la realtà intorno a loro, sono state condizionate. Per questo dico che vanno curate, non biasimate.
    Ma attenzione: aiutare una persona non significa farsi massacrare da lei nel frattempo. Come ho scritto, non si può aiutare qualcuno se non vuole essere aiutato, e chi è stato condizionato non lo vuole. L'unica cosa da fare è tutelare se stessi e i propri figli dalle sue folli iniziative, opponendosi con decisione. Così che i figli vedano anche l'altra faccia della medaglia, e che la moglie, piano piano, capisca che il CNC è un movimento che la sta alienando da tutto, compresa la sua famiglia.

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  36. Caro papino preoccupato, potresti darmi le coordinate geografiche del mondo fiabesco in cui vivi? Vorrei venirci anch'io.
    Hai mai provato a pensare che se i tuoi figli non hanno cominciato a drogarsi a 10 anni potrebbe essere anche merito di quella prepotente di tua moglie che ha cercato di trasmettergli la fede nonostante questo significhi affrontare una battaglia con te ogni volta?
    Hai mai pensato che forse lei si stia preoccupando della vita dei tuoi figli mentre tu ti preoccupi di farti garante di una libertá che non esiste? Pensi che il mondo di oggi ti lasci libero?
    Ma forse é meglio che passino giornate davanti alla playstation o a farsi full immersion di pornografia davanti al pc, o a farsi le canne con gli amichetti della scuola. Beh, forse lo faranno lo stesso, ma almeno quella prevaricatrice di tua moglie sta tentando di dare qualcosa ai tuoi figli che possa aiutarli a difendersi da quelle che tu chiami libertá del mondo di oggi. Io invece le chiamo alcool, pornografia, droga, solitudine, depressione. Ma forse no, forse i tuoi figli sono superuomini, loro non useranno mai nessuna di queste 'libertá', loro sanno scegliere da soli cosa é bene e cosa é male.
    Pensi davvero che in questo blog popolato da ex-neocatecumeni scandalizzati, amareggiati, rancorosi, tu possa ricevere dei consigli spensierati su cosa é meglio per i tuoi figli, consigli scevri da pregiudizi, non inquinati dall'astio che serpeggia in ogni intervento, che a volte rasenta il ridicolo, l'infantilismo? Scusa ma il luogo che hai scelto ha un non so che di tendenzioso.
    Sai cosa penso? Che dovresti smetterla di fare la guerra a tua moglie, dovresti baciarle i piedi, perché é merito suo se i tuoi figli non sono giá persi e tu dovresti aiutarla in questo compito, che giá non é facile, ma per lei é ancor piú difficile perché deve anche combattere con te che vivi nel paese dei balocchi, che l'hai lasciata sola.
    Scusami per i toni, capisco le tue preoccupazioni, ma vedere che hai scelto questo covo di scribi e farisei ipocriti per chiedere consiglio su una questione cosí importante, mi fa molto incazzare.
    Se hai un minimo di considerazione per le persone che popolano questo blog, come tu dici di avere, non farli responsabili della fede dei tuoi figli, non dargli questo fardello. Essi come vedi lo prendono con sé volentieri, non sapendo che verranno giudicati per la fede di tutti coloro che stanno allontanando, non solo dal cammino, dalla Chiesa (perché ti ricordo che il cammino é uno strumento della Chiesa), accecati dal loro odio, ritenendo di potersi arrogare un diritto che spetta solo a Dio, perché sta scritto 'A me la vendetta, sono io che ricambieró' (RM 12,19)
    Ti auguro di trovare le risposte che cerchi, certamente non qui.

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    1. Questo commento arrogante delle 11:30 è indicativo della mentalità del Cammino poiché insinua che:

      - se i tuoi figli si drogano è colpa tua, se i tuoi figli non si drogano è merito del Cammino

      - se tua moglie fa il Cammino si preoccupa della vita dei tuoi figli, se tu pensi alla libertà dei tuoi figli allora sbagli e non fai nulla per loro

      - se i figli si fanno le canne, se le fanno anche se tua moglie fa il Cammino (ohibò), però se tua moglie fa il Cammino significa che i tuoi figli si difendono meglio (dunque senza il Cammino non esiste difesa dalla droga)

      - se qualcuno testimonia le magagne del Cammino allora deve per forza essere un "ex", uno "amareggiato", "scandalizzato", anzi, meglio, "rancoroso", che non può dare una testimonianza "scevra da pregiudizi", che "rasenta il ridicolo, l'infantilismo", che è "tendenzioso"... per cui se la tua impressione del Cammino coincide con quella "tendenziosa", sei "tendenzioso" a prescindere

      - se tua moglie fa il Cammino allora devi farlo anche tu, altrimenti stai facendo la guerra a tua moglie

      - se tua moglie fa il Cammino allora devi baciarle i piedi perché è merito suo se i tuoi figli non si sono "persi", tu invece vuoi farli perdere, nevvero?

      - il Cammino è uno strumento della Chiesa e quindi anche quando funziona male (cioè sempre) sei tu che sbagli, il Cammino non sbaglia mai

      - "certamente non qui": cioè devi smetterla di leggere questo blog, ti prego, smettila! scopriresti altre magagne del Cammino!

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    2. Anonimo 11:30, questo bel capolavoro che hai appena scritto andrebbe fotocopiato ingrandito e incollato sui manifestoni pubblicitari delle catechesi, sotto la scritta: "Vuoi conoscere qualcuno che ti ama così come sei? - Eccoti servito!".

      Così vedremo, se ci saranno ancora fuoriusciti rancorosi, come li chiami tu, o se si estingueranno direttamente alla sorgente. Veramente, il miglior "servizio" al Cammino lo fanno quelli come te, non questo blog.

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    3. X anonimo: che commento ridicolo. Dice bene Tripudio, è indicativo della mentalità neocatecumenale.
      A te invece è mai passato per la testa che, se i suoi figli non si drogano, non è detto che sia grazie al Cammino? Ci sono un sacco di giovani che NON si drogano, e alcuni sono "cristiani della domenica" (come li chiamate voi), oppure anche non-credenti, oppure di fedi diverse. Per loro, come la mettiamo? Come mai non si drogano come gli altri?
      E ti è passato per la testa che, se non si auto-distruggono, forse è anche grazie ai valori che gli sono stati trasmessi tramite l'educazione, svolta dal padre tanto quanto dalla madre? Educazione significa spiegare ai figli PERCHE' certe cose sono sbagliate, non urlargli contro che non devono farlo perché è "roba del demonio" (anche perché, così facendo, quando arrivano alla cara età della ribellione adolescenziale, rischi che ci caschino dentro proprio per fare dispetto a te. Ma forse ti sei scordato come si ragiona da adolescenti).

      Come tutti i camminanti, dai per scontato che chi non è nel Cammino sprechi le sue giornate, ciondoli in giro senza meta, sia perso. Quello che vive in un mondo fiabesco sei tu e quelli come te, non il padre del post: vi chiudete nelle vostre salette brandizzate Arguello, vi sposate solo tra di voi, fate le convivenze chiusi negli alberghi, e giudicate il mondo esterno e chi lo abita sputandoci sopra. Se metteste la testolina fuori dalla vostra bolla di vetro, e provaste a vivere un po' in quel mondo orribile di cui parlate, vi rendereste conto che non è orribile come dite, che è pieno di persone perbene. Anzi, è un mondo migliore di quello in cui vivete voi, più libero, senza le innumerevoli costrizioni date dalle regole ferree del CNC, che accogliete a braccia aperte (e fate ciò perché forse, e sottolineo il FORSE, pensate che senza queste regole non sareste in grado di orientare la vostra vita).

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    4. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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    5. Grazie anonimo delle 11:30. Mi hai fatto capire che c'è di peggio allo stato attuale di mia moglie, molto peggio. E che bisogna intervenire perchè mi sa che siete davvero malati

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    6. Tranquilli, non mi aspettavo risposte intelligenti

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    7. C'è un errore di fondo, in cui anonimo delle 11.30 cade volentieri, credo per amore di polemica e per estremizzare i toni, più che perché ne sia realmente convinto,che è il credere che il papà che ci ha scritto sia disinteressato, rispetto all'educazione dei figli.
      Fosse così, questo padre accoglierebbe con gioia tutte le proposte che la moglie veicola, pur di togliersi anche questa responsabilità.
      Invece io parto dal presupposto che non sia così, che si tratti di una coppia di genitori molto attenta e compartecipe.
      Mi prendo poi volentieri la responsabilità di dire che, soprattutto a quell'età, è necessario che i ragazzi mettano in moto il cervello, invece di spegnerlo. E, per quel che ne so, non basta la frequentazione del dopo cresima o della comunità per "preservare" i ragazzi, l'educazione familiare deve essere sempre alla base. Mia figlia ha un'amichetta che frequenta il post cresima neocatecumenale ed assicuro che è sconvolta dalle libertà sessuali che questa ragazzina si prende, anche proprio perché sa che frequenta la parrocchia e, in più, che si sente un'autorità in materia di fede e di religione.
      Non commetterò l'errore di addebitare questi comportamenti al post cresima del cammino, ma neppure quello di asserire che esso sostituisce l'educazione dei genitori o ne corregge gli errori.

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    8. @anonimo 11.30
      "...non sapendo che verranno giudicati per la fede di tutti coloro che stanno allontanando, non solo dal cammino, dalla Chiesa (perché ti ricordo che il cammino é uno strumento della Chiesa),.."

      Veramente noi su questo blog non facciamo altro che incoraggiare le persone a seguire il catechismo della chiesa cattolica, a scegliersi una guida spirituale fuori dal cammino, a cercare dei punti di riferimento in ordini religiosi cattolici. Quindi da quale frase deduci che noi allontaniamo dalla Chiesa Cattolica lo sai solo tu.

      Il problema e' che voi fate coincidere i perimetri del cammino con quelli della Chiesa, quindi allontanare dal cammino coincide automaticamente ad allontanare dalla Chiesa.

      Mi dispiace per te ma la Chiesa e' infinitamente più grande del cammino, dove coesistono spiritualità e carismi diversi senza essere in contrapposizione ma con un forte senso di unità.

      A dirla tutta siete voi NC che allontanate dalla Chiesa, in quanto avete scandalizzato e ferito molte persone che non credono più a niente diventando atee.

      Per il resto hanno risposto ampiamente gli altri.

      EX-NC-???

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    9. Valentina, l’esempio dell’ amichetta di tua figlia mi fa tenerezza e allo stesso tempo mi colpisce perché mi ricorda qualche caso di ragazze/i privi del senso dei propri confini sia fisici che spirituali, incapaci di dire “NO!” su diversi fronti, dall’approccio sessuale ad una richiesta di condivisione di informazioni troppo personali (al livello degli scrutini), ed insensibili, nello stesso modo, ai disastri della mala-intimità fisica come a quelli di quella spirituale.

      L Anonimo delle 11:30 ci fornisce involontariamente uno spunto di riflessione in questo senso.
      Di quanti comportamenti malati il Cammino e solo l’altra faccia della medaglia e magari una sorta di Metadone? Quanti colmano nel Cammino quella sensazione di vuoto che altrimenti placherebbero con la droga o con l’alcool? In questo senso l’Anonimo ha ragione, ma al contrario: se qualcuno ha una tendenza alla dipendenza, può darsi che finisca con l’essere dipendente dal Cammino. Quanti matrimoni vengono salvati, sì, dal Cammino, ma al prezzo dell’annessione perenne di entrambi gli sposi al Cammino stesso, pena la separazione? Ritrovarsi sposati di fatto al Cammino non è come avere un po’ divorziato comunque, anche se la coppia resta insieme? Quanti si mettono in adozione dai Catechisti perché in un certo momento della loro vita non sapevano a chi votarsi? Ma questi catechisti poi li lasceranno a prendere il volo, una volta “adulti”?
      Eccetera.

      Sottolineo il fatto che l’evitare la droga, il divorzio etc, tutto questo andrebbe benissimo, se le persone potessero trascorrere in Cammino il tempo sufficiente ad uscirne sanate ed in grado di andare avanti, ognuno per la sua strada, sulle proprie gambe, secondo la propria creatività ed i propri talenti, cantando quel che gli pare, tornando in Chiesa la Domenica, devolvendo la percentuale di stipendio che vogliono a chi vogliono etc. Se invece il Cammino insegna che fuori dal Cammino c’è solo una landa desolata, il Cammino non fa evitare i problemi alle persone, semplicemente, prende il posto dei problemi, ci si installa comodo comodo e continua a fare in modo che i problemi non vengano risolti.

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    10. @Tripudio
      Salto a piedi pari il tuo malcelato tentativo di manipolare quello che ho scritto cambiandone il senso e saltando a conclusioni che peró sono tue e che io non ho pronunciato. D'altronde é la tecnica utilizzata in tutti i vostri interventi. Il tutto come al solito condito dal solito vittimismo che connota l'ex neocat frustrato.

      @Anonimo delle 12:14
      Chi ti ama é chi ti dice la veritá con caritá, non chi ti dice ció che piace a te. Ammetto di essere mancato un po' nella caritá. Credo di poter affermare che sulle locandine ci sia scritto 'Vieni a conoscere Uno che ti ama cosí come sei'. Se ti aspettavi amore incondizionato dai fratelli di comunitá hai fatto bene ad uscirne, ti andrá meglio negli scout (come qualcuno ha consigliato prima), lo dico seriamente e senza spirito di polemica.

      @Nicola
      Essendo il tuo commento fondato sulle false conclusioni di Tripudio, fatti rispondere da lui. Io non ho detto nulla di ció che affermi.
      Per esempio non ho detto che tutti i figli che non sono in cammino si drogano,
      non ho detto che tutti i figli che sono in cammino non si drogano,
      non ho mai affermato che i genitori non abbiano un ruolo fondamentale nell'educazione dei figli
      non ho mai affermato che questo ruolo debba essere demandato ai catechisti, e ti assicuro che i catechisti del postcresima stanno molto attenti a non invadere il territorio dei genitori
      non mi sono scordato come si ragiona da adolescenti
      non do per scontato che chi non é in cammino ciondoli tutto il giorno, non do per scontato che chi é in cammino non ciondoli tutto il giorno, questo piano interpretativo piace a voi, non a me
      Ok celebriamo nelle salette al chiuso, facciamo le convivenze negli hotel al chiuso ecc.... se facessimo tutto all'aperto saremmo scout, gli scout giá ci sono.
      Tu consideri il fatto di sentirsi chiamati ad essere luce del mondo e sale della terra, il fatto di cercare di non conformarsi alla mentalitá del mondo (S.Paolo, non Kiko), di prendere le distanze da quello che il mondo ti propina, come uno 'sputare' sul mondo. Non affibbiare a me la tua visione delle cose. Ti ho forse accusato di sputare su quelli che ti hanno annunciato Cristo risorto?
      La tua descrizione delle dinamiche di coppia all'interno del cammino (vi sposate solo tra di voi) é pura menzogna. Conosco diversi fratelli e sorelle che si sono sposate con persone non del cammino e ti assicuro che non sono stati per questo perseguitati.

      Riguardo al mondo orribile, non orribile, meglio, peggio di quello che si pensa..... io ho avuto dei ragazzi al postcresima, conosco il mondo in cui vivono perché me lo hanno raccontato e non erano del cammino. Nel mondo non cosí orribile come si pensa che tu hai scoperto, 7 coppie su 10 sono separate/divorziate, i ragazzi a 13 anni spacciano droga (non solo leggera, fidati), la promiscuitá sessuale regna sovrana, le ragazze ricaricano i propri telefoni a suon di prestazioni non proprio ortodosse, a scuola uno dei passatempi che va di moda é farsi i tagli sulla pelle, grazie a internet e agli smartphone la pornografia é a portata di click, un altro passatempo abbastanza apprezzato sono le sedute spiritiche e ci sono tante persone perbene che adescano bambini con i soldi....potrei andare avanti ma penso possa bastare per dare un'idea del mondo fantastico in cui vivono i ragazzi di oggi.
      Non che prima queste cose non ci fossero, ma oggi é tutto molto piú a portata di mano.
      Per quanto riguarda il tuo commento sulle regole, vorrei farti notare che il 70% di questo blog é costruito sul dogma che per chi prende la comunione seduti non c'é salvezza.

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    11. Ottima arrampicata sugli specchi.

      Mi fa ridere il fatto che prima dici "non ho detto che tutti i figli che sono in cammino non si drogano" e subito dopo dici "i ragazzi a 13 anni spacciano droga, non solo leggera, fidati".

      Nelle righe dispari affermi, e nelle righe pari neghi.

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    12. @Anonimo 15:41 (credo l'autore della richiesta di aiuto)
      Esatto, c'é molto peggio di tua moglie, ci sei tu, che ti lamenti che tua moglie parla ai tuoi figli 'alle tue spalle' e tu, per non essere da meno, parli alle sue spalle in un blog pubblico. Bravo, hai fatto le cose in grande.
      Hai ragione, bisognerebbe intervenire in questi casi, ma ognuno é responsabile delle proprie scelte.

      @Valentina Giusti
      Non sono affatto convinto che questo padre si disinteressi dell'educazione dei figli e nemmeno l'ho affermato. Lui invoca una libertá per i figli pericolosa, una libertá illusoria. Hanno bisogno di strumenti per accogliere il bene e rigettare il male, ma soprattutto di strumenti che li aiutino a distinguere cosa é bene e cosa é male. Questa madre sta cercando di dargli questi strumenti, perché quello che ha ricevuto di buono vuole darlo ai figli, ma certo che la scelta ultima é sempre dei figli. Questo non esclude che il padre abbia un ruolo fondamentale, il piú importante nella famiglia, ma no vedo perché debba demonizzare a prescindere l'opera della madre.
      Per il resto sono perfettamente d'accordo con te, il postcresima non é sufficiente, non é una garanzia, ma almeno é un aiuto. Per tranquillizzare questo padre, sappia che la libertá di scelta nessuno potrá toglierla ai suoi figli, né lui ha il potere di garantirla, perché tanto i figli se la prendono come e quando vogliono.

      @Dorothea D. ed EX-NC-???
      Voi parlate del cammino come qualcosa di 'alternativo' alla Chiesa. Il cammino é nella Chiesa, é un suo carisma, ne é parte integrante, figlio e frutto del CVII. Il cammino non puó colmare la sensazione di vuoto che tanti hanno dentro, il cammino puó portarti a Gesú Cristo, lui colmerá il vuoto che hai dentro. Il soggetto non é il cammino, il soggetto é Cristo, il cammino é un servo inutile. Arrivi a Cristo attraverso i focolarini? rinnovamento? gli scout? cl? benissimo. La visione del cammino-metadone é abbastanza singolare, quindi se tu arrivi a Cristo e Cristo da un senso alla tua vita, Cristo é un metadone? Se ti innamori di Cristo e vuoi dare a lui la tua vita, sei Cristo-dipendente? Il cammino non é fondato sulla predicazione di Kiko, é fondato sulla Parola, sull'Eucarestia (seduti, in piedi, su una gamba sola), e sulla comunitá.



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    13. Anonimo 9:06
      Credo che la tua visione della gioventù possa essere un po' più pessimista proprio perché al post cresima approdano dei casi difficili, se non di famiglie del cammino, come l'amica di mia figlia di cui già ho parlato, perché dei genitori normali non delegherebbero l'educazione dei propri figli a dei surrogati, piuttosto li instraderebbero in altri gruppi come CL o scout che danno molte più garanzie.
      Insomma, voi padrini neocatecumenali potreste essere visti come l'ultima spiaggia da genitori che non ce la fanno ad educare i figli o sono assenti.
      Ed è così infatti: in cammino si sviluppano delle tecniche di controllo della personalità che possono "risolvere" alcuni problemi: fornite il metadone, come ha detto Dorothea.
      Riflettiamo sul fatto che pure Scientology organizza dei campus (dicono efficaci) per il recupero dei tossicodipendenti.

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    14. X Anonimo:
      il mio commento non si basa assolutamente sulle considerazioni di Tripudio. L'ho scritto solamente leggendo il tuo commento, e sono considerazioni solo mie.
      Hai scritto: "tua moglie sta tentando di dare qualcosa ai tuoi figli che possa aiutarli a difendersi da quelle che tu chiami libertá del mondo di oggi".
      E' proprio qui l'errore: tu consideri il mondo esterno come pieno di pericoli e basta. Nel CNC, i suoi figli stanno imparando a isolarsi dal mondo, non a proteggersi dai pericoli: è una soluzione un po' drastica, ne converrai, spero.
      Si può offrire ai figli gli strumenti per proteggersi semplicemente con l'educazione lo spiegare loro come mai certe cose vanno evitate. Farli entrare in una comunità chiusa come la vostra li tiene certamente lontani da quei pericoli (forse!), ma li tiene anche lontani da tutte le esperienze del mondo che possono aprirgli la mente, e non sono necessariamente pericolose. O forse lo sono per voi, proprio perché aprirebbero loro la mente, e farebbero loro capire che il mondo non è come lo descrivono in comunità.

      Dici che non hai mai detto che tutti quelli non in cammino si drogano, ma hai scritto, nel primo post, "Hai mai provato a pensare che se i tuoi figli non hanno cominciato a drogarsi a 10 anni potrebbe essere anche merito di quella prepotente di tua moglie che ha cercato di trasmettergli la fede nonostante questo significhi affrontare una battaglia con te ogni volta?". E' proprio qui il problema: sua moglie non ha insegnato i figli a non drogarsi, sta cercando di chiuderli entro i confini di una comunità per evitare che entrino in contatto "coi pericoli".
      Tralascio le tue altre affermazioni, palesemente false (ad es., si sa benissimo che il CNC si intromette nella vita privata dei coniugi e nell'educazione, questo dalle numerose testimonianze pervenuteci).

      Forse non dai per scontato che i non-CNC ciondolino tutto il giorno, ma ti assicuro che la visione generale del CNC è proprio quella: gli esterni sono anime perse da convertire, anche se cristiani, al CNC.

      Faccio finta di non aver nemmeno letto la leggerezza con cui hai elencato i problemi dei ragazzi che hai avuto al post-cresima: quelli che tu snoccioli come se fossero semplici vizi, mancanza di valori o di orientamento, sono tutti comportamenti problematici che meritano un accurato esame caso per caso. Ad esempio, il "tagliarsi la pelle" non è un passatempo o una moda, è sintomo di un disagio profondo che si esprime nell'autolesionismo, può indicare un tentativo di uscire dall'apatia, oppure un non saper gestire le emozioni forti e provocarsi dolore fisico per attutirle, ecc. Il fatto che tu lo chiami così significa che non hai capito nulla.
      E comunque, si riaffaccia il tuo solito problema: consideri il mondo dei ragazzi di oggi come un inferno in terra. Chiudersi in una comunità che non tocca niente per paura di farsi male non è il modo giusto per affrontare un mondo pieno di problemi: quando uno di questi ragazzi troverà un coetaneo con problemi esistenziali o famigliari profondi, cosa farà? Lo ascolterà e cercherà di consigliarlo, o gli propinerà la solita pappardella neocatecumenale da automa?

      Il commento sulle regole invece è appropriato, perché gli utenti di questi blog sono rigidi nell'osservare le prescrizioni liturgiche che tu tanto disprezzi, non sono altrettanto rigidi nella vita quotidiana, e non hanno il vizio di sputare su chiunque non la pensi come loro. A contrario vostro, che giudicate senza remore, e permettete che il CNC penetri nelle vostre vite private in profondità.

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    15. @Valentina Giusti
      Ti ho risposto in un post che non é stato pubblicato.

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    16. X Anonimo delle 10:04 (che credo sia l'autore del commento originale):

      Tra quello che ha fatto lui e sua moglie c'è una bella differenza. La moglie sparla alle sue spalle coi figli, dicendo loro che quando lui contrasta il CNC "è il demonio a farlo parlare", classificando quindi il loro padre come un tramite del diavolo. In pratica, cerca di mettere i figli contro al padre.

      Lui è venuto su questo blog per chiedere aiuto: non sapeva a chi rivolgersi, era disperato, e ha chiesto consigli qui. Sparlare di sua moglie in pubblico? Non mi risulta che abbia detto il suo nome, nè quello della moglie, nè tantomeno quello dei figli. Se i figli leggessero questo blog, come farebbero a capire che si tratta proprio di loro?

      Bello che voi interpretiate una semplice richiesta d'aiuto, fatta in modo totalmente anonimo, come un attacco personale. Mi spiace, ma l'arrampicata sugli specchi non sta funzionando. Ti conviene prendere delle ventose più potenti.

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    17. Ho letto ora la tua risposta, Anonimo 11:18
      Ripeto, la mia impressione è che tu forzi i toni, e questo in primo luogo non è corretto nei confronti di questo padre che ci ha chiesto aiuto.
      Torniamo a lui: i suoi figli sono stati educati cristianamente, e non solo, godono di un dialogo aperto con i genitori. Sono stati sicuramente aiutati nel difficile compito di scelta tra il bene e il male. Quindi, dando per assodati questi punti, che educazione diversa possono dare la coppia di padrini neocatecumenali rispetto a quella ricevuta in casa?
      Te lo dico io: si tratta di una precisa istruzione neocatecumenale, attuata con metodi neocatecumenali (serata scrutatio, serata agape, catechesi finale, addirittura le "alzate" per chi vuole entrare in cammino) al termine della quale il giovane si convince che, se vuole essere cristiano, non può non entrare in comunità e non solo: tutta la sua vita sociale comincia già da allora a confluire solo lì.
      Il fatto che tu voglia convincerci e convincerti che questo sia il male minore, perché il mondo è cattivo e negativo, è abbastanza palese e purtroppo rende chiara la mentalità "settaria" del cammino, settaria perché ti divide dal mondo, dalla Chiesa stessa, ti obbliga ad appartarti, con due sistemi principali: l'amore e la paura.
      Io credo che in te sia passata la fase dell'amore, se no non difenderesti un'iniziativa del cammino con così poca convinzione, e sia rimasta solo la paura.

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    18. Per il resto, condivido l'analisi di Nicola e lo ringrazio.

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    19. Ringrazio tutti (sono l'autore della lettera) per il contributo e i consigli. Vorrei dire, invece, all'anonimo ma sicuramente neocatecumeno che rabbrividisco all'idea che ha del mondo e di questi ragazzi. Bianchi e lindi se sono nel cammino, in fase di recupero se hanno già iniziato il post-cresima, nella perdizione se sono fuori. Ma veramente sei convinto che il mondo si divida in bianco e nero? Ho tanti conoscenti e amici che non sono nel cammino (alcuni nemmeno credenti) eppure hanno dei figli che conducono una vita normalissima e moralmente dignitosa.
      Vogliamo parlare di questi catechisti del post-cresima che si permettono di dire a mio figlio "spero che tu oggi pomeriggio preferisca noi al corso di recupero scolastico". Vogliamo parlare di queste persone che si arrogano il diritto di parlare e convincere un minorenne a fare delle scelte scavalcando il ruolo del genitore? Che si permettono di parlare ad un minorenne al posto di parlare con il o i genitori e lasciare che questi facciano da tramite con i loro figli.
      Credo che dobbiate fare un bel bagno di umiltà e deporre l'aureola che in autonomia vi siete posti sopra il capo!

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    20. @Nicola
      Hai una visione aberrata del cammino.
      Hai scritto: 'E' proprio qui l'errore: tu consideri il mondo esterno come pieno di pericoli e basta.'
      Non esiste un mondo esterno o un mondo interno, esiste un mondo, e le insidie nel mondo sono tante, si. Nel cammino si da grandissima importanza alla trasmissione della fede ai figli, proprio perché non si puó pensare di isolare i figli dal mondo, sarebbe una visione alienata della storia. I ragazzi che frequentano il cammino sono costantemente immersi nel mondo, se non altro per il semplice fatto che vanno a scuola, ed é giusto che sia cosí. Nel cammino si é riconosciuta l'importanza della trasmissione della fede come protezione dai pericoli, perché la fede ti da il discernimento tra il bene e il male, che é opera dello Spirito Santo. Non si tratta di una semplice applicazione manichea di principi di educazione dati dai genitori, che puó andar bene ma non basta, si tratta di avere una luce di fede sui fatti della tua vita, piú profonda, che ti puó portare anche a vedere che non necessariamente un male sia un male e un bene sia un bene, e alla fine, a vedere che tutto concorre al bene. Trasmissione della fede che comunque non garantisce che i figli non si facciano male, ma forse ti da una speranza che abbiano la forza di rialzarsi quando cadono.

      'Si può offrire ai figli gli strumenti per proteggersi semplicemente con l'educazione lo spiegare loro come mai certe cose vanno evitate.'
      Scusa ma questa é una grande balla, questo non é assolutamente sufficiente. Sarebbe sufficiente se l'uomo fosse per natura costretto a scegliere il bene, cioé non fosse libero.

      'O forse lo sono per voi, proprio perché aprirebbero loro la mente, e farebbero loro capire che il mondo non è come lo descrivono in comunità.'
      I giovani lo vedono da soli come é il mondo, sono molto intelligenti e nessuno puó impedirgli di fare le esperienze che scelgono di fare, fidati.

      Sulle mia affermazioni palesemente false sulla vita dei coniugi, é una questione di punti di vista. Se stai parlando di apertura alla vita, trasmissione della fede ecc... il cammino non ha inventato nulla, segue le indicazioni del magistero.

      Vedo che ti piace sfondare porte aperte e fare paternali fuori luogo. Mi sembra evidente che il tagliarsi non sia un passatempo nel senso di sano hobby, é una cosa molto grave come tutte le altre che ho citato. Ti manca un po' di senso dell'ironia. (si si va bene, non c'é da fare ironia su queste cose.... ti risparmio il post)

      La solita pappardella neocatecumenale é la missione della Chiesa, annunciare Cristo risorto, la buona notizia, la vittoria sulla morte. Ti sembra stupido? Benissimo, allora hai colto il senso pieno della 'stoltezza della predicazione'.

      Sull'ultima parte del tuo commento, beh, ti confesso che io non so sputare molto bene. Peró da una lato ti invidio sai.... sul serio... piacerebbe anche a me salvarmi grazie all'osservanza delle prescrizioni liturgiche, che tra l'altro non disprezzo affatto. Solo non mi danno la vita eterna. (inutile aprire la diatriba sulle eccezioni e deroghe consentite per l'eucarestia celebrata nel cammino, francamente é un discorso che mi ha stufato).

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    21. @Nicola
      'Lui è venuto su questo blog per chiedere aiuto: non sapeva a chi rivolgersi, era disperato'
      Abbiamo trovato un punto d'accordo, per chiedere aiuto qui deve essere veramente disperato. Sorvoliamo pure sul fatto che abbiamo chiesto aiuto in un blog anti-cammino in merito ad una questione che coinvolge il cammino. E' come se un islamico chiedesse aiuto in una moschea chiedendo cosa deve fare con la moglie cristiana che vuole che i suoi figli siano cristiani.

      Questo padre non é disperato, é esasperato, non sa cosa scegliere e all'origine di questa esasperazione non c'é solo il cammino, ma anche cosa qui si dice del cammino.
      Chiedo perdono a questo padre se ho alzato i toni, e gli assicuro le mie preghiere.
      La pace

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    22. @Valentina Giusti
      'Il fatto che tu voglia convincerci e convincerti che questo sia il male minore'
      Mossa astuta, ma non tentare di mettere sulla mia bocca i tuoi pensieri. Il cammino e il postcresima sono una grazia enorme, non un male minore. Non ho scritto un post in difesa del postcresima, ho visto benissimo le meraviglie che ha fatto con i ragazzi e non c'é nessun bisogno che lo difenda.

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    23. Sarà. Per me il post cresima neocat è solo un modo per commissariare quelle coppie che, pur nel cammino, lascerebbero i figli liberi di scegliere, come forse lo sono state loro. I catechisti di alto livello hanno da molti anni a cuore questo problema della dispersione delle reclute, tanto da dire (parole di un catechistone dall'incerta scelta vocazionale ,visto che non è sposato né prete) "io mio figlio ce lo manderei a calci (in comunità)".
      Mi chiedo comunque che razza di educazione cristiana hanno ricevuto in casa questi figli del cammino, che hanno bisogno, per raddrizzarsi, delle "meraviglie" del post cresima.

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    24. X Anonimo:

      E invece il mondo esterno esiste, per i gruppi come il vostro. Tutte le volte che si crea un'enclàve, in cui si considerano "perduti" tutti quelli che non ne fanno parte, automaticamente si crea una mentalità "noi & loro", noi che siamo dentro al gruppo e loro che ne sono fuori. Sì, i ragazzi sono immersi nel mondo, ma come? Bada, quando dicevo "isolati" dal mondo, non intendevo fisicamente, non mettiamoci a fare questi giochetti! Si può essere isolati dal mondo anche in mezzo a una folla di 3000 persone. Quando dico "isolati dal mondo", intendo che hanno degli schemi mentali rigidi, che dividono il mondo in bianco e nero, che gli fanno classificare e inserire in categorie le persone e gli avvenimenti che li circondano. Ovvio che vanno a scuola, a fare sport, ecc., ma che senso può avere fare queste cose, se consideri i tuoi simili non-CNC delle anime perse? Sono persone, santo cielo!
      Sono immersi nel mondo, ma con una tuta da palombaro che li rende impermeabili a qualsiasi opinione o idea diversa, che gli impedisce qualunque crescita umana e cristiana!

      Dire "la fede ti dà il discernimento tra il bene e il male, perché viene dallo Spirito Santo" è un giochetto pericoloso: nelle vostre comunità un sacco di volte lo Spirito Santo viene ritenuto responsabile delle castronerie dette dai catechisti, e di conseguenza queste diventano legge. Discernimento tra bene e male? Possiamo farci un'opinione, ma ergersi a giudici del bene e del male non fa altro che confermare il fatto che vediate il mondo in bianco e nero: quelli sono buoni / quelli sono cattivi.

      Secondo te spiegare certe cose con l'educazione non è sufficiente? A me i valori sono stati trasmessi dai miei genitori, guarda un po'. E non mi sono mai perso nei meandri della droga, del gioco d'azzardo, ecc. Come la mettiamo? Sì, l'uomo non è costretto a scegliere il bene, ma non è nemmeno costretto a scegliere il male. Voi invece piegate verso quest'ultimo aspetto: "l'uomo inevitabilmente pecca". Date per scontato che succeda, anche se è un'eventualità.

      Certo che i giovani lo vedono da soli com'è il mondo, non c'è bisogno di rassicurarmi: lo testimonia la clamorosa emorragia di membri che il CNC sta vivendo, dove i giovani che rimangono sono sempre più quelli che ci sono "nati dentro", cioè da famiglie neocat. Giovani "esterni" che entrano ce ne sono sempre meno.

      Sull'apertura alla vita, il Cammino NON SEGUE le indicazioni del magistero: esiste una cosa chiamata "paternità responsabile", che il pontefice ha più volte richiamato all'attenzione, e che voi fingete di ignorare. Hai presente quando ha detto "essere cristiani non significa fare figli come conigli"? Ecco.

      Le mie non sono paternali, e non sono fuori luogo: sono semplici risposte a quello che tu scrivi. La pappardella neocat, quella sì che è la paternale lamentosa che proponete: non certo l'annuncio del Cristo risorto.

      Sulle prescrizioni liturgiche: chi l'ha detto che l'anima si salva solo con esse? Sono le opere che contano, come dicono i Vangeli, opere che voi, in ogni caso, non fate, perché se i catechisti vi sgamano a fare beneficenza al di fuori del vostro gruppo, fosse anche un'elemosina, vi cagnano dicendo che l'avete fatto per il vostro ego. Quindi hai poco da fare del sarcasmo.

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    25. Per concludere: il padre è venuto a chiedere aiuto qui perché dagli ambienti neocat arrivava tutt'altro. Ti sei perso la parte in cui ha scoperto che lei versava la decima senza dirglielo, su istruzione dei catechisti, e quella in cui ha scoperto un sms di un catechista, in cui questo consigliava la moglie di portare i figli lo stesso, all'insaputa di lui, perchè tanto "alla fine capirà"? Che genere di aiuto ti puoi aspettare, da chi ha già apertamente mostrato di voler lavorare alle tue spalle?

      Non siamo più nel secolo scorso. Ora che c'è internet, i fuoriusciti dal vostro gruppo vengono allo scoperto, e raccontano come vanno veramente le cose là dentro. Queste menzogne ripulite che cercate di propinare al prossimo non funzionano più. Quindi puoi anche risparmiarti la fatica.

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    26. Per il resto, condivido in tutto e per tutto le considerazioni di Valentina, che ringrazio.
      Particolarmente adatta mi sembra la definizione del post-cresima: un vero e proprio commissariamento delle coppie.
      Commissariamento necessario, per il CNC: dato che giovani esterni che entrano ce ne sono sempre meno, che fine farà il cammino, se persino le coppie camminanti lasciano liberi (!!!!) i propri figli di scegliere?

      Valentina fa un punto importante, poi: che educazione cristiana hanno ricevuto in famiglia, questi giovani, se hanno bisogno del post-cresima per "essere raddrizzati"? A me sembra che il cammino consigli di prendere i giovani per la manina, e di non mollarli finché non raggiungano l'età pensionabile.

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    27. @Nicola 11.58
      Interessante questa teoria dell'anonimato come condizione sufficiente a rendere lecito l'esporre la propria moglie al pubblico giudizio (mi sembra sia stata definita 'sotto-comare' di paese in un precedente post, molto edificante).
      Quindi, in base a questo teorema efficacemente dimostrato da Nicola, posso parlare alle spalle di chiunque purché non ne citi il nome.
      Facciamo cosí, se questa cosa é cosí innocente, invito questo padre a dire alla moglie che ha chiesto consiglio in questo blog anti-cammino, che male c'é in fondo?
      Caro Nicola, smettiamola di giocare con le parole.

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    28. Sì, è stata definita sotto-comare, ma non da me.

      Tra noi due, sei tu quello che dovrebbe smettere di giocare con le parole: sì, l'anonimato è sufficiente. E' da quando esiste internet che esistono siti, blog, pagine facebook, in cui la gente può chiedere aiuto al prossimo su argomenti più disparati. E per farlo come fa? Racconta la propria storia. E come fa a non esporre al "pubblico giudizio" eventuali terzi? Mantenendo l'anonimato totale. E' da anni che si fa così, quando si chiede aiuto su internet. Ma forse a voi è sfuggito: forse sei uno di quelli che obbediscono al diktat kikiano che filtra l'informazione? Mmm, non mi pare, altrimenti non saresti qui.

      Tornando al discorso, il marito non ha esposto la moglie al pubblico giudizio, perché NESSUNO SA CHI SIA. Nè lui, nè lei, nè i suoi figli. Ha voluto chiedere aiuto a qualcuno, si è rivolto a un blog che tiene "sotto osservazione" il CNC da anni. E' stata la scelta più logica. E ha chiesto aiuto nella maniera più cauta possibile, senza rivelare i nomi di nessuno, senza nemmeno rivelare dettagli che potessero far capire da che luogo scrive.
      Secondo te, come avrebbe dovuto fare? Sentiamo.
      Avrebbe dovuto rivolgersi alla comunità Neocat della moglie, dopo la seconda pugnalata alle spalle che gli hanno tirato?

      Ti rigiro nuovamente l'invito: smettila di giocare con le parole. E di difendere l'indifendibile.

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    29. È alquanto comico sentire Anonimo irridere l'anonimato quando loro in CNC quotidianamente tra fratelli espongono problemi familiari all'insaputa dei diretti interessati. Quando, durante la consegna del credo, fanno a gara a chi racconta le cose più intime e talvolta scabrose a tutta la platea rendendo pubblici dei fatti che magari le persone coinvolte non avrebbero mai voluto rendere pubblici

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    30. Sì infatti, è comico e grottesco, pensare che l'anonimo neocat viene qua a redarguire il padre di famiglia perché ha raccontato la sua storia in modo del tutto anonimo per chiedere aiuto, quando loro in comunità rivelano senza problemi dettagli privati della vita altrui senza il permesso degli interessati, elencando nomi, luoghi, circostanze, ecc., magari pure di persone che si conoscono bene e si incrociano quotidianamente per strada.

      Per l'anonimo neocat: dire alla moglie che ha chiesto consiglio in questo blog sarebbe contro-producente: la moglie è stata plagiata, e ragiona nel modo neocat (cioè "o è con noi o è contro di noi"). Dirle che ha chiesto aiuto qui non farebbe altro che farla chiudere ancora di più.
      Pensa, ad esempio: un genitore con un figlio tossicodipendente chiede aiuto su un forum contro le dipendenze in modo anonimo, raccontando la sua storia e chiedendo cosa deve fare per aiutare il proprio figlio. Se il figlio scoprisse che suo padre ha fatto ciò, come la prenderebbe? Direbbe "grazia papà, sei stato gentile e interessarti di me", oppure si chiuderebbe ancora di più e il dialogo diventerebbe ancora più impossibile?

      Per la cronaca: sì, puoi parlare di qualcuno quanto vuoi, purchè non ne riveli l'identità. A volte le persone hanno bisogno di sfogarsi, e hanno il sacrosanto diritto di farlo, senza però ledere la reputazione altrui né offenderne l'onore (giuridicamente parlando).

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    31. @Nicola
      Ti tingrazio della lezioncina gratuita sull'utilizzo di internet.
      Volevo invece rassicurarti sul reale motivo per cui sono qui. Ho cercato un'informazione sull'incontro del 5 maggio su internet, e tra i primi risultati é apparso questo sito, che piú di ogni altro fa pubblicitá al cammino (pur non avendone esso bisogno). Leggendo questo thread non ho resistito alla tentazione di inviare un post, da cui poi é scaturita un'infinita diatriba che oramai, essendosi assestata sul piano del punto di vista (che per ovvie ragioni non é lo stesso), rischia di trasformarsi in un botta-risposta senza via di uscita.
      Peró il tuo patetico tentativo di far passare questo blog per quello che non é, invece, é un'offesa all'intelligenza umana (neocat, non neocat, ecc), e un po' mi irrita. Non ritengo necessario smentirti perché il tribunale, l'inquisizione e indice che si celano (anzi non si celano) dietro i vostri surrogati di veritá, sono sotto gli occhi di tutti (chiaro, tutti quelli che non hanno lo sguardo perennemente fissato sul Dr Kiko Arguello, del quale credo che in realtá siate profondamenti innamorati, spesso l'odio nasce dall'amore).
      Questo innocente blog che tiene 'sotto osservazione' il CNC, si nutre delle disgrazie altrui, cerca di ingoiare il boccone amaro della sofferenza, poi, non sopportandone il sapore, lo rigurgita proponendo come veritá quello che in realtá é vomito. Non solo, pretende di farlo 'in difesa della Chiesa', che ha un solo giudizio di misericordia perché 'Se Dio giustifica, chi condanna?' Risposta: il neoautoeletto tribunale ecclesiastico conosciuto con lo pseudonimo di 'Osservatorio sul cammino neocatecumenale'. Voi fate un grande male alla Chiesa.
      Un, esempio? L'arcivescovo Apuron, delle cui disgrazie la maggior parte di voi gode spudoratamente. Come puó chi gode nel condannare un membro della Chiesa, difendere la Chiesa? Dice S.Paolo 'Nessuna condanna per chi é unito a Cristo'. Questo arcivescovo é unito a Cristo in un sacramento. Se anche un tribunale terreno dovesse condannarlo (resta da dimostrare la colpevolezza), Dio lo ha assolto per i meriti di Gesú Cristo. Ribadisco la mia convinzione che questo sia un covo di farisei, ipocriti tutori della legge.
      Per esempio la vostra interpretazione legalista dell'eucarestia rischia di precludere alla grazia che da essa ne deriva. Dice Paolo, 'Il regno di Dio non é questione di cibo o bevanda, ma é giustizia, pace, gioia nello Spirito Santo'... amore al prossimo, aggiungo io, anche se é un arcivescovo formato nel redemptoris mater.

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    32. Per il resto Nicola.... davvero? Ti domando, chiedere consiglio in un blog anticammino su cosa fare con una moglie che porta i figli in comunita e la scelta piu logica?
      Ti do un'altra possibilita: scegliere un luogo anticammino e garanzia di consigli imparziali per un padre che gia non vede di buon occhio il cammino? Non e tendenzioso? Questo padre non immaginava, diciamo, senza sforzare troppo la fantasia, quali potevano essere le risposte?
      Il marito, Nicola, ha esposto la moglie al pubblico (pre)giudizio, allo stesso (pre)giudizio che lo ha indotto a chiedere aiuto.
      Ti sei accorto della natura misericordiosa delle risposte? Tribunale, TSO, sotto-comare di paese (lo so che non lo hai detto tu), e poi tutta la solita manfrina antineokat (anzi, scusate, uso la parola chiave..... mantra).
      Ma non voglio piu parlare di questo padre, lasciamolo in pace, mi sono gia scusato con lui per aver alzato i toni.
      Ti informo comunque che in un altro post indirizzato a Valentina Giusti ho scritto che ritenevo non dovesse chiedere consiglio nemmeno in un blog del cammino, nel quale pero sono certo, avrebbe trovato piu conforto, persone di mentalita piu aperta di quel che crede. Il mio consiglio e stato di parlarne con la moglie e i figli apertamente.

      Per quanto riguarda il difendere l'indifendibile spero tu abbia l'onesta intellettuale per applicarti lo stesso criterio.

      Usare il magistero per attaccare un carisma della Chiesa. Usare la Chiesa per attaccare la Chiesa per difendere la Chiesa giudicando la Chiesa, questo si e indifendibile. Interessante caso di schizofrenia, un paradosso che purtroppo rischia di catturarvi in un limbo dal quale non sara facile uscire. Purtroppo il male lo state facendo a voi stessi.

      Bene, termino qui i miei interventi consapevole che molto probabilmente questo post non sara pubblicato causa censura del sig. Tripudio.

      La pace


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    33. Mi scuso per l'intromissione nel dialogo con Nicola, che certamente risponderà, ma sono colpita da quanto dice Anonimo su Apuron, e cioè "Se anche un tribunale terreno dovesse condannarlo (resta da dimostrare la colpevolezza), Dio lo ha assolto per i meriti di Gesú Cristo."
      Questa frase è da brivido. Se davvero il vescovo in questione ha stuprato dei ragazzini indifesi e non se ne è pentito, non ha chiesto perdono a Dio, ha mentito per nascondersi e non lo farà in tempo utile, la tua frase va capovolta: il tribunale umano può pure assolverlo, ma non scamperà a quello divino. I meriti di Cristo applicati ad un peccatore impenitente? Ma questa è una bestemmia bella e buona! Di lui Gesù ha detto che sarebbe meglio si legasse una macina al collo...e poi saremmo noi i legalisti? Al di là della polemica "cammino - non cammino", spero di aver capito male, ma quanto scritto è spaventoso.
      Nessuno è salvo per il Sacramento che ha tradito, anzi, il fatto di essere vescovo gli aggiunge una responsabilità più grave, perché, come scrisse san Cromazio:
      "È meglio entrare nella vita eterna senza un simile depravato che essere condannato con lui. Infatti, come per mezzo del vescovo cattolico può essere salvato tutto il corpo della Chiesa, così per sua colpa tutto il popolo può deperire".

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    34. Devo rispondere qui al doppio commento di oggi delle 12:12.

      In primo luogo confermando che se si parla di intelligenza umana bisogna veramente distinguere fra "neocat" e "non neocat". Infatti l'umana intelligenza è disponibile a riconoscere l'evidenza della realtà. Per cui se Kiko dice una vaccata, un neocat "intelligente" dovrebbe avere l'onestà di concludere che ogni tanto Kiko dice delle vaccate, e che perciò quello che Kiko dice va messo in discussione volta per volta per capire se ha detto una vaccata o no, altrimenti "fare il Cammino" significa "fidarsi ciecamente di emerite vaccate".

      E purtroppo, puntualmente, qualsiasi adoratore dell'idolo Kiko si rifiuta tassativamente di ammettere anche un singolo errore di Kiko (e di Carmen, e dell'impianto del Cammino, fino alle più piccole minuzie). Non lo ammette nemmeno come ipotesi per un ragionamento. Il tipico "neocat" non ammette la realtà qualora la realtà non faccia comodo al Cammino: e perciò, come mentalità, è identico ad uno zombie, ad un drogato, ad un robot, ad un ritardato delirante.

      Questo avviene perché Kiko e Carmen hanno sempre propugnato una loro invenzione che non è cattolica... spacciandola per cattolica. Perciò, in caso di evidente contraddizione, il neocatekiko smette di ragionare, "circoncide la ragione", e dà immediatamente torto a chiunque non lodi acriticamente i suoi idoli spagnoli e la loro eretica invenzione.

      Non c'è bisogno di scomodare tribunali e inquisizioni per dire che i kikos più sono tali e più hanno perso il contatto con la realtà. Il Cammino Neocatecumenale serve proprio a far perdere il contatto con la realtà e far dipendere ogni singola anima dal tripode Kiko-Carmen-Cammino: e questa idolatria (poiché di idolatria si tratta) che viene da loro falsamente chiamata "cristianesimo" o "fede adulta", si nasconde ingannevolmente dietro uno Statuto (che non approva né eresie né strafalcioni né mentalità idolatriche), si fa scudo dell'elogio dei Papi (che hanno elogiato il buon cuore dei singoli ma non hanno mai elogiato strafalcioni liturgici, idolatrie, ambiguità ed eresie), ecc.

      In qualità di fratello neocatecumenale, l'anonimo delle 12:12 non riesce a pensare in un modo che non sia kiko-centrico: "sul Dr Kiko Arguello, del quale credo che in realtá siate profondamenti innamorati..." Ma senti chi parla! (il dottore è tale solo "honoris causa": tre false lauree per un falso profeta).

      È lo stesso Kiko - insieme ai fratelli del Cammino - a fornire assiduamente nuovo materiale per questo blog. Sputa fuori sempre più "nuove" idiozie che confermano le vecchie. Nuove versioni della sua inossidabile eresia, quella cominciata cinquantacinque anni fa a Madrid dalla sua voglia di diventare capo di qualche comunità, alleandosi con una ex suora cacciata via per disubbidienze e che ugualmente sognava di essere a capo di qualche comunità. Per cui al neocatekiko anonimo delle 12:12 diciamo che quelle sue frasi da Baci Perugina sull'odio e sull'amore suonano particolarmente ridicole, tanto più che in tanti anni abbiamo sempre confermato che questo blog diventerebbe immediatamente inutile qualora Kiko rinnegasse i suoi errori (per Carmen è troppo tardi, e il sottoscritto è convinto che lei stia bruciando tra le fiamme dell'inferno come tutti gli eretici impenitenti) oppure qualora la Santa Sede condanni esplicitamente le eresie del Cammino (una condanna che non richiederebbe nessuna modifica dello Statuto, visto che la Santa Sede non ha mai approvato alcuno strafalcione, né alcuna eresia).

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    35. Nei primissimi anni questo blog era intitolato "Verità sul Cammino Neocatecumenale". Fu aperto a maggio 2006 perché alcune persone che inviavano commenti sul blog di Tornielli si accorsero che la propaganda kikiana veniva sempre pubblicata ma la verità veniva sempre cancellata. È vero o non è vero che i neocatecumenali celebrano una liturgia diversa da quella della Chiesa? È vero o non è vero che la "comunione seduti" non è prevista dai documenti liturgici ed è addirittura vietata esplicitamente dalla lettera del 1° dicembre 2005? Sono veri o sono falsi i filmati in diretta in cui Kiko insegna scempiaggini? E soprattutto: le tantissime testimonianze sul Cammino - riguardo l'esazione delle Decime, il far figli come conigli, l'arroganza e alle porcate dei cosiddetti "catechisti", ecc., sarebbero davvero tutte false dalla prima all'ultima?

      Il titolo fu cambiato in "Osservatorio sul Cammino Neocatecumenale" poiché molte discussioni cominciavano a toccare altri temi ecclesiali e teologici. Chi aveva lasciato il Cammino scopriva l'immensa vastità dei tesori spirituali della Chiesa, tesori che il Cammino gli aveva sempre negato. Qui ci occupiamo del Cammino ma lo facciamo alla luce della fede cattolica. Sappiamo benissimo che in tutti gli ambienti ecclesiali c'è sempre qualche furbetto che brama di maneggiare i soldi della cassa, arde dal desiderio di primeggiare, pontifica e pretende di essere ubbidito, ecc. Ma sappiamo anche che tutto ciò viene considerato sbagliato dai cattolici. Sappiamo bene che l'obiettivo sincero di qualsiasi gruppo/associazione/movimento ecclesiale è quello di promuovere la fede della Chiesa.

      Il Cammino è fonte di disgrazie per coloro che vi partecipano. Al livello sociale, familiare, personale, comunitario, spirituale, liturgico, vocazionale, economico... Questo avviene perché il vero tripode del Cammino consiste in ipocrisie, inganni e menzogne, che sono le conseguenze fondamentali di una falsa fede. Al demonio - quello vero - la falsa fede è sempre gradita. L'eresia è una verità distorta. Promuovere errori significa non solo allontanarsi da Dio ma anche dare spazio ad ogni sorta di cattiverie. L'eresia, infatti, non si può difendere con la carità e la sincerità: è materialmente impossibile. Gli strafalcioni liturgici, conseguenza inevitabile di una fede inquinata, si possono difendere solo mentendo e ingannando: se il Cammino insegnasse le verità universali della Chiesa, bramerebbe solo la vera e sublime liturgia della Chiesa, senza aggiunte né omissioni né segretezze.

      La domanda retorica "se Dio giustifica, chi condanna?" viene usata dal fratello delle 12:12 partendo dal falso presupposto che Dio avrebbe "giustificato" coloro che il Cammino decide di "giustificare". Falso presupposto che ovviamente si sposa col sottinteso che la misericordia di Dio sarebbe in contraddizione con la giustizia di Dio. Bisogna proprio essere "neocat", come detto sopra, cioè zombificati e circoncisi nella ragione, per poter proclamare tali insulsaggini senza vergognarsi.

      Riguardo al caso Apuron vale quanto già detto ampiamente in queste pagine. Basti solo considerare che il proclamare Apuron innocente significa giudicare mentitrici le sue vittime che, accusandolo, ci hanno messo la faccia, il nome, la reputazione, mettendo a repentaglio famiglia, lavoro, amici, tutto, proprio nel momento in cui la legge non offriva loro alcuna protezione. Scusate, ma a me l'idea che tante persone contemporaneamente impazziscano e tramino contro un soggetto che dimostrabilmente non era mai stato né santo, né giusto, né onesto, non solo mi fa ridere, ma mi fa sorgere serie perplessità sullo spessore spirituale e intellettuale di chi va gratuitamente facendo tali proclami.

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    36. Notevole poi la patetica (oltre che eretica) idea secondo cui se uno è investito dell'episcopato è automaticamente salvo e innocente di qualsiasi condanna. Eppure il Vangelo stesso contraddice tale idea («meglio per quell'uomo se non fosse mai nato»: cfr Mt 26,24-25) e lo stesso san Paolo, tirato in ballo ad minchiam dal fratello neocatecumenalognolo in vena di fare lo sbruffone, in realtà non parla dell'episcopato, né del giudizio finale, né dei tribunali terreni, ma dice soltanto: «non c'è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù» (Rm 8,1).

      Avete bisogno di ulteriori prove di come il fratello anonimo neocatecumenale delle 12:12 per difendere un pedofilo piega il senso della Parola di Dio? Bisogna essere proprio neocatecumenali per malinterpretare così goffamente (e con tanta arroganza) ciò che ha detto l'Apostolo, addirittura contrapponendolo a ciò che ha detto il Signore. A questo punto bisogna desumere che nel Cammino si parli malissimo di Dante Alighieri, che ha rappresentato l'inferno imbottito di preti, vescovi e papi.

      È ancor più preoccupante riconoscere le conseguenze tragiche di tale mentalità: il fratello di comunità goffo e arrogante con ciò stesso sta insinuando che esistono due categorie di persone: quelle "condannate" da calpestare in ogni modo, e quelle dotate di un'imprecisata unione "Con Cristo Nel Sacramento", valida quantomeno per il vescovo pedofilo neocatecumenale (e probabilmente anche per la gerarchia kikiana: il tipico arrogante neocat ha sempre da parte qualche sottinteso), che le esonera da ogni condanna umana e divina. Praticamente sta dicendo che i personaggi illustri del Cammino sono autorizzati a "peccare gratis", esonerati da qualsiasi condanna, pianto e stridor di denti. Non so se è chiara l'immensa portata di tale gravissima affermazione.

      A sentirsi "autorizzati a peccare" sono tipicamente gli appartenenti di ogni setta eretica che professa l'idea che per redimersi occorrerebbe prima discendere nel peccato più abietto, e poi solo dopo aver toccato il fondo essere abili a risalire (si pensi ad esempio ai Càtari o ai Lubavitcher - di cui i kikos d'alto rango sono profondamente innamorati). Questo è esattamente il contrario di ciò che Nostro Signore insegna quando chiama alla conversione "subito", senza spalmate di fango intermedie (cfr. parabole sugli operai della messe, sul banchetto di nozze del re, ecc.), senza richiedere che uno si tuffi nei propri peccati, crogiolandosi nel fango, facendosi spalmare di fango da cosiddetti "catechisti".

      Per quanto riguarda l'amore al prossimo, è proprio per l'amore al prossimo che noi desideriamo che il vescovo pedofilo neocatecumenale chieda perdono per i suoi peccati. Finora, infatti, ha sempre negato, è sempre scappato, ha sempre evitato di confrontarsi con chi lo accusa, proprio come se fosse un colpevole che vuole fare il furbo e sfuggire alla condanna. La prima carità è la verità: bisogna pur ricordargli che i pedofili hanno un posto speciale nel profondo dell'inferno.

      Notate infine come l'arrogante neocatecumenalognolo esiga un "amore al prossimo" pedofilo neocatecumenale, e rifiuti di nutrire "amore al prossimo" quando tale "prossimo" consiste nelle vittime del pedofilo neocatecumenale. In fin dei conti il neocatecumenalismo ti fa diventare complice dei pedofili, indipendentemente da quanto ti riempi la bocca di versetti biblici e di paroloni che non capisci ("misericordia, sacramento, condanna...").

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    37. Segnalo un paio di testimonianze sulla mentalità neocatecumenale ("Devi chiedere perdono al tuo stupratore" e Per il prestigio del Cammino, le vittime del pedofilo devono tacere).

      E per concludere chiariamo che la definizione di "blog anti-Cammino" è ridicola. Infatti il punto di riferimento, sia per questo blog, sia (in teoria) per i fratelli del Cammino, consiste nel Magistero e nella Tradizione della Chiesa. Perciò, se il Magistero ci insegna che la pedofilia è un peccato grave, dovremmo tutti concordare che il pedofilo va punito e che le vittime del pedofilo vanno protette. Dovremmo tutti concordare che in caso di accuse di pedofilia, tanto più da parte di persone che ci si sono giocate la faccia, la carriera, la famiglia, la reputazione, vanno prese sul serio, e che il "presunto pedofilo" come minimo dovrebbe farsi da parte e chiedere che la giustizia faccia il suo corso. Dovremmo come minimo sdegnarci all'idea che un chierico, addirittura un vescovo, sia colpevole di un simile scempio, e domandare che venga fatta luce indipendentemente dall'etichetta di cui si fregia il chierico in questione. Siamo cattolici, infatti, e perciò abbiamo a cuore le severissime parole di Nostro Signore contro chi "scandalizza innocenti".

      E invece no: per i neocatecumenali un pedofilo "non va condannato" qualora sia un illustre membro del Cammino (vescovo, "catechista", o ancora più su), e addirittura estrapolano un versetto di san Paolo fuori dal suo contesto pur di difendere il pedofilo.

      Dunque non è questo blog ad essere "anti-Cammino". Sono i neocatecumenali che proclamano di essere cattolici e poi invece difendono i pedofili, offendendo Dio (non solo nella liturgia e nella dottrina) e pretendendo di dare lezioni di cattolicità (e di "mentalità aperta") a chi fa notare queste cose.

      La Chiesa ha dato uno Statuto ai neocatecumenali affinché camminassero sulla retta via. Lo Statuto non approva la mentalità settaria. Non approva le carnevalate liturgiche (anzi, fa interamente sua la lettera "di Arinze" del 1° dicembre 2005). Non approva le ambiguità, le ipocrisie, le vere e proprie eresie (cfr. "Un 'dio' cattivo per i kikos). La Chiesa non ha approvato nemmeno la "decima", tanto fondamentale nel Cammino eppure del tutto assente nello Statuto del Cammino!

      Dunque i fratelli delle comunità neocatecumenali che celebrano pagliacciate liturgiche come quelle del sabato sera, che esigono la "decima", che insegnano corbellerie, che scarnificano le coscienze, ecc., stanno facendo un "Cammino" che non è quello approvato dalla Chiesa e che va contro la Chiesa.

      Poveraccio. Se gli fossero state "censurate" le idiozie che ha inserito oggi alle 12:12, non avrebbe azzeccato tutta questa catasta di figuracce. Per questo ha preferito rimanere anonimo. Intanto lo ringraziamo per aver esibito la mentalità neocatecumenale a chi non la conosceva ancora bene, e lo ringraziamo per averci dato modo di rettificare quelle vaccate e di aver fatto notare ancora una volta che per essere veri neocatecumenali bisogna prendere le parti dei pedofili.

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    38. [1/3]
      X Anonimo:

      Il mio tentativo di far passare questo blog per quello che non è? Dici sul serio? Questo blog accoglie le testimonianze di quanti sono usciti dal CNC: per anni, prima dell'avvento di internet, ciò che accadeva nel cammino non era di dominio pubblico. Al massimo, chi usciva lo raccontava ai suoi conoscenti (ammesso che ne avesse ancora). Ma adesso, tutte queste persone possono raccontare la loro storia qui, pubblicamente, e far partecipi tutti delle loro esperienze, per far capire quale sia l'aria che si respira nelle comunità, e quali siano i cosiddetti "arcani" del CNC che non devono essere svelati (niente più che semplici invenzioni: il CNC è, usando le parole di Clemente Alessandrino, "causa stessa dei misteri che vi si compiono"). Lo scopo di questo blog è quello di avere uno sguardo critico sul CNC, uno sguardo che per decenni non si è potuto avere per i motivi esposti sopra. Questo blog non è frutto di una mente ossessionata, bensì di una moltitudine di utenti che contribuiscono, uniti dalla preoccupazione per una realtà religiosa che devasta le vite di coloro che vi fanno parte. Voi credete che gli utenti di questo blog siano animati da un odio profondo per il CNC, ma non è così: semplicemente, vediamo come trattate i vostri membri, vediamo i soprusi a cui sono sottoposti, vediamo la manipolazione mentale, gli imbrogli, i raggiri, le sopraffazioni, e diamo voce a tutte queste cose: non per godimento, ma perché altrimenti sarebbero inascoltate. Certo, non pretendiamo di essere l'unico blog che fa una cosa del genere, ma cerchiamo di dare il nostro contributo (a quanto ne so, è l'unico blog a questo tema in lingua italiana).

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    39. [2/3]
      La parte in cui dici che ci nutriamo delle disgrazie altrui è ignobile e rivoltante. Noi DIAMO VOCE a quanti hanno vissuto delle disgrazie a causa del CNC, soggetti che invece voi cercate di zittire e di non far parlare. Si capisce dal fatto che intimiate ai vostri "fratelli" di non rivolgere nemmeno la parola ai fuoriusciti, terrorizzati dal fatto che possano sentire anche una campana diversa e magari farsi delle domande. Piuttosto, siete voi che vi nutrite delle disgrazie dei vostri stessi confratelli: non vi fate remore nel cercare di separare famiglie, di forzare volontà, di estorcere denaro ai camminanti. Non avete nessun ritegno, quando consigliate a qualcuno di ignorare un parente malato o in fin di vita per venire alle convivenze, né quando consigliate a qualcuno di trascurare il lavoro o lo studio per poter venire alle vostre celebrazioni. Quale mente equilibrata darebbe consigli del genere? E saremmo noi quelli che sguazzano nelle sofferenze altrui? Quindi, secondo il tuo principio, un forum in cui i tossicodipendenti chiedono consigli e raccontano le proprie disgrazie è un luogo che si nutre della sofferenza della gente, e che non fa nulla di utile per loro, giusto?
      Noi non agiamo solo in difesa della Chiesa, agiamo anche (e soprattutto) in difesa degli esseri umani che stanno passando sofferenze a causa del CNC.
      Godimento per Apuron? Qui sei tu che hai una visione "aberrata" delle cose. Noi non siamo certo felici per il fatto in sé: siamo felici che sia fatta giustizia, siamo felici che il muro di omertà che lo proteggeva sia stato abbattuto, siamo felici che non possa più mietere vittime. Dal discorso "come può chi condanna un membro della Chiesa difendere la Chiesa?" emerge la natura fanatica del vostro gruppo: quando sostenete qualcuno, lo fate in maniera totalizzante, chiudendo volontariamente gli occhi sulle sue malefatte. Noi sosteniamo la Chiesa, ma non facciamo finta di non vedere ciò che di sbagliato si verifica in essa. Chiudere gli occhi su queste cose, quello sì che è fare del male alla Chiesa. Il vostro comportamento è puro fanatismo, è mancanza di ragionamento, sono discorsi da indottrinati, non da gente matura e ragionevole.

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    40. [3/3]
      Fai del sarcasmo ringraziandomi per la "lezioncina" sull'uso di internet, ma a quanto pare era necessaria, e oltretutto non l'hai capita, quando affermi nuovamente che il marito ha esposto la moglie al pubblico giudizio. Come faccio a farti capire che raccontare la sua storia in modo totalmente anonimo era l'unico modo che aveva per chiedere aiuto? Ancora una volta, il vostro desiderio è quello di censurare, zittire, tappare la bocca: non si può raccontare NULLA del cammino e di ciò che vi avviene, nemmeno in forma anonima. Lo prendete come un attacco personale, e non è difficile capire il perché.
      Sul perché si sia rivolto a un blog "anti-cammino", mi pare di averlo già spiegato: il CNC gli ha tirato ben due pugnalate alle spalle, consigliando la moglie di agire a sua insaputa. Ovvio che sia risentito verso il CNC: guarda come ha ridotto la moglie, e i consigli che le dà! Come pretendi imparzialità, dopo che le vostre meravigliose comunità si sono comportate in modo così meschino? Il marito non è in cerca di un tribunale imparziale, è in cerca di consigli.

      Al consiglio di parlarne con la moglie c'è arrivato da solo, se leggi bene, ma a quanto pare non ha funzionato granché: lei rifiuta qualsiasi confronto, qualsiasi concessione, qualsiasi compromesso. Il consiglio che gli ho dato, e che ripeto, è quindi quello di alzare i toni, di non aver paura di litigare, di difendere le proprie idee a spada tratta. Perché non ha a che fare con una persona ragionevole, con cui si può parlare civilmente: ha a che fare con una persona che, a quanto pare, è abituata a prevaricare e a ignorare le obiezioni altrui. Con queste persone, esaurito il tentativo di dialogo civile, non rimane altro che lo scontro, per evitare che arrechi danni ai figli (scontro che, ovviamente, deve essere sempre condotto in termini civili: niente insulti, minacce, o altre cose peggiori).

      Io non difendo l'indifendibile. L'ho fatto per anni, quando mi sono trovato in una realtà religiosa simile (ma molto meno invadente del CNC), e mi aveva procurato non pochi grattacapi. Adesso ne sono uscito, e non sai il benessere che si prova nell'essere finalmente onesti con se stessi, e nel chiamare le cose con il loro nome.

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    41. @Nicola
      Scusami, non ho capito, tu non hai mai fatto parte del cammino?

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    42. @ anonimo ore 14:10

      Il fatto che non lo abbia fatto lui, significa che non ne possa o ne debba parlare? Ci sarà qualcuno di sua conoscenza che lo avrà fatto, oppure ha trovato punti di contatto con altre esperienze che lui ha fatto e che gli confermano la bontà delle affermazioni che legge sul blog! Anch'io non l'ho fatto, eppure c'è chi mi conferma ogni virgola di quello che sta scritto negli articoli di questo blog! Ciò vuol dire che lo ha fatto per anni, e quindi smentisce tutti i NC che cercano di convincere che "da noi mai successo", "se non vieni e vedi non puoi sapere", "non è vero quello che dite", ed altre cose simili che si leggono spesso e volentieri!

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    43. X Anonimo delle 14:10:

      No, non ho mai fatto parte del CNC. Una persona molto vicina a me aveva i famigliari che ne facevano parte, e lei stessa ha partecipato alle catechesi iniziali, che poi non ha proseguito per problemi gravi. Ho visto da vicino cosa il cammino è in grado di fare alle famiglie.
      Per quanto riguarda me in prima persona, come ho detto non ho mai fatto parte del CNC, ma ho fatto parte di un'altra setta (chiamo così qualunque gruppo religioso che manipola la mente degli adepti, anche se sostiene di essere cristiano per darsi un'immagine "pulita"). Sono incappato in questo blog quasi per caso, e ho iniziato a leggere le testimonianze, e mi sono reso conto di quanto fosse simile al gruppo in cui ero io. Quando poi ho letto il post in cui si presentava un questionario di 50 domande a cui rispondere per capire se si era in una setta, mi sono accorto potevo rispondere "sì" a 43 domande su 50. Ho iniziato a leggere, a fare ricerche, e ho scoperto che tutte le sette, TUTTE, di qualsiasi orientamento religioso, condividono dei comportamenti comuni: comportamenti necessari per operare la manipolazione mentale dei membri.

      Questo è l'argomento per me di maggiore interesse, perché ho avuto anch'io parecchie difficoltà ad uscire dall'impostazione mentale della setta in cui ero. I miei interventi su questo blog, se ci fai caso, vertono quasi tutti su quelli che sono i comportamenti all'interno del CNC, nonché dei danni che creano a livello esistenziale ai suoi membri.

      L'universo delle sette religiose è enorme e variegato, ma se ci si presta attenzione, sono tutti uniti da dei comportamenti sempre uguali, da degli scopi sempre identici. Prova a dare un'occhiata a questo video:

      https://www.youtube.com/watch?v=mnNSe5XYp6E

      è un video satirico e informativo su come creare una setta religiosa (è in inglese). Prova a vedere quanti punti di queste "istruzioni passo-passo" il Cammino soddisfa.

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    44. Nicola ha detto:

      Dal discorso "come può chi condanna un membro della Chiesa difendere la Chiesa?" emerge la natura fanatica del vostro gruppo: quando sostenete qualcuno, lo fate in maniera totalizzante, chiudendo volontariamente gli occhi sulle sue malefatte.
      -----------------

      Io penso che chi denuncia le malefatte di un membro della Chiesa, piuttosto, difende la Chiesa. È proprio tutto il contrario.
      Questo discorso, del bene superiore del Cammino che va tutelato, per cui se qualcuno ha subito violenza da un membro del Cammino stesso [N.B. il più delle volte autorevole nel c.n. perché trattasi di catechista o di presbitero ordinato in un R.M.] DEVE PERDONARE, anzi chiedere lui/lei perdono perché giudica il peccatore e, soprattutto NON DEVE DENUNCIARE il male subito sulla sua pelle PERCHÉ GLI SCANDALI DISTRUGGONO IL CAMMINO e questo non è bene, perché il Cammino va tutelato al di sopra di ogni altra cosa.
      Da solo questo ragionamento si qualifica aberrante.
      Detto questo io sono stata nel cammino per trenta anni.
      Aver visto mettere in pratica questa prassi mi ha scandalizzata, non una, non due ma tante volte.
      Sempre gestiti così gli scandali nel cammino. Una vergogna.

      La persona al centro? L'uomo prima di tutto?
      Queste le dichiarazioni di Kiko, smentite dai fatti sempre e, se può interessarti, io stessa non mi capacitavo;
      dopo molto tempo ho potuto sentire dalla bocca di Kiko il suo pensiero a proposito, dopo che per anni sono andata avanti dicendomi "Se Kiko sapesse!"
      Che ingenuità.
      Te lo dico chiaro e tondo,: quando finalmente sono arrivata a Kiko ho scoperto che, in questa iniziazione incistata nella Chiesa, meglio in questa "organizzazione" IL PESCE PUZZA DALLA TESTA,
      Quando ho capito che non c'era, per questo motivo, alcuna speranza, sono andata via di corsa.
      Pensala come ti pare, questi i fatti.
      Il blog è uno strumento per cercare di renderli pubblici, visto che loro nascondono tutto mentre il Regno di Dio è un Regno di luce, non delle tenebre.
      Se agiscono bene, se agite bene, di cosa avete paura?
      Di quattro psicopatici che infieriscono, animati da un odio immotivato? Tranquilli dunque. Se fate il bene non temete, ma se commettete il male, Dio stesso si ergerà contro di voi.

      Confermo, con la mia esperienza tanto lunga, parola per parola quanto esposto da Nicole che ringrazio.

      Pax

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    45. @Pax
      Riguardo Apuron, dico solo che fino a che non è dimostrata la colpevolezza non si può condannare nessuno, e anche quando sia dimostrata la colpevolezza, non spetta a me condannare nessuno, e anche quando sia stato condannato in terra, non posso conoscere il giudizio che Dio avrà su quest'uomo.
      Ti invito a leggere questo articolo per intero http://www.lastampa.it/2017/09/20/vaticaninsider/ita/inchieste-e-interviste/i-guai-di-guam-una-diocesi-devastata-da-scandali-finanziari-e-sessuali-dyv52USDcGeMfdzIFT96oO/pagina.html
      non per convincerti di nulla, per dirti che sono tanti gli aspetti da valutare.

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    46. X Anonimo:
      guarda che qua non si condanna nessuno. Non siamo felci perché Apuron "è colpevole" (cosa che, se vera, verrà appurata in un processo), bensì siamo felici che il velo di omertà sia caduto, e le vittime abbiano trovato il coraggio di farsi avanti.
      Siamo felici perché troppo spesso si cerca di coprire con un velo le malefatte "per non causare scandali", a detrimento delle vittime passate che si sentono abbandonate, nonché delle eventuali vittime future.

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    47. @Nicola
      Forse tu non sei felice, non essere così sicuro degli altri (di uno in particolare).
      Queste vittime sono uscite allo scoperto dopo 40 anni e dopo un polverone sollevatosi a seguito di scandali in cui sono coinvolti alti prelati, banchieri, lobby gay, massoni e mafia cinese.
      Sotto sotto ci sono soldi e potere.

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    48. Lobby gay, massoni, mafia...tutti chiamati in causa per nascondere le mire egemoniche neocatecumenali a Guam (come dappertutto). Non sono bastati due vescovi inviati dal papa per farvi trovare pace, né una condanna ad Apuron nascosta abilmente fino ad ora.
      Fate pietà.
      Il vostro carisma è la menzogna. Ah, ma si, probabilmente anche le vostre bugie pensate verranno ricoperte dai meriti di Cristo, perché dette per una "buona causa".

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    49. @ Anonimo

      Anche se un poco a fatica ho letto PER INTERO l'articolo da te segnalato. Come avrai notato io di Apuron non parlo mai, non ho mai seguito bene la vicenda, quindi non mi pronuncio.
      Lascio la parola a Tripudio su tutto l'intreccio di vicende descritto.
      Dico una sola cosa, un intreccio vergognoso e scandaloso.
      È in atto una guerra, questo è chiaro, tra "poteri forti"
      Domandina: che ci fa il cammino in mezzo a queste lobby?
      Dimenticavo che Kiko stesso ama definirlo "il Potente Cammino".
      A pieno titolo è lì.
      Formare piccole comunità. Questo la Madonna aveva indicato come vocazione. Kiko ha costruito una multinazionale tra costruzioni, denaro, intrighi vari per infiltrarsi dappertutto. Poi, mentre insegna ai fratelli a non difendere i beni dai ladri, lui una volta piazzatosi, una volta ottenuta l'assegnazione di strutture prestigiose non cederà mai il passo, come fa nelle Parrocchie, non parlo per sentito dire, ma parto da quello che ho conosciuto di loro troppo bene.

      Poi l'articolo è stato scritto dal solito Cernuzio, un altro dei loro, come la Miriano sul fronte femminile.
      Un pensiero si affaccia: se hanno sparato questa bordata significa che le cose per Apuron non stanno messe bene. Si parano come possono, come sempre fanno.
      Cosa ho conosciuto di loro?
      Che dove non arrivano con le pressioni arrivano con le minacce, dove non arrivano con le minacce arrivano con le menzogne e le calunnie, a costruire le quali sono veri maestri.
      Lascio a Tripudio la parola sul merito, se vuole, è lui che conosce nei dettagli la vicenda Apuron dal suo nascere.

      Pax

      P.S. L'incipit al link fallo leggere ai tuoi amici che giudicano notte e giorno, tra scrutini, discernimenti ad personam, indicazioni della volontà di Dio, i "tu vai ad obbedire a me!", dillo a loro che, prima di parlare ricordino che solo Dio è giudice e legge nelle coscienze e che, comunque, sono tanti gli aspetti da valutare...da far tremare le vene e i polsi a chi si arroga il ruolo di profeta dalla infallibile parola che viene dall'alto. Ridicoli se non fosse una tragedia tutto il male che fanno ai fratelli.

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    50. X Anonimo:
      lobby gay, mafia cinese, massoni... pure complottista, quindi?
      Con quest'uscita hai azzerato qualsiasi tipo di possibilità di confronto ragionevole con te.

      Chiudo con una considerazione: le vittime di moleste sessuali spesso si vergognano di parlare di ciò che hanno subito: non è come esser derubati del portafoglio, o prendersi un pugno all'uscita di un locale. La violenza sessuale è un reato che colpisce nel profondo la persona, la fa sentire spogliata della propria dignità e identità, come un oggetto. Spesso, la vittima arriva addirittura a colpevolizzarsi: non è raro trovare vittime che fanno ragionamenti del tipo "sono io che l'ho provocato", "me la sono cercata", "mi sarei dovuto opporre, ma non l'ho fatto", e simili. Questo induce la vittima a sentirsi co-responsabile della violenza subita (anche se ovviamente non è vero). Nel caso di molestie da parte di membri del clero, la cosa assume una dimensione ancora più grande, perché la vittima vede nel molestatore un tramite del Signore. La vittima sa bene che quello che è successo è orribile, ma tace e si sente colpevole perchè, oltre che per i motivi sopracitati, sente di aver contribuito a commettere un grave peccato verso Dio.

      Non c'è da meravigliarsi che saltino tutti fuori all'improvviso: quando qualcuno riesce a trovare il coraggio per rompere il silenzio, il suo esempio dà coraggio alle altre vittime che sono rimaste in silenzio, che quindi iniziano a uscire allo scoperto. Più persone vengono allo scoperto, più vittime prendono coraggio, perché sentono di non essere più sole: questo è il motivo per cui, dopo una sola accusa iniziale, ne iniziano a venire fuori alcune, per poi aumentare di numero in una specie di "effetto cascata".

      Trovo abbastanza ridicolo che voi, davanti alla complessità del comportamento umano e della psiche, sputiate fuori giudizi tagliati con l'accetta e riduciate la questione a un generico "è colpa della lobby gay/dei massoni/della mafia cinese/dei marziani/ecc.".

      (Bonus: il CNC ha dimostrato più volte di aver la volontà di imboscare scandali e violenze sessuali per coprire catechisti e responsabili di comunità. Ci sono parecchi articoli sul blog che parlano proprio di casi del genere, in cui la vittima di un capobastone neocat non si azzarda a parlare per paura di ritorsioni, oppure se dice di volerlo fare subisce vere e proprie pressioni affinché non sporga denuncia e se ne stia buona. Addirittura, il consiglio dato è quello di perdonare l'autore del reato. Quindi, quando si parla di imboscamento di casi di pedofilia, dovreste solo starvene zitti).

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  37. ...Non c'è cosa divina che si valuti a prezzo. E se anche tra noi è una specie di cassa comune,....ognuno vi apporta, quando voglia e se possa, il suo modesto contributo mensile: e ognuno offre spontaneamente; nessuno è costretto al versamento.
    Apologetico - Tertulliano

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  38. almeno quella prevaricatrice di tua moglie sta tentando di dare qualcosa ai tuoi figli che possa aiutarli a difendersi da quelle che tu chiami libertá del mondo di oggi. Io invece le chiamo alcool, pornografia, droga, solitudine, depressione. Ma forse no, forse i tuoi figli sono superuomini, loro non useranno mai nessuna di queste 'libertá', loro sanno scegliere da soli cosa é bene e cosa é male.
    ------------------------

    Basta questo passaggio del discorso di Anonimo delle 11:30 per avere una sintesi formidabile dei frutti che la predicazione kikiana produce in coloro che seguono fedelmente il cammino.

    1. La realtà fuori dal cammino, che potremmo chiamare "libertà del mondo", è vista dagli indottrinati una realtà dalle tinte fosche, dove regna la perversione, l'immoralità, il degrado e l'abbrutimento dell'uomo; non c'è scampo.

    2. Le persone normali non hanno alcuna speranza di procedere tra le insidie del "mondo di tenebra" perché alle persone NORMALI è precluso ogni discernimento, come la capacità di distinguere il bene dal male e, finalmente, scegliere LIBERAMENTE il bene; roba da SUPERUOMINI!

    Alla faccia dell'umiltà, dell'essere gli ultimi e i peggiori di tutti..... Chiusi nel loro ambiente limitante hanno perso ogni contatto con la realtà vera.

    Quando ho lasciato il cammino ho scoperto tanta gente per bene, come qualcuno diceva, anche tra i non credenti, così come ho avuto conferma che la Chiesa, viva ben prima del c.n., non è affatto vero che ha speranza solo se si ri-converte, rinnova, ricostruisce attraverso l'itinerario di Kiko e Carmen.

    Sì, e voglio sottolinearlo, PERCHÉ È QUESTO CIÒ CHE TI INCULCANO SUBDOLAMENTE NELLE LORO CATECHESI.
    Ed è stato proprio questo loro ragionare così sempre più sfacciatamente, al di là dell'ipocrisia che esercitavano magistralmente quando parlavano in presenza di alti prelati, che mi ha consentito di aprire gli occhi sul grande inganno....

    Detto questo ora viene il bello. Vogliamo parlare dei giovani rovinati dal cammino?

    No, stasera no, ne abbiamo parlato tanto, basta fare una ricerca tra i numerosi post di Osservatorio.
    Ricordo quei tanti giovani che ho conosciuto personalmente, messi nelle mani dei catechisti dagli stessi genitori, orribile a dirsi, che hanno abdicato totalmente all'autorità che spetta solo a loro per volontà di Dio.

    I danni peggiori li ho visti quando ENTRAMBI I GENITORI ERANO NEOCATECUMENI CONVINTI [viene da se' che dissento con te anche su questo. È una grazia grande per questa mamma, neocatecumenato convinta, che il marito sia saldamente FUORI dal cammino ed è una speranza in più per i figli]:
    Alcuni figli cosiddetti del cammino oggi non sono né carne né pesce grazie a tutte le altalene tra trasmissione della fede unilateralmente orientata all'esperienza asfittica dei genitori, catechesi in età adolescenziale, GMG orientate dagli incontri vocazionali con Kiko, centri vocazionali per indirizzare ai R.M. KIKIANI e, se non si concretizza l'agognata vocazione, matrimonio dopo breve fidanzamento con una "sorella della comunità" allo stesso tempo di cammino possibilmente, altrimenti devi tornare indietro nelle tappe......e poi, dulcis in fundo, se tutto va male, i genitori non trovano niente di meglio che mettere il figlio in condizioni disperate direttamente in mano a Kiko, se hanno possibilità di arrivare a lui, altrimenti al catechista di più alto livello che possono raggiungere. Autentica iattura per il povero giovane e sigillo finale del capolavoro.

    Mi rendo conto, i nostri toni disturbano, ma testimoniamo quello che abbiamo vissuto, ascoltato e visto.

    Pax

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    1. E' emblematico che i kikos considerino il concetto di "libertà" come qualcosa da aborrire.
      Questo la dice lunga sull'aria che tira dentro le comunità.

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  39. Per la decima aggiungo solo questo consiglio:
    Potresti chiedere a tua moglie, statuto alla mano, in che punto si parla di decima, in che contesto, e come viene gestita?

    Ovviamente tutto questo non c'é il termine usato e' collette o offerte.

    Ma questo, ripeto con lo statuto alla mani, per farle vedere che i suoi catechisti l'hanno ingannata.

    Soprattutto non esiste neanche nei mamotreti le regole su come gestirla, ci si limita a dire che la decima e' raccolta e gestita unicamente dal responsabile. I soldi raccolti vanno una parte ai poveri della comunità il resto au bisogni del cammino, punto e basta.

    Nessuno sa quanto si raccoglie, nessuno sa quanto rimane in comunità e quanto viene dato alle esigenze del cammino.

    E' facile capire che questa gestione può offrire occasioni di uso improprio. E nessuno può dimostrare niente.

    EX-NC-???

    RispondiElimina
  40. @anonimo delle 10.04

    "Voi parlate del cammino come qualcosa di 'alternativo' alla Chiesa. Il cammino é nella Chiesa, é un suo carisma, ne é parte integrante, figlio e frutto del CVII. .."

    E qui ti sbagli! il cammino non è un movimento come gli altri presenti nella chiesa Cattolica, dice cose MOLTO diverse:
    -nel CN si dice che non tutti sono chiamati ad essere sale, mentre tutti invece possono essere salati. (catechesi secondo passaggio), la Chiesa dice che TUTTI siamo chiamati alla santità e Dio cerca ed ama ognuno di noi.

    - nel Nc si dice che se sei figlio di Dio devi fare le opere da figlio di Dio, e se pecchi come puoi dire che sei figlio di Dio? E se non sei figlio di Dio sei figlio del demonio. (passaggio del Padre Nostro). Nella Chiesa si dice che con il battesimo siamo diventati figli di Dio, e il peccato non ci toglie questo ruolo di figli.

    -Nel NC si dice che l'uomo non può non peccare, e che l'uomo è schiavo del peccato. Nella Chiesa si dice che Cristo è venuto per toglierci dalla schiavitù del peccato.

    -nel NC si dice che nelle convivenze si prende l'olio come le vergini sagge, ma se non vai perché hai la cognata malata, allora viene lo sposo (Dio), chiude la porta, e tu rimani fuori (passaggio shema). La Chiesa ci ricorda che non puoi dire di amare Dio se poi non aiuti chi ti sta accanto e chi è nel bisogno. Occorre avere discernimento: i momenti spirituali sono importanti e vanno ricercati, ma non ha discapito di chi ha bisogno di noi.

    -nel NC la provvidenza e' non pensare alle conseguenze di certe scelte, perché il Signore provvederà. La Chiesa dice di pregare e mettersi in ascolto della volontà del Signore e fare delle scelte usando il discernimento, valutando e non occultando le eventuali conseguenze.

    -nel NC i catechisti parlano secondo lo Spirito Dio, non ascoltare i catechisti vuol dire non ascoltare Dio. Nella Chiesa non esiste una cosa del genere.

    - nel NC occorre essere obbedienti ai catechisti e cammino stesso, senza alcuna obbiezione, ogni dubbio viene imputato al demonio. Nella Chiesa non esiste una cosa del genere.

    - nel NC non si parla mai dei metodi naturali e di maternità responsabile, nella Chiesa si

    - nel NC si parla di prendersi l'ingiustizia e di non denunciare chi ti fa del male. Nella Chiesa il porgere la guancia destra vuol dire rispondere con Amore, non alimentare odio e violenza, ma se e' stato commesso un reato va denunciato, per proteggere anche altre persone.

    - nel CN di fronte alla sofferenza viene chiesto "con questo fatto cosa ti ha voluto dire il Signore?", lasciando intendere che Dio manda le sofferenze. La Chiesa dice che Dio trasforma le nostre croci in resurrezioni, le nostre morti in vita, la nostra disperazione in speranza, ma Dio manda sofferenze.

    - nel cammino di paga la decima e non c'è alcuna rendicontazione.

    Ti sembra che il cammino dica le stesse cose della Chiesa?

    EX-NC-???

    RispondiElimina
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    1. -nel CN si dice che non tutti sono chiamati ad essere sale, mentre tutti invece possono essere salati. (catechesi secondo passaggio), la Chiesa dice che TUTTI siamo chiamati alla santità e Dio cerca ed ama ognuno di noi.
      Esatto, essere chiamati alla santitá, essere salati, accogliere la buona notizia. Anche nel cammino si dice che TUTTI abbiamo una vocazione alla santitá.

      - nel Nc si dice che se sei figlio di Dio devi fare le opere da figlio di Dio, e se pecchi come puoi dire che sei figlio di Dio? E se non sei figlio di Dio sei figlio del demonio. (passaggio del Padre Nostro). Nella Chiesa si dice che con il battesimo siamo diventati figli di Dio, e il peccato non ci toglie questo ruolo di figli.
      Questa tua interpretazione di cosa dice la Chiesa giustifica il terrorismo islamico. Il senso é che noi siamo chiamati a essere segno, come si puó vedere in noi che siamo figli di Dio se compiamo le opere del male?
      'Da questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chi non pratica la giustizia non è da Dio, né lo è chi non ama il suo fratello.' 1Gv 3,10
      Puoi anche essere battezzato, ma se non pratichi la giustizia e non ami il tuo fratello sei figlio del diavolo (lo dice San Giovanni apostolo)

      -Nel NC si dice che l'uomo non può non peccare, e che l'uomo è schiavo del peccato. Nella Chiesa si dice che Cristo è venuto per toglierci dalla schiavitù del peccato.
      L'uomo ha ereditato il peccato originale, é incline al male per la debolezza della carne e il peccato ti rende schiavo (del peccato), Cristo é venuto a toglierci dalla schiavitú del peccato. Che l'uomo non puó non peccare non vuol dire che ogni cosa che fa l'uomo é peccato. Gesú dice 'Chi é senza peccato scagli la prima pietra' perché tutti hanno peccato, come dice anche Geremia, 'sono tutti corrotti'.
      Pensi che arriverá un momento nella tua vita in cui tu non peccherai piú? Allora Cristo é venuto invano, basta la legge a salvarti.

      -nel NC si dice che nelle convivenze si prende l'olio come le vergini sagge, ma se non vai perché hai la cognata malata, allora viene lo sposo (Dio), chiude la porta, e tu rimani fuori (passaggio shema). La Chiesa ci ricorda che non puoi dire di amare Dio se poi non aiuti chi ti sta accanto e chi è nel bisogno. Occorre avere discernimento: i momenti spirituali sono importanti e vanno ricercati, ma non ha discapito di chi ha bisogno di noi.
      Non commento estratti dai mamotreti.

      -nel NC la provvidenza e' non pensare alle conseguenze di certe scelte, perché il Signore provvederà. La Chiesa dice di pregare e mettersi in ascolto della volontà del Signore e fare delle scelte usando il discernimento, valutando e non occultando le eventuali conseguenze.
      La provvidenza che io conosco é scritta nel vangelo di Matteo (non preoccupatevi di cosa mangerete, di come vestirete ecc...), ma ho capito quello che vuoi dire. Ci sono delle scelte difficili di fronte alle quali uno rimane paralizzato perché non sa cosa é meglio fare, alcune volte si prendono scelte sbagliate. Il senso é di avere fede che Dio provveda anche se fai una scelta sbagliata, che Dio provvede sempre una strada per tornare a Lui.
      Ma non nego che possano esserci stati casi di 'talebanismo', questo non toglie niente alla validitá del cammino.

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    2. @EX-NC-???

      -nel NC i catechisti parlano secondo lo Spirito Dio, non ascoltare i catechisti vuol dire non ascoltare Dio. Nella Chiesa non esiste una cosa del genere.
      I catechisti questo lo dicono per far capire alla gente, soprattutto quando si fanno catechesi, che sono persone normali, non superuomini. Che stanno li perché sono stati inviati da Dio e dal parroco della chiesa locale e chiedono aiuto allo Spirito Santo, per questo si fa l'invocazione allo Spirito, sia perché interceda per loro, sia perché interceda per chi ascolta.

      - nel NC occorre essere obbedienti ai catechisti e cammino stesso, senza alcuna obbiezione, ogni dubbio viene imputato al demonio. Nella Chiesa non esiste una cosa del genere.
      Questo non é vero, vero che devi riconoscere un'autoritá ai catechisti, che viene dalla consapevolezza che parlano per amore a te. Poi ci sono dubbi e dubbi, certi dubbi in effetti vengono dal demonio, ma non nel senso comune che viene dato qui, un dubbio viene dal demonio quindi tu sei indemoniato (questo e un sillogismo infantile e superficiale); piuttosto nel senso che un dubbio puó essere una tentazione che viene dal demonio. Che quello del piano di sotto é sempre al lavoro lo dice anche la Chiesa. Una volta dissi ad un catechista che avevo molti dubbi su una questione, mi sentivo tentato dal demonio, e lui in quel frangente mi rispose che il demonio non c'entrava niente, che bastavano i miei pensieri (un detto dei padri del deserto).

      - nel NC non si parla mai dei metodi naturali e di maternità responsabile, nella Chiesa si
      Questo é falso, ci sono molti sacerdoti del cammino che fanno catechesi sull'humanae vitae e parlano di paternitá/maternitá responsabile. Se non ricordo male in una convivenza di inizio corso di qualche anno fa si parlava proprio di questo.

      - nel NC si parla di prendersi l'ingiustizia e di non denunciare chi ti fa del male. Nella Chiesa il porgere la guancia destra vuol dire rispondere con Amore, non alimentare odio e violenza, ma se e' stato commesso un reato va denunciato, per proteggere anche altre persone.
      A monte di questo commento c'é una generalizzazione che implicherebbe una risposta superficiale. La risposta al male é una questione di coscienza e di fede. Il vangelo (Mt) dice, 'Non resistete al male'. Come interpretarlo? Una moglie che non denuncia il marito che la picchia sbaglia? Una moglie che denuncia il marito che la picchia sbaglia? C'é un'opera di discernimento alla base, qui non ci sono regole che tengano. Non é un argomento che si puó affrontare cosí con due parole.

      - nel CN di fronte alla sofferenza viene chiesto "con questo fatto cosa ti ha voluto dire il Signore?", lasciando intendere che Dio manda le sofferenze. La Chiesa dice che Dio trasforma le nostre croci in resurrezioni, le nostre morti in vita, la nostra disperazione in speranza, ma Dio manda sofferenze.
      Ti do la mia visione personale. Dio é causa prima di tutto. Nel libro di Giobbe satana chiede il permesso a Dio di tentare Giobbe, con grandi sofferenze. Dio permette a satana di tentare Giobbe (chiaro che si tratta di allegoria). La causa prima della sofferenza di Giobbe é Dio, che avrebbe potuto impedire a satana di tentare Giobbe e mandargli sofferenze. Ma all'origine di questo non c'é un Dio sadico, infatti Dio dice a satana 'Solo risparmia la sua vita!', non gli da il permesso di prendergli la vita, ma c'é un profondo dialogo con Dio che saggia il cuore di Giobbe e alla fine lo benedice.

      - nel cammino di paga la decima e non c'è alcuna rendicontazione.
      Nel cammino la decima raccolta viene data in elemosina o per necessitá di persone bisognose (cioé sempre elemosina), l'elemosina va fatta in segreto, i fratelli della comunitá non sanno cosa viene fatto della decima, non é un investimento in bot, é un dono a Dio. Vuoi una rendicontazione dell'elemosina?

      In conclusione non vedo conflitti con ció che dice la Chiesa, d'altronde il cammino ne é parte.

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    3. Iniziamo punto per punto:
      -Essere Sale: hai eclissato il concetto di essere sale, ovvero la visione elitaria che esiste nel cammino, in quanto in quella catechesi si dice che non tutti siamo chiamati ad essere sale, solo a pochi sono chiamati per avere il compito di salare gli altri. Secondo quella catechesi Dio chiama poche persone, il sale, per illuminare gli altri. Nella Chiesa non esiste questa suddivisione elitaria delle persone, Dio non chiama poche persone ad essere luce e sale, chiama tutti.

      -flgli di Dio: qui hai confermato quanto viene detto nel passaggio del Padre nostro, infatti dici :” Puoi anche essere battezzato, ma se non pratichi la giustizia e non ami il tuo fratello sei figlio del diavolo”. Nel catechismo della Chiesa Cattolica si dice che per mezzo del battesimo diveniamo figli di Dio e siamo liberati dal peccato (1213, 1263), anche se rimangano alcune conseguenze come l’inclinazione al peccato (1264). Non si dice che con il peccato si diviene figli del demonio.

      Basterebbero solo questi due punti per vedere le differenze sostanziali con la Chiesa, ma comunque continuiamo:

      -l’uomo non può non peccare: nel cammino vuol dire, e lo sai benissimo, che di fatto si nega la possibilità di non peccare, come se uno non avesse la capacità di poter scegliere il bene, come appunto se l’uomo fosse ancora schiavo del peccato. Dire l’uomo non può non peccare è diverso da dire che l’uomo può peccare, essendo per sua natura fragile. Ma l’uomo può dire di no al male e fuggire le occasioni di peccato (come si dice nell’atto di dolore che nelle penitenziali NC non viene mai detto).

      -convivenze ed familiari ammalati: ovviamente non hai detto niente.

      -NC provvidenza, nel cammino molte persone pensano di fronte alle situazioni, senza utilizzare prudenza, discernimento che porta a fare le dovute valutazioni, di buttarsi, senza pensare alle conseguenze perché il Signore tanto provvede. Come la tentazione di Gesù nel deserto, quando il demonio dice al Gesù di buttarsi dalla torre, tanto gli angeli lo avrebbero sostenuto, e Gesù gli risponde “NON TENTARE IL DIO TUO”. Come ammetti tu le persone “talebane” ci sono, e sono viste nel NC come quelle che attuano veramente il vangelo, non come quelle che stanno sbagliando.

      --continua
      EX-NC-???

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    4. -i catechisti parlano sotto lo Spirito di Dio, e bisogna obbedirli: non si tratta di pregare per i catechisti, ma di dargli questa autorità, direi divina, per cui quello che esce dalla loro bocca è oro colato che non si discute (neanche fosse l’infallibilità del Papa). Kiko ha detto più volte che chi non ascolta e obbedisce ai catechisti è come se non ascoltasse e obbedisse a Dio (chiedo agli altri se possono inserire il discorso esatto tratto dai mamotreti). Quindi non si tratta da chi si è mandati (vescovo, sacerdote), ma di questa loro infallibilità divina in quello che dicono. Ripeto non esiste niente del genere nella Chiesa.

      -Maternità responsabile e metodi naturali: ovviamente sui metodi naturali non hai detto niente, sulla maternità responsabile in 30 anni di cammino ho sentito dire solo questa frase “c’è la maternità responsabile, ma le famiglie devono essere numerose”. Non si è mai sviscerato, con accuratezza cosa vuol dire maternità responsabile, ripeto ci dicevano solo quella frase.

      -prendersi l’ingiustizia: tu ti fai delle domande che nel cammino non sono poste. Nel fatto specifico ci è stato detto più volte nel NC che la moglie che ha il marito violento, deve accettarlo così com’è in quanto se il Signore ha voluto così è per il suo bene, e magari il suo silenzio e docilità potrà convertire il marito. Mai è stato contemplato che per il bene dei figli e della moglie quell’uomo fosse allontanato da quella casa. Poi se negli scrutini sanno che una persona ha cause civili in corso, automaticamente viene fermata. Senza alcun discernimento, senza capire il motivo per cui c’è una causa in corso. Anche questo non fa parte dello spirito della Chiesa.

      -sofferenza: mi sono accorta che nella mia frase c’era un errore, mi sono dimenticata una negazione. La frase corretta è “…ma Dio non manda sofferenze”. Tu mi dici quello che pensi tu e non quello che viene detto agli scrutini, in cui anche di fronte alla morte di un familiare viene chiesto “con questo fatto il Signore cosa ti ha voluto dire?”.

      -decima: non puoi paragonare la decima all’offerta. In una chiesa normale in un mese, se va bene si possono raccogliere 1000 Euro. Se invece ci sono 10 comunità che hanno fatto il secondo passaggio, in cui ci sono in media 20 persone con uno stipendio di 1000, si raccolgono circa 20.000 Euro ( e sono stata bassa) in un mese. E questi soldi non devono avere un controllo? Una rendicontazione? Li deve gestire un sola persona senza controllo? Comunque in molte chiese ho visto affisso il bilancio, con le offerte raccolte, e le varie spese (luce, gas, aiuto ai poveri oppure a progetti diocesani ed altro).

      EX-NC-???

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  41. Ho letto che Anonimo (di tutte le ore) ha criticato il papà del thread per aver lavato i panni puliti della famiglia in pubblico.
    Rendiamoci conto! Stiamo parlando di una famiglia cattolica con un lieve problema di comunicazione, sembra invece che si siano rivelati segreti vergognosi ed elevate accuse gravissime! Certo che i neocat hanno due pesi e due misure: in Comunità, con l'assistenza dello spirito santo -volutamente in piccolo- fanno volare gli stracci, fuori, neppure in anonimato uno può permettersi di dire che, forse, ha un piccolo problema di comunicazione in famiglia...
    Comunque, per farci due risate, riporto qui un post che ha scritto una sorella del cammino con un problema consimile in una pagina pubblico, con alcuni commenti.


    "Fratelli, desidero chiedervi delle preghiere per la mia famiglia.
    Mio marito non vuole più camminare; è stato un figlio della comunità da quando stava nel ventre di sua madre, ora ha 38 anni e stavamo nella quinta comunità della Chiesa di Maria Ausiliatrice, mio marito si chiama (nome e cognome).
    La Pace fratelli."
    (Di seguito, la foto del marito)

    Commenti:


    "Sorella, chiedi alla Vergine, che lo porti di nuovo all'incontro con Suo Figlio, CORAGGIO!!"

    "Che la santissima vergine lo copra con il suo manto e gli dia discernimento e li riporti dal padre, perché fuori da li non c'è nulla AMÈN"

    "Coraggio sorella perché ritornerà...Io mi allontanai e dopo aver provato il mondo ho visto che nulla mi riempiva, un vuoto totale è ho sentito la necessità di Gesù Cristo...Grazie ai fratelli che hanno pregato"

    "Abbi pazienza, che quando Gesù Cristo tace è perché ti riserva qualcosa di molto migliore, confida in lui"

    " Leggigli Apocalisse 3,14 ( Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca ) perché si ravveda."

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    1. @Valentina Giusti
      Cara Valentina, perché perseveri nel voler traviare il significato di ció che ho scritto? Io critico la scelta di questo padre di aver esposto un problema riguardante il cammino, in un sito anti-cammino. Non mi sembra una scelta che garantisca una risposta super-partes. Non gli consiglio nemmeno di chiedere consiglio su un blog del cammino. Quello che gli consiglio é di sedersi a tavolino con la moglie e i figli e di aprire un dialogo su questo problema, in veritá, adducendo le sue motivazioni e disposto ad ascoltare quelle della moglie e dei figli.
      Invece ti ringrazio per aver dimostrato, con il tuo ultimo post, le ragioni per cui ritengo che questo padre abbia sbagliato a chiedere aiuto qui. Lo stesso problema, esposto da una sorella del cammino, é un'occasione per 'farsi due risate'.

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    2. Naturalmente, ridevo per non piangere. Comunque, concordo con il tuo consiglio, di aprire un dialogo con la moglie.
      Per l'opportunità di chiedere aiuto a noi, ti chiedo solo un pelino di obbiettività: come ci si può relazionare con chi fa trapelare di sé meno del minimo? Come acquisire quel minimo di informazioni pervicacemente celate "per il tuo bene"? Non accenno alla decima dissimulata per non mettere il dito nella piaga.

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