giovedì 14 settembre 2006

Riprendiamo da qui!

Anche l'ultima pagina è diventata pesante. Possiamo continuare da questa la nostra discussione.

Proprio ieri il Papa è tornato a condannare severamente il "fanatismo". Ma anche stavolta il bersaglio non sono solo i musulmani: c’è pure il fanatismo della scienza o quello che si pretende cristiano e cattolico. Così da chiamare tutti a una conversione e da scontentare tutti.

E noi andiamo avanti contro ogni tipo di fanatismo.

Buon proseguimento della discussione, che non è tanto una discussione, - a parte certi inevitabili distinguo - quanto un dialogo e un confronto, speriamo fruttuosi...

257 commenti:

  1. Torno ancora una volta alla carica...

    «La lotta che abbiamo sostenuto ha fatto bene a lui e a noi, e anche a questo Pontificio Consiglio che avrà un futuro immenso, appoggiando il cammino neocatecumenale». Copyright Carmen Hernández.

    Non so a voi, ma a me pare una specie di minaccia mafiosa. Cosa può mai significare che il Pontificio Consiglio per i Laici, appoggiando il Cammino Neocatecumenale, «avrà un futuro immenso»? E se il Pontificio Consiglio andasse avanti in maniera equilibrata, senza voler favorire il Cammino, cosa succederebbe? I componenti del Pontificio Consiglio perderanno qualche premio, prebenda e benefit?

    (Fonte della citazione: discorso di Carmen alla presentazione dello Statuto (giugno 2002), dunque un discorso ufficiale, mica noccioline!)


    Oh, no! Kiko ha dei "seguaci" (ah, ah, ah!) perfino in campo "artistico" (ah, ah, ah, ah!) Notizia riportata dal terrificante Catechumenium, per i soli amanti del grottesco dotati di stomaco d'acciaio, articoletto che contiene anche perle apocalittico-insinuatorie come questa: «E il parroco nota, senza commenti, una coincidenza: Kiko lo ha realizzato proprio il giorno in cui il Papa si recava in pellegrinaggio al santuario del Volto Santo di Manoppello.».

    Se fossi stato io il parroco, avrei notato, senza commenti, una coincidenza: Kiko stava terminando di realizzare quell'opera pittorica proprio il giorno in cui la Massoneria apre i suoi lavori ogni anno, il 20 settembre, che è anche giorno dell'attacco a Roma che segnò la distruzione dello Stato Pontificio. Senza commenti, una coincidenza.


    C'è poi il sito Cammino Neocatecumenale Lingua Glossa. Qualcuno mi spiega cosa significa "lingua glossa"?

    Dopo arduo sforzo, non riesco a concludere altro che "lingua glossa" significhi "l'italiano parlato dagli ignoranti". Infatti, la pagina sul "neocatecumenato" si chiama "Evangelizazione" (senza la doppia zeta), mentre il titolo "Noi comunita" è riportato senza l'accento sulla "A", ed errori simili sparsi in giro (peraltro la grafica del sito è patetica).

    Caso notevole, nel sito c'è la lettera di Arinze, ma rigorosamente preceduta nella stessa pagina dalla famosa mistificazione di Gennarini.

    Ancora nello stesso sito, c'è un paragrafo che vale la pena commentare:

    «La Croce! Quante volte sono scappato dalle mie croci e mi sono ritrovato perso, impotente, insaziabile, insoddisfatto, spesse volte schiacciato. Quando ho cominciato ad accettarle, subito mi sono sentito sollevato: fare la volontà di Dio, accettando ciò che a noi sembra Croce, ma é il mezzo per raggiungere Lui, significa ... viaggiare in prima classe!»

    (notare l'accento sbagliato sulla parola "è").

    Dunque, vediamo:

    per "viaggiare in prima classe" bisogna accettare le proprie "croci" (che però non sono tali ma "sembrano" tali), perché queste sono "il mezzo" per raggiungere Dio, altrimenti anziché "sollevati" ci si sente persi, impotenti, insaziabili, insoddisfatti, e qualche volta perfino schiacciati.

    Sembra intendere che la via per raggiungere Dio consista nel crogiolarsi nella propria sofferenza: una "religione del dolore"! In primo piano, nella vita del neocatecumenale, c'è il dolore.

    Ma nella vita del cristiano, non è così. Il dolore è una condizione, è una circostanza, attraverso la quale il cristiano è chiamato a Cristo.

    In primo piano c'è dunque la tensione verso Cristo, non il dolore!

    Tutte queste menate sul dolore intristiscono il neocatecumenale, che si definisce cristiano e poi fa un'interminabile menata sulle "croci" (più o meno "gloriose").

    Di Nostro Signore vedono solo la Croce, e non vedono nient'altro (come se quella sofferenza fosse da accettare e basta: fatalismo).


    Passo ad altro.

    Argomento importante!

    Le osservazioni canoniche dell'avvocato Adelchi Chinaglia sono costruite sul discorso di Giovanni Paolo II del 24 gennaio 1997.

    Vengono raccolte tre indicazioni basilari favorevoli al Cammino.

    Ma a leggere il testo di Chinaglia, si deduce che ha fatto una brutta forzatura: non affatto è detto che Giovanni Paolo II intendesse approvare un "itinerario" anziché un'associazione. Le stesse parole che cita Chinaglia, possono benissimo essere riferite ad un'associazione di fedeli denominabile "Cammino Neocatecumenale".

    Chinaglia, infatti, per sostenere la sua versione, è costretto anche lui ad estrapolare quel «Riconosco il Cammino» del 1990.

    A questo punto (il tempo è tiranno) dovrei andare avanti a smontare il resto degli asserti, ma visto che l'avvocato Chinaglia parte col piede sbagliato, mi sembra improbabile che il resto di ciò che ha scritto sia fondato. Vado allora a leggermi il discorso di Giovanni Paolo II sopra citato, su cui Chinaglia si è basato.

    L'avvocato Chinaglia avrebbe dovuto raccogliere un'altra "indicazione basilare" (prima delle tre che ha riportato lui) dallo stesso discorso di Giovanni Paolo II.

    Del Cammino, Giovanni Paolo II aveva infatti detto: "La sua storia si iscrive nel contesto di quella fioritura di movimenti e di aggregazioni ecclesiali che costituisce uno dei frutti più belli del rinnovamento spirituale avviato dal Concilio Vaticano Secondo."

    Dunque, secondo Giovanni Paolo II, il contesto del Cammino è quello dei movimenti ed aggregazioni ecclesiali. I quali, come lo stesso Papa aveva scritto nella Redemptoris Missio al nr.72, si devono inserire «con umiltà nella vita delle Chiese locali» (solo così possono essere «un vero dono di Dio per la nuova evangelizzazione» ecc. ecc.)


    A proposito dell'ipotesi «prelatura personale» al Cammino: Dio ce ne scampi e liberi!

    La prelatura personale è una sorta di diocesi senza limiti territoriali. Dunque, il prelato (vescovo) che ne è a capo, ha piena libertà di incardinare sacerdoti, di ordinarne, ecc., ha tutte le libertà che ha un vescovo con la propria diocesi (decide sulla liturgia, sul piano pastorale, ecc.)

    L'unica prelatura personale attualmente esistente è quella dell'Opus Dei, ed è meritata poiché l'Opus Dei ha una tradizione di rigorosa obbedienza al Papa, ed è necessario che sia una prelatura a causa delle vicende storiche della nascita e dello sviluppo dell'Opus Dei (osteggiata sul piano civile, presentandola come una "setta", e la campagna di denigrazione continua ancor oggi, per esempio con quel filmetto cretino basato su quel libercolo idiota scritto da quell'autore che è diventato famoso solo per quella robaccia).

    Esistono, per quel che io conosco, almeno altri due ambienti che potrebbero meritare il privilegio di essere costituiti in prelatura personale (il che garantirebbe loro un po' di libertà "pastorale" in più), ma a quanto mi risulta non hanno chiesto una cosa del genere (non si va a chiedere al Papa ciò che non è davvero assolutamente indispensabile: anche questo è un tratto della virtù dell'ubbidienza).

    Il Cammino ha fatto manovrine e manovrette, tempo fa, per ottenere lo status di prelatura personale. Lo ha riportato Sandro Magister, sto ancora cercando altre conferme. Se per assurdo in Vaticano fossero tutti impazziti e l'avrebbero concessa, avrebbero creato una "chiesa nella Chiesa", avrebbero creato un'intoccabile ambiente che poteva fregiarsi del titolo di "cattolico" e fare i propri porci comodi avendo a disposizione un vescovo (presumibilmente Mario Pezzi, o qualche altro vescovo super-favorevole al neocatecumenalismo) per sfornare preti neocatecumenali e installare comunità del Cammino ovuvnque e senza più alcun ritegno, senza più la necessità di tenersi buono il vescovo diocesano di turno.

    Per chi è ostinato nella disubbidienza e nell'errore (liturgico e dottrinale, quindi mica noccioline), ogni ulteriore concessione di libertà è un promuovere altre disobbedienze e altri errori (anche al di fuori del Cammino).

    Per questo la Santa Sede ci va cauta col Cammino, per questo il neocatecumenale intelligente e sinceramente attaccato al Papa (non so quanti ne esistano, e se esistano) non avrà nulla da festeggiare con l'approvazione dello Statuto, anche qualora fosse approvato in via definitiva.

    by Tripudio (che ha fretta e non può correggere e rivedere questo testo: chiedo perdono anticipatamente, mi rifarò vivo appena possibile)

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  2. Indovinello

    •Sono in parrocchia, ma non sono della parrocchia.
    •Stimano a tal punto i sacerdoti da sollevarli da ogni loro incarico pastorale, eccetto la Consacrazione del pane e del vino.
    •Il pane è rigorosamente fatto in casa, secondo regole rigidissime di matrice spagnola; mentre il vino di norma è il dolce aleatico di Gradoli, reperibile in qualsiasi enoteca.
    •Nelle Catechesi e nei riti si attengono scrupolosamente a testi canonici segreti, codificati dal loro pontefice massimo, introvabili nelle librerie cattoliche.
    •Sono battezzati, ma compiono un lungo e travagliato Cammino per farsi battezzare di nuovo in Medioriente.
    •Stanno alla Chiesa come il verme solitario sta al corpo umano.

    Chi sono?

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  3. La parola eresìa veni di lu grecu αιρεσις, hairesis (da αιρεομαι, haireomai, "scègghiri"), chi signìfica sia scègghiri un credu, na riliggiuni, sia na fazziuni di cridenti dissidenti. Nta l'ambienti cristianu accuminzò a significari esclusivamenti scègghiri na duttrina ca s'opponi apertamenti e direttamenti a na virità rivilata.

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  4. Dice Emanuele:

    ""In questa fase in cui la chiesa è stretta nel fuoco incrociato del fondamentalismo islamico e del pensiero relativista occidentale
    entrambi armati, come abbiamo visto, di una pretestuosità imbarazzante, è troppo importante che siamo uniti che facciamo blocco insieme, certamente corregendoci a vicenda, ma senza mai perder di vista lo scopo comune e soprattutto senza usare la stessa perversa arma del pretesto capzioso che usano i nostri avversari.""

    Troppo semplicistico. Facciamo finta di nulla, il momento e grave... ecc. e la Verità che è nostro Signore Gesù, dove la mettiamo?

    Per realizzare quel che dici, Emanuele, potremmo ad esempio trovarci uniti in una 'buona prassi', facendoci carico insieme di situazioni difficoltose della Parrocchia; ma sarebbe il primo punto in cui non approderemmo a nulla, e non certo per colpa nostra, ma del vostro settarismo e del fatto che non si è abilitati a 'fare beneficienza' (che per noi è prendersi carico dei problemi degli altri) se non si 'è formati', altrimenti è egoismo (per sentirsi buoni, ecc.)

    Ma chi stabilisce che siamo 'formati'? Un catechista, che si sostituisce alla nostra coscienza?

    O forse il Signore non desidera che facciamo del nostro meglio nella situazione in cui siamo?

    Ecco una delle piccole concrete cose in cui il falso irenismo di Emanuele non avrebbe possibilità di avverarsi...

    Dico falso irenismo che azzererebbe le gravi storture dottrinali e non che abbiamo evidenziato, non perché ci divertiamo a difendere dogmi o precetti, ma la Verità, l'essenza stessa del cristianesimo.

    Riprenderò qualche altro punto del tuo lungo discorso, Emanuele, ma intanto ecco la mia prima reazione.

    Chiudo con le parole del Papa nell'ultimo discorso all'assemblea dei laici, che riprendono un po' quel che dicevo sopra, ma consapevole per esperienza diretta che la concreta realtà vissuta nelle Parrocchie dove è insediato il cammino non permette possa fiorire nulla del genere.

    ""Nutrita del pane eucaristico, (sicuramente non in assemblee rigorosamente separate!) essa cresce nella comunione cattolica, cammina in piena fedeltà al Magistero ed è sempre attenta ad accogliere e discernere i diversi carismi che il Signore suscita nel Popolo di Dio.(non uno solo come avviene nelle Parrocchie dove ci sono i NC!!!)
    Dall’unione costante con Cristo la parrocchia trae vigore per impegnarsi poi senza sosta nel servizio ai fratelli, particolarmente verso i poveri, per i quali rappresenta di fatto il primo referente.""

    Chi sono i poveri, per voi? Solo i fratelli di comunità, gli altri non esistono!

    Infine non riesco a capire perché negavi di essere necoatecumenale, Emanuele...

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  5. Un'altra puntualizzazione per Emanuele, che dice:

    ""Gli "Orientamenti significano "Dite + o - questo" e niente di più. Per un breve tempo ho fatto anch'io catechesi. E i fascicoletti erano solamente uno schizzo da seguire, non "La Bibbia".""

    FALSO. Gli orientamenti sono le catechesi originali di Kiko e Carmen per i catechisti. Non sono rimasta abbastanza nel cammino per entrare nei meandri della gerarchia. Ma non ho mai visto 'opuscoli' scritti: le catechesi erano sempre esclusivamente orali, tra l'altro facendo credere che erano ispirate dallo Spirito Santo, mentre invece ripetevano pedissequamente le 'lezioncine' ascoltate in precedenza. Lo dico per esperienza personale...

    Se dobbiamo continuare a dialogare sulle menzogne puoi fare a meno di insistere, Emanuele.

    Comunque, anche se in questi ultimi tempi fosse cambiato qualcosa, non si può fare catechesi dicendo "dì questo + o meno". Fare catechesi - e non lavaggio del cervello - significa in-segnare (nel senso pregnante del termine= parlare lasciando un segno in chi ascolta) attraverso le parole e l'esempio quello che abbiamo personalmente assimilato della CONOSCENZA PERSONALE intima e profonda del Signore e degli insegnamenti ricevuti nella e dalla Sua Chiesa.

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  6. PER TRIPUDIO

    LINGUA GLOSSA è il nome di una località della Sicilia(Prov.di Enna o Caltanissetta)...la zona di inflenza di Nunziatina Scuncia e del Cavaliere-catequista Giovanni Pipìa.

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  7. Florilegio di Emanuele per punti liberamente riassunti con qualche rapido commento:

    1) se criticate il Cammino criticate tutti i movimenti postconciliari (sbagliato)
    2)Il blog è inutile, vi delegittimate con le critiche più accese (paura delle critiche? volete chiudere il blog?Già sentito)
    3) Kiko è peccatore, ma chi lo critica sottolinea i suoi peccati come fece la stampa laicista con P. Pio, che aveva umane debolezze e non era immune da stramberie (e chi sottolinea i "peccati", ognuno ha la sua coscienza, qui si sottolineano gli errori teologici e liturgici, ma che dottrina del peccato avete? Kiko poi sarebbe come...Padre Pio?)
    4)anche chi dialoga in modo meno critico con noi non conosce il cammino nc (sbagliato)
    5)leggo il Papa, il CCC, frequento altri movimenti, le loro dottrine e liturgie sono uguali a quella del cnc (sbagliato)
    6) dovete parlare degli aspetti meno problematici del cnc, è solo lì che potete avere una qualche ragione (vi piacerebbe eh?)
    7) le catechesi del cnc sono tratte esclusivamente da Breviario, Bibbia, CCC, Scritti dei Padri, documenti del Concilio, Scritti del Papa, Dizionario Biblico Dufour... (scusate, qui mi scappa da ridere)

    Facit: chi critica il cammino ama il gossip, legge Novella 2000, segue Mariadefilippi.

    Complimenti per i vostri consigli, che mi guarderò bene dal seguire.

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  8. E' da un po' di tempo che Vi leggo ma mi sono sempre chiesto se da buoni cristiani abbiate mai pregato con tutto il cuore per Kiko e Carmen perche' se li ritenete fortemente peccatori e voi conoscete la verita'(Veritatis Splendor)sapete anche che Bisogna pregare per chi è nel peccato, altrimenti le chiacchere stanno a zero. A volte credo che più che accusare e scrivere tanto pregare magari recitando un rosario ci aiuta di più ad amare i nostri nemici (vedi Kiko e Carmen) e magari ci serve per conquistarci un posto nell'aldilà.Stare tutto il giorno a parlare male di qualcosa e di qualcuno a cosa giova?
    Vi saluto e Vi ringrazio per avermi dato questa opportunità.
    (N.B. non faccio parte del cammino anche se lo conosco benissimo ma alcune cose che ho letto mi inducono a riflettere e mi sono sentito in dovere di dirle)

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  9. Quello che ha detto di non essere un catecumeno era un altro Emanuele, allora!

    In ogni caso noi critichiamo, in primis, gli errori dottrinali di kiko e la 'immaginifica e altisonante struttura da lui posta in essere' che tanti danni sta recando alla Chiesa (non devi aver letto bene tutte le nostre riflessioni e denuncie)

    Inoltre critichiamo anche il kikismo, frutto del suo indubbio ascendente sulle persone, che abbiamo constatato, in molti casi rappresenta un vero e proprio 'culto della personalità'!

    Non mi sembra che il nostro forte siano i pettegolezzi, a meno che tu non ti riferisca agli 'annales' de La Pulce: un modo originale e satirico per sdrammatizzare discorsi a volte davvero molto seri, perché il problema di cui ci stiamo occupando per noi è molto serio e non siamo assolutamente in linea con i tuoi tentativi di minimizzarlo...

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  10. Per Carlo m.

    chi ti dice che non abbiamo mai pregato? La preghiera è il 'respiro' di ogni cristiano!

    Ma come ci sono i momenti della preghiera, così ci sono i momenti dell'azione e dell'impegno. Il blog e il sito appartengono a questi momenti.

    Mi viene in mente ora che, se non sbaglio (aiuto, Giuseppe!) l'evangelista Giovanni non incoraggia a pregare per i 'falsi apostoli'.

    Perché definisci un 'parlar male' le nostre critiche, motivate, documentate, serie e doverose, espresse per fare chiarezza e tentare di arginare le gravi storture riscontrate?
    Non stiamo facendo maldicenza, o gossip (va più di moda) come dice anche Emanuele, ma stiamo gridando FORTE E CHIARO perché i nostri pastori e anche altre persone che non lo hanno ancora fatto (tu potresti essere una di quelle) aprano finalemnte gli occhi!!!!

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  11. Per Carlo M.

    L'unica verita' e' quella rivelata da Nostro Signore Gesu' Cristo che ha detto "Io sono la Via, la Verita' e la Vita".Ti assicuro che io prego per Kiko ,Carmen e tutti i neocatecumenali (che tra l'altro ho anche in familia) perche' il Signore li illumini e ci illumini.
    Come ho gia' detto spesso il nostro accoramento puo' sembrare livore perche'parliamo di cose che abbiamo subito sulla nostra pelle.
    Perche' dici parlare male?
    Stiamo esprimendo le nostre idee,se neanche quello possiamo fare,il Signore che ce l'ha donato a fare un cervello?
    Il nostro scrivere e' un modo di mettere in guardia chi non conosce questa realta' o la conosce da poco o dal di fuori.Spero che continuerai a leggere ed intervenire.Ti auguro buona giornata

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  12. Per Miriam:
    intendi 2Cor. 11, 13?

    Prima di parlare di estetica kikiana, vorrei sapere (dato che non vi conosco) se sai o sapete qualcosa della "sofiologia" di Solov’ev. Questo risparmierebbe chilometri di post.

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  13. Per Carlo

    la preghiera (che,certo,non è il caso di sbandierare qui)per chi diverge dall'ortodossia non esclude una confutazione delle sue tesi.Non facciamo moralismi beceri e inutili.

    Per Emanuele

    hai più volte messo le mani avanti asserendo di non essere neocatecumenale(leggiti i tuoi post iniziali).Non è certamente un delitto esserlo(se in buona fede) ed è meglio parlare a viso aperto anzichè tentare difese d'ufficio di un movimento(o quasi) che si asserisce di conoscere solo per sentito dire.

    Per tutti

    Questo blog non è un podio accusatorio,non ha rilevanza all'interno della stanza dei bottoni dove si studiano(in maniera esasperatamente lenta ) i documenti del Cammino neocatecumenale,o ,per meglio dire,i documenti che ha presentato a chi di dovere il cammino neocatecumenale.
    E' solo un luogo di confronto e di discussione,libero,aperto a tutti,rispettoso delle posizioni di tutti,purchè chiare e documentate.
    Non stiamo scrivendo qui da aluni mesi solo seguendo i nostri umori sul modo di fare di Kiko e Carmen,ma documentando in modo certosino ciò che essi hyanno detto e scrito.

    NON SI TRASCURI MAI IL SITO:

    www.internetica.it/neocatecumenali/index.html

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  14. Sì, Giuseppe, mi riferivo PROPRIO a quelli!

    A proposito di Solov'ev, parli dell'ipostasi della Sophia?

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  15. Forse Kiko ha in mente un organismo pan-comunitario?

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  16. Per Emanuele

    Scusami.E' Probabile ti confonda con tuo omonimo.


    Per Giuseppe

    Forse non è il caso di fare la trisezione del capello e impelagarci in una discussione specialistica fuori luogo. L'estetica del Cammino sfugge infatti ad ogni codificazione teoretica oltre che teologia.

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  17. Per Miriam:

    Io avrei del materiale, ma per non saturare il blog con questo argomento pensavo di inviarlo per e-mail al sito, se interessa: mi pare assai attinente.

    Per Francesco

    se è così chiedo scusa e mi eclisso.
    Tuttavia la parola chiave l'avete, questa cosa ha implicazioni molto serie, io ci farei un pensierino lo stesso.
    E' il mio ultimo post.

    Grazie e ciao a tutti.

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  18. Caro Giuseppe,

    Ti prego di non abbandonare questo blog, intanto ci mancheresti e, poi, mi sembra siamo arrivati ad un 'punto chiave' del nostro percorso.

    Non l'avevo esplicitato, ma davo per scontato che avrei redatto un documento da pubblicare sul sito con i risultati (e anche con le eventuali necessarie premesse) del discorso che abbiamo appena iniziato!

    Ti aspetto e ancora grazie!

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  19. Caro Giuseppe,non essere così suscettibile.
    Il mio discorso era generico,non necessariamente ed esclusivamente rivolto a te o solo a te,ma anche a me stesso.
    Ritengo infatti che il target di questo blog sia divulgativo più che specialistico.E tu lo hai compreso bene,dal momento che tu stesso ti eri riproposto di far avere al gestore del blog del materiale da pubblicare sul sito,che,per la sua economia, è di gran lunga il luogo principe deputato ad accogliere tutti gli approfondimenti.

    Detto questo, ti domando se puoi pubblicare su questa pagina qualche post tuo relativamente ad una espliciktazione del tuo punto di vista sull'Estetica di Kiko.

    Grazie

    Ciao

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  20. Ciao ragazzi. E' la prima volta che scrivo, sono Daniele, 29 anni. Ho letto quanto più attentamente possibile tutto il blog e il sito; non sono un neocatecumeno ma ho molti amici nel CNC e più di qualche volta ho partecipato alle loro liturgie. Ed è questo uno dei punti che mi interessano di più, perchè è davvero lo specchio di tornasole di tutto. La lettera di Arinze, a dieci mesi di distanza, è ancora lì. Non è lettera morta, ma certamente fatica a diventare realtà. Ma una responsabilità su questo c'è, a mio parere. Per quello che ho potuto vedere io, alcuni parti della messa sono effettivamente mutate. Almeno nella mia esperienza, a quanto mi dicono e a quanto ho visto, è vero che risonanze e ammonizioni sono brevi e rapide, è vero che ora c'è sempre il credo, agnus dei, e così via. Ma la comunione non è mutata e anche la partecipazione alle messe della parrocchia una volta al mese è cosa che talvolta c'è talvolta no. Sarebbe a tal proposito interessante capire se la mia esperienza personale rispecchia in gran parte la media della realtà, oppure se altrove accade diversamente.

    Eppure non dimenticate che il controllo, la vigilanza pastorale è a carico dei vescovi. Che fanno? Fuori i nomi e i luoghi, senza paura: a parte Ruini, quali altri vescovi italiani, da tettamanzi a scola, da sepe a bagnasco, ecc ecc, hanno detto chiaro e tondo alle comunità neocatecumenali come si devono comportare? si, certo, ha parlato il papa, ma di fatto c'è una responsabilità anche loro. Che fanno? Dormono?

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  21. e il fatto della comunione, Daniele 77, non è un dato solo formale o accessorio, ma rispecchia sostanziali differenze, come è stato più volte sottolineato...

    Grazie per la tua testimonianza!

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  22. CARA MIRIAM,

    ho ricevuto il tuo messaggio,che mi commuove.Animo!! Siamo tutti in preghiera per quella persona che tu sai,che tornerà prestissimo su queste pagine.
    Un abbraccio.

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  23. Per Francesco:

    non è suscettibilità, ti prego di credermi: mi rendo conto che la teoria esula dagli intenti di questo blog, ma forse non da quella del sito. Ho avuto da fare oggi pomeriggio e anche un problema tecnico, scusa se rispondo solo ora. Fra poco invierò del materiale al sito, spero che anche tu possa visionarlo, dopodichè deciderai tu stesso se può essere utile o meno.
    Buona cena!

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  24. Scusami, Emanuele, ma è fin troppo facile trovarsi uniti "con una cosa banale come le giornate di preparazione del coro"!!!

    L'esempio concreto che facevo io riguarda l'attività del gruppo Caritas che, se permetti, è molto più impegnativa, coinvolgente e meno esaltante! Ma nella mia Parrocchia solo neicatecumenale, lo sparuto gruppo Caritas, non ha neppure una sala dove ricevere le persone, il catechumenium dal tetto trasparente è blindato, le altre sale parrocchiali sono sempre tutte occupate. In più le persone di buona volontà sensibili a drammatici e penosi problemi del territorio (zona di periferia) vengono guardati dall'alto in basso dai NC (che oltretutto non sono della parrocchia e vengono ad occuparla da ogni parte di Roma) perché gli stessi NC ritengono - del tutto arbitrariamente a mio parere - che il gruppo faccia filantropia e non 'carità'. A parte che chi sono loro per giudicare cosa c'è nel cuore di persone che incrociano senza conoscere, il resto l'ho già detto e ripetuto...

    L'unica cosa che si dovrebbe 'fare insieme' come dici tu ed è quella che costruisce la Chiesa e crea vera comunione è l'Eucaristia... vallo a dire ai tuoi catechisti e al tuo iniziatore...

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  25. Caro Emanuele,

    esposizione lucida,la tua.Certamente approvabile,se non per un punto:il Kikismo.
    Non si tratta di un fenomeno che ha origine nella "base" del Cammino Neocatecumenale,ma di un fenomeno imposto ed alimentato costantemente dall'alto.Vale a dire da Kiko stesso,che ha imposto e impone:

    - i canti da lui composti;
    -le icone da lui "create";
    -le celebrazioni da lui architettate;
    -il modo di sedersi;
    il modo di parlare;
    -il modo di "credere".

    Non ti sempra una barzelletta dire : "Noi siamo preoccupati" .
    "Noi" chi?

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  26. dici ancora Emanuele, recependo la mia ipotesi di 'buona prassi' comune, mutuata dall'ecumensimo, bada bene:

    "Dovremmo cercare "una buona prassi" insieme come lo è stato x una cosa seria come l'evangelizzazione degli ambienti"

    Sì, ma l'evangelizzazione viene monopolizzata da voi. Io ho fatto esperienza nel mio ufficio. Sai com'è finita quando qualcuno di noi ha preteso la presenza di un sacerdote? Che questo, disponibilissimo, dopo due o tre volte s'è dato, perché si è reso conto con chi aveva a che fare!!!

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  27. Ancora per Emanuele, che dice:

    "NON è vero che consideriamo fratelli solo quelli della nostra comunità. Il cammino punta a sottolineare soprattutto l'importanza del battesimo, cioè la filiazione di Dio, cosa che ci fa fratelli con TUTTI I BATTEZZATI.
    ma anche questo se vuoi lo possiamo approfondire"

    In linea del tutto teorica, Emanuele. Ti sei andato a guardare il documento del cammino che è nella pagina "In evidenza" (si entra dalla home del sito) e quel che c'è scritto? Del resto è quel che anch'io ho sentito predicare, il concetto kikiano di parrocchia non me lo sono inventato io, i metodi, la struttura, le gerarchie, i 'ruoli', le fantastiche estrapolazioni veterotestamentare nemmeno... Perciò, non arrampichiamoci sugli specchi, Emanuele...

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  28. Forse preoccupati per il dopo Kiko?

    Suvvia...ha tantissimi emuli.NON OCCORRE AFFLIGERSI PER COSI POCO!

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  29. E poi si sa ....Nel dopoKiko i neocatecumenali perderanno una guida,ma guadagneranno un santo....
    Di che preoccuparsi?

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  30. EMMANUELE

    hai mai provato a farti una grattatio al capoccione?

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  31. Nel dopo kiko i neocatecumenali faranno come i Lubavitcher - del resto Gennarini docet - avranno il loro 'messia'

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  32. La lucida follia di Kiko sta realizzando proprio questo...

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  33. Metodo, metodo! Questione di metodo!

    Perché prendiamo sul serio le critiche ai neocatecumenali, e contemporaneamente deridiamo le critiche all'Opus Dei?

    (scelgo l'Opus Dei solo come comodo esempio; non appartengo all'Opus Dei, ma ne ho grande stima; potrei scegliere altri esempi, ma ritengo che al momento questo sia il più lampante; ovviamente non intendo fare un trattato lunghissimo, ma solo una brevissima serie di confronti che ritengo significativi)

    Le critiche all'Opus Dei vengono per la maggior parte da ambienti ostili alla Chiesa (sia esterni, per esempio per motivi politici, poiché membri dell'Opus Dei sono direttori di banche, ministri di governo, ecc.; sia interni alla Chiesa, per esempio da parte di chi detesta lo stile "tradizionale" delle loro liturgie, il loro rigore su questioni dottrinali, ecc.).

    Le critiche al Cammino Neocatecumenale vengono per la maggior parte da ambienti interni alla Chiesa, e solo in minor parte da ambienti ostili alla Chiesa.

    L'Opus Dei ha ricevuto diversi appellativi: "una chiesa nella Chiesa", una "massoneria bianca", una "setta". Pressoché le stesse accuse che si fanno al Cammino.

    Ma l'accusa di essere una "setta" ha diverso valore se proviene da nemici della Chiesa piuttosto che dalla stessa gerarchia ecclesiastica.

    L'Opus Dei è detestata per la tradizione di rigorosa obbedienza al Papa. Il Cammino è detestato per la tradizione di impenitente disobbedienza al Papa e ai vescovi.

    La «segretezza» dell'Opus Dei è discrezione (cammino di santità senza ostentazione). La segretezza del Cammino è invece per proteggere le proprie stravaganze liturgiche e dottrinali dagli interventi legittimi e necessari della Chiesa stessa.

    Sì, anche i membri del Cammino sono contro l'aborto, contro la dissoluzione della famiglia, ecc., ma questo non giustifica lo strazio liturgico e le eresie.

    Le celebrazioni dell'Opus Dei seguono pienamente il Messale. Quelle del Cammino no. L'Opus Dei ha sempre avuto elogi sulla liturgia. Il Cammino ha sempre avuto rimbrotti sulla liturgia, perfino dal Papa (nella "lettera di Arinze").

    Potrei proseguire a lungo, ma mi fermo qui.

    Sono certo che anche nell'Opus Dei vi sarà qualche pessimo elemento. Sono certo che anche tra i Neocatecumenali vi è qualche ottimo elemento. Ma l'indirizzo generale di entrambi gli ambienti è abbastanza chiaro.

    Di fronte a una pecorella ribelle, prima o poi i metodi delicati non bastano più. Verso il Cammino è stata già utilizzata tutta la carità possibile ed immaginabile. I risultati sono nei documenti di tanti vescovi "Faraoni", dai primi anni ottanta ad oggi: il Cammino è sempre un problema.


    Ora, tu sei in una situazione difficile.

    Tu vuoi bene a delle persone che, volontariamente o involontariamente, ti stanno ingannando.

    Noialtri, qui, siamo "rei" di fartelo notare, siamo "rei" di non sostituire la verità con un compromesso (ciò che in genere viene pomposamente chiamato "dialogo" oppure "la verità nella carità").

    Ti ingannano: ti propongono per "cattolico" qualcosa che è rinomato per la disobbedienza, per le liturgie non approvate, per gli strafalcioni dottrinali, per il cupo pessimismo occultato dietro paroloni e slogan entusiasti, ecc.

    Vado su qualche sito internet neocatecumenale (per esempio Catechumenium) e vedo che ti imbottiscono di slogan: mettono una vecchia foto di Kiko e Ratzinger a tavola, e scrivono "Kiko da sempre in perfetta comunione col Papa". Già: il Papa infatti ha pranzato assieme ad atei e anticristiani, che però grazie al pasto sono in piena comunione con lui. Già, la comunione è talmente perfetta che il Papa dà una gran bella botta di freni alle liturgie che Kiko da quarant'anni sta promuovendo. La comunione è talmente perfetta che lo Statuto è stato ripetutamente bocciato. La comunione è talmente perfetta che tutti i vescovi che hanno criticato il Cammino non sono stati mai rimproverati da nessuno (fuorché dai neocatecumenali). La comunione è talmente perfetta, che Kiko può permettersi di sindacalizzare: «Ma quanto è difficile che i vescovi capiscano che hanno bisogno del Cammino!»

    Ti stanno ingannando. Ma la colpa è anche tua, che – come loro – ti dichiari pienamente cattolico e insisti a non vedere ciò che vedono tutti gli altri cattolici: i documenti dei "Faraoni", la lettera di Arinze, ecc.

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  34. E' estremamente difficile a onor del vero , stando all'interno del cammino neocatecumenale o essendone appena usciti,metabolizzare serenamente una convinzione propria sulle assurdità di esso e le antinomie marchiane che lo distanziano di molto dalla Chiesa.

    In altre occasioni abbiamo riflettuto a lungo sul ruolo che in tal senso gioca l'emotività incentivata da tutto un corredo ben studiato di canti,danze,immagini fatte balenare a più riprese nelle menti degli adepti.

    Quanto il metodo neocatecumenale sia discutibile anche in questo senso è stato già messo a nudo più volte nel sito che tutti conosciamo.

    Io personalmente ci sono passato e,prima di giungere alla lettura di qualche libro di padre Zoffoli,sono stato a lungo combattuto tra la decisione di rimanere fuori dal cammino e il desiderio di rimanerci per confutare dall'interno limiti e stranezze di ogni genere che vi trovavo.

    Comprensibili dunque gli enunciati di Emanuele e di quanti altri,difendendo il Cammino,difendono la loro adesione ad esso come fatto positivo per la loro esistenza.

    Non bastano le nostre analisi per dissuadere chi c'è dentro.

    Non bastano le nostre riflessioni documentate per far aprire gli occhi a chi c'è dentro.

    Sono obnubilati a tal punto di non vedere(nemmeno nell'era di Internet) quanto la DISOBBEDIENZA AGITATA COME UNA BANDIERA sia praticata e consolidata.

    Ci rimane solo da sperare che questi numerosi fratelli presto abbiano dei nuovi riscontri ufficiali da chi di competenza per capire che quanto siano psicologicamente fuorviati.

    Riusciranno a disobbedire anche in tal caso?

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  35. LA SUCCURSALE MADRILENA DEL CELEBRE RISTORANTE DELLA DOMUs AUREA GALIALEAE "VENITE E MANGIATE".

    E' stato inaugurato nei giorni scorsi un una grande baracca di Palomeras Altas sapientemente restaurata il nuovo ristolante 2 ALLA PAELLA NEOCAT".

    La formula di degustazione è semplicissima:

    . alcuni manifesti affissi alle cantonate invitano a recarsi al ristorante per una cena gratuita o quasi:si paga il conto solo se soddisfatti;

    .per gli avventori che vi si avventurano la prima sera viene servito un brodino leggero di riso;
    .la seconda sera un risotto mantecato;
    .la terza:un comune risotto con frutti di mare;
    ...e cosi via fino alla quindicesima sera.

    Indi si viene invitati per un pranzo in cui viene trionfalmente servita la Paella alla Carmenita ed al termine di esso si chiede se si vuole sottoscrivere un abbonamento per vent'anni di paella a prezzo modico.

    Chi accetta per i primi giorni viene servito a tavola da camerieri premurosi.Dopo le prime due settimane l'avventore,per abituarlo al sacrificio, oltre a pagare per mangiare deve lavare pile di piatti e pulire per terra mettendosi al sevizio altrui a sua volta.

    L'abbonamento comprende una catequesi settimanale anch'essa a base di riso asciutto e un banchetto escatologico settimanale.

    L'èabbonamento per venti anni,tutto compreso,vikene a costare intorno ai 10.000.000.euro.

    Grande successo e tante prenotazioni.

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  36. Stavo leggendo 2 Cor 1, 24 "Noi non siamo i padroni della vostra fede, ma i collaboratori dlela vostra gioia"...

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  37. Ho 20 anni e 16 anni di cammino neocatecumenale.Amo il Cammino e tutto cio che esso che rappresenta per me...la gioia,la felicità...l'estasi.
    Crepate di invidia!!!

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  38. ........................?

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  39. Amos 4, 4-5

    Dice la nota della TOB al vv. 4 :

    "Il culto gradito a Dio è quello che ha la propria sorgente nell'umiltà, nell'obbedienza alle prescrizioni divine e nell'amore di Dio. Il Signore non gradisce quello che gli viene offerto quando l'uomo stesso decide sui riti, modifica le usanze, cambia il calendario delle feste o sceglie i luoghi dell'incontro con Dio, senza tener conto di ciò che è stabilito dalla legge. Di conseguenza Dio si oppone ai culti che gli sono offeerti nei santuari dei patriarchi - in particolare al culto tributato a Betel - quando vi si manifesta la propria opposizione ai privilegi di Gerusalemme e del suo tempio. Su Betel, santuario patriarcale e scismatico, vedi 3,14 nota c"

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  40. Vi anticipo una integrazione alla pagina del sito sulle icone di Kiko
    che dimostra come, anche qualora non avesse dipinto il suo volto al posto di quello di Cristo, è completamente fuori dai canoni della VERA iconografia... così come è fuori dai canoni della VERA Chiesa nella catechesi e nella liturgia...

    Citiamo da: Spidlik pagina 256 "Teologia pastorale (a partire dalla bellezza)" di Spidlik-Rupnik (e altri), due gesuiti esperti del mondo cristiano orientale. Ed. "LIPA", 2005
    "Cristo incarnato è la bellezza suprema... Le applicazioni di questo principio sono numerose. ...Nell'iconografia, la diafanità delle icone
    fa elevare lo spirito dal tipo (immagine materiale) al prototipo (il santo rappresentato) fino all'archetipo (Cristo)."
    L'icona è una finestra sulla Gerusalemme del cielo. In fondo alla pagina abbiamo inserito un'ampia esposizione dell'origine, del significato e dei canoni delle icone.

    Dunque, Kiko dipinge se stesso in un'icona di Cristo: se Kiko si ritiene un santo (immagine di Cristo) è tipo e prototipo; ma qui non si tratta di un'icona di un santo, ma di quella di Cristo, dove Cristo è archetipo e prototipo. In un'icona ci sembra quantomeno irrispettoso ritrarre se stessi nelle sembianze di Cristo, tanto che molti iconografi si sono rifatti al volto di Cristo acheropita, cioè non dipinta da mano umana, tipo il 'Mandilion' o il volto della Sindone, ma mai al proprio volto!!
    In questo modo Kiko sarebbe tipo, prototipo ed archetipo, in lui si realizzerebbe la promessa, è lui che conduce il CNC nella terra promessa, nella Galilea delle genti.Il testo sottostante, che tratta delle origini e dei significati delle icone, parla anche dei 'canoni' rigorosi della loro composizione, tra i quali descrive con dovizia di particolari l'aureola nelle icone del Salvatore.

    Il Pantocrator di Kiko ha la croce nell'aureola? Noi non la vediamo.

    Citiamo un'affermazione di un nostro interlocutore neocatecumenale: “Dite bene che è prassi comune scegliere soggetti umani per raffigurare personaggi iconografici, ma ancora di più raffigurare parte di se stessi, o involontariamente riprodursi nei tratti somatici generali.”NON È VERO! In occidente è accaduto per qualche santo forse e magari anche per la Madonna, forse per Cristo (in qualche tela rinascimentale): ma in Oriente, non può accadere, proprio a causa dell'essenza stessa dell'icona. E le icone, si sa, non sono dei quadri... (documentarsi sul testo sottostante)

    Riportiamo alcuni brani di un'intervista recentemente rilasciata da Kiko in occasione della sua ultima opera: la "corona misterica" dipinta a Perugia:
    “Io voglio che si ritorni al canone, ma proponendo su questo canone tutte le scoperte d’occidente, Picasso, Braque, Matisse[!?]. Per esempio io salto la prospettiva, uso solo le due dimensioni, perché è tutto più astratto, e nei miei lavori c’è tutto un cromatismo di colori caldi e freddi e colori complementari”.

    Quindi lo afferma lui stesso: è un ritorno all'antico canone, ma a modo suo

    (Domanda)Quindi la scelta di dipingere con l’antico canone delle icone è una scelta anche di evangelizzazione?

    (risposta)“Esatto. Fondamentalmente è di imitazione. Io non sto imitando me stesso come artista! Io sono l’iniziatore del cammino neocatecumenale, apriamo nelle parrocchie un cammino di iniziazione cristiana serio, dove la gente vive la sua fede con una comunità come i primi cristiani. Ecco, nel momento in cui appare un cristianesimo più adulto abbiamo bisogno anche di un’espressione culturale, artistica”.

    Quindi questo suo modo di dipingere le icone non è che l'espressione culturale e artistica del cammino neocatecumenale. Dov'è il rispetto, l'aggancio agli antichi canoni iconografici? Dalla chiesa d'oriente non ha preso la spiritualità, ma l'ispirazione per la sua 'nuova estetica', con la quale pensa di salvare la Chiesa, e sulla quale ci soffermeremo in un'altra pagina...

    Il VII Concilio Ecumenico esige dai pittori di icone, durante il processo di pittura dell'immagine, di seguire strettamente i canoni dell'iconografia. Questi canoni iconografici regolamentano sia il carattere, sia il modo di rappresentazione delle scene religiose e delle persone dei santi. Questo si spiega con il fatto che le icone sono portatrici e conservatrici della tradizione ecclesiale. Per questo l'infrazione del canone iconografico è la deformazione della tradizione, la caduta in eresia.

    La Chiesa continuerà a tacere anche su questo scempio?

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  41. Possibile che l'ignoranza dei sacerdoti è tale che i parroci gli 'consegnano' le loro Chiese per queste aberrazioni?

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  42. Comprate, comprate le "azzimelle" del mulino bianco...

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  43. Per Emanuele, che dice:

    "Quello che non capisco è invece xchè cel'hai con quelli che "territorialmente" non sono della tua parrocchia. Ma come non sei contenta se uno che magari è dell'altra parte della città, si avvicina alla fede x mezzo della tua parrocchia? e gli negheresti un posto?"

    Ma io non ce l'ho proprio con nessuno, nemmeno con quelli che non sono della mia Parrocchia ma vengono nella mia parrochia, figurati!

    Ce l'ho - e la cosa non riguarda solo ma MIA ma TUTTE le parrocchie - con i necocatecumenali che OCCUPANO le parrocchie, pur non appartenendovi e SOFFOCANO ogni altra attività, specie se il parroco è dei loro!!!!

    Quanto al gruppo Caritas ed altro, mi porti degli esempi che in base alla mia esperienza, se sono veri e non ho motivo di dubitarne, sono dei casi limite!!!

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  44. Dice Emanuele:

    "- della tradizione ecclesiastica tra Costantino e il Concilio Vaticano II: qui hai un pò ragione. Nel sensoche sicuramente in cammino si da una rilevanza particolare alla letteratura precostantiniana (anche x questo si chiama neocatecumenale) e postconciliare. Ma S.Francesco, S.Teresa, Charles De Foucalt, Francesco di Sales e tanti altri sono citati in continuazione da kiko"

    Quando Kiko fa quelle citazioni è perché sono funzionali in qualche modo al suo discorso del momento e, poi, al fatto di potersi definire 'realtà ecclesiale'; ma nelle sue catechesi ha distrutto e riscritto 2000 anni di storia della Chiesa. Lo conferma anche la tua affermazione quotata!

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  45. per Emanuele che ha scritto:

    "sto provando a cercare con voi la verità
    - ma cerchiamola davvero insieme - e questo non lo posso fare ammettendo cose che x me non sono vere."

    tu ci stai presentando una realtà 'altra' da quella che conosciamo, Emanuele. Dici di voler cercare con noi la verità, ma in realtà, dopo quel che abbiamo scritto e documentato pretendi che possiamo berci la metafora del tuo 'vespone' e quel che segue. Ma ci hai presi per grulli???

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  46. Se vuoi cercare davvero con noi la verità, Emanuele, invece di portarci esempi edificanti ad usum cammini perché non ci dici quel che vedi scritto qualche post sopra al tuo su Kiko e le sue icone?

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  47. Emanuele qual è il tuo rapporto con i cattolici non neocatecumenali praticanti nella tua parrocchia?Ti è capitato mai di invitarli alle celebrazioni del sabato sera?.Ti è mai capitato di partecipare ad una messa insieme con loro in chiesa? Ti è mai capitato di condividerne pratiche quotidiane di fede(come il Santo Rosario)?
    Sei già arrivato al passaggio di Loreto? Lo reciti il Santo Rosario o stai aspettando il via da parte di qualcuno?
    Per abbandonare il vespone e andare a piedi non è necessario attendere che esso si rimpa...si può tentare qualche bella passeggiata anche quando esso funziona.Non ti pare?

    I canti,gli schemi liturgici e gli schemi comportamentali in genere che usa il Cammino non sono per te selettivi e autarchici?
    A te è mai capitato di intonare durante la celebrazione del sabato sera o altrove un canto mariano di uso comune o un canto eucaristico di uso comune nella chiesa?Non ti sei mai domandato perchè è tabu farlo?
    Non ti domandi,Emanuele,perchè il Cammino ha bisogno vitale di tanta autosegregazione e segretezza?
    A chi e a che cosa giovano secondo te?

    RispondiElimina
  48. Dalle Lodi di ieri, festa dei Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele:
    O Dio, fa' che il glorioso principe san Michele venga in aiuto al tuo popolo,
    - e lo difenda contro Satana e i suoi alleati.

    Dalle lodi di oggi, San Girolamo:
    Tu, che hai animato i fedeli con la sapienza e la carità di san Girolamo,
    - fa' che i predicatori del Vangelo ci aiutino a conoscerti e ad amarti come vuoi tu.

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  49. Cari amici,
    sono uno dei quattro gatti che sono andati alla festa parrocchiale, pur non essendo dei ncc. E' vero ci hanno fatto parlare per primi, esteriormente ci hanno dato importanza, ma poi Mons. ... sembrava conoscere per nome i vari ncc "importanti". Non so se oggi il Parroco è molto contento di avere tante comunità tra i piedi.Certo dopo aver fatto della parrocchia terreno bruciato per tutti, far crescere dei nuovi alberi, come a parole dice di volere, è molto difficile.
    È vero dalle riunioni parrocchiali uno rimane un po' schiacciato e invece di chiarire le idee o aver voglia di fare di più, si ha il desiderio opposto, di lasciar perdere o di fare le nostre piacevolissime piccole riunioni che ci arricchiscono e lasciar perdere tutto il resto.La nostra amata Diocesi deve decidere cosa vuol fare, e se è all'interno come una piovra colpita dalla mafia-ncc, devono essere loro a sciogliere i nodi.
    Un abbraccio e buona giornata.

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  50. FESTA AL CATACUMBENIUM ROMA1

    Durante l'incontro con piscopus al catacumbenium Roma1 le cimici neocat sembravano impazzite di gioia,:grandi sorrisi a 40 denti per accogliere i comuni insetti non neocat e canti da 200 decibel ciascuno.

    Il piscopus,tappi nelle orecchie e cappuccio a forma di camauro,si è compiacito fino alle lacrime ed ha sparso simbolicamente sul pavimento del catacumbenium un sacchetto di concime azotato,esprimendo i suoi voti per la crescita dei nuovi alberelli.

    Dona Carmenita ,armata di stivaloni e vanga,sigaretta in bocca, ha dato l'esempio,scavando alcune buche nelle quali successivamente ha introdotto alcune piantine,mentre solerti cimici neocat provvedevano subito ad annaffiarle.

    Indi il canto conclusivo,seguito dalla danza davidica,durante la quale il piscopus ha agitato sobriamente i fianchi al ritmo delle nacchere di Dona Carmenita,suscitando applausi e lacrime di commozione in tutti gli astanti.

    Un solo inconveniente ha turbato la grande festa. Un cimice neocat,dedito notoriamente al vino,tale ER CARZINO, approfittando della confusione ha fatto il pieno dall'enorme ciotola di sangria preparata direttamente da Dona Carmenita e durante la danza si è messo a fischiare imitando lostridulo rumore della sirena dei vigili del fuoco,talchè si è assistito a un fuggi fuggi generale che ha svuotato rapidissimamente il catacumbenium,dando la comoda possibilità al Carzino di approvvigionarsi ulteriormente di sangria.

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  51. LETTERA APERTA DI NUNZIATINA A DONA CARMENITA

    Dopo il vano tentativo del catequista neocat,Cav.Giovanni Pipìa,di riportare Nunziatina Scuncia all'ovile neocat dal quale circa un mese fa la corpulenta donna ha preso le distanze sbattendo la porta, la medsima Scuncia si è ritenuta in dovere di scrivere una lettera di protesta a Dona Carmenita,lamentando il fatto che il Pipìa abbia cercato di carpirle la promessa di rientrare in comunità tentando di farle trangugiare la stessa mistura con la quale sono stati calmati i bollenti spiriti di Dina Grilli alla Domus Aurea.

    Questa la lettera,pubblicata anche dai giornali locali,che ha suscitato non poca commozione in tutti i paesani di Nunziatina

    " CARISIMA DONNA CAMMENITA Y ENNANN,

    aggiungo avvoi con guesta mia per lamentiarmi assai del compottamento del catequista Giovanni Pipìa chi ha ceccato di mbelenarmi.Ma io songo cchiù figghia di p.... di lui.

    Ora addun que l'altro giorno si è apprisintato a casa mia con un mazzu di fiori chi eranu tanto brutti chi parivanu carcioffola e mi li ave rigalati.

    Io feci finta di accettarili e lui ha accommenzato a chiedirimi pirdono se aviva sbagliato cu mmia e a pregarmi di tornare ikn menzo alla comunità delle cimici neocat.

    Io pigghiava tempu pe vidiri fi a quanto arrivava la soi faccia di pu.......

    Poi voliva che io bivevo un bicchierino del bottiglione di veleno che mi aviva arrigalato,il cor.....,ma io songo statta cchiù furba di esso e l'aiu pigliato a lignati e cacciato fora.

    Dicitimi vui se guesti cose sono giuste!

    No lo mandate cchiù pe cca' sinnò inveci di lu bastuni pigghio la lupara.

    Vostra afezzzzionatisima
    Nunziatina Scuncia "

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  52. CHIEDO AL GESTORE DI APRIRE UNA NUOVA PAGINA.

    IN POCHE SETTIMANE DALL'APERTURA DI QUESTO BLOG SIAMO GIUNTI ALLA PUBBLICAZIONE DI 1508 COMMENTI.UN BEL RECORD DAVVERO:CHI L'AVREBBE DETTO CHE UN ARGOMENTO TANTO "DI NICCHIA"(ALMENO APPARENTEMENTE) AVREBBE INTERESSATO COSI TANTI LETTORI?

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  53. La nuova pagina è stata aperta. Si può proseguire da lì...

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  54. MI E' CAPITATO PER CASO IL VOSTRO SITO SPULCIANDO QUA E LA..E DEVO DIRE CHE NON SO SE QUESTO E' UN SITO CATTOLICO O MENO..se e' un sito cattolico cristiano, penso che non ci sia niente di cristiano nel giudicare qualsiasi persona o movimento, a torto o a ragione e' un movimento che offre alla chiesa tanti presbiteri, apre tanti seminari e questo e' una manna con i tempi che corriamo..
    il cammino non lo si deve giudicare stando al di fuori, bisogna entrarci ,fare esperienza,e se poi ti accorgi che ti stanno annunciando qualcun altro che non sia cristo..alllora toi accorgi che sei fuori dalla chiesa e vai via.Il cammino non e' un percorso perfetto, studiato mei minimi particolari, con leggi, statuti, regole ecc..tutto nasce dalla spntaneita'di chi lo segue, di chi lo porta avanti.Io posso dirvi che ho visto meraviglie nella mia vita che, solo cristo ha potuto fare, sicuramente non per kiko, non per padre mario o carmen, ma per me!ho visto tante persone lasciare il cammino per svariati motivi... ma quello princiopale e' che non si vuole cambiare.conformarsi a cristo..e allora finisce che quando non posso raggiungere qualcosa perche' il peccato e' in me.dico che sono gli altri che non sono buoni..e che e' tutto un bluff.
    io non condanno neanche voi che siete cosi contro questa esperienza..vi invito solo a capire che niente e' perfetto..solo dio,e ci sono tante strade per arrivare a lui,il cammino e' una delle tante..nient'altro..e nelle comunita' non ci sono i buoni..ma solo peccatori..altrimenti a cosa servirebbe?io vi invito alla riflessione augirandovi una pace serena, mi chiamo marcello sono di caserta e mi piace firmarmi, perche' quello che ho scritto e' la verita'.

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  55. Caro Marcello,

    non ci hai risparmiato proprio nessuno dei luoghi comuni sul cammino e oltretutto dimostri di non aver letto nulla del blog, se ti chiedi se sia cattolico o meno.
    Posso dirti per certo e, se non ci credi documentati, che se c'è qualcosa di assolutamente NON CATTOLICO, nonostante proclami il contrario per l'inganno di molti, è il cammino NC...

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  56. SCUSATE IO SN STATO NEL CAMMINO NEO-CATECUMENALE, E NON POSSO TOLLERALE TALI AFFERMAZIONI, QUA NON SI TRATTA DI FANATISMO, ANZI MA DELLA POTENZA DELLO SPIRITO, E POI INVECE DI CRITICARE VI INVITO AD UNA PACE INTERIORE E POI CN GLI ALTRI AFFINCHE POSSIAMO CAMBIARE IL MONDO, PACE A VOI!

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