venerdì 1 giugno 2007

Lo Statuto: è bene continuare a parlarne

Questo articolo, che vuol tener desta l'attenzione in questo delicato momento di attesa dell'imminente scadenza dello Statuto che approva ad experimentum il cammino neocatecumenale, è frutto di un collage di interventi su un altro 'luogo' in cui si dibatte il problema in sintonia con noi: Il Forum Cattolici Romani

Cominciamo con lo sfatare un altro mito. Nonostante Kiko fosse profondamente contrario a un riconoscimento ufficiale del Cammino da parte del Vaticano, dopo l'approvazione provvisoria degli statuti, i neocatecumenali ne hanno sviluppato un vero e proprio culto. Il testo è stato stampato in milioni di copie, rilegato in un volumetto di lusso e distribuito a tutti gli adepti. Ricordo bene che una mia amica scoppiò a piangere per aver osato perdere la copia consegnatale dai catechisti. Per i neocatecumenali gli statuti costituiscono un'approvazione totale e incondizionata, una sanatio in radice di tutto ciò che fa il Cammino. Il mio parroco si presentò trionfante alla Messa domenicale, proclamando ai recalcitranti che il Cammino non poteva più essere criticato, perché aveva ricevuto l'approvazione della Chiesa. Sarebbe come dire: se domani i Domenicani cominciassero a insegnare che Cristo non è il Figlio di Dio, nessuno potrebbe criticarli, dal momento che la Chiesa li ha approvati. Probabilmente confondono l'approvazione con l'infallibilità.

Fatto sta che negli statuti viene approvato solo ciò che c'è scritto, cioè, a grandi linee, il piano organizzativo del movimento, le sue finalità, la sua amministrazione, il suo rapporto con la Gerarchia. Non si dice altro. Non si autorizza in alcun modo la prassi liturgica dei neocatecumenali. Prova ne è che il Papa ha recentemente richiamato il Cammino al rispetto delle norme liturgiche. Quindi gli statuti non sanavano alcun abuso. Non si autorizzano in alcun modo gli interrogatori e le confessioni pubbliche che avvengono in occasione dei passaggi. Negli statuti non si troverà traccia di tutto ciò. Non si autorizzano i testi delle catechesi di Kiko (né la versione classica, né la versione riveduta - ma ugualmente eretica - diffusa recentemente), che a tutt'oggi restano privi di qualunque imprimatur e circolano abusivamente. Di fatto, negli statuti non si approva nulla di ciò che costituisce la sostanza del neocatecumenato kikiano. Quindi non ci vengano a dire che il Vaticano, approvandoli, ha garantito loro l'infallibilità o sta per garantirla, perché non siamo disposti ad essere presi in giro.
E comunque ai neocatecumenali sono serviti solo come "esibizione della vittoria". La grande maggioranza degli "adepti" nemmeno sa di cosa parla! Se lo ha lo tiene incorniciato lo Statuto!
Di fatto, però, se mancano le "approvazioni" alla prassi. Sullo statuto in scadenza ci sono importanti richiami vincolanti alla fede e alla prassi cattolica. C'è un importantissimo richiamo al rispetto della persona umana durante gli "scrutini", ci sono importantissimi rimandi oltre che al fantomatico "direttorio" all' OICA E AL RICA, che il direttorio doveva esso stesso seguire, ma che invece vengono completamente ignorati e ripresi solo parzialmente con contenuti NC!
Ci sono importanti norme sul Sacerdozio Ordinato e sul ruolo del Sacerdote nella "comunità". Anche norme riguardo la Messa, le "risonanze" che già dallo Statuto venivano scoraggiate, almeno durante la Messa... La tutto resta solo sulla carta!

Quello in scadenza è uno Statuto formalmente Cattolico, sebbene non approfondito. Infatti è sperimentale. Ma se defvono trarre le conclusioni dell'esperimento, esso è clamorosamente fallito, anche se i neocatecumenli ufficialmente non lo riconosceranno mai: lo riconoscono invece molti di coloro che proprio per questa, e altre ragioni ampiamente documentate, hanno abbandonando il Cammino rientarndo nella Chiesa...

Se approveranno quello definitivo, sarà Cattolico. Ma avrà lo stesso valore di questo presso il CNC: il valore di una bandiera, un gagliardetto. Bello per farci i quadri. Così come le lettere papali hanno lo stesso valore. Il magistero pure. Il CNC segue un iter autonomo e vede la vigilanza della Chiesa come mera burocrazia...
La cosa inquietante è che le allusioni al rispetto della persona umana durante gli "scrutini" dimostra che i redattori degli Statuti erano a conoscenza, almeno parzialmente, dei metodi brutali normalmente adottati. Ma, nonostante questo, non hanno preso nessun provvedimento serio.

228 commenti:

  1. Per Stephanos:

    a)...riprende riti battesimali esplicitamente VIETATI dalla Chiesa nei suoi documentiFalso!

    Per riti battesimali cosa intendi: il Battesimo amministrato ai bimbi o il contenuto della liturgia del 1 e del 2 scrutinio?

    b)I problemi non vertono sulla materia del Pane Azzimo e del Vino, MA RIGUARDANO I MODI DI INTENDERE LA SANTA COMUNIONE
    Qui forse stiamo andando un po' fuori. Sono d'accordo con te sul modo di celebrare che puo' creare qualche perplessità, ma sul modo di intendere la SANTISSIMA COMUNIONE, permettimi di dissentire profondamente dal tuo pensiero. (Forse per capire cosa si intende celebrare l'Eucarestia soltanto per memoriale e banchetto dovresti partecipare a delle liturgie delle chiese protestanti come gli Evangelici.) Mai e poi mai nessun NC che io conosca, e ne conosco abbastanza, ha mai pensato di avere tra le mani un pezzo di pane e bere un sorso di vino!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Su questo punto vi chiedo cortesemente di ricomporVi.
    La Pace (anche se in questo blog non si usa)

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  2. CONTINUANO I PREPARATIVI PER L”HABEMUS KIRIKUM !”



    Continuano a ritmo serrato i preparativi per l’annuncio dell”HABEMUS KIRIKUM!” delle prossime settimane.

    Si è deciso che sarà costruito per l’occasione un grandissimo balcone con impalcature di tubi Innocenti dirimpetto alla Sacra Basilica dell’Urbe,dal quale el senor Kirikus si affaccerà con grande semplicità per dare al popolo il lieto annuncio.Egli avrà a disposizione sul balcone 50 ceste di prugne secche che farà arrivare Je Narino da New York,50 ceste di pane di Betlemme che saranno allestite alla Domus Aurea e 50 ceste di pesci provenienti dal lago di Tiberiade, che egli potrà lanciare in segno augurale sui visi popolo sottostante.

    Intanto ,per studiare la luce e i colori di quello che sarà uno dei più grandi eventi della storia,tre volte al giorno:all’alba,al mezzodì e al vespro, el senor Kirikus si sta affacciando, per provare tutta la cerimonia, sul balcune di un catacumbenium romano rigorosamente segreto .
    Mister Presbyterus ha deciso di tenere con la sinistra,anziché con la destra, il turibolo e la navetta dell’incenso onde lasciare libera l’altra mano per reggere la candela ed ha proposto che a reggere l’altra candela sia,com’è giusto, almeno un altissimo pelato che ancora occorre individuare tra i tantissimi che fanno a gara per farlo e che sono già molto allenati in questa delicatissima operazione.

    In una saletta interna della casa generalizia delle Sorelle Camminanti procede intanto alacremente il lavoro di ricamo in oro del grande e pesante piviale che per l’occasione sarà indossato dal senor Kirikus e da lui disegnato fin nei minimi particolari:i bordi inferiori saranno tenuti ben tesi da sessanta medaglioni bronzei di quattro etti ciascuno ricoperti d’oro, sulle spalle sarà dipinta una mappa semplicissima del Nuevo Catolicismo, costituita da una sorta di T rovesciata,al centro della quale,in un ovale aureo,viene rappresentato un piatto fumante di paella alla Carmenita e sui tre vertici,altrettanti ovali su fondo grigio piombo: su quello in alto il volto austero e ieratico del senor Kirikus e sui due laterali rispettivamente i volti serafici di Dona Carmenita e di Mister Presbyterus.

    Le cimici neocat romane offriranno al senor Kirikus uno speciale anello piscatorio in oro massiccio sormontato da un cefalo di 16 cm di lunghezza in platino luccicante ,visibilissimo anche a distanza durante il suo largo gesto benedicente.

    Dona Carmenita ha deciso di adoperare per l’occasione,sormontata da mantiglia rosso fuego, molto simile al piviale del senor Kirikus, la stessa maglietta nera con croce sul petto, indossata al recente Neocatday del 12 maggio,poi adoperata anche in Brasile e infine nell’affollatissima conferenza stampa tenuta alla Domus Aurea.L’ha perciò fatta lavare e stirare con molta cura e quindi l’ha provata davanti allo specchio,trovandola molto graziosa se indossata per il verso giusto(come converrà fare all’Habemus Kirikum): le maniche della maglietta saranno usate a mo’ di gambali/fuseaux; il bordo inferiore elasticizzato sarà raccolto invece intorno al collo e guarnito da apposito,ricchissimo fiocco grigio dietro il collo,in tema con l’austerità di tutta la rappresentazione.Cosicché la croce pettorale possa esser vista nel suo giusto verso:col braccio più breve rivolto verso il basso e culminante con un pizzetto e quello più lungo rivolto verso l’alto e culminante con un paio di baffetti.

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  3. E' completamente falso che usino i CCC. Per la preparazione al sacramento della Comunione e per la Cresima, in parrocchia, il parroco ci ha procurato guide e libri per i ragazzi corrispondenti alla tappa da loro intrapresa.
    Ebbene, a me personalmente hanno detto i nc che svolgevano questo servizio che i catechismi per i ragazzini non servivano poichè la Bibbia si spiega da sola. Ma dove sta scritto questo modo di fare?
    SCieglievano anche a caso e ai bambini parlavano sempre di Demonio e di Diavolo. Alla fine alcuni ragazzini che conoscevo e che avevano questi "catechisti", erano più impauriti dal Demonio che conquistati dall'amore di Dio.
    Ma perchè il Vaticano non concede una vera opera di conversione dei nc? Sarebbe ora perchè inconsapevolmente innalzano l'autorevolezza di Satana (già sconfitto dalla croce e resurrezione di Cristo e dai Sacramenti e dalla stessa Chiesa istituita da Lui), e abbassano la potenza rigeneratrice di Dio.
    E' così si ritorna nell'ordine di non fare per paura e non per libera e consapevole scelta verso ul'instaurazione di una relazione di amore con Gesù.
    Preti, preti, quanto danno state facendo! L'abuso non è da concepire solo a livello fisico ma esiste, ed è altrettanto grave,anche quello psicologico.

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  4. Scusate ma questo Zoffoli è un santo? è un prete come un altro, quindi massimo rispetto per il suo ruolo in quanto uomo di chiesa, ma non per le sue idee, che sviano tante persone ancor prima che esse possano avere esperienza diretta di ciò che è il cn.
    Poi "Quanto al fatto di aver dovuto far parte del Cammino per poterne parlare come te che ci sei dentro, è come sostenere che bisogna aver ammazzato qualcuno per poter parlare con cognizione di causa di omicidio.
    Riesci a capire la balordaggine di certe tue affermazioni?"
    Non parliamo di un omicidio, anche se voi ne pensate tutto il male possibile, ma di un cammino di fede. Vi invito a riconsiderare i toni che adoperate, tornate alla realtà, il CN è un itinerario di formazione CATTOLICA, e solo in pochi non riconoscono ciò.

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  5. Mi spiace contraddire ma del Catechismo della Chiesa Cattolica i nc non sanno che farsene perchè, come mi dicono , loro parlano direttamente ispirati dallo .....Spirito Santo.

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  6. Luca il post di lufi lo devo confermare... per favore non fare finta anche tu...

    Nelle catechesi si tende a mettere paura ai neofiti con catechesi sul demonio e non sull'amore di Dio...

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  7. Anonimo ha detto...

    " Non ho capito, adesso il CN pretende di essere unico detentore di una tradizione orale? Come idea di regolarità parainiziatica è molto ambigua in quanto non dimostrabile, da chi sarebbe stato iniziato kiko? Pensavo pretendesse una iniziazione verticale direttamente da Dio".

    Intendevo dire che l'ebraismo ha
    anche una vasta tradizione orale
    antecedente rappresentata col Talmud. Difficile credere che chi
    è al vertice del cnc non la conosca, anche perchè proprio a questa sembra rifarsi. Sempre citando Gennarini:

    "gli ebrei cabalisti Isaak Luria e Safed nel 1500, e ancora oggi gli
    ebrei osservanti seguendo le profezie commentate nel Talmud e nello
    Zohar, aspettano la manifestazione del Messia nella ‘Galilea dei
    pagani’ una speranza quando l’uomo è arrivato al colmo della tristezza,
    dell’umiliazione e della disperazione".

    A parte l'evidente affinità
    con la metodologia adottata nella catechesi, c'è da
    notare appunto che il culto della Torah per queste frange viene via
    via sostituito con quello del Talmud

    Dal sito del cesnur sui Lubavitch:

    "Lo studio della Scrittura e dei suoi significati allegorici,
    esoterici e mistici costituisce uno degli impegni salienti del
    movimento Lubavitch, che è anche disposto e interessato a
    presentare il proprio sapere ad altri ebrei (in contrasto con
    altre scuole hassidiche, generalmente chiuse e riservate).
    L'hassidismo Chabad non è alla ricerca di miracoli, ma si
    rivolge al suo tzaddiq solo per la direzione spirituale.
    Uno degli scopi del movimento è quello di avvicinare le masse
    ebraiche agnostiche o poco praticanti all'ortodossia, con
    visite regolari alle università e alle reclute nell'esercito,
    organizzazione di campeggi per bambini, e mediante una rete di
    scuole, attività editoriali e di istruzione religiosa. La musica
    e la danza sono parte integrante della tradizione Lubavitch:
    uomini e donne danzano separatamente, perché la danza in comune
    è proibita dall'ebraismo ortodosso".

    Manca solo la ricostruzione del
    Tempio...saremo chiamati a invocare
    insieme anche quella?

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  15. ROMA – E’ un altro indizio che conferma che il momento dell’approvazione definitiva degli Statuti del Cammino Neocatecumenale si avvicina: arriva dalla Spagna ed è una dichiarazione rilasciata dall’iniziatore Kiko Argüello al quotidiano La Razón. Benedetto XVI – secondo quanto affermato da Kiko - ha confermato nel corso dell’udienza concessa sabato scorso ai responsabili a livello internazionale del Cammino la “prossima approvazione definitiva degli Statuti”. Il particolare è inserito in un articolo pubblicato ieri, incentrato sulle parole pronunciate dal pontefice in occasione della solennità di Pentecoste, e arricchito poi da alcuni particolari sull’udienza di tre giorni fa.

    Secondo quanto riferisce “La Razón” il papa si è inoltre complimentato, nel corso dell'incontro, per il contributo reso dal Cammino Neocatecumenale al Family Day, la manifestazione in difesa della famiglia che – spiega il quotidiano – ha radunato a Roma un milione di persone, fra i quali 250mila membri del Cammino. “Una vera festa di popolo”, la descrizione di Kiko. Ancor più interessante poi il fatto che, racconta “La Razón”, i responsabili del Cammino (Kiko Argüello, Carmen Hernández e padre Mario Pezzi), abbiano espresso al papa l’intenzione di dare il via ad una missione “ad gentes” in Asia, dopo quella condotta nei Paesi Bassi e in Germania. L’iniziatore del Cammino ha affermato che il papa, lieto per il lavoro che il Cammino sta realizzando nella Chiesa, si è mostrato concorde sull’inizio della missione. L’ultimo particolare dell’udienza riguarda il dono portato dagli iniziatori al papa: un dipinto dello stesso Argüello raffigurante San Pietro, che il pontefice, secondo Kiko, avrebbe “molto apprezzato”.

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  16. "Sembra vicina l'approvazione"
    "E’ un altro indizio che conferma"

    Come Kiko in Russia?

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  17. Solo quando lo dirò io!!!

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  19. Dal commento di Lufi

    Sceglievano anche a caso e ai bambini parlavano sempre di Demonio e di Diavolo....

    Questa distinzione tra Demonio e Diavolo mi fa pensare che gli insegnamenti impartiti di cui scrivi siano di tradizione rosacrociana o antoposofica. Infatti in quella tradizione sono presenti due entità diaboliche Satana(diavolo) ed Arimane (demonio).
    C'e' tuttavia da ricordare che Gesu' scacciava gli spiriti diabolici, e che gli spiriti diabolici lo riconoscevano all'istante.
    Insegnare ai bambini, con le dovute accortezze, queste verità non e' negativo, ed e' altrettanto chiaro che e' proprio l'Amore di Dio attraverso Cristo a sconfiggere nel mondo i demoni.
    Personalmente ai miei figli ho sempre parlato di come Cristo scacci i demoni. Basta che vi leggiate i libri di Padre Amorth per capire come il non parlare del demonio, come del resto afferma lo stesso, sia comunque un errore.

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  20. "Questa distinzione tra Demonio e Diavolo mi fa pensare che gli insegnamenti impartiti di cui scrivi siano di tradizione rosacrociana o antoposofica. Infatti in quella tradizione sono presenti due entità diaboliche Satana(diavolo) ed Arimane (demonio)."

    Appunto: erano neocatecumenali!

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  21. Caro Calon

    nessuno sano di mente entrerebbe in una setta, ecco perche' le sette usano tecniche di "aggancio" differenti.
    C'e' chi propina corsi di lettura veloce,
    chi corsi di meditazione, chi corsi di inglese e chi catechesi per adulti.
    E' ovvio che non ti si proporranno
    come la setta di Sai Baba, la setta dei Mormoni o di Scientolgy, e questo proprio perche' sanno che una volta dentro con le tecniche di manipolazione
    possono tenere le persone invischiate senza che queste nemmeno se ne rendano conto. La differenza e' se adottano o no
    tecniche di manipolazione mentale.
    Tutto qui.
    Il tema e' controverso (tanto che in USA addirittura Scientology e' riconosciuta come "Chiesa" o religione al pari delle altre) ed e' importante che tu stesso autonomamente ti faccia la tua opinione, informandoti pero' su cosa
    e' la manipolazione mentale.
    Noi abbiamo fatto esperienza del CN
    tu dovresti informarti sulle tecniche di manipolazione mentale, se arriverai alla conclusione che il CN ti va bene lo stesso quella sara' una tua autentica scelta, rispettabilissima.
    Pero' come chiedi a noi di fae (e l'abbiamo fatta esperienza del CN) tu
    anche dovresti informarti su quanto detto prima.

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  22. "Basta che vi leggiate i libri di Padre Amorth per capire come il non parlare del demonio, come del resto afferma lo stesso, sia comunque un errore. "

    Su questo, Eagle, sono d'accordo con te; ma c'è una differenza tra parlarne e mantenere la dovuta attenzione e farlo diventare il protagonista assoluto delle vite delle persone. Molto meglio centrare l'attenzione sull'amore di Dio e sul suo potere, con la nostra collaborazione, di liberarci dal male

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  23. Calon ha fatto un'esperienza troppo breve del cammino per conoscerne i risvolti (sappiamo bene infatti come certe informazioni ed esperienze vengano rigorosamente assegnate a tappe che richiedono anni ed anni...). Inoltre è troppo giovane per avere avuto una formazione ecclesiale (e con i genitori catechisti è ancor più da escludere).
    Mi meraviglio quindi come possa fare delle affermazioni tanto categoriche quanto generiche sul cammino e suoi risvolti problematici da noi evidenziati e documentati

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  24. Per Mic

    Scusami, nessuno nell'ambito della Chiesa, a qualunque movimento o cammino appartenga, ritengo sia sciocco di parlare delle potenze diaboliche senza innalzare l'Amore di Dio.

    Per Anonimo

    Attribuisci ai neocatecumenali conoscenze esoteriche che sicuramente non hanno. Per tua cultura, leggi qualche scritto di Rudolph Steiner e conoscerei la distizione tra demonio e diavolo (satana e arimane). La distinzione di cui dicevo appartengono al cristianesimo esoterico e non al cattolicesimo.

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  25. Calon, tu l'hai detto.

    Per molti di noi padre Enrico Zoffoli è già un santo, esattamente per il suo ruolo di grande uomo di chiesa e di apostolo della fede - verso cui tu dici di avere massimo rispetto salvo poi assumere atteggiamenti sprezzanti ed irriguardosi -e per quelle che tu chiami "idee" ed invece costituiscono critica severa, teologicamente ineccepibile e mai contestata dalle gerarchie vaticane, alle nefaste eresie neocatecumenali.

    Il suo grandissimo merito è di aver risvegliato, come umile sentinella del Signore, le coscienze in tempi in cui quasi nessuno si era accorto della minaccia che stava allignando nella sua Dimora.
    Padre Zoffoli è stato perciò una voce profetica, per la Chiesa e per tutti noi.

    Il nostro impegno è anche in rispetto della sua memoria e del suo operato, con l'auspicio che prima o poi assurga alla dignità che gli spetta nella considerazione della Chiesa, come già lo è agli occhi del Signore.

    Per tua maggiore conoscenza:

    www.geocities.com/Athens/Delphi/6919/Zoff_BB.htm

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  26. Per Eagle,

    la tua risposta non è completa, perché, nella visione antropologica del cammino NC l'uomo non può non fare il male ed è esclusa qualunque possibilità di "cammino di perfezione", che implica la trasformazione dell'uomo in risposta alla Grazia di Dio. Ti ricordo che il termine "trasformazione", mentre è tra quelli cui si irride nel Cammino (sentito con le mie orecchie e conseguenza dell'affermazione in apertura) è uno di quelli più usati dal nostro Papa quando parla degli effetti dell'Eucaristia, ad esempio...

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  27. ...
    Alle comunità neocatecumenali e alle comunità eucaristiche

    Nel teatro parrocchiale sono raccolti i componenti delle comunità neocatecumenali con la consueta corona di numerosissimi bambini. Non mancano le canzoni, né gli “assalti” dei bambini al Santo Padre il quale tra l’altro come sempre mostra di gradire l’affetto dei più piccini. Poi i discorsi. Quello dei neocatecumenali cui il Santo Padre così risponde.

    Grazie per queste relazioni, ma vorrei soffermarmi sulle parole che il vostro parroco ha usato nella sua introduzione. Ha detto: “Qui si trovano le diverse esperienze”. Io ho pensato di trovare le esperienze diverse di uomini e donne, ma le parole usate dal vostro parroco erano molto giuste. Davvero qui si trovano le diverse esperienze, o ancora meglio, si trova una somma delle esperienze personali che si può definire esperienza cristiana. Questa esperienza cristiana è una realtà, molto graduale, perché in diverse persone, in diversi ambienti è molto scarsa. Ma ci sono persone, ci sono ambienti in cui questa esperienza diventa ricca. Il nostro cristianesimo, il nostro essere cristiani, comincia dal battesimo. Il battesimo come oggi viene offerto ai bambini è un’esperienza che riguarda più che altro la famiglia, ma per vivere questa esperienza ci vuole un ritorno. Questo ritorno è ciò che favoriscono i neocatecumenali. Dicono a ciascuno: “tu sei un cristiano, devi tornare al tuo battesimo, devi prepararti un’altra volta a questo battesimo che hai ricevuto. Devi farti catecumeno, e devi, con questo catecumenato, giungere a quella esperienza del battesimo che hanno avuto i primi cristiani, che ha avuto san Paolo”.

    Sono stupende le parole di san Paolo sul battesimo. L’esperienza cristiana è prima di tutto esperienza del battesimo e ciò ci porta verso tutti i sacramenti, ma soprattutto verso l’Eucaristia. L’Eucaristia è il sacramento che nella pratica della vita cristiana parrocchiale è più vissuto, è un’esperienza vissuta anche con i bambini che si preparano alla prima Comunione. C’è una preparazione, c’è un approfondimento, si sente ciò che, sotto le specie del pane e del vino, vuol dire Eucaristia, ciò che Cristo ci ha lasciato come Eucaristia: se stesso, come dono, come cibo. Certamente, l’esperienza cristiana è soprattutto l’esperienza eucaristica e se essa comincia con l’esperienza del battesimo quest’ultimo ci porta verso l’esperienza eucaristica.

    È necessaria l’esperienza. Possiamo ricevere i sacramenti non vivendola, non entrando nella profondità del mistero che viene celebrato. Ci vuole questa esperienza, questo aspetto sperimentale della vita cristiana e sono molto grato per tutti questi movimenti che fanno crescere e abbondare l’esperienza cristiana e i diversi aspetti della vita cristiana di un battezzato, che portano verso la profondità della vita cristiana. Così l’uomo diventa più aperto a Dio, capisce le proporzioni e le sproporzioni, capisce cosa vuol dire, la conversione radicale, capisce cos’è il peccato, cosa significa essere giustificato per la grazia, cosa significa l’abisso della misericordia, dell’amore, della Trinità, del dono di Dio. Attraverso tutte queste esperienze basate sui sacramenti, c’è sempre l’esperienza della preghiera. Anche la preghiera può essere rituale, prima di una profonda esperienza, superficiale, che resta alla superficie dei nostri pensieri, del nostro impegno, della nostra personalità. Ma entrando con la preghiera più profondamente nella comunione con Dio, la preghiera stessa diventa abbondante, una cosa splendente, insolita. Le nostre preghiere si devono approfondire, si devono vivere, bisogna farne un’esperienza per non eliminare ciò che la preghiera è, che vuole essere, ciò che Dio ci offre attraverso di essa.

    Ringrazio Dio che nella vostra parrocchia ci siano queste esperienze, che portano avanti ciò che è essenziale per la vita della parrocchia, perché essa non è solo una struttura amministrativa, ma la vita, la partecipazione alla vita divina, la partecipazione, attraverso Cristo e lo Spirito Santo, alla vita trinitaria. Vi auguro che la parrocchia possa continuare su questa strada e che i movimenti e le esperienze qui rappresentate possano contribuire a questo progresso

    ...

    http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/1990/june/documents/hf_jp-ii_spe_19900609_par-s-remigio_it.html

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  28. Voglio dire la mia esperienza in modo sintetico e chiaro. Il cammino neocatecumenale è stato fortemente responsabile della separazione tra me e mio marito. Lui ha diversi episodi di grave irresponsabilità e dal momento che non ascolta nessuno e nulla per anni sono stata costretta ad accettare nella mia casa comportamenti allucinanti nei miei confronti e nei confronti dei figli e venivo costantemente alla mie lamentazioni apostrafata come una indemoniata che non voleva convertirsi. Essendo malata mio marito mi impediva di curarmi perchè non avendo reddito ero impossibilitata a disporre di denaro. Nella più profonda solitudine e in una situazione di forte precarità, presi i mei figli ho trovato la forza di credere in me stessa e per salvare la mia esistenza mi sono allontanata dalla mia famiglia. Oggi testimonio di aver recuperato le forze fisiche e mentali. Chiedo alla Santa Chiesa Cattolica Apostolica di verificare la seria violenza psicologica e le continue situazioni di plagio che coinvolgono il cammino neocatecumenale ed esorto con forza chi ne ha l'autorità ad intervenire.

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