martedì 9 ottobre 2007

la "Nuova estetica" kikiana

La nostra discussione (la pagina precedente è ormai stracarica di post) può continuare arricchita anche dei seguenti elementi:

La concezione che ha e trasmette Kiko Arguello riguardo all'estetica e alla simbologia del tempio è del tutto personale, ma la cosa che più colpisce è che tutte le chiese in cui è presente in massa il suo movimento (anche se così non ama definirsi) l'estetica del tempio è uniforme, non è lasciato spazio ad altri artisti o ad altre raffigurazioni del sacro che non siano:
- Icone (di Kiko);
- tappeti che rappresentano la regalità e l'appartenza elemento che contribuisce a creare 'appartenenza' e contemporaneamente 'distinzione': (noi - gli altri);
- identica disposizione degli arredi (anch'essi disegnati e realizzati secondo le indicazioni di Arguello) ossessivamente riprodotta in ogni Comunità.
Il tutto secondo una sedicente personale interpretazione del Concilio Vaticano II e con l'aggiunta di simboli ebraici che, oltretutto, tolti dal contesto, acquistano significati diversi dati dallo stesso iniziatore del cammino...
Secondo Kiko il tempio deve rappresentare un corpo umano.
Subito dopo il presbiterio in cui è seduto il presidente che è la "testa" della comunità (notare della comunità, non dell'intera parrocchia), vi è l'ambone, grande al centro, così che quando uno va al leggio per fare una monizione o proclamare una lettura dà le spalle al presidente.
L'ambone si trova al centro, poco prima dell'altare-mensa, col leggio che rappresenterebbe la bocca che, come si sa, è al centro della testa.
Di solito l'ambone è molto ampio ed è collocato al centro, tra il presbiterio e la mensa, perché per il CNC la liturgia della parola è molto più importante della stessa eucarestia; e di fatto si vede come la Santa Eucarestia è trattata nelle comunità (ministri straordinari che effettuano la fractio panis, briciole e frammenti che nessuno vede e di cui nessuno si cura, ragazzini che si scambiano il corpo di Cristo di mano in mano, ecc.)
Dopo l'ambone, anziché l'altare, si ha l'enorme mensa (stomaco), chiamato appunto semplicemente mensa, questo perché per il CNC l'aspetto più importante non è tanto il sacrificio di Cristo, ma il banchetto escatologico.
Subito dopo la mensa-altare vi è il fonte battesimale, al centro del tempio. La ragione è che il fonte battesimale è l'utero da cui sono generati i cristiani, per cui anche l'utero, come la bocca, sta al centro.
L'assemblea, infine, è seduta tutta intorno alla mensa (stomaco) e rappresenta, nella visione kikiana, le membra del corpo che si nutrono del banchetto escatologico che si svolge attorno alla mensa.
La perfetta identità tra tempio ierosolimitano e chiesa, è talmente evidente che ogni commento è superfluo. È solo per ottusa superbia da parte dei "dotti" liturgisti, che si è pervertita una tradizione risalente a Salomone, ma nei suoi archetipi addirittura a Mosè. 3500 anni di tradizione buttati via, perchè qualche emerito signor nessuno preferisce un tavolino con sopra fiori sparsi, candelabri ebraici (ma non la Croce)!!!

Seby

395 commenti:

  1. E poi scusate ma che espressione è di fronte a certi parroci?
    E non mi dite che fa parte di un linguaggio palato, questa parola è riportata in un libro con la firma Kiko e Carman!

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  2. Festeggeranno i 40 anni con il Papa? Hanno infinocchiato pure questo?

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  3. Quindi la frase di Kiko va interpretata
    nel suo solito fare ambiguo (simile ai trucci di alcuni politici)
    in questo modo:
    siccome il Cammino c'era a Cracovia
    quando il papa era cardinale
    allora il papa in quanto cardinale
    non poteva non sapere del Cammino
    e di conseguenza --> approvarlo.
    (Implicando che se non ne sapeva l'esistenza era colpa sua, non era un buon cardinale.........)

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  4. Si gherardo, come quando disse che aveva preso accordi con i vescovi ortodossi per aprire il CNC e fece una dichiarazione stampa... Subito smentita agli stessi vescovi ortodossi!

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  5. PARTONO I PREPARATIVI PER IL FESTEGGIAMENTO DEL QUARANTENNALE


    E' fresca la notizia diramata dal senor Kirikus circa il festeggiamento del quarantennale del cammino delle cimici neocat insieme con Sua Santità nell'Urbe.

    In previsione di ciò si è già riunito lo stato maggiore neocat sotto la presidenza di Dona Carmenita in una saletta riservatissima della casa generaqlizia delle Camminanti a Roma,allo scopo di predisporre le azioni di massima per il sacro giorno in cui confluiranno a Roma da tutto il mondo almeno duezentomila zimizi neocat(secondo quanto testualmente ha affermato la stessa Carmenita).

    Le decisioni dello stato maggiore prevedono le seguenti modifiche estetiche al Catacumpetrium romano.Modifiche che dovranno essere effettuate nel giro di due giorni al massimo:

    - una squadra di 50 volontari rimuoveranno il campanone della basilica e isseranno al suo posto il grande shofar,la cui costruzione è già stata data in appalto;

    -una squadra di 100 cimici dotata di picconi provvederà a smontare l'altare del Bernini e contemporaneamente una squadra di 100 ostiarie allestirà al suo posto una mensa ottagonale di mq 400 sulla quale sarà posta un'hannukiah alta almeno 8 metri;

    -la michelangiolesca Pietà sarà coperta ionteramente da una gigantografia della Crocifissione dipinta dal senor Kirikus;

    - saranno coperte tutte le tombe esistenti in basilica con drappi recanti le insegne del senor Kirikus;

    -la cappella di destra dove attualmente è diuturnamente adorato il Santissimo sarà riciclata in Santuario della Parola ed al centro di essa sarà montata una gigantesca bimah che el senor Kirikus sta già disegnando;

    -saranno smontati tutti gli altari da una squadra di 200 cimici picconanti;

    - lo spiazzo esterno delimitato dal colonnato(che sarà sostituito da colonne in acciaio satinato) sarà trasformato in area di danza e parzialmente in caravanserraglio;

    -l'orologio del Valadier sul prospetto esterno del Catacumpetrium sarà sostituito da apposita clessidra rotante.

    Un lieve incidente è sorto quando Dona Carmenita ha chiesto che le fattezze della statua di Sant'Elena vengano rivisitate da uno scalpellino neocat,offrendosi di dare a modello del nuovo volto della gigantesca statuta una propria foto formato tessera.La discussione in merito è ancora in corso e non sappiamo quale decisione sia stata assunta.

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  6. le cose che vivevo con più sofferenza erano: quella di non poter esternare mai nessun dubbio. Ero costretto a farmi piacere tutto. Dare tutti i miei soldi al secondo passaggio. Vedere i catechisti capi che si comportavano con arroganza. Che eri un fratello (adepto) buono solo se servivi a qualcosa per il cn. La grande "kikolatria" di tutti. La mancanza di rispetto verso il Santissimo.

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  7. Il quarantennale del Cammino non è una bella ricorrenza per la Chiesa.

    Sarà festa per Kiko e Carmen, perchè hanno raggiunto gli obiettivi di radicamento ed infiltrazione nel mondo cattolico che si erano prefissi.

    Ma non può essere festa per il Papa.
    Cosa dovrebbe festeggiare Benedetto XVI°?

    - Le parrocchie spaccate e divise?

    - Cardinali, vescovi e sacerdoti traditori del giuramento di fedeltà alla Chiesa e transfughi verso la setta neocatecumenale?

    - fedeli confusi, smarriti e divisi fra loro?

    - le Sacre Scritture reinterpretate , l'insegnamento di Cristo capovolto, la liturgia sovvertita e l'Eucaristia desacralizzata?

    - le chiese riprogettate completamente e private della iconografia sacra?

    - la musica liturgica mandata in soffitta?

    No, il Papa non può festeggiare un quarantennale che è il trionfo dell'anti-chiesa cattolica!!!

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  8. Caro Milano
    sei nuovo qui?
    Ebbene si la tua esperienza
    e' comune a molti qui.
    I dubbi diventano dopo un po' impossibili
    da rimuovere senza sfociare in qualche "patologia", la kikolatria imperante
    (che si svela solo dopo un po', in quanto all'inizio non si fa nemmeno il nome di Kiko Arguello)
    e' stato anche per me il primo campanello d'allarme.....

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  9. E' imminentissssimaaaa l'approvazione degli Orientamenti del senor Kirikus!!!!!!!!!!!!!

    ....

    O forse no...?
    .....

    Boh!?

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  10. Se Giovanni Paolo II avesse conosciutomi NC, cosa si propongono di propagandare e le tecniche anticristiane con cui, manipolano la parola di Dio, utilizzano, reinterpretano la stessa Parola, la simbologia , nonchè la liturgia Xana, non si potrebbe far richiesta della sua beatificazione poichè sarebbe venuto meno ai suoi compiti di sentinella e difensore della fede.

    Siccome, mi sembra che ne sia stata fatta richiesta,....evidentemente i nc gli hanno tenuto nascosta la loro reale natura e il papa non si è reso conto della diabolicità di tale sistema.

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  11. IMPORTANZA DELLA CATECHESI

    69. La NUOVA EVANGELIZZAZIONE, nella quale tutto il Continente è impegnato, indica che LA FEDE NON PUÒ ESSERE PRESUPPOSTA, ma che dev'essere proposta esplicitamente in tutta la sua ampiezza e ricchezza. Questo è l'obiettivo principale della catechesi, la quale, per sua stessa natura, È UNA DIMENSIONE ESSENZIALE DELLA NUOVA EVANGELIZZAZIONE. " La catechesi è UN ITINERARIO DI FORMAZIONE NELLA FEDE, nella speranza e NELLA CARITÀ, che informa la mente e TOCCA IL CUORE, conducendo la persona AD ABBRACCIARE CRISTO IN MODO PIENO E COMPLETO. Introduce più pienamente il credente NELL'ESPERIENZA DELLA VITA CRISTIANA, che comprende LA CELEBRAZIONE LITURGICA DEL MISTERO DELLA REDENZIONE e il servizio cristiano agli altri ". (256)
    Ben conoscendo la necessità di una catechesi completa, ho fatto mia la proposta dei Padri dell'Assemblea straordinaria del Sinodo dei Vescovi del 1985, di elaborare " un catechismo o compendio di tutta la dottrina cattolica per quanto riguarda sia la fede che la morale ", che potesse essere " punto di riferimento per i catechismi o compendi che vengono preparati nelle diverse regioni ". (257) Tale proposta è stata realizzata con la pubblicazione dell'edizione tipica del Catechismus Catholicae Ecclesiae. (258) Oltre al testo ufficiale del Catechismo, e per un migliore utilizzo dei suoi contenuti, ho voluto che si elaborasse e si pubblicasse altresì un Direttorio generale per la catechesi. (259) Raccomando vivamente l'uso di questi due strumenti, di valore universale, a quanti in America si dedicano alla catechesi. E auspicabile che entrambi i documenti vengano utilizzati " nella preparazione e nella verifica di tutti i programmi parrocchiali e diocesani di catechesi, TENENDO PRESENTE CHE LA SITUAZIONE RELIGIOSA DEI GIOVANI E DEGLI ADULTI RICHIEDE una catechesi PIÙ KERIGMATICA e più organica nella presentazione dei contenuti della fede ". (260)
    E necessario riconoscere e incoraggiare la benemerita missione che svolgono tanti catechisti in tutto il Continente americano, come autentici messaggeri del Regno: " La loro fede e LA LORO TESTIMONIANZA DI VITA SONO PARTE INTEGRANTE della catechesi ". (261) Desidero incoraggiare sempre più i fedeli ad assumere con impegno ed amore al Signore questo SERVIZIO ALLA CHIESA, offrendo generosamente IL LORO TEMPO E I LORO TALENTI. Da parte loro, i Vescovi si preoccupino di offrire ai catechisti un'adeguata formazione perché possano svolgere questo compito COSÌ INDISPENSABILE NELLA VITA DELLA CHIESA.

    ( GIOVANNI PAOLO II - Ecclesia in América - 22 gennaio 1999)

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  12. "Ben conoscendo la necessità di una catechesi completa, ho fatto mia la proposta dei Padri dell'Assemblea straordinaria del Sinodo dei Vescovi del 1985, di elaborare " un catechismo o compendio di tutta la dottrina cattolica"

    Non hai sottolineato questa parte sul
    comependio del catechismo del nostro amato
    papa.
    Ecco magari cominciare da quello
    invece di cercare di piegare tutto
    ad usum Cammini?

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  13. "Da parte loro, i Vescovi si preoccupino di offrire ai catechisti un'adeguata formazione perché possano svolgere questo compito COSÌ INDISPENSABILE NELLA VITA DELLA CHIESA."

    della formazione dei catechisti si devono curare i vescovi con gli insegnamenti ecclesiali e non il Cammino con le catechesi kikarmenke né con l'abominevole prassi e neppure, come dice Aloisius, con le Sacre Scritture reinterpretate , l'insegnamento di Cristo capovolto, la liturgia sovvertita e l'Eucaristia desacralizzata...

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  14. Mi risulta che, tanto per fare un esempio, in Argentina solo quest'anno sono stati formati 600 nuovi catechisti diocesani, nienteaffatto neocatecumenali, e credo che sia a questi che si riferisce il Papa con queste parole citate sopra, che si vorrebbero riferite al Cammino:

    "E necessario riconoscere e incoraggiare la benemerita missione che svolgono tanti catechisti in tutto il Continente americano, come autentici messaggeri del Regno: " La loro fede e LA LORO TESTIMONIANZA DI VITA SONO PARTE INTEGRANTE della catechesi ".

    e anche quanto a testimonianza di vita i catechisti nc lasciano molto a desiderare...

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  15. i copia-incolla selvaggi ci hanno davvero stancato e sappiate che su questo blog non sarà consentito strumentalizzare leparole del papa ad usum cammini
    non meravigliatevi se voi li postate e noi li cancelliamo.
    A parole vostre sapete sprimere solo gli insulti?

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  16. da: Epistolario di Padre Pio da Pietrelcina
    - libro IV°, pagg. 740-741-742- terza edizione (1998)
    edizioni “Padre Pio da Pietrelcina” Convento S.M. delle Grazie 7103 S. G. Rotondo


    “San Giovanni Rotondo, 14-15 marzo 1933 (1)

    Caro Emmanuele, la grazia del Signore sia sempre teco.
    Ti scrivo la presente per esternarti la mia sorpresa ed il mio dolore nel sentire che vuoi DARE ALLE STAMPE ciò che assolutamente non deve essere stampato non solo, ma che nessun essere umano deve conoscere. Ed il mio dolore aumenta quando penso che tu minacci di fare ciò se il sottoscritto non viene subito riabilitato. Ma io assolutamente non voglio ottenere la mia liberazione o riabilitazione con atti che ripugnano, che fanno arrossire il più volgare delinquente. Emmanuele, mi vuoi davvero bene? Ed allora tu devi almeno per amor mio DESISTERE DA TALE PROPOSITO e non pensarvi mai più. Anzi sono a pregarti e a scongiurarti di disfarti di tutta codesta robaccia, consegnando subito i documenti che tieni. (…) E poi devo dirti in coscienza che non posso assolutamente permettere che tu mi difenda o cerchi di liberare col GETTARE FANGO, E QUALE FANGO, IN FACCIA A PERSONE CHE IO, TU E TUTTI ABBIAMO UN SACROSANTO DOVERE DI RISPETTARE. (…) Tu con la tua malaugurata stampa di detto libro, oltre a tutto IL MALE DI CUI SARAI CAGIONE, verrai a peggiorare certamente le condizioni di tutti coloro che tu vuoi difendere. (…) SI BRUCI e SI CONSEGNI QUANTO PRIMA A CHI DI DOVERE il tutto che vuoi stampare.
    Nella SPERANZA che vorrai ascoltarmi, ti benedico con tutta l’effusione del cuore.

    Aff.mo in Gesù e nel padre San Francesco,
    F. Pio da Pietrelcina, minore cappuccino.”

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  17. Mamma mia i lefevriani! Chiedo scusa ma credo questo sia il posto sbagliato per fare la vostra propaganda. Per carita' avrete le vostre ragioni ma il fatto che abbiate deciso di fare la vostra "lotta" all'infuori della Chiesa "postconciliare" vi pone in una posizione agressiva ed egoistica nel pretendere di fare l'operare dello Spirito Santo una casa che si puo' reclamare in modo personale ogniqualvolta ci piace! l'umilta' prima di tutto fratelli e la preghiera TENENDO BENE IN MENTE CHE NON SIAMO NOI CHE "SALVIAMO" LA CHIESA MA E' GESU' CRISTO CHE LO HA FONDATA E VOLUTA! Invece di "Battaaglie" e "lotte" Umilta' ed amore e tornate nel ovile lavorando soto la Guida dello Spirito Santo per la MAggior gloria di Dio!
    Per quanto riguardo l'anonimo che copia-incolla i discorsi di Giovanni Paolo II, stavolta hai prorpio superato te stesso LUIZ! Credo sia proprio Luiz.
    Quello ceh non hai capito caro, e' che Il Santo Padre parla del CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA e del suo DIREETTORIO. Gli unici a DOVER ESSERE USATI PER LE CATECHESI. TU invece (e non capisco perche') ci vuoi far credere che tale discorso abbia valore EFFETTIVO nei confronti delle CATECHESI DI KIKO. Luiz hai cambiato spacciatore o che? Ma ti rendi rendi conto della boiata che hai pubblicato? Anche un bambino alle elementeri potrbbe accorgersene. Sinceramente io non riesco prorpio a capire il tuo livello intelettivo. Te lo dico cosi' senza pregiudizi anche perche' non ti conosco, non hai una volto per me e quindi sei un completo anonimo. Ma almeno per amore della logica stai attento a quello che dici perche' se continui cosi' non fai altro che aggravare la tua appartenenza alla specie HOMO SAPIENS SAPIENS. Auguri e buona conversione (alla logica)

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  18. Tutti i post su Lefevbre, inseriti non si capisce da chi,non hanno alcuna attinenza con la discussione sulla nuova estetica di Kiko.

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  19. Per il villano e logorroico che ha impazzato tutta la notte con i copia-incolla selvaggi, nonostante l'avviso, non ho parole...

    Ho salvato il questionario della convivenza di inizio corso, che potrete consultare o scaricarvi da questo link

    Notate le evidenziazioni con le maiuscole che dimostrano le nemmeno tanto mascherate affermazioni che "inducono" a far ritenere come inevitabile e unico il Cammino neocatecumenale...

    Attendo vostri commenti.

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  20. Il nostro Anonimo logorroico continua con la sua azione di "vampirizzazione" determinata dal fatto che usa testi non NC che secondo lui dimostrerebbero la validità del cammnino.
    A parte il sistema di postare kilometrici documenti sul blog, questa comunicazione, oltre a non essere adatta per questo strumento, essendo indiretta, non è neppure vera comunicazione ed è ben diversa dallo spendere energie e idee e riflessioni PERSONALI, come ci sforziamo di fare tutti noi, usando le citazioni solo a piccole dosi e a sostegno di quanto si dice...

    Se continuerà a postare le sue logorriche appropriazioni di testi che non riguardano il NC se non perché lui ce le riferisce, noi continueremo a cancellarle...

    Quanto ai testi sui lefevbriani, non vedo che c'azzeccano con noi!!!

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  21. Buongiorno,
    Cortesemente vorrei sapere cosa ne pensate del NIP, cosa fanno?
    Sono un neocat e vorrei passare al NIP.
    Scusateti anche se non c'entra niente con l'argomento discusso.
    Grazie e saluti.

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  22. il questionario è unico e non è questo, adesso ve li inventate pure...

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  23. mic non credo sia il questionario di quest'anno, anche perchè di solito sono al massimo 4-5 domande.
    Questo, comunque, è l'insieme di tanti questionari che rispecchia cosa crede il CNC.
    Felipe, invece di dire così, perché non lo posti il questionario... oppure credi sia un segreto?

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  24. Se l'Anonimo che chiede sui NIP ci dicesse gentilmente cosa sono?

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  25. Beh, vedo che abbiamo il questionario dei questionari, cioè tutta la summa delle abili motivazioni addotte dal cammino per giustificare la sua unicità e necessità, purtroppo vanificate dalle ben note e gravi storture...

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  26. Grazie MIC per la sollecita risposta.
    Il NIP, nuova immagine parrocchiale, è un movimento della chiesa cattolica che esiste dal 1970 circa ed è piuttosto diffuso.
    Grazie e saluti.

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  27. Non è per caso una nuova faccia del Cammino?

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  28. Il progetto NIP (verso una Nuova Immagine di Parrocchia) è stato elaborato dal Movimento un Mondo Migliore e sperimentato a partire dal 1971 nella parrocchia di Vajont (PD) e poi in circa 1.000 parrocchie del mondo..

    • È un progetto di evangelizzazione della cultura di un popolo che offre indicazioni di tappe, criteri operativi presupposti teologico pastorali per il rinnovamento della vita parrocchiale alla luce dell'ecclesiologia alla luce del Concilio Vaticano II°.

    • È una proposta di carattere missionario, di permanente e sistematica convocazione di tutti gli abitanti del territorio perché si mettano in relazione reciproca in nome della fede e assumano parte attiva nell'edificazione della Chiesa come corpo di Cristo.

    • È un'esperienza di evangelizzazione che porta in sé l'autentica promozione della dignità della persona umana intesa come essere-in-relazione. È un modo di evangelizzare che mentre edifica la chiesa è proclamazione di quanto è chiamata ad essere la società.

    • Si tratta in realtà di un pre-progetto, che ogni parrocchia ristudia e riapplica alla sua specifica realtà socio-religiosa, dopo un'analisi della situazione, degli ostacoli e potenzialità presenti nella realtà in vista del raggiungimento dell'ideale. Ogni anno la parrocchia, coinvolgendo il maggior numero possibile di persone, effettua una verifica delle attività svolte e fa "il punto" sul cammino fatto. Su questa base tenendo sempre presente l’ideale ultimo da raggiungere, i criteri operativi, viene elaborata una programmazione per l’anno pastorale successivo.

    • Il progetto NIP è un itinerario catecumenale, di riscoperta della fede in Cristo e del battesimo vissuto dal popolo di Dio in quanto tale. È un cammino che si svolge in tre grandi tappe:

    - la prima di convocazione con l’obiettivo di far sperimentare che la salvezza in Cristo avviene nella fraternità;

    - la seconda di pre-catecumenato (o di evangelizzazione in senso stretto) con l’obiettivo che la comunità cristiana faccia la sua opzione per Cristo e la sua professione pubblica di fede in lui

    - la terza di catechesi e approfondimento del senso di Chiesa del servizio dei sacramenti, con l’obiettivo di far si che la comunità credente assuma coscientemente e liberamente l’impegno battesimale e raggiunga la sua maturità di comunità apostolica al servizio del Regno di Dio, il suo essere chiesa che vive e celebra l’amore del Padre per Cristo nello Spirito.



    La pastorale è...

    Possiamo definire la concezione di pastorale soggiacente al progetto NIP in questo modo; Pastorale è:

    • il servizio proprio della Chiesa

    • alle persone e alla comunità-popolo

    • di un tempo (epoca) e di un luogo (cultura)

    • perché rispondano progressivamente alla propria vocazione, alla comunione con Dio, alla santità, in quanto persone e in quanto comunità-popolo

    • raggiungendo la salvezza-liberazione in Cristo

    • e così avvenga e si dilati il regno di Dio

    La pastorale è, prima di tutto, un atto di fede nella presenza di Dio operante nella storia, intesa come «luogo teologico» essa parte dalla lettura dei segni della presenza di Dio nella storia (GS 4,14,44).

    Per fare pastorale è necessario conoscere la situazione di un tempo (epoca) e di un luogo (cultura) e scoprire gli avvenimenti, i significati della coscienza collettiva e la carica di futuro contenuti nella situazione in esame.

    Questi avvenimenti vanno letti alla luce della Parola di Dio per riconoscere in essi quali sono i segni della presenza di Dio e i segni della presenza del mistero dell’iniquità

    La pastorale è un servizio a Dio nell’uomo e all’uomo nella sua relazione con Dio. Si tratta non di fare cose buone per gli altri, ma di compiere ciò di cui gli altri hanno bisogno perché diano la propria risposta a Dio e così realizzino la propria vocazione. È un atto di carità teologale. Si tratta di convertirsi permanentemente dal potere al servizio; dalla comodità e fissità della disinstallazione e alla peregrinazione; dall’avere alla povertà; dall’attivismo all’apostolato; dal verticalismo e dal clericalismo alla partecipazione di tutto il popolo di Dio; dal ritualismo, dal sacramentalismo e dal moralismo all’evangelizzazione e al catecumenato permanente; dall’individualismo alla comunità-popolo.

    La finalità della pastorale è che l’uomo, tutto l’uomo come persona, gruppo, popolo dia la sua risposta libera alla Buona Notizia e raggiunga la sua pienezza personale e comunitaria, cioè con la comunione con Dio. Questa pienezza vissuta nella carità è la santità alla quale tutti sono chiamati come persone, come comunità, come popolo di Dio. La dimensione missionaria della Chiesa esige che l’annuncio giunga a tutti gli uomini. La pastorale tende a porre ogni uomo di fronte alla propria responsabilità, davanti a Dio e per il Vangelo.

    Il servizio della pastorale è proprio di tutto il popolo di Dio, secondo i diversi ministeri, doni e carismi, e non solo nella gerarchia. Il popolo di Dio e in esso ogni cristiano è responsabile di tutto il Vangelo per tutti gli uomini.

    Il servizio della pastorale che si realizza mediante: la Parola, la liturgia e l’orazione, la fraternità, per essere autentica esige, come condizione indispensabile, strutture di partecipazione e di comunione, metodi di analisi, di riflessione, di discernimento, di pianificazione e di revisione. La pastorale deve essere organica e pianificata.

    La pastorale, in conclusione, è un profondo atto di fede in ogni momento storico come un momento di salvezza e si traduce in una azione che ne rende possibile la rivelazione, l’attualizzazione e la celebrazione festosa.

    Il metodo con cui il progetto è stato elaborato è il metodo prospettico. La prospettiva consiste anzitutto in un atto di anticipazione, attraverso il quale ci si pone mentalmente nel futuro, un futuro «desiderabile». Essendosi poi situati mentalmente su tale futuro, come su di un osservatorio, si riflette sulla realtà attuale allo scopo di ordinare e di accelerare il processo progressivo di trasformazione del presente nel futuro cui aspiriamo. Non si tratta cioè di indovinare il futuro probabile, ma piuttosto di preparare il futuro desiderabile.

    Idea forza e fine

    Il nucleo fondamentale e dinamico di una nuova immagine di parrocchia ideale è che questa sia: comunione organica e dinamica del popolo di Dio, delle comunità ecclesiali di base e delle famiglie in un processo catecumenale permanente, presieduta da un presbitero, nella Chiesa locale.

    Il fine ragione e giustificazione ultima di tutto il progetto è che la parrocchia sia il popolo di Dio nel quale «si fondono in unità tutte le differenze umane che vi si trovano e vengono inserite nell’universalità della Chiesa» (AA 10) di modo che essa possa «rappresentare in un certo modo la Chiesa visibile stabilita su tutta la terra» (SC 42), come popolo pellegrino verso la casa del Padre.



    Obiettivo ultimo

    Una comunità ecclesiale risultante dalla comunione organica e dinamica del popolo di Dio, delle comunità ecclesiali di base (CEB), delle famiglie, presieduta dal presbiterio-parroco in nome del Vescovo e nella quale:

    • il popolo in quanto tale si è identificato come popolo di Dio che vive la carità, nella comunione con Dio in servizio ai fratelli

    • ogni CEB è assidua nell’ascolto della Parola, nella celebrazione dell’Eucarestia, nella comunicazione dei beni, nell’orazione e nello zelo apostolico

    • ogni famiglia è una Chiesa domestica

    • ogni persona vive profondamente l’esperienza della comunione con Dio, della comunione fraterna, dell’integrazione di tutta la realtà nell’unità della propria vita





    Criteri per l’azione pastorale

    Questi criteri costituiscono i presupposti che orientano ogni attività pastorale:

    Primo criterio

    Il rinnovamento della parrocchia deve partire fin dall’inizio con tutti i battezzati; si devono convocare tutti e sempre in forma sistematica perché se qualcuno non vuole accogliere il messaggio deve essere lui a separarsi.

    Secondo criterio

    L’azione pastorale non deve partire da ciò che noi crediamo sia bene per il popolo, ma dai segni della presenza di Dio nel suo popolo. La pastorale deve assecondare l’azione di Dio e deve quindi partire da quanto c’è di bontà e di verità in ogni persona e nell’insieme del gruppo umano concreto nel quale operiamo. Si tratta, insomma, di offrire ciò che aiuta a fare un passo, a crescere in modo che il popolo sia in grado di accogliere ciò che gli si propone perché è alla sua misura, a misura della sua crescita nella fede, perché è ciò che il popolo si attende: tutta l’azione pastorale deve essere «dosata».

    Terzo criterio

    L’azione pastorale deve perciò partire dai poveri, da coloro che sono portatori di speranza, da quell’immensa maggioranza che «non sa», «non può», «non pratica», «non corrisponde», «non possiede»... ; se i poveri non sono evangelizzati, l’evangelizzazione e di conseguenza il piano pastorale non sono autentici. I poveri devono arrivare ad essere i protagonisti del piano pastorale.

    Quarto criterio

    Non si deve distruggere nulla di ciò che esiste, ma piuttosto orientare tutto - persone, associazioni ecc. - verso gli obiettivi proposti.

    Quinto criterio

    Si deve distribuire il maggior numero di responsabilità al maggior numero di persone; è molto meglio che molti facciano poco che pochi facciano molto. Si devono creare spazi perché sorgano nuovi leaders dall’azione si formino nell’azione; volerli formare in anticipo sarebbe rischiare di chiuderli alla collaborazione o alienarli dal loro ambiente.

    Sesto criterio

    Il cammino che proponiamo è lento, progressivo e globale. Lento perché il ritmo lo impone il popolo, la sua capacità di crescita fino alla pienezza della sua vocazione. Progressivo perché comporta la crescita verso una vita più umana e sempre più coerente con la fede; è un processo collettivo di conversione delle persone, delle loro relazioni e delle organizzazioni la cui anima è la vocazione universale alla santità. Globale perché coinvolge tutti i battezzati, abbraccia tutte le azioni pastorali e coordina tutto in un unico processo.

    Settimo criterio

    Si deve costruire il piano pastorale non partendo dal passato, né semplicemente dai problemi che ci impone il presente, ma partendo dal futuro desiderato e voluto, frutto cioè di una opzione libera.



    Ambiti di azione - livelli operativi

    1. Pastorale della moltitudine

    • Non è la pastorale della religiosità popolare dal momento che questa non ha solo manifestazioni collettive, ma anche individuali.

    • Non è la pastorale di massa perché si tratta di un popolo che si esprime e non di una somma di anonimi.

    • È la pastorale della moltitudine, nel senso che tende a coinvolgere l’insieme in quanto tale, come popolo di Dio; si dirige cioè a tutti, indistintamente.

    • È l’evangelizzazione della cultura.

    • È la religiosità popolare nelle sue espressioni collettive.

    2. Pastorale delle piccole comunità

    È lo stesso popolo organizzato in piccoli gruppi, in armonia con i criteri espressi nell’ideale, dove si parla delle CEB.

    Ogni incontro si tiene presso una famiglia.

    Il ritmo degli incontri è mensile.

    3. Pastorale familiare

    È la famiglia e l’insieme delle famiglie della parrocchia che vivono un itinerario catecumenale per giungere ad essere «Chiesa domestica». È l’ambito primario nel quale ogni persona vive la sua esperienza di comunità e di comunità di fede. Lo scopo è quello di creare un movimento generale di tutte le famiglie.

    I contenuti devono servire simultaneamente al cammino catecumenale e ai problemi specifici dei coniugi fra loro e in relazione ai figli.

    4. Pastorale settoriale o dei movimenti specializzati

    Sono le realtà e i problemi specifici che le persone hanno in relazione: all’età (bambini, adolescenti); all’attività e al ruolo che svolgono nella società (operai, agricoltori, professionisti, militari, professori, politici....); a interessi religiosi (ecumenismo).

    5. Servizi pastorali

    Sono i servizi che hanno come finalità diretta e immediata l’evangelizzazione, la catechesi, la liturgia e la preghiera, l’aiuto fraterno e la missione.

    Ognuno ha un suo obbiettivo e contenuti propri.

    6. Pastorale ministeriale

    È la formazione dell’insieme delle persone che collaborano nei diversi livelli e che promuovono i diversi servizi e movimenti, compresi coloro che sono impegnati in movimenti che corrispondono a carismi, in quanto il loro servizio diventa ministero se è assunto organicamente nella vita della parrocchia.

    7. Strutture di decisione

    Sono l’assemblea parrocchiale e zonale e le équipe di coordinamento parrocchiale e zonale.

    8. Strutture di elaborazione

    È un organismo che, al servizio dei processi e degli organi decisionali, elabora piani, progetti, sussidi.

    9. Comunicazioni

    10. Economia e finanze

    11. Servizi tecnici

    I primi tre livelli corrispondono alle tre esperienze «comunitarie» che ogni cristiano è chiamato a vivere: nel popolo, nella CEB, nella famiglia.

    I livelli dal settimo all’undicesimo riguardano le strutture, al servizio dei livelli superiori. In particolare i livelli settimo e ottavo si riferiscono alla partecipazione del popolo nei processi di decisione e di elaborazione; livelli nono, decimo, undicesimo riguardano le infrastrutture relative alle comunicazioni, all’economia e ai servizi tecnici.



    La piccola comunità

    È una comunità formata da 25-30 persone adulte - senza contare i bambini piccoli - in cui sono riuniti, prevalentemente, anche se non esclusivamente, nuclei familiari; è così possibile stabilire delle relazioni autenticamente interpersonali, di tutti con tutti.

    È una comunità cristiana, di fede, speranza e carità, vissute in fraternità e unità di spirito nella povertà e nella disponibilità di persone e cose, nella partecipazione e nella corresponsabilità.

    È una comunità di fede che confronta la vita con il Vangelo, si comunica le esperienze personali di fede; assume su di sé la responsabilità di formare i nuovi cristiani, bambini e adulti; dà testimonianza della propria fede all’interno del suo ambiente; educa permanentemente i suoi membri nella fede.

    È una comunità di culto e di adorazione che celebra nei sacramenti e nell’Eucarestia la sua speranza; si pone alla scuola della Parola e dà gloria a Dio.

    È una comunità di carità e di servizi che incarna nella comunicazione dei beni - personali, culturali, materiali - la fraternità da cui è animata e che la spinge al servizio e all’azione missionaria a favore di tutti gli uomini.

    Il fine di questa comunità è incarnare il mistero della Chiesa intesa come comunione degli uomini con Dio e fra loro, cioè come evento salvifico, nell’ambito più vicino possibile alla propria esperienza quotidiana per visibilizzare questo mistero.

    Le comunità ecclesiali di base, di conseguenza, si differenziano dagli altri gruppi o comunità ecclesiali in quanto queste manifestano un aspetto peculiare della Chiesa, corrispondente ad un determinato dono o carisma, mentre le CEB sono quell’ambito nel quale si integrano tutte le differenze umane nell’unità, e questo nel livello più vicino all’esperienza storica della persona. Solo con questa distinzione chiara i diversi carismi possono essere promossi e, allo stesso tempo, integrati in una comunità.

    Le piccole comunità sono quindi gruppi che costituiscono una parte del dinamismo più ampio del rinnovamento della parrocchia; allo stesso tempo la loro promozione è determinante per il dinamismo complessivo. Sono i piccoli gruppi, infatti, che danno un senso di chiesa alla portata di tutti, di chiesa laicale, di gente desiderosa di approfondire e vivere il Vangelo.

    I gruppi costituiscono l’asse portante del definirsi della comunità di fronte a Cristo e alla chiesa. Sono loro che con il loro cotributo di idee ed esperienze permettono alla comunità di vivere in costante crescita verso la santità di popolo di Dio.

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  29. Beh, a prima vista il NIP si direbbe un Cammino senza Kiko e Carmen, cioè senza le distorsioni e aberrazioni neocatecumenali.

    Ma sarà vero?

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  30. Il Movimento per un Mondo Migliore, ispiratore del programma NIP, è un movimento ecclesiale della Chiesa cattolica.

    Nacque ad opera del padre Riccardo Lombardi (1908-1979), allora giovane gesuita piemontese. Da allora il movimento sviluppa l'intuizione della fraternità, come parola significativa da affiancare a uguaglianza e a libertà.

    La data di nascita ufficiale è il 10 febbraio 1952, data del Proclama per un Mondo Migliore di Pio XII.

    Nell'ottobre 2003 il Gruppo Promotore, diretto attualmente da don Gino Moro, ha organizzato, seppur con un anno di ritardo, un convegno internazionale per celebrare il 50° di fondazione del Movimento.

    A tutt'oggi è presente in dodici paesi dell'Europa, dieci dell'America Latina, dieci dell'Africa, quattro dell'America del Nord, quattro dell'Asia e tre dell'Oceania.

    Svolge un servizio ecclesiale di animazione comunitaria delle diocesi, principalmente aiutandole a formulare un proprio piano pastorale.

    Le linee tipiche dei piani pastorali nati dalla collaborazione con il movimento si articolano in tre tappe:

    Fraternità
    Comunione
    Missione
    Ogni tappa è preparata da un intenso lavoro di progettazione e pianificazione, e al termine viene fatto un serio lavoro di verifica sul raggiungimento degli obiettivi formulati. Non si passa alla tappa seguente se non si è raggiunta in maniera significativa la precedente.

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  31. messaggio di newgold69

    mi permetto di fare un copia incolla, ma non è lungo.
    è la seconda lettura dell'ufficio delle letture di oggi.

    Seconda Lettura
    Dalla «Lettera ai cristiani di Filadelfia» di sant'Ignazio di Antiochia, vescovo e martire (Capp. 1, 1 - 2, 1; 3, 2 - 5; Funk, 1, 226-229)

    Uno solo è il vescovo con i presbiteri e i diaconi
    Ignazio, detto anche Teoforo, alla chiesa di Dio Padre e del Signore Gesù Cristo che si trova a Filadelfia, in Asia, che è oggetto dell'amore di Dio e da lui è resa salda nella concordia, ricolma di gioia nella passione del Signore nostro e, irremovibilmente certa della sua risurrezione, gode di ogni dono della misericordia divina.
    Io saluto nel sangue di Gesù Cristo questa chiesa, che è mia gioia eterna e indefettibile, soprattutto se sono uniti tutti i suoi membri con il vescovo, con i presbiteri e con i diaconi, scelti secondo il pensiero di Gesù Cristo, e da lui resi forti e saldi, secondo la sua volontà, mediante il suo Santo Spirito.
    So che il vostro vescovo non ha ottenuto né da se stesso né dagli uomini il ministero che esercita a servizio della comunità, né per propria ambizione, ma gli è stato affidato dall'amore di Dio Padre e del Signore Gesù Cristo. Sono rimasto della sua amabilità; con il suo silenzio egli fa più di quelli che si perdono in vani discorsi. I voleri divini trovano in lui una perfetta risonanza come le corde sonore nella cetra. Perciò la mia anima si compiace dei suoi sentimenti verso Dio, che so virtuosi e perfetti, e della sua fermezza e cordialità che sono un riflesso della bontà del Dio vivente.
    Voi, dunque, figli della luce e della verità, fuggite le divisioni e le perverse dottrine. Siate un gregge docile e fedele, che segue ovunque il suo pastore. Quelli, infatti, che appartengono a Dio e a Gesù Cristo sono tutti con il vescovo. E quelli che si ravvedono e ritornano all'unità della Chiesa saranno anch'essi di Dio per vivere secondo Gesù Cristo.
    Non illudetevi, fratelli miei, chi segue un fautore di divisioni «non erediterà il regno di Dio» (1 Cor 6, 10); chi cammina nella strada dell'eresia non è in accordo con la passione di Cristo.
    Procurate dunque di partecipare ad un'unica Eucaristia, perché non vi è che un'unica carne del Signore nostro Gesù Cristo e un unico calice che ci unisce nel suo sangue e un unico altare, come uno solo è il vescovo con il collegio dei presbiteri e i diaconi, miei compagni di ministero. Comportatevi in modo che qualunque cosa facciate, la facciate secondo Dio.
    Fratelli miei, il mio cuore sovrabbonda di amore per voi e con la più grande gioia cerco di premunirvi, non io, ma Gesù Cristo. Sono, è vero, incatenato per lui, ma per il mio timore si è fatto più grande perché mi vedo ancora imperfetto. La vostra preghiera mi renderà perfetto dinanzi a Dio. Mi affido al Vangelo come alla carne di Cristo, e mi tengo unito al collegio dei presbiteri come agli apostoli. Così potrò ottenere l'eredità a cui la misericordia di Dio mi ha destinato.

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  32. Di seguito il link all'articolo della Civiltà Cattolica dedicata al Movimento per un Mondo Migliore:

    www.laciviltacattolica.it/
    quaderni/2003/3684/Articolo%20Raffo.html

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  33. "... Il progetto NIP è un itinerario catecumenale, di riscoperta della fede in Cristo e del battesimo vissuto dal popolo di Dio in quanto tale. È un cammino che si svolge in tre grandi tappe:..."

    grazie per le informazioni. C'è il rischio che, se sorgono in parrocchie in cui sono presenti i neocat o se neocat come te ci si inseriscano, diventino cloni del cammino. La parte che trovo anomala a prima vista è il fatto che può diventare un altro cavallo di Troia dal quale il cammino si introduce nella Chiesa. Infatti:

    "6. Pastorale ministeriale
    È la formazione dell’insieme delle persone che collaborano nei diversi livelli e che promuovono i diversi servizi e movimenti, compresi coloro che sono impegnati in movimenti che corrispondono a carismi, in quanto il loro servizio diventa ministero se è assunto organicamente nella vita della parrocchia.

    7. Strutture di decisione
    Sono l’assemblea parrocchiale e zonale e le équipe di coordinamento parrocchiale e zonale.

    8. Strutture di elaborazione
    È un organismo che, al servizio dei processi e degli organi decisionali, elabora piani, progetti, sussidi.

    9. Comunicazioni

    10. Economia e finanze

    11. Servizi tecnici"

    Alcune osservazioni a caldo, ma occorreranno ulteriori riflessioni:

    1. a parte il fatto che parlare dell'insieme di movimenti significa porre il cammino nella solita posizione egempone e fagocitante di tutto il resto, su questo non c'è da illudersi che succeda diversamente

    2. Il discorso dell'istituzionalizzazione, con tutti i dati organizzativi, tecnici ed economici, organizzata come per una realtà aziendale, lascia davvero perplessi in una realtà ecclesiale.

    2. Forse non ho visto bene, ma non mi pare emerga da nessuna parte il "ruolo guida" del sacerdote... siamo alle solite!

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  34. Non è che se uscirete dalla porta, in questo modo rientrerete dalla finestra?

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  35. Le domande del questionario di quest'anno sono tre.

    La prima riguardava la comunità
    La seconda la famiglia rispetto al cammino
    La terza la celebrazione della domestica in famiglia

    Tutte le altre cose lette sono state messe per sviare. Appena avrò il testo corretto lo inserisco

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  36. se i fratelli nc continueranno su questo tono inserirò tutti gli appunti della convivenza

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  37. Newgold, la tua lettura parla chiaro, volevo quotare qualcosa ma è significativa dal primo all'ultimo versetto... cito a memoria "l'unica Eucaristia..." e "presbiteri e diaconi, scelti secondo il pensiero di Gesù Cristo, e da lui resi forti e saldi, secondo la sua volontà, mediante il suo Santo Spirito"...
    non aggiungo altro, che il Signore ci sostenga e ci protegga tra i Suoi...

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  38. Eh sì, i gesuiti sono sempre stati all'avanguardia, nel bene e qualche volta nel male.

    La creazione del NIP da parte di padre Lombardi mi fa pensare.

    E' possibile che i gesuiti nel 1970 avessero intuito la deriva neocatecumenale, contrapponendole un movimento speculare nelle intuizioni e nel programma di catecumenato, ma perfettamente ortodosso al magistero della Chiesa?

    Prego un gesuita di rispondere.

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  39. A me pare francamente forzata questa lungimiranza gesuitica.
    Nel 1970 si era ad appena due anni dalla nascita del Cammino.
    Praticamente lo conoscevano solo Kiko, Carmen e mons. Torreggiani che li introdusse presso il card. Dell'Acqua.
    Come è possibile che appena due anni dopo i gesuiti intuissero la 'novità' potenzialmente negativa al punto da contrapporle un modello di catecumenato più ortodosso?

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  40. A meno che padre Lombardi, che era un comunicatore d'antan oltrechè gesuita, dunque ben informato, abbia avuto conoscenza in qualche modo della dottrina di Kiko e Carmen, e resosi precocemente conto sia delle potenzialità di affermazione, sia delle devastazioni dottrinali, abbia programmato in silenzio e riserbo un movimento similare e contrapposto.

    Qualcuno dovrebbe far luce, rispetto a queste singolari coincidenze...

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  41. Un piccola basilare elementare osservazione, che però credo dica già molto:

    "Le comunità ecclesiali di base, di conseguenza, si differenziano dagli altri gruppi o comunità ecclesiali in quanto queste manifestano un aspetto peculiare della Chiesa, corrispondente ad un determinato dono o carisma, mentre le CEB sono quell’ambito nel quale si integrano tutte le differenze umane nell’unità, e questo nel livello più vicino all’esperienza storica della persona. Solo con questa distinzione chiara i diversi carismi possono essere promossi e, allo stesso tempo, integrati in una comunità."

    questa è la differenza sostanziale col cammino nc, a parte la guida di sacerdoti (ho conosciuto p. Rotondi, sacerdote doc):
    non la massificazione e castrazione della persona sulla base del presunto carisma degli iniziatori; ma (come è umano e normale e cristiano che sia) l'integrazione dei diversi carismi delle persone nella comunità

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  42. E poi le comunità di base non hanno creato un'altra estetica, un'altra gerarchia, metodi castranti, e soprattutto non un'altra Eucaristia...

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  43. "affermazione, sia delle devastazioni dottrinali, abbia programmato in silenzio e riserbo un movimento similare e contrapposto."

    movimento che poteva essere una risorsa importantissima per la Chiesa e che in qualche modo è stato oscurato dall'aggressivo e fagocitante imporsi del Cammino NC

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  44. Si, Mic.
    Inoltre quel ruolo-guida di cui lamentavi l'assenza c'è nel NIP, ed è incarnato dal presbitero-presidente che agisce in nome del vescovo.

    Siamo lontani dalla predominanza anomala del catechista neocatecumenale.

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  45. Dopo questa analisi, interessante per conoscere sempre meglio cosa si muove nella Chiesa, ma dispersiva per il nostro persorso, vogliamo tornare al tema della pagina?

    Nuova estetica che esprime una nuova teologia? E' ammissibile?

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  46. Un'ultima annotazione.
    Se quella era l'intenzione ed il progetto di padre Lombardi, si è scontrata evidentemente con l'imprevedibile 'effetto' Kiko.
    Ciò spiega il differente successo delle due proposte di catecumenato.
    Del resto,chi poteva mai pensare allora che quell'oscuro pittore spagnolo calamitasse tanta gente attorno alla sua stravagante e bislacca teologia?

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  47. "Nuova estetica che esprime una nuova teologia? E' ammissibile?"

    Assolutamente no!!

    Sarebbe come dire, semplificando concettualmente, che poichè in quanto profeta ispirato mi piacciono i cocomeri a strisce gialle e rosse, la Chiesa deve approvare la mia cocomerologia e di conseguenza sostituire la sacre immagini con le icone dei cocomeri gialli e rossi nei suoi templi, a immagine somiglianza del Dio-cocomero da me immaginato...

    Per carità di Dio!

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  48. Allora scusate la Chiesa ce l'ha la soluzione! Inglobare il CN nelle comunità di Base!!!!

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  49. ma con taaanta attenzione a sacerdoti responsabili!!!!!

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  50. le persone "orfane" del cammino che potrebbero sentirsi spaesate in una parrocchia dove non si coagulano "fraternità" più strette, non avrebbero che da confluire nelle comunità di base... troppo semplici? troppo autentiche?
    saprebbero fare a meno di kiko e delle sue mirabolanti fascinazioni?

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  51. Ho i miei dubbi su questo trasloco, Mic.
    Vuoi togliere dalle mani dei catechisti il potere dell'interpretazione del Verbo, il gioco crudele degli scrutini, il predominio assoluto su preti e fedeli, la potestà di zittire perfino i vescovi, il controllo dei soldini che affluiscono? E i banchetti eucaristici, e le danze comunitarie? Ecc..ecc.

    No, questo trasloco nelle CEB non lo accetterebbero
    mai...

    RispondiElimina
  52. Ieri Benedetto XVI ha detto che bisogba fare di tutto per cercare l'unità con gli ortodossi. Ora, gli ortodossi tengono molto all'estetica e alla liturgia... Secondo voi un ortodosso che vede una chiesa e una celebrazione neocatecumenale, cosa pensa?

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  53. Infatti, stefano, scappa e dice che siamo ridotti male!

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  54. forse questa sera avrò le domande del questionario

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  55. Oggi guardavo le trascrizioni delle convienze di inizio corso che i catechisti scrivono ricopiando ciò che Kiko dice alle convivenze d inizio corso...
    Stranamente nell prima pagina c'è sempre scritto "Bozze non corrette".
    Ma questo può giustificare le eresie che uno dice? In ogni caso è il suo pensiero e in ogni caso non vengono mai correte e i catechisti devono riportare alle loro comunità le parole che ha detto Kiko nel modo più fedele possibile!
    Gli accenni alla nuova estetica sono quasi sempre presenti nelle catechiesi.
    Si parla sempre di Nuovo: Nuovo clero, nuova estetica, nuova evangelizzazione, nuova liturgia, non è che per nuovo intendano... altra estetica, altra liturgia, altra evangelizzazione, insomma altra chiesa, il tutto camuffato come frutto del Concilio Vaticano II....

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  56. piuttosto che far godere voi me lo mangio il questionario!

    poi tanto avete il fratello "Milano" che vi posta tutti gli appunti della convivenza.

    ricordate: "darà a ciascuno secondo le sue opere"

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  57. Caro felipe, il questionario te lo mangi perché il CNC non fa nulla in comunione con gli altri fratelli Cattolici. Di cosa hai paura? Che ti dicano in faccia le deformazioni che ci sono ?

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  58. "ricordate: "darà a ciascuno secondo le sue opere""

    vale solo per noi?

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  59. messaggio di newgold69

    uno dei tantissimi pregi di questo blog e del sito annesso è che fa venire a galla la verità, scopre gli scheletri nell'armadio.

    è ovvio che c'è chi, come l'ultimo post, la paura e la vera verità fa dire stupidagini e minacce perché fa paura.

    molti neocat, hanno talmente paura della verità che preferiscono stare nella menzogna, piuttosto che rinnovarsi e cambiare nella verità.

    tanto, prima o poi, tutti i nodi verranno al pettine. e allora si che saranno guai per tutti coloro che hanno preferito la menzogna alla verità, il menzognero a Gesù Cristo!

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  60. "Bozze non corrette".

    non potrebbe riferirsi al fatto che sono quelle autentiche, cioè quelle non "corrette" per la Santa Sede?

    RispondiElimina
  61. No, sono le trascrizioni di quello che dice kiko nelle convivenze di inizio corso.
    secondo me lo fanno a posta a mettere Bozze non Corrette, siccome sanno che ci sono eresie dette e si esprime sempre il modello di chiesa che immagina il CNC si mette al dicitura non corrette, in modo che se vanno in mano a qualcuno, tipo un vescovo, dicono, ma no li dobbiamo ancora sistemare e correggere, ma in realtà non si è mai fatto! il catechista deve riportare fedelmente ciò che scritto, ovvero il pensiero di Kiko e Carmen.

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  62. Sì ma la "non correzione", anche se strumentale, non può coprire!

    Un Cattolico potrà pure dire qualche fesseria, potrà pure commettere errori di ignoranza (nel senso letterale del termine); ma sui dogmi della sua Fede?????

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  63. leggetevi il grande inquisitore di Dostoevskij, parte dei fratelli karamazov, troverete kiko vestito da inquisitore che descrive con dovizia di particolari la sua "chiesa". è davvero sorprendente, ve lo consiglio.

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  64. E comunque l'ignoranza si corregge e si LASCIA correggere!

    Non si chiude a riccio ributtando a mare qualsiasi aiuto esterno dichiarandolo giudizio e calunnia!!!

    Una reazione del genere non è certo genuina!

    RispondiElimina
  65. felipe ma come stai?

    il fratello milano non invia le risposte del questionario, ma le domande!!

    Che c'è di male?

    AH GIA', DIMENTICAVO...

    I L G R A N S E G R E T O ! ! !

    felipe, tu hai pauuuura...
    mi sa che ti vergooooogni...
    e se poi la gente legge il questionario? vi perseguiteranno tutti!!

    anzi, ancora peggio, magari poi lo viene a sapere il PAPA... e fa chiudere il cammino.. ma no.. il PAPA è con voi.. e allora? che paura c'è?

    ...già, la GGGENTE non capisce.. la gente..
    avete sentito parlare dei NEOROMANI?

    stanno costruendo dei NEOCOLOSSEI nelle città più importanti di Italia per mandarci dentro NEOLEONI e NEOCATECUMENI.. ahi ahi..

    ahò, svegliaaaaaa!!!

    a proposito, se vuoi ti mando il questionario degli ultimi esercizi spirituali proposti nella mia diocesi, io non ho nessun problema a renderlo pubblico, più che altro lo faccio per te visto che a quanto leggo ti piace mandar giù carta...

    scusate la cattiveria ma non ne posso più.

    RispondiElimina
  66. e poi altro che blog, qui bisogna fare una bella casella postale, raccogliere tutto, questionari, documenti, fotografie, registrazioni vocali delle catechesi e mandare tutto al PAPA. senza intermediari. non scherzo.

    E GUAI AL PRIMO CATECUMENO CHE OSA OBIETTARE A QUESTA PROPOSTA. VOI DITE SEMPRE CHE LE GERARCHIE SANNO. QUINDI AL MASSIMO, DAL VOSTRO PUNTO DI VISTA, PIOVEREBBE SUL BAGNATO. E SAREBBERO TUTTI FELICI E CONTENTI.

    MANDARE TUTTO DIRETTAMENTE A ROMA

    MANDARE TUTTO DIRETTAMENTE A ROMA

    MANDARE TUTTO DIRETTAMENTE A ROMA

    bye

    RispondiElimina
  67. Beh sì.

    Se tutti sanno tutto davvero, perchè non si dovrebbe mandare tutto al Papa? Che problemi ci sarebbero? Non si dovrebbe venire alla luce del sole?

    RispondiElimina
  68. Cosa direbbe San Pio da Petrelcina sapendo che nella Chiesa si sono introdotti 2 imbonitori eretici che stanno abbattendo la Fede dall'interno???

    Questo esempio che diamine c'entra??????

    Padre Pio parla della sua REPUTAZIONE e non della Fede Cattolica! Questa è l'ultima volta che lo posti! ORA BASTA!

    RispondiElimina
  69. QUESTA L'AVEVO PREPARATA PRIMA DELL'INTERVENTO di S. PIO

    sssst stefano, non scrivere..

    "brevi indicazioni sulla corretta maniera di comunicare nel web per il giovine neocatecumeno:

    - di fronte ad un'accusa comportati così:

    1.verifica se l'accusa è generale o se si può riferire a fatti circostanziati: in tal caso ammetti l'errore, minimizzalo e difendi il cammino nella sua interezza

    2.se l'accusa per sua natura è generale (non sussistendo il caso descritto al punto 1), verifica se l'interlocutore per debolezza o "principianza" si è lasciato sfuggire qualche giudizio sulle persone che aderiscono al cammino: in tal caso rispondi che sta giudicando con cattiveria i fratelli e che ciò non è cristiano

    3.se l'accusa è generale (non sussistendo le condizioni di cui al punto 1) e non contiene giudizi sulle persone (idem per il punto 2) cerca una qualche citazione autorevole che lodi l'opera del cammino

    4.se l'accusa è generale e per la sua natura argomentativa non può palesemente essere trattata secondo i punti 1. 2. e 3. , NON RISPONDERE. ATTENDI CHE SI RIPRESENTINO NUOVE PROVOCAZIONI CHE SI POSSANO TRATTARE COME ILLUSTRATO SOPRA.
    "

    RispondiElimina
  70. " il venerato padre Pio da Pietralcina chiamò i neocatecumenali i nuovi falsi profeti già dal loro inizio, e così è stato "

    Lettera di Padre Zoffoli al direttore di Radio Maria

    RispondiElimina
  71. "e poi altro che blog, qui bisogna fare una bella casella postale, raccogliere tutto, questionari, documenti, fotografie, registrazioni vocali delle catechesi e mandare tutto al PAPA. senza intermediari. non scherzo."

    Il tono perentorio di questo messaggio ha l'aria e lo stile neocatecumenali, direi... Certo, la casella postale uno la dovrebbe rendere nota... quale occasione migliore per individuare coloro che la gestiscono?

    Non per conservare l'anonimato ad oltranza perché, se necessario, ognuno di noi è disposto ad assumersi le sue responsabilità e
    a continuare a non tacere in tutte le sedi opportune e inopportune; ma per garantire per quanto possibile una testimonianza almeno serena...

    Non ti preoccupare, Anonimo, al Papa è già stato fatto avere tutto quel che si doveva...

    RispondiElimina
  72. bisogna aggiungere il punto
    5. cita a sproposito. con nomi dei santi

    ma adesso arriva il contrattacco

    RispondiElimina
  73. Luca 8,16-18
    16 Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la pone sotto un letto; la pone invece su un lampadario, perché chi entra veda la luce. 17 Non c'è nulla di nascosto che non debba essere manifestato, nulla di segreto che non debba essere conosciuto e venire in piena luce. 18 Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha sarà dato, ma a chi non ha sarà tolto anche ciò che crede di avere».

    RispondiElimina
  74. Ciao "vulcanetto di fango"

    RispondiElimina
  75. Uhhhh! Tanto fango sai. Quello che mi ha messo addosso Kiko..L' altro "fico"..

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  76. Ti puoi sempre lavare alla piscina di Siloe...

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  77. Avete messo al lavoro Gherardo, lo scienziato?

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  78. "sssst stefano, non scrivere.."

    ??????

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  79. Uhè!

    Ciao Luiz! Fai il "vigilante tu adesso? Mi inserisci all'infinito un brano del Papa per la Chiesa d'America??? MAH!

    Ti guardi bene dal mettere in maiuscolo la parte che richiama all'obbedienza alla Chiesa e alla COmunione Parrocchiale... Beh! Sarà sicuramente un'invenzione...

    Salutami l'altro "fico"!

    RispondiElimina
  80. RISPOSTE AL questionario della convivenza di inizio corso disse...

    "la "Nuova estetica" kikiana" disse...

    RINNOVARE L'ISTITUZIONE PARROCCHIALE

    41. La parrocchia è un luogo privilegiato in cui è possibile per i fedeli fare L'ESPERIENZA CONCRETA DELLA CHIESA. (137)
    ......(tagliato dall'amministratore)

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  81. INDOVINATE UN PO' CHI E' QUESTO UTENTE????? :-D

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  82. E' da un po' di tempo che ci mancano le esortazioni della sorella di Mosè e di Aronne?
    Ha avuto qualche problema dermatologico o vi segue da lontano
    come faceva lungo il Nilo?

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  83. sono tre giorni Steph, che cancello kilometri di quella roba!

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  84. Mah, veramente caro "fico" MIRIAM, si è data quel nome in onore della Beata Vergine Maria, Madre nostra!

    Ma immagino che per voi ragionare in termini Mariani risulta difficile.. :-)

    E comunque è solo indaffarata ma segue ;-)

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  85. Lo immagino Mic.

    Chissà le direttive date dal "fico maggiore" ai "fichi piccoli".. :-D

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  86. In effetti è comunissimo chiamare Maria col nome ebraico di Miriam...

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  87. Gli "strani silenzi di oggi preludevano ad una mossa... appena gli è andata buca, è ricomparsa la "mosca cocchiera" con tutti i disturbi...

    Non è curioso, Steph?

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  88. "In effetti è comunissimo chiamare Maria col nome ebraico di Miriam..."

    ma a te chettefrega!

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  89. Dice il fico:

    "In effetti è comunissimo chiamare Maria col nome ebraico di Miriam..."

    Beh. E' un'ironia fuori posto.

    Fra gli Orientali per esempio è comunissimo. Il nome è diffuso anche in Europa e il riferimento non è alla sorella di Mosè ma alla Regina del Mondo!
    Inoltre può essere appasionata di lingue semitiche...

    Poi, caro Fico, chi meglio di voi Ebrei potrebbe capirla? ;-)

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  90. Mi interessa tutto. Non vado a settori. Sconfino nella curiosità morbosa? Sono in piena sintonia con il vostro style.

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  91. Poi sai, con la vecchiaia i difetti si intensificano, guarda il povero Luiz per esempio...

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  92. Certo che facciamo sorridere: si potrebbe fare un film:
    "Per qualche teologoumeno in più"

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  93. Sì poveraccio.

    Sta postando come un forsennado una selezione NC di brani ecclesiali dimenticandosi di mettere in maiuscolo quello che non gli piace e omettendo tutto il resto dei documenti che non gli piace...Poveraccio

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  94. "Mi interessa tutto. Non vado a settori. Sconfino nella curiosità morbosa? Sono in piena sintonia con il vostro style."

    curiosità morbosa o attenzione desta?

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  95. Comunque quella interpretazione architettonica della Chiesa come figura del Tempio di Gerusalemme
    mi sembra più una convergenza parallela che una disposizione
    generata dalla Tradizione.

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  96. ??????????????????


    :((((((((((((((((

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  97. Direttorio generale delle Catechesi del Papa non di quelle di Kiko.......

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  98. Catecumenato non Neo-catecumenato
    nell'ambiguita' ci si infiltra bene eh..?

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  99. "Comunque quella interpretazione architettonica della Chiesa come figura del Tempio di Gerusalemme
    mi sembra più una convergenza parallela che una disposizione
    generata dalla Tradizione."

    E' una tua opinione, dovresti supportarla con dei dati

    RispondiElimina
  100. "la "Nuova estetica" kikiana" said...
    ??????????????????

    :((((((((((((((((

    Oh, per bacco!!

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  101. "Voi non ascoltate" ha postato un documento megalattico, ovviamnete cancellato; ma voi che ascoltate non avete niente di meglio da dire o da fare?

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  102. LE JEU DES TROIS CARTES

    Grande lavorìo oggi nel Sacro Palazzo,Aula Kappa,dove(sotto lo sguardo acuto del cannocchiale di Dona Carmenita dal palazzo di fronte) è stato preso in esame il blocco di Orientamenti del senor Kirikus por la primera convivencia:in totale 57 pagine.

    Ognuno dei 18 pelati insieme con mister Pylko dopo la processione delle ore 9,00 ha provveduto a incensare ognuna delle 57 pagine del grande tomo,tutte pagine staccabili,per comodità di lettura e di analisi. Le operazioni preliminari si sono dunque protratte fino alle ore 12,45.

    Di poi Mister Pylko,vista lora tarda ha deciso di assegnare a ciascun alto pelato e a sè stesso tre pagine a testa che sono state attentamente vagliate dalle ore 12,45 alle ore 12,05.

    Di poi per socializzare "ad assaggium" i risultati di ogni analisi individuale,ciascuno degli esaminatori ha coperto le proprie tre carte invitando l'alto pelato che aveva di fianco a sceglierne una,la più importante. Così ha fatto anche Mister Pylko più ridanciano che mai.
    Ben presto si è levato alto il brusio nella sala mentre il sudatissimo Stefano Pirimpedda di Pipipipirizym.org correva di qua e di là affannosamente per carpire qualche commento agli alti pelati onde avere materia per il suo articolo quotidiano.

    Il faticosissimo lavoro di analisi è durato fino alle 14,15,quando qualcuno,avendo dato uno sguardo all'orologio ha suonato l'allarme rancio e si è verificato un tremendo fuggi fuggi generale.

    Mister Pylko,rimasto solo,ha raccolto tutte le pagine volate di qua e di là con l'aiuto di Pirimpedda e non ha potuto far altro che chiudere da solo il verbale di approvazione di tutto l'orientamento preso in esame oggi.

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  103. ULTIMISSIME

    El senor Kirikus ha dato disposizioni che i ragli seminati dai quadrupedi neocat siano sempre pù raffinati ed eseguiti- in ossequio alla nuova estetica - in chiave di Kappa anzichè in chiave di Do.

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  104. la parrocchia come Comunita' di comunita' e movimenti che pero' la domenica
    celebrano la messa tutti insieme!

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  105. Anche a me.Giornata pesante!

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  106. L'anonimo citazionista che continua a postare il testo di Giovanni Paolo II si rende conto che il Cammino è l'esatto contrario di quanto auspicato dal compianto Papa?

    Parrocchie accoglienti e solidali (???!!!), formazione di comunità tali da permettere vere relazioni umane (sic), coltivare la comunione non solo "ad intra" (sic) ma anche con la comunità parrocchiale (sic), coinvolgimento dei movimenti di apostolato esistenti, costruire ponti fra le persone (!!!!), ecc.

    Ma se il Cammino fa esattamente il contrario:

    - rende la parrocchia chiusa e inospitale

    - tronca le relazioni umane separando i fedeli

    - celebra l'eucaristia soprattutto ad intra

    - non coinvolge nessun movimento nel proprio àmbito

    - i ponti tra le persone li taglia...

    Ci vuole davvero una grande faccia di bronzo per richiamare atti che smentiscono in toto il Cammino!

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  107. "Ci vuole davvero una grande faccia di bronzo per richiamare atti che smentiscono in toto il Cammino!"

    atti che non sarebbero stati cancellati se non fossero invocati come legittimazione del cammino NC, che avrebbe senso se fosse davvero ecclesiale e fosse rispondente a tutte le bellissime condizioni che quegli atti postulano...

    per di più postati come sempre in maniera selvaggia e anonima pretendendo che li accogliessimo in toto come rappresntativi della realtà del cammino NC, mentre tali non sono!!!!

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  108. Beh questa e' una notizia,
    dopo piu' di un anno viene aggiornato il sito geocities

    con un interessante documento
    di Don gino Conti
    che forse potrebbe meritare
    un thread a parte

    http://www.geocities.com/Athens/Delphi/6919/ita_index.htm

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  109. Ma forse Kiko e' questo il senso
    del tuo vagare
    fuori dalla Chiesa
    per farsi e fare un po' male

    forse alla fine di questa triste storia
    qualcuno troverà il coraggio

    per affrontare tutti i tuoi errori
    e cancellarli da questo viaggio

    per vivere davvero ogni sacramento
    senza pervertimento,
    senza pervertimento.

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  110. Kiko cammina per la strada dimesso,
    forse un po' distratto,

    Kiko e' un profeta
    o forse un matto

    Sono passati quei tempi
    quando una tua predica provocava
    turbamenti

    quando tutto era piu' semplice
    e qualche vescovo diventava complice

    perche' il Cammino e' un brivido
    che vola via

    e' tutto un equilibrio sopra l'eresia
    sopra l'eresia

    RispondiElimina
  111. Caro Gherardo, la cosa che più mi stupisce è che proprio oggi, abbiamo aggiornato il sito con le nostre considerazioni tratte dal thread sui Seminari RM, da noi integrate, che corrispondono perfettamente alla tesi esposta, con ovvia maggiore proprietà e autorevolezza da Don Gino Conti!
    Se potevamo dire queste cose in coscienza, ma con timore e tremore, ora la Provvidenza ha provveduto...

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  112. gherardo ha detto...

    la parrocchia come Comunita' di comunita' e movimenti che pero' la domenica
    celebrano la messa tutti insieme!

    appunto gherardo, si chiedano i fratelli del CNC come mai tutti i movimenti, tutte le associazioni che sono presenti delle parrocchie, pur avendo carismi diversi si incontro asseimea la domenica per partecipare assieme alla Santa Eucarestia, che è appunto il sacramento dell'unità e della comunione di tutti i cristiani... Come mai nel CNC si va il sabato sera e mai la domenica?

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  113. Caro Mic
    il documento di don Gino Conti
    mi sembra un documento "pesante"
    nel senso che nelle gerarchie
    della Chiesa non potra' essere ignorato
    ci si dovra' misurare con esso
    forzatamente.

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  114. Se non è un segno questo, ragazzi!
    Guardate, nel nostro documento, il capitolo: Ruolo dei Sacerdoti nei confronti della Chiesa

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  115. Non solo è "pesante" ma ci dice che non avevamo le traveggole!!!

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  116. LO STESSO GIORNO!!! e non ci eravamo certo messi d'accordo, ve lo assicuro!

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  117. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  118. E' confortante si, Mic!
    Vuol dire che il nostro impegno
    non e' stato a vuoto, ci siamo presi
    il compito di continuare
    nella nostra testimonianza-analisi
    anche quando forse dopo le prime semi-approvazioni delle gerarchie
    si poteva pensare di abbandonare.
    Ma la consapevolezza di tanti fratelli in difficolta' non ce lo avrebbe potuto permettere.
    Non sappiamo come evolvera' la situazione
    ma possiamo dire che qualche frutto la nostra discussione lo sta portando.

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  119. Scusate, ma se quello che ha scritto don Gino Conti fosse vero... io non avrei partecipato per 7 anni all'eucarestia?

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  120. Non so gherardo, ma secondo me in quel momento il pane e il vino diventano lo stesso corpo e sangue di Cristo...
    Sicuramente, come ho detto e testimoniato, non sempre è trattato da tutti in modo degno, ma dire che non avvenga la transustanziazione mi sembra un po' azzardato e sarebbe davvero grave...

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  121. "Scusate, ma se quello che ha scritto don Gino Conti fosse vero... io non avrei partecipato per 7 anni all'eucarestia?"

    per i fedeli in buona fede "supplet ecclesia", Seby

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  122. Caro Seby
    la materia e' talmente delicata
    che non e' facile dare una risposa,
    non so quanto conti il fatto che la persona che lo riceve, creda di ricevere il corpo di Cristo.
    quando sei tornato alla "comunione normale" hai notato una differenza?
    Forse sta li la risposta.

    Certo questa e' materia da veri esperti della dottrina della fede,
    Percio' il documento di don gino e' "pesante" perche' riprendendo motivazioni
    adottate dallo stesso pontefice in altri contesti raggiunge delle conclusioni
    a dir poco imbarazzanti.
    Qualcuno si dovra' esprimere in proposito.

    RispondiElimina
  123. Comunque, io credo che la Santa Eucarestia sia valida.. il che, comunque, è anche peggio visto gli abusi liturgici...

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  124. Bravo!!!

    Coraggio!!!

    andate avanti su questa linea !!!

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  125. Si andiamo avanti per la ricerca e l'amore della verità che si girda sui tetti e non si tiene nascosta come vorrebbe e fa il CNC!

    RispondiElimina
  126. SFIDA:

    Perchè non mandate il documento di don Gino Conti alla

    Congregazione per la Dottrina della Fede,

    Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti,

    Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli,

    Congregazione per il Clero,

    Pontificio Consiglio per i Laici,

    Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi,

    Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali

    ??????

    Ma...

    dubito che ne abbiate il coraggio !!

    DUBITO!!!

    RispondiElimina
  127. sono stati già inviati

    RispondiElimina
  128. e...

    hanno risposto ?!

    ;)

    RispondiElimina
  129. paura di chi? di voi?
    ahahahahahah che ridere....
    nella menzogna forse ci siete voi... siete usciti per ALCUNE cose che non vi piacevano, come mai ora ODIATE TUTTO???

    per me il questionario può essere non pubblico, di più.
    lo potete mandare al Papa, a tutti i dicasteri e prefetti: non c'è nulla di quello che voi dite, è assolutamente un questionario normalissimo e in linea con tutti quelli delle convivenze di inizio corso.
    ma siccome so che trovereste da ridire anche su quello e da chiacchierarci per giorni e giorni allora lascio che sia uno dei vostri a postarlo, qualcuno però che per averlo deve essere ancora al di dentro... quindi forse non odia proprio tutto...

    ultima parola x te anonimo anche se ti hanno già risposto a dovere: pensa a scrivere chi sei anzichè vergognarti, al resto penserà la Chiesa.

    Un'ultima cosa: se volete tanto sapere di cosa trattava il questionario perchè non andate a riceverlo alla convivenza? :-)

    Pax vobiscum

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  130. cavolo don Conti, allora anche le specie consacrate a Porto S. Giorgio da S.S. Giovanni Paolo II non erano diventate Corpo e Sangue di Cristo...
    però...

    RispondiElimina
  131. "Un'ultima cosa: se volete tanto sapere di cosa trattava il questionario perchè non andate a riceverlo alla convivenza? :-)"

    guarda che il questionario non è poi così determinante... non ti basta tutto quello che c'è sul sito? Ti hanno detto che è tutto inventato? Cominciamo ad essere in tanti ad aver "inventato" (nel nostro caso dal latino invenire=trovare) le stesse cose....

    RispondiElimina
  132. "cavolo don Conti, allora anche le specie consacrate a Porto S. Giorgio da S.S. Giovanni Paolo II non erano diventate Corpo e Sangue di Cristo...
    però..."

    sei tu che dici cavolate...Non hai capito che dipende dall'intenzione del celebrante?
    Credi davvero che l'intenzione di Giovanni Paolo II sia la stessa di un sacerdote RM ben addottrinato dai catechisti?

    RispondiElimina
  133. e...
    hanno risposto ?!
    ;)

    no perché hai fatto tutto da solo.

    RispondiElimina
  134. ma sei fuori? vorresti dire che un catechista forma dei demoni presbiteri che non vogliono far avvenire la transustanziazione?

    prego il gestore di analizzare la gravità di quanto detto

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  135. "che non vogliono far avvenire la transustanziazione"

    non è che non vogliono, non ci credono

    RispondiElimina
  136. se tu invece ci credi dovresti andare a messa in Parrocchia...

    RispondiElimina
  137. "non è che non vogliono, non ci credono"

    sinceramente bisogna vedere se è per tutti così

    RispondiElimina
  138. non so se ridere o piangere. voi (anzi spero tu) siete completamente fuori, proprio.... guarda non ho parole... il demonio lavora, eccome se lavora...la cosa è gravissima, assurda, impensabile, inimmaginabile, ripeto non ho parole non so cos'altro dire. spero solo che qualcuno dei tuoi amici prendano le distanze da quanto hai detto.

    RispondiElimina
  139. E' inutile pretendere che i NC, felipe compreso, capiscano di che parla don Gino Conti. Per loro "quelle cose", per dirla con kiko, non hanno importanza. Tanto la Chiesa e' un assieme di considerazioni "teologiche che non c'entrano niente con l'Eucaristia".

    Et cum spiritum tuum, Felipe!

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  140. mi insulti profondamente se pensi che io creda l'Eucarestia inutile o non fondamentale per la vita, terrena ed eterna.
    spero sia soltanto l'orario a farvi vacillare...
    il vostro è un insulto non al Cammino, ma a tutta la Chiesa (Papa e Vescovi compresi)

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  141. Ci si arriva a tali conclusioni semplicemente analizzando il CN, felipe, non semplicemente perche' cosi' pare e piace a noi e a don Gino Conti. Fatti, tra l'altro che voi del cammino non avete mai confutato in sede ecclesiale. Questo silenzio sa di non so che... E' del silenzio dei tuoi catechisti e di kiko che ti dovresti scandalizzare. sai come si dice;"non c'e' fumo senza arrosto".
    Ti sei mai chiesto perche' gli iniziatori del Cn abbiano taciuto di fronte alle accuse fatteli da tanti questi anni? Io per quanto mi son sforzato e continuo a sforzarmi non riesco a trovare una risposta. Se tu ne trovi una facci sapere.

    RispondiElimina
  142. Felipe ma hai letto e CAPITO quello che don Conti ha scritto o no? A me non sembra che tu abbia capito affatto! Lo scritto parla dei preti formatisi nei RM, non di te che partecipi alle loro messe e degli altri fratelli Nc.
    Dai felipe leggila di nuovo!

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  143. io non so nulla, credo che se gli insegnamenti fossero stati di quelli che dici tu la Chiesa avrebbe da tempo preso seri provvedimenti. Evidentemente voi, Gino Conti, Zoffoli ecc. vi basate soltanto su ciò che è stato detto in qualche occasione o nelle bozze iniziali degli orientamenti, magari causati da eccessiva enfasi nella catechesi o cattiva traduzione italo-spagnola.
    Comunque da quello che voi dite (ecco perchè io continuo a dire che è un'assurdità, un'eresia) i presbiteri RM che ora sono parroci non fanno la consacrazione per le migliaia di fedeli che si accostano alla Comunione... perchè non ci credono...

    non pensi di aver esagerato? io fossi in te un pensierino ce lo farei

    RispondiElimina
  144. ma se il sacramento non è valido ci rientro anch'io oppure ho capito male anche stavolta? Don Conti lo conosco fin troppo bene (x fortuna le autorità ecclesiali gli hanno tappato la bocca)

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  145. Il trio Lescani : Mic-Seby-Stephanos
    insieme ad Aldo-Giovannie Giacomo
    e al trio Gherardo-Viator-Kikiriki
    presentano la nuova opera del geniale Gino:
    " La transustanziazione opzionale"

    RispondiElimina
  146. Per ads/Felipe/echipiùnehapiùnemetta,

    i ragli ottobrini sono sempre sgradevoli.

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  147. Stamattina non infierisco: apprezzatelo come vero amore fraterno.

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  148. Un raglio qualificato come espressione di amore fraterno?
    Originale e simpatico!
    Insomma....siamo tutti asini vero?

    RispondiElimina
  149. Caro felipe e cari fratelli tutti del CNC,
    vi rivolgo ancora una domanda: Perche' continuate a disattendere alla lettera che lo stesso Benedetto XVI via ha fatto pervenire per mezzo del Card. Arinze? Perche di questa lettera se ne parlo solo ne febbraio 2006 quando porta la data del dicembre 2006? Perche' prima Kiko andava in giro dicendo che non esitevano i libri con la catechiesi e poi, invece furono scoperti? Perche se la Santa Eucarestia e' il sacramento dll'unita' il CNC continua a volerla fare a parte il sabato sera e quais sempre a porte chiuse? Perche' quando la Congregazione per la dottrina della fede fece uscire il documento sulla Celelbrazione della Santa Messa dissero che comunque vale per tutti, ma non per il CNC perche' c'erano dei particolari indulti? Allora siccome mi sono sentito preso per i fondelli ti dico un altima cosa: Perche' se Cristo e' verita' nel CNC si nascondono le cose e spesso si dicono falsita'?

    RispondiElimina
  150. Beh, sinceramete, credo che la transustanziazione avvnega lo stesso... Ma questo rende la cosa molto piu' grave, visto che io stesso in comunita' vedevo ragazzini (e non solo)che si scambiavono di mano in mano il Corpo di Cristo perche' magari il pezzo di pane azzimo era troppo grande, o qualcuno che non si curava delle briciole. Non sono forse i catechisti che dicono che se Cristo avesse voluto rinchiudersi nel tabernacolo si sarebbe fatto presente in una pietra, perche' il pane e per essere mangiato? Questo vi sembra un insegnameto cattolico o protestante?

    RispondiElimina
  151. "basate soltanto su ciò che è stato detto in qualche occasione o nelle bozze iniziali degli orientamenti, magari causati da eccessiva enfasi nella catechesi o cattiva traduzione italo-spagnola."

    e' vecchia!!! E' evidente che dopo l'impatto iniziale hai elaborato la reazione costruita!
    Non potendo negarlo, ammetti che possa essere stato detto, ma si tratta di un errore...

    RispondiElimina
  152. "io non so nulla, credo che se gli insegnamenti fossero stati di quelli che dici tu la Chiesa avrebbe da tempo preso seri provvedimenti."

    la chiesa non lo sapeva finché non sono venute fuori testimonianze! Conosco tanti sacerdoti, convinti che il cammino "fa bene alla chiesa" perché lo conoscevano per sentito dire e, quando hanno saputo certe cose, sono caduti dalle nuvole!

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  153. "basate soltanto su ciò che è stato detto in qualche occasione o nelle bozze iniziali degli orientamenti, magari causati da eccessiva enfasi nella catechesi o cattiva traduzione italo-spagnola."

    Ecco qui!Infatti ammetti che ci sono eresie dette e scritte? si, ma sono traduzioni fatte male!Ma, va, peccato che pure in Spagna dicono che ci sono eresie e peccato che Kiko parla in itagnolo (detto da lui. Peccato che quello che si denuncia qui, trova riscontro in tutti i paesi in cui e' presente il CNC..
    http://www.internetica.it/neocatecumenali/images/neocatecumenalmodfpy4.jpg

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  154. Vorrei aggiungere ai fratelli neocatecumenali che si affacciano su questo blog che,di fatto, di fronte a un mistero più grande di noi(quello della transustanziazione),soffriamo tutti di asinite e ...ragliamo tutti!

    Noi ci sforziamo però di essere gli asinelli che portano in groppa Gesù.

    Voi,cari fratelli, sapete bene invece di portare in groppo soltanto Kiko e karmen (che non sono un carico...esattamente leggero!).

    RispondiElimina
  155. Caro gert,
    se proprio vuoi continuare nel filone asinino potremmo citare l'asina di Balaam : anche lei parlò
    per evitare che il profeta lanciasse un anatema contro il popolo di Dio. Ma Balaam si ostinò e non è che fece proprio una bella figura.

    RispondiElimina
  156. Si,ads,

    conosco la storia...ne avete anche tratto il canto "Che belle sono le tue tende..."...ad uso e consumo dei neocatecumenali.

    Ma l'asinite è imprevedibile...una volta che contagia un adepto è difficilissimo liberarsene.

    Tutt'altra cosa "asinite" di Padre Emiliano Tardif che si definiva "asinello della Domenica delle Palme": quanta umiltà!

    ..e senza alcun raglio....!!!!

    RispondiElimina
  157. "Ma Balaam si ostinò e non è che fece proprio una bella figura"

    Noi non siamo ostinati, ADS, siamo determinati nel Signore e della figura non ce ne po' fregà de meno, quello che ci interessa è di essere utili, servire...

    RispondiElimina
  158. non so perche ma mi sembrate tanti razzisti, anti ebrei.
    e normale che lo stile di kiko e quello ma la celebrazione quella e anche se cambia in qualcosa, e i tappeti si usano anche in chiesa, ma insomma la smettiamo di dire fregnacce e ci mettiamo a vedere i risultati che porta, che poi non sono cosi negativi??

    RispondiElimina
  159. cari anonimi
    avete ragione voi
    non e' Kiko che sbaglia
    e' la stampa che male interpreta
    le sue parole.....


    Aoh in Italia c'e' un'originalita'
    che fa paura.......

    RispondiElimina
  160. "non so perche ma mi sembrate tanti razzisti, anti ebrei."

    anti ebrei non siamo noi (le solite abili accuse gratuite, basate sul NULLA, buttate lì per screditare) anti ebreo è Kiko che usa l'ebraismo e i suoi simboli storpiandoli ad usum cammini

    RispondiElimina
  161. Per felipe:

    Oltre le giustissime domande che fa Seby a cui non vene data nessuna risposta da voi se non attacchi, carissimo, ci sono altri problemi irrisolti fondamentali:

    -sapevi che il Cammino non ha beneficiato, in nessun caso e in nessun tempo, di indulti? Nè nella catechesi nè nella Liturgia?

    -sapevi che da sempre il Cammino è stato CORRETTO nella Liturgia e nella Catechesi?

    -sai che dopo la Lettera del Papa, per la diocesi di Roma è seguita un'altra Lettera del Cardinal Ruini che chiede al Cammino di adattarsi alle Norme della Chiesa, ai Libri Liturgici e al Messale Romano?

    Se non sai queste cose, CI SONO SERI PROBLEMI.

    RispondiElimina
  162. Ancora per l'Anonimo che ci definisce anti ebrei:

    non hai letto, proprio in questa pagina, l'interpretazione giusta dello yom kippur?

    RispondiElimina
  163. Ecco il vero razzismo Mic.

    Riconoscere che noi e gli Ebrei siamo diversi è RAZZISMO???

    La solita solfa del "Perfidis"???

    Ora comincio a stancarmi

    RispondiElimina
  164. "che si scambiavono di mano in mano il Corpo di Cristo perche' magari il pezzo di pane azzimo era troppo grande, o qualcuno che non si curava delle briciole."

    Penso sia legittimo porsi una domanda: se il celebrante o i catechisti credessero davvero nella presenza REALE e non SIMBOLICA del Signore, potrebbero rimanere indifferenti di fronte alla banalizzazione, alla mancanza di rispetto?

    "Non sono forse i catechisti che dicono che se Cristo avesse voluto rinchiudersi nel tabernacolo si sarebbe fatto presente in una pietra, perche' il pane e per essere mangiato? Questo vi sembra un insegnameto cattolico o protestante?"

    appunto...

    RispondiElimina
  165. "anti ebreo è Kiko che usa l'ebraismo e i suoi simboli storpiandoli ad usum cammini"

    ma i suoi adepti non hanno le conoscenze per rendersene conto e lui parla come se fosse il messia, con autorità...

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  166. "ma insomma la smettiamo di dire fregnacce"

    caro Anonimo, invece di essere così villlano, ma anche approssimativo e genrico, perché non ci dimostri quali sono queste *** che diciamo e perché?

    "e ci mettiamo a vedere i risultati che porta, che poi non sono cosi negativi??"

    se i risultati sono i comportamenti a cui abbiamo assistito su questo blog, dal ventaglio di insulti e minacce, ai disturbi inconsulti e infantili, agli argomenti pretestuosi, alle cieche acritiche apologie, agli slogan pappagalleschi, all'assoluta mancanza di argomenti e inconsistenza di ragionamenti, per finire con le evidenti menzogne...

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  167. so tutto carissimo, so tutto e letto tutto e aspetto che le cose segnalate cambino (visto che in molte diocesi sono già cambiate) (noi abbiamo già cambiato tutto, manca solo il modo di ricevere l'Eucarestia) se poi non cambieranno mi farò io 4 conti...

    comunque io non ho mai visto in più di 10 anni di Cammino quello che dite voi dei bambini che si scambiano il pane, giuro mai! per cui è evidente che a voi sarà capitato di vederlo una volta (magari da un bambino diversamente abile) e poi come fate sempre lo avete fatto diventare una prassi NC.
    ma tanto avrete modo di confutare anche questo perchè avete ragione solo voi...

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  168. La questione sollevata da don Conti, peraltro già affrontata su questo blog sul tema del ruolo del sacerdote nel Cammino, è particolarmente seria, poichè occorre stabilire preliminarmente se un sacerdote neocatecumenale celebra secondo l'intenzione della Chiesa.

    Stando a quanto sappiamo ciò non avviene, per il fatto che detto sacerdote celebra secondo le intenzioni e teorizzazioni dei fondatori del Cammino, i quali come ben sappiamo, si sono inventati una liturgia originale, difforme e alternativa a quella della Chiesa.

    Alla prima domanda si deve dunque dare risposta negativa.

    Vi sono però aspetti correlati.
    Se il Cammino è difforme in tantissimi aspetti dai dogmi e dal magistero della Chiesa, il Cammino non è in perfetta comunione con la Chiesa.

    Qualcuno se la sente di affermare in tutta coscienza e davanti a Dio che il Cammino è in
    perfetta comunione con la Chiesa, alla luce di tutto quanto in esso si predica e si attua?

    Ora, il Can. 908 del diritto canonico stabilisce che è vietato ai sacerdoti cattolici concelebrare l'Eucaristia con i sacerdoti o i ministri delle Chiese o delle comunità ecclesiali che non hanno la piena comunione con la Chiesa cattolica.

    Ma qui il reato assume la specie dei graviora delicta in quanto sono gli stessi sacerdoti cattolici ad essere celebranti in un'associazione laicale in discomunione teoretica e pratica dalla Chiesa.

    Ma, se un sacerdote è consapevole di tutto questo, cioè di far parte di un'associazione in discomunione teoretica e pratica dalla Chiesa, può celebrare validamente il sacramento eucaristico?

    Ancora la logica ci dice di no: per la consapevole celebrazione del rito in un contesto teologicamente difforme, in cui tra l'altro viene violato il principio della confessione sacramentale.

    I canoni 916 e 1379 ci richiamano chiaramente ad una coscienza peccaminosa e alla simulazione di sacramento in un tale contesto.

    E' vero che dal punto di vista soggettivo, del credente, ove vi sia la retta intenzione di partecipare al mistero eucaristico, si attiva il principio del "supplet Ecclesia".

    Ma ci troviamo di fronte al paradosso di un sacramento oggettivamente invalido che rimarrebbe validato limitatamente (in quanto carente della legittimità della fonte somministrante) per la sola virtù della retta intenzione del beneficiario.

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  169. Caro felipe,
    l'ho visto piu' di una volta, ho visto di peggio quando in viaggio di nozze sono andato ai martiri Canadesi e ti assicuro che non erano ragazzi diversamente abili e ai martiri canadesi erano anche adulti...

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  170. No felipe.

    Sappiamo benissimo che i limiti della dissacrazione non sono una norma nel CNC.

    Quello che evidenziamo è la concezione che sta dietro.

    Ovvio che non tutti i bambini fanno quello che alcuni di noi hanno visto, ma sicueamente la Catechesi VISIBILE che emerge dalla Liturgia NC NON E' lineare agli insegnamenti della Chiesa!

    Ho seguito le catechesi di Giovanni Paolo sull'aspetto profetico dei Gesti e dei Segni.

    Infatti la Chiesa dice: che Lex Orandi Lex Credendi.

    Anche se te personalmente hai un cuore che tende alla Verità della Fede, non si può lasciare il tutto nel "silenzio-assenso" o "silenzio.dissenso". Ovvero: ognuno interpreta come meglio crede e la Catechesi Liturgica del Cammino rimane così! Ovvero quello che si è fatto finora!

    Se l'atmosfera e la Catechesi Liturgica è quella della Mensa apparecchiata per iL Banchetto Escatologico, come Kiko conferma al Papa nella sua risposta, COME PRETENDI CHE NON SI POSSANO VERIFICARE LE PROFANAZIONI DI CUI ALCUNI DI NOI HANNO TESTIMONIATO????

    Se la Liturgia del Cammino si allineasse agli insegnamenti della CHiesa, se il Cammino prendesse a Partecipare ad un SACRIFICIO ESPIATORIO, che è quello che ha chiesto Gesù, allora il discorso cambierebbe!

    Il fatto stesso che Kiko abbia ingannato sempre, che le sue Catechesi siano DIVERSE da quelle della CHiesa, che i suoi metodi NON CONSIDERANO minimamente le norme ecclesiali, che diffonda uno spirito di esaltazione...
    Secondo me basta e avanza per andarsene!Almeno per me

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  171. "come fate sempre lo avete fatto diventare una prassi NC."

    Caro feliep, non ho detto che e' una prassi del CNC, ma siccome ricevere la Santa Eucarestia in quel modo non e' lecito (vedi lettera del Card. Arinze) ci sono rischi seri di banalizzare tutto!
    Se Kiko fosse stato obbedinte come dice si sarebbe adattato subito invece di dire poi vedremo....
    E poi ti ripeto una cosa.. L'Eucarestia e' comunione e' il sacramento della comunione, con Dio, la Chiesa e tutti i fratelli, perche' il CNC si ostina a volerlo eseguire come un rito privato e quasi di elite?

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  172. Siamo alla frutta ora.
    Non provateci nemmeno ad usare
    l'accusa di antisemitismo
    solo perche' critichiamo
    alcune derive del Cammino.
    La rifiuto in toto,
    la critica per gli aspetti ebraicizzanti
    (nel senso di prendere in prestito simboli e usanze della religione ebraica)
    non e' certo quella principale che viene mossa.
    Per quanto mi riguarda sono contro ogni
    antisemitismo che purtroppo ancora
    serpeggia anche in ambienti vicini alla Chiesa (vedi M. Blondet)
    (vedi

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  173. Gherardo.

    Secondo me dover premettere 2 ore di assicuraizoni di non essere antisemita è un gravissimo sintomo di RAZZISMO da parte degli altri!

    Gli ebrei sono o non persone come noi? Sono o no uomini dignitosi con cui rapportarsi alla pari?

    E ALLORA PERCHE' PER OGNI COSA SI DEVE PREMETTERE UNA SFILZA DI OVVIETA' ?

    Ti risulta che qui qualcuno abbia fatto razzismo????

    Si dice che SIAMO DIVERSI! E questo è razzismo?

    Io veramente trasecolo!!! TRASECOLO!

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  174. Caro Stephanos
    qui non si tratta di razzismo o altro
    si tratta di non aver proprio
    piu' argomenti.
    Come al solito non si riesce a controbattere nel merito
    e si sposta il tiro su piani
    che ormai sfuggono a ogni analisi razionale.

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  175. In concreto, il Cammino neocatecumenale ha banalizzato e stravolto il sacramento più sacro della Chiesa, cioè l'Eucaristia.
    Questo è il cuore del problema.

    Ora alcuni in Vaticano cercheranno di dimostrare un assurdo, che i sacerdoti neocatecumenali pur prestandosi alla distorsione e banalizzazione del massimo sacramento della Chiesa cattolica, sarebbero nella legittimità del loro agire.

    E perchè?
    Perchè accettare l'idea di una simile banalizzazione, già da sola significa mettere il Cammino fuori dalla Chiesa, senza se e senza ma...

    Il guaio nell'intera vicenda consiste nella volontà irriducibile per quanto inaudita di una parte della gerarchia vaticana di salvare il Cammino a tutti i costi, a fronte delle più gravi profanazioni e sovversioni di cui si sia reso protagonista.

    Voglio dire che c'è una parte della Chiesa che ha già rinnegato se stessa per passare in un'altra chiesa, differente e alternativa rappresentata dal Cammino neocatecumenale, di cui condivide teologia e prassi.

    Il prossimo futuro ci dirà quale delle due Chiese prevarrà, se quella tradizionale o quella riformata secondo il Cammino.

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  176. Dice Guglielmo:

    "Voglio dire che c'è una parte della Chiesa che ha già rinnegato se stessa per passare in un'altra chiesa, differente e alternativa rappresentata dal Cammino neocatecumenale, di cui condivide teologia e prassi.

    Il prossimo futuro ci dirà quale delle due Chiese prevarrà, se quella tradizionale o quella riformata secondo il Cammino."


    Hai perfettamente ragione. Ma il guaio è che il Cammino non è l'unico rappresentante dell' "altra Chiesa"...

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  177. E' vero, Stephanos, ma il Cammino è il più forte, il più diffuso, il più eversivo tra essi, soprattutto quello che ha calamitato più cardinali, vescovi e fedeli.

    Esistono l'Opus Dei, CL, i Focolari, RnS e tanti altri movimenti ed organizzazioni ecclesiali, senza dimenticare gli stessi Ordini religiosi nel cui seno di tanto in tanto crescono novità (v. domenicani olandesi) ma chi sta fondando una nuova chiesa è solo il Cammino.

    Se dovesse prevalere, tutti gli altri saranno chiamati ad una scelta: con esso o contro di esso.

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  178. altro che PaPa, Paperon de' Paperoni!

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  179. Si, Kiko Papa.
    Ma prima dovete sistemargli quella specie di cespuglio brizzolato a mò di barba, rifargli i connotati perchè ha l'aria di un ex ergastolano, mandarlo dall'odontoiatra che gli manca qualche dente, insegnargli altre lingue oltre all'itagnolo, dismetterli l'abito a lutto (forse si crede il becchino predestinato della Chiesa).
    E toglietegli di torno quella terribile virago appiccicata come un'ombra.
    Una volta rifatto il look, ne riparliamo.

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  180. Se sbalia lo corrigerete.......

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  181. può darsi, ma lui non lo permetterebbe mai

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  182. vda per una volta qualcuno qui dentro mi ha fatto ridere :-)

    xò vi posso garantire che riscuote molto successo così com'è... credo comunque che il fatto che sia sdentato e vesta sempre allo stesso modo sia indice del fatto che i molti soldi che Kiko per ovvie ragioni manovra non li usa per se stesso, e questo è testimoniato anche dal look di altri itineranti (a me a volte mi veniva di comprar loro a mie spese un vestito o un maglioncino nuovo)

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  183. Kiko e' fiko
    I love Kiko

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  184. Felipe ride perchè il tale che si firma "vda" nel descrivere Kiko ne traccia il clichè che i neocatecumenali imparano fin da subito: Un pover uomo,che non bada a nulla fuorchè a Cristo...

    ...senonchè l'audace inventore di una nuova estetica non segue affatto l'estetica dell'amore e della semplicità di Gesù.

    Che poi egli sia sciatto e trasandato è solo affare suo!

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  185. l' abito non fà il monaco!!!l importante è l essenza non il modo di vestiredi kiko!!!

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  186. è proprio l' "essenza" che fa problema!

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  187. Una cosa (soprannaturale) è la Chiesa, altro sono gli uomini di Chiesa. Gli uomini di Chiesa bruciarono Giovanna d’Arco e la Chiesa l’ha fatta santa. Gli uomini di Chiesa hanno perseguitato Giuseppe da Copertino, Giuseppe Calasanzio e don Bosco; la Chiesa li ha fatti santi, gli uomini di chiesa hanno perseguitato Josemaría Escrivá (Opus Dei) e la Chiesa lo ha fatto santo……………. Voi uomini di chiesa………..

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