Gv 4,1: “Quando Gesù seppe che i farisei avevano sentito che egli faceva più discepoli e battezzava più di Giovanni, 2 per quanto non fosse Gesù stesso che battezzava, ma i suoi discepoli, 3 lasciò la Giudea e ritornò verso la Galilea. 4 Egli doveva passare per la Samaria. 5 Ora, arriva ad una città della Samaria chiamata Sichar, vicino al podere che Giacobbe aveva dato al figlio suo Giuseppe. 6 C' era là il pozzo di Giacobbe. Gesù, affaticato com' era dal viaggio, si era seduto sul pozzo; era circa l' ora sesta. 7 Viene una donna della Samaria ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere».
8 I discepoli infatti se n' erano andati in città a comperare da mangiare. 9 Gli dice la donna samaritana: «Come mai tu che sei giudeo chiedi da bere a me che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. 10 Le rispose Gesù: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere", tu gli avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva». 11 Gli dice la donna: «Signore, non hai neppure un secchio e il pozzo è profondo. Da dove prendi dunque l' acqua viva? 12 Forse tu sei più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui e i suoi figli e il suo bestiame?». 13 Le rispose Gesù: «Colui che beve di quest' acqua, avrà ancora sete. 14 Colui invece che beve dell' acqua che gli darò io, non avrà mai più sete; ma l' acqua che gli darò diverrà in lui una sorgente di acqua che zampilla verso la vita eterna». 15 «Signore, -- gli dice la donna -- dammi quest' acqua, affinché io non abbia più sete e non debba più venire qui ad attingere». 16 Le dice: «Va' , chiama tuo marito e ritorna qui». 17 «Non ho marito», gli rispose la donna. 18 perché hai avuto cinque mariti e ora quello che hai non è tuo marito. Quanto a questo hai detto il vero». 19 «Signore, -- dice la donna -- vedo che tu sei un profeta. 20 I nostri padri adorarono su questo monte e voi dite che è a Gerusalemme il luogo dove si deve adorare». 21 Le dice Gesù: «Credimi, donna, che viene un' ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. 22 Voi adorate ciò che non conoscete; noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. 23 Ma viene un' ora, ed è adesso, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in Spirito e verità; infatti il Padre cerca tali persone che l' adorino. 24 Dio è Spirito, e coloro che lo adorano, in Spirito e verità devono adorarlo». 25 Gli dice la donna: «So che deve venire un Messia (che significa "Cristo"). Quando quegli verrà, ci annuncerà ogni cosa». 26 Le dice Gesù: «Lo sono io, che ti parlo».
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Una delle più belle pagine del vangelo di Giovanni e del Nuovo Testamento in genere, il dialogo tra Gesù e la donna samaritana, può essere compresa e goduta soltanto se la si situa nel contesto storico e religioso che l’ha ispirata. La novità evangelica è offerta attraverso il veicolo culturale giudaico del 1 sec. d.C.
Lo sfondo geografico dell’episodio è la Samaria, tra la Giudea e la Galilea, e più particolarmente la città di Sicar, presso il cosiddetto “pozzo di Giacobbe” (vv. 5-6). Gesù deve necessariamente attraversare quel territorio, perché si sta recando in Galilea, la sua terra, dopo aver sentito notizie poco rassicuranti (vv. 1-3). Stanco del viaggio, Gesù ha bisogno di bere e ne chiede a una donna samaritana che viene ad attingere all’antico pozzo del patriarca Giacobbe.
La prima anomalia nell’incontro è comprensibile proprio nel quadro dell’ormai secolare dissidio che esisteva tra la popolazione giudaica e quella di Samaria. Quest’ultima addirittura custodiva una sua Torà (= il pentateuco) distinta da quella diffusa tra i Giudei. Il dissidio era insanabile e carico di disprezzo reciproco. E tuttavia Gesù rivolge la parola alla samaritana, provocando in lei un comprensibile stupore (vv. 7-9). Via via che il dialogo si snoda, Gesù porta la donna dal piano della contingenza storica e fisica a quella del mistero rappresentato dalla persona di Cristo.
Il realismo con il quale l’episodio è narrato dall’evangelista e la chiave d’interpretazione del mistero della persona di Gesù, offerta proprio grazie a tale realismo storico ed esistenziale, sono una perfetta illustrazione del significato del prologo giovanneo (Gv 1).
«La Parola di Dio si è fatta carne ed è venuta ad abitare tra noi».
Quella Parola, adombrata nella Torà celeste discesa sulla terra (vedi Sir 24,22) o nella Sapienza divina, presente col creatore fin dai primordi (cf. Prov 8), è il Figlio di Dio entrato nel tempo degli uomini sotto forma di uomo. Egli è l’uomo che chiedendo, in quanto tale, acqua per dissetarsi, è capace di offrire a sua volta un’acqua che non si esaurirà mai e che creerà vita eterna (Gv 4,10-14).
Questo tipo di discorso non doveva essere incomprensibile ai contemporanei di Gesù. Al contrario. Solo gli ebrei di quell’epoca potevano a tutta prima capire questo linguaggio. La difficoltà stava nell’applicazione alla persona di Cristo e alla sua funzione salvifica nel mondo e nella storia.
È un fatto comunque che coloro che hanno creduto tutto ciò, erano un gruppo di ebrei che hanno costituito un movimento, uno tra i tanti di quel periodo. Una interpretazione laica direbbe che il gruppo ha avuto la fortuna di sopravvivere insieme all’altro, quello farisaico, sorgente del futuro ebraismo, mentre la maggior parte dei movimenti sono scomparsi dalla storia. La fede però fa un altro discorso, suggerito proprio dall’episodio evangelico in questione.
Il carattere ebraico del cristianesimo originario si è fatto recipiente della verità cristiana. Solo attraverso tale carattere ci è dato, allora, come ha fatto l’evangelista Giovanni, di attraversare il ponte verso il riconoscimento della verità di Cristo. Le risposte che Gesù costruisce per la samaritana come una serie di scalini verso la sua autorivelazione (v. 26), si basano tutte su concezioni bibliche o giudaiche (Gesù riconosciuto come profeta, l’attesa del Messia, il luogo legittimo per l’adorazione di Dio: Garizim o Gerusalemme), sulla base delle quali la donna risponde a sua volta e chiede, salendo con il suo pedagogo verso l’alto.
Studio delle Scritture, gradualità e dialogo sono gli ingredienti necessari per percorrere la strada verso la verità. Tutti e tre questi elementi sono richiesti dallo stato di fatto di cui abbiamo già detto più sopra e negli articoli precedenti.
Le Scritture ebraiche sono il codice comune di Gesù e della samaritana, e, proprio per questo, anche il nostro; la gradualità e il dialogo sono il rispetto della qualità umana del cammino. La prima verità da rispettare in questo caso è la persona umana, così com’è, con le sue capacità, la sua cultura, le sue istanze e i suoi spazi d’ombra. Gesù è il modello di comportamento. Perfino la situazione matrimoniale “irregolare” della samaritana non diviene oggetto di condanna da parte di Gesù, bensì occasione di salire ancora di un gradino verso la salvezza di se stessa, attraverso la conoscenza della verità che è il Cristo (vv. 16-24.25-26).
Vietato parlare del Cammino sic et simpliciter.
RispondiEliminaL'incontro, se incontro ci sarà come speriamo, deve avvenire attraverso la lectio e le risonanze intorno a questo brano della Scrittura.
Ogni altro intervento, che non abbia una sua seria intrinseca importanza al di fuori di ciò, verrà cancellato
Nel commento che segue il testo, inserito per facilitare la lectio di ognuno, viene posto l'accento, nelle maniera corretta, sulle radici ebraiche del cristianesimo...
RispondiEliminaBuon proseguimento, vi raggiungerò appena posso!
Mi colpiva molto questa frase:"21 Le dice Gesù: «Credimi, donna, che viene un' ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. 22 Voi adorate ciò che non conoscete; noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. 23 Ma viene un' ora, ed è adesso, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in Spirito e verità;"
RispondiEliminaIn Spirito e verita'! Mi chiedevo perche nel CNC si continuano a dire mezze verita' e molte bugie. tutto e' mistificato al solo scopo di far credere che il CNC non sia un movimento come gli altri, ma la chiesa stessa che si prende cura dei suoi figli. Ad esempio. l-interpretazione che da Gennarini alla lettera del Card. Arinze e che di conseguenza danno tutti gli aderenti del CNC e davvero fuori dallo spirito cristiano e dalla verita'...
Qualche altro elemento che può aiutare le risonanze la lettura spirituale:
RispondiEliminaIl confronto fra il pozzo di Giacobbe e l'acqua viva data dal Cristo, può sottolineare il confronto fra la Legge e il Vangelo, giacché il pozzo di Giacobbe indica la Legge nel Documento di Damasco Qumran (VI, 4) e, d'altra parte, l'acqua viva è un simbolo della Legge.
Giovanni (7, 37) cita la frase di Gesù: "Se qualcuno ha sete, venga a me e beva. A colui che crede in me, come dice la Scrittura, fiumi di acqua viva sgorgheranno dal Suo seno": si tratta dell'acqua che "sgorgava dal trono di Dio e dell'Agnello" (Apocalisse 22, 1).
Per inciso in tutto l'Antico Testamento si trovano riferimenti a quest'acqua viva e anche nei testi di Qumran troviamo l'Inno O (col. 8), in cui il Maestro di Giustizia è presentato nell'atto di dare l'acqua viva:" la sorgente avrà accesso alle acque vive ed essa diventerà una fontana eterna".
È verosimile che i due testi di Giovanni, citati sopra, abbiano delle risonanze sacramentali, poiché in essi è indicata l'effusione battesimale dello Spirito Santo. Ora questo è fondamentale, perché Giovanni è così il primo autore in cui i due temi che abbiamo studiato - il rito giudeo-cristiano del battesimo nell'acqua viva e il simbolismo dell'acqua viva che designa lo Spirito Santo - sono esplicitamente legati. È con lui che l'acqua viva del rito battesimale indica chiaramente l'effusione dello Spirito Santo. Abbiamo una teologia del battesimo, distinta dalla teologia paolina che si àncora maggiormente alla configurazione del Cristo morto e risuscitato, simbolizzato con l'immersione e l'emersione.
Probabilemnte nasce da qui l'immersione nel Giordano a fine Cammino prendendo alla lettera l'acqua "corrente" tipica anche delle abluzioni purificali giudaiche...
Anonimo informatico said:
RispondiElimina"Certo che ho provato, e sono anche andato, a distanza di parecchio tempo, dal catechista per dirgli che ho fatto male a non seguire le sue indicazioni perchè poi è successo esattamente ciò che non avrei voluto succedesse"
NOn vedi che in queste frasi stai enunciando il teorema che e' uno dei cardini delle psicodinamiche malate del Cammino?
Il teorema sarebbe:
il catechista (e quindi Kiko, di cui il
catechista e' solo il riflesso)
e' infallibile
E non venirtene con la storia che sono dei poveri peccatori, che Kiko e' un povero peccatore perche' quella
e' solo la falsa umilta'.
Quello che conta e' cio' che lavora
nelle vostre menti, quello che si evince
dalle tue parole che ho quotato
e cioe' il teorema suddetto.
Su quel teorema si giustifica
l'affidamento totale dei camminanti
ai catechisti.
E' tutto nasce dal fatto che si spacciano come ispirati sin dalle catechesi d'inzio
e' con quella ispirazione superiore
che in modo subdolo instillano
nelle vostre menti quella convinzione
che vi porta al totale affidamento.
Ma non vi rendete conto
che in soldoni e fatte le dovute
proporzioni, queste
sono le stesse dinamiche su cui giocano
maghi e fattucchiere?
Giocano sulla necessita' di ognuno
di credere in qualcosa,
spacciano una ispirazione-conoscenza superiore e
poi fanno previsioni che necessariamente
si avverano
ma che in realta' senza che te ne accorgi sei tu stesso che fai avverare,
per dimostrare in modo autoconsistente
quello in cui volevi credere,
l'ispirazione-conoscenza superiore
del catechista-mago.
A chi Lo cerca con cuore sincero Gesù dice: “Donna credimi; l’ora viene che né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché tali sono gli adoratori che il Padre richiede. Dio è spirito e quelli che l’adorano, bisogna che l’adorino in spirito e verità”.
RispondiEliminaDio richiede un’adorazione in spirito — quindi non con penitenze corporali, né con dei gestualità rituali, né con delle vesti speciali, né con forme liturgiche particolari. In spirito cioè non con salmi solenni che escono da una mente eccitata, né con preghiere o formule ripetute meccanicamente. In spirito cioè al di là degli atteggiamenti del corpo, al di là dei pensieri, al di là del sentimento. Si tratta della preghera del cuore, quando la nostra mente è resa tranquilla e silenziosa (Sl 31)
Dio richiede un’adorazione in verità, cioè non secondo la nostra immaginazione e concezione né tantomeno con quella di altri, ma secondo ciò che Dio ha rivelato nella sua Parola e che dice al nostro cuore.
Ma per essere capaci di vero ascolto è necessario acquisire la capacità di farlo e riceverne i rudimenti nella Chiesa e non da nozioni "imparaticce" standardizzate, che non tengono conto della "novità" dello Spirito, che sempre si manifesta.
E' l'incontro con Gesù, che avviene nella verità nella Sua Chiesa, che ci dona la soluzione totale, perfetta, semplice e gradita a Dio. L'ascolto delle parole di Gesù, e il particolare personale incontro che si ha con Lui Presente in ogni Eucaristia ci rende come la donna samaritana che non ha perso tempo, ha subito accettato l’annunzio di Gesù. E, poi, c'è dato il dono e il compito di approfondirlo e viverlo sempre più.
Ma questo è ancora un discorso generale, la vera lectio non è cominciata...
Le poche, semplici cose, nemmeno tutte, perché ce ne sarebbero molte altre - e qualcun'altra strada facendo verrà fuori - necessarie per fare una VERA lettura spirituale della Parola di Dio, sono un esempio di come accostarci alla Scrittura per estrarne il succo saporoso e nutriente e non rimanere fermi al "guscio", come dicevano i Padri della Chiesa.
RispondiEliminaChe pena, pensare a quali padri ha invece chi è nel cammino NC...
Di questa Parola, mi fa riflettere oggi la freschezza della samaritana nel rispondere a Gesu' e nel vivere coscientemente quel momento e non sottrarsi al dialogo.
RispondiEliminaQuello che sta accadendo un po' oggi a me: il Signore vuol dialogare con me e darmi da bere quell'acqua viva che non finisce mai. E' difficile pero' smontare i miei pregiudizi, anche tutti gli anni di cammino per poter vivere questa Parola in maniera nuova.
Acqua viva che in primis e' l'aver cambiato il modo di partecipare all'Eucarestia: non piu' in comunità ma in Chiesa la domenica mattina.
Ma quello che dice la donna "Sei forse tu piu' grande del nostro padre Giacobbe...". Gesu viene oggi per compiere un'opera, per indicarmi una strada nuova: il passato (Giacobbe) l'ho vissuto ed e' servito per condurmi oggi in Samaria davanti ad una relatà nuova che non e' fuori di me, ma dentro il mio cuore (adorare in spirito e verità). La verità e' nella libertà, e' esercizio del libero arbitrio. Il Signore mi vuole libero non obbediente per non sbagliare, ma nella verità di me stesso, nella verità di Figlio di Dio.
Ringrazio il Signore delle opportunità che mi sta dando e delle persone che mi fa incontrare, perche' questo Vangelo si realizzi in me.
anonimo nc, grazie per le tue parole.
RispondiEliminaAnche per me e' stato difficile staccarmi dal CNC e l'ho fatto con molte sofferenze. Sono sicuro che, se in passato non avessi fatto esperienza di Chiesa in modo diverso dal CNC, oggi sarei ancora li.
Mail Signore mi ha dato un'oppurtunita' unica, quello di tornare ad inginocchiarmi d'avanti a Lui e sentirmi pieno di fiducia nel mio Maestro e con il cuore colmo di gioia per il suo amore.
La samaritana riconosce in Gesu dapprima un profeta e poi Gesu gli si rivela per il Messia.
RispondiEliminaQuestà e' la mia difficolta' riconoscere Gesu nel quotidiano, nei modi in cui ogni giorno si presenta nella vita.
Per questo Gesu parla di adorazione in spirito e verità: cio' che e' necessario per poterlo riconoscere.
Spirito e verità che pero' sono anche Grazia Sacramentale.
A me colpisce che posso incontrare Gesù, come è accaduto alla Samaritana, presso il Pozzo di Giacobbe, che rappresenta il 'luogo' dove attingere la sapienza e la Verità: la Scrittura e, naturlamente l'Eucaristia
RispondiEliminaLa prova che l'ho incontrato davvero è che in ogni situazione mi mette sempre di fronte alla mia verità, mi fa sentire alla sua presenza per come sono e mi pongo veramente in quel momento (intenzioni, sentimenti, aspettative, preoccupazioni, paure) e poi arriva l'"acqua viva" e la sento arrivare dal profondo di me stesso, non da fuori di me, attraverso quello che anni di ascolto, di vita di fede nella Chiesa, di preghiera hanno scritto nel mio essere e che l'incontro sempre nuovo e sempre rinnovante del Signore scrive in quel preciso momento - che è anche questo - e allora fluiscono i pensieri di lode, di gioia di serenità di fiducia di abbandono alla Sua volontà se la situazione apparentemente non ha sbocchi, di propositi da attuare concretamente se mi lascia intravedere una soluzione o un comportamento che 'sento' giusto...
ma non senza aver fatto prima la sosta al pozzo: l'importanza del fermarsi e del 'sedersi' per sostare, invece di continuare a correre freneticamente come facciamo ogni giorno, quel darci ogni giorno gli spazi di ascolto e riflessione per quell'incontro, che che solo può nutrire e fecondare le nostre quotidiane risposte...
E siamo ancora all'inizio...
...e, poi, quell'"acqua viva" arriva anche dall'ascolto del fratelli... le risonanze di Anonimo nc, hanno illuminato dentro di me tanti 'luoghi' interiori che corrispondono a quello che lui ha detto, ad esempio: Spirito e Verità che sono anche Grazia sacramentale e mi fa affiorare anche le mie difficoltà di smontare i pregiudizi; ma la Grazia sacramentale e la preghiera del cuore, in spirito e verità, hanno anche questo potere... in questo credo, in questo spero e so che se sono fedele succederà...
RispondiEliminaGiovanni dice "era l'ora sesta". Nessuna parola del vangelo di Govanni è casuale e ognuna va soppesata e meditata... l'ora sesta è mezzogiorno, la pienezza della luce e del cammino del giorno ... mi ricorda il fatto che il Padre ha mandato il Figlio "nella pienezza del tempo" che riguarda sia il momento in cui l'eternità entra nella storia, che il momento in cui è maturata dentro di me la consapevolezza e il bisogno e l'attesa e l'apertura che hanno reso possibile l'"Incontro" più autentico e profondo con il Signore, che necessita di sempre ulteriore radicamento
RispondiEliminaBellissimo quello che avete scritto, sull'incontro con Gesù, sull'ascoltarlo, a mezzogiorno, nell'ora in cui non c'è nessuno.
RispondiEliminaE' un incontro profondo, intimo e personale; direi sponsale con il Signore ( anche Giacobbe aveva incontrato la sua sposa al pozzo,, come Mosè e altri).
Nel cammino questo testo viene usato come apertura del secondo pasaggio, per introdurre il discorso sugli idoli, per mettere l'accento sui 'mariti-signori' della samaritana che sono i nostri idoli( lavoro, affetti, soldi ecc.);
sempre visto in un'ottica di giudizio nei confronti della povertà umana, e non di apertura a una vita nuova che ti viene donata, come avete ben scritto voi.
"Quest’ultima addirittura custodiva una sua Torà (= il pentateuco) distinta da quella diffusa tra i Giudei. Il dissidio era insanabile e carico di disprezzo reciproco. E tuttavia Gesù rivolge la parola alla samaritana, provocando in lei un comprensibile stupore"
RispondiEliminaNon potrebbe essere la nostra sistuazione, se alla Torah sostituiamo la parola "Orientamenti"...?
Come metterci, TUTTI, in ascolto di quello che il Signore vuole dirci con questa parabola?
Forse che c'è un'autenticità di incontro e di ascolto che può andare al di là di Gerusalemme (Vaticano, Magistero con quello che rappresenta) e "questo monte" (la costruzione kikiana)?
Io in questo credo; ma "su questo monte" non so quanto sia resa possibile dalle interpretazioni letterali e contingenti e prive di qualsiasi esegesi più accreditata, come invece avviene nella Chiesa...
Inoltre la Samaritana prova stupore, che è l'inizio dell'ascolto e anche dell'apertura necessaria per accogliere... io ho paura che i neocat riescano a stuoirsi solo per Kiko i suoi conti, i suoi fascinosi imbonimenti e tutto quanto è ad essi collegato...
volevo dire canti, non conti... un lapsus freudiano?
RispondiEliminaE poi anche Gesu beve al pozzo di Giacobbe, al pozzo della Tradizione, Tradizione che non e' negata ma usata come punto di partenza indispensabile per la nuova era.
RispondiElimina"E' un incontro profondo, intimo e personale; direi sponsale con il Signore ( anche Giacobbe aveva incontrato la sua sposa al pozzo,, come Mosè e altri)."
RispondiEliminaStupendo, Michela!!! E' così!
Grazie :)
"E poi anche Gesu beve al pozzo di Giacobbe, al pozzo della Tradizione, Tradizione che non e' negata ma usata come punto di partenza indispensabile per la nuova era."
RispondiEliminaE' vero! e Gesù ha detto non sono venuto a cambiare neppure uno iota della legge, ma a darle compimento, invece nel contesto che conosciamo è stato cambiato quasi tutto l'alfabeto!
La Parola della Samaritana si presta a diverse interpretazioni:
RispondiEliminal'uso che se ne fa nel CN (ricordato da Michela)e' quello forse piu' triste perche' mette in evidenza (per utilizzarli strumentalmente) i peccati della samaritana.
A Gesu poco gli importa dei peccati, Lui sta li per dargli la vita eterna, per sposare la sua anima. Li usa ma non li strumentalizza; se ne serve per farsi conoscere non per incuterle timore. E davanti all'amore di Gesu si schiude lapossibilità di una nuova vita, di un annunzio nella libertà!!! L'annunzio della gioia ricevuta e non dei peccati lasciati.
E' un altra Parola oggi.
E non possiamo nemmeno non considerare la "pienezza" dell'illuminazione con cui Gesù si manifesta alla Samaritana e le manifesta il regno di Dio.
RispondiEliminaNon le prospetta la necessità di iniziare un cammino,ma le dà tutto e subito: hic et nunc.
Voglio ringraziarti di cuore ,mic, per le parole che hai scritto e la ricerca che hai fatto.
Che il Signore ti benedica in questo momento di bisogno!
Eh si, una delle conseguenze
RispondiEliminadel CN e' che ti inquina la parola
del vangelo
ti costringe a leggerla secondo
le anguste interpretazioni Kikiane.
Kiko imprigiona la parola vincolandola
e asservendola alla
sua costruzione NC.
Infatti quando si esce dal CN
per un po' non si riesce piu' a gustare
pienamente il vangelo
proprio perche' quell'opera
d'inquinamento
ha bisogno di tempo per purificarsi.
"Non le prospetta la necessità di iniziare un cammino,ma le dà tutto e subito: hic et nunc."
RispondiEliminaCosì è nella Chiesa: il nostro Papa dice: "il cristianesimo non è una gnosi, non c'è nulla di nascosto e la rivelazione è data subito a tutti". L'annuncio è quello e non c'è altro: "Gesù è nato, morto e risorto per noi!!! Per la nostra salvezza (LUI è la salvezza) e per darci la Sua Vita (LUI è la vita) e a farci camminare con Lui (LUI è la VIA)
E' un mistero grande, ma è per noi!
Quello che cambia e si evolve è solo l'approfondimento e il grado di comprensione e di incarnazione (a seconda della risposta e della fedeltà)...
Il resto è spazzatura...
"A Gesu poco gli importa dei peccati, Lui sta li per dargli la vita eterna, per sposare la sua anima. Li usa ma non li strumentalizza; se ne serve per farsi conoscere non per incuterle timore."
RispondiEliminaInfatti Gesù ha detto "sono venuto per salvare non per giudicare" (il giudizio ci sarà alla fine e sarà per la morte o per la Vita) e "sono venuto per i malati non per i sani"... infatti ci incontra nella nostra situazione di peccato, di limite, di povertà (pvero in spirito non è chi dice io sono un verme mi faccio schifo, ma chi riconosce di avere bisgono e chiede aiuto)... ci libera da quello che ci impedisce di fare la volontà del Padre (non da tutti i nostri limiti o difficoltà che a volte rappresentano la nostra croce) e ci fa continuare a crescere nel Suo amore...
Nel momento stesso in cui Gesù dice alla donna qual è veramente il suo stato,Egli la guarisce,ne fa affiorare le ferite più profonde per sanarle.Un'altra donna,un altro essere ,un'altra vita.
RispondiEliminaAltro che cammino ventennale e riconoscimento progressivo dei propri peccati.
Manca sostanzialmente nel Cammino neocatecumenale questa adesione improvvisa,illuminata e illuminante alla Grazia divina,che si pretende quasi di rateizzare e conquistare attraverso una gnosi infinita.
strano silenzio da parte neocat
RispondiEliminaMeglio il silenzio che la diluizione del discorso in mille rivoli e in mille frivolezze accessorie.
RispondiEliminaNon siamo qui nè per litigare nè per fare can can come succede ormai in tutti i talk show televisivi,ma solo per analizzare la nostra fede e compararlòa con le distorsioni che abbiamo tutti subito durante la devastante esperienza neocatecumenale.
"Le dice Gesù: «Credimi, donna, che viene un' ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. 22 Voi adorate ciò che non conoscete; noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. 23 Ma viene un' ora, ed è adesso, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in Spirito e verità; infatti il Padre cerca tali persone che l' adorino. 24 Dio è Spirito, e coloro che lo adorano, in Spirito e verità devono adorarlo»."
RispondiEliminaCredo che da questa frase di Gesù, oltre agli infiniti significati e intuizioni che potremo scoprire ogni volta che la rincontriamo, emergono a prima vista alcune cose:
1. la salvezza viene dai giudei
2. i veri adoratori adorano il Padre il spirito e verità
2. il Padre cerca tali persone
Dal punto 1. emerge la verità che la storia della salvezza è rivelata nell'Antico Testamento ed è già contenuta nell'esperienza di Dio del Popolo ebraico, pur giungendo a compimento nel Nuovo Testmento.
Mi viene in mente il Prologo di Giovanni "la Legge fu data per mezzo di Mosè, la Grazia e la Verità vennero per mezzo di Gesù Cristo". (sono qui con noi, nella Presenza del Signore che è con noi fino alla fine dei tempi) Noi non abbiamo bisogno di un nuovo Mosè né di un nuovo Messia: è già venuto ed è il Signore, Presente in particolare nella Sua Chiesa...
Il punto 2. rispecchia tutto l'universalismo ebraico e l'universalità della salvezza che è per TUTTI, non solo per gli eletti: "a quanti però l'hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio..." la condizione non è una appartenenza ma "l'hanno accolto": un evento, che riguarda un'anima una vita personale innanzitutto, che poi si esprime anche comunitariamente ed è comunuqe inserita in una comunità (ma non è questa la condizione)
Inoltre dà la misura, la conseguenza di questo evento; "i veri adoratori". Che dire dall'Adorazione bandita dal contesto di cui parliamo, ripresa solo recentemente e a modo loro?
E cos'è questa adorazione? In spirito e verità... entra in gioco la parte più profonda della persona e è sempre un fatto, un'azione, un compito personale...
Il punto 3, ci parla della chiamata instancabile di Dio, che è fedele: "il Padre cerca tali persone che lo adorano"... e insiste mette l'accento su questo (se insiste e ripete sarà davvero una cosa importante!): "in spirito e verità devono adorarlo" non solo nell'Assemblea e anche nell'assemblea la modalità dell'Adorazione è questa, non nell'esaltazione e nell'esteriorità di segni ossessivamente presenti e imposti da un nuovo Mosè, per non chiamarlo addiritta nuovo messia
ho richiamato l'universalismo ebraico, ma ora si chiama cattolicesimo, questa universalità e vuole raggiungere tutti, è aperta a tutti, non si chiude e non chiude le porte non crea delle élite, anzi in essa chi ha avuto più doni è quello più responsabile degli altri per una testimonianza che è servizio, non per altro...
RispondiEliminaNello shemà, tanto caro ai nostri interlocutori, è racchiusa (in qualche modo nascosta-rivelata) proprio questa idea di "Testimone": la prima e l'ultima lettera del testo ebraico del primo verso dello shemà "Ascolta Israle il Signore è il nostro Dio il Signore è uno" sono una ain e una dalet: la parola Ed, che significa testimone, la lettera "ain" dice anche "occhio"= colui che ha veduto...
RispondiEliminaper oggi mi fermo qui... facciamo un passo per volta, ma a partire dalle risonanze che verranno, come stamattina...
RispondiElimina"L'annunzio della gioia ricevuta e non dei peccati lasciati"
RispondiEliminaquoting (grazie anonimo informatico) da Anonimo nc
Condivido in pieno e la differenza c'è e si vede...
Nella risposta di Cristo che indica un'altra dimensione del vero culto di Dio, quella interiore (in spirito e verità), per la quale il culto non è legato a un determinato luogo (santuario nazionale), ed è dunque culto universale, si apre la strada verso quella universalità che è una qualità fondamentale della Chiesa come nuovo Tempio, nuovo Santuario, costituito e abitato dallo Spirito Santo. Questa è la radice profonda della cattolicità.
RispondiEliminaE lo stesso vale per ogni anima
Lode e gloria a Te,Signore Gesù,per questa pagina così bella e illuminante per tutti noi,al di là del discorso sui neocatecumenali.
RispondiElimina"Asoreranno il Padre in spirito e verità" è la più profonda descrizione dell’adorazione cristiana: guidato interiormente dall'azione dello Spirito Santo, il credente adora il Padre nella Verità, cioè in Cristo Gesù. La vera adorazione del Padre è possibile solo nella comunione con Gesù. E’ questa comunione con Lui il nostro vero tempio cristiano, nel quale adoriamo il Padre. E' Cristo l'unica fonte dell’adorazione perfetta
RispondiEliminaIn una precedente pagina qualcuno aveva detto: "perché l'exultet non dovrebbe risuonare anche in QUESTO 'luogo'?
RispondiEliminaA me sembra che oggi sia accaduto
E' sempre sorprendente vedere gli effetti della Parola quando e' proclamata con sincerità di cuore e di intenti.
RispondiEliminaSia Lode e Benedizione al Signore
Vi ringrazio per avermi indotto alla riflesisone profonda su questo Vangelo.
RispondiEliminaHo tanti pensieri e tanti spunti....
Mi soffermo su un aspetto di questo vangelo che parla alla mia vita di tutti i giorni: la Bontà Misericordiosa di Gesù. Anche perchè il Culto alla Divina Misericordia ha segnato la mia vita e mi ha salvato davvero. E ogni atto di Gesù la manifesta con dolcezza.
Mi riempie di commozione la sua pedagogia e il suo valorizzare SEMPRE la persona che ha davanti A PRESCINDERE DA CHI SIA, pubblicano, peccatore o giusto!
La porta a scoprirLo e a scoprire la sorgente della MIsericordia! COn rispetto e dolcezza!
L'Adorazione in Spirito e Verità, Adorazione dal Cuore e Nel Cuore, per me, è presente davanti al Santissimo. Questa Parola è Adempiuta in Gesù Eucaristia!
Lì c'è il nostro Dio Buono, Tenero e Amorevole! Che invece di disgustarsi di me per le volte che gli volto le spalle mi cerca con amore di Padre
Grazie MIC per la parola di oggi e grazie a tutti per le vostre riflessioni o risonanze.
RispondiEliminaQuello di cui abbiamo bisogno noi tutti cattolici è proprio questo, ascoltare con profondità la Parola di Dio.
Non puo certo bastare l'ascolto Domenicale ed ecco perchè il CN attecchisce e raduna tante persone.
Il credente ha bisogno di un'ascolto approfondito e loro lo danno.
Oggi c'è in giro una grande richiesta di approfondire il proprio credo e di ricevere una fede matura kiko l'ha capito forse altri non ancora.
Ma bisogna svegliarsi e procedere in questo senso, non solo in rete ma in ogni chiesa.
Forza e coraggio.
Non puo certo bastare l'ascolto Domenicale ed ecco perchè il CN attecchisce e raduna tante persone.
RispondiEliminaIl credente ha bisogno di un'ascolto approfondito e loro lo danno.
No win97, l'ascolto non e' approfondito perche' la Parola non viene introdotta come e' stato fatto per esempio oggi da Mic.
Le catechesi sulla Parola ci sono soltanto ai Passaggi. Attento al trucco!
Inoltre la LECTIO DIVINA, che è quella che stiamo facendo adesso, non è assimilabile alla "Parola" del Cammino. Dove si sovrappongono catechesi e interpretazioni difformi.
RispondiEliminaLa Lectio Divina è patrimonio della Chiesa ed è presente in molte Parrochie. E nella PArrochia si può e si deve approfondire il legame con tutti i fratelli e l'intelligenza delle scritture... CON L'AIUTO FONDAMENTALE DEL SACERDOTE ORDINATO CHE PORTA LA SAPIENZA DELLA MADRE CHIESA MILLENARIA
Giusto la Parola è introdotta solo nei passaggi ma comunque la liturgia settimanale e la necessaria preparazione, le diverse risonanze e tutte le convivenze varie fanno si che il fedele abbia una conoscenza più profonda dei Sacri Testi e ne riceve un notevole beneficio morale.
RispondiEliminaEsatto la Lectio Divina è patrimonio della Chiesa ma è troppo poco diffusa. Sono pochi quei sacerdoti che si prodigano per istruire il fedele.
Per questo motivo abbiamo la diaspora nei vari culti paralleli, Testimoni di Geova, Evangelisti etc...
Con il CN la gente si sente più sicura perchè resta nella sua Chiesa.
Win97,
RispondiEliminahai toccato il cuore del problema!!!
Concordo profondamente con te.
Consentimi solo un adattamento alla realtà della tua frase conclusiva:
"Con il CN la gente si sente più sicura perchè resta nella sua Chiesa."
Non per pignoleria,ma l'espressione giusta dovrebbe essere:"Con il CN la gente si sente più sicura perchè si illude di restare nella sua Chiesa."
Al di là di tutto,Win,
RispondiEliminaè effettivamente urgente un'opera di "rievangelizzazione" delle strutture parrocchiali se non vogliamo rischiare che esse diventino davvero( e anche presto) dei catacumbenia senza capo nè coda!
un enorme distanza separa la lectio dall'apertura a caso della Bibbia
RispondiEliminaerrata corrige
RispondiEliminaun'enorme distanza..
Invito caldamente tutti noi ad abbeverarci all'Acqua di Cristo mediante la riflessione e la guida del Sacerdote, che in questo caso è il Santo Vescovo d'Ippona, Dottore della Chiesa CATTOLICA. Leggete qui fratelli!
RispondiEliminaQuesto ci guida e ci disseta! Questa profondità è quella ricchezza dellO SPirito Santo promessa! Sia Lodato Dio!
Grazie,Stephanos.
RispondiEliminaUn grande dono ulteriore per tutti noi.
Non certo per spirito di polemica,vorrei notare ancora una volta la differenza tra l'operato di Gesù che si rivela subito alla Samaritana e la "catechizza" in pochi minuti e l'ambiguità con cui si invitano in questo periodo le persone alle catechesi neocatecumenali:
RispondiElimina"...mica velo dicono. Se volete saperne di più, segnatevi la parrocchia che vi indicano e andateci. Troverete all´ingresso un vistoso manifesto con scritto «Catechesi per adulti», e gli orari, e l´icona di una Madonna dipinta da uno spagnolo di nome Francisco Argüello, per gli amici Kiko, che dei neocatecumenali è il fondatore. Ma neppure questo piccolo segreto ve lo riveleranno subito. Prima dovrete andare alle catechesi, due sere alla settimana per sette settimana di fila, con in cattedra due laici più un prete con la barba che però sta quasi sempre zitto. Vietato fare domande. Il velo vi sarà tolto solo alla fine, alla «convivenza» di tre giorni che corona il corso, in un luogo appartato fuori città. Alla fine? Macchè questo è solo il prologo. Per saperne davvero di più dovrete «fare comunità» e intraprendere con i vostri compagni di viaggio un «cammino» d´iniziazione che può durare anche vent´anni. Di cui per ora continuano a dirvi poco. "
finalmente vedo con piacere un post dove si legge e medita la Parola di Dio e non si fanno SOLO polemiche e attacchi gratuiti. inutile dire che molte cose che avete scritto non le condivido e mi sembrano frutto di esperienze purtroppo negative che a volte ci sono, ma non voglio ribattere nulla per lasciare spazio alla Parola e al confronto fraterno.
RispondiEliminaSignore, dammi da bere l'acqua che sgorga da te perchè possa essere testimone autentico del tuo Vangelo, nonostante i miei molti peccati.
P.S. Un piccolo spazio per una battuta: da come scrive qualcuno di voi (mi riferisco allo stile e alla terminologia utilizzata) si capisce che siete stati nel Cammino :-)
"P.S. Un piccolo spazio per una battuta: da come scrive qualcuno di voi (mi riferisco allo stile e alla terminologia utilizzata) si capisce che siete stati nel Cammino :-)"
RispondiEliminaquesta te le potevi risparmiare: è la classica mosca nel bicchiere di vino! :(
"Non puo certo bastare l'ascolto Domenicale ed ecco perchè il CN attecchisce e raduna tante persone.
RispondiEliminaIl credente ha bisogno di un'ascolto approfondito e loro lo danno."
loro non danno un ascolto approfondito, ascolto sì, ma adulterato
Mi spiace aver inserito una nota dissonante in questa pagina, ma la verità inon va taciuta...
RispondiEliminaConcordo con Viator.
RispondiEliminaLa condizione preliminare per attingere all'acqua viva di Cristo Nostro Signore, come è stato giustamente rilevato, è un animo umile e purificato.
Se la lectio divina non aiuta a migliorare interiormente le persone, avvicinandole a Dio, essa diventa soltanto sterile rappresentazione di un rituale teso unicamente a soggiogare gli animi servendosi subdolamente della stessa Parola di Dio.
Nella Chiesa come nel Cammino, ciò che conta è la sincera disposizione d'animo di chi si avvicina alla Parola divina, poichè il fine è attuare l'incontro del Padre con i suoi figli (Dei Verbum, 21).
Ricordiamoci che la più corretta articolazione della lectio rimane quella consegnataci dal certosino Guigo, articolata nelle fasi della lettura, meditazione, preghiera, contemplazione.
Un lectio priva di una di queste fasi è di per sè imperfetta e parziale.
Se poi è anche asservita a tutt'altri scopi, essa risulta del tutto snaturata e profanata nella sua intima funzione spirituale ed educativa.
La parabola della Samaritana è significativa di quest'uso improprio e difforme, laddove venga utilizzata per dimostrare l'enunciato acqua viva=Cammino.
Deformata in tale direzione, diventa interpretazione blasfema ed arrogante della Parola, ovvero, affermazione del contrario di quanto essa insegna ai credenti.
Pertanto, o si condivide l'essenza ed il significato autentico della lectio, oppure si dà luogo ad un dialogo sulla Parola sostanzialmente falsato perchè centrato sulla differente intepretazione ed utilizzo della stessa.
"finalmente vedo con piacere un post dove si legge e medita la Parola di Dio e non si fanno SOLO polemiche e attacchi gratuiti."
RispondiEliminami fa piacere il tuo gradimento, Felipe; ma ti faccio notare due cose:
1. su questo blog le polemiche vengono fuori dalle corbellerie che ci vengono propinate e nessuno di noi ha il gusto della polemica fine a se stessa, mentre gli attacchi gratuiti non sono il nostro forte e non ne vedo di nostri... a meno che tu non chiami le denunce e le critiche con un altro nome che non è il loro...
2. noto con disappunto la totale assenza di un tuo contributo insieme agli altri
Chiedo scusa all'Anonimo, non so se è sempre lo stesso che ci sommerge di copia-incolla, se l'ho cancellato, ma ha inserito post kilometri che erano più trattati che "lectio" scauturita dal cuore hic et nunc che era ed è lo scopo di questa pagina.
RispondiEliminaPer rispetto alla sua fatica li ho riuniti in un unico documento; chi vuole li può leggere o scaricare
Noto con disappunto che sono intevenuti solo due neoctecumenali, entrambi fuori dal coro perché anziché approfondire insieme a noi, hanno approfittato per fare apologia del cammino; il che tra l'altro, insieme ai "trattati" dell'anonimo, ha inquinato il "clima" che si era creato... ma lo recupereremo...
RispondiElimina2. noto con disappunto la totale assenza di un tuo contributo insieme agli altri
RispondiEliminache intendi?
cmq per attacchi gratuiti intendo quelli di gert...
"Con il CN la gente si sente più sicura perchè resta nella sua Chiesa."
RispondiEliminaWin97 è la tua seconda corbelleria che leggo. l'interpretazione solo letterale e strumentale della Parola che si vive nel cammino non nutre la fede; ma abbiamo ampiamente dimostrato come la deforma...
Da dove credi che sia venuta fuori la nostra lectio e tentativo di meditatio e oratio, se non dalla Chiesa?
E, francamente sono davvero sempre più sconcertato di questa continua identificazione del Cammino con la Chiesa, il Cammino NON E' LA CHIESA e, nonostante le apparenze è da dimostrare che ci sia dentro...
Per Felipe:
RispondiElimina"2. noto con disappunto la totale assenza di un tuo contributo insieme agli altri
che intendi?"
parlavamo di Gesù e della Samaritana, o no?
"cmq per attacchi gratuiti intendo quelli di gert..."
a me non risulta che Gert abbia attaccato qualcuno, mi pare che abbia solo risposto a qualcosa che chiamava "ragli"
gert non fa altro che dare dell'asino a tutti (perchè solo lui è sveglio) e a parlare di ragli (bo...)
RispondiEliminacomunque il mio contributo è stato breve (e riassunto in una preghiera) in quanto ho poco tempo perchè sto facendo un lavoro sul pc, appena posso non mancherò!
"comunque il mio contributo è stato breve (e riassunto in una preghiera"
RispondiEliminal'ho visto, mi associo a te nella tua preghiera!
“Ho da mangiare un cibo che voi non conoscete. Mio cibo è fare la volontà del Padre mio e compiere la sua opera.”
RispondiEliminaMi chiedo perchè non conosco il cibo di cui si nutre Cristo. Perchè, in teoria, so qual’è la volontà di Dio per me. So che in ultima analisi significa : amare chi mi sta accanto anche e proprio quando amare significa perdere me stesso, i miei progetti sulla vita, su come dovrebbe essere la mia vita.
L’opera di Gesù Cristo, l’opera del Padre si compie alla fine sulla croce che Dio gli prepara, ed anche l’opera del Padre per me è completare con le mie sofferenze ciò che manca ai patimenti di Cristo. Tuttavia anche se questo lo so in teoria e anche se nella pratica ho visto che accettare questa opera mi ha nutrito molte volte, è vero che oggi, ancora, non conosco profondamente questo cibo. Oggi di nuovo ho bisogno che Cristo mi porga questo cibo, mi doni la luce e la forza per desiderarlo. Per questo ho bisogno dell’Eucarestia, ho bisogno che Cristo si faccia una sola cosa con me per vedere le cose con il suo sguardo, per viverle con il suo Spirito.
Aiutami, Signore mio Dio.
RispondiEliminasalvami per il tuo amore,
sappiano che qui c'è la tua mano:
tu Signore, tu hai fatto questo.
Maledicano essi; ma tu benedicimi;
insorgano quelli e arrossiscano,
ma il tuo servo sia nella gioia.
Sia coperto di infamia chi mi accusa
e sia avvolto di vergogna come di un mantello.
Alta risuoni sulle mie labbra la lode del Signore,
lo esalterò in una grande assemblea;
poiché si è messo alla destra del povero
per salvare dai giudici la sua vita
Caro Felipe,
RispondiEliminacome si fa a non tacciare di raglio certe espressioni,come la tua,che vogliono persino banalizzare la lectio divina che ieri è nata spontanea su questa pagina?
Hai detto che alla base delle nostre espressioni e del linguaggio da noi usato c'era e c'è l'influsso( benefico, suppongo) del cammino neocatecumenale da noi a suo tempo frequentato.
Nulla di più becero!
Il linguaggio scaturito dai tanti interventi spontanei è casomai quello appreso dalla Chiesa e non dal Cammino,se escludiamo la risonanza narcisistica di ads delle ore 00,15.
Nessuna forma di compiacimento verbale,nessun ripiegamento su se stessi.
E soprattutto nessun raglio!!!!
Non ti sentire aggredito da me:cerco soltanto di tenere a bada le tue intemperanze verbali (e scritte)che hanno inquinato sovente queste pagine.
Sant'Agostino nella figura della Samaritana ravvisa quella della Chiesa di Cristo,persa e indecisa fra diversi"mariti" finchè non incontra l'unico,vero suo bene,la sua guida sicura,in Cristo stesso e rinuncia alla sua vita passata.
RispondiEliminaIn questa visione è possibile ravvisare già in forma evangelica quella che è la costante per la Chiesa Cattolica stessa:perdersi in tanti rivoli finchè non giunge a salvarla la parola chiara e forte,l'acqua pura di Gesù che non abbandona mai la sua chiesa e ci fa gridare alto e forte:
NON PREVALEBUNT!!
"Sant'Agostino nella figura della Samaritana ravvisa quella della Chiesa di Cristo,persa e indecisa fra diversi"mariti" finchè non incontra l'unico,vero suo bene,la sua guida sicura,in Cristo stesso e rinuncia alla sua vita passata."
RispondiEliminapensare che il dono dell'acqua viva, insieme all'adorzazione in spirito e verità è quel che ci ha colpito da subito della parabola e ha provocato risonanze luminose e serene. Secondo me, due cose principalmente ci hanno toccati e nutriti: l'universalità della salvezza (Gesù si rivolge ad una Samaritana figlia di un popolo nemico e le parole "né su questo mondo né a Gerusalemme") e dalla necessità, che diventa volontà, di essere in comunione con Gesù e aprire il cuore al suo dono immenso e questo ci riempie di gioia e consolazione grande...
Se pensiamo che nel cammino questa parabola viene riduttivamente oltre che strumentalmente usata nello scrutinio per mettere in evidenza i "mariti-idoli" da abbandonare per entrare in comunità (non in comunione con Cristo, anche perché le due cose purtruppo non equivalgono) e alla fine per riempire il famoso sacco nero... rimane poi, l'accento sulla negatività della persona schiava degli idoli e liberata dall'appartenenza alla comunità: nessun accenno al'"acqua viva"!!!!
Stavo per cancellare il post di Eggregor, perché non vedo alcun riferimento al nostro approndimento, ma non l'ho fatto perché mi sembra una preghiera
RispondiElimina“Quando Gesù seppe che i farisei avevano sentito che egli faceva più discepoli e battezzava più di Giovanni, 2 per quanto non fosse Gesù stesso che battezzava, ma i suoi discepoli, 3 lasciò la Giudea e ritornò verso la Galilea."
RispondiEliminami colpisce molto questa annotazione di Giovanni, perché mi rivela l'atteggiamento di Gesù che, di fronte all'attenzione dei farisei che non è suscitata dall'interesse e dal desiderio di incontro profondo ma è un'attenziona indagatrice, SI ALLONTANA, si sottrae...
Mi viene in mente che è lo stesso atteggiamento che ha nei confronti dei 'segni' cioè dei miracoli e prodigi che accompagnano il suo "passare" tra le folle sofferenti e bisognose di aiuto. Cioè sposta immediatamente l'attenzione che non è rivolta alla sua persona ma solo alle azioni che compie e quindi è solo curiosità o superficiale meraviglia che non sa cogliere il senso profondo degli eventi che accompagnano la sua Presenza.
Dovremmo sempre trovare dentro di noi, nel nostro cuore questo sentimento di attesa e di relazione intima e profonda con il Signore, distogliendo l'attenzione persino dalle meraviglie che compie in noi, ma con gratitudine e gioia grandi andargli sempre incontro e attendendo che ci venga incontro attraverso i fratelli, gli avvenimenti le piccole gradi cose della nostra vita quotidiana che è già intrisa di "eternità"...
Mi spiace interrompere il bell'approfondimento del brano evangelico della samaratina al pozzo
RispondiEliminadi Giacobbe,
ma vorrei far notare come sul thread
precedente per tirare Arinze dalla loro
parte qualcuno ha postato
il link al documento
che coinvolge il cardinale stesso sull',
inculturazione
in soldoni una approvazione di varianti liturgiche per le celebrazioni eucaristiche permesse a gruppi
etnici particolari (indiani americani)
convertiti al Cattolicesimo.
Cosa che, sebbene discutibile per alcuni
versi, mi sembra che centri come i famosi cavoli a merenda
Mi sembra un tentativo disperato...
Ciao MIC,
RispondiEliminaHai detto che hai letto la mia seconda corbelleria, mi dici la prima?
Sono qui per imparare se sbaglio e me lo dici certamente non mi offendo.
Fammi capire cosa si puo fare per ampliare la propria fede e renederla consapevole.
Il discorso che hai aperto con la Samaritana mi piace molto perciò ti ho chiesto di continuare.
Grazie.
Gherardo, vedrai che il CNC si attaccherà a qualsiasi cosa per ottenere il riconoscimento del proprio "rito" come rito particolare da affiancare a quello romano!
RispondiElimina"Hai detto che hai letto la mia seconda corbelleria, mi dici la prima?"
RispondiEliminala prima te l'avevano già sottolineata Viator ed altri...
per il resto, invito anche te a soprassedere dalle apologie del cammino e a contribuire al nostro approfondimento, che sono felice possa essere utile e soprattutto 'nutriente' per lo spirito a tutti noi...
per Stephanos78:
RispondiEliminaquello che tu definisci "il loro rito", se ti prendessi la briga di approfondire la lettura di antichi testi della Chiesa (non di Kiko o di altre persone vicine al CNC), non differisce molto dal rito della chiesa primitiva, lo scambio della pace era prima dell'offertorio ed è stato spostato poi, comunicarsi al corpo ed al sangue di Cristo, "spezzare" il pane come lo stesso Gesù fece, ecc...
Tutte le "stravaganze" liturgiche del CNC non sono invenzioni di nessuno, sono patrimonio della storia della Chiesa, rileggetevi la Didachè e gli Atti degli Apostoli, poi passate al Direttorio Catechistico Generale della Chiesa Cattolica del 1971, magari vi renderete finalmente conto dei luoghi comuni che continuate a tirare fuori e che non corrispondono ad alcuna verità.
Beh i nostri luoghi comuni
RispondiEliminasono talmente comuni che il papa
stesso tramite il cardinale Arinze
si e' sentito in dovere di intervenire
dandovi norme precise in proposito
a cui obbedire.
Ah dimenticavo per voi
quello e' un documento di approvazione....
e' inutile, cose dette e ridette
meglio tornare al brano evangelico
ti stai riferendo a cose formali che non sono state contestate, dimenticando completamente la teologia kikiana che c'è dietro le ALTRE cose: non c'è eucarestia senza assemblea, Presenza finalizzata all'assemblea, simboli ebraici fuori dal loro contesto e reinterpretati, grande banalizzazione del Sacro Mistero da celebrare che è diventato solo un banchetto e non è anche un sacrificio, canti e danze tribali....
RispondiEliminama queste cose le abbiamo dette un sacco di volte e tu ci ritorni con i soliti triti discorsi del ritorno alle origini!!!
Dove sta il ritorno alle origini in quel che ho appena detto?
Con la scusa del ritorno alle origini avete dato forma e sostanza ad UN ALTRO RITO che non è la Messa cattolica, anche se molti di voi non lo sanno perché vi fanno credere il contrario
Il prossimo messaggio che farà apologia del cammino invece di rimanere in tema sarà cancellato. Vi faccio notare che su 77 messaggi uno solo possiamo definirlo come contributo di un interlocutore neocat al nostro approfondimento... forse anche questo dato ha un suo significato
RispondiElimina"vedrai che il CNC si attaccherà a qualsiasi cosa per ottenere il riconoscimento del proprio "rito" come rito particolare da affiancare a quello romano!"
RispondiEliminac'è una "piccola" differenza; gli altri riti affiancati a quello Romano (Ambrosiano, Maronita, ecc.) sono antichissimi e nascono da una Tradizione viva, la celebrazione neocat oltre ad essere una invezione kikiana, (togliendo cose significative, spostando ed aggiungendone altre, attribuendo significati diversi), anzi proprio per questo, sovverte la Tradizione!
"Colui invece che beve dell' acqua che gli darò io, non avrà mai più sete"
RispondiEliminatornando al testo di Giovanni, chi beve l'acqua data da LUI che è la Sua VITA nel seno del Padre, non potrà più avere sete di nulla perché è già arrivato al traguardo di ogni ricerca. Non c'è proprio null'altro da cercare... abbiamo "bevuto alle fonti della salvezza", ora siamo "come un bambino svezzato in braccio a sua madre" (Sl 131)
Anche questa immegine è bellissima e ci dice molte cose:
1. un bambino svezzato non ha più bisogno del latte e se è in braccio a sua madre non è per chiedere nulla, è solo per godere della sua presenza e sentirsi al sicuro con lei (ci possiamo vedere l'aspetto materno di Dio, che quando nei salmi viene invocato come pieno di "tenerezza", è usata la parola rachamim che sono le viscere materne=l'utero, cioè il luogo in cui si viene generati...)
Vedete in che senso la Scrittura si interpreta con la Scrittura? Non nel senso la "scrittura si intepreta da sé" nel suo significato letterale senza bisogno della Tradizione, come protestantemente affermano e praticano i neocat, ma notate come ogni parola della Scrittura suscita dentro di noi gli echi di ciò che in quel momento dentro di noi vi si collega e ne allarga l'orizzonte di significato, perché la Scrittura è un unicum da prendere nella sua interezza e mai da decontestualizzare così da strumentalizzarla!
"come un bambino svezzato in braccio a sua madre" (Sl 131)
RispondiEliminacos'è se non quello che si vive nel momento dell'Adorazione? In realtà sembra che non abbiamo più bisogno di nulla; vero è che non abbiamo più bisogno di NULLA D'ALTRO, ma abbiamo sempre e continuamente bisogno di questa tenerezza rigeneratrice che ci fa nuove creature e genera in noi il Volto del Figlio...
Caro MIC,
RispondiEliminaLungi da me l'idea di fare apologia del CN, Dio me ne scansi e liberi, era solo una riflessione sulla mancanza di diffusione della Parola.
Comunque lasciamo perdere altrimenti ci fraintendiamo.
La cosa che mi colpisce è che Gesù dia un'origine ben precisa alla storia della salvezza, dicendo che viene dai Giudei.
Io oggi indentifico essi nella Chiesa che Egli ci ha lasciato e pertanto solo in essa ed aderendo ad essa si ottiene la Vita.
Sia in questo mondo che in Paradiso.
Purtroppo trovare la fonte dell'Acqua Viva non è semplice solo l'aderenza continua alla Parola e all'Eucarestia puo darci questo ma resta comunque il dubbio che tormenta l'animo nel cercare e nel trovare un Dio nascosto che ti sfugge se non hai la forza di estraniarti dalle iprocrisie e dalla sozzure del mondo.
Un Dio che riversa su di te il Suo immenso Amore e che tu spesso non riesci a capirlo perchè non riesci a sentirLo.
Come si fa per sentirlo presente?
per Stephanos78:
RispondiEliminaquello che tu definisci "il loro rito", se ti prendessi la briga di approfondire la lettura di antichi testi della Chiesa (non di Kiko o di altre persone vicine al CNC), non differisce molto dal rito della chiesa primitiva, lo scambio della pace era prima dell'offertorio ed è stato spostato poi, comunicarsi al corpo ed al sangue di Cristo, "spezzare" il pane come lo stesso Gesù fece, ecc...
E basta con sta storia della chiesa primitiva.
Gia' devo sentire i fratelli separati evangelici, adesso anche voi!
La Chiesa ha fatto un suo cammino guidata dallo Spirito Santo!
Naturalmente non e' riferito a Stefano, ma all'anonimo che si rivolge a Stefano!
RispondiEliminaPer Win 97
RispondiEliminaCarissimo, grazie per averci aperto il tuo cuore. Mi permetto di riprendere due tue risonanze che aiutano anche me a trovare nel mio cuore in virtù del mio rapporto con il Signore la risposta alle analoghe difficoltà che mi sento dentro:
"Purtroppo trovare la fonte dell'Acqua Viva non è semplice solo l'aderenza continua alla Parola e all'Eucarestia puo darci questo"
Vedi la fonte dell'acqua viva l'abbiamo già trovata: è il Signore... è però necessario che beviamo a questa fonte, dando una prima risposta di fede e di accoglienza, ma proprio a LUI come Persona vivente non ad altro... la stessa Chiesa ci porta a Cristo ci indica il Signore può sostituirsi a Lui solo nella misura in cui non si discosta dalla Tradizione apostolica che ce lo consegna e ce lo trasmette
"ma resta comunque il dubbio che tormenta l'animo nel cercare e nel trovare un Dio nascosto che ti sfugge se non hai la forza di estraniarti dalle iprocrisie e dalla sozzure del mondo."
questo dubbio e questo tormento sono ciò che fa grande l'uomo perché come dice S. Agostino siamo fatti per il Signore e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in LUI! E davvero a volte il Signore è nascosto, ma in quel momento la tua fede sa che anche se in quel momento non ti sembra presente è lì anche nel tuo tormento e tu hai solo quello da offrirgli, sapendo che comunque Lui è anche lì e che ti accoglie e ti ama così come sei, ma ti libera anche da tutto quello che ti può allontanare da Lui... vedi è come il sole in una giornata di nuvole spesse, non lo vedi, ma sai che dietro quelle nuvole risplende e tornerà a risplendere anche su di te!!!
"Un Dio che riversa su di te il Suo immenso Amore e che tu spesso non riesci a capirlo perchè non riesci a sentirLo."
sì è così, il Signore non puoi sentirlo né attraverso le emozioni né attraverso le cose eclatanti (ricordi 1Re e il Profeta Elia? Il Signore non si manifesta nel terremoto, né nella tempesta ma "nella voce di un vento sottile")
e anche se tu in qualche momento non riesci a sentirlo, nella Fede e nel cuore sai che Lui c'è e che è per te e che non ti delude perché è Fedele e non si stanca mai di aspettare la tua risposta.
C'è una risposta inisiale, il sì fondamentale, che ti fa sentire libero da tante pastoie e ti consegna a Lui; poi c'è tutta la vita di fede che lo tiene desto e lo alimenta e la Parola e l'Eucaristia e la preghiera e la vita concreta di tutti i giorni nelle risposte quotidiane...
A proposito della voce del vento leggero e del valore del silenzio e del rispetto dei momenti di silenzio (che creano raccoglimento e favoriscono l'interiorizzazione) anche nella celebrazione, mi viene in mente di nuovo il Salmo 131: prima di poter dire "sono come un bambino svezzato in braccio a sua madre" (cioè mi 'sento' sicuro e sereno nel seno del Padre) devo poter dire "Ho reso tranquilla e silenziosa la mia anima"... questo è qualcosa che si impara solo Adorando...
"ti sfugge se non hai la forza di estraniarti dalle iprocrisie e dalla sozzure del mondo."
RispondiEliminapensa carissimo, che il Signore non si è estraniato dalle ipocrisie e dalle sozzure, ma ci si è tuffato dentro, per vincerle!!!
Se noi ci estraniamo, non incontriamo più il Signore e la sua "incarnazione" che deve diverntare anche la nostra in LUI... qualunque ipocrisia qualunque sozzura fanno parte del male che c'è nel mondo, che è stato già vinto e noi disprezziamo il male e non chi purtroppo in quel momento ne è vittima con le ipocrisie e con le sozzure che sono sempre in agguato anche per noi, ma dalle quali il Signore, con la sua Graazia, ci libera...
"come un bambino svezzato in braccio a sua madre" (Sl 131)
RispondiEliminaIeri ho partecipato per la prima volta ad una Messa celebrata secondo il VO.
La sensazione che ho provato e' esattamente quella descritta nel Salmo.
E come un bambino svezzato, una volta coccolato, ha bisogno di andare a giocare, cosi una volta coccolati nelle braccia del Signore si ha bisogno di vivere la vita che il Signore ci dona.
In tanti anni di celebrazioni nc, celebrazioni che lo voglio dire non rinnego assolutamente, non avevo mai provata tanta tenerezza da parte del Signore.
Per Felipe:
quando dice "si sente che avete fatto il cammino". Io ho fatto 13 anni fino alla Redditio; non rinnego assolutamente gli anni trascorsi in comunita; anzi benedico il Signore che mi ci ha mantenuto; cosi come lo benedico per avermi tirato fuori e mostrato che la Chiesa non comincia e finisce in una sala!(con tutto quello che comporta)
Gli ultimi post purtroppo stanno rischiando di rovinare la bellezza e la compiutezza di questa pagina,miracolosamente immune da ragli e ripicche.
RispondiEliminaInvito Mic ad aprirne una nuova.
Caro Gert,
RispondiEliminanon considero un 'raglio' se è a questo che ti riferisci il fatto che Anonimo NC benedica e non rinneghi l'esperienza che ha fatto nel cammino, se è servita ad avvicinarlo al Signore se era 'lontano'.
Penso sia cosa buona e giusta assumere tutto il nostro passato, tenere ciò che è buono, sfrondare ciò che non lo è, per costruire il futuro...
Abbiamo detto più volte che il cammino può andare bene come "terapia d'urto" perché le coscienze addormentate le sveglia, ma poi non va bene come "terapia di mantenimento" perché il nutrimento successivo è quello che è e che conosciamo bene...
D'altronde il nostro Anonimo nc, che inviterei a questo punto, se vuole, a darsi un altro nick, benedice il Signore anche per averlo fatto uscire da una realtà che ha riconosciuto non ecclesiale, proprio attraverso la sua diretta esperienza nella Chiesa quella vera...
Io benedico il Signore per la sua esperienza così efficacemente e luminosamente sintetizzata della celebrazione VO!!!
Se davvero questa pagina può considerarsi compiuta e non arrivano più post con altre risonanze, qualcuno mi può suggerire un brano della scrittura molto usato nel cammino? A parte quello dell'odio evangelico su cui ci siamo già confrontati?
RispondiEliminaMa io aspetterei una risposta da Win 97 :) e, chissà, qualche altra riflessione...
per mic:
RispondiEliminaLa parabola del seminatore
Pagine utilizzate nel cammino
RispondiEliminaVai vendi tutti i tuoi i beni e dalli ai poveri.
Per Mic
RispondiEliminaIo benedico il Signore per la sua esperienza così efficacemente e luminosamente sintetizzata della celebrazione VO!!!
E io chiedo al Signore di benedirti ed illuminare sempre i tuoi passi
...particolarmente vicini all'esperienza ecclesiale del Cammino neocatecumenale, segnaliamo tra i nuovi Cardinali oltre a Mons. Stanislaw Rylko, Presidente del Pontifio Consiglio per i Laici dal quale dipende giuridicamente il Cammino, Mons. Paul Josef Cordes Presidente di "Cor Unum", Mons. Vicente Garcia-Gasco Arcivescovo di Valencia (Spagna) e Mons. Luis Martinez Sistach Arcivescovo di Barcellona (Spagna) : le nostre felicitazioni ai neo-eletti!
RispondiEliminaPrima di abbandonare la pagina e in attesa di preparare il nuovo articolo (chi vuole si faccia avanti!) vi trascrivo questa "perla" da una mail appena ricevuta:
RispondiEliminaI cd cristiani della domenica (intendo quei mostri strani che gravitano intorno alle parrocchie e che non si capisce che cosa
stiano a fare lì e non altrove), perlomeno nei prossimi 50-100 anni, perlomeno in
Occidente, sono destinati a scomparire, proprio perché non hanno niente da dire ai
"poveracci", agli esclusi, a tutte quelle persone che, paradossalmente, hanno nella
società il massimo potenziale da esprimere. Faranno la fine di luterani e calvinisti:
teologi senza popolo, e questa è la paura esplicitamente espressa dalle gerarchie,
che lo sanno benissimo perché non sono stupide."
Non è che quei mostri strani, solo per partecipare ad una celebrazione aucaristica vera, fanno fluire tanta Grazia nei luoghi in cui scarseggia?
Ma questa è metafisica, non è la concretezza del cammino che alla fine diventa materialismo, se è vero solo ciò che avviene nella comunità e la realtà nuova viene costruita da quello che fa la comunità attraverso ognuno dei suoi componenti e non quella che crea lo Spirito nella Chiesa e che mostra attraverso essa...
Come si fa a definire migliaia, milioni di anime "cristiani della domenica" con questo disprezzo e addirittura mostri in estinzione? Ci potranno essere persone che vivono la loro fede come abitudine; ma quante persone ci sono che sono cristiani veri nel contenuto e non nell' "etichetta" ????
Questo non è nemmeno elitarismo è stoltezza in senso biblico!!!!
"le nostre felicitazioni ai neo-eletti!"
RispondiEliminae le nostre felicitazioni da chi riceve le loro 'leccate' travestite da cura pastorale, che evidentemente non hanno per mostri in estinzione che saranno sostituiti dal popolo nuovo che porta tanti "numeri" e tanti soldini e le verità della fede di cui loro sono garanti potranno anche essere molte e sepolte!!!!
Vi ricordo che se parlo così è perché non è giusto parlar male della Chiesa, ma dei singoli vescovi si può, eccome!
E, con questo, siamo scaduti definitivamente e, sempre grazie ai nostri interlocutori, ci siamo reimmersi nella m****
Signore, a chi dirai "consola, consola il mio popolo" in questo nostro tempo?
RispondiEliminaAbbiamo il nostro Papa Benedetto e anche altri, dà a loro la luce e la fortezza per traghettare la Tua Chiesa dalle ombre di morte in cui si trova oggi a "cieli nuovi e terra nuova" secondo la tua volontà!!!!
per mic:
RispondiEliminaè meglio che cancelli l'intervento in cui pubblichi parte di una email ricevuta, è illegale pubblicare contenuti ricevuti in privato senza la previa ed esplicita autorizzazione del mittente. Non vorrei chiudessero il blog per una leggerezza del genere.
Comunque per il prossimo articolo perchè non si parte con la parabola del Seminatore? E magari evitiamo i paralleli fra cosa dovrebbe essere di qua o di là, se ci si limita a far risuonare la parola senza aggiungere commentini polemici si costruisce comunione, altrimenti si genera solo divisione. E' solo una proposta, non un rimprovero, magari però si ottiene più partecipazione...
RispondiEliminabuona prosecuzione
"è meglio che cancelli l'intervento in cui pubblichi parte di una email ricevuta, è illegale pubblicare contenuti ricevuti in privato senza la previa ed esplicita autorizzazione del mittente. Non vorrei chiudessero il blog per una leggerezza del genere."
RispondiEliminaperché ti piacciono tanto le minacce???
Perché vi dà tanto fastidio che venga conosciuta la verità?
Non ti vergogni, dopo quello che hai appena detto a proporre la parabola del seminatore e a dare direttive in casa d'altri? Non che io non accetti direttive, ma non da te e in questo modo....
"se ci si limita a far risuonare la parola senza aggiungere commentini polemici si costruisce comunione, altrimenti si genera solo divisione."
RispondiEliminase sei obiettivo noterai che se commentini (?) polemici ci sono stati, da qualcosa sono stati generati... qualcosa che è stato postato nonostante il "clima" davvero raccolto che si era creato e adesso ti becchi quest'altro "commentino polemico": penso che il raccoglimento (e l'interiorizzazione) non sia il vostro forte... interiorizzate solo ciò di cui venite bombardati, la "voce del vento sottile" non vi scalfisce neppure!
la divisione da dove viene? dalla mancanza di verità, non da chi la denuncia e la porta alla luce
gradirei anche altri interventi, non mi va di essere solo a sbraitare e se sbraito troppo, perche neo ho le *** piene aiutatemi!
RispondiEliminamic, io ti ho solo dato un consiglio, se per te ogni cosa che va contro ciò che scrivi tu è una minaccia, fai come credi, se poi il mittente di quella mail ti fa chiudere il blog peggio per te.
RispondiEliminaA me interessa davvero poco di ciò che fai con il tuo blog, ti ho solo ricordato che esiste una legge e che in virtù di quella qualcuno potrebbe rivalersi, non mi pare di aver scritto in tono minaccioso, anzi, volevo essere amichevole, ma vista la tua risposta acida, sai che ti dico, arrangiati da te, fai quello che vuoi, chi è causa del suo mal pianga se stesso.
Saluti "gentilissimo e disponibilissimo" mic
mic, i commentini polemici non sono risposte, prova a rileggere i commenti numero 3, 5 e 7 partendo dall'alto di questa pagina, dimmi dove sono gli interventi a cui state rispondendo...
RispondiElimina"mic, io ti ho solo dato un consiglio, se per te ogni cosa che va contro ciò che scrivi tu è una minaccia, fai come credi, se poi il mittente di quella mail ti fa chiudere il blog peggio per te."
RispondiEliminagrazie per il consiglio, che non aveva l'aura di amichevolezza che gli dai ora e non vedo come possa far chiudere questo blog chi non ho nominato e quindi non è parte in causa...
Off Topic per mic:
RispondiElimina"grazie per il consiglio, che non aveva l'aura di amichevolezza che gli dai ora e non vedo come possa far chiudere questo blog chi non ho nominato e quindi non è parte in causa..."
da quello che scrivi capisco che lo hai fatto in buona fede da ignorante (non in senso offensivo, ma nel senso che ignori l'esistenza di una legge), anche se non hai nominato la persona, lui, chiunque sia, è in grado di dimostrare, avendo la mail che ti ha inviato in privato e la stampata della pagina del blog, che tu hai reso pubblica una comunicazione privata. Tutto qui il discorso, ecco perchè ti ho consigliato, anche se poteva sembrare altro, di eliminare il testo in questione, poi, visto che all'atto della registrazione di un blog l'intestatario si assume le responsabilità di qualsiasi cosa ci compaia sopra (leggi lo scarico di responsabilità che ti fanno accettare tutti i provider del servizio), tu sei libero pubblicare ciò che vuoi tenendo presente che l'eventuale (sottolineo eventuale) denuncia sarà rediretta alla tua persona (se sei tu l'intestatario) dal provider.
Detto ciò, ti autorizzo, anzi te lo chiedo gentilmente, trattandosi di un intervento che nulla a che fare con i cntenuti del blog, a cancellare questo intervento appena lo avrai letto.
Spero di averti chiarito che il mio intento non è assolutamente ne limitativo della tua libertà di scrivere il tuo pensiero ne, tantomeno, minaccioso nei tuoi confronti. Posso non condividere le tue idee ma rispetto chiunque a prescindere da qualsiasi pregiudizio.
buona prosecuzione
Per Anonimo:
RispondiElimina"In Spirito e verita'! Mi chiedevo perche nel CNC si continuano a dire mezze verita' e molte bugie. tutto e' mistificato al solo scopo di far credere che il CNC non sia un movimento come gli altri, ma la chiesa stessa che si prende cura dei suoi figli. Ad esempio. l-interpretazione che da Gennarini alla lettera del Card. Arinze e che di conseguenza danno tutti gli aderenti del CNC è davvero fuori dallo spirito cristiano e dalla verita'..."
Questo non è un commentino è una testimonianza suffragata da una marea di argomenti che come dovresti sapere sono stati esplicitati altrove
mic ha detto:
RispondiElimina"Non ti vergogni, dopo quello che hai appena detto a proporre la parabola del seminatore e a dare direttive in casa d'altri?"
sperando di aver chiarito quanto scritto precedentemente, ripropongo ciò che ho scritto più su, perchè non proporre la parabola del Seminatore come prossimo articolo?
Caro MIC,
RispondiEliminaGrazie per le bellissime parole, purtroppo per oggi non ho più tempo per fare altre riflessioni.
Ma ci risentiremo al più presto.
Anonimo,
RispondiEliminaquello che vorresti fosse cancellato è quello che dite nel segreto e non volete si sappia di fuori e per quello scalpiti e dai "consigli" disinteressati...
a costo davvero di dover chiudere il blog (ma non credo) Mic farebbe bene a pubblicare la mail per intero, perché posso immaginare il resto, ma soprattutto dovrebbe portarla a conoscenza delle Gerarchie che "sanno tutto benissimo e non sono stupide"
per libero:
RispondiEliminameno male che sono io il prevenuto...
comunque, ho espresso già più su cosa penso, ed ho anche scritto che mic è libero di fare ciò che vuole dei contenuti del suo blog, io ho solo consigliato (nel suo interesse, e di chi vuole continuare a scrivere e leggere qui, che sia pro o contro il CNC) di seguire le leggi, non mi pare che ci sia nulla di male in questo, oppure la legge sulla privacy è un'altra delle mistificazioni del CNC?
Anche questo mio intervento può essere eliminato senza problemi, trattandosi di un intervento non pertinente all'argomento della discussione, che ricordo è il Vangelo di Giovanni riportato nella testata.
Dice Anonimo
RispondiEliminaAnche questo mio intervento può essere eliminato senza problemi, trattandosi di un intervento non pertinente all'argomento della discussione, che ricordo è il Vangelo di Giovanni riportato nella testata.
Bravo, ci sei riuscito con le tue parole pacate ad abbassare il livello della discussione ed anche ti scusi per i tuoi compartamenti.
Ancora bravo!!!
Inventa qualcos'altro di un po piu' credibile!!!!
"Non vorrei chiudessero il blog per una leggerezza del genere"
RispondiEliminasarebbe leggerezza tale da chiudere il blog produrre il brano di una lettera che, presumo, non è diretta e Mic personalmente, ma proviene dalla mail del sito internet e quindi non è una comunicazione privata, ma può essere considerata pubblica perché non riferita a cose personali?
le parole di quel testo che si vorrebbe cancellare pesano come macigni sulla bilancia dell'arroganza del cammino e su come si pone nella Chiesa con due facce
RispondiElimina"meno male che sono io il prevenuto..."
RispondiEliminanessuno qui ti ha dato del prevenuto e nemmeno io, ho solo detto che i tuoi "consigli" disinteressati mirano a togliere di mezzo qualcosa di scomodo che non si vuole che si sappia
noto con dispiacere che la richiesta di mic, qualche intervento più su, è caduta nel vuoto, molto interessati ad una comunicazione off topic ma meno all'oggetto di questa discussione.
RispondiEliminaTanto per chiudere la questione della comunicazione privata, rispondendo a Max che pone un quesito giusto, non esiste alcuna "email del sito" nella normativa corrente, qualsiasi casella di posta è un indirizzo e deve corrispondere ad una persona fisica o giuridica, nessun messaggio email è pubblico fino al momento in cui colui che lo ha redatto lo rende di pubblico dominio. In parole povere, se io ricevessi, nella casella email info@miaazienda.it, un messaggio di mic, che mi insulti o che mi copra di elogi poco conta, non potrei comunque renderlo di pubblico dominio a meno che non abbia l'autorizzazione di mic.
Spero che mic faccia pulizia di questi miei interventi "tecnici", perchè non vorrei che poi mi venga detto che ho "annacquato" la discussione.
Per ritrovare il clima giusto per tornare alla discussione iniziale, bisognerà smaltire un po' di veleno
RispondiEliminaIl commento della persona che disprezza i noiosi 'cristiani della domenica' elogiando i neocatecumenali è simile a quello di chi, trovando monotoni e noiosi i cortei pacifici e silenziosi, ritiene più interessanti e 'creativi' quelli delle truppe no-global, blackblocks, dei centri sociali, ovvero i sovvertitori del sistema.
RispondiEliminaTipica mentalità simpatizzante per la guerriglia e l'eversione, questa volta in àmbito ecclesiale.
Mi viene in mente che dall'incontro di intellettuali annoiati con i cristiani della domenica è scaturito per reazione il Cammino, gingillo e trastullo capace di trar fuori dalla noia detti intellettuali, facendoli risorgere nell'inedito ruolo di 'catechisti'...
qualcuno usurpa il mio nick?
RispondiElimina(l'intervento delle 16:09 non e' mio)
Comunque non capisco bene, il mezzo blog
a volte lascia ambiguita', il carattere
degli interventi dell'anonimo esperto legale,
pero' questa sua perla:
"da quello che scrivi capisco che lo hai fatto in buona fede da ignorante (non in senso offensivo, ma nel senso che ignori l'esistenza di una legge),"
mi ha fatto molto ridere
se e' esatto il tono un po' saccente
che percepisco
mi verrebbe da rispondere alla Aldo
"e lei e' imbecille nel senso che imbelle"
Caro den
RispondiEliminaguarda che hai detto una cosa molto giusta
molti cosidetti lontani
persone anche ostili alla Chiesa
vengono attirati dal Cammino
proprio perche' questo nella sua ambiguita' da dentro la Chiesa
si spaccia come cosa diversa dalla Chiesa
strizza l'occhio
anteponendo la parte esperenziale-gnostica
fornita dal cammino
alle verita' di fede che sono viste come
secondarie rispetto ad essa.
Quel che conta e' l'esperienza comunitaria
che permette di acquisire
quella conoscenza "superiore"
che a sua volta permette di guardare
ai cristiani della domenica cosi' tristemente ancorati alle verita' di fede
con sufficienza
dall'alto dell'esperienza acquisita.
veritatisamor è un nick che quando ce vo ce vo
RispondiEliminaSiamo alle solite:
RispondiEliminaAlcuni ragli(sia pur flebili),qualche malriuscito tentativo di nitrire,ma anche qualche sonoro muggito in bemolle hanno dissipato la melodia dolcissima con cui si era compiuta questa pagina, che altrimenti sarebbe rimasta memorabile nella storia di questo blog.
Pazienza!
"Mi viene in mente che dall'incontro di intellettuali annoiati con i cristiani della domenica è scaturito per reazione il Cammino, gingillo e trastullo capace di trar fuori dalla noia detti intellettuali, facendoli risorgere nell'inedito ruolo di 'catechisti'..."
RispondiEliminadiagnosi del tutto fuorviante
La degenerazione subìta da questo thread è lo specchio della degenerazione in atto nella Chiesa ma è necessario andare oltre
RispondiElimina"Il commento della persona che disprezza i noiosi 'cristiani della domenica' elogiando i neocatecumenali è simile a quello di chi, trovando monotoni e noiosi i cortei pacifici e silenziosi, ritiene più interessanti e 'creativi' quelli delle truppe no-global, blackblocks, dei centri sociali, ovvero i sovvertitori del sistema."
RispondiEliminail commento è molto più pesante e coinvolge anche le gerarchie
se non mi sbaglio i neocat stanno diventando sempre più rabbiosi verso il sito ed il blog..
RispondiEliminave ne siete accorti?
per loro e per l'anonimo informatico:
il web è pieno di siti contro la chiesa cattolica. la quale, visto che non si vergogna, non nascondendo e non temendo di proclamare il suo credo e quello che fa, non li prende nemmeno in considerazione. anche perchè tali siti spesso attaccano l'istituzione rifacendosi alla distanza tra quanto professato e quanto operato. (il discorso è: se i preti e i cristiani facessero quello che predicano andrebbe bene, ma non lo fanno, ecc ecc)
qui invece si attacca il cammino per quello che effettivamente professa e predica il suo fondatore. qui non si mettono in luce gli errori dei singoli catechisti, ma gli errori del cammino nella sua interezza.
per questo il sito (questo come tanti altri) fa così paura a Kiko da chiedere ai suoi adepti di non navigare più in internet.
(di non parlare a chi è contro al cammino
di non leggere i libri che sono contro il cammino..)
Kiko ha paura.
come tutti i tiranni.
il potere del mondo ha un prezzo carissimo..
paura..
sotto alla domus ci sono delle neocatacombe
Noto che, finiti i momenti di risonanza della Parola, saltono subito le differeze...
RispondiEliminaComplimenti, ma invece di seminare consigli e di palrare a pappagallo con frasi già fatte perché non vi mettete all'ascolto di quanto dice la Chiesa?
Volevo farvi una domanda: cosa sono per voi i catechiati? Cosa è per voi Kiko? Cosa è per voi il CNC?
è illegale anche obbligare la gente a tirare fuori soldi.
RispondiEliminala carità è libera e privata. non si esprime in una percentuale precisa da consegnare ad una persona precisa.
senza dirlo a casa
attenti..
e lasciare i bambini senza mangiare per un giorno (24 ore)? che te li senti seduti nella sedia dietro la tua, la notte di Pasqua, dire: "mamma ho fame.." è legale?
RispondiEliminaattenti..
e dichiarare pubblicamente il falso sull'approvazione degli statuti (alla stampa spagnola; nel raduno di Loreto) è legale?
RispondiEliminaattenti...
Inviterei l'ultimo anonimo a darsi un nick, perché gli Anonimo neocat pullulano e viene fuori una confuzione tremenda
RispondiEliminaBravo per l'ultimo anonimo.
RispondiEliminaDimostri di avere le idee molto chiare e niente peli sulla lingua.
Come piace a me!
Se ti dessi un nick,sarebbe molto più facile portare avanti la discussione.
Grazie
Quoto dal Radiogiornale vaticano odierno:
RispondiElimina'E’ indispensabile “dare alla testimonianza cristiana contenuti concreti e praticabili”, esaminando come essa “possa attuarsi e svilupparsi in ciascuno di quei grandi ambiti nei quali si articola l'esperienza umana”. E’ la sfida che Benedetto XVI ha lanciato alla Chiesa italiana - esattamente un anno fa - nel discorso al Convegno ecclesiale di Verona, incentrato sul tema “Testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo”.'
Se non avete nulla in contrario,questo potrebbe essere il tema della prossima pagina.
Quale testimonianza danno i neocatecumenali nei " grandi ambiti in cui si articola l'esperienza umana"? Loro che non danno testimonianza nemmeno in chiesa?
Dalla mia esperienza e dalle testimonianze raccolte(numerosissime) la testimonianza dei neocatecumenali,al di là di un'ambigua ,misteriosa e altisonante dichiarazione di appartenenza al "Cammino" è pressochè nulla in tutti gli ambiti in cui si articola l'esperienza umana(salve le rarissime eccezioni che confermano la regola).
RispondiEliminaNegli ospedali,nelle scuole,sui posti di lavoro il neocatecumenale tipo è assolutamente carente di testimonianza sia come agire individuale sia,soprattutto, in termini di evangelizzazione al di là del solito ambiguo invito alle catechesi iniziali("Venite e vedrete").
I segni per Kiko sono le adunate oceaniche(o presunte tali),le "alzate" incontrollate e incontrollabili nei loro esiti finali,il presenzialismo in tutte le occasioni in cui appare il Papa e a cui accorrono i media.
Un altro segno assolutamente assente è la mancata pubblicazione dei bilanci annuali della fondazione "Famiglia di Nazareth"(divenuta - sia detto per inciso - improvvisamente ricca:si parla di 120 milioni di euro annui)....ma questo è un male,una mancanza di "segno" comune ad altri movimenti ecclesiali o presunti tali.
Ho inserito la nuova pagina per la discussione proposta da Francesco
RispondiEliminaEsco da questa pagina con molto rammarico, perché l'impatto con la realtà ha confermato ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, che con le persone aderenti al cammino neocatecumenale è impossibile un dialogo, sia per l'esperienza che ne abbiamo fatto a suo tempo, sia attualmente nei vari percorsi su questo blog ...
RispondiEliminaD'altronde come potevamo sperare di incontrarci sulla Parola, quando nel loro ambito hanno diritto di cittadinanza solo le interpretazioni dei catechisti e non sanno nemmeno dove sia di casa l'esegesi?
E' bene, che nella interpretazione della Scrittura ci sia chi guida e controlla che non si esca dagli argini; cosa più facile e frequente di quanto non si possa immaginare. Ma nella Chiesa a questo è deputato il sacerdote o quanto meno un laico di provata fede e solida formazione maturata nell'ambito ecclesiale; cosa che non si dà per i catechisti del cammino, neppure formati, ma piuttosto fedeli megafoni, delle catechesi kikarmenke e delle loro prassi inqualificabili...
Naturalmente chi avesse ancora qualcosa da dire sui punti che abbiamo toccato è pregato di farlo!!!
RispondiEliminaSono nuovo del sito.
RispondiEliminaLa verità è che finora ho avuto pochissimo tempo e ho navigato il sito qualche intervento qui e qualche altro là. Per adesso non sono proprio in grado di assicurare una presenza assidua.
Non sono sicuro di aver capito le regole di questo blog, ma vorrei provare a inserirmi.
Mi sembra di capire che l'obiettivo di questo post NON è quello che si deduce dal seguente intervento:
«Non siamo qui né per litigare né per fare can can come succede ormai in tutti i talk-show televisivi, ma solo per analizzare la nostra fede e compararla con le distorsioni che abbiamo tutti subìto durante la devastante esperienza neocatecumenale».
Se così fosse, non potrei dire granché o-(
Sono non-cognitivista riguardo alla c.d. "questione teista", cioè ritengo la parola "Dio" in generale priva di significato (salvo che non se ne dia una comprensibile definizione, onere del proponente).
Per capire cosa sia il non-cognitivismo teologico:
www.infidels.org/library/modern/theodore_drange/definition.html
www.strongatheism.net/library/atheology/argument_from_noncognitivism
Sono cresciuto in una famiglia neocatecumenale (ho 30 anni), ma saranno un dieci anni che sono fuori dall'ambiente. Nel frattempo ho "parlato" con tante persone di diverse confessioni religiose, ho studiato un sacco di materiale vario (ad esempio la Bhagavad Gita: www.guruji.it/bhagavadgita/gita.htm, il Tao Te Ching: www.liberliber.it/biblioteca/l/lao_tzu/tao_te_ching/pdf/tao_te_p.pdf, la Dhammapada: www.guruji.it/dammapada2.htm, etc.), e mi sono fatto qualche idea sul fenomeno religioso in sé, sulle idee filosofico-religiose nella storia umana.
Il mio essere non-cognitivista non mi impedisce di commentare il passo proposto, ed è ciò che mi propongo di fare.
La mia opinione e la mia esperienza diretta sui neocatecumenali sono in generale piuttosto positive, ho letto molto materiale critico verso i neocatecumenali (ad esempio "La Tela Del Ragno, Plagio Psicologico Nel Cammino Neocatecumenale" di Augusto Faustini, ad esempio qui: www.cesap.net/index.php?option=com_content&task=view&id=113&Itemid=58, e altro) e non ho mai trovato niente di particolarmente convincente che non si potesse ribaltare nell'accusa opposta verso l'accusatore. Per esempio le accuse di eresia da parte di molti gruppi cattolici, e che ritrovo pari pari su questo sito, possono essere facilmente ribaltate in accuse di eresia opposta esattamente verso tali gruppi.
Ho letto delle testimonianze, in particolare da parte di sacerdoti (www.internetica.it/neocatecumenali/testimonianze-sacerdoti.html), che un po' mi hanno divertito per l'impostazione quasi apocalittica, sembrava di leggere pagine tratte da "Il nome della rosa" di Eco, i passi del convegno in cui si confrontano francescani e uomini della curia, pezzi di rara bellezza letteraria, con quella continua minaccia angosciosa, che pende su ciascuno, di finire sul rogo se per sbadatezza metti una "i" al posto di una "o", un'angoscia quasi kafkiana da «mammina-mia-svegliami!».
Dico che mi hanno divertito, così come mi divertono sempre le dispute teologiche, proprio perché, essendo non-cognitivista (stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus), essendo un esterno, l'impressione di un dibattito che scatena così complesse emozioni su parole e concetti che considero del tutto privi di significato è esilarante.
E allora vengo al punto: ma non vi sembra che il passo giovanneo sulla samaritana al pozzo vi debba suggerire il contrario di quello che ho letto finora?
E cioè: esistono scuole teologiche organizzate che, per motivi ideal-filosofici, politici, di prestigio, di organizzazione del potere, si fanno una guerra senza esclusione di colpi. Una guerra senza comunicazione, cieca, linguaggi simbolici che sembrano inventati apposta per escludersi a vicenda. Decenni di calunnie reciproche. Arriva Gesù, tutto ispirato (forse pure un po' accaldato dal viaggio, a dire il vero sembra più un neocatecumenale che un curiale o-)) e dice: «Io sono il Salvatore», «La verità ce l'ho solo io», «viene un'ora, ed è adesso, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in Spirito e verità». Sdrà! Non significa niente ma, per tutti coloro per cui ciò dovrebbe significare qualcosa, dovrebbe essere la fine della disputa ... no? E invece la disputa ricomincia più feroce che mai. E meno male che la salvezza viene dai Giudei, secondo voi i samaritani Gesù lo avrebbero mai crocifisso? (E vorrebbe essere una [s]toccata e fuga sulla tradizione, da parte di quelle istituzioni da cui verrebbe nientepopodimeno che la salvezza tout court, di crocifiggere i loro stessi "profeti", più magari tanti altri che dicono «no, grazie, non sono interessato al Vostro prodotto» ...)
********************
Il vangelo di Giovanni è particolarmente bello, perché si ricollega a tradizioni mistiche che esistono in tutto il mondo.
In principio _è_ (modo indicativo, tempo presente, terza persona singolare) il Logos: stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus.
«Io sono il Logos» lo posso dire pure io che sono non-cognitivista. E intendo banalmente: io, Francesco, so che le categorie, ad un certo livello di astrazione, non hanno alcun senso. Se questo è vero, se è vero - ed è l'unica verità assoluta che conosco - che il reale non è separabile, allora io, Francesco, capisco che quella cosa che sto chiamando "Francesco" non esiste. Ma allora chi è che sta dicendo "io"? Sempre io, ma Francesco non c'è più. Questa entità senza nome e senza forma, la si può chiamare "Dio", ma è solo una parola. Ciò che dice "io" qui, dice "io" in ogni altro essere umano, non solo: in ogni essere vivente, non solo: se le pietre potessero urlare urlerebbero anche loro il loro "io".
Ma «Io sono il Logos» lo hanno già detto tutti quelli che dicevano «Aham Brahman asmi», «Io sono Brahman», riposante, ti toglie tutte le angosce e vai a dormire tranquillo.
********************
Una critica devastante però la voglio fare anch'io, indirizzata a tutti e a nessuno: è molto raro trovare nelle persone comuni i livelli di "violenza totale" (così la chiamo io) che si osservano tra seguaci di diverse scuole religiose. Pensate a quale sia l'immagine che offrite all'esterno: che orrore! Ma pensate che a uno che non è cattolico e che vi vede attivare certi meccanismi di "violenza totale" gli può mai venire in mente di associarsi?
Il deserto cresce: guai a colui che cela deserti dentro di sé.
********************
IL SEGUENTE TESTO PUÒ ESSERE OMESSO:
A Mic che mi cita (19 ottobre, 2007 14:58), ma solo parzialmente: magari la lettera potresti anche pubblicarla per intero ...
Per quanto riguarda l'intervento 19 ottobre, 2007 15:12, vi autorizzo a pubblicare la mia lettera - MA SOLO PER INTERO. Per piacere, no alla censura: o l'intero messaggio oppure niente. Mi sembra una richiesta di rispetto minimo.
Questi messaggi (19 ottobre, 2007 15:41, 19 ottobre, 2007 15:54) mi suscitano un po' di fastidio.
SE nessuno si offende ED è consentito, magari potrei pubblicare io stesso le due email che ho spedito a neshama at tiscali.it.
RispondiEliminaLa prima Monday, 15 October 2007 2:48 AM (ore australiane) è la seguente:
*****************************
Sono passati un po' di anni, quindi i ricordi si stanno facendo sempre meno nitidi.
Sono "nato" nell'ambiente neocatecumenale, la mia famiglia era già dentro.
Parrocchia San Raimondo Nonnato, Roma.
Credo che ho smesso di frequentare l'ambiente tra il II passaggio e la Traditio.
Ho 30 anni e l'ultima volta che sono stato "in comunità" deve risalire a circa 10 anni fa, anno prima anno dopo.
Non ho ancora letto gli interventi su questo sito, l'impressione è che debbano essere piuttosto negativi. Potrei essere un caso eccezionale, non ho scandali da rivelare né particolari ostilità da manifestare o rancori da esprimere.
Sono un noncognitivista per quanto riguarda il discorso su "Dio", cioè ritengo che la parola "Dio" sia in generale priva di significato e quindi nego che si possa dare risposta positiva o negativa a domande del tipo "Credi in Dio?", quindi in generale parlare di cose come "Dio" è abbastanza una perdita di tempo. Del resto anche Agostino diceva (riporto per pigrizia in inglese, dal sito http://www.strongatheism.net/library/atheology/argument_from_noncognitivism/): «What then, brethren, shall we say of God? For if thou hast been able to understand what thou wouldest say, it is not God. If thou hast been able to comprehend it, thou hast comprehended something else instead of God. If thou hast been able to comprehend him as thou thinkest, by so thinking thou hast deceived thyself. This then is not God, if thou hast comprehended it; but if this be God, thou has not comprehended it».
Un documento chiaro per approfondire la posizione noncognitivista è qui: http://www.infidels.org/library/modern/theodore_drange/definition.html
Sono un laico (da laicità***), scettico nel senso popperiano. Sono un orfano, non ho padri spirituali e ideali. Non ho gruppi di riferimento a cui mi senta legato idealmente, anche se per curiosità negli anni mi sono confrontato con un sacco di gente diversa. In genere non mi sento molto in sintonia con i seguaci della "laicità", a volte etichettati a ragione laicisti più che laici.
Sto per chiedere che venga apposta sui certificati di Battesimo, Comunione e Confermazione la mia dichiarazione di non aver mai fatto parte della confessione religiosa denominata Chiesa Cattolica Apostolica Romana, che tra l'altro è la verità storica.
Ho avuto in passato la possibilità di studiare religioni come cristianesimo, ebraismo, induismo, taoismo, buddismo, ho trovato che, a parte superstizioni e assurdità varie, tutte abbiano elementi molto interessanti da approfondire. In particolare le diverse tradizioni mistiche sono miniere dove scoprire tesori. Basta pensare alla complessità di concetti nell'albero della vita, o al forte monismo nell'Advaita Vedanta e negli insegnamenti della Bhagavad Gita (www.guruji.it/bhagavadgita/gita.htm), alla profondità del Tao Te Ching (www.liberliber.it/biblioteca/l/lao_tzu/tao_te_ching/pdf/tao_te_p.pdf), alla dolcezza della Dhammapada (www.guruji.it/dammapada2.htm).
La mia esperienza nel cammino è stata nel complesso molto positiva.
Mi piacciono le persone che fanno scelte personali radicali, senza compromessi. Ora, una persona che ha dieci figli difficilmente è un cretino o un eterodiretto: è uno che ha fatto e sta facendo scelte faticosissime, coraggiose, senza compromessi. Per quanto mi riguarda una persona davanti a cui togliermi tanto di cappello.
Il mondo neocatecumenale, per come lo ricordo, è un mondo molto rude, dove si dice pane al pane e vino al vino, esistono molto pochi filtri, non adatto ad anime tenere, per così dire. È un ambiente allo stesso tempo troppo chiuso. La cosa più pericolosa è, negli anni, lo sviluppo di un linguaggio sostanzialmente incomprensibile a chi non fa parte del cammino e tale quindi da esaltare un senso di distanza tra chi è dentro e chi è fuori.
Io ho imparato in quell'ambiente molte idee che sono sopravvissute al vaglio della vita e del pensiero, come ad esempio l'avversione per gli infingimenti, le verità "adattate", le mode, quel desiderio di dire pane al pane e vino al vino che poi è anche una bella virtù "romana", nel senso che fa parte di quella saggezza popolare un po' cinica e cattiva (o meglio consapevole della cattiveria ...) tipica di noi romani. Idee come il non fuggire dalle sofferenze, l'affrontare le morti quotidiane senza tremori e con la consapevolezza che da ogni morte esce fuori una persona nuova, l'etica del non-attaccamento (la "libertà dagli idoli e dai beni" del fatidico secondo passaggio) che è peraltro un contributo importante di tante religioni, prezioso soprattutto nelle società moderne asfissianti e iperconformiste. Idee come l'ascolto (passaggio dello Shemà), la ricettività rispetto alla profondità del reale, le pratiche di meditazione, comuni anche tra i praticanti di tecniche tipo yoga, zen, ecc. Apprezzo anche la loro "apertura alla vita", nonostante potenzialmente problematica, se ogni coppia di umani avesse dieci figli sarebbe un guaio per gli equilibri planetari (tuttavia in Italia, società vecchia e geriocratica, è utile a ringiovanire la popolazione e a compensare la crescita dei figli di immigrati, disinnescando potenziali conflittualità etniche future).
Sono curioso di leggere gli interventi degli altri. Ho letto molto materiale critico verso i neocatecumenali (ad esempio "La Tela Del Ragno, Plagio Psicologico Nel Cammino Neocatecumenale" di Augusto Faustini, ad esempio qui: http://www.cesap.net/index.php?option=com_content&task=view&id=113&Itemid=58, e altro) e non ho mai trovato niente di particolarmente convincente che non si potesse ribaltare nell'accusa opposta verso l'accusatore. Per esempio le accuse di eresia da parte di molti gruppi cattolici può essere facilmente ribaltata in un'accusa di eresia opposta esattamente verso tali gruppi.
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***laicità***
Dal Devoto-Oli
- laicale (lai-cà-le) agg. ~ Distinto, autonomo o escluso dallo stato ecclesiastico; riduzione allo stato ecclesiastico; riduzione allo stato l. (di un sacerdote), l'abbandono dello stato ecclesiastico, con la perdita degli uffici, benefici, diritti e privilegi a esso connessi, imposto dalla Santa Sede per indegnità del sacerdote, o concesso, dietro sua richiesta, per particolari motivi. [Dal lat. tardo laicalis, der. di laicus 'laico'].
- laicato (lai-cà-to) s.m. ~ La non appartenenza allo stato e alla gerarchia ecclesiastica; concr. (più com.), con valore collettivo, il complesso dei fedeli che non appartengono al clero. [Der. di laico].
- laicismo (lai-cì-smo) s.m. ~ Atteggiamento che propugna la completa indipendenza e autonomia dello stato nei confronti di qualsiasi confessione religiosa gerarchicamente organizzata. [Der. di laico].
- laicista (lai-cì-sta) s.m. e f. (pl.m. -i) ~ Sostenitore, talvolta polemico, del laicismo. [Der. di laicismo].
- laicistico (lai-cì-sti-co) agg. (pl.m. -ci) ~ Ispirato a un programma di autonomia rispetto alle confessioni religiose e alle gerarchie ecclesiastiche. [Der. di laicismo].
- laicità (lai-ci-tà) s.f. ~ Assoluta indipendenza e autonomia nei confronti della Chiesa cattolica o di altra confessione religiosa; anche, estens., nei confronti di qualsiasi ideologia. [Der. di laico].
- laicizzare (lai-ciz-zà-re) v.tr. ~ Sottrarre alla giurisdizione o all'influsso della gerarchia ecclesiastica: l. la scuola; l. un chierico, ridurlo allo stato laicale . rifl. intr. Perdere il carattere religioso, confessionale, sacrale: con l'Umanesimo l'arte si laicizza. [Der. di laico].
- laicizzazione (lai-ciz-za-zió-ne) s.f. ~ Sottrazione all'ambito delle pertinenze dirette o indirette della gerarchia ecclesiastica: la l. della scuola; riduzione allo stato laicale: la l. di un chierico. [Der. di laicizzare].
- laico (lài-co) agg. e s.m. (f. -a; pl.m. -ci) 1. s.m. (f. -a). Credente cattolico non appartenente allo stato ecclesiastico (contrapposto a chierico); come agg., concernente i credenti laici: i membri l. di una comunità; apostolato l., vedi APOSTOLATO . Religioso non sacerdote (detto anche frate l. o converso). 2. agg. Contrapposto a confessionale, che nel campo della propria attività rivendica un'assoluta indipendenza e autonomia di scelte nei confronti della Chiesa cattolica o di altra confessione religiosa: scuola l., stato l. . estens. (anche s.m., f. -a). Scevro da pregiudizi o vincoli dinanzi a problemi e scelte, spec. etici o politici; partito l., che non pone in rapporto i propri orientamenti con un sistema di riferimento; polo l., in Italia, quello che comprendeva i partiti né marxisti né cattolici ~ Membri l. del Consiglio superiore della magistratura, non appartenenti alla magistratura ~ Giudice l., giudice popolare della Corte d'Assise. 3. s.m. (arc.). Illetterato (contrapposto a chierico nel sign. di 'dotto2'). [Dal lat. tardo laïcus, che è dal gr. laïkós 'del popolo']
***laicità***
Mio tentativo di definizione
La parola ha molte sfumature.
Per laicità possiamo intendere "atteggiamento di pensiero critico, problematico, freddo, lucido, assennato, razionale, non subordinato rispetto a posizioni precostituite (nel senso di faziose, partigiane o ideologiche)". Che è l'atteggiamento di quella persona "del popolo" colta, saggia, che non fa parte di élite o gerarchie, che è estranea ai giochi di potere ma che li osserva e giudica dall'esterno, con buon senso ed equilibrio, disinteressato, smaliziato, disincantato, scettico, realista, ma non per questo indifferente o "neutrale" (la neutralità non può esistere, è finzione o astrazione).
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La seconda email (tagliata, era una risposta ad un'email di neshama at tiscali.it), datata Friday, 19 October 2007 10:52 AM è la seguente:
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Ho iniziato a leggere vari interventi. Mi sembra che è confermata l'impressione iniziale, cioè penso che sia un sito scritto da cattolici di fazione opposta rispetto a quella di movimenti come quello neocatecumenale.
Vale quello che ho scritto nel commento iniziale: la gente più atea che io abbia mai incontrato è proprio quella che gravita intorno alle parrocchie. La mia simpatia va tutta ai neocatecumenali, dove almeno cercano di diventare "qualcosa", anche se secondo me dovrebbero diventare qualcosa di diverso o-)
Forse non mi posso permettere un consiglio ma lo do lo stesso: il futuro dei cattolici è in comunità come quelle neocatecumenali (ma sto pensando anche a Opus Dei, CL, Focolarini, Carismatici e così via). I cd cristiani della domenica (intendo quei mostri strani che gravitano intorno alle parrocchie e che non si capisce che cosa stiano a fare lì e non altrove), perlomeno nei prossimi 50-100 anni, perlomeno in Occidente, sono destinati a scomparire, proprio perché non hanno niente da dire ai "poveracci", agli esclusi, a tutte quelle persone che, paradossalmente, hanno nella società il massimo potenziale da esprimere. Faranno la fine di luterani e calvinisti: teologi senza popolo, e questa è la paura esplicitamente espressa dalle gerarchie, che lo sanno benissimo perché non sono stupide.
Poi ci sono i motivi politici: c'è bisogno di rinsaldare i legami identitari. Quindi contrordine per tutti: ci eravamo sbagliati, non siamo più atei, siamo di nuovo tutti cristiani :-)
Per rinsaldare i legami identitari, l'azione cattolica proprio non fa al caso.
I neocatecumenali sono ottimi: lì dentro ci trovi miliardari e senzacasa, gente istruita e autentiche zappe, uomini e donne, ma soprattuto adulti. È l'ambiente ideale per questo tipo di operazioni.
Avete mai fatto caso ai parrocchiani? Ragazzini e vecchi. E gli adulti - che sono gli unici che contano veramente - dove stanno? Gli adulti che si vedono sono borghesi (orrore!).
Piuttosto, e questa è la cosa che in realtà mi interessava maggiormente quando ho iniziato a dare un'occhiata al sito:
che si sappia, esistono rapporti tra gli organizzatori del Cammino e agenzie di intelligence di paesi alleati? (In giro si trovano informazioni che sembrerebbero andare in questo senso)
si ha notizie di abusi sessuali negli ambienti neocatecumenali?
"Ho iniziato a leggere vari interventi. Mi sembra che è confermata l'impressione iniziale, cioè penso che sia un sito scritto da cattolici di fazione opposta rispetto a quella di movimenti come quello neocatecumenale."
RispondiEliminadal mare magnum del nostro grafomane ho estratto solo questa frase per affermare con molta fermezza che noi non faccimo parte di nessuna fazione, siamo cattolici, anzi prima di tutti cristiani e basta...
è troppo facile ubriacarci di parole per tentare di delegittimarci...
ed è improprio definire il cammino un movimento
e comunque noi non siamo per definizione contro nessuno, tanto meno contro i movimenti che possono essere una benedizione...
abbiamo solo denunciato quelle che abbiamo ritenuto e continuiamo a ritenere eresie e storture
continua pure: il Signore sa...
"si ha notizie di abusi sessuali negli ambienti neocatecumenali?"
RispondiEliminascusa e che c'entra? si può anche non compiere abusi sessuali e non essere un buon cristiano... e nemmeno cattolico, ma questi sono affari di chi seglie di essere quello che è... solo che è giusto mettere le persone in condizione di scegliere con cognizione di causa
"Naturalmente chi avesse ancora qualcosa da dire sui punti che abbiamo toccato è pregato di farlo!!!"
RispondiEliminal'avessi mai detto!!!! ;)
"Sono cresciuto in una famiglia neocatecumenale (ho 30 anni), ma saranno un dieci anni che sono fuori dall'ambiente."
RispondiEliminami sembra di sparare sulla Croce rossa, ma forse quelli che ci hai fatto vedere, anzi leggere (non tutti...) sono i risultati
"che si sappia, esistono rapporti tra gli organizzatori del Cammino e agenzie di intelligence di paesi alleati? (In giro si trovano informazioni che sembrerebbero andare in questo senso)"
RispondiEliminache significa: fantapolitica o cosa?
Bah!
RispondiEliminaForse il lettore Pozzi non se n'è accorto, ma tutta la sua sicumera dimostra perfettamente una cosa: dove si arriva quando le persone non ricevono le risposte giuste e convincenti.
Mi sembra lo sproloquio di ex NC, ex credente, approdato per delusione all'agnosticismo e al relativismo religioso, con qualche fissa sulle contaminazioni tipo quinta colonna...