mercoledì 5 dicembre 2007

Neocatecumanali e "predestinazione"

Nel tentativo di dialogo con i nostri interlocutori neocatecumenali è venuto fuori il tema della "predestinazione". Mi sembra il caso di approfondire un po'. Parto citando S. Agostino perché sono sicuro che se fossimo andati avanti ci avrebbero citato prima lui e poi Pascal...

"....Rispondendo all'eresia di Pelagio, che predicava la possibilità dell'uomo di salvarsi senza l'aiuto di Dio, essendo il peccato originale una colpa gravante sul solo Adamo, Agostino traccia la dottrina della predestinazione: solo Dio decide in piena autonomia chi salvare o no dalla dannazione, l'uomo non può che avere fede nella salvezza divina, ben sapendo che l'ultima parola sulla sua salvezza non può spettare ad altri che a Dio (tale dottrina verrà poi ripresa da Lutero e dal Giansenismo e oggi dai neocatecumenali).
In ultima analisi, Agostino sostiene che l'uomo non può che trovare la Grazia in Dio. Gli uomini non possono far altro che avvicinarsi alla luce divina tenendo il buio delle loro anime il più lontano possibile: il bene è Dio, il male l'allontanamento dalla sua bontà, già presente in potenza nelle nostre anime, esse stesse creazioni divine..." [Fonte: Paparatzinger blog 27 aprile 2007]

Ogni uomo può trovare la Grazia in Dio: la 'predestinazione' significa solo il dono dei benefici divini che consentono all'uomo - a tutti gli uomini che accolgono la Grazia esercitando la loro libertà, non solo ai predestinati, nel qual caso la libertà sarebbe da escludere - di raggiungere il bene della vita eterna.

Volendo allargare lo sguardo per una comprensione più ampia, si può riconoscere un “progetto di Dio” che sembra distribuire la Grazia in maniera del tutto indecifrabile per le nostre categorie; ma “i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le mie vie non sono le vostre vie”, dice il Signore… come facciamo a dire che nell’economia della salvezza sia più importante la santità eclatante che è di esempio a tutti o la buona volontà nascosta e umile che fa del suo meglio nonostante i limiti, le difficoltà, le miserie interne ed esterne che la vita gli pone? E, soprattutto come si fa a poter pensare di essere salvati solo per un’appartenenza e non per la propria personale risposta?

Questo non è pelagianesimo; perché non vuol dire che ci si salva da soli con le proprie forze, vuole solo dire che ci si salva in virtù di un rapporto, di una relazione personale (e anche comunitaria nella Chiesa, ovviamente) con il Signore attraverso la Sua Grazia, che incontra il nostro SI’ e ci viene dispensata in molti modi, alcuni anche sconosciuti e impensabili, ma soprattutto nei Sacramenti nella Sua Chiesa. E proprio attraverso gli insegnamenti della Chiesa, il Signore ci rivela sempre di più il Suo Volto e radica sempre di più nella Sua Vita le nostre vite e le nostre storie personali e comunitarie.

Ma non è neppure Luteranesimo, cui sembrano aderire anche in questo aspetto i neocatecumenali, secondo cui il peccato è “coperto” dal Sangue di Cristo (salvezza esteriore o estrinseca). I “coperti” (salvati) dai vergognosi peccati sarebbero solo coloro che hanno fede in Cristo e nelle Sacre Scritture e sono nel cammino NC. Il peccato rimane quindi quello che è e non si parla come cita spesso il nostro Papa della “trasformazione” operata dal Signore e dalla Sua Presenza Viva e Operante nella Sua Chiesa.
Cosa si può dedurre da tutto questo?

239 commenti:

  1. per anonymous:non ho affatto detto che è stato kiko a dare questa notizia.ho solo detto che a me è arrivata questa notizia.punto.e l'ho riportata così come mi è stata detta.
    adesso aspettiamo di vedere cosa succede l'8 e se in quella data verranno approvati gli statuti o meno.
    Fabio

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  2. ciao milk,leggendo i tuoi post(e ringraziandoti ancora perchè intervieni anke te..almeno non sono l'unioc neocat che cerca il dialogo con tutti..:)),mi è venuta una curiosità:tu dici che negli statuti che erano stati approvati ad experimentum, ci si riconosceva a noi di poter celebrare in piccole sale.ti spiacerebbe per favore postare o comunque indicarmi dove ciò è scritto negli statuti(anke la pagina va bene che casomai li leggo su internet..avevo il libro ma non so che fine gli ho fatto fare).perchè se fosse come dici te,allora direi che almeno ad una cosa abbiamo dato risposta.grazie mille.
    un abbraccio
    Fabio

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  3. neutral_milk

    prima intendevo che Kiko, non tu,
    da 5 mesi a sta parte sta dicendo
    che la settimana o il mese prossimo
    vi approvano (dovendosi poi aggiornare
    ogni volta alla settiana-mese successivo)

    la domanda e' sempre quella:
    chi e' piu' ...?

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  4. per questo mi meraviglio
    che ora dice che non ne sa nulla

    anzi no
    come dici tu e' un poveraccio un pazzo

    ma chi e' piu' pazzo, il pazzo o ...?

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  5. Anonimo nc said...

    "È necessario distinguere la posizione fisica, particolarmente relativa alla comunicazione tra i diversi membri dell’assemblea, dall’orientamento spirituale e interiore di tutti."

    Esattamente. L'Altare come Mensa non pone di suo nessun problema. Ciò che deve starvi a cuore è appunto "l'orientamento spirituale e interiore di tutti". Vale a dire, la cosa importante è con che tipo di Fede ci si relaziona a questo Sacramento. E ancora una volta, mi sembra di capire, vorreste pontificare sull'orientamento spirituale con cui un catecumeno vive l'Eucarestia. Cosa gravissima, oltremodo presuntuosa, perchè NON potete sapere come un catecumeno viva interiormente questo sacramento.

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  6. Caro Fabio
    le tue parole
    confermano quella che era una mia semplice
    deduzione logica
    comunicata il
    05 dicembre, 2007 15:57
    (secondo mio post di questa pagina)

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  7. A meno che il cardinale in questione
    una volta tale
    decida di sganciarsi dal Kiko-diventato-zavorra ormai.
    Anche questi scenari sono possibili
    quando si usa l'approccio politico
    anche questo poi puo' succedere.

    Attenzione!

    Comunque queste speculazioni politiche fatte da noi
    lasciano il tempo che trovano.

    Non resta che aspettare

    RispondiElimina
  8. fabio said...

    "ciao milk,leggendo i tuoi post(e ringraziandoti ancora perchè intervieni anke te..almeno non sono l'unioc neocat che cerca il dialogo con tutti..:)),mi è venuta una curiosità:tu dici che negli statuti che erano stati approvati ad experimentum, ci si riconosceva a noi di poter celebrare in piccole sale.ti spiacerebbe per favore postare o comunque indicarmi dove ciò è scritto negli statuti(anke la pagina va bene che casomai li leggo su internet..avevo il libro ma non so che fine gli ho fatto fare).perchè se fosse come dici te,allora direi che almeno ad una cosa abbiamo dato risposta.grazie mille.
    un abbraccio
    Fabio"


    Sono contento perchè noto sempre più che questa mattinata non è stata del tutto buttata. Purtroppo ora non ho tempo di mettermi a sfogliare gli statuti. A dirla tutta dovevo fare un importante lavoro questa mattina e questo blog mi ha succhiato tutto il tempo. Ora devo uscire di casa, ma quando avrò due minuti ti prometto di cercare questa cosa. (comunque ripeto, non ne sono sicurissimo ma te la dò al 90%)


    gherardo said...

    "prima intendevo che Kiko, non tu,
    da 5 mesi a sta parte sta dicendo
    che la settimana o il mese prossimo
    vi approvano (dovendosi poi aggiornare
    ogni volta alla settiana-mese successivo)"

    Ohhh...ora ho capito...scusami, avevo frainteso prima...beh, comunque kiko l'ho sentito parlare dell'approvazione degli statuti solamente a loreto, dove ha detto che "ci hanno assicurato che approveranno presto gli statuti" senza parlare assolutamente di date. Si è iniziato a vociferare di date solo ultimamente, dicendo che la cosa è imminente, ma ancora una volta senza dare alcuna data esatta.

    RispondiElimina
  9. Scrive Neutral_Milk
    E ancora una volta, mi sembra di capire, vorreste pontificare sull'orientamento spirituale con cui un catecumeno vive l'Eucarestia. Cosa gravissima, oltremodo presuntuosa, perchè NON potete sapere come un catecumeno viva interiormente questo sacramento.


    Nessuno ti da il diritto di offendere scrivendo. Ti dovresti soltanto vergognare del tono e delle parole che hai usato.

    RispondiElimina
  10. Gert said
    "Non ci resta che aspettare e vedere."

    Mi rendo conto che questa attesa vi sta un po' logorando.
    Facciamo così: non appena gli statuti saranno approvati (se e sottolineo il se, saranno approvati), mando io una mail a mic che poi provvede ad avvisarvi.
    Nel frattempo: andate a passeggiare, leggete qualche libro, andate al cinema con la ragazza/ragazzo, andate a mangiare un gelato, studiate, lavorate, pregate, insomma tutto quello che volete ma staccatevi da questo maledetto computer e da questo internet che, (lo dico soprattutto per mic & company) mentre giocate a fare i defensor fidei, vi porta a peccare senza che ve ne accorgete.

    Letture consigliate:
    The Screwtape Letters

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  11. Nella Sezione 2 dello Statuto si parla esplicitamente di Liturgia. Nelle note si fanno riferimenti diretti ai documenti Magisteriali inerenti la Liturgia, si affronta il tema delle risonanze (vedi nota 52, dove si parla della possibilità di ricevere la Comunione sotto le due specie e della PRUDENZA assoluta richiesta per le "risonanze" che solo ECCEZIONALMENTE e per gravi ragioni vengono ammesse prima dell'omelia), si affronta anche (come in altre parti) il tema della Partecipazione DOMENICALE alla Messa (la quale viene ribadita come NORMA e quella del sabato ECCEZIONE), della COMUNIONE PARROCCHIALE...
    E' ovvio che gli articoli rimandino al Magistero e che quindi non diano Norme Liturgiche. Si tratta di uno Statuto che PRESUPPONE, ovviamente, la Cattolicità dell' Associazione che lo richiede!!
    Si parla delle norme sulla Penitenza, sulla Preghiera, sulla Devozione Cattolica.
    Per questo non si danno Norme specifiche, perchè si presuppone la Cattolicità e la normale sequela alla Chiesa. Questo presupposto, col Cammino, è però assurdo! Ma in situazioni normali è corretto.

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  12. Negli statuti non si dice mai che si puo' celbrere in piccole sale, ma in piccoli gruppi...
    Almeno avbbiate la bonta' di sapere cosa dice il vostro statuto, almeno questo...

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  13. LA SICILIA SI PREPARA AL "RANDI FESTINU" PER L'APPROVAZIONE DEGLI STATUTI.

    Tutte le cimici neocat dell'isola da alcuni giorni si stanno preparando alla grandissima,imminente festa per l'approvazione definitiva dello statuto.

    Il Cav. Giovanni Pipìa,grande e supremo catequista ha dato ordini precisi: convivenza per tutti dalla sera di mercoledi 5 al pranzo di domenica,9 dicembre.

    Egli ha inoltre previsto una grande sfilata di anzianissimi del cammino per il tardo pomeriggio di sabato,8 dicembre a cui parteciperanno tutti coloro i quali hanno al loro attivo almeno 30 anni di cammino.
    Tra loro - per la cronaca - il Cav. Pipìa intende far sfilare anche la sua catananna Cuncetta,di 102 anni, che per l'occasione sarà fatta sfilare su una chitarra a rotelle.

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  14. E no, neutral_milk
    le date le ha fatte a piu' riprese
    (il mese di Novembre era dato per certo)
    piu' volte NC
    sono intervenuti qui dicendo che Kiko
    aveva garantito l'approvazione
    tanto che l'abbiamo paragonata
    alla spallata di Berlsuconi?

    Che ora anche Kiko neghi di aver annunciato la spallata-approvazione?

    Bassa lega direi io.

    Addiruttura si era cominciato dando l'approvazione come
    scontata prima della scadenza,
    a Giugno.

    Figuriamoci

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  15. "Mi rendo conto che questa attesa vi sta un po' logorando."

    chi, noi o voi?

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  16. "Nel frattempo: andate a passeggiare, leggete qualche libro, andate al cinema con la ragazza/ragazzo, andate a mangiare un gelato, studiate, lavorate, pregate, insomma tutto quello che volete ma staccatevi da questo maledetto computer e da questo internet che, (lo dico soprattutto per mic & company) mentre giocate a fare i defensor fidei, vi porta a peccare senza che ve ne accorgete."

    abbiamo un nuovo giudice e sommo...
    cosa credi che facciamo quando non siamo qui... e tu, perché ci sei, forse molto più spesso solo "in lettura"?

    Ti prego di non rispondermi perché sono solo di passaggio in questo momento... o se no fai come ti pare, ti risponderò poi, se varrà la pena...

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  17. Pablo said...

    Gert said
    "Non ci resta che aspettare e vedere."

    Mi rendo conto che questa attesa vi sta un po' logorando.
    Facciamo così: non appena gli statuti saranno approvati (se e sottolineo il se, saranno approvati), mando io una mail a mic che poi provvede ad avvisarvi.
    Nel frattempo: andate a passeggiare, leggete qualche libro, andate al cinema con la ragazza/ragazzo, andate a mangiare un gelato, studiate, lavorate, pregate, insomma tutto quello che volete ma staccatevi da questo maledetto computer e da questo internet che, (lo dico soprattutto per mic & company) mentre giocate a fare i defensor fidei, vi porta a peccare senza che ve ne accorgete.



    Logorando? Mah, forse a Kiko che prima dice prestissimo saranno approvati, poi alla convivenza di inizio corso ha detto a novembre ci siamo verranno approvati ora dice entro natale...
    Anche se venissero appovati (secondo me lo saranno) bisogna vedere cosa verra' approvato, sicuramente non quello appena scaduto, altrimenti no si giustificherebbe il tempo trascorso dopo l'exerimentum. Comunque, questo blog continuera' a denunciare quello che fa e dice il CNC anche se lo statuto venisse approvato, perche' di fatto i NC anno dimostrato che lo statuto e' stato solo un alibi per dire "Visto, siamo cattolici..." ma poi di fatto a continuato a fare e dire quello che ha sempre fatto e detto ovvero abbusi liturgici, foro interno calpestato e continui richiami alla teologia protestante.

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  18. x Fabio:

    1. non è vero (almeno a me non risulta) che sia stato detto che negli Statuti che saranno approvati, si potrà continuare a prendere la Comunione come ora

    2. negli statuti si parla della possibilità di celebrare l'Eucaristia in piccole comunità
    Art.13, §2, non di sale.

    § 2. I neocatecumeni celebrano l’Eucaristia nella piccola comunità per essere iniziati gradualmente
    alla piena, consapevole e attiva partecipazione ai divini misteri,48 anche secondo l’esempio di Cristo, che nella moltiplicazione dei pani fece sedere gli uomini «in gruppi di cinquanta» (Lc 9,14). Tale consuetudine, consolidata nella prassi ultra trentennale del Cammino, è feconda di frutti.

    RispondiElimina
  19. x Mic
    "vi porta a peccare senza che ve ne accorgete."

    è che parlavo per esperienza personale, ho paura che mi sarà chiesto conto anche del tempo sprecato....

    RispondiElimina
  20. Ergo,pablo,

    sbagli la Chiesa cattolica che durante le celebrazioni in San Pietro o in qualche altra chiesa non divide l'assemblea in gruppi da 50.

    RispondiElimina
  21. E' tutto da rifare dunque nella Chiesa Cattolica!
    Cavolo: ci voleva Kiko per farcelo capire.

    RispondiElimina
  22. "è che parlavo per esperienza personale, ho paura che mi sarà chiesto conto anche del tempo sprecato...."

    chiediti cosa ne fai del tuo

    RispondiElimina
  23. Gert said...
    Ergo,pablo,
    sbagli la Chiesa cattolica che durante le celebrazioni in San Pietro o in qualche altra chiesa non divide l'assemblea in gruppi da 50.

    Ergo Gert la Chiesa Cattolica è molto più varia e la sua Carità va molto oltre i limitati schemini farisaici in cui la vorresti rinchiudere tu ed i tuoi amici.

    RispondiElimina
  24. "Cristo, che nella moltiplicazione dei pani fece sedere gli uomini «in gruppi di cinquanta» (Lc 9,14). Tale consuetudine, consolidata nella prassi ultra trentennale del Cammino, è feconda di frutti."

    ai vostri iniziatori sarà chiesto conto di cosa hanno fatto del Vangelo di Cristo :((

    RispondiElimina
  25. "Ergo Gert la Chiesa Cattolica è molto più varia e la sua Carità va molto oltre i limitati schemini farisaici in cui la vorresti rinchiudere tu ed i tuoi amici."

    la Chiesa certamente,ma a quanto pare kikarmenko no...

    RispondiElimina
  26. e Mic disse:
    "Ti prego di non rispondermi perché sono solo di passaggio in questo momento... o se no fai come ti pare, ti risponderò poi, se varrà la pena..."

    e non ti arrabbiare Mic, dovresti ringraziarmi per i miei interventi (e quelli di qualche altro NC), altrimenti stareste a passarvi la palla sempre tra di voi... confessa che ti annoieresti, dai.

    RispondiElimina
  27. ' Maria,
    ci sono dei venti
    che ardono e gemono in noi,
    e dividono le nostre intime parti
    in tanti flagelli
    e ci rompono le ossa
    e sono le tentazioni,
    i progetti sbagliati,
    le orme indisciplinate,
    i feretri dei morti
    che secondo noi non hanno resurrezione.
    Quanto è immodesto l'uomo
    che pensa che l'inverno congeli tutto
    e non spera nella primavera.
    L'uomo beve il proprio odio
    come un buon vino,
    e più odia e più si sente ebbro
    più abbandona
    le rive della tua giovinezza.'

    Alda Merini, da "Magnificat, un incontro con Maria"

    RispondiElimina
  28. La poesia più su per condividere:

    A volte la speranza è un pò
    come un vento che grida nel deserto,
    ma poi arriverà la primavera,
    e la vita nascosta rinasce
    così è : )

    RispondiElimina
  29. Pablo dice:
    " I neocatecumeni celebrano l’Eucaristia nella piccola comunità per essere iniziati gradualmente
    alla piena, consapevole e attiva partecipazione ai divini misteri"

    avuto riguardo alla entità del Mistero, mi dite, di grazia, quando è possibile ottenere e verificare una piena, consapevole e attiva partecipazione ai divini misteri??? Basta sapere a cosa si sta partecipando: l'altezza, la lunghezza e l'ampiezza e la profondità (come dice l'Apostolo Paolo), di immersione e comprensione del Mistero di Dio che supera ogni conoscenza arrivano sempre e gradualmente e non c'è bisogno di essere divisi in gruppi di 50, perché la Grazia è per TUTTI e non dipende dalla 'tappa' del cammino, ma dalla disposizione interiore, dall'azione dello Spirito... i tempi li stabilisce Lui, non i catechisti!!!! né la celebrazione in salette separate, che cementa la comunità ma con chi crea la comunione????

    Non hai assolutamente letto o, se lo hai fatto, ti è scivolato addosso, quello che ho detto nei post precedenti al riguardo; ma, si sa, si tratta di insegnamenti della Chiesa, non Kikarmenki...

    RispondiElimina
  30. Bella questa, bona questa, una chicca:

    "Cristo, che nella moltiplicazione dei pani fece sedere gli uomini «in gruppi di cinquanta» (Lc 9,14). Tale consuetudine, consolidata nella prassi ultra trentennale del Cammino, è feconda di frutti."


    Un paragone che c'azzecca come i cavoli
    a merenda.
    Allora dico io e scusate se puo' suonare
    blasfemo: perche' nelle celerbrazioni
    NC non distribuiscono anche il pesce?

    Credo che a quel punto si puo
    proprio dire "il pranzo e' servito"
    e finirla li

    RispondiElimina
  31. Un classico esempio di manipolazione
    delle scrtture a cappella

    RispondiElimina
  32. Del resto basta vedere la mensa della domus galilea
    piu' che a un'atmosfera de raccoglimento
    te vie' da pensa
    a una grigliata fra amici o al ristorante.

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  33. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  34. Comunque a parte la battuta
    l'esempio della moltipl pane e pesci
    e' proprio il prototipico
    esempio della manipolazione delle scritture Kikiana.

    Lui prende un po' di qua e un po' di la
    (a cappella)
    e le usa da supporto alle sue
    deliranti costruzioni.

    A prima vista sembra funzionare
    ma se ti fermi un attimo e la osservi bene
    vedi che la costruzione non sta in piedi.

    RispondiElimina
  35. "Lui prende un po' di qua e un po' di la
    (a cappella)
    e le usa da supporto alle sue
    deliranti costruzioni."

    Il problema è che ci coinvolge delle vite!!!

    RispondiElimina
  36. Non essendo il Papa, posso dire quel che lui non può affermare: che il Concilio Vaticano II è stato un grande errore, l'origine di tutti i guai attuali.

    Certo, la Chiesa non può rinnegare un proprio concilio: al massimo può afermare che è stato male interpretato.
    Ma, se un evento si giudica dai frutti che dà, la ragione di cui ci ha dotato il buon Dio ci dice che qualcosa di sbagliato ci deve pur essere nel Concilio Vaticano II.
    Sarà pure stato male interpretato, ma sta di fatto che con esso è cominciata la destabilizzazione della Chiesa: dalla liturgia, al sentimento religioso, alla vocazione sacerdotale, ai simboli della fede.
    Quel Concilio ha messo tutto in discussione, non tanto per quel che è stato scritto esplicitamente, quanto per aver ingenerato un clima esagitato di rinnovamento e di cambiamento che ha poi portato alle esagerazioni e guasti che tutti conosciamo.
    Se si seminano venti di rivolgimento, è lecito attendersi tempeste.
    Paolo VI presentì che dei venticelli sulfurei erano entrati da qualche spiraglio nella Chiesa: chissà se si rese conto che quello spiraglio lo aveva aperto proprio il Concilio.

    Quanto ai neocatecumenali, è ovvio che difendano il Concilio Vaticano II: è grazie ad esso che hanno potuto fare tutto quel che hanno fatto.
    Ora è necessario correre ai ripari.
    Altro che approvazione dello statuto dei neocatecumenali : la Chiesa è chiamata a decidere della propria integrità dottrinale e magisteriale, in una parola, della propria unità ed unicità in Cristo, messe gravemente a rischio proprio dalla predicazione e dalle prassi aberranti dei neocatecumenali, i quali, per quel che hanno sin qui dimostrato, continueranno imperterriti a disobbedire perchè perseguono un'altra visione di fede e di chiesa.

    RispondiElimina
  37. Per neutral_milk:

    "Non mi sembra scorretta la definizione di Altare che ho proposto io: l'Altare è la Mensa di presentazione del Sacrificio propiziatorio. Non è scorretto ma correggimi se sbaglio."

    definizione ambigua e inesatta l'Altare è Altare (dove è celebrato il sacrificio propiziatorio) e la Mensa è soltanto una parte dell'Altare (dove si compie il 'banchetto escatologico') che è l'unica funzione ammessa dagli insegnamenti kikiani, mentre la Messa cattolica presenta il sacrificio e vive anche il banchetto

    la celebrazione neocatecumenale che è solo banchetto escatologico, avviene su una mensa e basta (intorno alla quale si è seduti per "essere serviti"!) e non su un altare dedicato.

    Pensate alla gravità del problema che si pone, soltanto in rapporto a quello che dice Giovanni Paolo II nella Dominice Cenae:

    "Quel «sacrum» attuato in forme liturgiche varie, può mancare di qualche elemento secondario, ma non può in alcun modo essere sprovvisto della sua sacralità e sacramentalità essenziali, poiché volute da Cristo e trasmesse e controllate dalla Chiesa. Quel «sacrum» non può nemmeno essere strumentalizzato per altri fini. Il mistero eucaristico, disgiunto dalla propria natura sacrificale e sacramentale, cessa semplicemente di essere tale.

    Esso non ammette alcuna imitazione «profana» che diventerebbe assai facilmente (se non addirittura di regola) una profanazione. Bisogna ricordarlo sempre, e forse soprattutto nel nostro tempo, nel quale osserviamo una tendenza a cancellare la distinzione tra «sacrum» e «profanum», data la generale diffusa tendenza (almeno in certi luoghi) alla dissacrazione di ogni cosa."

    Quel che dice il Papa significa che se il mistero eucaristico, privo di uno dei suoi elementi, cessa di essere tale, viene meno il culto e, quando viene meno il culto, cosa succede? Cosa si sta celebrando se non un'ALTRA COSA che di fatto cementa la comunità ma non crea comunione ma discomunione all'interno della Chiesa?

    Perché non le volete ascoltare né vedere queste cose e avete ridotto la prescrizione di Arinze alla Comunione seduti o in piedi, quando tutta la lettera nel suo insieme è significativa e parla di ben altro e di molto altro, perché se richiama al rispetto dei libri liturgici (senza aggiungere né togliere nulla) significa che rimanda alla Messa cattolica e non al banchetto escatologico kikiano molto più in sintonia con la Cena protestante (che sembra lo abbia inventato lui, invece è anche parte, ma solo parte, della nostra Messa?)

    Per concludere una citazione di Sofia Cavalletti:

    "Nel tempio cristiano, che sostituisce quello di Gerusalemme, l'altare maggiore è la sintesi di questi differenti altari. Esso è l'altare degli Olocausti dove è sacrificato l'«Agnello di Dio» e nello stesso tempo la tavola dei pani dell'offerta, cioè del pane eucaristico; esso è l'altare dei profumi in cui si brucia l'incenso, come emerge chiaramente dal rituale romano. Infatti, quando un vescovo consacra l'altare, egli accende l'incenso sui cinque solchi incisi al centro e agli angoli della pietra, mentre si canta l'antifona: «Dalla mano dell'Angelo, il fumo dei profumi sale verso il Signore»."

    Chi è l'Angelo che "sta alla destra dell'altare dell'incenso"?
    L'arcangelo Michele!

    RispondiElimina

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