giovedì 17 gennaio 2008

Povera Chiesa, Santa e tribolata

I nostri interlocutori incalzano, provocano, sviano, svicolano, sono più assidui su questo blog di tutti i moderatori messi insieme.
Ora si stanno preparando per la sceneggiata di domenica prossima in P.za S.Pietro a sventolare i loro strinscioni per solidarietà col Papa, dicono, ma in realtà per far vedere quanto sono tanti e quanto sono potenti e quanto sono "convocabili" a comando, come per ogni megaraduno che si rispetti...
Logica e coerenza vorrebbero che chi va a manifestare la propria solidarietà al Papa, fosse pronto anche ad obbedirgli: invece orecchie da mercante...
Paradosso, ambiguità, subdolo inganno come quello che sta per ricominciare con le annunciate, forse ripartite catechesi con la garanzia di sacerdoti e vescovi?
Povera Chiesa!!!

212 commenti:

  1. "quelle che dicono "amate i vostri nemici", "imparate da me che sono mite e umile di cuore " ?"

    E tu?

    Che ti devo dire ? Grazie al Cammino ho imparato a pregare per i nemici. Che cosa strana e nuova, pensare a delle persone in modo così diverso, pensare che Cristo aveva dato la sua vita preziosissima per loro e che io ero nessuno per giudicare.
    Ho imparato ad umiliarmi con mia moglie, scoprendo che alla fine il rapporto con Dio è di una semplicità incredibile. Che basta davvero una parola,un gesto banale di servizio, per assaporare una parte infinitesimale (ma così grande per me) della natura di Dio.
    Non so se sarei stato capace da solo, (e mi conosco bene grazie anche ai miei catechisti), di poter avere queste 'attitudini' con mia moglie, dove lavoro, con la mia famiglia di origine, con i miei fratelli di comunità.

    "Guai a chi è solo" dice l'Ecclesiaste, e sarò sempre grato al Signore di avermi dato di vivere la fede in una piccola comunità, strappandomi ad una vita borghese, alienata dalla vita vera.

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  2. IL cammino ti fa fare un'esperienza anche di vita di fede.
    L'unico problema è che queste esperienze sono tutte uguali.
    Forse a Pablo sembrerà di aver vissuto qualcosa di speciale, però io ho sentito queste stesse parole 25 anni fa, e poi di nuovo alle redditio, probabilmente le ho dette anch'io.
    nel cammino tutti finiscono per dire le stesse cose e nello stesso modo.

    Anch'io pregavo per i nemici, come mi avevano insegnato finchè ho scoperto che questi nemici me li ero creata io, adesso sono sicura che non era volontà di Dio che io considerassi le sue creature come 'nemici'.

    Il 'nemico' è una categoria neocatecumenale che serve a farci sentire più bravi, come coloro che vivono la vita vera, non alienati come gli altri.

    Il 'nemico' viene invocato quando si ha bisogno di rafforzare il gruppo. Per avere l'adesione incondizionata al leader e la fedeltà al gruppo, è necessario 'inventarsi' dei nemici, degli oppositori.

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  3. "Avete inteso che fu detto: 'Amerai il tuo prossimo' e odierai il tuo nemico; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. "

    questo è il brano del vangelo che fa da sfondo alla catechesi sul nemico.
    In queste parole di Gesù io vi leggo solo che il giudizio su chi è buono e chi è cattivo spetta al Padre, non a noi. Non ho il diritto di chiamare nessuno 'nemico', anche perchè questo vangelo è stato scritto in tempi di persecuzione.
    non si può confondere il dolore delle persone che hanno subito ingiustizie gravissime, che hanno visto morire i loro cari, ai tempi dei martiri, con le nostre banali liti familiari, o incomprensioni sul lavoro.

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  4. Allora secondo te Michela cosa vuol dire Paolo quando dice che tutti coloro che vogliono vivere piamente in Gesù Cristo saranno perseguitati? Certo le persecuzioni sono di vario genere
    e grado, interne ed esterne, ma sempre vicende in cui alla fine hai di fronte un nemico o se vuoi semplicemente qualcuno che non ti vuole molto bene.

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  5. Puoi razionalizzare quanto vuoi, considerare le ragioni dell'altro e anche simpatizzare con lui ma resta il fatto che è la sua diversità che richiede di uscire in qualche modo dai nostri progetti e piani, accettare che siano polverizzati. E questo si può affrontare ed accettare (amare il nemico) solo se hai dentro di te l'autore della vita, cioè Gesù Cristo che ti dice : non avere paura , non affoghi, non finisce niente, ci sono io, coraggio, vai avanti.

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  6. Quello che dici a proposito del nemico, Michela, è vero in un certo senso, nel senso che nessuno si propone, normalmente, di essere nemico di un altro. Ma nella vita, cara, non succedono soltanto cose normali. E, non so dove vivi tu, ma nel mio ambiente, non solo in comunità, ma nel lavoro, tra conoscenti spesso succedono cose che fanno rizzare i capelli a livello di ingiustizia, violenza, prepotenza, indifferenza e disumanità. Certo non c'è solo questo nel mondo grazie a Dio. Sappaimo che in ognuno e in ogni ambiente c'è anche l'esatto contrario di questo. ma il momento della prova, il momento in cui si deve vedere se hai costruito sulla sabbia o sulla roccia arriva prima o poi per tutti. Questa è la verità delle cose.

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  7. Ora a me non interessa che la mia esperienza sia uguale a quella di un altro . Non gioco a " indica le differenze tra le due vignette" della settimana enigmistica. Non ho il culto dell'originalità, sebbene sappia bene che ognuno di noi è un esemplare unico. Non è che per non sentirmi dire che sono un clone io possa dire che quello che ho sperimentato sia falso.
    Di fronte al fatto che ho avuto la grazia di conoscere Gesù Cristo tutto impallidisce. E nello stesso
    tempo tutto è più reale e in una parola più bello. Non è per sentirmi superiore a nessuno perchè
    ho imparato semplicemente a non confrontarmi con l'altro per vedere chi è più bravo. E per chi e per cosa dovrei sentirmi più bravo? per sentire dentro di me una voce che sussurra: sei superiore, sei forte, non sei come gli altri? Ho imparato ad avere di me una giusta valutazione: ovvero che sono un adam come tutti, polvere ma amata da Dio.
    E per la gioia anche adesso che ho più di 50 anni non solo farò tutte le danze davidiche di questo mondo
    ma molto, molto di più.

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  8. kirikiki'

    Uno dei piu' gravi problemi creati dal CNC con le sue catechesi e' lo spezzettare della Parola di DIo!
    Il fatto di aver diviso il cammino in tappe ha portato a delle scelte di brani della Bibbia che sono finiti per essere "isolati" e tagliati fuori dalla generale inquadratura del disegno Divino. Kiko estrapola un brano e lo interpreta a suo uso e consumo fregandosene della sua organicita'. Predica a tutti e sempre le stesse parole togliendo a tutti la capacita' e l'opportunita' di rispondere a tali brani soggettivamente. Ecco perche' michela accennava alla "mancanza di originalita" ed M cercava di giustificare tale mancanza con "non ho il culto dell'originalita'".
    Caro m, la mancanza di originalita' e' molto piu' grave di quanto tu voglia farci credere. Il messaggio Divino e' stato lo stesso, e', e sara' lo steso sempre ma non per questo tutti i santi hanno ripetuto le stesse cose copiando gli uni gli altri. L'originalita' e' un dono importantissimo di Dio, perche' Lui ci ha creati ORIGINALI e tutto quello che ci comunica ce lo comunica NELLA NOSTRA ORIGINALITA'. Dio chiamo ognuno per NOME! E vuole che noi viviamo la sua parola, le sua vocazioni e l'intera nostra vita nel dono dell'originalita'. Se uno da' una testimonianza diversa da tuti gli altri senza dover ripetere piu' o meno le stesse parole degli altri, come si fa nel cammino, fa vedere ceh il Signore ha agito , operato e si e' manifestato nella sua vita in modo UNICO alias, originale. Il messaggio rimano lo stesso ma l'operato e' nella ORIGINALITA' e la testimonianza deve essere originale. Nel cammino si finisce per sentire le stesse parole, la stessa esperienza ad altranza. Si e' rinunciato a tale cpacita' personale e dono di Dio perche' kiko ha detto che si deve fare un cammino e il resto" sarebbe culto"! Pensa solo cosa sarebbe oggi la Chiesa se i santi non fossero stati Originali! Non avremmo avuto S. Filippo Neri, S. Ignazio di Loyola S. Francesco d'Assisi, Giovanni della Croce s. Giovanni Bosco la Beata Teresa di Cacutta e chi piu' ne ha piu' ne metta. L'originalita' E' LODARE DIO RENDENDOGLI GRAZIE PER AVERCI CREATI UNICI, E TRAMITE TALE UNICITA' CAPIRE TANTE COSE, ANCHE I NEMICI! Fare come fa kiko e' un peccato contro Dio. Lui per piu' di 40 anni ha annientato tale miracolo di Dio e lo sta continuando a fare anche con e tramite te caro M!

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  9. LA "NUOVA VIA" dell'Evangelizzazione.

    Continua sull'Osservatore Romano di oggi la riflessione di Inos Biffi sulla metodologia dell'evangelizzazione, che non è quella sganciata dalla liturgia ed affidata alla predicazione casuale e all'improvvisazione di laici, ma quella che scaturisce dalla sana celebrazione dei Santi Misteri.

    "Uno dei compiti principali del pastore d'anime, o diciamo semplicemente del sacerdote, è quello di presiedere e di iniziare alla liturgia. Ma questo è possibile solo se, a sua volta, egli è stato introdotto alla sua comprensione, o alla sua teologia e spiritualità; solo se ha capito il mistero che è chiamato a celebrare e illustrare, facendone il cuore stesso del suo ministero.
    Possiamo ancora una volta ricordare il diffuso affanno con cui si va alla ricerca di strategie inedite per l'evangelizzazione e la formazione cristiana: in realtà la più efficace, la più valida e, aggiungiamo, la più nuova rimane quella che da sempre accompagna, per istituzione divina, la vita della Chiesa, cioè la celebrazione dei santi misteri, che segue e traduce l'evangelizzazione e l'accoglienza della fede. "

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  10. E ancora, sullo stesso numero, un'interessante disamina di M.Piacenza,arcivescovo, sulle aberrazioni e le devianze nella concezione dell'Eucarestia.Cito solo uno stralcio preliminare:chi vuola può leggere tutto l'interessante studio sull'Osservatore Romano di oggi,anche nell'edizione on line:

    "...Considerando il secolo XX nel suo insieme si può dire che esso sia stato caratterizzato da una forte sottolineatura del carattere comunitario dell'Eucaristia, intesa principalmente come sacra actio che coinvolge una comunità, piuttosto che come presenza reale da adorare, o come sacrificio i cui meriti ci offrono la grazia divina".

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  11. "fatto sta che un personaggio pubblico con tanto di nome e cognome, viene pubblicamente e continuamente accusato!
    MIC risponde: "noi non formuliamo "accuse" citiamo documenti e diamo e raccogliamo testimonianze e di quelle discutiamo"
    Caro MIC ti ricordo che qualchhe giorno fa scrivevi: "Da come parlano certi neocat e non sono pochi (ho detto "certi" perciò non si offenda chi scrive qui), sinceramente, M, tu che sei una persona di cultura e usi il cervello, ti sembrano uomini o "larve umane"?
    Da quale documento è tratta questa definizione?
    Con affetto

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  12. "M, tu che sei una persona di cultura e usi il cervello, ti sembrano uomini o "larve umane"?"

    non l'ho tratto da un documento ecclesiale questo parere, M., ma ho parlato sull'onda di una impressione sconcertante: qualcuno mi ha postato (non so perché) un copia-incolla di un'intera discussione su un blog neocat nel quale io naturalmente non posso entrare. Ebbene, questa è l'idea che ci siamo fatti leggendo gli interventi: gente "castrata" che, si capisce, parla con soggezione e se dice mezza parola "fuori dal coro" la fanno sentire un verme!
    Quindi assisti a timidi accenni di dire la propria o a esprimere qualche dubbio, alla fine rientrano immediatamente... toni sommessi... pieni di mille "scusa fratello, non volevo dire..."

    Con costernazione

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