sabato 22 novembre 2008

Il card. Arinze sulla Liturgia

Stralcio i seguenti brani dell'intervista al card Arinze pubblicata oggi dall'Osservatore Romano. Possiamo ricavarne interessanti spunti di ulteriore riflessione:

Quali sono i maggiori problemi che riscontrate nel campo della liturgia?
Diciamo subito che la Congregazione non è una sorta di "polizia" ecclesiastica o di "pronto intervento" per ogni genere di problemi. Il dicastero è nato in primo luogo per promuovere il culto divino. Certamente non possiamo chiudere gli occhi di fronte a situazioni oggettivamente problematiche. Abbiamo scritto nella Redemptionis sacramentum del 2004 che molti abusi non sono dovuti a cattiva volontà, ma all'ignoranza. Qualcuno non sa, ma purtroppo non è consapevole di non sapere. Non sa, per esempio, che le parole e i gesti hanno radici nella tradizione della Chiesa. Così crede di essere più originale e creativo cambiando quei testi e quei gesti. Di fronte a queste cose, bisogna riaffermare che la liturgia è sacra, è la preghiera pubblica della Chiesa.

Sono allo studio dei cambiamenti nel rito liturgico?
Ve ne sono alcuni scaturiti dal Sinodo dei vescovi sull'Eucaristia celebrato nel 2005. In aggiunta all'Ite, missa est, per esempio, il sacerdote oggi ha a disposizione altre formule, per far capire meglio ai fedeli che tutti noi siamo chiamati a vivere ciò che abbiamo celebrato, in modo più dinamico, più missionario. Benedetto XVI, dopo una serie di studi da noi condotti, senza abolire l'Ite, missa est, ha approvato tre alternative: Ite ad Evangelium Domini annuntiandum; Ite in pace glorificando vita vestra Dominum; Ite in pace. Un altro punto di riflessione riguarda una diversa collocazione del segno della pace durante la messa. Spesso non si comprende in pieno il significato di questo gesto. Si pensa che sia un'occasione per stringere la mano agli amici. Invece è un modo per dire a chi ci sta vicino che la pace di Cristo, presente realmente sull'altare, è anche con tutti gli uomini. Per creare un clima più raccolto mentre ci si prepara alla Comunione, si è pensato di trasferire lo scambio della pace all'offertorio. Il Papa ha chiesto una consultazione di tutto l'episcopato. Poi deciderà.
....
(©L'Osservatore Romano - 22 novembre 2008)

50 commenti:

  1. Piccola testimonianza sul "segno della pace".

    Ho avuto il dono e la gioia di partecipare alla celebrazione della S. Messa della comunità cristiana di lingua ebraica a Gerusalemme e, oltre a portarmi nel cuore il raccoglimento, l'atmosfera sacrale i brevi bellissimi canti che intervallano la celebrazione, ho questo ricordo stupendo del "segno della pace"

    Il sacerdote scende dall'altare e si avvicina al primo banco dei fedeli da un lato, il ministrante o il concelebrante dall'altro.
    Il fedele riceve il sacerdote con le mani aperte col palmo in alto, sulle quali il sacerdote pone le sue mani pronunciando: "Shalom" (Pace), il fedele risponde: "Ha Mashìach" (è il Messia)

    Cosa significa? Che i nostri fratelli cattolici israeliani sono molto ben consapevoli della presenza del Signore sull'altare, dal quale scende il sacerdote e, accogliendo la Pace, sanno anche qual è il suo Nome, cioè CHI accolgono... e uno dopo l'altro ripetono il gesto compostamente, nello stesso modo e con le stese parole, verso il proprio vicino e così la Pace (cioè Cristo Gesù, Signore) raggiunge da un fedele all'altro tutta l'assemblea...

    non come nel Cammino, dove si dà al segno della pace la valenza del perdono della comunità o nelle nostre disinvolte assemblee, dove sembra quasi uno scambio di convenevoli...

    Nel Vetus Ordo, molto sobriamente, ma secondo me efficacemente, dopo la fractio panis il sacerdote, con la stessa particola (che ha appena spezzata) e che tiene tra le sue dita, mentre traccia sul calice tre segni di croce pronuncia solennemente: "Pax Domini sit semper vobiscum" (La pace del Signore sia sempre con voi) e i fedeli rispondono "Et cum spiritu tuo"...

    Pax Domini non è una pace qualunque, è quella che viene dal Signore: è Lui stesso!

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  2. Diciamo subito che la Congregazione non è una sorta di "polizia" ecclesiastica o di "pronto intervento" per ogni genere di problemi. Il dicastero è nato in primo luogo per promuovere il culto divino. Certamente non possiamo chiudere gli occhi di fronte a situazioni oggettivamente problematiche.

    è esattamente quello che hanno fatto nei confronti del Cammino NC d'intesa col Papa...

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  3. Vi prego di confrontare la mia testimonianza con queste parole di un NC trovate sulla rete:

    Esso (il segno della pace) infatti non è espressione affettiva, ma esistenziale di quella riconciliazione senza la quale non è possibile accostarsi all’eucarestia, in quanto contraddittoria con la Pace che ci dà Cristo nella quale il comandamento di amare Dio è “simile” all’altro di amare il prossimo come noi stessi.
    Il gesto di pace è quindi espressione di quella parola di Gesù “Se dunque presenti la tua offerta sull’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare e va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.” (Mt, 5, 23-24).
    Che poi sia un momento festoso nulla lo impedisce, e la gioia della fraternità anzi lo suggerisce pur con moderazione.


    può esservi inclusa la 'riconciliazione', ma c'è molto di più... perché il perdono - oltre riceverlo e darlo dal cuore al fratello e a chiunque altro - lo ricevi prima di tutto sacramentalmente 'confessando' al sacerdote (in persona Christi) i peccati, le mancanze, le tendenze negative, i moti dell'animo...

    e, ripeto, c'è molto di più... l'incontro col Signore e la Pace che proviene da Lui, oltre a perdonare, libera, guarisce, ri-genera, "fa nuove tutte le cose"... e altro ancora che nemmeno possiamo immaginare!

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  4. per me le modifiche di cui si parla sono ‘minimali’ e servono a poco. Ci vuole ben altro per la vera restaurazione dei ‘guasti’ e dei ‘tagli’ inopportuni al Messale tridentino!

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  5. senza abolire l'Ite, missa est, ha approvato tre alternative: Ite ad Evangelium Domini annuntiandum; Ite in pace glorificando vita vestra Dominum; Ite in pace

    sforzi inutili e senza costrutto: quell'est lasciato così, secondo me non vuol dire "la messa è finita" come tradotto miseramente, ma la messa E' COMPIUTA, come il TUTTO E' COMPIUTO di Gesù: e allora c'è qualcosa di nuovo che inizia in attesa di un ulteriore compimento (della nostra storia della nostra vita della nostra quotidianità, in Cristo)

    Sarebbe meglio custodire e insegnare la Verità delle formule esistenti invece di crearne di nuove che in un modo o nell'altro depauperano la ricchezza di senso della Tradizione ricevuta...

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  6. Gert ha scritto:

    è esattamente quello che hanno fatto nei confronti del Cammino NC d'intesa col Papa...

    Caro Gert in realtà non è che si sono chiusi gli occhi d'intesa col papa , è che "Adesso sarà il papa a vedersela con Arinze".

    Se ci si chiede perchè continuare, forse frasi come questa possono essere una buona risposta.

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  7. concordo con Leandro nel considerare minimali le modifiche, ma da qualcosa è bene cominciare... l'importante è cominciare bene!

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  8. ... se vogliamo rimanere alla lettera, bisogna chiarire qual è il soggetto, cos'è che "missa est": cioè è stata mandata?
    Per caso(!), non può trattarsi dell'"offerta", cioè di quello che con espressione ebraica è stato 'fatto salire' al Padre?
    Ricordiamo il gesto dell'Elevazione...

    E ricordiamo anche che nell'Offertorio' si parla, appunto, di HOSTIA...

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  9. nel dubbio: Vetus Ordo, for ever...

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  10. Hemos tenido hace poco la convivencia de principios de curso en la que el tema principal ha sido la aprobación de los estatutos. Les cuento un poco de qué ha ido la cosa:
    Realmente aparte de los estatutos se ha hablado de poco más. Alguna catequesis en plan la sociedad es el demonio, el gobierno es pecador y como no sigas en el camino irás derecho al infierno. Lo más importante fue una "catequesis" del cura yo-lo-sé-todo sobre el camino. Comenzó con un repaso a la historia: las culturas primitivas eran paganas y pecadoras, hasta que llegó el cristianismo que fue la salvación de la humanidad, se explayó todo lo que quiso con la persecución de Roma y pasó de puntillas sobre la Edad Media, sin comentar por ejemplo la "Santa" Inquisición o las Cruzadas. Comentó que el Renacimiento fue el comienzo de la apostasía de Europa, que quitó a Dios del medio para poner al hombre (por tanto, las ciencias y el humanismo son consecuencia de esa apostasía). Hizo una crítica a la Revolución Francesa, a Freud, al Socialismo... como si todo fuera obra del demonio. Pero por fin aparece el Concilio Vaticano II que dió como fruto el Camino. A partir de aquí empezó a explicar lo "bueno" que había sido el Camino para la humanidad, los matrimonios que había salvado, los niños que había dado... (eso dicen ellos). Terminó diciendo que a raíz de los estatutos, el CNC no sólo se reconocía como parte de la Iglesia, sino como la Iglesia misma.
    Al final de la catequesis, se leyeron los estatutos ( casi dos horas ). Sobre los estatutos hay muchas irregularidades:
    - No se explican los pasos, ni siquiera los escrutinios (algo que algunos sacerdotes me han dicho que es herejía).
    - No se expecifica nada sobre los ingresos económicos. En los estatutos solo se dice que el CNC posee bienes espirituales y NINGUNO económico (entonces, ¿las donaciones, bolsas, etc que se realizan?)
    - A pesar de que se considera que las celebraciones del CNC (eucaristias, pasos, convivencias,...)al ser parroquiales están abiertas a todo el que quiera, los catequistas nos han PROHIBIDO traer a nadie ajeno a la comunidad. Si durante una eucaristía del CNC entra alguien ajeno, se le explica que es una celebración privada, se le informa a qué hora puede ir a la misa de la parroquia y se le invita a las catequesis de inicio.
    - En los estatutos se hace incapié en que las comunidades están dentro de la parroquia, sin embargo, en la realidad, las comunidades nunca o casi nunca participan en la misa del domingo con el resto de parroquianos.
    - Los mamotretos y cuadernos de las convivencias, deberían estar disponibles para todo el que quiera, pues son doctrinas de la Iglesia y no deben ser ocultas.
    - Y en general, parece que los estatutos han sido escritos por gente que sólo sabe la TEORÍA del Camino, pero no la PRÁCTICA. No dicen nada sobre las doctrinas, como deben portarse los catequistas...
    Al final del acto, para celebrarlo, se repartieron copas de cava y se brindó, porque según el catequista, la aprobación es un hecho histórico que en unos años tendrá la misma repercusión que el Concilio Vaticano II.
    No quiero alargar mucho más ésto. Pero para que conste la falsedad de estos tipejos, durante la convivencia me enteré de que una chica del Camino se había suicidado, una mujer había muerto durante un parto tras la enésima cesárea, y un matrimonio de catequistas se había divorciado porque la mujer se había enamorado de un sacerdote. Y estos son los que van a salvar la sociedad.
    Por si quereis ver el video que se puso, o el canto nuevo, os dejo la página para descargarlo:
    http://www.cncmadrid.es/

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  11. ...il Rinascimento fu il principio dell'apostasia dell'Europa che privò Dio di ogni facoltà sull'uomo, pertanto, le scienze e l'umanesimo sono conseguenza di quell'apostasia.

    .........

    In questo passaggio della testimoniamnza in spagnolo sopra postata c'è la dimostrazione palese dello stato di pura follia con cui pappagallescamente i catechisti neocatecumenali ripetono ciò che sentono dire ad ogni inizio corso da Kiko Arguello.

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  12. Ringrazio Pedro per la sua diretta testimonianza, che dimostra come nel Cammino nc non sia cambiata neppure una virgola e traduco per Caterina e per Signor Veneranda, che aveva sostenuto, a lei rispondendo, tutt'altre cose...

    Sugli Statuti ci sono molte irregolarità:
    - non si spiegano i passaggi, neppure gli scrutinii (qualcosa di cui alcuni sacerdoti mi han detto che è eresia)
    ...
    - Nonostante si consideri che le celebrazioni del CNC (eucaristie, passaggi, convivenze) a chi è parrocchiano siano aperte a chiunque lo desideri, i catechisti ci hanno PROIBITO di introdurre nessun estraneo alla comunità. Se durante una eucaristia del CNC emtra qualcuno estraneo, gli si spiega che è una celebrazione privata, lo si informa che può andare alla messa della parrocchia e lo si invita alle catechesi di inizio

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  13. ...insomma una babele voluta, un concentrato di contraddizioni tra regolamentazioni più o meno ufficiali(statuto et coetera) e prassi quotidiana del Cammino Neocatecumenale.

    UN PCL SERIO COME PUO' TOLLERARE QUESTA SITUAZIONE?

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  14. Mi si perdoni ancora la franchezza.
    Qual credibilità può ancora avere il PCL dopo un'approvazione tanto fumosa e vaniloquente dello statuto Neocatecumenale?

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  15. Blogger Francesco ha detto...

    Mi si perdoni ancora la franchezza.
    Qual credibilità può ancora avere il PCL dopo un'approvazione tanto fumosa e vaniloquente dello statuto Neocatecumenale?


    Temo che la questione vista così
    sia ancora troppo ristretta. Il meccanismo
    con i cui i fondatori del CNC avanzano è la cooptazione, prima
    della dichiarazione d'intenti.
    Quindi nessuna meraviglia, oggi hanno conquistato il PCL, domani sarà la volta di un altro dicastero. Ad aprile eravamo a 9 cardinali e 160 vescovi convocati
    alla Domus, oggi magari sono stati fatti dei passi in avanti. L'obiettivo nemmeno tanto velato è un papa neocat. Con Ratzinger si fa
    buon viso a cattivo gioco. Intanto
    si lavora ai fianchi, confidando
    nella sua veneranda età...

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  16. Dice Leandro:
    per me le modifiche di cui si parla sono ‘minimali’ e servono a poco. Ci vuole ben altro per la vera restaurazione dei ‘guasti’ e dei ‘tagli’ inopportuni al Messale tridentino!



    Sì. Sono d'accordo. Ma, seguendo la logica del Santo Padre e di coloro che ancora gli sono fedeli, non si potrà far altro che iniziare con piccoli, minuscoli passi. E chissà. Forse ci vorrà più che una vita! Guardando allo stato della situazione, concependo la "somministrazione" dell' antibiotico con un dosaggio che possa permettere la guarigione di quanti più "malati" possibili... Poi, il resto spetta al Signore.

    Ovvero: comunque ad un certo momento si dovrà arrivare alla "pienezza". E certo fa un po' strano che lo si dica in quello che dovrebbe essere il "luogo della pienezza della Verità" per antonomasia: la Chiesa di Roma.

    Ma c'è anche un fatto di non poco conto: visto il disastro in cui siamo non è nenache detto che quest'opera di riparazione e di autentica riforma possa arrivare al compimento senza "disturbo"! In realtà abbiamo visto quanto "disturbo" è in atto. Per questo bisogna pregare e fare penitenza.

    Occorre, sulla linea di quanto affermato dai Papi, provvedere a ripristinare (mettere come fondamento di una vera riforma), delle parti che credo siano irrinunciabili e che invece o sono state tagliate o deformate: il Confiteor nella forma e del Sacerdote e dei Fedeli (SEPARATE!); l'Invocazione dei SANTI sia nel Confiteor che nella Messa; il CANONE (UNICO), pronunciato dal SOLO SACERDOTE, senza INTERRUZIONI (come avviene invece oggi), e rivolti al Signore Gesù! Con il Tabernacolo e La Croce al Centro dell'Altare! L'uso della Lingua Liturgica, almeno nelle parti Sacerdotali e nel CANONE.

    Così occorrerrà pensare agli altri Libri Liturgici affinchè siano maggiormente evidenti i legami con la Tradizione di sempre.

    Ma secondo me tutto questo avverrà solo dopo grande sofferenza...

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  17. Amici miei, innanzitutto buona domenica!

    Avendo un pò di tempo ho guardato la video segnalata da Pedro.
    Sono frastornata, potrei dire sconvolta .
    Vedere il cardinale Schönborn dire che il Papa ha approvato il Cn quando noi sappiamo che non c`è stata ancora nessuna parola da parte sua, quando noi sappiamo che le ultime parole del Papa sono state quelle che domandavano al Cn di conformarsi alle sue prescrizioni, vederlo a quel punto coinvolgere Benedetto XVI, assente, mi ha scioccato profondamente.
    Vedere tutti quei vescovi agli ordini di Arguello che li trattava come se fossero tutti suoi amici, vederli alzarsi all`appello di Arguello per ricevere l`applauso che chiedeva Arguello, mi ha lasciato un`impressione molto sgradevole.
    Ma sopratutto, amici, ho finalmente visto in che cosa consiste la famosa "alzata" o chiamata vocazionale.
    Ma scherziamo? Ma come si può prendere sul serio ciò che ho visto?
    Ma come può una persona dotata di un certo equilibrio psichico e mentale accettare di partecipare a quella messa in scena emozionale ?
    Ma come hannno potuto quei vescovi accettare di dare credito con la loro presenza a quello che potrei definire "uno spettacolo" se non fosse per il rispetto e la compassione ch mi ispirano quei giovani manipolati in quel modo ?

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  18. Blogger Emma ha detto...

    Amici miei, innanzitutto buona domenica!

    Avendo un pò di tempo ho guardato la video segnalata da Pedro.
    Sono frastornata, potrei dire sconvolta .
    Vedere il cardinale Schönborn dire che il Papa ha approvato il Cn quando noi sappiamo che non c`è stata ancora nessuna parola da parte sua, quando noi sappiamo che le ultime parole del Papa sono state quelle che domandavano al Cn di conformarsi alle sue prescrizioni, vederlo a quel punto coinvolgere Benedetto XVI, assente, mi ha scioccato profondamente.



    Faremmo bene a prendere atto della situazione , Schönborn è uno dei
    9 cooptati alla Domus, perchè
    meravigliarsi?

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  19. ....è importante pensare quanto le avversità si siano accanite contro la Madre Chiesa da quando sono state eliminate specialmente due Preghiere in particolare che i Sommi Pontefici avevano affidato proprio al termine della Santa Messa....

    Ritorniamo a queste Preghiere ed anche i cuori più induriti si scioglieranno.... e gli occhi più ciechi, torneranno a vedere....

    Orazione a San Giuseppe

    A te, o beato Giuseppe,

    stretti dalla tribolazione ricorriamo
    e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio,
    insieme con quello della tua santissima Sposa.

    Deh! Per quel sacro vincolo di carità,
    che ti strinse all'Immacolata Vergine Madre di Dio,
    e per l'amore paterno che portasti al fanciullo Gesù,
    riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno
    la cara eredità che Gesù Cristo acquistò col suo sangue,
    e col tuo potere ed aiuto soccorri ai nostri bisogni.

    Proteggi, o provvido Custode della divina Famiglia,
    l'eletta prole di Gesù Cristo; allontana da noi,
    o Padre amantissimo, la peste di errori e di vizi
    che ammorba il mondo;
    assistici propizio dal cielo in questa lotta con il potere
    delle tenebre, o nostro fortissimo protettore;
    e come un tempo salvasti dalla morte
    la minacciata vita del bambino Gesù,
    così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie
    e da ogni avversità;
    e stendi ognora sopra ciascuno di noi il tuo patrocinio,
    affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso,
    possiamo virtuosamente vivere, piamente morire,
    e conseguire l'eterna beatitudine in cielo.

    Amen.

    LA VISIONE DIABOLICA DI LEONE XIII E LA PREGHIERA A SAN MICHELE ARCANGELO

    Molti di noi ricordano come, prima della rifor­ma liturgica dovuta al concilio Vaticano II, il cele­brante e i fedeli si mettevano in ginocchio alla fine di ogni messa, per recitare una preghiera alla Madonna ed una a S. Michele arcangelo. Riportiamo il testo di quest'ultima, perché è una preghiera bella, che può essere recitata da tutti con frutto:

    «San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia; contro le malvagità e le insidie del diavolo sii nostro aiuto. Ti preghiamo supplici: che il Signore lo comandi! E tu, principe delle milizie celesti, con la potenza che ti viene da Dio, ricaccia nell'inferno Satana e gli altri spinti maligni, che si aggirano per il mondo a perdizio­ne delle anime».




    Come è nata questa preghiera? Trascrivo quanto pubblicò la rivista Ephemerides Liturgicae, nel 1955, pagg. 58-59.

    P. Domenico Pechenino scrive: «Non ricordo l'anno preciso. Un mattino il grande Pontefice Leone XIII aveva celebrato la S. Messa e stava assistendone un'altra, di ringraziamento, come al solito. Ad un tratto lo si vide drizzare energica­mente il capo, poi fissare qualche cosa al di sopra del capo del celebrante. Guardava fisso, senza batter palpebra, ma con un senso di terrore. e di meraviglia, cambiando colore e lineamenti. Qual­cosa di strano, di grande avveniva in lui.

    Finalmente, come rivenendo in sé, dando un leggero ma energico tocco di mano, si alza. Lo si vede avviarsi verso il suo studio privato. I familiari lo seguono con premura e ansiosi. Gli dicono sommessamente: Santo Padre, non si sente bene? Ha bisogno di qualcosa? Risponde: Niente, niente. Dopo una mezz'ora fa chiamare il Segretario della Con­gregazione dei Riti e, porgendogli un foglio, gli ingiunge di farlo stampare e di farlo pervenire a tutti gli Ordinari del mondo. Che cosa contene­va? La preghiera che recitiamo al termine della Messa insieme al popolo, con la supplica a Maria e l'infocata invocazione al Principe delle milizie celesti, implorando Dio che ricacci Satana nel­l'inferno».

    In quello scritto si ordinava anche di recitare tali preghiere in ginocchio.

    A conferma di quanto scrive P. Pechenino abbiamo l'autorevole testimonianza del card. Nasalli Rocca che, nella sua Lettera Pastorale per la quaresima, emanata a Bologna nel 1946, scrive:

    « Leone XIII scrisse egli stesso quella preghie­ra. La frase (i demoni) che si aggirano nel mondo a perdizione delle anime ha una spiegazione storica, a noi più volte riferita dal suo segretario particola­re, mons. Rinaldo Angeli. Leone XIII ebbe vera­mente la visione degli spiriti infernali che si addensavano sulla città eterna (Roma) (a tal proposito basti leggere le Profezie della Beata Caterina Emmerich, nelle quali le due visioni si associano, dove la Emmerich vede chiaramente nel 1820, le forze delle tenebre offuscare i fedeli e vede allontanarsi specialmente i sacerdoti dalla retta dottrina); e da quel­la esperienza venne la preghiera che volle far recitare in tutta la Chiesa.
    Tale preghiera egli la recitava con voce vibrata e potente: la udimmo tante volte nella basilica vaticana. Non solo, ma scrisse di sua mano uno speciale esorcismo conte­nuto nel Rituale Romano (edizione 1954, tit. XII, c. III, pag. 863 e segg.). Questi esorcismi egli rac­comandava ai vescovi e ai sacerdoti di recitarli spesso nelle loro diocesi e parrocchie. Egli lo recitava spessissimo lungo il giorno».

    È anche interessante tener conto di un altro fatto, che arricchisce ancor più il valore di quelle preghiere che si recitavano dopo ogni messa. Pio XI volle che, nel recitare queste preghiere, vi si ponesse una particolare intenzione per la Russia (allocuzione del 30 giugno 1930). In tale allocu­zione, dopo aver ricordato le preghiere per la Russia a cui aveva sollecitato anche tutti i fedeli nella ricorrenza del patriarca S. Giuseppe (19 marzo 1930), e dopo aver ricordato la persecu­zione religiosa in Russia, così conclude:

    «E affinché tutti possano senza fatica ed inco­modo continuare in questa santa crociata, stabi­liamo che quelle preci che il nostro antecessore di felice memoria, Leone XIII, comandò che si recitassero dopo la messa dai sacerdoti e dai fede­li, siano dette a questa particolare intenzione, e cioè per la Russia. Di ciò i Vescovi e il clero seco­lare e regolare abbiano cura di rendere informati il loro popolo e quanti sono presenti al S. Sacrifi­cio, né manchino di richiamare spesso quanto sopra alla loro memoria» (Civiltà Cattolica, 1930, vol. III).

    Come si vede la tremenda presenza di Satana è stata tenuta presente con molta chiarezza dai Pontefici; e l'intenzione aggiunta da Pio XI toc­cava il centro delle false dottrine seminate nel nostro secolo e che tuttora avvelenano la vita non solo dei popoli, ma degli stessi teologi. Se poi le disposizioni di Pio XI non sono state osservate, è colpa di coloro a cui erano state affidate; certa­mente si integravano bene con gli avvenimenti carismatici che il Signore aveva dato all'umanità attraverso le apparizioni di Fatima, pur essendo indipendenti da esse: Fatima allora era ancora sconosciuta nel mondo.

    Tratto da “Un Esorcista racconta”

    di Padre Gabriele Amorth

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  20. È vero Montmirail, non avrei dovuto stupirmi dopo aver visto le foto di Schönborn concelebrando alla Domus attorno ad una tavola immensa sulla quale figurava il candelabro ebraico, secondo il "rito" inventato da Arguello, dopo aver letto la sua firma fra quelle dei vescovi che hanno scritto al Papa dopo quella riunione convocata da Arguello e Rylko, ma vedere, ascoltare, la foga, l`entusiasmo di Schönborn a Sydney mi hanno veramente colpito.
    Impressionante davvero e preoccupante se si pensa che è, secondo i media, candidato alla successione di Levada alla CDF.

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  21. ....forse sono un pò OT....ma vorrei far notare che è uscito un nuovo libro a firma dei fondatori del CN:

    Neocatechumenale Iter Statuta - Approvazione Definitiva 11 Maggio 2008 Solennità di Pentecoste

    nel quale, attenzione, così viene presentato:

    le prime interpretazioni da parte di coloro che del movimento sono le guide. fa sì che il Movimento sia ufficialmente riconosciuto nella comunità ecclesiale del Card. Stafford.

    ************

    il termine MOVIMENTO ricorre diverse volte....
    ^___^

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  22. .....lascia il CN dopo 6 anni di vita tormentata, abbandona la Chiesa Cattolica e diventa Pentecostale evangelica....

    http://www.incontraregesu.it/relazioni/Nunzia.htm

    non commento...ne prendo solo atto!

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  24. Tante sono le assurdità, cara Caterina, tanti i paradossi, tante le menzogne legittimate dalla gerarchia.
    Impressionante vedere e ascoltare Arguello a Sydney davanti a vescovi e cardinali, con una sicurezza che gli dà il potere dei numeri di quei giovani in adorazione davanti al loro "idolo". Divertente se non fosse tragico, vedere Arguello dire a quei giovani che sono arrivati lì grazie alla Misericordia di Dio e dicendolo portare le sue due mani verso di lui.
    Rivoltante vedere Kiko Arguello di nuovo parlare del Papa, come spesso lo ha fatto, attribuendogli gesti mai fatti e parole mai pronunciate, questa volta per ringraziarlo di avere agito in favore del seminario in Giappone aggiungendo anche che il cardinal Bertone gli avrebbe detto: "ce l`abbiamo fatta".
    Insomma,io dopo avere visto quel filmato, non mi stupirò più di niente.
    Sono sicura che se mostro quel filmato ad una persona dotata di ragione, di buon senso, mi domanderà molte spiegazioni, perchè vedere quell`uomo agitato che ordina 30 secondi di preghiera, non di più, che ordina il silenzio a quella folla condizionata e suggestionata e immediatamente dopo vedere quella massa di giovani e giovanissimi che si alzano per salire sul palco e vedere quei vescovi che si prestano a questa esibizione, legittimandola con la loro presenza, è al minimo scioccante .
    Arguello ha poi ammesso o aggiunto che non ci dovranno essere in seguito delle donne che potrebbero deviare tutti quei giovani chiamati dalla loro vocazione, così improvvisamnete nata !!
    No, più niente mi stupirà e non di certo perchè è l`opera dello Spirito Santo.
    Emozione, emozione, o quando l`emozione è al potere.

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  25. NUOVO LIBRO DEL CARD. BIFFI^___^

    ROMA, 24 novembre 2008 – Dal suo ritiro sulla collina di Bologna, il cardinale Giacomo Biffi ha consegnato le sue riflessioni a un nuovo libro. Al quale ha dato il titolo "Pecore e pastori". Che così spiega:

    "Tutti nella Chiesa sono prima di ogni altra cosa appartenenti all’ovile di Cristo. Tutti, dal papa al più recente dei battezzati, possiedono il motivo vero della loro grandezza non tanto nel venire caricati da questo o quel compito nella comunità cristiana, quanto nell’essere parte del 'piccolo gregge'. C'è dunque una sostanziale parità di tutti i credenti, purché davvero credano: solo credendo si entra tra le pecore di Cristo".

    Come già nei suoi libri precedenti, anche questa volta le vivide parole del cardinale teologo non sono quelle familiari alle scuole di teologia più frequentate, ma attingono direttamente al linguaggio del Vangelo, aperto ai "piccoli" e chiuso ai "sapienti".

    Il cardinale Biffi sa che l'eresia va di moda. Ma questa è per lui una ragione in più di difendere l'ortodossia:

    "Talvolta in qualche settore del mondo cattolico si giunge persino a pensare che debba essere la divina Rivelazione ad adattarsi alla mentalità corrente per riuscire credibile, e non piuttosto che si debba convertire la mentalità corrente alla luce che ci è data dall’alto. Eppure si dovrebbe riflettere sul fatto che 'conversione', e non 'adattamento', è parola evangelica".

    L'adattamento al pensiero corrente – scrive – arriva sino ad annebbiare la divinità di Gesù, ridotto a semplice uomo sia pure di straordinario valore:

    "Per quanto l’affermazione possa sembrare paradossale, la questione ariana [dal nome di Ario, l'eresiarca condannato dal Concilio di Nicea del 321] è sempre all’ordine del giorno nella vita ecclesiale. I pretesti possono essere tanti: dal desiderio di sentire Cristo più vicino e più uno di noi, al proposito di facilitarne la comprensione esaltandone quasi in modo esclusivo gli aspetti sociali e umanitari. Alla fine l’approdo è sempre quello di togliere al Redentore dell’uomo la sua radicale unicità e di classificarlo tra gli esseri trattabili e addomesticabili. Sotto questo profilo si potrebbe dire che allora il Concilio di Nicea è oggi molto più attuale del Concilio Vaticano II".

    (grande Biffi!! Ghigno ^___^ )


    qui il resto
    http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/209817

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  26. Dice Emma:


    Impressionante vedere e ascoltare Arguello a Sydney davanti a vescovi e cardinali, con una sicurezza...


    Carissima. A chi lo dici. Io me li sorbivo ogni volta, ad ogni "evento".
    Prima di uscire dal CnC ero arrivato proprio ad un fastidio "fisico". Mi era insopportabile guardare quella che si può tranquillamente definire pantomima.

    Certo, è drammatico e triste vedere la "sfilata" di Sacri Cardinali e Vescovi. E' tristissimo come vengono "presentati", come "reagisce" la "folla". Come Kiko parli per "slogan". L'assurdità del "clima" delle "alzate". Sembra veramente una specie di "presa a servizio in una fabbrica".

    Questi raduni sono uno strumento di pressione IMMANE esercitato a suo tempo anche per gli Statuti. Si fanno dire a prelati e Papi cose mai dette e si confermano senza che nessuno abbia mai fatto nulla! Anche riguardo il Seminario Giapponese è TERRIBILE che Kiko fomenti la separazione con quel "ce l'abbiamo fatta"!!! Ma scherziamo? Ma stiamo giocando a Calcio o siamo nella Chiesa di Roma????

    E' veramente terribile! In questo modo è "il fatto compiuto" che va avanti, costringendo la Santa Sede o a smentire se stessa o al Silenzio. In entrambi i casi i traumi sono grandissimi! Ma il silenzio spesso è MOLTO MA MOLTO rappresentativo della situazione... E delle autentiche aggressioni subite.

    Kiko sta dando CONTINUAMENTE una immagine terribile di "LOTTA INTESTINA", con "figure" di scontri tra Papa e Cardinali... per "sostenerlo"!!!! Con frasi TERRIBILI. Non so davvero come Kiko riesca a dormire tranquillo!

    Questo "scenario" è davvero terribile. Terribile. Ma paradigmatico

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  27. Giovedì 30 Ottobre 2008

    Basta con le celebrazioni spettacolo, la Messa è una cosa seriaE’ in atto una crisi liturgica. La denuncia, grave ed anche circostanziata, viene da un teologo morale esperto di liturgia, dunque da fonte autorevole.
    Pontifex ha intervistato padre Antonio Runci, passionista, esperto teologo e liturgista.

    (Passionista come padre Zoffoli)

    Ne è venuta fuori un’analisi niente affatto tranquillizzante, stilata dal sacerdote messo nel tritacarne mediatico per la storia di miss Suora, assolutamente una boutade trasformatasi in linciaggio nei confronti del bravo sacerdote. Poi ridimensionata.

    Padre , lei parla senza mezzi termini di “ crisi” o emergenza liturgica. A che cosa esattamente allude? “Manca, oggi più che mai, una catechesi sull’ars celebrandi. Il Santo Padre Benedetto XVI fa quel che può, cioè tanto. Ma spesso e volentieri anche tra noi sacerdoti manca una volontà o comunque una capacità di celebrare degnamente la Santa Messa. Insomma manca e latita un’adeguata catechesi”.

    Continui la sua analisi.

    “Va poi aggiunto e non è affatto secondario, il problema dei movimenti. Senza ombra di dubbio sono un fenomeno positivo per la Chiesa intera. Ma i movimenti devono comprendere una cosa e cioè che la liturgia è unica, che nessuno se ne può impossessare a piacimento. Insomma non è consentito a nessuno, dico nessuno ancorchè famoso e potente, stravolgere le regole”.

    Sembra un’allusione ai Neocatecumenali di Kiko Arguello. “Premetto che non ho nulla di personale con loro ed apprezzo la loro fede.Ma nutro molte perplessità sul loro modo di celebrare la messa. Insomma, lo dico chiaro: ora che sono arrivati gli Statuti, si mettano in regola, non possono rappresentare l’eccezione".

    Il fondatore del Cammino Neocatecumenale Kiko Arguello ha preso recentemente in passato la comunione con le mani conserte in stile militaresco: condivide?

    “No, assolutamente. Certi atteggiamenti di altezzosità danno fastidio. Basta con il protagonismo. Per accostarsi alla Santa Comunione occorre senso di stupore, atteggiamento orante. Le braccia conserte sanno di sfida, tutto il contrario dell’umiltà”.

    Veniamo alla crisi liturgica, da che cosa è stata causata?

    “Dunque: dopo il Concilio Vaticano II effettivamente ci sono stati eccessi, dovuti alla malintesa idea della creatività liturgica. La creatività liturgica spesso è sconfinata in sciatteria e stravaganza. Gli abusi più gravi si sono verificati nelle omelie spesso trasformate in comizi sociologici e politici, senza tenere in conto le letture del giorno, nei canti poco intonati e spesso assolutamente fuori tema, applausi, e via discorrendo. Insomma, il senso del sacro e’ diminuito notevolmente”.

    Lei e’ contrario all’uso della batteria nella Messa?

    “Ritengo che l’organo sia il principe della celebrazione. Poi fuori della Messa o in discoteca ognuno usi gli strumenti che vuole. Ricordo che la diversità è importante, ma la diversità va limitata nella universalità della Chiesa”.

    Che cosa pensa delle cosiddette messe spettacolo?

    “Il centro della santa Messa è Cristo , la Pasqua, il Risorto. Dunque è profondamente sbagliato trasformare le messe in cinema o circo. Basta con le messe spettacolo solo perchè il sacerdote parla bene. Quello che conta è il sacrificio di Cristo, il dono e il mistero. Il Papa Benedetto XVI ha ragione e noto un miglioramento di stile con il nuovo cerimoniere Monsignor Guido Marini”.

    di Bruno Volpe

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  28. Mi dispiace vedere questo prezioso sito che tanto sta contribuendo a far conoscere la messa tradizionale segnare il passo in questo modo sulla questione dei neocatecumenali.

    Capisco il vostro disappunto per l'approvazione e in buona parte (da fuoriuscito di ormai lunga data) lo condivido. Penso pero' che dobbiamo guardare in faccia la realta' e pensare a quello che possiamo fare di utile guardando avanti, piuttosto che spendere tempo a discutere di questioni inutili tipo quali firme appaiono sugli statuti o se la lettera di Arinze sia applicata o no.

    Gli statuti sono stati approvati e non serve illudersi che il Papa non lo volesse. Firma o non firma, documenti come uno statuto di approvazione non vengono approvati senza che il Papa non voglia, punto e basta.

    La lettera di Arinze? Ho letto anch'io quella pagina o due degli statuti sulla liturgia e mi sembra chiaro che, a parte la questione della comunione presa al posto anziche' in processione, il resto e' stato fatto per ubbidire alla lettera (anche se non allo spirito) di quella lettera: infatti la messa neocat del sabato sera e' ora parte ufficialmente delle attivita' pastorali della domenica e quindi non c'e' piu' bisogno della regola della messa tutti insieme una volta al mese (tanto per fare un esempio). Sulla questione della processione mancata, e' ovvio che c'e' conflitto con la lettera di Arinze, ma e' anche ovvio che e' stato raggiunto un compromesso (che piaccia o meno) e dove ci sono due documenti legalmente validi in contraddizione vale il piu' recente.

    Cosa si puo' fare con le autorita' ecclesiastiche riguardo al Cammino? In questo momento secondo me niente. Hanno lavorato a questo problema per 10 anni o piu' e dubito che vogliano ricominciare a considerarlo gia' adesso. Probabilmente in Curia ne hanno fin sopra i capelli. Riceveranno lettere contro il cammino a centinaia da 40 anni a questa parte -- se non e' cambiato niente finora... In futuro vedremo, secondo me daranno un'altra occhiata qualche anno dopo la morte di Kiko per vedere che succede.

    Se sono deluso? Un po' si'. Che cosa penso di fare? Mah... gli anni passano e non voglio passarne altri a farmi del sangue marcio. Anche i santi hanno combattuto le realta' ecclesiali che detestavano, come diciamo spesso su questo sito: ma solitamente non sono diventati santi per questo, ma per l'energia spesa per realizzare le parole di Gesu' e farle conoscere agli altri.

    Io ho poco tempo e voglio impiegarlo in altre cose. Questa rivalutazione della messa tradizionale del Santo Padre e' una cosa fantastica ed e' qualcosa per cui vale la pena di lottare e vi incoraggio a farlo. Spero di unirmi anch;io a questo sforzo.

    Scusate lo sfogo, non so se e' utile, sentivo di doverlo condividere con voi, e spero che abbiate quaclhe minuto per dirmi cosa ne pensate.

    Affettuosamente

    RispondiElimina
  29. Io ho poco tempo e voglio impiegarlo in altre cose. Questa rivalutazione della messa tradizionale del Santo Padre e' una cosa fantastica ed e' qualcosa per cui vale la pena di lottare e vi incoraggio a farlo. Spero di unirmi anch;io a questo sforzo.

    le due cose non sono alternative, promuovere la verità non impedisce di denunciare l'errore...

    ci sono documenti espolosivi della convivenza di Porto S. Giorgio (25-28 settembre scorso)....

    RispondiElimina
  30. Gli statuti sono stati approvati e non serve illudersi che il Papa non lo volesse. Firma o non firma, documenti come uno statuto di approvazione non vengono approvati senza che il Papa non voglia, punto e basta.

    e chi lo dice? Normalmente dovrebbe essere così, ma di normale in questa vicenda c'è ben poco!

    comunque approvati sono, su questo non stiamo discutendo... discutiamo e denunciamo tutto quello che continuano ad insegnare e praticare di non cattolico...
    le recenti catechesi di Porto S. Giorgio sono un esempio eclatante!
    Le pubblicheremo a giorni ma qualcuno ha già provveduto, prima di informare noi, ad inoltrarle alla S. Sede... ma avuto riguardo ai precendenti...

    comunque sia, il nostro non è uno zelo amaro, è un impegno serio che si aggiunge a tutti gli altri aspetti del servizio che cerchiamo di prestare alla Chiesa (da servi inutili, ma con serietà e buona volontà)

    RispondiElimina
  31. Anche i santi hanno combattuto le realta' ecclesiali che detestavano, come diciamo spesso su questo sito: ma solitamente non sono diventati santi per questo, ma per l'energia spesa per realizzare le parole di Gesu' e farle conoscere agli altri.

    noi non stiamo combattendo una realtà che detestiamo, stiamo mettendo in luce la verità perché prevalga!
    E non pensiamo certo che la nostra santità possa dipendere da questo, ma solo dalla nostra continua personale conversione e fedeltà!

    RispondiElimina
  32. corista ha detto...

    o se la lettera di Arinze sia applicata o no.


    ********************

    proprio alla chissenefrega eh!!!!

    ti dispiace rileggere e PESARE LE PAROLE DEL PAPA su quella Lettera che reputi un opcional?

    dice Benedetto XV:

    "Proprio per aiutare il Cammino Neocatecumenale a rendere ancor più incisiva la propria azione evangelizzatrice in comunione con tutto il Popolo di Dio, di recente la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti vi ha impartito a mio nome alcune norme concernenti la Celebrazione eucaristica, dopo il periodo di esperienza che aveva concesso il Servo di Dio Giovanni Paolo II. Sono certo che queste norme, che riprendono quanto è previsto nei libri liturgici approvati dalla Chiesa, saranno da voi attentamente osservate. Grazie all'adesione fedele ad ogni direttiva della Chiesa, voi renderete ancor più efficace il vostro apostolato in sintonia e comunione piena con il Papa e i Pastori di ogni Diocesi. E così facendo il Signore continuerà a benedirvi con abbondanti frutti pastorali."

    (Udienza del 12.1.2006)

    *****************

    ergo mio caro corista, dice il Papa che proprio PER AIUTARE IL CN QUELLA LETTERA DEVE ESSERE APPLICATA ALLA....LETTERA....
    ^___^

    ebbè!

    RispondiElimina
  33. Mi dispiace vedere questo prezioso sito che tanto sta contribuendo a far conoscere la messa tradizionale segnare il passo in questo modo sulla questione dei neocatecumenali.


    ????

    Capisco il vostro disappunto per l'approvazione e in buona parte (da fuoriuscito di ormai lunga data) lo condivido. Penso pero' che dobbiamo guardare in faccia la realta' e pensare a quello che possiamo fare di utile guardando avanti, piuttosto che spendere tempo a discutere di questioni inutili tipo quali firme appaiono sugli statuti o se la lettera di Arinze sia applicata o no.


    Non abbiamo lo stesso concetto di "utilità". Se per te la Sacra e Divina Liturgia, fonte e culmine della nostra VITA, "Luogo" della Presenza di Dio Altissimo Vivo e Vero, dono e Mistero, motivo di MARTIRIO di tanti Santi ("Sine Dominico non pussumus"), è "questione inutile" ne posso prendere atto ma non certo posso condividere. La riduzione al "giuridismo" è quella che viene spesso operata da certi interlocutori Nc. Ovviamente è "giuridista" solo ciò che richiama alla Cattolicità... Non certo, dal loro punto di vista, ciò che mettono alla base delle "piroette" sul CnC come "metodo con persona giuridica", riguardo lo Statuto, ecc...

    La questione degli Statuti, sulla loro ambiguità e sulla loro sostanziale inapplicazione, sulla Lettera del SANTO PADRE di cui il Card. Arinze era solo LATORE, è di importanza vitale. Si tratta della Sacrosanta Liturgia! E non è una questione accidentale! E' una questione che tocca tutti i Fedeli Cattolici! Perchè la Liturgia è per sua natura pubblica ed Universale, anche quando Officia il "solo" Sacerdote!

    Gli statuti sono stati approvati e non serve illudersi che il Papa non lo volesse. Firma o non firma, documenti come uno statuto di approvazione non vengono approvati senza che il Papa non voglia, punto e basta.


    Chi lo ha detto?
    Quale apoditticità! Quale Assolutezza! E' questione gravissima la modalità anomala con cui si è arrivati agli statuti definitivi. Per il CnC si inverano dei gravi "unicum" nella storia della Chiesa. E certo "mettere la polvere sotto al tappeto" non rende tutto meno importante.
    A noi poco ce ne cape di quello che, con l'inganno, il CnC è diventato sulla CARTA. Lo SPIRITO di tanti documenti non è SPOSATO. Il CnC può essere approvato anche da un "angelo dal Cielo", ma per noi la situazione non cambierebbe! Perchè chiunque, anche un Angelo dal Cielo, se non sposa la Tradizione Viva, non deve essere seguito! E NON LO DICO IO!
    infatti la messa neocat del sabato sera e' ora parte ufficialmente delle attivita' pastorali della domenica e quindi non c'e' piu' bisogno della regola della messa tutti insieme una volta al mese (tanto per fare un esempio). Sulla questione della processione mancata, e' ovvio che c'e' conflitto con la lettera di Arinze, ma e' anche ovvio che e' stato raggiunto un compromesso (che piaccia o meno) e dove ci sono due documenti legalmente validi in contraddizione vale il piu' recente.

    Che strano "fuoriuscito" ^__^ Sposi tutta la retorica Nc! ^__^

    Chi conferma tutte le affermazioni perentorie che fai? Chi ha detto tutto quello che affermi?

    Il CnC prosegue con la prassi di sempre, a parte modifiche "a macchia di leopardo" qua e là! Anche laddove si operasse stabilmente la messa in scena dell' "in piedi/seduti", non vedo quale cambiamento nodale possa esserci! Il problema è quello che anche tu evidenzi: sposare lo SPirito della Lettera del Papa! Ed è uno spirito Cattolico. Il che è tutto dire!

    Inoltre, se il CnC officiasse i Riti in Parrocchia, come vorrebbe lo Statuto (anche se in modo ambiguo) e maggiormente la Lettera del Papa, allora dove stanno i gruppi Nc? Stanno in Chiesa, ai primi Vespri della Domenica? Oppure stanno in "salette"? Celebrando "riti propri" e non approvati da nessuno?

    Inoltre: gli Statuti devono avere un fondamento dalle NORME e non VICEVERSA! Lo Statuto non può NEGARE LA LEGGE DELLA CHIESA, sulla quale invece si DEVE BASSARE! Perdonami, ma che stupidata è questa del "documento recente è più valido", anche se nega la legge della Chiesa? LA validità del "più recente" consta se questo SVILUPPA E SI FONDA sulla legged della CHiesa!


    Probabilmente in Curia ne hanno fin sopra i capelli.


    ...Figurati noi. Che abbiamo sofferto in prima persona.

    Se sono deluso? Un po' si'. Che cosa penso di fare? Mah... gli anni passano e non voglio passarne altri a farmi del sangue marcio

    Manco noi. E infatti, per Grazia di Dio, andiamo avanti. Senza "sangue marcio".

    ...ma per l'energia spesa per realizzare le parole di Gesu' e farle conoscere agli altri.


    Anche questa PARTE dell'energia è spesa per far conoscere Gesù. Non un suo SIMULACRO fatto da mani umane.

    Io ho poco tempo e voglio impiegarlo in altre cose.

    Fai come vuoi. D'altra parte non sei l'"archetipo" del "tempo" speso per Gesù. Ognuno dedica il suo tempo come Dio Vuole e come si reputa opportuno. Sempre attento a non assolutizzare. In un senso o in un altro!
    O sei di quelli che per il solo fatto di utilizzare internet lo reputa una "perdita di tempo"? Uno Spagnolo ha già detto qualcosa del genere... E subito dopo sono stati oscurati tutti i portali! Roba da Nazismo! ;-) Sai chi è? ^__^

    Scusate lo sfogo, non so se e' utile, sentivo di doverlo condividere con voi, e spero che abbiate quaclhe minuto per dirmi cosa ne pensate.

    Affettuosamente


    Penso che sei libero di dire ciò che vuoi, secondo la tua Coscienza.
    E' utile nella misura in cui cerca di essere equilibrato. Questo è quello che penso di tutto ciò che scriviamo.
    Poi, ognuno ha la sua idea sui MODI di essere "di Cristo", con la Parola e la Vita.

    RispondiElimina
  34. corista ha detto...



    Io ho poco tempo e voglio impiegarlo in altre cose. Questa rivalutazione della messa tradizionale del Santo Padre e' una cosa fantastica ed e' qualcosa per cui vale la pena di lottare e vi incoraggio a farlo. Spero di unirmi anch;io a questo sforzo.

    Scusate lo sfogo, non so se e' utile, sentivo di doverlo condividere con voi, e spero che abbiate quaclhe minuto per dirmi cosa ne pensate.

    ************************

    su questo sfogo sono pienamente d'accordo......^___^

    cosa posso suggerirti? le Lettere di Santa Caterina da Siena ^___^
    non sto scherzando.... ti aiutano a comprendere come soffrivano certamente i santi, ma anche come combattevano.....
    anche la nostra santa Patrona non si faceva illusioni, ma non si stancava di ripetere le stesse cose....
    anche Gesù preso da forte angoscia pregava si, ma usando le medesime parole....
    ^___^

    confidiamo in Dio non nell'uomo, neppure nei prelati....ad essi va la nostra obbedienza e preghiera, ma non il silenzio...anche se sono sepolti dalle lamentele, non stanchiamoci e non arrendiamoci, indubbiamente ogni tanto cambiamo argomento....questo lo suggerisco da tempo ed ogni tanto ci riusciamo
    ^___^

    Fraternamente CaterinaLD

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  35. Mic. se li hai già non te li mando.. perchè sono un bel malloppo.. altrimenti Te li posso spedire.. fammi sapere..
    Caterina andrà a nozze..

    RispondiElimina
  36. Stefano.. il corista.. non è mai uscito dal cn.. basso tentativo di distoglierci.. "loro" la Verità sono abituati atrattarla così..

    RispondiElimina
  37. devo dire che scorrendo le centinaia di pagine di questo blog, e leggendo i vari attacchi che subiscono gli autori, anche a me è venuto da pensare " ma chi glielo fa fare di perdere tutto sto tempo a discutere con gente che sa solo attaccare e sputare veleno?!" Bè senza voler fare paragoni esagerati ma a pensarci chi glielo ha fatto fare a Gesù Cristo di farsi mettere in croce come un delinquente? ( con questo non voglio paragonare mic a Gesù sia ben chiaro!! :-))Forse questo blog non servirà a far tornare sulla retta via i neocatecumenali ( e comunque è ancora da vedersi) però è utilissimo per chi ha la mente e il cuore alla ricerca di Dio.
    Dopo aver scoperto questo sito, quando sono in chiesa per la messa, faccio sempre il paragone fra quello che vedevo e vivevo alle celebrazioni neocatecumenali e quello che vedo e vivo ora in chiesa davanti al Santissimo.Nel primo caso mi viene in mente solo una sensazione di confusione e di ostentazione ( siccome la nostra celebrazione è più lunga, ha più canti ed è più elaborata,qui lo Spirito passa meglio, mi sono sentita dire più o meno queste cose quando in occasione di una Pasqua dissi che io preferivo celebrare in parrocchia). Entrando in chiesa ora invece sento una grande sensazione di accoglienza, vengo ora da un funerale, celebrato nella stessa chiesa dove mi sono sposata, e mi sono sentita davvero nella casa del Signore, mi sono sentita davvero parte di un popolo che celebra e vive la sua Fede sotto gli occhi di Dio. Davanti a Dio ci sposiamo, a Dio affidiamo i nostri defunti e in chiesa e in particolare nella messa abbiamo il segno tangibile di ciò.Devo ammettere che avevo perso il senso di mistero e di stupore di fronte all'Altissimo, e che spesso rischiavo di vivere la messa come un semplice rito e nulla più. Anche grazie a questo sito ho capito che la messa è incontro vero con Dio vivo ( non che prima non lo sapessi ma mi si erano un pò incasinate le idee...)e che infarcirla di parole, canti urlati, danze e altre invenzioniecc ecc fa perdere di vista l'essenziale, come quel servo che per fare stare più comodo il suo re lo riempie di cuscini al punto da farlo soffocare ( è la scena di un fumetto ma non ricordo quale!). Per questo ringrazio davvero di cuore chi si sta facendo un mazzo tanto qua dentro per cercare di portare alla luce la Verità. chiedo scusa se questo è un pò sconclusionato ma vengo da una notte quasi insonne (è arrivato il grande freddo e il mio pancino ne ha risentito!!) e sono un pò rintronata.Saluti, Elena

    RispondiElimina
  38. Caro Aldo concordo con te, non solo non credo che corista sia uscito dal Cn, ma al contrario penso che sia molto ben radicato nel cammino, potrei anche dire che mi sembra ritrovare un certo stile già conosciuto.
    Ma posso sbagliarmi.
    A forza di "frequentare" sulla rete i nc, si finisce per conoscere il loro stile, la loro dialettica,le loro strategie.

    Comunque amici, io non riesco a riprendermi dall`avere visto quel fimato di Sydney.
    Ho dato il link a degli amici, mi hanno telefonato oggi e sono tutti, senza eccezione, frastornati, increduli, scioccati.

    E quello che li ha più scioccati, non è tanto l`alzata
    vocazionale che hanno preso per quello che è e cioè un`enorme operazione di manipolazione emozionale e suggestione collettiva, ma il comportamento dei vescovi e cardinali presenti.
    Le stesse parole per descrivere quello che hanno visto, marionette manipolate da Arguello, agli ordini di Arguello che si agitava su quel palco, suggestionate da Arguello, felici di alzarsi per raccogliere l`applauso ordinato da Arguello,d`accordo di benedire su ordine di Arguello quei giovani manipolati dalle loro emozioni .
    Potrei anche parlare del discorso di Arguello, che farebbe bene di rileggersi o leggere la catechesi di Benedetto XVI sulla giustificazione, stendo un velo pietoso sull`intervento della signora Hernandez.

    Sì Stephanos il cammino neocatecumenale ha portato e porta la divisione nella Chiesa cattolica, il suo iniziatore ne è la prova vivente.

    RispondiElimina
  39. Bhe cate, un piccolo commento su quella testimonianza vorrei farlo io:

    Innanzitutto il problema di quella donna non è da ricercare nè nel CN, nè nei Pentecostali, nè tantomeno in Gesù Cristo.

    Si legge solo il pensiero di una donna che soffre e che le prova tutte fino all'ennesima superstizione: Chiesa, Preghiere, Neocatecumenali, Pentecostali e addirittura cartomanti (da notare come lei ha deciso di non frequentare più il mago solo per questioni economiche, il che significa che avrebbe continuato tranquillamente se avesse potuto: un controsenso per chi dice di essere cristiano).

    Fa cenno anche all'interruzione delle sedute psicoterapeutiche per il motivo analogo a quello usato per il cartomante: in questo caso ci si potrebbe rivolgere anche alle ASL, quindi avrebbe fatto meglio a dire di non aver permesso di sviluppare una buona relazione con il suo terapeuta (fermo restando, per equità, che anche il terapeuta poteva essere poco competente).

    Altra riflessione: la Chiesa e i sacramenti non le hanno dato nulla, il Cammino nemmeno... Se fate attenzione anche tra i Pentecostali non ci sono risultati:

    l'amica in fin di vita non sappiamo se sia sopravvissuta, poi dice "Il Signore sta facendo questo e quest'altro...", secondo me non ha fatto nulla... a parte la bambina che ha dato a suo fratello.

    Non sarebbe più opportuno che questa persona cercasse in sè stessa i motivi del suo disagio e si rimboccasse sul serio le maniche per reagire alla sua situazione in maniera adeguata facendosi non solo aiutare da professionisti serii ma dovrebbe metterci molto del suo se vuole davvero vivere una vita migliore che sia nei Pentecostali, Nel CN o tra i TDG (non mi meraviglierebbe la cosa se ci cascasse)? Sembra una donna continuamente in cerca di qualcosa che non riesce ad avere... vale a dire quello che cerchiamo tutti: la felicità in questo mondo!!!

    RispondiElimina
  40. Accidenti,

    non mi aspettavo di suscitare un coro di risposte cosi' massiccio e in cosi' poco tempo... complimenti per l'efficienza!

    Penso che le vostre battaglie siano assolutamente legittime, quello che volevo dire non e' che le questioni liturgiche siano di secondaria importanza -- sono fondamentali! -- ma che secondo queste battaglie non si vincono focalizzandosi sulle anomalie formali (e' una strada in salita e complicata da comunicare... mettetevi nei panni di un prete che conosce il cammino solo di striscio, e che da una parte ha gli statuti che trova sul sito del Vaticano, dall'altra... va beh, ci siamo capiti), bensi' continuando a combattere per liturgie dignitose, come state facendo.

    In ogni caso grazie delle pronte risposte, e buon lavoro. Spero di tornare presto a trovarvi.

    RispondiElimina
  41. Aldo ha detto...

    Mic. se li hai già non te li mando.. perchè sono un bel malloppo.. altrimenti Te li posso spedire.. fammi sapere..
    Caterina andrà a nozze..

    ***************

    mo si che sono curiosa ^___^
    attendo eh!
    ^___^

    RispondiElimina
  42. Da Petrus

    Le nuove frontiere dell’evangelizzazione - Per il vaticanista Giacomo Galeazzi (‘La Stampa’) non ci sono dubbi: “Oggi San Paolo diffonderebbe le sue lettere attraverso Internet”

    di Giacomo Galeazzi

    CITTA’ DEL VATICANO - “Oggi San Paolo affiderebbe le sue lettere al Web”. Il vaticanista del quotidiano ‘La Stampa’, Giacomo Galeazzi, 36 anni, una laurea in scienze politiche internazionali alla ‘Cattolica’ e cinque anni al Tg1, sintetizza in una battuta l’ispirazione di ‘Oltretevere’, il blog di informazione religiosa che dal 27 ottobre è in rete sul sito del quotidiano diretto da Giulio Anselmi(http://www.lastampa.it/galeazzi).

    Galeazzi, quale contributo può fornire Internet all’evangelizzazione?

    “Il web è l’agorà del terzo millennio e la Chiesa ha saputo tempestivamente coglierne le potenzialità. Per un certo periodo Giovanni Paolo II ha avuto una casella di posta elettronica personale, poi chiusa per eccesso di e-mail. Il 15 Agosto del 1998 un suo messaggio fu pubblicato per la prima volta sulla Rete. E nel novembre del 2001 è stato diffuso esclusivamente attraverso Internet un documento ufficiale sulla vita ecclesiale in Oceania. In fondo, la Chiesa in ogni epoca prosegue l’opera cominciata il giorno della Pentecoste, quando gli Apostoli, con la forza dello Spirito Santo, andarono per le strade di Gerusalemme a predicare il Vangelo in molte lingue. Insomma, la Rete è un nuovo forum per proclamare la Parola di Dio. Il cyberspazio è una nuova frontiera da varcare compiutamente per utilizzarne il potenziale nell’annuncio del messaggio evangelico”.

    In Rete non c’è il rischio di semplificare troppo il messaggio cristiano?

    “Come gli altri strumenti di comunicazione, Internet è un mezzo e non un fine. La Santa Sede ha subito specificato che il Web può offrire magnifiche opportunità di evangelizzazione se utilizzato con competenza e con una chiara consapevolezza della sua forza e delle sue debolezze. Soprattutto, offrendo informazioni e suscitando interesse, Internet rende possibile un primo incontro con il messaggio cristiano, in particolare ai giovani che sempre più ricorrono al cyberspazio quale finestra sul mondo. Poi però, occorre passare dal mondo virtuale del cyberspazio al mondo reale della comunità cristiana. Con una sfida ulteriore”.

    Quale?

    “La Chiesa si sta impegnando a garantire che la rivoluzione dell’informazione e delle comunicazioni che ha in Internet il suo motore primo, operi a favore della globalizzazione dello sviluppo umano e della solidarietà. Ossia, gli obiettivi strettamente legati alla missione evangelizzatrice della Chiesa. La Santa Sede fornisce un contributo importante affinché questo strumento concepito in origine nell’ambito di operazioni militari, possa ora servire la causa della pace promuovendo una cultura di dialogo, di partecipazione, di solidarietà e di riconciliazione. Per questo la Chiesa è entrata in forze nel Web, armata del Vangelo”.

    Cosa ti ha spinto ad aprire il blog “Oltretevere”?

    “Mi è tornata in mente una frase di Karol Wojtyla: 'Internet permette a miliardi di immagini di apparire su milioni di schermi in tutto il mondo. Da questa galassia di immagini e suoni, emergerà il volto di Cristo? Si udirà la sua voce?'. Perché solo quando si vedrà il Suo Volto e si udirà la Sua voce, il mondo conoscerà la «buona notizia» della nostra redenzione. Cosa possiamo fare affinché ciò avvenga? Me lo sono chiesto come padre prima ancora che come vaticanista. Quale contributo possiamo fornire all’informazione religiosa mentre i nostri figli passano più tempo davanti al pc che sopra un libro? Non a caso il Concilio Vaticano II esalta i mezzi di comunicazione sociale come 'meravigliose invenzioni tecniche'. E la Chiesa di fronte a Internet non ha mai avuto un atteggiamento meramente restrittivo o censorio. E già la 'Communio et progressio' evidenziò che le recenti invenzioni offrono all’uomo nuove modalità di incontro con la verità evangelica”.

    Qual è l’atteggiamento di Benedetto XVI rispetto ad Internet?

    “Segnalare i potenziali rischi serve a salvare le capacità positiva di Internet di trasmettere informazioni e insegnamenti di carattere religioso oltre le barriere e le frontiere. Benedetto XVI, da grande Papa qual è, sa che la Rete è importante per molte attività e numerosi programmi ecclesiali come l’evangelizzazione, la ri-evangelizzazione, l’opera missionaria 'ad gentes', la catechesi. Apprezza soprattutto quell’interattività bidirezionale di Internet che sta già facendo svanire la vecchia distinzione fra chi comunica e chi riceve la comunicazione e sta creando una situazione nella quale, almeno potenzialmente, tutti possono fare entrambe le cose. Significativamente la Santa Sede segnala alle diocesi la necessità di formare i giovani non solo a essere buoni cristiani quando sono lettori, ascoltatori o spettatori, ma anche a utilizzare attivamente tutte le possibilità che offrono gli strumenti di comunicazione. Così i giovani diventeranno a pieno titolo cittadini dell’era delle comunicazioni sociali”.

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  43. Ciao Cate.. non so se è il tuo onomastico.. ma Ti faccio lo stesso gli auguri...
    un abbraccio..

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  44. Santa Caterina di Alessandria,
    che ha dato il nome al monastero del Sinai, dove è conservata l'icona raffigurata nella prima pagina del blog.
    Una delle icone più antiche che si è salvata dalla lotta iconoclasta.

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  45. ...riflettevo su questa frase postata da Stephanos:

    Insomma, la Rete è un nuovo forum per proclamare la Parola di Dio. Il cyberspazio è una nuova frontiera da varcare compiutamente per utilizzarne il potenziale nell’annuncio del messaggio evangelico

    ***********************

    se mi è possibile mi domando e chiedo anche a voi:

    PROCLAMARE LA PAROLA DI DIO....e siamo tutti d'accordo, ma perchè NON si dice mai ANCHE... di....
    " PROCLAMARE IL MAGISTERO DELLA CHIESA" ? (Occhi al cielo)

    si continua a parlare di RIEVANGELIZZAZIONE, dopo 40 anni ancora NON abbiamo capito nulla....

    ciò che manca non è l'evangelizzazione, i Pentecostali in 50 anni sono quadruplicati.... nella Chiesa abbiamo i Movimenti...ma allora come si spiega il crollo etico e morale della massa della gente?

    Ho una mezza risposta non ovviamente dogmatica, ma di esperienza... MANCA IL MAGISTERO ECCLESIALE...manca la sua applicazione.... manca quello che facevano i Santi: SEVERI CON SE STESSI, SEVERI CON I CATTOLICI NELLA CHIESA, MA TOLLERANTI CON GLI ERRANTI....sempre condannando senza mezze misure l'errore....i peccati e i vizi che ammorbano il mondo (preghiera a san Giuseppe, ELIMINATA dalla Messa )

    Cosa avrebbe scritto san Paolo in un forum di internet a proposito della disobbedienza al Deposito della fede da lui predicato?

    ^___^

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  46. ...^__^ la mia santa è la senese, Patrona d'Italia, Compatrona d'Europa nonchè mia Maestra....Dottore della Chiesa, innamorata della Chiesa e che chiamava il Papa: il Babbo mio dolce....^___^

    cade appunto il 29 aprile!

    grazie comunque del pensiero ^___^

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  47. cade appunto il 29 aprile!


    Lo So bene anche io. Visto che è il nome della mia mogliettina ^__^

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  48. Dice Cate:

    MANCA IL MAGISTERO ECCLESIALE...manca la sua applicazione....

    Sottoscrivo pienamente.

    Infatti io intendo quel riferimento alla Parola di Dio, come Parola di Dio attualizzata dalla Chiesa. Ergo: il Magistero.

    Tra l'altro le tre cose - Parola di Dio, Tradizione e Magistero - NON POSSONO ESSERE SEPARATE. Anzi, il Magistero RIMANDA alla Parola di Dio e quindi può e deve essere proclamato!

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  49. ....facciamo un ulteriore passo in avanti visto che comunque sia siamo tutti d'accordo che il problema non sta nei Movimenti in sè.....ma in ciò che in essi non si è ancora completato....
    così rispondo anche a felice con il quale concordo ^___^

    traggo spunto da queste parole del card. Vallini:


    Il monito del Cardinale Vallini: "Vigiliamo perchè l'uomo non si sostituisca a Dio"

    http://www.papanews.it/news.asp?IdNews=10542

    CITTA’ DEL VATICANO - Il Cardinale Agostino Vallini, vicario del Papa per la diocesi di Roma, mette in guardia l'uomo di oggi a non sostituirsi a Dio.

    "Dobbiamo essere vigilanti per fuggire l'apostasia dalla verità - ha detto il porporato (...)

    Il Cardinale ha quindi rilevato che "il mondo in cui viviamo e quella parte della cultura contemporanea che va sotto il nome di ateismo pratico o di non credenza pratica" è in realtà "più indifferenza religiosa che negazione cosciente di Dio.


    *******************

    prendo spunto da queste parole:


    è in realtà "più indifferenza religiosa che negazione cosciente di Dio.

    dunque...il cuore del problema è questo:
    più indifferenza religiosa che negazione cosciente di Dio.

    esatto!!!
    e questo è un problema anche vivente nei Movimenti laici....
    quando parliamo di RELIGIOSITA', RELIGIONE indubbiamente ci associamo all'ECCLESIOLOGIA, al Culto a Dio, AI SACRAMENTI....a tutto quell'apparato per noi necessario per non rischiare non solo un sincretismo religioso, ma anche L'INDIFFERENTISMO ALL'EUCARESTIA quale Cuore e fulcro della Chiesa e dell'essere Chiesa dal momento che veniamo NUTRITI NON DI UN SIMBOLO, MA DI UN CORPO VIVO E VERO....E NON UN QUALCOSA DI UMANO DIVINIZZATO, MA DI DIO VIVO E VERO....

    La malattia di cui soffre NON la Chiesa in quanto Istituzione DIVINA ma in quanto ASSEMBLEA RACCOLTA IN MEMBRA ATTIVE o passive....è proprio l'indifferentismo religioso ANCHE FRA CATTOLICI, DENTRO LA CHIESA...e lo vediamo quanto ciò sia vero proprio dai problemi legati alla Santa Messa, alla Liturgia....

    Se il Papa nella Sacramentum Caritatis (nn.10/11) scrive che
    " La Chiesa si esprime e si attua ATTRAVERSO I SETTE SACRAMENTI" va da se che basta il venir meno di uno di essi per SPEZZARE con la cattolicità....pensiamo per esempio alle MOLTE MEMBRA della Chiesa che hanno divorziato in famiglia.... qui è venuto meno uno dei Sette Sacramenti...qualcosa si è spezzato è venuto meno....e allora cosa si fa per riparare?
    LO SI SMINUISCE...si dice: "vabbè dai, NON importa....l'importante è VOLERSI BENE"....ecco l'indifferentismo RELIGIOSO...questo è solo un esempio, ma pratico....

    Siamo coinvolti in una deriva CONTRO il concetto di religiosità....SI PRETENDE UNA CHIESA UMANA E SI SORPASSA SUL CONCETTO CHE LA CHIESA E' ISTITUZIONE DIVINA....e di conseguenza ecco che si cerca AIUTO NELL'UOMO..... aiuto nei Movimenti....nei Cammini...

    Non vi è infatti una negazione cosciente di Dio, al contrario, mai come oggi la Chiesa stessa ha intessuto LEGAMI E DIALOGO CON CHIUNQUE CERCA DIO anche con i NON cattolici....mai come oggi si è parlato in passato di DIO con chi cattolico non lo era....

    la Bibbia è il libro più venduto nel mondo...
    i Protestanti storici con quelli moderni (Pentecostali) ci hanno superato insieme nei numeri, sono oltre un miliardo (400milioni i Protestanti storici e 800milioni i Pentecostali); i cattolici sono un miliardo....gli Ortodossi nell'insieme delle loro autocefalie sono circa 600 milioni....i musulmani sono un miliardo e mezzo....gli ebrei circa 700milioni....possiamo unire l'oltre miliardo e mezzo quasi due dei fedeli delle religioni orientali che comunque sia cercano Dio....non sono atei....

    Dio non è dunque (o la ricerca di LUI) il grande SCONOSCIUTO.....il problema è: DI QUALE DIO PARLIAMO?

    Ecco perchè non è vero che i Movimenti "salvano" la Chiesa come sostengono alcuni.....

    per conoscere la vera identità di questo Dio di cui parliamo occorre LA CHIESA non il Movimento.....non un Cammino...non una Congregazione....questi semmai sono STRUMENTI EFFICACI se tuttavia sono ancorati essi stessi AL MAGISTERO DELLA CHIESA, alla IDENTITA' RELIGIOSA ECCLESIALE che non è solo "l'appartenenza" alla Chiesa, ma è combattere l'indifferentismo A TUTTO CIO' CHE E' SACRO, NORMATIVO, MAGISTERIALE....

    Se la Chiesa è "malata" lo è semmai perchè nei Movimenti NON c'è ancora una piena maturità e una piena comunione a ciò che abbiamo di prettamente RELIGIOSO, ossia, il rapporto con Dio Vivo e Vero NEL CULTO A DIO, NELLA SACRALITA' DEI RITI....nella religiosità squisitamente cattolica legata dalla TRADIZIONE E DAL DEPOSITO DELLA FEDE di cui parla san Paolo...



    Fraternamente CaterinaLD

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  50. Prego a mic di dare risalto anche nel sito a questa NOTIZIA SUBLIME....


    La Santa Sede nella persona del Cardinale Hoyos concede un imprimatur ad un sito definito "Essenzialmente cattolico... perchè è la divulgazione corretta e fedele della Liturgia della Chiesa cattolica nella sua pienezza e nella sua completezza".

    E' la prima volta che succede un fatto del genere!

    Evviva!

    per leggere la lettera nella sua completezza andare sul sito:

    http://www.maranatha.it/

    oppure subito alla lettera:

    http://www.maranatha.it/ed.htm

    **************

    perchè è importante questa notizia? per due motivi:

    1) i due fratelli curatori del sito HANNO SUBITO pesanti angherie dai catto-progressisti e da chi aveva ed ha in odio la Messa san Pio V....stavano rischiando perfino di chiudere il sito...a causa delle PRESSIONI contro la loro ortodossia...

    2) perchè il sito è stato IL PRIMO IN ASSOLUTO a sostenere il Motu Proprio del Papa sulla Messa facendo conoscere integralmente TUTTI I MESSALI...

    questo a dimostrazione che SOFFRIRE E SACRIFICARSI PER L'ORTODOSSIA ALLA FINE PAGA...
    ^___^

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