lunedì 18 marzo 2013

San Francesco d'Assisi: Lettera a tutti i chierici sulla riverenza del Corpo del Signore

«Facciamo attenzione, noi tutti chierici, al grande peccato e all'ignoranza che certuni hanno riguardo al santissimo corpo e sangue del Signore nostro Gesù Cristo e ai santissimi nomi e alle sue parole scritte che santificano il corpo.

Sappiamo che non ci può essere il corpo se prima non è santificato dalla parola.
Niente infatti possediamo e vediamo corporalmente in questo mondo dello stesso Altissimo, se non il corpo e il sangue, i nomi e le parole mediante le quali siamo stati creati e redenti "da morte a vita" (1Gv 3,14).

Tutti coloro, poi, che amministrano così santi misteri, considerino tra sé, soprattutto chi li amministra illecitamente, quanto siano miserandi i calici, i corporali e le tovaglie sulle quali si compie il sacrificio del corpo e del sangue di lui. E da molti viene collocato e lasciato in luoghi indecorosi, viene trasportato senza nessun onore e ricevuto senza le dovute disposizioni e amministrato agli altri senza discrezione.

Che modo pacchiano e teatrale di
trattare il Santissimo Sacramento!
Anche i nomi e le parole di lui scritte talvolta vengono calpestate, poiché "l'uomo carnale non comprende le cose di Dio" (1Cor 2,14).

Non dovremmo sentirci mossi a pietà per tutto questo, dal momento che lo stesso pio Signore si consegna nelle nostre mani e noi l'abbiamo a nostra disposizione e ce ne comunichiamo ogni giorno? Ignoriamo forse che dobbiamo venire nelle sue mani?
Orsù, di tutte queste cose e delle altre, subito e con fermezza emendiamoci; e ovunque troveremo il santissimo corpo del Signore nostro Gesù Cristo collocato e lasciato in modo illecito, sia rimosso di là e posto e custodito in un luogo prezioso.
Ugualmente, ovunque siano trovati i nomi e le parole scritte del Signore in luoghi sconvenienti, siano raccolte e debbano essere collocate in luogo decoroso.

Nelle vostre mani, come se fosse
la distribuzione di uno snack...
Queste cose sono tenuti ad osservarle fino alla fine, più di qualsiasi altra cosa, tutti i chierici. E quelli che non faranno questo, sappiano che dovranno rendere "ragione" davanti al Signore nostro Gesù Cristo "nel giorno del giudizio" (Cfr. Mt 12,36).

E coloro che faranno ricopiare questo scritto, perché esso sia meglio osservato, sappiano che saranno benedetti dal Signore Iddio.

San Francesco d'Assisi»

(citazione reperita dal blog Bregwin)

34 commenti:

  1. C'era forse da meravigliarsi?

    L'immensa devozione eucaristica di san Francesco d'Assisi, di san Carlo Borromeo, del curato d'Ars, di don Bosco, di padre Pio...

    Lungo i secoli i santi sono accomunati da un grandissimo amore per l'Eucarestia.

    Nessuno di loro si sogna di fabbricarsi liturgie per rendere "più comprensibile al popolo": il popolo capisce benissimo.

    Il popolo ha bisogno di santi, non di balletti, girotondi, menorà, tavoloni ipertrofici, tabernacoli "a due piazze"...

    I santi hanno offerto al popolo - dando l'esempio - la devozione, l'inginocchiarsi, il silenzio, l'adorazione... non la caciara, non la comunione seduti, non la banalizzazione della devozione, non le squallide canzonette...

    È incredibile come la devozione di san Francesco d'Assisi, dopo sette secoli, sia ancora attualissima.

    A non essere affatto "attuali" sono solo le invenzioni liturgiche, anche se fatte per andare incontro alle esigenze del "popolo".

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  2. @Trip
    Sei proprio un disco rotto...
    ... la Chiesa cammina sempre in avanti mentre tu ritieni che si debba fermare ingessata dove dici tu.

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  3. Il commento delle 8:39 è quello del tipico troll neocatecumenale e merita di essere pubblicato perché esprime uno dei neo-dogmi della religione moderna che sta soppiantando il cristianesimo.

    E cioè il dogma per cui bisogna "andare avanti", perché ciò che ha santificato venti secoli di cristiani è "ingessatura" da superare. Vuole dunque togliere di mezzo persino san Francesco d'Assisi, "reo" di ingessatura...

    Solo che l'idolatra delle 8:39 non si rende conto che così condanna anche sé stesso e il kikismo-carmenismo: non appena morti i due sacri iniziatori, bisognerà "andare avanti" con qualcosa di nuovo, spazzando via tutte le corbellerie insegnate da quei due, rimpiazzandole con altre corbellerie ancora più stupide.

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  4. "La Chiesa cammina sempre avanti..."

    Si ma con 2000 anni di tradizione apostolica alle spalle!

    La Chiesa "da sempre" è stabile su principi e sacralità immutabili sempre validi, cioè il volere di Dio.

    Cambiamento e rinnovamento non sono "stavolgimento" e "adattamento" ai voleri personali (kiko).

    Sono invece la continuità della tradizione nel rinnovamento.

    La "nueva estetica" non serve, serve invece coerenza con il Vangelo, senza aggiunte o speculazioni di nessun tipo, specialmente se fatte da un laico.

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  5. Caro Tripudio! Mi hai bruciato sul tempo!
    Molto pertinente questo post!
    Ed è anche l'augurio che nutriamo, ed io stesso nutro, riguardo il pontificato di Papa Francesco.

    Il Serafico Padre è stato un campione nell'Evangelizzazione, che lo stesso Papa Francesco ha invocato in questi suoi primi giorni. Io aggiungerei al Post anche questo episodio, tratto dalla Legenda Major di San Bonaventura:

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  6. "A tredici anni dalla sua conversione, partì verso le regioni della Siria, affrontando coraggiosamente molti pericoli, al fine di potersi presentare al cospetto del Soldano di Babilonia.
    Fra i cristiani e i saraceni era in corso una guerra implacabile: i due eserciti si trovavano accampati vicinissimi, l'uno di fronte all'altro, separati da una striscia di terra, che non si poteva attraversare senza pericolo di morte.
    Il Soldano aveva emanato un editto crudele: chiunque portasse la testa di un cristiano, avrebbe ricevuto il compenso di un bisante d'oro. Ma Francesco, l'intrepido soldato di Cristo, animato dalla speranza di poter realizzare presto il suo sogno, decise di tentare l'impresa, non atterrito dalla paura della morte, ma, anzi, desideroso di affrontarla.
    Confortandosi nel Signore, pregava fiducioso e ripeteva cantando quella parola del profeta: Infatti anche se dovessi camminare in mezzo all'ombra di morte, non temerò alcun male, perché tu sei con me.
    8. Partì, dunque, prendendo con sé un compagno, che si chiamava Illuminato ed era davvero illuminato e virtuoso.
    Appena si furono avviati, incontrarono due pecorelle, il Santo si rallegrò e disse al compagno: «Abbi fiducia nel Signore, fratello, perché si sta realizzando in noi quella parola del Vangelo: Ecco, vi mando come agnelli in mezzo ai lupi».
    Avanzarono ancora e si imbatterono nelle sentinelle saracene, che, slanciandosi come lupi contro le pecore, catturarono i servi di Dio e, minacciandoli di morte, crudelmente e sprezzantemente li maltrattarono, li coprirono d'ingiurie e di percosse e li incatenarono. Finalmente, dopo averli malmenati in mille modi e calpestati, per disposizione della divina provvidenza, li portarono dal Sultano, come l'uomo di Dio voleva. Quel principe incominciò a indagare da chi, e a quale scopo e a quale titolo erano stati inviati e in che modo erano giunti fin là.
    Francesco, il servo di Dio, con cuore intrepido rispose che egli era stato inviato non da uomini, ma da Dio altissimo, per mostrare a lui e al suo popolo la via della salvezza e annunciare il Vangelo della verità.
    E predicò al Soldano il Dio uno e trino e il Salvatore di tutti, Gesù Cristo, con tanto coraggio, con tanta forza e tanto fervore di spirito, da far vedere luminosamente che si stava realizzando con piena verità la promessa del Vangelo: Io vi darò un linguaggio e una sapienza a cui nessuno dei vostri avversari potrà resistere o contraddire.
    Anche il Soldano, infatti, vedendo l'ammirevole fervore di spirito e la virtù dell'uomo di Dio, lo ascoltò volentieri e lo pregava vivamente di restare presso di lui. Ma il servo di Cristo, illuminato da un oracolo del cielo, gli disse: «Se, tu col tuo popolo, vuoi convertirti a Cristo, io resterò molto volentieri con voi. Se, invece, esiti ad abbandonare la legge di Maometto per la fede di Cristo, da' ordine di accendere un fuoco il più grande possibile: Io, con i tuoi sacerdoti, entrerò nel fuoco e così, almeno, potrai conoscere quale fede, a ragion veduta, si deve ritenere più certa e più santa». Ma il Soldano, a lui: «Non credo che qualcuno dei miei sacerdoti abbia voglia di esporsi al fuoco o di affrontare la tortura per difendere la sua fede». Egli si era visto, infatti, scomparire immediatamente sotto gli occhi, uno dei suoi sacerdoti, famoso e d'età avanzata, appena udite le parole della sfida.
    E il Santo a lui: «Se mi vuoi promettere, a nome tuo e a nome del tuo popolo, che passerete alla religione di Cristo, qualora io esca illeso dal fuoco, entrerò nel fuoco da solo. Se verrò bruciato, ciò venga imputato ai miei peccati; se, invece, la potenza divina mi farà uscire sano e salvo, riconoscerete Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio, come il vero Dio e signore, salvatore di tutti»...(continua)

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  7. Ma il Soldano gli rispose che non osava accettare questa sfida, per timore di una sedizione popolare. Tuttavia gli offrì molti doni preziosi; ma l'uomo di Dio, avido non di cose mondane ma della salvezza delle anime, li disprezzò tutti come fango.
    Vedendo quanto perfettamente il Santo disprezzasse le cose del mondo, il Soldano ne fu ammirato e concepì verso di lui devozione ancora maggiore. E, benché non volesse passare alla fede cristiana, o forse non osasse, pure pregò devotamente il servo di Cristo di accettare quei doni per distribuirli ai cristiani poveri e alle chiese, a salvezza dell'anima sua. Ma il Santo, poiché voleva restare libero dal peso del denaro e poiché non vedeva nell'animo del Soldano la radice della vera pietà, non volle assolutamente accondiscendere

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  8. ...e magari si dirà che "oggi non è ieri". Che "non c'è la situazione che c'era prima". Che San Francesco era un "medievale" e che quindi quegli atti devono essere contestualizzati.

    MA CERTO! GLI ATTI siano contestualizzati! MA IL FONDAMENTO non lo si può contestualizzare! A MENO DI CONTESTUALIZZARE IL VANGELO, l'Apostolicità della Santa Chiesa, il mandato DIVINO di CONVERTIRE e Battezzare!

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  9. San Francesco ha ispirato Sant'Ignazio e anche Sant'Ignazio, come pure San Josemaria Escrivà aveva un profondo rispetto per l'Eucarestia. Credo che la Chiesa deve ritornare alle origini, ai suoi padri fondatori, ossia tutti gli ordini religiosi, dai gesuiti ai francescani, devono attenersi ai loro fondatori: solo così la Chiesa ritroverà se stessa.
    Il nostro Papa è un gesuita sullo stile tradizionale-conservatore e non progressista. Si prepara alla Messa svegliandosi presto con la preghiera.
    Consiglio a tutti di fare ciò pregando non meno di mezz'ora continuative in ginocchio sulla Passione di Gesù.
    Gesù stesso nel Getsemani dice che ha sofferto per amore, in quel momento, più di quanto ebbe a soffrire dopo per mano dei carnefici.
    In quel momento, Gesù ha pregato per tutti i nostri peccati, specie per le irriverenze verso il Santissimo Sacramento. in fin dei conti, tutti i peccati sono irriverenze verso Gesù e, quindi, verso i Sacramenti.
    E orribile che queste irriverenze sono persino inculcate nei bambini e nei chirichetti.
    E' come se da una parte si volesse educare loro alla Fede e poi si dice loro di prendere Gesù sulle mani e che non importa se le briciole cadono tanto lì non c'è Gesù, poi si dice loro di suonare e cantare e così molti, durante la Messa pensano a quello...e per Gesù? basta un inchino e poi dopo subito a battere le mani, i tamburelli, a schitarrare le chitarre a dirsi l'un l'altro "passami l'ultimo canto di Kiko".
    Talvolta succede che mentre Gesù è elevato nelle mani del Sacerdote, cade una chitarra a terra con botti sonori
    Che educazione cristiana è questa?
    Che riverenza è questa?
    Bisogna evangelizzare il mondo a discapito della riverenza Eucaristica?

    Per chi vuol sperimentare le grazie della Passione:
    http://lemiepreghiere.wordpress.com/category/orologio-della-passione/quinta-ora/


    Mario

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  10. Il troll, per definizione, prova gusto solo a disturbare qualsiasi ragionamento.

    Per cui, qualsiasi sia l'argomento, qualsiasi sia la dimostrazione, qualsiasi sia il livello di gentilezza, per i troll neocatecumenali sarà sempre sbagliato.

    Questo loro atteggiamento dimostra fra l'altro la loro idolatria di Kiko e Carmen, i due "iniziatori" del Cammino, da seguire anche quando comandano di disubbidire al Papa.

    Nessuno di loro si è mai sognato di dire: correggiamo il Cammino, in modo da appartenere di più alla Chiesa; correggiamo il Cammino, in modo da avvicinarci di più a ciò che ha spiritualmente nutrito intere generazioni di santi di tutti i secoli.

    No: per loro il Cammino è perfetto, ed è la Chiesa che "non capisce", è la Chiesa a dover "adeguarsi", è la Chiesa a dover "riconoscere"...

    È una vera e propria professione di fede, la loro. La fede in Kiko loro Signore.

    Per questo per loro è così importante mormorare contro ciò che ostacola quella "fede in Kiko".

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  11. il CUGINO DELLA PULCE PELLEGRINA18 marzo 2013 alle ore 11:44

    Non ditelo a KIKO altrimenti pretenderà che gli intitolino COME MINIMO un AEROPORTO!!!!!!

    http://www.focolare.org/it/news/2013/03/14/roma-intitolata-a-chiara-lubich-una-stazione-della-metropolitana/

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  12. iNTERVISTA rADIO vATICANA kIKO aRGUELLO

    Profonda gioia per l’elezione del cardinale Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, a Successore di Pietro con il nome di Francesco è stata espressa anche dai movimenti ecclesiali e nuove comunità. “Il nome che ha scelto come Papa è già un'immagine del Pontificato che porterà avanti: semplicità e umiltà”, ha detto Kiko Argüello, iniziatore assieme a Carmen Hernandez, del Cammino neocatecumenale. Debora Donnini lo ha intervistato:RealAudioMP3

    R. - Ho mandato un’e-mail ai fratelli dicendo che è una grande gioia: un nuovo “San Francesco” a capo della Chiesa, povertà e annuncio del Vangelo. Questo è qualcosa oggi di assolutamente necessario: i poveri e il kerygma. Io penso che il nome di Francesco sia tutto un programma per la Chiesa di oggi. Ci ha sorpreso lo Spirito Santo: è dovuto andare - come ha detto il Papa - alla fine del mondo per trovarlo! Posso dire che con noi a Buenos Aires è stato sempre molto buono.

    D. - Il nome che ha scelto - lei ha detto - è un’immagine del Pontificato: semplicità e umiltà. Vedendolo affacciato nel giorno in cui è stato eletto Papa, l’ha colpita anche il suo viso, il fatto che ha chiesto ai fedeli presenti di pregare il Signore di benedirlo…

    R. - Si vede che è un uomo semplice, molto intelligente e di una grande intensità spirituale. Vuole stare molto vicino alla gente. Penso che sia veramente singolare, sorprendente! Lo Spirito Santo ha una creatività, una personalità fantastica per la Chiesa di oggi. Ci hanno anche detto che quando anni fa abbiamo mandato i giovani a predicare il Vangelo due a due per le strade a Buenos Aires sono anche andati nella piazza dell’Episcopato. Dopo, lui ha incontrato tutti questi giovani e gli ha detto: "Ma non siete venuti a predicare anche a me il Vangelo? Anche io ne ho bisogno, anche io ho bisogno!".

    D. - Cosa desidera augurare al nuovo Papa?

    R. - Che si realizzino i suoi più profondi desideri e penso che uno di questi sia quello di annunciare il Vangelo al mondo. Il fatto che abbia parlato del popolo, della diocesi di Roma, che abbia chiesto al popolo di pregare per lui, questo è un fatto grandissimo: il popolo di Dio è fondamentale… è il Concilio! E’ qualcosa di meraviglioso questo. Anche la Chiesa dell’America Latina è molto creativa e ha accolto con molta gioia il Concilio.

    D. - E’ stato il primo Papa a prendere come nome Francesco, è il primo gesuita ed è anche il primo Papa latinoamericano: ha anche alcune caratteristiche particolari…

    R. - In America Latina c’è una creatività, c’è una ricchezza… Abbiamo tantissime comunità ed è un qualcosa di stupendo: in Brasile, anche in Argentina. E’ un Continente vivo. E’ una cosa provvidenziale, diciamo così come se lo Spirito Santo fosse un artista che ci sorprende!


    Testo proveniente dalla pagina http://it.radiovaticana.va/news/2013/03/15/la_gioia_di_kiko_arg%C3%BCello_per_papa_francesco:_lo_spirito_santo,_u/it1-673626
    del sito Radio Vaticana

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  13. il CUGINO DELLA PULCE PELLEGRINA ha detto...
    Non ditelo a KIKO altrimenti pretenderà che gli intitolino COME MINIMO un AEROPORTO!!!!!!

    http://www.focolare.org/it/news/2013/03/14/roma-intitolata-a-chiara-lubich-una-stazione-della-metropolitana/
    ____________

    Questa è la dimostrazione che i movimenti, si occupano anche e soprattutto di politica;dal Governo della Repubblica al Comune di Roma.

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  14. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  15. anonimo ha detto:
    "... la Chiesa cammina sempre in avanti mentre tu ritieni che si debba fermare ingessata dove dici tu"
    La considerazione potrebbe essere discutibile, pur se non condivisibile, se non venisse da persone che continuamente si rifanno all'ebraismo e a un loro supposto cristianesimo primitivo.
    Rispondo qui al neocat che nel 3d precedente ha scritto a Tripudio:

    "... invece guarda un pochino che un certo Pietro si è fatto crocifiggere proprio al contrario-
    Il tuo cari simbolo satanico prevede non la croce m l'intero crocifissi ( immagine di Gesù Cristo compresa ) posto al contrario. Continui a "pontificare" senza nessuna autorità, a quale titolo dovremmo crederti.


    Davvero? In primo luogo, i satanisti non rovesciano solo l'intero crocifisso ma i simboli tutti delle religioni. E' un problema di logica degli opposti: il Male che si oppone al Bene, il rovesciamento dei significanti (le forme) per dare ad essi il significato opposto.

    In secondo luogo, la croce capovolta (meno del gallo e delle chiavi) è simbolo di San Pietro, non dei Papi in generale. Chiavi e Tiara lo sono stati, in generale.

    Un significante (la forma) deve essere "semanticamente riconoscibile" dai fedeli. Lo sai chi lo ha affermato? Kiko Arguello (è una delle poche cose corrette che ha riferito in materia di simbolismo). Purtroppo il pittore predica bene e razzola male perché i simboli con il tempo si stratificano e assumono differenti significati semanticamente riconosciuti dalla gente. Nei nostri tempi la croce capovolta è nota particolarmente come simbolo satanico e, quindi, per non ingenerare equivoci, sarebbe bene non utilizzarla. La fissazione neocatecumenale di camminare all'indietro in materia di simbolismi, però, di imporre segni che furono conosciuti nel cristianesimo primitivo - non la croce capovolta, che è tarda - e non lo sono più, determina questi problemi.
    In quella croce capovolta io, essendo cristiano, leggo un segno di Pietro. Tantissimi altri no. Non sto affermando l'intentio auctoris di Kiko di raffigurare un segno satanico: sto scrivendo che tale può diventare nell'intenzione di molti lettori contemporanei. E così è accaduto, infatti.

    Sarebbe bene non invertire la tradizione cristiana: la benedizione, per esempio, anche nell'ebraismo, è associata alla mano destra, non alla sinistra, come fa Kiko:

    http://www.camino-neocatecumenal.org/neo/ICONOGRAFIA/Iconos%20Kiko/Mariaconelni.jpg

    E le occhiaie non si dipingono nere, bensì chiare, perché "l'occhio è la lucerna del corpo" (cfr. Mt 6,19-23) e l'occhio scuro è un occhio tenebroso.
    Tu, anonimo, non devi credere a nessun titolo: devi studiare anche testi differenti da quelli NC. Suggerisco il martire cristiano Pavel Florenskij, per questa materia. Magari, siccome Florenskij è difficile, inizia propedeuticamente con "L'eloquenza dei simboli" di Edgar Wind.

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  16. ad Anonimo che ha detto...
    iNTERVISTA ALLA RADIO VATICANA, KIKO ARGUELLO. "Profonda gioia per l’elezione...".
    Ci mancava solo che dichiarasse "Santità, siamo contentissimi che Lei non abbia fatto aprire nessun Redemptoris Mater in Argentina, caso unico in tutto il Sudamerica!"...
    Comunque, battute a parte, questo è il momento in cui tutti stanno "tirando per la giacca" il Papa, interpretando a modo proprio atteggiamenti e parole.
    Per ora ha dimostrato di essere una persona austera, il resto sarà il tempo a rivelarlo.

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  17. l'apostata ha detto...ad Anonimo che ha detto...
    iNTERVISTA ALLA RADIO VATICANA, KIKO ARGUELLO. "Profonda gioia per l’elezione...".
    Ci mancava solo che dichiarasse "Santità, siamo contentissimi che Lei non abbia fatto aprire nessun Redemptoris Mater in Argentina, caso unico in tutto il Sudamerica!"...
    Comunque, battute a parte, questo è il momento in cui tutti stanno "tirando per la giacca" il Papa, interpretando a modo proprio atteggiamenti e parole.
    Per ora ha dimostrato di essere una persona austera, il resto sarà il tempo a rivelarlo.

    18 marzo, 2013 13:51

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  18. @Lino
    "In quella croce capovolta io, essendo cristiano, leggo un segno di Pietro."

    Lo dovresti spiegare a Trip

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  19. @ anonimo che ha scritto:
    "Lo dovresti spiegare a Trip"

    E tu dovresti rileggere il mio commento. Ti garantisco che non l'hai capito.
    Magari, anche, dovresti ricordare che voi vi rivolgete ai "lontani".

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  20. Intanto il commentatore delle 14:42 provi a spiegare come mai quando serve un simbolo satanico si utilizza il "simbolo di Pietro" così come disegnato da Kiko... da Kiko... da Kiko... da Kiko... da Kiko...

    (attenzione: immaginette non proprio da sagrestia)

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  21. Con rispetto parlando18 marzo 2013 alle ore 16:50

    Bisognerebbe spiegare la differenza fra Tradizionisti e Tradizionalisti perchè c'è gente (papalepapale.com) che per sentirsi anticonformista colpisce i primi pensando di colpire i secondi (infatti difende a spada tratta il cammino NC).
    A lui si applica l'antico adagio:
    Ma perché non sei anticonformista anche tu, come tutti gli altri? (Giuseppe Pontiggia)

    RispondiElimina
  22. Senza dubbio: sì.

    p.s.: anche il Novus Ordo si può celebrare con dignità, compostezza, sobrietà, sublimità, devozione, adorazione...

    Ricordiamoci pure delle ss.Messe celebrate da papa Benedetto XVI (lo avete già dimenticato, vero?)

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  23. Anch'io sostengo che nella foga di apparire "anticonformisti" certuni sono ossessionati dalla voglia di andare controcorrente, qualsiasi sia la corrente del momento.

    Qui ci occupiamo però del Cammino Neocatecumenale (anche se è necessario, spesso e volentieri, ricordare che tradizionale non significa "lefebvriano", ma significa semplicemente "cattolico che non censura le proprie radici").

    Sui "tradizionisti" e sul "tradizionalismo" torneremo volentieri nei prossimi giorni.

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  24. anche il Novus Ordo si può celebrare con dignità, compostezza, sobrietà, sublimità, devozione, adorazione...

    Grazie al Cielo!!
    Mi era sembrato di capire che per i tradizionisti (scusatemi ma non capisco la differenza) l'unica forma valida fosse il VO, e che il NO fosse da scartare in toto!

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  25. Notizia dell'ultima ora. Kiko nell'annuncio di ieri sera ha ringraziato Dio per Papa Francesco, perché ha passato tre mesi terribili senza dormire la notte per la feria quarta. Benedetto XVI aveva ormai deciso di chiudere il cammino con la condanna di eresia. Ma le cose sono precipitate.

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  26. Un Papa che ha un'amicizia, un legame con un ordine religioso tradizionalista.


    http://perlagloriadimaria.wordpress.com/2013/03/18/un-papa-mariano/

    Anche questo ha influito sul nome che ha scelto.

    Mario

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  27. @Lino

    Che ne pensi dello stemma di Papa Francesco?

    http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2013/03/18/pop_stemma.shtml

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  28. OT:

    @Lino
    navigando in rete mi sono imbattuto in una cosa assai strana che mi ha incuriosito non poco.
    Sarei curioso di sapere cosa pensi di questa analisi della Chiesa dedicata a San Pio da Pietrelcina

    saluti!

    RispondiElimina
  29. @Lino

    Che ne pensi dello stemma di Papa Francesco?

    http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2013/03/18/pop_stemma.shtml

    RispondiElimina
  30. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  31. @ Sebastian...
    Mi piace, Sebastian. Rientra nella mia concezione di "mosaico coerente": tutte le forme sono facilmente interpretabili alla luce del simbolismo cristiano: Chiavi, Tiara, stemma dei gesuiti con i tre chiodi di Cristo-sole, stella mariana, frutto di nardo di San Giuseppe. La Sacra Famiglia. Se poi il frutto di nardo qualcuno lo vede come pigna d'uva, anche nelle intenzioni del lettore il simbolismo resta cristiano.

    E' chiaro che i singoli segni (il sole e la stella, per esempio) appartengono anche ad altri symbolarium: soltanto quello cristiano, però, rilascia un mosaico coerente e compiuto e rinvia alla Sacra Famiglia.

    Il concetto di mosaico, se t'interessa la materia, lo trovi in questo mini-saggio, che già ho segnalato qualche tempo fa. Ne suggerisco la lettura per evitare di fare voli pindarici alla vista di un'immagine del sole o di una stella a cinque punte.

    http://www.cartesio-episteme.net/ep8/lista-simbolo.pdf

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  32. Cari fratelli e sorelle, perché cercare sempre il mistero e l'intrigo dietro tutto quello che fa la Chiesa? Simboli, riti, esoterismo, massoneria....Perché lasciarsi ispirare e dialogare con i logismoi del nemico?
    Accettiamo quello che viene dallo Spirito Santo con fiducia, affidiamoci a nostro Signore che tutto conosce e tutto crea. Abbandonarci al malanimo non è stare nella gioia di Cristo Risorto."Chi berrà la mia acqua non avrà più sete..."
    Benedetto voleva chiudere il cammino neoc ma chi lo ha detto? A Benedetto restano 12 mesi di vita...ma chi lo ha detto?
    Parole, parole, solo parole...limitiamoci ai fatti.
    Pace a voi tutti.

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  33. Per quanto riguarda la mia parrocchia posso dire questo: fino a 5 anni fa ( prima che io arrivassi in parrocchia )c'era una forte presenza del Cammino anche nella liturgia.
    All'arrivo del nuovo sacerdote questa presenza è stata molto diminuita ed è stata cambiata completamente l'impostazione della parrocchia: il nuovo sacerdote ha messo al centro l'Eucarestia , tanto è vero che ha moltiplicato i momenti di adorazione e in poco tempo ha decuplicato i fedeli della parrocchia , che è viva e irradia questa vitalità attorno a se', attirando moltissimi fedeli.
    E da quando lo stesso sacerdote ha organizzato l'adorazione perpetua abbiamo avuto una dozzina di vocazioni .

    RispondiElimina
  34. Il caro fratello Max sembra convinto che il demonio non esista e che le macchinazioni del demonio siano favolette.

    Gli intrighi purtroppo ci sono, e sono anche tanti: lo vediamo dal fatto che tanti ottimi sacerdoti vengono materialmente emarginati (per esempio spediti in una parrocchietta di montagna di 50 anime) mentre certi arrivisti fanno parecchia carriera (e parecchio scandalo).

    Quando tu dici «quello che viene dallo Spirito Santo», a cosa ti stai riferendo esattamente? Agli scandali curiali oppure a padre Pio da Pietrelcina? alle malversazioni di certi ecclesiastici o alle sincere vocazioni alla vita consacrata? alle corbellerie insegnate dal Cammino oppure al Catechismo della Chiesa Cattolica? agli strafalcioni liturgici di Kiko e Carmen o alla Messa "tridentina" che ha santificato innumerevoli generazioni di santi?

    E quando tu parli di «abbandono» intendi mica il far finta di non vedere i guai della Chiesa?


    Rileggiti l'ultima risposta di ele dove fa notare che non appena viene tolto spazio al Cammino Neocatecumenale e dato spazio al Santissimo Sacramento, la parrocchia si ravviva, la gente torna a frequentare, nascono vocazioni.

    Il Cammino Neocatecumenale è completamente autoreferenziale: tutto nel Cammino, tutto per il Cammino, tutto esclusivamente del Cammino.

    Per cui le altre esperienze vengono di fatto cancellate ed ostacolate dal Cammino in ogni modo.

    Invito ele a sfogliare questo blog per verificare tutte queste cose di fronte alla sua esperienza.

    Qui infatti il punto centrale non sono i "complotti", ma il Catechismo della Chiesa Cattolica, l'insegnamento del Papa, le parole esatte dette dal Papa al Cammino e le esatte parole dette dai neocatecumenali e soprattutto dai suoi leaders.

    Ed in modo particolare privilegiamo l'aspetto liturgico e la Tradizione, perché ciò che ha santificato padre Pio, santa Gemma Galgani, don Bosco, padre Kolbe, il curato d'Ars, san Vincenzo Pallotti, e tantissimi altri, non può essere "abolito", "cancellato", "superato", banalizzato in nome di una bislacca interpretazione del "Concilio".

    Una breve esposizione sui "seminari R.M." (seminari di Kiko) la trovi a questo [link] (clicca qui); segui inoltre i link indicati per trovare altre informazioni.

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