Kiko Argüello è stato intervistato nella trasmissione televisiva "A sua immagine" del canale Rai 1. Lo avremmo considerato di poca importanza per questo blog, se non fossero intervenuti i soliti kikos a urlare trionfanti (come al solito) accusandoci (come al solito) di voler ignorare le glorie del tronfio Kiko.
Commento di Sebastian:
Chitarrelle grattugiate e bocche urlanti: ecco i "primitivi" cristiani... |
Sinceramente è imbarazzante... Ieri venivano qui a dirci che stiamo con la bava alla bocca, avvelenati perché Kiko ha fatto chissà che figurone su Rai 1... Mah, a me ispira una pena...
Dice sempre le stesse cose...
La stoltezza della predicazione...
"Caritas Christi urget nos"...
Il cammino non è un movimento...
Non è in grado di sostenere un dialogo. Vuole parlare solo lui! Non si adatta mica alla circostanza. No, ovunque va fa sempre il solito teatrino, dice le stesse cose: sia che si tratti di una convivenza coi vescovi, una convivenza con gli itineranti, un incontro vocazionale, un incontro coi frati, una trasmissione televisiva... Ci mancava solo che si portava la croce da casa e si metteva a predicare in piedi appoggiato alla croce.
Poi guarda come si scoccia ad essere interrotto. Non è in grado di fare un ragionamento compiuto. Spara parole a caso, come al solito.
"La stoltezza... Apri l'orecchio... Il peccato... Il cielo è chiuso... Dobbiamo annunciare..."
Altre perle usuali:
"La comunità cristiana come i primitivi cristiani"
"Non si può vivere la fede isolatamente"
"La dimensione della croce"
"Per arrivare a questo grado di fede... è molto difficile... bisogna fare un itinerario di iniziazione cristiana"
Poi riparte con tante belle esperienze... saranno vere? Lecito dubitare, conoscendo il tipo di propagande che è abituato a fare...
Fate largo! Dobbiamo annunciare!
E infatti poi ricomincia con la propaganda:
20000 sacerdoti per la Cina!
800 famiglie in missione!
3000 famiglie alzate!
100 seminari!
20000 giovani a Catanzaro (chissà se si alzano tutti per andare in Cina?)!
Insomma, sempre il solito discorso, o predicazione, trito e ritrito che riproponeva a tutti gli incontri vocazionali a cui ho partecipato. Ora mi rendo conto che non ero io strano a non capire i suoi discorsi... Ancora non capisco però come mai molti rimanevano estasiati! Come se ogni volta facesse chissà che rivelazione o che discorso sublime...
Perché dovremmo essere invidiosi, o addirittura arrabbiati, per questa "intervista" che tale non è, visto che lo stesso intervistatore ammette di non essere riuscito a fare più di due domande? Anzi, fossi in voi, cari anonimi vari, mi vergognerei veramente a seguire un tipo del genere (in effetti mi vergogno di averlo seguito per anni...).
Commento di DG:
Ho visto su youtube il filmato della trasmissione.
Quello che mi ha colpito, oltre l'espressione poco interessata di Kiko per il suo interlocutore e le sue domande e chi lo ascoltava, è stato il filmato della "missione in piazza" (quale piazza??) a Roma.
Precisamente a Villa Torlonia, cioè in uno dei quartieri piu' ricchi di Roma.Le comunità partecipanti alla missione/scampagnata erano chiaramente quelle dei Martiri Canadesi, cioè la Chiesa per eccellenza di questo quartiere altamente borghese.
Tanto per evangelizzare le periferie....
Poi mi ha colpito quella signora NC che a piazza Navona racconta la propria esperienza nel CNC dicendo che è stata "aiutata economicamente" dalla comunità NC
Ecco appunto, in tempo di crisi ..magari cè qualcuno che entra in comunità pensando che potrà essere aiutato economicamente.Insomma ho trovato strano l'unica testimonianza (oltre a quella del ragazzo di 21 anni "salvato dall'abisso del peccato ecc ecc" troppe volte ascoltata durante gli scrutini e le risonanze)fosse proprio questa dove si parla di aiuti economici ;-)
E poi cosa dire della casa della "famiglia NC"?
Con cucina costosissima, salotto enorme con caminetto (!) e tre divani...tanto per far capire che i poveri di Palomeras Altas sono un'altra dimensione.
Non scordiamoci che kiko proviene appunto da una famiglia borghese con tanto di soldi e camerieri...
Insomma le radici sono le stesse delle persone di quelle comunità dove è nato il cammino NC in Italia
Commento di Luisa:
Nulla di nuovo nella prestazione di Arguello, invasato e autoreferenziale come sempre,si direbbe che prima di lui nessuno nelle parrocchie si occupasse della formazione cattolica, apprezzeranno i catechisti diocesani, ma almeno è chiaro il programma kikiano: dove noi arriviamo trasformiamo le parrocchie, le parrocchie sono, per il cnc, luoghi di conquista e fagocitazione.
Arguello che stigmatizza l`orgoglio mentre ne è lui stesso la prova vivente anche in quello studio televisivo quando non sopporta di essere interrotto.
Battimani e girotondo:
i neocat celebrano sé stessi
E poi che visione desolante vedere quelle persone fare tutte gli stessi passetti di danza, dire le stesse parole, cantare gli stessi canti...definiti belli e attraenti, quando fanno scappare tanto( anche se non tutti) sono brutti e lugubri.
Quel che si vede in quelle immagini assomiglia, e molto, al modo degli evangelici e dei pentecostali di scendere nelle piazze.
Non può nemmeno lasciare indifferenti, se il cervello non è ancora "kikizzato", vedere i giovani di quella famiglia ripetere quelle frasi stereotipate che abbiamo spesso letto qui, sono giovani ma le hanno già registrate e le ripetono come dei bravi automati, che quella famiglia sia benestante non mi interessa, solo un ingenuo credulone può credere alla barzelletta del cnc povero, del Kiko povero, il cnc è immensamente ricco, non deve stupire che lo siano anche molti suoi seguaci.
Si ride, per non piangere, quando l`animatore dice che Arguello ha speso la sua vita per la Chiesa!Arguello ha speso, e sta spendendo, la sue vita per la sua creatura, il cammino neocatecumenale!Della Chiesa ha rifiutato, e rifiuta, la Tradizione, il Magistero, la Liturgia, disprezza la pastorale della Chiesa e l`organizzazione delle parrocchie, ha disobbedito al Papa, impone alla Chiesa lo scandalo dell`arcano, della sua formazione segreta.E questo sarebbe spendere la sua vita per la Chiesa?
Ma per favore!
I neocatecumenali «vengono ed applicano alla lettera un metodo nato e preparato in Europa, senza curarsi di adattarlo al mondo locale. Ho ritrovato tra loro qui in Giappone lo stesso stile che ho visto in Camerun: gli stessi canti (con la chitarra), le stesse espressioni, le stesse catechesi, il tutto trasmesso con uno stile più impositivo che propositivo...» |