lunedì 9 novembre 2015

Sottrarre santità al gesto di comunicarsi

Il laico Kiko Argüello crede di poter
dare lezioni di liturgia e dottrina perfino agli ortodossi...
Sono un ortodosso e vi seguo regolarmente, ammetto che non sempre leggo tutti i commenti... sovente più di 100 nella stessa pagina... come fare?

Scrivo solo per dire con rispetto questo: kiko e compagni NON hanno NIENTE della "Chiesa primitiva", hanno invece molto di primitivo.

Non dubito che nel CN ci siano uomini e donne degni, cristiani, onesti, ma il CN non è una cosa buona. Approfittarsi della buona fede e più spesso della sofferenza delle persone per manipolarle e fare loro del male USANDO LA PAROLA DI DIO è la cosa più vicina alla bestemmia contro lo Spirito che si possa immaginare: la Parola di Dio vuole liberare, loro - soprattutto i cosiddetti "catechisti" neocatecumenali - vogliono chiudere ancora di più le catene del prossimo.

La faccenda della "Chiesa primitiva" è un'invenzione protestante poi abbracciata da teologi romani e recentemente anche ortodossi (prima di tutto guardo in casa mia!): esiste infatti la Chiesa. Stop. Senza aggettivi. E questi "cammini" sono una chiesa nella Chiesa, pericolosissimo per la fede e la salvezza!!

Vorrei dire solo due cose:

1) il Cammino Neocatecumenale tira in ballo gli usi orientali (ortodossi o bizantino cattolici). NOI ORTODOSSI NON VENDIAMO NE' FRUTTA NE' VERDURA, tantomeno le poggiamo sull'altare in cui stanno solo il calice e il pane, il Vangelo e un bel Crocifisso, nemmeno il libro con le preghiere liturgiche viene poggiato sull'altare... altro che banane ananas mango mirtilli pompelmi susine latte e miele.

2) se quel pirla di kiko si è inventato una focaccia con dodici "X" che secondo lui rappresentano i 12 Apostoli, fatta con la Ferrarelle perchè acqua di fonte... i kikos lascino stare l'uso ortodosso di celebrare l'Eucarestia con un pane lievitato: quella di kiko è un'invenzione da pirla per dei creduloni (i fedeli cattolici dovrebbero conoscere gli usi della propria Chiesa e a questi tenere fede!), noi ortodossi seguiamo un costume antico e apostolico (e scritturale in quanto Cristo prese un ARTON che in greco significa pane lievitato), e non seguiamo una cosa inventata da un pirla sopravvalutato come kiko... ci mette dodici "X" e sarebbero i 12 Apostoli o le 12 tribù di Israele... io suggerisco a Kiko di farsi con l'acqua di fonte un bel clistere rinfrescante, gli aprirebbe gli orizzonti...e non solo quelli!

Infine, vorrei puntualizzare: se io fossi un credente Cattolico Romano, farei la comunione in ginocchio e sulla lingua, come costume di riverenza e timore, tranne che da Pasqua a Pentecoste in cui i Canoni vietano di inginocchiarsi per festeggiare la Pasqua, quindi in piedi ma sempre sulla lingua. Questa Comunione nelle mani è divenuta una scusa per sottrarre santità al gesto di comunicarsi col Corpo di Cristo, non volontà di riprendere un uso della Chiesa primitiva. Se questo fosse stato il desiderio, ci sarebbero stati anni di Catechesi di Vescovi e uomini e donne di preghiera, non avrebbero affidato la cosa a kiko e a quell'altra con la maglietta dell'adidas con le poppe ciondoloni.

Ringrazio dell'ospitalità di questo santo blog che aiuta a liberare dai plagi e manipolazioni, pregherò per chi lo gestisce e lo legge cercando la verità su CN, e ai kikos chiedo di lasciare stare la Santa Fede e Pratica Ortodossa dalle loro vaniloquenti fesserie, altrimenti dette caxxate!
Rispettosamente,
un cristiano ortodosso

116 commenti:

  1. Buongiorno nella mia diocesi il vescovo sta imponendo questo gruppo a tutti i parroci delle parrocchie cittadine, esentando solo quelle dei piccoli centri. Cosa si può fare per bloccarli legalmente evitando denunce e polemiche?

    RispondiElimina
  2. Purtroppo la cosa migliore è dare massima pubblicità alla cosa.

    Diffondere foto e video delle liturgie neocatecumenali (specialmente la "comunione seduti"), far conoscere a tutti le pessime abitudini neocatecumenali (le "Decime", l'invasione delle "icone" di Kiko, ecc.).

    Il neocatecumenalismo non teme le figuracce, non teme le punizioni, non teme la gerarchia, non teme Dio: teme solo che si faccia luce sulla realtà del Cammino.

    RispondiElimina
  3. 24 October 2006, 12:52
    Moscow Patriarchate dispels rumors of agreement with Neo-Catechumenate on evangelization training of Orthodox priests.
    Moscow, October 24, Rev. Igor Vyzhanov, Moscow Patriarchate DECR secretary for inter-Christian relations, has dispelled the reports that the Moscow Patriarchate and the Catholic Neo-Catechumenate movement concluded an agreement on training Orthodox clergy.
    The Moscow Patriarchate website circulated yesterday a statement made by the Neo-Catechumenate leader, Kiko Arguello, in an interview to the Zenit Catholic news agency that during the meeting between the movement leaders and the DECR chairman, Metropolitan Kirill of Smolensk and Kaliningrad, on October 19 an agreement was concluded whereby Neo-Catechumenate was to train Russian Orthodox clergy for evangelization methods.
    ‘No final agreement was concluded at the meeting. We treated their proposals with great caution. Neo-Catechumenate, to my mind, is a very contradictory organization’, Father Igor said in an interview to Interfax.
    He also stressed that the position of the Moscow Patriarchate on the results of this meeting was officially state in the DECR communication press release of October 19, in which it was reported among other things that His Eminence Kirill in his talk with Neo-Catechumenate leaders ‘pointed to the need for a closer look at each other’s spiritual traditions, first of all, to see if the ideas of today’s religious movements correspond to the theological tradition of the Orthodox Church’.
    ‘Naturally we have made no advances to Neo-Catechumenate’, the Moscow Patriarchate representative added.
    However, Kiko Arguello in his interview to Zenit said that according to the agreement allegedly concluded at the meeting with the Moscow Patriarchate delegation, the clergy of the Russian Orthodox Church would be taught evangelization principles in two stages: theoretical study and practical training".
    http://www.interfax-religion.com/?act=news&div=2176

    RispondiElimina
  4. Da noi erano andati via anni fa con il nuovo parroco, uomo mite ma fermissimo che aveva messo in chiaro chi comandava. Ora questa mossa del vescovo, che è una vera umiliazione x il parroco. Ma la colpa è anche dei parrocchiani, non è possibile plaudire all'allontanamento e poi lasciare solo il parroco, non è possibile che una parrocchia di 8000 persone non raccolga 12000 euro x mettete a posto la caldaia in 4,anni o che non si trovino 15 accompagnatori x la colonia marina oppure che le catechiste siano quasi tutte ultrasessantenni, e che escluso io e la mia fidanzata nessuno vada agli incontri di formazione in diocesi. Poi sennò ci sono loro con il pacchetto completo come era qui prima: soldi x la chiesa, ministranti, catechisti, volontari, comitato festa, fino allo stagnino x i bagni.

    RispondiElimina
  5. Il Vescovo non può imporre il cammino ai suoi parroci,fare denuncia al Papa se il Papa fa orecchio da mercante piangere piangere tanto tanto e tenersi forte forte uragano in arrivo Dio vi aiuti.

    RispondiElimina
  6. Vero il problema infatti sono sia i fedeli pigri che l'invadenza del Cammino.
    Io vivo vicino a una parrocchia attualmente molto attiva dove ci sono frati anziani e frati giovani e dove c'è una comunità molto forte di fedeli.
    In quella parrocchia sono trent'anni che il cammino cerca di entrare senza riuscire nonostante quella vicina, la mia, sia super NC. un'altra parrocchia limitrofa di gesuiti ugualmente non ha mai lasciato fiorire il cammino perché non accettavano imposizioni da nessun catechista laico. Le parrocchie più in crisi spesso accettano il cammino sperando di rivitalizzarsi. Quelle in salute a volte pensando di accogliere un altro gruppo come tanti.

    RispondiElimina
  7. Ma perche' cercare di ostacolare lingresso del Cammino in parrocchia?Lo scrivente stesso riconosce che e' in declino e in difficolta?Questa e' stupidita'.Se Il Vescovo ritiene di imcoraggiare ul Cammino e' perche' la parrocchia e' morta.Enrico

    RispondiElimina
    Risposte
    1. @ Enrico 15,48
      Perché se il Cammino entrasse nella mia parrocchia, ci sarebbe un esodo verso lidi cammino-free.
      Da una quindicina d'anni, vigiliamo tutti, ed i Parroci pro tempore lo sanno.

      Elimina
    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
  8. Voi non capite che l'Istitizione parrocchia e' in crisi profonda.Deve cambiare.Enrico

    RispondiElimina
    Risposte
    1. @Enrico
      Tu dici:
      "Istituzione Parrocchia è in crisi".

      La mia, dal 1934, funziona benissimo!





      Elimina
  9. Quanto alla crisi delle parrocchie, noi siamo i primi a conoscerla e riconoscerla.

    Ma la soluzione non è la kikizzazione in "comunità di comunità". Sarebbe come curare un raffreddore usando una massiccia dose di veleno.

    La crisi delle parrocchie non è una crisi organizzativa, ma una crisi di fede.

    Come infatti diceva il vecchio adagio:
    - ad un parroco santo, corrisponde un popolo fervoroso;
    - ad un parroco fervoroso, corrisponde un popolo tiepido;
    - ad un parroco tiepido, corrisponde una parrocchia vuota e desolata.

    Date tempo e modo ad un parroco almeno desideroso di santità e vi risolleverà la parrocchia dalle macerie. Senza aver bisogno di introdurre comunità kikiane puntuali nel pagamento delle Decime.

    RispondiElimina
  10. Se le cose sono cosi' semplici cioe' Il problema e' evitare Il cammino come Mai tante parrocchie senza Il cammino sono vuote?La soluzione,secondo voi,sarebbe vietare Il Cammino ?Vietando Il CN. SI risolberrbbe tutto?Enriico

    RispondiElimina
  11. Ma lo avete capito che in molte parrocchie c'e' solo la Messa e basta!Sono vuote come I seminari e I conventi?Enrico

    RispondiElimina
  12. E ovviamente la soluzione di Pasquale sarebbe la parrocchia atomica di Kiko...
    La Parrocchia non può scomparire, perché definita nel Magistero autorevolmente nella Sacrosantum Concilium. Manco i documenti del CVII che dite di attuare conoscete! La parrocchia NON è morta, se è in crisi è perché molti sacerdoti perdono la fede. San Giovanni Maria Vianney è diventato Santo proprio per aver semplicemente fatto il suo dovere di curato: ammaestrare il gregge a lui affidato. Se i preti la smettessero di fare gli impiegati del Vescovo non ci sarebbero tutti questi problemi. Se i preti trasmettessero la fede e celebrassero la liturgia con dignità non vedremmo questo sfascio.
    A Don Bosco Dio rivelò che per salvare la Chiesa era necessario passare attraverso l'eucarestia e la devozione all'Immacolata. Non gli rivelò la parrocchia atomica di Kiko. Sono passati più di cento anni e la Chiesa le ha tentate tutte tranne far rivivere la fede nell'Eucatestia e nella Santissima Madre di Dio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Due santi a me tanto cari e una risposta da 10 e lode.
      La soluzione è tornare alla fede autentica, quella dei nostri nonni, una vita semplice, sobria, l'eucarestia, il perdono dei peccati, il rispetto e l'amore reciproco, il Rosario.
      Questo si è perso e per questo le parrocchie (non tutte) sono tiepide.
      Non serve altro, c'è già tutto. Specie se quell'altro ha poco a che vedere con la Chiesa Cattolica

      Elimina
  13. @Enrico

    Toh, il Kiko in 32esimi è tornato!

    Carissimo, ti informo che il CN NON può risolvere i problemi di una parrocchia in crisi e questo per il semplice fatto che, quando arriva, la parrocchia smette di essere tale!

    La parrocchia, per sua natura, è il catalizzatore di diverse realtà ecclesiali. Una buona parrocchia ha queste forze in sinergia e non in contrapposizione.

    Il cammino semplicemente non SA E NON VUOLE lavorare con gli altri. Lo fa solo ed esclusivamente se ha una posizione di controllo, altrimenti nisba.

    Questo perchè, come hai detto tu, per il cammino la parrocchia in sè non funziona (a prescindere dal fatto che sia vero o meno) perchè fatta da "cristiani della domenica" che, per definizione, sono peggio degli atei.

    Questo senso di superiorità neo confronti degli altri è una cosa che vi viene inculcata fin da subito.

    Ricordo un dialogo con un ragazzo NC riguardante la GMG. Innanzitutto era convinto che ci andassero solo quelli del cammino ed ho fatto fatica a convincerlo del contrario poi mi fa: "ma noi ci organizziamo da soli perchè siamo in troppi, non saprebbero dove metterci"
    Come se chi organizza la GMG fosse una manica di idioti.

    Alla fine mi fa: "ma noi non abbiamo bisogno di sentire i vescovi fare le catechesi...noi abbiamo i catechisti..."

    RispondiElimina
  14. Kiko dice spesso che "nelle parrocchie c'è solo la Messa"

    Fermo restando che, dire "solo la Messa" vuol dire negare il potere salvifico della stessa (ed è ovvio per Kiko..dato che l'unica messa che vale è quella inventata da lui), questo non è vero.

    Dire come dice Kiko che "se non ci fossero loro conventi e chiese chiuderebbero" è un grosso atto di presunzione nonchè, anche qui, cosa non vera.

    Il problema delle parrocchie è un problema di fede..ma fede in Gesù Cristo..non in Kiko Arguello.

    RispondiElimina
  15. Il caro fratello Enrico continua a fare il finto tonto - dopotutto è proprio il Cammino ad insegnargli l'ipocrisia.

    Le parrocchie sono malate? Sì, ma la loro "malattia" è la diffusa e generalizzata crisi di fede. Tanti, troppi cattolici non conoscono più le verità universali della fede, ed è per questo che assistiamo a scenette assurde, come quella dei porporati che vorrebbero dare la Comunione ai divorziati risposati, ai trans e agli altri pubblici peccatori, oppure come quella dei vescovi che proteggono il Cammino e le sue corbellerie liturgiche-dottrinali, oppure come quella dei fedeli che vanno cianciando di reincarnazione, di midrash, di inquisizione, di ramadan, e poi non sanno cos'è il digiuno quaresimale...

    Il Cammino non è la cura per le parrocchie, ma il veleno, poiché agli errori e ai problemi diffusi nelle parrocchie aggiunge altri errori, altri problemi, e la devastazione dei fratelli che cadono nel tranello neocatecumenalista.

    Quanto ai seminari e ai conventi, bisognerebbe chiedere ai rispettivi abati, rettori, madri badesse, superiori, ecc., che razza di vita fanno dentro e che razza di discernimento ottengono.

    E se proprio vuoi vedere seminari e conventi dove c'è la ressa per entrare, devi guardare nella direzione che più detesti: devi guardare ai tradizionalisti...

    Altro che le finte vocazioni del Cammino, a disposizione esclusiva dell'idolo Kiko!

    RispondiElimina
  16. @Tripudio hai detto bene e' un problema di fede.Secondo Te da dove nasce questo problema di fede?Se la Messa e' sufficiente perche' vi sono questi problemi di fede?Enrico

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Extra ecclesia nulla salus est.
      Come può il cammino neocatecumenale venire in supporto.della Chiesa nel risveglio della Fede se di fatto contiene gravi errori dottrinali e distanze liturgiche che non lo accomunano alla Chiesa Cattolica, alla sua tradizione e al suo catechismo?
      Se il problema è chiaro, come fa il cammino a.proporsi come soluzione alla luce di quanto ho appena scritto?

      Elimina
  17. @enrico

    Il tuo discorso sarebbe da prendere in considerazione se il cammino, entrando in una parrocchia, lavorasse con con chi quella parrocchia la vuole viva. Questo però non avviene: voi venite e fate tabula rasa e, se c'è qualcuno che vuole lavorare, o fa come dite voi ed entra in comunità oppure ciccia.

    Vedi Enrico, avete questo senso di superiorità nei confronti di tutto e tutti (d'altronde Kiko dice che nel cammino non esistono separazioni...mah), ma in realtà siete come e peggio degli altri e, quel che è peggio, riuscite a distruggere tutto quello che c'è di buono nel posto dove vi trovate.

    Una cosa è sicura: voi in parrocchia ci state se potete fare quello che volete...se trovate un parroco con un minimo di polso prendete armi e bagagli e ve ne andate.

    RispondiElimina
  18. @enrico

    "Secondo Te da dove nasce questo problema di fede?"

    Nasce dal fatto che, a furia di trovare "nuovi linguaggi", si è dimenticato il messaggio per cui alla fine questo non si comprende più. A furia di parlare dell'"uomo moderno" ci si è scordati che le domande dell'uomo sono sempre le stesse.

    Il CVII ha valorizzato il ruolo del laico IN QUANTO LAICO...nel cammino è avvenuto l'esatto opposto...il laico si CLERICALIZZA in maniera tale che si prende ruoli che sono precipui del sacerdote. Inoltre sbandierate tanto la vostra presunta conoscenza della dottrina e delle Sacre Scritture e invece siete degli ignoranti al quadrato.

    Ti potrei fare decine di esempi su questo aspetto.
    Quindi dateci un taglio.

    RispondiElimina
  19. Quest'ultima ridicola castroneria di Enrico delle 19:21 è veramente un distillato di neocatecumenalismo.

    Anzitutto mostra di ignorare completamente le basi della fede. Infatti blatera che la Messa automaticamente darebbe la fede. Eppure, se non fosse così cretino, saprebbe che i farisei - che videro i miracoli di Nostro Signore e non potevano negarli (infatti si limitarono a lamentarsi che operava "in giorno di sabato") - ebbene, di fronte alla più netta evidenza di Nostro Signore che opera miracoli, i farisei non si convertirono.

    La conversione è infatti frutto della libertà dell'uomo (nel senso di liberamente accogliere quel dono), non è un procedimento automatico che si acquisisce effettuando operazioni liturgiche, comunitarie e canterine (come credono i neocatekikos, che credono di aumentare la propria fete sciorinando quante più parole possibili).

    La crisi generalizzata della fede oggi si nota da tanti fattori. Uno di questi fattori è l'ignoranza delle verità di fede per cui - per esempio - quando degli emeriti ignoranti (sedicenti "catechisti") vengono a ripetere le pappardelle kikiane-carmeniane, anziché essere bersaglio di uova marce riescono spesso ad abbindolare un certo numero di parrocchiani.

    Se quei parrocchiani fossero adeguatamente a conoscenza del Catechismo, seppellirebbero i cosiddetti "catechisti" del Cammino con una fragorosa risata.

    RispondiElimina
  20. Definizione di parrocchia atomica: laddove il cammino neocatecumenale si incista ed esplode, fa piazza pulita di ogni forma di vita ecclesiale nel raggio di tre miglia.

    RispondiElimina
  21. Finalmente trattate un argomento serio. Le parrocchie sono in crisi i parroci peggio. Vivo una parrocchia francescana dove sia l'Ofs che la Gifra non aggiungono un elemento da tempo. Forse e' tempo che si pensi ad annunziare il Vangelo fuori dalle sacrestie. Piramide della mia parrocchia. Vertice parroco che, fosse per lui, chiuderebbe la Caritas............ Catechiste anziane e sempre sole (senza mariti) responsabili gruppi "installati" ma la cosa piu' grave e' che i figli di tutti questi non frequentano piu' la parrocchia. Tirate voi le somme. Saverio

    RispondiElimina
  22. Caro Saverio hai proprio ragione ma schiodare tanti dalla pastorale del tempio non e' facile.Molti, anche nel CN ,pensano che essere buoni cristiani significhi andare in parrocchia o fare qualche attivita'al suo interno.Molti non sono in grado di uscire dalla parrocchia non sono stati abituati a ragionare cosi'.Anche nel CN ci sono fratelli che escono anche ma con milta riluttanza.Figuriamoci per chi e' stato abituato ad uno schema di parrocchia chiusa.Enrico

    RispondiElimina
  23. A Saverio ed Enrico
    è vero che che le parrocchie sono in crisi, ma lo sono perchè è in crisi tutta la società, le famiglie, la scuola e tutto il resto.

    E' sciocco pensare che la frammentazione della società non entri anche nelle parrocchie e nella chiesa.
    Ma in maniera più subdola la crisi si manifesta proprio nel cammino che ha fatto proprie le derive più pericolose del post-moderno.
    Il cammino, come la tutta la società, ha abbandonato il tomismo in favore di una estemporanea esperienzialità.
    Ne segue direttamente il relativismo, che nel caso del cammino si manifesta come psicologismo, per cui faccio solo ciò che mi fa stare bene, anche se è contrario alla dottrina di sempre.
    Il cammino risente del pessimismo esistenzialista, che ha chiuso il cielo ad intere generazioni, lasciando l'uomo da solo a combattere con i propri demoni ( che nel caso di Kiko e del cammino sono il denaro e la sessualità).
    Il cammino, esattamente come fa la società capitalista in cui viviamo, non riconosce il valore della famiglia, la distrugge togliendo autorità e dignità agli sposi,e considerandoli come due singoli, disprezza il sacramento che li unisce.
    Il cammino sostituisce il senso di identità con il culto della personalità che passa da Kiko ai catechisti, ai quali si perdona e si condona tutto.
    Per tenere il tutto assieme il cammino usa le tecniche delle società multilevel con una struttura a piramide che rende le persone ansiose non di approfondire la vita di fede, ma di accedere ai piani superiori della piramide e nello stesso tempo le mantiene sottomesse, sottraendo loro un sacco di tempo e di denaro.

    Il cammino, che conosce le tecniche di marketing, si dà un'immagine che somiglia alle pubblicità commerciali, per cui mette in mostra belle famiglie, tanti bambini, tanti sorrisi, tanti missionari e la gente ( compresi vescovi e sacerdoti) che vuole chiudere gli occhi davanti alla realtà, che vuole credere che esiste un luogo in cui la crisi non c'è, oppure che ci si sia un modo facile per rispondere alla crisi attuale, che sogna un eldorado inesistente che si chiama chiesa primitiva, e chiunque voglia fuggire dalle proprie responsabilità e dalla vita reale,
    sa che può trovarvi in esso un luogo sicuro e un anestetico potente.

    RispondiElimina
  24. Vi prego di notare come il fratello Enrico parli della vita di parrocchia come attività da svolgere entro "schemi" (il termine «schema» è proprio suo) preconfezionati.

    Per il fratello Enrico la fede consiste in un elenco di cose da dire (come le dice Kiko) e da fare (come Kiko vuole che si facciano).

    Più che una fede adulta, quella del Cammino Neocatecumenale è una fede adulterata: e gli sproloqui di Enrico ne sono un'ottima conferma.

    RispondiElimina
  25. @enrico

    Se è per questo quando si entra nel CN gli si dice che "basta che si fa il Cammino" e si ha la garanzia di essere nella verità. Solo che si entra in un posto ancora più chiuso e ghettizzante. E questo per i motivi sopra esposti da Michela.
    Quindi, se non ti dispiace, il "rimedio" è peggiore del male.
    Il risultato del cammino sei tu e quelli come te...assolutamente incapaci di sostenere un qualsivoglia discorso senza usare la propaganda di Kiko....

    Per esempio NON HO MAI sentito un NC dire una sola parola sul ruolo del LIBERO ARBITRIO.
    E non me ne stupisco dato che sono i seguaci di uno che dice che "sei schiavo del demonio"

    Ci vuoi provare tu?

    RispondiElimina
  26. @tripudio

    "Per il fratello Enrico la fede consiste in un elenco di cose da dire (come le dice Kiko) e da fare (come Kiko vuole che si facciano)."

    Infatti il problema sta tutto là. A prescindere dal CN ho l'impressione che ci sia questa idea malsana della fede come una sorta di "libretto di istruzioni" per la vita. Ovvero: mi succede questo....faccio quest'altro.

    Questo può valere per tutte le religioni tranne per il cattolicesimo. Dio Padre ci ha dato come dono il LIBERO ARBITRIO che lui rispetta anche se Gli fa male e questo perchè non se ne fa nulla di burattini lobotomizzati. Lui ci ha fatti a Sua IMMAGINE (CIOè CON UNA CAPACITà DI CREARE RAPPORTI) e SOMIGLIANZA (capacità di fare quello che LUI FA)

    Questa capacità non ci viene MAI tolta, ma va ovviamente EDUCATA. SE io ho un figlio mi assomiglierà fisicamente, ma se non cresce con me ovviamente non avrà possibilità di assimilare quello che faccio. Allo stesso modo non lo farà SE LO COSTRINGO perchè la vedrà come una imposizione.

    Quello che vuole Dio Padre è un rapporto basato sulla fiducia e sull'amore. E l'amore è un atto di LIBERTA'. Un amore IMPOSTO si chiama STUPRO. Anche dal punto di vista spirituale.

    E' difficile amare così. Si preferisce seguire le sensazioni senza prendersene la responsabilità. Da qui il bisogno di avere SEMPRE qualcuno che ti dica cosa fare NEI DETTAGLI perchè altrimenti si fa troppa fatica. Il CN da questo punto di vista è un paradigma di tutto questo.

    RispondiElimina
  27. @Tripudio bravo allora dicci pet te cosa e'la fede?Andare ad una bella Messa Tridentina?Secondo te perche'Papa Francesco dice di uscire?Lo dice anche a voi ai tradiziobalisti.Li dice a tutti ma quanti lo fanno?Da anni vi chiedo che fate iltre criticare il CN ma non rispondete.In cosa consiste il vostro cristianesimo?Molti non vogliono uscire dalla parroccha perche' hanno paura di confrontarsi con il mondo.Non sono preparati perche' sono stati abituati a pensare che essere crustiani significhi semplicemente andare in chiesa.Ma se gli chiedi un esperienza non te la sanno raccontare probabilmente perche' non hanno una vera esperienza di fede.Non hanno mai invontrato veramente Gesu'.

    RispondiElimina
  28. Eppure non riesco a pensare a niente altro di meglio della parrocchia.
    E' vero che le chiese sono più vuote rispetto ad un tempo, ma grazie a Dio ancora ci sono, come segno visibile di una presenza.
    Voi neocat siete abituati a vedere sempre il male, i difetti, e non vedere quanto bene ancora le parrocchie sono in grado di fare.
    Le vecchie catechiste fanno un lavoro preziosissimo, proprio perchè sono 'vecchie' e quindi ancora conoscono il valore e il significato del linguaggio simbolico. E' quasi certo che molti di quei bambini lasceranno la parrocchia probabilmente dopo la Cresima, ma almeno avranno ricevuto una semina e da adulti, quando il tempo sarà maturo saranno in grado di recuperare quei significati profondi che avevano ricevuto, anche se non sviluppati, da piccoli.

    Invece come dice Ale, il cammino vi dà solo dei meccanismi, fai così e tutto andrà bene, e restate infantili e dipendenti, senza quelle radici profonde che invece la parrocchia con le sue precarietà riesce ancora a dare.

    RispondiElimina
  29. anonimo "disco rotto" (ma possibile che non riuscite a dire nient'altro?)

    "Tripudio bravo allora dicci pet te cosa e'la fede"
    Se vuoi te lo dico io (anche se penso di averlo già detto), ma poi tu devi avere il coraggio di rispondermi...

    "Andare ad una bella Messa Tridentina"
    Personalmente mai andata ad una messa Tridentina. Quello che tu e gli altri non volete capire è che non c'è bisogno di essere "tradizionalisti" per capire che il CN ha qlc che non va nelle sue PRASSI.

    "Da anni vi chiedo che fate iltre criticare il CN ma non rispondete.In cosa consiste il vostro cristianesimo?"

    IO ho risposto ALMENO un paio di volte, ma dubito che te ne importi veramente qualcosa anche perchè poi ti sballa tutto il castello di carte e quindi...

    "Molti non vogliono uscire dalla parroccha perche' hanno paura di confrontarsi con il mondo"

    Mettiamo in chiaro una cosa: VOI NON VI CONFRONTATE CON IL MONDO. Voi avete una idea preconcetta di chi vi sta davanti a cui propinare una pappardella precostituita ed imparata a memoria...se la realtà è diversa...peggio per la realtà. Il confronto è ascolto reciproco: voi non ascoltate NESSUNO tanto è vero che nelle vostre catechesi guai a chi fiata e si deve parlare solo QUANDO LO DITE VOI.

    "Non sono preparati perche' sono stati abituati a pensare che essere crustiani significhi semplicemente andare in chiesa."

    E voi siete abituati a stare in cammino. Cosa cambia?

    "Non hanno mai invontrato veramente Gesu'."

    A conti fatti..neppure voi...O perlomeno non avete incontrato il Gesù Cristo che si è rivelato, ma quello partorito dalla mente di Kiko Arguello.

    PS. Le parrocchie le disprezzate tanto però le catechesi iniziali le fate lì...e manco dite chi siete...BOH

    RispondiElimina
  30. La cretineria del commentatore delle 11:21 è veramente mastodontica, e desidero ringraziarlo per tutte le risate che mi fa fare.

    Anzitutto bisogna chiedergli: cosa diavolo significa l'espressione «papa Francesco dice di uscire»?

    Infatti ha adoperato un'espressione del Papa a mo' di slogan neocatecumenale. "Dice di uscire!" A chi? Uscire da dove? Perché? In che senso?

    Il Papa voleva sgridare gli autoreferenziali capaci solo di guardarsi l'ombelico e di parlarsi addosso (come i neocatecumenali)... oppure nessuno - tranne il commentatore anonimo delle 11:21 - aveva ancora capito il senso di quelle parole?

    E l'anonimo infuriato coniglio delle 11:21, dall'alto della sua infinita saggezza, come mai avverte così forte il bisogno di adoperare le parole del Papa per scagliarle contro chi non crede nei dogmi kikiani-carmeniani?

    Quando mai l'autorità della Chiesa avrebbe stabilito che il Cammino sarebbe al di sopra di ogni critica?

    Che razza di "esperienza cristiana" sarebbe quella in cui c'è bisogno di adoperare una liturgia avariata e modificata, un percorso zeppo di segreti e arcani, un pagamento di "Decime" non alla Chiesa ma agli emissari kikiani?

    E tutti quelli che si riempiono la bocca coi termini "incontrare Gesù", "fare esperienza di Gesù", hanno già dimenticato chi ha fatto davvero quell'incontro e quell'esperienza.

    Hanno dimenticato gente del calibro di padre Pio, donne della statura spirituale di Teresa di Lisieux, persone serie come padre Kolbe, preti degni come il curato d'Ars o il don Bosco...

    Proprio questa loro "dimenticanza" li ha diabolicamente indotti a credere al primo autonominato santone che si è presentato loro con una liturgia modificata, una dottrina modificata, un percorso ultratrentennale ultracostoso e frutti tutt'altro che di santità.

    RispondiElimina
  31. "Anonimo 10,21 ha detto...
    @Tripudio bravo allora dicci pet te cosa e'la fede?Andare ad una bella Messa Tridentina?Secondo te perche'Papa Francesco dice di uscire?"
    ---
    Perché c'è chi lo fa veramente e senza strombazzarlo in giro! Esattamente come dev'essere la Carità.

    Voi invece, per compiacerlo il Papa, l'avete preso un po' troppo alla lettera; ovvero siete tre anni che "uscite"(cento piazze)...Per andare dove?...Immediatamente fuori dalle parrocchie; altro che periferie esistenziali!...

    RispondiElimina
  32. @AleCt non sono io ad essere un disco rotto siete voi ad essere ottusi.Cosa importa a te che nel CN c'e' qualcosa che non va?Ma nel tuo modo du vivere la fede e'tutto perfetto?Chi ti ha nominata correttrice della fede altrui?Ma pensa a correggere te stessa!La tua fede in Cosa consiste?Faremo anche la pappardella come dici ma tu nemmeno quella fai.Stare in Cammino vuol dire uscire per evangelizzare.Nella Traditio si gira per le case per anni.Tu questo lo fai AleCt?Noi non disprezziamo affatto la parrocchia diciamo da decenni quello che Papa ha detto in tutte le salse e voi non volete capire.Enrico

    RispondiElimina
  33. Enrico/Pasquale lo chiedo io a te: qual è la tua esperienza di fede? In cosa consiste per te la fede? Se lo chiedi tu a noi devi essere capace di dare una risposta sensata tu per primo.

    Per il resto trovo l'analisi di z Michela molto accurata e ribadisco che pensare di distruggere le Parrocchie o cambiarle perché sbagliate è un'idea che può venire solo dal Diavolo. La parrocchia è definita dal Magistero, non è solo un'organizzazione ma una realtà spirituale. Lo ha ribadito il CONCILIO VATICANO II. Insomma volete capirlo o no?

    RispondiElimina
  34. Quando il Papa ha detto di uscire dalle Parrocchie come avete fatto a capire che le parrocchie sono morte e bisognava distruggerle?

    RispondiElimina
  35. La stragrande maggioranza dei nc non ha alcuna "esperienza di Fede".

    Io stesso posso dire che le vere esperienze di incontro con il Signore sono iniziate DOPO aver lasciato il cammino.

    Prima ero in giro per il mondo ma non mi ero mai convertito perché ero, in fondo, autoreferenziale con il cammino.
    La mia "esperienza" era dettata dai ritmi e dai canoni del cn.

    Paradossalmente, reiniziare in una anonima parrocchietta della mia nuova città mi ha fatto scoprire un universo di persone che, senza il giogo kikiano, ho potuto davvero aiutare e che mi hanno aiutato a loro volta, spesso inconsapevolmente.
    In pochi anni qui ci sono stati più risultati che in tanti anni di "missioni" in giro per il mondo.

    E' proprio questa reale esperienza che mi ha dato tanta di quella gioia, mai provata nel cammino, che non mi ha mai fatto avere alcuna voglia di tornare "all'ovile" ed a guardare con molta criticità a quel periodo.

    Le esperienze neocatecumenali sono tutte identiche, verificabili da chiunque su Youtube dove sono stati caricati tanti video delle Centopiazz(at)e.
    Sono tutti cliché interni alla logica del cammino: prima eri un peccatore, adesso no. ma nessuna persona normale segue queste "esperienze"! proprio perché sono tutte cose autogenerate all'interno del gruppo.
    Per chi non fa parte del cammino quelle parole non assumono alcun significato, è questo il motivo per cui sono miseramente fallite (ovviamente non ve lo dicono i katequisti), ed è per questo che oggi non si fanno più.

    Concludo dicendo una cosa che ho detto tante volte: nel cammino non c'è nessuna esperienza, nessun valore esportabile. Questo si è espanso tramite l'aggressione del tessuto parrocchiale cattolico in Italia, Spagna, Polonia e America latina (dove ci sono praticamente il 95% delle comunità, tolti questi paesi la presenza del cammino è totalmente risibile). Si è espanso ingannando le persone che GIA' erano in chiesa illudendole in un percorso garantito dalla Chiesa, cosa assolutamente non vera.
    I catecumenali, infatti, CACCIANO le persone dalla parrocchia, altro che "aprirsi al mondo"!
    Per i nc è il "mondo" a doversi inginocchiare al Kikismo, non il contrario.

    Cari fratelli nc, togliete gli slogan, uscite da quelle putride salette con l'aria viziata, smettetela di fare i succubi dei c.d. katekisti, rifiutatevi di dare soldi a persone che non hanno alcuna autorità per farlo.
    Cominciate, invece, a vivere il cristianesimo. Liberi, LIBERI E NELLA LIBERTA' DELLA FEDE! lo sottolineo.

    RispondiElimina
  36. Stare in Cammino vuol dire uscire per evangelizzare.

    noi conosciamo il cammino abbastanza bene per sapere che il cammino non evangelizza, voi ripetete solo frasi fatte che non vogliono dire niente. Oltretutto usate un gergo incomprensibile a chi è fuori dal cammino.

    Qualche neocat parlava di esperienza di fede e di annunciare il Gesù Cristo che aveva conosciuto.
    Vi racconto invece un'esperienza personale. Anni fa ho attraversato la mia piccola "notte oscura". Il dolore era così forte che mi aveva tolto la parola. Facevo lo stesso quello che dovevo fare e un giorno al supermercato ho incontrato una sorella di comunità, al tempo anche mia amica, e quindi al corrente delle mie difficoltà. Mi chiede come sto ma non riesco a rispondere e mi scendono solo alcune lacrime silenziose. Allora mi dice: non ti telefonerò perchè vedo che soffri troppo.
    Eravamo alla tappa dell'elezione, in vista della fine del cammino, lei era e resta per me ancora oggi una persona in gamba che ha tutta la mia stima. Ma non ha saputo starmi accanto, nè annunciare Gesù Cristo( secondo il tuo linguaggio), nè dirmi nessuna parola, dopo tantissimi anni di cammino!
    Eravamo tutt'e due mute, io per la sofferenza e lei perchè tanti anni di cammino, di catechesi fatte e e ricevute l'avevano resa tale.
    Allora di che esperienza di Gesù state parlando?

    anonimo ha detto
    Da anni vi chiedo che fate iltre criticare il CN ma non rispondete.In cosa consiste il vostro cristianesimo

    non è possibile rispondere bene a questa domanda, ma ti posso dire che per me si tratta di annunciare ogni giorno la bellezza e la speranza, il Bene e l'Amore di Dio.
    E adesso che sono fuori dal cammino posso farlo senza parlare di fango e di peccati e di miserie umane. Posso finalmente parlare di Dio e della bellezza.

    RispondiElimina
  37. @Enrico (allora eri tu? e perchè non ti sei firmato?)

    "Cosa importa a te che nel CN c'e' qualcosa che non va?"
    Capisco che nella mentalità settaria del CN questa frase è all'ordine del giorno per cui io mi faccio gli affari miei (si fa per dire perchè poi giudichi la fede degli altri senza remore) e tu ti devi fare gli affari tuoi.

    Cmq sia la cosa mi importa e lo sai perchè? Perchè FATE DANNO. Perchè straparlate di un Dio che non è il Dio di Gesù Cristo. E per chi si atteggia a salvatore della Chiesa Cattolica è il colmo.

    "Ma nel tuo modo du vivere la fede e'tutto perfetto?"

    NO, ma almeno mi hanno insegnato a prendermi le MIE responsabilità e non a dire che "Dio mi ha dato di ribellarmi" quai quasi come se fosse idea sua.

    "Chi ti ha nominata correttrice della fede altrui?"
    Il BATTESIMO (che vale esattamente quanto il tuo...sorry)

    "Ma pensa a correggere te stessa"
    Sii corretto e dì quello che veramente pensi ovvero: FATTI I FATTI TUOI

    "La tua fede in Cosa consiste?Faremo anche la pappardella come dici ma tu nemmeno quella fai."

    Amico mio, io ti potrei anche dire quello che faccio, ma dubito del fatto che ti interessi veramente. Con tutto il rispetto non ho bisogno di vantarmi e sparare numeri sulle vocazioni, sulle lauree honoris causa etc.etc. E cmq fatti un giro nel blog..dato che l'ho già detto. Fai questo sforzo...

    "Stare in Cammino vuol dire uscire per evangelizzare". E dire cosa? Che sei "schiavo del demonio"? E che se ti sforzi di fare il bene sei un'ipocrita?

    "Nella Traditio si gira per le case per anni.Tu questo lo fai AleCt?"

    Innanzitutto esistono anche altri modi di evangelizzare, sai com'è...lo Spirito santo non è esclusiva di Kiko Arguello e grazie a Dio non ho bisogno di imitare i Testimoni di Geova per sentirmi a posto con la coscienza. E sopratutto non ho bisogno di aspettare anni e anni.

    "Noi non disprezziamo affatto la parrocchia diciamo da decenni quello che Papa ha detto in tutte le salse e voi non volete capire"

    Se fosse come dici tu a quest'ora le parrocchie in quanto tali sarebbero scomparse e avrebbero imposto a tutti di fare il CN. E' successo? Mi pare di no. E non succederà MAI (con buona pace di KIko) perchè nella Chiesa Cattolica le cose si fanno usando la LIBERTA'.

    Dio non fa fotocopie, Kiko Arguello sì.
    Vedi tu da che parte stare.

    RispondiElimina
  38. Enrico/Pasquale voi non fate altro che chiedere cos'è il cristianesimo e cominciate dalle prime catechesi (Chi è Dio per te), eppure voi stessi non sapete dare una risposta.
    Confermo l'esperienza di Michela, perché è capitato anche a me. Nessuno né ora, né nei momenti più duri della mia vita è stato mai capace di tendermi la mano. Le persone che invece in qualche modo hanno provato ad avvicinarsi erano tutte fuori del Cammino e diverse addirittura fuori della Chiesa.
    Di quelli che sono in cammino, compresi i miei ex-catechisti nessuno è stato capace anche solo di chiamare. Sono sempre stato io a parlare della mia attuale esperienza di dolore e di prova e a dare un annuncio.

    Se questo per te è il cristianesimo, caro finto Enrico (ma non ti vergogni a fingerti un altro...?), puoi tenertelo, non so che farmene.

    RispondiElimina
  39. @Enrico/Pasquale

    Se non vuoi essere quasi immediatamente identificabile, cerca nei tuoi limiti, di curare in prima istanza l'interpunzione; hai sempre avuto le dita "più lunghe" della mente...

    RispondiElimina
  40. Rileggendo la storia di San Pier Damiani, mi è venuta voglia di condividere una riflessione.

    Nel corso della storia bimillenaria della Chiesa, scandali, crisi, scismi, distruzioni praticamente non si contano. In ogni secolo e in alcuni periodi anche più di una volta per secolo la Santa Chiesa ha dovuto affrontare, senza esagerare, assalti continui di legioni infernali, ma, in virtù della promessa fatta dal Salvatore, le porte degli inferi non hanno mai potuto prevalere.

    Nell'XI secolo gli abusi su minori da parte dei chierici e la sodomia erano praticamente la norma, praticati persino dal Papa, Benedetto IX. Chiunque avrebbe pensato che fosse la fine, come accade attualmente. Ogni crisi ha generato contemporaneamente Santi ed eretici. I primi semplicemente si sono prodigati per vivere fedelmente al Vangelo, seguire la Dottrina e condannare gli errori apertamente, spesso anche rischiando la vita. I secondi invece hanno sempre aggredito la Chiesa, favoleggiando di un mitico ritorno alle origini e alla restaurazione della vita apostolica, sempre ponendosi in contraddizione.

    Se andiamo a vedere tutte le epoche è sempre stato così.
    Nell'XI secolo, uno dei momenti più infimi per la vita della Chiesa, c'erano i Patarini, che si riunivano in segreto e disprezzavano la Chiesa e San Pier Damiani, che invece fedele alla Chiesa stessa alzava la voce contro quegli orrendi abusi, senza farsi specie di condannare persino il Papa stesso, senza mai andare contro la Chiesa, quanto piuttosto lottando per difenderla con ogni mezzo.
    Ai valdesi si opposero i francescani, ai luterani i gesuiti, e così via.
    C'è sempre stato qualcuno che bramava distruggere credendo di ricostruire e chi invece desiderava solo sorreggere, difendere la Chiesa e la fede.

    Oggi non mi pare diverso. Viviamo in uno dei momenti di crisi della Chiesa, una crisi profonda e dolorosissima. Basta vedere quanti sedicenti "apostoli" in berretta rossa tradiscono la fede abbracciando eresie... Anche in questo momento c'è chi pretende di riformare (che novità!), ricostruire, e chi invece tenta di difendere, di denunciare l'errore, di sostenere la Chiesa.

    RispondiElimina
  41. sandavi ha detto: "ma non ti vergogni a fingerti un altro...?"

    No, non si vergogna. In primo luogo perché fingendosi un altro raddoppia i numeri del Cammino. Fingendosi un altro ancora li triplica, un altro ancora li quadruplica e così via. Il Cammino è la menzogna del numero all'ennesima potenza.

    In secondo luogo perché non può commentare in internet facendosi riconoscere: i suoi catechisti lo prenderebbero a calci e gli farebbero mangiare tutti gli annunci (segreti) con i quali il profeta ha vietato l'uso di questo strumento informativo del demonio.

    RispondiElimina
  42. Ma notate quest'altra perla delle 13:12 del sedicente Enrico:

    «Faremo anche la pappardella come dici ma tu nemmeno quella fai».

    Capite? Per lui è meglio professare errori, piuttosto che rimanere fermi nelle poche certezze che si avevano prima.

    In termini più teologici, per lui è meglio andare all'inferno che al purgatorio.

    RispondiElimina
  43. Cara Michela, ho sempre pensato anch'io che amare significhi avere un cuore di carne, e ne ho avuto la conferma oggi guardando in una registrazione il viso stravolto di papa Francesco dopo aver abbracciato un bimbo disabile.
    Se non ami in quel modo, soffrendo con gli altri, non puoi evangelizzare.
    Il cammino purtroppo è sempre troppo interessato alla struttura (sempre quella...) del messaggio e poco all'amorevolezza che le parole e l'atteggiamento trasfondono.
    È troppo attento alla forma e per nulla al contenuto, a mio parere perché, se non avesse inculcato la necessità di esprimersi in quella specifica forma esteriore, con quei protocolli, il cammino potrebbe cessare di esistere, almeno nel modo in cui attualmente si propone.

    RispondiElimina
  44. Stavo aggiungendo, ma ho avuto da fare:
    Il pasqualone Enrico ha scritto: "Chi ti ha nominata correttrice della fede altrui?"

    E voi da chi siete stati nominati correttori della fede di sedici secoli?
    http://2.bp.blogspot.com/-KWjzdqKlxlA/Va1ObqftEHI/AAAAAAAAADA/R2uijcIidGk/s320/storia-salvezzaNC1.png

    RispondiElimina
  45. John ha detto: Come può il cammino neocatecumenale venire in supporto.della Chiesa nel risveglio della Fede se di fatto contiene gravi errori dottrinali e distanze liturgiche che non lo accomunano alla Chiesa Cattolica, alla sua tradizione e al suo catechismo?
    ---
    Qui sta il nocciolo della questione. La Via ha tali errori dottrinali che non possono venire in aiuto della Chiesa. La prova è che la strada è pane per oggi e fame per domani, come si dice in Spagna.

    RispondiElimina
  46. La Chiesa ne ha viste di ogni in due millenni di storia. Kiko fra 100 anni sarà uno dei tanti che ha provato a rendere la Chiesa Cattolica a sua immagine e somiglianza... e alla fine passerà annientato dalla stessa Parola di Dio che è l'unica vera in sé stessa. Passerà come passeranno i cieli e la terra.
    Intanto che questo accada è dovere della Chiesa e dei cristiani ammonire e ammonirsi da false ideologie e false dottrine che negli ultimi tempi prolifereranno.
    Sulla Fede di Pietro.si fonda la Chiesa e se Papa Francesco, e altri due Papi prima di lui, hanno avuto di che ammonire il signor arguello che fa orecchie da mercante... beh se fossi nei panni di un fervente nc qualche domanda me la porrei eccome!
    La nota profezia è valida sulla barca di Pietro non sul carrozzone di Kiko.
    A buon intenditor poche parole...

    RispondiElimina
  47. Per LaPaz: quando il correttore scrive 'la via' o 'la strada' , ricorda di scrivere invece 'il cammino'.
    Dice LaPaz:
    Qui sta il nocciolo della questione. Il cammino ha tali errori dottrinali da non poter venire in aiuto della Chiesa. La prova è che il cammino è "per oggi pane e per domani fame" come si dice in Spagna.

    RispondiElimina
  48. Valentina Giusti ha detto: Per LaPaz: quando il correttore scrive 'la via' o 'la strada' , ricorda di scrivere invece 'il cammino'.

    Hai ragione, è stata una svista. Grazie, Valentina!

    John ha detto: La nota profezia è valida sulla barca di Pietro non sul carrozzone di Kiko.

    Molto buono...la kikomercabacarrozone!

    RispondiElimina
  49. John ha detto...: "e alla fine passerà annientato dalla stessa Parola di Dio che è l'unica vera in sé stessa"

    Concordo pienamente. Purtroppo per lui, Kiko ha parlato troppo nel tempo di youtube e ancor prima ha lasciato scrivere troppo, facendo mettere su carta le sue false dottrine. Penso alla storia della porta che si chiude davanti alla persona andata a visitare un'ammalata invece di farsi scrutinare, per esempio. Penso all'olio delle vergini sagge che si prenderebbe nelle convivenze neocatecumenali e a tanto altro. Qualunque individuo pensante non potrà non rendersi conto di queste eterodossie che hanno indotto tanti "lontani" e persone semplici a credere che la salvezza stia unicamente nei rituali del movimento neognostico fondato dal pittore spagnolo.

    RispondiElimina
  50. Ue tripudio perché pubblichi solo l'ultimo intervento, perché non ci presenti l'ortodosso. Ti inventi tanti personaggi senza un minimo di prova. Coraggio fratello facci sapere chi e'l'ortodosso. Mi sembra un personaggio inventato. Saverio

    RispondiElimina
  51. Scusate, ma perché hanno levato il gruppo FB "testimonianze di ex-neocatecumenali"?

    U.P.

    RispondiElimina
  52. Caro Savedrio del Sinedrio,

    sono diversi anni che "Cristiano Ortodosso" inserisce di tanto in tanto commenti su questo blog. Il commento che abbiamo pubblicato in questa pagina ce lo aveva lasciato giovedì scorso alle 22:11.

    RispondiElimina
  53. Leggo su Jungle Watch un episodio di chiara arroganza dei neocatecumenali contro un loro "ex fratello" che ha avuto il fegato di uscire dal Cammino.

    È significativo anche l'episodio dei certificati di battesimo neocatecumenali, prima del tutto ignorati (tanto si battezza "nelle salette") e poi, quando proprio non se ne può fare a meno, si fabbrica un certificato di battesimo sbagliato quanto al luogo e alla data.

    Intanto lì a Guam i fedeli cattolici continuano a pubblicare sui giornali e sui media rendere pubbliche le malefatte del Cammino Neocatecumenale.

    I cattolici di Guam hanno capito - più di noi e meglio di noi - che il Cammino teme solo una cosa: che qualcuno getti luce sui veri "frutti" del Cammino.

    RispondiElimina
  54. @saverio

    "Mi sembra un personaggio inventato"
    E che bisogno ci sarebbe di farlo? E' arcinota l'emerita figura di niente che ha fatto Kiko con il Patriarcato di Mosca. Con gli ebrei, nascondendo le croci, ve la cavicchiate, ma con chi Gesù Cristo sa chi è....è un'altra storia.

    Piuttosto, perchè non tirate fuori l'autorizzazione di papa Francesco a rendere note le sue dichiarazioni ai vescovi dominicani nelle quali dice che "Kiko è un santo"?

    Oppure quell'altro documento, sempre citato da Kiko, nel quale Papa Francesco, eletto tipo da 10 giorni, sconfessava non so che vescovo degli USA che "intimava" le comunità a celebrare IN CHIESA (obbrobrio)?

    D'altronde se devi dire una balla, tanto vale spararla grossa.

    SE dovessimo contare tutte le volte che un NC si è spacciato per chi non era (donne per uomini, madri di famiglia per sacerdoti..una volta avete persino auto il coraggio di prendere l'identità di un sacerdote veramente esistente) finiremmo tra una settimana.

    E come non ricordarsi poi quella velata minaccia, sempre anonima, in cui si diceva: "state attenti, il Vaticano è arrabbiato, presto riceverete comunicazioni"

    Ma non farmi ridere...

    RispondiElimina
  55. Sono l'anonimo di qualche giorno fa, ieri dopo 5 anni, hanno rifatto la prima catechesi per "giovani e adulti" nel salone parrocchiale, che loro hanno ripreso a chiamare sala rossa, sono entrato per curiosare per alcuni minuti. Presente con loro il povero parroco, c'erano tre coppie nc di lungo corso. Il capo che fa l'ingegnare, un altro docente universitario e il terzo che dovrebbe fare l'agente di commercio. Presenti 80-85 persone, per una buona meta' gia nc in servizio permanente effettivo. Degli altri astanti, una 20ina di ragazzini in ampia maggioranza figli loro, una 10ina di parrocchiani e il resto persone mai viste in chiesa, alcuni non sono proprio del quartiere e forse nemmeno della mia cittadina.

    Parterre decisamente eterogeneo, tra gli altri 2 miei coetanei presenti con i genitori, recentemente "fuggiti" da una notissima comunita' per tossicodipendenti e pluripregiudicati , in passato sospettati per dei furti alle offerte votive (!!).

    Vedremo, vi aggiornero.

    RispondiElimina
  56. Attenzione a non cadere nei tranelli neocatecumenali.

    Per esempio quando tentano di cambiare discorso dicendo: "voi siete contro papa Francesco", oppure "voi siete tradizionalisti", ecc.

    Loro disubbidiscono al Papa (a cominciare dalla questione della liturgia) e sono così ipocriti da dire "voi siete contro il Papa" (come se essere cattolici consistesse nel dichiararsi "tifosi del Papa").

    Loro mistificano il Papa (per esempio quando il Papa parla di non "rinchiudersi in sé stessi", i neocatecumenali non capiscono che quell'accusa è proprio per gente come loro)... e poi vanno in giro a scagliare contro il prossimo le parole del Papa.

    RispondiElimina
  57. @ by Tripudio:
    sei cattivo e animato da cattiva fede. Sei disinformato e fazioso. Neppure Gesù Cristo in persona potrebbe convincerti che non sei il depositario della verità.
    Che dire poi di questo fantomatico personaggio che si presenta :"salve, sono un ortodosso", e che spara a zero su cose che evidentemente non conosce utilizzando un linguaggio da camionista ("quella con le poppe penzoloni", "un bel clistere per kiko", ma che belle immagini edificanti!).
    Se davvero vi interessasse la verità, vi potrei dire che nella mia diocesi (Chiavari) il cammino, in obbedienza al vescovo, celebra l'Eucarestia in chiesa e a porte aperte, senza alcun problema. Ci comunichiamo in processione, e se al celebrante non sta bene, non facciamo le risonanze.
    Questo, se vi interessasse la verità.
    Ma visto che non vi interessa, ma badate solo a scovare qualche pretesto per buttare fango su persone che dovrebbero (e vorrebbero) essere vostri "fratelli nella fede", credo che non mi pubblicherete, o se lo farete, troverete nelle mie parole innumerevoli appigli per definirmi "lobotomizzato", "estremista", "adoratore di kiko", "plagiato" ecc. ecc.
    Sono più addolorato che altro, nel vedere con che leggerezza giudicate il prossimo e non vi fate scrupolo di insultare e denigrare. A casa mia, questo è un peccato.
    Pronto a ricevere una scarica di insulti

    Gianluigi

    RispondiElimina
  58. Cmq pure da me hanno gente che li va ancora ad ascoltare. Ma sta gente non c'è l'ha internet? Nel 2015 ancora trovano creduloni! Il bello è che tanti sono pure diplomati o laureati, di buona cultura, eruditi, non me lo spiego. Da studio psicosociale.

    RispondiElimina
  59. Nessuna scarica di insulti, caro fratello Gianluigi.

    Solo puntualizzazioni.

    Anzitutto tu hai parlato come se le modifiche alla liturgia fossero solo una questione di galateo nei confronti del parroco.

    Il Cammino è fondato su strafalcioni liturgici e dottrinali che non ha mai voluto correggere. Insegna una fede inquinata e celebra una liturgia inquinata: perché mai nel Cammino si ubbidisce a Kiko anziché al Papa?

    Magari in parrocchia vi si vede fare i bravi, ma durante le "convivenze" si rivedono tutti gli strafalcioni. Cosa significa? Significa forse che in parrocchia fate gli ipocriti?

    E quanto alla Carmen, cosa ne pensi del fatto che interruppe Giovanni Paolo II mentre parlava? (un caso storicamente unico! una laica che interrompe il Santo Padre!) E cosa voleva dimostrare la Carmen quando si presentò da Benedetto XVI in maglietta Adidas? E cosa voleva dimostrare Kiko quando assunse la Comunione da Benedetto XVI esibendo le braccia conserte?

    Vedi, padre Pio aveva ragione: ancor prima che Kiko e Carmen si installassero a Roma nel novembre 1968, padre Pio già li aveva definiti «i nuovi falsi profeti».

    E li aveva definiti così non per l'atteggiamento da arroganti, ma per l'inquinamento della fede e della liturgia.

    Quanto al "giudicare il prossimo", tu vieni qui a giudicare brutalmente noialtri: ma a casa tua questo non sarebbe peccato, esatto?

    RispondiElimina
  60. @gianluigi

    Carissimo,
    l'amico ortodosso si arrabbia perchè è KIKO che lo chiama in causa quando dice che nel cammino si fa come gli ortodossi perchè si sta in piedi o si usa la pagnotta piuttosto che l'ostia

    Siccome evidentemente ha coscienza di quello che fa NON ACCETTA che si faccia confusione indebita. Quindi chi è che non sa di che cosa parla? Lui o Kiko?

    Ti da fastidio il linguaggio? Bene, mi aspetto che tu dica la stessa cosa quando qlc pseudocatechista additerà qualcuno come DEMONIO. (cosa MOOLTO più grave)

    A Chiavari fate la comunione in processione? Me ne compiaccio, fallo sapere a Kiko cosi capisce che non si muore nel farlo....(anzi no..sai che sufrimiento)

    Cmq sia guardate che fate solo ed unicamente quello che è NORMALE fare...non ci dovrebbe essere il vescovo che vi intima a farlo...detto questo le risonanze non sono A DISCREZIONE DEL CELEBRANTE, non si fanno e basta! Tranne che siete bambini i quali, come si sa, possono avere dei cali di attenzione quando uno parla per più di 10 minuti, quindi PUO' essere utile EVENTUALMENTE fare l'omelia in forma di dialogo

    ...siete bambini voi?

    RispondiElimina
  61. @ Gianluigi ha detto...
    "Se davvero vi interessasse la verità, vi potrei dire che nella mia diocesi (Chiavari) il cammino, in obbedienza al vescovo, celebra l'Eucarestia in chiesa e a porte aperte, senza alcun problema. Ci comunichiamo in processione, e se al celebrante non sta bene, non facciamo le risonanze.
    Questo, se vi interessasse la verità."
    ---
    "vi potrei dire che nella mia diocesi (Chiavari)..."

    Perché usi il condizionale, tempo verbale(con l'ignoranza che c'è ora, è meglio ricordarlo), che ipotizza solo la verità!?..

    Quando vuoi affermare in modo sicuro e perentorio un qualcosa, usa l'indicativo presente,in questo caso del verbo potere, in prima persona, ovvero "posso".

    Al di là di questo, per meglio avvalorare il tuo post, nomi e localizzazioni geografice, di quanto hai esposto, affinché si possa verificare...

    RispondiElimina
  62. Gianluigi ha detto: "ma badate solo a scovare qualche pretesto per buttare fango su persone"

    Questa già l'ho letta, da qualche parte :-)
    Dove? Mumble... mumble...
    Ah, ecco, nel vostro catechismo: "Che cosa è il catecumenato? Un tempo in cui ti si metterà fango sugli occhi".

    Non parlare di corda nella casa dell'impiccato, Gianluigi.

    RispondiElimina
  63. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  64. OT:
    Ragazzi,
    sono arrivato solo a metà, della lettura del libro di G.L.Nuzzi "Via Crucis".

    Il Papa, all' Angelus di Domenica scorsa(8/11), al di là delle implicazioni di carattere penale, ha esplicitamente riconosciuto l'autenticità dei documenti, e di conseguenza, "non smentito" il testo del libro.

    Già alla luce della lettura della metà del volume, mi sono reso conto della smisurata avidità dei "personaggi", e quindi trarne una mia personalissima considerazione:

    -ben venga un'"oliatura" con tanto di "protezione"!...

    "hic stantibus rebus"(stando così le cose), nella mentalità ben consolidata delle Loro Eminennze e/o Eccellenze , potrà risultare, solo e soltanto, come una mancanza veniale!!!!...

    Fine OT.

    RispondiElimina
  65. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  66. P.S. Al mio delle 15:18:

    Facendo salve, comunque le Eminenze, Eccellenze, ed il Clero "sano".

    RispondiElimina
  67. Questa testimonianza l'trovata in rete,credo che ne siate al corrente ma é semppre bene ripete "BARI - «Quello che volevo era solo parlare con i genitori del mio alunno in merito all’andamento scolastico. Li ho convocati speranzosa di incontrarli dato che ai colloqui non si erano mai presentati. Ma all'ora e nel luogo prestabilito per il giorno dell'appuntamento, si è presentato un ragazzino: il fratellino 12enne del bambino della mia classe, di soli due anni più grande di lui».Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà

    Questo è il racconto sbalordito di un'insegnante di una scuola elementare di Bari, che tra i suoi alunni ha un bambino appartenente al Cn (Cammino neocatecumenale), un movimento religioso di ispirazione cattolica che segue regole e precetti che è difficile non definire “stravaganti” . I neocatecumenali ad esempio hanno un sacco di figli (7,8,10…), perché per loro non esiste il sesso al di fuori del meccanismo riproduttivo e ogni bambino deve necessariamente occuparsi del fratello più picc

    RispondiElimina
  68. Gianluigi, vorrei sapere come fate a prendere la comunione in senso processionale se avete in mezzo alla chiesa un enorme tavolone addobbato. Dato che per motivi estetici più è ampio lo spazio a disposizione maggiore sarà la dimensione del tavolone, vorrei capire come diavolo fate a prendere il pane in processione, stando l'assemblea intorno al tavolo.
    Vorrei anche avere ragguagli sul modo in cui assumete il Corpo del Signore: lo mangiate subito o lo riportate al posto? Nel secondo caso vi rendete conto che è mostruoso girare per una stanza rischiando a ogni passo di far cadere a terra il Corpo di Cristo con tutto il danno e il sacrilegio che ne consegue e considerando che i vostri pavimenti sono ricoperti di tappeti?
    Se cade una particola a terra leccate il tappeto?

    Quanto tu dici è una evidente e piuttosto triste menzogna: allo stato attuale, nessun parroco e forse nemmeno il Vescovo può richiedervi di prendere il Corpo di Cristo in processione in quanto la modalità in uso nel Cammino è prevista dallo Statuto approvato.

    Per l'amor di Dio restate al posto! Ma imparate ad assumere subito il Corpo del Signore, e non a trattenerlo in attesa con la musica di sottofondo. Il Corpo di Cristo non è il segno di unità dell'assemblea ma il segno della intima unione dell'anima con il Signore Gesù.

    RispondiElimina
  69. p.s. rileggendomi la questione delle famose "decisioni del Santo Padre", nell'intervista che fu fatta al Cardinal Arinze dopo l'incontro dei NC con il Papa, il cardinale spiega che le norme furono emesse in seguito a specifiche richieste inoltrate dai vertici del Cammino alla stessa Congregazione, lungo un periodo di due anni di colloqui e incontri tenuti dai Cardinali del Culto Divino con i responsabili del Cammino.

    Mi sono improvvisamente ricordato questo importante dettaglio: i catechisti in un incontro dissero chiaramente che erano stati Kiko e Carmen a chiedere se potessero celebrare secondo il modo del Cammino e in risposta a questo quesito venne la lettera. Lettera che ovviamente è confluita nello Statuto, benché il cammino continui a fare a modo proprio, esattamente come prima, salvo alcuni dettagli.

    Mi sono anche ricordato che già nel 1988 la stessa congregazione aveva inviato una nota al Cammino sulla celebrazione dell'Eucarestia, perché sollecitata da molti Vescovi, i quali preoccupati per la liceità delle celebrazioni neocatecumenali chiedevano lumi. E la risposta è abbastanza chiara: solo due adattamenti sono permessi

    a) spostamento della pace
    b) comunione sotto le due specie

    stop.
    Il ricevere al proprio posto è stato concesso con lo Statuto.

    Non ci sono altre possibilità, ma voi continuate a fare quello che vi pare. Come i farisei che acquisita la legge si inventavano le eccezioni alla legge e poi le eccezioni alle eccezioni della legge e poi le eccezioni alle eccezioni delle eccezioni della legge per finire a fare quello che pareva meglio a loro.

    RispondiElimina
  70. @sandavi

    "Il ricevere al proprio posto è stato concesso con lo Statuto."
    ---
    Una Congregazione che pubblica tutti suoi atti e decreti, nei riscontri pubblicitari della Santa Sede, al limite, potrebbe anche derogare; ma un semplicissimo Consiglio come quello per i Laici, che ha decretato lo Statuto del Cammino, al limite, può solo formalmente decretare, come in effetti ha fatto per lo Statuto stesso, fatte nulle, le norme in contrasto con le leggi Canoniche vigenti.




    RispondiElimina
  71. P.S: Al mio post delle 21:11

    Lo stesso discorso vale per il Direttorio Catechetico del Cammino Neocatecumenale, una sorta di "Araba Fenice"!...

    IL Pontificio Consiglio per i Laici, lo ha approvato, autorizzandone la pubblicazione mai avvenuta, cinque anni fa.

    Il Direttorio Catechetico, ammesso che esista sul serio, è attualmente sconosciuto ai più;
    vale esattamente quanto detto prima, tutte le regole e norme in contrasto con il vigente Catechismo della Chiesa Cattolica, sono da considerarsi assolutamente nulle!!...

    RispondiElimina
  72. La definizione, poi: "direttorio catechetico". Nemmeno catechismo hanno potuto chiamarlo, perché non credo proprio che fosse nelle facoltà di un Pontificio Consiglio per i Laici approvare un catechismo. Infatti ne è stata approvata la pubblicazione come sussidio valido e vincolante per le catechesi del Cammino. Come "sussidio", peraltro, mentre è recitato a memoria.

    Leggano i neocat nel link seguente che cosa è un Catechismo della Chiesa Cattolica, come viene elaborato, a cosa serve, da chi viene approvato e ne viene ordinata la pubblicazione:
    http://www.vatican.va/archive/catechism_it/aposcons_it.htm

    RispondiElimina
  73. @sandavi
    Il ricevere al proprio posto è stato concesso con lo Statuto.
    Con la lettera del cardinale Arinze, lettera confluita nello Statuto,questa concessione sparisce.Infatti:

    5. Sul modo di ricevere la Santa Comunione, si dà al Cammino Neocatecumenale un tempo di transizione (non più di due anni) per passare dal modo invalso nelle sue comunità di ricevere la Santa Comunione (seduti, uso di una mensa addobbata posta al centro della chiesa invece dell’altare dedicato in presbiterio) al modo normale per tutta la Chiesa di ricevere la Santa Comunione. Ciò significa che il Cammino Neocatecumenale deve camminare verso il modo previsto nei libri liturgici per la distribuzione del Corpo e del Sangue di Cristo.

    Per quanto riguarda il segno della pace anche il cammino deve adeguarsi alla circolare, in quanto successiva allo Statuto,del 8 giugno 2014 di papa Francesco.
    L'unica concessione e il ricevere la Santa Comunione sotto le due specie e non al proprio posto ma nel modo normale per tutta la Chiesa.
    Al proprio posto sta solo il disabile.La stupidità e la furbizia non è un handicap, dunque i neocatecumenali devono seguire i libri liturgici e mettersi in processione come tutta la Chiesa.

    Xz

    RispondiElimina
  74. @ Xz
    Hai perfettamente ragione. Grazie per la segnalazione della Circolare (dell'8 giugno 2014) sulle modalità pratiche dello scambio del segno della pace che per mia ignoranza non conoscevo.
    Come al solito chi segue quello che dice la Chiesa non sbaglia mai... ma Kiko ed i neocatecumenali hanno troppa superbia (e malafede nel caso di Kiko!) per ammettere di sbagliare, per cambiare le loro abitudini e seguire finalmente la Chiesa.
    Grazie a tutti per il fatto di citare sempre nelle vostre argomentazioni contro il Cammino i documenti ufficiali della Chiesa tratti dal Magistero, dalla Tradizione e dalla Sacra Scrittura... invece Kiko (e chi lo segue) si basa solo su i suoi pensieri distorti.
    Marco


    RispondiElimina
  75. @sandavi
    ..."vorrei sapere come fate a prendere la comunione in senso processionale se avete in mezzo alla chiesa un enorme tavolone addobbato"...
    ..."Quanto tu dici è una evidente e piuttosto triste menzogna: allo stato attuale, nessun parroco e forse nemmeno il Vescovo può richiedervi di prendere il Corpo di Cristo in processione in quanto la modalità in uso nel Cammino è prevista dallo Statuto approvato."
    Pensavo che si capisse, ma evidentemente mi sbagliavo: non c'è nessun tavolone addobbato, utilizziamo l'altare della chiesa. Ci comunichiamo in processione assumendo sul posto.
    Fossi al tuo posto ci penserei due volte prima di accusare a vanvera: ma quale "evidente e triste menzogna"? E' una realtà riscontrabile da chiunque lo voglia fare, basta entrare in chiesa il sabato sera alle 21.
    Tra l'altro, col tuo atteggiamento arrogante, smascheri anche quelli che, come te, spacciano come evidenti verità delle menzogne.
    Vieni pure a controllare, se non sei convinto, ti posso dire dove e quando.

    RispondiElimina
  76. Cosa significa "ci comunichiamo in processione assumendo sul posto"?

    Che sequestrate il Corpo di Cristo e vi andate a sedere aspettando che scatti il segnale convenuto prima di poter "assumere"?

    RispondiElimina
  77. Ma è possibile essere così tonti?
    "Ci comunichiamo in processione assumendo sul posto" significa esattamente quello che chiunque non ottenebrato da pregiudizi capirebbe al volo: ci comunichiamo in processione, uno per volta, assumendo il Corpo di Cristo SUL posto, davanti a chi distribuisce, e non A posto.
    Ora è chiaro?

    RispondiElimina
  78. Sarebbe stato più chiaro se tu avessi detto "ci comunichiamo in processione e subito".

    Sai, qui siamo abituati alle frasi fumose dei neocatecumenali che credono di nascondere le menzogne dietro le ambiguità.

    Però non hai risposto all'altra domanda: in convivenza come vi regolate?

    RispondiElimina
  79. Insomma, dopo che il celebrante si è comunicato, fate la processione, ricevete la particola e la consumate lì davanti al sacerdote come raccomandato e prescritto dalle norme liturgiche.
    Ma Kiko lo sa?

    RispondiElimina
  80. @by Tripudio:
    per le convivenze ci si regola sempre nello stesso modo, essendo prassi da rispettare in tutta la diocesi.
    @Valentina Giusti:
    ti sembrerà strano ma non so se kiko sia al corrente o meno, nè mi interessa particolarmente. Quello che mi interessa è stare nella Chiesa, il resto è secondario.

    RispondiElimina
  81. Complimenti, Gianluigi!
    Sei così meritevole che ti copio e incollo OT nel nuovo post.

    RispondiElimina
  82. Guardate che non sono l'unico a pensare in questo modo, anzi...
    Per questo mi stupisco quando leggo post in cui si dipingono gli appartenenti al CN come dei poveri idioti lobotomizzati. E' ovvio che a tutti noi preme più l'appartenenza alla Chiesa di Cristo che tutto il resto, il cammino è solo un mezzo. Che sia buono o meno, poi, questo può essere oggetto di discussione.

    RispondiElimina
  83. Non mi sembra per nulla strano che Kiko non sappia che voi avete un sacerdote che rispetta le norme liturgiche. Nella comunità che frequentavo io, il sacerdote era 'in prestito' e non neocatecumenale. Quindi, per esempio, le risonanze durante la Messa erano abolite, il sacerdote si comunicava prima della distribuzione delle specie eucaristiche, Kiko non sapevamo neppure chi fosse né ce ne importava, cantavamo canti non del Resuscitò ed invitavamo amici e conoscenti anche alla Celebrazione della Parola.
    Ben presto però le cose sono cambiate.
    Perché se anche a noi non interessava nulla di Kiko, eravamo in una comunità neocatecumenale e non in un qualsiasi gruppo di preghiera. E la formula del cammino è specifica, prima o poi finisce la ricreazione e si torna in classe.

    RispondiElimina
  84. @Valentina:
    Sarà... ma intanto io sono nel cammino dal 1996 e le cose stanno ancora così.

    RispondiElimina
  85. Quindi in pratica Gianluigi non frequenti il cammino neocatecumenale.
    Non utilizzate i pani voluti da Kiko, pani sui quali ascoltate intere catechesi, quelli che devono simboleggiare il vero cibo, quelli che i tuoi colleghi difendono a spada tratta?
    Se usate le ostie per me va benissimo, se usate il pane sarebbe meglio invece al posto e darei ragione a Kiko che sosteneva essere disdicevole masticare il Corpo di Cristo in forma di pane camminando per la saletta e in questo sono assolutamente d'accordo!
    Usate pane oppure ostie?
    Se usate pane è disdicevole, se usate ostie in pratica non seguite la"pedagogia" del cammino.
    Inoltre è inverosimile che Kiko non sappia: il catechista regionale lo avrà informato senza dubbio. Mi domando cosa ne pensino del vescovo nemico del cammino.

    RispondiElimina
  86. @sandavi:
    Mi spiace contraddirti ma io il CN lo frequento eccome...
    Non ho mai detto nei miei post precedenti che non utilizziamo il pane azzimo, dove hai preso questa informazione?
    Utilizziamo il pane e il vino, e ci comunichiamo processionalmente. Dove sta il problema? Perchè sarebbe "disdicevole"? (Tra l'altro ti ringrazio di aver usato un termine così "anglosassone" che ben si intona con l'"aplomb inglese" che si respira in questo blog).

    RispondiElimina
  87. Cosa significa "utilizziamo il pane e il vino"?

    Per quale motivo non utilizzate le ostie che vengono utilizzate in tutta la Chiesa?

    E su quel pane e su quel vino ci sono per caso i simboli richiesti da Kiko? (le dodici "X").

    RispondiElimina
  88. Ma perchè mi fai questa domanda oziosa, che conferma l'unico spirito che muove i "moderatori" (mai questo termine fu meno appropriato), e cioè lo spirito di polemica a tutti i costi?
    Ti risulta che la Chiesa vieti di utilizzare pane e vino?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. @Gianluigi oggi 15:30
      La Chiesa, non vieta aprioristica- mente la specie del vino; la concede solo in modo straordinario(vai a vedere il significato dell'aggettivo),
      secondo i deddati del Codice di Diritto Canonico(è on line, e puoi personalmente verificare).
      52 sabati all'anno SICURAMENTE, non sono la straordinarietà!..

      Elimina
  89. Che c'è? Coda di paglia?

    A te risulta che la Chiesa abbia comandato a Kiko di imprimere le dodici "X" e di fare le focacce con l'acqua Ferrarelle?

    RispondiElimina
  90. Ma quale coda di paglia...
    A me interessa l'Eucarestia in sè, non cosa c'è disegnato sopra! In quel momento, sinceramente, non sto a guardare se e quante "X" ci siano sopra, ma per me potrebbero anche essercene venti... Quello è il Corpo di Cristo, e questo è ciò che mi interessa e mi emoziona in quel momento.
    Ti consiglio più raccoglimento, fratel "Tripudio", al momento della comunione; non farti distrarre così facilmente...

    RispondiElimina
  91. Gianluigi non sono stato io a usare quel termine, ma Kiko stesso, il quale sostenne nel 2006 che era importante mantenere l'uso di prendere la Comunione al posto perché sarebbe stato orrendo camminare per la sala masticando il pane, e in questo ero e sono d'accordo con lui.
    Sai bene che gli annunci di quaresima, pasqua e avvento si riportano fedelmente fino alle virgole, quindi dato che ricordo benissimo di averlo sentito dai miei catechisti (e ti parlo di gente molto in alto nella piramide neocatecumenale) sono certo che fosse vero: Kiko sosteneva di non volere camminare in processione perché masticare il corpo di cristo camminando per una stanza sarebbe "disdicevole". Termine suo.
    C'è un motivo se gli ortodossi, che usano pane fermentato, lo tagliano con un coltellino d'oro e lo pongono direttamente nella bocca del fedele e tagliano pezzi molto piccoli!
    Sinceramente non vorrei proprio assistere a uno spettacolo del tipo da te descritto, cento persone che in processione vanno in giro masticando il corpo di Gesù e leccando le briciole via dalle mani!!
    E' per questo che penso sia assurdo e falso, ma se sostieni che è vero non posso fare che crederti e dispiacermi: ai vari altri sacrilegi ai danni del Corpo del Signore si aggiunge pure il vostro.
    Già la comunione fatta sulla mano con un pezzo di pane che perde briciole è agghiacciante e mi da i brividi, questa in processione mi sembra ancora più spaventosa.
    Non posso immaginare cosa può accadere con quei pezzi di pane che il Sacerdote in piedi deve consegnarvi in mano... Possibile che non riusciate a capire che è tremendo?

    RispondiElimina
  92. Can. 925 - La sacra comunione venga data sotto la sola specie del pane o, a norma delle leggi liturgiche, sotto le due specie; però, in caso di necessità, anche sotto la sola specie del vino.

    RispondiElimina
  93. Notate i trucchetti di Gianluigi.

    Gianluigi chiama "spirito di polemica a tutti i costi" il fatto che chiunque può notare che i neocatecumenali tentano di fare i furbi andando contro le norme della Chiesa.

    Poi chiama "sacrilegi ai danni del Corpo del Signore" quella che in realtà è una sua fantasia perversa dopo averla applicata contro di noi.

    Poi cita il canone 925 fingendo di non accorgersi che le "due specie" sono un'eccezione, non la normalità (altrimenti non ci sarebbe stato bisogno di ripetere quella che ai cretini pare un'ovvietà: «a norma delle leggi liturgiche»), e che tale eccezione che deve sottostare ad apposite leggi liturgiche non rende automaticamente buona qualsiasi modalità di entrambe le specie (per esempio: non si può invocare il canone 925 per avere l'alibi di fare la Comunione mangiando due chili di pane consacrato).

    È la solita mentalità neocatecumenale: quella del fare i furbi ad ogni costo, per poi difendersi con giochi di parole e artifici retorici.

    Ora, siccome per denigrare il Cammino Neocatecumenale è sufficiente citare la Tradizione, il Magistero, la vita della Chiesa, vediamo un attimo schematicamente la questione del "come" fare la Comunione:

    1) la Comunione non è un fatto "quantitativo" - non è che un'ostia "piccola" valga meno di una grande; non è che si diventa santi in proporzione alle dimensioni delle ostie e del vino consacrati; non è che si ha diritto a un'ostia "più grossa" per qualificarsi come cristiani "adulti" o più speciali degli altri;

    2) la Comunione non è un fatto "estetico" - ed infatti nella Chiesa Cattolica vige da uno sproposito di secoli la prassi delle "ostie piccole" (allo scopo di evitare il più possibile la dispersione di frammenti) e si era imposta fino a tempi recenti la Comunione "solo alla bocca"... negare la validità di queste prassi significa credersi più saggi della Chiesa e più santi dei santi che ne hanno beneficiato;

    3) da cinquant'anni nella Chiesa Cattolica vige la Comunione "processionalmente", per cui l'opinione di Kiko (secondo cui il cibarsi del Corpo di Cristo mentre si cammina tornando al proprio posto sarebbe una cosa indegna) è totalmente campata in aria ed è totalmente smentita dalla prassi della Chiesa Cattolica (e poi tutto quest'accento sul "manducare" serve a far dimenticare l'adorazione silenziosa e il ringraziamento);

    4) se Kiko ci tiene così tanto a che la gente non vada "camminando", perché non permette le "ostie piccole"? perché non reintroduce la Comunione "alla bocca e in ginocchio"? perché mai vuol far sempre di testa sua, anziché seguire la Chiesa Cattolica?

    RispondiElimina
  94. L'opinione riguardo al mangiare mente si cammina come molto brutto è mia Tripudio, presa dalle parole di Kiko. In effetti l'ostia non è necessario masticarla, dato che come sai si scioglie in bocca, invece il pane si dovrebbe proprio masticarlo vistosamente.

    RispondiElimina
  95. Gianluigi...a proposito di britannico aplomb: tu sai parlare molto bene l'inglese? Almeno quanto Richard Sloan?

    RispondiElimina
  96. @by Tripudio:
    Sei molto astuto, mi hai smascherato. Quando hai scritto: "notate i trucchetti di Gianluigi", mi si è gelato il sangue, e ho pensato:"Accidenti, a questo non la si fa!". E io che pensavo di ingannare VOI, e tutti i vostri lettori, con i miei "giochi di parole e artifici retorici"! Che sprovveduto! E il canone 925! Come non accorgersi che parla di ECCEZIONE!
    Ringrazio sinceramente per le risate che mi fai fare già di prima mattina. (Ah, per inciso, sa hai voglia indicami dove io parlo di "sacrilegi ai danni del Corpo del Signore", perchè forse mi è sfuggito...)
    @Valentina:
    Anche se non capisco il motivo di questa domanda (ma sono sicuro che me lo rivelerai presto), rispondo educatamente: sì, parlo abbastanza correttamente l'inglese, ma sicuramente non quanto R.S., che come ben sai è madrelingua.
    Una buona giornata a tutti.

    RispondiElimina
  97. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  98. @Gianluigi
    Se puoi, lascia stare l'ironia; non è cosa per te.

    RispondiElimina
  99. OT:
    "Perla vintage" di Pasqualone in data 24 OTTOBRE 2011; così, tanto per non dimenticare:

    "In passato è avvenuto che qualcuno abbia,inspiegabilmente e in modo incauto,permesso al blog "Osservatorio sul Cammino Neocatecumenale secondo verità" di venire in possesso dei plichi della Convivenza di Inizio Corso,permettendo un lavoro di mistificazione,distorsione,falsità!


    Si è verificato che il blog "Osservatorio"venisse in possesso dei plichi prima ancora delle equipes dei catechisti.

    Il Cammino Neocatecumenale non ha segreti né vuole nascondere nulla ma è giusto invitare tutti i catechisti e corresponsabili alla prudenza necessaria per preservare il Cammino da attacchi di persone in malafede mossi solo dalla malafede che impervesano su alcuni blog.

    FRATELLI CATECHISTI FACCIAMO ATTENZIONE AI PLICHI DELLA CONVIVENZA DI INIZIO CORSO. CUSTODIAMOLI CON ATTENZIONE NON DIAMOLI CON SUPERFICIALITA' A CHIUNQUE."
    ---
    Mi soffermo sulla frase,

    "Il Cammino Neocatecumenale non ha segreti né vuole nascondere nulla"

    Fine OT.


    RispondiElimina
  100. Olà, cara vecchia conoscenza di questo blog che da ieri ti firmi Gianluigi... Vedo che ti piace citarmi, confermandomi così che sono il tuo incubo. E perciò non hai perso tempo a farmi notare che anch'io di tanto in tanto nel rispondere cito la frase sbagliata. Sarà magari che faccio un uso sobrio di caffeina.

    Per cui mi tocca ricordarti che io sono un emerito signor nessuno. Non hai vinto nessun premio. Il tuo problema non è il fatto che il sottoscritto - insieme ad altri - collabora a questo blog. Il tuo problema è un altro: e cioè che il Cammino ti porta su una cattiva strada.

    Per onestà mi tocca infatti ricordarti che il problema vero del Cammino Neocatecumenale, quello che è all'origine di tutte le ossessioni di Kiko Argüello, Carmen Hernàndez e dei loro seguaci, è solo la nuda e cruda verità. Che avvertono il bisogno di nascondere in ogni modo. Mezze verità, dissimulazioni, ambiguità, vere e proprie menzogne: qualsiasi cosa, pur di difendere il neocatecumenalismo, qualsiasi cosa, pur di evitare di riconoscere onestamente la verità.

    I due spagnoli, desiderosi di fondare una comunità di cui essere capi, sono stati effettivamente esauditi dalle circostanze (diciamo "circostanze" per non dire subito "demonio", che è il vero padre del Cammino). Hanno costruito ai loro piedi un popolo di fedelissimi adoratori che, ignari, hanno ubbidito agli strafalcioni liturgici e dottrinali senza conoscere (o ignorando deliberatamente) le vere indicazioni della Chiesa.

    Per questo abbiamo una situazione paradossale: il neocatecumenalismo, nonostante tutte le buone intenzioni e le buone premesse, inganna i suoi seguaci, e i suoi seguaci quando scoprono l'inganno, o ne escono o ne diventano complici. Complici perché dopo che per una vita intera hanno professato quegli errori, dopo che li hanno trasmessi con foga ai loro cari, dopo aver devastato la propria vita (in materia di scelte familiari, lavorative, religiose, ecc.), accettano di diventare ipocriti e mentitori pur di non rinnegare il Cammino.

    Ora, tu ti sei presentato qui a dire che in parrocchia la Comunione la fate ubbidendo alla Chiesa, "processionalmente". Ti abbiamo voluto credere, salvo poi scoprire che in comunità e nelle convivenze nulla è cambiato. Cioè la tipica ipocrisia neocatecumenale, come al solito vantata come ubbidienza alla Chiesa. Potete ingannare gli uomini, potete perfino ingannare il Papa, ma non potete ingannare il Signore.

    Kiko e Carmen insegnano errori. Liturgici e dottrinali. Chi non vuole riconoscere come errori quegli errori, di fatto ne diventa complice; e il vantarsi di essere ubbidienti alla Chiesa e poi negli alberghi in convivenza ripetere deliberatamente quegli errori, è ipocrisia, è un mentire al prossimo oltre che a sé stessi.

    Ed infatti, di fronte agli slogan del Cammino, non appena si passa dagli slogan alla realtà, subito ricominciano l'ipocrisia e la malizia: «Ti risulta che la Chiesa vieti di utilizzare pane e vino?» Qui nessuno aveva negato le due specie; al contrario, si criticavano modi e metodi bizzarri (come il modo neocatecumenale) che nel prescindere dalle indicazioni e dallo stile della Chiesa, finiscono per ridurre a carnevalate perfino la distribuzione dell'Eucarestia.

    Il sedicente Gianluigi non è né il primo né l'ultimo a tentare la carta del «ma da noi in parrocchia le regole sono rispettate».

    E puntualmente un attimo dopo la sua furbata si scontra con la realtà: il favoloso rispetto delle regole lo applicano solo dove vogliono apparire a posto.

    RispondiElimina
  101. Al delirio si può rispondere solo con il silenzio.

    Se non credi a quello che scrivo, nonostante mi sia offerto di indicari luoghi e tempi precisi, non so proprio cosa fare.

    P.S. Mi chiamo davvero Gianluigi, ed è la prima volta che scrivo su questo blog. Posso dire che è anche l'ultima.

    RispondiElimina
  102. Al tuo delirio ho preferito rispondere con argomentazioni e fatti, ma a quanto pare è stato tempo sprecato - avrei dovuto preferire il silenzio.

    Quanto a «luoghi e tempi precisi», hai precisato solo che la diocesi è quella di Chiavari, che ha centoquaranta parrocchie.

    Quanto al Cammino, hai scansato a velocità supersonica tutte le obiezioni che ti sono state poste. Anziché ragionare, hai preferito gridare allo «spirito di polemica a tutti i costi», e non sei più rientrato in argomento.

    Questo blog resta a tua disposizione: puoi comodamente smettere di leggere, e limitarti a guardare le immagini e i video, per capire quanto sono fondate le critiche al Cammino Neocatecumenale - dopotutto ne va della tua anima, perché se l'un per cento di quelle critiche è veritiero, allora hai un problema spirituale assai serio.

    Oppure, nella tua piena libertà, puoi continuare a nascondere la testa sotto terra, per evitare di dover riconoscere le storture del Cammino.

    Dopotutto, nel giorno del giudizio, potrai ribellarti insieme agli altri tuoi fratelli kikos gridando insieme a loro: Signore, ma come ti permetti? noi eravamo approvati! noi avevamo lo Statuto! noi eravamo puntuali nelle Decime! noi in parrocchia, quando tutti ci potevano vedere, seguivamo perfino le indicazioni della Chiesa! Signore, ma come ti permetti? Tu giudichi!

    RispondiElimina
  103. Che significa "Gruppo Civetta"?

    U.P.

    RispondiElimina
  104. @ Anonimo ha detto...
    Che significa "Gruppo Civetta"?
    U.P.
    ---
    U.P.,
    probabilmente sei giovane; significa "gruppo travestito", "gruppo esca", ed in quanto tale, non genuino.
    ---

    Es: "auto civetta" della Polizia e/o dei Carabinieri, ovvero normalissime automobili con targa civile, con relativo equipaggio di poliziotti in borghese.

    RispondiElimina
  105. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  106. Le Parrocchie senza NC sono morte, lo avete capito o no?
    E' triste per voi "osservatori" ma purtroppo è la realtà.
    E' vero che essendo un cammino serio e impegnativo (come ce ne sono altri nella Chiesa, del resto) molti si scoraggiano e vanno via, ma di quelli che io conosco che sono usciti, nessuno parla male e getta fango, nessuno parla (o sparla) di decime e di scrutini, anzi TUTTI dicono "Beati voi che fate ancora il Cammino"!
    Non ci credete, vero?
    Bastiano

    RispondiElimina
  107. No, non ci crediamo, perché è una balla pazzesca. Però fa ridere.

    Qualcuno dica a Bastiano che non c'è nessun campionato dei movimenti ecclesiali in corso, e che vincere lo scudetto dei movimenti non significa avere più fede degli altri.

    Il Cammino è "impegnativo", sicuramente: ma sono tutti impegni del kikismo (inclusi gli impegni economici).

    RispondiElimina
  108. Ma se siete beati voi che fate il cammino, quei fuoriusciti , perché non rientrano?
    Non saranno come quel tale che, essendosi preso una bastonata sui denti, diceva a quello dopo di lui (coprendosi la bocca) 'vai avanti te, che a me scappa da ridere'?

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.