lunedì 22 agosto 2016

I neocatecumenali non muoiono, vanno in Cielo

Pagliacciata kikiana del "girotondo col passetto"
attorno alla bara durante i funerali
di un giovane neocatecumenale
(...) Vorrei dire qualcosa sulle usanze spagnole in caso di lutto.
Per noi è buona educazione esprimere le condoglianze alla famiglia del defunto in silenzio, con un abbraccio o un bacio ma sempre con sobrietà.
Pensiamo che le parole si adattino di più alla vita - non facciamo discorsi o esprimiamo emozioni che si discostino dalle semplici espressioni di condoglianze.
Questo è il nostro protocollo culturale per il lutto. Sobrietà, ritegno. Il non aggiungere sofferenza alla famiglia con espressioni emotive. Diamo molto valore al silenzio.
La normalità è andare in cappella mortuaria e fare le condoglianze alla famiglia, poi di solito c'è una messa per gli intimi o pubblica, dipende dai desideri della famiglia; poi il defunto viene seppellito e, alla fine, alcuni giorni dopo, c'è di solito la messa del funerale.

In Spagna non facciamo le cose in modo differente. Non siamo gente "strana".

Tutto questo protocollo non si adatta per nulla agli usi del Cammino Neocatecumenale.

Quando muore un affiliato al cammino, è come una festa. Non ci sono lacrime, né silenzio; non c'è compostezza.
Si canta, si ride e si danza, finanche battendo le mani. Solo gioia e felicità.

Quando qualcuno muore, è una perdita. Anche se sei profondamente cattolico, non ti viene da vivere la tua perdita come un vantaggio. Tu, da cattolico, attendi il giudizio di Dio sull'Amore. Tu, da cattolico, credi nel giudizio finale e nella Resurrezione alla venuta di Dio. Tu, pur cattolico, sei umano. E gli uomini soffrono quando subiscono una perdita. Anche Gesù Cristo pianse alla morte del suo amico Lazzaro.

Invece da te, che sei neocatecumenale, ci si aspetta che canti ad alta voce e festeggi quando un tuo caro muore,  soprattutto se era un membro del Cammino. Quanto più appari felice, tanto più grande è la tua fede.
E si aspettano lo stesso atteggiamento da ogni cattolico e da ogni sincero credente. E se non condividi la loro visione, sei accusato di non avere fede a sufficienza.

Se piangi, per loro, non credi che il defunto sia in Cielo con Dio.

Processione neocatecumenale con "palme alte"
Le loro frasi standard sono "È passato/a al Padre", "sta cantando felice nel Cielo", "sta celebrando l'Eucaristia con Gesù Cristo in Cielo", "è con la veste bianca in Cielo insieme a tutti i Santi" eccetera.

Ricordo una donna molto conosciuta del Cammino in Spagna, figlia di uno dei primi iniziatori insieme a Kiko.
Insieme a suo marito, erano tra le prime famiglie mandate in missione, quando a lui fu diagnosticato un cancro. Morì molto giovane. Celebrarono un'Eucaristia "corpore insepulto" nella loro parrocchia di Madrid e fummo tutti impressionati da lei: fece la ammonizione ambientale, cantò i canti da salmista, cantò e incoraggiò tutti. Fu uno dei più grandi eventi propagandistici del Cammino che abbia mai vissuto in esso.

Fu additata ad esempio da tutti i catechisti come la cristiana perfetta secondo i canoni neocatecumenali.
Utilizzarono la sua vicenda per riprovare altri uomini e donne rimasti vedovi in caso piangessero o si sentissero tristi.

Naturalmente, nel Cammino non conosci mai veramente la vita reale delle persone che ti vengono mostrate ad esempio come le prime della classe.
I tuoi catechisti non ti diranno mai la verità. E io sapevo che questa "super donna" soffriva di gravi depressioni dopo la morte del marito. Lei ed i figli hanno sofferto tanto, come tanti altri.
Ma è stato sempre nascosto, mascherato ed edulcorato.
Io l'ho saputo perché ero buona amica di uno dei suoi fratelli.
L'ho potuto vedere con i miei occhi, nonostante tutti i metodi propagandistici usati dai super catechisti ed anche da Kiko quando parlavano di lei nelle loro catechesi.(...)
Messa "Cinquantina" neocatecumenale dopo Pasqua:
balletto-girotondo dopo aver bevuto il latte e miele
all'interno della liturgia in rito neocatecumenale

(...)  Ricordo mia suocera, che non entrò mai in cammino.
Un giorno assistette ad un funerale neocatecumenale e, alla fine, scandalizzata da quei neocatecumenali che non piangevano e ballavano, ci chiese "per favore, se mi volete bene, piangete almeno un po' per me".
Ora capisco il perché di quelle sue parole.

(nostra parziale traduzione di un articolo
pubblicato da Lapaz su Junglewatch)

40 commenti:

  1. Io sono allibita. Non dal cammino Neocatecumenale, ma da chi ha scritto questa robaccia! "Sarete perseguitati" e ok, ma così è proprio fare la crosta eh! Il cammino Neocatecumenale non ti IMPONE di non piangere, semplicemente ti dice che la persona che ora tu vedi stesa in una bara è con Dio e che non è tutto perduto, tu sei libero di fare quello che vuoi: piangere, accusare Dio, disperarti! Ma sappi che la rivedrai in paradiso! Non so cosa ti abbia fatto di male il cammino per farti sentire in dovere di affrontare questa propaganda, ma sappi che la mia esperienza è che il cammino ha salvato il matrimonio dei miei genitori e quello di molte altre persone, ha risollevato dalla polvere FAMIGLIE DISTRUTTE. Fatti un esame di coscienza e smettila con questi articoli da quattro soldi.

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    1. A Bea,

      Quindi, come da copione, nella tua comunità tutti i fatti che sono stati documentati in questo ed altri blogs (di alcuni trovi anche il link su questo blog) non sono mai apparsi neanche minimamente.
      Strano.
      A me ha salvato la testimonianza dei fuoriusciti dal CNC.
      Come vedi su questo piano non si va da nessuna parte.
      Una volta papa Paolo VI ebbe a dire qualcosa a proposito di quella che tu chiami "propaganda" e che é la ricerca della Verità:
      "Questa é l'ora della chiarezza per la fede della Chiesa. Essa ci invita a rischiarare le opacitá delle realtà umane con lo sfolgorio del messaggio evangelico."
      E che questo sfolgorio possa avvenire quanto prima allontanando le eresie conclamate del "cammino" neocatecumenale che in molte occasioni hanno annunciato e praticato nei fatti le opacitá di cui ha parlato il papa.
      Apri gli occhi e disubbidisci al tuo guru Kiko con un sano aggiornamento nell'internet.

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    2. Bea credimi dite tutti le stesse cose nelle piazze, nelle risonanze etc. "Il cammino ha salvato il matrimonio dei miei genitori", "Il cammino salva le famiglie distrutte". Non è il cammino Bea. Al massimo è Dio se proprio vuoi chiamare in causa qualcuno. Io ti posso dire che ci sono anche matrimoni distrutti e falliti dopo 2 anni di persone in cammino, figli del cammino che fanno il cammino. La verità è che il matrimonio è un salto nel buio dove ci si affida a Dio e questo vale per tutti. Conosco famiglie non praticanti che vanno alla grande, e sono sempre felici ovvio con gli alti e bassi della vita. Non parlare come Kiko che alla gmg è stato capace di dire che gli altri ragazzi non hanno niente. Un po forte come affermazione non ti pare? Riaccendi il cervello davvero. In cosa il cammino avrebbe salvato il matrimonio dei tuoi? Il fatto che i genitori litigano anche spesso non è segno che per forza prima o poi si separeranno. Anzi, ti assicuro che in ogni cosa che si fa insieme c'è una fase detta di storming, ovvero di litigi e contrapposizioni, fa parte dell'essere persone distinte ognuno con le proprie idee e personalità che ad un certo punto si ritrovano in coppia o in gruppo e possono anche scontrarsi. Dopo però ci sono le fasi di norming e performing. Io le ho viste nei miei, all'inizio litigavano parecchio (considera che poI ci sono tutte le condizioni al contorno di parenti da gestire, suocera- nuora etc. Il classico insomma). Ad un certo punto hanno smesso ma non per il cammino, si sono semplicemente "assestati" come si possono assestare tutti. È ora dopo 40 anni di matrimonio vanno alla grande e litigano ma di meno. I figli poi all'inizio rompono gli equilibri delle coppie. Bea questo è buon senso credimi. Tu non usi la testa, ora non so di che estrazione sei ma parli per sentito dire. Se poi i tuoi sono una coppia che nell'ubbidienza al cammino è rimasta insieme, ha fatto figli quando gli si diceva di rimanere aperti alla vita, viaggi di nozze quando gli si diceva di farlo e fatto i bravi catecumenelli mi dispiace per loro. Questo è essere "asserviti". Non so dimmi tu. Io ti ho detto fatti concreti. Io vedo tante belle cose fuori e dentro il cammino ma non solo dentro. Anzi sono uscita proprio perché dentro si vuole sempre negare il fuori, spero tu capisca. E uscita anche perché nel cammino si fa propaganda vedi come Kiko ha ribaltato i misfatti di Guam (documentati sul Pacific Daily News) in persecuzione, non ti domandi perché nessuno vi ha parlato di Guam e perché nessuno ammette che sono stati fatti degli errori? Perché sono stati fatti errori Bea. E allora quando vedi che i costi benefici dello stare in cammino sono alti. Costi : vita sociale, tempo, serenità, libertà, verità.
      Benefici : parola e preghiera
      Beh capisci da te che puoi ascoltare la parola insieme agli altri cristiani normali, fare qualche pellegrinaggio in gruppo con la parrocchia, farti i week end di riflessione e preghiera ad Assisi e soprattutto pregare tutti i giorni da sola tanto ormai sei in grado. Apri gli occhi e svegliati. Un abbraccio Laura

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    3. quando si parla di cammino neocatecumenale o di kiko ecc...volevo ricordare a tutti che i vostri dubbi sulla veridicita o meno dell opera dello,spirito santo in quanto ispiratore del cammini e gia stata presa in analisi e approvata dalla chiesa cattolica tramite uno,studio approfondito durato,diversi anni e concluso,con l approvaziine degli statuti tutto,questo e avvenuto,sotto LA,SUPERVISIONE DI San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI in quanto a papa Francesco invece gradirei mostrarvi una lettera di un vescovo che racconta cio he il,papa ha dichiarato ad alcuni suu colleghi:

      Questa è la notificazione di Monsignore Ramon Benito de la Rosa y Carpio, Arcivescovo Emerito di Santiago de los Caballeros:



      “Poco mesi fa abbiamo celebrato la visita ad limina dei Vescovi Dominicani. Il Santo Padre ci ha ricevuto cambiando il protocollo: prima ci riceveva uno a uno per 15 minuti e concludeva con un breve messaggio comune. Questa volta ha cambiato il protocollo ricevendoci tutti insiemi e condividendo con noi paternamente per più di un’ora e mezza. Quando ho parlato dell’esistenza nella Repubblica Dominicana di un Seminario Interdiocesano e di due Seminari Redemptoris Mater, focalizzò il suo discorso sul Camino Neocatecumenale. Ho pensato che il tema era di tale importanza che subito presi il mio quaderno e scrissi tutto ciò che il Papa diceva:

      Molte cose sono state dette riguardo a Kiko Arguello e molte altre se ne possono dire. Comunque una cosa è certa: che è un santo.
      Il Cammino Neocatecumenale è un frutto dello Spirito Santo per la Chiesa.
      Quindi, vi esorto vivamente a sostenere, incoraggiare e seguire questa Iniziazione Cristiana.
      Valuto in una maniera molto positiva la dimensione missionaria delle comunità. Quest''anno ho appena inviato piu` di cento famiglie in paesi dove non esiste o è scarsa la presenza della Chiesa.
      Riguardo ai Seminari Redemptoris Mater, vi dico il seguente: che ne sarebbe della diocesi di Roma senza il Redemptoris Mater? Ho appena ordinato sedici preti e tredici erano del Cammino Neocatecumenale. Traetene voi le conclusioni.
      Il Cammino Neocatecumenale ha restaurato nella Chiesa la Notte Pasquale, che è il centro della vita Cristiana.
      Il Cammino Neocatecumenale è quello che più sa di Iniziazione Cristiana. Consultate e, se necessario, correggete i catechisti e le comunità (perché correggere è amare) ma correggeteli con gli Statuti in mano.

      direi che tre papi su tre mi,pare un bel risultato

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    4. Sandro caro, mi potresti indicare un sito o un documento che non sia www.camminoneocatecumenale.it dove viene riportato quanto detto da te? Che strano che sempre sul sito del cammino non venga pubblicato niente su Guam...una richiesta di preghiere o altro. Caro Sandro Kiko è un santo? Beh anche Cirillo di Alessandria lo è e la conosci la storia di tutte le lapidazioni di cui si è reso responsabile tramite i parabolani? Per non parlare della morte di Ipazia. A me sembra che sui giornali venga riportato sempre e solo il caso dei rimproveri del Papa al cammino. Ed è strano questo perché sospetto che abbiate infiltrati nella stampa visto che il caso Guam Apuron non è saltato fuori in Italia...che coincidenze eh...guarda io penso che la chiesa cattolica quando si serve del cammino lo fa davvero per disperazione...e credimi non dovrebbe essere un vanto per voi. Sono stati difficili gli ultimi 10-15 anni per la chiesa credimi...casi di pedofilia, vatilikeas, ior, Benedetto xvi che si dimette, etc. Non parlarmi di bei risultati...invito anche te come Bea ad accendere il cervellino...il cammino Neocatecumenale, una setta in cui molti vanno ad evangelizzare, si alzano, vanno in missione...che fanno non la usano?;) ragiona no...d'altro canto ogni tanto tocca dare pure dei rimproveri forti per gestirvi, rimproveri che non a caso sono stati fatti due volte su due in sede di invio famiglie. Non ti dice niente questo? Carisma poi...io agli incontri di Kiko ci sono stata e ti assicuro non c'è niente di più di un bravo showman che riesce ad infervorare una folla (di pecoroni e di pecorone) di farli alzare presi dal momento che poi però non sanno bene cosa fare della loro vita e stanno al centro vocazionale solo perché non hanno un ragazzo o una ragazza ( e parlo di conoscenze mie proprio non per sentito dire). A Sandro...svegliate! Laura

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  2. L'argomento è delicatissimo e in parte capisco la reazione di Bea.
    Prima di tutto, mi permetto di dire che non possiamo essere certi del paradiso, per cui il cristiano 'spera' in esso, non ne è sicuro. Certo, è una speranza molto fondata, che permette di avere sollievo alla sofferenza della perdita, non di esultare e festeggiare.
    Per questo motivo il funerale cristiano è di solito dignitoso e sereno, per quanto possano permetterlo le circostanze. La disperazione e la ribellione contro Dio invece, che Bea ammette come normali, non lo sono, a mio parere, proprio per il motivo anzidetto.
    Il Cammino, per fortuna, non può impedire di piangere un proprio caro; può però accentuare la rimozione del lutto, un fenomeno che può verificarsi comunque, e la negazione della sofferenza, che spesso si manifesta con il pianto e in esso trova sollievo. Può, come fa in molti campi della vita personale, allontanarci da noi stessi per aderire a un ideale prefissato. E quando non abbiamo più contatto con il nostro cuore, siamo lontani anche da Dio, non importa quanto ci lodi il catechista o ci porti ad esempio di fede e di diversità dal 'mondo'.

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  3. Cara Bea,
    le cose che hai sentito dire dal cammino e cioè che con la morte fisica non tutto è perduto, che dobbiamo sperare nel paradiso che esiste, che non bisogna disperarsi, in realtà le hai sentite dire e le senti dire prima di tutto dalla Chiesa Cattolica e dal Vangelo!!!!

    Non è appannaggio del signor Kiko, né è appannaggio solo del cammino la ricomposizione di matrimoni e vite distrutte..d'altra parte secondo vostre statistiche Spagna e Italia, i paesi più neocatecumenalizzati al mondo, viaggiano sui 600 (Kiko dixit!!) divorzi al giorno: mettetevi d'accordo tra voi su ciò che avete combinato in questi cinquanta anni, allora

    David

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  4. Breve riepilogo dell'intervento di Bea delle 10:44.

    «Io sono allibita» - introduce la sua emozione.

    «Non dal cammino Neocatecumenale» - assoluzione previa del Cammino.

    «ma da chi ha scritto questa robaccia!» - insulto preventivo a chi non ha lodato il Cammino.

    «"Sarete perseguitati"» - vittimismo neocatecumenale che vede "persecuzioni" in ogni affermazione che non sia di lode al Cammino.

    «e ok, ma così è proprio fare la crosta eh!» - ostentazione di disprezzo a chi non loda il Cammino.

    «Il cammino Neocatecumenale non ti IMPONE di non piangere» - mezza verità, perché nei funerali del Cammino chi piange è un "religioso naturale" che "non crede che il defunto sia con Dio" (questa cosa era già testimoniata nell'articolo che stiamo commentando).

    «semplicemente ti dice che la persona che ora tu vedi stesa in una bara è con Dio e che non è tutto perduto» - quindi i neocatecumenali non rischiano né l'inferno né il purgatorio, ma vanno automaticamente in paradiso: lo dice il Cammino, dunque dev'essere per forza vero.

    «tu sei libero di fare quello che vuoi: piangere, accusare Dio, disperarti! Ma sappi che la rivedrai in paradiso!» - per chi non l'avesse capito, ribadisce lo slogan secondo cui i neocatecumenali vanno tutti automaticamente in paradiso.

    «Non so cosa ti abbia fatto di male il cammino» - ah, dunque il Cammino può davvero fare del male ai suoi seguaci?

    «per farti sentire in dovere di affrontare questa propaganda» [sic] - dunque se non sono lodi sperticate, dev'essere necessariamente "propaganda" contro il Cammino.

    «ma sappi che la mia esperienza» - le convinzioni e le emozioni di Bea valgono più delle testimonianze altrui e della verità.

    «è che il cammino ha salvato il matrimonio dei miei genitori e quello di molte altre persone» - infatti è noto che i matrimoni cattolici sono tutti in crisi e quelli neocatecumenali sono tutti salvati.

    «ha risollevato dalla polvere FAMIGLIE DISTRUTTE» - il Cammino ha questo potere che i fedeli cattolici non hanno.

    «Fatti un esame di coscienza» - chi non loda il Cammino ha sicuramente la coscienza sporca.

    «e smettila con questi articoli da quattro soldi» - chi testimonia i guai del Cammino vale solo "quattro soldi" e scrive solo "robaccia" (vedi sopra).

    Totale riassuntivo:
    - vittimismo: 1
    - mezze verità e slogan neocatecumenali: 2
    - emozioni personali: 2
    - assoluzioni al Cammino: 4
    - insulti e disprezzo a chi non loda il Cammino: 6

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    1. Buenísimo, Tripudio! +10 pot tu análisis.
      Bea, lamento que mis palabras te parezcan "de saldo", pero estás en tu derecho de opinar.
      Yo cuento lo que he visto, oído y vivido en el Camino durante algo más de 20 años.
      Un saludo a todos desde España.

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  5. Bea, non so se ti rendi conto che nel tuo intervento dove avresti potuto scrivere "il Signore Gesù" hai scritto "il Cammino". In aggiunta, come ti ha fatto notare Tripudio, dai per scontato che il defunto sia automaticamente nella beatitudine celeste, con ciò ti dobbiamo ringraziare, perché hai dato dimostrazione oggettiva che quanto è scritto nella testimonianza di Lapaz è vero.

    Del resto, altrimenti, se non fosse vero, perché ballare intorno alla bara? Se uno suppone che l'anima di un caro possa trovarsi in Purgatorio, c'è poco da festeggiare: benché sia salvo, non sappiamo quanto tormento dovrà sopportare prima di accedere alla visione di Dio. E per questo dovremmo pregare e offrire Sante Messe in suffragio dei nostri cari, cosa che nel Cammino non accade, così come raramente si prega Dio perché abbia misericordia dell'anima.

    Così c'è da aver paura che le anime dei neocatecumenali languiscano nel Purgatorio, perché nessuno prega per loro.

    Ricordo a BEA che la sofferenza inflitta a un'anima purgante dalla Giustizia di Dio è enorme, ed è pari a quella infernale (pena del senso e pena del danno), alleviata solo dalla speranza della salvezza (laddove invece nell'Inferno non c'è speranza e la pena non ha fine).

    Dire che "canta l'Eucarestia nel Cielo" o "ci aspetta in Paradiso" è fuffa gigantesca, perché sappiamo che tutte le colpe saranno lavate nel fuoco del Purgatorio, a meno che l'indulgenza divina lucrata in questa vita non ce ne scampi. Dunque la speranza cristiana e il catechismo ci suggeriscono che molte anime sono e saranno provate al fuoco del Purgatorio, e non, come falsamente fa credere Kiko, che ci addormentiamo per risvegliarci nel Paradiso!

    Paradiso un bel fico secco!

    «La pena del danno (damnum) consiste nell'essere privato per un tempo della vista di Dio, che è il bene supremo, l'oggetto beatifico, pel quale sono fatte le anime nostre, come per la luce gli occhi. È una sete morale, dalla quale è tormentata l'anima.
    La pena del senso, o il dolore sensibile, è somigliante a quello che proviamo nella nostra carne. La fede non ne definì la natura, ma è comune sentimento dei Dottori, che consista nel fuoco ed in altri generi di sofferenze. - Il fuoco del Purgatorio è della natura, dicono i Padri, di quello dell'inferno di cui parla il ricco Epulone: Quia crucior in hac fiamma: soffro, dice egli, crudelmente in questa fiamma.
    Quanto al rigore di queste pene, siccome sono inflitte dalla più equa giustizia, sono proporzionate alla natura, alla gravità ed al numero dei falli. Ognuno riceve secondo le sue opere, ognuno deve pagare i debiti che ha con Dio. Ora questi debiti sono inegualissimi. Ve ne sono di quelli che, accumulati durante una lunga vita, ascendono ai diecimila talenti del Vangelo, ossia a milioni ed a miliardi; mentre altri si restringono a qualche obolo, leggero avanzo di ciò che non fu espiato sulla terra. - Ne segue che le anime soffrono pene assai differenti, che nelle espiazioni del Purgatorio vi sono innumerevoli gradi e che le une sono incomparabilmente più rigorose delle altre.
    Tuttavia, parlando in generale, i Dottori convengono nel dire che rigorosissime sono queste pene. È lo stesso fuoco, dice S. Gregorio, che tormenta i dannati e purifica gli eletti. Quasi tutti i Teologi, dice Bellarmino, insegnano che i reprobi e le anime del Purgatorio soffrono l'azione dello stesso fuoco.»


    E' chiaro Bea? Quindi la teologia del Cammino che tu stessa dimostri nel tuo commento (che immagino rispecchi le tue intime convinzioni) è nemica della Fede Cattolica!

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  6. p.s. al contrario della vostra allegria (non letizia) stolida, mi è venuto in mente che molti Santi offrivano le proprie pene corporali (digiuni, dolori, privazioni, ecc.) in suffragio dei defunti. I Santi, capito Bea? Offrivano se stessi in sacrificio di espiazione per chi invece non può più far nulla per se stesso.

    Ecco cosa dovrebbe insegnare Kiko!

    E anche se sono pedante, riporto per l'ennesima volta la testimonianza lucida e chiara di Anna Rita Onofri:

    Il fatto è che Luciano lo ha fatto. Ed è un fatto molto grave che dopo quindici/vent'anni di un cammino di fede uno si tolga la vita, uno compia come ultimo dei suoi gesti un delitto, l’atto che più di ogni altro è contro la fede. Come mai dopo quindici anni di cammino di fede uno perde la fede? E la morte lo trova caduto e non rialzato? Non è un giudizio, il giudizio per fortuna appartiene solo a Dio (come anche il giudizio su di me, o su Gianluca, per fortuna non appartiene a voi ma solo a Dio). Ma è un fatto grave. Va bene il dolore, la depressione, i farmaci, troppi farmaci … farmaci sbagliati … farmaci mischiati … non si sa …
    Ma resta un fatto molto grave. Che come minimo dovrebbe far riflettere … di fronte al quale sarebbe meglio restare in silenzio, tapparsi la bocca, specie al funerale, senza dire baggianate del tipo “che ora canta eternamente, nell'Eucarestia del Cielo”: QUESTE SONO FANFALUCHE, che ho ascoltato al suo funerale sia da voi sia – dispiace dirlo - da Padre Agostino, e sono tali perché se Luciano prima di morire non ha chiesto nel suo cuore perdono a Dio, Luciano non si è salvato! E siccome non sapremo mai se lo ha fatto o no, noi non sapremo mai se Luciano si è salvato. E se Dio Misericordioso lo ha salvato lo stesso, visto che era vittima di una dottrina sballata, la sana Dottrina ci insegna che lui prima di cantare beato in Paradiso, si farà molto, molto Purgatorio, perché il suicidio è un atto gravissimo contro Dio e contro se stessi che va riparato, perciò bisogna pregare molto per lui, per sostenere ed abbreviare la sua purificazione, facendo dire per lui molte SS. Messe, ma chi è responsabile della sua disperazione, per averlo portato a quel punto con anni di insegnamenti eretici, con la mancanza di carità e con l’indifferenza al suo dolore, incominci a tremare!! Perché Dio è vindice del sangue degli oppressi!

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  7. p.p.s. Del resto sappiamo anche come i neocatekiki sono abili a mistificare e gloriarsi; sappiamo come santificano i defunti del proprio clan, attribuendogli caratteristiche di martirio, di eroismo proporzionali al livello gerarchico raggiunto.

    Se muore un itinerante state pur certi che sarà osannato come San Francesco Saverio, se muore un catechista regionale, canti e cembali, se muore un neocatecumenale di truppa meno festa ma si è addormentato nel Signore. Se muore Carmen si stampano i santini "ora pro nobis" e quando morirà Kiko Messa pontificale nella teca di vetro.

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  8. Pietro (NON del Cammino)22 agosto 2016 alle ore 16:48

    Bea:

    quello che il Cammino fa di bene non lo metto in discussione. Anzi, ne sono felice. Continuate...

    Anche molte comunità protestanti fanno TANTO del bene. Bene vero. Il problema coi protestanti non sta nella loro carità, ma nella loro DOTTRINA. Loro l'hanno diversa, ma lo ammettono e, anzi, se ne vantano.

    Il problema nasce quando nel Cammino si verificano cose che la Chiesa proibisce. Ad esempio la scandalosa liturgia del latte e miele (se sei alle prime armi forse non ne hai sentito ancora parlare).

    Oppure quando ci sono fanatismi tali che si possono ammettere solo in persone squilibrate e non come "regola" di un Cammino. Che sia la petulanza nel pretendere soldi, che sia il reputare i catechisti infallibili, che sia il fare a gara in chi sforna più figli o a chi si fa vedere più allegro ad un funerale.

    Sarei curioso di sapere cose ne pensa Papa Francesco di certe sceneggiate.

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  9. Ma non soltanto in neocatecumenato e' cosi'.

    Conosco una congregazione religiosa (italiana!) dove forse non gioscono in modo speciale per il motivo della morte di una persona, non ballano ecc. perche' non sono neocatecumenali ;)

    pero' le suore non fanno vedere quello che sentono p.es. quando muoiono loro genitori oppure fratelli, e ho sentito quando una diceva sentito della morte di sua mamma: "lo so, che non devo piangere" (e la superiora con la testa: si, si..). Per me e' disumano.. E poi dice: "un prete mi ha detto, che posso piangere, pero'.." E cos' ha condiviso la sua esperienza.. Per me questo e' disumano e distrugge quello, che umano e'.

    Non devo dire che le emozioni di quelle suore non funzionano in modo normale (perche sono costrette a nascondere le emozioni in tante altre sytuazioni, adesso pero' parliamo dei defunti). Perche' lo so? Perche' per un certo tempo ero una di loro. Poi ho sofferto tanto quando mi hanno mandato via, pero' adesso ormai sto bene. Avevo bisogno di qualche anno di ritrovare me stessa, e le emozioni? A volte sono non adeguati ;) Queste sono le consequenze dello stare la'.

    E poi (o meglio - durante questi anni) sono stata in neocatecumenato, e anch'io ho visto i funerali del genere. E sapete... "dal dentro" questo si vede come una cosa piuttosto normale. Si parla tanto della morte e risurrezione, di "Dio ama il peccatore", poi "tutti siamo peccatori", si canta "Portami in cielo" (ascoltatelo su YT).. e poi viene una cosa logica: finalmente. Forse non tutti lo vivono cosi', ma sicuramente tanti. E anche: puo' darsi, che questo sia un mecchanismo psicologico: in questo modo si puo' piu' facile passare il tempo della morte di un vicino e del lutto.

    Non e' che cerco di giustificare in qualche modo i neocatecumenali, per niente, cerco soltanto di capire.

    Non sono piu' in neo, e sono sicura, che questa era una delle miliori mie decizioni degli ulitimi anni :) Ma l'ho lasciato per altri motivi, e ne sono contenta.

    Scusate il mio italiano, sono straniera, abito in un altro paese, in quel convento ero piu' di dieci anni fa, e non parlo piu' in italiano. Purtroppo ;)

    Pero' ho pensato, che serve a far sapere che non soltanto in neo si puo' incontrare il modo un po' strano di trattare la morte...

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  10. Quando leggo: "Il Cammino ha salvato il mio matrimonio" il mio spirito guida, un maestro di zapping, mi ordina di cambiare canale. "È più invasivo e infettivo di quelli che promozionano camere di alberghi e dottori in TV in estate", mi dice il mio spirito guida.
    Bea, dicci qualcosa di cattolico. Parlaci della porta che non si chiude davanti a chi va a visitare gli ammalati, per esempio. I matrimoni li salvano anche taluni bravi counsellor familiari.

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  11. P.S.
    Ho messo una bottiglia di Ferrari in frigo. La stappero' quando Bea non ci ossessionera'
    con i suoi matrimoni salvati dal Cammino.
    Disperate, coniuge uniti con il sacro vincolo in luoghi dove il Cammino non si è insediato: siete destinati alla separazione.

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  12. Sia ben chiaro: non si tratta di misurare quante e quali emozioni vanno provate in caso di lutto.

    Il problema - come sintetizzato nella testimonianza di oggi - è che il fanatismo neocatecumenale, nella sua suprema superbia, pretende di essere superiore ai "cristiani della domenica" esagerando in modo irragionevole verità di fede (come la resurrezione), o censurandoli (come il purgatorio).

    Nostro Signore, di fronte all'amico Lazzaro morto da tre giorni, pianse. Eppure Lui era Dio, era capace di rianimarlo, riportarlo in vita. Pianse. Pianse perché oltre a essere vero Dio, è anche vero uomo, capace di condividere qualsiasi cosa umana (compresa l'emozione dell'aver perso un amico), eccetto il peccato.

    E il fatto che in qualche monastero di stretta osservanza si vivano segni forti (come il voto di silenzio, come l'estrema sobrietà dei costumi e del comportamento, ecc.) non significa che per essere più cristiani occorra scimmiottare tali segni. Nei 613 precetti del neocatecumenalismo, invece, c'è tutto uno scimmiottare gli ebrei, i monaci, i preti, i presunti "primi cristiani"... sono tutti fardelli che la Chiesa non ha mai imposto, e che il Cammino invece impone - e per di più in modo scenografico, affinché la mano destra (i cristiani della domenica) sappia e si stupisca dei record stabiliti dalla mano sinistra, cioè i kikos, allo scopo di creare ammirazione per questi ultimi dicendo: "oh, che bravi, veramente dei campioni di cristianesimo, vogliamo entrare anche noi nel Cammino perché vivere la fede della Chiesa non ti rende adulto nella fede".

    La cretineria neocatecumenale del ballare attorno alla bara e del divieto (generalmente sottinteso, come rappresentato dalla tizia super-neocatecumenalizzata che nonostante il dolore doveva esibire allegria dinanzi alla comunità, altrimenti tutti avrebbero pensato che non aveva la fede adulta e non credeva nella risurrezione), sono solo i tipici eccessi di una "fede" che pretende di misurare sé stessa e di sembrare migliore dei cristiani della domenica.

    Al punto di calpestare i sentimenti altrui: quella richiesta del "piangete un po' per me" non riguardava lo sversamento di lacrime da parte di qualche prefica appositamente pagata, ma la richiesta di non trasformare il proprio funerale in un'autocelebrazione autoelogiativa del Cammino.

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    1. Tripudio la superbia non è contro i cristiani della Domenica. È direttamente contro il nostro Signore visto che viene spodestato del suo ruolo di Sommo Giudice delle anime.
      Ma come fanno a dirsi già in paradiso. Leggessero il diario di suor Faustina.
      quante anime anche fra insospettabili religiosi all'INFERNO (purtroppo).

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  13. Per un neocatecumenale la promessa di Gesù del primo 9 venerdì del mese è in automatico soppiantata dalla promessa di Kiko: fai il cammino e sarai salvo!
    Se non è superbia questa e seguire un Superbo! !!

    Il balletto non è segno di fede ma di superbia!

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  14. E non dimentichiamoci del dipinto kikiano del Giudizio Universale dal quale il sommo artista ha rimosso le anime in attesa di giudizio!
    O il cimitero neocatecumenale a Madrid destinato ai morti neocatecumenali imbalsamati, un segno della comunità anche dopo morti.
    E non dimentichiamo la poesia del novello Baudelaire: Me ne vado verso il nulla delle mie cose....

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  15. Si racconta di padre Pio che quando le morì la mamma la pianse per tre giorni,un dei frati ne rimase un po' scandalizzato e gli disse "ma come padre le sa'meglio di tutti noi che esiste il paradiso ecc....

    P.Pio gli rispose:"Chi non piange per la morte della mamma è una bestia".

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    1. Bravo. Questa mi mancava.
      citiamoli i nostri Santi.
      Questi si che sono gli unici che la Chiesa ci conferma essere già in Paradiso.
      Forse che qualche nc convinto dei frutti del cammino inizi a pensare di cambiare... fruttivendolo

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  16. Pietro (NON del Cammino)22 agosto 2016 alle ore 23:10

    Ha ragione TripudIo: Gesù pianse sulla tomba di Lazzaro.
    E non penso che la Madonna sotto la Croce manifestasse allegria. Sicuramente era piena di speranza, ma anche di dolore. La spada che le avrebbe dovuto trafiggere l'anima, in quel momento si faceva sentire. E sono sicuro che lei non cercava di dissimulare il dolore.

    Naturalmente, anche qui Tripudio ha ragione, ognuno, alla fine, reagisce secondo la propria natura, carattere, ecc.
    Come è naturale che tutti noi siamo condizionati da tante cose e che tendiamo a seguire delle dinamiche di gruppo.
    Tutto questo è NATURALE.

    Il forzarsi in modo INNATURALE per farsi accettare dal gruppo, invece, è fanatismo. Ma anche su questo alla fine si può chiudere un occhio.
    Ciò che invece non può essere accettato è l'istituzionalizzazione di un comportamento.
    Qualche camminate dirà che non c'è nessuna istituzionalizzazione perché questo non sta negli statuti approvati.
    Io invece penso che la volontà di Kiko, per il Cammino, è DI FATTO una legge non scritta, che vincola più di quella scritta.

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  17. si vede proprio ke padre pio nn ha fatto il cammino.....

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    1. Se Padre Può avesse messo il naso dentro il cammino avrebbe cacciato i due spagnoli a pedate dalla Chiesa come Gesù i cambiavalute dal Tempio di Gerusalemme.

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  18. Non è che "Tripudio ha ragione". Ha ragione il Vangelo.

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  19. sandro ti sei scordato di dire che nella favoletta del vescovo domenicano dicono pure che il papa ha detto che KIKO E' UN SANTO ................ e che fai , ti scordi i particolari più importanti della favoletta ???????!?

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  20. notizie da guam !!!

    https://docs.google.com/viewerng/viewer?url=http://KUAM.images.worldnow.com/library/4449a399-c7e1-44ac-9cdf-8d9cfafee3f5.pdf

    i CATTOLICI vedono il BLUFF di HON .........

    ..........minacciano di portare in tribunale la CORPORATION SEMINARIO REMPTORIS MATER DI GUAM , più il vescovo HON , i coniugi GENNARINI don POSCHETTI e la diocesi.... se non ubbidiscono subito alla S.sede x restituire la sede del seminario neocatecumeno Reemptoris Mater.... sottratto alla diocesi senza nessu beneficio per la CHIESA.... anzi addirittura in segreto e contro la volontà della S.Sede ( lo ha ammesso proprio HON)......

    http://www.junglewatch.info/2016/08/ccog-threatens-lawsuit.html

    tiè traducete voi : http://www.pacificnewscenter.com/local/10579

    If Gennarini and other signatories don’t heed the call of Archbishop Hon to return the property, Sablan says they will take the Gennarini’s to court.

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  21. si certo all'inizio ci si sforza nel dominare il dolore per la perdita di una persona cara nel movomento nc ma nel tempo vengono fuori le problematiche che hanno tutte le persone del mondo...
    Ho visto catechisti abbandonare il movimento e puntualmente essere infangati--cosa diranno ora di me?
    dom

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  22. caro Sandro,
    l'approvazione dello statuto non è un riconoscimento di santità, innanzi tutto; in secondo luogo, ammessa e non concessa la sua validità dal punto di vista canonico, la questione riguarda solo aspetti EXTRA-LITURGICI, NON DOTTRINALI, NE' TEOLOGICI( ti ricordo come già ampliamente dimostrato da Lino ed altri che uno statuto che rimanda, quale sua parte sostanziale, ad un direttorio catechetico che non è allegato e non si sa dove reperire, E'NULLO -prova a chiederlo, nella sua interezza e in copia conforme per ogni singola pagina, al tuo parroco neocatecumenale o al tuo catechista!- su di esso, inoltre, sarebbero stati necessari almeno altri due pareri preventivi, cioè della congregazione per la dottrina della fede e quella per il culto divino e la disciplina dei sacramenti).
    In terzo luogo: tutto il cammino neocatecumenale si basa sulle presunte apparizioni/ispirazioni private avute in un bar da un ubriacone, aspirante suicida al tempo e sostenute da una carmelitata CACCIATA dall'ordine per DISOBBEDIENZA; queste apparizioni/rivelazioni/ispirazioni chiamale come ti pare, sono state sottoposte al vaglio della Chiesa come tutte quelle dei grandi SANTI? facci vedere il decreto di riconoscimento pontificio......
    David

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  23. @ Bea

    Il Cammino salva i matrimoni?

    Mah, a me risulta che spesso combina matrimoni che poi vanno gambe all'aria.

    Li ho visti anche nella mia ex-comunità.

    Hai mai sentito i kikatekisti dire "Forzate la mano a Dio e fissate la data, Lui poi provvederà a casa e lavoro"?

    Poi arriva il signor trettre dottor (h.c.) paraninfo Arguello e strombazza che i matrimoni dei camminanti sono tutti meravigliosi e nessuno si separa.
    Da te non succede? Da me è successo, più volte.
    Perciò Sankiko mente.

    @ Sandro

    Il Cammino è approvato? Come no!

    Il motto del signor trettre dottor (h.c.) voltagabbana falsificator Arguello è "Viva il Papa, e facciamo come ci pare"!

    Non ci credi?

    Primo step. Di fronte agli abusi del Cammino, perpetrati abitualmente nonostante i richiami papali, arriva la Lettera del cardinale Arinze.

    Secondo step. Cosa fa il signor trettre dottor (h.c.) falsificator Arguello?
    Incarica il fido Gennarini prima di smentirne l'esistenza, poi di ridurla a lettera privata.

    Terzo step. Alla fine. di fronte all'evidenza, parte l'ordine di "spiegarla" alle comunità.

    Ricordo ancora i miei kikatekisti (pezzi non da novanta ma da centottanta) che si arrampicavano sugli specchi. Sai come spiegavano, ad esempio, l'assolvere il dover andare una volta al mese alla Messa parrocchiale?
    Una volta al mese, dicevano, significa dodici volte all'anno. Perciò contiamo le domeniche estive quando siete in vacanza, quella di Natale quando non c'è la celebrazione neocat, e quasi ci siamo.

    Mica male, vero? Sarebbe come a dire che devi prendere una pillola di antibiotico al giorno per dieci giorni, e tu le mandi giù tutte insieme, tanto sempre dieci sono.

    E l'approvazione di cui straparli?

    Lo Statuto approvato quando le kikatekesi su cui si basa non erano state corrette.
    Le kikatekesi corrette (?) in segreto e di cui non si sa nulla.
    Il tutto completato dalla disobbedienza abituale alla Liturgia e allo stesso vostro Statuto.

    E i seminari RM? Anche qui signor trettre dottor (h.c.) menzogner Arguello favoleggia di vocazioni esemplari, che nessuno abbandona.
    Altra leggenda. Senza vergogna proprio.

    La presunta laudatio del Cammino.
    Conta meno di niente.
    Rileggiti quelle su Maciel e i Legionari quando godevano di potenti protezioni...

    Last but not least.
    Per te il signor trettre dottor (h.c.) esorciccio Arguello è un santo?
    I santi obbediscono alla Chiesa. Sankiko esorciccio no.
    Evidentemente per te è sufficiente che abbia stampato il proprio santino.
    Mi spieghi come fa Sankiko ad autoproclamarsi esorcista se la Chiesa lo proibisce ai laici? Basta questo a negarne la immaginata santità.

    Il signor trettre dottor (h.c.) santosubito Arguello ha lo stesso tasso di santità di Sangiovese e assimilati.

    Nient'altro.

    Prosit, egregio Sandro.

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  24. La Cara Estinta è andata in cielo!

    Si tratta di sostituirla.

    Perché sceglie Sankiko e non viene estratto a sorte chi le succederà?

    Per mandare famiglie con figli in Paesi di cui non conoscono la lingua né la cultura fanno così, dicono che decide lo spirito.

    Cos'è, lo spirito non è abbastanza santo per scegliere il successore della Cara Estinta?

    Ci vogliono i superpoteri di Supersankiko? Solo lui può tutto?

    Qualche illuminato ci illumini.

    n.b. "spirito" e "santo" neocat non richiedono la maiuscola, per ovvi motivi...

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  25. I neocatecumenali, come al solito, subiscono sempre la stessa persecuzione. Quella della verità.

    Dopo aver fatto tanta cagnara gridando sempre che il seminario kikiano di Guam era di proprietà dell'arcidiocesi, arrivando perfino a pubblicare sul giornale diocesano un certificato di proprietà sbianchettato e taroccato... ora ai kikos viene pubblicamente chiesto, dal loro stesso protettore Hon, di restituire spontaneamente la proprietà alla diocesi (Hon però si è guardato bene dal dire cosa farebbe se ciò non avvenisse - si sarà ricordato del proverbio che dice: "mai parlar di corde in casa dell'impiccando").

    Fra parentesi, Hon ha parlato non in difesa della giustizia ma solo per non ritrovarsi sul banco degli imputati. E per lavarsene meglio le mani ha detto pure che è una richiesta della Santa Sede a cui il vescovo pedofilo neocatecumenale Apuron non aveva mai ubbidito.

    Per di più, Hon dice di non sapere dove si trovi Apuron (eh, sì: chissà quale rifugio segreto neocatecumenale lo sta ospitando)... eppure per la famosa "restituzione" occorrerà la firma autentica di Apuron, e quindi Apuron deve necessariamente tornare a Guam. Hon potrebbe perfino aver avuto ordine dal Vaticano di procedere per vie legali contro Gennarini e company, cosa che ovviamente lo terrorizza a morte.

    Già, proprio il Gennarini: aveva detto in un'intervista tv che la proprietà era dell'arcidiocesi, ora deve ubbidire alla propria stessa propaganda... restituendo la proprietà all'arcidiocesi. Vorrà obbedire alle "ripetute richieste della Santa Sede" oppure troverà il modo di fare il finto tonto e aggirare la questione? (a giudicare dal modo in cui i kikos hanno sempre disubbidito su una questione fondamentale come la liturgia, si direbbe che hanno già pronta qualche scappatoia).

    Anche se ubbidissero immediatamente, è vergognoso che certe grandi figure del Cammino abbiano le mani in pasta in questo sporco affare dal 2011 ad oggi. Se fossero persone che tengono alla propria dignità, risponderebbero immediatamente restituendo tutto e dando le dimissioni da qualsiasi carica e attività del Cammino.

    Il mio intuito mi dice che stanno per tirar fuori i loro assi dalla manica. Chissà quali contromisure hanno preparato. Chissà se saranno sufficienti per evitare ulteriori passi indietro.

    Infatti l'ordine perentorio di Kiko è di mantenere aperto un seminario neocatecumenale a Guam a qualsiasi costo.

    I kikos non possono tirarla per le lunghe. Le ordinazioni diaconali e sacerdotali del seminario kikiano di Guam sono bloccate da giugno scorso (sono anzitutto saltate quelle diaconali... quei poveracci kikos ora si ritrovano nei guai, visto che per farsi ordinare da qualche altra parte dovranno compiere regolarmente gli studi teologici che il seminario kikiano aveva loro evitato).

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  26. Sandro ha detto: "...ma correggeli con gli Statuti in mano"
    Fate finta di non capire, oppure davvero avete problemi di compressione?
    Gli Statuti rinviano ai mamotreti, il Cammino si attua in accordo al direttorio catechetico di Kiko e Carmen, ordinano gli Statuti. Dove sta il direttorio approvato, nascosto sotto il moggio?
    Approvazioni taroccate a parte, naturalmente, che ho abbondantemente dimostrato essere prive di ogni logica e regolarità, su cui mai risponderete.

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  27. P.S.
    Sulla storia del Cammino ispirato, quando avrò tra le mani una tastiera decente spiegherò a Sandro la guarigione del ciecco. Non quello nato, quello di Betsaida. Il Signore ti può anche illuminare, ma continui ad avere una fede confusa.

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  28. se il pedofilo Apuron dovesse morire di "morte naturale procurata" come succede a certe persone che possono rivelare troppo... morirebbe da arcivescovo.... verrebbe ricordato negli annali diocesani... nelle comunità gli farebbero messe in onore suo.... Devono ridurlo allo stato laicale subito!!

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  29. Bea, Sì,sì....matrimoni salvati dal cammino!

    1) matrimoni riparatori ( predicare e vantarsi della castità e di come deve essere il fidanzamento cristiano);

    2) matrimoni combinati ( fissare la data subito, anche senza casa e senza lavoro e andare alle convivenze che così ti fanno conoscere la figlia del tizio e del caio);

    3)separazioni, divorzi e annullamenti (come in tutti gli altri casi se non in percentuale più alta)

    David

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  30. La "morte naturale procurata" di un personaggio sopravviene solo quando qualche losco individuo ha un grosso interesse a farlo tacere e non è riuscito ad intimidirlo abbastanza.

    Apuron, pur essendo "spendibile", è invece estremamente intimidito, tanto più che è sempre stato il burattino dei neocatecumenali: per esempio quando restò in silenzio mentre il Gennarini urlava a tutta gola contro il fedele avvocato di curia, reo di opporsi alla donazione al Cammino della "property". Fu esemplare in tal senso anche la figuraccia che fece minacciando di querela J. Toves, il quale rispose "e allora querelami pure", e ancor oggi non è successo nulla: tanto più che il Toves lo accusava di aver molestato sessualmente dei minori... e, poco più di un anno dopo quelle accuse, diverse vittime di quelle molestie sono uscite allo scoperto. E a Guam, nell'imminenza dell'abolizione dei termini di prescrizione sulle molestie sessuali, c'è anche un processo in arrivo a suo carico.

    È stato "esemplare" (del più tipico kikismo-carmenismo) anche il trattamento che Apuron ha riservato a due sacerdoti molto stimati dal popolo cattolico - che erano guarda caso due possibili candidati all'episcopato. Per i kikos occorreva rovinare la carriera a quei due con ogni sporco trucco, poiché non erano manovrabili dal Cammino, né comprabili, e neppure molto propensi a tollerare la liturgia neocatecumenale. Per quanto possa sembrare incredibile, i procedimenti a carico di don Benavente e don Gofigan sono ancora in corso: non sia mai che vengano assolti in tempo per l'elezione a vescovo successore di Apuron e Hon.

    È stato "esemplare" soprattutto nel regalare segretamente all'ente neocatecumenale Seminario RMS di Guam la famosa "property": ma i documenti sono pubblici, ed è bastato andare al Catasto per consultarli (i capibastone dei kikos credevano di poterli far ignorare ancora a lungo), per questo i kikos hanno avuto bisogno di correggere abusivamente il certificato di proprietà (altro processo penale in arrivo, e finiranno in carcere diversi neocatecumenali tra cui qualche esimio presbitero).

    A Guam parlano del Cammino come se fosse una vera mafia, con tanto di vignetta sul Padrino e sui burattini (la vignetta del Padrino l'abbiamo copiata da Jungle Watch). Ed il Padrino non è certo l'intimorito vittimista Apuron.

    Oltre alle contromosse neocatecumenali, sarà interessante osservare le contro-contromosse da Roma. Filoni, il "papa rosso", grande amico del Cammino, dovrà scegliere se stare dalla parte di Gennarini o no.

    E questo succede proprio nel momento in cui nei corridoi vaticani si comincia a vociferare che il Cammino non sa più coprire bene i propri scandali.

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  31. Pietro (NON del Cammino)23 agosto 2016 alle ore 22:45

    Sandro:

    sarai pure in buona fede ma quegli appunti per me sono una bufala.

    Sì, perché il Papa, in un discorso UFFICIALE, vi ha invitato a rinunciare alla vostra Veglia perché in parrocchia le Veglia deve essere una.
    Se il Papa fosse entusiasta della vostra veglia, ne farebbe una simile. Lui ci mette un attimo a modificare il protocollo. E invece, guarda caso, fa una Veglia NORMALE, come qualunque cristiano di serie B, cioè quelli non del Cammino.

    Ti invito a scrivere a Papa Francesco, Casa Santa Marta, Città del Vaticano, e porgli il quesito. Anzi, parlagli di quello che, secondo gli appunti che hai citato, lui avrebbe detto. Lui ti risponderà.
    Poi riferisci in questo blog.

    Ma credo che non lo farai perché sai che potresti rimanerci molto, molto, male.

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  32. Che noia tutti questi neocatekikos che affermano che il cammino ha salvato il matrimonio dei genitori.

    Ho un amico che è amante di una bella donna quarantenne neocatecumenale, sposata da venti anni, con 4 figli piccoli. Questa donna e suo marito, appaiono al mondo e alla comunità come uno splendido esempio di coppia catto-kikiana. Ovviamente, storie del genere ce ne sono anche al di fuori del cammino, ma i kikos insistono a dire ottusamente che il Cammino salva i matrimoni...io direi che li tiene incollati col nastro adesivo, che si stacca facilmente...

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