lunedì 29 maggio 2017

Carmen e l'insopportabile disobbedienza di una ragazzina che amava la Madonna

Piccolo suggerimento per il
loro prossimo Photoshopping...
Come dice Kiko in una delle catechesi della Traditio, le vite dei santi vengono studiate in ogni minimo particolare prima che la Chiesa deliberi di innalzarli agli altari:

"Quello che tu hai vissuto è là in eterno, per sempre.
Per questo la Chiesa, quando santifica, quando fa uno santo, studia la sua vita: i fatti concreti di ogni momento della sua esistenza. 
Tutte le cose sono là! Tutte le cose hanno un'importanza enorme, tutto."

Nel nostro piccolo, desideriamo collaborare al processo di canonizzazione che si intende avviare (così ci è stato detto) per Carmen Hernàndez Barrera.

Presentiamo perciò questo "flash" di conversazione tra una ragazzina che porta con devozione una medaglietta della Santa Vergine e un rosario e la cofondatrice del Cammino Neocatecumenale.

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"...La giornata si prospettava grigia, il cielo esprimeva tempesta ma i cuori erano comunque carichi di aspettative. Ricordo il monte delle Beatitudini gremito di neocatecumenali in attesa del Santo Padre. Dal posto in cui mi trovavo osservavo quei cappellini colorati che contraddistinguevano le varie comunità, sentivo il continuo vociare e riuscivo a distinguere qualche nota kikiana che distraeva dal momento sublime dettato dal luogo meravigliosamente Santo.

Decisi di dirigermi nel retro, c'era ancora molto da attendere, lì don Gianni contrattava con qualche ragazzo per ottenere un cappellino colorato, il giallo non gli donava. Un'ilarità travolgente mi conquistò scuotendomi dalle mie riflessioni. 

Decisi di stare lontana da qualsiasi inquinamento morale e di prendere il meglio da quell'evento.

Poco tempo dopo abbandonai il palco e il contesto caotico. Improvvisa e implacabile una voce prese a impartire ordini e a rompere quella serenità interiore che a stento ero riuscita a conquistare.

Io: "Cos'hai?"

Carmen Hernàndez: "Crea problemas! No me escucha! (non raramente mi chiedevo cosa mai chiedesse di concreto in realtà). Es un desastre! Es un desastre!"
("Crea problemi! Non mi ascolta! È un disastro! Un disastro!")

Il vero disastro coincideva con la sua indole alterata.

Mi ritrovai inconsciamente a riporre sotto la maglietta il Rosario e una medaglietta della Madonna donatami, il giorno prima, da Padre Norberth nel kibbutz.

Notò quel gesto improvviso e mi chiese di mostrarle cosa nascondevo.

Nonostante l'agitazione trovò il tempo di concentrarsi sul mio agire, o forse era soltanto un pretesto per dar luogo al suo sfogo. Da qui nacque una discussione molto accesa, breve ma intensa per intenderci. Mi rese esasperata! Le rinfacciai di essere falsa nelle sue catechesi. 

Le dissi, nella mia frustrazione, di evitare di nominare la Madonna, in virtù della sua mancanza di rispetto e della sua intolleranza! 

Mi rispose di stare al mio posto...

Carmen Hernàndez: "Non capisci niente! Forse pensi che siamo qui perché amiamo noi stessi? Non siamo nessuno! tu non sei nessuno! Siamo quì, inutili, insignificanti a rendere grazie a Dio! Spogliati della tua superbia! Non hai il dono dell'ubbidienza! Vai! Vai via! chiedi perdono a Dio!"

La guardai sbalordita, con l'animo in tumulto le dissi: "Io non sono insignificante, sono figlia di Dio!" mi misi a piangere e andai via prima che potesse nuovamente infierire sulla mia scelta di indossare quei Santi oggetti.

Ricordo con difficoltà i restanti eventi di quella giornata, la mia mente rimase esasperatamente incentrata sull'evento tormentato accaduto con Carmen.

Mi sorpresi a notare la sua metamorfosi nel proseguire della giornata, esattamente nell'ufficialità degli eventi. Iniziai a domandarmi se fosse bipolare o se fosse semplicemente astuta e falsa. Propesi per la seconda....."



99 commenti:

  1. Carmen Hernàndez: "Non capisci niente! Forse pensi che siamo qui perché amiamo noi stessi? Non siamo nessuno! tu non sei nessuno! Siamo quì, inutili, insignificanti a rendere grazie a Dio! Spogliati della tua superbia! Non hai il dono dell'ubbidienza! Vai! Vai via! chiedi perdono a Dio!"

    In poche parole il vero obiettivo di questi due impostori: umiliare,denigrare,annullare la dignità di ogni essere umano per renderli dei burattini nelle loro mani(non hai il dono dell'obbedienza!??) e dulcis in fundo allontanare dal vero Dio per seguire il loro,il demonio travestito da agnello!
    È vero che Carmen è una santa di categoria superiore,però dell'esercito del demonio!
    Catecumeni che ancora siete dentro ed avete dubbi,uscite scappate,liberatevi da questa setta,aprite la mente,analizzate ciò che dite e fate e vi renderete conto che parlate tutti con le stesse parole,fate gli stessi ragionamenti e peggio,accusate voi stessi di essere sbagliati quando si fa qualche errore e si perde la strada del Dio vero misericordioso. Io ancora ho difficoltà a credere che Dio mi ama come sono e ho ancora tanti falsi sensi di colpa inculcati da 20 anni di cammino! Anche se in buona fede credete che il cammino non è perfetto e lo giustificate perché fatto da uomini,state zittendo la vostra coscienza che vi sta dicendo di uscire perché non è questione di limiti umani ma di lavaggio del cervello studiato e calcolato da questi due impostori.
    Ex fratello

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  2. E se "un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova!", siamo ormai alle prove schiaccianti.

    Così concludo al post precedente......da qui riparto oggi, di fronte a questa ennesima preziosa testimonianza, altro che secondo o terzo indizio, qua ormai è una collezione!

    Aggiungo solo che chi ha conosciuto la Sora Carmen - come la ha ribattezzata Apostata - può solo confermare la dettagliata e inquietante narrazione, che le calza a pennello!

    Pax

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  3. S. Luigi Maria de Grignion nel "Trattato della vera devozione a Maria" aveva individuato molto bene la tipologia di "devoto" a cui apparteneva Carmen, definendola come una delle sette false devozioni alla Vergine ispirate dal demonio.
    Si tratta del devoto "critico": di seguito la descrizione che ne fece.

    I devoti critici sono di solito degli intellettuali orgogliosi, spiriti forti e presuntuosi, che hanno in fondo una certa devozione alla Santa Vergine, ma che criticano quasi tutte le pratiche di essa che le persone semplici rivolgono semplicemente e santamente a questa buona Madre. Le criticano perché tali pratiche non sono di loro gusto; mettono in dubbio tutti i miracoli e i racconti riportati da autori degni di fede, o tratte dalle cronache degli ordini religiosi, che testimoniano le misericordie e la potenza della Vergine Santa; guardano con fastidio le persone semplici e umili inginocchiarsi davanti a un altare, o ad un'immagine della Vergine, a volte in un angolo della strada, per pregare Dio; e li accusano pure di idolatria, come se adorassero il legno o la pietra; dicono che - per quanto li riguarda - non amano per nulla queste devozioni esteriori e che non sono così deboli di spirito da aggiungere alla fede tutti quei racconti e storielle circa la Santa Vergine. Quando vengono poi riferite loro le lodi meravigliose che i santi Padri tributano alla Vergine Santa, essi rispondono dicendo che quelli hanno parlato da oratori, esagerando, oppure ne danno una loro spiegazione alterata. Questa specie di falsi devoti e di persone orgogliose e mondane è molto da temere; essi fanno un torto enorme alla Vergine Santa e riescono ad allontanare il popolo, con il pretesto di estirparne gli abusi.

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  4. San Luigi, nel XVII secolo aveva già stigmatizzato gente come Kiko e Carmen. Dimostrazione che tutti gli "innovatores" in realtà stanno spacciando come verità una menzogna vecchia almeno di qualche secolo.

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  5. Kiko disse: "Per questo la Chiesa, quando santifica, quando fa uno santo, studia la sua vita: i fatti concreti di ogni momento della sua esistenza"

    Ecco una affermazione dello spagnolo - capita raramente - che condivido pienamente.
    I mamotreti sui quali Carmen appose la sua firma, quelli dei primi tempi, quelli con le eresie del Tabernacolo inutile, della cosiddetta Messa privata insensata, quelli ecc. eccetera che la Chiesa ha già corretto con la penna rossa e con le cesoie, sono un "fatto concreto?". Io credo proprio di sì, sono stati concretamente consegnati a migliaia e migliaia di catechisti affinche li imparassero e ripetessero a milioni di persone.
    Bene: la Chiesa avrà parecchio da studiare e i documenti già li possiede. Non dovesse possederli più (quelli vecchi) si troverà il modo affinché ne riceva una copia.
    Pace all'anima di Carmen, la si affidi alla Misericordia del Signore (è Suo, solo Suo il giudizio) ma l'elevazione alla gloria degli Altari [sic! Degli Altari, quelli del Sacrificio, non dei tavoli da banchetto comunitario!] in questo mondo dividerebbe i cattolici più di quanto lei riuscì a fare in vita.

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  6. L'immagine photoshoppata di Carmen in "preghiera" vale più di mille parole per spiegare la spiritualità inquinata, falsaria e menzognera del cammino neocatecumenale. In cinquant'anni non sono riusciti a trovare una foto di Carmen in preghiera, tanto da doverne fabbricare una. Per Madre Teresa non è mai stato necessario mentire:

    In ginocchio

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  7. Ex-fratello ha detto "È vero che Carmen è una santa di categoria superiore,però dell'esercito del demonio!"...Bravo!!!!

    Beati pauperes spiritu ha detto..."L'immagine photoshoppata di Carmen in "preghiera" vale più di mille parole per spiegare la spiritualità inquinata, falsaria e menzognera del cammino neocatecumenale. In cinquant'anni non sono riusciti a trovare una foto di Carmen in preghiera, tanto da doverne fabbricare una. Per Madre Teresa non è mai stato necessario mentire" LOL LOL LOL LOL (por cierto, abrazo enorme, BPS, me encanta tu apodo).

    Carmen la Suprema era la antítesis de la humildad, la antítesis de la caridad, la antítesis de la compasión...era la Suprema hija de papá millonario y por eso nadie podía cerrarle la boca.

    Si Carmen no hubiera sido millonaria muy probablemente nosotros no estaríamos aquí ahora. Sor Carmen la Suprema, emperatriz del arroz!

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  8. @ Beati pauperes spiritu


    "...In cinquant'anni non sono riusciti a trovare una foto di Carmen in preghiera..."

    Quella con la maglietta Adidas potrebbe servire?

    Magari come simbolo della sua devozione ad una multinazionale fabbrica-soldi...

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  9. Ho dovuto sfilarmi il crocifisso dal collo perché nessuno osava difendere la mia grande devozione del mio piccolo cuore di bambina. Ero in una celebrazione Eucaristica. Mi appartai tenendo tra le mani quel piccolo crocifisso di plastica bianca, mi vide e mi anniento' con il solo sguardo. Davo un esempio errato? Mi è successo e mi sentivo in colpa per aver ceduto all' esortazione di Carmen che denigrava qualsiasi forma di devozione prescindesse dai presupposti neocatecumenali. Mi sentii in colpa come non mai, ma pur di non ascoltare il disappunto isterico di Carmen mi ritrovai ad accondiscendere purtroppo.
    Come dice Pax siamo in molti a ritrovarci in questa descrizione...e non è una bella circostanza!

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  10. Se è vero che Carmen fumava come un turco, è difficile che la facciano santa. Mi è stato riferito che si bada pure a quello.

    Valentina riportando le parole di San Lui di Montfort, ha colto nel segno.

    Infine: il dono dell'obbedienza a cui si riferisce Carmen, come è motivato? L'ubbidienza alla Chiesa ha un motivo, quella dovuta, nell'ambito esclusivo delle loro funzioni, all'autorità civile, è testimoniata da San Paolo. Quella dovuta al padre priore o alla madre superiora, è legata ad un voto.
    Ma quella ai catechisti del Cammino? A parte che non sono mandati dalla Chiesa, c'è forse una promessa di ubbidienza?
    E poi: Carmen che c'entra? Era forse la catechista della ragazza? Perché doveva essere obbedita?

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  11. Si, Carmen fumava, sempre con la sigaretta fra le dita. E anche Kiko che si delizia con costosi sigari cubani (prezzo variabile dai 7 ai 20 euro l'uno).

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  12. L' ubbidienza cui si fa riferimento è chiaramente verso i catechisti e le "leggi" comunitarie che la setta prefigge. In pratica: ZITTI E MOSCA! Non si controbatte ad alcun concetto che viene proferito nelle salette altrimenti linciaggio. Abbiamo o no un po' tutti questa esperienza di sottomissione?
    Carmen incarnava la figura della " prescelta" che prevaleva su tutti a prescindere. È ovvio avesse potere su chiunque, anche su una ragazzina!

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  13. @Pietro(NDC)
    «Se è vero che Carmen fumava come un turco, è difficile che la facciano santa. Mi è stato riferito che si bada pure a quello.»

    @BPS
    «Si, Carmen fumava, sempre con la sigaretta fra le dita. E anche Kiko che si delizia con costosi sigari cubani (prezzo variabile dai 7 ai 20 euro l'uno).»


    Dall'odore di santità al puzzo di tabacco.
    Bene, un'ottima involuzione.
    Vedo già fratelli gridare al "gombloddoh!!1!1" e altri impegnati in sessioni di fotoritocco immagini.

    Etneo

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  14. Grazie Valentina per la tua citazione di S. Luigi Maria de Grignion nel "Trattato della vera devozione a Maria", un Santo vero, un grande Santo Mariano.

    Non è solo che Carmen fosse una persona disturbata, diciamo così, o insofferente ma, in quanto "devoto critico" si inquadra, più propriamente, in una delle sette false devozioni alla Vergine ISPIRATE DAL DEMONIO.

    Abbiamo detto tutto.

    Io stessa, pur essendo testimone diretta di una esperienza uguale a quella raccontata nel post di oggi e in quello di pochi giorni fa, mi ha fatto una profonda impressione leggere Anonimo delle 15:13, che ancora racconta...

    "Ho dovuto sfilarmi il crocifisso dal collo perché nessuno osava difendere la mia grande devozione del mio piccolo cuore di bambina.....pur di non ascoltare il disappunto isterico di Carmen mi ritrovai ad accondiscendere purtroppo."

    Cari pasqualoni che, prudentemente, restate acquattati e spiate silenziosi siamo già a N.3 testimonianze concordanti, che inchiodano sora Carmen ai suoi inqualificabili comportamenti, che hanno l'aggravante di essere rivolti contro persone indifese e comunque soggette!
    ....Mala tempora currunt!

    Pax

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  15. La foto-santino "Carmen ora pro nobis", è platealmente un fotomontaggio; troppo "bella" per essere vera.

    Nelle foto relativamente giovanili di Palomeras alta, reperibili in rete, già era una megera.
    ---

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  16. Estuvimos levantados como familia en misión y fuimos a la convivencia de envío a Porto san Giorgio en octubre del año 2000. Coincidió con el Jubileo de las familias y estaban en Roma representantes de varios movimientos. Carmen Hernández criticó a Chiara Lubich. Se metió con su pelo (creo que tenía envidia porque era una mujer muy elegante) pero lo peor es que se metió con su carisma. Dijo que quién se creía que era esa mujer para acompañar a Cristo abandonado.
    Creo que jamás comenzará el proceso para canonizar a Carmen,pero si fuese así yo testificaría sobre las Sagradas Escrituras que lo que digo es verdad.
    Muchos saludos desde Santiago de Compostela.
    José Antonio

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    1. Ci siamo alzati come famiglia in missione ed eravamo alla convivenza di invio a Porto San Giorgio nell'ottobre del 2000.
      Coincideva con il giubileo delle famiglie, e si trovavano a Roma rappresentanti di vari movimenti.
      Carmen criticò Chiara Lubich.
      Se la prese con i suoi capelli (credo la invidiasse perché era una donna molto elegante), però la cosa peggiore fu che criticò il suo carisma.
      Disse che chi si credeva d'essere questa donna per accompagnare Cristo abbandonato.
      Credo che non avrà mai inizio un processo per canonizzare Carmen, ma nel caso si facesse, io testimonierò sulla Sacra Scrittura che quello che dico è vero.
      Tanti saluti da Santiago de Compostela.
      Josè Antonio

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    2. il processo per canonizzazione ora è iniziato. spero che testimonierai secondo verità

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    3. Dunque, testimoniamo secondo verità:

      - l'inizio di un processo non implica affatto la sua conclusione positiva;

      - in particolare è l'inizio della fase diocesana del processo, cioè quella meno importante e che non implica neppure un coinvolgimento del dicastero vaticano competente in materia (che inizierà a vagliare la questione solo in caso di conclusione positiva della fase diocesana, che peraltro potrebbe durare anche moltissimo);

      - l'inizio di questo processo non cancella i fatti, tra cui quelli già testimoniati; un "processo di canonizzazione" non fa diventare bontà le opere malvage, non fa diventare veritiere le menzogne, non fa diventare santità l'arroganza e l'eresia;

      - come largamente documentato in numerose pagine di questo blog e altrove, la signora Carmen Hernández Barrera ha voluto fare una vita da nababbi a spese dei propri adepti; era motivata dall'arroganza di voler essere "fondatrice" di qualcosa, "fondatrice" rispettata, ubbidita, lodata, temuta, e soprattutto pagata; è stata invadente al punto da procurarsi per qualche tempo un alloggio in Vaticano e di disturbare Giovanni Paolo II a tutte le ore; è stata impudente al punto da interrompere il Papa mentre parlava; ha calpestato la vita e la spiritualità di tantissime anime, specialmente di sacerdoti; ha promosso eresie e ambiguità dottrinali, e strafalcioni liturgici, e una fattiva disubbidienza al Papa.

      Nonostante la grande cagnara neocatecumenale per l'avvio della fase diocesana del processo che non approderà affatto alla canonizzazione, ripetiamolo ancora una volta per chiarezza: Carmen non è santa, e in mancanza di un suo pubblico ravvedimento dobbiamo temere che stia bruciando tra le fiamme dell'inferno. Come tutte le persone che hanno inquinato la fede e devastato la spiritualità delle persone che si fidavano di loro.

      O forse credete che all'inferno ci vadano solo Hitler e Stalin?

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  17. Il commento 29 maggio 2017 15:13 mi porta ad aggiungere un'annotazione al mio precedente.
    Credo che Kiko, con la sua continua richiesta di santificazione della cofondatrice ed esaltazione dei miracoli che già sarebbero accaduti, non abbia fatto bene i conti nemmeno riguardo alle conseguenze che potrà avere dentro il Cammino.
    La personalità aggressiva e intollerante della defunta - pace all'anima sua, sempre - la si evince dai suoi interventi, perfino quello in occasione della consegna dello Statuto, dove fece di tutto per svilire Kiko ("Dio non mi ha preparato con il teatro, ma con la scienza e con la chimica e mi ha dato grazie enormi", è una frecciata velenosa alla preparazione di Arguello formatosi nel teatro di Sartre) e mettersi lei un gradino più in alto. Perfino con il Papa ("La donna taccia!", lo costrinse a dire).
    Il CNC è pieno di persone tirate dentro dalle parrocchie e il culto dei santi è nel DNA dei cattolici: io credo che siano in molti i neocat che, avendola conosciuta, stanno storcendo il naso.

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  18. @ Valentina Giusti(Josè Antonio) ha detto...
    "Ci siamo alzati come famiglia in missione ed eravamo alla convivenza di invio a Porto San Giorgio nell'ottobre del 2000.
    Coincideva con il giubileo delle famiglie, e si trovavano a Roma rappresentanti di vari movimenti.
    Carmen criticò Chiara Lubich.
    Se la prese con i suoi capelli (credo la invidiasse perché era una donna molto elegante), però la cosa peggiore fu che criticò il suo carisma.
    Disse che chi si credeva d'essere questa donna per accompagnare Cristo abbandonato.
    Credo che non avrà mai inizio un processo per canonizzare Carmen, ma nel caso si facesse, io testimonierò sulla Sacra Scrittura che quello che dico è vero.
    Tanti saluti da Santiago de Compostela.
    Josè Antonio"
    ---
    Pur non condividendo il pensiero Focolarino, ricordo perfettamente lo stile da Gran Signora di Chiara Lubich, e soprattutto il Posto d'Onore che aveva, quasi accanto al Papa nell'Aula Paolo VI.

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  19. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  20. 30anni

    Si, Carmen fumava, sempre con la sigaretta fra le dita.

    Una fonte diretta (persona in missione nel nord Europa) mi disse di aver assistito ad una scena in cui Carmen si era messa a fumare in un luogo chiuso pubblico e le venne chiesto di smettere da parte di un'inserviente del posto. Invece di accettare umilmente l'osservazione e smettere, si mise a sbraitare contro l'ipocrisia di quei posti in cui si vietava di fumare ma si accettava la legalizzazione dell'aborto. Idea di per se stessa giusta ma fuori contesto e segno di carattere un po' "particolare".

    Riguarco al santino, mi potreste dare indicazioni sull'immagine originale. Se è fotoshoppata nonvedo l'ora di dirlo ai catechisti ....

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  21. Carissimi,

    Divago, ma è apparsa questa notizia http://www.lastampa.it/2017/05/29/vaticaninsider/ita/vaticano/vaticano-allo-studio-la-possibilit-di-incardinare-preti-nei-movimenti-TFFPqvAWfn0XkxQfTgVNcL/pagina.html
    Ma siamo alla frutta? Questa eventua sarebbe disastrosa.
    don X

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  22. Che sia photoshoppata è evidente: Le mani non hanno continuità con il corpo.

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  23. Sarà il frutto delle 'intercessioni' della €santa superiore€
    Don x

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  24. Sul vizio del fumo credo che dal Vaticano II in poi non facciano più troppe storie. Non siamo come ai tempi della canonizzazione di sant'Alfonso de' Liguori, che fiutava tabacco perché glielo aveva ordinato il medico come analgesico (e solo documentando ciò fu possibile andare avanti con la causa).

    Sul santino photoshoppato di Carmen c'è poco da dire: si vede bene che le mani non sono le sue, e pare nato su facebook. In altre parole, o ti diranno che è una ragazzata non ufficiale oppure ti diranno che è photoshoppato l'originale.

    Le vere obiezioni alla vita spirituale di Carmen riguardano, come per chiunque altro, le virtù cristiane, l'atteggiamento riguardo alle verità di fede e ai sacramenti: può infatti accadere che qualcuno viva fedelissimamente povertà, castità e obbedienza, e poi insegni qualche dottrina sbagliata o viva in modo superficiale (se non addirittura un po' ostile) i sacramenti. I grandi eretici del passato erano tutti così, erano per gran parte dei campioni di ascetica (ricordo ad esempio Pelagio, i càtari, Giansenio...) e contemporaneamente truffatori riguardo alle verità di fede.

    Il cristianesimo, infatti, non è un elenco di regole morali. La morale cristiana è il risultato, non la premessa, della fede. Quando il giovane ricco spiega a Gesù di avere una vita morale eccellente, Gesù gli risponde una cosa che lo intristisce. E cioè il fatto che per consacrarsi al Signore non basta una vita morale impeccabile. La tensione verso le virtù cristiane è un risultato della vita di fede, perché il cristiano capisce che i peccati sono come minimo un ostacolo all'unione con Dio.

    Anche nel Cammino, come in tutte le altre aggregazioni ecclesiali, il far canonizzare i propri fondatori è comodissimo da tutti i punti di vista: quello del marketing ecclesiale, quello dell'identitarismo dei membri, quello dell'autogiustificazione dei capibastone, quello del «carisma originale da riscoprire» quando non si ha nulla da dire, quello del mettere a tacere chi eleva fondate critiche, ecc.

    Purtroppo Giovanni Paolo II ci ha lasciato una fastidiosa eredità: nel pur ottimo intento di sbloccare cause di canonizzazione che si erano arenate da tanto tempo (e che senza di lui sarebbero rimaste ferme negli archivi per chissà quanti altri anni), ha lasciato un po' troppo campo libero a quella che in gergo chiamano "la fabbrica dei santi". Oggi purtroppo non si insegna più che i livelli di santità delle anime possono essere diversissimi - e basta ad esempio ricordare il carisma di un san Francesco che spazia lungo otto secoli, rispetto al carisma di una santa fondatrice di un piccolo istituto, venerata praticamente solo da coloro che hanno direttamente a che fare con quest'ultimo.

    I vertici del Cammino - Kiko in testa, che già cinque anni fa faceva distribuire il proprio santino - hanno dunque tutto da guadagnare a fabbricare la "santa" che pur hanno personalmente verificato essere stata una persona arrogante, ebbra di quel potere che aveva bramato fin da quando era una suora disubbidiente nei baraccati di Madrid, e soprattutto insegnante una dottrina strampalata, ambigua, fondamentalmente eretica, senza mai riconoscere i propri madornali errori, sempre considerando le proprie "ispirate" (dal demonio) elucubrazioni più importanti della dottrina della Chiesa. Spacciarla per infallibile agitando un riconoscimento ecclesiale significa portare alla rovina innumerevoli anime (in più a quelle che il Cammino ha già fatto dannare).

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    1. Faccio notare che la foto compare nel libro fotografico dei 40 anni del Cammino, così come é, con le mani giunte. Siamo nel 2008 lontani dalla morte di Carmen. Poi se volete fare dietrologia, avanti, ma é quantomeno illogico e poco probabile la modificazione di una foto, in un libro di foto note e originali. Andrebbe argomentato con elementi più rilevanti di una evidenza che non tutti possono notare. Quindi sicuramente, tripudio, la foto non viene da Facebook.
      Antonio

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  25. Copio quanto segnalato da don X

    Sarà il frutto delle 'intercessioni' della €santa superiore€
    Don x
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    Pubblicato il 29/05/2017

    REDAZIONE
    ROMA
    Si è svolta questa mattina una riunione interdicasteriale presieduta dal Papa con tutti i capi dicasteri della Curia romana.

    L’argomento trattato riguarda i nuovi movimenti e realtà ecclesiali, e in particolare il tema dei sacerdoti.

    Fino a oggi, solo le prelature personali e gli ordinariati- quelli militari, come pure quelli creati per favorire il ritorno degli anglicani – avevano la possibilità di incardinare sacerdoti. Ora si sta studiando la possibilità di incardinare sacerdoti anche da parte di fraternità sacerdotali interne ai movimenti ecclesiali laicali.

    Questa possibilità di incardinazione sancita dalla Santa Sede, renderebbe questi sacerdoti non direttamente dipendenti per quanto riguarda l’incardinazione dai vescovi diocesani.

    Hai ragione Don X
    Un vero disastro, una catastrofe, direi!
    Qualcuno ci aiuta a capire verso cosa stiamo andando?

    Pax

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  26. Se la risposta alla penuria di vocazioni sacerdotali è questa, siamo veramente alla fine...la Chiesa unica, Santa ed apostolica non ci sarà più, perché non ci sarà più una dottrina unanime...çi sarà anarchia

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  27. Il cammino, per sua stessa natura, non potrà beneficiare in nessun modo di un provvedimento del genere. Il cammino non ha fraternità sacerdotale.

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  28. Sull'incardinamento dei sacerdoti nei movimenti.

    Oggi il Cammino appioppa alle diocesi lo stipendio dei presbiteri RM.

    Se avvenisse una cosa del genere dovrebbe pagarseli in proprio, e non credo che gli converrebbe.

    Se andrà avanti la faccenda dell'incardinamento, niente di più facile che Sankiko da Truffa patrono degli affaristi, per umiltà, dica "non sum dignus" e lasci i presbiteri alla paterna autorità diocesana, spese comprese.

    In altre parole, "'ccà nisciuno è fesso".


    Riguardo alla Cara Estinta S. Carmen (leggasi Sora Carmen) credo che pensasse a quelli come lei Santa Teresa d'Avila quando affermò "Dio ci salvi dai santi con la faccia acida".

    Aveva palesemente ragione...

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  29. Infatti: il Cammino non è un movimento, non è un'associazione, non è un ente: è un "itinerario" o no? Lo spiegò la cofondatrice a GP II:-).
    Al massimo potrebbe riguardare la Fondazione di Kiko.
    In ogni caso, l’argomento trattato non è nuovo e certamente non spunta fuori con il pontificato di Francesco. Ne discutono da anni e le posizioni contrarie sono molte, specie per i motivi "tecnici". A pagare i sacerdoti incardinati dovrebbero essere gli Enti che li incardinano (figuriamoci Arguello, le decime e le lettere ai fratelli per bussare a quattrini). Ci sarebbe il problema della doppia dipendenza ("gerarchica e funzionale" dicevamo in azienda in una fattispecie assimilabile), con i conflitti che possono derivarne. Per la dipendenza gerarchica, avremmo dei laici che esercitano il comando sui sacerdoti. I movimenti laici si snaturerebbe, clericalizzandosi più di quanto non lo siano oggi.
    Una baraonda, non ne usciranno mai fuori per risolvere i problemi e continueranno a chiacchierare sull'argomento.

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  30. Non posso tacere! dopo notti insonni sento che devo anch'io dare la mia testimonianza, anche se con tanta tristezza e tanto dolore.
    Carmen fumava tanto ma tanto, ed è vero: due turchi, non uno. Kko ridendo la chiamava "donna fumogena".
    In quegli anni spesso avevo bimbi molto piccoli in convivenza e allattavo.
    Mi mettevo dietro la Tenda di Porto San Giorgio, dove era diciamo la Sacrestia e restavo, ve lo confesso, scandalizzata dal fatto che Carmen, durante l'Eucarestia, approfittando dell'abbraccio di pace, girava dietro la Tenda e andava fuori a fumare...poi rientrava...Consacrazione e Comunione neocatecumenale. Era terribile vedere la naturalezza con cui faceva questo!!! Non si vergognava del cattivo esempio che dava a noi giovani mamme lì, nessun pudore...come ricordo che MAI si fermava a guardare un bimbo piccolino, a dire una parola sulla maternità, mai!
    Dietro il suo esempio, negli anni, osservai che aumentava il numero degli itineranti - più accaniti fumatori - che, come lei, uscivano e rientravano durante l'Eucarestia, con grande disinvoltura, per fumare nel corso di quelle interminabili stentate celebrazioni, dove magari Kiko aveva parlato mezz'ora, Carmen peggio, attaccandolo magari, nel suo solito show, poi tutto il resto.

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  31. I seminari RM sono, sia pure formalmente,
    legalmente Diocesani, non penso quindi,
    rientrino nell'eventuale provvedimento.
    ---

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  32. @ FIDES

    Confermo l'abitudine di tanti camminanti di fumarsi una sigaretta durante lo scambio della pace.

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  33. Tutte queste testimonianze sulla dipendenza e l'abuso da parte di Carmen circa il fumo sono una ulteriore dimostrazione del fatto che lei non era certamente una vera santa.
    Il "Catechismo della Chiesa Cattolica" n° 2290 dice: "La virtù della temperanza dispone ad evitare ogni sorta di eccessi, l'abuso dei cibi, dell'alcool, del tabacco e dei medicinali."
    Sempre il "Catechismo della Chiesa Cattolica" al n° 1809 parla della temperanza: "La temperanza è la virtù morale che modera l'attrattiva dei piaceri e rende capaci di equilibrio nell'uso dei beni creati. Essa assicura il dominio della volontà sugli istinti e mantiene i desideri entro i limiti dell'onestà".
    Questo chiarisce che per la Chiesa l'abuso del fumo costituisca una mancanza, un peccato, contro la virtù della temperanza. L'abuso si fa quando si è dipendenti di una cosa, quando si è schiavi di qualcosa, quando si fa male al proprio corpo, e quindi non si ha rispetto del proprio corpo che Dio ci ha donato e chiesto di custodire, e di usare per amare Lui e il prossimo.

    Annalisa


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  34. Ancora O.T.

    Ma ci state pregando per la vera conversione di Kiko, dei cefali e di tutti i "maggiorenti" del CNC? Oppure sperate che vadano all'inferno?

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  35. E che dire di un'altro bell'esempio dato dai catechisti? Quello di allontanarsi con cellulare all'orecchio durante la celebrazione (in qualsiasi momento) ......

    Lucia

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  36. No, Osservante, non speriamo assolutamente che nessuno si perda, speriamo che Carmen si sia ravveduta dei suoi errori e che possa presto godere della beatitudine celeste (certo, possiamo immaginare che il Signore le abbia riservato molto fuoco purificatore...). Speriamo che Kiko si ravveda presto, che rinunci ai suoi propositi, però siamo stanchi e sfiduciati.

    Santa Veronica vide Lutero all'inferno, tanti demoni cercavano di cacciargli un chiodo in testa con enormi martelli, senza tuttavia riuscire nell'intento. Purtroppo l'eresia è superbia e la superbia è molto difficile da sconfiggere.
    Diciamo anche che l'eresia è uno dei peccati contro lo Spirito Santo "impugnare ostinatamente le verità di fede dopo aver ricevuto il Battesimo". E' grave, Osservante, molto grave insegnare eresie per decenni. Tutta la sofferenza causata da queste eresie pesano sulla coscienza di quei due...

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  37. anche a me ha sempre scandalizzato vedere anche catechisti uscire durante l'eucarestia per fumare! Non parliamo poi durante la Veglia di Pasqua, tutto un via vai. Ancora adesso mia figlia mi racconta di come, soprattutto i giovani escano per fumare, hanno sistematicamente il chewigum in bocca e cellulare in mano durante tutte le celebrazioni. Ora capisco, l'allievo non è meno della maestra.
    "Filo d'erba"

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  38. Osservante Che Osserva ha detto... "...Oppure sperate che vadano all'inferno?"

    Condivido BPS.
    D'altra parte, Osservante, per quanto mi riguarda (hai usato il "voi") non hai osservato bene, io della cofondatrice avevo scritto: "Pace all'anima di Carmen, la si affidi alla Misericordia del Signore (è Suo, solo Suo il giudizio)". Alla Misericordia di Dio, non alle fiamme dell'inferno.

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  39. Nell'insistenza di Osservante, sarò ipersensibile, non lo so, leggo una nota critica.
    È vero, dice Gesù di pregare per i nemici, ma specifica di pregare per i "vostri" persecutori, non per chi perseguita il prossimo.
    Quindi, prego per i miei nemici personali e per le vittime dei nemici altrui, quando ce la faccio.
    Per il resto, su questo blog, cerco di contribuire a che venga a galla la verità senza alcun rancore personale, ma della mia disposizione d'animo non devo rendere conto a nessun altro commentatore.

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  40. Credo che sia più urgente pregare per le anime irretite da Kiko, in particolare per i fratelli del Cammino affinché ne escano al più presto, prima che finiscano all'inferno a causa degli errori e degli strafalcioni propalati dai due autonominati "iniziatori". L'inferno, checché ne dicano i buonisti e il Von Balthasar, non è né vuoto, né quasi vuoto: i pastorelli di Fatima, e don Bosco stesso, confermano che un gran numero di anime ci finiscono.

    E chi più degli autoeletti "iniziatori", falsificatori della fede cattolica e ingannatori del proprio prossimo, devastatori dell'Eucarestia e dei sacramenti, merita l'inferno? È vero che dove abbonda il peccato ha sovrabbondato la grazia, ma è anche vero che quella grazia non è una bacchetta magica a disposizione di Personaggi Famosi, ma è per tutti ed esige di essere accettata con piena libertà: e Kiko e Carmen hanno avuto più di mezzo secolo per ravvedersi dai propri errori sempre più madornali. Ad oggi, 30 maggio 2017, Kiko non è arretrato neppure di un millimetro.

    Quanto alle sigarette c'è da aggiungere che alcune grandi figure (tra cui Escrivà e don Giussani) avevano talmente a disgusto il moralismo perbenista dei loro confratelli nel sacerdozio, che vollero farsi vedere a fumar sigari o a dir parolacce (il Giussani, malato ad un polmone fin dalla gioventù, i sigari non avrebbe dovuto vederli neppure dal binocolo). Abitudini che naturalmente scomparvero non appena cambiò nel clero l'espressione di quel moralismo: quando infatti i preti cominciarono a dir parolacce e a fumar sigarette (in una sorta di moralismo puritano ma di segno opposto), Giussani smise di dirle e di fumare.

    Del fatto che SanCarmen fumasse come non uno ma due turchi, la cosa davvero scandalosa non è la quantità di sigarette ma il fatto che fumasse durante la liturgia (dando un pessimo esempio tuttora seguitissimo). Che è poi una diretta conseguenza della strampalata ed eretica "teologia" che lei e Kiko hanno sempre insegnato: dopo tanta insistenza sull'aspetto conviviale dell'Eucarestia, che c'è di strano se una fuma a tavola tra una portata e l'altra? Dopotutto il momento è propizio: stanno tutti a far caciara col segno della pace, come prescrive l'aspetto conviviale: mica siamo cristiani della domenica, mica siamo quelli che considerano tale aspetto secondario rispetto all'aspetto sacrificale!

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    1. La Madonna riferisce che la maggior parte finisce in purgatorio. Un gran numero all'inferno e solo una piccola parte direttamente in Paradiso.

      Facendo malamente la stime: 60% 30% e 10% ?

      Beh per quell' 1 di 3 bisogna davvero pregare prima che sia troppo tardi. A non sono neppure pochi!

      Gesù a s. FAUSTINA chiedeva novene per gli eretici che tanto dilaniano l'unità del suo corpo. Forse che non ce ne fosse o non ce ne sarebbe stato bisogno nell'immediato futuro??

      Nc: non aggiungete colpe ad un errore di base non vostro. Venitene fuori!

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  41. @ Osservante...

    Ma ci state pregando per la vera conversione di Kiko, dei cefali e di tutti i "maggiorenti" del CNC? Oppure sperate che vadano all'inferno?
    ----------------
    Mi associo in pieno a quanto detto da Valentina e faccio una premessa: ho dovuto pregare tanto per gente distrutta da loro!

    Per te aggiungo, mi dispiace, ma perdi tempo a cercare di mettere sensi di colpa.
    Ne ho viste troppe, ho atteso invano, mi sono illusa che fossero eccezioni, ho aspettato controprove, le ho desiderate, per l'amore che avevo messo nell'esperienza del cammino.
    Come me tanti altri!
    Illusi, con cuore sincero, sbeffeggiati da loro, quando ti vedevano soffrire per le ingiustizie e le schifezze, e sì, chiamiamole col loro vero nome! Schifezze!

    Per misericordia, visto che tu la invochi, ti risparmio altri racconti con i quali potrei dimostrare che ancora nulla hanno sentito le tue innocenti orecchie....
    E se dovessimo parlare di alcuni Allievi di cotanti maestri?
    i Grandi Maestri, Laurea h.c., entrambi, in perversologia applicata, Kiko e Carmen,
    per cui si compie il detto che Giotto superò Cimabue?

    Inutile tu ora mi risponda: "racconta, su racconta!"
    Racconterò quando, come e se riterrò giusto farlo. E, soprattutto, lo farò nelle sedi opportune.
    Già su questo Blog ho detto tanto.
    Ma non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.
    Nessuno deve credere per le mie parole,
    metteteli alla prova, soprattutto con il contestare l'assoluta obbedienza a loro, incondizionata,
    oppure rifiutandovi di versare la decima e non mettendo un euro nelle collette, solo così comincerete a conoscerli.

    Pax

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  42. "L’argomento trattato riguarda i nuovi movimenti e realtà ecclesiali, e in particolare il tema dei sacerdoti.

    Fino a oggi, solo le prelature personali e gli ordinariati- quelli militari, come pure quelli creati per favorire il ritorno degli anglicani – avevano la possibilità di incardinare sacerdoti. Ora si sta studiando la possibilità di incardinare sacerdoti anche da parte di fraternità sacerdotali interne ai movimenti ecclesiali laicali.

    Questa possibilità di incardinazione sancita dalla Santa Sede, renderebbe questi sacerdoti non direttamente dipendenti per quanto riguarda l’incardinazione dai vescovi diocesani."
    ---
    Bene,
    si va verso il "libero professionismo" del Sacerdozio.
    Sicuramente, dopo il disastro Conciliare cinquantennale, del CVII, ognuno si sceglierà, Parrocchia, setta, aggregazione laicale che sia( ministri compresi) od anche un solo ministro di riferimento, né più, né meno, come si sceglie il medico alla ASL, o se sei ricco il Professore più più in auge.

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  43. Una, Santa, Cattolica(Universale) ed Apostolica.
    ---
    Cosa sta restando di tutto ciò?

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  44. Forse, pregare per Kiko e compagnia potrebbe essere molto utile per salvare tanti altri... Chissà... magari si converte e fa "sterzare" decisamente il cammino... oppure... chi lo sa... può accadere di tutto... Non lo sappiamo...
    Lo so che è difficile per chi ha sofferto tanto ed a lungo, ma riflettere sul fatto di non volere o non riuscire a pregare per Kiko potrebbe essere di aiuto.

    @Pax non cerco di generare sensi di colpa e mi scuso se l'ho fatto, volevo solo suggerire una strada (a cui credo molto) per risolvere il problema "Kiko" e CNC, così come sono ora; inoltre è ovvio che finchè non si riuscirà a perdonare, non si riuscirà a trovare pace: ma come si fa a perdonare? Non è cosa umana il perdono vero...
    Non mi interessano ulteriori racconti: ho visto e vedo danni fatti dal cammino e non ho alcun problema a crederti; diciamo che sono scettico su eventuali soluzioni umane, soprattutto a questo punto, con un milione di persone a rischio di fuga dalla fede.

    RispondiElimina
  45. Pax ha detto... "[...] metteteli alla prova, soprattutto con il contestare l'assoluta obbedienza a loro, incondizionata [...]"

    e qui vorrei riportare la mia (e non solo) esperienza di confronto con qualche NC incallito su divergenze in materia di metodo.

    Innanzitutto, fanno di tutto per evitare di essere messi alla prova.
    Instillano l'idea che mettere alla prova qualcuno (specie quelli "in alto") sia sempre peccato. Invece, lo è se fatto con malizia e presunzione, non lo è necessariamente se quel che si cerca è un confronto sincero per amore di verità.

    Poi hanno un modo particolare di rispondere a domande, poste beninteso con tono civile ed onesta curiosità, quali:

    - perché l'obbedienza cieca ad altri umani invece che alla propria coscienza?
    - perché l'amore sistematico per l'imperfezione quale veicolo della grazia divina?
    - perché celebrare ed incontrarsi rigorosamente separati dalla parrocchia?
    - perché tanto intimismo e tanta insistenza sui sentimenti?
    - perché le amicizie con i non-fratelli dovrebbero valere meno di quelle in comunità?
    - perché insistere così tanto sul peccato e così poco sulle virtù?
    - perché gli arcani?
    - perché le tanto marcate asimmetrie di ruoli all'interno del cammino?
    - ....

    la prima risposta che il camminante incallito oppone è un condiscendente "insegnare dall'alto", per richiamare l'interlocutore a presunti valori universali (cioè ai valori del cammino).
    E per farlo utilizza un armamentario di tecniche sofistiche quali: sviare, relativizzare, ambiguare, omettere, passare dal particolare al generale con esempi insufficienti a tale scopo o passi biblici distorti (ripetizione dei mamotreti), sperando eventualmente di chiuderla là, ed avendo messo in chiaro che "si, vabbè le ragioni degli altri, però ho ragione io".

    Siccome "ho ragione io" non è una risposta soddisfacente, insistiamo a chiedere, gentilmente ma inesorabilmente.

    Qui risponderà che "comunque, tu hai avuto la superbia di mettere alla prova una persona (cioè lui), ergendoti a suo giudice!". Leggi: "la tua domanda è sbagliata, per il fatto di esserti permesso di porla a me". Qui l'incallito spera sommessamente di metterci contro noi stessi, facendo leva sul noto precetto "non tentare il Signore Dio tuo", sottinteso "il quale Signore sarei io, che ti parlo a nome suo".

    Ma noi insistiamo, perché Dio parla a tutti gli uomini nessuno escluso, mentre lui non ci ha ancora risposto. Sempre gentilmente.

    Lì dove la persona onesta ci chiede magari giustamente di non annoiarla o ammette che "guarda: non lo so, lasciamici riflettere", l'incallito inizierà stridendo ad urlare gli stessi argomenti che ha portato sin dall'inizio, come se la ripetizione urlata di una tesi servisse a ficcarla bene nella testa dell'interlocutore.
    Da dove ha ricevuto l'idea sbagliata di avere il diritto o l'autorità di piantare qualcosa nella testa altrui?
    Diventerà eventualmente di colore carminio o violaceo e gli si gonfieranno le vene del collo e della fronte. Come novità, ci impariamo soltanto che noi non possiamo capire, e che non ha senso parlare con noi, o che viviamo nell'inganno.

    A quel punto, anche per evitargli un malore, possiamo solo concludere con un realistico "va bene, ho capito".
    ...ho capito che vale più l'esempio della condotta retta di chi si sforza santamente nella perfezione di tanti precetti blaterati da falsi profeti incoerenti.

    Questo per dire, che non bisogna obbedire alla prescrizione "non metterai alla prova il signor catechista/presbitero tuo", quando questi ha tutte le caratteristiche del falso profeta incoerente.

    Spero che qualche camminante dubbioso che passa a leggere qua voglia pensarci su.

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  46. ....-nel 2006 usci' photoshop 10.0 per mac e windows....

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  47. @ Antonio
    Io non ero intervenuto sulla foto, non è che mi interessi più di tanto. Ora, però, mi costringi a farlo. Da dovunque sia stata presa, il naso è stato fotoshoppato. Solo un cieco non se ne accorgerebbe. Il naso di Carmen era questo:
    http://i.imgur.com/wnOVjXR.png

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  48. Ah beh se lo dice "il libro per i 40 anni del Cammino" allora c'è da crederci! Oh già!
    Mi sembra l'affermazione tipica di quelli che giustificano l'omeopatia come scienza citando lavori "scientifici" scritti da quelli che fabbricano i preparati omeopatici stessi, oppure quei campioni che si inventano di sana pianta nomi di ricercatori inesistenti e Università mai sentite prima.

    Quelle mani sono staccate dal corpo: si vede lontano un chilometro. Sono state posizionate per fabbricare un'immagine buona per mostrare una sorta di "rapimento" estatico. E' un'operazione di marketing, inserita in un libro pubblicitario sul cammino.

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  49. Ah beh si si.... se lo ha detto il dott. Huang Wei Song dell'università di Athens... ah beh guarda hanno pubblicato pure su Journal of Orthomolecular Quantistic Science! Ah beh allora sarà vero!

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  50. Dedico alle persone così intrise di neocatecumenalismo da fare la paternale alle vittime di sopruso perché reagiscono o perché, come in questo caso, non pregano a sufficienza per il proprio persecutore, un commento che ho fatto in coda ad un thread di qualche giorno fa.

    Mah...se qualcuno mi insulta perché non gli ho dato la precedenza, magari, anche se il mio temperamento è assai mite, potrei reagire...ma quello sarebbe il peccato? Il peccato maggiore e ben più grave è quello di essere scorretti e prepotenti, quello di mettere in pericolo la vita altrui, non quello di reagire magari di fronte a chi fa del male o ad una sua offesa immeritata e gratuita.
    Non ho mai sentito le seguenti raccomandazioni in comunità: siate onesti...non approfittate della suocera che vi tiene i bambini giorno e notte...del datore di lavoro con richieste di permessi... dei colleghi obbligati a sostituirvi...siate "buoni" (che schifo, vero? Che cosa terribile, borghese, ipocrita essere semplicemente buoni, onesti, generosi).
    Non occorre fare kenosi, per esserlo. Non occorre trasformare il mondo in tuo nemico per poi amarlo.
    Abbiamo così tanto ascoltato Kiko da aver dimenticato che esiste una morale cattolica che non ha assolutamente a che vedere con i suoi vaneggiamenti. Una morale che dovrebbe impedirgli di sfruttare le famiglie per buttare soldi negli alberghi, per esempio, o di tutelare personaggi che hanno commesso degli abusi solo perché sono dei funzionari del cammino, o di propagare dottrine errate facendole passare per ortodosse e celando le correzioni ricevute.
    Ma no, non funziona così! Lo sbagliato sei tu se lo "giudichi" o ti arrabbi.
    Comoda, questa filosofia, costruita apposta per noi, che siamo stati così gonzi da cascarci.

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  51. @ Osservante che osserva

    riflettere sul fatto di non volere o non riuscire a pregare per Kiko potrebbe essere di aiuto.

    Che tipo di aiuto? Aiuto per cosa?
    Bah

    ....è ovvio che finchè non si riuscirà a perdonare, non si riuscirà a trovare pace: ma come si fa a perdonare? Non è cosa umana il perdono vero...

    Carina questa, grazie:
    Pax senza pace!

    Certo che i sistemi di ricatto neocatecumenale, per soggiogare le coscienze, li hai appresi benissimo!

    Non tollero più queste "frasi fatte", anche perché, con questa frase ho visto costringere tante "vittime", per obbedienza ai catechisti, a "perdonare" i loro aguzzini impenitenti.
    Ripeto.... IMPENITENTI.
    Cose inqualificabili.

    Gesù stesso perdonava a chi era sinceramente pentito, non perdonava "a prescindere" ed era Dio. O mi sbaglio?
    Anche all'adultera ha detto: «Neanch'io ti condanno; va' e d'ora in poi non peccare più».
    Il perdono presuppone un pentimento, un riconoscimento dei propri errori, altrimenti diventa complicità.
    Esiste la denuncia del male e dell'ipocrisia, che costa, a chi osa denunciare apertamente, la persecuzione e la morte "di Croce" da parte dei malvagi .
    Essi, infatti, non sopportano di essere messi a nudo dalla legge di Dio che palesemente li condanna, perché la trasgrediscono quotidianamente e non danno alcun segno di voler cambiare direzione.

    Come vedi la Parola di Dio è utilizzata da questi masnadieri a loro uso e consumo, anche di questo Dio chiederà loro conto.

    Altra considerazione, se Gesù fosse morto in Croce per dare il perdono "a prescindere" dal pentimento del male fatto L'INFERNO NON AVREBBE RAGIONE DI ESISTERE.
    Tutti perdonati, il Cristianesimo, la Religione del Perdono!
    Che assurdità!

    CONTINUA

    Pax

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  52. Come faceva notare Lino, Carmen ha sempre avuto quel naso aquilognolo: già che si trovavano ad inserire le mani, avranno corretto anche quello.

    I kikos hanno sempre avuto una certa dimestichezza col Photoshop. Sul sito web ufficiale del Cammino, il 18 giugno 2008, fu pubblicato il testo dello Statuto definitivo in formato "PDF", con "photoshoppato" su ogni pagina il timbro firmato fotografato dal documento cartaceo originale (timbro e firma uguali su ogni pagina, chissà se dovuto alla fretta o al fatto che l'autore era un dilettante).

    Ne parlammo qui sul blog verso fine giugno e inizio luglio 2008: quel "PDF" dello Statuto presente sul sito ufficiale del Cammino non era la scansione di un documento cartaceo. Si notava il carattere "8" tipico dei vecchi timbri a ruota (di quelli utilizzabili solo dal 2000 al 2009, per intenderci); visualizzando il "PDF" si poteva notare su computer sufficientemente lenti che i timbri comparivano dopo la pagina, tutti d'un colpo; il fatto che i caratteri fossero tipografici e perfettamente allineati (senza la minima sbavatura tipica di una scansione di documento stampato)... ma il fatto che la firma apposta sul timbro fosse identica in tutte le pagine (anziché autenticare il timbro di ogni singola pagina) fu la prova definitiva.

    Chiudo questa lunga parentesi ricordando che più volte, in quegli anni, giornalisti e servizi segreti azzeccarono figuracce mondiali perché dilettantescamente convinti che per alterare il contenuto di un PDF basta aggiungere degli elementi grafici per coprire altri elementi grafici.

    È proprio nella mentalità del Cammino il fabbricare la versione ufficiale a cui debbono immediatamente credere tutti i fratelli delle comunità. L'assurdità dei diari di SanCarmen, "ritrovati" proprio quando quando fa comodo al Cammino, contenenti proprio ciò che fa comodo per farla sembrare una che ama Dio e che ammira sinceramente Kiko, il "PDF" taroccato dello Statuto, il "santino" di SanCarmen con il naso rifatto e l'aggiunta delle mani... tutto è come nei racconti di Orwell o come nei testimoni di geova, dove all'improvviso ti arriva il contrordine di credere ad una nuova "verità" che contraddice e sostituisce tutte le precedenti.

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  53. Osservante Che Osserva ha detto...
    Ancora O.T.

    Ma ci state pregando per la vera conversione di Kiko, dei cefali e di tutti i "maggiorenti" del CNC? Oppure sperate che vadano all'inferno?


    che bella domanda da perfetto catechista!
    Siccome è ovvio che non preghiamo per un uomo libero - che ha moltissime possibilità di convertirsi potendo conoscere uomini santi, vescovi, cardinal e che frequenta santuari in giro per il mondo più di tutti noi messi assieme -
    allora ci aggiungi il colpo di coda velenoso che presuppone la nostra cattiva volontà.

    E' già molto se perdoniamo Carmen per quello che ci ha insegnato.
    Quando sarà il momento affideremo anche Kiko alla misericordia divina, lasciandolo andare e perdonandolo per il male che ha fatto a se stesso e ai tanti che hanno creduto in lui.

    Caro Osservante evidentemente non sbaglio di molto quando dico che si resta neocat per tutta la vita. E' difficile abbandonare certi modi di pensare che, anche involontariamente, rispuntano fuori. Quindi lasciamo perdere Kiko e i suoi amici. Hanno le Scritture, i Sacramenti e pregano ogni giorno per quanto ne sappiamo. Non occorre più pregare per piegare la volontà di qualcuno come ci hanno insegnato nel cammino.

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  54. CONTINUA

    @ Osservante Che Osserva
    Prima di continuare devo ricopiare ancora la tua affermazione, perché merita doppio commento, tu dici:
    è ovvio che finchè non si riuscirà a perdonare,
    1. non si riuscirà a trovare pace:
    2. ma come si fa a perdonare? Non è cosa umana il perdono vero...

    2. Questa frase è impregnata di Kikianismo squallido e becero, insopportabile!
    Il perdono non è cosa umana vero?
    Finché non perdoni non troverai pace, vero?

    Così ti stritolano, ti imprigionano in una esigenza che ti lacera.......non è umano il perdono? Non posso capirlo? Troppo alto?
    Come farò????? Devo perdonare e basta,
    traduco nella realtà SOTTOMETTERMI, SUBIRE E SUBIRE ANCORA, facendomi violenza allo spasimo.....
    ti completo il concetto con un'altra chicca kikiana ( bello il giro di parole)
    Dice il Sommo Kiko:
    "Perché dietro ogni richiesta di giustizia c'è il demonio"
    E, dico io, dietro il governo SENZA GIUSTIZIA di Kiko cosa c'è? Lo Spirito Santo?
    Dietro quel governo attraverso il quale legittima ogni nefandezza perpetrata dai suoi scagnozzi, ai quali tutti i camminanti DEVONO SEMPRE PERDONARE - ops- SOTTOMETTERSI D O C I L M E N T E, facendosi venire il mal di fegato a furia di ingoiare, ingoiare e ingoiare sempre.

    Ma andiamo al più bello delle trovate kikiane
    1. Non si riuscirà a trovare pace
    Analisi all'incontrario della tua affermazione, e ci chiediamo, finalmente, perché chi non perdona non troverà pace?
    Ora si capisce, e per questo prima ti parlavo dei "sensi di colpa"
    Loro stessi non faranno trovare pace, a chiunque non perdoni nella forma descritta, che è funzionale e indispensabile al loro spadroneggiare indisturbati sulla vita dei piccoli del cammino, con infiniti SENSI DI COLPA che inculcheranno loro, terrorizzandoli, per soggiogarli meglio e tenerli al guinzaglio.

    Piuttosto io non so come fanno costoro a trovare pace, con tutto il male che hanno sulla coscienza!
    Altro che!
    Ma, caro Osservante, sai cosa pensavo gli ultimi anni che ero lì, fedele, ad ascoltare TUTTE le predicazioni kikiane/carmeniane?
    Pensavo "Ma questi il Kerigma lo annunziano solo agli altri, a loro chi lo annunzia?"

    Per concludere - per dare corpo alla parola Pace che tanto amo, come ben immagini - ti indirizzo due citazioni che descrivono bene la preghiera che mi sgorga dal cuore.
    Quando ascolto questi brani della Scrittura mi sento una cosa sola con la Storia della Salvezza, che percorre i secoli,
    Sì, in essa sono inserita anche io, piccola e insignificante creatura, perché certo non sono stata in cammino 30 anni perché un tal Kiko Arguello si divertisse ad usarmi per il suo "gioco dei soldatini"!
    Ho sempre pensato che Dio voleva da me qualcosa di unico e personale, come da ognuno di noi, perché mi ama, io ho cercato di capirlo e, anche se ho rinunciato a tutto per fare quella che ho capito essere, davanti a Dio e alla mia coscienza, la Sua Santa Volontà, che tu ci creda o no, sono in una grande Pace, anche se mi tocca fare la guerra, perché la Pace non è la acquiescenza degli animali addomesticati per il Circo.

    Isaia 62, 1
    Per amore di Sion non tacerò,
    per amore di Gerusalemme non mi darò pace,
    finché non sorga come stella la sua giustizia
    e la sua salvezza non risplenda come lampada.

    Abacuc 1, 2-3
    2 Fino a quando, Signore, implorerò
    e non ascolti,
    a te alzerò il grido: «Violenza!»
    e non soccorri?
    3 Perché mi fai vedere l'iniquità
    e resti spettatore dell'oppressione?
    Ho davanti rapina e violenza
    e ci sono liti e si muovono contese.

    Abacuc 2, 2-4

    2 Il Signore rispose e mi disse:
    «Scrivi la visione
    e incidila bene sulle tavolette
    perché la si legga speditamente.
    3 È una visione che attesta un termine,
    parla di una scadenza e non mentisce;
    se indugia, attendila,
    perché certo verrà e non tarderà».
    4 Ecco, soccombe colui che non ha l'animo retto,
    mentre il giusto vivrà per la sua fede.

    Che grande travaglio!
    Quanta consolazione!

    Pax

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  55. Nonostante le grandissime *** che mi ha rivenduto chi doveva trasmettermi la fede, e che invece venivano direttamente dall'Argugello & Co., io prego per lui:

    prego perché egli incontri presto una megera ultra-nevrotica, e che si sposino entro un anno, anche senza grandi sentimenti, che tanto non è importante.

    Prego perché egli, crocifisso metaforicamente in quel matrimonio che non lo gratifica , scopra il senso dell'amore coniugale, quello di "morire all'altro", per vivere pienamente "la storia di salvezza che Dio ha fatto su di lui".

    Prego perché la moglie lo sfinisca e lo amareggi fisicamente e psicologicamente, criticandolo in tutto e non rispondendo alle sue esigenze umane e quindi idolatriche, dandogli l'occasione di amare il nemico e di gustare, tramite fatti concreti, la gioia della salvezza di Dio.

    Incidentalmente, questa moglie deve anche russare e cucinare malissimo.

    Prego perché egli si affidi con fiducia alla provvidenza, privandosi del necessario, restituendo tutti i danari ai camminanti, non chiedendo mai aiuto a nessuno ma confidando nel centuplo quaggiù, che tanto ci pensa il Signore.

    (Poi io per la mia vita mi sono regolata diversamente, ma che cosa c'entra, non devo mica fare io quello che predico per gli altri.)

    Scoprendosi peccatore egli troverà di conseguenza la forza di andare a chiedere perdono una ad una alle persone che ha offeso e danneggiato, direttamente ed indirettamente.

    Quando verrà anche da me, sinceramente pentito, prima di tutto per le eresie e per le offese ai Sacramenti, ma anche per aver rifilato a tradimento una dottrina aberrante sulla natura dell'uomo e delle sue relazioni, inclusa quella con Dio, allora lo perdonerò.

    ...come? Non va bene parlare così?
    E perché no?

    Cosa c'è di strano nell'attenersi a ciò che si predica?
    O forse non bisogna neppure desiderare il buon esempio da parte di chi predica?
    E quindi i cosiddetti "fatti concreti" non sono importanti?

    Forse che menare è peccato solo se si mena per secondi?
    Dunque, "menare" qualcuno, di per sé non è peccato?!

    Forse perché si vede che non credo neppure io alla bontà di questa preghiera?
    Bella scoperta, certo che no.
    Ma allora: perché dovrebbe andare bene per qualcun altro?!!

    O forse perché "non osi sovvertire l'uomo l'ordine di importanza che Kiko ha dettato"
    Ma se l'Arguello è intoccabile, chi è Dio allora, Kiko o Dio?!!

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  56. Brava Dorothea! Mi associo! 😅😄😉

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  57. Questa pagina su Carmen che urla "un disastro, un disastro" è stata tradotta da Lapaz in inglese per Jungle Watch.

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  58. @ Osservante che osserva

    Tu preghi per le tante vittime del Cammino?

    Dì fatti concreti...

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  59. @PAX
    "Ma, caro Osservante, sai cosa pensavo gli ultimi anni che ero lì, fedele, ad ascoltare TUTTE le predicazioni kikiane/carmeniane?
    Pensavo "Ma questi il Kerigma lo annunziano solo agli altri, a loro chi lo annunzia?"
    --------------------------------------------

    Sai cara PAX questa è la stessa domanda che mi sono fatto quando ormai avevo deciso di andarmene (dopo circa 30 anni) dal cammino.
    Ho sottoposto questa domanda, durante una serata garanti, e (scusate, il termine meno volgare che mi viene in mente è questo) un ebete e idiota di fratello mi ha risposto:
    "LA SUA ESPERIENZA DI VITA".
    Incredibile, quella è stata l'ultima volta che ho partecipato a qualche idiozia neocatecumenale.

    D.

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  60. @Anonimo 30/05/17 h. 16:37
    Faccio notare che la foto compare nel libro fotografico dei 40 anni del Cammino, così come é, con le mani giunte. Siamo nel 2008 lontani dalla morte di Carmen. Poi se volete fare dietrologia, avanti, ma é quantomeno illogico e poco probabile la modificazione di una foto, in un libro di foto note e originali. Andrebbe argomentato con elementi più rilevanti di una evidenza che non tutti possono notare. Quindi sicuramente, tripudio, la foto non viene da Facebook.

    @Anonimo 30/05/17 h. 17:21
    ....nel 2006 usci' photoshop 10.0 per mac e windows....

    E dal 1998 esisteva già un Photoshop 4.0 che per quanto primitivo permetteva già di elaborare immagini di livello professionale. Intorno al 2002 arrivammo alla versione 6.0 che tutt'ora in molti utilizzano...
    Magari non c'era facebook, ma i mezzi per "ritoccare" c'erano eccome...

    Etneo

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  61. 1) Non ho mai fatto parte del CNC anzi, sono riuscito a scamparmi quest'esperienza che ho visto fare e subire da persone a me vicine.

    2) Chiedo scusa se ho generalizzato, quando ho detto che il perdono (intendevo quello vero) non è umano mi riferivo solo alla mia esperienza: le poche volte che ho perdonato veramente è accaduto GRAZIE A DIO invocato in preghiera, anche pregando per il "mio nemico". Mi scuso sinceramente per aver generalizzato questa personalissima esperienza, veramente chiedo scusa a tutti coloro che si sentono giudicati, non era mia intenzione: imploro il vostro perdono.

    3) Vi garantisco, sempre per esperienza e questa volta vi invito a credermi, che finchè si prova livore per qualcuno, questa persona rimane "attaccata a noi" torturandoci, non ce ne libereremo mai, generando altro livore: solo il perdono ci libera il cuore e per perdonare ci vuole tempo tanta fatica; il perdono serve A NOI STESSI per stare meglio, oltre che a colui che perdoniamo e al mondo intero.

    4) Augurando il male a Kiko, fate il gioco del vero Avversario, facilitando il "gioco" che sta portando avanti col CNC, ovvero usarlo (il CNC) per torturare chi ci si trova invischiato.

    5) Esempio di 3) e 4): Quanta pace ha il cuore di chi (giustamente) prova rabbia nei confronti del CNC? Quindi a chi conviene il perdono? Provate a riflettere quanto godimento possa provare l'Avversario nel vedere un cuore senza pace.

    6) La denuncia del male va fatta e fate bene a farla

    7) Prometto di non intervenire più sulla preghiera e sul perdono per gli aguzzini (che questo sono e sono stati), quello che dovevo dire l'ho detto e quindi su questa tematica la finisco qui: PROMESSO.

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  62. @l'apostata: non posso risponderti qui in maniera esaustiva, comunque si, prego per le vittime del CNC.

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  63. Riflessione sul post di D.D. 30 maggio 2017 17:15

    Le risposte date e soprattutto non date dai "camminanti" di fronte alle domande che li inchiodano e che D.D. ha riportato, seguono uno schema preciso non del cammino ma di come funzionano le nostre difese quando non sappiamo la risposta, oppure quando si fa fatica, fa male vedere la risposta.

    Ve lo propongo sperando di ricordarlo a memoria, perchè non ho ora i documenti che lo spiegano dettagliatamente.

    1) Si pone la domanda una prima volta e chi risponde fornisce una risposta ragionata e costruita, non fornisce la verità profonda che dovrebbe cercare dentro, in fondo al suo cuore

    2) Si pone la stessa domanda una seconda volta, sia formulata allo stesso modo, sia formulata diversamente ma che in fondo chiede la stessa risposta: chi risponde, dato che ha già fornito una risposta "costruita" una prima volta, costruisce un'altra risposta dato che quella precedente non ha soddisfatto l'intervistatore.

    3) Si pone la stessa domanda una terza volta: chi risponde costruisce un'altra risposta e la fornisce palesando aggressività.

    4) Si pone la stessa domanda una quarta volta: l'intervistatore viene aggredito, chi deve rispondere si chiede: "ma questo che c...o vuole da me? perchè mi assilla?" e da qui nasce l'aggressione; alla domanda non viene più data risposta.

    5) Se ci si riesce, si pone la domanda una quinta volta: l'intervistato si arrende e dice "non lo so", in modo sconfortato, quasi terrorizzato dal fatto di dover cercare la risposta vera e per questo si chiude in un "agnosticismo" asserendo che non sa nulla di ciò che gli si chiede.

    Se l'intervistato avesse dato subito la risposta VERA, più profonda, quella che comunque sta in fondo al suo cuore, avrebbe dato sempre la stessa risposta e non avrebbe perso la calma.


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  64. @ Osservante che osserva

    Esaustiva? Basta un si o un no.

    Qua nessuno augura il male a nessuno.

    Quanto al tuo invito a riflettere sul perdono, ha già detto tutto Nostro Signore, grazie. Siamo cattolici, ancorché della domenica ;-)

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  65. Anch'io Osservante prometto di chiuderla qui (per ora) e ti faccio osservare che i tuoi errori sono stati (e lo sono ancora) quelli:
    - di rivolgerti ai commentatori del blog come fossero un'unica entità, dimenticando che qui viene pubblicato chiunque abbia la fantasia di inventare un nic ed i commentatori abituali hanno un approccio personalissimo ai fondatori del cammino;
    - di giudicare i cuori delle persone, forse sulla base dell'animosità espressiva, non ne ho idea;
    ancor più se non hai frequentato il cammino, è ancora più azzardato dare un giudizio su quale possa essere la miglior disposizione d'animo, soprattutto di chi sta passando le varie fasi del riconoscimento della manipolazione subita, della ricostruzione del proprio sè, della rielaborazione del proprio passato, del ricongiungimento dei fili spezzati, della riscoperta di un modo diverso di vivere la fede nella Chiesa;
    - di pensare che per tutti noi Kiko sia un nemico "personale", applicando quindi a tutti noi una tua esperienza personale più che rispettabile, anche se vorrei chiederti: il tuo persecutore era stato in passato il tuo idolo, dal quale ti sei accorto d'essere stato subdolamente manipolato, derubato, annichilito, devastato, magari insieme a tutta la tua famiglia? E comunque, come già ti avevo detto, la preghiera per il proprio persecutore, quando si è in grado di farlo, risana, la preghiera per il persecutore di vittime innocenti può essere fatta, ma appunto le priorità di preghiera sono ben altre, anche perché, come ti è stato detto da Michela, il Signore dà a queste persone continue occasioni di conversione eppure sono come il Faraone, induriti nella propria ostinazione.
    Un'osservazione finale: non sarai stato nel cammino, ma la tua educazione religiosa sembra venire da lì o da una fonte consimile.

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  66. Osservante, con l'ultimo tuo commento mi hai fatto girare la testa e non ci ho capito niente, non provo neanche a rileggere.

    Dici che non hai fatto parte del cammino, la cosa è strana perchè parli con le loro formule, è impressionante, se non hai vissuto nell'esperienza di sicuro per qualche altra via ti è entrata dentro, ce l'hai proprio nel DNA!

    Tu dici:
    "finchè si prova livore per qualcuno, questa persona rimane "attaccata a noi" torturandoci, non ce ne libereremo mai,.."

    Io rispondo:
    Veramente già tanti anni fa mi sono liberata di Kiko, è lui, purtroppo che non riuscirà a liberarsi di noi, tanto facilmente!
    Non ho dubbi che questo, per lui, possa essere anche un tormento e una "tortura" infinita,
    ma io il problema lo semplifico con la saggezza antica:
    "Male non fare, paura non avere!"
    Molto elementare la soluzione. O può decidere,in subordine, di riconoscere i suoi errori, confessare i suoi peccati - dopo aver ben bene meditato il Kerigma - pentirsi, cambiare vita, e chiedere sinceramente PERDONO!

    Tu dici:
    il perdono serve A NOI STESSI per stare meglio,... Quanta pace ha il cuore di chi (giustamente) prova rabbia nei confronti del CNC?
    e inviti a riflettere su quanto gode l'Avversario nel vedere un cuore senza pace.

    Ti rispondo:
    Ma ti sei proprio fissato?
    Ho scritto un lungo commento per spiegarti questo della Pace e tu insisti!
    La rabbia non c'entra nulla, qua si tratta del dovere di testimoniare quanto si è visto e conosciuto nel cammino, tutto qui.
    Ci siamo fatti da parte noi, siamo usciti dal cammino (o siamo stati cacciati), tanti di noi che scriviamo qui, per anni ci siamo ritirati nella nostra vita, poi alcuni eventi - che non ti elenco - ci hanno interpellati e abbiamo ricominciato a parlare, e siamo anche convinti che Dio stesso ce lo chiede.

    Due lingue diverse parliamo.

    Pax

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  67. x Osservatore (ma non solo)

    prendendo spunto dai tuoi ultimi commenti sul perdono e sulle difese, che ho letto con molto interesse, vorrei precisare in maniera estesa lo scopo del mio intervento sul matrimonio dell'Arguello, dove, nella prima parte, ho prefigurato pan per focaccia al suddetto, cosa che in effetti somiglia molto ad augurare il male, come giustamente fai notare. Non voglio augurargli il male, quello vero da cui non ci si riprende più.

    Piuttosto, in mente e nel cuore ho gli indecisi e gli scontenti che passano a leggere qua ma che non mettono in dubbio l'autorità del suddetto, ai quali vorrei porre la domanda:

    se vivere "così" è bene.... perché lui non lo fa?!!

    Ho notato infatti che in certi camminanti la parola "perdono" richiama, per addestramento, all'asservimento ad una strana giustizia divina a due pesi e due misure, mutevole nel tempo e secondo la tappa e priva di riferimenti fissi.

    Per esempio,

    all'Arguello, ma anche a catechisti ed altri ducetti, vengono accordati, e dai camminanti stessi! dei diritti impensabili per se stessi:

    - il diritto a non essere scrutinati

    - l'accesso alla totalità dei testi segreti del cammino (ma che male c'è? quando il Catechismo della Chiesa è pubblico e gratuito)

    - il burattinaggio spirituale e materiale delle azioni altrui (chiamato “obbedienza” )

    - il neocatecumenatico (tassa medievale sul neocatecumenato)

    - per un sacerdote: il diritto a non essere né di esempio né convertito. Presbiteri indecenti vengono lasciati pascolare e bivaccare allegramente nell'ignoranza teologica, umana e relazionale più crassa, perché la conversione richiede taaanto tempo, persino per loro. Ed i NC non si sconvolgono!

    Inoltre:

    -I camminanti dicono che è peccato l'ira ma di fatto sopportano (e quindi accettano, invece di correggerla cristianamente) quella del catechista o del presbitero, che è buona e giusta e per la conversione di tutti, anche quando è impropria ed invadente.

    -Si ammette che sia peccato la lussuria ma, se un catechista approfitta di qualcuna/o, tutti tranne la vittima ed alcuni familiari sono indotti a schierarsi anima e corpo con l'idea del male come grazia di conversione per la vittima.

    -È peccato l'avarizia... ma l'Arguello, lo saprà solo la Guardia di Finanza che giro di soldi altrui gestisce.

    etc. di esempi di geometria variabile ce ne sono a bizzeffe in questo blog.

    Il punto, per me, sono proprio le difese.

    Certi camminanti, pur ammettendo con sforzo alcuni problemi del CNC, non riescono -non solo a credere- ma neppure ad IMMAGINARE che:

    - Un predicatore per essere preso in considerazione deve perlomeno essere puro e trasparente e vivere lui per primo e più intensamente ciò che poi TESTIMONIA agli altri con l'esempio più che con l'esortazione o, peggio, l'ingiunzione.

    A che serve uno che porta avanti solo se stesso ed ogni tanto dà a vedere di essere attratto dalla magnificenza di Dio? La coerenza inoltre non è garanzia di verità, visto che esistono folli ed eretici coerenti.

    - Sì, esistono persone di grande virtù. E non fingono! E non è "moralismo" borghese, neanche se sono borghesi. È possibile agli umani essere amorevoli e di conseguenza empatici e fare molte opere di bene per gli altri, anche semi-sconosciuti, senza aspettare che anni di litigi in comunità si risolvano in un sentimento di unione fraterna.

    - Non è vero che bisogna sguazzare nel male per incontrare Dio.
    Questo è un riflesso masochistico, amplificato e sfruttato dal sadismo degli aspirapolveri di denari in cima alla piramide, che spesso si approfittano di persone già duramente colpite ed abituate fino all'insensibilità alla violenza del mondo, magari della stessa famiglia (il tradimento supremo).
    E questo è ignobile e, sì, merita un severo richiamo.
    E, se non viene ascoltato, anche una severa correzione.

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  68. PS -- errata corrige - Osservante, non "Osservatore", chiedo venia.

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  69. @Pax Non è obbligatorio (per fortuna) leggere, comprendere e rispondere a tutto e a tutti; spesso anch'io rimango confuso di fronte ad alcuni post e mi avvalgo della stessa libertà di cui ti avvali tu ora: evito solo di farne pubblicità (a questa libertà). Ti ringrazio per aver specificato che l'argomento o l'esposizione, ti ha confusa: proverò in futuro a rendere meno ostici i post.
    Comunque rilassati, non stavo criticando D.D. ne tanto meno stavo esaltando il CNC

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  70. Voglio spezzare una lancia in favore di osservante, cari amici. Dall'esterno non è facile capire il dolore causato dai danni causati dal cammino. Danni che spesso e volentieri sono irreversibili.
    Osservante non sa che la domanda da lui posta suona allo stesso modo di tante raccomandazioni dei catechisti, riguardo al chiedere perdono ai propri persecutori, perché mentre lui pensa al passo evangelico del "pregate per i vostri persecutori" noi sentiamo ancora quelle richieste assurde dovute alla mistificazione del Vangelo operata da Kiko.
    A Osservante chiederei solo di avere la pazienza e la delicatezza che sono necessari di solito per trattare con i malati gravi negli ospedali, perché il CNC ci ha causato delle ferite dolorosissime nell'anima e ogni volta che si affronta l'argomento si rischia di affondare il dito nella piaga.

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    Risposte
    1. "Pazienza e delicatezza come per i malati gravi negli ospedali"?
      Ma se il suo problema nasce proprio da questo, dal pensare di avere a che fare con persone malate e corrose dall'odio!
      Nessuna delicatezza, dica pure tutto quello che pensa, sappiamo bene cosa rispondere, basta che le risposte vengano ascoltate.

      Elimina
  71. @D.D. del 31 maggio 2017 13:11

    Condivido pienamente, non volevo difendere Kiko Arguello ed i suoi scudieri, ne giustificare il loro operato ed è giusto raccontare cosa e come succede, così che le persone possano rendersi conto.

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  72. @BPS: Grazie della correzione, ne farò tesoro

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  73. @BPS: Pregare per chi mi ha fatto del male (ma tanto), per me è stato utilissimo; mi rendo conto che è un'esperienza personale ma... davvero così rara?

    RispondiElimina
  74. Problema

    Se la Chiesa Cattolica insegna che:

    A è cosa buona
    B è cosa buona
    C è cosa cattiva
    D è cosa cattiva
    E è cosa buona

    Se Kiko Arguello insegna che:

    A è cosa cattiva
    B è cosa buona
    C è cosa buona
    D è cosa cattiva
    E è cosa cattiva

    Allora se una persona afferma che

    B è cosa buona

    Può essere tacciato di essere seguace dell'Arguello?

    RispondiElimina
  75. Domanda ulteriore

    Se chi è dentro, oppure lo è stato, non è credibile perché gli rimane il marchio;
    se chi sta fuori non è credibile perché non può comprendere

    Chi rimane credibile?

    Se io vengo creduto o meno, qui, non fa molta differenza per me; il problema è più generale e rimarrà a prescindere dalla mia presenza in questo cyber-luogo.

    Se rimangono credibili solo coloro che ci confermano in tutto, non si rischia di rimanere intrappolati in un circolo chiuso? (E' una domanda e non una polemica)

    RispondiElimina
  76. Valentina Giusti
    Vi chiedo scusa se ho dato l'impressione da te descritta nel post del 31 maggio 2017 14:01
    Posso dirti che non considero nessuno, qui dentro, come malato e corroso dall'odio.

    Puoi crederci o meno, questo sta a te. Io posso solo chiederti perdono.

    RispondiElimina
  77. Brava Valentina,
    condivido in pieno, non so per gli altri ma penso di poter vantare, da sempre, una discreta salute mentale e spirituale che mi ha consentito di non condiscendere alla richiesta, a me personalmente rivolta in modo esplicito da Kiko, di portare il mio cervello al Moria e immolarlo, perchè avevo - a dire del profeta - l'idolo della mia ragione.
    Il vero problema suo è che non mi sottomettevo ai suoi comandi SENZA CAPIRE, perchè, sempre a suo dire, OBBEDIRE SENZA CAPIRE E' ANCORA MEGLIO. La fede è ancora più grande.
    Questo ti viene detto dopo 30 anni di cammino, fatte tutte le tappe e anche il viaggio in Israele.
    Tanto bene stavo e sto che lo ho letteralmete mandato a quel paese, lui e le sue empie teorie.
    ---------------------------------------------------
    @ Beati pauperes spiritu

    prima di scrivere, leggi anche i miei commenti, per favore, dare l'idea che qui siamo come i malati gravi negli ospedali, che poi essendo i danni che provoca il cammino tutti spirituali e morali, alla fine si trae una sola conclusione che, fino alla perfetta guarigione, quello che questi poveri malati dicono è attendibile, sì e no!

    dici infatti:
    "perché mentre lui pensa al passo evangelico del "pregate per i vostri persecutori" noi sentiamo ancora quelle richieste assurde dovute alla mistificazione del Vangelo operata da Kiko"

    e concludi in bellezza:
    "A Osservante chiederei solo di avere la pazienza."

    Qui non c'entra proprio niente la preghiera per i persecutori, Kiko non mi ha mai perseguitata e, quando me ne sono andata, ha dato un sospiro di sollievo; per il perdono ho già spiegato lungamente. Rimando ai precedenti commenti.
    ----------------------------------------------------------
    Come conclude Valentina
    sappiamo bene cosa rispondere, basta che le risposte vengano ascoltate.

    Infatti, caro Osservante, ognuno sceglie di leggere i post che più gli aggradano, non deve rendere conto a nessuno, sei tu che con i tuoi interventi, ne riporto un paio,
    pretendi, con tono da maestro davanti alla classe, di interpretare cosa uno ha nel cuore, chiaro che se non mi riconosco devo spiegarmi per forza.
    1.
    "Quanta pace ha il cuore di chi (giustamente) prova rabbia nei confronti del CNC? Quindi a chi conviene il perdono? Provate a riflettere quanto godimento possa provare l'Avversario nel vedere un cuore senza pace"
    2.
    finchè non si riuscirà a perdonare, non si riuscirà a trovare pace: ma come si fa a perdonare? Non è cosa umana il perdono vero...

    Va bene, basta così.

    Pax

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  78. @ B.P.S.

    io non ho inteso la domanda di Osservante come un invito a perdonare il carnefice,
    ma come una domanda senza via d'uscita, ed in questo senso tipica di chi vuole mettere in difficoltà piuttosto che attendere ed ascoltare una risposa.

    neanche il post del 31 maggio 2017 13:42 mi sembra molto limpido.

    Troppe domande che presuppongono un retro-pensiero....

    RispondiElimina
  79. Quello che volevo dire Valentina, era con un pizzico di ironia, tutti quelli che passano qui e criticano la nostra solenne incazzatura ma non avendo fatto il cammino (o avendolo fatto ma conservandone "un buon ricordo") ci trattano un po' come se fossimo dei malati.
    Malati lo siamo stati e molti lo sono ancora, ma non per malattia mentale, quanto invece per il dolore che ogni volta si rinnova a sentire Kiko, leggere Kiko, sopportare i neocat e pensare a tutte queste cose. A me fa male, si, e tanto.

    Certo è che a sentire ancora discorsi sul pregare per Kiko, dopo quello che ha fatto e quello che continua ostinatamente a fare mi sto annoiando anche io.

    A Osservante:
    Si, è possibile persino che Kiko dica una cosa corretta, diciamo cattolica, o che ci si avvicina parecchio.
    Persino nell'orrendo volume della Traditio si trova qualcosa di cattolico, solo che quello è lo specchietto per le allodole, per far credere che in effetti , in radice il cammino sia buono e che ogni tanto ci siano delle "espressioni imprecise o non proprio ortodosse", mentre invece il cammino è malato alla radice.

    Se siamo molto molto arrabbiati, io lo sono, è perché siamo stati ingannati, perché dietro di noi ci sono parenti e amici ancora in cammino e che subiscono,
    perché abbiamo visto persone sprofondare ed essere spinte giù dagli stessi che avevano promesso di aiutarli,
    perché Kiko è un megalomane che trascina con sé milioni di persone insegnando una dottrina eretica e inquinando la Liturgia,
    perché questa gente truffa il prossimo e ruba, vivendo a spese degli altri,
    perché mentre fanno la bella vita poi costringono i deboli e i semplici invece a sacrificare tutto per immolarlo all'idolo Kiko,
    perché Kiko è un impostore della risma peggiore ma viene protetto e adulato da vergognosi potenti appoggi, come il cardinal Filoni
    perché vogliono ora, non contenti, pure santificarsi a spese della Chiesa!

    Insomma Osservante, come si fa a non comprendere il motivo per cui mi auguro che Kiko sia scomunicato e cacciato dalla Chiesa Cattolica nella quale abusivamente si è incistato come un parassita da cinquant'anni?
    Come si fa a non capire che con Beliar e le sue opere non si può assolutamente scendere a compromessi?

    E il Vangelo stesso dice chiaramente, che se uno non ti vuole ascoltare, se non vuole ascoltarti nemmeno in presenza di testimoni e se si ostina nella sua strada anche davanti all'assemblea allora "sia per te come un pagano e un pubblicano"?

    Ecco, Kiko è per noi, ormai, come un pagano e un pubblicano, un non cristiano, perché si ostina a compiere il male, e persino a rincarare la dose e puntare ancora più in alto!
    Si, certo che possiamo pregare per lui, che si ravveda, certo che pregheremo per i poveracci, come me, che hanno subito la dottrina inquinata di Kiko e per causa sua si sono ammalati nello spirito, soffrendo dolori infernali per anni e anni e ancora oggi sono influenzati da quella dottrina sballata e da quella dottrina hanno ricavato frutti di morte.
    (perché l'eresia conduce alla morte, in definitiva).

    RispondiElimina
  80. Mi pare, Osservante, di avverti dato una risposta completa un po'sopra. Tu non puoi rispondere ad una risposta che ho dato ad un altro intervento come se fosse la mia risposta principale rivolta a te.
    Intanto non hai nulla di cui chiedermi perdono, io mi sto divertendo e i tuoi interventi, per quanto un po' disturbanti, ma solo per il fatto che non si capisce chi tu sia realmente e a che conclusione intenda giungere, possono essere utili se servono da stimolo per tutti.
    Però non è simpatico il fatto che tu ti rivolga a tutti in generale, come già ti ho spiegato prima, utilizzando dei trucchetti dialettici per dimostrare che qui tutti siamo autoreferenziali, non obbiettivi e, per sovrappiù, pessimi cristiani.
    Intanto, chi sei tu? Uno che ha perdonato il proprio nemico, per il quale hai anche pregato.
    Benissimo.
    Ti ho chiesto se il tuo nemico era un guru, nella cui organizzazione hai passato decenni, a cui hai devoluto migliaia di euro, tempo, vita, sull'altare del quale hai sacrificato affetti familiari. Ti ho spiegato che, ciascuno di noi, può essere in una fase diversa della presa di coscienza in uscita da una esperienza di manipolazione mentale e spirituale, fase durante la quale è vitale rivalutare la propria esperienza passata scoprendo che tutto ciò per cui si era colpevolizzato, era responsabilità diretta di altri, quindi può essere in una fase in cui ancora non è possibile stendere il velo del perdono.
    Non solo: ti ho detto che qui ci sono persone diversissime, più d'uno dei commentatori di punta il cammino non l'ha mai fatto e lo conosce dall'esterno, altri che ne sono stati lambiti nella propria famiglia, altri, come me, che l'hanno conosciuto e fatto una vita fa. Altri sono ancora in cammino, più o meno dubbiosi. Altri ci hanno passato una vita e ne sono fuori da pochissimo...
    Ebbene, siamo qui per condividere tutte le nostre visioni ed esperienze per fare un servizio alla verità, non per condannare o per giustificare, tantomeno per giudicare la cattolicità di nessuno, dato che c'è anche chi ha perso la fede a causa del cammino, e anch'essi hanno diritto qui a dire la propria opinione.
    Se vuoi farti capire, racconta per sommi capi perché ti interessi di cammino, cosa ne sai, che esperienze ne hai avuto. Per una volta, fatti osservare dagli altri e metti via la lente di ingrandimento.

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  81. @Valentina Giusti: posso solo in privato, non qui

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    Risposte
    1. Se ti fa piacere la mia mail è Valentinagiusti4@gmail.com

      Elimina
  82. Tanto per finirla qui, preghiamo tutti per Sankiko aspirante martire, con un suo allegro canto: Portami in Cielo, leggermente modificato al caso specifico.

    Tutti insieme, a gola spiegata con bonghi e chitarrelle:

    "Portalo in cieeeelo, portalo in cieeeelo, oooooooh ooooh Signore!

    perché il mooooriiiiire, perché il mooooriiiiire è certamente miglioooore!

    è certamente miglioooore

    per lui e per noi, per lui e per noo o o oi!


    Tanto lo dice da cinquant'anni che spera di morire presto, tra un sigaro e un'aragosta.

    Accontentiamolo...

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  83. x Apostata

    --- scopro ora che esiste veramente questo canto ... (e infatti c'è anche su youtube)
    avevo sentito una cosa simile da alcuni anti-NC un po'goliardici, ma ci ho fatto una risata, credevo fosse una parodia inventata da loro!

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  84. Buongiorno,
    scusate se le mie osservazioni possono sembrare fuori luogo.
    Kiko è un falsario che ha ingannato molti e purtroppo continuerà a farlo applicando la sua scaltra strategia, coadiuvato dai più stretti accoliti della setta.
    Secondo il mio modesto parere, non gli importa affatto che Carmen sia canonizzata, sa benissimo che Carmen non possiede nessuna delle virtù richieste e che si tratterebbe di uno scandalo troppo palese.
    A Kiko interessa la propria canonizzazione.
    Temo che, con la vicenda di Carmen, si sia creata la situazione che offrirà ad un clero dimostratosi "malleabile" l'occasione di mostrare il rigore impeccabile nella valutazione del primo caso neocat (Carmen), salvo poi sulla scorta di questo, pronunciarsi sul secondo processo che riguarderà il defunto Kiko sbandierando indipendenza e purezza di giudizio (vista la severità dimostrata nel processo di Carmen).
    In altri termini si offrirebbe la possibilità di salvare la faccia dicendo no alla prima e si al seconda causa di beatificazione.
    Per Kiko la causa sembra già avviata vista la stampa di santini e le attività in atto per creare il clima psichico collettivo adatto.

    In quest'ottica, anche per cercare di neutralizzare il preziosissimo lavoro di questo blog che illustra le nefande eresie della setta neocat cristallizzate nei mamotetri originali e tuttora insegnati, temo una spinta verso un'ulteriore mimetizzazione con la dottrina cattolica attraverso l'adozione più sfacciata di devozioni sane (internamente criticate).
    Penso che, al fine di vedersi santificato e la sua opera perpetuata, Kiko intenda diluire la sua setta nella Chiesa ritenendo, da bravo falsario, che sia secondaria l'assunzione delle vesti esterne, se il fondo resta immutato. Anzi, così il veleno agisce di più in profondità ed ampiezza.
    I preti neocat risulteranno più che adatti allo scopo.

    Questo secondo i perversi piani umani, poi è Dio che dispone.

    Ringraziandovi per la preziosa opera di verità che conducete vi saluto.

    Stefano

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  85. Quello che dovevo dire in merito l'ho detto: fatene quello che volete, perché ormai è roba vostra, è pubblico... accolgo le vostre critiche sperando di migliorare.

    Grazie

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  86. 30anni

    l'apostata Tanto per finirla qui, preghiamo tutti per Sankiko aspirante martire, con un suo allegro canto: Portami in Cielo, leggermente modificato al caso specifico.
    Tutti insieme, a gola spiegata con bonghi e chitarrelle:
    "Portalo in cieeeelo, portalo in cieeeelo, oooooooh ooooh Signore!


    Devo deludere l'apostata, niente di originale. Sin dalla prima uscita del canto un quindicina di anni fa lo stesso fu immediatamente adattato per riferirsi (scherzosamente si intende ...) a fratelli di comunità noiosi o fastidiosi. Soprattutto furono, e sono, presi di mira i cantori stessi; sia quando le performace canore sono, diciamo, scadenti, sia quando gli stessi danno prova della tipica altezzosità così comune tra i cantori NC neocatecumenali, pronti a scnnarsi per cantare il preconio alla veglia pasquale oppure ad accaparrarsi la fetta maggiore dei canti settimanali. E la cosa divertente (me ne accorsi subito) è che quelsta canzone adattata è particolarmente divertente se viene cantata con accento tipicamente romanesco e con l'aria ispirata tipica del "genuino" cantore ... Sarebbe molto interessante creare un thread con esperienze ed aneddoti relativi a quello che nel libro dei canti è definito "un compito umile ma essenziale, quello del cantore". Sì avete letto bene "UMILE".

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    Risposte
    1. Grazie, 30anni!
      Sappiamo bene che il popolino neocat reagisce all'assurdo autoritarismo dell'ultimo "ispirato" emulo di Kiko e dell'ultimo cantore stonatello, con delle feroci parodie e prese in giro, di cui abbiamo un pallido riflesso in gruppi FB tipo Neocatecumenal fails...
      Però non c'è nulla di più arcano dell'autoironia neocat!
      Attendiamo contributi dai camminanti per un simpatico thread sull'argomento.😉

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  87. @ 30anni

    Conosci "Cavallo e Carrettiere" da dedicare ai neocat buzzurri?

    Bye

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  88. Io conosco cammello e cammelliere da dedicare ai neocatecumenali talebani!

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  89. John,
    Suor Faustina, è stata per i tempi di allora, una Santa "quasi subito",
    canonizzata da GPII, che invece è stato un "Santo Subito".

    "Coroncina della Misericordia?"

    Non ne ho bisogno; il Rosario si recita senza innovazioni o variazioni sul tema; come è sempre stato.
    ---

    RispondiElimina
  90. P.S.

    Papa GPII, se fosse vissuto qualche anno in più, probabilmente avrebbe riconosciuto anche Medjugorje; andatevi a vedere la biografia dei cinque vedenti in questione e traetene le conclusioni.

    Nulla a che vedere con i Veggenti Veri, Francisco e Jacinta Marto a Fatima, e Bernadette a Lourdes, canonizzati, si, ma non subito!
    ---

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