mercoledì 27 settembre 2017

Castronerie gigantesche al secondo scrutinio

Il "secondo Scrutinio" neocatecumenale, così come descritto da una catechista "pentita", è un massacro, durante il quale vengono dette castronerie pazzesche che fanno davvero male alle coscienze. Secondo i suoi superiori gerarchici, cioè i suoi cosiddetti "catechisti", non avrebbe dovuto preoccuparsi: bastava la buona fede e il Signore avrebbe aggiustato tutto.

Immagine che rende l'idea della notte
oscura a cui conduce il cammino
Il tema del secondo scrutinio mi appassiona e non posso non dare la mia esperienza. Sono stata "catechista" del Cammino per molti anni e credo di aver sempre dato il massimo del mio tempo, attenzione e preparazione per ogni catechesi, convivenza ecc.

La mia sincera convinzione era che quella strada fosse la volontà di Dio per me. Eravamo seguiti da un religioso molto in gamba che sapeva infondermi sicurezza soprattutto i primi tempi. Sentivo la responsabilità di ciò che annunciavo e quindi avere in equipe un sacerdote bravo mi consolava.

Ben presto il religioso fu trasferito e noi ci sentimmo persi. I nostri catechisti ci dissero di continuare confidando in Dio che non ci avrebbe mollato.
Vengo al punto.
I secondi scrutini.
Ripetevo ai "catechisti" che gli scrutini erano un massacro, venivano dette delle castronerie gigantesche, facendo veramente del male alle coscienze.
Coloro che venivano scrutinati neanche se ne rendevano conto, ma io sì.
Tornavo a casa scossa profondamente. Non me la sento di farvi esempi altrimenti non finisco più.
Per farla breve quando ne parlai con i miei "catechisti", raccontando cosa succedeva sapete cosa risposero? "Non preoccuparti: basta la buona fede. Il Signore sistemerà tutto". Sono uscita di corsa.


Ed ecco una bella disamina delle risposte preconfezionate dei catechisti agli scrutini (le cosiddette "corbellerie pazzesche") scritta da EX-NC-???
Per le persone che pensano che il Cammino sia un movimento come gli altri e che gli errori siamo frutto della debolezza umana e come tutti i movimenti il Cammino ha anche degli aspetti positivi dedico questi esempi.
Ricordo che la persona risponde ai catechisti di fronte a tutta la comunità.
Negli scrutini:
  • se sei single ed hai una relazione sentimentale ti chiedono se hai rapporti prematrimoniali
  • se rispondi affermativamente ti dicono di pensare al matrimonio. Se uno risponde che non ha lavoro e che sta ancora studiando ti rispondono che si devono fidare di Dio che lui provvederà.
  • se sei sposato ti chiedono, ripeto di fronte a tutti, se hai mai tradito il coniuge. Ci sono mariti o mogli che hanno saputo li davanti a tutti dell'infedeltà del proprio coniuge. Ma ci pensate? Se uno lo fa notare la risposta dei cosiddetti "catechisti" è che in quel momento c'è lo Spirito del Signore e quindi questa verità in quel contesto aiuta la persona a perdonare e ha essere misericordioso e quindi serve per la conversione della coppia.
  • se sei sposato ti viene chiesto se sei aperto alla vita. Se rispondi di no, anche con solide argomentazioni (come l'astinenza), ti rispondono che non ti fidi di Dio e le argomentazioni non sono ascoltate. Inoltre vuol dire che tu vorresti essere il Dio della tua vita, e magari ti dicono che hai qualche idolo. Gli idoli, per loro, sono come il sale, da mettere ogni tanto nell'interrogatorio, oops, scrutinio, alla bisogna.
  • Icona della Trasfigurazione di Kiko.
    I mantelli a forma di becco di Mosè ed Elia
    fanno comparire sullo sfondo
    l'Occhio Onniveggente
  • chiedono se sei fedele al Cammino e se dici che non vai alle celebrazioni perché hai bimbi piccoli o familiari da accudire, ti dicono che hai l'idolo degli affetti e citano (in modo truffaldino) un versetto del Vangelo che dice "chi ama il proprio figlio o genitore più di me non è degno di me"
  • ti chiedono se hai dei avuto problemi con i fratelli di comunità. Se dici di si, non vogliono sapere se hai subito ingiustizie, non vogliono sapere il tuo punto di vista. Ti dicono che devi chiedere scusa al fratello. Se cerchi di controbattere ti citano (in modo ingannevole) un versetto del Vangelo che dice "se un fratello ha qualcosa contro di te lascia l'offerta e vai a riconciliarti con lui".
  • Ti chiedono se ti sei provato con i soldi oppure - a seconda del passaggio - se dai regolarmente la Decima. Se dici di no perché in quel momento sei in difficoltà economiche ti dicono che non ti fidi della provvidenza di Dio. Se poi dici che per un periodo l'hai data ma poi quando hai avuto bisogno non sono sei stato aiutato, ti dicono che la decima va data senza tanti retro-pensieri e si fermano lì, non cercano di capire perché uno nel momento del bisogno non è stato aiutato. Se uno dice che ha dato la decima ma non in comunità ma ad un'altra realtà che aveva in quel momento bisogno (convento, missione, terremotati), ti viene detto che uno deve dare la decima in comunità, dopo se vuole può aiutare anche gli altri. 
  • se si è fatto il passaggio della preghiera ti chiedono se fai tutti i giorni le lodi e se uno è sposato se fa le lodi tutti i giorni con il coniuge. Se uno dice che non recita la preghiera delle lodi ma va tutti i giorni a messa, oppure con il coniuge non fa le lodi ma i vespri perché la mattina per la gestione figli e/o lavoro non è possibile, ti dicono che non sei nell'obbedienza e che se ti sono state consegnate le lodi DEVI fare le lodi. Puoi anche fare il resto come andare a messa tutti i giorni, ma solo dopo aver fatto le lodi.
Una persona si sente di rispondere a tutte queste domande ed altre perché gli è stato inculcato che il non rispondere o dire una bugia vuol dire tacere o mentire a Dio, perché in quel momento i catechisti sono degli inviati di Dio e parlano ed agiscono per conto di Dio.
In tutto questo ci sono gli estremisti che dicono cose intime anche se non richieste esplicitamente. Alcuni dicendo anche peccati sessuali. Non ho mai visto un cosiddetto "catechista" che interrompano questi facinorosi per farli tacere dicendo che quello era ambito del foro interno. 
Io avevo subito un torto lavorativo e mi dissero che un cristiano deve prendersi l'ingiustizia e quindi se avessi iniziato la causa voleva dire che non mi fidavo della giustizia divina ma di quella umana. Addirittura ti dicevano di non ricorrere neanche al sindacato, aderire agli scioperi...
Kiko sfrutta il Family Day
per fare il suo show personale
  • Se il datore di lavoro commetteva un'ingiustizia, ti dicevano che come cristiano dovevi prendertela. Tutto senza specificare caso da caso, senza un minimo di discernimento. Ovviamente il discorso era diverso se ti citavano altri in tribunale, in quel caso ti dicevano che era ovvio che ti dovevi difendere. Ma se tu ricevevi un torto lavorativo o di natura economica non dovevi ricorrere alla giustizia umana. Per reati penali non ho testimonianze dirette o indirette quindi non so dire.
Mi si sono aperti gli occhi per il Family Day. Ci avevano sempre detto di accettare le ingiustizie, di non resistere al male e quindi niente forme di protesta o denuncia rispetto anche a ingiustizie sociali. Poi ci "chiesero" di partecipare in massa al Family Day. C'era da rispondere "non partecipo perché mi fido del Signore e della sua giustizia", ma in quel caso Kiko doveva far vedere la sua forza e quindi il suo peso politico.

38 commenti:

  1. Prendere delle frasi singole dal vangelo puoi far dire a Gesù quello che vuoi. Quello che vorrei dire ai dubbiosi neocat che volessero uscire dalla comunità di farlo tranquillamente di fidarsi del Signore che gli aiuterà nè più ne meno come in comunità. Dio agisce fuori dagli schemi dei catechisti,non si fa ingabbiare da nessuno e da nessun movimento. Agite come figli di Dio che sono liberi. Non siate schiavi di questa setta.

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  2. E' esattamente quello che succede in tutti gli scrutini del secondo passaggio.
    Plateale dimostrazione che i cosiddetti kikatekisti illuminati, discernenti e ispirati permanenti sono solo dei pappagalli.

    Non vanno dimenticate nemmeno le ispirate "ricette" imposte ai malcapitati camminanti dall'ispirata equipe, anche quelle sempre uguali indipendentemente dalla situazione e imparate a pappagallo:
    -fai un'elemosina che ti faccia sanguinare il cuore;
    -vai una giornata da solo, senza la famiglia, in un luogo isolato e prega e medita;
    -vai una settimana nel convento che ti diremo e segui la vita della comunità religiosa;
    -fate un secondo viaggio di nozze;
    -chiedi perdono a Tizio (qualunque porcata ti abbia fatto).


    Per quanto riguarda la decima, è uno dei momenti-clou dello scrutinio. Se poco poco ti azzardi a dire che non puoi darla regolarmente, il capo-equipe grida come un ossesso.
    Chiedono pure come ci si è provati nei beni, tradotto significa: quanto e cosa hai mollato alla setta.

    Siccome i pappagalli parlano senza pensare, la domanda sull'apertura alla vita la fanno anche a coniugi ultraottantenni.

    Nel caso dei matrimoni imposti a chi non ha ancora casa e lavoro, più precisamente strillano di "forzare la mano a Dio", il che è tutto dire.

    Del resto si sa, Liturgia e Messale possono essere presi a calci tranquillamente.
    Ogni parola o colpo di tosse di Sankiko ciarlatano va invece ripetuta immutabilmente all'infinito, magari scimmiottandone l'accento.
    Come dimenticare i celebri "ehm ehm" o "io stasera non sarei dovuto essere qui ma Dio lo ha voluto"?

    Altro che ispirati, sono solo dei pappagalli arroganti che pretendono di dettare legge nelle vite altrui.

    Con tutto il rispetto per i pappagalli, bestiole simpatiche, giocherellone e di compagnia. Il contrario dei kikatekisti, insomma.
    Forse perché i pappagalli, quelli veri, non sono neocatecumenali.

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  3. chiedi perdono a Tizio (qualunque porcata ti abbia fatto)....
    ma il Vangelo voi l´avete mai letto?????
    bah...

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  4. Toh, ma guarda: dal Vangelo veniamo anche a sapere che il demonio, quando tentò Nostro Signore nel deserto, partì proprio da espressioni delle Scritture...

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  5. San Paolo ai Corinzi scrive, pregandoli di riammettere nella Chiesa l'incestuoso:
    "Se qualcuno mi ha rattristato, non ha rattristato me soltanto, ma, in parte almeno, senza esagerare, tutti voi. Per quel tale però è già sufficiente il castigo che gli è venuto dalla maggior parte di voi, cosicché voi dovreste piuttosto usargli benevolenza e confortarlo, perché egli non soccomba sotto un dolore troppo forte. Vi esorto quindi a far prevalere nei suoi riguardi la carità"
    Quindi, raccomands la carità ma non senza giustizia!

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  6. @Anonimo delle 09:28
    Se proprio insisti nel Vangelo si parla d'altro

    “Signore, quante volte dovrò perdonare a mio fratello, se pecca contro di me? fino a sette volte?”

    "Se tu dunque stai per presentare la tua offerta all'altare, e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te, lascia lì la tua offerta davanti all'altare e va' prima a riconciliarti con tuo fratello; poi torna e presenta la tua offerta."


    Provo a farti un disegno:
    - io ricevo un torto, e il "colpevole" mi chiede perdono, sono chiamato a perdonare sempre, così come il Signore fa con tutti noi ogni volta che ci pentiamo.
    - io so che ho fatto un torto a qualcuno ( ha qualcosa contro di me ) e sono chiamato a riconciliarmi, leggi rimediare e/o chiedere perdono

    Quello di cui si parla nell'altricolo è ben altro:
    - io ricevo una ingiustizia, e proprio perchè trattasi di ingiustizia, purtroppo mi rimane il giudizio e nei casi più seri ( leggi abusi ) addirittura rancore se non spirito di vendetta. Nel cammino viene "preteso" che si chieda perdono per le reazioni alla ingiustizia senza che il "colpevole" abbia fatto altrettanto, in pratica la vittima diventa il carnefice, senza tenere minimamente conto della gravità dei fatti.

    Non discuto che quello che abbiamo nel cuore ci può consumare dal di dentro e condizionarci, perchè "dal cuore scaturuscono.....", ma la prassi del cnc è quella di strumentalizzare le conseguenze in noi de peccato di altri per dimostrare che siamo come e peggio degli altri, salvo poi finire il cammino con il mantra "non sono migliore di nessuno e non sono peggiore di nessuno".

    La capisci adesso la differenza? Il rischio è di ribaltare la "pagliuzza" con la "trave"

    Stiamo parlando di persone che hanno chiesto perdono agli assassini dei genitori e/o fratelli e/o figli, ai propri stupratori, senza che questi mai si siano pentiti.

    Dio sicuramente terrà ben conto di questi atti eroici, ma quello di cui si dicute qui è non sono nati dall'interno da una propria maturazione, ma forzato dall'esterno per passare lo scrutinio.

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    1. E quindi, bisogna ritirare le denuncia anche se ti hanno stuprato. Fatto successo. Tre assassini in libertà e una poverina abusata con tutte le pfne che porta addosso

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  7. all'Anonimo delle 09:28

    "ma il Vangelo voi l´avete mai letto????? bah..."

    Tipico pecorone neocat, che ha letto il Vangelo senza capire niente e ripete belando le idiozie dei kikatekisti.

    Asino pecorone, il perdono si concede a chi si pente delle proprie colpe e, impegnandosi a non far più del male, si adopera per rimediare, salvo l'inevitabile, legittima e doverosa pena.

    Altrimenti non avrebbe senso nemmeno la confessione e la Giustizia Divina sarebbe un assurdo, ed anche quella umana.

    Leggi ad esempio cosa ha detto il Papa sui sacerdoti che si sono macchiati di colpe gravissime.

    Secondo il tuo stupido post sarebbe il Papa a dover chiedere loro perdono per averli ridotti allo stato laicale.

    Vuoi vedere che nemmeno il Papa ha letto il Vangelo?

    Cos'è, ti preoccupi per Apuron?
    Le sue vittime non avrebbero dovuto denunciarlo secondo te. Lui invece aveva il diritto e il dovere di minacciarli.
    Perché non li ha perdonati e lasciati fare, come i kikatekisti impongono ai piccoli neocat?

    Immagina una bambina abusata. Secondo la tua idiota opinione dovrebbe andare dal suo aguzzino e chiedere lei perdono.

    Penso che tu sia un kikatekista, dato che il tuo post dimostra ignoranza, supponenza, mancanza totale di raziocinio.
    Per non parlare della profondità delle tue argomentazioni:"bah...

    p.s. Sciocco.

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  8. A proposito di questa confusione abissale che regna in cammino sul concetto di "perdono" a sproposito, voglio raccontare questo aneddoto personale. Avevo un problema con una persona, e il cammino mi ha indottrinato ben bene su questo fatto che del male ricevuto dovevo essere io a chiedere perdono. Una volta parlavo con un frate, un personaggio vicino ai nc ma non del tutto risucchiato nel sistema e gli spiegavo della mia difficoltà a riconciliarmi con questa persona per il fatto di non riuscire a chiederle perdono. In una semplice frase mi ha aperto un mondo, dicendomi: "La vera svolta per riconciliarti con questa persona non sarà quando riuscirai a chiedergli perdono, ma quando tu riuscirai a dirgli di cuore IO ti perdono". Ed era la sacrosanta verità! I catechisti che ti chiedono (comandano) di andare a chiedere perdono anche quando non hai niente da farti perdonare fanno un pessimo servizio alla verità e anche all'equilibrio mentale delle persone che li stanno a sentire. Inoltre non aprono la strada a una riconciliazione autentica ma solo a una manfrina ambigua e pericolosa che non porta a niente di buono. La realtà è molto più semplice del contorto mondo neocatecumenale ed è quella che si insegna anche ai bambini: se fai un torto sei chiamato a chiedere perdono, ma se il torto lo subisci, sei chiamato a perdonare. Andatelo a spiegare ai pezzi grossi per favore

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  9. P.s. per non parlare della geniale spiegazione che ti inculcano, quando di fronte a qualsiasi cosa una persona abbia subito, attraverso il gioco al massacro dello scrutinio ti portano ad ammettere di non essere peggiore della persona che ti ha ferito.
    Ciò significa ad esempio portare un ragazzino abbandonato dal padre a pensare che siccome anche lui (ragazzino) è un egoista di fatto non è migliore di un uomo adulto che abbandona moglie e figli; a una ragazza abusata che siccome è una persona che succhia affetto da chi gli è intorno di fatto non è molto diversa da un violentatore; a una persona vittima di violenze fisiche che siccome comunque è una persona che giudica non è diversa da un violento nel senso vero della parola. Vi sembra sano tutto ciò? E cattolico? A me no, e badate bene, gli esempi citati non li ho inventati

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  10. Non mi sembra che Gesù abbia mai chiesto perdono da chi subiva dei torti; ve lo vedete sulla croce che invece di perdonare chiede Lui perdono. Ma che vangelo leggono i catechisti?
    Poi non diamo troppa importanza a quello che dicono sappiamo già la nullità delle loro parole.

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  11. Li ho visti anche io quasi tutti questi esempi, Donna Carson, li ho subiti anche personalmente da persone che avrebbero dovuto consigliarmi nella Fede, su questioni importanti. Solo recentemente ho scoperto che queste persone avevano prostituito la loro anima a Kiko e che, anche per questo motivo, avevano una sensibilità atrofizzata alla dignità umana, oltre ad uno scarso senso della lealtà. Ormai considero un peccato anche il fatto di starli a sentire quando parlano di Dio, comprese le omelie della Messa.

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  12. Anonimo Anonimo ha detto... "chiedi perdono a Tizio (qualunque porcata ti abbia fatto).... ma il Vangelo voi l´avete mai letto?????
    bah..."

    Grazie del suggerimento, sono andato a leggere una edizione edita da un Centro Stampa neocat.
    Vi ho letto:
    "22 Aveva appena detto questo, che una delle guardie presenti diede uno schiaffo a Gesù, dicendo: «Così rispondi al sommo sacerdote?». 23 Gli rispose Gesù: «Ti chiedo perdono per averti sospinto a percuotermi». (Dal Quarto vangelo secondo Kiko).

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  13. Su Facebook un video della patetica pagliacciata clap-clap-clap di "presbiteri" kikiani nelle Filippine che celebrano la liturkikia.

    I kikos presumono che tale carnevalesco battimani sarebbe un rendere gloria a Dio nell'alto dei cieli (sottinteso: i santi dei venti secoli precedenti, più la gerarchia ecclesiastica di tutti i tempi, si sarebbero sempre sbagliati).

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  14. @ Lino
    E perchè non vogliamo parlare di quando tornò indietro al Tempio e chiese perdono a tutti i mercanti maltrattati dicendo che era un poveraccio e che non era meglio di loro?

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  15. @ Donna Carson 13:36
    Questo Kiko-vangelo segretato ancora non l'ho letto. In quale pro-manuscripto si trova, in una edizione corretta oppure in una originale? :-)

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  16. Bentornato Lino, si sentiva la tua mancanza!

    Il tuo commento delle 13:15 ad Anonimo de: "ma il Vangelo voi l´avete mai letto?????"
    fa lo stesso effetto del «Sono io» di Gesù nel Getsemani

    (Gv.18,6 Appena disse «Sono io», indietreggiarono e caddero a terra.)

    Pax

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  17. Il testo di oggi sul secondo scrutinio , mi ha fatto rivivere tempi bui della mie esperienza ncn , momenti che per quanto mi riguarda ho vissuto con paura perché sapevo di non aver corrisposto a tutte richieste che mi venivano fatte . Sicuramente la pressione era molto alta , per tutti ! Chi cercava di minimizzare altri , facevano vedere il lato peggiore di quello erano , era più d effetto ! Il mettere a nudo tutte le miserie e la vita dei fratelli riservava una certa morbosità tra di noi ...le pressioni c erano e anche forti specie sulla decima ho visto scene raccappiccianti , ridicole , adesso a distanza di tempo mi fa solo tristezza e non poca ! Ma penso che quel tipo di pressione ricevuta era la stessa che i catechisti avevano ricevuto e che li rendeva così oppressivi .Penso invece che nessuno ha il diritto di forzare di esercitare potere o imposizioni, fosse anche in nome di un bene superiore, perché questo metodo blocca le persone e impedisce di crescere e diventare indipendenti . Quanta naturalezza e spontaneità possono esserci nel rispondere a domande molto serie e personali quando si è seduti su una sedia al centro di una sala con tutti i fratelli che ti ascoltano . Ma che razza di mente ha avuto l ideatore di tutto questo ! . Alberto

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  18. @ Pax
    Ora non capisco, Pax. Nemmeno questa dell'Ego Eimi l'avevo mai letta. Ma non diceva così, il Kiko-vangelo?
    "Gesù allora, sapendo tutto quello che doveva accadergli, si fece innanzi e disse loro: "Chi cercate?". Gli risposero: "Gesù, il Nazareno". Disse loro Gesù: "Sono io! E vi chiedo perdono per questa vostra azione". La storia che indietreggiarono e caddero a terra nel vangelo del Centro Stampa neocat non mi risulta, non avrebbe senso: Gesù chiede perdono e quelli indietreggiano e cadono?

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  19. Beh, come in tutte le sette degne di questo nome, nel CNC si tenta di sopprimere qualsiasi reazione emotiva, anche se ampiamente giustificata, e soffocare l'autonomia del singolo.
    Questa riflessione mi è stata stimolata dal discorso sul fatto che "un cristiano deve beccarsi le ingiustizie".
    Il CNC, come chi scrive l'articolo, dà un'interpretazione ridicola e delirante del concetto di "chiedere perdono": come ha giustamente scritto Mav, il Vangelo parla di chiedere perdono a qualcuno quando gli si fa un torto, oppure di concedere il perdono a qualcuno se questo ci ha fatto un torto e ci chiede scusa.
    Ma da nessuna parte, e in nessun modo, la risposta di Cristo può essere interpretata come "se qualcuno ti fa un torto, chiedigli perdono". Chiedere perdono per cosa?!? Se è l'altro ad avermi fatto un torto, per cosa dovrei chiedere perdono? Al limite, anche se non mi chiede scusa, posso in cuor mio perdonarlo, perché il perdono fa bene in primo luogo a chi ha subìto un'ingiustizia.

    Ma chiedere perdono per "aver ricevuto un torto" è un'affermazione delirante, che trascende qualsiasi logica umana, e sguazza nella non-logica contorta del caos.

    E' un'interpretazione talmente strampalata che NON PUO' esser stata fatta per sbaglio, perché anche un bambino se ne accorgerebbe: è stata fatta con un secondo scopo. E' stata fatta per tenere il catecumeno in perenne stato di soggezione, in perenne stato di "errante" (nel senso "che sbaglia"), pure quando è stato lui ad aver ricevuto un'ingiustizia. L'obiettivo è far sì che il camminante si senta in dovere di chiedere sempre scusa per tutto, anche per quello che hanno fatto gli altri.
    La strumentalizzazione della Parola di Cristo è una delle pratiche più ripugnanti che ci possano essere: un Papa disse, se non sbaglio, "le peggiori eresie sono quelle che proclamano il Vangelo, ma vi aggiungono un po' di menzogna, come chi mette una goccia di veleno in un bicchiere d'acqua". Perché sono le più subdole e difficili da individuare, e possono trarre in inganno i cristiani in buona fede.

    (P.s. non ricordo se la citazione del Papa fosse testualmente così, ma il concetto era quello).

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  20. Un'altra domanda tipica del Secondo Scrutinio è quella sul pagare le tasse.

    Il fatto buffo è che gli alberghi delle convivenze, così come le baby sitter, sono pagati rigorosamente a nero.

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  21. Ruben ha detto...
    @ Anonimo ha detto...
    "Un'altra domanda tipica del Secondo Scrutinio è quella sul pagare le tasse.

    Il fatto buffo è che gli alberghi delle convivenze, così come le baby sitter, sono pagati rigorosamente a nero."
    ---
    Trasgredendo così le leggi civili e penali della Nazione; lucrando il Cammino dal 10%(IVA) per
    l'alloggio e ristorazione, al 22%(IVA) dell'affitto sale conferenze ed altro.

    L'albergatore o l'oste, sarà senz'altro contento, ma rischia di brutto per non aver denunciato ospiti, alle Autorità di Pubblica Sicurezza.

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  22. P.S.
    Se tanto mi da tanto, per le baby sitter stiamo borderline con la riduzione in schiavitù.
    ---

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  23. ... chiedono se paghi la decima -E- le tasse?

    Ma veramente? mettono la parola -decima- e la parola -tasse- nello stesso interrogatorio, senza paura che qualcuno le colleghi in modo molto scomodo?

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  24. La puntuale ed esigente Kikotax che non ammette ritardi. A quando lo spesokikometro?

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  25. Basta sapere un minimo cosa sia il discernimento e l'accompagnamento spirituale... ma veramente un minimo, non occorre essere Rupnik, per capire quanto quello che si fa in cammino durante gli scrutini sia totalmente all'opposto di tutto questo. Paolo

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  26. A me sembra molto semplice, il Vangelo chiede di avere "Carità", quindi chiedere perdono a chi si è fatto del male, e perdonare da chi si è ricevuto del male.
    Quindi carità verso le nostre vittime (chiedendo perdono per il male che gli abbiamo fatto)
    E Carità verso chi ci ha fatto del male, concedendo il nostro perdono (credo indipendentemente dal fatto che si sia pentito o meno).

    Nel cammino si rivolta esattamente il tutto.
    Non sono originali, sono contro il messaggio del Vangelo e dello spirito di Gesù

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  27. Vorrei farvi notare l'immagine della Trasfigurazione di Kiko, inserita nell'articolo.
    Quei cerchi concentrici dietro le spalle di Gesù, che dovrebbero simboleggiare i cieli della creazione nelle icone sono più di tre. Qui ne è stato abolito almeno uno per creare un effetto pupilla-iride, non rintracciabile nelle altre icone a cui l'autore si è ispirato. Completano l'immagine sullo sfondo, i mantelli di Mosè ed Elia che ne costituiscono le palpebre.

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  28. @Bruno:

    Hai perfettamente ragione.

    Il Vangelo dice di perdonare chi ci ha fatto del male (che si sia pentito o meno).
    Nel CNC si dice di chiedere perdono a chi ci ha fatto del male. E non si sa per cosa.

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  29. @ Ruben

    Senza dimenticare che stranamente per i gruppi neocat gli alberghi praticano prezzi superiori a quelli che fanno ai normali clienti.

    Perché?

    L'extra dove va a finire?

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  30. Un paio di notizie da Guam.

    Un giudice federale ha respinto la richiesta del vescovo pedofilo neocatecumenale Apuron di archiviare il caso. La responsabile della comunità neocatecumenale di cui Apuron è fratello di comunità, in qualità di avvocato di Apuron, ha annunciato alla stampa che tale decisione non è da considerarsi definitiva, tant'è che ha due settimane di tempo per presentare ricorso.

    Tim ha scritto brevemente all'ineffabile Cernuzio per dirgli che il suo articolo su Vatican Insider va bene tranne per alcune cosucce:

    1) all'inizio dell'articolo manca l'introduzione: «C'era una volta, tanto tanto tempo fa, in un paese molto molto lontano...»

    2) la mancanza del nome dell'intervistato: eppure l'articolo era stato posto nella sezione "Interviste" del Vatican Insider, non può mica limitarsi a citare fonti anonime e avvocati anonimi;

    3) il fatto che Apuron - come da sopraindicato articolo - sta tentando di scansarsi il processo, anziché sfidare in tribunale gli accusatori.

    RispondiElimina
  31. OT
    Sarebbe interessante verificare se il Card. Bassetti durante un incontro con i "missionari" cnc questa estate in Umbria abbia realmente detto il contrario di quanto ribadito a mezzo stampa dal presedente della CEAM.

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  32. l'apostata28 settembre 2017 07:55
    @ Ruben
    Senza dimenticare che stranamente per i gruppi neocat gli alberghi praticano prezzi superiori a quelli che fanno ai normali clienti.
    Perché
    L'extra dove va a finire?
    ---
    Infatti è contro ogni logica di mercato;
    praticamente è come se i supermercati,
    vendessero la merce più cara dei dettaglianti.

    RispondiElimina
  33. @ Nicola ha detto: "Nel CNC si dice di chiedere perdono a chi ci ha fatto del male. E non si sa per cosa"

    E non è dato saperlo, a meno di non entrare nella loro insensata concezione.
    "Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori": nel linguaggio biblico il peccato, la colpa commessa, il male agito, sono esposti alla stregua di un debito. Nel Padre Nostro ci è richiesto di estinguere con il perdono il debito maturato nei nostri confronti da chi ci ha fatto del male. Ora, nella concezione dei kiko's, che pure si ritengono maestri di S.S., quale debito posso io avere contratto nei confronti di una persona che mi ha fatto del male?
    Insensato, da ogni punto di vista.

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  34. Dal momento che in cammino si crede che sia il Signore a permettere il male con il fine ultimo della conversione o della manifestazione della Sua potenza, il povero Giuda necessario non è altro che un emissario della Sua volontà.
    Per questo motivo, ribellarsi all'emissario divino, comporta un peccato più grave del suo, perché mentre lui pecca per volontà di Dio, tu pecchi perché resisti al disegno divino sulla tua vita.

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  35. @Nicola

    "Nel CNC si dice di chiedere perdono a chi ci ha fatto del male. E non si sa per cosa."

    La 'spiegazione' che danno di ciò i CATECHISTI è che se qlcno ti ha fatto del male tu 'automaticamente' provi del risentimento verso di lui, lo 'giudichi male' e di questo 'giudizio' DEVI chiedere perdono.

    Ma la realtà è qlla che dici tu:

    "L'obiettivo è far sì che il camminante si senta in dovere di chiedere sempre scusa per tutto, anche per quello che hanno fatto gli altri." ..

    .. e io aggiungerei soprattutto per quello che fanno i CATECHISTI, perchè il MALE non è solo qllo PALESE che ti può fare un 'fratello di comunità' o uno di fuori per sua personale decisione ma è anche quello più NASCOSTO che fanno i CATECHISTI con i loro consigli sbagliati, il loro atteggiamento legalista e impositivo, i loro comandi su questioni più o meno importanti, al solo scopo di renderti dipendente dal loro giudizio su di te e ALLENARTI all' OBBEDIENZA a LORO, finchè essa diventa naturale come respirare.

    Che questi loro comportamenti sono SBAGLIATI appare chiaro se uno riesce a valutarli alla luce della propria ragione e della Parola di Dio

    ma loro, inducendo la persona a concentrarsi sul 'proprio peccato di giudizio' SVIANO l'ATTENZIONE, spingono la persona a NON riflettere su questo ma a sentirsi costantemente inadeguata e vedere come unica ancora di salvezza quella di aggrapparsi alle loro parole, ricercare la loro APPROVAZIONE, anche se questo volesse dire andare contro la propria coscienza forzandosi a fare gesti non 'sentiti'.

    Purtroppo è un fenomeno diffuso in varie forme, dello stesso genere ad esempio del bullismo, che sfrutta l'esigenza della persona di farsi accettare dal gruppo, per far parte del quale deve dimostrare, tramite delle 'prove' di rispettare e sottomettersi al leader.

    Quindi i CAPI NC, quando raccomandano questa pratica che le vittime devono
    'chiedere perdono' a chi fa del male, in realtà pensano a se stessi, cioè a tutelare il SISTEMA, perchè chi fa il male più grande sono propio loro.

    Roberta

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  36. A proposito del commento di Valentina, delle 18:09,

    l’uguaglianza orwelliana tra male e bene (ma anche tra altri contrari, come giusto/sbagliato etc) si manifesta in tutta la sua potenza anche nel momento in cui si prova a ragionare sugli errori del Cammino insieme ad un camminante straconvinto.

    Poiché dubitare del Cammino è male, il camminante interpreta ogni dubbio che arriva dall’esterno come la conferma, inviata da Dio, del fatto che il Cammino è bene.
    Del resto "il Cammino non è per tutti", men che meno per il Giuda che lo mette in dubbio (per confermarlo).

    Rispetto al cristiano della Domenica, che è autorizzato a convivere con dubbi di fede, inquietudini e perplessità, ma non per questo smette di cercare la Verità, chi frequenta il Cammino viene sottoposto ad un allenamento rigoroso di prontezza “mamotretica”, uniforme ed auto-assolutoria del Cammino, e anche a trincerarsi dietro una corazza ideolgica aprioristica che nessun argomento esterno possa scalfire. Anche se poi, a sentire loro, sono solo gli altri a "difendersi".

    Per questo penso che i Neocatecumenali dubbiosi siano già a buon punto nella loro impresa di riconquista, dal momento che hanno rotto la barriera dell’omertà spirituale e del tabù mentale. Penso anche con rimpianto alle persone che la causalità "male QUINDI bene" ha mandato in psichiatria, per sensibili e rette che sono.

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  37. Gli scrutini sembrano fatti apposta per DESTRUTTURARE la personalità dei camminanti.
    Vengono dette menzogne e fatte citazioni evangeliche in CONTRASTO con l'interpretazione della Chiesa.

    Ad esempio: Gesù dice che se uno si ricorda che qualcuno l'ha con lui, deve andare a RICONCILIARSI, ma non necessariamente a chiedere perdono.
    Se una vittima di stupro va a chiedere perdono allo stupratore, non si riconcilia con lui, perché lo stupratore rimane nel suo peccato.
    Questo è un modo di fare di chi ama la menzogna e detesta la verità.
    Chiamare bene il male e male il bene, è satanico.
    Chi si crede sempre in colpa si mette nelle mani dei catechisti che possono disporre di lui come una marionetta.

    Questo vale anche per l'invito a NON interessarsi della giustizia sociale.
    Kiko lo vada a dire al Papa che i deboli non possono chiedere giustizia e il Papa lo prende a calci, altro che approvazione!
    Il giudice che non fa giustizia, secondo Gesù, è iniquo. Non solo: Gesù non ha nessun biasimo per la vedova che insiste fino allo sfinimento per avere giustizia. Anzi, la loda.
    Ma al cammino servono adepti che non osano chiedere giustizia. Servono dei servi sciocchi e degli utili idioti da mettere a disposizione di Kiko.

    Dire poi che i catechisti durante gli scrutini parlano infallibilmente a nome di Dio, è pura ERESIA.
    Chi l'ha detto ? Chi ha dato loro questo mandato? Oppure è una "rivelazione" che Kiko ha avuto nelle sue "visioni" (NON APPROVATE dalla Chiesa)?
    Chissà se il Papa sapesse che i catechisti presumono essere infallibili, cosa direbbe!

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