lunedì 18 settembre 2017

Domande di una bambina a Kiko Argüello

In rete, ci siamo imbattuti in un interessante racconto di una giovane donna che supponiamo, da ragazzina, abbia avuto occasione di conoscere Kiko Argüello.
Ella racconta di come abbia visto con i propri occhi innocenti e indagatori alcuni eventi importanti del Cammino, ne abbia notato, con grande acutezza e maturità, le incongruenze e abbia posto delle domande all'iniziatore del Cammino ottenendone delle risposte molto dirette e significative. I fatti narrati risalgono agli anni 1998-99.


Chi è Kiko Arguello?

Chi è quest'uomo che cerca di spezzare le normali leggi Sacre, creando uno scisma che travolge moltissime Chiese, invertendo le norme liturgiche?
Ricordo con precisione un evento, una chiacchierata, così come ricordo tanti altri stralci di vita riguardanti questo superbo, ma astuto, fondatore neocatecumenale.
"Mi spieghi il significato che ha il cammino neocatecumenale? Perché camminiamo in modo diverso dagli altri?"
Ero adolescente, ma molto riflessiva.
La sua risposta fu:
"Il Cammino è un'arma che il Signore ci dà per sconfiggere la scristianizzazione che sta dilagando"
"Quale scristianizzazione?"
"Quella che coinvolge il popolo della Chiesa che non aderisce. Il cammino è un itinerario, uno strumento che Dio concede e che porta a riscoprire la bellezza del Battesimo. Il Cammino neocatecumenale si prefigge di far riscoprire il significato, complicato e ambito, del Battesimo; è importante percorrere lo stesso cammino di formazione delle prime comunità cristiane, solo allora avremo diritto al Battesimo!"
Parlavamo così, in modo un po' informale. Una chiacchierata improvvisata... come tante.
"Allora il percorso sacramentale che propone la Chiesa non è corretto!"
"No, non lo è."
Rimase dentro me un senso di incertezza e confusione.
La Chiesa sbagliava! Il percorso da Lei proposto era errato!
Osservavo quest'uomo, un poco ambiguo, un poco stranamente avvincente, con un modo di porsi tra l'affabile e il minaccioso.
Come mai un termine così forte? Un evento chiarirà questa mia espressione non casuale.

Seminario Redemptoris Mater
di Denver (Colorado)
Denver (Colorado).
Lì si ergeva una meravigliosa costruzione, un seminario Redemptoris Mater, entrammo, tralascio i particolari che hanno poca importanza, preferisco andare al sodo e presentare la storia di un povero fratello neocatecumenale, che suo malgrado si trovava ad offrire la sua vita, seguendo un carisma che non gli apparteneva, ma che aveva origine nel cammino e nella mente contorta dei suoi genitori neocatecumenali.
Durante la visita, così ambita da parte dei plagiati neocatecumenali, si eseguì un giro di esperienze. Durante tale situazione, questo ragazzo, dal viso gentile ma ansioso, forse a causa di ciò che stava per esprimere, con fatica comunicò il suo malessere. Ricordo che mise tutti a conoscenza del suo stato depressivo, che si sentiva amareggiato, che aveva dentro sé la voglia di andare via e ritornare al suo Paese, dalla sua famiglia. In definitiva, chiese il permesso di poter lasciare tale contesto.
Kiko lo osservava con fare provocatorio..

Sala per la "scrutatio",
copia di una "yeshivah" ebraica,
del seminario neocatecumenale di Denver
Non era contento, lo percepivo vistosamente.  Si avvicinò alla croce dorata, vi si aggrappò, e con tono violento (e dico proprio violento) iniziò a scuoterla e ad urlare. Non si rivolse a lui in particolare, ma generalizzò, creando imbarazzo in quel povero ragazzo già soggetto al suo malessere morale. Disse che chi desiderava tradire il cammino e Dio, avrebbe dovuto dirlo in quell'istante, che chi sentiva il bisogno di arrendersi alle tentazioni di satana, avrebbe dovuto affermarlo e andare fuori da quelle mura sacre!
Bella minaccia sottilmente velata!
Il ragazzo non disse nulla e, concluso il giro di esperienze, non seppi più nulla, mi rimase solo la consapevolezza che la minaccia morale era parte integrante del cammino... ma forse, mi rimase impresso anche lo sguardo imbarazzato del povero malcapitato.
Piano piano la mia mente stava scrutando, e intuendo, la vera natura del cammino neocatecumenale.

Direi che tale episodio appena espresso, non è nulla in confronto a ciò che in seguito compresi, comprensione nata dall'istruzione e dalle dirette parole del fondatore, che ingegnoso e sagace, ha intrapreso un percorso inverso che trasporta le leggi Dottrinali in dubbie interpretazioni. L'enfatizzazione dell'ebraismo: la Pasqua ebraica; il sacrificio eucaristico negato; la croce astile... circostanze dubbie che mi incitavano a documentarmi.

Entrai in una bellissima Chiesa,  tutti erano seduti, erano davvero in tanti, e un bellissimo e grande Crocifisso si innalzava davanti al mio sguardo sbigottito. Ero curiosa e entusiasta.

Ero molto piccola, ma ricordo ancora la bellissima atmosfera, e la musica soave e delicata che penetrava  non solo nelle orecchie, ma soprattutto nel cuore. Era una delle poche volte che, nella mia infanzia, solcavo il pavimento Sacro. Ne rimasi inebriata.
Queste rare esperienze mi invitavano a pormi delle domande.
"Senti Kiko, i cattolici della domenica si confessano sempre prima della Comunione, noi no! Come mai?"
"Non c'è alcun bisogno di confessarsi spesso. Siamo figli di Dio, Egli ci ha già perdonati nella Sua misericordia. La confessione... noi la facciamo spesso e spesso con risvolti più positivi. Si riceve l'aiuto della Chiesa."
Vorrei sottolineare che la parola Chiesa, per Kiko, assumeva il significato di assemblea, di comunità, quella neocatecumenale.
Quel "noi ci confessiamo spesso" stava a indicare i peccati personali dei neocatecumeni, barbaramente sciorinati e tanto barbaramente giudicati... da laici!

Il periodo era pieno di impegni e il Triduo Pasquale stava per compiersi. Ero ormai adolescente, amavo studiare e comprendere ciò che accadeva attorno a me.
Eravamo al compiersi del Giovedì Santo, l'assemblea era pronta per affrontare il mero teatrino kikiano. Il Vangelo di Giovanni fu più volte reinterpretato e catechizzato con dovizia di particolari... tramutati e rigirati!!!! Non vi era alcun ministro ordinato e da laici iniziammo, in quella stanzetta, la danza! Qui si comprende bene il concetto di perdono, frivolo e striminzito, che hanno i neocat.
Il responsabile inizia le danze lavando i piedi a tutti, assumendo il ruolo di Cristo (falsa umiltà e tanta superbia). Uno ad uno, tutti i fratelli, iniziano ad alzarsi e a lavare i piedi del fratello contro il quale avevano peccato. E via a quella strana scena ingarbugliata e priva di qualunque significato veramente sacro!
Il punto? Beh, risollevati e leggeri, i cari fratelli si erano in qualche modo "confessati". Tutti pronti ad affrontare la Pasqua, con animo umile e rinfrancato!

Un altro scrupolo, mai sopito, riguardava il concetto del perdono così come veniva presentato. Una donna, che frequentava il cammino assieme a sua sorella e fratello di sangue, confidò, dopo diretta domanda: "Quale peccato hai dentro?" (tengo ad evidenziare che la catechesi era incentrata sul giudizio!)
Spiegò che aveva molta rabbia verso una persona che non riusciva assolutamente a perdonare (per un fatto molto grave; la compresi nel profondo). Il catechista impose a lei e ai suoi fratelli, di dirigersi a casa di tale persona e chiedere loro stessi perdono a quell'immondo!!!
La donna rimase piangente perché fu aspramente rimproverata per il suo "cuore di pietra". Seppi, poco tempo dopo, che la donna e il fratello portarono a termine tale obbligo (immagino che sollievo... sì, come no).
Mentre l'altra sorella si rifiutò. Fu ovviamente ripresa per il suo comportamento non Cristiano.
Il perdono, dono donato da Dio e buon proposito cristiano, è il cessamento di risentimento nei confronti di un'altra persona, che risulta totalmente vano se reso obbligatorio e senza un giusto senso di contrizione e pentimento da parte dell' offensore. Tutto ciò, nel cammino, viene reso inutile.

Per capire ancor di più questo pensiero contorto e logoro, è doveroso parlare della liturgia "Penitenziale" nel modo in cui avviene nei meandri ingannevoli del cammino neocatecumenale.

Annientato il senso Sacro dei sentimenti umani e cristiani, tocca inesorabilmente ai sacramenti che, nella realtà sono volti alla Salvezza dell'uomo, ma nel cammino assumono altri sensi, molte volte a mo' di "macchietta". Come avviene tale stortura? (e qui me la prendo anche con i sacerdoti, che non intuisco per quale subdolo motivo, si alleano a tale eresia e perdizione).

L'assemblea pronta per il rito; una piccola ammonizione precede il tutto, in cui il responsabile esorta ad essere brevi e non approfondire per dare il giusto spazio a tutti.
Canti assordanti e fastidiosi, accompagnati da chitarra, bonghi e cembali, iniziano a innalzarsi coprendo le voci ma anche i pensieri. Come poter meditare e pregare in quelle condizioni? Ah, sì, non è prevista alcuna preghiera o meditazione in quel contesto... tutto in linea allora! Ci si confessa esponendo sommariamente i propri peccati, sperando sempre che il prete abbia davvero compreso ciò che gli veniva detto dato il trambusto! Si tornava al posto, nuovamente rinfrancati senza alcuna penitenza da effettuare o consiglio di cui far tesoro.

Cari fratelli neocatecumeni, il peccato non è vostra responsabilità, in fin dei conti siamo schiavi del peccato e finché viviamo su questa misera terra non vi è alcun modo per evitare il male: perciò il perdono, nella concezione kikiana, è un atto che il peccatore richiede senza alcuna forma reale di pentimento e ravvedimento. I fratelli neocatecumeni, che richiedono il perdono per il male causato, lo richiedono con tanto di superbia e costrizione alla persona offesa, ritenendo che l'atto misericordioso sia dovuto. Questa falsa disciplina inculcata e incisa nel tempo tramite continue catechesi, si insinua nel profondo come verità reale e illuminante.


La Domus Galileae, il nuevo Vaticano sul Lago di Genezareth
Le dottrine kikiane si differenziano da quelle cattoliche in molteplici varianti e sfumature, che incitano al peccato e alla menzogna. Una struttura anticristiana astutamente costruita per manovrare le Sacre leggi e rigirarle a proprio piacere.
"Kiko, il significato di perdono?"
"Il perdono è un atto già compiuto da Dio, bisogna donare la propria vita alla comunità che attraverso il suo percorso ripulisce da ogni peccato e ridona integrità. Arriveremo al Battesimo puri e Santi."
Ah, allora il Paradiso è salvaguardato! Basta donare la propria vita al cammino neocatecumenale e non peccare mai di apostasia!
Qualche dubbio mi sovviene! 

70 commenti:

  1. Il non cattolico Kiko invece di leggere ai n.c. solo le letture a lui comode per plagiare le persone, farebbe bene a leggere gli atti degli apostoli e saprebbe come migliaia di persone aderivano alla fede (credere in Gesù Cristo) e venivano battezzate famiglie intere compresi i bambini. Quindi non facevano nessun cammino.
    Per il resto sappiamo come quasi tutto è eresia. Io mi sono fatto un' idea del perchè ancora la Chiesa non lo abbia scomunicato ed è questa: questo papa sta cercando di unire tutti i cristiani e anche a scapito dell'ortodossia ha fatto riavvicinare i Luterani, i lefevriani,gli anglicani dicendo loro: non dovete diventare cattolici ( sarebbe proselitismo) restate con le vostre sigle basta che ci riavviciniamo. Motivo per il quale anche il c.n.è tollerato.Se la Chiesa avesse agito da subito oggi non avrebbe questo cancro nel suo interno, ed è costretta suo malgrado a sopportarlo.

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  2. Kiko ha inventato il Cammino e grida che chi desidera tradire il Cammino avrebbe dovuto dirlo in quell'istante (cioè autodistruggersi moralmente di fronte a tutti).

    Kiko ha inventato il Cammino e definisce "tradire Dio" e "tentazioni di satana" il nutrire dubbi sull'effettiva bontà del Cammino inventato da Kiko.

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  3. Kiko non è originale, è un luterano riformato che sta protestantizzando un milione di persone e decine di Vescovi.
    Non si è inventato niente, se non mischiare alla dottrina luterano/calvinista concetti ebraici e gnostici.
    L'eresia non è fantasiosa essendo opera del demonio che è simia Dei

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  4. Leggere questo post mi ha lasciata sbigottita.

    Una adolescente, sensibile e curiosa, acuta, come dimostrano i suoi quesiti, che ha la possibilità di porre domande puntuali nientemeno che a Kiko Arguello - iniziatore di un percorso di "fede" basato sull' "ascolto" e solo sull'"ascolto", nel quale il dialogo, la possibilità di porre interrogativi, non è previsto nè tollerato - è veramente una straordinaria notizia.

    Ancor di più sorprende CHE KIKO RISPONDA!, come riportato nella testimonianza dalla protagonista di questa strana storia che oggi è "giovane donna" ma che all'epoca era poco più di una bambina.

    Non è stato mai molto facile avvicinare il grande Arguello, tanto meno per porgli domande e se lo facevi era sempre a tuo rischio e pericolo.
    Tutt'al più, se ti andava bene, ti beccavi una risposta lapidaria, una sentenza indigesta, ma mai ragionamenti, dialoghi, scambi di idee come vediamo che, invece, egli fa con una ragazzina,sul finire degli anni '90!
    _____________

    Mi piace sottolineare la conclusione a cui arriva la giovane testimone:

    "Ah, allora il Paradiso è salvaguardato! Basta donare la propria vita al cammino neocatecumenale e non peccare mai di apostasia!"

    Deve averlo conosciuto proprio bene, la nostra ragazza, e da vicino il gran falsario.
    Dopo aver demolito la riconciliazione cristiana, instaurato l'impero dei prepotenti e violenti, ridotto in una sottomissione spaventosa piccoli, deboli e indifesi di tutte le comunità......
    Ha ridotto......
    il donare la propria vita a Cristo,
    nel donarla al "cammino neocatecumenale"
    e il peccato di apostasia, che è "defezione dalla fede",
    in abbandono della comunità e abiura del "potente c.n."

    Cose da pazzi!

    Mi farebbe moltissimo piacere conoscere la privilegiata interlocutrice del sommo Arguello, scostante con gli "adulti" - ai quali è stato inviato con le sue "visioni mariane" - e compiacente e disponibile con una ragazzina.
    A proposito....
    non ci ha ancora raccontato che nella visione
    gli è stato comandato di rinnovare
    anche il "Catechismo per i bambini e i fanciulli"!
    Ma con uno stile totalmente diverso dall'"Iniziazione per gli Adulti"!

    Pax

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    1. Alla faccia della bambina....mi sa tanto di manipolazione e di bambina inventata..

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  5. @Cordatus
    "Io mi sono fatto un' idea del perchè ancora la Chiesa non lo abbia scomunicato ed è questa: questo papa sta cercando di unire tutti i
    cristiani .. restate con le vostre sigle basta che ci riavviciniamo"

    Sì, questo è il 'dialogo ecumenico' ma nn è applicabile ai NC finché restano dentro alla Chiesa cattolica;
    perché con i cristiani delle altre confessioni si può dialogare proprio perché hanno la loro identità (sebbene anche loro con tante varianti al loro interno) ma i NC si definiscono 'cattolici', quando invece di fatto 1 altra identità ce l'hanno.
    Per quanto vale la mia opinione di semplice fedele, penso che la Chiesa farebbe bene, (proprio per fare chiarezza e indicare al maggior numero possibile di cattolici, compresi molti ora NC quale sia la strada giusta) a favorire l'allontanamento, volontario o meno, del Cammino Neocatecumenale dalla Chiesa stessa in modo che, una volta che il Cammino si presenti apertamente come 'un'altra religione cristiana' la Chiesa possa dialogare anche con esso.

    Può sembrare frammentazione ma non lo sarebbe se l'intento è appunto quello di realizzare una successiva UNITA' (che è poi la Volontà di Gesù) basata però sull'autenticità, ammettendo ciò in cui ciascuno crede alla luce del sole, senza il sotterfugio di apparire in 1 modo e pensarla in un altro.
    Come racconta il post, che mentre Kiko ossequia in pubblico Papa, cardinali e vescovi, si lascia sfuggire in 1 dialogo privato ciò che realmente
    pensa: "la Chiesa sbaglia noi no".

    Recentemente ho ascoltato dei dibattiti sul dialogo tra Cristiani e Islam e i relatori, sia sacerdoti che esperti di religioni e sociologi erano concordi su 1 cosa: il dialogo (quindi a maggior ragione una eventuale 'unità' nel caso si tratti di dialogo tra cristiani al loro interno) è possibile solo se ciascuno dei soggetti ha chiara la PROPRIA IDENTITÀ .. Se nn so chi sono io, avrò enormi difficoltà a capire chi è l'altro e a farmi accettare dall'altro.

    Roberta

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  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  7. @Cordatus

    La "UNITA'", come la comunione, il dialogo, tutto si fa SOLO se si pone alla base l'autenticità,

    come dice Roberta....
    "ammettendo ciò in cui ciascuno crede ALLA LUCE DEL SOLE, senza il sotterfugio di apparire in 1 modo e pensarla in un altro.
    Come racconta il post, che mentre KIKO ossequia in pubblico Papa, cardinali e vescovi, si lascia sfuggire in 1 dialogo privato ciò che realmente
    PENSA: "LA CHIESA SBAGLIA noi no".
    __________________________
    Ma vorrei dire a tutti quelli che tentano, ad ogni costo, di spiegare PERCHE'il Papa, con il cammino, agisce in un certo modo, perchè lo stesso fanno tanti Cardinali e Vescovi e Parroci....(mentre quelli più coraggiosi pagano caro ogni volta che sfidano a viso aperto il c.n.) che per me non c'è spiegazione, sono sgomenta e avvilita e, diciamolo pure, scandalizzata.

    Qui non si tratta di avere maggiore o minore tolleranza o essere intransigenti.
    Non ci sono sfumature possibili, sempre a mio modesto avviso.

    Chi opera nelle tenebre, chi mente è l'astuto nemico, il serpente antico, con lui nessun possibile accordo.
    "Non abbiate quindi niente in comune con loro". (Ef.5,7)

    Anche il falso ossequio per i Pastori della Chiesa presenti ai suoi incontri, di cui io stessa sono stata testimone tante volte, la dice lunga sull'adulatore bugiardo.

    Restavo scandalizzata da tanta falsa compiacenza...per poi vederlo mettersi le mani in testa, avvilito, appena l'ingombrante ospite andava via.

    Prova inconfutabile della totale insofferenza e impossibilità di maestro Kiko a sottomettersi quando gli venga espressamente richiesto di render conto ad un altro del suo operato.

    Pax



    Pax

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  8. A scanso di equivoci.

    Potrebbe comparire qualche neocat duro e puro strillando che la lavanda dei piedi la fa solo il responsabile, e quindi quella reciproca raccontata nel post è falsa.

    Il lavare i piedi a chi ti aveva fatto un torto o viceversa era di prassi ma molti anni fa. Fu abolito perché c'era sempre il poveraccio di turno inviso a tutti di fronte al quale si formava una fila di lavatori, con evidente imbarazzo e soprattutto conseguente rischio di abbandono della setta da parte del malcapitato.

    Bella poi la chiusura: "...Arriveremo al Battesimo puri e Santi."

    Palesemente Sankiko ciarlatano considera nullo il Battesimo impartito dalla Chiesa.

    Quello vero è solo nel Giordano con il didietro a mollo e la vestina griffata.


    p.s. Ma Il Nuovo Giovanni In Mezzo A Voi, la Cara Estinta S. Carmen (leggasi Sora Carmen) e Padre Mario il Muto sono stati battezzati nel Giordano con il didietro a mollo?

    E nel caso, da chi?

    E se no, perché?

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  9. Penso che queste considerazioni sul narcisista patologico vi ricordi "qualcuno"
    Lo ha voluto perché “essere in posizione di autorità assicura al narcisista un flusso ininterrotto di soddisfazione narcisistica. Nutrito dal timore reverenziale, dalla subordinazione, ammirazione, adorazione ed obbedienza dei suoi sottoposti, il narcisista fiorisce”. Così il Sam Vaknin, famoso psicologo aziendale, che ha scritto volumi sul pericolo rappresentato per le imprese dall’ascesa di leader con tale disturbo.

    Anche lo psichiatra Otto Kernberg, la massima autorità sul narcisismo patologico, ha segnalato lo stesso pericolo:

    “Individui dalle relazioni interpersonali eccessivamente autoriferite e autocentrate, in cui grandiosità e sopravvalutazione di sé si uniscono ai sentimenti di inferiorità che sono eccessivamente dipendenti dall’ammirazione esterna, emotivamente poco profondi, intensamente invidiosi, insieme sprezzanti e profittatori nelle relazioni con gli altri. La grandiosità e l’egocentrismo smodato dei narcisisti contrasta in modo sorprendente con la facilità con cui diventano invidiosi. L’incapacità di valutare adeguatamente se stessi e gli altri li rende incapaci di empatia, di scelte accurate nelle relazioni con le persone, che possono diventare tutte pericolose quando essi occupano posizioni elevate.

    […] . Un’ altra conseguenza del narcisismo patologico è la spinta a pretendere la sottomissione nei confronti del personale. Poiché i leader narcisisti tendono a circondarsi di yes-men e di abili manipolatori che sfruttano i loro bisogni narcisistici, i membri più onesti, ma anche più critici, dello staff vengono messi da parte”.
    Arx

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  10. @apostata
    Non è stato abolito il gesto di lavare i piedi ai fratelli con i quali si hanno problemi! Assolutamente vige ancora

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  11. @Apostata

    Guarda giusto a scanso di equivoci, ne Kiko, ne Carmen, ne Padre Mario sanno minimamente cosa vuol dire fare il cammino. Loro non lo hanno mai fatto, nessuno li ha mai scrutinati e MAI sono stati dentro una comunità, con tutto quello che ne comporta. Se guardi bene neanche gli itineranti sanno un bel niente, perché ormai sono 40 anni che non stanno nelle loro comunità, andavano solo per i passaggi, ormai hanno tutti finito il cammino da tempo compreso il matrimonio spirituale.
    Gli unici che capiscono sono i cetechisti delle comunità, e che MAI possono mettere in discussione gli itineranti e tantomeno Kiko, a meno di essere tacitati di chissà quale spirito immondo o crisi.

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  12. @ FIDES

    "Non è stato abolito il gesto di lavare i piedi ai fratelli con i quali si hanno problemi! Assolutamente vige ancora

    Nelle comunità di alto bordo della mia città lo hanno abolito.

    Poi non so cosa suggerisce l'alto ed illuminato discernimento ai capi e capetti di zona.

    Fattacci loro e delle loro estremità...

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  13. @FIDES
    Mi dispiace contraddirti ma le "regole" oggi prevedono solo il responsabile e solo in assenza del presbitero.

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  14. Complimenti a Valentina Giusti per l articolo, un altra conferma circa l'egocentrismo e la convinzione di kiko di essere il prescelto in mezzo a noi, mandato per illuminare e rinnovare quanto più gli aggrada a patto che nulla dei sui rinnovi venga a sua volta modificato, quello sarebbe disobbedire!
    A breve intendo provare a far ragionare alcuni dei miei ex fratelli ( quei pochi che mi hanno lasciato il saluto e che essendo da poco in cammino non del tutto circoscritti), avete da consigliare una sorta di "scaletta"?
    Può sembrare una richiesta stupida ma credo che se riuscissimo a costruire un insieme di prove o di argomenti che permettano ai nostri ex fratelli quantomeno di iniziare a ragionare ed informarsi sulla natura del cammino sia una bella risposta al trattamento che i catechisti ci riservano ( intendo il modo in cui cercano di toglierti credibilità ). Grazie in anticipo

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    1. Giro le tue congratulazioni all'autrice di questo contributo, veramente intenso e chiarificatore.
      Altri ti sapranno consigliare meglio di me sugli argomenti da usare con i fratelli ancora in cammino per indurli a ragionare sulle contraddizioni che questo cela.
      Secondo me una osservazione cruciale è quella che fa la ragazzina a Kiko all'inizio dell'articolo: se, per essere dei cristiani degni del battesimo è necessario il catecumenato così come interpretato nel cammino, allora la Chiesa è nell'errore, e lo è da millesettecento anni, mentre hanno ragione i protestanti, che subordinano il battesimo in acqua a quello nello spirito, cioè alla conversione che solo un adulto può vivere in pienezza.
      E poi potremmo continuare: se è giusto vivere il sacramento della confessione comunitariamente, sbaglia la Chiesa a farne un momento squisitamente individuale: se è giusto che il sacerdote si comunichi insieme al popolo, è in errore la Chiesa e i suoi libri liturgici sono da emendare; se stare in ginocchio è da schiavi e stare in piedi da risorti, sbaglia la Chiesa ad inginocchiarsi di fronte al sacrificio di Cristo; se comunicarsi seduti e tutti insieme è così importante da disubbidire per questo alle disposizioni della Chiesa, vuol dire che a Kiko (e ai protestanti che così fanno nella Santa Cena) è stata rivelata la verità, mentre la cattolicità brancola nell'errore.

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  15. http://m.asianews.it/notizie-it/Papa-ai-vescovi-giapponesi:-Siate-sale-e-luce-della-societ%C3%A0,-anche-andando-contro-corrente-41804.html

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  16. Ho letto gli ultimi 2 post uno dietro l'altro. Sono sconvolgenti. Se fossi un camminante starei in campana e comincerei a farmi domande.

    Nelle prossime ore dirò la mia, in questo momento non saprei dove cominciare, c'è molta carne al fuoco.
    E la carne che brucia è quella degli eretici (è una metafora)

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  17. Sono certo che questo post sarà una sorpresa anche per molti camminanti in buona fede, perché da quanto riportato appare evidente che:

    1) Kiko non crede nel Battesimo della Chiesa
    2) Kiko non crede nella Confessione della Chiesa.

    Il fenomeno Kiko sembra molto simile a quello di certi fondatori di sette, come quelli dei mormoni o dei testimoni di geova.
    Per Kiko nessuno, dal tempo degli Apostoli in poi, ha interpretato giustamente le Scritture (la Tradizione orale per lui pare non contare affatto).
    Kiko pensa di rifarsi alla Chiesa delle origini, ancora molto legata al giudaismo e che, oltre al Battesimo, ammetteva solo una confessione durante tutta la vita (forse per questo Kiko non dà importanza alle confessioni sacramentali ma solo a quelle tra "fratelli").

    E' vero, il perdono è un'esigenza evangelica, ma il perdono secondo Kiko avvalla la menzogna e non fa verità.
    Se chi ha subito un torto è lui che deve chiedere perdono, il male diventa bene e il bene male. Che significa a questo punto fare memoria? Che servizio di evangelizzazione si fa al malvagio che, invece di sentirsi perdonato nonostante il male che ha fatto, lo si fa sentire come avesse agito in modo irreprensibile?

    Fa impressione vedere una bambina che riesce a far rivelare a Kiko il proprio le proprie menzogne.

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  18. Date davvero uno spettacolo penoso di voi stessi. Si capisce che queste cose ve le scrivete da soli. Il papa apre di nuovo al cammino in Giappone e voi vi inventate torbide rivelazioni di bambine
    Poi avete fatto confusione con le date.
    Quando a Denver è stata fatta la GMG, il seminario non era stato ancora eretto.
    Justice

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  19. che significa che il papa apre di nuovo al cammino in giappone ?
    il papa ha menzionato esplicitamente il cammino?
    ha menzionato esplicitamente il giappone?
    cita le fonti, bugiardo!

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  20. l'articolo di asianews non è firmato.
    la lettera non menziona del cammino. sei un bugiardo.
    benedetto xvi aveva chiesto solo più tempo x riflettere. non aveva chiesto ai vescovi giapponesi di evitare la sospensione.
    i titoli redazionali di asia new sono fuorvianti.
    allora ci sono neo-catecumeni anche nella redazione di asia news???
    bugiardi... bugiardi matricolati seguaci di kiko il bugiardo.

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  21. Ricopio da commenti del post precedente

    Anonimo 18/09; 11:58

    cita un brano della seguente:

    Lettera del Santo Padre Francesco ai Vescovi del Giappone
    in occasione della visita pastorale del Cardinale Fernando Filoni,
    prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli
    dal Vaticano, 14 settembre 2017 - Festa dell'Esaltazione della S.Croce
    --------------

    nel passo in cui tratta dei movimenti ecclesiali approvati dalla Sede Apostolica.

    Vorrei sottolineare il seguente concetto in essa espresso:

    " .. essi (i movimenti) POSSONO essere di AIUTO nel servizio pastorale e nella missio ad gentes. Tali realtà contribuiscono all'opera di evangelizzazione; come Vescovi siamo chiamati a CONOSCERE e accompagnare i carismi di cui sono portatrici e a renderle partecipi della nostra opera nel contesto dell'INTEGRAZIONE pastorale.

    "POSSONO essere d'aiuto" significa che d'aiuto lo sono o non lo sono a seconda di quello che fanno, cioè se soddisfano alle condizioni dette, di essere "uomini e donne che intendono, con la loro partecipazione, vivificare il mondo in cui operano", ma se la loro INTENZIONE fosse un'altra, come quella di fare proselitismo per la loro particolare aggregazione ecclesiale, allora non "contribuiscono" per niente "all'opera di evangelizzazione".

    Questo concetto era già molto chiaro 6 anni fa ai Vescovi tutti del Giappone che si erano appunto sentiti "chiamati a conoscere" la realtà NC e a farla conoscere ai propri sacerdoti e fedeli. Dimostrando così di avere molto a cuore le persone loro affidate e il loro compito, in quanto Vescovi, di favorire "l'integrazione pastorale" delle varie realtà nelle loro diocesi.

    A riguardo, ho letto le seguenti lettere di due di loro, in cui appare evidente questo loro "cuore" di Pastori a imitazione di Gesù.

    Consiglio di leggerle a chi, come me, a volte si demoralizza un po' per l'atteggiamento troppo condiscendente che certi altri Pastori hanno nei riguardi dei NC. Sono parole che danno speranza, perchè finchè sento dei vescovi, dei sacerdoti, parlare così mi viene da dire che essi sono Gesù in mezzo a noi.
    CONTINUA

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  22. CONTINUA

    Non si tratta di affermazioni che vanno bene solo per la Chiesa del Giappone, perchè la Chiesa è appunto Cattolica, cioè universale e la situazione che descrivono possiamo verificare che vale anche nelle altre parti del mondo; ed in ogni caso è il metodo ad essere universale: ogni Vescovo deve guardare alla realtà che lo circonda e fare quanto è più adatto per i bisogni della sua gente.

    Il riferimento della pagina completa è in fondo, desidero però riportare alcuni passi, quelli che trattano più direttamente del CN, e che meglio chiariscono il significato di quella frase "possono essere d'aiuto" scritta 6 anni dopo da Papa Francesco.
    ---------------

    Dalla Lettera del vescovo di Takamatsu al clero, religiosi e fedeli della sua diocesi - Anno 2011 -

    ".. i problemi con il Cammino neocatecumenale non avvengono esclusivamente nella diocesi di Takamatsu e nella Chiesa del Giappone ..
    .. Durante l'incontro a Roma .. noi abbiamo sottolineato che il fatto che il Cammino neocatecumenale sia stato approvato a Roma non implicava automaticamente che una diocesi dovesse accettarne la presenza sul proprio territorio. Abbiamo anche sottolineato il fatto che la persona più adatta a comprendere al meglio la situazione della Chiesa locale è il vescovo e che ogni decisione presa a Roma deve iniziare con una discussione con gli ordinari locali.
    .... Mi aspettavo che i membri del Cammino neocatecumenale comprendessero da soli l'opportunità di dare prova di autodisciplina nelle loro attività. Ma visto che ormai il problema ha preso una dimensione internazionale non posso più aspettare.
    Ritornato da Roma, ho preso coscienza del fatto che avevo l'obbligo di rivolgermi ai fedeli della mia diocesi.
    .... Non è ammissibile che un organizzazione o un movimento facciano ricorso a ogni mezzo che è in loro potere per impedire al vescovo di agire nella propria diocesi.
    .... La situazione non consente a nessuno di privilegiare gli interessi di un gruppo ma piuttosto chiede che si rifletta su come ciascuno può mettersi a servizio della diocesi."


    Dalla Lettera dell'Arcivescovo di Tokio - Anno 2011

    "Negli ultimi vent'anni , la Conferenza dei vescovi cattolici giapponesi ha speso molto tempo ed energia sui problemi che riguardano il Cammino neocatecumenale.
    Con nostro grande disappunto questi sforzi non hanno migliorato la situazione.
    ....La Chiesa in Giappone è una piccola minoranza che rappresenta appena lo 0.3% della popolazione e io sono profondamente rattristato nel vedere le divisioni, i conflitti e il caos che sono seguiti all'arrivo del Cammino tra noi."
    ----------
    Testo completo:

    https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=10&ved=0ahUKEwjS86byzq7WAhVIORoKHfynBXUQFghKMAk&url=http%3A%2F%2Fwww.dehoniane.it%3A9080%2Fkomodo%2Ftrunk%2Fwebapp%2Fweb%2Ffiles%2Friviste%2Farchivio%2F02%2F201103112.pdf&usg=AFQjCNF044fhdGaxb6jiOPiLzAgmzaU8Qw

    Roberta

    RispondiElimina
  23. il seminario di denver è stato aperto nel 1995...fonte : sito ufficiale del seminario rm di denver.
    la testiomnianza della ragazza non parla della gmg di denver... justice o è analfabeta o è bugiardo.
    fino a oggi quel seminario ha prodotto solo 22 preti in 22 anni...fonte : sito ufficiale del rm di denver.
    risultato molto misero!! e non dice quanti di loro hanno abbandonato il sacerdozio...

    RispondiElimina
  24. mons kikuchi presidente della caritas giapponese ha detto che ci sono questioni irrisolte con uno di questi movimenti. fonte : intervista kikuchi su asianews.
    il cammino è irrisolto in giappone e crea divisioni. bravo monsignor kikuchi che ha detto queste cose anche se c'era minacciosamente filoni.
    è vero !! non è cambiatoniente. il cammino in giappone resta chiuso perchè è problematico.
    neo-catecumeni! eravate bugiardi prima e sieta ancora più bugiardi adesso.

    RispondiElimina
  25. hanno mandato filoni in giappone .. i vescovi giapponesi si aspettavano un annuncio tipo una visita del papa e invece niente.
    fonte : lo ha detto kikuchi e ha detto anche che i vescovi hanno avuto grande disappunto per la mancata visita.....allora significa che la visita era stata promessa informalmente x farli correre a tokyo da filoni!!
    e cmq i neocatecumeni subito trasformano la sberla giapponese in canto di vittoria.. bugiardi!! bugiardi!!

    RispondiElimina
  26. intervista kikuchi
    http://www.asianews.it/notizie-it/Mons.-Kikuchi:-In-sintonia-col-papa-e-il-card.-Filoni-per-la-missione-in-Giappone-41806.html

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  27. Ringrazio Anonimo delle 18:27 per il link dell'articolo apparso il 18/09/2017 su AsiaNews.it che ci informa della lettera di Papa Francesco ai Vescovi Giapponesi, letta dal Cardinal Filoni, presidente di Propaganda Fidei, in occasione della sua Visita Pastorale nel paese del Sol Levante.

    Ogniqualvolta leggo, nell'incipit di queste lettere, "Ogniqualvolta", mi viene l'orticaria! (scusate il giro di parole)
    Ma cosa è: un marchio di origine controllata?

    Come a dire: "Tremate, siamo ancora noi! Pensavate ci fossimo arresi? Neanche per idea"
    Quanto accaduto tanti anni fa con il Cardinale Cordes non ha insegnato nulla, evidentemente.
    Oppure, facendo un bilancio, per loro i vantaggi sono stati più del prezzo pagato.

    I fratelli si consolidano, le fila si stringono, possono iniziare il nuovo corso con tante cosette carine, funzionali alla "propaganda di regime", da sbandierare davanti ai fratelli, strabiliandoli una volta di più, hanno altri trofei da esporre, conquiste da esibire, mirabilie da raccontare.....per un altro anno possono farcela ancora....il baraccone è in piedi!

    "Coraio fratelli, avanti! Che i Vescovi vanno ad obbedire a noi!" ancora, sempre.

    Come hanno osato questi giapponesi a farci una lotta tanto aperta?....già qualche richiamo lo hanno avuto, di non essere così intransigenti!

    Ora va in Giappone il grande amico Filoni e questa se la sono studiata proprio bene.
    Che il Cardinale andasse davanti ai "Cari Confratelli nell'Episcopato" a leggere una esortazione del Papa, fatta ad arte per far rientrare dalla finestra il Cammino neocatecumenale, cacciato dalla porta.

    CONTINUA

    Pax

    RispondiElimina
  28. Siamo maliziosi! Sono maliziosa, per meglio dire.
    Mi assumo la responsabilità di quanto affermo.
    La cosa è una sola che sono carta letta, Kiko e i suoi giannizzeri, è una vita che fanno questo:
    studiare strategie, scegliere le vie giuste per arrivare, con suppliche, lamentele o minacce (come non importa) dove loro vogliono.

    Non siamo ingenui, troppe predicazioni di Kiko abbiamo ascoltato e, è risaputo, egli da una vita dice SEMPRE LE STESSE COSE E ALLO STESSO MODO, sicché fa impressione leggere nella lettera del Papa l'analisi della situazione attuale copia/ incolla della kikiana tiritera....alto tasso di divorzi..numero crescente di suicidi...di giovani, sempre più persone sole e, devo dirlo, mi ha fatto ridere per non piangere il riferimento al
    niKIKOmori - scusate l'evidenziazione del fatidico nome del nostro condottiero indomito.
    Hiku "tirare" è komoru "ritirarsi" = termine giapponese usato
    "per riferirsi a coloro che hanno scelto di ritirarsi dalla vita sociale, spesso cercando livelli estremi di isolamento e confinamento"
    beh, è proprio il colmo, se si pensa che stiamo parlando del cammino neocatecumenale, percorso di segregazione per eccellenza, specializzato nel indurre i suoi adepti a tagliare completamente con ogni altra realtà ed esperienza, fuori e dentro la stessa Chiesa.

    Sul riferimento ai movimenti ecclesiali approvati dalla Santa Sede preferisco non infierire in questa sede con cose ripetute mille volte e sulle quali ritorneremo sempre. Il riferimento alla missio ad gentes è fin troppo chiaro, altrettanto che i Vescovi sono "chiamati a conoscere e accompagnare i carismi".....

    CONOSCEREI, se davvero i Vescovi studiassero ben bene la predicazione e la prassi del Cammino!
    ACCOMPAGNARE, se lo accompagnassero come guide attente!

    Ma "Voi siete il sale della terra, Voi siete la luce del mondo"
    Questo, evidenziato anche nel titolo dell'articolo è per me la sintesi di tutto.
    La sintesi prima della menzogna kikiana:
    nelle prime catechesi ha annunciato che le comunità avevano una missione, quella di diventare sale, luce e lievito, per sciogliersi, donarsi totalmente nella Chiesa (nella Parrocchia) e i catechisti, compiuta la missione, scomparire.

    Le comunità si sono cristallizzate e non c'è chi le faccia sciogliere e donarsi, i catechisti stanno sempre lì e Kiko continua, con i suoi fedelissimi cefali, a dettar legge, dentro e fuori il Cammino, egli non solo non si scioglie per nulla, non cede su nulla, ma continua imperterrito ad imporsi ai Vescovi con il suo "prendere o lasciare" che, ultimamente, più di una volta lo ha portato a minacciare, piuttosto, che uscirà dalle Parrocchie, se necessario.
    Dunque il Papa conclude, prima del saluto finale, invitando i Vescovi Giapponesi a ricomporre tutto, ossia la loro opere e questa realtà dei carismi nella "INTEGRAZIONE PASTORALE".
    Facciamo i nostri migliori auguri a tutti!
    E qui noi li aspettiamo, Kiko, gli itineranti, i Vescovi, i Cardinali e lo stesso caro Papa Francesco.

    Pax

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  29. Voglio mettere in evidenza qualcosa anche dell'ultimo link segnalato da Anonimo.
    ________________________
    Mons. Kikuchi: In sintonia col papa e il card. Filoni per la missione in Giappone.

    Il vescovo di Niigata e presidente di Caritas Japan commenta a caldo il messaggio papale inviato ieri ai vescovi del Giappone. Le tappe del viaggio del card. Filoni, che toccherà anche Fukushima. Rimane ancora “irrisolta” la questione del rapporto con il Cammino neocatecumenale.


    E poi nell’ultima parte c’è il punto in cui si parla dei movimenti. Come si sa, i vescovi giapponesi hanno da tempo una questione irrisolta con uno di questi movimenti. Abbiamo avuto un certo numero di scambi di opinione con la Santa Sede e perfino con il Santo Padre.

    A questo punto, penso di dover dire con chiarezza che noi vescovi giapponesi, siamo in piena comprensione e accordo con quello che il papa dice nel messaggio, circa l’importanza carismatica di questi movimenti. Noi non stiamo negando l’esistenza di un particolare movimento nella Chiesa universale. Ma ciò che stiamo dicendo è che questi movimenti, qualunque essi siano, spesso creano divisione fra le piccole comunità di cattolici in molti posti di un Paese come il Giappone, dove avere solo 10 persone alla messa della domenica è considerato come “avere molti” da parte di un parroco. Noi speriamo soltanto che questi movimenti abbiano il coraggio e la volontà di discutere il loro modus operandi delle loro attività con i vescovi locali.
    ___________________________

    Ecco la dichiarazione che ci interessa.
    Il Vescovo di Niigata va subito al cuore del problema e chiarisce:

    1. Siamo in pieno accordo su l'importanza carismatica di questi movimenti.
    MA
    diciamo che (E QUESTO LO PUÒ DIRE SOLO IL VESCOVO NELLA SUA DIOCESI, non possono dirlo da Roma)

    "questi movimenti, qualunque essi siano, spesso creano divisione..."

    Ora il secondo asserto che, per me, va EVIDENZIATO:

    2. Noi speriamo soltanto che questi movimenti abbiano il coraggio e la volontà di discutere il loro modus operandi delle loro attività con i vescovi locali.

    Dobbiamo commentare?
    Credo sia davvero superfluo.

    E comunque fa impressione vedere, come di fronte alla ARROGANZA degli ARROGANTI DI PROFESSIONE, un Vescovo debba quasi giustificarsi e quasi scusarsi di fare il suo mestiere:
    ossia il Vescovo che governa la sua Diocesi con il suo discernimento.

    D'altra parte, lo ho visto tante volte - modus operandi già collaudato viva la compianta Carmen Hernandez - la loro specialità che è di non arrendersi MAI all'obbedienza ai Pastori, piangere, sbattere i piedi e fare capricci insopportabili, fino allo sfinimento, finché non vengono accontentati....finché babbo non interviene a difendere un figlio così capriccioso, viziato e incorreggibile.

    Pax

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  30. Il vescovo non sta rispondendo ad una affermazione degli "arroganti di professione", sta rispondendo ad un invito paterno del Vicario di Cristo.

    Noto anche una cosa su ci la signora "Pax" ha sorvolato, quel: "movimenti approvati", su cui spesso in questa pagina internet si è ironizzato, evidentemente c'è poco da ironizzare, il fatto come ricorda il Papa che il Cammino ha il famoso bollino di approvazione costituisce un elemento ineludibile.

    Il Papa sa di cosa parla, in Argentina il Cammino è stato contrastato, conosce le obiezioni e la realtà, i frutti e le calunnie. E ricorda implicitamente che il Cammino è un frutto dello Spirito Santo. Ricordando che ciò che è buono per la Chiesa Universale è sempre buono per quelle particolari. Buona giornata.

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  31. I soliti kiko-cloni e il fratello Justice applicano la solita conosciutissima tecnica neocatecumenale del rispondere a un'obiezione che nessuno aveva posto.

    La GMG di Denver c'è stata nel 1993 e subito dopo i capibastone della setta neocatecumenale si adoperarono per fondarvi un seminario in onore di Kiko, che accoglierà i primi seminaristi solo nel marzo 1996. Qui però nessuno aveva fatto riferimento alla GMG: il fratello Justice infila un dettaglio vero (quel seminario è stato aperto tre anni dopo la GMG) per insinuare un'informazione falsa (cioè che la ragazza che ha posto le domande a Kiko avrebbe detto che il seminario sarebbe stato aperto prima della GMG), ossia per screditare e calunniare una testimone del fatto che Kiko non è cattolico (altro che Statuti e Carismi e Ilpapaciloda!).

    La lettera del Papa del 14 settembre 2017 è strutturata così:

    paragrafo 1. Filoni è latore della lettera
    paragrafo 2. il Papa loda i martiri della fede cattolica del Giappone
    paragrafo 3. il Papa ringrazia i vescovi per il loro impegno missionario
    paragrafo 4. il Papa li esorta a cercare operai per la vigna del Signore
    paragrafo 5. conosce i problemi della società giapponese e sa che non si risolvono solo dialogando
    paragrafo 6. sottolinea la necessità di una buona formazione sacerdotale e religiosa
    paragrafo 7. dice che «i movimenti ecclesiali... possono essere di aiuto»
    paragrafo 8. benedice i vescovi augurando loro operai per la vigna del Signore.

    Dunque, riepiloghiamo:
    - la lettera non riguarda il Cammino
    - la lettera non comanda qualcosa sui movimenti
    - la lettera non impone alcunché ai vescovi

    So per certo che in Giappone da diversi decenni sono presenti focolarini e ciellini (e probabilmente altri movimenti approvati dalla Sede Apostolica). Per esempio i ciellini pubblicano in giapponese (e altre nove lingue) la loro rivista ufficiale, e dieci anni fa cominciarono a pubblicare in giapponese i libri di don Giussani (immagino che ciò faccia rodere il fegato a Kiko: i falsi diari di Carmen e le Anotaciones di Kiko a stento sono tradotti in itagnolo).

    Come al solito i neocatecumenali tentano la furbata e sparano in sequenza queste menzogne:
    1) la lettera parlerebbe del Cammino
    2) oppure la lettera avrebbe un (ah, ah, ah!) "chiaro riferimento al Cammino"
    3) il Papa esigerebbe che i vescovi cambino idea sul Cammino
    4) dunque il Cammino deve imporsi di nuovo in Giappone.

    Aggiungiamoci pure che la lettera non pare proprio scritta nello stile di papa Francesco e, come dice Pax, ogni qualvolta leggiamo la parola «Ogniqualvolta» significa che è il marchio di fabbrica neocatecumenale.

    Perciò se Filoni l'ha fatta firmare al Papa con qualche trucchetto, Filoni e il Cammino ne pagheranno le conseguenze - a differenza di Benedetto XVI, questo Papa è particolarmente allergico a coloro che tentano di prenderlo per il sedere e di strumentalizzarlo.

    Dopo la tremenda sconfitta ricevuta con la chiusura del seminario kikiano di Takamatsu e il blocco delle nuove cosiddette "catechesi", i capibastone della cosca kikiana si sono comunque dati da fare per comprare qualche altro ecclesiastico (ad esempio con la sinfonia del Sufrimiento a Tokyo qualche anno fa) e nel frattempo "ritirandosi nelle case" (testuali parole di Kiko).

    Qualcosa deve aver fatto pensare ai vertici del Cammino che era giunta l'ora del trionfo, per cui hanno mandato avanti il loro Pezzo da Novanta ad intimidire i vescovi giapponesi agitando una lettera del Papa e facendo partire di nuovo la propaganda nelle piccole comunità (ecco perché i pasqualoni subito sono accorsi a scrivere commenti trionfali). Ma come al solito la montagna ha partorito il topolino.

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  32. Ed è proprio contro i tentativi di strumentalizzazione che mons. Kikuchi (si legge "kìkuci") ha menzionato il Cammino nell'intervista a caldo su AsiaNews.

    C'è anzitutto un passaggio da evidenziare bene: «Pensavo che ci sarebbe stato l’annuncio della visita del papa in Giappone, ma non c’era. E questo ha creato un piccolo disappunto».

    Salvo coloro che sono affetti dal cretinismo neocatecumenale della circoncisione della ragione, è chiaro che queste parole di mons. Kikuchi esprimono la posizione dei vescovi giapponesi - la prima persona singolare "pensavo" serve a evitare di creare uno scontro con la Santa Sede e ad evitare che ogni singolo vescovo debba pronunciarsi sull'argomento; ma il "disappunto" non è in prima persona singolare. Nella lingua giapponese i verbi non hanno coniugazioni: dunque o il traduttore di AsiaNews ha arbitrariamente attribuito il "pensavo" rendendo all'impersonale il "disappunto", oppure il vescovo si è espresso in modo preciso e tale da rendere bene l'idea all'intervistatore.

    Il "piccolo disappunto" non è piccolo. Lo stile dei giapponesi è molto attento alla forma anche nella vita di tutti i giorni (ricordo un video dove il capostazione si inchina più volte in direzione del treno appena partito, scena normale in Giappone) - tant'è che in quella lingua praticamente non esistono insulti, poiché per insultare a morte l'interlocutore è sufficiente abbassare un pochino il tono onorifico della conversazione.

    Se dunque in un commento ufficiale compare il "piccolo disappunto", sono guai seri. Ai vescovi giapponesi era stata seriamente ventilata la possibilità di una visita del Papa, per cui avranno fatto sforzi notevoli per essere tutti presenti a Tokyo ad accogliere Filoni (ricordiamo che la Chiesa in Giappone vive esclusivamente delle offerte dei fedeli: non c'è un "otto per mille", ogni yen ricevuto è davvero Provvidenza, ogni yen risparmiato andrà a sacramenti, chiese, e opere caritative), pur sapendo che Filoni è amicone del Cammino, che è nemico dei cattolici giapponesi.

    E quando si sono trovati davanti a Filoni c'è stato quel "piccolo" (ironicamente "piccolo") disappunto. Una lettera di esortazioni e incoraggiamenti: c'era bisogno di convocare tutti a Tokyo per leggerla? No, tranne nel caso in cui Filoni volesse strumentalizzarla per il Cammino.

    In parole povere, i vescovi sono stati delusi da Filoni. Sono andati a Tokyo con la speranza di un annuncio - anche solo verbale - di una visita del Papa, e si sono ritrovati un Filoni che tenta di strumentalizzare la lettera.

    La strumentalizzazione è così evidente che sebbene la lettera non nomini il Cammino il vescovo Kikuchi avverte il bisogno di mettere subito i puntini sulle "i" dicendo che «questi movimenti, qualunque essi siano, spesso creano divisione fra le piccole comunità di cattolici in molti posti di un Paese come il Giappone... [...] Noi speriamo soltanto che questi movimenti abbiano il coraggio e la volontà di discutere il loro modus operandi delle loro attività con i vescovi locali».

    Quanti e quali sarebbero i movimenti che non discutono il loro modus operandi coi vescovi giapponesi?

    Quanti e quali sarebbero i movimenti che creano divisione nelle comunità cattoliche giapponesi?

    Su, un piccolo sforzo. A parte il Cammino, non viene in mente altro. Tanto più che sulla stampa giapponese (cattolica e non), l'unico "movimento" che ha creato problemi è stato il Cammino: al punto che un giornale buddista si fece beffe della Chiesa Cattolica giapponese proprio a causa delle porcate neocatecumenali (ringraziamo dunque Kiko per aver indirettamente infangato e insultato la Chiesa).

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  33. Caro Anonimo delle 9:29
    Sulle approvazioni sono stati fatti molti post. Sull'argomento abbiamo le idee chiare.
    Quella che io porto è la mia testimonianza:
    Mai, dopo una parola pronunciata dalla Chiesa, Kiko la ha portata alle comunità con l'intento di comprenderla fedelmente e attuarla con spirito di obbedienza.
    Mentre dicevano a noi che le cose dette dalla Chiesa erano solo suggerimenti o indicazioni ad esperimentum (quindi rivedibili, dopo ulteriori trattative con loro che ci assicuravano ci sarebbero state) dall'altra parte tentavano l'impossibile per far tornare le cose al punto di partenza.
    Sempre così.
    Il convincimento ultimo che coglievo era: "lNon siamo noi che dobbiamo adeguarci alla Chiesa, la Chiesa deve capire che deve lei adeguarsi a noi" missione del Cammino:riformare la Chiesa, che non comprende come noi stiamo avanti.
    Da qui la arroganza e presunzione di cui parlavo.

    Il Vescovo del Giappone infatti cosa dice?
    Noi non chiediamo nulla - in buona sostanza - e TE LO RICOPIO DI NUOVO....
    DICE
    "Noi speriamo soltanto che questi movimenti abbiano il coraggio e la volontà di discutere il loro modus operandi delle loro attIvita' con i vescovi locali"
    Richiesta più che legittima, giusto?

    Dopo la lettera di Arinze sulla liturgia, così chiara ed inequivocabile, vedendo che non si mettevano nell'obbedienza e continuavano le loro estenuanti lotte con i Dicasteri romani, specialità di Carmen, decisi di lasciare per sempre.

    Pax

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  34. @Pax
    Come sicuramente ricorderai, dopo la lettera di Arinze si è dato indicazioni alle comunità di frequentare "almeno" una volta al mese la messa parrocchiale, l'ho messo tra virgolette perché quel "ameno" è stato tramandato come "al massimo", di più dopo sono stati fati conti perniciosi contando in quante solennità comunque le comunità frequentavano la parrocchia fino ad arrivare a dire che "bastavano quelle che erano anche di più". La cosa più imbarazzante sono stati gli ordini di scuderia riguardo ai famosi "due anni per adeguarsi alla prassi della chiesa per la comunione". E' stato detto esplicitamente di continuare a fare come sempre perchè avrebbero continuato a conforntarsi ( leggi "combattere" ) sull'argomento. Poi sono usciti gli statuti, dei quali la lettera è parte integrante, e non è cambiato niente. Per la cronaca, ma credo che Pax fosse addirittura presente, alla prima Eucarestia dopo l'approvazione degli statuti a P.S. Giorgio il Card. Cannizzares che presiedeva ( o almeno è così che è stato detto ) disse che l'interpretazione corretta di quanto scritto era come si fa attualmente ( ricezione in piedi e manducazione seduti ). Tenete presente che per un brevissimo periodo si è ricevuta la comunione in piedi e si attendeva in piedi fino a quando tutti insieme ci si comunicava. Altro esperimento fu quello di alzarsi quando si riceveva la comunione, poi ci risedeva per poi rialzarsi tutti al "ecco l'Agnello di Dio...." e comunicarsi in piedi. Con la ù"scusa delle persone anziane si è poi arrivati alla prassi attuale. L'ultima "chicca" se volete è l'Agnello di Dio, con la "scusa" che lo si canta, se va bene lo si inizia in piedi e lo si finisce seduti, altrimenti lo si fa direttamente seduti.
    La "spiegazione" di questo atteggiamento è che nella messa l'Agnello di Dio serve per ricomporre l'assemblea dopo la pace, ma basterebbe leggere il messale per verificare che non è così, anzi è prescritto che lo si debba fare in piedi.

    RispondiElimina
  35. @ Anonimo delle 10:47

    che ha detto:
    "invito a non rispondere."

    -------------------------------

    Inviti a chi?
    Possibile che i neocatecumenali come te non siano capaci di rispondere, argomentare e usare la ragione?
    Possibile che voi neocatecumenali non abbiate mai letto nella Bibbia: "adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi. Tuttavia questo sia fatto con dolcezza e rispetto, con una retta coscienza" (1Pt 3,15-16)?

    E questi sarebbero gli "adulti nella fede"? Figuriamoci se si trovassero davvero davanti ad una persecuzione seria, e non quelle inventate da Kiko come scusa infantile per fare quello che vuole e non rendere conto a nessuno.

    Annalisa


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  36. Citazione molto bella ed appropriata, Annalisa!

    È proprio questo tipo di testimonianza cristallina che convince ed attira le anime a Dio, perché lascia chi ascolta libero di vedere, capire e scegliere.

    Le missioni infoiate, arroganti, forzose ("parliamo quando e perché lo diciamo noi e stiamo zitti quando e perché lo diciamo noi"), e per giunta incoerenti ("fate quello che dico non quello che faccio!"), portano solo fuori strada, a ramengo per i campi, altro che "cammino".

    RispondiElimina
  37. Agli imprudenti camminanti che hanno citato la lettera del Papa ai Vescovi del Giappone, è stato risposto bene ed esaurientemente e, come al solito, hanno fatto la figura di chi racconta BUGIE.

    Io voglio solo far notare ai camminanti che, SENZA NOMINARE IL CAMMINO, il Papa ha invitato i vescovi a:

    1) non rinunciare pregiudizialmente alla TESTIMONIANZA dei movimenti ecclesiali.
    Si parla perciò solo di testimonianza e non di fondare comunità. Noi infatti sappiamo bene che in altra occasione il Papa ha espressamente detto che gli ITINERANTI DEL CAMMINO NON DEVONO FONDARE COMUNITA' DEL CAMMINO.
    Chiaro, vero? A queste condizioni anche la testimonianza di un camminante può essere presa in considerazione. Come tutte.

    2)di ACCOMPAGNARE il carisma di questi movimenti.
    Accompagnare ha un duplice significato: sia quello di non rinunciare senza motivo ai carismi dei movimenti, sia quello di GUIDARLI.
    Che senso ha per un pastore accompagnare il gregge se non può, anche, guidarlo?

    3)di rendere i movimenti ecclesiali PARTECIPI nel contesto dell'INTEGRAZIONE pastorale.
    Spiego ai camminanti: se fosse la Chiesa ad dover essere partecipe dei movimenti, sarebbe la Chiesa che dovrebbe mettersi a loro disposizione, perché si partecipa a qualcosa che è già definito.
    Invece sono i movimenti che devono partecipare alla pastorale della Chiesa che, INDIPENDENTEMENTE dalla loro presenza, va avanti per la sua strada. I movimenti possono collaborare coi Vescovi, dove per collaborare si intende mettersi a disposizione in una situazione di subalternità.
    Del resto non è il capo ufficio a chiamare i suoi subalterni "collaboratori"?

    Si parla anche di INTEGRAZIONE. Ma, come per integrarsi in Italia occorre diventare italiani, così per integrarsi alla pastorale della Chiesa occorre:
    1) farla propria (la finalità per i camminanti non è quella di rafforzare il Cammino ma quella dei Vescovi)
    2) è consentito usare i propri carismi e metodi ma solo finché riescono ad integrarsi con frutto nella pastorale e ad essere utili alla causa comune, secondo il giudizio insindacabile dei Vescovi.
    A tutto il resto dei pripi metodi si DEVE rinunciare.

    A queste condizioni, sono certo, i Vescovi sarebbero ben lieti di potersi SERVIRE del Cammino.
    Purtroppo, però, credo sia il Cammino a non essere ben lieto di SERVIRE i Vescovi.

    Penso che Kiko in Giappone stia commettendo l'errore strategico di Hitler a Stalingrado: ha deciso di non cedere di un metro. Si è "incaponito"
    Ma questo evidenzierà la sua disubbidienza, perché in Vescovi Giapponesi non cederenno di un metro. E il Papa, allo scontro finale, appoggerà i Vescovi.

    Guam e il Giappone: il Cammino si sta sgretolando.

    Come Hitler sperava in una supr arma per ribaltare le sorti della guerra, così Kiko spera in un futuro Papa del Cammino. Ma non sarà così e il Cammino si dovrà arrendere alla Chiesa, che è la cosa migliore per tutti, soprattutto per i camminanti.

    Altrimenti rischia la distruzione.

    RispondiElimina
  38. Il commento delle 9:29 si crogiola e s'infervora attorno a fantomatici «bollini di approvazione ineludibili» (fingendo di non conoscere l'articolo 1 dello Statuto, che dice che il Cammino è «a disposizione» dei vescovi, non è ineludibilmente obbligatorio da accettare e ancor meno da lasciar libero di promuovere la propria agenda infischiandosene della realtà ecclesiale e del vescovo) e a "contrasti" e "obiezioni" da parte dei cattolici argentini (fingendo di non sapere che tali obiezioni sono effettivamente fondate e che tali contrasti sono dovuti all'arroganza e agli strafalcioni del neocatecumenalismo), tentando di far passare il sottinteso che basti essere a conoscenza dei "contrasti" per automaticamente appoggiare il Cammino (e addossando tale ridicola immagine proprio all'argentino Bergoglio futuro Papa).

    In poche parole: circoncisione della ragione. Il solito commento del solito neocatekiko zombificato (e che sta ancora rodendosi il fegato perché nessuno è caduto nell'inganno del presentare quella lettera del Papa come una bastonatura ai vescovi giapponesi).

    Peraltro la cartella "commenti spam" si è arricchita parecchio oggi perché i kikos quando vedono che le loro trame finiscono alla luce del sole danno immediatamente in escandescenze.

    I fatti, a disposizione di chiunque li volesse verificare, sono i soliti:

    - il Papa manda una lettera di esortazione ai vescovi giapponesi in cui non menziona il Cammino (il testo è sul sito del Vaticano), e i kikos menzogneri (come al solito) la spacciano per una promozione il Cammino;

    - i vescovi giapponesi non hanno cambiato la loro posizione riguardo al Cammino (cfr. intervista mons.Kikuchi), e i kikos vanno blaterando che il Papa avrebbe frenato o addirittura rimesso in riga tali vescovi;

    - Filoni, amicone dei kikoni, si presta ancora una volta (tanto per cambiare) ai giochetti neocatecumenali (poiché quella di Kiko in Giappone non è solo una sonora e inequivocabile sconfitta, ma è anche la dimostrazione che i vescovi possono rifiutare il Cammino e le sue installazioni anche se questo si è già impiantato da tempo);

    - in particolare i vescovi giapponesi erano stati allettati ufficiosamente ventilando l'ipotesi di una visita del Papa in Giappone, restandone profondamente delusi (delusione espressa diplomaticamente con «piccolo disappunto»: se fosse stato davvero "piccolo", che bisogno c'era di menzionarlo? se l'ipotesi della visita del Papa fosse stata solo un loro wishful thinking, un loro beneaugurante auspicio, un loro sogno circolato solo nell'ambito della conferenza episcopale, perché mai menzionarlo nell'intervista e aggiungervi il «disappunto»? se ci sono stati effettivamente dei contatti con la Santa Sede ipotizzando la visita del Papa, come mai la Santa Sede non ha detto loro che la visita di Filoni riguardava solo la lettura della lettera di esortazione?).

    Nei corridoi vaticani corre voce che Filoni sarebbe "papabile" al pari di Tagle, Scola e Parolin non appena Bergoglio deciderà di dare le dimissioni. Ma se questo wishful thinking neocatecumenale fosse minimamente fondato, dovrebbero prendersela con Filoni che da qualche anno si sta rovinando la carriera a furia di appoggiare troppo esplicitamente le trame degli adoratori di Kiko...

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  39. La lettera del papa ai vescovi giapponesi portata da Filoni, amico del cammino, non mi preoccupa.
    Sembra non preoccupare neppure il vescovo Kikuchi, che chiarisce che sono disponibili all'apertura ai movimenti, con l'eccezione di un caso, già ampiamente a conoscenza della Santa Sede e risponde, su questo argomento in particolare, non direttamente al Santo Padre (rileggete le sue dichiarazioni) ma a beneficio di chi, leggendo la lettera del papa, possa essersene fatta un'idea sbagliata.
    Ma non mi preoccuperei neppure se il papa si fosse scomodato a scrivere una lettera per indurre i vescovi ad aprire ai seminari e ai "missionari" neocatecumenali la terra nipponica (cosa strana, irrituale, non nel suo stile di certo) e neppure se altrettanto facesse in Italia o nel mondo. Accelererebbe solamente la fine del cammino e delle sue iniziative che, da sole, senza poter suggere elementi vitali da parrocchie e realtà già consolidate della Chiesa, non produce nulla di nulla.
    Si vede che siamo destinati a far spazio agli evangelici, molto più dinamici ed efficaci nell'apostolato di qualsiasi neocatecumenale, e con una dottrina assai più limpida della loro.
    L'eresia ariana aveva già conquistato il mondo conosciuto prima di implodere e scomparire, forse anche il neocatecumenalismo deve "diffondersi in tutta la Chiesa" come auspicava Kiko, perché lui possa morire in pace e noi possiamo definitivamente liberarci della creatura della sua mente, che non gli sopravviverà.

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  40. A Justice, poi, che trova "torbida" la vicenda della ragazzina del thread chiedo:
    Perché trovi torbido questo dialogo (al di là della deprecabilità delle idee esposte dal protagonista maschile?)
    Forse sai qualcosa che noi non sappiamo?

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  41. Invito a non rispondere al post,è un consiglio ai fratelli evitate!La lettera inviata al Giappone non ha misteri,certo lì volete vedere e ci sono.Ogniqualvolta è un modo di scrivere del segretario del Papa insignito a questo tipo di corrispondenza.
    /interpretate,non è certezza.
    /credevano che il Papa andava lì dì persona. Non siete informati,all'ultimo viaggio il Papa ha avuto un incidente, le notizie dicono che non sta bene,non riesce ad affrontare un altro viaggio.
    /non vi angosciatevi lo rivredete ai 50 anni del cammino dove ha promesso che sarà presente per benedirci.

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  42. @Anonimo 09:29
    Lo Statuto, approvato senza il Direttorio che ne costituisce parte integrante e sostanziale, poiché a sua volta non approvato prima o al massimo contestualmente dello Satuto stesso, è nullo.
    L'eventuale approvazione postuma, per altro non ad opera dalla Congregazione competente, lascia, per ciò stesso lo Statuto nullo.
    L'approvazione dei "catechismi" in diritto canonico non è sanabile: o sono approvati con tutti gli atti e i documenti presupposti e attinenti o rimangono semplicemente carta.
    In tal caso dovrebbe essere riproposto tutto il procedimento.
    Quindi,caro anonimo, la Chiesa, non ha approvato alcunché.
    Continua a dare retta agli sproloqui e alle approssimazioni dei tuoi kikatekisti:
    non avete capito che si stanno affannando a scrivere sul Blog, non per contro-battere agli osservatori ma per tentare disperatamente di convincere voi, piccoli e grandi camminanti in buona fede che passate di qui e che state facendo sgretolare, con qualche vostro dubbio, la montagna di menzogne e trame oscure di questo sistema che vi tiene legati a sè con vincoli poco chiari?

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  43. Ringrazio Mav per il suo commento delle 10:46

    Per tutti i dettagli che riporta rigorosamente e che confermo tutti.

    Da evidenziare, in particolare, la disposizione di partecipare alla Messa in Parrocchia:ì
    da ALMENO una volta al mese è stata trasformata in AL MASSIMO, con il risultato che, DISATTENDENDO LO SPIRITO CHE ERA TOGLIERE LE COMUNITÀ DAL LORO GHETTO E COSTRINGERLE AD UNO STRACCIO DI COMUNIONE, hanno stravolto tutto, hanno contato le Solennità che nel corso dell'anno già erano costretti a celebrare con il popolo di Dio e hanno concluso che il LORO DOVERE già lo compivano da tempo, senza ulteriori concessioni.
    Questi sono loro, ogni volta che la Chiesa tenta di intervenire per il bene del cammino!
    ________________
    La cosa più imbarazzante sono stati gli ordini di scuderia riguardo ai famosi "due anni per adeguarsi alla prassi della chiesa per la comunione".
    E' stato detto esplicitamente di continuare a fare come sempre
    ..... perché AVREBBERO CONTINUATO A confrontarsi ( leggi "COMBATTERE") sull'argomento.
    ________________
    Precisamente quello che io ho descritto, quello che io ho visto e ascoltato da loro.
    Anonimo, questi i fatti che testimoniamo. Noi abbiamo vissuto a lungo nel c.n.

    Pax

    RispondiElimina
  44. I kikos come quello delle 15:46 sono talmente accecati dalle menzogne del neocatecumenalismo che scrivono vaccate sempre più grosse.

    Esempio:

    - il testo della lettera del Papa è stato indicato più volte col link al sito del Vaticano, dunque "non ha misteri" e nemmeno sorprese, e invece il fratello delle 15:46, anonimo degli anonimi, va dicendo che noi vorremmo vedere dei "misteri", come se fosse in grado di discernere gli spiriti e leggere nelle coscienze: crede forse di essere Dio?

    - la battuta sul termine "ogniqualvolta" fa improvvisamente emergere un «segretario del Papa insignito a questo tipo di corrispondenza», naturalmente senza dire chi sarebbe questo segretario e se abbia o meno qualche legame col Cammino; l'anonimo degli anonimi pensa di avere il diritto di essere creduto senza essere minimamente tenuto a documentare ciò che dice;

    - "le notizie dicono che il Papa non sta bene, non affronterà un altro viaggio": notizie di chi? ricevute da dove? e se il Papa davvero deve rinunciare al viaggio in Giappone, perché non lo avrebbe detto? l'anonimo degli anonimi non dà nessun riferimento (come al solito esige di essere creduto e basta, specialmente se dice cose fumose e improbabili);

    - "lo rivedrete ai 50 anni del Cammino" è il solito tronfio trionfalismo neocatecumenale che ovviamente non tiene conto di quello che lui stesso ha detto un attimo prima: come mai il Papa per il Giappone non sta bene e per il Cammino starà sicuramente benissimo? per caso l'anonimo degli anonimi crede di essere Dio, capace di vedere il futuro e di stabilire chi sarà in salute e chi no? e giacché menziona i 50 anni del Cammino, l'anonimo degli anonimi vorrà spiegarci i motivi per cui quei 50 anni li avete voluti festeggiare con sei mesi di anticipo rispetto al momento in cui Kiko e Carmen si incistarono a Roma senza motivo? o forse al momento buono infilerete un ricordo prefabbricato come siete soliti fare? (clicca, neocatekiko pigrone, clicca e leggi testi e fonti).

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  45. Rif. post 09:29
    Se in Argentina il Cammino è stato contrastato, sicuramente ci sarà stato qualche problema serio e soprattutto diffuso, considerando che dati del Cammino sul sito di lingua spagnola Camineo info, all'atto dell'elezione di Bergoglio, accreditavano al Cammino la presenza risibile di sole 44 parrocchie,
    su una popolazione di circa 44.000.000
    di abitanti, di cui l'88%, battezzati e Cattolici...
    (continua)
    ---

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  46. E in tutto questo frastuono i cari fratelli del Cammino (ovviamente!) non hanno osato farsi qualche domandina a proposito dei madornali errori di Kiko.

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  47. Notare lo stile neocatecumenale: Non rispondete! Non leggete! Non ascoltare!
    Kiko ha creato il suo personale esercito di schiavi.
    Niente di più lontano dalla fede Cattolica. Chi vi comanda cose simili vuole il vostro cervello e uccidere la vostra anima.

    Quanto alla lettera, se pure ci fosse scritto vi impongo il Cammino non cambierebbero le vostre eresie.

    Quanto all'anonimo torbido, grazie per l'imbeccata. Che ci faceva una ragazzina sempre al fianco di Kiko e Carmen?

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  48. Anonimo19 settembre 2017 15:46
    "Invito a non rispondere al post,è un consiglio ai fratelli evitate!La lettera inviata al Giappone o ha misteri,certo lì volete vedere e ci sono.Ogniqualvolta è un modo di scrivere del segretario del Papa insignito a questo tipo di corrispondenza."
    ---
    A Pascalo', e finiscila una volta per tutte!....
    Kiko già tre anni fa, ti ha fatto chiudere il blog in quanto "parlavi troppo"; cosa vuoi fare adesso, essere deportato a Cracovia sotto le grinfie dell' Emerito Dziwisz?

    Fai tu.

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  49. Voi dite che ci faceva una bambina vicino a Kiko e Carmen?Siete all'abc,provate a pensare a quanti bambini ci sono in comunita?kiko ha parlato con migliaia di bambini,fa pregare per i piccoli,li mette in risalto,fanno ispirazione per le sue opere.Non condannate,chi non ha peccato scagli la prima pietra.

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    1. 'fanno ispirazione x le sue opere?

      Cioè gli fanno da modelli x i dipinti delle icone?

      Se pensi ci siano pietre da scagliare vuol dire che pensi ci sia qualcuno reo di qualcosa che però, siccome tutti siamo peccatori, nn gliele scagliamo, infatti nn stiamo accusando nessuno di niente..

      Tu però a chi e perché hai ipotizzato fosse plausibile scagliare pietre?

      Se il tuo cybergarante ti dà il permesso di rispondere.

      Elimina
  50. Invito di nuovo a non allungare il discorso.

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  51. Ho colto per un attimo il commento di Anonimo delle 23:25 al post di Beati Pauperes che si concludeva con:
    "Che ci faceva una ragazzina sempre al fianco di Kiko e Carmen?".
    Anonimo, te lo dico con la massima severità: non puoi accusare nessuno qui di pedofilia.
    Siamo padri e madri di famiglia, che ci pensano più volte prima di affidare i propri figli ad altri, e invece qui leggiamo di una bambina che era continuamente o molto spesso con certe persone, persone che non ci risulta abbiano figli propri. Lo stupore e la richiesta di spiegazioni, anche da chi sicuramente l'avrà notata in diverse circostanze, è più che legittimo.

    RispondiElimina
  52. Sinceramente mi sembra un post artificioso. Questa ragazzina in confidenza con Kiko... Chi ha mai visto una ragazzina frequentare spesso Kiko e Carmen? Io mai. Con la stessa severità rispondo alla signora Valentina Giusti: non potete accusare nessuno di pedofilia. Nei vari post ho visto tante insinuazioni che non mi sono piaciute.
    Anonimo.

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    Risposte

    1. Ma se poco fa il tuo collega ha detto esattamente il contrario: che Kiko parlava con migliaia di bambini ...
      Mettetevi d'accordo tra voi perché Gesù ha detto che "1 regno diviso in se stesso nn può reggersi" .. Se nn sbaglio si riferiva al regno di Satana.

      Le domande dirette non sono insinuazioni e ripeto che non abbiamo accusato nessuno di nessun reato (secondo le leggi umane e nn di Dio) se nn sei d'accordo riporta le frasi dove questo sarebbe successo; è stato il tuo collega a usare la parola pedofilia e a raccomandarci di nn condannare perché 'anche noi' peccatori .. ma allora vuol dire che un peccato da condannare (o nn condannare) c'è? Vedi che sei tu che insinui? A danno del tuo Kiko?

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  53. Spero che non mi fraintendete di nuovo, metto in ordine. Sulla terra ci sono tanti bambini non vi scandalizzate se ne vedete uno con kiko,li ama come se fossero i suoi figli. Non capovolgete i pensieri che perdete la vostra dignità. La pietra? Non è vero che siamo tutti peccatori? Anche kiko e il Papa. Voi siete dei santi?

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  54. Ormai non ci siamo proprio capiti cancellate questo post che come sempre capite quello che volete capire.
    Anonimo

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  55. Per anonimo che si firma Anonimo: non sapevo conoscessi così bene gli iniziatori da poter sapere ciò che in pochi conoscono, e cioè i particolari della loro vita privata e familiare.
    Stai pure tranquillo che, se noi pubblichiamo, lo facciamo sempre avendo ampi riscontri, più ampi di quanto, per tutelare la privacy, facciamo apparire.
    Da parte nostra nessuna insinuazione, da parte di anonimi si suppone neocatecumenali, come quello che insiste ad associare la presenza della bambina con un peccato, sì.

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  56. Ho letto l'articolo.
    Io leggo sempre, non scrivo.
    Ma pure uno che è cretino si domanda:
    "Ma questo Kiko che ha tanto da fare che cavolo parla e parla con una bambina?"
    Poi la ragazzina stava sempre appresso a lui in tutti i posti?

    RispondiElimina
  57. Tornando al post: prego per quel ragazzo e per tutti i ragazzi (e ragazze) che vengono costrette da santoni/leader di movimenti ad intraprendere strade che non sono le loro. Questo è un vero e proprio schifo, ogni vocazione è a gloria di Dio, è il modo migliore con il quale servire il Signore e servire il Signore porta gioia (quella vera) non certo la depressione.
    Per neocatumenali e non solo: se assistete a scene del genere non rimanete inermi ma ribellatevi, non obbedite al male!

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  58. @Anonimo19 settembre 207 23:36
    Voi dite che ci faceva una bambina vicino a Kiko e Carmen?Siete all'abc,provate a pensare a quanti bambini ci sono in comunita?
    ---
    Pasquale,
    lo sai meglio di me che i bambini del Cammini sono coatti,
    in quanto futuri pagatori dell'indebita decima.
    Coatti, come come lo erano i balilla, ed in Unione Sovietica,
    i pionieri.

    RispondiElimina
  59. Aggiungo un punto importante che saltate quando parlate della comunità:
    non scavate nella vita di chi non conoscete perché non siete Gesù Cristo,non vi mettete al suo livello. Occhio a condannare perché siamo tutti su questo mondo macchiati dal peccato.
    Catecumenali non rispondete, Kiko è molto intelligente e passerà avanti, ha cose più importanti da pensare, se noi insistiamo è peggio.
    Se voi non avete alluso nemmeno noi, ci siamo fraintesi.In conclusione nessuno ha detto che kiko ha fatto qualcosa di male ci siamo chiariti. Brutta bestia il fraintendimento.

    RispondiElimina
  60. Domanda: ma chi sei tu che ti permetti di dare indicazioni ai tuoi, diciamo così, fratelli!? - Catecumenali non rispondete... - Sei forse un capetto quasi kapò vicino a kiko di quelli con camicia bianca e pancetta che lo contornano riflettendone la "gloria"? Sembrerebbe di sì visto che sei in condizione di valutarne l'intelligenza.
    Sì, è vero, probabilmente ci siamo fraintesi e sono d'accordo con te quando dici "brutta bestia è il fraintendimento". Infatti proprio per questo ti invito a riconsiderare la tua vita e il tuo cammino, sai, a noi tutti sembrava proprio un cammino di fede, invece - brutta bestia il fraintendimento - era soltanto una eresia.
    M.i.B.

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  61. Chi è lui? Uno che sa qualcosa. Sa che c'è "un peccato" l'ha ribadito persino nell'ultimo commento del fraintendimento.
    Per questo, chiede il silenzio dei fratelli che "sanno"?
    Di che peccato parla?
    A quali responsabilità allude, negando pervicacemente?
    Se non si vuole che un argomento venga trattato, si glissa via, non si insiste.
    Il problema è che il neocatecumeno è condizionato all'auto accusa dei peccati e all'amnesia per quelli dei suoi superiori gerarchici.
    Ciò che pensa è che, a loro volta, questi li ammettano con i propri pari o superiori.
    Ma se sopra alla persona in questione c'è solo Dio? Se è l'unico in cammino a non essere sottoposto alla gerarchia del cammino? In quel caso che si fa?
    Mi sembra di sentir stridio di ingranaggi circoncisi!

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  62. Ascolta, Anonimo NC che dici

    “ SIAMO TUTTI SU QUESTO MONDO MACCHIATI DAL PECCATO ”

    Ascolta le belle parole del Papa all’udienza di domenica scorsa e riflettici:

    "Alla fine dell’esistenza non ci aspetta il naufragio .. perché Dio non delude: se ha posto una speranza nei nostri cuori, non la vuole stroncare con continue frustrazioni … ci ha fatto per fiorire
    … Ovunque tu sia, costruisci! Se sei a terra, alzati! Non rimanere mai caduto … alzati, lasciati aiutare per essere in piedi.
    … Opera la pace in mezzo agli uomini … ognuno è depositario di un frammento di verità …
    Ama le persone … amale ad una ad una … ognuno di noi ha la propria storia da raccontare.

    Se sbagli, rialzati: nulla è più umano che commettere errori ... ma non bisogna rimanere ingabbiati nei propri errori.
    Impara dalla meraviglia, coltiva lo stupore”

    Questa è la risposta che dà il Cristianesimo riguardo al peccato, non quella che dà Kiko nelle sue predicazioni e con l’applicazione del suo “cammino” dove sottopone voi tutti suoi seguaci a CONTINUE FRUSTRAZIONI che tolgono la speranza di potersi mai rialzare dagli umani errori e dai pesi della vita;

    il vostro maestro Kiko non permette che le vostre vite RIFIORISCANO , se siete a terra .. altro che aiuto a rialzarsi .. vi schiaccia a terra ancor di più , per rendervi dipendenti da lui, vi ANESTETIZZA e poi vi fa rintronare e sussultare con la coreografia complessa delle sue “celebrazioni” in modo che voi vi illudiate di essere stati risollevati dallo Spirito Santo, mentre invece è solo un’ ESALTAZIONE MOMENTANEA ,

    infatti si vede, nel momento del bisogno, quanto riuscite a stare in piedi da soli SENZA la vostra COMUNITA’! Quanto resistete senza darvi man forte l’un altro ripetendovi a vicenda “parole neocatecumenali”, quanto resistete quando non potete fare “cose neocatecumenali” .. in tali occasioni siete come dei tossici in crisi di ASTINENZA.

    Mentre lo Spirito Santo c’è sempre, anche quando sei nella solitudine; … che “Spirito” invece ricevi nelle celebrazioni del cammino se poi non riesci a stare solo, non riesci ad avere discernimento sulle situazioni della tua vita senza chiedere ai CATECHISTI?

    Nel cammino ricevete il tipico spirito “DA SCHIAVI” non certo lo Spirito da “FIGLI adottivi” che possono chiamare Dio col nome di PADRE .

    Il Papa dice “lasciati aiutare per essere in piedi” ..
    e se uno si trova a terra a causa del peccato cosa significa questa frase? Di dare retta a uno che ti dice “non è grave tanto siamo tutti su questo mondo macchiati dal peccato”? Questo ti dà la forza di continuare a sperare nell’Amore di Dio?

    La forza di rialzarsi il cristiano la trova nel Sacramento della Confessione, dove un altro essere umano, un sacerdote e SOLO un SACERDOTE, rende possibile l’incontro e l’abbraccio con Gesù Misericordioso.

    Provate anche voi, fratelli neocatecumenali

    a fare quello che dice il Papa, a prescindere da quello che dice Kiko : ascoltate la storia di OGNI persona, accogliete ogni “frammento di VERITA’ in cui vi imbattete al di fuori del ‘cammino’!
    So per esperienza dove vi porterà fare così e cioè allo STUPORE iniziale che
    SENZA CAMMINO NON SI MUORE … coltivate questo stupore, come dice il Papa, e passerete di stupore in stupore, imparerete dalla MERAVIGLIA e trarrete le vostre conclusioni .. non voglio rovinarvi la sorpresa!

    Roberta

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  63. Chiedo scusa x l'errore di aver detto 'udienza di domenica', ovviamente l'udienza è di oggi .

    Ma stavo riflettendo anche sulle parole del Papa nella spiegazione del Vangelo di domenica scorsa, a confronto col racconto che fa il post di quelle sorelle che avevano ricevuto un grave torto da un uomo e sono state OBBLIGATE da Kiko a chiedere LORO perdono a lui.

    È 1 questione troppo complessa quella del riuscire a perdonare perché si possa risolvere in quattro e quattr'otto, semplicemente x obbedienza a qualcuno come vuol far credere Kiko.

    Un sacerdote mi ha detto che neanche Gesù, come uomo, è riuscito a perdonare quando era sulla croce ma ha dovuto chiedere al Padre di farlo Lui al Suo posto "Padre perdona loro .."

    Riconosco per 1 cristiano la necessità di 'riuscire a perdonare' ma fare alla maniera neocatecumenale è troppo semplicistico e non dà garanzia che il perdono sia autentico per nessuna delle due parti.

    Riconosco anche che per perdonare non è necessario che la persona che mi ha fatto del male si dimostri pentita .. il perdonarla o no è prima di tutto 1 cosa mia, nel mio cuore, tra me e Dio.. perché se continuo a 'non perdonare' è innanzitutto a me stessa che faccio del male. Quindi se non è l'altra persona a volerne parlare, non vedo la necessità di andare io a raccontarle quello che ho nel cuore. Lo vedrà (se lo vedrà) dal mio comportamento che nn ho risentimento verso di lei, cioè che non agisco desiderando il suo male.

    Inoltre il 'chiedere perdono' deve essere la conseguenza di 'essere pentito', che è 1 cosa a cui nessuno può obbligare un altro, essendo una libera risposta del cuore alla Grazia di Dio;

    e la cosa più importante (di cui nel CN non si tiene conto con qsto 'obbligo di chiedere perdono') è secondo me il fatto che uno può perdonare solo quando si sente perdonato

    Infatti ha detto il Papa "Chiunque abbia sperimentato la gioia, la pace e la libertà interiore che viene dall’essere perdonato può aprirsi alla possibilità di perdonare a sua volta".

    Nel CN si vuole entrare troppo, con regole e obblighi, dentro il cuore delle persone e ciò non porta a niente di buono; questo 'obbligo del perdono' lo dimostra perché, nei casi che io ho visto, non ne è nata affatto una vera RICONCILIAZIONE tra le persone coinvolte, che invece NASCE quando vengono scambiate parole di perdono reciproche per LIBERA scelta e perché sentite nel cuore .. non "all'orecchio" dove ti sta parlando 1 non meglio definito 'catechista del cammino'.

    Roberta

    RispondiElimina
  64. Diamo il bentornato al Pasqualone, che ha appena inventato un nuovo profilo non appena si è accorto (in ritardo come al solito) che questo blog ha pubblicato l'ennesima documentazione che lui non conosceva (i cosiddetti "catechisti" gli raccontano solo ciò che promuove il prestigio del Cammino e che fa continuare a girare la giostra per la loro pacchia).

    Il Pasqualone, essendo neocatecumenale, non entra nel merito, non dà ragioni, non fa osservazioni in materia, no, si limita a giudicare.

    Ma forse gli brucia ancora di più il voler sapere da dove abbiamo tratto questa pagina. Povero idiota: c'è scritto in cima alla pagina, che la fonte è Facebook: il Pasqualone passa le giornate intere sui social networks a giudicare chi non loda il Cammino e poi arriva su questo blog e si rende conto che qualche altro indicibile segreto arcano neocatecumenale viene trattato qui, su Facebook e altrove...

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