martedì 24 luglio 2018

Entriamo nella sua dimora

Entriamo nella sua dimora,
prostriamoci allo sgabello dei suoi piedi (Sal 132,7)

Non desidero riportare argomenti già risaputi in maniera scontata, ma analizzare, secondo le direttive intenzionali del libro del Cardinale Robert Sarah "  La Forza del Silenzio" quale ipocrisia vige nel "monastero" trikikino, e proporre una riflessione riguardo l'azzardo del mantenere nella dimora del Signore un contesto che ritiene, per scelta, di possedere verità supreme che si distaccano dalla Chiesa Cattolica inducendo ad uno stato di esaltazione che coinvolge psiche e spirito. Setta gnostica sottomessa ad un uomo ampiamente idealizzato (credetemi!).

Procederò per punti, contrapponendo “La Forza del Silenzio” di Sarah alla violenza delle parole di Kiko.

IL CUORE DELLA LITURGIA

Dal libro di Robert Sarah "LA FORZA DEL SILENZIO" pag. 263:
L'adorazione deve essere il cuore della liturgia. Questo atteggiamento del cuore non si può esprimere a parole, semmai con l'atteggiamento, il gesto o il silenzio. Una genuflessione parla da se stessa se è ben fatta. Se togliete tutti i segni espressivi dell'adorazione, sparisce anche l'atteggiamento insieme al senso del sacro
Dagli Orientamenti per la formazione dei catechisti di Kiko Arguello e Carmen Hernandez, 1999

Il cuore della eucarestia è l'esultanza, l'allegria, la festa, una gioia impressionante. (20)

Infatti la liturgia neocatecumenale consiste nel moltiplicarsi delle parole inutili, dei segni sovrabbondanti, delle parole umane. Scompaiono invece i segni espressivi dell’adorazione, come la genuflessione e il silenzio. Si tratta di un rapporto alterato con la liturgia che parte da un alterato rapporto dell’uomo con il suo Signore

L’INCONTRO CON DIO

Sarah pag. 282 - Per mezzo di essa (la Parola), Colui che cerca la mia anima è presente. Mi incontra ed io Lo incontro. Si rivela a me e Lui mi rivela a me stesso.
Kiko Arguello, Orientamenti: "Gesù ti metterà fango sugli occhi perchè ti senta scomodo e debba andare a lavarti nelle acque del tuo Battesimo, per lavarti realmente dei tuoi peccati"

Un reato vero e proprio con vittime le Sacre Scritture. Gesù può mai adempiere qualcosa di scomodo essendo Egli il Salvatore che piuttosto conferisce gioia con finalità eterna? In Lui esiste riposo e letizia ma arguello  insiste, sprofondando egli stesso negli abissi del peccato conducendo con sé anche i suoi alleati e sottomessi, perchè un dio che vuole il male per procurare un bene futuro, se ci credi, lo segui. Insensato ma è ciò che sta accadendo.  

"Lavarti realmente dei tuoi peccati".
by kiko arguello

Kiko ha posto le fondamenta della sua dimora ospitante i suoi servi su una concezione inversa a dell’Incontro in cui Dio si rivela all’Uomo e rivela l’uomo a se stesso: infatti la stabilisce su una umana conoscenza di se stessi che presuppone che l'uomo si riveli a se stesso tramite l'idolo cammino; attraverso una kenosi deturpante, un viaggio nella vergogna, un saggio dei propri peccati più infidi. Egli abbatte ogni possibilità che Dio ci riveli noi stessi poiché non permette l'assaporare dolce della Sua Parola, non acconsente che fluisca nel cuore pura e distillata, piuttosto l'annebbia con la sua saccenteria e superbia.

        
  L’ACQUA, SORGENTE DI DIO IN NOI
Robert Sarah, “La Forza del Silenzio”, pag. 281 - ( La Parola) Diventa una sorgente d'acqua che continua a sgorgare dentro di noi. Non è forse quello che Gesù ha detto alla Samaritana: << chi berrà dell'acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l'acqua che io gli darò diventerà una sorgente d'acqua che zampilla per la vita eterna>> (Gv 4,14)? La Parola letta nel silenzio ci accompagna, ci illumina e ci nutre.

Kiko Arguello - Gesù ha detto alla donna samaritana: "Dammi tu acqua", per farti vedere che non hai acqua, fratello, che non hai acqua da dare a nessuno.
( Direttorio Catechetico del Cammino Neocatecumenale, cfr. Statuto, art.2, 2°, Vol. V, "Iniziazione alla Preghiera")

Fratello neocatecumenale, sei un cieco costantemente a che fare con un dio che ti colpevolizza, che ti ricorda quanto sei miserevole; che con ira ti inculca la tua inutilità.
Ma come sempre il cammino non dice la verità, Gesù in realtà accoglie quella donna e lo fa con cortesia, chiedendo da bere ad una persona in realtà emarginata. 
Lo stesso accade nell'episodio di Zaccheo, mistificato da kiko ma che in realtà si accosta al senso appena esposto. Difatti Zaccheo si affretta a salire sull'albero per vedere Gesù ( non per superbia eh). Quindi Gesù, con la stessa cortesia utilizzata nell'episodio della Samaritana, si rivolge a lui e gli dice: " Scendi, perchè voglio venire a casa tua". Bellissimo! Non dice vieni che ti converto ma gli parla con benignità. 

Chiede un piacere per accogliere la persona. kiko elimina questa meravigliosa CORTESIA, egli non accoglie e non lascia che i suoi fedeli si accostino a Cristo. La rabbia sottomette e impressiona. kiko trasmette fin troppo bene la sua ira.

Che differenza di espressioni tra il cardinale Sarah e kiko, nel primo caso un fruttuoso concetto invita alla speranza e ad un approccio con la fede assolutamente positivo, mentre nel secondo kiko degenera le capacità cristiane dell'uomo.

Ebbene, quale elaborazione riguardante l'acqua asseta i neocatecumenali? Quella che li conduce alla soddisfazione del proprio ego; quella riferita al Giordano quando, adempiuta l'ultima Tappa si immergono in quell'acqua che li rigenera e li riporta a casa propria con un "valore" kikiano in più, l'essere superiori ai fedeli cattolici e ai loro stessi fratelli neocatecumeni ancora non "kikobattezzati". A tal riguardo ricordiamo la catechesi di kiko sull'episodio del cieco nato, fondamento dell'intera concezione neocatecumenale.

L’ACQUA DEL BATTESIMO

Catechismo della Chiesa Cattolica
"Il santo Battesimo è il fondamento di tutta la vita cristiana, il vestibolo d'ingresso alla vita nello Spirito. Mediante il Battesimo siamo liberati dal peccato e rigenerati come figli di Dio, diventiamo membra di Cristo; siamo incorporati alla Chiesa e resi partecipi della sia missione"

Quindi due visioni contrastanti. kiko rifiuta il Battesimo conferito dalla Chiesa, interpretandolo piuttosto come un avvenimento necessario dopo un percorso di 30 anni e più adempiuto nel suo cammino, che origina la cosiddetta sapienza kikiana che permette il lavaggio battesimale nelle acque del Giordano, laddove Gesù fu battezzato e così i reali di ogni dove, perchè i neocatecumeni, per intenderci, formulano gli eventi con l'intenzione di procurare stupore e attirare con significati superficiali.

Quindi, riferendoci al fulcro del pensiero del cardinale Robert Sarah, riprendiamo a discutere dell'essenza primaria del suo dire, del nostro vivere e del nostro credo. Se kiko prosciuga le fonti d'acqua con le sue eterodossie, la Bibbia ci regala un senso del tutto lindo e perfetto riguardante l'Acqua e il suo simbolo.

Nel NT - di cui kiko usufruisce per prelevare lo stretto necessario per poi avvalersi in realtà del VT, di guerre, carestie e lunghi cammini di salvezza utilizzati a sostegno dei molteplici anni di percorso che il cammino richiede - sussiste un rapporto strettissimo dell'acqua con la persona di Gesù. L'acqua indica il desiderio struggente che nasce dal bisogno di vita, Gesù è venuto a portare le acque vivificanti promesse dai profeti. La Sua vita è scandita dal simbolo dell'acqua; dal Suo costato sgorgano acqua e sangue, segni del battesimo e dell'eucarestia. Un binomio degenerato dal contesto neocatecumenale che usufruisce di questi elementi salvifici corrodendoli con la menzogna.

IL SENSO DEL SILENZIO, L’IDOLATRIA DELLE PAROLE A MISURA D’UOMO

Robert Sarah, pag. 150 - Il grande rischio per i cristiani, se perdono il senso del silenzio, è quello di diventare idolatri. Le nostre parole ci ubriacano e ci rinchiudono nel creato. Incantati e prigionieri del rumore dei discorsi umani, corriamo il rischio di costruire un culto a misura d'uomo, un dio a nostra immagine. Le parole portano con sé la tentazione del vitello d'oro!

Saggio e illuminante in un breve passo il Cardinale ha provveduto a spiegare la realtà che serpeggia quest'oggi nella Chiesa, dimorando in Essa senza esserne parte, come nomadi, zingari con la chitarra alla mano che parlano, ossessionano e impongono la loro cultura. L'idolo kiko contamina le menti di parole sino ad ubriacarle e condurle ad adempiere azioni ed annunciare testimonianze che da sobri si guarderebbero dal compiere ed esprimere. Discorsi che portano gli adepti ad autodefinirsi maiali, che inducono ad odiare il prossimo e se stessi e a svendere un'intera vita per arricchire un dio umano.

Robert Sarah, pag. 151 Per parlare di Dio, bisogna cominciare dal tacere. Qui penso anche ai predicatori.

Entriamo nella Sua dimora!

Dio dimora e dimorerà sempre nella Chiesa; la Chiesa che è luce del mondo: la lampada! Il cammino neocatecumenale non è Chiesa, nè lampada nè parte della famiglia, ma contempla una diversa religione che presuppone un cambiamento della vigente..."con il tempo", come confermò un certo pastore neocatecumenale con più di 30 anni d' esperienza kikiana.

Robert Sarah, pag. 29 - Non c'è luogo al mondo in cui Dio sia più presente del cuore umano. E' il cuore dell'uomo la vera dimora di Dio, il tempio del silenzio.

Un silenzio che kiko ha abolito!

32 commenti:

  1. Buongiorno Ho iniziato a leggere l'articolo. ma ho rinunciato perché sembra destinato alle persone illuminate. come dire queste cose a personne che vengono fuori dalla chiesa? o hai perso la fede?

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    1. Sembra che i nostri articoli siano invece compresi perfettamente da chi è uscito dalla Chiesa o ha perso la fede per colpa delle storture del Cammino.
      Questo articolo in particolare, ancora non lo sappiamo se sarà compreso, ma credo che chi è stato martellato da tante parole inutili e dannose in cammino, possa trovarvi un senso profondo di sollievo.
      Non so se sei neocatecumenale: in tal caso credi che una persona lontana dalla Chiesa vada allettata dai tanti "Dio ti ama così come sei, vieni e vedi, amore fraterno, gratuità" per poi scoprire dopo qualche anno di essere piombato nell'esatto contrario? Capisco comunque che, chi è in cammino, sia ormai condizionato a pensare che parlare efficacemente di Dio consista nel dire e ripetere, magari alzando il tono della voce, quelle quattro frasi "magiche", come negli happening in piazza, e quando qualcuno ci casca, offrirgli una sola opportunità: una formazione acattolica nel cammino neocatecumenale.

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    2. Riceviamo migliaia di visite al giorno su questo blog, di cui alcune decine da indirizzi internet della Santa Sede. Evidentemente non rinunciano a leggere il blog.

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    3. @rui
      Lasciati dire che hai fatto un errore a non leggere l'articolo sopratutto con le motivazioni che hai addotto.
      Non c'è bisogno di essere persone "illuminate" (termine che mi sa tanto di massoneria) per capire cosa voglia dire il Cardinal Sarah. Te lo posso dire con certezza perché è stata la mia esperienza. Esperienza di ragazzina 15enne assolutamente digiuna. Come i miei del resto. Eppure incontrai un sacerdote che mi fece VEDERE come tutto quello che c'è scritto È Vero. Fino all'ultima virgola.

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    4. @Rui Non sono ne un dotto,ne un genio e ne tanto meno un teologo,ma questo articolo è chiarissimo, cosa non hai compreso? Forse ti turba la verità e che il cammino è una setta?
      Ex fratello

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  2. @Rui
    Non ho capito cosa ti ha disturbato ma ti auguro di avere un decimo della Fede che ha Rebel!

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    1. È solo il solito troll che si sveglia al mattino per ubbidire al sacro comandamento kikiano: «quando siete in difficoltà fate di tutto per cambiar discorso!»

      E cos'è che ha scatenato questo riflesso condizionato? Il fatto che i troll neocatecumenali sanno benissimo che il cuore della vera Eucarestia è l'adorazione (il card. Sarah non ha fatto altro che ribadire quanto già espresso da Benedetto XVI e da un esercito di santi negli scorsi venti secoli), e non la carnevalata di Kiko e Carmen.

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    2. Kiko: "Gesù ha detto alla donna samaritana: 'Dammi tu acqua', per farti vedere che non hai acqua, fratello, che non hai acqua da dare a nessuno. Hai bisogno che Lui ti dia questa acqua".

      Bravissima, Rebel! Hai colto un colto un'altra mistificazione, un'altra distorsione del Vangelo di Giovanni, una ennesima prova che Kiko aggiunge, toglie e muta la Sacra Scrittura a proprio uso e consumo, per svilire e avvilire i poveri malcapitati nel Cammino. NEANCHE LA SAMARITANA LASCIA IN PACE!
      Dopo anni di CNC, dopo scrutini indecenti, dopo averli pescati nelle parrocchie, ancora Kiko dice che non hanno acqua? E nemmeno hanno più remore, i neocatecumenali, di rivelare simili "arcani": http://kairosterzomillennio.blogspot.com/2018/02/kiko-arguello-la-volonta-di-dio-la-fede.html
      Che c'entra il "fratello" con la samaritana? La samaritana aveva acqua da dare, acqua reale e simbolica, quella del pozzo di Giacobbe, pure questo falsifica, il profeta Kiko? E nessuno che si alza in piedi per confutarlo!

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    3. Rui 07:41

      Per arrivare al silenzio del cuore è necessaria la fede?

      O non è piuttosto il contrario?

      Hai perso 1 occasione a non leggere l'articolo fino in fondo, la frase finale riassume tutto in una semplice verità :

      " Non c'è luogo al mondo in cui Dio sia più presente del cuore umano. E' il cuore dell'uomo la vera dimra di Dio, il tempio del silenzio."
      --------
      Ricordatene la prox volta che stai per fare i "risonanza" dicendo, quasi per 1 riflesso condizionato, che "nel cammino hai trovato il Signore che non ha avuto schifo di te".

      La parola "schifo" non fa parte del vocabolario di Gesù :

      " Poiché tu ami tutte le cose esistenti
      e nulla disprezzi di quanto hai creato;
      se avessi odiato qualcosa, non l'avresti neppure creata.
      Come potrebbe sussistere una cosa, se tu non vuoi?
      O conservarsi se tu non l'avessi chiamata all'esistenza?
      Tu risparmi tutte le cose,
      perché tutte son tue, Signore, amante della vita,
      (Sap 11, 24-26)
      ---------

      Roberta

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  3. Contribuisco a questo meraviglioso thread di Rebel, che ringrazio, con una citazione tratta dall'enciclica "Lumen fidei" di papa Francesco:

    "Poiché la fede si configura come via, essa riguarda anche la vita degli uomini che, pur non credendo, desiderano credere e non cessano di cercare.
    Nella misura in cui si aprono all’amore con cuore sincero e si mettono in cammino con quella luce che riescono a cogliere, già vivono, senza saperlo, nella strada verso la fede.
    Essi cercano di agire come se Dio esistesse, a volte perché riconoscono la sua importanza per trovare orientamenti saldi nella vita comune, oppure perché sperimentano il desiderio di luce in mezzo al buio, ma anche perché, nel percepire quanto è grande
    e bella la vita, intuiscono che la presenza di Dio la renderebbe ancora più grande.
    Racconta sant’Ireneo di Lione che Abramo, prima di ascoltare la voce di Dio, già lo cercava «nell’ardente desiderio del suo cuore», e «percorreva tutto il mondo,
    domandandosi dove fosse Dio», finché «Dio ebbe pietà di colui che, solo, lo cercava nel silenzio».[32]
    Chi si mette in cammino per praticare il bene si avvicina già a Dio, è già sorretto dal suo aiuto, perché è proprio della dinamica della luce divina illuminare i nostri occhi quando camminiamo verso la pienezza dell’amore."
    Quest'ultimo paragrafo, che ho evidenziato in corsivo, è inoltre un'ottima smentita alla "teologia del fango" che qualcuno continua a sostenere, senza nessun appiglio che non sia l'esegesi deviata fattane da Kiko Argüello.

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  4. Sono d'accordo con quanto dice Valentina:"Questo articolo in particolare, ancora non lo sappiamo se sarà compreso, ma credo che chi è stato martellato da tante parole inutili e dannose in cammino, possa trovarvi un senso profondo di sollievo."

    L'articolo è bello e comprensibile ancor più da chi è stato "martellato" con parole umane sempre uguali, ripetitive e vuote solamente per coprire, seppellire l'unica vera Parola.
    Senza rimpiangere una mitica età dell'oro del cammino (se mai c'è stata) questa "paura" che in comunità possa calare il "silenzio" in uno spazio dedicato a far risuonare la parola è interessante. Ricordo bene che durante il momento delle risonanze (liturgia della parola o eucarestia) il parolaio dei fratelli, veniva interpretato, moltissime volte, secondo l'equazione che più fratelli parlavano maggiore era stato il "successo" della serata. Viceversa si respirava aria pesante se nessun fratello proferiva parola nello spazio dedicato a ciò. Questo aveva come conseguenza che almeno uno (spesso il responsabile o il corresponsabile) dicesse qualcosa per riempire questo silenzio insopportabile ed imbarazzante.

    Alice de'

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  5. Avviandosi alla conclusione Rebel dice, a proposito dell'idolatria delle parole:

    corriamo il rischio di costruire un culto a misura d'uomo, un dio a nostra immagine. Le parole portano con sé la tentazione del vitello d'oro!

    Questo avviene nel cammino, Kiko parla straparla solo lui...basta scorrere le pagine dei mamotreti, infinite, una vera sbornia. Se ne leggi per un pò inizia a girarti la testa, in uno stato di ebbrezza.
    Qualche camminante potrebbe dire: Ma alla iniziazione alla preghiera si insegna a pregare con la "preghiera silenziosa" che poi farà parte delle consegne rigide del cammino!
    Ma in quel contesto e con quelle modalità - tutti attorniati dai gadget kikiani di cui ti riempi la mente e gli occhi prima e dopo averli chiusi per fare obbediente la preghiera del cuore - la Parola che risuona incontrastata, anche nel SILENZIO, è la parola che Kiko ha predicato.

    Pax

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  6. Leggo nel medesimo stralcio sulla Samaritana del Direttorio Neocatecumenale (volume dell'Iniziazione alla preghiera) citato nell'articolo di Kairòs Terzo Millennio, le seguenti affermazioni:

    "Cantare salmi significa dire a Dio: la tua Parola ha compiuto in mezzo a noi la sua missione. Qual'è la missione della Parola di Dio? Fare di noi, che non eravamo un popolo, un popolo unico, fare di tutti noi, che siamo gente piena di conflitti, macelli, pieni di complessi, di problemi, fare di noi un solo cuore. Cantando tutti ad una voce, con lo stesso spirito, esprimendo in modo sacramentale, con un segno esterno (il canto, ndr) quello che sta facendo la Parola di Dio in noi..."

    Mi chiedo se il canto di un Salmo fatto dall'assemblea in qualsivoglia contesto possa essere considerata un'espressione sacramentale.
    Mi pare una delle solite forzature per sostituire l'azione dell'Assemblea all'azione di Dio, confondendo i piani, e dando valore di Sacramento a ciò che di per sè non lo è, per togliere invece valore ai segni sacramentali modificandoli a piacere.

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  7. Grazie Rebel
    di aver preso, come riferimento per 1 confronto con la realtà NC, questo bel libro .. anch'io lo sto leggendo.

    I punti che hai considerato sono fondamentali per mostrare quanto sbagliano i NC nella loro liturgia e nell'interpretazione della Parola .. ma anche in altro .. in tutto il loro rapportarsi alla vita e alle persone.

    Splendida l'espressione che hai usato della CORTESIA di Gesù , che non è 1 formalità da galateo, ma il suo svelarsi in modo rispettoso delle sue creature, della dignità che Lui ha conferito a ognuna di esse, il suo proporsi e mai imporsi, il suo valorizzare il più piccolo slancio di generosità e desiderio di Lui che trova nel cuore di 1 persona .. (l'acqua della Samaritana, così come i 5 pani e 2 pesci) e moltiplicarlo in un valore d' eternità.

    Ma questa differenza stridente che hai messo in evidenza appare già nelle pagine iniziali e credo sia evidente a chi, leggendole, ha conosciuto il CN .. a me è saltata subito agli occhi e nn ho potuto fare a meno di fare "confronti" come hai fatto tu.
    In particolare riguardo all'aspetto dell'essere "fratelli e a qllo della missionarietà o "evangelizzazione" come Kiko ama chiamarla.

    Pag. 41
    "Senza la capacità del silenzio, l'uomo non è capace di ascoltare coloro che gli stanno vicino, non è capace di amarli e di comprenderli.
    La carità nasce dal silenzio. ..
    Il silenzio è la condizione dell'alterità ed è una necessità se si vuole comprendere se stessi.
    Senza silenzio non c'è riposo, né serenità, né vita interiore e pace."
    -----------
    Quando i "catechisti" NC "ascoltano" le persone, in realtà non lo fanno, non si mettono nei loro panni, hanno risposte preconfezionate per ogni "caso" , negli "scrutini" non trasmettono PACE e non ne ricavano neanche per loro stessi, inebriati dal senso di potere che può dare il "giudicare" 1 altra persona che andrà ad obbedire alle loro stolte imposizioni.

    Pag. 46
    "Dobbiamo imparare, affermava Thomas Merton, che l'inviolabilità del nostro santuario interiore, del centro della nostra anima, dipende dalla nostra discrezione"
    -----------
    Come si concilia con la pratica NC degli scrutini dove non si ha rispetto per l'intimità delle persone e purtroppo .. le persone stesse, suggestionate dal sistema di cui ormai fanno parte, non custodiscono la sacralità della loro coscienza dove Dio solo deve entrare?

    Pag. 46
    "Se vogliamo trovare Dio nelle nostre anime e vivere con Lui, sarebbe 1 disastro provare a comunicarlo agli altri proprio come lo vediamo noi.
    Potremo farlo solo in seguito con l'aiuto della grazia che ci dona nel silenzio e lo faremo attraverso l'irraggiamento e la trasparenza della nostra vita.
    La vera testimonianza si esprime con l'esempio silenzioso, puro e radioso della santità della nostra vita."
    ------------------
    Qualcuno conosce qualche NC che , anziché con le parole, testimoni con l'esempio di vita?
    Il massimo che possono raggiungere è di "esibire" gli innumerevoli figli, ma i "benefici" che tali figli ricevono dall'educazione NC , li possono testimoniare le tante baby sitter (qlle veramente caritatevoli) che hanno raccolto le loro lacrime e cercato di arginare i loro sensi di abbandono per la trascuratezza dei genitori.
    Oppure l'unica altra cosa "buona" che possono manifestare è il loro "coraggio" di partire, con tutta la famiglia, in "missione" per terre sconosciute .. senza considerare il trauma che possono causare nei figli .. e magari sono anche sinceramente convinti che ciò voglia dire " affidarsi a Dio" e non si rendono conto che invece è essere strumentalizzati dalla "volontà di un uomo".
    Non è certo questo che intende il cardinal Sarah con "santità di vita".
    %

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  8. %
    Pag. 46-47
    "Il fatto di tacere sembra indice di debolezza, d'ingnoranza o di mancanza di volontà. Nel regime moderno l'uomo, l'uomo silenzioso diviene colui che non è capace di difendersi ..
    Al contrario, l'uomo che si proclama forte è un essere fatto di parole.
    Schiaccia e affoga l'altro con i suoi fiumi di parole. ..
    Chi parla ha importanza e valore mentre chi tace non è molto considerato ..
    Il semplice fatto di parlare conferisce un valore.
    La parola non ha alcun senso? Che importa. Il rumore ha acquisito la nobiltà che in altri tempi era posseduta dal silenzio.
    L'uomo che parla è celebrato .."
    --------------
    A me pare la fotografia delle interminabili catechesi e annunci vari, oltre che di Kiko e dei suoi discepoli "catechisti" o anche "responsabili" o anche dei "normali" fratelli NC di "serie A".

    Pag. 49
    "Senza il silenzio che la precede, la parola rischia di essere piuttosto una chiacchiera inutile: ' ..nella conversione e nella calma sta la vostra salvezza', diceva Isaia (30,15). Il profeta rimproverava al popolo d'Israele il suo attivismo idolatria, la sua accesa passione politica, fatta di alleanze d'interessi .. sia con l'Egitto che con l'Assiria ..
    Così il silenzio è legato alla fede in Dio.
    Lontano dalle agitazioni delle finzioni, bisogna gettarsi silenziosamente nelle braccia di Dio.
    .. Il nostro futuro è nelle mani di Dio e non nell'agitazione rumorosa delle trattative umane, anche se possono sembrare utili.
    .. le nostre strategie personali senza richieste esigenti, senza appello alla conversione , senza un ritorno radicale a Dio , sono cammini che non portano da nessuna parte."
    --------------
    E quest'ultima citazione porta immediatamente a pensare al "ruolo" del denaro nel CN di cui si è parlato diffusamente nei giorni scorsi, necessario per corrompere e farsi "amici" ; e fa anche il paio con le parole del Papa del 5 maggio, quando dice di non affidarsi a teorie o schemi prestabiliti.
    Altro che "precarietà" e fiducia nella Provvidenza.

    Roberta

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  9. Questo Cardinale Sarah,fu rimosso da Papa Francesco perchè voleva che i sacerdoti celebrassero rivolti verso oriente.Le sue parole non hanno alcun valore e non provano assolutamente niente,dato che non ha lcun incarico né potere nella Chiesa?Era a capo della Cong.per il Culto Divino,ma invece di adoperarsi affinché la riforma liturgica fosse maggiormente applicata e compresa,la criticava.E giustamente Papa Francesco lo ha rimosso, prontamente.Quanto dice non ha alcun valore,ma per voi,evidentemente,le sue parole contano più di quelle del Vicario di Cristo,questo è protestantesimo.Non so cosa sperate di dimostrare,per me è solo l'ennesima cretinata che scrivete.Se sperate di convincere qualcuno con queste scemenze vi fate solo illusioni.Con queste stupidaggini non convincerete nessuno.Buona giornata.

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    1. Il cardinal Sarah rimosso? Forse ti confondi con il cardinal Muller, a cui non fu confermato l'incarico all'indomani di una inopportuna "lisciata" alle Anotaciones di Kiko...

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    2. Ma è mai possibile che contate tutte balle? E pensate che gli altri le afferrino a volo? Rimosso da dove? Il Card. Sarah sta al proprio posto, qui: http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/ccdds/documents/rc_con_ccdds_doc_20161109_membri-dicastero_it.html

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    3. Tu quando ascolti o leggi uno scritto, dai più importanza ai titoli dell'autore che al contenuto?

      Perché non riesci a cogliere che le parole scritte in questo libro sono verità, che interpretano la Parola di Dio in modo perfettamente aderente alla dottrina della Chiesa?

      Cmnq anche a me risulta che, almeno fino a febbraio di quest'anno, il cardinal Sarah ricoprisse il suo incarico di prefetto della Congregazione per il Culto Divino.

      Se tu sei più informato, puoi segnalare la data in cui, secondo te, sarebbe stato "rimosso"?

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    4. Almeno sino a fine maggio, Roberta: https://www.ilfoglio.it/il-foglio-internazionale/2018/05/28/news/loccidente-vuoto-e-nulla-197147/ Poi, così, pare, in luglio il nostro Pasqualone scrisse al Papa e il Papa gli diede ascolto.

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    5. Non capisco il Pasquale, davvero. Un mistero. Dev'essere un grave disturbo.

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    6. Sono in due a essere disturbati. Non per caso fu somministrato loro un test psicoattitudinale: https://neocatecumenali.blogspot.com/2018/02/test-psicoattitudinale-per-pasqualoni.html
      Il neoSommo ha superato l'antico.

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  10. vedremo se sei tu più convincente di noi

    Pax

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  11. STATUTO DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE
    11 maggio 2008, sole
    nnità di Pentecoste
    www.camminoneocatecumenale.it

    Art. 4
    [Beni temporali]
    § 1. Il Cammino Neocatecumenale, in quanto itinerario di formazione cattolica che si attua nelle diocesi mediante servizi resi a titolo gratuito, non ha patrimonio proprio. § 2. Quando in una diocesi si ritiene utile sostenere economicamente iniziative ed attività funzionali all’evangelizzazione attuata attraverso il Cammino Neocatecumenale, il Vescovo diocesano, su richiesta dell’Équipe Responsabile internazionale del Cammino,valuterà l’opportunità di erigere una fondazione autonoma diocesana, con personalità
    giuridica, regolata da statuti propri, che sarà riconosciuta anche in sede civile. Essa potrà essere sostenuta da offerte oblative dei partecipantial Cammino Neocatecumenale, come pure di Enti e di privati.
    § 3. Nelle comunità vengono effettuate collette, in risposta a varie necessità. Spetta ai responsabili delle comunità, nonché alle équipes responsabili del Cammino a ogni livel-lo, assicurare che la gestione di tali collette avvenga con grande senso di responsabilità e nel rispetto del Diritto.


    Anonimo5 giugno 2018 17:57
    Cari tutti,
    dopo il passaggio di Loreto, i responsabili ti chiedono una volta al mese, TUTTI i mesi, se fai la decima. Questa domanda è contenuta in un foglio consegnato dai catechisti,che arriva da Kiko. Non sarà una prova di quello che si è detto fin qui?
    Nello scrutinio per il passaggio di Loreto, mi è stato chiesto se faccio la decima. La mia risposta è stata che il quanto e il come faccio l'elemosina non li riguarda. La loro risposta è stata: La decima si fa solo come deciamo noi, ossia i soldi li dai in mano a noi! Il resto è un altra cosa e sei libero di farlo (?!?!).
    Ravvedo in questo un principio di estorsione coatta...
    Ah, se li avessi registrati, avrei incastrato in nostro "Al Capone" per estorsione ed evasione fiscale...
    Prima o poi succederà...

    Ripeto è tutto davanti a voi

    Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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  12. Credo che Rebel si è posta la domanda più intelligente "Gesù può mai adempiere qualcosa di scomodo essendo Egli il Salvatore che piuttosto conferisce gioia con finalità eterna?"una sintesi perfetta di tutto. Gesù può mai chiedere di bello le cose scomode? Può volere la decima per accettarti come figlio? Può volere che non vai da tua mamma per andare in convivenza? Può volere che tua figlia viene violentata per dimostrarti qualcosa? E tutto il resto. Ma se Dio conferisce gioia con finalità eterna perché dovrebbe volere creare disagio? Ottimo. Fatevele ste domande

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  13. Grazie per questo articolo, davvero presentato così Dio e la fede viene voglia di conoscere questo Dio anche a chi non lo conosce(scusate la ripetizione di parole) e chi se ne allontanato per colpa del cammino!
    Ex fratello!

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  14. A loro gli piace il silenzio ma non quello che innalza ma quello degli innocenti. Zitti e mosca

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  16. Dice Kiko: "Il cuore della eucarestia è l'esultanza, l'allegria, la festa, una gioia impressionante".
    Penso faccia una grande confusione.
    Innanzi tutto la GIOIA non può impressionare nessuno perché è intima. Può manifestarsi nella pace o in un volto sereno e buono (il contrario di tanti volti di camminati), ma non in espressioni come intende Kiko, altrimenti nelle feste pagane, dove esaltati in trance passano attraverso il fuoco (spesso grazie a poteri demoniaci), si manifesterebbe una gioia immensa.

    Faccio un esempio tratto dall'Antico Testamento per far capire meglio i camminanti.
    Forse Kiko parlando di gioia impressionante aveva in mente la danza di Davide davanti all'arca dell'alleanza.
    Nelle espressione religiose, anche in quelle della Chiesa, la festa e l'esultanza ci stanno. Ma non sono il "cuore" della religiosità.
    Quando Mosè si trova faccia a faccia con Dio, non danza, non esulta, non si rotola a terra come impazzito di "allegria", quasi avesse mangiato qualche fungo allucinogeno.
    Questa forse sarà stata l'esperienza di Kiko tra i gitani.
    Mosè, davanti a Dio, ADORA. Da qui la gioia che in date occasioni si può manifestare anche attraverso una sana e vera allegria.

    Mi pare che anche in questo caso Kiko abbia semplicemente ribaltato il cristianesimo. Mi sembra che a volte, per molti il Cammino non sia un partire dal fango per arrivare, attraverso la GRAZIA, al Battesimo, ma un partire dal Battesimo per arrivare al fango. Capovolge tutto. O meglio: non parte dal Battesimo per arrivare a comprenderlo meglio, ma sembra che parta dal fango per arrivare a rotolarvisi meglio

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  17. Sul commento di Pietro voglio aggiungere che Kiko parte dal fango per rimanere nel fango. Sei un peccatore quindi rimani tale. Ieri ho visto il docu-cristiano, si parlava del cammino e dell' allegria che hanno i NCN. Sono arrivato alla conclusione che per loro l' apparenza vale più del resto. Ballano, ridono, fanno i figli, partono, celebrano come in uno spettacolo, cantano con le chitarre come a una festa di paese ma la spiritualità e il silenzio sono esclusi. Se Sarah contava qualcosa li aveva cacciati da mo...

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