Eretici in vacanza (a spese dei kikos) |
La più grande difficoltà nel formarsi un'opinione equilibrata sul Cammino è la loro segretezza istituzionale. Non viene scritto nulla ad uso del pubblico. I suoi fautori sono evasivi. Coloro che partecipano agli incontri introduttivi non possono porre domande. Le domande vengono comunque deviate con risposte tipo: "ti diventerà chiaro a suo tempo". Non c'è un vero dialogo con chi tiene gli incontri: ci si aspetta che per la maggior parte tu stia lì ad ascoltare. Questa tecnica di vendita viene ben descritta come "softly softly catchee monkey" ("pian pianino si acchiappa la scimmietta"). Questa segretezza si estende perfino nei confronti di vescovi. Centoventi vescovi europei hanno preso parte ad aprile 1993 ad una presentazione del Cammino durata cinque giorni, in un hotel di Vienna (tutto pagato dai Neocatecumenali). Molti dei vescovi si sono sentiti offesi e delusi dal fatto di essere stati costretti a sedersi e ad ascoltare per ben cinque giorni! E a quelli che desideravano fare domande non è stato permesso. Un coraggioso vescovo italiano ha tentato di parlare ma è stato bruscamente messo a tacere da Carmen Hernández, con l'oltraggiosa motivazione che lui non aveva permesso al neocatecumenato di attecchire nella sua diocesi e pertanto non aveva diritto a spiegazioni!
Tavolone super-gigante per una pagliacciata super-gigante |
[...]
Certe critiche al Cammino vanno considerate con circospezione
Il Cammino, a prima vista, appare impeccabilmente ortodosso. Per esempio non troverete membri che lottano per far sposare i preti, o per le "donne-prete" (...) [C'è gente che] prendendo alla lettera tale facciata di ortodossia e osservando il successo dei neocatecumenali, li crede un ostacolo alla promozione delle proprie convinzioni private. Il Cammino viene denunciato da tali pseudo-Cattolici per essere "fondamentalista" e ammonito per il suo proselitismo aggressivo.
Gordon Urquhart, ex membro dei focolarini (un altro movimento moderno), ha scritto un libro intitolato The Pope's Armada. Questo libro è diventato la bibbia di chi si oppone al Cammino. Ma Urquhart è un omosessuale dichiarato che aveva anche abbandonato la moglie e i tre figli. Tali testimoni, essendo ovviamente disaffezionati in modo drastico al Cammino e con più di qualche dente avvelenato, vanno perciò trattati con un certo grado di circospezione. Comunque, molte delle informazioni concrete di tale libro sono pervenute da ex membri del Cammino e perciò non possono essere scartate a priori.
Dimmi cosa illustra il tuo "santino" dell'ordinazione sacerdotale e capirò a chi sei consacrato... |
Alcuni punti dottrinali - Una deprimente e pessimistica dottrina sull'uomo
[...] Il mio momento di "eureka!" è stato nell'autunno del 2002, partecipando ad una serie di cosiddette catechesi tenute da esponenti del Cammino nella mia parrocchia. Da ex protestante, le mie orecchie saranno certamente più allenate a riconoscere certi motivetti, piuttosto che quelle di cattolici che sono stati tali fin dalla culla. Ebbene, questa deprimente visione pessimistica dell'uomo ("zero più peccati") era il punto di partenza del credo neurotico di Lutero. Se pensate che l'uomo sia così tragicamente danneggiato dal peccato originale da essere al di là di ogni possibilità e speranza di salvezza, e che il massimo che Dio possa fare sia di "rifilargli" un po' di santità lanciandogliela addosso, allora senza dubbio state rigettando la dottrina cattolica della redenzione: non si può redimere ciò che è essenzialmente e ontologicamente irredibimile, cioè "zero più peccati"!
[...] Questo insegnamento che la Chiesa sarebbe andata a rotoli dall'editto di Costantino in poi, viene fuori in realtà dalla setta protestante dei Battisti. Alcuni apologi dei Battisti dicono che la loro non sarebbe una chiesa nata dalla Riforma protestante, ma sarebbe una rimanenza dei cristiani dei primi secoli, di prima della pace di Costantino. Questa specie di fantasiosa astruseria è la loro risposta immaginaria all'obiezione cattolica che una chiesa fondata nel sedicesimo secolo (dai riformatori protestanti) non può per ciò stesso proclamarsi fondata da Cristo. Per rifiutare le loro assurdità, basterà semplicemente ricordare che nei primi quattro secoli non c'era propriamente un Nuovo Testamento (i ventisette libri così come li conosciamo oggi) su cui questi "credenti nella Bibbia" fondano la loro fede cristiana. La lista dei ventisette libri da includere nel Nuovo Testamento è stata finalizzata dalla Chiesa dopo Costantino - così come la formulazione delle dottrine sulla Trinità e sulla Divinità di Cristo. Niente male per una Chiesa "corrotta"!
[...] Gli ex neocatecumenali indicano che è il Cammino ad essere il vero "idolo" di coloro che fanno il Cammino. Una testimonianza che mi è stata personalmente fatta da una ex neocatecumenale a Bristol illustrerà questo aspetto. Un giovane non battezzato aveva aderito alla sua comunità. Dopo un paio di anni di coinvolgimento col Cammino incontrò una brava ragazza cattolica della parrocchia (che però non faceva il Cammino) e pianificarono di sposarsi. Quando il Cammino scoprì che lui voleva sposare una cattolica che non era nel Cammino, gli fu rifiutato il battesimo! Il giovane fu costretto a lasciare il Cammino e a chiedere il battesimo nella propria parrocchia per poter sposare la sua fidanzata cattolica praticante!...
La liturgia neocatecumenale raggiunge il suo culmine nella Veglia di Pasqua, che è un affare che dura tutta la notte... e viene celebrata separatamente dalla parrocchia! Così, nelle parrocchie in cui il Cammino è presente, ci saranno due diverse Veglie di Pasqua, una aperta ai parrocchiani, e una a porte chiuse per il Cammino! Quando ciò ha comportato problemi (il che non ci sorprende), come a Bristol nella parrocchia di san Nicola da Tolentino, la veglia parrocchiale è stata eliminata e ai parrocchiani non restava altra scelta che la veglia neocatecumenale che durava tutta la notte. Un ex neocatecumenale mi ha spiegato come la veglia terminasse con una colazione comunitaria alle sei del mattino in un grosso hotel della zona, per la quale ognuno era obbligato a pagare 25 sterline. Costui aveva chiesto di poter evitare la colazione a causa di impegni familiari, ma i leader del Cammino gli risposero che i fratelli della comunità dovevano assolutamente partecipare a quella colazione comunitaria.
Kiko vuole gestire anche papa Francesco |
[...] Avendo personalmente seguito quattordici incontri di "catechesi iniziali" dei loro catechisti, posso personalmente testimoniare che in quelle ventuno ore non c'è mai stato neppure un singolo riferimento al Catechismo della Chiesa Cattolica! Questo è strano per un'organizzazione che presenta una facciata di ortodossia, tanto più che il Santo Padre ha ripetutamente decretato che tutte le future catechesi debbano essere basate sul Catechismo. Rigettarlo esplicitamente comporterebbe pesanti censure ecclesiastiche, per cui credono di risolvere il problema semplicemente ignorandolo, come se non esistesse...
Crudele inganno nelle file degli adepti
L'aspetto più malefico del Neocatecumenato è il calcolato inganno ai danni dei loro stessi ranghi, che per gran parte è gente esemplarmente buona. Al tipico fratello di comunità i leader non dicono mai che il motivo per cui devono chiamare "presbìteri" i loro sacerdoti è perché non credono nel sacerdozio. Non dicono mai che il motivo per non permettere gli altari è che Kiko nega che la Messa è un sacrificio. Quando i fratelli esprimono preoccupazione per i frammenti di ostia consacrata dispersi, vengono scoraggiati dai loro catechisti a raccoglierli, ma non verrà detto loro che il motivo è che i leader del Cammino negano la dottrina della transustanziazione e considerano la presenza di Cristo nell'ostia consacrata un mero simbolo della sua presenza. Quando celebrano il loro banchetto festivo al posto della Messa, non viene detto che è dovuto al fatto che Kiko e Carmen rigettano l'intera teologia cattolica della Messa, redenzione, sacrificio, tutto.
"Prima Comunione" neocatecumenale: l'Eucarestia ridotta ad un "sacro snack" distribuito nella stanzetta della carnevalata |
Trucchi usati dai neocatecumenali per vendere le loro "liturgie" ai vescovi
Trucco numero 2: "mentire sul Vaticano II; dopo tutto, sul Vaticano II mentono praticamente tutti, e pochi hanno letto i documenti"
Trucco numero 3: "distorcere la storia della Chiesa"
Trucco numero 4: "ridicolizzare la liturgia tradizionale della Chiesa"
Trucco numero 5: "presentare la liturgia del Cammino come il male minore, con una falsa scelta tra due sole opzioni prefabbricate (il fervore dei primi cristiani e la distrazione di quelli attuali), come se non esistessero alternative (trucco usato dai venditori porta a porta)".
Interessante la citazione di Escrivà che diceva "fatemi domande su qualsiasi cosa" confrontato col fascista Arguello, e i suoi monologhi di ore ed ore senza confronto.
RispondiEliminaKIKO È APPARSO ALLA MADONNA!!
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaArticolo chiarissimo e che riesce a toccare l'essenza del Cammino in modo sorprendente.
RispondiEliminaComplimenti all'autore, che ha dimostrato un sincero amore per la Chiesa al di là di ogni bigottismo.
Ha ragione quando dice che apparentemente il Cammino sembra difendere certi valori tradizionali, come la famiglia e il dono dei figli, ma è solo un trucco.
Ma il problema non è che il demonio non vuole che si facciano figli, ma che vuole mandare tutti, genitori e figli, all'inferno.
A tale scopo volte userà l'ideologia malthusiana, altre volte, come nel caso dell'ideologia kikiana, l'errore non appare subito, ma è come una bomba a orologeria.
Così certe idee professate dal Cammino, come la difesa dell'Humanae vitae, sono giuste (anzi no, perché Kiko, al di là di parole di circostanza, è fortemente contrario ai metodi naturali difesi nell'enciclica di Paolo VI), ma sono come uno specchietto per le allodole, atte a inculcare eresie.
Quali meriti nel fare tanti figli per poi inculcargli il disprezzo per l'Eucaristia e per la Madonna?
Gesù, di Giuda, disse che sarebbe stato meglio per lui non fosse mai nato.
Con questo non voglio applicare alla lettera tale frase alle famiglie del Cammino, sarebbe un errore, ma semplicemente ridire ciò che ho detto: quali meriti nel fare i figli se poi gli si insegna a disprezzare la Chiesa e i cattolici?
Anche i musulmani integralisti fanno tanti figli a cui insegnano il disprezzo per gli altri.
I Neocatecumenali intercaleranno casualmente con espressioni del tipo: "Quando il Papa mi ha mandato in missione in Inghilterra, io non conoscevo l'inglese".
RispondiEliminaLe domande vengono comunque deviate con risposte tipo: "ti diventerà chiaro a suo tempo".
Al tipico fratello di comunità i leader non dicono mai che il motivo per cui devono chiamare "presbìteri" i loro sacerdoti è perché non credono nel sacerdozio. Non dicono mai che il motivo per non permettere gli altari è che Kiko nega che la Messa è un sacrificio. Quando i fratelli esprimono preoccupazione per i frammenti di ostia consacrata dispersi, vengono scoraggiati dai loro catechisti a raccoglierli, ma non verrà detto loro che il motivo è che i leader del Cammino negano la dottrina della transustanziazione e considerano la presenza di Cristo nell'ostia consacrata un mero simbolo della sua presenza. Quando celebrano il loro banchetto festivo al posto della Messa, non viene detto che è dovuto al fatto che Kiko e Carmen rigettano l'intera teologia cattolica della Messa, redenzione, sacrificio, tutto.
ridicolizzare la liturgia tradizionale della Chiesa"
"Presentare la liturgia del Cammino come il male minore, con una falsa scelta tra due sole opzioni prefabbricate (il fervore dei primi cristiani e la distrazione di quelli attuali), come se non esistessero alternative (trucco usato dai venditori porta a porta)".
L'autore dell'articolo ha due caratteristiche che gli hanno permesso di cogliere al volo la acattolicità del cammino e i metodi da venditori di pentole con cui effettua proselitismo: è un ex protestante, quindi conosce già certe deviazioni dottrinali, ed è un agente di commercio.
Di fronte per esempio alla scenetta della telefonata del papa a Kiko, di certo si sarebbe chiesto se l'istrione iberico stesse tentando di gabbare il suo pubblico (i sacerdoti presenti ma ancor più chi avrebbe visto la registrazione dell'incontro) o il papa, vantandosi infantilmente del fatto che lui e i "120 rettori" stavano dando la vita per la Chiesa, e non facendosi una tre giorni spesata ospiti di qualche albergo, come sempre.
"Il cuculo protestante nel nido cattolico". Splendida similitudine seconda, forse, soltanto a quella di di mons. Schneider: un cavallo di Troia nella Chiesa.
RispondiEliminaGiusto...e poi anche questo Papa Francesco, che telefona a kiko ma che vergogna (vostra)
RispondiEliminaSiete talmente ridotti alla canna del gas che avete bisogno di attaccarvi a tutto. Se, con rispetto parlando, il Papa Francesco facesse un rutto a un incontro con Kiko direste che "il Papa è sazio della parola di Kiko".
EliminaPietro...ma non la vedi la differenza con TUTTE le altre telefonate a sorpresa di Papa Francesco..a partire dalla duranta...ma sprattutto dai contenuti...
Elimina...quindi il Papa secondo te lo ha chiamato solo per dirgli "guardate a Cristo....CAPITO!!??!!" proprio durante la Merkavah....
Lasciamo perdere tutta questa storia puzza di bruciato....peccato che i primi a bersela siano stati i presenti...e che la racconteranno con tutta l'enfasi possibile alla convivenza di inizio corso.
Ti lascio uno spunto di riflessione....il Papa sente improvvisamente il bisogno di telefonare a sorpresa a Kiko durante la convivenza dei seminaristi...mentre durante l'incontro per il 50 anniversario non gli rivolge neanche un saluto particolare....senza disturbare la vergogna.
Per me il fatto che nel cammino fanno il gioco del demonio e che è il loro vero dio, è che la maggior parte dei super catechisti e figli stanno tutti bene sono tutti ben voluti e non hanno problemi economici e anzi sono anche dei piccoli geni...insomma hanno venduto l'anima al diavolo!
RispondiEliminaStupido me che tante volte il mio sesto senso mi diceva di uscire da quella setta già dai primi anni,ma per paura di restare solo e per mia insicurezza,sono restato troppo a lungo :(
Ex fratello!
Stanno bene e sono tutti ben voluti perché il cammino funziona come la ndrangheta, in cui a comandare sono le famiglie. È facile avere successo affiliandosi alle famiglie giuste, combinando i matrimoni giusti, fra famiglie di livello. Famiglie che poi si fanno favori a vicenda, e si aiutano, per esempio a trovare lavoro. Nel loro mondo ovattato è tutto semplice, ma mettili nel mondo reale dove devono crepare in trincea come tutti i comuni mortali, e vediamo che fine fanno.
EliminaHai ragione, non avevo considerato ciò, chissà che fine farebbero nel mondo reale...
EliminaThanks ;)
Ex fratello!
Continuo a pensare che questa trovata della telefonata è funzionale a qualche loro progetto di consolidamento interno e rassicurazione e desiderio di impressionare all'esterno in modo da mettere a tacere, secondo loro, critiche e criticoni.
RispondiEliminaMa il Papa è venuto a conoscenza dell'uso strumentale che stanno facendo di questa squallida sortita nelle sue private stanze?
Possibile che non vi sia alcuna reazione?
Questo davvero non lo capisco.
Ho rivisto e riascoltato. Effettivamente Kiko non appare affatto sorpreso e il tono di condiscendenza e familiarità che usa col Papa, quasi a fare lui la parte del padre rassicurante, è davvero vergogno. Ride e parla tutto spavaldo e incita i suoi a ridere, con le sue solite battute, e a fare un applauso, come al circo equestre. Ma quando lo metteranno al suo posto questo impunito impostore? Proprio un cuculo che usurpa il nido degli altri!
Pax
Scusate ma non avete risposto alla mia domanda.Se Kiko è eretico,se è sacrilego,come mai il Papa,invece di telefonargli non lo scomunica?Grazie
RispondiEliminaProva a chiederlo al Papa.
EliminaIntanto ti suggeriamo di riflettere onestamente su alcuni punti:
1) dal video è facile capire che la "telefonata a Kiko" non è stata una volontaria iniziativa del Papa;
2) se il Papa scomunica Kiko, quelli come te che adorano l'idolo Kiko cosa faranno? Rinnegheranno Kiko e confluiranno nella Chiesa Cattolica grati al Papa per aver affermato la verità scomunicando l'errore? E dopo di ciò, tu, anonimo coniglio ipocrita, riusciresti mai a dire "viva il Papa" anziché "Kiko non è eretico, il Papa si sbaglia"?
3) infine, proprio per mettere i puntini sulle "i", ricordiamoci che questo Papa non ci tiene molto alla dottrina che per mandato divino dovrebbe proteggere, tant'è - esempio abbastanza recente - che all'improvviso ha comandato di cambiare il Catechismo riguardo alla dottrina cattolica sulla "pena di morte".
Perchè più passa il tempo e più diventa marginale...e non c'è il tanto...sparirà da solo...inutile creare un "martire"
EliminaForse la risposta è che il Papa mette in pratica queste parole, su esempio di Dio che, pur non trovando frutti buoni nella vigna, lascia il tempo di ravvedersi.
Elimina"Il Signore prende il suo tempo .. ma anche lui, in questo rapporto con noi, ha tanta pazienza. Non soltanto noi dobbiamo avere pazienza. Lui ne ha, lui ci aspetta."
(omelia 28/06/3013)
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Ciò non significa sentirsi "autorizzati" a continuare sulla propria strada di disobbedienza.
"Che dunque? Ci metteremo a peccare perché non siamo sotto la Legge, ma sotto la grazia?"
(Rm 6,15)
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Infatti, cosa ha ritenuto importante di dire il Papa in quei pochi SECONDI in cui ha parlato con Kiko?
Gli ha forse detto bravo? Continua così? Benedico questa riunione che hai organizzato?
No .. ha ritenuto urgente RICORDARE di guardare al Signore.
Non pare strano che ce ne sia stato bisogno?
Non erano lì riuniti nel Nome del Signore?
E poi avrebbe voluto assicurarsi che Kiko avesse CAPITO ..
ma perché ? Forse ne dubita?
P.S. Ma 1 volta non ci si rivolgeva al Papa chiamandolo "santo Padre"?
Ora è sufficiente "padre" come per qualsiasi sacerdote?
Mi aspetto che, al prossimo incontro col Papa, Kiko gli si rivolga con .. "ehi tu"!
Intanto non è il papa a telefonare a lui, ma viceversa. In secondo luogo, ci sono voluti trent'anni per mettere a riposo un cardinale di cui tutti ormai conoscevano i vizietti; in modo lento ma inesorabile anche Kiko riceverà ciò che merita.
RispondiEliminaProprio perché si ritiene custode della dottrina cattolica, il Papa ha modificato il catechismo inerente la pena di morte, per non inserire dei distinguo e delle eccezioni sul principio che la vita è sacra. La pena di morte non è una legittima difesa, ma si pensa, erroneamente, che sia un deterrente per dissuadere altri a commettere quel reato. La pena di morte risponde al desiderio di vendetta e non di misericordia e perdono. Quindi fuori da uno spirito cristiano.
RispondiEliminaEssere custodi della fede, non vuol dire non modificare niente, ma rimanere fedeli agli insegnamenti di Gesù.
Su questo argomento non aggiungerò altro.
Ho solo risposto su questo punto per far vedere che tra di noi ce piena sintonia sulle questioni del NC, ma su altre abbiamo opinioni diverse, nel rispetto reciproco.
Voi NC potete avere idee diverse da Kiko? Riuscite a rispettare quelli che non la pensano come voi? Allora perché usate toni dispregiativi come cristiani della domenica per chi non è NC? Inoltre non mi venite a dire che Kiko e la Chiesa dicono le stesse cose!
EX-NC-???
No, purtroppo "custode" non dignifica "padrone".
EliminaAltrimenti si finisce per credere che il custode del museo del Louvre abbia il diritto di modificare la Gioconda disegnandole dei baffi per qualche motivo del tipo: "bisogna andare incontro alla comunità LGBT".
(...e il dicastero competente per la liturgia avrebbe il diritto di approvare la liturgia inventata da due laici spagnoli...)
La questione del "modificare il Catechismo" è seria perché non riguarda il cambiare il testo di un libro ma qualche contenuto della fede cattolica. Il dibattito dovrebbe riguardare solo la possibilità di spiegar meglio qualcosa che nella Chiesa si era sempre tenuto per certo, ma non puoi alterare qualcosa solo perché le mutate circostanze della "sensibilità comune", qualora esistano davvero, lo chiederebbero a gran voce.
La pena di morte ha a che fare con la dignità dell'uomo e possono effettivamente sussistere casi in cui qualche uomo perde tale dignità.
Il desiderio di "vendetta" o di creare un "deterrente" sono argomenti di discussione che non cambiano la questione della dignità umana. Il fatto che la Chiesa "ammetta" la pena di morte non implica che la Chiesa "desidera" la pena di morte: implica solo che ha espresso un giudizio, e tale giudizio ha a che fare con concezione che il cristiano ha della dignità umana.
Lo scopo del Catechismo è chiarire le cose della fede (per questo è così esteso e così ricco di citazioni e spiegazioni). Se oggi, in virtù di una qualche "aggiornata sensibilità", viene modificato il Catechismo, allora hai costituito il "precedente giuridico" a cui i futuri modificatori di Catechismi si appelleranno per apporre comodamente un timbro di santità sulle eresie (anche kikiane) esigendo che tutti gli altri cattolici si adeguino.
Perciò, con tutta la simpatia possibile e tutto il dovuto ossequio, si può -e si deve- essere critici su quell'operazione del Bergoglio, che potrà anche essere stata in buona fede e piena di speranze di dialogo, ma il cui effetto inevitabile è quello di aumentare la confusione già esistente e di dare occasione ai nemici della Chiesa di portare avanti la propria agenda.
Infine, se una cosa è stata vera per i santi che ci hanno preceduto, perché dovrebbe diventare improvvisamente falsa a causa di un decreto? La verità è forse il programma ufficiale che viene aggiornato dai capi dell'organizzazione come avviene tra i testimoni di geova? Padre Pio cosa ne penserebbe di arbitrarie modificazioni del Catechismo?
Molto meglio di me lo hanno spiegato altri; consiglio vivamente di leggere e meditare questi articoli:
- "Perché la pena di morte è cristiana", di Maurizio Blondet, che spiega la questione della dignità umana, della perdita della dignità, e della pena di morte come espiazione (e dunque anche il motivo per cui accanto al boia c'era sempre un confessore);
- Dottrina sulla pena di morte e modernismo di don Mauro Tranquillo, che spiega che la "evoluzione dei dogmi" è la truffa del far credere che ciò che era vero ieri è falso oggi e viceversa;
- Postille sulla nuova dottrina sulla pena di morte, sempre di don Mauro, per capire la questione dal punto di vista conservatori/progressisti, giudizio/misericordia, severità/possibilità di redimersi;
- infine, se hai tempo, c'è anche questo: La pena di morte è contraria al Vangelo? di don J.M. Gleize, che contiene le citazioni e considerazioni storiche.
Kiko in vescovado a Milano.... Pure qua!!!!!!
RispondiEliminaIn arrivo il banchetto sulle spoglio di CL?
Non è detto.
EliminaTrippone tu dimentichi che ce ne sono stati altri di Papi che si sono comportati allo stesso modo. Jeffino
RispondiElimina@jeffino
EliminaE infatti li avete trattati tutti alla stessa maniera: come il nonno rimbambito!
Ricordatevi che avete avuto la gran faccia tosta di mettere sul palco d'onore al vostro 50ennale un pedofilo riconosciuto! Persino il Papa ne ha parlato di quanto sia colpevole. Ma un po' di vergogna mai??
È la solita tattica neocatecumenale: il ladro colto in flagrante che si difende dicendo che oggidì tutti rubano. Dall'alto della sua mostruosa ignoranza, tira in ballo «altri Papi» senza specificare quali e perché.
EliminaCiò che acceca il fratello Jeffino, comunque, è la presunzione che la Chiesa sarebbe una specie di partito politico in cui per acquisire punteggio basterebbe lodare ipocritamente le parole del capo indipendentemente da ciò che dice. Dopotutto così funziona il Cammino.
In realtà l'unica cosa che conta è la verità. Senza verità non possono esserci né fede, né speranza, né carità. Nostro Signore è via, verità e vita: se uno crede di poter fare a meno della verità, ha già tolto anche via e vita.
Il neocatecumenalismo, essendo idolatria, è nemico della verità. Lo si nota ad esempio quando qualcuno dice la verità su Kiko e sul Cammino: subito i facinorosi come Jeffino reagiscono con furia, come se fossero stati colpiti dall'acqua santa. Si illudono che ingannando noialtri, riuscirebbero ad ingannare anche Dio (che peraltro già vede benissimo cosa hanno in cuore).
Il loro comportamento, poi, testimonia contro di loro e contro il Cammino. Infatti per difendere il Cammino non hanno nulla: il Vaticano II contraddice il Cammino, i santi contraddicono il Cammino, la storia della Chiesa contraddice il Cammino... per cui sono costretti a usare ogni genere di trucchetti e furberie ("centoventidue seminari! il Papa telefona! nella mia esperienza il Cammino è buono! ha salvato il mio matrimonio! voi non capite! voi non avete fatto il Cammino! voi siete invidiosi!..."), oltre che calunnie, inganni, vere e proprie aggressioni.
Invece, chi parla contro il Cammino, cita i santi, cita la storia della Chiesa, cita l'insegnamento della Chiesa, cita l'esperienza personale "dentro" e "fuori" dal Cammino, insomma, fa sempre un discorso costruttivo.
la storia della Chiesa è dominata da un’epica lotta tra il bene e il male
EliminaDio premia i giusti e i sinceri, non i furbi
ANONIMO delle 13 e 04:
RispondiEliminanon lo so perché il Papa telefona a Kiko, probabilmente è Kiko che gli ha telefonato o lo ha indotto aiutato da qualche spalla.
Ma questo è un andare fuori tema.
Il problema è se kiko è ERETICO o no.
Tu mi dirai: questo non spetta a te dirlo.
Io ti rispondo: sì e no. Non spetta a me dichiararlo, ma, nello stesso tempo, in virtù del fatto che i DOGMI della fede sono razionali (e questo è un dogma) posso anche io riconoscere se Kiko dice qualcosa che contraddice i dogmi precedenti. Perché è IRRAZIONALE che un dogma sia vero e sia vero anche il suo contrario. Ci puoi arrivare anche tu.
Non mi interessa della scomunica di Kiko, non sono fatti miei: lascio volentieri al Papa le sue competenze.
Io invece domando a te: Kiko nega o no che la Messa è il Sacrificio di Cristo?
Se lo nega, Papa o non Papa, è eretico, perché il Concilio dogmatico di Trento ha definito come DOGMA che la Messa è il Sacrificio incruento di Gesù. E questa verità neanche il Papa la può cambiare: se il Papa cambiasse un dogma attraverso un secondo dogma, vale il primo. E questo è un dogma.
Tornando alla questione: per te e per Kiko, la Messa è o no il rinnovarsi del Sacrificio di Cristo in modo incruento?
A me pare che Kiko dice di NO. Ma se si volesse correggere, ammettendo le BOIATE che ha detto, ne sarei felice.