mercoledì 10 ottobre 2018

Don Rino Rossi di Kiko Argüello: qualis pater, talis filius.

La morte di un Santo e l'eredità che lascia ai suoi figli.
Francesco, disteso sulla terra, disse ai frati: «io ho fatto la mia parte; la vostra Cristo ve la insegni»(dalla Leggenda Maggiore di S. Bonaventura e dal Trattato dei Miracoli di Tommaso da Celano -- FF 1238-1243. 860)

Oggi parliamo di don Rino Rossi.
È uno dei presbiteri kikiani della prima ora e membro del Collegio elettivo e uno dei Dodici Cefali di Kiko, ipse dixit(ndr. c'è un aggiornamento dell'elenco segreto dei dodici Cefa al min. 24:45 del video).

Si tratta del raduno del 3 maggio 2018 nella Tenda della Riunione durante il "pellegrinaggio" neocatecumenale a Loreto e Porto San Giorgio, in occasione della partecipazione al 50° Anniversario del Cammino Neocatecumenale a Roma.



INTRODUZIONE:
Se volete farvi un'idea diretta del clima tipico di una convivenza in autoesaltazione che si tiene a Porto San Giorgio, ve lo consiglio.
Noterete come tutto il resto del mondo scompare, impallidisce in un lontano orizzonte.
Si mette a fuoco il cammino/dappertutto!
Le parole più ricorrenti: Sorprendente, Impressionante, Immenso e, ovviamente, Miracolo! Miracolo!
Tutto il resto? Un microcosmo senza senso.
Gente fuori dal mondo!
Tutto sono loro. Sembrano una realtà immensa e sono un'inezia.
Ma a loro basta gridare: Miracolo, Miracolo, Miracolo!
Don Rino rappresenta uno dei prototipi meglio riusciti della "fabbrica neocatecumenale".
Un perfetto clone di Kiko, nello stile, nel modo di parlare e condurre un'assemblea, che porta scritto in fronte: "Sono di Kiko. Non avrò altro dio al di fuori di lui!".
Ci troviamo immersi in un Pellegrinaggio organizzato da Don Rino per le comunità della sua zona, ben otto Nazioni. Pellegrinaggio verso le fonti del Cammino: Centro Internazionale Neocatecumenale di Porto San Giorgio. Patria degli itineranti e loro casa, che lì convergono da tutto il mondo nella "Tenda della Riunione" che è come una "navicella spaziale"… che pare decolli da un momento all'altro. La Merkaba' del profeta Ezechiele, atterrata in quel di Porto San Giorgio ma sempre con i motori accesi, che intimidisce per la sua grandiosità. E Kiko certo non è avaro nel dispensare "effetti speciali"! Chi mai vorrà perdere l'occasione di partecipare ad una simile avventura - unica e irripetibile - per partecipare alla quale serve un solo biglietto: "Me ne vado da ogni parte!"?


Carmen Hernández e il suo Canto.
Lei che mai si è mossa
dal suo posto di comando.
Che vuoi che sia? Te la presentano come una bazzecola: in fondo devi solo dire di , sempre , solo sì, sì, sì, a tutto quello che ti propongono!

Il clima che si crea è questo, in esso ti trovi immerso e, in men che non si dica, ti ritrovi sbattuto all'altra parte del globo.

Perché nella magica Tenda di Porto San Giorgio si compie il Miracolo dei Miracoli: «sono tutti disposti a partire per andare ad ogni parte» in un clima di emulazione collettiva e sotto il comando di un folle: Kiko Argüello.

Prima di avventurarci nel video, una provvidenziale premessa ce la offre, in una serie di commenti a firma Isaia Paolo Geremia che mette in evidenza ancora una volta, con una chiave di lettura davvero interessante, la terribile storia della famiglia in missione ad Odessa con il suicidio del padre.
Sempre a proposito di alzate e invii… "a lo pazzo!..." (scusate, ho utilizzato una delle strane espressioni di Carmen col suo pessimo italiano: "Noi non facciamo le cose a lo pazzo!" era solita ripetere stizzita… Ma aggiungo io: "col cavolo!")

Isaia Paolo Geremia ci scrive:
La storia di Manolo e Josefina
una famiglia che si alza (MIRACOLO), uno che si suicida (DEMONIO).

Secondo voi, uno che ha ricevuto un MIRACOLO si può suicidare? Uno al quale Gesù ha donato la Fede, lo ha inviato ad Evangelizzare, guarito un arto, curata una malattia, ridonata la vista e tanto altro, per cui ha la certezza che Gesù opera, può suicidarsi?Invito tutti i lettori a riportarmi se (faccio degli esempi concreti così ci capiamo) San Pietro, San Paolo, Berandette Soubirous, i Tre Pastoreli di Fatima, San Francesco, Padre Pio, Pio Campidelli, Beata Emmerick, Don Bosco, San Francesco Saverio, Beata Eustocchio (che aveva le possessioni demoniache addosso dalla mattina alla sera), cieco nato, l'indemoniato di Gerasa, Lazzaro, la Maddalena, tutti i contadini e umili che hanno visto la Madonna in questi secoli, ai quali la Madonna ha chiesto di costruire Cappelle e di fare altro, e tantissimi altri, l'elenco è numerosissimo, se costoro si siano suicidati dopo aver avuto su di essi delle manifestazioni Divine, per cui, di conseguenza, aver subito della manifestazioni Diaboliche? NO! Già vi do la risposta.

Ecco invece cosa si dice alla fonte, parla Kiko:

Annuncio di quaresima 2017
Cominciamo”, prendo un nome: “Josefina e Manolo, con 7 figli, della quinta comunità di non so dove”. Si mettono in piedi: “Accettate di andare a Odessa?”. Sì. “Facciamo un applauso, venite qui. Già abbiamo una famiglia, adesso altre quattro”. Così abbiamo fatto con 5 famiglie e così abbiamo fatto per 70 missio ad gentes. Non c’è stata una famiglia che ha detto che non va, e abbiamo missio ad gentes in Africa, in Russia, in Cina… ma come è possibile questo, come è possibile? Abbiamo lavato il cervello alla gente​?» 
"Lavato il cervello". Proprio così. Ecco la citazione completa:
"A me hanno chiesto: “Come è possibile che 400 famiglie partano per la Cina, per il Laos, per la Cambogia? Che avete fatto? Come li avete convinti?”. E abbiamo detto: “Guarda, questi erano dei borghesi, cercavano la comodità in tutto, perché l’uomo vecchio è molto comodo, cerca la felicità in tutto, è lussurioso, è egoista, ecc. Ma nella misura in cui il Signore, mediante il Cammino, fa crescere in noi l’uomo celeste va diminuendo l’uomo vecchio fino al punto che le famiglie si offrono e sono migliaia”. Io farò un incontro alla fine di maggio con migliaia di famiglie, partiranno per tutto il mondo. Come è possibile? E lo facciamo a sorte, eh?, a sorte. Io dico: “Sono necessarie 70 missio ad gentes”. L’ultima volta, prima dell’invio del Papa, io ho detto: “Missio ad gentes a Odessa, in Ucraina. Abbiamo il presbitero”, ho chiamato il presbitero nell’aula di Porto S. Giorgio e l’ho fatto sedere nel presbiterio. Le famiglie che si sono offerte per andare in qualsiasi parte hanno messo il loro nome in un cesto; abbiamo un cesto con i nomi di 500 famiglie e un altro cesto con i posti delle missio ad gentes. Allora: “Odessa. Qui c’è il presbitero. Cominciamo”, prendo un nome: “Josefina e Manolo, con 7 figli, della quinta comunità di non so dove”. Si mettono in piedi: “Accettate di andare a Odessa?”. Sì . “Facciamo un applauso, venite qui. Già abbiamo una famiglia, adesso altre quattro”. Così abbiamo fatto con 5 famiglie e così abbiamo fatto per 70 missio ad gentes. Non c’è stata una famiglia che ha detto che non va, e abbiamo missio ad gentes in Africa, in Russia, in Cina… ma come è possibile questo, come è possibile? Abbiamo lavato il cervello alla gente?
Dico questo per capire un pochino che cosa sia il Cammino Neocatecumenale, perché formate parte di un carisma importante."

Ci spiega Isaia Paolo Geremia:
Mentre sei in comunità si fanno incontri annuali dove ci sono le chiamate vocazionali e altro. Per cui vi è come una pubblicità, basta andare su Youtube mettere come ricerca Neocatecumenali Evangelizzazione, Kiko incontri vocazionali, e altre cose simili, ecco che vi si aprono i video, e se date un'occhiata, tra musica di sottofondo, parole dette, scritte durante i video e tanto altro, ecco che il tutto ad uno sprovveduto che si fa prendere dal vento della situazione e non ci riflette sopra, gli appare fattibile, una cosa di poco conto, perchè così la fanno apparire, perchè evidentemente per loro è una cosa di poco conto, ed ecco che si sente spinto a fare quelle cose. 
Cari tutti l'Evangelizzazione ci vuole, perchè dobbiamo farla, ma non è ciò che si vuole mettere a credere, cioè un bicchiere di acqua che bevi. È una cosa seria. Gesù ha inviato gli Apostoli come Pecore in mezzo ai Lupi. Lo stesso Gesù è stato messo in Croce. Per cui, prima di partire per evangelizzare, ecco che la persona deve essere pronta ad affrontare le difficoltà che si presenteranno: LA CROCE. Ma se un padre di famiglia, viene circuito da frasi, pubblicità, e tantissimo altro, e si ritrova in Ucraina solo e abbandonato, con la responsabilità di tutta la famiglia, ecco che potrebbe fare gesti insani. Perchè si sente disperato, e si sente il peso di tutta la famiglia sulle spalle. Un padre è chamato già in famiglia a compiere la Volontà di Dio. Come si possono dare questi pesi alle famiglie?
Ma l'ipocrisia di costoro dove sta? Sta nel fatto che la colpa è del Demonio, non la loro. Tutto è colpa del Demonio,

Pensate che Dio non li ha avvisati del pericolo? Basta aprire il Vangelo, e leggere per rendersi conto di cosa è l'Evangelizzazione. [ndr: Gesù non invoglia alla Sua sequela con accenti esaltati, piuttosto ripete: "Volete andare via anche voi?" oppure "Gli uccelli hanno i nidi e le volpi le loro tane, ma il Figlio dell'Uomo non ha dove posare il capo" e simili, scoraggiando piuttosto…]

Eppure hanno la Bibbia sotto il braccio, per cui è segno che sanno, cioè che sono stati avvisati dal Signore. Ci sarà pure il Demonio di mezzo, ma questo Demonio ha agito solamente in Ucraina? Costoro tireranno fuori la storia del Papa, che ha dato il nulla osta. Ma carissimi, se io costruisco una casa, e dentro i pilastri ci metto il cartone, e poi viene il tecnico e mi dà il nulla osta, in quanto gli faccio vedere che ho costruito la casa secondo la normativa, (il tecnico non può aprire i pilastri per controllare) secondo voi, di chi è la colpa? E, secondo voi, dopo il misfatto, si può dire a quel punto è venuto il tecnico e mi ha dato il nulla osta? NO! Perchè io so di aver costruito la casa non secondo le norme. Per cui, se mi cade addosso, ecco che la colpa è mia, cioè della mia superficialità.
Perchè costoro devono agire in questo modo? Perchè devono fare la pubblicità di ciò che fanno? Dovrebbero darcela loro la risposta, ma uscendo allo scoperto. Sicuramente è un bene evangelizzare, tant'è che la Chiesa è cresciuta nel tempo grazie all'evangelizzazione, su questo siamo tutti d'accordo. Ma fatta nel giusto modo. Avete visto, oppure state vedendo, video dove si inviano famiglie, persone, anime, per evangelizzare? Cioè vedete i Salesiani, i Francescani, i Gesuiti, i Passionisti, e tanti altri, fare dei video dove chiamano all'evangelizzazione? NO! Eppure la fanno. Basta andare tra di loro, cioè frequentare una Parrocchia, e vedere. Perchè questa differenza tra tutti gli altri e i Neocatecumenali? La risposta non la darò, ognuno se la dia in base a quanto hanno visto e sentito in mezzo a costoro.
Ricordatevi cosa accade a chi non obbedisce ciecamente a Kiko, come ci testimonia Lapaz:
...quel che è particolarmente grave, è il fatto che quel prete (uno dei Dodici Cefa di Kiko) mi ha "espulso" anche dalla Chiesa Cattolica, urlandomi - di fronte ai fratelli e le sorelle del Cammino - «nel nome di Gesù, figlio di Davide, io ti espello! Demonio, esci da questa santa assemblea!»

Drammatico! In quel momento riuscii a rispondere solo che avrei fatto visita al mio vescovo - allora era il cardinale Rouco Varela - ma quel prete cominciò a ridere rumorosamente: «vai… va' pure… tanto sono stato appena a pranzo con Rouco oggi, vai, corri a cercare Rouco per dirgli tutto!»
Poi dicono è il Demonio, lavandosi le mani come Pilato.


Torniamo a don Rino Rossi, membro autorevole del Consiglio elettivo, dal 2002 ad oggi sicuro ha fatto una bella scalata!

Mons. Ilario Antoniazzi, Arcivescovo di Tunisi,
in visita alla Domus kikiana (21 marzo 2013)
alla sua destra don Rino Rossi
alla sinistra don Francesco Voltaggio.
Dal 65esimo posto nella lista dei "Settantadue" ora è uno dei Dodici eletti Cefali al servizio di Kiko "lo squalo".

Anche se è difficile trovare tracce dell'elenco aggiornato, ulteriore prova che amano restare occulti sempre più.

Solo loro devono essere a conoscenza di certi "Arcani del Cammino", chi sa mai perchè!

Nel video all'inizio, durante le presentazioni:
"Vi dico Cipro è importante per il Cammino. Perché la Madonna a cui si è ispirato Kiko per la sua icona, si trova in un Monastero di Cipro, che si chiama «Kiko». Questo è un disegno di Dio!"
Perché vi abbiamo portati qui? (al min. 20:00)
"Siamo a Porto San Giorgio, che si trova a 40 Km dal Santuario di Loreto. Noi vediamo in questo un disegno di Dio!" [ndr: e siamo già a due!]
Don Rino continua:
"Perché abbiamo scelto questo posto?
Non lo abbiamo scelto noi, ma i fatti che il Signore ha permesso ci hanno portato qui!
Santuario di Kykkos a Cipro
N.B. si chiama così
in onore a Kiko?
Questa terra era una proprietà di un medico, tanti anni fa, si chiamava Patrizio, lui era molto conosciuto in quest'area, aveva una clinica privata sua, era un bravo medico, ma aveva una situazione familiare disastrosa di crisi, stava per separarsi [ndr. sempre devono enfatizzare che il Cammino ti salva dalla catastrofe, sia vero o falso come in questo caso].

In questo momento è arrivato il cammino. Lui e sua moglie Marisa hanno preso il cammino come un'ancora di salvezza, li ha salvati. Al primo scrutinio hanno ricevuto una Parola, sono rimasti molto colpiti, hanno creduto alla Parola. Dopo la convivenza si sono riuniti coi catechisti e hanno detto: "Noi vogliamo vendere tutto, la clinica e dare ai poveri". Questo per farvi capire come era la loro situazione disastrosa. [ndr: messaggio subliminale - neanche tanto subliminale! - "tu hai una situazione disastrosa? IL CAMMINO (NOI!) ti dà la soluzione!"]
Hanno venduto, hanno sistemato con i figli. Qui Patrizio aveva il suo tesoro, la sua passione; aveva una stalla con le mucche, la sua passione, mucche dalla Svizzera; vicino qua aveva la sua villa, a Fermo la sua clinica privata. Ha lasciato tutto e ha pensato che questa terra la voleva offrire al Cammino; ma come si fa - dicevano i catechisti - che il cammino non può ricevere proprietà! I catechisti hanno parlato con Kiko, e Kiko ha detto: "Che venda i beni e dia tutto ai poveri, noi non vogliamo niente!" [ndr. AhAhAh, scusate! Hanno proprio una faccia di bronzo incredibile, e come la raccontano bene!]

Dopo hanno parlato col Vescovo e hanno lasciato questa proprietà alla Diocesi al servizio del Cammino e si sono alzati itineranti. E sono stati per tanti anni itineranti nella zona di Napoli. Il cammino è cresciuto: ci sono 700 comunità in quell'area adesso. Ora sono morti tutti e due. Allora la Diocesi ha accettato questo, perché è proprietà della Diocesi, e Kiko ha pensato in questo luogo di fare un luogo per il Cammino, questo si chiama Centro Internazionale, nel quale noi facciamo tutte le convivenze importanti a livello mondiale del Cammino, soprattutto le convivenze di itineranti. Ora a giugno si fa la convivenza di itineranti d'Europa e anche io devo venire sempre, facendo parte dei Dodici  [ndr. subito segue un aggiornamento dell'elenco segreto dei dodici Cefa al min. 24:45] e Kiko vede l'evangelizzazione di tutta l'Europa: come va in Italia, come va in Spagna, come va in Germania, in Polonia, in Russia (in tutte le parti).
Come facciamo anche noi alla Domus: vediamo l'evangelizzazione come va in queste otto nazioni che dipendono da noi.

Ufo kikiano, ti lancia fuori orbita!
Questo per noi è un luogo molto importante.
Perché abbiamo vissuto tantissime esperienze. [ndr: minuto 25:17 del video]
Pensate ora il Cammino festeggia i 50 anni: quante convivenze abbiamo fatto!
Tantissime qui di itineranti che hanno dato la loro esperienza, anche le loro difficoltà, le loro sofferenze, perché qui si parla con molta libertà come facciamo noi nel Cammino, ...[ndr. non lo conoscevo così bravo Rino a sparare panzane!]… le situazioni, e Kiko ci aiuta con la sua equipe, gli iniziatori cercano di dare discernimento.

Anche una forma per vedere come sta andando la Chiesa. Per cui noi abbiamo una conoscenza della situazione della Chiesa molto concreta[ndr: davvero?]
Io sto da tanti anni in Israele e lavoriamo nelle Parrocchie, lavoriamo con la Chiesa, con i Vescovi con i Parroci e sappiamo i problemi che ci sono e così tutte le equipe.
Ma non solo Convivenze a livello europeo.
Tutti gli anni al mese di gennaio facciamo qua una convivenza a livello mondiale con tutte le equipe d'itineranti. Il cammino si trova attualmente in 133 nazioni nel mondo, in tutti e 5 i continenti la realtà è molto grande e bisogna governarla…

[Dal minuto 27:30]
Noi che stiamo qua importantissimo!
Questo posto è molto importante. È la nostra casaIo non faccio altre cose che stare in Israele itinerante e poi a Porto San Giorgio. Non ho tempo di andare a casa mia. A casa mia si lamentano sempre che non vado mai e io li chiamo una volta, due l'anno: "Come state siete vivi?", e loro: "Ah disgraziato, non vieni mai a casa!" E sì! Io ho un'altra casa! Così! Tutti gli itineranti così tutti i Rettori!
[segue applauso fragoroso]

Abbiamo una convivenza importantissima nel mese di settembre [dal min. 28:30]. A settembre convivenza 125 seminari promossi dal Cammino in tante nazioni. Una cosa impressionante, anche se sono Seminari delle Diocesi (?) , ma noi abbiamo una missione, dobbiamo fornire Rettori, Vicerettori, Padri Spirituali [ndr. ma davvero?], c'è una formazione che viene dal Cammino… [ndr. ma non erano "diocesani"?!]

Anche questo bisogna governare. [ndr: infatti sono LORO a governare, NON il Vescovo]
Che difficoltà ci sono…

[minuto 29:30]
Ognuno racconta la sua esperienza i miracoli. È miracoloso tutto.
Miracoli dappertutto.
Tutto miracoloso.

[minuto 30:31]
Aneddoto di una vocazione
Sono stato "catechista" dei suoi genitori.
La mamma mi chiese, prima di partire dalla Colombia, che sono stato lì 13 anni, di dare una benedizione al suo figlio piccolo.
In quel momento io mi sono tolto la giacca e gliel'ho messa addosso e ho detto: "Un giorno capirai cosa ho fatto!". La mamma: "Ma non dai la benedizione?" e io "questo vale più di una benedizione"
Così è stato!
Quando ha avuto 18 anni mi ha telefonato la mamma: "questo mio figlio un disastro, non va in comunità, prende le canne e... tutte queste cose! Puoi riceverlo nella Domus?". Come dicono tutte le mamme [ndr. e ride! come a dire: poveracce!]. Così è arrivato. Dopo tre mesi abbiamo la convivenza di inizio corso, in quella convivenza la chiamata al presbiterato e quello si alza. "Mi sono alzato!" [ndr: come a dire stupito… Stupito lui stesso di quanto stava facendo] Dopo la convivenza viene nel mio studio e mi dice "Padre tu non sai che quando ero piccolo mi hai gettato addosso la giacchetta e io volevo sempre scappare dalla vocazione, però ho visto che il Signore lì mi ha dato un segno e ora sono qui nel Seminario".

[minuto 32:50]
Poi un evento ogni anno che veramente è impressionante che viviamo ogni anno. miracoloso!
Riuniamo tutti i ragazzi che sono pronti e disposti ad essere inviati dopo essere stati formati nei centri vocazionali di ogni nazione
Ogni anno vengono trecento, ragazzi e qui diciamo che si fa la Merkaba', il carro di fuoco di Ezechiele, questa tenda come una Merkaba' con 4 ruote che vanno in tutte le direzioni, come se volesse decollare, questo luogo benedetto, i miracoli che abbiamo visto…

Miracolo, quale miracolo? Disposti ad andare ad ogni parte del mondo.

[minuto 34:23] …dopo tutta la convivenza… Invitati a mettere i loro nomi in un cesto, poi a sorteggio vengono inviati, si fa uno studio delle varie richieste, sempre c'è un nuovo Seminario.
Impressionante! Qual è il miracolo? A cui assistiamo tutti gli anni.
Tutti stanno disposti ad andare
…in Africa o in America Latina o in Corea o in Cina [minuto 36:20]

[minuto 36:40]
Passando mi sono fermato alla Basilica di San Gabriele dell'Addolorata a Roma, questo Santo diceva sempre:
"Al Signore non piace la nostra volontà" [ndr: segue la loro spiegazione di comodo]: Perché è frutto del peccato, l'uomo siccome ha paura sempre ha un progetto, il progetto è sempre per realizzarti, per cercare di scappare dalla morte.
A Dio non piace questo, perché Lui ha i suoi progetti, a Dio piace che facciamo la Sua Volontà. Queste sono parole sue. Il Signore immaginati... l'uomo ha sempre il suo progetto, la sua casetta il suo lavoro… rinunciamo e tu non sai dove Dio ti vuole portare.
È impressionante! Per esempio:
Esperienza di un gruppo [minuto 37:55] di Roccasaia [ndr: il nome non si comprende bene] quante lotte in Seminario! Un ragazzo diceva sempre "Ah, questa è la vocazione dei miei catechisti. Io non voglio farmi prete!" Dopo anni e anni finalmente abbiamo visto come ha dato la sua volontà alla Chiesa a Cristo (?) e ora è qua; applauso! [ndr: domanda legittima: a che trattamento per anni e anni lo hanno sottoposto per ridurlo ad adeguarsi?].


E ora la "perla finale".
Giovanni Paolo II celebra l'Eucarestia,
blindato dietro una barriera di presbikiki
(Porto San Giorgio, 30 dicembre 1988)

Conclude don Rino:

"In questo luogo…
È venuto un Papa, un Papa che è Santo San Giovanni Paolo II.
Nel 1988 "Invio di 100 famiglie" durato tre ore e mezzo.
Mi ha detto dopo in sacrestia: "Mai ho fatto un pontificale così lungo nella mia vita tre ore e mezza!". Il Papa era raggiante… impressionante.

E l'Eucarestia che abbiamo fatto! Come si fa nel Cammino con tutti i segni: Pane azzimo, col Vino servito a ognuno così…
Al momento dell'Omelia il Segretario, come si fa sempre, porta i fogli al Papa…
Carmen era seduta lì e lei: "Santo Padre - gridando - tutti stavamo così, era imprevedibile Carmen, e Carmen dice: "Santo Padre lasci quei fogli, parli con il cuore che parli lo Spirito Santo!"

[dal minuto 40:30]
Tutte le guardie pontificie nervose, cosa fare come fermare la Carmen?
Il Papa lascia i fogli e ha fatto un'omelia che non si può immaginare con tutto il cuore, molti dicono che è stata la più bella del suo pontificato di 27 anni e l'ha fatta qui, ha parlato della famiglia; ogni tanto la trasmettono in televisione quando si parla della famiglia. Perché qui ha detto cose impressionanti. La famiglia missionaria. [ndr. accidenti Rino, sei pure meglio di Kiko!]

Qui si fa la Convivenza di Inizio Corso con Kiko [minuto 41:30] poi questa convivenza si fa nelle vostre comunità.
Ultimamente una sola qui, poi itineranti la trasmettono a tutte le nazioni.
Fine settembre, inizio ottobre, quest'anno si fa qui un'unica convivenza.
Kiko dà a noi la maturazione del frutto quello che il Signore gli ispira e i catechisti ricevono. E in tutto il mondo attraverso i catechisti lo ricevono tutti gli altri.

Immaginate quanti eventi in questo luogo, questo è molto importante per noi.
Importante stare qui, riportare lo spirito.
Questo luogo quanto è importante!
Importante per noi. Venire a ricevere, per poi dare quello che riceviamo qui in Convivenza.
Questo è questo luogo.
Anche tu se ricevi puoi dare alla tua Comunità.
Per questo Dio aveva un disegno, ti ha voluto portare qui perché andremo a Loreto, dove c'è la Santa Casa di Nazareth.
Kiko porta a noi tutto quello che Dio gli ispira…
Quanto importante questo luogo!
Cosa ha detto a Kiko? …Comunità come la Santa Famiglia di Nazareth…
Così la Domus in Terra Santa dove il Signore è passato.
Casa di formazione.
Per poter dare, devi ricevere prima, questa l'importanza delle convivenze di itineranti a Porto San Giorgio.




Conclusione: il "partecipante entusiasta" interrompe qui la sua registrazione video.
Rino aveva appena iniziato a spiegare l'affresco di Kiko alle sue spalle, tutti i "segni/disegni" (sgorbi!) ispirati di Kiko...

Si vede che anche lui, con tutto il suo entusiasmo, a questo punto ha pensato che bastava così!

53 commenti:

  1. La fabbrica degli esaltati. Proprio come in ogni setta.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. I due autonominati "iniziatori" spagnoli, quando hanno inventato il Cammino negli anni '60, non potevano prevedere che negli anni '90 l'internet sarebbe diventata un fenomeno di massa.

      Né potevano prevedere che il sincero entusiasmo del voler condividere con altri fratelli i momenti di esaltazione fabbricati dai capicosca del Cammino (tenuti gelosamente segreti perfino nelle trascrizioni "mamotreto"), sarebbe stato facilitato dalla tecnologia dei telefonini.

      Elimina
    2. Notare poi la colossale ipocrisia di Kiko: dopo aver detto che il terreno viene donato alla diocesi, Kiko ha pensato di usarlo per fare un centro neocatecumenale. Scusate, ma non era stato donato? Non è che io ti dono una torta e poi vengo a mangiarmela perché ho pensato che è meglio così.

      Elimina
  2. Un taglia e cuci dei discorsi di Kiko, senza nessunissima originalità.
    Se c'è una cosa peggiore delle esternazioni di Kiko, sono le esternazioni di Kiko ripetute pari pari da un suo emulo piccolo piccolo.
    Comunque chiunque legga questo sunto fatto dalla coraggiosissima Pax, non può non cogliere da ogni parola, da ogni espressione, fanatismo e idolatria, peccati gravissimi per un cristiano, mortali per un sacerdote.
    È un elogio a ciò che il Signore avrebbe compiuto facendo convertire le persone al Cammino: tutto confluisce lì, dall'inizio alla fine. E nonostante ogni tanto cerchi di darsi qualche apparenza di cattolicesimo, sono le sue stesse parole (kikiane) a tradurlo: sostiene di collaborare "con la Chiesa" , come fossero altro da essa (e sappiamo che in effetti è così), parla di seminari che definisce diocesani ma poi chiarisce che li devono "governare".
    Tanta, tanta mitologia del Cammino e dei fondatori. Mi fa male al cuore il racconto della Eucarestia in cui il papa san Giovanni Paolo fu intrappolato proprio lì. Certo che, se fu così esaltante, qualche mente candida in ascolto si dovrebbe chiedere perché mai fu ripetuta... perché mai né Giovanni Paolo II nè nessun Papa dopo di lui ha voluto "celebrare" con loro!
    Ma si sa che tra i loro ascoltatori, rispetto alle menti candide, prevalgono le menti candeggiate.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si vede che anche tu li hai conosciuti benissimo, hai centrato in pieno il bersaglio. Grazie per la conferma.

      Pax

      Elimina
  3. Due precisazioni. La prima e': i due iniziatori e' da parecchi anni che dicevano di stare attenti all'uso di internet, la seconda che ci sono tante famiglie in missione, conosciute direttamente, che stanno benissimo. Giacobbe

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ovvio, quando è tutto pagato dai fratelli del Cammino, è ovvio che "stanno benissimo".

      Piccola nota di metodo: una "famiglia in missione kikiana" non ha alcun merito davanti alla società, davanti Chiesa e davanti a Dio, ma solo davanti a Kiko. È solo un parassita incistato da qualche parte.

      Non ha meriti davanti alla società perché è andata lì senza esservi stata invitata e senza portare valore per la società. Senza contare che essendo una famiglia, nel migliore dei casi significa che uno era disposto ad andare lì e gli altri familiari - chi più, chi meno - sopportano (cioè non condividono) la scelta, il che potrebbe comportare conseguenze fastidiose per la società costretta ad accoglierli.

      Non ha meriti davanti alla Chiesa perché è andata lì senza esservi stata invitata (se non a suon di bustarelle neocatecumenali, cioè corruzione). Inoltre è andata lì per costituire nuove comunità del Cammino. Per di più è una famiglia, non un gruppo di consacrati e di sacerdoti (che in quanto tali rafforzerebbero la presenza della Chiesa). Il sacramento del matrimonio riguarda gli sposi e i loro figli, non l'attività missionaria (che può esserci come risultato di circostanze impreviste, non come obiettivo di una coppia di sposi che diventa di fatto un danno per sé stessi e per i propri figli).

      Non ha meriti davanti a Dio perché se Kiko distrattamente dicesse "tornatevene a casa", la loro missione neocatecumenale immediatamente cesserebbe. Si sono "alzati" per Kiko, anche se blaterano "il Signore, il Signore". Non farebbero mai qualcosa che dispiace all'idolo Kiko (a costo di offendere il Signore, perché il loro vero dio è solo Kiko). Tra Dio e Kiko, non hanno dubbi: scelgono Kiko, Kiko non sbaglia mai, dopotutto per loro Kiko è Dio, infatti in tutti gli orrendi dipinti di Kiko il Redentore ha sempre e solo le fattezze di Kiko.

      p.s.: un ateo che va con la pur discutibile organizzazione di Medici senza frontiere a curare malati, acquisisce suo malgrado meriti davanti alla società, davanti alla Chiesa e davanti a Dio. Davanti alla società, perché va lì a risolvere problemi. Davanti alla Chiesa, perché compie un gesto di carità diretto a persone bisognose (cosa che peraltro sconta tanti peccati). Davanti a Dio, perché la sua professione di medico non gli imponeva di andare lì, eppure ci è andato. Davanti a Dio, alla Chiesa e alla società, quel medico ateo "in missione" è enormemente più valido e importante di una "famiglia neocat in missione".

      p.s.: non apriamo poi il tragicomico capitolo delle "famiglie NC in missione" che non riuscendo ad avviare neppure una comunità, vengono raggiunte da altre "famiglie NC in missione" in modo da essere abbastanza numerosi da cantarsela e suonarsela per evitare a Kiko il dolore e l'ira funesta del dover togliere una delle 133 bandierine infilzate sul suo mappamondo...

      Elimina
    2. Giacobbe, se proprio insisti, il problema è che non si parla MAI di tutte quelle che stanno male, perchè? Le difficoltà reali, perchè la vita è una cosa reale, vengono sempre sminuite nei racconti "epici", perchè? Perchè se TUTTI sapessero cosa succede realmente moltissimi se ne guarderebbero bene.
      Prima che ti stracci le vesti, l'idea in se è veramente una idea "geniale", quello che succede nella realtà, e ne abbiamo già parlato, è che non c'è più alcuna "selezione" seria, e con la "scusa" di fare la volontà di Dio, in realtà tentano continuamente Dio mandando "dilettanti allo sbaraglio". E moltissime che non reggono alla "kenosi" iniziale, che viene "venduta" come una fase necessaria e preliminare alla missione vera e propria, rientrano distrutte e vengono trattati come appestati, mentre avrebbero bisogno di molta più cura di quelle che partono. Ti domando una cosa, perchè al secondo scrutinio ti mettono davanti alla parola della torre, e ti chiedono di farti bene i conti prima di iniziare una cosa, mentre loro i conti non li fanno mai? Non rispondermi che la domanda è legata solo al voler diventare cristiano, perché è una semplificazione di comodo, è una parola che ti mette davanti alla necessità di avere PIENA COSCIENZA di ciò che si fa, altrimenti il rischio è di maledire Dio se qualcosa va storto, non tanto che gli altri ti deridano perché non finisci quello che hai iniziato. E guarda che queste famiglie per me sono eroiche, parlo di quelle che soffrono l'impossibile e rimangono li, altro che Kiko & Co. belli satolli nei loro appartamenti tutto spesato, ma quanto queste famiglie facciano la volontà di Dio o quella di Kiko per interposta persona ( l'itinerante di turno ) non è così facile da dirimere credimi.

      Elimina
    3. Ho appena risposto a Ismaele che, a mio avviso ha scelto questo nome perché il povero Giacobbe nel cammino è usato e abusato è troppo simbolico. Povero Giacobbe! Sintesi del penoso, fondante secondo scrutinio. Nessun adescamento riesce tanto bene, come quando chi ti vuole plagiare riesce a farti "scucire" tutti i tuoi averi, di modo che dopo il povero adepto èlui che deve chiedere a voi CHE VIVETE DI ELEMOSINA l'elemosina! Che triste destino!

      Due domande a te:
      Quando parli di internet confermi quanto noi diciamo? Ossia che Kiko ha paura di farsi vedere com'è e odia i mezzi di diffusione sul web?

      Secondo, queste famiglie che stanno benissimo che tu conosci, vorrei vederle. Stanno davvero benissimo? Come sta benissimo , INDUBBIAMENTE, don Rino Rossi? Chi sta meglio di lui.

      Poi, fosse pure vero, che qualcuno stia bene ci può stare, eccezionalmente (per quello che io conosco ti assicuro. Ma, parlando ora seriamente, BASTA UNA SOLA STORIA COME QUELLA DI ODESSA per cancellare tutto il vostro "benissimo" e, se non l'hai capita bene, ti invito a rileggerla con attenzione. Ci sono anche i link di riferimento.
      Buona meditazione.

      Pax

      Elimina
    4. Tante famiglie, in missione, conosciute da me PERSONALMENTE stavano apparentemente benissimo. Parlando con loro l'unico argomento di discussione è stato sempre e solo il cammino, mai la Chiesa nel suo complesso, solo Kiko, mai i presuli o il Papa. Nei loro discorsi infarcivano sempre le frasi con Miracoli! e nient'altro facevano che parlare di quanto fossero felici. Eppure a me sono sempre sembrati terribilmente esauriti, con figli problematici spesso condannati ad anni di elemosina.

      Elimina
    5. Diversi anni fa, questo mi sembrò un segno di buon senso, fu deciso dal vertice del cammino, dopo il paletto dell'iniziazione alla preghiera, di non inviare famiglie in missione che avessero figli di età superiore ai 12 anni. Poi, altra cosa di buon senso dal mio punto di vista, a una convivenza di inizio corso, i catechisti responsabili riportarono che le famiglie europee disponibili per missio ad gentes, non sarebbero state più inviate nel continente africano a causa di malattie endemiche come la malaria che potevano minacciare la salute dei genitori e dei figli. Bene, altra indicazione di buon senso. Poi, evidentemente per non perdere posizioni sulla scacchiera planetaria, di nuovo famiglie gettate allo sbaraglio. Parlo di questo perchè conosco una famiglia mandata in Africa e che ha segnato nel corpo dei figli innocenti questo agire scriteriato. Nella mia ex comunità una coppia, inviata senza arte né parte ai confini del mondo dove lingua, usi e costumi sono lontanissimi dai nostri, fallita la missione e tornati dopo pochi mesi, per anni hanno avuto una "depressione" come se il fallimento di questa cosa, assolutamente impossibile, coincidesse col non voler fare la volontà di Dio o peggio di non esserene stati all'altezza (forse di aver deluso i catechisti?).
      Sicuramente ci saranno anche famiglie in missione che stanno benissimo, mi rallegro per loro.
      Alice de'

      Elimina
    6. Ormai mandano tutti, addirittura un tempo prima di poter andare in missione ci voleva la traditio finita, oggi a malapena il secondo passaggio.
      Quando la Germania nazista stava per perdere la guerra venivano inviati al fronte ragazzini di 14-15 anni, senza nessuna esperienza. Ecco, credo che la fine di Kiko sia vicina.

      Elimina
  4. CMQ C'è UN VIDEO DI UN PAIO DI ANNI Fà DOVE IL KIKO PERDE LE STAFFE è PARLA DELLA SUA VITA PRIMA DELLA SUA (CONVERSIONE),FATTO VEDERE IN UNA CONVIVENZA D'INIZIO CORSO CHE NESSUNO A AVUTO IL CORAGGIO DI PUBBLICARE SULLA RETE ... P A U R A????

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sant'Agostino pure proveniva da una vita dissoluta, ma ne parlava con ritrosia e con imbarazzo. San Francesco, almeno altrettanto. Non si può credere a qualcuno che si vanta di essere convertito e poi parla compiaciuto delle cosacce (vere o inventate) che faceva.

      Elimina
    2. Un altro spunto di riflessione: l'«alzata» è un "ascensore sociale", cioè un modo per salire di livello nel Cammino.

      Dato che le famiglie in missione kikiana ufficialmente stanno bene - cioè ufficialmente mille sacrifici ma "miracoli" e "super miracoli", e ufficiosamente soldini a gogò dai fratelli delle comunità - allora tanti poveracci penseranno che per togliersi dai guai qui (capoufficio furioso, mutuo e tasse, vicini di casa rompiscatole, "decime" e altre decurtazioni, tresche intra-comunitarie che rischiano di venire a galla...) basta un'«alzata» e magicamente si passa dalla parte di quelli che danno alla parte di quelli che prendono. "Ascensore sociale". O piuttosto un tuffo nel buio.

      Elimina
    3. Un'altra considerazione: se la Santa Sede sta premendo affinché a guidare il movimento neocatecumenale dopo la morte di Kiko debba essere un sacerdote piuttosto che un laico, l'ascesa di don Rino nel Cerchio Magico dei Dodici Cefali Kikiani potrebbe avergli fatto montare la testa. Che aspiri al trono di Kiko alla faccia dei vari Gennarini Donnini ecc.?

      Finora, infatti, era sempre stato il solo idolo Kiko il fabbricante delle "vocazioni" neocatecumenali e, in second'ordine, brillando di luce riflessa, i suoi pretoriani. Ora invece vediamo don Rino che si vanta di detenere la Giacchetta Vocazionale che sostituisce la divina chiamata al sacerdozio...

      Elimina
    4. Impossibile, non lo permetteranno mai. Per quanto Gennarini Giuseppe mi pare più il tipo che comanda dalle retrovie. Giuseppe is the hammer, Kiko is the clown.

      Elimina
  5. Kiko e Rino Rossi sono apparsi alla Madonna!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi dicono dalla regìa: se Rino legge questa pagina e i commenti, proclamerà di essere "perseguitato" durante la sua "evangelizzazione".

      Elimina
    2. E perseguiterà malamente lo sprovveduto ragazzo che lo ha immortalato, tradotto, messo su fb. Simpatico il poverino, con una cadenza spagnoli inconfondibile. Con la R rinforzata: Rrrino....che ha riso di cuore divertendosi davvero alle belle trovate del presbitero/cefalo, un simpaticone.
      Ora il suo riso si trasformerà in pianto,povero! Magari lo cacciano pure il demonio!

      Pax

      Elimina
  6. Con l'aneddoto della giacchetta sul povero ragazzino don Rino si offre come idolo da adorare.

    In particolare:

    - viene meno al suo dovere sacerdotale di impartire una benedizione legittimamente richiesta;

    - fa un gesto minaccioso e autoritario (pone la sua giacchetta addosso al ragazzino e annuncia il futuro sottinteso);

    - mentendo, afferma che tale gesto varrebbe più di una benedizione (e che è, un sacramento?);

    - il ragazzino, conscio che quel gesto della giacchetta era una forzatura contro la propria libertà (nessuno ha detto a don Rino che le vere vocazioni sono frutto della libertà personale?), diventa ovviamente un ribelle;

    - a questo punto anche la madre del poveraccio chiede di spedirlo alla Domus kikiana: il ragazzo, ormai diciottenne, "non va in comunità" (come se ciò significasse perdita assoluta della fede), e perciò bisogna obbligarlo ad un periodo di detenzione nella sacra Domus di Kikus;

    - "come dicono tutte le mamme": immaginatevi le furiose mamme neocatecumenali preoccupate di avere un figlio che non vuole abbracciare l'idolatria kikista-carmenista, occorre un periodo carcerario di rieducazione nella Domus! "Tutte le mamme"... Ma che per caso è un ordine di scuderia? Per caso i cosiddetti catechisti - come don Rino - hanno quest'unica ricetta per qualsiasi malanno? "I figli ribelli spediteli alla Domus che li facciamo alzare noi?"

    - infine, non si sa come, il diciottenne si ritrova alla Domus. Spontaneamente? Con quanta libertà personale ci è arrivato? A quali ricatti morali e quali pressioni è stato sottoposto?

    - dopo tre mesi di rieducazione stile Pol Pot, il giovanotto "si alza davanti a Kiko": la fatidica alzata, segno di resa, segno che Kiko e i suoi pretoriani comandano sulla tua vita e tu non ci puoi far nulla;

    - come in uno scenario da 1984 di Orwell, non solo si è completamente piegato alla violenza fattagli, ma si proclama anche felice di averla subìta, diventa addirittura apologeta dei propri persecutori: "volevo scappare dalla vocazione, ti ringrazio per avermela imposta con la forza, il Signore, uh, uh, il Signore..."

    In sintesi: non importa quali siano le tue attitudini, non importa quali saranno le tue libere considerazioni sulla tua vita e sulla vocazione, se l'aspirante vice-idolo don Rino ti schiaffa addosso la giacchetta il tuo destino è segnato, che ti piaccia o no (anzi: guai a te se non dirai che ti piace da morire).

    In particolare notiamo che don Rino ha testimoniato che le vocazioni neocatecumenali sono false, poiché sono fabbricate dai cosiddetti "catechisti" come lui, e gli esaltati kikos plaudono senza sosta a tale tesimonianza, bramosi di adorare nel futuro Tempio della Giacchetta tale Reliquia Vocazionale Donriniana del Grosso Cefalo di Caorle.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "I figli ribelli spediteli alla Domus che li facciamo alzare noi?"

      Ebbene si, caro Tripudio, una delle funzioni della Domus Kikus è quella di rieducare i figli problematici del Cammino. Ce ne sono veramente tanti! E sono oggetto di aneddoti leggendari di vario tipo, quali ad esempio conversioni miracolose e altrettanto grandiose cacciate per insubordinazione.
      Là li sottopongono a lavori sociali di vario tipo, proprio come un centro di rieducazione, come curare il giardino, lavare i panni, pulire per terra, servire a tavola, eccetera, eccetera.

      Elimina
  7. @ Tripudio

    "...Notare poi la colossale ipocrisia di Kiko: dopo aver detto che il terreno viene donato alla diocesi..."
    Ma no, non è ipocrisia (una volta tanto...). E' solo il senso degli affari di Sankiko fregapiano. Il terreno è della diocesi, che paga le tasse, e poi lui ci fa quello che gli pare, gratis come sempre.

    "...Con l'aneddoto della giacchetta sul povero ragazzino don Rino si offre come idolo da adorare"...
    Se il signor trettre dottor (h.c.) megalomane Arguello si autoproclama "il nuovo Giovanni in mezzo avoi", il bravo pretino neocat non gli è da meno. Nell'edificante storiella della giacca ha voluto ripetere il gesto di Elia che getta il mantello su Eliseo. Insomma, don Rino è "il nuovo Elia in mezzo a voi".

    Solito ridicolo teatrino degli adulti nella fede.

    RispondiElimina
  8. Precisamente. Questi fanno come il demonio che si esibisce sempre "scimmiottando" la Parola di Dio e trasformando così quella che è Parola di Vita e di Salvezza in una penosa pagliacciata. Dato che al fondo c'è non la loro umiltà, di cui sono privi totalmente, ma una smisurata superbia e presunzione di ritenersi arbitrariamente portatori di carismi inesistenti e prodigiosi taumaturghi che non curano neanche se stessi - dal momento che si fanno del male decretando la loro stessa condanna - e trascinano dietro di se' nell'errore chi li segue ignari.

    Quando ho ascoltato questo.......

    Esperienza di un gruppo [minuto 37:55] di Roccasaia [ndr: il nome non si comprende bene] quante lotte in Seminario! Un ragazzo diceva sempre "Ah, questa è la vocazione dei miei catechisti. Io non voglio farmi prete!" Dopo anni e anni finalmente abbiamo visto come ha dato la sua volontà alla Chiesa a Cristo (?) e ora è qua; applauso! [ndr: domanda legittima: a che trattamento per anni e anni lo hanno sottoposto per ridurlo ad adeguarsi?].

    ......sono rimasta sconvolta.

    E tu, don Rino, lo riporti pure così? Con questa enfasi? Ma ci rendiamo conto?

    Questa breve esperienza vissuta in un gruppo vocazionale, presumo, in un luogo che dalla registrazione non si comprende bene quale sia NON NECESSITA DI ALCUN COMMENTO.
    Sgomento, silenzio, preghiera. Nulla più.

    Pax

    RispondiElimina
  9. dei 12 e dei 72 molti sono morti, vedi spandri, serrat, voltaggio, ecc ecc.... i restanti catecumeni diretti di kiko e carmen della prima ora (gli uomini, non sia mai le donne!) resteranno tra i nominati della lista (quasi tutti dai 55-60 anni in su tra l'altro)... i "nuovi arrivati" sicuramente saranno quelli che si sono dati molto da fare negli ultimi anni...vedi rino...vedi voltaggio figlio...ma penso anche a gianvito presbitero di romana adozione ora a capo del postcresima catecumenomondiale, o a dino furgione giovane itinerante in sud africa... ed altri ancora...insomma, di fantozziana memoria, tutti quegli impiegati lecchini dei piani bassi... un caro saluto PEPPE

    RispondiElimina
  10. Se Kiko e don Rino fossero due cartoni animati ci sarebbe stato solo da ridere.

    Non ho nulla contro le espressioni umane e perciò non ho nulla contro l'entusiasmo. Anzi, se l'entusiasmo è sano, è bello.
    Ma quando l'entusiasmo è esagerato, cioè quando scade nel fanatismo, è pericoloso.
    Parlare come un vate ad una folla "adorante" e nello stesso tempo esagitata, spingendo sempre sull'acceleratore dell'enfasi, storpiando i fatti come fanno i pescatori quando, dopo aver pescato uno sgombro, raccontano che era un tonno, induce al fanatismo.

    A furia di Miracoli! Miracoli! Miracoli!, che miracoli non sono, e a furia di Cammino! Cammino! Cammino! la folla degli adepti si carica fino all'inverosimile. Ma è "carica" solo umana, è adrenalina, non grazia.

    Volendo, tutto può essere visto come un segno miracoloso. Anche il nome del medico Patrizio: Patrizio significa nobile, ma lui non era di famiglia nobile, ma di animo nobile, e questo è un SEGNO MIRACOLOSO perché poi ha lasciato tutto e si è fatto itinerante!
    Come è un MIRACOLO che Kiko, che pure non voleva nulla dei beni di Patrizio, si è ritrovato, chissà come mai, padrone di tutto.
    Con una logica tale tutto diventa un miracolo se fa comodo.

    Ricordo le immagini dei funerali del presidente egiziano Sadat (ormai sono parecchi anni): una folla impressionante, centinaia di migliaia di uomini, tutti in pianto.
    Bella manifestazione di affetto: le espressioni umane sincere e genuine sono sempre apprezzabili. Ma parlare di effetto della GRAZIA sarebbe ridicolo.
    Quando c'è tanto entusiasmo, soprattutto quando c'è un esagerato entusiasmo, occorre discernere : fin dove arriva l'umano e dove comincia, se comincia, la grazia? E quando inizia il fanatismo e la follia?

    Un'ultima considerazione: se vogliamo parlare di famiglie distrutte che si riuniscono riferendoci a numeri CERTI occorre prendere in considerazione i coniugi separati o divorziati che tornano a vivere insieme.
    Capisco che ci sono anche tante famiglie che pur convivendo non vivono più un rapporto pieno e che riscoprendo la fede riscoprono anche il valore della famiglia, ma nel Cammino a me pare avvenga con molta frequenza anche l'esatto contrario: famiglie che si sfasciano all'interno, fino a volte ad arrivare a separarsi A CAUSA DEL CAMMINO!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non lo so con quale frequenza, ma come in tutte le altre coppie, purtroppo capita, è sempre il solito discorso, quando ci si spaccia per "migliori" si va incontro a figure di merda inenarrabili. Chiaro quando poi vai a scoprire che di queste situazioni sono infarcite le cosiddette "comunitates in missionem" allora gatta ci cova. E' come al solito invece di capire cosa succede e correggere eventuali distorsioni, si sceglie l'omertà, che in questo caso è come se un pazzo lasciasse una autostrada aperta con un ponte crollato.

      Elimina
  11. Intanto da Jungle Watch continuano a giungere conferme dell'inciucio politico neocatecumenale: L.L.G., candidata al governatorato, abortista, è ammanigliata coi kikos sebbene i kikos ufficialmente sarebbero contro l'aborto.

    Ma se i supercatechistoni kikiani incaricati di Guam dicono che bisogna supportare una candidata abortista, i kikos ubbidiranno ciecamente, poiché per i kikos bisogna ubbidire agli uomini (supercatechistoni) invece che a Dio. Bisogna proprio dir loro: ipocriti! Voi avete per padre il diavolo!

    RispondiElimina
  12. Ma I nomi di sti 12 è possibile saperli?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Attenzione che nei "Dodici" c'era anche Giuda Iscariota...

      Nel video don Rino afferma di essere uno dei dodici Cefali di Kiko, ma non nomina gli altri. C'è però da scommettere che gran parte di questi ultimi hanno il cognome che termina con "ini".

      Elimina
  13. Piccolo calcolo statistico:

    - da una decina d'anni abbiamo notato che le «alzate» hanno sempre dato un risultato variabile tra l'uno virgola cinque per cento e il tre per cento dei ragazzi ufficialmente presenti;

    - se si considera generosamente che un quarto dei neocatecumenali è classificabile come "nella fascia di età in cui è alzabile", e si prende sul serio la statistica kikiana del "milione di aderenti nel mondo", si direbbe che in ogni momento di questi ultimi anni ci siano almeno 200-250mila giovani "alzabili";

    - si può perciò assumere che almeno l'uno virgola cinque per cento di tali giovani si sia già effettivamente "alzato" davanti a Kiko, per cui avremmo una stima conservativa di almeno tremila "vocazioni" neocatecumenali in corso di formazione di cui metà nei seminari Redemkikos Mater;

    - nell'arco di dieci anni (tempo della formazione), perciò, avremmo almeno 1500 potenziali presbiteri R.M. e 1500 suore di clausura (visto che sono praticamente gli unici due sbocchi previsti da Kiko);

    - da quando il cardinal massone Poletti concesse a Kiko di fabbricarsi i suoi "presbiteri", cioè da più di trent'anni, il numero ufficiale totale dei "presbiteri" sfornati dai R.M. sarebbe attorno ai 1.600, che include anche i numerosi soggetti che hanno abbandonato il sacerdozio e coloro che per grazia di Dio hanno abbandonato il Cammino per servire solo la Chiesa Cattolica;

    - questo suggerisce che il tasso "vocazionale" sia piuttosto un terzo del più "conservativo" stimabile, cioè sia lo zero virgola cinque per cento dei giovani kikos "alzabili". Ma di questo zero virgola cinque, nella sezione femminile poco si può dire perché un prete spretato "fa notizia" in quanto parrocchie e comunità hanno da rimpiazzarlo, mentre una esclaustrata che torna a vivere nel mondo o che abiura la falsa religione kikista-carmenista, non fa notizia: a stento lo sapranno i familiari.

    Il tutto naturalmente dipende dal fatto che Kiko Argüello spara sempre numeroni giganteschi ed esagerati (toh, proprio come fa don Rino quando proclama miracoloni di qua e miracoloni di là), cioè dice il falso riguardo alle vocazioni, il che non ci sorprende poiché l'opera di Kiko e Carmen serve solo a fare grossi piaceri al demonio (quello vero).

    Mi torna in mente anche il fatto che negli altri movimenti ecclesiali, i capi non la sparano troppo grossa sulle vocazioni perché sanno che le notizie corrono veloci e che gonfiare la cifra vera di un venti per cento scatenerebbe potenti raffiche di pernacchi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Come ciliegina sulla torta, da questi calcoli, che sono assolutamente reali e confermati, si evince che la famosa sparata dei "20.000 preti per la Cina" non potrà essere MAI mantenuta neanche fra 30 anni.

      Questa come altre sparate dimostrano che TUTTE le previsioni sulle quali si poggia il "castello", frutto di analisi sbagliate proiettando all'infinito il primissimo trend, sono irrealizzabili e dimostrano altresì che il cnc ha le ore contate.

      Elimina
    2. Quest'anno alla famigerata convivenza dei seminaristi erano presenti meno candidati rispetto al numero di RM.

      Quando capiranno che il cnc e tutte le sue creature si stanno svuotando lentamente ( non troppo lentamente per la verità ) sarà tardi.... non ci saranno più margini di manovra per salvarlo correggendolo... E come per il tasso di natalità quando scende sotto un certo valore diventa irreversibile.

      Elimina
    3. Dici proprio bene Mav,
      Una prima nota:
      Camminanti che, passando sulla nostra strada ci leggete, volete cominciare a riflettere?
      La profezia, ripetuta negli ultimi anni innumerevoli volte, dei 20.000 preti per la Cina è una panzana irrealizzabile. Che razza di profeta è Kiko che non ne azzecca una?
      Nel grande come nel piccolo. Ossia io potrei parlare di varie profezie cadute nel nulla e sparate sulla vita delle persone.
      Tutto serve a montare l'Assemblea, gasarla perché risponda alle "alzate" e nei filmati degli incontri vocazionali si continui a dare l'impressione che il Cammino è vivo, mentre è da tempo solo un morto che cammina. Hanno bisogno di creare un forte desiderio di emulazione in chi partecipa di modo che tutto sembri funzionare ancora e sempre.

      I margini di manovra, come tu dici, per salvare il cammino correggendolo non ci sono già più, a parte che Kiko MAI ammetterà di dover correggere qualcosa. Precipiterà nel baratro lui e il suo cammino prevedo molto presto. Purtroppo tirerà dietro di se' tanta gente letteralmente gettata allo sbaraglio senza coscienza insieme alle loro numerose famiglie. L'unico a rallegrarsi di tutto questo sarà solo il demonio, quello vero, come dice Tripudio.

      Pax


      Elimina
  14. Mi si stringe il cuore a vedere Don Rino, il mastino di Kiko, così lo chiamano negli ambienti più "alti", portare il giovane tentennante nella "vocazione" come se fosse un trofeo. Nella mia esperienza nel CN, sarei potuto essere io al suo posto. Benedico Dio per avermi fatto aprire gli occhi.

    Quello che non dicono ai giovani che compiono un percorso di discernimento, sulla propria vita e sulla propria vocazione, è che, come nei tribunali si è innocenti fino a prova contraria, nei centri vocazionali neocatecumenali, si è presbiteri fino a prova contraria. E' veramente ridicolo come spesso, chi trova lavoro, chi decide di proseguire gli studi (sempre mentre frequenta centri vocazionali), sia scoraggiato in tutto ciò, usando frasi del tipo "Il demonio ti ha mandato quel lavoro perché forse sa che noi ti avremmo inviato in un seminario alla fine di questo corso.". Ma ci rendiamo conto!? Ma chi da loro il potere di dire certe cose?

    Non dicono che, se per caso il povero ragazzo/a non ha una famiglia appartenente al CN, si farà di tutto per separarlo dai propri genitori. Diffamandoli, spaccando famiglie in nome di un dio, che continuano a definire come Amore. Più mi guardo indietro e più vedo come Cristo, mi abbia sottratto da quel sentimentalismo umano fatto di autoesaltazione, donandomi luce. La sua luce.

    Confermo che più e più volte come minaccia ai figli un po' ribelli, si dice "Ti mando alla Domus" , come fosse un riformatorio vero e proprio.

    Samuel Beckett

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ringrazio Samuel per la sua esperienza che descrive meglio di ogni analisi l'impatto devastante del cammino sui giovani che hanno la sfortuna, sì lo ribadisco, proprio la sfortuna, di finire nella sua rete nel periodo più cruciale e decisivo della vita.
      Incontrare il cammino o incontrare un educatore come San Giovanni Bosco non è precisamente la stessa cosa!
      In poche battute il nostro Samuel illustra il cuore del "discernimento" che si pratica nei centri vocazionali del cammino, con la presunzione di chiamata al presbiterato "fino a prova contraria". Indubbiamente Kiko ha un estremo bisogno di riempire i suoi Seminari.
      Carmen li digerì dopo anni di lotte con Kiko (mi chiedo ancora, però perché gliela dava sempre vinta alla fine e perché se certe cose non le capiva proprio si è poi resa complice, collaborando con lui in tutto) e sono testimone di tanti Alti Prelati che lo scoraggiavano, lo mettevano in guardia soprattutto sull' erigerne tanti e in tutto il mondo. Uno spagnolo in particolare, dovrei ricordare il nome, ogni volta ripeteva a Kiko "stai attento con i cappuccetti!" "Kiko un seminario a Roma uno a Madrid bastano!" Ma Kiko niente. Spalleggiato dagli itineranti responsabili di nazioni che lo confermavano solo perché smaniosi di avere ognuno il SUO bel Seminarietto.
      Tutto in famiglia: parrocchie e diocesi, Missio ad gentes con gestione di varie famiglie di varie provenienze, e presbiteri sfornati dal proprio seminario e giovani forgiati ad hoc per "l'obbedienza al cammino al di sopra di tutto" VISTO CHE IL DISCERNIMENTO VOCAZIONALE PRIMA E GLI SCRUTINI PER LE VARIE TAPPE - accolitato, diaconato fino al presbiterato - nel cammino viene fatto dall'equipe itinerante nella persona del capo equipe laico/dipendente da Kiko e basta.
      Parlo di tanti anni fa eppure già allora, ai miei occhi, era palese la smania di Kiko di rastrellare ogni anno un numero esagerato di nuovi candidati. Fino a fare egli stesso insistenti telefonate ai capi responsabili di zona. Assistetti un giorno ad una di queste telefonate. Kiko concluse con queste parole "aspetto dalla tua zona 20 nuovi ragazzi pronti ad entrare per la prossima convivenza" ( sempre a settembre, sempre a Porto San Giorgio. Una cosa disgustosa. Si portavano a Porto San Giorgio ragazzi come erano erano, potremmo dire. Pur di non deludere Kiko sentii dire a qualcuno titubante: "tu vieni perché queste convivenze servono proprio per fare discernimento"....poi magari ti ritrovavi in seminario....poi magari dopo un anno o due e dopo vari macelli ritornavi indietro....
      Ma intanto Kiko poteva dire, alla successiva convivenza di Inizio Corso
      "Quest'anno abbiamo mandato nei nostri seminari 300 nuovi ragazzi, entusiasti, tutti contenti, tutti disposti ad ogni parte"
      Questo, ripeto, tanti anni fa! Non oso immaginare oggi con tanti ragazzini, sempre più giovani, poco più che adolescenti, che hanno conosciuto solo il cammino nella loro vita, orientati dai catechisti e dai genitori sciocchi...non oso immaginare.
      Infine confermo lo scopo terapeutico della fantomatica Domus.
      Un ragazzo insicuro e disorientato va lì, vede quella grandiosità, finisce nelle mani di un don Rino o don Francesco e diventano i suoi modelli. Intanto il padre e la madre dove sono, la sua famiglia?

      Pax

      Elimina
    2. Cosa aggiungere Pax, se diciamo sempre le stesse cose, un motivo ci sarà pure no? La dinamica attuale è sempre la stessa, con la differenza che quest'anno i giovani erano 120 circa. La Domus è assolutamente considerata ancora come il "riformatorio" del cammino. In quel posto i ragazzi vengono sottoposti ad un regime ferreo, pulizie, accoglienza, liturgie, etc etc, con ritmi talmente massacranti che la volontà viene completamente piegata.

      Elimina
    3. @Pax

      Molte volte, soprattutto nell'adolescenza, piccoli problemi sono strumentalizzati dai catechisti o dai formatori del centro vocazionale, al fine di essere catalogati come "crisi mistiche". Premesso che posso ritenere anche utile che un ragazzo cresca con la POSSIBILITA' di diventare sacerdote, non tollero come alcuni di essi, la maggior parte dei "figli del cammino", debbano essere privati della possibilità di scegliere liberamente cosa fare della propria vita già a 20 anni. O hai la ragazza o vai in seminario. Quante ne ho viste e quante ne ho sentite che non posso dire!!!

      Poi blaterano che il matrimonio è una croce, che la vita in se é una croce. Certo, disprezzi il dono più grande che ti è stato fatto prendendo decisioni alla buona senza fondamento, solo perché tizio ha detto di farlo. Ci credo che poi le cose non vanno bene. Però poi dicono è dio che manda sciagure. come se fossimo bambole vodoo su cui dio infilza degli spilli. Ma che ne sanno questi qua della bellezza di un vero rapporto con DIO!?

      Ovviamente tutte le "amicizie" che mi ero fatto durante i tempi del centro vocazionale, se ne sono andate. Né telefonate né quello spirito di fratellanza che tanto mi ammaliava del cammino. Tutte sciocchezze. Sei accettato in base a quanto puoi dare alla causa. In base a quanto hai nel portafogli o in base a come possono spremerti meglio. Così, se un poveretto come me, vuole parlare con il vescovo per evitare che altri meno fortunati passino la sua stessa sventura, non può farlo, perché il suddetto vescovo si intasca i loro soldi ogni mese. Se non è un progetto demoniaco questo, che altro lo può essere?


      P.S. comunque una delle citazioni più accreditate e ripetute, è quella del buon P. M. Kolbe "Chi ubbidisce non sbaglia mai". Che fraintendimenti.


      Samuel Beckett

      Elimina
  15. Il cammino non è differente da Scientology, i testimoni di Geova, e altre sette che giocano sulla debolezza delle persone...responsabili di queste sette sono anche chi dovrebbe tutelare e difendere i più deboli,tra i quali la Chiesa che dovrebbe apertamente denigrare queste sette e aprire gli occhi alle persone; parole chiare e dirette e non girarci intorno come fanno preti cardinali fino al papa...la verità vi farà liberi diceva qualcuno...e se neanche il papa ha questo coraggio,non serve a niente,è solo un pupazzo che viene utilizzata dalla Chiesa per farsi pubblicità...
    Ex fratello!

    RispondiElimina
  16. Con tutto il rispetto del Sacerdozio, per cui verso il sacerdote non mi permetto di dirgli nulla ( parlo del sacerdote del video, Rossi), ma verso l'uomo, gli dico da uomo a uomo, e spero che legga:
    Caro Rossi ascolta.
    ma ti accorgi che imiti mentre parli Kikoe Pezzi? Più Pezzi che Kiko. Cioè io sento che come se stessi imitando questi due. O lo fai apposta, oppure non te ne rendi conto, per cui sei sotto la loro azione completamente. Cioè, io so che in un ambito si deve avere un certo comportamento, verso i propri superiori, ma annientare se stessi non è ciò che vuole il Signore. Caro Rossi ti rammento che tu hai ricevuto il dono del Sacerdozio, cioè Gesù, il Tuo Signore, ti ha rivestito di questa bellissima veste, che tu potresti rovinare , perchè potresti piegare il tuo spirito in situazioni verso le quali Dio non ti ha detto di piegarti. Caro Rossi per te l'obbedienza è annullarsi ad un uomo o a Dio?
    Rossi se avviene un segno, non si va in giro a dirlo ai quattro venti, come hai fatto tu, mi riferisco a questo:

    Sono stato "catechista" dei suoi genitori.
    La mamma mi chiese, prima di partire dalla Colombia, che sono stato lì 13 anni, di dare una benedizione al suo figlio piccolo.
    In quel momento io mi sono tolto la giacca e gliel'ho messa addosso e ho detto: "Un giorno capirai cosa ho fatto!". La mamma: "Ma non dai la benedizione?" e io "questo vale più di una benedizione"
    Così è stato!
    Quando ha avuto 18 anni mi ha telefonato la mamma: "questo mio figlio un disastro, non va in comunità, prende le canne e... tutte queste cose! Puoi riceverlo nella Domus?". Come dicono tutte le mamme [ndr. e ride! come a dire: poveracce!]. Così è arrivato. Dopo tre mesi abbiamo la convivenza di inizio corso, in quella convivenza la chiamata al presbiterato e quello si alza. "Mi sono alzato!"  Dopo la convivenza viene nel mio studio e mi dice "Padre tu non sai che quando ero piccolo mi hai gettato addosso la giacchetta e io volevo sempre scappare dalla vocazione, però ho visto che il Signore lì mi ha dato un segno e ora sono qui nel Seminario".
    Caro Rossi hai mai sentito un Padre Pio raccontare i Segni ricevuti come hai fatto tu? Io mai. Eppure ne ha avuti molti. Mi chiedo? Perchè senti il bisogno di dire alla folla che hai ricevuto tanti miracoli o segni?
    Caro Rossi ti invito ad essere un pò più concreto, non serve fare pubblicità come la fai tu, io non vado a Messa perchè sento il sacerdote dire che ha ricevuto tanti miracoli. Io ci vado perchè credo che Gesù si fa presente nella Messa e mi dona Se Stesso. Se il sacerdote iniziasse a parlarmi così, come fai tu, ecco che scapperei a gambe levate. Caro Rossi ci credi a quello che fai, oppure hai bisogno di autoilluderti e illudere le persone che hai intorno? Riflettici su.

    Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro IPG in altre occasioni abbiamo ribadito il fatto che sono tutti "cloni", non mi stupisce per niente che Rino imiti Kiko e Pezzi, gli itineranti fanno altrettanto, i catecumeni degli itineranti imitano gli itineranti che imitano Kiko, insomma, modello "alla fiera dell'est" il 90% sono clonati l'altro 10% mi sa che è qui o ci verrà presto. Per capirci ulteriormente sono riconoscibilissimi anche quando leggono una lettura in una qualsiasi messa parrocchiale, il tono è il medesimo in tutto il pianeta, facci caso se ti capita.

      Elimina
    2. Purtroppo ci ho fatto caso, perchè vedevo questa cosa nella mia Parrocchia. Ma credevo fosse ai piani bassi, in quanto le persone ammirano i Vip, per cui cercano di imitarli. Ma non pensavo che un sacerdote e, se non erro, un rettore potesse avere simili atteggiamenti. Lo credevo un pò più intelligente.
      Una cosa voglio chiedervi a voi, che se ho ben capito siete stati nel Cammino tanti anni, e ne conoscete i meccanismi.
      Ascoltate bene.
      Se in una comunità ci dovessero essere problemi, cioè di una persona che non si allinea al loro modo di fare, secondo la loro mentalità e il loro giudizio, perchè quella persona non poteva allinearsi, per ovvi motivi non suoi ma da.... OK! E parte una condanna a morte, con i loro metodi che sapete. Secondo voi da chi è partita la condanna? Dal catechista della città e compari di zona? oppure dai compari regionali, chiamiamoli di 2o livello? oppure direttamente da Kiko e Pezzi? So che conoscete i meccanismi, per cui mi potreste aiutare a capire. Così so chi mi odiato senza motivo. Vi ringrazio anticipatamente della risposta.

      Elimina
  17. Isaia Paolo Geremia, sono molto contenta di leggere un tuo commento, lo aspettavo per ringraziarti del tuo contributo al post su don Rino.L'analisi che tu fai e che io ho riportato, aiuta a comprendere nel concreto tutto il male che fanno.
    Un solo miracolo riconosco nel cammino ed è quello per cui devono ringraziare il cielo coloro che, dando fiducia al cammino stesso, ne escono indenni!
    Ossia è talmente sconsiderato il loro modo di fare e devastante sulla mente soggiogata di chi li ascolta che se ne può ricevere solo un grande male, come scrive ex fratello.

    Prima cosa rispondo a questa domanda che Isaia Paolo Geremia rivolge a Rino:

    Perchè senti il bisogno di dire alla folla che hai ricevuto tanti miracoli o segni?

    Ovviamente la risposta è nel post e tu, carissimo Isaia, la conosci da prima molto meglio di me.
    Qui la sintetizzo in una semplice espressione:

    PERCHE'SONO FARLOCCHI! (sono un falso storico e sanno di esserlo poichè credo sempre più che SONO IN CATTIVA FEDE)

    Pax

    RispondiElimina
  18. Il meccanismo è semplice: nessuno ragiona con la sua testa e le parole del catechista sono un assoluto per chi ascolta, qualunque osservazione rivolta ai dissidenti viene amplificata, non c’è bisogno alcuno di dire di emarginare una persona. Avviene semplicemente, perché il dissenso non è previsto in quel contesto. E se uno non si adegua non solo è fuori, ma viene fatto fuori. Quando io dissi a Kiko che avrei preso un tempo per valutare una sua imposizione( con cui doveva saggiare la mia obbedienza) mi guardò con stupore e a me che gli andavo incontro chiarendogli che eventualmente uscivo dal cammino non dalla chiesa, “profetizzò “”: - non riuscirai a stare nella chiesa!- E il “presbitero” presente mi si accostò per chiedermi se volevo confessarmi ( per lui non aver accettato l’ordine kikiano era peccato). Al mio diniego mi diede il suggerimento che mi avrebbe dato in confessione ( strumentalizzando il sacramento): -Ubbidisci!- . Non fu una bella esperienza. Dal cammino sono uscita subito, per grazia di Dio. Sono passati decenni e sono ancora nella Chiesa. Anonimo che ben sa

    RispondiElimina
  19. Verissimo anche quanto afferma Mav:

    sono riconoscibilissimi anche quando leggono una lettura in una qualsiasi messa parrocchiale

    ....quando cantano con la chitarra...quando camminano...quando si siedono e quando si alzano...

    Pax

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si arriva anche all'eccesso, sentito con le mie orecchie, a momenti mi rivoltavo, di cantare in italiano riportando anche gli errori di pronuncia di Kiko.

      Elimina
  20. A proposito della domanda di Isaia, poi: da chi parta la condanna a morte per "chi NON SI ALLINEA"?

    E' presto detto.
    Il modo di fare è quello ed è pacifico a tutti i livelli.
    Quale modo di fare?
    Che tutti siano come soldatini, nessuno mai esca dalle linee tracciate nè faccia domande o ponga questioni o anche per la minima cosa si allontani dalle consegne ricevute.
    Questo nel c.n. non è proprio contemplato come eventualità neanche remota.

    Quando te ne accorgi?
    Quando questa cosa ASSURDA succede. Allora scatta il meccanismo infernale che, da quanto comprendo, tu hai conosciuto e subito, come me e tanti altri.
    Il meccanismo è questo:
    Normalmente chi "gestisce il caso" ossia il tuo catechista - fosse anche la prima volta che gli capita questa sventurata situazione - ci arriva da solo a come DEVE gestirla.
    Se ha dubbi o viene colto alla sprovvista, perchè non abituato ad avere a che fare con un essere pensante, chiederà ai suoi di catechisti...così via...fino a Kiko e Carmen (li metto sempre assieme perchè io li ho visti agire in perfetta sinergia e ritengo che Carmen, anche se è morta e non c'è più accanto a Kiko, non per questo non condivide con lui al 50% le stesse responsabilità).

    Questa scalata a volte la percorri tu - che stai scompigliando i giochi - insieme a loro, di livello in livello, fino ad arrivare alle segrete stanze.
    Anche perchè se sei di una razza rara di testoni i tuoi precettori si illudono (e te lo dicono pure sul muso!) "Vediamo se te lo dice Kiko se capisci!"

    A quel punto ti convinci e i tuoi occhi si aprono. Hai la certezza matematica che le schifezze del cammino non sono nè errori di percorso e neanche errori di persone sbagliate ma che "Il pesce puzza sempre dalla testa". Volevi illuderti, ma ti tolgono ogni illusione.
    Conosci sulla tua pelle la violenza e prevaricazione di cui Kiko è capace.

    Per cui concludo col P.S di Samuel Beckett:

    comunque una delle citazioni più accreditate e ripetute, è quella del buon P. M. Kolbe "Chi ubbidisce non sbaglia mai". Che fraintendimenti.

    Ma vi rendete conto?

    In mano a loro parole di vita dei santi - ORA APPARE LAMPANTE - si trasformano in parole e armi che seminano morte.
    Perchè sono loro una manica di "operatori d'iniquità" senza scrupoli.

    Fanno i pavoni con la coda spiegata, i pappagalli gli uni degli altri, ma sono pericolosi uccelli predatori, perfetti avvoltoi.
    Unica salvezza fuggire lontani da loro e desiderare di non incontrarli MAI PIU'.

    Pax

    RispondiElimina
  21. Vi ringrazio molto. Ho le idee più chiare. Ma una cosa voglio dirvi a cui credo con tutto me stesso: a costoro non dovete dare un cm2 di nulla della Casa di Vostro Padre. Fanno i padroni, ma non sono nulla. E se il signor Kiko ha ricevuto un comando, sapete da Chi, che lui va sbandierando, ora vi collocherò un spunto, che vi farà capire che costoro non comandano più nulla. Perchè? Perchè Dio gli ha chiesto di rendere conto dell'affitto, e loro non hanno voluto. Per cui la Verità è questa:

    33 Ascoltate un'altra parabola: C'era un padrone che piantò una vigna e la circondò con una siepe, vi scavò un frantoio, vi costruì una torre, poi l'affidò a dei vignaioli e se ne andò. 34 Quando fu il tempo dei frutti, mandò i suoi servi da quei vignaioli a ritirare il raccolto. 35 Ma quei vignaioli presero i servi e uno lo bastonarono, l'altro lo uccisero, l'altro lo lapidarono. 36 Di nuovo mandò altri servi più numerosi dei primi, ma quelli si comportarono nello stesso modo. 37 Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: Avranno rispetto di mio figlio! 38 Ma quei vignaioli, visto il figlio, dissero tra sé: Costui è l'erede; venite, uccidiamolo, e avremo noi l'eredità. 39 E, presolo, lo cacciarono fuori della vigna e l'uccisero. 40 Quando dunque verrà il padrone della vigna che farà a quei vignaioli?». 41 Gli rispondono: «Farà morire miseramente quei malvagi e darà la vigna ad altri vignaioli che gli consegneranno i frutti a suo tempo».

    Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

    RispondiElimina
  22. @Samuel Becket (11/10;08:50 e 16:01),
    mi ha impressionato quello che hai detto e ho piacere che nel tuo caso (e speriamo anche in altri) l'esperienza, per quanto negativa, sia stata a lieto fine.

    Ma proprio il fatto che qualcuno abbia aperto gli occhi e l'abbia "scampata" mette in luce meglio la sciagurata NORMALITÀ neocatecumenale, che tu riassumi in una frase TRAGICA:
    " Molte volte, soprattutto nell'adolescenza, piccoli problemi sono strumentalizzati dai catechisti o dai formatori del centro vocazionale .."
    ------------
    Trovo tragico che dei "catechisti", dei "formatori", tra cui anche sacerdoti, STRUMENTALIZZINO le vicende, le paure, le aspirazioni .. di 1 giovane, che guarda a loro come a dei riferimenti sicuri, facendo così ruzzolare nel fosso tutta la sua vita futura.

    È come se dei medici prescrivessero medicine dannose per quel paziente (magari per percepire le regalie delle case farmaceutiche) , o come se degli agenti massacrassero una persona che hanno in custodia ..
    La cronaca ci dice che purtroppo queste cose accadono, ma ci dice anche che se questi soggetti vengono scoperti, finiscono in galera .. perché il loro comportamento è considerato (almeno per il momento ancora) un male e una ECCEZIONE per la società, non la normalità!

    Ciò mi crea delle domande.
    Forse che per la Chiesa è normalità che a dare "consigli" sulla vocazione sia "il primo che passa" ?
    E per "primo che passa", intendo anche un sacerdote, quando il sacerdote è agli ORDINI del "primo che passa" .. invece che di Colui a cui si è consacrato.
    Cosa succede a quei giovani che non riescono o non vogliono aprire gli occhi e vanno avanti, ricevendo il sacramento dell'Ordine, senza averne la vocazione?
    Ed anche, cosa succederà alle persone che entreranno in collisione con loro?
    Questi ragazzi, plagiati, dis-educati, de-formati, dis-umanizzati, fanatici, drogati di CN, quando, smettono di essere vittime e diventano COMPLICI del sistema che li ha generati?
    Per quanto ne abbia visti pochi, già sono troppi qlli che ho visto, di giovani sacerdoti "con l' aggettivo" ..

    sacerdoti NC, anziché sacerdoti e basta.
    I quali rientrano perfettamente nella descrizione fatta da Mav, Pax, IPG, anche se non era riferita esplicitamente ai presbiteri:
    " quando cantano ...quando camminano...quando si siedono e quando si alzano..."
    e aggiungerei, quando predicano, indistinguibili da 1 laico "catechista" qualunque, quando con freddezza e superficialità amministrano i sacramenti, quando TACCIONO accanto a laici che stravolgono la Parola di Dio e devastano l'intimità delle persone.

    RispondiElimina
  23. ☆A questi presbiteri e ai presbiteri loro maestri, come la "star" oggetto del post o come l'"affiancatore" del capo supremo, dedico queste parole, pur sapendo che a loro non importa un bel niente delle medesime, perché come devono fare il prete, loro se lo fanno dire solo da Kiko.

    "Nessun uomo da sé, a partire dalla sua propria forza può mettere l’altro in contatto con Dio. Parte essenziale della grazia del sacerdozio è il dono, il compito di creare questo contatto.

    Questo .. Si realizza in un modo particolarmente denso nei Sacramenti ...

    Negli ultimi decenni, vi sono state tendenze orientate a far prevalere, nell’identità e nella missione del sacerdote, la dimensione dell’annuncio, staccandola da quella della santificazione; spesso si è affermato che sarebbe necessario superare una pastorale meramente sacramentale.

    Ma è possibile esercitare autenticamente il Ministero sacerdotale “superando” la pastorale sacramentale?
    .. Come riportano i Vangeli, Gesù afferma che l’annuncio del Regno di Dio è lo scopo della sua missione; questo annuncio, però, non è solo un “discorso”, ma include, nel medesimo tempo, il suo stesso agire; i segni, i miracoli che Gesù compie indicano che il Regno viene come realtà presente e che coincide alla fine con la sua stessa persona, con il dono di se ..

    E lo stesso vale per il ministro ordinato: egli, il sacerdote, rappresenta Cristo, l’Inviato del Padre, ne continua la sua missione, mediante la “parola” e il “sacramento”, in questa totalità di corpo e anima, di segno e parola ..

    Centro del culto della Chiesa è il Sacramento. Sacramento significa che in primo luogo non siamo noi uomini a fare qualcosa, ma Dio in anticipo ci viene incontro con il suo agire, ci guarda e ci conduce verso di Sé. ..
    ciascun presbitero sa bene di essere strumento necessario all’agire salvifico di Dio, ma pur sempre strumento.

    Tale coscienza deve rendere umili e generosi nell’amministrazione dei Sacramenti, nel rispetto delle norme canoniche ..

    Se “la grande tradizione ecclesiale ha giustamente svincolato l’efficacia sacramentale dalla concreta situazione esistenziale del singolo sacerdote, e così le legittime attese dei fedeli sono adeguatamente salvaguardate”, ciò non toglie nulla “alla necessaria, anzi indispensabile tensione verso la perfezione morale, che deve abitare ogni cuore autenticamente sacerdotale”:

    c’è anche un esempio di fede e di testimonianza di santità, che il Popolo di Dio si attende giustamente dai suoi Pastori ".
    (Benedetto XVI - 05/05/2010)
    -----------
    Ecco, questo è l'essenziale.

    Forse questo discorso manca di impatto scenografico ..
    mentre nel Cammino avete Kiko e le altre marionette che "animano" le vostre prediche, avete i raduni, le presentazioni, i passaggi, le chiamate, le alzate .. avete tutto di più, vi manca solo l'Essenziale.

    RispondiElimina
  24. sacerdoti NC, anziché sacerdoti e basta.
    I quali rientrano perfettamente nella descrizione fatta da Mav, Pax, IPG, anche se non era riferita esplicitamente ai presbiteri:
    " quando cantano ...quando camminano...quando si siedono e quando si alzano..."
    e aggiungerei, quando predicano, indistinguibili da 1 laico "catechista" qualunque, quando con freddezza e superficialità amministrano i sacramenti, quando TACCIONO accanto a laici che stravolgono la Parola di Dio e devastano l'intimità delle persone.


    Roberta ti dico, magari i sacerdoti "con l'aggettivo" - alias i presbiteri neocatecumenali, perché nel cammino il termine sacerdote non si usa mai - leggessero quanto tu hai scritto!
    Dovrebbero riflettere a lungo e sdoganarsi definitivamente dal sistema perverso e deformato creato ad arte da Kiko e Carmen!
    Perché non c'è alcun dubbio: una volta che questi uomini hanno ricevuto il Sacramento dell'Ordine, questo prevale su tutto il resto. Non c'è obbedienza a Kiko /Carmen che regga.
    Il sacerdote ordinato nella Chiesa Cattolica ha un munus suo proprio ed è collocato nella gerarchia ecclesiastica, dal Papa in giù, che non a caso diciamo essere di istituzione divina (vedi Catechismo della Chiesa Cattolica dall'art. 871 e succ.).
    Ma il Cammino dalle origini ha intrapreso un'azione, portata avanti sempre, anche dopo l'erezione di Seminari propri. Anzi, paradossalmente, i Seminari sono divenuti i luoghi di DEFORMAZIONE DEL CLERO ORDINATO ALL'INTERNO DEI R.M. con il pieno avallo, amarissima considerazione!, dei Vescovi nelle cui Diocesi i suddetti Seminari - SOTTO LA GUIDA ASSOLUTA DI KIKO/CARMEN E DEGLI ITINERANTI, operano come un "cavallo di Troia" nella Chiesa.

    Per questo tanto ci sta a cuore, insieme alle aberrazioni liturgiche che toccano in particolare la Santa Eucarestia, e ne parleremo sempre, molto, ripetendo e insistendo a denunciare qualcosa che riteniamo letale per la Chiesa stessa oltre che devastante per le anime.
    ................

    RispondiElimina
  25. .............
    E ritorno alla tua definizione del presbitero tipo del cammino, che poi è anche l'unico che troverete operare in questa realtà.
    Per i sacerdoti vale infatti, e qui restiamo in tema con gli ultimi commenti, quanto abbiamo raccontato essere accaduto a tanti di noi laici comuni quando abbiamo osato non stare perfettamente allineati alle consegne dei catechisti.
    Non vi dico il massacro costante a cui sono sottoposti i sacerdoti, preti o presbiteri che vogliate chiamarli all'interno di questa esperienza! Fino a quando non vengono ridotti a quei "minimi termini" come ho spiegato in un post sull'argomento al di sotto del quale c'è solo l'estinzione della specie.
    https://neocatecumenali.blogspot.com/2017/10/presbiteri-nc-preti-ridotti-ai-minimi-termini.html

    Carmen aveva genialmente coniato un mantra e lo ripeteva a tutti i malcapitati presbiteri delle varie equipe itineranti che si trovava di fronte durante i giri di esperienze ...."Non montarti la testa! Chi credi di essere? Un ministro ordinato? Non sai che ministro, da "minus" significa che sei il più piccolo" Ma non nel senso evangelico, ma il più insignificante...un nulla e tale era considerato, ovviamente, dal resto del l'equipe.

    Dunque, ecco che si comprendono tante cose, iniziando da padre Mario Pezzi (tra tanti pesci, cefali o squali...Mario è conosciuto come il vero pesce, ossia muto!) a tutti gli altri.
    Ricordo con sgomento tutti i presbiteri itineranti che ho conosciuto, tutti ridotti in uno stato penoso. Molti colpiti, DA DEPRESSIONE più o meno cronica, dopo anni di inattività forzata per la paura di SBAGLIARE e ritrovarsi ad essere umiliati ogni volta perché NON RICONOSCONO sufficientemente il ruolo che non va mai discusso del capo-equipe.
    Vederli ogni volta che vengono interpellati da qualcuno, anche per un consiglio, mettere le mani avanti e non ascoltarti, ripetere "Parla di questo con i tuoi catechisti" ÈUNA PENA INFINITA.

    Ecco si realizza quanto hai sintetizzato:

    Predicano indistinguibili da un laico qualunque

    Amministrano i sacramenti con freddezza e superficialità

    TACCIONO. T A C C I O N O

    accanto ai catechisti (seduti anche loro ma invisibili) mentre costoro stravolgono al parola di Dio e devastano l'intimità delle persone.

    Ma che opera è questa? Aberrante al punto che supera ogni umana immaginazione!

    Di essa solo il demonio, quello vero come dice Tripudio, può rallegrarsi!
    Come si fa a non dire che Kiko/Carmen e i suoi sono operatori di iniquità?
    E trafficano nelle tenebre. Perché se questa opera la facessero chiara davanti alla Chiesa, se avessero illustrato bene e è il loro VERO progetto nei millemila incontri in Vaticano che hanno avuto come avrebbero mai potuto essere approvati?

    Perché non andate e dite quello che pensate e fate veramente? Quale scopo perseguite?

    Pax





    RispondiElimina
  26. A questo punto qual è il modello di presbitero?
    Il nostro caro don Rino Rossi che del prete non ha più nulla.
    Èuno che conta nel cammino perché è di una specie pregiata che vive solo in quel l'ambiente protetto: si chiama "prete imbastardito itinerante". Di costoro Kiko si fida come di se stesso, perché gli hanno dato tutto e sono suoi.
    Questo tipo speciale di prete è visto nel cammino come un mito, una star, con ammirazione e soggezione.
    Avete mai notato, invece, come vengono visti e stimati i comuni sacerdoti della Chiesa? I vari Parroci?
    È Tutto idolatria, senza dubbio.

    I preti veri se ne sono dovuti andare. Fabio Rosini docet.
    Ma tanti sono fuggiti anche dai Seminari e sono divenuti preti diocesani.
    Secondo me i migliori. Quelli che potevano aiutare davvero.
    Ma di gente così Kiko non sa che farsene
    Lui solo basta!

    Pax

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.