giovedì 27 agosto 2020

Entrare e scappare dalla catechesi neocatecumenale

Entrare e scappare dalla catechesi neocatecumenale


Domanda: "Cosa sarebbero queste catechesi?"
"Entra e vedi!" fu la vaga risposta della giovane cristiana di 2000 anni fa, ma che in seguito scoprii essere slogan farlocco ripetuto da tutti gli zombies del Cammino.
Dopo aver assistito ad alcuni show neocatecumenali (matrimonio combinato e celebrazione decerebrata del sabato sera), era inevitabile seguissi le catechesi su viscido invito della stessa figlia del Cammino delle puntate precedenti; stavolta in veste di ambiziosa reclutatrice di adepti.

Sono stato dirottato presso la chiesa medievale di San Giacomo di Barletta, dove il Cammino stava tentando di intrufolarsi, col benestare del parroco.


Durante questo ciclo di incontri, non è stato mai nominato il Cammino. Alle 20 di un novembre freddino, mi presento in chiesa, dove erano presenti una ventina di persone sedute ai banchi.

Accanto all'altare, trovo la coppia di catechisti giovani dall'aspetto anonimo, un italiano ed una slava, provenienti da un paese vicino, che si presentano vantando il solito passato di perdizione, poi hanno conosciuto Dio, ritrovando la retta via e generando 7 figli, come nelle migliori favolette scritte e dirette dal Cammino.
Dopo questo biglietto da visita vocale, la catechista dall'aspetto anonimo scende nel mutismo per tutta la durata dei seguenti incontri, avrá ritrovato la favella? Ah saperlo!

Il parroco, sempre presente accanto alla lavagnetta paleocristiana, non è mai intervenuto, anch'egli modalitá "silenziosa".
C'era una lavagnetta paleocristiana, utilizzata dal catechista per schematizzare Dio. A forza di schematizzare col pennarello postconciliare, la gente diminuiva man mano che le catechesi continuavano.
Tra queste persone, alcune avevano bisogno di un assistente sociale piuttosto che di catechesi, altre emettevano dei monosillabi, erano persone chiuse e disadattate, anche giovani: le prede adatte. In seguito, ci hanno fatto intervenire e commentare al microfono, a seguito di alcuni "quiz di teologia" a risposta multipla, forse compilati da un mistico ridicolo.

Alcuni di questi quesiti - che vertevano su Dio e la nostra vita in relazione col suddetto - erano tanto astrusi da richiedere il consiglio del catechista, che rispondeva in modo ancora più incomprensibile; incomunicabilità allo stato puro. Il parroco taceva.

Notai tra la gente, alcuni neocatecumenali mimetizzati, che intervenivano per raccontare la loro vita, ma questo stratagemma l'ho scoperto in seguito. Alla fine delle catechesi, ci avvisano della convivenza. Uno dei martiri di 2000 anni fa mimetizzato, interviene affermando che - nonostante ì suoi problemi economici - alla convivenza ci sarebbe andato lo stesso e che il "buon Dio" avrebbe provveduto, magari col suo bancomat. Durante l'ultima catechesi erano rimaste una dozzina di persone. Non sono andato alla convivenza.

Le catechesi/marketing non hanno nutrito il mio spirito ma alimentato la voglia di fuggire. Ignoro se da quel ciclo di allucinazioni di marketing religioso sia nata una nuova comunità di zombies. Se Dio fosse passato da quelle parti, si sarebbe fatto due risate.

Dopo la mia fuga dalle catechesi, anche la figlia del Cammino è scomparsa.

(da: Tommaso Francavilla/ giornalista)

43 commenti:

  1. LE CATECHESI CAUSANO FLATULENZA!

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  2. Grande personaggio anche Silverio cartolano!! Uno degli scafisti di kiko del sud Italia e Albania (anche li c’è un red mat da anni semi vuoto)

    Paolo

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  3. Il giornalista fugge dalle catechesi e la figlia del cammino fugge dal giornalista.
    Interessante perché, al di là di tanti distinguo, di fatto il COMPORTAMENTO dei camminanti rispetto ai cattolici è simile a quello dei musulmani. Cioè: il matrimonio tra musulmani è cristiani è ammesso solo nel caso che i cristiani si fanno musulmani.

    E' come se il Cammino, con le sue liturgie diverse e con le sue pratiche avulse da ogni contesto ecclesiale, avesse una sua fede per cui non si può uscire dal Cammino senza rinnegare la sua "fede".
    E' come se praticare la "normale" spiritualità cattolica, fatta anche di attività parrocchiali, fosse uno staccarsi dalla "fede" vera, che sarebbe quella del Cammino.
    Naturalmente non lo si dice in questi termini, ma si dice che chi è nel Cammino, pur essendo solo un laico e non avendo fatto alcuna sorta di voti riconosciuti dalla Chiesa, non può cambiare senza incamminarsi verso la perdizione.
    O si cammina col Cammino o si cammina verso la perdizione.

    Il Cammino considera i matrimoni tra camminanti e non, proprio come dei "matrimoni misti", tra persone di religione diversa.

    Ricordo che qualche anno fa un mio conoscente del Cammino, il cui figlio si era sposato con una ragazza impegnata nella sua parrocchia ma non del Cammino, mi manifestava tutta la sua preoccupazione...

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  4. "C'era una lavagnetta paleocristiana" :-)
    "utilizzata dal catechista per schematizzare Dio."
    ---------
    Fa impressione per quanto è semplice e vera questa affermazione.

    Il Creatore dell'Universo dentro uno schema inventato dal piccolo cervello umano, senza l'ausilio di nessun input divino.
    Ridotto a "disegnino" fatto col pennarello moderno, come "prodotto" di un progettista per essere finalizzato al commercio, alla vendita (puro marketing come è stato detto - suggerirei per essere più competitivi sul mercato religioso, di usare nelle future catechesi, slide, power point ecc. .. i concorrenti delle altre sette lo fanno già da tempo).

    Così riducono gli uomini Colui che ha dato Lui, lo "schema" giusto, il progetto di come deve essere l'Umanità e di come deve essere la Chiesa, poiché è Sua e non il contrario, non è Dio della Chiesa, ma la Chiesa di Dio, è la Chiesa che deve rispettare il progetto di Dio e non Dio adattarsi ad essere ciò che la Chiesa vuole; è Dio che VUOLE .. la Chiesa dovrebbe adeguarsi, perché se Dio VUOLE attuare il suo progetto a favore dell'umanità tutta e lo VUOLE fare tramite la Chiesa, come può questo avvenire se la Chiesa cambia i "disegni" di Dio e dice al mondo che sono altri? Questo fanno i NC sulla lavagnetta, si inventano un dio, una caricatura di Dio, un dio ridotto a schemi facilmente inculcabili in qualsiasi mente che non voglia ragionare troppo, un dio "facile" e facilone, come loro, che renda loro più facile raggiungere gli scopi di POTERE e DENARO che sono i soli veri scopi di ogni loro attività, gesto, parola .. della loro stessa vita.

    Se si guardasse solo a questo aspetto dello "schematizzare", i NC potrebbero sembrare dei "teorici", gente innocua che filosofeggia alla buona di concetti astratti .. ma ecco che il sagace giornalista osserva:

    "[alcuni ascoltatori] erano persone chiuse e disadattate, anche giovani: le prede adatte."
    -----
    Allora questa schematizzazione non è poi così astratta, fredda .. tiene conto anche dell' umano , dell'affettività, della sofferenza morale nelle persone .. tanto che le attira, si rivolge proprio a chi ha bisogni di questo tipo, a chi cerca amore, guarigione, a chi è bloccato dalle paure, insoddisfatto di sé e spera in un cambiamento della propria vita.
    Già! Attirano queste "prede"!
    E questo è peggio che schematizzare un falso dio con parole astratte (e disegnini) perché questo è UCCIDERE la Speranza che Dio mette nel cuore di chi soffre affinché chieda e ottenga aiuto.
    Questo è ILLUDERE di un "bene" chi non può farne proprio più a meno di questo bene perché sta soccombendo nella vita.
    Questo approfittarsi della sofferenza altrui è un abominevole CRIMINE, è un vero e proprio COMMERCIO di ESSERI UMANI tra la banda dei NC "schematizzanti" e quella della ++++++ in MODALITÀ SILENZIOSA.

    L'intero percorso NC è composto soltanto di cose IGNOBILI, ma fra tutti i momenti, il più IGNOBILE è proprio questo delle "catechesi iniziali".

    Vi direi di vergognarvi a voi +++++ in modalità silenziosa (e anche dotati di "udito selettivo" a quanto pare) se credessi che avete una coscienza .. ma ormai non lo credo più.

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  5. A settembre il CNC verrà commissariato, la scusa è il mancato rinnovo del collegio elettivo. I tre commissari saranno tutti religiosi, al vertice un carmelitano.

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    1. Dice il reverendo presbitero che furbescamente "esercita" il CN in Giappone mascherato da missionario cattolico:
      " c'è Uno che ..
      ha uno sguardo e un pensiero su di te che nessun uomo potrebbe avere.
      Uno sguardo che non ti macchia , come invece quello di tutti quelli che sbirciano il settimanale dove ti hanno messo"
      -----
      Come, come?
      Lo sguardo di quelli che "sbirciano" il settimanale "macchia" la ragazza?

      Si sbaglia il reverendo!
      NON è lo sguardo di CHI GUARDA (laico o ecclesiastico) con intenzione impura a rendere impura, a macchiare la giovane che a sua insaputa viene "sbirciata" .. non lo sa il reverendo misogeno che non c'è niente dal di fuori che possa rendere impuro l'uomo ma è ciò che esce dal cuore a rendere impuro l'uomo ?
      Per fortuna che "non voleva fare pistolotti" ..
      invece è come dici tu Libera, un "invito" alla "vittima" .. anzi, restando in tema col post, alla PREDA.
      Sì, 1 invito a buttarsi nella bocca del leone, fatto con poco rispetto nelle velate insinuazioni, con la presunzione di sapere cosa ci può essere nel cuore di questa ragazza che non conosce .. le si rivolge con 1 CLICHÉ anziché con la premura di un "padre" .. che schifo! Sono proprio sprecate tante belle espressioni sull'Amore di Gesù .. direi che sulla bocca di 1 prete NC vengono (se fosse possibile, ma non lo è come appena detto) vengono quasi "macchiate".

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    2. Iapicca non si smentisce mai. Lo "spirito" gli ha dato il dono delle male-lingue, in virtù del quale, tempo fa, sparlò meschinamente di tutti i Giapponesi, credendo forse di riuscire a convertirli a Kiko, con questo metodo.

      Ora prova a "convertire" la figlia di Totti tendando subdolamente di insinuarsi in una presunta situazione di difficoltà della ragazza.

      Grossa risata, perché invece:

      1) Si tratta della figlia di Totti. Buona fortuna, Iapicca.

      2) Se qualcuno qui è macchiato, è innanzitutto il fotografo voyeurista, *** e sudicione che non trova di meglio da fotografare se non scatti a tradimento. E di seguito, tutti i broccoli che si nutrono di stampaccia scandalistica e scema.

      3) Si è stra-macchiato lo Iapicca stesso quando, grazie a questo penoso e imbarazzante intervento, gli è ricaduto in testa il secchio dei liquami con cui avrebbe tanto voluto dipingere l'immagine della giovane, questo meschino mostriciattolo di misoginia.

      E invece ha fatto un'altra devastante figura di *** in nome di Kiko, da aggiungere al suo palmarès.

      Ma perché non si converte lui al cristianesimo, ora che la sua immagine è stata gravemente macchiata dai suoi stessi infelici e meschini interventi (anche se ha fatto tutto da solo senza fotografi), ora che ha veramente bisogno di qualcuno che non lo veda come un essere spregevole?

      A.NON.

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  7. https://agencia.ecclesia.pt/portal/portugal-jovens-do-caminho-neocatecumenal-em-peregrinacao-na-ilha-graciosa/

    Frilù

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  8. Nessun esperto di comunicazione potrebbe pensare di utilizzare delle catechesi fatte negli anni 70, e che allora forse potevano apparire innovative ed attirare i giovani e meno giovani, senza innovarle, dopo 50 anni, in nessun modo. Non solo: in passato almeno non introducevano queste esperienze da centopiazze, come quelle della coppia ex in crisi e che probabilmente odiava i bambini (vado per intuizione) ora felice con 7 figli: semplicemente i catechisti davano la propria esperienza, ma almeno continuavano a mostrare la propria faccia (se non ad intervenire attivamente) per tutte le settimane delle catechesi.
    Il 'vieni e vedi' forse ormai si sono resi conto che può essere controproducente, e prima delle catechesi introducono la accoglienza in casa propria del soggetto da inserire in comunità, su modello delle Missio ad Gentes e del post cresima; solo successivamente inviano le persone alla catechesi.
    La 'giovane protocristiana' dell'articolo ha fatto un grosso errore invitando il fidanzato frequentatore al massimo della Messa delle 12 alle catechesi iniziali.
    Non era ancora cotto a puntino...o, data la renitenza da lui dimostrata in precedenti occasioni, la ragazza ha pensato 'o la va o la spacca'.
    Sì insomma, le catechesi iniziali non possono essere più veramente 'iniziali': chi le frequenta deve già essere disposto ad andare oltre senza prestare troppa attenzione perché desidera unirsi alla nuova comunità che nascerà dopo la convivenza finale.
    È chiaro che non possono più essere passate come un semplice corso biblico, soprattutto da quando c'è internet e l'arcano non è più tale per nessuno.

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    1. P.S.: la coppia giovane con sette figli è sicuramente controproducente, perché se da un lato promette sesso a volontà, dall'altro mostra anche i figli a volontà, e se può andare bene passando per una delle 100 piazze, allarma quando sai che il prossimo sarai tu.
      Fatto sta che Kiko che non voleva presentare il rosario perché 'tutti scappano' pensa ora che invece davanti alla carrettata di figli dicano 'che bello che bello che bello'. Hanno perso ogni contatto con la realtà.

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  9. Ha ragione Roberta: quelli del Cammino schematizzano Dio.
    Noi Dio lo possiamo conoscere attraverso la Rivelazione e il suo amore, possiamo conoscere il fine del suo amore verso di noi che è la salvezza, ma per la maggior parte delle cose è un mistero, più da contemplere che da sviscerare verbalmente.

    I camminanti invece sembra che sanno tutto: sanno perché Dio permette questo e quello, che vuol dire se ti capita una cosa o un'altra, e sanno tutto della psiche umana.
    Assomigliano agli scienziati razionalisti dell'ottocento che riducevano l'universo, uomo compreso, a un meccanismo estremamente complesso, ma nulla più.

    Non a caso nel Cammino si disprezza la teologia: per essi è come se Dio rispondesse a leggi scientifiche. Ad ogni azione c'è una reazione. Sono come degli scienziati di Dio che scrutano le Scritture in modo analogo a quello degli ebrei kabbalisti.
    Se inciampi e ti sbucci un ginocchio, loro ti dicono il perché.
    Il loro dio sembra più un grande architetto che il Dio che si rivela e si fa conoscere ma, nello stesso tempo, è mistero insondabile. A un Dio che si fa conoscere come mistero, ma anche come presenza.

    Le parole devono andare di pari passo ai fatti, perciò quando le parole sono troppe, cioè quando non dicono più niente e perdono di significato, vuol dire che vogliono supplire alla mancanza dei fatti.
    Un po' come avviene oggi riguardo la solidarietà: tv, giornali, omelie scontate, ovunque se ne parla fino allo sfinimento. Come si ripete fino allo sfinimeto che l'uomo è relazione... Eppure mai come oggi vige l'edonismo e il l'individualismo. Mai come oggi si rifuggono i sacrifici e non si vuole rinunciare a nulla.

    Così nel Cammino: tra le parole e i fatti c'è un abisso invalicabile. Un moralismo che tra l'altro è anche noioso.
    Mi immagino quello che devono subire i poveri giovani del Cammino: predicozzi moraleggianti a tutto andare: dai genitori e dai catechisti. Per poi sentire giudizi taglienti e essere testimoni di sfuriate e umiliazioni

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  10. La frase piu gettonata dai catechisti qui in USA e': guardate come si amano tra loro, e le persone si covertiranno. Bene, non ho mai visto questo succedere nella vita reale, perche tutti i camminanti in 20 o 30 anni non hanno mai convertito il resto della loro famiglia (sorelle, fratelli zii, o genitori) gli unici a convertire sono i genitori forzando i loro figli alle comunita. A volte andiamo a feste di famiglia e mia suocera se ne va sempre presto perche deve far capire al resto della sua famiglia che Dio viene prima di tutto. A parte il fatto che esistono le messe di domenica, il resto della sua famiglia la vede come una ridicola fanatica che disprezza la sua stessa famiglia. Si vede che anche questa tattica di marketing insegnata ai camminanti non ha effetto sulle altre persone. La gente non riuscira mai a vedere questo amore perche piu che amore per Dio riescono a vedere il fanatismo per la setta, e questo non fa altro che allontanare le persone dal conoscere il cammino. Ne conosco tantissime di persone che sono le uniche a camminare e non hai mai covertito i loro familiari al kikianesimo...

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    1. Dice san Paolo che il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace...
      Se i parenti di tua suocera invece di vedere in lei una donna ricca di premure, accogliente, gioiosa, piena di pace, ecc., si trovano a che fare con una vecchia agitata, smaniosa di insegnare e fare la morale, e fanatica, non si convertono.
      E finché non si convertono al Cammino è un bene, ma poiché il Cammino si è auto nominato interprete fedele del Vangelo e della Chiesa, ed è stato anche approvato, c'è il rischio che la gente si allontani anche da Cristo, credendo che sia un essere che assomiglia a Kiko e ai suoi fans.

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  11. Kiko è un genio. Il Cammino ha dato un buon sapore alla mia vita! Non conoscevo Cristo ed ora sono suo seguace. C'è qualcosa di più importante?

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    1. Fai un po' di confusione. La genialità umana in se stessa non comporta la grazia soprannaturale e perciò non ha la capacità di convertire nessuno.
      Un genio, se mai, può abbindolarti, può trattarti come un pupazzo e farti credere a quello che dice come fosse un profeta infallibile.

      Tu senti che la tua vita ha sapore? E'una sensazione soggettiva,
      Il sapore lo devono sentire gli altri.
      Anche la suocera dell'amico anonimo del Texsas è molto soddisfatta del sapore che emana. Ma per i suoi parenti ha un sapore disgustoso.
      Se il sapore non attira, ma fa fuggire, come può essere buono?

      Sei seguace di Cristo Cristo, o di quell'altro cristo chiamato Kiko?

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    2. Stefano,nel cammino conosci solo il (Dio)Kiko,la strada per seguire il Cristo che ci ha lasciato la CHIESA CATTOLICA APOSTOLICA,è un altra cosa,c è differenza.
      Noi siamo il popolo della nuova alleanza,non il popolo che abitava BABILONIA.

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    3. Beh sì, spesso il sapore del cristiano risulta disgustoso per questo ci sono le persecuzioni. Del resto è il nostro maestro ( Gesù) che è risultato indigesto al punto di essere fatto fuori.
      Poi, scusa, ma se parlo di Kiko parlo di un uomo, che non ho mai adorato, ma verso il quale mi sento grato ( e per me oltre che un genio è anche un po' folle). Se parlo di Cristo invece parlo di Dio. Mi sembra che ci sia poco da fraintendere.

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    4. Caro Stefano,da quello che scrivi si capisce che ti senti un perseguitato,la colpa non è di chi ti vuole fare aprire gli occhi,ma dei tuoi catechisti che dicono che chi sta nel cammino è un prescelto e quindi perseguitato.


      Pensa che queste cose,le dicono anche i protestanti perchè credono di essere nella verità,proprio come il cammino, che si sente la vera chiesa.


      Tu dici che sei grato a Kiko perchè ti ha fatto incontrare Cristo,Io ti dico che anche se andavi nella chiesa protestante l avresti incontrato,perchè anche loro predicano il Cristo,peccato però che hanno una dottrina diversa dalla chiesa cattolica,proprio come nel cammino neocatecumenale.


      Dici che Kiko è un genio!!...bhè ci credo!!..in tutti questi anni è stato capace di stravolgere il catechismo della chiesa,di abbindolare i vertici più alti in Vaticano, papi compresi,di lobomotizzare tante persone che ancora oggi dopo anni non hanno ancora capito dove si trovano e cosa stanno professando.Altro che genio.
      Io direi uno strategico.

      Devi sapere caro Stefano,che più di 2000 anni fà,Cristo ha istituito la sua chiesa,che è cattolica e apostolica ,il cammino è un altra cosa,il cammino è protestante fatevene una ragione.




      Un consiglio vorrei dare a tutti i camminanti.....
      Perchè non iniziate a seguire le catechesi di un bravo sacerdote che non sia del cammino?


      Perchè non iniziate a confrontare la dottrina cattolica con quella che predica il cammino?


      Solo se lo farete potete trovare la differenza,Noi l abbiamo fatto,ecco perchè ci ritroviamo anche dopo anni di cammino nella parte opposta.

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    5. Stefano:
      per cui continui a essere testimone di te stesso. Dici che la tua vita ha un buon sapore e se chi ti è vicino non è d'accordo, allora ti perseguita.
      Troppo facile. Dai per scontato, senza portare argomenti, che tutte le testimonianze che sono riportate in questo blog non sono vere perché tu ti stai gustando la tua vita.
      Ripeto: è un'affermazione soggettiva. Non basta: anche molti testimoni di geova possono dire la stessa cosa.

      Qui non si tratta di contrapporre un'affermazione a un'altra e nemmeno una testimonianza a un'altra, se prima non si parte da fatti certi, che tu puoi giudicare positivamente e io negativamente, ma che non possono essere messi in dubbio, come, ad esempio, la confessione pubblica, condannata dal Codice di Diritto Canonico in quanto viola il foro interno delle persone.
      Ai masochisti SOGGETTIVAMENTE può anche piacere, ma è una pratica oggettivamente non cattolica.
      E poiché le testimonianze degli ex del Cammino convergono nel dire che la confessione pubblica è una pratica usuale e che è usuale che vengano forzate le coscienze delle persone, non c'è testimonianza contraria che tenga.

      Tu potrai testimoniare che a te la confessione pubblica ha fatto bene, ma testimoniando confermi che è una pratica usuale nel Cammino e che perciò il Cammino disubbidisce alla Chiesa.

      In questo blog si vuole dimostrare che il Cammino è eretico e ribelle alla Chiesa, non che non è perseguitato.
      Di fatto NON è perseguitato, come non lo sono gli omosessuali anche se dicono di esserlo.
      Non posso però escludere che in casi particolari potrebbe esserlo: me ne dispiace, ma ciò non ha nulla a che fare con la persecuzione a motivo di Cristo.
      Essere perseguitati a motivo del fanatismo e di considerarsi migliori degli altri è ingiusto, ma non testimonia affatto Cristo.

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  12. Mi potreste indicare il capo dell'nc in Lombardia per favore. Grazie

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    1. Mi pare Lombardia e Piemonte stiamo sotto oscar pasinato itinerante in Finlandia anche. Altrimenti al fratello gennarini quello che ha sottomesso Polonia Russia e parte del nord d Italia tipo il Veneto ecc vedi un po’ non sono sicuro
      risikiko ;)

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    2. Gennari non gennarini, credo sia di Roma pure lui

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  13. Invertiamo la frase e forse capiremo la situazione com'è in realtà.
    Stefano crede di essere un genio e di conoscere Cristo, ma è solo un seguace di Kiko e ha lasciato che il Cammino occupasse la sua vita al punto tale che gli pare insipida senza la sua ingombrante presenza.

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  15. @Stefano 27 agosto 2020 19:56

    Stefano, Stefano!
    Non tieni a mente uno dei primi canti del cammino? Un canto altamente simbolico per voi, tanto che ne avete fatto una bandiera.


    Si intitola Pentecoste e nella versione neocatecumenale fa così:

    "Che io mi ricordi tra loro non c'era neanche un dottore"...

    Figurati un genio.

    "Erano poveri uomini come me, come te. Avevano gettato le reti nel lago o riscosso le tasse alle porte della città"...

    Poveri pescatori, dunque che diventano pescatori di uomini (pescatori di uomini sono diventati anche i neocat.! e che pescatori...!!!)

    Riscossori delle tasse... sono rimasti uguale, dei veri specialisti in materia. (San Matteo in verità lasciò per sempre il suo mestiere, incompatibile con il nuovo stato di discepolo del Signore, non credi?)

    Per tornare al "genio", Gesù ha voluto essere conosciuto come Figlio di un Falegname, non ha mai ostentato genialità, nè mai è andato sopra le righe.

    Ha nascosto la sua divinità e nel canto di Isaia è stato prefigurato in
    questa profetica descrizione (altro canto simbolo del cammino):

    "Non c'è in lui bellezza,
    non c'è in lui splendore
    che attiri i nostri sguardi
    nè aspetto che possa piacere"

    Mi pare di ricordare che Kiko fa molta presa per il suo fascino innato di affabulatore e showman alla Pippo Baudo, come amava apostrofarlo Carmen nelle sue performance.

    Quindi Stefano sei proprio fuori strada e Kiko è come sempre altro da quello che predica. Perchè tu non hai torto. Lo ascolti con attenzione ed egli stesso si millanta genio, purtroppo. Grande pittore, grandissimo compositore, certo ha rinunciato a tre carriere almeno per dedicarsi ai polli camminanti sui quali scarica sensi di colpa su sensi di colpa e loro, mano al portafogli, pagano, sborsano senza fine per disobbligarsi almeno in minima parte!

    Siete pieni di contraddizioni.

    Pax

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  16. Ringrazio Tommaso Francavilla per il gustosissimo articolo pubblicato.

    Hai il dono meraviglioso della sintesi e l'efficacia descrittiva condensata in poche battute. Fai riflettere, sorridere e ognuno che ha avuto esperienze neocatecumenali può agevolmente riconoscersi o dare nome ai tanti disagi che a volte restano sotto traccia e che si impiega tempo a decodificare mentre tu in pochi incontri hai compreso e descritto di loro quanto basta per... darsela a gambe levate.

    Un regalo per il Blog, insomma.
    In questa estate assolata e bollente e con il virus serpeggiante, anche il cervello chiede di non essere strizzato troppo per capire e tu sei un vero toccasana.
    Certo hai ricevuto una grazia. Quella di stigmatizzarli così bene nei pochi incontri che hai avuto con loro.
    Io purtroppo sono rimasta ingannata dalla testa ai piedi, tanto da farmi coinvolgere per ben 27 anni! E immagina tu andarsene a quel punto! So di dover ringraziare il Signore e la Vergine Maria. Da sola mai ci sarei riuscita.

    Ricordo l'esperienza del caro Lino Lista simile alla tua. Anche lui raccontava che dopo i primi incontri di catechesi si rese conto di essere finito in una gabbia di matti. Fece qualche domanda a cui nessuno rispose, come loro costume, e andò via ma decise di trovare da solo le risposte. Da questo il suo prezioso lavoro col quale ha aiutato tanti come me.
    Lino intuì subito i contenuti errati che venivano trasmessi, tanti ancora almeno ambigui.
    Ma sono fatti così, ognuno di noi li ha ben conosciuti, se chiedevi spiegazioni nessuno te ne dava mai. Anzi ti guardavano con tono di riprovazione mettendoti in soggezione. Imparata la lezione nessuno osava più! Che bastardi a ripensarci ora!

    Venivi messo a tacere perchè le catechesi non sono dialoghi ma sono fondate sull'"ascolto": tuo ovviamente e incondizionato.
    "Continua ad ascoltare e capirai"
    "Il cammino si capisce vivendolo" e simili amenità.

    Insomma il tuo

    "Entra e vedi!"

    che inaugura il questo memorabile articolo.

    Che riflettano bene, Stefano e compagnia bella.

    Siamo qui apposta!

    Pax

    Tommaso, alla prossima!

    Pax

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  17. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  18. Il fratello Stefano dice che la sua vita, per LUI, ha un buon sapore, perciò è nel giusto. Nessun dubbio.

    Quello di non avere dubbi (non sulla fede, perché la fede essendo rivelata da Dio, non ammette dubbi, ma su tutto quello Kiko dice) è uno stile del Cammino molto pericoloso.
    Infatti tutto ciò che non riguarda la fede si sviluppa attraverso la (ragionevole) messa in dubbio delle affermazioni precedenti, altrimenti sarebbe fideismo, una parodia della fede, di cui i camminanti sono testimoni.

    Il dubbio non si contrappone alla verità, ma solo testimonia che l'uomo è limitato e non sa tutto.
    Se rettamente inteso è anzi stimolo a ricercare la verità.
    Come nella moviola in campo: l'arbitro che non ha mai dubbi fa errori, chi ne ha di ragionevoli, attraverso la ricerca della verità che avviene con il VAR, riduce gli errori.
    Del resto chi formula dei dubbi ragionevoli lo fa attraverso i principi della logica che, come quelli soprannaturali della fede, non ammettono dubbi. Se il dubbio contenesse delle contraddizioni non sarebbe più un dubbio e non avrebbe alcun valore.

    Il fatto che nel Cammino non si mettono MAI in dubbio le affermazioni soggettive di Kiko dovrebbe spaventare.
    E di fatto è spaventoso che si accettano affermazioni chiaramente eretiche, come quella che afferma che non si può non peccare.

    Così se Kiko dice che Apuron non è vero che è un persecutore schifoso di bambini a scopo sessuale, ma è perseguitato, ed è perseguitato anche dal Papa che l'ha CONDANNATO, è assurdo credere a Kiko al 100%.
    Una cosa del genere accade solo nelle SETTE.

    E se il catechista dice al fratello Stefano di lasciare sola sua cognata malata e senza assistenza per partecipare allo scrutinio, è assurdo pensare, senza il minimo dubbio, che questa sia la volontà di Dio che ha illuminato infallibilmente il catechista. Una cosa del genere accade solo nelle SETTE, dove ragione e dubbi ragionevoli sono messi al bando.

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  19. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  20. Inutile cercare di far ragionare Stefano. Pensate che dare del genio a Kiko sia una sua idea personale? Ma assolutamente no!
    Lungi da lui esprimere una qualsiasi opinione originale!
    È stato lo stesso Kiko a suggerire il parallelo ai propri adepti nella Convivenza di Inizio Corso 2017 quando citò, di punto in bianco, un passaggio della poesia di Montale, "Il Genio”.

    Il genio purtroppo non parla
    per bocca sua. (E infatti parla per bocca del 'profeta' ispirato 24h/24)

    Il genio lascia qualche traccia di zampetta
    come la lepre sulla neve."(Infatti Kiko lascia i suoi sgorbi come ghirigori)

    La natura del genio è che se smette
    di camminare ogni congegno è colto
    da paralisi.(Ed infatti le menti dei neocatecumenali, senza di lui, sono in preda a paralisi irreversibile).

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    1. Scrisse in proposito Lino Lista in occasione della convivenza degli itineranti sospesa:

      IL GENIO DEGRADATO

      Non ha parlato iI genio
      ai mille itineranti.

      Il genio lancia flebili segnali
      a chi vuol pensionarlo.

      La natura del genio è che se smette
      di camminare il suo Cammino è colto
      da paralisi.

      Allora il mondo è fermo nell'attesa
      che lui ritorni a prendere il comando.

      Immoto e congelato da decenni
      non sa leggere segni
      del tonfo di un cervello degradato.

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    2. che meraviglioso ricordo!
      questo potrebbe essere lo spunto per un ottimo post con cui far riflettere, sollevando lo spirito al contempo, i nostri lettori, come solo Lino sapeva fare.

      Pax

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    3. Voglio solo chiarire che in questo Blog non ci occupiamo direttamente del QI di Kiko né di altri. Come anche non ci occupiamo delle convinzioni personali di ciascuno. Ci occupiamo solo di una cosa: della cattolicità del Cammino neocatecumenale, delle sue dottrine e delle sue prassi.
      Motivo per il quale sono benvenuti tutti i commentatori ed i loro commenti, soprattutto se di area neocatecumenale, volti a dimostrare questa presunta cattolicità.
      Per esempio, riguardo all'articolo qui proposto, stiamo ancora aspettando che ci venga spiegato cosa ci sia di cattolico da parte di una giovane nell'imporre a un cattolico la fede in Kiko, pena la fine del fidanzamento.
      Tutto il resto, le lamentele sulla democraticità del blog o le affermazioni auto referenziali, possono essere pubblicate in numero limitato e a titolo esemplificativo, non certo ad oltranza.

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    4. Ok ricevuto. La mia lamentela non è sulla democraticità che non mi interessa, ma sulla pratica di cambiare arbitrariamente il senso delle cose affermate una volta pubblicate. È meglio, a titolo esemplificativo, sceglierne altre. Grazie comunque.
      Poi però ripensandoci quello che avevo scritto a proposito del fatto che il CN non sussiste da nessuna parte se non sotto l'approvazione di parroco, vescovo, Papa non l'hai pubblicato. Era forse l'unica cosa pertinente all'argomento "cattolicità del CN". Se non lasciamo che la chiesa cattolica discerna su ciò che è cattolico e ciò che non lo è vuol dire che ci siamo messi non dentro, ma al di sopra della chiesa cattolica stessa. Ancora grazie, comunque.

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    5. Anzitutto ricordiamo che per fretta o per altri motivi uno potrebbe benissimo essersi espresso male e chiarire nei commenti successivi. Questo è esattamente quello che fingono di fare i kikos quando si accorgono di averla sparata grossa e subito tentano di dire "voi non capite, voi non avete capito". Sarebbe ipocrita pensare che i kikos hanno il diritto di "chiarire" e gli altri no.

      L'espressione "il Cammino sussiste sotto l'approvazione di parroco-vescovo-Papa" è un ridicolo slogan che su questo blog abbiamo già smentito infinite volte.

      La Chiesa - quella istituita da Nostro Signore Gesù Cristo - non approva eresie, non approva strafalcioni liturgici, non consente l'oppressione dei fratelli, l'ignoranza dei cosiddetti "catechisti", la "scarnificazione delle coscienze con domande che nessun confessore farebbe", l'obbligo della Decima, l'idolatria per Kiko, eccetera.

      Se dunque sussistesse veramente un Cammino pienamente sotto l'approvazione del parroco, del vescovo e del Papa, allora sarà necessariamente un Cammino che non esige Decime (e non fa ricatti morali per estrarre soldi dalle tasche dei partecipanti) e che non celebra le carnevalate kikiane ma la liturgia della Chiesa Cattolica insieme ai fedeli cattolici (non in salette separate, tanto meno con tavolinetti smontabili), e che non promuove eresie o ambiguità ma le condanna (dunque riconosce e condanna gli errori e le corbellerie insegnati da Kiko e Carmen e dai cosiddetti "catechisti" loro pappagalli)...

      In altre parole, un «Cammino pienamente sotto l'approvazione del parroco, del vescovo e del Papa» non esiste. C'è sempre qualche inganno, ed è ben noto che nella spiritualità neocatecumenale è lecito e doveroso ingannare e mentire qualora ciò sia utile per il prestigio della setta di Kiko e Carmen.

      Qui non abbiamo l'anello al naso e la sveglia al collo. Sappiamo bene che esiste uno Statuto del Cammino a cui però il Cammino disubbidisce (per esempio esigendo le "Decime") con lo stratagemma delle «linee degli iniziatori» (linee eretiche). Sappiamo bene che il Cammino, per "sussistere", ha bisogno di disubbidire allo Statuto del Cammino, ai documenti liturgici validi per tutta la Chiesa, e alla stessa autorità della Chiesa.

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    6. Fateci caso: tutti i kikos che intervengono su queste pagine lo fanno sempre con gli stessi pseudo-argomenti:
      - "vi sbagliate"
      - "il Cammino è approvato"
      - "vi spiego io"
      - "non è come dite voi"
      - "siamo approvati"
      ...

      Insomma, si vantano di avere un certificato di santità passata, presente e futura.

      Non si è mai visto un kikos utilizzare invece qualche espressione tipo:
      - "purtroppo certi membri del Cammino sono in grande errore e davanti a Dio non posso fingere che tutto vada bene"
      - "Apuron è uno sporco pedofilo impenitente condannato dalla Chiesa"
      - "Kiko può sbagliare e certe volte ha sbagliato e bisogna pur correggerlo"
      - "in coscienza non riesco a dare soldi al Cammino, viste le immani opere di riciclaggio di denaro sporco"
      - "Carmen, chi l'ha vista o sentita, sa che non è affatto santa, probabilmente è addirittura all'inferno, visto quanti errori ha insegnato e quanti strafalcioni liturgici ha comandato"
      - "in coscienza non riesco a dare soldi al Cammino, viste le immani opere di riciclaggio di denaro sporco"
      - "le tappe imposte dal Cammino non rispecchiano per niente la semplicità e la libertà promosse dalla Chiesa"
      - "se un cosiddetto catechista compie un'opera di carità verso i fratelli che gli si sono affidati, ha già un piede - anzi due - fuori dal Cammino"
      - "le convivenze sono inutili e addirittura dannose per la vita spirituale personale e comunitaria, e poi si potevano comunque fare in parrocchia sotto casa senza correre in alberghi super costosi"
      - "è profondamente ingiusto davanti a Dio che i vertici del Cammino proteggano i pedofili"
      - "se le cose stanno come dite voi, le Decime le verserò ad un monastero di clausura che non c'entra niente col Cammino; Dio vedrà comunque la mia opera di carità; speriamo che il Cammino non si accorga che sono io il colpevole dei mancati introiti"
      - "sono stufo di essere obbligato a comprare gli autoritratti di Kiko e a doverli usare per la mia vita di preghiera"
      - "le tappe del Cammino sono buone solo a tenerti al guinzaglio per una vita intera"
      - "i miei catechisti hanno detto una scemenza e io li ho ripresi"
      - "se una bottiglia di minerale contiene anche solo una goccia di veleno, va buttata tutta la bottiglia anziché elogiare le 9999 gocce rimanenti come salubre bevanda per me e per i miei cari"
      ...

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    7. @by Tripudio
      "il Cammino sussiste sotto l'approvazione di parroco-vescovo-Papa" è un ridicolo slogan che su questo blog abbiamo già smentito infinite volte.
      La Chiesa - quella istituita da Nostro Signore Gesù Cristo - non approva eresie"
      -----
      Non è così semplice e cristallina la situazione, mi pare, se no il CN non esisterebbe più da 1 pezzo.

      Non trovo contestabile l'affermazione di Stefano NC perché descrive solo la realtà (quella visibile, non quella spirituale, invisibile ormai, della Chiesa istituita da Nostro Signore):
      le "sedi" del CN sono le parrocchie.
      Cosa farebbe il CN se TUTTE le parocchie del mondo gli negassero cittadinanza?
      Non sappiamo, forse si "riunirebbe nelle case" come minacciava Kiko e come fanno ad es. in Giappone .. forse ciò non basterebbe e sarebbe costretto a chiudere i battenti .. non sappiamo, sono ipotesi, ma quel che possiamo VEDERE con certezza a tutt'oggi è che il CN continua a sussistere GRAZIE alle parocchie.
      Poche? Molte? Alcune?
      Sempre 1 di troppo, sono Parrocchie della Chiesa Cattolica.
      Tollerato? Imposto? Mal sopportato?
      Non ha importanza, quello che importa è che "uno che passa" (da fuori o da dentro) VEDE il CN dentro la Chiesa, facente parte della Chiesa .

      Facciamo dei casi , degli esempi:

      - se un Vescovo NON vuole il CN in diocesi, può darsi che esso riesca a infiltrarsi ugualmente in qualche parrocchia di periferia (anche solo "usando i locali" per i raduni) grazie a 1 parroco compiacente .. in tal caso, hai ragione a dire "la Chiesa non approva" ed è solo il parroco in questione che sbaglia;

      - se un Vescovo, per motivi suoi, più o meno "nobili" (io penso MENO) invece vuole il CN, esorterà i suoi parroci ad accoglierlo; a questo punto ci saranno diversi parroci che, o per paura di inimicarsi il vescovo o perché entusiasti come lui (e che useranno la scusa dell'obbedienza al vescovo per giustificarsi coi propri parrocchiani) abbracceranno il CN (cioè consegneranno la parrocchia intera, chiavi in mano, al CN) ma ci saranno anche altri che diranno: Eccellenza .. nella mia parrocchia, quelli NO .
      Entrambi i tipi, sono Parrocchie Cattoliche.

      - se un Papa fa "velati" rimproveri e via via rimproveri sempre "meno velati", dà INDICAZIONI da seguire, parlando al CN, per cambiare le cose che sbaglia .. sembrerebbe, come dici tu che "non lo approva" ma se nel contempo lo BENEDICE e dà queste indicazioni in modo GENERICO, poiché indirizzate a tutti e non al "nome e cognome" del CN e, soprattutto, NON esige il CONTROLLO, da riferire al Papa stesso, che il CN cominci ad agire secondo le indicazioni date .. questo, ti sembra " non approvazione " ?
      A me sembra: " io vi ho detto come dovreste fare e sto a posto, non mi interessa se lo fate o no, l'importante che continuiate a far numero per la Chiesa " .

      Questo atteggiamento della Chiesa, fa SUSSISTERE, come dice Stefano, il CN.

      Questa è la realtà delle cose ..
      che poi Stefano ne giosca e a me faccia ribrezzo, dipende forse dal tipo di Fede che uno vorrebbe riuscire a professare.

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  21. Dal post evidenzio questo:

    "In seguito, ci hanno fatto intervenire e commentare al microfono, a seguito di alcuni "quiz di teologia" a risposta multipla."

    In questa breve frase è racchiuso molto del cammino. Mi ha fatto riflettere su un aspetto che voglio condividere.

    Dice Tommaso che solo "in seguito", quindi dopo un certo tempo iniziate le catechesi, ci hanno fatto intervenire e commentare quanto fin lì vissuto.
    E' risaputo che il c.n. è fondato sull'"ascolto" ma è un ascolto a senso unico. Si istaura subito che non si possono fare domande. Al "Vieni e vedi" si affianca "Ascolta" "Apri l'orecchio". Se qualcuno si avvicina ai catechisti per parlare, chiedere qualcosa, qualche chiarimento, si scopre la consegna che costoro ricevono dall'alto di non parlare con nessuno ma solo di incitare i dubbiosi a continuare a venire. Il cammino si capisce vivendo! Anzi si aggiunge "Vedrai ci sarà il momento in cui potrai parlare, non ora, te lo diremo noi".
    E così arriva il fatidico momento stabilito, quello che Tommaso definisce dei "quiz a risposta moltipla" richiamando quanto avviene al termine dei percorsi normali di apprendimento nel mondo, nelle prove preselettive dei concorsi, nelle verifiche intercorso. E dunque il cammino è un percorso iniziatico in cui l'"ascolto" dell'altro, in barba ad ogni cristiana carità, è finalizzato unicamente al controllo dello stato di apprendimento di ciascuno e alla verifica dell'efficacia sui singoli ascoltatori dell'indottrinamento impartito fino a quel momento. Niente altro.
    Non c'è attenzione alla persona, alle sue esigenze di comunicazione personale che vengono frustrate del tutto. A prescindere dai tempi scanditi da loro e al di fuori di questi fini prefissati non c'è nessuna possibilità di dialogo, meglio nel cammino il dialogo non esiste, anzi lo schifano proprio. Su questa stessa linea altra cosa che si raccomanda è di non intrattenere con nessuno dei fratelli della comunità amicizia comunemente intesa (altra cosa che schifano); biente rapporti privilegiati per affinità o altro tra "fratelli di comunità", pura idolatria!

    Cosa voglio dire? Che anche in questo appare chiaro lo svilimento di ogni singola persona. Essa acquista valore solo nella misura in cui si inserisce ad arte nel contesto e diventa funzionale al "progetto" di Kiko.
    Ecco i quiz a risposta multipla descrivono molto bene tutto questo.

    continua....

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  22. continuazione...

    Ciò significa anche che esiste una sola risposta giusta che è data ed è una sola. Non esisto io, non esisti tu, ma un modello prestabilito da incarnare ciascuno. Non è che uno possa "esprimersi" tirare fuori se stesso fosse anche per chiedere aiuto. No. Le speificità di ognuno verranno pian piano svilite e cancellate per entrare nello stampino. C'è solo risposta giusta, risposta sbagliata per vedere l'efficacia su ciascun partecipante del metodo catechetico adottato, prima di andare avanti.
    E così step by step si plasmano le persone sempre più fino a farle diventare tutte uguali, fino a trasformarle appunto in perfetti "fratelli della comunità". Ne conosci uno, li conosci tutti. Parlano tutti allo stesso modo, si muovono allo stesso modo. Qualche esempio? Il saluto in uso nel cammino è uno solo "Pace" o La Pace". Avete mai sentito i neocat. che quando si incontrano dicano buongiorno buonasera o un semplice ciao?
    Tutto è un fare e così parlano: fare lodi, fare la convivenza, fare l'esperienza, fare l'eucarestia (mai sentirete sulla loro bocca la parola Messa), e così far lodi, fare la parola. Chi sa perchè! E per loro esiste solo la definizione presbitero, nè prete o sacerdote mai. Questi sono solo degli esempi. C'è da riflettere. Anche perchè se esci dal loro linguaggio ti guardano come un corpo estraneo, un infiltrato.
    Ma nel cammino è tutto così.

    Per questo siamo di fronte ad un contesto squallido. La persona è clonata e riprodotta in serie. Quale il modello di santità?
    Non è questo la Chiesa. Lo Spirito Santo ha generato schiere di Santi meravigliosi, uno diverso dall'altro per molteplici aspetti, da quello caratteriale al grado di cultura, al tipo di spiritualità, alle esplicitazioni nel concreto e verso il prossimo dell'Amore a Cristo abitante in loro... (Si può dire ma il cammino è una spiritualità al suo interno sono uguali. Rispondo, no. Kiko e Carmen hanno sempre negato questo dicendo che loro erano per rinnovare la Chiesa intera facendo rivivere il Battesimo. Tanto è vero che sollecitano a fare il cammino anche i Vescovi e i Parroci!)

    Mi sto dilungando troppo e concludo con un'unica considerazione finale.
    Che santi volete "produca" il cammino? Questa specie di macchina da guerra chiamata Merkabà?
    Al massimo saranno tutti santi alla Carmen maniera!

    Pax

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  23. Sempre su Jungle Watch si parla di questo presbiteronzolo neocatekikiano, tale don Faiola, che:

    1) ordinato nel 2009 e assegnato ad una parrocchia di Guam in località Santa Rita, viene accolto calorosamente dai parrocchiani;

    2) le sue omelie e i suoi interventi appaiono «confusi, sconnessi, banali» (com'è tipico dei neocatecumenali);

    3) parla con un marcatissimo accento italiano, al punto da risultare spesso incomprensibile (immaginatevi un dialogo teologico fra Stanlio e Ollio);

    4) disprezza apertamente i suoi parrocchiani, accusandoli di mormorazione, proprio lui che parla alle spalle della gente.

    Da lì è tutta una via in discesa:

    - demolisce la canonica (residenza del parroco) che era stata costruita negli anni '70, bruciando 20.000 dollari dei fondi della parrocchia, ma non fa ricostruire nulla - anche perché non ci sono soldi;

    - spende altri 20.000 dollari dei fondi parrocchiali per farsi fare un progetto da un architetto... l'architetto in questione è Giuseppe Gennarini junior, figlio del famigerato Giuseppe Gennarini responsabile del Cammino per gli USA. Inutile precisare che tale costoso progetto era completamente inutilizzabile per vari motivi - anzitutto le planimetrie in sistema metrico anziché in piedi/pollici; quindi per il fatto che non è stata fatta alcuna analisi o perizia sul terreno da edificare, che per giunta è su un pendìo; infine, Gennarini junior non ha alcun titolo per presentare progetti per l'isola di Guam;

    - lui, così come il suo successore - un presbikiko polacco -, andavano in parrocchia solo per celebrare la Messa di orario e quindi sparivano. Il risultato è che il parroco successivo, per poter risiedere lì, è costretto a dormire in quello che era l'ufficio parrocchiale;

    - tale glorioso don Faiola è riuscito ad ottenere la chiusura (con apposizione di sigilli) da p arte delle autorità civili, dell'edificio adiacente alla parrocchia. Lo scopo del Faiola era di far demolire la parrocchia intera, a suo dire "pericolante", per costruirvi una nuova struttura (neocatecumenale). Nonostante avesse dalla sua parte il vescovo pedofilo neocatecumenale, che alla festa patronale disse ai parrocchiani che la chiesa andava demolita e ricostruita, i parrocchiani ricordavano benissimo che nel 1998 la parrocchia aveva avuto dei lavori di ristrutturazione e rinforzo, costati centinaia di migliaia di dollari. Solo quando i parrocchiani hanno fatto venire un ingegnere strutturista a verificare la struttura si è finalmente svelato il vergognoso piano del Faiola;

    - il supremo Faiola mette in scena persino il "furto" delle statue della Madonna di Guadalupe (alcune alte un metro e mezzo), in tarda serata, probabilmente con l'aiuto di seminaristi neocatecumenali del Redemkikos Mater. Quando le aveva già portato fuori dalle nicchie, un parrocchiano di passaggio vede le luci accese in chiesa ed entra a vedere cosa sta succedendo. Sorpreso, il Faiola afferma che lui e gli altri lì presenti stavano bloccando... Che scena ridicola, e che vergognoso esempio per un presunto sacerdote della Chiesa.

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