giovedì 22 ottobre 2020

Dall'Inizio Corso Neocatecumenale 2020: "La natura del genio Kiko è che se smette di camminare il suo Cammino è colto da paralisi" (Lino Lista). Notizie della furia e del mutismo di Kiko Arguello.

IL GENIO DEGRADATO

Non ha parlato iI genio
ai mille itineranti.

Il genio lancia flebili segnali
a chi vuol pensionarlo.

La natura del genio è che se smette
di camminare il suo Cammino è colto
da paralisi.


Allora il mondo è fermo nell'attesa
che lui ritorni a prendere il comando.

Immoto e congelato da decenni
non sa leggere segni
del tonfo di un cervello degradato. 
   (di Lino Lista)

 

 

Edvard Munch, Il grido, 1893
 In questo anno davvero speciale riceviamo notizie dell'Inizio Corso "a mozzichi e bocconi" come suol dirsi. La convivenza resta un mistero insoluto; aspetta e spera, il mamotreto tarda ancora, ma noi non disperiamo, prima o poi salterà fuori di sicuro. Intanto da indiscrezioni apprendiamo che, prima di essere messo in circolazione (rigorosamente in zona ZTL accessibile solo agli addetti alle Convivenze di riporto per kikiana disposizione e fermo restando il divieto assoluto di divulgazione) vanno espunte quelle che hanno chiamato le  "consegne" destinate solo agli itineranti.

Noi siamo quasi certi che si tratti piuttosto del cd. "cazziatone", incautamente trapelato, con il quale Kiko avrebbe "accolto" in convivenza i suoi itineranti responsabili di Regione e di Nazione convenuti nella Tenda di Porto San Giorgio il 10 11 12 13 settembre 2020. Evidentemente il sunnominato "cazziatone" non si presta all'"ascolto" delle delicate orecchie. telecomandate a distanza, del semplice popolino neocatecumenale; secondo loro non "in grado di portarne il peso" (cfr. Gv.16,12).

"?Come cantar i canti del Signore in tempo di pandemia?"
Si è saputo che tema della Convivenza di quest'anno cruciale, destinato a passare alla storia, è la gratitudine e la riconoscenza in tempo di pandemia; su questo la Catechesi del Magistero affidata al Padre Mario Pezzi. Come egli l'ha svolta è cosa ancora tutta da scoprire. Per ora abbiamo il questionario che è stato distribuito ai fratelli per confrontarsi, come sempre divisi in piccoli gruppi. Solitamente sul questionario qualcuno viene poi sorteggiato in assemblea per fare la messa in comune. Al tutto risponde la Catechesi magisteriale del padre Mario Pezzi. Egli, pur sempre relegato nella sua piccola riserva indiana, gestisce in totale  autonomia questo spazio, l'unico tutto suo. Come sempre anche quest'anno, ligio al proprio dovere, ha preparato per tempo, diligente scolaretto, il suo bel compitino. Mentre Kiko, quando è arrivato il suo momento, tanto atteso e lungamente desiderato da tutti,   si è alzato per pronunciare soltanto il fatidico "Non c'è più parola!". Egli ha lasciato così ancora a bocca asciutta e a stomaco vuoto il suo "popolo in cammino",  rimasto tanto a lungo orfano senza ricevere per mesi notizie di Kiko e in piena crisi di astinenza per la mancanza del suo verbo ispirato. Una cosa così non si era ancora mai vista nè sentita dagli albori del cammino!


Ambientazione:    

Questi raduni di itineranti sono da sempre avvolti da un'aura magica. Avervi potuto partecipare, anche una volta soltanto nella vita, è considerato per i neocatecumenali privilegio speciale per pochi prescelti,  gli eletti di categoria superiore. Per questo alto onore val la pena sacrificare tutto.

Bei tempi passati! Tutti assembrati e contenti!
 Gli itineranti, con grande enfasi, rimarcano di frequente che Porto San Giorgio, il Centro Internazionale Mondiale del Cammino Neocatecumenale, è "la loro casa". Nel loro fanatismo enfatizzano di non avere più nè padre, nè madre, nè casa nè famiglia di origine che possa separarli dal... loro mondo aulico fuori del tempo e dello spazio: Porto San Giorgio la loro casa e Kiko tutto per loro! Ostentano come libertà grande - "sono rotti i miei legami..." - il correre e correre come schegge impazzite agli ordini di Kiko, sempre obbedienti al kikiano/carmeniano verbo  di cui la loro esistenza è intrisa fin nel midollo, "strettamente legati" ai due Iniziatori: conditio sine qua non che Carmen declamava e ripeteva a tutti e a ciascuno degli itineranti. Davanti al loro idolo cadono come birilli, cedendo il passo, doveri di stato e ogni altro dovere legato ai legami di sangue. 

Ma, dice il Signore: "Onora tuo padre e tua madre"!

 

La multiplication des pains
Musée de Valence

  C'è un passo del Vangelo che Kiko predilige e cita spesso, assurto a icona dei raduni itineranti con Kiko e Carmen a Porto San Giorgio.

 Vangelo di  Marco: 6, 30-34.       

"Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un pò». Era infatti molta la folla che andava e veniva e non avevano più neanche il tempo di mangiare. Allora partirono sulla barca verso un luogo solitario, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città cominciarono ad accorrere là a piedi e li precedettero. Sbarcando, vide molta folla e si commosse per loro, perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose."           

        

Gesù si prende cura Lui stesso dei suoi discepoli "riposatevi un pò" . Gesù vede la folla disorientata "come pecore senza pastore" e ne ha compassione  e li ammaestra. Gesù ha veramente a cuore gli uni e gli altri.
Ma Kiko non è uno che segue l'esempio del Maestro! Kiko non fa nè l'una nè l'altra cosa. La sua è solo una forma poetica di declamare il Vangelo, per impressionare l'uditorio, per provocare una esaltazione fallace  fondata sul nulla. 

Pensano in cuor loro gli itineranti: "Oh, siamo noi quelli e Kiko è il maestro e... salviamo il mondo!"

Immaginiamo ora questi itineranti che arrivano stanchi dopo tanti difficili mesi di abbandono. Vedersi accolti con un "cazziatone" (di cosa mai si saranno resi colpevoli?) quando certamente saranno arrivati da ogni parte con un gran  bisogno di riposare, di incontrare "il Signore che passa in questa convivenza" per curare, guarire, perdonare e consolare, nutrire di Sè (altrimenti a che serve tutto questo? Giusto!)  e per poi "essere inviati" di nuovo. Ma la "forma poetica", purtroppo, da sola non basta più quando la realtà diventa dura da accettare!  E' solo teoria, solo inutili chiacchiere. 

 

Addio mia coppa, addio! Mai più ti rivedrò!
 A Kiko è sempre piaciuto molto riempirsi la bocca di belle parole, ma poi bisogna tradurle in pratica! E qui viene il bello! Nel momento della prova si vede la coerenza, di che pasta uno è fatto. E dunque Kiko li ha strigliati ben bene, per poi rifiutar loro la predicazione. Ci si reca in convivenza, solo per "ascoltare", questo insegna il cammino. Di questi tempi poi esporsi a viaggi e ad assembramenti per cosa?  

Per Gesù rifiutare ai "poveri" la Parola è come negare ai propri figli il Pane.  

Nel Vangelo di Marco, utilizzato tante volte da Kiko per descrivere se stesso, subito dopo è narrata infatti la grande moltiplicazione dei pani e dei pesci. Gesù sfama le folle e le sfama di se stesso, Gesù è la Parola del Padre, il Verbo che si fa carne "Chi non mangia la mia carne e non beve il mio sangue...". Pane - Parola di Dio. E Gesù distribuisce in abbondanza l'Uno e l'Altra, senza giudicare i suoi, senza giudicare la folla. 

Kiko non ha distribuito il pane, non ha dato una parola, Kiko non è stato un padre per i suoi figlioli. Kiko arrogante ha preferito addossare loro ogni colpa ("cazziatone")  e li ha congedati infastidito con il fatidico "Non c'è più parola". Ci chiediamo:  Non è piuttosto che Kiko non sapeva cosa dire? Non è che la sua sorgente si è inaridita del tutto? Ora che non può sbandierare i suoi numeroni di un anno nero come mai si era visto prima, gli eventi e i raduni oceanici che non ci sono stati. Erano stati programmati, come sempre e in gran numero, ma sono stati cancellati tutti?

Ma cosa possiamo pretendere? Kiko mai ha fatto autocritica, tanto meno un esame di coscienza. In questa occasione ha addossato ai suoi la colpa dell'aridità della sua lingua incollata al palato. Da tempo ormai pensiamo che la grande forza di Kiko davvero sorprendente, la sua energia inesauribile, non sia affatto questione di Spirito Santo ma di semplice adrenalina alta, finché frenetico il cammino ha continuato la sua corsa. Ora la giostra si è fermata, crollata l'adrenalina, di Kiko è rimasto quello che ha mostrato: un vecchio stanco, disgustato, insofferente e insoddisfatto e molto, molto arrabbiato con i suoi e con la vita e, inconfessabilmente, forse anche con Dio. 

Viene da dire, purtroppo: quel che uno ha seminato raccoglie!

 

Siamo al tramonto e la Merkabà sta spegnendo i motori...

Si compie quanto detto da Kiko nella convivenza di inizio corso di qualche anno fa senza sapere neanche lui cosa stesse dicendo; come ha messo in luce il nostro Lino Lista.

Quando Kiko citò la Poesia 

"Il genio" di Eugenio Montale

La natura del genio è che se smette
di camminare ogni congegno è colto
da paralisi.

Profezia inconsapevolmente evocata.

E' facile profetizzare che, con gli "yes man" dei quali si è circondato, dopo di lui sarà il nulla. Fattosi da parte il genio Kiko, quando Kiko "smette di camminare ogni congegno è colto / da paralisi".

25 commenti:

  1. Come è possibile che a Kiko è permesso tutto, ma proprio TUTTO, e il popolo del Cammino incassa?

    Penso che il problema, come si diceva in anni passati, sia a "monte", e risalga al tempo delle "apparizioni" che egli avrebbe avuto della Madononna.
    Apparizioni tanto più importanti in quanto non si riducono a un'esperienza carismatica, o addirittura mistica se si tratta di visione intellettuale (Kiko si è più volte contraddetto) avuta in preghiera, ma segnano l'inizio di una MISSIONE da parte di Dio: fondare... ops... iniziare il Cammino, visto che la CHIESA si era persa per strada nientedimeno che il vero senso del Battesimo, cioè la stesso basamento della FEDE, ed era ritornata pagana (alla religiosità naturale, per dirla con Kiko).

    Quando lungo il corso degli anni ti si radica nella mente che Kiko è l'eletto di Dio perché glielo ha detto la Madonna, allora umanamente non si dubita più. Allora Kiko, nel suo "magistero" e nella sua guida del Cammino (che corrisponde alla punta di diamante della Chiesa), è infallibile.
    L'alternativa è rendere l'apparizione FALSA e, di conseguenza, Kiko un bugiardo o un folle.
    Ma è dura da ammettere che si è sbagliato tutto dopo tanti anni di Cammino (ma per chi era in buona fede gli errori hanno riguardato solo le prassi del Cammino, non certo la vera fede ereditata dalla Chiesa, anche se spesso era difficile distinguere questa dalle pratiche gnostiche e anche se il Cammino ha inquinato e avvelenato parte della vita).
    Ed è tanto più difficile ammettere anni di errori non voluti, ma imposti, quanto più ci si radica nella convinzione che l'apparizione di Kiko è da Dio, e non dal demonio, o dalla pazzia, o dalla disonestà di Kiko.

    Io sono stato un grande fan di Medjugorje, che ancora non escludo che sia fondamentalmente autentica almeno in certe sue manifestazioni, come anche la Commissione di inchiesta capitanata da Ruini sembra pensare. Ma ci sono delle questioni che non mi tornano e finché non mi tornano mi lasciano delle perplessità.
    La più importante risulta l'appoggio della Madonna ai frati ribelli sospesi a divinis e al suo permesso di continuare a celebrare nonostante la proibizione del Vescovo: inaccettabile.
    Perciò o la Madonna non è mai apparsa a Medjugorje, o la questione va risolta in altra maniera, ad esempio, tanto per dirne una, che certe apparizioni siano inganni demoniaci.
    Non sta a me dirlo e mi astengo, ma dalla mia soggettiva esperienza capisco quanto possa essere difficile distaccarsi da certe convinzioni NON DI FEDE, ma umane, in chi non si è formato dal seno della Chiesa, ma del Cammino.

    I camminanti devono capire che quello che loro hanno chiamato CHIESA non era la Chiesa, ma di questo non ha solo colpa il Cammino, ma soprattutto una cattiva gestione della pastoralità da parte di tanti Pastori, che hanno aiutato Kiko nel suo inganno.

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    1. Perchè quella che giorno dopo giorno sta nascendo sotto gli occhi di tutti è la "Chiesa"?

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    2. Ma che c'entra con quello che ho detto?
      In ogni caso, comunque vada, ne rimarrà un resto, e quel resto non sarà il Cammino

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  2. Come cantare i canti del Signor Kiko in tempo di pandemia?

    Intanto certi solerti anonimi neocatecumenali, zelanti come i farisei, cercano di coglierci in fallo. Per loro sarebbe una soddisfazione enorme poter dire: ehi, il blog si è sbagliato, hanno scritto il cognome di Pezzi con tre zeta, quindi significa che l'intero blog è confutato e debunkato e privo di ogni fondamento!

    Purtroppo per loro, il Signore conosce già il contenuto dei loro cuori, sa già che sono sepolcri imbiancati pieni di ogni putridume, con o senza questo blog. Mettere a tacere questo blog non equivale rendere cattoliche le eresie del Cammino, non equivale a trasformare in giustizia e carità le ingiustizie e la perfidia dei capicosca del Cammino, non equivale a rendere "libere donazioni" la tangente della "Decima". Anche se questo blog sparisse, le ingiustizie e le eresie del Cammino resterebbero identiche, e la salvezza delle loro anime resterebbe in grave pericolo.

    Avanti così, fratelli del Cammino! Pagateli profumatamente, questi cazziatoni di Kiko, fatevi spennare come polli perché "Mammona" è in agguato. ("Mammona" è il termine con cui i capicosca neocatecumenali indicano l'utilizzo libero e personale dei propri soldi, in opposizione al versarli nelle tasche del Cammino per tramite delle tasche di responsabili, catechistoni e itineranti). Sono rotti i miei legami con la realtà, ma son piene di soldi le mie tasche! O almeno, erano piene... la pacchia sta finendo, il vecchio Kiko vede sgretolarsi irrimediabilmente il suo impero, e i furbi catechistoni d'alto bordo che sono riusciti a intestarsi proprietà e a piazzare figli e parenti in posti di lavoro ben remunerati non temono affatto il crollo di qualcosa in cui per tutta una vita hanno solo finto di credere. Per gli altri, sarà come i topi che scappano dalla nave che affonda.

    Non stiamo dicendo niente di nuovo: sono cose che i kikos più addentrati sapevano benissimo già da tempo, con o senza questo blog, insieme agli scandali del neocatecumenalismo. Imbufalirsi contro chi collabora a questo blog non toglierà la paralisi del Cammino, né lo farà durare molto oltre la sempre più vicina morte di Kiko (Carmen, laggiù nel profondo tra le fiamme, lo aspetta).

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    1. Piccolo off-topic: riguardo all'ultima bergoglionata di ieri, rinviamo tutte le discussioni su quel tema alla pagina apposita del blog Chiesa e postconcilio, che spiega come è partita quella provocazione, da chi è stata fatta, e a cosa serve.

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    2. Segue O.T. breve.
      Grazie per la segnalazione. Monsignor Viganò si è espresso anche lui. A mio avviso nei termini in cui lo ha fatto ha solo acuito la lacerazione dolorosa, profonda e sanguinante oramai innegabile.
      Quanta pena tutto! Dalle terribili affermazioni del Papa che pare non rendersi conto del ruolo che ricopre e dimostra una leggerezza che sarebbe imperdonabile per un sacrestano, alle repliche di Viganò per nulla cateriniane. Viganò alla fine la getta in politica e quindi in caciara, sminuendo il tutto al classico riduttivo schema destra sinistra, conservatori e progressisti. E io mi domando: Ma questi da quanto non recitano il Credo???

      Pax

      Perdonate, torno subito al tema di ogg.

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    3. E torno in tema con questo collegamento, rifacendomi a

      @ Pietro (NON del Cammino)22 ottobre 2020 09:23

      "I camminanti devono capire che quello che loro hanno chiamato CHIESA non era la Chiesa, ma di questo non ha solo colpa il Cammino, ma soprattutto una cattiva gestione della pastoralità da parte di tanti Pastori, che hanno aiutato Kiko nel suo inganno."

      E torniamo sempre allo stesso punto sul quale battiamo implacabili sempre nelle nostre riflessioni.
      Tutto il disastro che ci circonda è responsabilità primaria della Chiesa nella persona dei suoi Pastori. Realtà questa inconfutabile, a mio avviso.
      Pietro fa bene a riportare il discorso ab origine, alla millantata apparizione mariana del visionario Kiko.
      E torniamo al Papa. E' divenuta famosa la sua messa in guardia (quindi riprovazione dichiarata apertamente) sulle apparizioni di Medjugorie degna di una cricca di pettegole comari: "Non credo che la Madonna faccia la postina, ogni giorno!"

      E io, incavolata nera, mi domando e domando con un pò di sfrontatezza (anche io sono figlia della Chiesa e Lui è il mio padre!):
      Caro Papa Bergoglio, ma ti costa tanto fare una dichiarazione altrettanto esplicita sulla panzana dell'apparizione della Madonna a Kiko????
      Scusa che ci vuole, basta che VAGLI le sue affermazioni e testimonianze per dire pubblicamente quello che è evidente anche a chi non ha mai studiato teologia. Per dire finalmente a lui di ritrattare le sue menzogne e non parlare mai più della Santa Madre di Dio come ne parla da anni, senza che nessuno dei grandi pastori che pure lo hanno ascoltato in diretta battesse ciglio.

      Se per Medjugorie il Papa dice "non è mica una postina" a Kiko dovrebbe dire "non è mica una sponsor"!!!
      Che vergogna!
      Preghiamo un Santo Rosario in riparazione di tanto male e di impetrazione di grazie.

      Pax

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  3. Kiko, che ha ordinato per lettera le celebrazioni cibernetiche ma non si è mostrato, Kiko che non parla ai "suoi" .. non se ne perde una per farsi pubblicità nel mondo "che conta".

    incontro on line oggi ore 17

    https://www.famiglieperaccoglienza.it/event/voi-non-vi-rassegnerete/

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  4. IL FUTURO DEL CAMMINO È L'ALZHEIMER

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  5. Eh .. ma il post è un po' troppo duro verso Kiko, poverino, non è colpa sua!
    Non è lui che ha perso il genio, che non sa cosa dire, che ha paura, che si sente con l'acqua alla gola, che sgrida i suoi sudditi per scaricare la rabbia.
    Si tratta solo di 1 problema "tecnico", un grosso problema, che poche volte ha dovuto affrontare (giusto forse in occasione degli Statuti o dell' "eucaristia" a rischio .. però poi superati): le circostanze non si vogliono adattare a lui, la realtà non si adatta alla sua rappresentazione teatrale.

    Se il teatro cade a pezzi, le luci non funzionano, il palco è sfondato, i costumi non sono stati consegnati, i biglietti non sono stati stampati ..
    mica vuol dire che gli attori e tanto meno il regista non sono bravi!

    Mica il fatto di non poter fare grossi raduni in presenza e raccogliere grossi soldi veri toglie valore all'opera dell'artista , lui continua a essere il grande direttore della finzione scenica, la sua abilità è inalterata .. ma se gli tolgono la materia prima, poverino, con cosa lavora?
    Si raduna per le prove con le star del suo spettacolo sperando lo aiutino a mantenere, come dice il post, la "adrenalina alta" , perché le repliche della sua commedia (che va in scena da 50 anni) devono pur continuare .. ma niente!
    Non succede nessuna alchimia, questi
    "arrivano stanchi dopo tanti difficili mesi di abbandono" ..
    "arrivati da ogni parte con un gran  bisogno di riposare, di incontrare "il Signore che passa in questa convivenza" "
    ---
    Sono venuti solo per "ascoltare"?
    Pretendono che sia Kiko ad aiutare loro? Non capiscono il suo personale dramma, poverino? Dopo tutto quello che ha fatto per loro, dopo che lui, li ha fatti diventare delle star .. neanche riescono a far recitare come si deve gli attori secondari, a far muovere le comparse secondo copione. Ha fatto bene a sgridarli, povero Kiko!
    Avrà pensato "devo fare tutto io, da solo? Ma che sono dio?" e poiché la risposta a questa domanda è affermativa, ha aperto la sua bocca per dire "non c'è parola"..
    se è dio allora può decidere se parlare o non parlare e ha deciso che queste "sue" creature, lì alla sua presenza, non erano degne di udire nessuna sua sublime parola.

    Perfetta conferma, non della finzione scenica NC, bensì della realtà .. la "parola" in realtà non c'è mai stata, quella del Dio vero intendo, quando ogni "catechista" diceva: "il Signore ci dà una parola", quando Kiko diceva "questa è una parola per noi", o "il Signore ci ha ispirato" ..
    se Kiko avesse parlato ispirato dal Signore avrebbe parlato soprattutto in questa occasione ..

    Gesù parlò perché "si commosse per loro", per tutta la folla, perché gli era andata dietro per ascoltarlo;
    Gesù si immedesimó ed ebbe pena della fatica e stanchezza dei suoi discepoli e li ristoró dicendo "Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un pò".

    Questi sentimenti nel Cuore di Gesù precedono e causano le Sue parole e le Sue azioni.

    Quali sentimenti nel cuore di Kiko? Quali le azioni e le parole che li dimostrano? Nessuna parola se non il rimprovero.

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    1. Ciò svela il vero (e solito) motivo per cui Kiko predilige il brano del Vangelo (Marco 6,30-34) riportato nel post.
      Non certo per il suo contenuto e significato, ma solo perché è 1 perfetto "canovaccio" su cui fare la sua rappresentazione teatrale.
      Si presta molto bene se si guarda la "ambientazione scenica".
      Gli Apostoli che si riuniscono con Gesù e riferiscono, sono rappresentati dai "catechisti" che riferiscono a Kiko. Modello che poi viene riprodotto nel "piccolo" dei raduni regionali ad es., dove è il "catechista" a interpretare la parte di Kiko - quindi di Gesù - nelle interminabili "presentazioni" dove viene chiesto al responsabile di ogni comunità di "relazionare" per filo e per segno: quanti morti, quanti nati, chi è presente, chi non "fa" il Cammino, perché non c'è Tizio, perché non c'è la moglie di Caio ed eventualmente di andare a telefonare a Sempronio per farlo venire all'istante.

      Dubito fortemente ci sia qualche somiglianza coi raduni dei discepoli attorno a Gesù!

      Poi, come spiega il post, la particolarità degli Apostoli da soli con Gesù nel luogo isolato, si presta magnificamente allo scenario di Porto San Giorgio, con il cast dei soli attori principali che brillano nelle loro performance, tra esaltazione dell'ego, competizione, invidia, timore di non essere all'altezza, spasmodica ricerca di una parolina speciale, un gesto, uno sguardo di approvazione del maestro!

      Anche qui, la somiglianza col gruppo degli Apostoli insieme a Gesù, si ferma all'ambientazione esteriore.

      Quindi quest'anno, suo malgrado, Kiko ha detto la verità: non c'è parola.

      Non c'è Parola di Dio sulla sua bocca, non c'è mai stata.

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  6. @ Roberta

    incontro on line oggi ore 17

    https://www.famiglieperaccoglienza.it/event/voi-non-vi-rassegnerete/

    Interessante notare che tutti i partecipanti , meno "UNO" sono presidenti delle associazioni che rappresentano.

    Interessanti anche TUTTI i commenti di Roberta, rappresentano una fotografia, esatta e puntuale, di KIKO e del suo "movimento".

    Ottima frase finale :

    "Quindi quest'anno, suo malgrado, Kiko ha detto la verità: non c'è parola.

    Non c'è Parola di Dio sulla sua bocca, non c'è mai stata."

    LUCA

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  7. @ Luca

    Interessante notare che tutti i partecipanti , meno "UNO" sono presidenti delle associazioni che rappresentano.

    Ottima osservazione!

    Ma certo gli altri sono solo "umani" e rivestono cariche umane.
    Lui invece, l'innominabile, è "il primo di una nuova creazione"!
    E' l'unico che ha lo "spirito" (bisogna vedere "che" spirito)!!!

    Per poi scoprire che è vero, Kiko "umano" non è (sotto diversi aspetti più o meno di sostanza) perchè è sub-umano... nel senso di abitante del mondo che sta sotto, non di quello che sta sopra...

    Pax

    P.S.
    Anche io ho apprezzato molto l'analisi scientificamente corretta di Roberta. Puntuale e appropriata, come sempre.

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  8. Kiko ha basato tutto il suo impero su una sola cosa: sulla propria personalità.
    Il Cammino è l'espansione di Kiko così come nella celebre animazione sui robot guerrieri dei miei tempi, Goldrake era l'espansione di Actarus.
    Sappiamo che il "lider maximo" del CNC era un pervicace fruitore delle animazioni nipponiche, quindi nulla di strano nel fatto che consideri il Goldrake-Cammino una espansione del promettente ragazzo Actarus-Kiko.
    Ma anche nella realtà come nel cartone, esaurite l'alabarda spaziale della decima, le lame rotanti delle oliature ai vescovi e il maglio perforante della manipolazione delle coscienze, della grande impalcatura del Cammino rimane solo un mucchio di ferraglia e il sempre giovane Actarus scopre di essere un inerme ottantenne...
    Non è successo quindi che il blocco del genio abbia paralizzato il Cammino ma è stata la paralisi del Cammino a bloccare il genio (del male).
    Molto belle e calzanti le analisi dell'articolo e quelle dei commenti.

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  9. https://www.famiglieperaccoglienza.it/event/voi-non-vi-rassegnerete/
    Kiko non si presenta. Sì è appena collegato Giampiero Donnini.
    Frilù

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  10. Scusate ho avuto problemi nel collegarmi alla diretta e quando sono entrata Kiko non c'era già più e Donnini aveva già finito.
    Comunque precarietà... mi vergognerei molto a far parte del Cammino.

    Frilù

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    1. Videoconferenza di Kiko https://youtu.be/u0FcDHoy2TY

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  11. Quando vuole la Chiesa interviene. Nell'articolo si parla di chiesa parallela, più chiesa parallela del Cammino...
    E in questo caso non hanno pensato ai 'piccoli in buona fede".
    https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/scomunicato-tomislav-vlasic-ex-guida-spirituale-veggenti-medjugorje_24544599-202002a.shtml

    Frilù

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  12. Precedentemente ho sbagliato articolo.
    https://www.ilsussidiario.net/news/vlasic-scomunicato-ex-guida-veggenti-medjugorje-eretico-lede-comunione-ecclesiale/2084700/

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  13. as obvious, per Kiko e Donnini parlare di GMII è solo una scusa per parlare del cammino... prevedibilissimi anche da uno che non frequanta più quel mondo da anni....chenoia!!!!....

    H.

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  15. Dal Vangelo secondo Luca
    Lc 13,1-9
     
    In quel tempo, si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici.
    Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.
    O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
     
    Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».

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  16. Una parola sulla foto che ho inserito in questo post della sorella che beve "dall'angolo" del coppone neocatecumenale, presbitero presidiante (lo si vede sulla destra nella postura tipica che assumono stando in attesa di restituzione della coppa stessa... per consegnarla oltre...).
    Foto che mi ha impressionata, non se ne trovano molte così chiare. Ripresa dall'alto ferma un'immagine preziosa a testimonianza di come si assume il vino/Sangue di Cristo nelle eucarestie neocatecumenali. Altra contingenza favorevole: la sorella deve essere una delle prime ad attingere a quella coppa. Si nota bene che è non piena ma STRAPIENA (molto imprudentemente e vergognosamente).
    Sembra un gioco di prestigio l'operazione di assumere il Vino. Trepidante aspetti la fine per tirare un sospiro di sollievo: "anche questa volta è andata".
    Beh, una cosa buona, anzi ottima, ha fatto la pandemia: ha cancellato il coppone della vergogna, lo ha strappato dalle loro mani e credo, spero con tutte le mie forze, che non lo utilizzaranno MAI PIU' in eterno.

    Davvero poter esultare sollevati:
    Addio mia coppa, addio! Mai più ti rivedrò!

    Pax

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  17. Grazie Pax per aver riproposto i versi geniali e profetici di Lino Lista. Senza il suo generoso ed umile servigio oggi non godremmo della maggior parte delle veritá acquisite riguardanti il contesto eterodosso dell'Argüello.

    "Non c'è più parola!" un' affermazione risoluta che determina "lo spegnimento dei motori", così come annuncia una didascalia del thread. L' epilogo di un'epoca che può ritenersi di già passata, dato il cupo silenzio del guru protratto per tutto il periodo della pandemia, mitigato soltanto da lapidarie narcisistiche comparse in un paio di video.

    "La natura del genio è che se smette
    di camminare ogni congegno è colto
    da paralisi". Kiko dichiarò ciò due anni addietro, passando dall'oralità alla pratica in un batter d' occhio, infatti interruppe una convivenza degli itineranti per un suo presunto malore, dando concretezza al pensiero secondo cui se "il genio smette di camminare il suo Cammino è colto da paralisi." Nessuno può occupare il posto di Kiko, neanche per un momento.
    Kiko è senza parola ed il movimento sta attraversando un momento terribile, soprattutto per l' assenza di eredi al vertice capaci di portare avanti il Cammino, perché l'iniziatore non ha voluto intorno a sé persone che potessero oscurarlo. I fanatici del cammino hanno poco da stare allegri, aumentaranno la loro aggressività intra e extra Cammino.

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    1. Haha si stanno sicuramente scannando tra di loro. Stanno sgomitando e facendo pressione a destra e a sinistra. Kiko non designerà mai un erede. Sai quante scintille alla sua morte!

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