martedì 6 ottobre 2020

Inizio Corso 2020: 'non c'è più parola'

Nel cammino il posto che si occupa nei vari raduni, convivenze, incontri di ogni genere non è mai cosa affidata al caso. 

Ad esempio nelle chiamate vocazionali delle tante GMG la disposizione degli itineranti sul palco con Kiko era questione di primaria importanza.


Qualche seconda equipe che, per motivi di spazio, non fosse riuscita a conseguire il "posto sul palco", magari anche in ultima fila, viveva questo inconveniente come un'onta, essere mischiato col popolo dei camminanti.

Questo per dire che nel cammino tutto è catechesi. 

Quest'anno la emergenza Covid ha reso ancor più difficile il mantenimento di questi difficili equilibri: il numero dei partecipanti alla Convivenza di Inizio Corso, infatti, a cominciare da quella di Porto San Giorgio presieduta dal tripode Argüello, Pezzi e Romero, è stato ridotto all'osso. 

Molti sono stati gli esclusi che dovranno, per sapere ciò che ha detto Kiko e soprattutto come lo ha detto, assistere alla convivenza detta 'di riporto' fatto dai loro fratelli pari grado. Cosa molto umiliante nel contesto neocatecumenale dove i ruoli sono tutto, dove chi comanda non si mischia mai con chi deve solo obbedire: i capintesta del cammino vivono queste umiliazioni come una perdita di autorevolezza nei confronti dei propri catecumeni. 

Chi organizza gli eventi del Cammino ha sempre tenuto conto del rispetto delle 'caste': ma quest'anno si sono dovute fare delle deroghe dolorose. 

E poco ha influito la promessa di un 'surplus di Spirito Santo' nella convivenza di riporto fatta da Kiko Argüello! Quindi, grandi malumori in queste settimane in cui, secondo consuetudine, gli itineranti responsabili stanno riportando la catechesi di inizio corso di Porto San Giorgio.

A causa delle restrizioni per scongiurare l'aumento dei contagi per il coronavirus, in alcune zone più a rischio addirittura già è stato tutto rinviato a data da destinarsi. Come ad esempio in Campania, dove il solerte Governatore, riconfermato nelle recenti elezioni, Vincenzo De Luca ha emanato il suo primo decreto che ripristina l'obbligo della mascherina anche all'aperto e vieta tutti gli eventi che prevedano assembramenti con più di 20 persone. Anche in altre Regioni si paventa ormai la imminente adozione di misure simili. Ma questa non è l'unica particolarità della Convivenza di Inizio Corso 2020.

Il disorientamento è palpabile, l'incertezza sul come proseguire in futuro si fa sentire. I neocatecumenali vengono da un lungo periodo di astinenza dalle pratiche comunitarie e si notano già molti cedimenti nelle adesioni. 

In questa situazione, la classe dei catechisti, abituata alla presenza pressante e dispotica del proprio leader, Kiko Argüello, è stata quasi del tutto abbandonata a se stessa. 

È inspiegabile infatti che fino a questo momento Kiko, come Iniziatore ispirato del Neocatecumenato, non abbia ancora dato una parola profetica in proposito ai suoi: Kiko tace da mesi! Le sue uniche manifestazioni risalgono a lettere in cui ha esaltato il fatto che Dio li ha preparati lungo 50 anni per essere pronti oggi a celebrare nelle case ogni possibile liturgia dal Triduo Pasquale alla Veglia, alla Veglia di Pentecoste, alle Eucarestie settimanali, celebrazioni della parola, scrutatio, lodi, vespri e Cinquantina in vesti bianche via internet e Zoom. 

Ma per i neocatecumenali, abituati alla presenza fisica del loro leader, quelle lettere sono sembrate abbastanza anonime, poco rassicuranti. 

Per questo era forte l'aspettativa di questo Inizio Corso. 

 

Grande aspettativa: cosa avrà detto 'el' Kiko?
Le domande che anche noi ci poniamo sono le seguenti: 

Cosa Kiko avrà aggiunto in questa convivenza al suo autocompiacimento? Quali le consegne per l'anno di evangelizzazione che si va ad inaugurare? Come proseguiranno le comunità? Ha fatto la consueta richiesta fondi per l'evangelizzazione "che se no si deve fermare"? 

Non è dato saperlo per ora.

Il mamotreto della convivenza, con le catechesi da riferire parola per parola, non è pronto. 

Non si tratta di un disguido logistico, ma di un imbarazzante problema che mai si era verificato prima d'ora. 

Il problema è il seguente: Kiko Arguello non ha parlato. 

Cerchiamo di spiegare meglio cosa sia successo secondo le notizie arrivate alla nostra Redazione: ci sono state infatti riferite alcune indiscrezioni su quanto successo a Porto San Giorgio, particolari che  alcuni itineranti presenti non sono riusciti a tenere per sé, malgrado quanto di certo è stato loro caldamente raccomandato. 

Kiko Argüello era presente alla convivenza di Porto San Giorgio, seppure in precarie condizioni fisiche: ha difficoltà a camminare da solo, salire e scendere le scale (anche padre Mario si accompagna con le stampelle). 

Kiko Argüello si e presentato agli itineranti festanti di pessimo umore, cupo e rabbuiato, arrabbiato e stanco, come se portasse un pesante fardello. 

Ed in prima battuta ha parlato: sì, ma è come se non lo avesse fatto, perché le sue parole, ci dicono, erano irriferibili. 

Si è trattato di un turbine di rabbia, di lamentele e di accuse nei confronti dei presenti che sembrava non dovesse più finire. 

Sappiamo che gli itineranti sono abituati da sempre alle sfuriate de propri iniziatori, ma questa deve essere stata la madre di tutte le reprimende: una specie di "guai a voi" rivolta ai farisei, con toni rabbiosi e ultimativi. 

Al punto tale che nulla di quanto detto ha potuto essere riportato sul mamotreto. 

Quando è stato il momento, poi, di predicare il solito immancabile Kerigma per entrare nel vivo della convivenza destinata ad aiutare spiritualmente tutti gli aderenti al suo Cammino in tutto il mondo, Kiko non si è alzato dal suo posto per recarsi al leggio. 

Nella sala è calato un profondo silenzio e quando Pezzi lo ha interpellato poiché troppo si prolungava l'attesa, ecco che Kiko si sarebbe alzato in piedi pronunciando la fatidica frase: 

"Non c'è più parola". 

E si sarebbe rimesso a sedere, cupo e taciturno. 

 

Quindi non ci resta che chiederci: si può dire che ci sia stata una predicazione in questa convivenza? Cosa scriveranno o già hanno scritto come testo della catechesi da distribuire in tutto il mondo, tradotto in ogni lingua per essere ripetuto a centinaia di migliaia di catecumeni? Chi sarà il redattore? Kiko stesso o uno dei suoi portavoce? E quale sarà il contenuto? Ci sarà qualcosa di nuovo, da cui desumere il momento attuale di crisi o sarà un taglia e cuci di vecchie catechesi di Kiko con i soliti contenuti trionfalistici? 

 

Il vecchio leone morde la zampa del leoncello

Certo che il leader di sempre, come un vecchio leone ferito che non ammette di non poter più tener testa ai suoi sottoposti e governare il suo movimento in questi momenti di crisi, ci può riservare ancora delle sorprese. 

Oppure può ritirarsi lasciando lo scettro in mano ai suoi attendenti, che ha scelto accuratamente fra i meno volitivi ed autonomi di tutto il suo entourage. 

Prima o poi capiremo come questa storia si sta svolgendo, come andrà a finire e cosa bolle nel pentolone incandescente del Cammino Neocatecumenale.

47 commenti:

  1. IL SIGNOR ALZHEIMER È IL NUOVO CARISMA DEL CAMMINO

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  2. E' sorprendente constatare come la gerarchia nel Cammino non consista nel creare un ordine che si opponga, o tenti di opporsi, agli istinti dell'uomo ereditati dal peccato originale, cioè di opporsi all'arbitrio del più forte o di chi più strilla.
    La gerarchia del Cammino sembra invece tendere a ordinare questi istinti bestiali facendoli risaltare, ma in modo funzionale al Cammino. Come la gerarchia nazista.

    Il più prepotente, nel Cammino, conta di più, pesa di più, comanda di più, purché obbedisca a Kiko. Come al tempo dei cavernicoli.
    Sembra la legge della Giungla di Kipling. La legge del branco.

    Ma quando il lupo alfa invecchia, allora i lupi più giovani cominciano ad alzare le orecchie e a guardarlo negli occhi e, poi, a sfidarlo. Finché il vecchio lupo abbandona.

    Kiko è vecchio e non ha raggiunto i sogni di gloria che aveva.
    E' vero, ha mangiato aragoste, viaggiato in elicottero, ed è stato osannato dai suoi, ma non ha conquistato la Chiesa, che, pare, fosse il suo obbiettivo.
    Nessuno lo ricorderà come il rifondatore della Chiesa.

    Se fosse uno stratega lucido come in passato (ma certe doti si perdono con l'età), forse avrebbe approfittato dell'occasione covid per ritirarsi con meno perdite possibile, cioè per facendo ritirare il Cammino nelle case.
    Certo, un Cammino ritirato nelle case è un'ammissione di non cattolicità e di sconfitta, ma avrebbe il vantaggio di manifestarsi per quello è, senza più tanto faticare per apparire ciò che non si è e, inoltre, la sconfitta probabilmente non sarebbe totale.
    Il Cammino sussisterebbe come una setta, ma sussisterebbe con a capo Kiko profeta supremo anche nella sua debolezza. Finché c'è Kiko, ci sarebbe il Cammino.

    Ma probabilmente la sconfitta sarà totale.
    Non che il Cammino scomparirà, ma cambierà guida e, perciò, pelle.
    Mi chiedo se la rabbia di Kiko fosse legata alle voci di commissariamento del Cammino che, tempo fa, sono apparse in questo blog.

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    1. "Mi chiedo se la rabbia di Kiko fosse legata alle voci di commissariamento del Cammino che, tempo fa, sono apparse in questo blog."
      È da anni che durante l'estate arriva qualche anonimo a dire che in Vaticano stanno prendendo provvedimenti per il Cammino e puntualmente non succede niente.

      Frilù

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    2. E' più facile che si sia alterato perchè si è reso conto che qualcuno gli vuole rendere il benservito..

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    3. O semplicemente si è finalmente reso conto che il suo progetto dopo 50 anni ha ormai i giorni contati e lui non è più in grado di evitare o perlomeno allontanare l'inevitabile fine

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Metto in evidenza dal post odierno due passaggi:

    1.

    "È inspiegabile infatti che fino a questo momento Kiko, come Iniziatore ispirato del Neocatecumenato, non abbia ancora dato una parola profetica in proposito (ultimi eventi conseguenti il persistere dei contagi da COVID) ai suoi: Kiko tace da mesi!"

    2.

    "Ci sarà qualcosa di nuovo, da cui desumere il momento attuale di crisi o sarà un taglia e cuci di vecchie catechesi di Kiko con i soliti contenuti trionfalistici?"

    In attesa di avere notizie precise che forniscano risposta al quesito inquietante che resta aperto ormai da troppo tempo, esprimo la mia ricopiando qui i commenti pubblicati in coda al post precedente, strettamente legato a questo di oggi.

    Intanto restiamo in vigilante attesa dell'evolversi della situazione appropriatamente definita nella conclusione del post "incandescente".

    Grazie Valentina per l'egregio lavoro.

    (Copio di seguito)

    Pax

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  5. Diverse considerazioni sono doverose.

    In ogni convivenza, in ogni annuncio, in ogni raduno Kiko esordiva col suo solito "In questo tempo...", facendo un breve excursus dei fatti salienti avvenuti nel mondo o anche nella cronaca.
    Storicamente sempre ha fatto così! E poi li interpretava "faceva discernimento".
    Col suo discutibile profetismo a senso unico, ma si esprimeva, e con molta saccenza. Con quel suo profetismo oscuro, col suo catastrofismo cosmico in cui SOLO il Cammino si salva e solo il Cammino salva. SOLO chi ha ricevuto l'Annuncio (Kikerigmatico) scampa dalle innumerevoli sciagure che invece toccano in sorte a tutti gli altri comuni mortali, senza distinzione alcuna.

    Guardate, non esagero, ma a sentire lui Dio aiuta solo loro. Pare si alzi la mattina e si affacci dal cielo per beneficare solo loro. Non ha altra occupazione. Ascoltare o leggere le sue catechesi per credere.
    Dio è sempre e solo in relazione all'opera del cammino.

    Tanto premesso si comprende agevolmente perchè Kiko si sia ben guardato dall'avventurarsi in questa concreta contingenza a "fare discernimento". E il suo silenzio è ancor più imbarazzante perchè poi il "fare discernimento" è il "suo mestiere" (e la cosa a questo punto assume addirittura contorni inquietanti).

    Perchè , spegatemi voi amici del Blog, ma Kiko cosa potrebbe mai dire?

    Povero Kiko, non c'è da invidiarlo, è davvero in un grande, palpabile imbarazzo. Che gran pasticcio!

    Insomma, che la si prenda da destra o da sinistra, da sopra o da sotto, non sa, a mio avviso, proprio come venirne fuori.

    Il COVID ha portato al Cammino solo danni. Questa la cruda realtà.

    Cosa volete che dica Kiko? Questa volta, dispiace dirlo, per quanto sia un bravissimo contafrottole e spara balle la situazione lo supera di troppo e lo sommerge.

    Kiko inopportunamente ha ripetuto fino allo sfinimento che Dio fa la storia, Dio stesso "manda" le disgrazie.

    Ora come mai Dio, che ha ricolmato il Cammino Neocatecumenale di ogni sorta di miracoli, prodigi, sempre e lungo tutti questi anni ("Ragazzi è impressionante..." "Il Signore ci ha sorpresi, il Signore ci ha preceduti...") adesso col COVID lo sta di fatto Lui stesso affondando, disintegrando?

    - Le comunità, le piccole comunità che si riuniscono, sono tutto il cammino.

    - L'eucarestia neocatecumenale, ovviamente, è tutto. (Ricordo il grido disperato di Carmen, ma anche di Kiko che le faceva eco, "Se ci tolgono l'eucarestia si distrugge il cammino").

    - Le convivenze, gli incontri periodici e scrutini coi catechisti sono nel neocatecumenato di vitale importanza.

    Tutto questo è sparito col COVID. Spazzato via in un soffio.

    Cosa resta?

    - le riunioni in presenza impossibili ancora quasi dappertutto e la situazione si profila in netto peggioramento; addio comunità nelle salette;

    - dell'Eucarestia non parliamo proprio, dove le hanno riprese le celebrano in Chiesa la gran parte (troppo piccole le salette) senza spostare i banchi per il distanziamento, con le ostie (il pane azzimo sappiamo essere stato bandito quasi dappertutto) la grande coppa non si usa più, bandita ancor più e nel modo più assoluto, non c'è più vino per i fratelli, e nessuno farà un miracolo per loro. Niente pace, niente ballo.

    - Le convivenze poi, credo saranno impossibili nei prossimi mesi come i consueti raduni a Porto San Giorgio degli itineranti provenienti da tutto il mondo. Ma questo era un punto cruciale e fondamentale per il "governo del cammino". Niente convivenze anche per le comunità nè per i vari passaggi.

    Rendiamoci conto davvero: Ma cosa resta?


    Pax

    CONTINUA

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  6. Ora Kiko dovrebbe spiegare nientemeno perchè Dio che ha fatto sempre tutto per il Cammino, fino a difenderlo dalla stessa Chiesa, ha permesso tutto questo. Impossibile! E secondo me Kiko non ci dorme la notte e non solo lui.
    Se continua così ancora un poco è finita la festa, è finita la giostra e per molti dei capoccia è finita la bella vita a scrocco.

    Ma questo non basta. Il caro Kiko dovrebbe spiegare anche "Cosa Dio vuole dire, sta dicendo con questa storia, con questi fatti?". Meglio ancora "Cosa Dio dice a te, Kiko, con questa storia?"

    E' una parola!

    Povero Kiko, cosa volete che risponda? Per questo non parla.
    Se fino a cinque minuti prima ha blaterato che Dio vuole solo che evangelizziamo: "Io non mi posso fermare..." Vorrei morire presto... sono distrutto, ma devo andare qui, andare là...", andare "ad ogni parte" ... "guai a me se non annunzio il vangelo"... e tutti i suoi teatri ad effetto. Basta leggere l'ultimo annuncio che Dio gli ha permesso di fare in presenza a Roma al Seminario R.M., quello di Quaresima. Tutti i programmi fissati con tutte le date e scadenze e Kiko che, ut semper, faceva la parte faticata: "Ah, come farò, son vecchio son stanco, meglio morire, portami in cielo"... dobbiamo pagare, avremo i Vescovi alla Domus e i Concerti... e di qui e di là...
    ... andare, correre, non perdere tempo: "Dobbiamo raccogliere un milione di euro" perchè dobbiamo fare questo e quest'altro... altrimenti "l'evangelizzazione si deve fermare"...
    Quante ne abbiamo sentite!

    Ma possibile mai che Dio sta facendo una storia che rende impossibile tutto questo? Che distrugge tutto quanto fa il Cammino? Tutto ciò che rende il Neocatecumenato quello che fino ad oggi è stato?
    Davvero più nulla resta!

    Di cosa parliamo? Del Buon Nome? Troppe ne hanno combinate come anche racconta il post.
    Qui abbiamo superato anche il "Buon Nome". Non esiste il "Buon Nome" del nulla.

    Pax

    CONTINUA

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  7. Se prendiamo quanto sopra descritto come premessa facciamo ora uno più uno e analizziamo di nuovo l'elemento primario:

    Dicevamo che Kiko ha sempre rimarcato che "Dio si manifesta nella nostra storia" nei fatti. Fino al punto che se pure tu hai subito un'orribile abuso devi sapere che è Dio stesso che lo ha permesso. Anche in questo c'è LA SUA VOLONTA' e la Sua Volontà PER TE (questo è importante!).
    Oltre questo sappiamo bene kikianamente, da un'altra parte, che è Dio stesso che nel suo disegno provvidenziale HA PERMESSO CHE TU PECCASSI E PECCASSI ORRIBILMENTE pur di convincerti che "sei un porco". Ne discende che non accettare, sempre kikianamente parlando, questa "realtà" significa "non accettare la volontà di Dio".
    Ne discende che, visto che l'altro ha dovuto peccare per sperimentare bene la catechesi del fango della Traditio (altrimenti che annunzierà nelle case?) l'abusato, che per forza di cose è necessario ci sia, DEVE, per parte sua, perdonare senz'altro, mentre l'abusatore, a sua volta, accettare che "non poteva non peccare", con grande umiltà. Con un'ultima aberrante conseguenza - dettata dalla subentrante, prevalente necessità di "tutela del buon nome del cammino" (e torniamo al famoso Buon Nome) - che, se lo scandalo è dentro le comunità, deve essere messo a tacere chiunque, ancora in possesso di un briciolo di coscienza, osi chiedere giustizia.

    Quante volte ho sentito con enfasi ripetere: "questa storia distruggerà il cammino" (e sono due!) sempre la stessa musica; un comune denominatore. Della distruzione dell'"abusato necessario" nessuno dei kikatekisti (e di conseguenza della gran parte dei fratelli) se ne dà pensiero e neanche del suo "buon nome", per dirla proprio tutta.
    Questa l'aberrante prassi invalsa nel cammino. Mai corretta, mai rinnegata.
    Certo! Hanno di che rendere conto a Dio. Altro che il Signore è tutto e solo per loro.
    Prassi invalsa e ben conosciuta. Parlano di "buon nome" ma non sanno che ormai dovunque la loro fama li precede, non per il bene, ma a loro vergogna.

    Poi in Campania hanno colmato la misura.
    Diramando Comunicati Stampa a raffica. Perchè nella foga avevano dimenticato che il neocatecumeno non può far causa e dato che minacciavano le vie legali hanno dovuto ritirare questa minaccia chiedendo solo PACIFICAMENTE una mera rettifica all'infangamento del loro "buon nome". Mentre ugualmente non si sono preoccupati affatto che un povero Sacerdote, che per essere andato una volta sola dietro a loro ci ha rimesso la vita, fosse stato ingiustamente accusato di essere lui il vero responsabile del diffondersi del contagio. Neanche un dito hanno mosso. Anzi ben volentieri si sono nascosti dietro questo alibi provvidenziale a loro favorevole; come quei vigliacchi che mandano a combattere gli altri mentre loro si mettono dietro usandoli come scudi. Usare persone concrete come “”scudi umani”. Sono dei veri carnefici sanguinari e spietati. Senza cuore e senza coscienza.
    Ah già, scusate sono proprio ingiustamente esagerata.

    Dimenticavo che lo fanno solo per

    IL BUON NOME DEL CAMMINO.

    Pax

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  8. Sono quasi sicuro che nel CN si comincia già a pensare al dopo Kiko.
    Qualcuno si farà avanti per togliere le redini al “vecchio leone”.
    Semplicemente non possono continuare così.
    Sono costretti a fare qualcosa ed a farlo subito, finchè hanno ancora qualcuno che crede alle loro “favolette”.
    Hanno ancora soldi e appoggi ma la situazione è in continuo sviluppo negativo e non gioca a loro favore.
    Perdono posizioni un po’ dappertutto , la gente continua a seguirli come puro e semplice “gruppo sociale”.
    Le persone sono disincantate, più realiste e meno disposte a fare tutto quello dicono i catechisti neocatecumenali.
    Le bugie hanno le gambe corte e non fanno più presa sul terreno scivoloso della conoscenza.
    E il peggio deve ancora arrivare.
    Riusciranno ancora a cambiare pelle o finiranno nel nulla?
    Difficile dirlo , ci sono ancora piccole roccaforti neocatecumenali, tenute con il pugno di ferro da catechisti “talebani “.
    Ma un po’ dappertutto c’è delusione, amarezza, timore, confusione, paura.
    Le bizze di Kiko non migliorano la situazione, anzi la rendono sempre più delicata.
    Qualcuno prenderà il potere con la forza o si attenderà ancora la fine della parabola discendente di Kiko Arguello?
    Altro che santa Carmen, qui si lotta per la sopravvivenza di un “movimento” problematico da sempre e sempre più al centro delle critiche e degli scandali.
    Di Verità ce n’è davvero tanta , manca ancora un po’ di Giustizia, Divina e umana.
    Vedremo quello che resterà, del CN, quando la Verità e la Giustizia avranno , finalmente, fatto il loro corso.
    LUCA

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  9. Dici bene Pax, anni e anni a sentirsi dire “Devi accettare la tua storia, perché quella è la storia che DIO ha scelto per te”.
    Anni e anni a sentirsi dire :”Sali sulla tua CROCE, abbraccia la tua CROCE, piegati alla volontà di DIO senza “difenderti” .
    E ora cosa fà, il Primo-Catechista-Il Fondatore-L’iniziatore-Il Giovanni Battista- Il Messia-che-è-in-me-Il Prossimo-Santo-di-categoria-Superiore?
    Si arrabbia !!!
    E con chi?
    Con i Suoi, con Dio, con la sua Croce, con la sua Storia, con un “piccolo microbo”?
    PATETICO e RIDICOLO !!!!
    Come è strana la vita, quest’uomo, per 50 anni, ha cavalcato l’onda della fama, della gloria, della preferenza Divina, della profezia, della Vera Fede, contro tutto e contro tutti.
    Ha piegato la Chiesa ai suoi voleri, ha ottenuto tutto quello che sognava e desiderava, oltre ogni possibile aspettativa ed ora non riesce LUI ad accettare la STORIA e la CROCE che DIO gli mette davanti?
    Vamos Kiko , alza le mani prendi la CROCE e fai la volontà di DIO !!!

    LUCA

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  10. Anche Lutero,l ultimo periodo della sua vita diventò furioso e irrascibile,Kiko sta facendo lo stesso.

    PS meditate gente.

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  11. Ricordo che nella tavola rotonda neocatecumenale condotta dalla Pellicciari sulla persecuzione dei cattolici, don Dino Rossi, che ritengo possa aspirare al posto di don Pezzi, aveva interpretato la visione del drago che con la coda spazza un terzo delle stelle del cielo come una profezia sull'odierna apostasia e sul piccolo resto di autentici credenti che rimarranno nel firmamento della Chiesa.
    Lo diceva asserendo di non essere assolutamente preoccupato per questa evenienza...forse convinto di essere quel piccolo resto.
    Come mai il suo leader non ha la stessa serenità? Non sarà che i suoi sogni espansionistici, quelli dei numeroni, stanno subendo un duro confronto con la realtà? Come mantiene i suoi 125 seminari e la Domus Galilaeae con i piccoli resti del piccolo resto? Come sovvenziona i monasteri con le vocazioni kikiane, come acquista l'amicizia o il silenzio dei presuli? Come costruisce la Domus Jerusalem? Come fa viaggiare l'orchestra del sufrimiento? Come istituisce i musei con l'arte sacra dell'immortale Argüello?
    La crisi che travolge il Cammino sicuramente si può valutare a suon di euro, perché è una crisi finanziaria.
    Durante il lockdown, sicuramente il singolo ha potuto fare a meno del Cammino, ma è il Cammino che non ha potuto fare a meno del singolo, piccolo neocatecumeno.
    Kiko, che da sempre ha misurato il favore di Dio con i soldi che gli sono piovuti in testa, ora è infuriato...e non si chiede 'cosa mi vorrà dire il Signore con questo'. Non pensa di trovarsi ad affrontare gli ultimi scrutini: la malattia, la vecchiaia e la morte, come ha sempre sentenziato per gli altri? Visto che tutti gli altri scrutini del Cammino non li ha mai affrontati personalmente, forse pensava di essere esentato anche da questi.

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  12. Nota tecnico-storica:

    - anche nelle riunioni del Partito Comunista dell'Unione Sovietica l'assegnazione dei posti era descrittiva degli equilibri di potere ("chi vicino a chi, chi davanti a chi")

    - Nostro Signore, nel Vangelo, ammonisce a non reclamare i primi posti. Immagino invece tutta l'ordalia dietrostante l'assegnazione dei Posti sul Palcoscenico Kikiano...

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  13. Leggendo i commenti ho notato una parte che diceva che la liturgia della parola e la eucarestia sono ridotte a minimi. Ancora una volta, qui in Texas e' ripreso tutto alla normalita' visto che esiste solo l obbligo della mascherina e distanziamento.

    Adesso qui stanno facendo varie eucarestie ogni sabato perche ci sono vari presbikikos a disosposizione. Infatti, nella chiesa dove camminavo hanno messo a capo un presbikiko. Tutti i camminanti sono felicissimi perche come prima iniziativa, il presbikiko ha dato via libera alle catechesi iniziali.

    Io come ben sapete sono uscito dal cammino ma mia moglie no, e due settimane fa per motivi di convenienza andai alla eucarestia con lei. Nessun distanziamento ma niente vino nel boccalone. A fine eucarestia, ci fu l annuncio per invitare i fratelli a cantare fuori le messe domenicali per convinvere i "religiosi naturali" che c'e una religione piu bella e piena di allegria! Poi il presbikiko di turno disse che questa chiesa aveva sofferto molto per anni perche nessun prete permetteva le catechesi, ma adesso, col ritorno di un presbikiko Dio ha riportato la luce!
    Ste parole mi davano il voltastomaco...

    Sabato scorso invece mia moglie mi riferi che hanno gia ripreso ad usare il boccalone col vino ed anche lei si rese conto che questa non e' obbedienza al vescovo.

    Ricordo que quando parlai col vescovo, circa 3 settimane fa, a proposito delle eucarestie celebrate in casa, lui sembrava piu preoccupato se si rispettassero le norme anticovid che dell'ostia da asporto.

    Io allora non glielo dissi che non rispettavano le norme perche per me e' piu importante il fatto che non si rispetti il corpo di Cristo. Ma adesso, dopo tutto sto menefreghismo del cammino e la ripresa del boccalone, quasi quasi un altra email la manderei al Vescovo. Ho anche un video prova di Zoom della celebrazione in casa senza mascherina ne distanziamento.
    Pero' allo stesso tempo sento che potrei danneggiare tante famiglie camminanti che senza cammino non saprebbero piu che fare...

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    3. Purtroppo il vero danno è quello di ordine spirituale. Meglio digiunare, che sfamarsi con cibo velenoso.

      Mi dispiace per il vostro vescovo. Anche un vescovo mediamente indifferente avrebbe fatto un salto dalla sedia alla notizia che il Santissimo Sacramento viene trattato come una Papa John.
      Purtroppo il vero danno è quello di ordine spirituale. Meglio digiunare, che sfamarsi con cibo velenoso.

      Mi dispiace per il vostro vescovo. Anche un vescovo mediamente indifferente avrebbe fatto un salto dalla sedia alla notizia che il Santissimo Sacramento viene trattato come una Papa John.

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  14. OT: non so se siete a conoscenza della situazione in questa parrocchia dell'Arcidiocesi di Philadelphia:

    https://www.inquirer.com/news/philadelphia-catholic-church-neocatechumenal-way-archdiocese-st-michaels-renovations-parish-upset-20200819.html

    In poche parole la comunità parrocchiale è molto irritata, a dir poco, dalle divisioni neocatecumenalizie e soprattutto dal fatto che parroco & Co, approfittando del lockdown, hanno kikizzato la chiesa.
    Particolarmente risentiti sono i cattolici afro-americani della parrocchia, che accusano i neokat di razzismo.
    Insomma, aono riusciti a tirarsi addosso anche le ire di Black Lives Matter!
    Pare che la chiesa verrà dekikizzata, ma per i restauri si dovrà aspettare la vendita di un'altra chiesa.
    Mi scuso per il riassunto scarno, ma vi è un limite al numero di articoli accessibili su questo giornale e non posso più accedere ad alcuni di loro.
    Lettura di una storia non nuova, purtroppo, ma con sfumature nuove e anche qualche speranza.

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    1. Sì abbiamo letto la notizia e sicuramente pubblicheremo un articolo in proposito. Grazie Simonetta per il tuo sunto assai significativo. Mi sembra che a Philadelphia, come nel vicino New Jersey, le reazioni dei parrocchiani all'invasione dei neocatecumenali sia molto più sanguigna ed efficace di quanto avvenga nelle nostre parrocchie.
      Al di là delle modifiche non concordate con tutti i parrocchiani degli arredi e l'occupazione degli spazi fisici in chiesa e nei locali parrocchiali, fa scalpore l'ingerenza neocatecumenale nella conduzione delle scuole private cattoliche. In quel caso il condizionamento neocatecumenale diventa pure una guerra di interessi e di appropriazione indebita di risorse economiche e di posti di lavoro.

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  15. quando avete il canovaccio della convivenza (guai compresi) lo linkate grazie

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  16. Nessun narcisista patologico accetta che le cose non siano a modo suo. Prendono molto la frustrazione e, come i bambini, fanno i capricci.
    Povera Kiko, tanti circhi da anni e quando arriva il momento della "prova" (parlo in Kikiano per farmi capire) la fede non compare da nessuna parte.

    La rabbia di Kiko potrebbe essere le borse, che stanno già arrivando meno piene. I soldi degli altri, che sono assolutamente necessari.

    Forse la maggior parte ha già scoperto che la decima che chiedono per strada (o che stai rubando a Dio) è una farsa e non è cattolica.

    Si scopre che il cattolico dà i soldi che può quando vuole, dove vuole ea chi vuole e tante e tante barbarie e falsità.

    Sono totalmente d'accordo (includo me stesso) con il commento che ho letto che il disincanto è arrivato quasi ovunque lungo la strada.

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  17. Leggendo pax pensavo che effettivamente era facilmente prevedibile che il Cammino facesse estrema fatica a reagire a questo periodo di covid. Per adattarsi ad una situazione nuova avrebbe avuto bisogno di flessibilità, inventiva e adattamento alle diverse situazioni locali. Invece il Cammino da decenni è sostanzialmente immutato, rigido, ripete gli stessi riti e in modo identico in tutto il mondo. E questo provoca in modo inconscio la convinzione che la salvezza si fondi sull'osservanza scrupolosa di quegli stessi gesti e abitudini ormai consolidate. Tutte le abitudini sono saltate in questo periodo,e sotto è rimasto poco. Ed è mancata totalmente la capacità di riorganizzarsi e cambiare. Perché tutto deve arrivare dall'alto ossia da Kiko e si è stati abituati a pensare che esistesse un unico modo possibile per fare le cose. Paolo

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    1. Kiko e i suoi generali sono come quei rivoluzionari che quando prendono il potere diventano conservatori: sia del potere, che dei simboli della rivoluzione che mitizzano e "divinizzano".
      Per cui abbiamo l'assurdo che il Cammino è, ad un tempo, un movimento ecclesiale "rivoluzionario" e innovatore (di eresie) e, nello stesso tempo totalmente incapace di rinnovarsi

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  18. Io il mamotreto ce l'ho da 2 settimane... Che I tuoi 007 abbiano fallito questo anno? Che pena tripudio...
    fratello cn

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    1. Non siamo mica una testata giornalistica obbligata a pubblicare "subito" ogni notizia.

      Del resto, non è che qualche giorno in più o in meno facciano cambiare il valore delle scempiaggini kikiane e delle ingiustizie del Cammino.

      Non è che nel giorno del giudizio potrai rinfacciare al Signore: eh, ma queste sono notizie vecchie! e comunque avevamo lo Statuto approvato!

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    2. fratello cn:

      la notizia vera non è che tu hai il mamotreto da 2 settimane.... la notizia vera è che gli 007 di Tripudio non hanno affatto fallito la missione, ma l'hanno portata a termine cun successo.
      Tanto è vero che il mamotreto è sul tavolo della redazione

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  19. Ho una domanda forse o.t.: come hanno reagito al lockdown e a tutto il resto le altre realtà ecclesiali ( che ne so, c.l. focolarini scout...) che voi sappiate hanno subito anche loro scossoni o si sono adattati e continuano tranquillamente pur nel rispetto delle regole?

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    1. Ci sono due punti da prendere in considerazione.

      Il primo, è che determinate attività (catechetiche, riunioni, ecc.) si possono fare anche in videoconferenza. Il problema è solo di chi non è attrezzato adeguatamente (con tutta una serie di cose: connessione internet affidabile, smartphone recenti, PC e webcam perfettamente funzionanti, conoscenze tecniche sufficienti a risolvere i piccoli problemucci di connessione di tutti i giorni...), e ovviamente anche di quelle realtà dove il "calore umano" (chiamiamolo così solo per brevità) faceva parte del "pacchetto" offerto dal movimento.

      Intendiamoci: in videoconferenza si può comunicare e catechizzare, ma non si può trasferire adeguatamente quel "calore umano" (che non sempre è sincero, ma certa gente ne va ghiotta ugualmente). Certo, davanti a uno schermo sembrerà tutto più finto e più "tecnico" (vedo pur sempre l'equivalente di un "video youtube" in cui qualcuno si sforza di trasferirmi a voce dei concetti e delle informazioni, e magari anche di cantarmi qualche canzonetta religiosa, ma è pur sempre sullo stesso piano del guardare un "video youtube", laddove il partecipare personalmente ad una catechesi, in presenza fisica, davanti a qualcuno che ha una qualche autorità (riconosciuta o millantata, grande o piccola, poco importa), aveva tutto un altro sapore.

      Questo vale sia per il Cammino (in cui la componente spettacolaristica è fondamentale: non è che il mega-catechistone di turno può minacciarti in videoconferenza dicendoti la solita frasetta "dietro quella porta c'è il demonio, che fai, esci?" senza aspettarsi una grassa risata in faccia in videoconferenza e con tutti gli altri che ridacchiano in diretta), sia per movimenti e associazioni che contano più sul contenuto che sul rappresentare scenograficamente il "calore umano" (penso ad esempio ad Alleanza Cattolica, le cui catechesi sono vere e proprie lezioni; magari c'è anche la componente dell'incontrarvi gli amici, ma fondamentalmente sono delle lezioni, per cui si possono svolgere anche in videoconferenza senza percepirvi cambiamenti drammatici).

      Il secondo punto è che le attività più "vive" - cioè la celebrazione dei sacramenti, e l'assistere al santo sacrificio della Messa - sono state colpite in modo drammatico per tutti. Il ridicolo divieto governativo sulle celebrazioni religiose (come se fossero attività ludiche, come se fossero più pericolose dell'andare dal tabaccaio o al supermercato), avallato da certo clero (ed episcopato) bramoso di guadagnarsi un posto all'inferno, ha materialmente impedito a quasi tutti i cristiani di accedere regolarmente ai sacramenti, in particolare quello della confessione. Non ci si può confessare per telefono o in videoconferenza (nonostante certe "deroghe" dubbie da parte della gerarchia cattolica in tempi di coronavirus), perché il sacerdote che assolve lo fa in persona Christi, dunque il sacerdote è parte del segno, non è banalmente un addetto alla recitazione della formula di assoluzione. E comunque era stato mi pare addirittura Pio X a vietarle (telefonicamente o per lettera).

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    2. Su questo punto - il divieto di fatto dei sacramenti, avallato da certa gerarchia cattolica - sono stati colpiti tutti i movimenti, specialmente quelli che proponevano un percorso liturgico, e ancor più quelli che lo proponevano spettacolarizzandolo - come il Cammino Neoereticale. Seguire la Messa in televisione o in diretta streaming non è diverso dal guardarsi una qualsiasi omelia su youtube e le riprese di una celebrazione. Nostro Signore sa scrutare il buon cuore dei singoli, ma è comunque vero che il fedele davanti allo schermo riceve solo un po' di fotoni e onde sonore, non il sacramento; guarda la trasmissione di una consacrazione, ma non è presente nel luogo dove avviene la transustanziazione.

      Paradossalmente, i kikos che hanno autonomamente organizzato la vigliaccata della "Comunione da asporto" hanno potuto ricevere il Sacramento (illecitamente davanti a Dio e furbescamente davanti agli uomini) e non limitarsi a onde sonore e pixel colorati. Ma solo perché il pretame cattolico, su ordine dei vescovi, è rimasto tappato in casa anziché andar girando casa per casa (coi dovuti dispositivi di protezione individuale) amministrando confessioni e concedendo la Comunione...

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    3. Sono Aldo, aderente del movimento dei focolari di Cagliari. Tempo fa ho scritto, non firmandomi, a proposito delle barzellette che circolavano su Kiko per dirvi che anche da noi c'è n'era una su Chiara Lubich simile, ma con il finale diverso. Rispondo ad Elena dicendo che noi focolarini siamo rispettosissimi delle norme Cei per cui, iniziato il lockdown, i nostri gruppi hanno sospeso tutte le manifestazioni, tipo incontri mensili, gli incontri annuali che noi chiamiamo Mariapoli, le manifestazioni previste quest'anno per il centenario di Chiara e quanto altro. Ci stiamo limitando a vederci periodicamente con la piattaforma Zoom. Si riprenderà normalmente quando l'emergenza Covid sarà finita per sempre, quando sarà

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  20. OT Scusate di nuovo, ma non posso non inviare questo link:

    https://www.ilsecoloxix.it/italia-mondo/economia/2020/10/06/news/paradisi-fiscali-l-ue-aggiorna-la-lista-entra-barbados-fuori-le-cayman-1.39388410

    Indovinate un po' a chi ho pensato quando l'ho letto.

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  21. Forse l'amico dei Focolarini non sa che anche il Cammino ha sospeso convivenze mensili, raduni etc, dopo il lockdown.In ogni caso, l'amico dei Focolarini, senza rendersene conto, conferma quanto dico da tempo, cioè che non è solo il Cammino ad essere fermo, ma un poco tutta la Chiesa.Il Rinnovamento nello Spirito, il movimento di Chiara Amirante, l'Azione Cattolica sono fermi.Le Diocesi,le parrocchie stesse sono ferme, infatti le Messe sono praticamente semi deserte, anche di domenica.Mi sorge il dubbio che voi non frequentate le parrocchie dato che non ve ne accorgete.

    Non capisco quindo cosa abbiano da criticare in questo blog?Tutto è fermo

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    1. Purtroppo sappiamo - e abbiamo scritto più volte, in molti, e da tempo - che nel Cammino hanno una brutta gatta da pelare: da un lato i pasticciacci civili che impediscono gli assembramenti kikiani con anti-igienica sbevazzata dal boccalone-insalatiera (era anti-igienica già da molto tempo prima del covid, e c'era gente che s'era beccata herpes e altre rogne proprio a causa delle celebrazioni neocatecumenali), dall'altro lato le misure tragicomiche prese da Kiko e dalla sua gerarchia di cosiddetti "catechisti" perché il fiume delle decime e delle contribuzioni si è drasticamente ridotto.

      Inoltre sappiamo che se da un lato c'è un po' di ipocrisia in certi movimenti (che ufficialmente comandano X ma ufficiosamente consentono Y), dall'altro c'è una mostruosa ipocrisia nel Cammino Neocatecumenale - dove l'idea di "forzare la mano a Dio", peraltro blasfema, ha prodotto notevoli focolai di infezione del covid, documentati dai giornali. Pensate un po', fin da febbraio ne abbiamo parlato qui sul blog. E i lobotomizzati neocatekiki - come il fratello delle 12:05 - ancora oggi, ottobre inoltrato, fanno i finti tonti...

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    2. Tutto è fermo, ma quelli veramente in crisi nera siete solo voi. E lo sai perchè^ Perchè avete puntato TUTTO sullo spettacolo, sulla forma, sull'apparire. Infatti i vostri catechisti si sono sentiti in dovere di "richiamarvi" all'ordine.

      Lasciamo stare che siete stati l'unica realtà cattolica a far scoppiare un focolaio e causare decessi e non perchè siete stati imprudenti, ma perchè siete stati presuntuosi e strafottenti. D'altronde è la natura del vostro leader che ora, infatti, è in crisi nera.

      Inutile nascondersi dietro ad un dito. Vi credevate "altro" rispetto al resto dei cattolicucci della domenica. Privilegiati. Diversi. Pensavate che vi si preservasse da tutto e da tutti. E invece non è così. Non siete "fermi"...state sprofondando. E' diverso.

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    4. @Anonimo 12:05


      infatti le Messe sono praticamente semi deserte, anche di domenica.Mi sorge il dubbio che voi non frequentate le parrocchie dato che non ve ne accorgete.

      Ti sbagli caro anonimo,l ho già detto alcune volte che nel mio paese le chiese,ad ogni messa sono piene,tanto è vero che il parroco è stato costretto ad accendere gli altoparlanti per chi resta fuori.

      Semmai siete voi signori camminanti,che,siccome la chiesa non la frequentate,non avete la minima idea di quanta gente possa essere presente ad ogni messa.

      Tenendo conto che la domenica le parrocchie come minimo celebrano tre messe,più la vespertina il sabato sera e che in un paese di 15 Mila abitanti dove ci sono 4 chiese,e ad ogni messa,anche se come tu dici,non fossero piene!!!devi tenere conto che tra il sabato e la domenica si sono celebrate 16 messe.

      Poi continuate a buttarvi la zappa sui piedi contenti di dire le chiese sono vuote,vi distinguete dall' essere appartenenti alla chiesa,poi vi lamentate quando vi viene detto che non fate parte della chiesa.

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    5. Poi a me non risulta che il cammino sia fermo,nel mio paese è ritornato tutto come prima,incontri sia per celebrazione della parola che dell' eucarestia(si fa per dire),ne sono sicura al mille per mille.

      Per quando poi riguarda i focolarini,RnS,questi sono gruppi che non hanno niente a che fare con il cmn,non mischiate la lana con la sete.

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    6. Il non capirsi mai, tra cattolici e camminanti, denota che apparteniamo a due realtà diverse: Chiesa Cattolica e Cammino.
      Più precisamente sono i camminanti che non capiscono mai ciò che si vuole dire perché non solo hanno cambiato linguaggio, ma lo stesso modo di percepire e di pensare le cose.

      Così l'anonimo delle 12 e 05 parla di parrocchie intendendo "parrocchie neocatecumenalizzate".
      Nella mia parrocchia il Cammino non c'è, per cui no, io non frequento le parrocchie (neocatecumenalizzate).

      Frequento innanzi tutto la mia parrocchia (non riconosciuta dal Cammino).
      E la mia parrocchia non è affatto vuota, ma per il camminante il fatto di non essere neocatecumenalizzata equivale a non essere parrocchia.

      Naturalmente non è questo il ragionamento che fa l'anonimo delle 12 e 05, ma questo è quello che "sente" e il sentire si esprime nel linguaggio, finché il linguaggio cambia lo stesso modo di pensare.

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    7. Anonimo 12:05 lo dico e lo ripeto, qui in Texas i camminanti si stanno riunendo gia da tempo senza distanziamento ne mascherina, e per di piu nell eucarestia del sabato gia passano la coppa col vino, anche se questo e' proibito secondo le norme del coronavirus... A questi non gli importa delle regole, ma al rompere queste regole si sentono come i martiri che per obbedienza a Dio(Kiko) sono costretti a rompere tali regole.

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  22. E' possibile avere le tracce della convivenza e di quello che Kiko ha detto in modo forte e se il kerigma e quello di Kiko o fatto dopo? Da altri?

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  23. Che pena mi fate, come se il cammino fosse il frutto di mente umana.
    Non penso che voi che criticate e sputate veleno abbiate più discernimento di Papa Paolo VI,Papa Giovanni PaoloI,Papa Giovanni PaoloII, Papa Benedetto XVI, Papa Francesco Che sempre hanno approvato e difeso l'operato degli iniziatori.
    Io so solo questo: le vostre ingiurie e le vostre calunnie non possono niente perché la Chiesa considera la pedagogia del cammino indispensabile per riscoprire il battsimo e tornare alle origini del Cristianesimo. Questa pedagogia altro non è che la prassi dei primi Cristiani e della Chiess stessa nascente. Quindi mettetevi la mente in pace che la Chiesa non può danneggiare la Chiesa. Dony69

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    1. Cara Dony69,
      la prassi della Chiesa nascente non era quella del Cammino neocatecumenale, e lo puoi constatare leggendo gli Atti e le lettere apostoliche. Nessun catechista sbraitava esponendo i propri peccati segreti o pretendendo che lo facessero altri, nessuno cercava di convincere gli altri che 'Dio li amava come erano' e che la grazia potesse convivere con il peccato. Il catecumenato era un periodo breve che precedeva il battesimo ed era necessario soprattutto per coloro che, provenendo dal paganesimo, non avevano nessuna istruzione religiosa precedente, non era una condizione di subalternità da mantenere per tutta la vita.
      In particolare poni attenzione ad un fatto: nessuno (che non sia eretico) sostiene che la Chiesa debba tornare alle origini del cristianesimo. Sarebbe un considerare inutili o sbagliati due millenni di fede, di lotta contro le eresie, di sviluppo dei dogmi, di Magistero, di vite di Papi, di santi e di martiri.
      La Chiesa non considera il Cammino 'indispensabile' ed anzi, il vostro stesso fondatore ha dichiarato più volte che la Chiesa si comporta come la Sinagoga ebraica e che presto sarete costretti a 'celebrare' nelle case.
      Ciò vuol dire che molto presto andrete a giocare ai 'protocristiani' fuori dalle parrocchie oppure che vi adeguerete alla dottrina della Chiesa Cattolica, quella del 2021 dopo Cristo.

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    2. così parlò Joseph Ratzinger nel 1969

      “Dalla crisi odierna emergerà una Chiesa che avrà perso molto. Diventerà piccola e dovrà ripartire più o meno dagli inizi.

      Cara Valentina Giusti,quando parlavo del fatto che la chiesa ha bisogno di tornare alle "origini"intendevo secondo il pensiero dell'allor Cardinale Ratzinger. Non penso che tu abbia piu discernimento di lui.
      Poi quando mai il cammino vuol convincere qualcuno.
      Non dimenticare che tutti i battezzati per vocazione sono chiamati a testimoniare la loro fede.
      Naturalmente nessuno è uguale ad un altro e per cultura e per vissuto.Magari coloro che vogliono convincere lo fanno semplicemente perché avendo sperimentato che significa aver recuperato il senso della vita grazie all'annuncio del Kerigma vorrebbero subito che anche gli altri conoscessero questa grazia.
      Guarda con semplicità questo atteggiamento e senza malizia e giudizio.
      Infine nessuno vuole cancellare duemila anni di storia. Ma cara mia oggi più che mai l'umanità e gli stessi cristiani ci siamo appesantiti e corriamo il serio rischio di conformarci alla mentalità corrotta del secolo presente.Solo tornando alle origini ed intendo come stile e modello di vita e di unità avremo la forza di vivere e testimoniare Cristo Risorto. Poi non credo che finiremo a giocare ai protocristiani. Magari ci giocherete voi perché se te ne sei accorta le chiese costruzioni sono già vuote. Solo i festivi radunano n po di fedeli. Questo non ti dice niente? Ti assicuro che già celebriamo nelle case ( come agli albori) è questo si chiama Chiesa domestica. Quello che manca oggi all'umanità. ( bisogna fare piccole comunità dove l'altro è Cristo) La Vergine a Kiko. Noi ci crediamo.
      Pace.

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    3. Cominciamo dal fatto che Ratzinger non stava dando direttive ma esprimendo uno sgomento.

      La Chiesa ha già "perso molto". Abbiamo tanti pseudocristiani credenti nelle eresie, che celebrano sciatte carnevalate chiassose e insignificanti, ubbidiscono ciecamente a loschi figuri che magari sono addirittura laici.

      Il Cammino è opera di mani d'uomo, e come tale è destinato a perire. E il tonfo sarà qualcosa di spettacolare, visto che i kikos si sentono elevatissimi.

      L'idolo Kiko millanta "apparizioni" e loro credono ciecamente all'idolo. Tali false "apparizioni" non sono mai state vagliate dall'autorità della Chiesa.

      I Pontefici hanno tentato paternamente di ricondurre i kikos sulla retta via, senza riuscirci. L'idolatria neocatecumenale ha spiritualmente devastato un intero popolo.

      Ricordiamoci anche che la primissima testimonianza della propria fede riguarda il ripulirsi da ambiguità ed eresie, e l'accedere ai santi sacramenti celebrati senza carnevalate. Non bisogna "fare piccole comunità", bisogna tornare subito alle verità di fede, ripudiando l'idolatria e gli strafalcioni liturgici.

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    4. Concordo con Tripudio. Noto che Dony69, con grande 'coerenza', ha già cambiato versione, passando dal ritorno alla Chiesa delle origini al piccolo resto di cui parlò Ratzinger,
      Il fatto è che quando questi neocat parlano a ruota libera viene fuori tutta la propaganda eretica di cui sono imbevuti. Ma se io fossi in loro (e lo sono stata) più che preoccupato di non passare da catto-ereti-confuso in un piccolo blog disperso nel web, mi darei pena di non esserlo e mi farei un serio esame di coscienza, in particolare sul rispetto delle verità di fede del guru Kiko.
      P.S. Papa Ratzinger aveva così tanto discernimento da volervi togliere per sempre la vostra Messa degli strafalcioni. Kiko per questi gli augurò la morte.

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