mercoledì 28 ottobre 2020

"Kiko, a te la parola!"...silenzio.


Un cardinale, 7 presidenti ed un fondatore hanno presieduto la trasmissione del 22 ottobre indirizzata alla memoria di San Giovanni Paolo II. La nota stonata tra tanti rappresentanti è Kiko, distinto da una qualifica superna, differente, elevata. 

 

Un fatto si palesa nell' immediato: Kiko ha un travaso di bile. Il colorito giallognolo accompagnato da un atteggiamento sbrigativo e irrequieto, caratterizzato da un sorriso affettato e sinistro non mentono, la questione è seria, qualcosa lo indigna! Sdegno e ira sono la peculiarità del Cammino e il tratto distintivo dell'Argüello, che con l'età e la sicurezza scaturita nel tempo - frutto della superbia che prima o poi tradisce - non riesce più a nascondere efficacemente, sarà per questo che i suoi compari hanno preferito mettergli in mano un foglio già stilato piuttosto che permettergli una spontanea riflessione?


Prima di valutare la sceneggiata kikiana è necessario dare uno sguardo repentino allo sfondo. Mentre ogni singolo partecipante ha optato per un'ambientazione sobria e neutra, Kiko ha cosparso il suo angolino di riferimenti neocatecumenali. Réclame ncn: un suo disegno funesto, la locandina ingigantita del sufrimiento de los inocentes e l' immagine fotoshoppata di Carmen.

 


"Kiko a te la parola!" ma l' audio malfunzionante anticipa quello che sarebbe accaduto: Kiko è privo di parola, per tale legge! Inizia così la lettura di un pensiero autocelebrativo che disattende la finalità della trasmissione.

"(Giovanni Paolo II) sempre ci ha dato il doppio di ciò che abbiamo chiesto, o che speravamo da lui. Sempre è andato più in là. Cosa che ci faceva sentire piccoli. Ha approvato il Cammino con una lettera sorprendente, che perfino diceva: auspico che i fratelli dell' episcopato, valorizzino e aiutino, insieme con il suo presbiterio, quest' opera per la nuova evangelizzazione, perché si realizzi secondo le linee proposte dagli iniziatori." 

Un discorso egocentrico predisposto ad incensare il Cammino. Papa Wojtyla non ha mai concordato con questa realtà disdicevole, si fa peccato anche soltanto a supporlo data la gravità delle inosservanze e delle azioni inique relative al cammino. 

Secondo il suo parere il Papa li avrebbe sempre elogiati e spronati a proseguire nel loro cammino carismatico guidato dallo Spirito Santo. "Perché si realizzi secondo le linee proposte dagli iniziatori." Eppure il Papa raccomandava loro di ubbidire e sottostare ai Vescovi. Quindi qualcosa non torna.

Come sempre Kiko esonera dal suo discorso ogni riferimento a quei momenti in cui il CNC, nel corso del suo procedere nel tempo, è stato ripreso severamente ed esortato a camminare secondo i dettami della Chiesa Cattolica.

Dice kiko, sempre leggendo gli appunti, che il Papa ha avuto il coraggio (ed infatti ce ne vuole di coraggio) di approvare la fondazione del Seminario RM di Roma. Ha mandato le famiglie in missione" "...ha fatto le foto con ogni nucleo" etc., stesso ridondante ritornello di già proferito a maggio scorso su Tv 2000. Una ripetitività che fa pensare non vi siano ulteriori argomentazioni da poter riferire. 

Su questo punto lascio esprimersi un sacerdote, don Felice Prosperi:

Giovanni Paolo II ha dato fiducia al Cammino Neocatecumenale, ma non era in grado di conoscere l'effettiva realtà di questo 'Movimento' (così lo chiamò in un incontro nella villa pontificia estiva con kiko, nonostante questi tentasse di correggerlo). Lui e i suoi collaboratori non potevano prevedere il disastro dottrinale ed ecclesiale dei Neocatecumenali, soggiacente alla loro Catechesi, abilmente nascosta  e contraffatta.

Il loro successo iniziale, certamente ha ingannato la capacità di giudizio del grande Papa polacco, che credo non sarebbe stato eguale ora alla prova dei fatti, alla terribile tragedia umana e religiosa, che si sta sempre più rivelando nel CNC, nonostante ancora qualche ostinata e interessata volontà di coprirlo e appoggiarlo fra i Vescovi e in Vaticano."

Dopo questa confutazione esaustiva proseguiamo con la valutazione delle ultime, tragiche affermazioni di Kiko:

Riferendosi appunto a Papa Giovanni Paolo II afferma: 

"Io voglio solo ringraziarlo e chiedergli, SE sta nel Cielo, che continui ad aiutarci". 

Fortemente indecoroso! Ha una fede che sposta le montagne e te le butta addosso!

Estremo sfregio al Gigante Giovanni Paolo II:
una statua sul prato della Domus come i nanetti da giardino



 

Non si tratta di una coincidenza o di un lapsus, poiché di già a maggio scorso, durante la trasmissione dedicata al centenario del Santo Padre Karol Wojtyla andata in onda su Tv 2000, Kiko espresse esplicitamente tale sciagurato pensiero: 

"preghiamo per te, perché Dio ti tenga nella Sua Gloria. Speriamo che tu sia con il Signore nel Cielo". 

Un affronto dichiarato con nonchalance. Incredibile. 

La Chiesa Cattolica ha canonizzato il Papa polacco, forse a Kiko è sfuggita questa "inezia". Egli non accetta i santi della Chiesa Cattolica ma risalta quelli fasulli nominati dal Cammino, mi riferisco alla santa di categoria superiore Carmencita che spicca dietro di lui, ove forse sarebbe stata ben più consona l' immagine del Santo Padre protagonista del colloquio.

"Era il Gigante, figlio del Silenzio e della Neve" (L.Lista)

 

"Kiko tu stai a Madrid?"...nuovamente silenzio, Kiko pare stordito. Una voce, è la povera Ascensión che posta dietro le quinte esorta il vecchio guru a rispondere alla domanda. 

Kiko non ce la fa, quindi ha coinvolto Giampiero Donnini che non è certo più sveglio o giovane di lui. Infatti esordisce sbagliando il nome del Papa: 

"...ricordare GIOVANNI XXIII è fondamentale!".

Una premessa alquanto incisiva, non c'è che dire.

Non parla del Papa neanche lui, ma al pari dell'Argüello ne approfitta per lusingare il cammino. Ha addirittura sciorinato il kerigma che nulla ci azzecca. Nel frattempo Kiko si applica in smorfie a volte enigmatiche ed altre volte chiaramente di diniego.

Min 6:35: 

"Ringraziando il Papa in un incontro gli ho detto "Padre se Lei non ci aiuta noi non possiamo fare nulla! E lui ha detto "no, sono io che senza di voi non posso fare nulla". E questa parola lui l' ha detta guardando a tutte le realtà dell'esperienza del cammino ma anche degli altri movimenti e carismi che lui ha suscitato." Ma Giampiero, come puoi mischiare le altre realtà ecclesiastiche con il Cammino? Un' eresia che causa il chiaro e diretto dissenso di Kiko, che puntuale esplicita la sua contrarietà scuotendo il capo e palesando espressioni assurde correlate da borbottii adirati. Povero te, in che guaio ti se cacciato!

"Adelante!" afferma Kiko in ultima battuta, mentre la nave affonda inesorabilmente. 










41 commenti:

  1. Post tragicomico che svela tante magagne del Cammino.
    Esilaranti le 2 immagini fotografiche.

    La prima mostra circa un metro quadrato di sfondo riempito da immagini celebrative del Cammino. Che sarà il resto della stanza? Se non è devozionismo questo!
    Ma per le immagini del Sacro Cuore o del Cuore Immacolato di Maria non c'è speranza nelle case dei camminanti?

    Io posso capire che chi appartiene a una spiritualità specifica possa esporre qualcosa che la ricorda, ma nel Cammino è in atto una vera e propria SOSTITUZIONE: tutti i riferimenti che riguardano la tradizione della Chiesa vanno sostituiti coi segni della nuova devozione.
    E' questa la "nuova" evangelizzazione? Nuova non nei metodi, ma mei segni, nella prassi, nella morale e nella dottrina?
    Come fanno tanti Pastori a non accorgersi di questo?

    In primo piano Kiko appare devastato. Ultimamente sembra più triste e rabbioso del solito. Sarà che non sta bene? E che non accetta questo suo limite? Sarà che il suo Titanic sta affondando prima di aver raggiunto l'America? Cioè prima di un Papa del Cammino ai suoi ordini che, sono personalmente convinto, è stato uno dei suoi più ambiziosi sogni?

    Interessante quando ha citato le parole di Papa Giovanni Paolo II:
    "...auspico che i fratelli dell' episcopato, valorizzino e aiutino, insieme con il suo presbiterio, quest' opera per la NUOVA evangelizzazione, perché si realizzi secondo le linee PROPOSTE dagli iniziatori".

    1) NUOVA EVANGELIZZAZIONE.
    Il Papa non ha citato esplicitamente il Cammino, ma quello che si aspettava dai camminanti, cioè un'opera di nuova evangelizzazione. Nuova però nel linguiaggio più conforme alla sensibilità moderna, non nella dottrina.
    Ma che Kiko per nuova evangelizzazione non si deve entendere proporre il Vangelo in linguaggio comprensibile, ma proporre un ALTRO Vangelo, è dimostrato dal fatto che i suoi metodi di evangelizzare non sono MAI cambiati da 50 anni a questa parte, sebbene il mondo è cambiato a velocità supersonica.

    2) LINEE PROPOSTE.
    Il Papa fa riferimento alle linee PROPOSTE dagli iniziatori, non alle linee NASCOSTE. Questo è sempre da tenere presente, anche in considerazione del fatto che il Papa credeva che il Cammino durasse solo 7 anni!

    Don Felice Prosperi ricorda come Papa Giovanni Paolo II chiamò il Cammino: "MOVIMENTO".
    Un errore? O piuttosto lo chiamò così perché gli "iniziatori" glielo presenterono, ingannandolo, con caratteristiche ecclesiali che non aveva? Cioè con le caratteristiche di un qualunque movimento, proprio per farsi approvare?

    Kiko spera che Giovanni Paolo II si sia salvato? Potrebbe essere la prova che è un eretico, anche perché Rebel dimostra che l'errore non è un caso isolato.
    Certo, Papa Giovanni Paolo II ha rappresentato tanto per il Cammino (poco importa a Kiko se è stato tratto in inganno), ma non è mica appartenuto al Cammino! Per cui (per Kiko) non è certo che si sia salvato e, in ogni caso, se pure è salvo, non è un santo di categoria superiore!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Una volta l'imitazione degli atteggiamenti e dello stile dei camminanti e delle camminanti di Kiko e Carmen fino al parossistico, mi faceva solo ridere.
      Oggi invece, oltre a farmi ridere, la ritengo anche un'espressione eretica.

      Cioè: penso che per il Cammino i metodi di evangelizzazione siano così importanti da essere custoditi come fossero "Parola di Dio".
      Assumono un'importanza più grande di quella che, per la Chiesa, è quella di un RITO o di un DOGMA.

      Per la Chiesa, infatti, un dogma può essere approfondito, anche se mai contraddetto, ma per il Cammino pare che del metodo di evangelizzazione non solo non possa essere cambiato nulla di sostanziale, ma neanche approfondito o specificato, tanto che alcuni camminanti imitano le registrazioni di Kiko tossendo quando lui tossisce.
      I metodi di evangelizzazione del Cammino, per il Cammino fanno parte della fede. Della loro fede, naturalmente.

      Penso che se Kiko si potesse esprimere liberamente quello che veramente crede,ci renderemmo conto di trovarci di fronte a un mostro (da un punto di vista teologico, naturalmente).

      Elimina
    2. ... e non solo teologico, Pietro, ti assicuro.

      Se si potesse ascoltare come parla nelle riunioni ristrette, quando è circondato dal suo cerchio magico, credo che neanche i più "unti" tra i principi della Chiesa che, a loro vergogna, li tengono da decenni sotto la loro "paterna" protezione potrebbero tollerarlo, a nessun prezzo!

      Te lo dice chi ha avuto l'alto onore di "sperimentarlo" sulla sua propria pelle, essendo stata oggetto di un trattamento personalizzato e mirato.

      Pax

      Elimina
    3. Grazie Pietro, trovo il tuo ragionamento molto interessante. Voglio evidenziare questa tua notevole conclusione:

      "Certo, Papa Giovanni Paolo II ha rappresentato tanto per il Cammino (poco importa a Kiko se è stato tratto in inganno), ma non è mica appartenuto al Cammino! Per cui (per Kiko) non è certo che si sia salvato e, in ogni caso, se pure è salvo, non è un santo di categoria superiore!"

      La lezione di vera vita evangelica che scaturisce dal vissuto dei santi contraddice Kiko e le sue eresie, per tale il rischio percepito dal guru è che gli ingannati dal cammino divengano consapevoli delle mistificazioni diaboliche cui sono soggetti, un pò come accade con il santo Rosario, che sconfortano perché autore di luce.
      Un narcisista come Kiko, devastato appunto dall' egocentrismo che è causa principale di ogni altro peccato, non potrebbe mai acconsentire che una figura estranea al suo contesto eterodosso venga ritenuta santa da sé e dai suoi seguaci.
      Egli non riesce più ad esonerarsi dall' esprimere le sue convinzioni, ed è proprio per questo che riferendosi a Giovanni Paolo II afferma (con repentinità astuta): "Io voglio solo ringraziarlo e chiedergli, SE sta nel Cielo, che continui ad aiutarci".
      Ed è sempre per questa sua spontaneità - determinata dall' età avanzata e dalla malattia - esplicitante il pensiero contorto e meschino che gli appartiene, ad aver spinto i suoi ad affidargli un foglio con dei concetti già scritti.
      Kiko sta perdendo lucidità e...voce, la quale non è più incisiva e determinata ma fioca e incerta. Non si tratta di questioni marginali, poiché essendo il Cammino un contesto basato su astuzie umane, anche un semplice intoppo arreca danno, ed essendo il "genio" oramai degradato tutto il Cammino ben presto si arresterà: "La natura del genio è che se smette
      di camminare il suo Cammino è colto
      da paralisi." Lino Lista
      Un concetto significativo che è bene ricordare.

      Elimina
    4. Parli sempre del rosario, forse è per questo che emani questa luce. Grazie Rebel

      Elimina
  2. Tutte le volte che Kiko, ed è la seconda volta nell’arco di pochi mesi, commemora il Papa Santo, Giovanni Paolo II, a cui sempre riconosce che lui e Carmen devono tanto, tutto, ripete la premessa “se è in cielo” alla frase “ci aiuti!”.
    Non mi risulta che, quando invita a rivolgersi a Carmen per impetrare grazie (che poi tra parentesi basta questo per rendersi conto della credibilità Zero di chi ha sempre disprezzato la richiesta di miracoli come becera “religiosità naturale”) AFFINCHE’ sia proclamata SANTA di categoria superiore, dica mai “se Carmen è in cielo”.
    Appena morta hanno sempre convintamente affermato che fosse salita al cielo. E poi “Carmen dal cielo ci aiuta…” Ecc. Ecc.
    Possiamo concludere che non è un caso né che pongano un dubbio che sia in cielo chi dalla Chiesa è stato proclamato Santo, né che diano per certa la santità di chi neanche ha iniziato l’iter per la beatificazione. Il C.N. in tutto è per tutto è una chiesa a parte. E se Kiko dice che Carmen è santa, non osi la Chiesa di Roma di dire il contrario.

    Pax

    RispondiElimina
  3. pagina inserita da: Valentina Giusti 26 commenti
    Si parla della Chiesa ma sopratutto del CNC che sta scomparendo. Ma voi, che fine avete fatto?

    pagina inserita da: Pax 25 commenti
    pagina inserita da: Valentina Giusti 34 commenti
    pagina inserita da: Libera mente semper 25 commenti
    pagina inserita da: Rebel 2 commenti

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    2. Senti Anonimo enigmatico, potresti renderti più comprensibile?

      Ho letto due volte il tuo commento e non ne comprendo il senso.
      Sicuro perchè sono poco perspicace, ma la virtù dei grandi è di rendersi comprensibile ai semplici, ricordalo!

      1. A chi rivolgi la domanda seguente?: "Ma voi, che fine avete fatto?"

      2. Vorrei ricordanti che uno aveva la fissa di fare la conta, il Re Davide, e questa fissa, per decreto divino, gli costò molto cara, a lui stesso e alle persone a lui legate e care. Ti invito a riflettere e trarre le debite conclusioni.

      Pax

      Elimina
    3. E potremmo pure decidere di fare a meno dei commenti, come tanti altri blog.
      Quello che importa veramente sono le visite, che sono sempre crescenti e da tutti i paesi del mondo.

      Elimina
    4. Grazie Valentina, leggendo te ho compreso.
      Anonimo cerca conforto alla contrazione irreversibile del cammino, a cui ha dato un'accelerata non da poco la diffusione dei contagi dappertutto, paralizzando ogni sua iniziativa.
      Ma la fissa dei numeri e numeroni l'avete avuta sempre voi, per cui ora vi pesa la penombra in cui siete stati relegati. (Noi siamo abituati ad essere una minoranza inascoltata.) Incontri oceanici e osannanti. Con tanto di umano e tanto di vana gloria, roba che passa insieme alla scena di questo mondo.


      Pax

      Elimina
    5. Il fatto è che i neocatecumenali sono stati disinfettati da ogni intelligenza e ragionano solo a numeri e quantità: ciò che è tanto, è bello (tot comunità, tot presbiteri falliti, tot matrimoni fatti sopravvivere a fatica o rovinati, tot figli vivi, tot figli morti, tot alzate, tot ore di celebrazione ecc ecc).
      La qualità invece per loro non ha nessun valore. Per questo ho scritto che non hanno intelligenza: non sanno leggere 'dentro', restano in superficie, ammalati di protagonismo e di materialismo.
      Sono antinomici al modo d'essere del culto cristiano, tutto interiore, qualitativo, spirituale, intimo, profondo.
      Dicevamo l'altra volta che i pagani riconoscevano i primi cristiani per il culto intimo e intenso, senza orpelli, urla o chiasso; si può dire che i neocatecumenali non sarebbero stati mai individuati né perseguitati. Altroché primi cristiani!

      Elimina
    6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
  4. Voglio sottolineare un ragionamento molto illuminante che ha sviluppato Pietro.

    Sintetizzato in questa espressione:
    "Il Papa fa riferimento alle linee PROPOSTE dagli iniziatori, non alle linee NASCOSTE"

    Perchè molta della confusione che impera nella realtà del cammino, e che gli consente di proliferare indisturbato, è causata dall'ambiguità con cui si sono mossi sempre. Dicono una cosa, ne intendono un'altra. E questo la fanno sempre, con tutti (si parlano "in verità" solo tra loro, quando studiano strategie segrete). E quando dico con tutti, intendo NON SOLO coi Pastori della Chiesa - Papa compreso - ma anche coi comuni camminanti che stimano meno che niente (non richiamo qui tutte le false promesse, tutte le menzogne che devono subire e che abbiamo portato alla luce, noi che nel cammino siamo stati per molti anni, già innumerevoli volte).

    Insomma, la Chiesa quando parla intende una cosa, ma loro puntualmente e volutamente ne stravolgono il senso e lo adattano al proprio egoistico vantaggio, per conseguire quello che hanno deciso di conseguire a tutti i costi.

    Sia ben chiaro: la via a questi non la traccia nessuno. Sanno "dove vogliono andare" e "per dove vogliono andare".

    Certo, le LINEE DEGLI INIZIATORI dovrebbero essere alla fine quelle tracciate poi anche nello Statuto. Ma leggtelo da cima a fondo. Il cammino che abbiamo conosciuto NON è quello delineato nello Statuto.
    Lo Statuto oltre che "foglia di fico" è stato uno strumento per tranquillizzare il circondario e, fingendo di essere ciò che non si è, continuare a fare il proprio porco comodo.
    Il concetto stesso, fondante in una esperienza come il cammino, di NUOVA EVANGELIZZAZIONE, come Pietro spiega così bene, viene utilizzato in malafede per far passare quello che altro non è che un piano di colonizzazione, di occupazione, di totale stravolgimento della Chiesa Cattolica per istaurare un sistema basato sull'adorazione idolatrica dei fondatori.
    Ma del resto è tutto così nel c.n., ma proprio tutto!

    Per questo il cammino, così lo vedo, è sgusciante come un viscido, infido serpente. Lo prendi dalla testa, ti sfugge dalla coda ma poi è sempre lì, in mezzo ai piedi, non c'è chi te ne liberi.

    Pax

    RispondiElimina
  5. È un dato di fatto perspicuo che Kiko non sia in pace. Nonostante dimostri difficoltà evidenti e malanni d' ogni genere - sia sul piano fisico che morale - persevera tenacemente nella sua condotta sviata. Non ha mutato i ragionamenti che permangono autocelebrativi e non ha variato i suoi atteggiamenti autoritari. Infatti egli si intromette nella conversazione di Donnini dapprima su un dato tecnico non di sua competenza, ed in seguito con smorfie e cenni (imbarazzanti) di approvazione o di critica e dissenso.
    Eh sì Pietro, credo anch'io che fosse un sogno proibito di Kiko quello di veder ascendere al soglio pontificio un suo seguace prostro alla sua persona.

    Se San Giovanni Paolo II avesse saputo che i fondamenti e la sostanza di questa nuova evangelizzazione non coincidevano con l' adesione di famiglie gioviali ed ispirate e l' intraprendenza di persone convinte dalla fede autentica, disposte a donare la propria vita a Cristo (ma come ben sappiamo a Kiko) per come gli era stato fatto credere, ma bensì con la ricchezza, il potere e l' illegalità si sarebbe preservato dal dare loro anche solo uno sprazzo di incoraggiamento.

    RispondiElimina
  6. Il punto Pax è proprio quello, lo statuto del CN è sconosciuto a tutti e più di tutti, proprio agli adepti del CN.

    È nella pratica stessa del CN che viene raccomandato di fare una "esperienza" di raccontare una "esperienza" di vivere una "esperienza".

    Non c'è posto per lo statuto, lo statuto non serve, è considerato nulla, è un documento voluto dalla Chiesa per "rassicurare" la Chiesa.

    E deve essere così per forza, perché chi legge lo statuto, con cuore e mente aperta, si rende conto immediatamente che il CN è un'altra cosa.

    Lo dicono anche i catechisti che il CN è un'altra cosa, perché non vogliono che la gente legga lo statuto come non vogliono mostrare il Direttorio catechetico neocatecumenale.

    Se lo facessero,non potrebbero più raccontare frottole,non potrebbero più chiedere "decime" ed "obbedienza".

    Non potrebbero più imporre leggi, regole e regolette assurde.

    Sarebbe la fine del REALE cammino neocatecumenale, non di quello FINTO, "roseo e luminoso", descritto negli statuti.

    LUCA

    RispondiElimina
  7. Il fatto che Kiko metta in dubbio che San Giovanni Paolo II sia già in cielo mentre lui stesso ,con tutti gli altri camminanti,sono convinti che Carmem lo sia già é davvero sintomatico di come il CNC si senta superiore a tutto e a tutti! Forse nella testa di Kiko esiste un paradiso più paradiso per i soli neocat... Veramente non c'è mai fine al peggio...

    RispondiElimina
  8. Strano, San Giovanni Paolo II e'stato pontefice per 24 anni e non aveva capito i neocatecumenali. Strano!!!!!!!!!!!Paolo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo dicono gli stessi camminanti che non si può comprendere il Cammino se non lo si fa...cosa vuol dire? Che la realtà del cammino è opaca, esclusiva, settaria. Che ci sono delle dinamiche che non vengono fatte trasparire all'esterno, tanto meno nei confronti di un Pontefice che potrebbe annullarlo in un attimo.
      Comunque qualcosa l'aveva capita, Giovanni Paolo II, quando li ha costretti a redarre uno Statuto come una qualsiasi delle miriadi di associazioni cattoliche o fondazione di beni spirituali (qui davvero viene da ridere...sia per la parola 'beni' sia per lo 'spirituali') che dir si voglia.

      Elimina
    2. Beh, se i tuoi caporioni gli hanno raccontato un cammino che non esisteva (tipo che durava 7 anni) è facile. Straaaano mentire ad un Papa, chissà perchè lo hanno fatto. Forse era troppo "cristiano della domenica"?

      Elimina
    3. Per prima cosa, caro Paolo, G.P.II è stato pontefice per 27 anni e non per 24.

      Seconda cosa.
      Spiega, se puoi, perchè il Papa continuava a chiamare il Cammino "Movimento" (mentre Carmen lo interrompeva ogni volta "Santità, no Movimento ma... Cammino!", finchè il Papa le intimò "La donna taccia!!" e proseguì a chiamarlo movimento), mica crederai che fosse scemo? Vero!
      Il Papa ha sempre considerato il C.N. UNA delle realtà frutto del C.V.II, non l'unica, non IL FRUTTO, non una cosa diversa, inimitabile.
      Invece io ho ben presente il loro opposto pensiero, per essere stata nel Cammino forse molto più a lungo di te, e questa cosa la sanno tutti i camminanti. Perchè te lo ficcano bene in testa, fin dal primo giorno: "Noi non siamo un'Associazione, una Congregazione e tanto meno un Movimento (definizione che aborrivano più di ogni altra) noi siamo Il Battesimo, la porta della Chiesa, La Chiesa".

      Ma dì tu a me: quale Papa potrebbe mai avallare in coscienza una cosa simile? In una realtà portata avanti da laici ignoranti per la gran parte, Kiko in testa, che pretendono obbedienza persino dai Vescovi, dai Parroci e dallo stesso Papa? Secondo loro essi devono solo avallare il convincimento che hanno su se stessi, non consentendogli uno straccio di discernimento?
      (Questa cosa l'ho ripetuta molte volte. Mai sono stati in ascolto della Chiesa, sempre hanno espresso un "giudizio" sui Pastori e in primis sul Papa. Il ragionamento è questo: se riconoscono in noi il carisma hanno lo Spirito Santo, se no sono Giuda, Faraoni, strumenti insomma in mano al demonio PER DISTRUGGERCI! - solita fissazione!).
      Ma perchè ci dicevano queste cose quando il Papa non era presente? Neanche davanti a un Vescovo le hanno mai dette, perchè?
      Il Papa G.P.II, come anche gli altri, che di certo percepiva l'"irrequietezza" di questi figli saccenti ha cercato più volte di metterli in riga. Ma delle correzioni, dei richiami tu non trovi traccia nel libro in uso tra le Comunità nel quale, sempre a cura loro, hanno raccolto per i camminanti solo le lodi e gli elogi sapientemente estratti da tutti i discorsi dei Papi. Ma i fratelli non potevano leggerseli da soli? Qui non è solo mercato, vendere libri. Questa si chiama disonestà morale, intellettuale. Fare una raccolta mirata e alla fine far dire al Papa ciò che non pensa, ciò che vogliono sentirsi dire soltanto.
      Quindi di cosa parli?
      G.P.II chiarì apertamente che per lui il NC non poteva durare più di un massimo di 4 anni... e si stupì di sentire che per loro ne occorrevano 7! Ma oramai sono 40/50 anni e neanche avete finito. Di che discutiamo?

      Metto in evidenza che nel video troviamo plastica conferma della smisurata presunzione narcisistica, per non dire luciferina, sopra tratteggiata e che da sempre li contraddistingue. Alla fine del filmato si vede molto bene la smorfia di disappunto, la faccia letteralmente schifata di Kiko quando con la manina fa: No, No... All'improvviso Kiko prende queste sembianzem nel mentre lo sprovveduto e imprudente Giampiero Donnini dice che il Papa ha suscitato e difeso "NON SOLO il Cammino MA ANCHE tutte le altre realtà frutto del Concilio". Peccato che non si comprenda cosa Kiko stia dicendo contemporaneamente. Di sicuro è un rimbrotto del tipo "Giampiero ma sei impazzito? Ma che cavolo stai dicendo, No No!!"
      Questi son loro, noi non inventiamo niente. E col passare del tempo, causa l'età e relativo calo di lucidità, Kiko ogni volta ci offre gratis conferme su conferme mentre va perdendo per via sempre più ogni freno inibitorio.

      Pax

      Elimina
    4. Sì, caro aleCT,
      ne hanno fatte che ne hanno fatte!

      Mi hai fatto venire in mente quell'altra bravata colossale studiata insieme a Mons Paul Cordes, all'epoca in cui egli era Prefetto della, defunta con Carmen, Congregazione pro laicis.

      (A tal proposito va segnalato alla Congregazione per la Causa dei Santi la infallibile profezia della candidata di categoria superiore che, per ringraziare di tutti i "favori" concessi da Cordes e la Congregazione pro laicis al c.n., più o meno estorti, proferì le immortali parole per cui, a imperitura ricompensa della opera svolta in favore del cammino, avrebbe avuto "un futuro radioso". Infatti essa è stata soppressa del tutto. Pace all'anima sua. Grande profetessa in verità.

      Parlavo di bravata colossale, che ancora osano millantare come di un omaggio spontaneo di G.P.II al cammino (vedi video, ancora oggi, vecchio e rimbambito). Mi riferisco alla famosa lettera Ogniqualvolta....

      Tanto è vero che il Papa in persona la concepì e la volle che mons. Cordes fu tolto ad horas dalla Pro laicis e trasferito al Pontificio Consiglio "Cor Unum" incaricato dell'aiuto ai bisognosi, non appena G.P.II si rese conto dell'uso che ne volevano fare e dei mezzi messi in campo per estorcergli al più presto la famosa firma.
      Devo anche dire che sicuro Mons. Cordes era d'amore e d'accordo con loro, ossia non era tra i "raggirati" in Vaticano, perchè è rimasto sempre strettamente legato a loro anche in seguito alla punizione subita e, ogni volta che poteva lasciare il Cor Unum veniva e presiedeva alle convivenze di itineranti di Porto San Giorgio. Il duo Kiko/Carmen non era poi tanto inibito davanti a lui. Ossia io ritengo che Cordes, ben per lui, sia entrato molto bene nelle dinamiche del cammino, senza troppo problemi. Si vede che ha avuto il suo vantaggio anche lui! Un vero, sincero e devoto amicone insomma, fino ad oggi...

      Pax

      Elimina
  9. Parla il moderatore Gigi De Palo e annuncia il tandem chiesto da Kiko tra lui e il capo in seconda Giampiero Donnini. Kiko come il grande vecchio, il padre di tutto introduce leggendo, cosa inusuale per lui. Ma tanto ripete quello che ha sempre ripetuto in simili circostanze, sono programmati e prevedibilissimi. Approfittano di ogni occasione per parlare di sè soltanto. Ma ecco un tratto di novità! Kiko ha bisogno di un supporto, anche lui è umano, gli anni passano e non regge più tutto da solo. Ma la sorpresa, che poi sorpresa non è, sta nel fatto che Donnini appare un Kiko in nuova versione, sarà più giovane ma è nato vecchio! Si impappina, sbaglia addirittura il nome del Papa a cui anche il suo intervento è dedicato e neanche se ne accorge. Segno questo per me del fatto che in cima ai pensieri suoi come a quelli di Kiko non era affatto San Giovanni Paolo che si apprestava ad omaggiare. Poteva essere in quel momento qualunque altro, sarebbe stato lo stesso. Sono inascoltabili.
    I finti autoelogi che si fanno penso che oramai non vanno a segno neppure coi camminanti sempre più smaliziati. Appaiono entrambi appannati, grigi, stanchi, senza nessuna luce, come chi ha vissuto l'intera esistenza bruciando incenso al dio denaro e inchinandosi davanti a se stesso, guardandosi allo specchio.

    Pax

    RispondiElimina
  10. Riallacciandomi a quanto scrive Pax sul modo di parlare di kiko con i suoi, posso dire, per averlo sperimentato di persona, che il Cammino non è MAI quello che sembra, cioè quello che vuole far sembrare e apparire. Quello che nel Cammino viene spesso propinato come il "bene" dei camminanti, non lo è affatto. Tutti i consigli, le indicazioni, le imposizioni che i catechisti danno non sono per il bene del singolo e della sua famiglia, ma per il "bene" del Cammino, per rendere il singolo dipendente e succube del Cammino. Basta vedere come la gran parte dei catechisti agiscono nella loro vita privata. Spesso disattendendo del tutto le raccomandazioni che danno ai loro "sottoposti": evidentemente non le ritengono buone per sé. A cominciare dalle piccole cose, che sono la spia di quelle più "grandi". Per questo non mi sono mai fidato dei cosiddetti catechisti.

    RispondiElimina
  11. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anonimo con capacità critica e privo di pregiudizio scrive:
      "Giovanni Paolo II ha aiutato il cammino prendendolo per mano portandolo fino all'approvazione. Il Papa sapeva che per ottenerla bisognava avere uno Statuto e ha spinto Kiko a farlo."
      In primo luogo: Giovanni Paolo II ha ottenuto di far mettere nero su bianco ciò che è il Cammino: non si tratta del catecumenato per gli adulti della Chiesa Cattolica, ma di un qualsiasi itinerario come tanti sorti nella Chiesa e poi scomparsi; un'associazione di laici...anzi no, neppure quello, hanno voluto essere, ma solo una cristallizzazione di un'idea, che di per sé potrebbe essere pure un bene spirituale, non fosse stata usata per scopi ben poco spirituali.
      Cosicché ciò che è stato approvato non è il vero Cammino neocatecumenale ma un'idea, che scomparirà con la morte della mente che l'ha ideata (mente per me già comunque morta da tempo).
      Scrive Anonimo che San GPII 'ha spinto Kiko a farlo'. Infatti! Kiko non lo voleva assolutamente fare. Come mai il guru Kiko ha affermato di aver sempre operato su ispirazione dello Spirito Santo? In questo caso o era il Papa ad essere ispirato, o Kiko, perché erano in chiara contraddizione. Se era ispirato Kiko, il Cammino è approvato dalla Chiesa suo malgrado; se Kiko non era ispirato è un bugiardo, in quanto afferma invece il contrario.
      Per quanto riguarda Donnini, il suo sbaglio è comprensibile, era emozionato. Ma infatti. Ciò che non è comprensibile è come mai mandino allo sbaraglio, per aiutare un Kiko in evidenti difficoltà cognitive, una persona con le stesse problematiche.
      Ma a questo ha risposto Pax: il Cammino si identifica con queste persone, ormai in stato di avanzato deterioramento psico-fisico.

      Elimina
    2. Donnini emozionato?? Così dice Anonimo, mi par di capire, peccato che non ho letto il commento
      Ma se ha tentato di giustificarlo così si vede che non lo ha mai conosciuto: Donnini emozionato!? Ahahahahah

      Ma se si muove come un pesce nell'acqua in tutti i contesti neocatecumenali intra ed extra...
      ...dentro come capo responsabile della cupola romana, rapporti con il Vaticano, capo equipe di un territorio esteso del Lazio, supervisore attraverso suoi fedelissimi, a lui sottomessi pur facendo parte della sua stessa comunità, di Regioni mega come la Campania, la Sicilia e Calabria e non solo..., possiamo aggiungere Umbria, Puglia come minimo... I suoi tentacoli nel R.M.. Gran consigliere di Kiko (nelle convivenze gli parla all'orecchio di frequente

      - http://4.bp.blogspot.com/-JyYsSB_3-6E/T-IGIlpWmFI/AAAAAAAAFXo/FuIjeOe_OpM/s1600/walt_disney_robin_hood_prince_john_character_1.jpg -

      e Kiko lo interpella ogni due e tre).
      Responsabile del lato economico del cammino, scusate se è poco. Kiko si rivolge sempre a lui prima delle collette per capire lo stato delle finanze "Giampiero, come stiamo messi?" oppure "Giampiero ci dice che siamo pieni di debiti..."
      Addetto alle pubbliche relazioni, diffusore di comunicati a nome degli iniziatori urbi et orbi. Poi non si capisce se concepisce lui quel che dice e per il suo ruolo influente si può permettere di proclamare "Kiko ha detto di dirvi che...." Ma sai quante volte Kiko gli ha ripetuto "Giampiero, fai tu...."
      Sposato con la sorella della mega coppia di fratelli number one itineranti tra Europa dell'est e nord America, i mitici Gennarini Giuseppe e Stefano. La crema del cammino. Quando si dice dinastia, nobile schiatta...
      Non è mica un caso che nella sua poca lucidità Kiko si sia affidato a Giampiero come a suo alter ego.
      Giampiero emozionato? Davanti alle telecamere? Quando mai!!!
      E poi, ma perchè non si emoziona quando si impone d'autorità? Quando schiaccia chi vuole ed esalta e porta avanti chi vuole con freddo cinismo tipico neocatecumenale, sempre, sempre senza un minimo sentimento esternato, altro che emozione!! Se c'è una eminenza grigia, grigissima, nel cammino quella è lui.
      E poi, ha saputo ben sfruttare il suo ruolo pro domo suo, diciamolo pure. Ha sistemato la figlia Deborah che non è stata mai una cima nientemeno che nella Redazione dell'Osservatore Romano, guarda un pò. Poi lasciamo perdere che, quando la piccina non se la cava, gli articoli glieli scrive lui....
      Vogliamo continuare? Si denunciaci per calunnia che ci facciamo due risate. Anche perchè il meglio te l'ho risparmiato per pietà. Ma tengo tutto archiviato e forse non ti conviene.

      E smettetela una buona volta di contestare l'incontestabile che qua siamo ferrati.

      Pax

      Elimina
  12. Il titolo della conferenza "Voi non vi rassegnerete" si riferisce alle parole di Giovanni Paolo II pronunciate a Tor Vergata davanti a due milioni di giovani il 19 agosto del 2000 per la Giornata mondiale della gioventù di Roma.
    Riporto di seguito l'intera frase pronunciata dal santo pontefice:

    «Voi non vi rassegnerete ad un mondo in cui altri esseri umani muoiono di fame, restano analfabeti, mancano di lavoro. Voi difenderete la vita in ogni momento del suo sviluppo terreno, vi sforzerete con ogni vostra energia di rendere questa terra sempre più abitabile per tutti».

    Domanda: cosa ha a che fare questo invito con i programmi e le cosiddette idealità del Cammino neocatecumenale? Nulla di nulla...
    Più che comprensibile quindi che il grande "fondatore" resti di nuovo senza parole.
    E che Donnini sragioni sbagliando il nome del pontefice e addirittura attribuendo al papa la nascita dei 'carismi' dei movimenti laicali post conciliari.
    Assolutamente non era la conferenza per loro...come quando Kiko intervenne a proposito delle "Opere di misericordia".
    I neocatecumenali hanno un solo, unico argomento: il Cammino. Al di là di quello nulla li interessa, nulla li riguarda.
    Mi chiedo perché non abbiano fatto parlare Pasotti invece dei due anziani con incapienti segni di demenza senile.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    2. Per un motivo molto semplice: richiamando quanto spiegavo sopra.
      In queste circostanze il volto del Cammino DEVE essere Kiko e i suoi discendenti, laici, catecumeni/capi itineranti di Kiko della prima ora, fedeli, legati a lui e a Carmen (anche se defunta) ignoranti altrettanto e monofasici. Ma questi sono la faccia del Cammino, a questi si deve obbedienza. Veri garanti del "SECONDO LE LINEE DEGLI INIZIATORI".
      Poco importa che con don Ezechiele avrebbero fatto più bella figura. Non importa che questi si sia immolato al cammino del tutto, ad onta di tutto, il mezzo è il messaggio. Anche Ezechiele votato alla causa fino al martirio deve sottostare, abbozzare, obbedire. Poichè "Anche quando Kiko sbaglia e io non capisco io sempre gli ho obbedito, perchè ho imparato a mie spese, che alla fine ha ragione... nella storia... nei fatti, Dio conferma sempre la sua parola!" (Ezechiele dixit)

      Pax

      Elimina
  13. Promemoria: nel Cammino Neocatecumenale vige la mentalità secondo cui è lecito mentire e ingannare, qualora ciò serva a far crescere il prestigio (e i soldi, e il numero di adepti) del Cammino.

    Dunque, quando un kikos va blaterando frasi estremamente generiche (tipo "Giovanni Paolo II ha tanto aiutato il Cammino"), sta cercando di prendervi per il sedere, proprio secondo quella mentalità.

    Infatti noi qui sul blog abbiamo sempre riportato fatti, documenti, testimonianze, perché vogliamo che i lettori siano in grado di verificare personalmente ciò che diciamo, vogliamo che i fratelli del Cammino che leggono queste pagine si chiedano: "ma questa cosa è successa anche nella mia comunità? ma questo è possibile che succeda nel Cammino? ma mi è mai capitato, nella mia esperienza, di assistere ad una cosa del genere?"

    L'espressione "Giovanni Paolo II aiutò molto il Cammino" è aria fritta. Giovanni Paolo II notoriamente aveva una grande simpatia per i movimenti ecclesiali e volle "istituzionalizzarli", dotarli di statuto, riconoscerne le figure a capo. Non lo fece per sport ma per dare ai vescovi delle figure di riferimento precise e strrumenti giuridici adatti. Se un movimento tenta di installarsi in una diocesi o parrocchia, vescovo e parroco devono sapere di cosa si tratta, poter decidere se accettarlo, conoscerne in anticipo contenuti e metodi, avere figure di riferimento precise a cui diramare comunicati, inviti, imposizioni, auguri...

    Tutti gli ultimi Pontefici sono stati piuttosto "paterni" con i movimenti, specialmente col movimento eretico denominato "Cammino Neocatecumenale", perché speravano di inseguire le pecorelle smarrite e riportarle nell'ovile.

    Infatti ad ogni Papa farebbe piacere sapere che dei cristiani si riuniscono in piccole comunità:
    - in cui si prega insieme e si celebra la liturgia
    - i cui fedeli sono molto aperti alla vita
    - e molto aperti anche alla dottrina, alla Tradizione, al Magistero...

    Il Cammino, invece, ha diversi grossissimi problemi:

    - è idolatrico nei confronti di Kiko e Carmen e di sé stesso, per cui ogni preghiera e ogni liturgia e ogni "catechesi" sono "kikizzate" (coi canti, gadget kikiani, suppellettili designed by Kiko, fandonie "catechetiche" kikiste-carmeniste, etc)

    - riduce il sacerdozio ministeriale a una decorazione, sostituendolo con una gerarchia di cosiddetti "catechisti" il cui mandato lo hanno ricevuto esclusivamente dal laico Kiko, non dalla Chiesa, non dal Signore, ma dal laico eretico Kiko

    - riduce la vita comunitaria a un parlarsi addosso (monizioni, risonanze, "testimonianze" tutte uguali)

    - propugna una visione della vita completamente sballata (dopotutto una teologia sballata comporta sempre una visione della vita sballata), e chiunque ha avuto a che fare coi kikos lo sa: ipocrisia, arroganza, mentalità menzognera e ingannatrice, depressione (ci sono stati anche casi di suicidio, di cui il Signore chiederà severamente conto ai perfidi "iniziatori" e ai loro cosiddetti "catechisti"), malcelato disprezzo per la Chiesa e le sue liturgie e la sua Tradizione, eccetera.

    Infine, ricordiamo ai cattolici sprovveduti che quando Giovanni Paolo II ordinò perentoriamente che il Cammino si desse una regolazione statutaria, i capicosca della setta fecero di tutto per qualificarsi come "itinerario" e "insieme di beni spirituali" (per evitare di assoggettare Kiko, Carmen e i "catechisti" e i beni materiali alla gerarchia ecclesiale) e le bozze di tali Statuti vennero ripetutamente bocciate alla fine degli anni '90 e i primi anni 2000.

    Nel 2002 ci fu il colpo di scena dell'approvazione di uno Statuto all'insaputa del Santo Padre, che tacque per oltre tre mesi, senza inviare né telegrammi di felicitazioni, né auguri, né menzionarlo nelle udienze del mercoledì (contrariamente a ciò che aveva fatto per gli altri movimenti).

    RispondiElimina
  14. ANONIMO delle 23 e 19 di ieri:

    Giovanni Paolo II con la famosa lettera ha cercato di RIDURRE IN CATTIVITA' il Cammino, obblgandolo a ubbidire ai Vescovi.
    Probabilmente nello zelo di tanti camminanti in buona fede vi vedeva delle potenzialità e ha tentato di condurre il Cammino alla sottomissione alla Chiesa.
    Ma Kiko non si sottomette a nessuno.

    Certo, c'è stato anche l'inganno di Kiko che ha presentato il Cammino in modo diverso da quello che è, ma il Papa, per l'approvazione vera, ha preteso uno STATUTO che Kiko non voleva.
    Egli infatti sapeva che con lo Statuto il Cammino non poteva più essere il "suo" Cammino, ma sarebbe diventato un movimento ecclesiale.
    Inoltre l'approvazione dello Statuto non è avventuta sotto il pontificato di Giovanni Paolo II, ma dopo la sua morte.
    Kiko ha accettato l'approvazione giocando sul fatto che tanti Pastori non avrebbero poi verificato se il Cammino metteva in pratica lo Statuto oppure no.

    Ma se la Chiesa dovesse obbligare il Cammino a seguire lo Statuto senza deroghe, allora esso continuerebbe la sua azione in disubbidienza alla Chiesa, uscendo dalle parrocchie e riunendosi nelle case. Come Kiko ha minacciato di fare.

    RispondiElimina
  15. Ho ascoltato l'intervento di Donnini, che ha fatto il mattatore alla Kiko inanellando una serie di castronerie.
    Fra le quali, parlando del CNC:
    "il Signore lo ha ispirato per questo, poter aiutare un mondo che ha una fede tradizionale, buona, che è servita fino ad oggi eccetera"
    "...è uno strumento perché la Chiesa si rialza e dia all'uomo gratis (sul gratis cade l'accento, enfatizzato ancor di più dalla lisca di pesce) quello che gratis abbiamo ricevuto".
    È chiaro? La fede dei santi, dei martiri, dei confessori viene definita con condiscendenza "buona", una specie di fede embrionale "servita fino ad oggi eccetera" in attesa della rivelazione dei Figli di Kiko e Carmen;
    i quali daranno "gratis" quello che "gratis" hanno ricevuto.
    Non si sa se dare spazio all'indignazione, allo stupore o alle risa convulse...
    Faccio notare che il Donnini, del tutto a suo agio nel ripetere certi mantra ormai cinquantennali e per nulla emozionato, oltre a confondere Giovanni XXIII con Giovanno Paolo II, ha pure detto che era stato impressionato dal vedere all'inizio della pandemia le immagini delle strade di Milano piene di "bari"...
    E può pure essere, che ci fosse un raduno di bari, così come è vero che i neocatecumenali sono stati inviati per insegnare alla Chiesa come si crede e che lo fanno "gratis"...
    Più che due personalità di spicco di un movimento laicale sembra di sentire una coppia di comici mattatori di avanspettacolo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, volevo dire: sentir pronunciare l'avverbio 'gratis' dal cassiere del Cammino, quello da cui partono le grandi raccolte di fondi con collette da sangue sudore e lacrime per le famiglie spesso molto povere delle comunità, non ha prezzo.
      Per tutto il resto, c'è MasterCard...

      Elimina
  16. Mi inserisco solo per ringraziarvi. Voi non sapete (qualcuno di voi sì) quello che fate a noi poveri replicanti creati dal cammino (che cammino non è). Abituati a pensare che se il Signore mi ha messo in un posto, è lì che devo morire. Neghiamo il senso stesso del cammino del popolo di Dio. Israele sarebbe rimasto in Egitto se avesse avuto i miei catechisti, i nostri catechisti, i pieni di discetnimento. Io vi ringrazio per la voce "diversa" che diffondete. Leggendovi piano piano i legacci si sciolgono. Non demordete! Non guardate il numero dei commenti: almeno un terzo dei camminanti che conosco (e ne conosco tanti) vi legge, non interviene, ma vi legge. Grazie ancora! Dio vi benedica!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. .... E noi ne siamo certi. Per questo siamo qui. Per questo io ringrazio te per la tua preziosa testimonianza. Non importa commentare o meno, io vi immagino. Anche io sono stata dentro e prima di decidere irrevocabilmente il grande passo ho sofferto tanto e lungo ed estenuante è stato il travaglio. Anche perchè pur quando tu hai deciso finalmente, sono loro che non ti lasciano andare in pace. Ti tallonano, ti blandiscono, le tentano di ogni pur di farti desistere. Una lotta. Impari il più delle volte. Loro sono in tanti, gli unici con cui per anni hai avuto a che fare e tu sei solo, al massimo con tuo marito/moglie e i vostri figli. E poi c'è la pressione dei catechisti. Aiuto irrinunciabile e necessarissimo è quello che viene solo dal cielo per le mani della Madonna. Questa la mia personale esperienza.

      Pax

      Elimina
    2. Ho scoperto questo blog quando ormai la mia appartenenza al Cammino era un ricordo e mi è stato di grande aiuto, perché mi ha finalmente chiarito in che modo sottile e pervasivo l'impostazione neocatecumenale aveva bloccato la mia visione della fede, della Chiesa, ma addirittura influisse ancora sulla mia vita personale, interferendo addirittura sulla sfera affettiva.
      Come dice il commento, il cui autore ringrazio, ha sciolto in me dei legami, dei nodi irrisolti, quindi non è stato puramente informativo -molti aspetti del Cammino li conoscevo e li avevo capiti bene, come tutti coloro che hanno avuto l'avventura di conoscerlo fin dagli anni '70- ma terapeutico.
      Come già fatto in precedenza, desidero ringraziare Lino Lista, byTripudio, mic e tanti altri autori e commentatori di Osservatorio che mi hanno parlato di Dio e di fede, rimettendomi sulla strada giusta e facendo un'autentica opera di misericordia.

      Elimina
    3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    4. Anonimo 29 ottobre 20,30
      Sono felice che il blog ti stia dando conferme ai dubbi. Io l'ho conosciuto solo dopo essere decisamente uscita dopo aver ricevuto anche la veste bianca ma ti assicuro è stato per me consolante trovare conferma a tutto ciò che da molti anni mi interrogava e non capivo. Uscire non è facile ma, se trovi il coraggio, puoi trovare una Chiesa che ti accoglie e ti ama, altri "fratelli" in Cristo, quelli disprezzati dai nc. Qui dentro ho trovato persone meravigliose, come il caro Lino che ci ha lasciati, Valentina, Rebel, e molti che si sono aggiunti nel tempo. Pregherò per te. FIDES

      Elimina
    5. Grazie a te Anonimo, ciò che comunichi emoziona tutti coloro che si espongono su questo blog con verità, avendo come obiettivo la giustizia ed il bene del prossimo.
      Lino Lista sempre diceva che un'opera umile affidata a Dio vale ben più di 100 testi impeccabili in cui Dio è esonerato. Noi scriviamo ed il Signore pensa a far giungere il messaggio benefico. Senza di Lui nulla possiamo.

      Sappiamo che molti neocatecumenali ci seguono e che in tanti riscontrano giovamento ed uno stimolo decisivo per fuoriuscire dalla setta. Qualche tempo fa discutevo con un noto catechista responsabile tutt' ora di molteplici comunità che, guarda un pò, si lasciò sfuggire che era sua consuetudine dare un'occhiata al blog. Se ne pentì immediatamente, è ovvio, poiché i ncn tendono a nasconderlo, ma fatto sta che gli sfuggì.

      Così come tu ci esponi i ringraziamenti di tutti i neocatecumenali desiderosi di salvarsi che ci seguono, io ti invio la gratitudine di tutti i collaboratori del blog accomunati da un'unica finalità: la Verità!

      - ma adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi. -
      1Pt3,15-16

      Elimina
  17. Per Anonimo delle 00.45
    Volevo ringraziare anche io te da parte mia. Contribuisco poco al blog, ma la mia lunga frequentazione del Cammino, anche in parrocchie e città diverse mi permette di dire qualcosa ogni tanto, che scaturisce dalla mia esperienza diretta. Anche io ho conosciuto questo blog solo dopo essere uscito dal Cammino, ed è stato illuminante. Quello che prima sospettavo o intuivo solo confusamente, mi si è chiarito in tutti i suoi contorni e le sue sfumature e in tutta la sua (spesso agghiacciante) realtà. Vorrei dire a te e a tutti coloro che si sentono sempre più stretti nella morsa implacabile del Cammino che siete nelle mie preghiere (per quanto può valere). E non solo mie.

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.