lunedì 4 gennaio 2021

Piccolo promemoria su "che senso ha questo blog". Altro che "vendetta"...

A costo di sembrar noiosi ai lettori abituali di questo blog, ogni tanto è necessario ricordare certe cose.

Cominciamo coi dati di fatto ineludibili: il Cammino si spaccia per cattolico ma contiene strafalcioni liturgici (vietati dai documenti liturgici, dal Papa, dallo Statuto), è inquinato sul piano dottrinale (per le tante ambiguità e vere e proprie eresie), promuove tantissime ingiustizie a danno dei fratelli più piccoli, eccetera. Tutte queste cose sono documentatissime - specialmente da parte di quegli stessi kikos a suon di foto e video e interventi sui social. Stiamo parlando di fatti, non di opinioni.

In particolare facciamo notare che nel Cammino nessuno osa chiedere di correggere tali errori. Se lo fa, lo massacrano: sia i suoi cosiddetti "catechisti", sia i suoi cosiddetti fratelli di comunità. "Deve cuocersi nel suo brodo", dicono mentre lo espellono o lo mettono ai margini; "il Cammino non fa per lui", dicono mentre lo sottopongono a doxxing, mobbing, stalking, eccetera (sottolineo di nuovo eccetera, perché le testimonianze sono davvero tantissime). Chi si è visto togliere il saluto da un giorno all'altro perfino dai parenti, sa cosa significa.

Aggiungiamo pure che lo sappiamo bene che questo è solo un blog. Persone molto più competenti di noi hanno pubblicato critiche serrate al Cammino, mettendoci il nome, la faccia e la reputazione, documentando e testimoniando più e meglio di quanto abbia mai fatto questo blog. Noialtri qui siamo lieti di venir "superati" in tal senso, siamo i primi ad essere felici che qualcuno faccia cento volte meglio di questo blog sperduto nell'internet. Il successo di questo blog (dovuto peraltro solo al fatto di trattare uno specifico tema fin dal 2006) non è il nostro obiettivo. In qualità di cattolici, ci interessa solo la verità, perché senza verità non può esserci giustizia, senza verità non può esserci misericordia, senza verità non può esserci salvezza.

Fatte queste premesse, passiamo al dunque e rispondiamo alle solite obiezioni più banali.

Primo punto: perché l'autorità della Chiesa non interviene? Purtroppo la risposta è dolorosa per noi semplici fedeli cattolici: la Chiesa sta vivendo un periodo di crisi. Per esempio, riguardo alla liturgia, nel momento in cui gran parte dei sacerdoti si prende abusivamente certe libertà nelle celebrazioni, non è strano che la gerarchia cattolica sembri chiudere un occhio su quelle carnevalate liturgiche del Cammino. In realtà le condanne ci sono state (cfr. le «decisioni del Santo Padre» Benedetto XVI del 1° dicembre 2005, pienamente recepite dallo Statuto del Cammino, ma per nulla recepite dai kikos) e non c'è bisogno di reiterarle perché sono ancora in vigore. Semplicemente, i neocatecumenali disubbidiscono, come hanno sempre fatto, e l'autorità della Chiesa non osa intervenire, temendo che lo scisma di fatto che il Cammino vive, diventi uno scisma pubblico e definitivo.

I famigerati "mamotreti":
il catechismo segreto di Kiko
Secondo punto: se l'autorità della Chiesa non interviene, a cosa serve questo blog? Lo scopo di questo blog è quello di informare. Nel nostro piccolo, intendiamo offrire spunti, documenti, immagini, per far capire - specialmente a quei kikos che cominciano a nutrire qualche dubbio sulla bontà del Cammino - come stanno le cose. Per i motivi sopra citati (stalking, doxxing, eccetera) richiediamo l'uso di pseudonimi. Come già ricordato tante volte, molti di noi ci hanno già messo il nome e la faccia e la reputazione, non qui ma nelle sedi competenti nel denunciare alle autorità ecclesiastiche (e in certi casi anche alle autorità civili) le storture del Cammino. Un blog sperduto nell'internet, zeppo di anonimi, non si sostituisce alle vie ordinarie. Intende solo indurre alla riflessione, al documentarsi, al riconoscere quegli errori. Se il Cammino abbandonasse la Chiesa, questo blog non avrebbe più motivo di esistere. Se il Cammino venisse sciolto d'autorità dalla Chiesa, questo blog non avrebbe più motivo di esistere. Se Kiko venisse scomunicato - costringendo così i suoi adoratori a scegliere da che parte stare -, questo blog non avrebbe più motivo di esistere.

Terzo punto, e il più esteso: collaborare a questo blog è forse una forma di "vendetta" contro il Cammino? No, per vari motivi. Il primo è che nella tipica mentalità neocatecumenale, mentire e ingannare sono azioni sante qualora usate per promuovere il prestigio di Kiko e del Cammino. Vendetta significa rispondere al male col male. Il Cammino contiene tanti di quegli errori plateali e ingiustizie ben documentate, che anche per chi fosse convinto di opporre il male al male non c'è bisogno di rispondere col male. Per danneggiare il Cammino è sufficiente ricordarne gli strafalcioni liturgici e dottrinali che sono alla base di tutte le sue ingiustizie. Errori che i capi del Cammino si sono sempre rifiutati di correggere. Per "infangare" il Cammino è sufficiente ricordare le ingiustizie subìte e notare come non ci sia mai stato alcun kikos che le consideri tali (se un kikos comincia a pensare almeno "se ciò che dici è vero allora il Cammino ha bisogno di correzioni", allora è già candidato a farsi sbattere fuori, ha già un piede fuori).

Le grandi occasioni ufficiali
che celano l'acattolicità
del Cammino neocatecumenale
In qualche caso potremmo aver dato erroneamente l'impressione di volerci "vendicare"? Ditecelo, ma con onestà e senza tentare di metterci a tacere. Tanto la verità dei fatti non cambia. Non è che se dico che tre per otto fa ventiquattro, mettendo l'accento sulla "o" di "ventiquattro", il risultato cambia. Tanto, se anche questo blog sparisse nel nulla da un momento all'altro, non è che le ingiustizie e le eresie del Cammino diminuirebbero o sparirebbero. Non è che distruggendo a martellate la spia della riserva, improvvisamente il serbatoio ridiventa pieno di carburante. Si possono criticare forse i modi con cui vengono espresse le critiche al Cammino ma non potete illudervi che azzittire le critiche renda "giusto" il Cammino. L'abito non fa il monaco - ed è per questo che abbiamo dato spazio perfino a critiche un po' sgangherate e campate in aria. Ma lo abbiamo fatto solo per poter spiegare e chiarire ancora di più certi punti, per esempio facendo notare che non si può confondere la santa Chiesa con certi "uomini di Chiesa" che hanno appoggiato il Cammino (chi si è ostinato a confondere, ha finito purtroppo per lasciare la Chiesa, credendo erroneamente che il Signore avrebbe sbagliato a fondarla).

Quarto punto: ma allora perché lo fate? Lo facciamo perché quando qualcuno ti dà una mazzata tu avverti dolore, e se la mazzata è forte ti viene spontaneo un grido. Il grido non annulla il dolore, ma lo indica. Chi ti sente gridare di dolore, capisce il disagio che provi, anche se il grido è sconnesso e impreciso. Quel grido lo sente di più chi ha a cuore la tua vita e la tua vocazione (come una madre che capisce cosa vuol dire il pianto del suo bambino). Se a quel grido ti rispondessero: silenzio!, non hanno ridotto il tuo dolore ma lo hanno aumentato, perché lo hanno negato e disconosciuto. Se qualcuno si lamenta che hai detto "ahi" anziché "che dolore localizzato tra radio e ulna!", sta (involontariamente?) cambiando discorso, perché si sta concentrando sugli aspetti superficiali anziché sull'origine di quel dolore. Per questo, criticare il blog nel suo formato o il modo con cui vengono testimoniate o documentate certe cose, criticare addirittura le intenzioni di chi vi contribuisce, è nel migliore dei casi una perdita di tempo, nel peggiore dei casi è un tentativo di censura.

La favola del lupo e l'agnello ben descrive
la prepotenza contro i più deboli

Insistiamo qui a ripetere che al di là del modo con cui si esprimono coloro che scrivono o commentano su questo blog, restano sempre i fatti ineludibili che Nostro Signore vede benissimo, e che altri autori - molto più preparati e documentati di noi - hanno espresso con precisione e chiarezza, mettendoci anche la faccia. Nessuno vi obbliga a seguire questo blog. Sappiate solo che con o senza questo blog, i madornali errori del Cammino, le sue eresie, le sue ingiustizie - perpetrate dai cosiddetti "iniziatori", dai cosiddetti "catechisti", dai cosiddetti "itineranti", dai cosiddetti "responsabili", eccetera - Nostro Signore le vede benissimo. Scalciare la radiolina che annuncia il risultato delle partite non cambia il fatto che la tua squadra del cuore sia stata sconfitta in casa per cinque a zero, indipendentemente dal numero di calci che assesti alla radiolina.

Sintesi conclusiva: l'argomento di questo blog è il Cammino. Lo scopo di questo blog è indurre alla riflessione e segnalare documenti, immagini, testi, testimonianze. Nostro Signore vede benissimo le ingiustizie del Cammino, anche senza questo blog, e si regolerà di conseguenza - anche contro quegli ecclesiastici che tradendo la propria missione hanno appoggiato direttamente o indirettamente il Cammino.

Elucubrare sui partecipanti a questo blog significa perdere di vista il tema fondamentale. Il valore degli argomenti di questo blog non è dato dai contributi dei partecipanti, ma dal fatto che la gerarchia del Cammino (il pesce puzza dalla testa) non vuole correggere gli errori e le eresie su cui è fondato il Cammino. Finché il Cammino viene descritto come "cattolico" (in barba ai suoi Statuti e alle esortazioni di tutti gli ultimi Pontefici), è nostro dovere davanti a Dio e davanti alla Chiesa esprimere tutte le riserve del caso, è nostro diritto testimoniare e far conoscere tutte le porcherie del Cammino, e ci riesce persino facile perché il Cammino è talmente ostinato nei suoi errori che non dobbiamo far fatica per indicarli e mostrarne gli effetti.

76 commenti:

  1. Nessuno vi obbliga a seguire questo blog. Sappiate solo che con o senza questo blog, i madornali errori del Cammino, le sue eresie, le sue ingiustizie - perpetrate dai cosiddetti "iniziatori", dai cosiddetti "catechisti", dai cosiddetti "itineranti", dai cosiddetti "responsabili", eccetera - Nostro Signore le vede benissimo.
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    Questo mi pare il cuore di questo post quanto mai opportuno specie per l'anno nuovo. Tempo in cui ognuno cerca di iniziare con tutte le migliori intenzioni un nuovo tratto di vita, scandito dal tempo che Dio ci dona per salvarci (o dannarci) l'anima. Per chi lo ha a cuore! Ben inteso.

    Detto questo, a me pare che Tripudio ha saputo centrare molto bene l'argomento e che abbia egregiamente argomentato per porgere (mò ci vuole!) "su un piatto d'argento" risposte sufficientemente esaurienti a tutte le domande, i dubbi e anche le critiche più ricorrenti che con regolarità pervengono ad Osservatorio. A volte vengono pubblicate e a volte no. Certo si evitano le più scurrili o capziose o ripetitive a volte. Del tipo, come ripete Tripudio, imbratta muri.

    Lo spazio commenti non è questo, non è opportuno né utile che diventi uno spazio in cui riversare di tutto e di più. Mentre si dà spazio senz'altro alle discussioni utili che diano occasione all'una e all'altra parte di esprimere il proprio pensiero (scorrendo le pagine del Blog se ne trovano infiniti esempi; ricordo quelle ricchissime di spunti nuovi tra i Pasqualoni e il nostro Lino Lista che mai si è sottratto) poiché qui non si teme il confronto. Né tra noi vige una sorta di "pensiero unico" a cui adeguarsi.

    Su alcune cose, infatti, chiunque può cogliere diverse prospettive e diverse angolature di analisi.
    Lo scopo unico ci unisce: far luce sulle cose che i neocatecumenali operano nelle tenebre e disvelare i loro ingiustificabili arcani... (chi opera il bene viene alla luce, dice Gesù, perché appaia che le sue opere sono state fatte in Dio e gli uomini a Lui Solo rendano gloria).
    Cosa che nel c.n. non avviene. Poiché ancor prima che i camminanti esaltino Kiko solo, egli stesso si autoelogia e attribuisce a sé spropositatamente e anche pacchianamente ogni merito e ogni gloria, cosa più di ogni altra contraria allo spirito cristiano autentico. Per Dio non resta nulla.
    Ricordo il vecchio catechismo che imparavamo da piccoli: Perché Dio ti ha creato? Per amarlo, onorarlo in questa vita e goderlo nell'altra in Paradiso.
    Ma se Kiko ripete solo che bisogna ringraziare per essere venuti al mondo per avere LUI come catechista? Il dono più grande: avere avuto in sorte Kiko e avere avuto in sorte il C.N. (cfr. ultime predicazioni).

    E dunque, diversità e varietà nei vari contributi per noi è ricchezza. A nessuno è consentito imporre sugli altri la sua visione unica, retaggio tutto neocatecumenale, né dettare una "linea editoriale" coercitiva e censurante le diverse sensibilità.

    Mi rendo conto che, con queste premesse, per chi è neocatecumenale fin nel midollo il Blog è assolutamente indigesto e urticante. Ho vissuto troppi anni nel contesto, la coercizione mentale per cui il pensiero di ciascuno è tenuto sotto strettissimo controllo fino a non potersi neanche più elaborare interiormente l'ho conosciuta fin troppo bene. Alla fine si diventa tanti zoombie/sìpadrone. Altro non è concesso. Un orrore! Il peggio per la dignità umana!
    Per questo Viva il rispetto reciproco, Viva le opinioni diverse. Ogni contributo ha una sua intrinseca ricchezza.

    Pax

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  2. Ho apprezzato molto la foto finale, in bianco e nero (sempre stupende) sulla famosa favola del lupo e l'agnello.

    Poichè qualche Anonimo ama i versi la ripropongo qui, non nella versione originale di Fedro e Esopo, ma in una rielaborazione poetica, appunto, di Jean de La Fontaine.

    Leggerla è istruttivo per chi voglia ripercorrere "itinerari ricorrenti" nel "percorso" per eccellenza che è il Cammino Neocatecumenale.

    Su questa "strada", infatti, frequenti sono gli incontri tra gli agnelli e i lupi di cui è molto popolato..., andando in su e in giù (tanto alla meta mai si arriva)... tra una "fonte" e l'altra, vicini o lontani alla sorgente (del Giordano) a seconda... o prossimi piuttosto al... Mar Morto.

    Complimenti ancora per questa foto che da sola è una catechesi con quel lupo raffigurato famelico e affamato e forse, come i capi neocatecumenali, insaziabile...

    Ecco il pregevole testo di Jean de La Fontaine:

    "La favola che segue è una lezione
    che il forte ha sempre la miglior ragione.
    Un dì nell’acqua chiara d’un ruscello
    bevea cheto un Agnello,
    quand’ecco sbuca un lupo maledetto,
    che non mangiava forse da tre dì,
    che pien di rabbia grida: “E chi ti ha detto
    d’intorbidar la fonte mia così?
    Aspetta, temerario!” “Maestà,” –
    a lui risponde il povero innocente,
    “s’ella guarda, di subito vedrà
    ch’io mi bagno più sotto la sorgente
    d’un tratto, e che non posso l’acque chiare
    della regal sua fonte intorbidare. “
    “Io dico che l’intorbidi,” – arrabbiato
    risponde il Lupo digrignando i denti, –
    “e già l’anno passato
    hai sparlato di me.” “Non si può dire,
    perché non ero nato,
    ancora io succhio la mammella, o Sire.”
    “Ebbene sarà stato un tuo fratello.”
    “E come, Maestà?
    Non ho fratelli, il giuro in verità.”
    “Queste son ciarle. È sempre uno di voi
    che mi fa sfregio, è un pezzo che lo so.
    Di voi, dei vostri cani e dei pastori
    vendetta piglierò.”
    Così dicendo, in mezzo alla foresta
    portato il meschinello,
    senza processo fecegli la festa."

    Pax

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  3. UNA COMUNITÀ CHE NON ACCETTA CRITICHE HA LA STESSA LOGICA DEI REGIMI TOTALITARI

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  4. @Pax:
    "Ricordo il vecchio catechismo che imparavamo da piccoli: Perché Dio ti ha creato? Per amarlo, onorarlo in questa vita e goderlo nell'altra in Paradiso"

    Anche io ricordo queste parole testuali che ci insegnò la suora!

    Riguardo quest post, mi è capitato proprio di recente di confrontarmi con un ex fratello di comunità che pensava che io criticassi il Cammino proprio per rancore verso gli ex fratelli (gli ultimi tempi avevo avuto dei dispiaceri per alcuni comportamenti che purtroppo sono comuni in molte comunità) ma il punto non era questo, stavo criticando i vari errori dottrinali e di struttura, sulla base proprio delle critiche di persone più competenti di me; sono sicura che in Cammino ci sono molte persone oneste e di buona volontà che credono genuinamente nel loro percorso, ma come fate giustamente notare, alcune cose possono essere migliorate per il bene di tutti; ricorderò sempre la mia ex comunità nella preghiera, sono sicura che alla fine il Signore giudicherà le loro buone intenzioni, e prego anche per Kiko, solo il Signore può giudicarlo, ma spero che possa fare una santa morte ricevendo i Sacramenti, quando il Signore deciderà.

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  5. Questo blog non e' una vendetta! Nooo! Assolutamente no, ma che vendetta per carità di Dio. Cosa vuoi che sia in fondo, sperate solo che Kiko muoia, che lo arrestino, che, come minimo la Chiesa lo scomunichi, che distrugga il Cammino. Chi fa il Cammino, per voi e' lobotomizzato, plagiato, ignorante, stupido, eretico, e' un babbeo che regala la decima ai catechisti, che copre la pedofilia, fa strafalcioni liturgici. Chi fa il Cammino e' ignorante, non conosce il Catechismo, e' protestante, ebreo, comunista e fascista, conservatore ma anche progressista etc. Tolto questo però voi non fate altro che parlarne bene e volete un gran bene a Kiko e i camminano. Cosa volete che sia la calunnia, le falsità, le bugie, le offese. Siete così arrabbiati e rancorosi, siete pieni di odio. Non siamo obbligati a leggere questo blog, ma nemmeno voi siete obbligati a scriverlo offendendo e calunnia do. Se lo fate pubblicamente mi sembra normale che qualcuno risponda. Ma perché scrivete su questo blog? Non si sa, non lo capire nemmeno voi. Volete informare i catecumeni semplici? Se i catecumeni semplici e piccoli vogliono informarsi hanno abbondanti possibilità di farlo alle fonti ufficiali non certo ad un blog fogna come questo

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    1. Sig. Anonimo,
      dal suo intervento intuisco che lei faccia parte del Cammino e probabilmente per questo è così indignato, ma mi lasci spiegare: parlando per esperienza personale,all'inizio noi fuoriusciti abbiamo provato sentimenti di indignazione, di sconcerto e di disgusto per tutte le ingiustizie subite,ma con il tempo e con all'aiuto del Signore queste ferite si sono rimarginate; nessuno augura la morte a Kiko, anzi preghiamo affinchè possa fare una santa morte quando il Signore vorrà, e vista la sua età anagrafica più preghiamo meglio sarà; la scomunica la Chiesa la pone quando una persona promuove sentenze o comportamenti contrari alla dottrina della Chiesa; come già avevo detto in un altro commento, solo Dio può giudicare Kiko come persona, ma come personaggio pubblico le sue prediche sono oggetto di discussione e più volte sono state in contrasto con il Magistero della Chiesa, per cui non mi sorprendo se qualcuno abbia pensato a questa eventualità.Tra l'altro ti ricordo che la scomunica è sempre un atto reversibile, lo scomunicato può chiedere perdono ed essere riammesso nella Chiesa se riconosce i suoi errori (come già avvenuto nella Storia), per cui più che un atto di punizione la scomunica è un atto di correzione materna da parte della Chiesa. Se ci pensi bene il Papa avrebbe avuto moltissime occasioni per condannare pubblicamente Kiko, magari in uno degli incontri mondiali come il 5 maggio, ma se non lo fa è perchè, come fanno notare in questo post, è solo per prudenza, vista la concreta minaccia di scisma che ne deriverebbe. Sul fatto che il Cammino sia "una setta protestante-ebraica" lo ha detto testualmente mons.Schreider, che ha conosciuto di persona il Cammino per 10 anni in Kazakistan, e non è l'unico sacerdote a muovere delle critiche, un motivo ci sarà o è solo persecuzione? Che poi i cristiani veramente perseguitati sono quelli che ogni giorno rischiano la vita per la loro fede, di certo la "persecuzione" di cui parlate voi non ha niente a che vedere con il loro martirio; hai parlato di pedofilia, quindi mi viene in mente Apuron. Di nuovo, non lo giudico, perchè solo Dio sa la verità, ma sulla base di atti giuridici è stato condannato per pedofilia, il Papa ha detto chiaramente che le prove sono evidenti, Kiko dice che è innocente e lo invita in prima fila il 5 maggio a Roma, che ne pensi di questo?E purtroppo non è l'unico caso.. Dici che siamo rancorosi e pieni di odio, (senza conoscere noi e le nostre storie) ma questo è un tuo giudizio, e nel Vangelo si invita a non giudicare ( e anche in Cammino, ma questo merita un discorso a parte). La Decima non è prevista dagli Statuti quindi la state regalando voi stessi ai catechisti; se scriviamo su questo blog è per informare le persone sui lati meno conosciuti e più nascosti del Cammino, informare gli altri sopratutto su questioni di fede è carità evangelica.
      Ti auguro buon anno

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    2. Se leggi bene io non ho augurato la morte a Kiko, ho detto che gli auguro di fare una SANTA morte, ovviamente quando il Signore vorrà, e che prego per questo. La Chiesa invita a pregare affinchè tutti possano fare una santa morte (l'Ave Maria parla proprio dell'ora della nostra morte) nella grazia di Dio e ricevendo i Sacramenti; non c'è cosa peggiore per un cristiano che una morte improvvisa e/o violenta senza avere la possibilità di confessarsi, comunicarsi e ricevere l'Unzione degli infermi, e onestamente uno scenario del genere non lo augurerei neanche al mio peggior nemico.

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    3. 1) per Kiko io ho chiesto la grazia della BUONA MORTE. Ma evidentemente per te non ne ha bisogno perchè risorgerà dopo 3 gg, vero?
      2)il tuo commento dimostra proprio quello: sei ignorante, protestante e non conosci il catechismo. Perchè, se lo conoscessi, dentro il cammino non ci potresti stare.
      3) Come osi parlare di "odio" tu che stai in un percorso che sistematicamente smonta qls cosa ci sia FUORI da esso usando parole irripetibili? IPOCRITA.

      Perchè non sei sincero per una volta? Non è che hai paura che qlc camminante in buona fede venga qua a leggere e, non dico ci creda immantinente, ma si faccia quantomeno qlc domanda alla quale gli ignorantissimi catechisti e/o responsabili non sapranno rispondere se non con frasi fatte?

      Poi spiegami quali sarebbero le fonti ufficiali. I mamotreti? Ma sono segreti e neppure i parroci li possono avere. Gli Statuti? NON LI RISPETTATE. E cmq valgono di più le libere interpretazioni di Kiko e sodali che quello che c'è scritto. Sia sugli statuti che sulle parole dei Papi. Quante volte è stato detto: "sì, c'è scritto x ma monsignor Tizio ci ha spiegato che significa y"?

      SII ONESTO CON TE STESSO.

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    4. CARO TROLL INTELLIGENTONE delle 11,45 TI SEI MAI CHIESTO PERCHÉ IL CAMMINO NON HA MAI DENUNCIATO QUESTO BLOG VISTO CHE A TUO DIRE È UN "BLOG FOGNA CHE OFFENDE E ADDIRITTURA CALUNNIA?"
      TE LO DICO IO: PERCHÉ SAREBBE ANTICIPARE DI MOLTO LA VOSTRA FINE GIÀ ORMAI IN ATTO.
      Ti ricordi quella catechesi di quando Mose'si trova davanti al Mar Rosso e dietro l'esercito del Faraone?
      Ti ricordi sapientone quando hai paragonato questa situazione ad una colomba inseguita da un'aquila e corre verso un rifugio nella roccia e mentre pensa di essere in salvo, dal rifugio- salvezza spunta un serpente?
      Bene, il cammino si trova in questa situazione: NON HA IL CORAGGIO DI DENUNCIARE IL BLOG PERCHÉ DOVREBBE VENIRE ALLO SCOPERTO, ALLORA CERCA DI RIFUGIARSI TRA LE BRACCIA DI UN CLERO COL POTERE CHE SI GIRA DALL'ALTRA PARTE PERCHÉ OLIATO.
      Ma purtroppo un microscopico virus è venuto a rompere le uova nel paniere e i milioni che scorrevano a fiumi ... i fiumi sono diventati rigagnoli
      Quindi NO OLIATURE NO PROTEZIONI.
      Sai, quando una nave sta affondando te ne accorgi PERCHÉ VEDI I TOPI CHE SCAPPANO, e tutta quella gente che vive sulle spalle degli altri chi la manterrà? I Redemptoris Mater chi li manterrà? La Provvidenza? Certo, ma la Provvidenza non soccorre i lupi vestiti da agnello "LUPUS STABAT SUPERIOR, AGNUS INFERIOR"
      So che a Panama avete uno zio molto facoltoso che ha partecipato ad un'asta per un terreno aggiudicandoselo per la modica cifra di ben 5.100.000 Euro e se uno può spendere cifre di questo calibro significa che ha il portafoglio bello pieno, chi sa' chi lo ha riempito questo portafoglio. mentre il portafoglio della fondazione FAMIGLIA DI NAZARETH è sempre al verde dite voi, come mai? Vuoi spiegarlo ai camminanti ormai spremuti come un limone?
      Dal tuo livore traspare la preoccupazione per un futuro fosco, incerto, ma non ti avevano insegnato e tu non hai insegnato di non preoccuparti del domani perché non ti appartiene?
      Quindi caro mio, da ANONIMO AD ANONIMO,
      meglio che ti trovi un lavoro che non c'è e che torni nella CHIESA CATTOLICA, lei non ti CHIEDERÀ MAI NIENTE, MENTRE TI DARÀ TUTTO.
      Nabateo da Petra.

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    5. Il cretineocatecumenale delle 11:45 applica la tattica neocat del metterci in bocca parole che non abbiamo mai detto e ci insulta in maniera sgangherata perché ha sentito che il suo idolo Kiko è stato disonorato.

      In realtà noi non speriamo che Kiko muoia, poiché Kiko più parla e più danneggia il Cammino. E poi lo sappiamo tutti che i suoi adoratori stanno fremendo dalla voglia di "santificarlo", credendo così di tappare definitivamente la bocca a chiunque svela gli schifosi "arcani" del Cammino.

      Noi non speriamo che Kiko venga arrestato (nonostante i gravissimi scandali finanziari comodamente insabbiati dai capicosca della setta, più tutte le altre porcherie di cui è stato capace), poiché si proclamerebbe vittima innocente e potrebbe venir creduto perfino da alcuni cattolici. Kiko è un campione di arroganza e ipocrisia, e i suoi seguaci più zelanti sono abilissimi nell'imitarlo. Chi non sa essere ipocrita ha già un piede fuori dal Cammino.

      Noi invece speriamo che la Chiesa scomunichi Kiko e il Cammino, poiché ciò costringerebbe tutti i fratelli di tutte le comunità a decidere da che parte stare: dalla parte dello scomunicato o dalla parte della Chiesa? continuare con le eresie o credere nell'unica vera fede annunciata dall'unica vera Chiesa? continuare le carnevalate liturgiche oppure cominciare a celebrare l'unico culto a Dio gradito?

      Tale scomunica farebbe bene solo ai suoi seguaci; Kiko è troppo arrogante per chiedersi per quale motivo l'avrebbe meritata.

      Chi fa il Cammino è stato ingannato. Ha accettato di entrare nel Cammino perché voleva crescere nella fede, e invece si ritrova invischiato in una setta eretica. Nostro Signore dà continuamente opportunità per aprire gli occhi e ravvedersi. Ci sono alcuni che cominciano ad aprire gli occhi e, posti di fronte al bivio - il Cammino o la Chiesa - scelgono la via della salvezza, cioè la Chiesa. Ci sono altri che di fronte alle storture tentano di migliorare il Cammino al suo interno, ma ovviamente non ci riescono, perché il Cammino è troppo inquinato di eresie e iniquità; soffriranno (purtroppo) fino al giorno in cui, di fronte a quel bivio, decideranno di preferire la Chiesa al Cammino.

      Ci sono quindi quelli in perfetta malafede, cioè "poco credenti in Kiko ma molto praticanti del Cammino", perché grazie a tale ipocrisia possono assicurare a sé stessi (ed eventualmente anche ai propri cari) tutta una serie di privilegi (potere, denaro, lussuria) a danno dei fratelli delle comunità. Ci sono infine i lobotomizzati (plagiati, stupidi, eccetera): sono i kikolatri perfetti, che fingono perfino a sé stessi che non ci sarebbero eresie e che le liturgie sarebbero "approvate", che fingono di non vedere le storture, che pagano "decime" e tutto, senza ottenere in cambio null'altro che il "privilegio" di fingersi cristiani di categoria superiore.

      Dunque, chi fa il Cammino è vittima di una setta: e ci sono le vittime loro malgrado, e le vittime complici del carnefice.

      Nota tecnica: il cristiano è chiamato a conoscere le verità di fede, secondo le proprie capacità intellettuali. Il Cammino insegna eresie. Ci aspetteremmo che un neocatecumenale che vuole essere un buon cristiano cerchi di confrontare ciò che gli insegnano i cosiddetti "catechisti" col vero Catechismo della Chiesa, e che se trovano differenze sappiano che è il Catechismo ad aver ragione, non gli scagnozzi di Kiko. Il voler permanere nell'ignoranza e nell'errore, anche soltanto per amor di quieto vivere, rende eretici. Chi si accorge di professare eresie, se è cristiano rinnega l'errore e si tiene alla larga di chi glielo ha insegnato.

      Non c'è nessun presunto "rancore" in tutto questo, né "calunnia", né "offese".

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  6. Ringrazio il commentatore Anonimo (perché non scelga uno straccio di pseudonimo non si sa) per essere intervenuto confermando quanto esposto da ByTripudio nel suo articolo di oggi.
    Da lui vorrei sapere perché subisce tanti immotivati attacchi da parte di questo blog se ritiene di poterlo mettere a tacere con la verità e con i fatti così facilmente reperibili da fonti indipendenti ed affidabili.
    Intanto: quali sarebbero queste fonti? Chi, conoscendo approfonditamente il CNC, si occupa di spiegarne la realtà in modo trasparente e documentato?
    A cominciare dal catechismo del CNC, secretato da sempre, sia quando si negava che esistesse e si attribuivano le catechesi all'ispirazione dello Spirito Santo, sia ora, dopo le correzioni vaticane. Nessun parroco, dietro specifica richiesta, si è visto consegnare il Direttorio del Cammino neocatecumenale per poter valutare se accettare tale gruppo nella propria parrocchia.
    Persino i discorsi di Kiko vengono secretati e si raccomanda di non pubblicarli, quando, se il CNC fosse una realtà cattolica normale, dovrebbe essere data ad essi la massima diffusione.
    La necessità dell'arcano, addirittura difesa dagli adepti del Cammino come fosse parte della riscoperta che credono di attuare della Chiesa delle origini, impedisce ogni trasparenza e contribuisce ad infittire le tenebre.
    Questa segretezza è mantenuta pure all'interno, quando agli adepti dei gradi inferiori viene celato ciò che prevede il percorso perché 'ancora non possono capire'.
    Ma se il commentatore anonimo ritiene di saper spiegare il motivo per cui in Cammino si continuano a gestire i casi di abuso all'interno, lasciando alle equipe dei catechisti il peso di gestirli e ammettendo che vengano tacitati, seppellendo le vittime sotto i sensi di colpa e un perdonismo ipocrita e troppo comodo per i colpevoli, può pure farlo ora, non è mai troppo tardi. Visto che c'è, può pure spiegare perché il Cammino non ritiene di dotarsi di linee guida contro l'abuso, trincerandosi dietro il fatto che sarebbero una fondazioni di beni spirituali: mi dovrebbe spiegare da quando lo stupro fisico e quello delle coscienze è diventato un bene spirituale da tutelare.
    Per quanto riguarda l'augurare la morte a Kiko, assolutamente questo è condannabile, anche se lui se la augura continuamente, visto che 'il morire è certamente migliore': lo stesso Kiko però in una pubblica occasione ha ammesso, in mezzo alle risate dei suoi servi sciocchi, di aver desiderato la morte di Benedetto XVI perché voleva far partecipare anche i neocatecumenali alle Messe cattoliche (inconcepibile orrore!).
    Ci sarebbe molto altro da dire ma tempus fugit. Se non altro, mi basterebbe che Anonimo ammettesse che lui stesso bazzica il blog per avere le notizie che il 'suo' Cammino gli nega. Perché il CNC è un problema non certo per noi che ne stiamo all'esterno, ma per i suoi stessi adepti. C'è uno stimatissimo sacerdote che ci segue per poi ripubblicare gli strafalcioni che noi evidenziamo come fossero oro colato. Poveretto, sembra uno di quei mendici che fruga nei cassonetti.
    A questo vi siete ridotti: a dover ringraziare questo blog perché vi dà qualche notizia al di là della propaganda si regime che vi sorbire dai baldanzosi corifei del CNC.



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  7. ANONIMO camminante:
    ma non fai prima ad ubbidire alla Chiesa?
    Tripudio è stato chiaro: lo statuto del Cammino dice di recepire (cioè di ADEGUARSI, di UBBIDIRE) alle «decisioni del Santo Padre» Benedetto XVI del 1° dicembre 2005. Decisioni MAI ANNULLATE.

    Ma ogni sabato sera il Cammino disubbidisce, ovunque nel mondo, da 50 anni.
    Si ostina nella disubbidienza (perciò lo si potrebbe definire scismatico), e si ostina a "evangelizzare" coi mamotreti non tenendo conto delle correzioni fatte dalla Chiesa (perciò lo si può dire eretico).

    Chiediti perché nel mondo cattolico solo il Cammino ha così tanti ex contro, e così inferociti.
    Chiediti perché tanti, anche tra coloro che non sono mai stati del Cammino, mettono così tanto accanimento nel contrastarlo.
    Chiediti perché nel web sono riportate così tante le testimonianze negative e così tanti fatti negativi che riguardano il Cammino, che nessun camminante ha potuto MAI smentire.
    Chiediti perché, quando ha provato a smentire testimonianze e fatti, è stato sbugiardato e messo davanti a evidenze comprovate.

    Gli errori, non solo i peccati, ma anche gli errori di mentalità e di prassi ecclesiale, sono di molti nella Chiesa, ma chi crede davvero alla Chiesa, una volta conosciuti gli errori, si emenda, soprattutto degli errori più gravi, come quelli che contraddicono il Messale Romano, chi invece considera i suoi errori irrinunciabili, non si può definire di fede cattolica.

    Che ostinati vi siano ovunque, è fuori di dubbio, lo dimostrano i fatti, ma il Cammino ha una particolarità tutta sua: gli ostinati sono tutti gli aderenti. Assolutamente tutti.
    Molti saranno in buona fede, molti saranno ingannati, ma è un fatto che, se anche li si avverte dell'errore, si ostinano a consumare, ad esempio, la Comunione tutti insieme, anche se proibito.
    Non c'è niente da fare.
    E questo da SEMPRE e OVUNQUE, senza eccezione, senza MAI che uno solo, per una sola volta, presa la Comunione, l'abbia consumata subito, come prescrive la Chiesa.

    Questo non significa che i camminanti sono stupidi, ne che sono tutti in mala fede, ma se non è così, allora bisogna ammettere una sorta di condizionamento, che li fa credere cattolici sebbene sia evidentissimo che non lo sono.

    Poiché la Chiesa dice che ricevere la Comunione sulla lingua NON è affatto peccato, perché mai una volta, in 50 anni, nessuno nel Cammino ha preteso di riceverla in tal modo?
    Il perché è evidente: ricevere la Comunione come dice il Cammino, per la dottrina del Cammino, è importantissimo. Anzi, è fondamentale perché è una questione di "fede".
    Rappresenta un valore teologico a cui non si può prescindere senza peccare contro il Cammino, contro Kiko e contro Carmen.
    Un valore, però, che la Chiesa non riconosce affatto.

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  8. Non è vero, non è vero non è vero olè

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    1. Cosa "non è vero"?
      Sapete spiegarvi almeno per una volta olà

      Pax

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  9. O.T.
    In questo momento nella chiesa di Roma dei Santi Venanzio e Fortunato (quella con il ritratto di Carmen sui pannelli fonoassorbenti) stanno arrivando i re magi per portare doni ai bambini. Ma chi ha introdotto questo uso? Ai bambini italiani tradizionalmente, i doni (generalmente dolciumi) vengono portati il giorno dell'Epifania. Non siamo in Spagna, abbiamo i nostri usi. Naturalmente prima dell'arrivo dei tre barbudos c'è una lunga catechesi. Fine O.T.

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    1. Hai ragione, ma per precisazione mi sento di dire che la Befana è un simbolo pagano, non cristiano, un po' come Halloween e la festa dei Santi; nella Chiesa si celebra l'Epifania, quindi la manifestazione di Gesù Bambino ai Magi (ma credo che la rivelazione comprenda anche ai pastori); in Italia tranne nel caso della processione a S.Pietro, i Re Magi nelle parrocchie sono di chiara importazione spagnola, dove il 6 Gennaio si celebrano appunto "los Reyes Magos", e ciò avviene solo nelle parrocchie dove è presente il Cammino

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    2. Non entro nella querelle su quale festa precedesse l'altra, perché, per esempio, anche il fatto che il Natale avesse sostituito la festa del Sol Invictus pare non sia vero e che sia vero invece esattamente il contrario.
      Ma resta il fatto che non è una tradizione italiana quella dei Re Magi, e soprattutto i doni che vengono fatti trovare ai bambini in casa e non in chiesa sono in genere dolciumi o regalini. La festa è intima e familiare e non legata a filippiche e catechesi infinite.

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    3. No infatti sono i Re Magi che portano i doni ai bambini delle Comunità (anche se formalmente si estende l'invito a tutti, ma poi l'unico gruppo sono i nc) e questo è chiaramente opera di Kiko; non sapevo invece questa cosa del Sol Invictus

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    4. Quella dei Re Magi è sola una cornice per esaltare il canto di kiko "I bambini di kikolemme"e tutto il teatrino kikiano

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  10. Anonimo per difendersi dalle accuse serve chiarezza, serve pubblicare i "mamotreti", serve pubblicare i bilanci delle "fondazioni", serve rendere pubblici i soldi incassati nei "passaggi" e con le "decime".
    Serve spiegare alla gente come si fa a costruire le "Domus", serve spiegare e documentare come si fa a spendere 5 milioni di euro per acquistare un terreno in terra Santa.
    Serve spiegare come si mantengono in vita tanti seminari vuoti, tante famiglie in missione all'estero di cui nessuno a chiesto la presenza e che stanno per conto loro senza integrarsi nella vita dei paesi in cui vivono.
    Serve avere tutti i nomi dei responsabili del CN.
    Serve spiegare esattamente cosa succede durante uno scrutinio neocatecumenale.
    Serve documentare ogni comunicazione interna diramata nel CN, tipo annunci di inizio corso, annunci nei tempi forti, lettere, discorsi e qualsiasi cosa che riguarda direttamente o indirettamente il CN.
    Chiarezza e trasparenza.
    Serve poter assistere a tutti gli incontri del CN, non ci deve essere niente di nascosto.
    Se il CN è disposto a fare questo non servirà più questo blog, non ci sarebbe nulla da scrivere e niente fa commentare.
    Ma non è così, il CN tiene tutto nascosto,tiene tutto segregato, ecco perché è nato questo blog, per togliere questo velo settario di segretezza vergognosa, senza la quale non sareste durati 50 anni.
    Quindi finché il CN continua a nascondere la sua vera essenza ci dovrà essere qualcosa o qualcuno che la rivela.
    Mettitelo bene in testa, tu e tutti i tuoi amici.
    Invece di indignarti con questo blog, sforzati di dire la verità alla gente.
    Voi non lo fate, quindi lo fà questo blog, ma state certi che se non lo facesse questo blog lo farebbe qualcun altro.
    Nessuno vi odia, nessuno vi persegita, siete voi che vedete il male in ogni cosa pur di non guardare la realtà che vivete.
    Prima o poi aprirete gli occhi, lo so per certo che molti di voi si rendono conto del marcio che vivono in comunità, molti di voi preferiscono vivere in quel marcio pur di non affrontare la realtà, perché qualcuno li ha costretti a tagliare i ponti con tutto e tutti ed ora hanno paura ad ammettere di essersi sbagliati, qualcuno li ha convinti che senza il CN non hanno più niente, non sono più niente e verranno rinnegati da tutti.
    Questa è l'ennesima menzogna che vi hanno propinato.

    Uscite allo scoperto e costringete i vostri capi a fare lo stesso.
    Resterete pochi "servi inutili" abbandonati a voi stessi, perché state certi che i vostri capi non esiteranno a sacrificarvi ed abbandonarvi pur di salvare se stessi e le loro famiglie.
    Loro sono pronti, voi no.
    Ricordatelo quando succederà, perché succederà statene certi, non potete durare ancora a lungo, il vostro tempo è finito, riprendete il mano la vostra vita, e mettete in atto il piano "B", ammesso che non lo abbiate già fatto.
    La ricreazione è finita, tornate a vivere da cristiani.
    Verrete accolti a braccia aperte, come i figliol prodigo della parabola.
    Lo sapete che ho ragione, anche se i vostri capi vi dicono il contrario.
    Loro hanno interesse a tenervi nella paura che vi hanno inculcato, per tenervi sotto controllo, noi no.
    Liberaratevi da questo giogo pesantissimo che i vostri capi lasciano sulle vostre spalle, voi siete figli di Dio, fratelli di Cristo, coeredi del suo regno.
    Non avete niente a che fare con gente che vi usa e vi sfrutta.
    Fate una scelta coraggiosa, rinnegate la loro schiavitù e riprendetevi la vostra vita.
    Oggi, ora, subito.

    LUCA

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    1. Alle parole di Luca aggiungo che la serenità, la libertà e la bellezza che ti offre la Chiesa sono impagabili. Ricordo la mia prima Messa in Parrocchia dopo aver lasciato il Cammino, mi sono sentita amata e riaccolta dopo tanto tempo! Secondo me non c'è cosa migliore che frequentare la Parrocchia e fare un percorso di fede semplice e personale, (che non vuol dire isolarsi dagli altri),con l'aiuto di un sacerdote e dei parrocchiani, poi la frequenza ai gruppi è tutto in più, l'importante è che questi gruppi non diventino troppo autoreferenziali o richiedano una partecipazione eccessiva ( qui cito testualmente le parole di una persona che mi ha aiutata ad aprire gli occhi sul Cammino e a cui sarò sempre grata). Già i primi tempi in cui frequentavo il Cammino i miei genitori e un amico mi avevano avvisata sul Cammino, quanto avevano ragione e quanto avrei dovuto ascoltarli!

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  11. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  12. @ Anonimo 4 gennaio 2021 11:45

    Fai troppe chiacchiere, questo Blog non è odio non è vendetta. Quante volte dobbiamo ripeterlo.
    Noi non passiamo il tempo a ingiuriarvi. Ti sfido a trovare filippiche da parte nostra nei vostri confronti del tipo di quella che tu, dalla prima all'ultima riga del tuo commento, sciorini.

    Noi riportiamo fatti, testimonianze, e analisi del testo accurate della kikiana predicazione che, di anno in anno, è sempre più deprecabile.
    Noi riportiamo interi brani delle sue esternazioni, senza togliere o aggiungere NULLA. E ripetiamo che NON SIAMO NOI A GIUDICARE KIKO; LE SUE STESSE PAROLE LO GIUDICANO. Fa tutto lui ed è sotto gli occhi di tutti.
    Agevole è il nostro lavoro. Si tratta di raccogliere, riordinare e mettere in evidenza. Kiko fa tutto il resto.
    Se contesti noi, contesti lui e le sue palesi contraddizioni. Non abbiamo altro da dirti.

    Ma perché scrivete su questo blog?
    Ci chiedi con insistenza, Ti rispondo che prima di tutto è un fatto di LIBERTA'.
    Qui non ci toccano le kikiane minacce. E le intimazioni di tacere e di non pensare non ci fanno nè caldo nè freddo.

    Questo vi indigna? Che lo strapotere neocatecumenale si fermi alla soglia delle vostre salette, delle Domus, dei R.M.?
    Non siete nessuno e non comandate su nessuno, se non su chi si vende a voi.

    Infine un antico detto recita così:
    MALE NON FARE E PAURA NON AVERE.

    Diglielo tu a Kiko e compagni di comportarsi un poco meglio, dopo essersi ravveduti pubblicamente, e noi vi lasceremo in pace.

    Pax

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  13. Tempo fa scrissi qualcosa sul mio movimento, e Valentina mi chiese come mai intervenivo, qual'era lo scopo, se parlando delle magagne, che ci sono, del movimento dei focolari volevo in qualche modo sminuire quelle del Cammino, o se era una critica effettiva. ero indeciso se rispondere, lo faccio ora : la mia è solo una testimonianza di verità, senza secondi fini. Uno dei punti cardine della spiritualità focolarina è quello del dialogo con le varie realtà, per questo ho scritto. Ho un caro amico neocatecumenale di Iglesias con il quale battibecchiamo in senso buono, lui mi disse che ho fatto male a scrivere al vostro blog perchè nei movimenti ecclesiali c'è una gerarchia, e secondo lui solo i capi possono parlare tra loro, gli aderenti devono prima chiedere il permesso. Gli ho detto che non ero d'accordo. Volevo precisare che questo amico è molto critico sul CNC, ed è ancora là, strano che il CNC non l'abbia mandato via, stando a quanto scrivete sul blog. La mia posizione nel movimento non è graditissima, una mia parente che c'è da anni mi disse che era meglio avvertirla prima di prendere iniziative di questo tipo, anche su questo dissento. Vi dico solo che il 20 anni non sono riuscito, dopo richiesta, a leggere gli Statuti, il mio capo focolare mi promise di farmeli avere e non l'ha fatto. Perchè? Cosa c'è che non potevo sapere o leggere? Il mio amico conosce il vostro blog, anche se non lo legge, e dice che la maggior parte delle cose che scrivete sono vere, perchè le ha vissute anche lui nel piccolo a Iglesias. Strano, vero? Non è che Iglesias sia una comuinità un po anomala, visto che tollera questi dissensi? Chiedo a Valentina se gradisce che scriva ancora a voi, se no, mi ritiro in buon ordine, però in tutti i casi continuerò a leggervi, a me interessa tutto quello che si dice, positivo o no, sui movimenti ecclesiali. Grazie per l'attenzione e scusate la prolissità, ho cercato di essere sintetico al massimo.
    Aldo dei focolari di Cagliari

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    1. Assolutamente Aldo sia chiaro che tu puoi intervenire quando desideri senza chiedere a me o ad altri permesso o gradimento.
      Da ciò che dici, capisco ora il perché della tua riflessione sui due movimenti laicali, Focolari e Cammino.
      Il caso del tuo amico fortemente critico con il Cammino eppure che ancora vi partecipa, è molto comune. Nessuno ti esclude perché non sei entusiasta del Cammino o un po' brontoli: basta che non ti opponga platealmente ai catechisti e continui a versare la decima. Per uscirne, devi fare un grosso atto di volontà: qui sul blog abbiamo riportato diversi casi di ex fratelli letteralmente buttati fuori dal Cammino ma appunto, la loro esclusione dipendeva da una presa di posizione critica e dalla loro indisponibilità ad accettare la visione o le spiegazioni dei catechisti. Come hai constatato anche tu, il senso di sottomissione alla gerarchia è fortissimo e pervade campi che non dovrebbero essere propri, come la vita personale e familiare.
      Nel libro che abbiamo citato sulle derive settarie nella Chiesa, i neocatecumenali non sono esplicitamente citati, ma lo sono, e pure ampiamente, i focolarini. Eppure i neocatecumenali molto più dei focolarini sono la perfetta descrizione di una deriva settaria: e bisogna considerare che nel libro si prendono in considerazione gli abusi psicologici e non quelli liturgici, campo nel quale non temono confronti.
      Il libro, che io ho acquistato, si intitola «Dall'abuso alla libertà. Derive settarie all'interno della Chiesa. Testimonianze e riflessioni» a cura di Vincent Hanssens.
      Il nostro articolo ne riporta una parte.

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  14. Carissimo Aldo,
    qui tu puoi scrivere tranquillamente finchè fai commenti costruttivi come quello sopra.

    "secondo lui solo i capi possono parlare tra loro, gli aderenti devono prima chiedere il permesso."
    bella stupidaggine. La prox volta chiedigli a chi esattamente chiedere? Al responsabile? Al catechista? BOH

    PErchè lo si tollera? Ce l'ho io una domanda: paga la decima? Se sì...è un buon motivo per tenerselo. Provi a non pagarla per qlc mese e vedi cosa succede.

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  15. Lui dice che la paga ai catechisti, è poi non lo fa. Anche questo mi lascia perplesso. Aldo

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    1. Beh, una cosa è quello che si dice, un'altra quello che si fa. Nel Cammino quello che importa è l'apparenza: se metti il pugno vuoto o semivuoto e non ti fai accorgere, tutto ok. Se invece dici apertamente alla comunità con i catechisti presenti che non vuoi pagare la decima e che il Cammino sbaglia perché non rende pubbliche le entrate della decima e come vengono spese, è un altro conto. Da quello che capisco il tuo amico non critica apertamente il Cammino davanti ai catechisti e non "sobilla" altri a farlo. In queste condizioni si può rimanere nel Cammino quanto si vuole. L'importante è fare finta: poi puoi fare abbastanza quello che ti pare.

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  16. Aldo: leggere gli statuti del tuo movimento è un tuo diritto, penso però che se insisti ci riuscirai.
    Non credo che degli eventuali secondi fini, che certo non appartenevano a Chiara Lubich, siano nascosti proprio negli statuti. Sarebbe assurdo.
    Perfino gli statuti del Cammino non hanno nulla di sbagliato: è infatti il Cammino ad essere sbagliato e, infatti, non rispetta i suoi stessi statuti. L'inganno non si trova negli statuti.
    Ma è giusto che tu li legga per verificare se quella dei focolari è davvero la tua strada.

    Di quello che dici la cosa che più mi sorprende, tanto per cambiare, sono le parole del tuo amico del Cammino, secondo cui nei movimenti ecclesiali ci sarebbe una GERARCHIA ferrea e tutto deve passare per essa, perfino lo scrivere su un blog!

    Il termine GERARCHIA genera molta confusione, perché la GERARCHIA, nella vera Chiesa, è propria dell'Ordine sacro.
    Nella Chiesa, tra i laici non esiste la gerarchia ma, al massimo, dei responsabili.

    Questo dimostra come il Cammino giochi sulla confusione e dimostra come, per esso, i laici possano assere più alti in grado nella loro GERARCHIA che sacerdoti e vescovi. E nulla osta che lo possano essere anche del Papa!

    Il vantaggio di questa confusione di termini è tutto a favore del Cammino che, DI FATTO, ha una "gerarchia" interna percepita dai suoi adepti in modo simile a quello che i cattolici (alias "cristiani della domenica") percepiscono la Gerarchia della Chiesa.

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  17. Ma infatti, per carità, gli errori umani esistono anche nelle realtà migliori. Per esempio, sono certo che mi sapresti elencare almeno tre errori commessi da Kiko, di cui poi abbia fatto pubblica ammenda, con l'umiltà che lo contraddistingue.

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  18. Certo dopo che tu ti dissoci dalle falsità che si dicono su questo blog e le rinneghi. Se vuoi obiettività da me, inizia tu ad averne. Dopo farò quello che chiedi.

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  19. Nessuno è perfetto, non è una questione di errori umani, perchè anche nella Chiesa come dici tu non mancano, ma bisogna sempre distinguere tra gli errori commessi dagli uomini e la dottrina e gli insegnamenti. Un esempio pratico, scandali di corruzione e pedofilia ci sono sempre stati, sia nel Cammino che nella Chiesa (non dimentichiamoci che l'arresto di Gesù e la conseguente opera di redenzione sono avvenute in seguito ad uno scandalo di corruzione), l'unica differenza è che la Chiesa offre veramente la Salvezza tramite i Sacramenti, nella lbertà e nel rispetto dei tempi della Grazia, il Cammino ti offre una serie di tappe segrete per arrivare alla "maturità di fede", non necessariamente alla Salvezza. Poi mi chiedo, se sono necessari 40 anni di Cammino per essere adulti nella fede, come mai la Chiesa proclama santi dei bambini e degli adolescenti? Forse che il Cammino si stia sbagliando? Tu dici che qui nessuno conosce la dottrina della Chiesa, ma non puoi saperlo perchè non ci conosci personalmente; ma non credo di parlare male se dico che neanche in Cammino la dottrina della Chiesa si fa conoscere o si conosce, visto che ho sentito personalmente un catechista dire di non aver mai studiato teologia, nè ho mai visto leggere il Catechismo della Chiesa Cattolica, ma solo il Doufour, e altri testi collegati al Cammino (anche la scelta di testi mirati è una caratteristica dei gruppi settari). Ripeto di nuovo che nel Cammino ci sono molte persone di buona volontà, il problema sono gli errori dottrinali, e questo non lo dico io (che non sono un'esperta di dottrina della Chiesa, per rispondere alla tua domanda) ma molti sacerdoti che hanno la competenza e l'autorità per farlo. Noi ci limitiamo solo a riportare le loro considerazioni e le nostre esperienze ed opinioni

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  20. No io non voglio da te obbiettività ma solo un po' di memoria. Ricordi che Kiko abbia ammesso pubblicamente degli errori e abbia chiesto scusa? Se sì, quando è successo e di cosa ha chiesto ammenda.
    Per il resto accolgo volentieri la tua richiesta e mi dissocio da ogni eventuale falsità detta su questo blog. Magari dimmi quale è dimostra che lo sia, una falsità. Non ti sarà difficile.

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  21. Mi correggo, nel Cammino gli unici che sicuramente conoscono la dottrina della Chiesa sono i sacerdoti

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  22. Un errore umano sarebbe stato definire i responsabili del Cammino come GERARCHIA.
    L'errore che rende il Cammino un cattivo "itinerario" è che i camminanti CONSIDERANO i responsabili come GERARCHIA e che i responsabili si considerano GERARCHIA.
    Si equiparano, di fatto, a dei "Monsignori" senza l'Ordine sacro (che per loro non sembra importante). O, se vuoi, a dei "gerarchi", visto che in tal modo si comportano.

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  23. Alcune osservazioni:

    1 Qual'è l'alternativa al Cammino? Non si può tornare al Concilio di Trento! La mia impressione è che una reazione eccessiva possa indurre a tornare ad un passato che nessuno vorrebbe.

    2 Qual'è il destino del blog (anche se il Cammino fosse "scaricato" dalla Chiesa)? Non si può lasciare Kiko ingannare e vittimizzare gli ingenui. L'Osservatorio non deve mai estinguersi anche a costo di diventare una "mnemoteca" come monito per eventuali nuove sette.

    3 Qual'è lo scopo del blog? Non ha senso parlare di "verità" e poi nascondersi dietro gli pseudonimi o gli anonimi. Non è una giustificazione il riferimento alle molestie (stalking, mobbing, etc) che, se presenti, vanno affrontate e denunciate, non eluse. Non si può continuare a diffondere un clima di "paura".

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    1. Rispondo sulla questione dell'anonimato. Qui intervengono persone che hanno il coniuge, i genitori, i figli ancora in Cammino. Perché in Cammino è difficile restare da soli: il proselitismo che viene richiesto fa sì che in cammino si entri con la moglie o il marito, che poi si invitino i genitori, i suoceri o la cognata, che infine ci entrino i figli ed i nipoti. Ed assolutamente non è il caso di alterare gli equilibri già precari che in famiglia si creano fra chi è fuoriuscito dal Cammino e chi ancora appartiene, magari convintamente, ad esso, con la partecipazione ad un blog. Per questi motivi, l'utilizzo di un alias non solo è consentito ma addirittura richiesto.
      Che cosa sia il blog è spiegato molto bene nel thread che stiamo commentando: qui vengono raccolte notizie, opinioni, esperienze, riflessioni, sfoghi, molto spesso disperati, di donne e uomini, anche a volte di ragazzi che sono venuti in contatto con questa organizzazione. È come un tesoro da cui trarre fuori cose vecchie e cose nuove: e ciò che viene tratto fuori non serve in quanto ha un nome o un cognome, ma perché ha un valore intrinseco.
      Comunque stai pure sicuro che nomi e cognomi veri sono stati apposti nelle lettere di denuncia a vescovi e alla Santa Sede, su articoli di giornale, su documenti della Sacra Rota e atti di separazioni e divorzi. Ciascuno dei fuoriusciti dal Cammino neocatecumenale è tale perché, personalmente, ci ha messo la faccia. E l'obbiettivo del blog è proprio quello di fornire un supporto informativo a chi vuole fare questo strappo. Cosa che un articolo sul giornale o persino un libro con nome e cognome dell'autore non sarà mai in grado di fare. Comunque, è proprio partendo da blog come il nostro o comunque dalla raccolta di testimonianze come fece padre Zoffoli e soprattutto dalla messa in rete dei mamotreti kikiani che è stato possibile conoscere almeno una parte della verità sul Cammino neocatecumenale, diffonderla e frenarne l'espansione.
      Noi qui stiamo facendo la nostra parte, non di piccolo rilievo.
      Altra considerazione: il Cammino non è il futuro della Chiesa: è terribilmente obsoleto e continua ad utilizzare strumenti formativi ed argomenti che non dicono più nulla alle generazioni attuali. Si sostiene solo sulle famiglie e sui figli e i figli dei figli. Quindi non esiste questa alternativa fra un Cammino visto come 'futuro' e un Concilio di Trento visto come 'passato'. Anzi, i neocatecumenali sono politicamente dei feroci conservatori, in questo momento fieramente anti bergogliani. Basta vedere con chi la Pellicciari fa le sue tavole rotonde su Radio Maria. Attualmente i neocatecumenali sono alleati con i più convinti nemici del Concilio Vaticano II.
      Quindi, di cosa stiamo parlando?

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    2. Mi raccordo alle considerazioni di Valentina, quanto mai chiare ed esaustive e che confermo con la mia personale esperienza e che condivido in pieno.

      Per quel che riguarda il punto 1, per certi versi, dico io: magari si approfondisse di più il Concilio di Trento, in esso un deposito poderoso e solido, un Concilio fondante!

      Io ritengo, in poche parole, che la Chiesa, in realtà, non contraddica mai se stessa. La vera Dottrina non smentisce nè tantomeno disconosce il "passato". Lo approfondisce, lo attualizza, magari. Ma se si leggono i Padri nella Chiesa, i Santi, i Dottori, i Teologi ed Esegeti che nei secoli hanno popolato la Chiesa che vanta due millenni di tradizione, mai troverai tesi antitetiche, che si smantellino a vicenda.

      L'insegnamento che ci hanno lasciato è ancor oggi quanto di più attuale e vivo, perché pregnante e proveniente davvero dallo Spirito Santo. (Non come Kiko e Carmen che vantavano a sproposito perenne "ispirazione", senza farsi mai vagliare per scongiurare eventuali inganni!)
      Questo avrebbe dovuto allertarmi, ahimé, ai tempi che ho vissuto convintamente da neocatecumenale. Non uno e non due anni ha smantellato il kikocarmenismo, che ha tirato giù tutti i secoli passati di storia della Chiesa successivi a Costantino e precedenti il Vaticano II!

      Sul punto 2 son d'accordo. Ma nessuno ha detto che il Blog, finito il Cammino o ravvedutosi infine,verrà smantellato, ma che non avrà più ragione di esistere. Che è diverso. A futura memoria quanto raccolto in internet in tutti questi anni sarà certamente fruibile sempre.
      Al punto 3 ti ha ben risposto Valentina, come dicevo. No, non è questione di paura. Abbiamo affrontato de visu i protagonisti del C.N. e non una volta soltanto. Abbiamo fatto il nostro dovere denunciando alla Santa Sede e ai Vescovi e Cardinali delle varie zone. Gli esiti, purtroppo, non dipendono da noi. Più volte abbiamo espresso la nostra amarezza a proposito.

      In verità, paura dovrebbero averne loro di noi. Come di fatto ne hanno. Chi fa il male teme. Chi si nasconde nelle sue azioni teme. Chi si comporta in un modo davanti ai Pastori, in un altro davanti all'assemblea dei fratelli, in un'altro ancora davanti agli itineranti riuniti e in un'ennesima nelle "stanze oscure" dove si dedicano ai casi persi.
      Poi i nostri pseudonimi sono o possono diventare un rebus, si lambiccheranno il cervello, oppure, come credo possibile, pur sapendo bene chi potrebbe esserci dietro, preferiscono fingere di non capire. Non gli conviene, no. Sulla graticola. E a volte il dubbio tormanta più della certezza.

      Pax

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  24. Semplicemente mi hanno insegnato che i peccati mortali necessitano di confessione sacramentale. Cosa che Kiko evidentemente non sa dato che dice diversamente ai suoi giovani.

    Kiko si è formato sul catechismo olandese ( lo ha detto lui) che è tutto tranne che cattolico.

    Solo per dirne un paio.

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  25. Rispondo ad Aldo.

    Un problema serio con tutti i movimenti ecclesiali è che trovi sempre qualche frangia un po' più "estremista", gente che crede di vivere "intensamente" il movimento e perciò giunge a grottesche esagerazioni. Tra cui quella che portavi come esempio - l'impedirti di leggere gli Statuti, la pretesa "ubbidienza" ai capi perfino su un'azione di poco conto come lo scrivere in modo anonimo su un blog.

    Per quanto riguarda il Focolare, non ne conosco gli Statuti e non sarei troppo certo che contengano risposte ai tuoi dubbi. Gli Statuti di un movimento non sono un certificato di santità ma solo una serie di indicazioni tecniche minime per far permanere il movimento nella Chiesa. Non mi meraviglierebbe che si tratti di una lettura molto noiosa, troppo generica, poco attinente alla vita di tutti i giorni.

    Quando un "capo" di una comunità di un movimento impone dei limiti alla tua libertà di cristiano, sta sbagliando, davanti a Dio e davanti alla Chiesa. Non hai emesso i voti di povertà, castità e ubbidienza: pertanto non sei tenuto ad ubbidire come un monaco di fronte al suo abate. L'etimologia della parola "autorità" deriva dal termine latino augeo, cioè "aumentare", "far crescere". Una figura autorevole è tale perché fa in modo da "aumentare" il bene che c'è in te (per esempio: ti comanda - possibilmente spiegandoti il motivo - di non eseguire un'azione peccaminosa). Una figura autoritaria, invece, con la scusa dell'essere autorità ti utilizza come un oggetto. Pretendono da te mille cose - "prima di far questo e quello, devi chiedermi il permesso!" - perché ti trattano non come una persona da far crescere e "aumentare", ma come un oggetto da sfruttare. Tu entri nel mio movimento, e io ti concedo l'Onore di Appartenere al Movimento in cambio di ubbidienze da schiavetto. Eh, no: è una bidonata. La mia partecipazione al movimento ha valore (davanti a Dio e davanti alla Chiesa) solo se è un'occasione seria per aumentare la mia fede e la fede del mio "capo" (in qualità di "capo", è chiamato anche lui a santificarsi e ad aumentare la propria fede! non è che uno, in qualità di "capo" di una comunità, è automaticamente "non bisognoso di imparare, non bisognoso di crescere").

    Solo se si capisce questo, si capisce la differenza tra il legittimo sottomettersi all'autorità e lo stupido rendersi schiavi. Non ha senso seguire uno che ti utilizza. La vera autorità viene solo da Dio, e chi non ti conduce a Dio ti sta schiavizzando e sfruttando. Non basta imbottirti di prediche "ilSignore-ilSignore" per condurti a Dio. Non basta citare continuamente brani del Vangelo, scritti dei Santi, discorsi del Papa, citazioni dei Fondatori, eccetera. Il vero "movimento ecclesiale" può essere solo un aiutarsi a vicenda ad appartenere di più all'unica vera Chiesa e a far crescere la propria fede. Altrimenti è solo una "para-Chiesa", un'aggregazione di gente che si trastulla con robe chiesastiche per sentirsi "cattoliconi DOC".

    In sintesi, il rapporto fra "capo" e "seguace" dovrebbe essere basato sulla crescita spirituale di entrambi, non su una specie di Aristocratico Altolocato nel Club Esclusivo che ogni tanto elargisce qualche briciola al Nuovo Arrivato che Dovrà Fare la Gavetta.

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    1. Sempre rispondendo ad Aldo, mi permetto una parentesi. Molti movimenti hanno oggettivamente "qualcosa da nascondere". Il movimento del Focolare, tra gli "arcani" da nascondere, ha le cosiddette visioni del "Paradiso del '49" della fondatrice Lubich, una possibile esperienza mistica che la Lubich si guardò bene dal sottoporre al vaglio della Chiesa (cosa che ci autorizza a considerare la possibilità che siano state inventate oppure che siano state inganni del demonio, nonostante tutte le pie intenzioni e i bei contenuti). Le rivelava solo alla cerchia più stretta dei suoi fedelissimi, finché uno di questi, abbandonando il Focolare, ne parlò alla stampa.

      In tutti i movimenti ti diranno di seguire solo le fonti ufficiali, di non fidarti dei siti web "critici" o di "fuoriusciti", di non pubblicare sul web e sui social notizie della vita interna del movimento... In parte potrebbero aver ragione. Ma se hai qualche dubbio, i "capi" sono disponibili a parlarne con te onestamente e con franchezza? Oppure tuonano che non hai fede, tuonando magari ancor prima di sapere quali sono i tuoi dubbi?

      In un movimento normale, un "capo" - così come un qualsiasi altro membro - sarà sempre pronto a dirti l'equivalente di: "conta più la tua crescita spirituale che il tuo legame col movimento". Ma non te lo diranno mai, perché per bislacchi motivi (ivi inclusa l'istituzionalizzazione dei movimenti tanto voluta da Giovanni Paolo II che ne era così contento) c'è sempre la paura di perdere adepti e la foga di dover martellare per bene quelli che vogliono rimanere adepti.

      Quando ti dicono che i movimenti sono un dono dello Spirito alla Chiesa, è vero solo in parte. Caso per caso, di fronte ad ogni singola anima, possono essere un dono di Dio nella misura in cui hanno fatto riscoprire la fede, ma non sono un dono di Dio nella misura in cui hanno rifilato una fede anzitutto nei fondatori del movimento, per non parlare di quando ti hanno insegnato ambiguità o addirittura eresie, come nel caso del Cammino Neocatecumenale.

      E certamente non sono un dono di Dio quando considerano sé stessi come entità che la Chiesa gerarchica dovrebbe rispettare e incensare. Proclamarsi continuamente "al servizio della Chiesa" e poi condurre una propria "politica ecclesiale" di conquista e di invasione, non è un dono dello Spirito.

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    2. Grazie, by Tripudio, proprio poco fa il capo focolare di Cagliari mi ha risposto su Whatsapp, manco vi foste parlati, per dirmi che nella loro sede hanno alcune copie degli Statuti e una la posso prendere quando voglio, sono d'accordo che gli Statuti siano spesso noiosi o formali, quello del CNC l'ho letto perchè c'è nel sito ufficiale, e ne ho riportato le stese conclusioni. Per quanto riguarda le "esperiemze del 49", hai ancora ragione tu, io dopo 20 anni non ho ancora capito cosa siano state, ho letto un sacco di cose e le idee sono più confuse che mai, Chiara disse solo che il quel periodo ha avuto delle intuizioni spirituali, cosa vuol dire non lo so, sugli sviluppi del movimento che, nato nel 1943 era solo agli inizi, non è dato sapere di più di quel fatto, lo sapevano, forse, solo le prime compagne di Chiara e i vertici più alti. E' bello parlare con voi, sm i concedete altro spazio vi racconto alcune cose del CNC di Cagliari, ma sono solo varianti di tutto quello che già scrivete. Ci sentiamo in seguito Aldo dei focolarini di Cagliari

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    3. Ringrazio Aldo e ringrazio anche ByTripudio. Questi tuoi commenti in risposta ad Aldo li ho trovati molto belli e significativi, di una esemplare limpidezza e sarebbero sicuramente di ispirazione e chiarimento anche per altri se ne facessi un post a parte.

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    4. Ho riletto ora con attenzione i commenti di Tripudio. Davvero sarebbe utile per tutti i lettori del Blog farne un post a parte.

      Non ho approfondito mai più di tanto gli altri movimenti nati dopo il C.V.II ed ho trovato molto interessante quanto Aldo dei focolarini di Cagliari ci racconta. Utilissimo il confronto e le similitudini che se ne traggono. Ritengo che, alla fine, la pretesa di laici "ispirati" - insofferenti più o meno a un vaglio serio e approfondito da parte della Chiesa - di autogestirsi o addirittura di gestire, attraverso il movimento di cui sono a capo, la stessa Chiesa (in proporzione alla propria espansione, che diventa per questo una priorità assoluta) sia uno degli aspetti più inquietanti, che rendono le "nuove realtà ecclesiali" pericolose e dannose piuttosto che fruttuose e profittevoli per la Chiesa stessa.

      Pax

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  26. Se gli statuti pongono il Cammino nella Chiesa, i FATTI, cioè la realtà, lo pongono fuori dalla cattolicità.
    Non sta certo a dei laici dare la patente ufficiale del'eretico a qualcuno, ma ciò che è EVIDENTE lo è forza dei FATTI.

    L'ufficialità ha un senso pastorale, ma se il Cammino non ubbidisce alle norme della Chiesa, anche se i "documenti" ufficiali non riportano il timbro dello scisma avvenuto, per i FATTI lo scisma è già consumato.
    E i fatti sono reali come la teoria.

    Un ladro è un ladro anche prima del processo e anche se il giudice lo assolve.
    La giustizia ordinaria deve fare il suo corso ma secondo le regole, perché deve essere garantista. Ma il garantismo non cambia i FATTI: il ladro rimane sempre ladro, indipendentemente se viene scoperto.

    E come un ladro più insiste a rubare più ha la possibilità di finire in galera, così il Cammino: più insiste a disubbidire, prima arriverà il giorno della resa dei conti con la Gerarchia, quella vera.
    Prima o poi i cammianti dovranno scegliere ed è bene che si preparino: o il Cammino fin qui conosciuto, ma fuori dall'ecclesialità, o il Cammino degli statuti, molto diverso da quello che vivono ora.

    Per questo penso che la cosa migliore per salvare il salvabile e venire incontro pastoralmente alle anime, sarebbe quella di COMMISSARIARE il Cammino.

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  27. Nel condizionare i suoi adepti il Cammino gioca molto sul linguaggio e sul significato delle parole e delle espressioni.
    Ma se la manipolazione del linguaggio è un metodo molto adatto per condizionare, ha la "controindicazione" di evidenziare gli errori, soprattutto quando ci si esprime in un idioma, come quello italiano, particolarmente ricco di termini, espressioni e sfumature.
    Sarà forse per questo che Kiko si esprime quasi sempre a braccio, cosicché se anche dice (e le dice eccome) cavolate ed eresie, può sempre dire che non voleva dirle, tanto più che perfino i mamotreti non sono mai stesi messi in una forma leggibile da tutti, ma sono solo stati sbobinati.

    E' un fatto che nel Cammino si usa un linguaggio estremamente povero e limitato, sempre drastico e senza alcuna sfumatura. Una povertà evidenziata benissimo da una lingua invece molto espressiva, ma che è utile a far passare concetti superficiali si, ma che devono arrivare chiarissimi, come fossero ordini indiscutibili e verità da credere come avidenti.
    E questa è un'anomali. Tanto più che l'interpretazione che si da a certe espressioni sono sempre identiche ovunque.
    E' come suonare la stessa nota, con lo stesso strumento e nello stesso modo: deve entrare nel cervello.

    Prendiamo ad esempio il termine GERARCHIA usato dal camminante amico di Aldo per indicare i suoi "responsabili".
    Se si usa questo termine e i "gerarchi" si comportano come dei sergenti di ferro con la caratteristica, però, di credersi ed essere creduti sempre ispirati dallo Spirito Santo, è facile convincersi sempre più che il Cammino ha una vera gerarchia e che questa ha l'imprimatur da Dio stesso.

    Esagero? Molti FATTI sembrano dimostrare che non esagero. Ad esempio certe famiglie mandate letteralmente allo sbaraglio come itineranti in "terra di missione".

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  28. Visto che questo blog si occupa del Cammino neocatecumenale vado un po' fuori tema, ma vorrei mettere un link per Aldo che fa parte dei focolarini di Cagliari. Perché se si segue un movimento,soprattutto all'interno della Chiesa (ma è una regola generale),bisogna avere più informazioni possibili.

    https://www.corriere.it/cronache/21_gennaio_04/chiara-lubich-versione-fuoriusciti-ignorati-abusi-movimento-disposti-ad-ascoltarli-2a52a5b4-4e70-11eb-80d3-dd4bb2b89fab_amp.html#referrer=https%3A%2F%2Fwww.google.com&amp_tf=Da%20%251%24s

    Frilù

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    1. Ho letto il link di Frilù, conoscevo già l'argomento, in particolare l'intervento di Renata Patti, su youtube c'è una sua intervista e anche un libro che ha scritto sulla sua esperienza come ex. Stesso discorso per Marisa Bau. Mi ha sorpreso che il movimento abbia risposto alle critiche, perchè in genere non lo fa mai. Tempo fa c'era sul web il sito "Sacro Profano" gestito da una ex focolarina di Cagliari che non conosco perchè andò via nel 1986, io sono entrato nel 2000, le scrissi e mi accolse bene, lodando il mio spirito critico che non vedeva in altri che le hanno scritto e ai quali ha risposto in termini duri. Ne parlai in comunità e mi hanno criticato moltissimo : dicevano che la conoscevano ed era una mezza matta; che dovevo avvisarli prima di scrivere, che i siti critici non si devono leggere perchè gestiti da ex che hanno il dente avvelenato per le cose subite (quindi hanno ammesso che siano avvenute). Qualcuno ha detto : non conosco quei siti e non li voglio conoscere, altri : li leggerò e poi ti dico che ne penso, e non l'hanno fatto, ho scritto persino al centro di Rocca di Papa dov'è la presidenza, ben due volte, mai risposto. Uno mi disse che non si risponde perchè gli ex non si riescono a convincere e viceversa. Insomma, la morale è che io ci sono 20 anni nei focolari e ci rimango perchè non mi è accaduto niente di negativo, però non sopporto questi atteggiamenti e l'ho rimarcato e questo mi ha messo in cattiva luce, tanto che sono rimasto un semplice aderente senza alcun incarico e a cui non fanno fare niente, solo riunioni, qualche convegno, cose di poco conto. La fiction su Chiara mi è piaciuta molto, però riguardava il primissimo periodo, quello mitico, diciamo cosi. Anche nel CNC il primo periodo di Kiko coi baraccati era avvolto in una aureola semi-mistica, i problemi son venuti dopo quando vennero a Roma a diffondere il CNC, mi è sembrato di capire. Per la cronaca il sito Sacro Profano è stato cancellato, la ex l'ho contattata e mi ha detto che alcune persone le hanno consigliato di farlo, non mi ha detto chi erano e perchè. Per dire....avrei tantissime cose da dirvi,se volete, ma vi volevo parlare in seguito dei CNC su cui so alcune cose. Aldo

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  29. Rispondo a Luigi.

    1) di alternative al Cammino ce ne sono tante, e ognuno valuterà caso per caso l'alternativa migliore. Noi qui ci limitiamo a suggerire di cominciare a riprovare con la vita di parrocchia. Tantissime parrocchie vivono una tragica desolazione spirituale; altre sono ancora tutto sommato luoghi dove si possono vivere i sacramenti e qualche attività caritativa o spirituale che non siano banali attivismi. Inoltre, non esistono solo le parrocchie propriamente dette, ma anche quelle affidate a ordini religiosi; una parrocchia guidata da francescani può essere per esempio occasione per riscoprire gruppi di preghiera e terziari. (Può essere anche occasione mancata se i francescani in questione fanno solo "ordinaria amministrazione").

    In particolare facciamo notare che se uno esce dal Cammino, è grosso modo già allergico a certi scenari bigotti (l'onnipresenza di certi laici a far da capetti, l'autoriduzione del prete ad animatore ornamentale, eccetera), e quindi se la parrocchia non lo aiuta, andrà altrove.

    Il tutto, con sullo sfondo il tragico scenario della Pandemia Permanente. Infognarsi in una realtà come il Cammino solo per trarne compagnia, è come comprare prodotti dannosi per la salute solo perché hanno una bella confezione.

    2) qualora il Cammino venisse scomunicato, i fratelli di comunità si ritroveranno costretti a scegliere da che parte stare: dalla parte della fede, o dalla parte della scomunica. Chi abbandona volontariamente e coscientemente la fede, in fin dei conti se li merita i mali che riceve dalla setta. Certo, condanneremmo ugualmente le ingiustizie della setta. Ma a quel punto sarebbe inutile prendersela contro solo una delle tante aggregazioni anticattoliche che calpestano i propri adepti.

    Il problema col Cammino nasce dalle sue eresie e dai suoi strafalcioni liturgici. Dal punto di vista teologico, chi calpesta i "diritti di Dio" (per esempio riducendo la liturgia a una carnevalata), inevitabilmente calpesterà i "diritti dell'uomo". Professare eresie finisce sempre per fomentare il male e l'ingiustizia. Il male e l'ingiustizia ci saranno sempre e ovunque, ma l'inquinare la fede comporta inesorabilmente il promuoverli. Gettar luce sulle nefandezze del Cammino non può non cominciare dalle storture liturgiche e dottrinali.

    3) lo scopo del blog, come già detto sopra, è contribuire ad informare. Non è mica obbligatorio leggere questo blog per informarsi sul Cammino. Per questo uso termini come "informare", "gettar luce", "mettere in evidenza".

    L'uso degli pseudonimi è una necessità per vari motivi. Il primo, è che gli zelatori dell'idolo Kiko sono convinti che mentire e ingannare sarebbero strumenti santi, qualora adoperati per difendere il Cammino e i suoi autonominati "iniziatori". Ne consegue che effettuare mobbing, doxxing, stalking, eccetera, per loro sarebbero strumenti altrettanto santi se diretti contro chi ha osato gettar luce sul Cammino.

    Un caro amico sacerdote, don Ariel, ha pubblicato poco più di un anno fa presso le Edizioni Isola di Patmos un dettagliato saggio intitolato La setta neocatecumenale. È bastato il titolo a far imbufalire tutti i decerebrati kikos zelatori del proprio idolo spagnolo, per aggredirlo verbalmente in pubblico e in privato, diffamarlo e calunniarlo. Se si fosse firmato con uno pseudonimo, se la sarebbero presa ugualmente, avrebbero fatto le stesse cose.

    Invece no: don Ariel ci ha messo il nome, la faccia e la reputazione. Nessun kikos si è domandato se quel titolo fosse provocatorio o spiegasse il contenuto. Nessun kikos si è domandato perché mai nel pubblicarlo l'autore ha posto sul tavolo nome, faccia e reputazione. Giudicano temerariamente senza leggere e senza informarsi.

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    1. Vedete, anche il più convinto convintissimo dei seguaci di una setta, quando si accorge che esistono molte critiche che convergono su alcuni punti, dovrebbe cominciare a farsi qualche domanda.

      Per esempio, se le critiche vertono sui soldi, dovrebbe cominciare a chiedersi: ma se smetto liberamente di versare soldi alla setta, i capi se la prendono a male?

      Nel caso del Cammino la risposta è: "sì, se la prendono a malissimo". Per i capicosca della setta neocat, il Fratello di Comunità è praticamente un sacchetto col simbolo "$" sopra che deve «mollare il malloppo» (testuali parole di Kiko Argüello: «se ti ascoltano si convertono, e se si convertono devono mollare il malloppo!»).

      Per questo abbiamo invitato i fratelli di comunità (che qui hanno sempre recitato lo slogan delle offerte "libere, nessuno mi obbliga, sono tutte liberissimamente liberissime!") ad annunciare in comunità che non verseranno più un centesimo. Oppure, a versare la propria "Decima" ad una qualsiasi opera cattolica (per esempio un monastero di clausura che non c'entra niente col Cammino): Dio vede che doni con gioia, i cosiddetti "catechisti" vedono invece l'ammanco di cassa, poiché conoscendo l'entità del tuo stipendio avevano già messo a budget perfino la Decima della tua tredicesima...

      È anche vero che in molti altri movimenti ecclesiali i capi "si abituano" alla tua libertà. Non ti impongono di dare Decime, ti invitano a donare liberamente, ma se tu liberamente versi un euro al mese per i primi undici mesi dell'anno, e a dicembre non versi niente, i capi cominceranno a lamentare che manca un euro in cassa e che c'è qualcuno che non sta facendo il suo dovere...

      I capi di ogni movimento dovrebbero essere i primi a considerare dono della Provvidenza le libere offerte dei fedeli. "Provvidenza" significa che oggi il dono c'è, domani potrebbe non esserci (oppure esserci molto più grande), e in tutti i casi va fatto fruttare per il Signore il poco che c'è, senza avanzare pretese, senza "mettere le mani in tasca" ai seguaci. Il Cammino "ti mette le mani in tasca": stanno sempre a parlare di Mammona, di raccolte fondi, di "necessità", Kiko sta sempre a bussare a denari altrimenti (parole sue) «si ferma l'evangelizzazione»... Chiaro che quando si comportano così non ci tengono al Dio Uno e Trino, ma solo al dio quattrino!

      Per questo, anche quando parlano a favore del ritorno della normalità nella vita di fede (poter finalmente frequentare chiese senza tremila limitazioni, eccetera), lo fanno perché il loro fiume di denaro è rinsecchito. Per loro non conta la tua salvezza, per loro non conta la tua crescita spirituale, per loro non conta la tua serenità familiare, sociale, religiosa: vogliono un ritorno alla normalità perché dall'inizio dell'Era dei Lockdown Perpetui stanno incassando molto meno.

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  30. Caro amico tu dici che Kiko non ha mai riconosciuto gli errori, perchè voi li avete riconosciuti?E ne avete commesso tanti, tante bugie, mistificazioni.Non mi puoi chiedere ciò che tu non vuoi fare.

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    1. I madornali errori di Kiko contro la fede cattolica sono così tanti che basta pescare a caso per trovarne.

      Un esempio lampante: subito dopo il termine della GMG 2013 a Rio de Janeiro, il laido laiko Kiko Argüello convocò i giovani kikos per impartire loro una lezione di kikismo-carmenismo. Mentre parlava dei peccati mortali contro il sesto comandamento (suo chiodo fisso), affermò testualmente che il Signore te li ha già perdonati e che poi «domani, se vuoi, li sigillerai» nel sacramento della confessione. Cioè ha detto che la confessione dei peccati mortali sarebbe facoltativa ("se vuoi") e rinviabile a piacere ("domani, se vuoi..."), come se il sacramento fosse un'optional, come se Nostro Signore non avesse detto «e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi».

      Per di più Kiko aveva premesso che per essere perdonati «ora (in questo momento)» era sufficiente «accettare che Cristo è morto per i vostri peccati».

      Il nostro amico Lino, preoccupato per la salute spirituale di quei giovani, scrisse a padre Angelo, curatore del sito web Amici Domenicani, che rispose spiegando l'errore e l'equivoco di Kiko.

      In questo caso è facilissimo riconoscere l'eresia di Kiko. Anche un bambino del primo anno di catechismo capirebbe che Kiko sta banalizzando la confessione dei peccati mortali.

      Invece, i kikolatri lì presenti, sono rimasti come tanti babbei ad ascoltare l'eretico sciorinare le sue velenosissime elucubrazioni. Non c'è stato nessuno che si sia alzato, non dico per spernacchiarlo come meritava, ma almeno per andarsene via: sono rimasti tutti lì a seguirlo fino alla fine, e magari al ritorno avranno pubblicato sui social la solita manfrina di slogan "aaah, l'incontro che ti cambia la vita, aaah, il suscitatore di vocazioni, aaah, che bello che bello che bellissimo, aaah".

      Certamente fra quei giovani kikos c'erano tutte e tre le categorie rappresentate:

      - quelli in buona fede, che si illudono di star ricevendo dal Cammino benefici spirituali e di poter efficacemente lottare per migliorarlo dall'interno;

      - quelli profondamente stupidi, che quando Kiko contraddice il Catechismo danno torto al Catechismo e ragione a Kiko (immagina un esercito di pasqualoni che si dà l'autorizzazione a peccare perché "siamo tutti peccatori, mi faccio schifo, e poi quando il Signore mi toglie la mano dalla testa ne combino di ogni!", comunicandosi con la coscienza sporca di peccati mortali perché tanto Don Kikolone ha detto che la confessione è facoltativa e rinviabile a piacere);

      - quelli in cattiva fede ma che sanno bene che a recitare la parte del perfetto kikos otterranno comodi privilegi all'interno della setta (anche contro il sesto comandamento; ormai è un meme neocat diffusissimo "andare alla GMG per trovarsi una fidanzata" e occasioni varie di peccato).

      Mi si potrà obiettare che anche in altri ambienti ecclesiali possono succedere le stesse cose. Verissimo. Ad ogni auto potrebbe capitare di grippare il motore. Ma se tutte le auto di una certa marca e modello il motore si grippa tutti i santi giorni, qualche dubbio sul costruttore ti viene, no?

      Non so immaginare quale è stato l'ultimo anno in cui sono partite nuove comunità neocat fatte di gente sana di mente e in buona fede. È da molti anni che la verità sul Cammino è venuta a poco a poco a galla ovunque, anche tra il clero. E pertanto un parroco che lo appoggi o un fedele che vi aderisca, o sono stupidi (nel senso di veramente incapaci di valutare il grave problema), o sono ricattati (nel senso di paura di perdere qualche vantaggio), o sono in malafede (nel senso che intendono proprio approfittarne).

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    2. Carissimo anonimo,
      mi spieghi tutta questa riluttanza? Non è che hai paura che scrivendo qua qualcosa "contro" Kiko qlc poi ti possa pubblicamente accusare durante qualche risonanza?

      No, perchè è l'unica spiegazione possibile. Chiedere sempre qlc in cambio (a me dissero in tempi non sospetti, "no, ma tu non devi più scrivere in quel blog"...come se si potessero arrogare il diritto di dirmi dove e quando scrivere), è indice di poca maturità umana e cristiana nonchè, fattelo dire, di pusillanimità.

      Kiko, non è forse un uomo? Non sbaglia forse? Neppure involontariamente?
      Lasciamo stare le questioni dottrinali. Citiamo FATTI CONCRETI: secondo te Kiko ha sbagliato a difendere reiteratamente Apuron? Ha sbagliato a metterlo in prima fila sul palco in occasione del cinquantesimo del cammino a Roma dopo che lui era stato condannato dalla Santa Sede 2 VOLTE.

      Secondo te ha sbagliato o no? Coraggio, questa cosa la puoi dire senza "chieder nulla in cambio". Ti farebbe solo onore.

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    3. Anonimo delle 15:57

      prima di sparare sentenze dovresti dimostrare quando abbiamo mentito e su cosa. Dì fatti concreti.
      Va bene, campa cavallo che l'erba cresce!!!

      Non si può chiedere di fare ciò che non si vuol fare per primi?

      Bene, vallo a dire a Kiko:
      Egli non può pretendere l'obbedienza, la decima, che ci si umili davanti ai nemici da nessuno dei suoi seguaci perchè lui non fa nessuna di queste cose.

      Pax

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  31. Ancora qualcuno insiste sulla dottrina, mi chiedo se costui abbia capito quale sia la vera natura della Chiesa?La Chiesa è sale, luce, lievito, segno e testimonianza dell'amore per Dio e della comunione con lui e con i fratelli e sorelle.La Chiesa non è la fondatrice di una filosofia o ideologia, non si basa sulla conoscenza, altrimenti saremmo gnostici, non cattolici.Il demonio conosce la dottrina meglio del miglior teologo, satana conosce la Sacra Scrittura benissimo.Potete conoscere benissimo la dottrina cattolica, ma non essere per nulla cristiani, conosco degli professori di teologia che sono atei.Accusate il Cammino di gnosticismo, in effetti gli gnostici siete proprio voi che onsistete tanto sulla conoscenza, perchè pensate che più si conosca la dottrina, più si sia cristiani, era il pensiero, appunto degli gnostici.Siete in grave errore.

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    1. Sono d'accordo con te sulla vera natura della Chiesa, segno dell'amore di Dio, e sul fatto che non basta conoscere la dottrina della Chiesa per essere cristiani, infatti alcuni Santi come Santa Maria Goretti non erano istruiti (lei aveva frequentato solo il catechismo della prima Comunione) ma hanno comunque dato una grande testimonianza di perdono e di carità evangelica,perdonando il proprio assassino sul letto di morte a soli 12 anni, augurandosi di trovarlo un giorno in Paradiso; un'altra prova che non bisogna aspettare 40 anni di Cammino per essere adulti nella fede, e soprattutto ti dimostra come sia sbagliato chiedere perdono a chi ci ha fatto del male solo per averlo giudicato (come avviene nelle comunità). Non penso affatto che più si conosca la dottrina più si è cristiani, ma è importante conoscere almeno le basi della dottrina cattolica per evitare di farsi ingannare; credo che almeno il Catechismo della Chiesa Cattolica sia di base per ogni cattolico, e che se si leggessero le fonti della Chiesa si scoprissero molti errori dottrinali delle predicazioni pubbliche di Kiko, che infatti richiamano molto la dottrina protestante.

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    2. Vedi carissimo anonimo,
      qui non si parlerebbe di determinate cose se non fossero gli NC in primis ad utilizzarle. Sono gli NC che dicono: "i cristiani della domenica sono ignoranti sulle cose di fede e sulla Bibbia". Peccato però che, come dice più in basso Valentina, in realtà nel cammino si confondano le idee.

      Dicono di formare cristiani adulti, ma poi non sanno quali sono i peccati mortali (ovvero quelli che uccidono l'anima e necessitano di confessione sacramentale) e che vanno confessati. E la confessione non è quel ridicolo elenco di peccati che fanno al sacerdote il quale non si può permettere di dare "indicazioni spirituali" perchè quello è lavoro del catechista.

      Sono loro che, quando vanno "missionari", parlano dei cristiani presenti come degli ipocriti mentecatti (non conoscono la resurrezione) anche se magari hanno di fronte i rifugiati iracheni che hanno avuto davanti quelle belve dell'Isis. No, sono dei mentecatti perchè non sono neocatecumenali. Complimenti.

      Sono loro che dicono che "solo nel cammino si studia la Bibbia". Peccato che magari sono capaci di trovarti al volo il brano dove si parla del Re Ezechìa, ma poi quando GEsù parla di "odiare il padre e la madre" dicono che si deve interpretare LETTERALMENTE. (lo ha detto Kiko stesso questo dicendo che la Chiesa..LA CHIESA..aveva snaturato quel passo. Rendiamoci conto).

      Il punto non è la conoscenza, ma il SENTIRE CON LA CHIESA. Cosa che il cammino SI RIFIUTA DI FARE ed INSEGNA A NON FARE.

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    3. I problemi gravissimi del cammino non sono solo liturgici, ideologici e dottrinali ma sono prevalentemente umani.
      Questi signori distruggono le famiglie, invadono il foro interno delle persone, pretendono obbedienza, pretendono denaro, pretendono di essere ispirati dallo spirito santo.
      Pretendono di conoscere la volontà divina e pretendono di garantite la salvezza e la vita eterna.
      Questi signori hanno messo Dio al loro servizio e si spacciano per loro rappresentanti divini.
      Introducono concetti e simboli ebraici, concetti Protestanti, concetti Evangelici e pentacostali spacciandoli per rivelazioni e dottrine cristiane.
      Questi signori affermano senza vergogna che Gesù Cristo è un senplice profeta che i Santi non esistono, che il diavolo é il loro padre e che il peccato è necessario ed inevitabile.
      Praticano un perdono inverso, dove il giudizio è la verità vengono confusi e ridotti alla stessa cosa.
      Nel CN il giudizio è proibito e automaticamente porta al dovere di chiedere perdono.
      Solo Kiko ed i suoi catechisti laici neocatecumenali sono esentati fa questa pratica del perdono, perché, anche quando giudicano nella maniera più becera possibile ed immaginabile affermano senza vergogna che quello che dicono è verità è non giudizio.
      Kiko ed la sua gerarchia di catechisti laici neocatecumenali affermano senza vergogna di essere ispirati direttamente dallo spirito santo ed in nome di questa ispirazione pretendono obbedienza dai loro adepti.
      Questi signori ed il loro capo pretendono di non sbagliare mai, pretendono di dire sempre la verità, dettano regole e regolette astruse che cambiano continuamente quando è come gli fa comodo.
      Spesso sono ignoranti come cocuzze e si vantano della loro ignoranza che secondo loro li rende migliori, più liberi e veritieri degli altri.
      Sono pappagalli di Kiko, ripetono quello che dice il loro padrone e campano sulle spalle della gente.
      Questo succede nel CN, lo so io e lo sapete voi, il resto è noia.

      LUCA

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  32. Vuoi sapere la verità? In anni e anni di approfondimento nelle salette riuscite solo a confondere le idee delle persone sulle cognizioni fondamentali insegnate con il catechismo della prima comunione ed anche sulla necessità di allontanare una vita di peccato per vivere in grazia: dopo 30 anni di Cammino sfornate persone in grado di belare 'Dio ci ama come siamo' e 'non giudicare': che bel risultato!.
    Per quanto riguarda la conoscenza di Satana della Sacra Scrittura ti do perfettamente ragione: conosco un tizio che appoggia il tomo della Bibbia persino accanto alle bottiglie di whisky per non separarsene mai ed è un perfetto strumento del demonio.

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  33. Anonimo camminante delle 16 e 11:

    per cui per te il Catechismo della Chiesa Cattolica non conta? E per te San Paolo esagerava nel raccomandare la sana dottrina?
    Tipico sintomo di deriva protestante.

    Il tuo grave errore è che, invece di unire, separi: invece di unire la dottrina e la conoscenza, o, se vuoi, la carità e la verità (espressione cara all'Apostolo Giovanni), le contrapponi.
    Ma il tuo errore, oltre a essere grave, è anche ridicolo, non da cristiano "maturo", ma da "principiante", se mi si passano questi termini che io stesso non amo usare perché di questi tempi facili a portare equivoci.

    E' come se una persona definisse Kiko un imbrattatele e un'altra uno strimpellatore di chitarra e i due si accusassero a vicenda di non conoscere il vero Kiko, ma un impostore.
    Ma è assurdo contrapporre il Kiko imbrattele allo strimpellatore come fossero 2 persone diverse!
    Kiko è l'uno e l'altro insieme.

    Anzi, come non puoi conoscere intimamente Dio se non ne conosci anche la volontà e non puoi conoscere la vera natura della volontà di Dio se non conosci il suo amore, così la personalità bizzarra di Kiko emerge pienamente solo se ti disgusti davanti a una sua "icona" ascoltando un dei suoi canti tanto elementari quanto strazianti (a parte qualcuno che, però, pare non sia opera sua).

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    2. Una precisazione all'anonimo del Cammino:

      la dottrina cattolica non c'entra NULLA con la conoscenza gnostica.
      Infatti, sebbene la gnosi, per le sette gnostiche, era una forma di conoscenza superiore dovuta al divino, era vista in contrapposizione alla Rivcelazione cristiana.
      I movimenti gnostici avevano un'altra dottrina, una dottrina dal carattere fortemente iniziatico ed ESOTERICO.
      La gnosi perciò non ha nulla a che fare con la dottrina cattolica e ha molto a che fare con gli ARCANI del Cammino.

      La testimonianza dell'amore di Dio non ha nulla a che fare con tappe, scrutini e arcani.
      La Chiesa crede che la luce di cui parli è opera della GRAZIA (che deve essere corrisposta) e non opera di un cammino iniziatico per pochi eletti a cui si deve corrispondere unicamente con l'ubbidienza cieca e assoluta ai "catechisti".

      Nella Chiesa l'iniziazione si riceve attraverso i corrispettivi SACRAMENTI, non attraverso un cammino inventato da Carmen e ritoccato da Kiko!

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    3. Evidentemente non comprendi quanto scrivo, non ho affatto detto che il Catechismo non conta, io lo consulto spesso e lo conosco molto bene, studio teologia.Ma non è certo la conoscenza culturale o teologica che fa il cristiano.E' cristiano chi ha lo Spirito di Cristo (Rm 8,9-10) tanti santi conoscevano poca teologia, ma avevano lo Spirito di Cristo.Figurati se posso disprezzare la conoscenza o la dottrina, dico solo che se non hai la carità non ti serve a nulla(1 Cor. 13,1-13).Io non contrappongo proprio nulla, ma se la conoscenza della dottrina non mi porta alla comunione con i fratelli, ma mi mette nel giudizio e mi porta alla contrapposizione verso gli altri, non è autentica, è solo ideologia. Credi che il giudizio di Dio sulla nostra vita sarà sulla dottrina che avremo professato o sulla carità?Mi spieghi perchè presti tanta attenzione a Kiko?Per me è solo un fratello che è stato strumento nelle mani di Dio, ma i suoi difetti, i suoi peccati cosa mi interessano?Appartengono alla sua coscienza, ha dato la sua vita per questa opera che è il Cammino e per questo gli sono grato, poi se ha commesso peccati o errori ciò riguarda la sua coscienza e sarà Dio a giudicarli.Tu perchè ti occupi di lui?Non credo tu sia perfetto o sbaglio?

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    4. Anche se la domanda non è rivolta a me, ti posso rispondere così: come continuo a ripetere nei miei commenti, nessuno può giudicare Kiko come persona, perchè solo il Signore conosce il suo cuore, ma si può parlare di Kiko in quanto personaggio pubblico; se le sue esternazioni pubbliche causano confusione o divisione è giusto parlarne per chiarirle; in alcune cose tutti gli diamo ragione, come per quanto rigurda la difesa della famiglia o la battaglia contro l'aborto, ma altre cose che dice non sempre sono in accordo con la dottrina della Chiesa, un esempio su tutti è il discorso dell'apertura alla vita ad oltranza, che la Chiesa condanna promuovendo invece la genitorialità responsabile

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  34. Vorrei fare un intervento su un punto che...:
    Il demonio conosce la dottrina meglio del miglior teologo, satana conosce la Sacra Scrittura benissimo.

    Purtroppo, ecco che si va sempre lì, ovvero: colui che mi è nemico è indemoniato, indemoniato a priori, perché io so e vedo Satana, conosco Satana, so come si muove Satana, ecc, ecc.
    Ma, peccato, che Satana è il prossimo che mi sta sulla pancia, ovvero colui che non sopporto( o a torto o a ragione ) diversamente, se io offendoo giudico pesantemente, ecc, ecc, ecco che lo Spirito Santo mi ha ispirato, e via dicendo.
    Così è un pò a tutti i livelli, un pò ovunque.
    Di certo gli errori ci sono, ovunque,ripeto ovunque, ma stare lì ed associare ogni cosa a Satana: mi sembra che si sta esagerando.

    Vi auguro a tutti, a tutti, un buon anno sereno e pieno di ogni bene nel Signore Gesù.

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  35. Uno vorrebbe andarsene a dormire che è già tardissimo e si ritrova un commento sgangherato come quello delle 21:22 che non si capisce dove vuole andare a parare. Vuole forse dire che noialtri saremmo "il demonio"? Ci sta "giudicando"?

    Voleva forse intendere che conoscere la dottrina significa diventare un po' uguali al demonio? Allora perché Nostro Signore ha investito la miglior parte del suo ministero terreno a insegnare?

    Poi, cosa diavolo significa che "satana è colui che non sopporto?" Significa che il cretineocatecumenale non crede all'esistenza degli angeli? (angeli di Dio e angeli decaduti). Sapete, gli angeli sono creature di Dio, creature puramente spirituali, non sono "colui che non sopporti".

    "Colui che non sopporti" è un essere umano che tu non sopporti. Questa non sopportazione è interna alla tua anima (quello lì potrebbe perfino non sapere che non lo sopporti) - e non è neppure detto che sia peccaminosa (il fatto che io non sopporti Tizio e Caio non implica che io compia azioni malvage contro Tizio e Caio).

    Insomma, è la solita truffa neocatecumenale dell'adoperare parole del lessico cristiano per indicare realtà completamente diverse. Chiamano "Eucarestia" le loro carnevalate che parodiano la Messa cattolica, e perciò c'era da aspettarselo che chiamassero nientepopodimenoche "satana" «colui che non sopporti».

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  36. E che forse nel blog è stato mai detto che è la "conoscenza culturale o teologica che fa il cristiano"?
    Perché dal tuo sconclusionato intervento sembra che tu accusi il blog di questo.
    Rileggitelo: forse sei tu che non hai capito bene quanto hai scritto.

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    1. In riferimento all'ANONIMO delle 22 e 19

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    2. Questo Anonimo non andrebbe neanche considerato. Egli si getta da solo la zappa sui piedi. Ma chi è che tira in ballo sempre il demonio per ogni cosa che gli va di traverso? Non è forse Kiko?
      Ti giustifico solo perchè credo che tu non lo abbia conosciuto di persona. Come me.
      Intanto basta scorrere le sue catechesi di ben 50 anni di predicazione, per scoprire che chiunque si discosta dalla retta via, quella che lui indica agli adepti ben inteso, egli dice chiaramente che CIO' AVVIENE PERCHE' E' STATO INGANNATO DAL DEMONIO, E' PREDA DEL DEMONIO.

      Ma di cosa parli, Anonimo sprovveduto?
      Chiunque osi mettere in dubbio le sue profezie, e mi riferisco a quelle che profonde a piene mani ad personam, quando non ci si allinea alla perfetta obbedienza che egli impone, è - a detta di Kiko - un demonio. Ma come si permette? Ma, dimenticavo, lui ha, senza dubbio alcuno, lo spirito santo (che non mi riesce di scrivere maiuscolo).

      Questa accusa che ci rivolgi sale imperiosa dal tuo subconscio, plasmato da anni di kikiana predicazione.
      E così fate tutti lì dentro: quando le scarpe vi vanno strette, quando non riuscite a confrontarvi con chi vi porge argomenti diversi dalle vostre consuete pappardelle monocorde ecco che tirate in ballo il demonio. Comodo, vero?

      I demoni sono gli altri e i santi siete voi. Questa la vostra verità di fede.

      Valentina e altri qui stavano cercando solo di farti riflettere sul fatto che Kiko per primo dovrebbe dare esempio riconoscendo i suoi errori, che non sono neanche pochi, e ravvedersi.

      Ma già, tralasciavo che per lui e per voi Kiko è il padreterno.
      Ma smettetela, una buona volta!

      Pax

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  37. Tu scrivi:

    Mi spieghi perchè presti tanta attenzione a Kiko?Per me è solo un fratello che è stato strumento nelle mani di Dio, ma i suoi difetti, i suoi peccati cosa mi interessano?Appartengono alla sua coscienza, ha dato la sua vita per questa opera che è il Cammino e per questo gli sono grato, poi se ha commesso peccati o errori ciò riguarda la sua coscienza e sarà Dio a giudicarli.Tu perchè ti occupi di lui?Non credo tu sia perfetto o sbaglio?
    _______________

    Discutibile è, tanto per iniziare, la bontà dell'opera di Arguello. E è molto evidente che abbiamo diversi punti di vista, alla resa dei conti, sulla validità del Cammino Neocatecumenale per cui il vostro Kiko avrebbe dato la vita ( o l'ha guadagnata? Anche qui i nostri pareri si discostano, se consenti libertà di pensiero!).

    Ma poi gli svarioni di Kiko - che sono talmente tanti che è impossibile contarli, basta scorrere le pagine di questo Blog, ce ne ha dato di materiale! Non riusciamo a stargli dietro, pur facendo del nostro meglio - dal momento che compromettono la vita altrui che egli governa con autorità inaudita, CI RIGUARDANO ECCOME!

    Finchè fossero rimasti un fatto suo privato Ok, padronissimo di rendere conto solo alla sua coscienza. Ma dal momento che ha riversato i suoi copiosi errori su un popolo numeroso di persone, egli ora deve renderne conto eccome, e non solo a noi.

    Alcuni qui gli son stati dietro per 30 anni della loro vita.
    Non pensi che si abbia voce in capitolo? Sì o no?

    Pax

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  38. Sono anonimo delle 21:22.
    Premetto: Mi scuso di aver scritto in maniera poco chiara, ed ho fatto degli errori, ma sono qui a spiegarmi.
    Volevo intendere questo, spero di riuscire a scrivere bene.

    Nell'ambito neocatecumenale, e no solo, ma loro in particolare modo, è una loro caratteristica di base, quando questi neocatecumeni ( per neocatecumeni intendo tutti coloro che fanno parte del partito talebano dentro l'ambito ( per talebano, senza offese, intendo tutti coloro che seguono un certo modo di fare che è troppo radicale)sono abituati a tirare fuori il demonio. Ovvero, tu ( persona che non gli stai simpatica per un qualsiasi motivo)che mi contrasti sei il demonio, cioè io ( neocatecumenale ripeto talebano)quando mi sento non a mio agio, verso ciò che mi sta accadendo, ecco che a questo punto c'è il demonio dietro. E siccome c'è il demonio dietro alla persona che mi crea questo disagio ( ho usato nel commento precedente il termine "mi sta sulla pancia")ecco che automaticamente tu persona sei un demonio. Per cui si tende a vedere il demonio ovunque, ovvero in colui che non ci presta attenzione mentre lo catechizziamo ( tant'è che usano pensare che sono degli eletti, solo loro, per cui loro portano il Verbo e la Verità, ma solo loro, per cui chi non gli presta attenzione in quel momento è sotto influsso di satana), in colui che fa cose estranee al nostro modo di vedere, colui che dice cose estranee al mio modo di sentire. Così a tutti i livelli, ed ho notato che non solo loro usano questo metodo, ma è diffuso in giro tra i credenti. Come si usa dire: si demonizza il prossimo.
    Per cui volevo intendere questo: Peccato ( nel senso che si sbaglia nel pensare così) che il demonio sia solo il prossimo che non amo, invece, io ( neocatecumenale talebano) quando faccio errori ( giudico pesantemente, do dell'indemoniato al prossimo,uso la vita del prossimo, ecc, ecc)ecco che magicamente a quel punto è lo Spirito Santo che, al contrario degli indemoniati, mi ispira. Cioè i miei errori sono azioni buone fstte sotto lo Spirito Santo, le azioni degli altri che non mi vanno sono azioni indemoniate.
    Tutto questo viene avvalorlato dal fatto che siamo uomini e per cui sbagliamo, e per cui si tende a vedere e a sottolineare sempre l'errore del prossimo, ovvero mi ricordo solo degli errori, non le buone azioni fatte dal prossimo. E per cui, ricordandomi solamente dell'errore, ecco che a quel punto il mio pensare : è un indemoniato; a quel punto prende come un senso di verità e di certezza dentro di me, e per cui, dopo, arrivo a credere realmente, su ogni cosa, che ci sia il demonio realmente. In poche parole: siamo uomini, su alcuni punti ci sbagliamo realmente, ma facciamo anche molte cose buone, ecco che si vede solamente l'errore e chi vede solamente l'errore si crede che giudicando abbia la verità in tasca, per cui si entra nella presunzione con questaverità in tasca e s'inizia ad esagerare giudicando, fino al punto di pensare che ci sia satana dietro ad ogni azione, sia se essa è giusta sbagliata. Per cui si mette satana ovunque.
    Ecco perchè ho scritto: io ( nel senso talebano) vedo satana, conosco satana, so come pensa satana, so come si muove satana.
    Risponderei al tizio: se pensi questo, cioè tu sai come si muove e la pensa satana, non ti viene in mente che a quel punto satana sappia che tu sai certe cose ( come si muove e pensa ecc) e per cui lui sa ed a quel punto adopera tecniche che vadano a farti cadere lo stesso?
    Io, invece, so questo: Egli è stato omicida fin da principio e non ha perseverato nella verità, perché non vi è verità in lui.
    Questo so, ma non da me, perchè mi fido di Gesù.

    Spero di essermi fatto capire.

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  39. Spezzo una lancia a favore di Anonimo 21:22 (ma perché non vi firmate? Basta un nome qualsiasi...giusto per non commettere errori e confondersi tra un Anonimo e l'altro!).
    Anonimo delle 21:22 risponde infatti all'anonimo neocatecumenale che dice "il demonio conosce la dottrina meglio del miglior teologo" e gli fa presente che non è opportuno evocare continuamente satana per mettere a tacere chi ti richiama al rispetto della dottrina della Chiesa e della legge di Dio e strumentalizzare lo Spirito Santo invece per coprire le proprie malefatte e sghiribizzi pseudo-religiosi.
    Hai pienamente ragione, Anonimo delle 21:22. È un brutto, bruttissimo vizio nel quale, come ha detto Pax, il Cammino eccelle. E perché richiama continuamente il principio del Bene e del Male, Dio e il demonio? Perché è profondamente religioso? No, esattamente per il motivo contrario, perché cioè non crede né nell'uno né nell'altro e perché usa l'uno e l'altro semplicemente per avvalorare se stesso sempre e comunque, soprattutto nei propri errori e per diminuire l'altro soprattutto quando ha ragione. Richiamare sempre Dio o satana significa che il dialogo è finito: come si può continuare a discutere e a far capire le proprie ragioni a chi arriva subito alla conclusione che attraverso l'altro parla il demonio in persona e invece ritiene se stesso interprete fedele della voce dello Spirito Santo?
    Si cerca di far capire che stanno mistificando le Scritture? Ti dicono che sei satana che conosceva le Scritture e le utilizzava per tentare Gesù. Indichi un errore dottrinale? Sei un fariseo che uccide la carità e sei figlio del diavolo. Mentre invece loro commettono un errore plateale che non possono nascondere o giustificare? Dal momento che parlano e agiscono per volere di Dio, è Lui stesso ad averlo permesso per ottenere un risultato benefico. È un modo per impedire all'altro sempre di ottenere ragione, è un modo per continuare ad errare senza emendarsi. È una delle caratteristiche principali del CNC ed è il motivo per il quale è impossibile che si corregga. Come ha detto giustamente LUCA, la realtà del Cammino e i suoi meccanismi sono molto semplici, direi rudimentali (e per questo, aggiungono, straordinariamente efficaci): c'è chi ripete a pappagallo la lezioncina per truffare chi è in buona fede e ingrassare se stesso a scapito degli altri. Tutto il resto è noia. Dio e il demonio sono solo i segnaposto del loro infame giochino, non credono né nell'uno né nell'altro, altrimenti ne avrebbero timore, soprattutto del primo.

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    1. Insieme a te spezzo una lancia anche io e ringrazio Anonimo per aver chiarito. Neanche io avevo capito che si trattava di due interventi diversi e prego anche io di utilizzare, se possibile, un qualsiasi nome per non favorire confusione.
      Ringrazio Anonimo per le sue precisazioni. E Valentina per la efficace immagine del Cammino che, di fatto, non conosce Timor di Dio dal momento, ahimè, che riduce Dio e il demonio ai "segnaposto del loro infame giochino"...

      Pax

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  40. Leggo ora il successivo commento di Anonimo 21:22 che spiega ulteriormente il proprio assunto.
    È vero, quella sensazione di fastidio che dà l'idea dell'altro che non si comprende, viene erroneamente attribuito al disagio che provoca, nelle anime belle, la presenza del male.
    Dovremmo intanto ragionare sul fatto che forse non siamo sempre delle anime così pure e immerse nel bene da provare fastidio solo di fronte al male.
    E poi ricorrere sempre, al di là del dispiacere di essere contraddetti, cosa umanissima, al principio di realtà e all'analisi di ciò che ci viene detto dall'altro con la ragione.
    Perché Dio è logos, e, seppure la nostra razionalità è nulla rispetto alle sue Ragioni, è un piccolo strumento che ci ha dato proprio come Bussola per saper riconoscere il Bene e rigettare il male, superando i suggerimenti spesso bislacchi della nostra pura emotività.

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  41. Ricordiamo ai gentili lettori che il Cammino Neocatecumenale:

    1. insegna dottrine ambigue e vere e proprie eresie;

    2. altera arbitrariamente la liturgia, nonostante le «decisioni del Santo Padre» e lo stesso Statuto;

    3. calpesta la dignità e la vita spirituale e materiale dei fratelli delle comunità

    4. protegge i propri "VIP" anche quando colpevoli di gravissime malvagità.


    In particolare per il punto 1 si considerino alcune espressioni eretiche frequentemente usate nella parlantina neocatecumenale:

    - «il Signore ti manda le disgrazie» (cioè credono in un "dio" cattivo e vendicativo, nonostante a parole lo definiscano misericordioso)

    - «Gesù era un peccatore che fece esperienza del perdono del Padre» (cioè non credono che Gesù è vero uomo e vero Dio, nonostante a parole dicano che Gesù salva)

    - più tutta una lista di motivi che dimostrano che non credono nel dogma della presenza reale di Nostro Signore nel Santissimo Sacramento, e il modo vergognoso con cui hanno sempre (mal)trattato il Santissimo.

    In particolare per il punto 2 si consideri che le «decisioni del Santo Padre» del 1° dicembre 2005 non sono mai state modificate o abolite, ma al contrario sono diventate parte integrante dello Statuto del Cammino. Ma i neocatecumenali disubbidiscono al Papa e al proprio stesso Statuto, oltre che alle norme liturgiche valide per tutta la Chiesa.

    Per il punto 3, tra l'infinità di testimonianze dell'arroganza dei cosiddetti "catechisti", ricordiamo il fatto che lo Statuto del Cammino non prevede le "Decime" e invitiamo ad esempio alla lettura delle testimonianze su la carità secondo i cosiddetti "catechisti".

    Per il punto 4, si consideri la "ferrovia sotterranea" neocatecumenale per i predatori sessuali.

    Questo blog, ad oggi, ha oltre 2800 pagine pubblicate, più un'infinità di testimonianze sparse fra i quasi 200mila commenti. Quando un kikolatra accorre qui a negare l'evidenza, significa che non ha intenzione di capire ma solo di aggredire, mistificare, mentire, ingannare.

    p.s.: quando si dice che il Cammino è "approvato", bisogna anche spiegare che non sono state approvate le eresie, non sono state approvate le "Decime", non sono stati approvati gli strafalcioni liturgici, non sono state approvate l'arroganza, la menzogna, la tracotanza, l'ipocrisia, la protezione dei malvagi (a cominciare dai pedofili neocatecumenali).

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