mercoledì 17 febbraio 2021

Anche con il Nuovo Messale, i neocatecumenali "celebrano " i propri abusi di sempre

La terza edizione italiana del Messale di Paolo VI diventerà obbligatoria a partire dalla prossima Pasqua, ossia dal 4 aprile 2021, quando verrà abbandonata la precedente edizione che ha scandito la liturgia per quasi quarant’anni, dal 1983. 
Molte le diocesi o le regioni ecclesiastiche che hanno deciso di adottare la nuova traduzione dalla prima domenica d’Avvento, il 29 novembre. 
 
Molte piccole grandi modifiche. 
Ciò che riguarda direttamente le parti recitate dall'Assemblea sono la nuova traduzione del Padre Nostro (con «non ci abbandonare alla tentazione» invece di «non ci indurre in tentazione» e un «anche» in «come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori» e del Gloria («pace in terra agli uomini, amati dal Signore») (adeguati alla traduzione italiana della Bibbia approvata dalla CEI nel 2008) e del Confesso nell'atto penitenziale («Confesso a Dio Onnipotente e a voi, fratelli e sorelle»). 
 
Inoltre il nuovo Messale privilegia le invocazioni in greco «Kýrie, eléison» e «Christe, eléison» sull’italiano «Signore, pietà» e «Cristo, pietà» 
Numerose le modifiche nelle parti della liturgia del Celebrante: 
Nei riti di introduzione «La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo siano (non più sia) con tutti voi».
Il rito della pace viene enunciato con «Scambiatevi il dono della pace», non più «scambiatevi un segno di pace». 
Quando il sacerdote mostra il pane e il vino consacrati, dice «Ecco l’Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo. Beati gli invitati alla cena dell’Agnello» 
Dopo l’orazione sulle offerte, mentre si lava le mani il sacerdote pronuncia sottovoce «Lavami, o Signore, dalla mia colpa, dal mio peccato rendimi puro» invece di «Lavami, Signore, da ogni colpa, purificami da ogni peccato». 
Nell’invito a pregare, c’è «Pregate, fratelli e sorelle, perché questa nostra famiglia, radunata dallo Spirito Santo nel nome di Cristo, possa offrire il sacrificio gradito a Dio Padre onnipotente». 
Il congedo della messa prevede l’uso della formula «Andate e annunciate il Vangelo del Signore», con la possibilità di optare per «Ite, missa est», 
Altre novità sono relative ai prefazi, e alcune Preghiere eucaristiche che finiscono in appendice all’Ordo Missae.
 
A differenza del messale in uso fino ad oggi, inoltre, quello nuovo include lo spartito di alcune risposte cantate, ispirate a melodie gregoriane– alternative a quelle ordinarie – nel corpo del testo, invece che in appendice. 
 
La Preghiera eucaristica II non manca di cambiamenti. 
Dopo il Santo, il sacerdote dirà allargando le braccia: «Veramente santo sei tu, o Padre, fonte di ogni santità». 
E proseguirà: «Ti preghiamo: santifica questi doni con la rugiada del tuo Spirito». Tutto ciò sostituisce la precedente formulazione: «Padre veramente santo, fonte di ogni santità, santifica questi doni con l’effusione del tuo Spirito». 
L’inizio del racconto sull’istituzione dell'Eucaristia si trasforma da «Offrendosi liberamente alla sua passione» a «Consegnandosi volontariamente alla passione». 
E nell’intercessione per la Chiesa l’unione con «tutto l’ordine sacerdotale» diventa con «i presbiteri e i diaconi». 
 
E ora veniamo a noi. 
 
Tutte queste modifiche non sono passate inosservate nel popolo dei credenti: da alcuni sono state accolte con gioia, da altri accettate a denti stretti, da altri ancora rifiutate con sdegno perché ritenute traduzioni non adeguate all'originale latino e alla tradizione liturgica. 
 
E i Neocatecumenali, tanto "attenti" alla liturgia al punto tale da aver musicato la Preghiera Eucaristica II modificandola in più  punti? 
 
I Neocatecumenali, tranquillissimi, non sembrano aver subito contraccolpi. 
In questo Annuncio di Quaresima 2021 hanno fornito i testi con gli accordi per il nuovo Padre Nostro e la nuova Preghiera Eucaristica II senza all'apparenza farsi troppi problemi. 
Finalmente obbedienti alla Chiesa? 
 
Sappiamo bene che la Preghiera Eucaristica II, la preferita dal Cammino, e musicata dallo stesso Kiko, ha alcune "piccole grandi" differenze rispetto al testo originale. 
Siamo andati a controllare. 
I cambiamenti che tanto sono dispiaciuti a tanti cattolici, i Neocatecumenali li hanno inseriti senza batter ciglio: Il tanto controverso «Ti preghiamo: santifica questi doni con la rugiada del tuo Spirito» c'è, ed è parlata, non musicata. 
«Consegnandosi volontariamente alla passione» al posto di offrendosi liberamente, c'è. 
 
Tutto a posto, allora? 
Eh no! Rimangono infatti le "libertà interpretative" e i veri e propri inserimenti abusivi e  indebiti, inammissibili in una preghiera eucaristica, che già erano state introdotte sul testo precedente. 
 
In primo luogo rimane la ripetizione da parte dell'Assemblea di «egli stese le braccia sulla croce, morendo distrusse la morte e proclamò la risurrezione» come fosse il ritornello di una canzone pop, non una parte, di competenza del solo celebrante e non dell'assemblea, di una preghiera liturgica nel corso della quale avviene il miracolo della transustanziazione. 
 
Di seguito, non poteva mancare il pezzo forte «elevando gli occhi a Te, Padre, Padre» nel racconto dell'Istituzione dell'Eucaristia sia dopo «prese il pane» sia dopo «prese il calice del vino»: queste parole non c'erano nella preghiera Eucaristica precedente come non ci sono in quella attuale. 
Eppure, i neocatecumenali ce le mettono ancora. Sono state messe farisaicamente tra parentesi, come fossero opzionali. Ma naturalmente sono lì per continuare ad essere cantate dal presbitero. 
Ah, l'uso delle parentesi in Cammino è davvero interessante! 
 
Ancora vediamo presente poi «questo è il Sacramento della nostra fede» al posto di «Mistero della fede».
A Kiko non piacciono i misteri della fede, solo i misteri del Cammino. 
 
Nella risposta dell'Assemblea: «Annunziamo la tua morte, Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell'attesa della tua venuta», sostituiscono ancora a «nell'attesa della tua venuta» la parola  Maranatha cantato tre volte dall'Assemblea ed una dal cantore. 
 
Balletto "liturgico" alle spalle del Messale
con presbikiko ancora addobbato
Infine, nella Dossologia: «Per Cristo, con Cristo e in Cristo, a te, Dio, Padre onnipotente, nell'unità dello Spirito Santo, ogni onore e gloria, per tutti i secoli dei secoli. Amen» riportano anche nel testo aggiornato: ogni onore e «ogni» gloria.
E poi cantano l'Amen, che a volte consta nel Canto completo riportato in Risuscitò tratto da Apocalisse 7,12-14 (Vera prova di forza da parte del presbitero neocatecumenale che deve reggere con una mano un piatto con il pane e con l'altra il coppone con il vino per tutto il tempo del canto) 
 
Insomma: the show must go on! Anche la terza edizione del Messale verrà tradita dal "rito neocatecumenale" esattamente negli stessi punti in cui veniva tradita l'edizione precedente. 
 
Scrive il Cardinale Gualtiero Bassetti in apertura al nuovo Messale: Il Messale è anche segno di «unità della Chiesa orante». Quindi, ammonisce la Conferenza episcopale, il sacerdote non deve «togliere o aggiungere alcunché di propria iniziativa». E avverte: la «superficiale propensione a costruirsi una liturgia a propria misura» non solo «pregiudica la verità della celebrazione ma arreca anche una ferita alla comunione ecclesiale». 
 
Abba Padre non fa parte
della preghiera del Padre Nostro
Poi ricorda le parole pronunciate da Paolo VI alla vigilia dell’entrata in vigore del Messale Romano riformato dal Concilio: no a tendenze che possano «costituire una fuga, una rottura; e perciò uno scandalo, una rovina». 
 
Altra notizia interessante nella prefazione al Messale è che la Cei consente «opportune e brevi monizioni», ossia spiegazioni durante il rito. Con un’accortezza però: la «parola umana non soffochi l’efficacia della Parola di Dio e del gesto liturgico». Insomma, un altro stop alle prediche dei laici durante la Messa . Perché tutto ciò mina la «nobile semplicità» della liturgia che deve essere «insieme seria» e «bella».

92 commenti:

  1. Uomo Libero!!!!!!!!!!!17 febbraio 2021 alle ore 08:54

    Il Cammino è attraente come un TSO

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  2. Ricorda il Cardinal Bassetti: il sacerdote non deve «togliere o aggiungere alcunché di propria iniziativa».
    Nella Costituzione sulla liturgia Sacrosanctum Concilium la dizione è più corretta e completa:
    'Di conseguenza assolutamente nessun altro, anche se sacerdote, osi, di sua iniziativa, aggiungere, togliere o mutare alcunché in materia liturgica.'
    Infatti sappiamo che in questo caso chi ci ha messo le mani, nella liturgia, non era sacerdote, ma Kiko Argüello, laico con ambizioni di riformatore della Chiesa: lui non solo ha tolto e aggiunto ma addirittura ha mutato di sua iniziativa la preghiera Eucaristica (e molto altro nella Messa destinata agli eletti del Cammino).
    Così come la CEI ha emanato il nuovo Messale, lui ha emanato la sua versione della liturgia, confermando che la propria disobbedienza sopravvive ad ogni revisione.

    E i sacerdoti, che dovrebbero essere garanti del dettato liturgico, lo hanno assecondato nel segreto delle salette e continuano a farlo.

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  3. Alcune precisazioni per chi si fosse imbattuto per la prima volta in questo blog.

    La questione della liturgia è sempre scottante perché il modo in cui celebri è specchio del modo in cui credi. La liturgia è culto a Dio (l'unico «culto a Te gradito»), non è uno spettacolino autogestito da far riuscire meglio indovinando le formule più simpatiche, la recitazione più brillante e partecipata, o gli scenari più alla moda.

    Con la nuova forma liturgica approvata da Paolo VI nel 1969 (quella di cui in questa pagina si discute la "terza edizione") è stato approvato l'uso della lingua parlata anziché del latino. Purtroppo la lingua parlata cambia col tempo e coi luoghi, per cui è spesso necessario provvedere ad una nuova traduzione che renda meglio il senso dei testi originali.

    Il guaio è che quel "rendere meglio" introduce punti che daranno seguito a discussioni e polemiche. Per esempio l'espressione «pregate, fratelli...» era più che adeguata. Nella lingua italiana, di fronte ad un insieme di persone o cose di genere maschile e femminile, al plurale si usa convenzionalmente il maschile: "quanti fratelli ha?" (sottinteso: "quanti fratelli e sorelle ha?"); in altre lingue il problema è diverso (in inglese si usa un generico "siblings", mentre "fratello" si dica "brother" e sorella "sister"). Dunque la trasformazione in «pregate, fratelli e sorelle...» farà sicuramente infuriare i fanatici del genderismo che esigeranno un linguaggio più "inclusivo" (oppure le femministe: «pregate, sorelle e fratelli...», un po' come dire "signore e signori"). Nel testo originale latino («orate, fratres...») non c'era quel "sorelle" (e per ben diciassette secoli - cioè dagli albori della liturgia tradizionale in latino e fino agli anni del Concilio Vaticano II - il problema non se l'era mai posto nessuno).

    Per noi cattolici conta il senso teologico (proprio perché siamo i primi a renderci conto che la liturgia rispecchia - anche suo malgrado - la fede), e purtroppo anche quello rischia di essere frainteso. Forse che l'aver dimenticato di menzionare le "sorelle" era un errore liturgico? Oppure il menzionarle lo è adesso? La Chiesa ha sbagliato per 17 secoli a non ricordare le sorelle? Oppure ha sbagliato dal 1969 al 2021? Oppure sta sbagliando adesso? È uno sbaglio tutto sommato secondario, oppure introduce una questione teologica più o meno spinosa?

    L'autorità che decide le traduzioni in lingua parlata è la conferenza episcopale locale. Quindi, chi si attiene ai documenti liturgici, sta seguendo l'autorità della Chiesa (anche di fronte a formulari che danno origine a confusioni e polemiche, è sempre meglio seguire il Messale approvato che le proprie idee). Il Messale è infatti prescrittivo, cioè "prescrive", "comanda", "esige": tutto ciò che il Messale dice di fare e dire, va fatto e detto; tutto ciò che il Messale non dice, non va fatto e non va detto. (Il Messale si limita a proibire certe cose ma lo fa solo per combattere errori diffusi; resta sempre inteso che ciò che non è previsto dal Messale - e dai documenti liturgici che ufficialmente lo integrano -, non fa parte della liturgia).

    Dunque chi arbitrariamente celebra diversamente dal Messale - fosse anche una virgola fuori posto - sta disubbidendo all'autorità della Chiesa e sta alterando la fede. Se la tua fede è la fede della Chiesa, non avvertirai mai il bisogno di celebrare in maniera non prevista dalla Chiesa, nemmeno su un aspetto apparentemente secondario. Se la tua fede non è la fede della Chiesa, ti sentirai in diritto di alterare la liturgia. I neocatecumenali, essendo kikolatri, celebrano gli strafalcioni di Kiko perché hanno fede solo in Kiko, non hanno la fede della Chiesa, seguono l'autorità di Kiko anziché l'autorità della Chiesa.

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    1. Nelle liturgie del Cammino vigono infatti un cumulo di strafalcioni e pagliacciate, inventate dai due ignorantoni spagnoli Kiko e Carmen che hanno sempre commesso l'imperdonabile errore di considerare la liturgia uno spettacolino autogestito, da "abbellire" a piacimento dei due eretici, imbottendolo di variazioni arbitrarie che spaziano dallo stupido all'imbarazzante, dal blasfemo all'eretico. Nel Cammino si celebra una liturgia diversa da quella promossa dalla Chiesa perché nel Cammino si vive una fede diversa da quella promossa dalla Chiesa. (Facciamo anche notare che per assurdo, anche se il Cammino seguisse fedelmente il Messale, resta sempre il fatto che nella liturgia neocatecumenale Kiko è sempre il centro di tutto: canti di Kiko, drappeggi di Kiko, suppellettili sacre designed by Kiko, "icone" di Kiko, disposizione di tavolinetto smontabile e seggiole pieghevoli voluta da Carmen e Kiko, eccetera: praticamente una kikolatria, sono idolatri e perfino orgoliosi di esserlo).

      Dato che i kikos considerano la liturgia uno spettacolino, hanno accolto senza battere ciglio le modifiche del 2021: uno spettacolino è sempre modificabile a piacere, laddove la liturgia nel corso dei secoli ha subìto variazioni minime e rare, perché l'autorità della Chiesa ha sempre avuto grande timore a intervenire sulla liturgia, timore di Dio, timore di rischiare di inquinare l'unico «culto a Te gradito»). Noi cattolici partecipiamo alla liturgia nel senso di «esser parte di, prender parte a» (dunque è una partecipazione col cuore molto più che con tutto il resto: pertanto può benissimo darsi che uno la viva meglio di tutti gli altri pur stando al suo posto in silenzio e senza agitarsi né sgolarsi né effettuare grattugiate di chitarrella o spettacolaristici "scambi della pace"), mentre i kikos partecipano nel senso di «tutti protagonisti, nessuno spettatore, che lo spettacolino riesca caciarone e sembri "vissuto"!»

      Quando il cardinal Bassetti - che è tutt'altro che un tradizionalista - ammonisce che il sacerdote non deve «togliere o aggiungere alcunché di propria iniziativa», sta semplicemente citando il Concilio Vaticano II (Sacrosanctum Concilium, paragrafo 22). I presbikikos, invece, convinti che il loro ministero discenda da Kiko, acconsentono (complici) allo scempio liturgico, cioè praticamente vengono meno al loro sacro dovere di pascere il gregge del Signore.

      Infine, per la questione delle cosiddette "monizioni", i documenti liturgici della Chiesa stabiliscono che «le eventuali monizioni siano brevi». Purtroppo nel Cammino le monizioni non sono "eventuali" ma sono onnipresenti, e non sono "brevi" ma sono lunghissime, cioè nelle liturgie parolaie del Cammino la parola degli uomini surclassa ampiamente la parola di Dio. (Intanto ricordiamo anche che grandissima parte delle letture della Messa sono facilmente comprensibili e non richiedono alcuna "monizione", "spiegazione", "introduzione"; ma ai kikos piace mettersi in mostra nella liturgia e quindi è sempre una specie di gara a chi fa l'omelia laicale più "vissuta"...).

      Infine, un pensiero va ai sacerdoti che hanno abbandonato il Cammino, che hanno cominciato a gustare la liturgia unico e vero «culto a Te gradito». Davvero, chi rifiuta il Cammino, con ciò stesso si avvicina di più a Dio.

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  4. Personalmente non i piacciono molto alcune modifiche, tra tutte l'uso della forma in greco che non aggiunge nulla (è solo la stessa frase detta in una lingua diversa), così come la distinzione di genere che non ha nessun senso.
    Se parlo di Fedeli, la parola è di genere maschile, ma non vuol dire che esclude le Donne e parla solo dei credenti maschi; così come altre parole che comprendono tutti senza il bisogno della doppia specificazione maschio/femmina.
    Ogni parola ha un generere, ma spesso include comunque tutti senza distinzione;
    Se dico " l'uomo con le sue condotte ambientali sta rovinando il pianeta" non sto dicendo che il maschio inquina e la femmina no; quell'"uomo" è inteso come genere umano che comprende uomo e donna; è assurdo dover dire entrambi i generi.
    Quando si dice Amatevi come Fratelli non vuol dire che le sorelle sono escluse, quel fratelli è palesemente inteso senza distinzione di genere, il volerlo invece distinguere porta a delle assurdità, perchè adesso ogni volta che si parlerà senza distinzione, le donne potranno dire che quella cosa non le comprende, visto che in altre c'è la distinzione.

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    1. Se poi pensiamo che, nella Messa ante riforma liturgica, 'a voi fratelli' lo diceva solo il sacerdote mentre i fedeli dicevano 'tibi pater' (e a te padre), intendendo così fare riferimento alla confessione sacramentale, la distanza con la formula odierna diventa ancor più grande.
      Ma il nostro disappunto o la nostra soddisfazione per l'una o l'altra modifica, pensiamo a quella del Padre Nostro, non cambia il rispetto nei confronti della liturgia.
      Anzi, proprio per il rispetto che nutriamo per essa ci addoloriamo di fronte alle modifiche che Kiko ha introdotto, tutte per svilire il ruolo del sacerdote alter Christus, ridotto a 'mettere in scena' la consacrazione, ed esaltare quello dell'Assemblea che 'celebra'. Naturalmente il tutto si 'perfeziona' nella Comunione tutti insieme seduti e nel disprezzo del Corpo e del Sangue di Nostro Signore.

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    1. Capisco che per voi NC la liturgia è una cosa che si può montare e smontare come un lego (peccato che il CVII dica l'esatto contrario). Tranquillo: di argomenti ce ne sono a iosa

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    2. L'argomento «i kikolatri credono che la liturgia sarebbe uno spettacolino» è (purtroppo) ancora validissimo.

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    3. L'argomento invece è di grande attualità, visto che i massimi responsabili di una struttura che si è impegnata statutariamente a seguire fedelmente il Messale (come se non bastasse la fedeltà che comunque ogni sacerdote deve avere alla liturgia della Chiesa) hanno appena distribuito testo e musica di una preghiera eucaristica da eseguire durante le Messe delle Comunità di tutta Italia, volutamente alterata in ben cinque punti. Questo dopo che in Italia i liturgisti si sono accapigliati per vent'anni per fare, sulla stessa preghiera, tre modifiche.
      Non ti sembra una notizia di rilievo, che due laici spagnoli ed un prete ex comboniano mettano per iscritto e diffondano una liturgia alterata? E che centinaia di sacerdoti obbediscono a loro trasgredendo alle norme della Chiesa che specificano che nessuno può modificare anche solo una virgola di ciò che è scritto?

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    4. Questa asserzione rivela una certa insensibilità nei confronti della Fede.
      Ecco cosa compie il cammino, vi instilla una durezza che altera la percezione di alcune realtà di importanza vitale; la Liturgia è tra queste. D'altronde dev'esserci una motivazione se vi dirigete giocondamente alla kiko-celebrazione sacrilega del sabato sera.
      Svilite l'Eucarestia senza darvene pensiero, mentre per la Chiesa Essa è il compendio e la somma della nostra fede.

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  6. Il signor Kiko Argϋello ha finito il fiato a dire che il Cammino va consegnato così come si è ricevuto, altrimenti è un'altra cosa.
    Ha fatto guerra a quei poveri preti che all'inizio credevano di poterlo adattare alla propria parrocchia e alle proprie esperienze. Perdeva il "carisma".
    È anche per questo che le catechesi vanno ripetute fedelmente secondo mamotreto, senza nulla aggiungere e nulla togliere.

    Anche per la Chiesa cattolica vale lo stesso principio, specialmente riguardo alla liturgia.
    Il signor Argϋello però si è permesso di aggiungere, togliere e modificare secondo il suo piacimento, ha fatto con la Chiesa quello che non voleva fosse fatto col suo Cammino.

    Il problema è che tra chi ha autorità mai nessuno gli ha detto chiaramente che ciò non poteva essere fatto, come invece ha fatto lui per preservare il suo "carisma".
    Si è sempre cercato il compromesso: questo te lo concedo, questo no, questo faccio finta di non saperlo...

    In poche parole, nel vuoto d'autorevolezza, Kiko Argϋello ha imposto la sua autorità: "Io posso rimaneggiare le prescrizioni della Chiesa, ma voi non potete rimaneggiare le prescrizioni mie!"
    Lui si è sentito libero ed assecondato a trasfigurare a piacimento, ma ha sempre vietato che ciò potessero farlo altri in relazione al suo genio carismatico.

    È proprio un bell'affare che un imbrattatele spagnolo abbia potuto pretendere di imporre ciò che la Chiesa non ha preteso né imposto a lui.

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  7. Riguardo alle monizioni aggiungiamo anche che dice il Messale Romano:

    "Il commentatore, che, secondo l’opportunità, rivolge brevemente ai fedeli spiegazioni ed esortazioni per introdurli nella celebrazione e meglio disporli a comprenderla. Gli interventi del commentatore siano *preparati con cura, siano chiari e sobri*. Nel compiere il suo ufficio, il commentatore sta in un luogo adatto davanti ai fedeli, *non però all’ambone*." (OGMR 105b).

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    1. Qui siamo sempre costretti a ricordare che i kikolatri credono che la liturgia sarebbe uno spettacolino.

      Pertanto, secondo tale logica, per loro la liturgia sarebbe da "abbellire" (sottinteso: la liturgia cattolica sarebbe brutta, quella del Cammino sarebbe bella). Per loro la liturgia dovrebbe "entrare nel vissuto" (sottinteso: la liturgia cattolica sarebbe morta), dovrebbe essere "partecipata" (sottinteso: la liturgia cattolica non sarebbe partecipata), dovrebbe permettere a tutti di esalare le proprie convinzioni (sottinteso: la liturgia cattolica sarebbe ingiusta perché vieta le omelie laicali).

      Il sopracitato OGMR 105b poi dà un'indicazione di aiuto, che in molti posti - come qui in Italia, ad esempio - non è necessaria. In Italia e Spagna non c'è bisogno di un commentatore che spieghi ai fedeli; nell'Amazzonia e in certi posti dell'Africa forse sì, ma non qui nell'Occidente dove la cristianità ha una storia bimillenaria.

      Il fedele cattolico parte dal presupposto che la liturgia è culto a Dio, vero culto, unico a Lui gradito. Pertando una celebrazione "asciutta", senza canti, senza "segni", senza fronzoli, è già culto a Dio, persino se i partecipanti sono distratti (tanto che per spiegare la Messa e l'adorazione eucaristica una volta si diceva che "stando al sole ti abbronzi anche se sei distratto"). L'introduzione di elementi esterni - come ad esempio il canto - è solo per consentire al fedele di vivere meglio la partecipazione a quel culto a Dio che di suo è già "completo" (diciamo così). E ovviamente c'è differenza fra il sublime canto gregoriano (di cui tradizionalmente si diceva che fosse stato portato a noi direttamente dagli angeli del paradiso), che eleva il cuore e dispone l'anima ad accogliere di più il Signore, rispetto alle chiassate grattugiate sulla chitarrella, sincopate, sgangherate, urlate nei microfoni, e magari composte tutte dallo stesso "autore", Don Kikolone De L'Aragosta a Colazione. Noi cattolici rendiamo gloria a Dio, i kikos invece rendono gloria solo a Kiko: nella loro bocca c'è magari "ilsignore-ilsignore", ma nel loro cuore c'è solo il tripode Kiko-Carmen-Cammino.

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  8. Don Kikolone De L'Aragosta a Colazione. Questa ci mancava. sentiamo la prossima

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  9. Deriva settaria è l'acronimo di :

    Decisamente Escludiamo Ridicole Idee Vetuste Antiquate Soprattutto Enuncianti Troppe Trame Amorali Respingenti Incresciose Amenità

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  10. Lutero, che non aveva nessuna ambizione di riformare la Chiesa, ma voleva solo separarsi, ha cominciato con l'accusare la Chiesa post Costantiniana, per poi continuare con gli "abusi" dottrinali.
    Chi invece ha l'ambizione di "riformare" la Chiesa a modo suo, comincia con criticare la Chiesa post Costantiniana, per poi abusare della liturgia.
    I risultati sono gli stessi: la RIBELLIONE a Dio.

    Non ce l'ho con le attuali comunità protestanti ormai consolidate, che si fondano sul Battesimo, venerano le Scritture e non di rado danno testimonianza dell'amore di Dio, ma con la RIBELLIONE a Dio da cui hanno avuto origine.

    La ribellione protestante è stata più grave della divisione tra la Chiesa Cattolica e quella Ortodossa, perché lo scisma ortodosso è avvenuto sulla base di interpretazioni dei Concili, mantre quella di Lutero è stata una ribellione contro la fede della Tradizione, che ricorda gli attacchi di Kiko ai simboli e alla prassi della Tradizione della Chiesa.

    Le comunità protestanti attuali sono perciò solo la conseguenza della ribellione, non la ribellione, così come le malattie e la morte sono solo la conseguenza del peccato, non sono il peccato.
    I pericoli per la Chiesa non vengono da esse, che sono già separate, ma da eventuali nuove separazioni, anche se solo di fatto.

    Come nella scissione nucleare di un elemento, questo, decadendo, libera un'onda di pericolosissimi raggi gamma, così nella scissione luterana le comunità protestanti sono l'elemento decaduto, mentre la ribellione a Dio sono i raggi gamma.
    Quel germe di ribellione che è scaturito da Lutero, ha percorso i secoli e sta ancora attaccando la Chiesa attraverso tanti novatori e riformatori che, come Kiko, disconoscono le tradizioni della Chiesa, sia dottrinali, che liturgiche.

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  11. Se, come rimarca il Cardinale Gualtiero Bassetti in apertura al nuovo Messale,
    “Il Messale è anche segno di unità della Chiesa orante”,
    dobbiamo concludere che preme al Cammino rimarcare e mantenere nette le differenze.
    Confermandole dicono semplicemente che loro sono altro, cosa di cui ci eravamo accorti già.

    Se i sacerdoti non possono e non devono “aggiungere o togliere nulla” secondo la Volontà di Dio,
    quanto più dei laici ignoranti e presuntuosi?
    Non è consentito a nessuno “costruirsi una liturgia a propria misura”.
    I canoni fissati dalla Chiesa in campo liturgico – munus esclusivo della Chiesa – sono da rispettare da tutti.
    La forma è sostanza. E’ per questo che, pregiudicata la “verità della celebrazione”,
    è minata la stessa “comunione ecclesiale”.

    Insomma Bassetti delinea un quadro ben preciso, e noi una volta di più ci chiediamo:
    perché tanta tolleranza davanti alla reiterata e pervicace
    disobbedienza neocatecumenale in campo liturgico?

    Hanno voglia i Papi a raccomandare accoratamente!
    Dopo 50 anni possiamo dire che i neocatecumeni mai hanno ascoltato
    e mai ascoleranno. Ormai sono fuori tempo massimo!

    Ma perchè la Chiesa glielo consente? Chiudendo un occhio o tutti e due?

    La Cei raccomanda ancora che eventuali monizioni o introduzioni siano “opportune e brevi” durante il rito.
    (Sì, campa cavallo che l’erba cresce!)
    Perchè la parola umana non “soffochi” la Parola di Dio e la Liturgia.

    Beh, a questo proposito, dovessero obbedire, rinnegherebbero finalmente se stessi,
    e sarebbe ora! Per la loro salvezza e per nostra felicità.

    Ma questi hanno fatto sempre tutto all’incontrario:
    il Signore dice di non togliere nulla né aggiungere nulla,
    ma se proprio questo rimaneggiare continuo li caratterizza?

    Inventano, rinnovano, stravolgono, devastano e…
    ti portano dove vogliono loro.
    Ti portano alla kikolatria, non al Signore!

    Siamo stanchi di ripeterlo ogni volta, senza mai avere riscontro che qualcosa cambia.

    Tutto questo è assurdo e surreale, ma è così. Senza speranza.

    Pax

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    1. Pax: la domanda che ti fai è sacrosanta ma è difficile rispondere.

      Perché tanti Pastori, che a parole raccomandano fedeltà alla dottrina e alle norme della Chiesa, e fanno bene, poi, nei fatti, non fanno nulla per difendere la dottrina e le norme? Perché tollerano l'intollerabile?
      Forse perché gli sembra di essere "chiusi"?
      O forse perché, se si mettessero dei limiti alle iniziative stravaganti, temono che ben poco possa rimanere della Chiesa, come se la Chiesa dovesse sempre e necessariamente fare suoi i criteri del mondo?
      Forse, al di là delle dichiarazioni in pompa magna, all'atto pratico si ha paura di una Chiesa povera e per i poveri, che potrebbe essere invisa e, anche, perseguitata?
      Non lo so.

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    2. Penso che molti degli equivoci e della confusione che oggi regna nel mondo ecclesiale e tra i cattolici nasca proprio dalla contraddizione che evidenzi: a parole si dichiara che si è ligi alla Sacra Tradizione e lo si rimarca nelle norme, ma a fatti non si fa nulla perché la Tradizione e le norme che servono a manifestarla, siano rispettate.

      Un po' come tutti i vigili urbani di una città venissero mandati in pensione senza fare altre assunzioni e si spegnessero tutti i semafori e le telecamere e il sindaco si limitasse a un'ordinanza in cui avvisa i cittadini che chi non rispetta le norme della strada è da considerarsi un irresponsabile.

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    3. Quanto hai ragione Pietro!

      Poi i tuoi paragoni finali sono sempre altamente esplicativi.

      Pax

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  12. Anonimo 17 febbraio 2021 (15:27 - 22:51)

    scrive:

    1. argomenti esauriti??

    2. Don Kikolone De L'Aragosta a Colazione. Questa ci mancava. sentiamo la prossima
    ________

    Vedo che non solo leggi i post (pur senza capirci niente), ma leggi tutti i commenti con molta assiduità.

    Sai che penso?
    Che più che seguirci per vedere quando la smettiamo, come vuoi dar ad intendere, ci hai provato proprio gusto a leggerci.

    Ti capisco, in comunità sono noiosi e monotoni.
    Che noia, che barba... che barba, che noia...

    Giusto? Qui almeno ti diverti.
    Torna quando vuoi e portati dietro qualcun altro, grazie.

    Pax

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  13. Penso che quello che frena molti Pastori nell'impedire tanti abusi del Cammino (liturgici ma non solo) siano gli "aspetti positivi" che il Cammino manifesta e che vanno contro corrente rispetto alla mentalità mondana.

    Per un giudizio obbiettivo, però, occorre anche tenere conto della FINALITA' dei comportamenti positivi.
    Gesù ha detto che se si fa elemosina per farsi vedere, allora davanti a Dio non vale, e questo, ad esempio, può valere anche per la "prova dei beni" dei camminanti, che sarà una prova, ma, come sottolineava Valentina, non è certo un'elemosina. Se la si fa per essere approvati, non conta per Dio (ma i catechisti avoglia se contano...).

    Anche se nel Cammino ci sono elementi positivi, questo non può impedire di correggere gli errori e gli elementi negativi.
    Nessuno ce l'ha col Cammino per le cose belle che fa, ma per quelle sbagliate.

    Inoltre ritengo che gli stessi camminanti in buona fede incorrano spesso in un errore grave.
    Pensano che gli altri cattolici ce l'hanno col Cammino perché scandalizzati dal Vangelo che loro, i camminanti, mettono radicalmente in pratica.
    Loro si provano dei beni, fanno figli, partono all'arrembaggio come itineranti, mentre gli altri no e li criticano perché non sono disposti a farlo.

    Se questo può essere vero in qualche caso, rimane comunque un inganno.
    Io, prima di informarmi su questo blog, da esterno del Cammino mi compiacevo coi camminanti per le cose belle che facevano, ma non mi piacevano certi atteggiamenti. Non di qualcuno in particolare, ma della maggior parte di essi.
    Questo voleva dire che nel Cammino c'era una pandemia che si diffondeva facilmente.

    La provocazione del Vangelo io la subisco davanti alle suore di Madre Teresa: vederle sorridenti e col Rosario in mano, mi tocca l'anima. In certi camminanti, invece, vedo provocazione umana.
    Quando certi atteggiamenti sono propri dei giovani, provo sentimenti di comprensione e anche di simpatia, tendo cioè a giustificarli capendo l'ambiente in cui vivono, ma con gli altri la simpatia scompare.
    L'aggressività di tanti camminanti non mi scandalizza nei riguardi del Vangelo, ma del Cammino stesso.
    Una volta temevo fosse un pregiudizio, ora no, è la prepotenza che mi infastidisce.

    Ricordo una volta, da giovane, io e un mio amico, camminando, incrociammo un noto catechista del Cammino di mezza età.
    Io indossavo una mimetica militare di colore verde e il "catechista" disse che volevo mettermi in mostra.
    Forse è vero che la mimetica mi piaceva perché mi "mascherava" facendomi apparire in un certo modo, nascondendo così qualche debolezza, non lo so, ma il "catechista" mi ha infastidito, non perché era stato itinerante e io no, ma perché mi aveva "giudicato".
    Non un giudizio della coscienza, ma mi sono sentito come "incasellato", un po' come quando alcuni applicano i principi della psicologia alle persone concrete: per quanto possano essere giusti, uno schema non basta a connotare una persona.

    Credo che questa convinzione dei camminanti di essere rifiutati, qualunque stravaganza facciano, come è stato rifiutato Gesù, sia alla base di molti loro errori.
    A cominciare dal LORO RIFIUTO degli altri, che non di rado si manifesta verbalmente e concretamente.

    Per recuperare il Cammino e tante persone di buona volontà che vi aderiscono, è perciò necessario correggerne gli errori.

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  14. Negli anni '60 c'era una pubblicità a Carosello della brillantina Linetti, con Cesare Polacco che faceva l'infallibile ispettore Rock. I filmati finivano sempre con l'arresto di un delinquente e il poliziotto che gli metteva le manette diceva : lei è un fenomeno, ispettore, non sbaglia mai. Rock, che se ne stava andando, si girava e diceva : non è esatto, anch'io ho commesso un errore, non ho mai usato la brillantina Linetti e, toltosi il cappello, mostrava la testa pelata.
    Oggi noi, parafrasando questa pubblicità, diciamo : Vaticano sei un fenomeno, non sbagli mai. E il Vaticano risponde : non è esatto, anch'io ho commesso un errore; nel 2008 ho approvato lo Statuto del Cammino Neocatecumenale, e il blog Osservatorio me lo rinfaccia da 14 anni.

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  15. @ by Tripudio - 20:20 -

    Per loro la liturgia... dovrebbe permettere a tutti di esalare le proprie convinzioni (sottinteso: la liturgia cattolica sarebbe ingiusta perché vieta le omelie laicali).

    Tra i punti critici che si evidenziano nel commento richiamato questo è cruciale:

    L'incursione laicale sconsiderata. Accanto al fatto di ritenere irrilevante il carattere prescrittivo del Messale come cosa che non abbia influenza alcuna sul perfetto dispiegarsi della Liturgia, c'è l'imporsi dell'Assemblea nel Sacro, intesa come apporto alla potenza dei Sacramenti.
    Quel quid in più che gli altri non l'hanno, che è il proprium loro ovviamente. Loro "la piccola comunità" ispirata dal cielo, la vera e unica Assemblea.

    Ecco perchè Kiko inculca nei suoi la superbia di essere i migliori, i diversi, gli unici.

    Se non gridi Maranathà al posto di dire "nell'attesa della tua venuta";

    se durante la consacrazione il presbitero, vestendo i panni di un super-prete fuori serie, non allarga le braccia alzando gli occhi al cielo e a gran voce urla/canta, pieno d'impeto, "Padre! Padre!"
    MA CHE RAZZA DI EUCARESTIA CELEBRI??

    Per loro è solo una messa di serie b, dei cristianucci di serie b, della domenica di serie b.

    Loro sono Quelli del Sabato Sera/Notte.

    Quelli che "FANNO" Eucarestia.

    Quelli che il Signore Passa e... passano pure loro, saltellando,

    Passano e passano ma, dove vanno??

    Pax

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  16. Ho visto un Re (1968)

    Brano di Enzo Jannacci, testo di Dario Fo

    Riveduto e corretto ad esclusivo uso del Cammino Neocatecumenale

    Ho visto Kiko
    Ah si, ah beh, si beh
    che piangeva calde lacrime
    perchè il Vaticano gli ha portato via un seminario Redentoris Mater dei 100 che aveva già
    ah si, ah beh, si beh

    Ho visto don Mario Pezzi
    ah si, ah beh, si beh
    che piangeva pure lui e per la rabbia mordeva la mano a Maria Ascension
    perchè il Vaticano lo ha portato via dai Comboniani ed è un semplice responsabile dell'equipe
    ah si, ah beh, si beh

    Ho visto un catechista
    ah si, ah beh, si beh
    che portava via a un camminante : la decima, la casa, i beni, la moglie, le aragoste il whisky e i sigari e se li ha tenuti lui anzichè darli a Kiko, l'impianto stereo e i dischi di Little Tony, e il camminante rideva
    Rideva? E che è matto?
    Ah si, ah beh, si beh

    E i camminanti allegri devono stare
    perchè il loro piangere fa male a Kiko
    fa male a don Pezzi, a Maria e al Vaticano
    e quindi allegri devono stare

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    1. 'vist un vilan
      Sa l'ha vist cus'è?
      UN CATECHISTA!
      ah beh, sì beh.

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  17. Purtroppo Kiko ha concretizzato il pericolo più temuto, quello della desacralizzazione e della "umanizzazione" della Liturgia (di considerarla e di viverla come realtà non sacra ma soltanto umana). La nota disobbedienza del cammino, che mai si attiene a ciò che la Chiesa dispone, comporta l'offuscamento e la perdita del senso del soprannaturale, determinando un'inesorabile condizione di sviamento. Kiko e Carmen, gli artefici della dottrina eretica in oggetto, hanno plasmato delle personalità fanatiche, apatiche alla vera Bellezza, che esigono, in sostituzione del Sacramento, un banchetto conviviale caratterizzato da addobbi sgarbati, eccessivi, sgraziati; un balletto impacciato simboleggiante il passaggio dalla morte alla vita ed altre cretinerie (eterodosse e blasfeme) aggiunte e insensate in contrapposizione a quanto è regola dettata dalla Chiesa.

    La qualità delle Celebrazioni Liturgiche deriva per la massima parte da come il sacerdote celebra e si prepara a celebrare; pertanto i sacerdoti neocatecumenali, i quali si chinano alle pretese kikiane che tolgono validità alle disposizioni insindacabili della Chiesa Cattolica, posseggono, ahimè, un'ingente responsabilità. D'altronde, per la maggior parte si tratta di sacerdoti dalla formazione insoddisfacente e alterata, provenienti dai seminari kikiani dove, come sappiamo, non è garantita una sana preparazione liturgica e pastorale.
    Il presbitero è una figura chiave, è colui che dà credibilità al movimento e che gli consente una data autonomia, la sacra figura che lega il contesto alla Santa Madre Chiesa; quel filo robusto che permette concretezza alla parola dei due meschini.
    Come è stato detto: - si crede come si prega; si crede come si celebra; la Liturgia esprime e determina la Fede della Chiesa. Mutamenti radicali nella Liturgia, e nel come si celebra, comportano inevitabilmente conseguenze sul piano della Fede. Pertanto, non solamente non si può mutare il divino contenuto della Sacra Liturgia, ma neppure si possono toccare le forme esterne che provengono dalla Rivelazione, da Cristo e dalla Tradizione Apostolica, e che quindi sono inscindibilmente connesse, per divina volontà, col contenuto stesso della Liturgia, col contenuto stesso dell’Opera Divina dell’Incarnazione e della Redenzione. -
    Da un'intervista a Mons. Schneider, i passi citati riguardano il cammino:

    Mr. Fülep: quanto alla dottrina, quale è la pietra d'inciampo?

    Mons. Schneider: è la dottrina sull'Eucarestia. È quella il cuore. È un errore guardare prima ai frutti e poi non preoccuparsi della dottrina e della liturgia. Sono sicuro che verrà il tempo in cui la Chiesa oggettivamente esaminerà questa organizzazione in profondità, senza la pressione delle lobby del Cammino Neocatecumenale, e i loro errori dottrinali e liturgici verranno davvero alla luce".

    Come diceva Lino Lista, riferendosi a Kiko e Carmen: "Ognuno co’ ‘a farina sua ce fa li gnocchi che je pare". Purtroppo i due spagnoli con la loro farina hanno fatto una Eucarestia come è parso loro.

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  18. La gnosi (madre di tutte le eresie, dei poteri occulti…) «non ha, da un certo punto di vista, difficoltà a insinuarsi nel pensiero cattolico, anche a livello superiore. […] Aldo Natale Terrin, indagando il postmoderno, sostiene che la Chiesa odierna vivrebbe nell’accettazione di una doppia appartenenza: poter essere cattolica (ma in che modo?) e altro nello stesso momento, vantando di accedere ormai impunemente ad altre fonti. Non solo sarebbe accettata nel suo interno ai vari livelli, ma la doppia appartenenza farebbe parte della proposta stessa della Chiesa all’uomo contemporaneo: è un patto tacito, interno ed esterno» (Un docente dell’ “Università del Papa”, intervista a 30 giorni di maggio 2003).

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    1. Accidenti!


      Alla luce di questa suprema rivelazione  Nathaliel Deutsch (l'immaginazione gnostica) e Guy G, Strumsa (la sapienza nascosta) hanno bruciato, contritissimi, i loro libri e i loro titoli accademici sulla pubblica piazza.


      Un paio di miei conoscenti "cristiano-gnostici", che vanno a messa la domenica e recitano il rosario la sera, anch'essi folgorati sulla via di Damasco da questo sapiente, si sono doppiamente cosparsi il capo di cenere e adesso, in ginocchio e in processione, identicamente contriti,  si recano alla santa sede per ottenere il perdono papale

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  19. Ripeto:
    Non siamo una setta, ma riconosciuti.
    (Le sette non sono approvate)
    Non è vero che facciamo abusi liturgici.
    (Il Cardinale ha celebrato con noi
    PAPA Ratzinger ha celebrato con noi
    Papa Giovanno Paolo II celebrava,anzi molto spesso celebrava con noi.)
    I celebranti che alzano gli occhi al cielo e gridano(secondo voi)secondo noi pregano (ma a voi che importa?questo è solo una critica. Anche io potrei dire che molti preti in quel momento sono scialbi perché frettolosi (e ne ho osservati).
    Poi noi non sviliamo L'Eucaristica anzi senza stravolgere un bel niente la rendiamo piu viva.
    Quanti giovani ho visto nelle Eucaristie parrocchiali AMMOBBARSI perché veramente ci si addormenta per non parlare dei canti.
    Un fedele che entra ed è giu di morale molto spesso cade di piu in depressione.
    Scusate e permettetemi tanto il mio linguaggio è pulito e queste sino critiche alle vostre critiche.

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    1. Ma per rendere 'più viva' la Messa, secondo te, è necessario modificare pesantemente le parole della liturgia?
      Mettiti nei panni di uno dei tuoi presbiteri che legge nella prefazione del Messale 'il sacerdote non deve «togliere o aggiungere alcunché di propria iniziativa»' e poi ancora 'la «superficiale propensione a costruirsi una liturgia a propria misura» non solo «pregiudica la verità della celebrazione ma arreca anche una ferita alla comunione ecclesiale'. Dopo di che, proprio nella preghiera che è il cuore della liturgia, toglie, aggiunge, modifica perché deve obbedire a un tizio che ha deciso, in barba alla Chiesa universale, che la liturgia, azione di Dio, deve essere come dice lui.
      Cosa è giusto che tu ricordi al tuo presbitero, visto che lui, in preda a qualche forma di dissociazione, sembra esserselo dimenticato?
      Secondo te, chi è più importante seguire, la Chiesa o quel tizio, comunque egli si chiami?
      Grazie per la risposta.

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  20. @Dony69
    Non è proprio così, Scientology ad esempio è una setta anche se ufficialmente è una Chiesa approvata, lo stesso vale per i testimoni di Geova e per i Mormoni, anche se credo che si siano proclamate Chiese più per motivi fiscali che per motivi religiosi, tra l'altro queste 3 realtà hanno moltissimi punti in comune con il Cammino (Scientology ad esempio fa gli scrutini in stile neocat ma registrano anche le risposte), gli adepti di queste Chiese ne parlano benissimo (Scientology infatti è impegnata in campagne anti droga, alcuni neocat ringraziano il Cammino perché prima erano tossicodipendenti, io non vedo differenze) e una volta che aprono gli occhi è difficile uscirne, anche perché spesso si subiscono trattamenti lesivi della dignità

    Ci ripetete sempre la stessa cosa, che siete approvati, ma l'approvazione non è una giustificazione a tutto, anche Gennarini una volta che gli scandali finanziari di Guam sono venuti allo scoperto si giustificava così

    Tralasciando il fatto che lo Statuto è stato imposto dopo anni di autoreferenzialità e di segretezza, e che Kiko ne era preoccupato, devi anche sapere che a Giovanni Paolo II il Cammino era stato presentato come un percorso di 7 anni finalizzato all'inserimento in parrocchia, e che nonostante molti lo sconsigliassero ha voluto dare fiducia agli iniziatori, in buonissima fede, ma poi si è trasformato tutto in una realtà che dura una vita intera con decime,mamotreti segreti e passaggi vari

    Non credo proprio che si onori l'Eucaristia nel Cammino, altrimenti avreste obbedito al Papa quando nel 2005 vi ha ordinato (ordinato e non consigliato) di iniziare a celebrare l'Eucaristia come previsto dalla Chiesa (con l'ostia e non seduti, senza ballo finale ed altri abusi liturgici)

    Il Papa in questione era Benedetto XVI, che si impegno' tanto a correggere gli errori del Cammino che Kiko in un incontro nazionale a Puerto Rico disse pubblicamente che l'unica soluzione era che il papa morisse..non so tu ma un'affermazione pubblica del genere mette i brividi e a me personalmente ricorda tanto lo stile di Lutero

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  21. L'ho espresso giusto un poco prima in un mio intervento. Il cammino ha immerso i fedeli nella bruttezza alterando le loro percezioni, minando in maniera incisiva la loro obiettività.
    Chiaramente la bellezza è per loro bruttezza e l'inverso, semplicemente perché cercano le emozioni forti: l'esagerato profumo dei fiori che li inebria e stordisce, i colori brillanti delle gerbere e la grazia del mughetto che scaturisce in loro l'istinto assassino ("mi apposto e appena termina la danza mi approprio di tutta la nebbiolina"); i canti che li animano nella misura di un fanciullo che balla al ritmo di una qualsiasi musica vivace, l'abbraccio della pace ed il coltello dietro la schiena, il batticuore causato da un'ambientale da attuare, in cui puntualmente si balbetta causando la gratificazione dei numerosi acerrimi nemici presenti nell'assemblea; il Pane ed il Vino che saziano vista e corpo (ma che non possono deliziare pienamente lo spirito, essendo distribuiti in un'atmosfera blasfema, provocatoria, sacrilega), l'aria frizzante dei saltelli serali e, infine, il saluto falsamente fraterno che conduce all'ultima tappa: le inesorabili sussurrate critiche rivolte al prossimo. Tutto ciò mentre i figli, morti di freddo e mezzi addormentati, nonché doloranti per la posizione scorretta assunta sulla sedia, non vedono l'ora di mettersi a letto in santa pace. Alle 23:30...mezzanotte, se tutto va bene.

    Si dice: "Bellezza delle Chiese, Bellezza di Dio."
    Nel caso dei neocatecumeni sussiste la bruttezza delle salette, vale a dire la bruttezza di Kiko. Una repellenza di forme e sostanza che ammirano non per edificazione spirituale ma per fascino prettamente terreno, provocato in loro da astuti e ben congeniati escamotage tipici delle sette.

    Ps: Però, lasciatemelo dire, la Chiesa non gli fa poi così schifo e noia quando dobbono trarre dei benefici - con l'inganno - che dà soli non riescono a guadagnare.

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    1. Ho vissuto questa esperienza della eucarestia per 23 anni fino al 2003. Forse volevi essere ironica nella descrizione ma a me mi hai fatto rivivere veramente quei momenti. Ho sentito una morsa per esserci cascato.

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    2. Grazie Rebel per questa descrizione così viva e aderente al vero. Anche a me hai fastto tornare in mente quelle serate, in cui l'unica cosa che desideravo era tornare a casa e mettermi a letto. E lo stesso era per mia moglie e i miei figli, bambini che cascavano dal sonno. Mi sono pentito di averli sottoposti a quelle celebrazioni per diversi anni. Ma al di là di questo, tornavo sempre a casa con un certo malessere, con un peso sul cuore, mai elevato spiritualmente. Le letture non c'0era modo di tenerle a mente. Apparentemente la messa neocat. è più bella e "animata" e può "attirare" gli estranei, i lontani. Ma è solo una patina che dietro nasconde spesso sentimenti negativi, tensioni, ansie mai sopite causate da accuse, invidie, sospetti di ogni tipo. E la conversione dei lontani non passa per una messa neocat., a mio parere, ma dal vedere un cristiano agire e vivere da cristiano. E di cristiani purtroppo ce ne sono pochi, sia dentro che fuori del Cammino.

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    3. Che racconto vivido cara Rebel.
      Queste celebrazioni erano ma orribili per essere una messa, avremmo potuto adorare qualunque divinità greco romana, perché tanto la cosa veramente esaltata eravamo noi che vi partecipavamo. La totale concentrazione nelle cose da fare toglieva ogni energia alla preghiera e all'ascesi. Il Signore era seduto da qualche parte a guardarci benevolo, ed era tutto.
      Poi qualcuno faceva una risonanza traumatica e rimanevamo impressionati, fissi, fino alla mattina dopo, e ci perdevamo giustamente il sonno. In quel caso neppure ci accorgevamo di aver fatto la Comunione, salvo per le battutine sulla bontà del vino, che non mancavano di risuonare fuori luogo.

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    4. E si cominciava in ritardo, con una lunghissima ambientale, con un ancor più lungo canto di inizio, assordati dai cembali e dai bonghi. Ad una certa ora si iniziava a vedere doppio e a provare un inizio di sordità, provvidenziale al momento delle risonanze. Uscivi barcollante dalla cripta alle 23.30, ma dovevi fermarti all'agape dove i 'soliti', quelli che avevano fatto man bassa dei fiori alla fine del balletto, facevano man bassa anche sulla tavola. I più bei ricordi: le risate che ci facevamo già per strada e poi a casa alle spalle di questo e di quello. Mentre invece, dalla Messa in parrocchia, si tornava sempre parlando delle letture e dell'omelia del sacerdote. Tutta un'altra musica.

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    5. Mi hai fatto tornare in mente gli anni che ho passato dietro a questi eretici. Con mortificazione mi rivedo anche in quei genitori che prendono i figli per portarli a casa con la pioggia battente addormentati. Io sono fuori i miei due figli dentro. Mi accompagnava sempre una sorella e in macchina quante se ne dicevano...Quanti rimorsi dolorosi mi ha lasciato il cammino. Ci potrei scrivere un libro.

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  22. Valentina ma secondo te la conversione di una persona che non va da anni a messa passa per alcune modifiche (anche giuste sia ben chiaro)del messale,che nemmeno conoscono bene coloro che vanno a messa;o piuttosto dalla parola e da come è animata la liturgia nel complessivo?
    Oggi che viviamo una profonda "e tu lo sai"crisi di fede" come attrarre le persone? O ti sfuggendo di vista che le chiese a parte le quattro vecchiette alla messa vespertina si stanno svuotando?
    E voi continuate a voler trovar il pelo nell'uovo per attaccare il cammino.
    Il cammino segue la Chiesa e anche quel tizio comunque egli si chiami.
    Ti rendi conto Valentina che urge e lo ripeto (se la Chiesa decide di aggiornare il messale, nulla da ridire)
    rievangelizzare le persone? Altro che attaccare Kiko.

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    1. Io posso testimoniare SULLA MIA Pelle e sulla MIA VITA che l'argomento "non vado a messa da anni e quindi la messa normale non mi basta" è UNA PALLA. Non vengo da una famiglia credente (quindi non hai neppure quest scusa da usare) eppure un messa Novus Ordo celebrata DEGNAMENTE mi ha conquistato.
      Senza fronzoli, senza piaggeríe, senza inutili aggiunte. La messa uscita dal Concilio. PUNTO.
      E ti dirò di più, caro Dony, quell'idiota, stupido di sacerdote che ora è con Dio e Gli parla di me,ebbe la balzana idea di farmi recitare il Rosario (sí, da subito..) e indicarmi il Tabernacolo ed insegnarmi a stare in silenzio per ascoltare Gesú vivo e presente.

      Caro Dony, forse in qlc chiesa ci sono SOLO 4 vecchiette. Ti posso dire che non sono tutte così e ti potrei citare anche qlc nome, ma il punto è un altro: ci fossero solo quelle 4 vecchiette davanti al Tabernacolo ti assicuro che sono più gradite a Dio per la salvezza del mondo intero che tutte le chiacchiere, annunci e balletti che si fanno nel cammino.

      Hai voglia a fare discorsi sui carismi. Nessun carisma è tale se non c'è obbedienza e se non c'è il SENTIRE CON LA CHIESA INTERA. Nel cammino si obbedisce quando non c'è alternativa e il resto della Chiesa è ignorato se non palesemente criticato.
      Basta con queste scuse, Dony. Non ci credete più neppure voi.

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    2. La conversione di una persona che non va da anni a messa passa per il rendersi conto di quante caaaXXate aveva imparato dai catechisti neocatecumenali, credendo che fosse catechismo, e nel ricominciare tutto da capo.

      Le "quattrovecchiette", come le chiami tu, e sciacquati la bocca, sono colonne della Santa Madre Chiesa e Dio accorda più grazie a loro che a tutti i catechisti neokiko-ecumenali messi insieme.

      Quanta gente vi viene alle catechesi?
      Quante comunità si formano?
      Come state evangelizzando?
      Quanti lontani state attraendo?
      Quanti vicini avete respinto?
      E di che ci dovremmo rendere conto allora?

      Invece, quando vedo in chiesa una di queste nonnine preferite da Dio che recita il rosario, io mi metto a dirlo insieme a lei. Così Dio quando la guarda vede pure me.
      Funziona così l'evangelizzazione.

      Continua/te a giocare sul blog, tanto chi legge e deve capire, capisce.
      Ci date lo spunto per ripetere le cose a chi si fosse connesso solo ora.

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    3. Per quanto riguarda l'"animazione" della liturgia, chiedetelo alle tante famiglie giovani con prole che escono da una di quelle messe chiamate tridentine, cosa ne pensano dell'animazione dei laici come mezzo di evangelizzazione.

      Te lo dico io: le messe che sono state "animate" adesso sono da rianimare, comprese le vostre.

      Le messe si svuotano perché la gente è stufa di teatrini imbarazzanti ed autoreferenziali, "animate" da gente incoerente che passa una vita a parlare di se stessa con se stessa.
      La gente vuole Dio, questo vuole la gente. Se gli danno Dio, tornano a messa.

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    4. Dony69 18 febbraio 2021 22:34

      Dimostri proprio una crassa ignoranza Dony, perdonami per la sincerità affettuosa.

      Ecco i frutti del cammino: non capire la devastazione che la liturgia bizzarra e autogestita produce nelle anime dei credenti.

      Se la Chiesa dà la valenza che dà al rispetto rigoroso delle regole liturgiche date, c'è dietro un problema di sostanza di importanza somma.

      Lo ripetiamo: mai come per la liturgia la forma è sostanza.

      Non puoi semplicisticamente affermare: "andate troppo per il sottile, siete esagerati, chi si avvicina alla Chiesa non capisce niente di liturgia fatta secondo i canoni e non, neanche i fedeli se ne accorgono tante volte... URGE RIEVANGELIZZARE!!!!!

      Che poi evangelizzare è la kikocarmeniana predicazione?
      Pensa tu ch disastro!!!

      Ma cosa dici? Di che pelo nell'uovo parli?

      Pax

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  23. Dony69 quindi secondo te la massima autorità nella Chiesa, superiore ai sacerdoti, superiore ai vescovi e alle conferenze episcopali papali, superiore al Papa, è Kiko?
    Tu mi vuoi far credere che ti pare normalissimo disobbedire alla Chiesa per obbedire a Kiko?
    Ma secondo te la Chiesa perché prescrive che le parole e i gesti della liturgia debbano essere rispettati nei minimi particolari? E perché invece Kiko, che dice di essere obbedientissimo alla Chiesa, obbliga un milione e di fedeli al mondo a seguire una liturgia alterata?
    Perché don Pezzi, don Pasotti, e a scendere tutti i sacerdoti del CN, invece di obbedire alla Chiesa, decidono di compiacere un laico che ha inventato una sua liturgia?
    E se la liturgia di Kiko è indispensabile per l'evangelizzazione, allora Kiko sta più in alto del Pontefice, visto che l'ha decisa ed imposta lui.
    Kiko ha fondato una nuova Chiesa, migliore della Chiesa cattolica, con una propria liturgia? E se non è così, perché cambia la liturgia senza esserne autorizzato?

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  24. Scusa Dony, visto che ragioni educatamente ti voglio rispondere educatamente.
    E fare anche qualche domanda a proposito della tua affermazione "noi non sviliamo L'Eucaristia anzi SENZA STRAVOLGERE un bel niente la rendiamo piu viva."
    Non la stravolgete?
    Allora dammi contezza di certe stravaganze:
    Preghiera eucaristica, in tema oggi: perché non la cantate secondo messale?
    Monizioni: perché spesso invece che "brevi ed eventuali" (famosa lettera di Arinze), molte volte non finiscono mai e ci sono SEMPRE?
    Risonanze o eco della parola: perché non sono "eccezionali ed in particolari giornate" (sempre lettera di Arinze), ma avvengono SEMPRE in TUTTE LE GIORNATE? Oppure, come dice la Redemptionis Sacramentum, non avvengono al di fuori della Messa o "per grave causa" senza che però "questo uso diventi consueto"?
    Latte e miele: perché, se nella liturgia non può essere aggiunto nulla, bevete latte e miele la prima settimana della cinquantina di Pasqua?
    Eucarestia: perché consumate il pane azzimo seduti e insieme al prete, se nella liturgia eucaristica è previsto che lo consumiate in piedi dopo il prete?
    Danza: perché ballate in chiesa un ballo ebraico?

    Scusa ma se questo non è stravolgere qualcosa di intoccabile...

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    1. @Anonimo
      Aggiungi anche l'altare smontabile (il canone liturgico non lo prevede) con simboli di altre religioni

      @Dony69
      Ma sinceramente tu sei mai entrato in una chiesa parrocchiale ultimamente? Perché la mia parrocchia ad esempio è sempre piena per la Messa e ci sono tante realtà soprattutto per i giovani perché è retta dai Salesiani, ma anche per adulti, e il Cammino non c'è mai stato (anche se il nuovo sacerdote ha parlato bene del Cammino durante l'omelia, ma io non li giudico per questo anzi apprezzo la sua buona fede)

      Anche se fossero solo 4 vecchiette, la loro preghiera sincera può smuovere montagne, e non so se te lo hanno mai detto in comunità, ma la Messa è valida anche se a celebrare è il sacerdote da solo

      Ti racconto un fatto personale, 3 anni fa sono stata in Polonia per un po' e lì la chiesa parrocchiale era grandissima e il sabato pomeriggio era stracolma di persone di tutte le età, nonostante il freddo e la neve alta; e la Comunione si fa solo ed esclusivamente in ginocchio e senza mani, come il segno della pace che si scambia con lo sguardo

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    2. Anche la parrocchia che frequento è praticamente sempre piena durante le messe. Si "svuota" solo in estate, perché molte persone si spostano nella casa al mare, come succede del resto anche nel Cammino neocatecumenale. E , come ho già scritto più di una volta, in questa parrocchia il Cammino non c'è, ma ci sono molti altri gruppi e movimenti sia per adulti e anziani, che per bambini e ragazzi. E' una parrocchia molto viva, i parropcchiani partecipano attivamente e collaborano con le necessità e le diverse attività.

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  25. Dice Dony69: 'E voi continuate a voler trovar il pelo nell'uovo per attaccare il cammino'
    Forse leggendo l'articolo e le parole severe con il quale il presidente della Conferenza Episcopale ammonisce i sacerdoti a non cambiare in nulla, neppure nel più piccolo particolare, la liturgia, Dony69 dovrebbe capire che non siamo noi i pignoli, ma la Chiesa lo è, al punto tale da dire che chi non si attiene nei minimi particolari a ciò che il Messale prescrive, pregiudica la verità della celebrazione e arreca anche una ferita alla comunione ecclesiale. Chi pregiudica la verità è un eretico e chi lede la comunione è, in potenza e di fatto, uno scomunicato.
    Quindi per Dony69 la Chiesa è pignola, la Chiesa guarda il pelo nell'uovo.
    Ma guardiamo l'altro lato della medaglia.
    Kiko e i suoi liturgisti, fra cui probabilmente don Pasotti, saputo del varo del Nuovo Messale, hanno preso il cartoncino del Risuscitò, da cui il presbitero neocatecumenale segue il testo della Preghiera Eucaristica II, e lo ha adeguato alle modifiche del Messale.
    Cosa costava loro adeguarlo anche nei vari punti in cui esso palesemente si discosta dalla liturgia della Chiesa? Perché voler lasciare quelle parole in più o quelle totali invenzioni? È forse Kiko, e con lui il liturgista che ha messo mano addirittura ad una edizione della Bibbia, più veridico, più attendibile, più infallibile della Chiesa, tanto da mandare in giro la 'propria' liturgia?
    Cosa costa loro attenersi al Messale? Non saranno loro, a guardare il pelo nell'uovo, o addirittura a considerare più importante il loro pelo dell'uovo stesso?

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  26. Da: Tragedie in due battute
    Di Achille Campanile

    SORPRESA
    Personaggi:
    IL MARITO
    LA MOGLIE
    L'AMANTE DELLA MOGLIE che
    non parla
    In una camera da letto,ai giorni nostri.
    IL MARITO
    (giungendo improvvisamente, trova LA MOGLIE intenta a tradirlo con uno sconosciuto)
    Ah, infame, dunque non mentiva la lettera anonima, da me ricevuta un'ora fa: tu hai un amante!
    LA MOGLIE
    E tu stai a credere alle lettere anonime? Andiamo!
    (Sipario)

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    1. Come, come già il sipario!
      Così non lo sapremo mai, se lo tradiva o no!

      D.D.

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    2. Se la moglie fedifraga fosse stata neocatecumenale e la lettera anonima l'avesse scritta Arinze, starebbero ancora lì a discutere 😄

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    3. Volevo provare l'ebbrezza di commentare come un neocatecumenale! :-)

      D.D.

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    4. Grazie ad entrambi, ho riso di gusto....

      LUCA

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  27. 'Questo è il sacramento della nostra fede'.
    Il Mistero è l'incarnazione, morte e Resurrezione del Figlio di Dio e Dio stesso Gesù Cristo,come nella risposta dell'assemblea che noi crediamo per fede.
    Il Sacramento è il segno visibile e il dono che da questo mistero promana.
    Quindi non è esattamente sinonimo. Aggiungendo poi il 'questo' si vuole ancor di più attirare l'attenzione sul 'qui e ora', mentre il Mistero è qualcosa di più grande. Poi appunto il possessivo 'nostra' fede è un richiamo all'assemblea dei presenti, che rafforza il particolare ai danni dell'universale. Trovo questa sostituzione un abuso veramente grave, a cui forse non diamo sufficiente rilievo.

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    1. Hai proprio ragione e io non ci avevo mai riflettuto sopra.
      'Questo è il sacramento della nostra fede' vs. "MISTERO DELLA FEDE" del Messale Romano.
      Parola per parola...

      Questo:
      ossia QUESTO modo di consacrare e la forma stessa del pane e del vino (pane azzimo grande da frazionare in piatto ottagonale e non ostia sulla patena; vino Porto rosso dolce in coppa grande e non il tradizionale vino per messa nel calice)

      Sacramento: che come tu dici NON è sinonimo di Mistero. Con questa sostituzione del termine Sacramento al termine Mistero si vuole sottolineare ancora quello che già si diceva con "Questo". "Questo è il sacramento" ancor più concentra tutta l'attenzione sul MODO DI CONSACRARE INVALSO NEL CAMMINO.

      E infatti, mentre la Chiesa dice "Mistero della Fede"
      Costoro dicono QUESTO è il sacramento della NOSTRA fede.

      Tutto nel cammino è catechesi!

      Pax

      Infatti! e così rimarcano che la loro fede ha un fondamento peculiare e diverso da quello di tutti i cattolici credenti.

      Pax

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    2. A proposito di QUESTO E' IL SACRAMENTO è utile leggere il Can.924 del Codice di Diritto Canonico che recita:

      Articolo 3 - Riti e cerimonie della celebrazione eucaristica

      Can. 924 - §1. Il sacrosanto Sacrificio eucaristico deve essere offerto con pane e vino, cui va aggiunta un po' d'acqua.

      §2. Il pane deve essere solo di frumento e confezionato di recente, in modo che non ci sia alcun pericolo di alterazione.

      §3. Il vino deve essere naturale, del frutto della vite e non alterato.

      Pax

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  28. Quattro vecchiette è l'acronimo di :

    Quando Un Atteggiamento Travolgente Turba Rovinosamente Oranti Vecchiette Ecco Che Catecumeni Handicappati Insorgono E Travolgono Tutti Estenuandoli

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  29. Valentina l'unica tragedia è questo blog.
    Sai perché (chissà se aprirete gli occhi ma principalmente la mente)
    Perché due più due, fa quattro.
    La matematica nn è opinionabile.
    Cammino neocatecumenale, RICONOSCIUTO E LEGALE A TUTTI GLI EFFETTI.
    ALLORA DI CHE PARLIAMO ANCORA?

    Ho capito che questo blog è solo di opposizione.
    Alla fine del mondo i vostri posteri ci vedranno in cielo e diranno: SIETE CLANDESTINI NON VI RICONOSCIAMO.
    E NOI: MA COME IL SIGNORE CI HA FATTI ENTRARE!!!
    E VOI: NO ERAVATE IN UNA SETTA.
    LA STORIA INFINITA CONTINUA!!! INTANTO NOI CI GODIAMO IN PACE L'ETERNITÀ, E VOI POVERINI LA PASSERETE SI IN CIELO MA A CAPIRE COME NOI SIAMO ENTRATI(SOLUZIONE) LA VERGINE CI HA RACCOMANDATI.....

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    1. Siete approvati in forza dello Statuto, nel quale vi impegnate a rispettare il Messale. Dal momento che state venendo meno alle vostre promesse, la vostra approvazione è carta straccia, finché non vi emendate.
      P.S. Ripassa la matematica, ma soprattutto la logica.

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    2. @valentina, mi scusi. Ma che lo statuto sarebbe "carta straccia", lo dite voi, cioè "Valentina", "pax", "tripudio", ecc, ho lo dice qualche dicastero della Chiesa?

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    3. E dai Dony, poi saremmo noi il disco incantato.
      Ma ripetete sempre la stessa cosa? Presentate il pedigree.Ma possibile che questa tiritera SIAMO APPROVATI vi impedisce di pensare e ragionare?
      Dormite sugli allori. Questo non serve. Leggete i Vangeli, non serve.
      Siamo figli di Abramo, non vi giova rivendicare. Dice Gesù, se siete figli di Abramo FATE le opere di Abramo. Molti in quel giorno diranno: Signore abbiamo predicato, abbiamo celebrato, ERAVAMO APPROVATI. Ma il Signore risponderà a costoro. NON VI CONOSCO.
      Diamine, un poco di umiltà, nulla è scontato. Specie con Nostro Signore, non date mai nulla per scontato. Interrogate la vostra coscienza alla quale Dio fa sempre appello.

      Pax

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    4. Anonimo 16:03:
      che lo Statuto è carta straccia, lo dimostrate voi non rispettandolo.

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    5. @Dony69
      Non basta dire di essere approvati se poi non si obbedisce al Papa o se si continua ad avere comportamenti che non giovano a nessuno, come ad esempio gli scrutini e le confessioni pubbliche che la Chiesa non incoraggia affatto

      Ho già fatto questo esempio ma te lo ripropongo, immagina che ci sia una Onlus molto prestigiosa e riconosciuta con uno Statuto; immagina che i membri di questa associazione siano trovati a commettere abusi e crimini nei paesi in cui operano, e immagina che si giustifichino dicendo "siamo approvati, abbiamo uno Statuto e le istituzioni ci apprezzano", non ti sembrerebbe un po' strano?

      Non è che facendo il Cammino allora si va automaticamente in Paradiso, il Catechismo della Chiesa Cattolica non dice questo, anzi la via per la salvezza passa dalla frequenza ai Sacramenti e dalla condotta personale

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    6. Ma tu come lo sai che i "nostri" posteri vi vedranno in cielo? Non ti sembra di peccare un tantino di presunzione / superbia? La tragedia sono gli abusi e le prevaricazioni commesse in nome di Dio, altro che un blog in cui i partecipanti aspirano solo a dire la verità. E le tragedie del nostro mondo sono anche molte altre, che sarebbe troppo lungo elencarle.

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  30. Per Pax

    Pax per una volta non ti rispondo io.
    Le senti, le senti, le tante famiglie in missione che hanno lasciato tutto, ma veramente tutto.
    Non sono queste "opere di vita eterna?
    E le migliaia di coppie ;aperte alla vita"? Quando oggi gli sposi programmano 1 al massimo il secondo figlio dopo 10 anni dal primo?
    Lo stesso governo si lamenta che siamo un paese di vecchi. Sai perché non si aprono alla vita?perche i figli COSTANO,alla faccia della fede.
    Dai non farmi piu elencare cosa sono le opere.
    Potete dirci tutto ma negare i fatti di vita delle famiglie proprio è non VOLER CREDERE.
    Quindi noi ci fidiamo di Gesù:Chiunque avrà lasciato casa, affetti ecc.ecc.
    Queste persone ci sono nel cammino e magari in altre realtà.
    Ma non puoi dire che cosa ci dirà il Signore. Lasciamolo a lui anche perché il cammino come tu sai sempre invita a fare fatti e non solo chiacchere.
    E chi lascia i beni non fa chiacchiere ma opere.

    RispondiElimina
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    1. @Dony69
      forse ti sfugge il fatto che nella Chiesa Cattolica ci sono migliaia di suore e sacerdoti che lasciano tutto e vanno ad evangelizzare in missione, che prima di partire studiano la lingua e si formano teologicamente, e la loro destinazione non viene decisa a sorte da un laico, ma da chi ne ha l'autorità e la competenza

      Io rispetto le scelte delle famiglie che partono in missione, ma mi chiedo se effettivamente esse vadano ad evangelizzare oppure a fare proselitismo per il Cammino, visto che una volta a destinazione il loro scopo è quello di supportare le altre comunità ed aiutare a formarne altre, e comunque si può evangelizzare anche partendo dal luogo d'origine, ad esempio dando la testimonianza con la propria condotta di vita nel luogo di lavoro, tra gli amici, nello sport, a scuola, ecc. senza andare lontano

      Non c'è niente di sbagliato o di anti cattolico nel programmare le gravidanze a distanza di anni, se le circostanze lo richiedono, al contrario, l'apertura alla vita ad oltranza senza tenere conto della situazione economica o della salute è condannata dai vari Papi.

      Papa Francesco insite proprio sulla genetorialità responsabile, e ha detto "non è necessario fare figli come conigli"; anche Papa Wojtyla sosteneva che gli sposi devono essere fecondi ma responsabili, e che si deve costruire la famiglia con progettualità, tenendo conto della situazione e ponendo al centro il benessere del bambino; il ricorso ai metodi naturali in alcuni casi è doveroso, e se le circostanze lo richiedono, gli sposi possono unirsi nei tempi sterili "anche per tutta la durata del matrimonio"

      Ti ricordo inoltre che anche i Testimoni di Geova, i Protestanti e gli ebrei ultraortodossi hanno molti figli

      Elimina
    2. Dalle tue risposta, Dony69, mi sembra che emerga un po’ di presunzione / superbia. Sei proprio sicuro che sarai beato in cielo? Riguardo ai frutti che elenchi, l’“apertura” alla vita e le famiglie in missione, per come la vedo io potrebbero essere tranquillamente frutti di fanatismo e non di fede. Fare molti figli non è difficile se si è fertili. La cosa difficile e impegnativa è educarli, seguirli, curarsene, e in questo il Cammino non aiuta le famiglie, ma è loro di ostacolo, con i molti e crescenti impegni che impone ai camminanti, che di fatto li portano a trascorrere poco tempo con i figli. E di esempi in 27 anni di Cammino ne ho visti non pochi. Inoltre, nel Cammino ti viene detto che devi mettere Dio (che poi non è Dio, ma il Cammino) al primo posto, mentre io credo che Dio direbbe il contrario. Anche curarsi dei propri figli, che Dio ci ha dato, significa mettere Dio al primo posto. Invece il mettere il Cammino al primo posto va sicuramente a detrimento dei figli. Riguardo alle famiglie in missione, a me sembra che non portino Dio e la Chiesa cattolica, quanto piuttosto il Cammino e la visione che il Cammino ha di Dio. Una visione ad uso e consumo del Cammino. E questo me lo conferma anche una delle tue prime affermazioni, ossia che sei “innamorato del Cammino”. Da un cristiano “adulto”, diciamo così, io mi aspetterei che dicesse di essere “innamorato di Dio” e non del Cammino. Il cristianesimo, infatti, non è il Cammino.

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  31. Per anonimo 16:03
    Certo che lo dicono loro,chi altri.
    Quando leggeremo un documento ufficiale della Chiesa che dichiara il cammino non approvato, il giorno stesso esco
    Quindi MAI.
    LA LOGICA È QUESTA

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    Risposte
    1. Certo, il modo di ragionare tuo e di Anonimo qui sopra è sorprendente.
      Se un ladro non viene colto con le mani nel sacco e messo in galera, per voi non è ladro; e se un uxoricida la passa liscia non è assassino.
      Finché l'autorità preposta non viene a prendervi per le orecchie e a gettarvi fuori, siete approvati, anche se siete i primi a non rispettare il vostro stesso Statuto.
      Anzi no, ho dimenticato un passaggio: colti in fallo, è pure lecito il ricorso alla bugia, per poter perseverare nell'errore (siamo felicissimi delle sue osservazioni, diceva Kiko a papa Benedetto mentre gli augurava gli venisse un colpo).
      Così hai insegnato ai tuoi figli?
      Complimenti eh!

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    2. @Dony69
      Allora ti consiglio di leggere la lettera di Arinze che è ancora valida

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    3. Esiste un documento ufficiale del 1° dicembre 2005 - la lettera della Congregazione del Culto Divino indirizzata a Kiko-Carmen-Pezzi, firmata dall'allora cardinale prefetto del dicastero, e contenente le esplicite «decisioni del Santo Padre» - a cui il Cammino non ha mai ubbidito.

      Pertanto, se "la logica è questa" - la logica della disubbidienza del Cammino alla Chiesa, al Papa, alla liturgia - allora non possiamo far altro che prendere atto che il fratello Dony69 è ipocrita e mentitore.

      Se la logica fosse quella dell'ubbidienza, il Cammino avrebbe abbandonato le carnevalate liturgiche kikiane-carmeniane fin dalla sera del 1° dicembre 2005.
      E invece la logica del Cammino è quella di disubbidire al Papa in modo da poter ubbidire solo a Kiko.

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    4. Così fate, vi lavate la coscienza come i sepolcri imbiancati. Così fanno quelli che si sentono a posto solo dicendo "Siamo figli di Abramo"...

      ma se siete figli di Abramo FATE LE OPERE DI ABRAMO.


      Ricordate che il rispetto degli Statuti è un obbligo in capo A TUTTI GLI ADERENTI AL CAMMINO.

      Vatti a leggere il discorso di Mons. Stafford a Porto San Giorgio, quando venne per la consegna degli Statuti. Fece appello alla coscienza di ciascuno di noi che eravamo lì, dicendo che CIASCUNO di noi si doveva impegnare per l'adempimento puntuale delle norme date dalla Chiesa. Forse conosceva i suoi polli?

      All'epoca già avevo le antenne drizzate.
      Continuai con tutte le forze a cercare di incidere da dentro.
      Mi hanno accusata apertamente di essere dalla parte della Chiesa, amica di Parroci e Vescovi. Chi ti ha accusata? Ti rispondo prima che me lo chiedi:
      Carmen Hernandez. CHIARO.

      PER QUESTO E PER TANTE ALTRE COSE SONO USCITA DAL CAMMINO, prima che mi cacciassero loro a calci nel sedere.
      Era ora di cogliere il Kairos, che io ho colto, lasciandoli con un palmo di naso.

      Le epurazioni preferiscono farle loro, non amano atti di libertà individuale, che non venga in mente ad altri CHE FORSE SI PUO'.

      Senti Dony, con me non attacca.
      Potrei scrivere un libro e non è escluso che prima o poi lo scriva.

      Pax

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    5. Ma scherzi Gloria? Hai letto la tragedia in due battute di Achille Campanile? Vuoi che un super cristianone come lui vada a leggere le lettere dei Prefetti di Congregazione oppure dei Presidenti della CEI? Lui queste cose se le fa spiegare da Kiko. Non ha autonomia personale di pensiero e di decisione.
      Non potrà mai dire 'forse Kiko in questa cosa particolare potrebbe pure aver sbagliato'. Ma quando mai! Per lui è una bestemmia! Preferisce credere che si siano sbagliati tutti, Chiesa compresa, che va a schifarsi del pelo nell'uovo e non comprende che, se quel pelo è di Kiko, è una sacra reliquia! 😆😅🤣

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    6. .... e dal momento che mi sono scocciata e tu magari pensi che certe cose me le invento eccoti servito.
      Ti metto il link dello

      STORICO DISCORSO DI MONS. STAFFORD a Porto San Giorgio, in convivenza di itineranti. Sono testimone diretta di tutto e ho fatto anche un post spiegando alcune cosette che non ho tempo di ripetere qui.

      Intanto ecco il link

      PONTIFICIUM CONSILIUM PRO LAICIS
      DISCORSO DEL CARDINALE PRESIDENTE JAMES FRANCIS STAFFORD
      Porto San Giorgio - Domenica 30 giugno 2002

      http://www.sanpietroapostolo.org/Cammino/DocumentiCammino/Stafford%20PSGiorgio.pdf

      e il passaggio a cui mi riferisco è questo:

      " Affido ad ognuno di voi questi Statuti, alla responsabilità di ciascuno davanti a Dio. Siete tutti corresponsabili nell'adeguare il vostro operare alla regola che vi è stata data, le cui indicazioni normative vanno rispettate ntegralmente. Gli Statuti infatti sono stati esaminati e rivisti nei minimi particolari: ogni espressione ha un senso. Essi devono essere sempre per ognuno di voi, e per tutti voi, guida illuminante per una crescita feconda nella Chiesa e per la Chiesa. "

      Come potrei dimenticare????

      Avevo la cattiva abitudine di ASCOLTARE la Chiesa e NON SOLO KIKO.
      Poi, avendo un discernimeto - anche io che avevo all'epoca finito il Cammino già da qualche anno e Kiko dice che al cristiano adulto si addice il discernimento (lo dice ma poi non lo riconosce, perchè DEVI SOLO OBBEDIRE SENZA PENSARE - mi regolavo di conseguenza.

      Non mi entrava in testa che COSTORO FANNO FINTA DI ASCOLTARE MA POI SE NE FREGANO ALTAMENTE.

      E i frutti sono sotto gli occhi di tutti AL NETTO DELLE FOGLIE DI FICO con cui abilmente si addobbano.

      Pax

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    7. Ancora con questa lettera di Arinze, ormai ne continuate a parlare solo voi che non sapete più a cosa attaccarvi. Andatevi a leggere cosa diceva il successore di Arinze al ccds. Dovreste aggiornarvi, altrimenti continuerete a provocare risatine nei palazzi vaticani.

      https://www.lastampa.it/vatican-insider/it/2012/01/24/news/cardinale-canizares-neocatecumenali-bene-rapporto-tra-catechesi-e-liturgia-1.36507669

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    8. Ho scritto sopra:

      Sono testimone diretta di tutto e ho fatto anche un post spiegando alcune cosette che non ho tempo di ripetere qui.

      Ecco il link del post a cui ho fatto riferimento:

      https://neocatecumenali.blogspot.com/2017/02/kiko-avanti-che-i-vescovi-vanno.html?m=1

      Buona lettura.

      Pax

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    9. Anonimo 20:25
      Intanto non è confrontabile ciò che viene dichiarato in una intervista giornalistica fatta dagli amici di Vatican Insider (ampiamente infiltrato da neocatecumenali) con una lettera che fu voluta dal Papa e indirizzata ai neocatecumenali (che poi mentirono dicendo di non averla ricevuta, e alla quale non vollero obbedire, dichiarandola superata mentre invece i loro Statuti la richiamano); inoltre non credo che Canizares ignorasse che i riti approvati legati ai vari passaggi erano paraliturgici, sicuramente le sue frasi sono state 'semplificate' a dovere.
      E infine, per dimostrare che invece che il Cammino commette abusi liturgici, ne abbiamo portato le recentissime prove risalenti al recente annuncio di Quaresima. In occasione della nuova edizione del Messale, sono stati ribaditi gli abusi liturgici nella preghiera eucaristica. E la dottrina della Chiesa non è cambiata in proposito: i Vescovi hanno ribadito che chi altera la liturgia compromette la verità e ferisce la comunione della Chiesa. Cosa hai da dire in proposito? Il 2021, anno che Kiko ha profetizzato meraviglioso per il Cammino, vi ritrova ancora bugiardi e impenitenti come sempre.

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    10. @Valentina
      da come ha commentato mi sembra una persona abbastanza ragionevole, altri sono stati più aggressivi, però purtroppo in generale tra i neocat ho notato questa tendenza a credere ciecamente alle parole di Kiko;
      @Anonimo
      se parliamo sempre della lettera di Arinze è perchè ci sta a cuore la questione della Comunione e del crispetto verso di essa, e perchè personalmente io mi rattristo molto al pensiero di aver ricevuto per 10 anni la Comunione in maniera poco indicata, convinta che tutto andasse bene per via dell'approvazione. Il link che hai messo è del 2012, la lettera di Arinze è del 2005 e dava 2 anni di tempo ai neocat per adeguarsi agli ordini del Papa, cosa che nè nel 2012 nè oggi è mai successa, ed inoltre non mi risulta che il successore di Arinze abbia detto che la lettera non sia più valida

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    11. @ANONIMO
      E invece parliamo della "lettera di Arinze"! Perchè non parliamo della penosa querelle che Gennarini montò contro chi, giornalista, rese pubblica la lettera. Per Gennarini era "privata" e non doveva essere resa pubblica ai "non addetti ai lavori". Chissà perchè lo fece. Forse perchè, tenendola nascosta poteva dire ai camminanti quello che voleva sapendo che NESSUNO sarebbe andato a controllare?

      Poi parliamo pure delle scuse puerili: "ma la lettera è di ARINZE E NON DEL PAPA" (peccato che i testi delle udienze SIANO PUBBLICI (ehhh questa Chiesa Cattolica che non conosce arcani) e siete stati smascherati tempo uno e due.

      Io ho una domanda per te, caro anonimo: ma tutto questo ODIO verso LA CHIESA chi ve lo inculca? Perchè ce l'avete così tanto con Lei che non perdete occasione di smerdare qualsiasi sua manifestazione che esca dal contesto cammino?

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    12. Una persona ragionevole è appunto una persona che sa dare ragione di ciò che afferma e che risponde a ciò che gli altri asseriscono. Finora il nostro amico che si dichiara cattolico ha definito un 'pelo nell'uovo' le invenzioni di Kiko inserite nella liturgia eucaristica e non ha neppure tentato di fornirne la benché minima giustificazione.
      Il caso è semplice: o ha ragione la Chiesa pretendendo il rispetto pedissequo della liturgia o ha ragione Kiko a travisarla a suo piacere. Se Kiko ha ragione, la Chiesa ha torto; se invece la Chiesa ha ragione, Kiko ha torto.

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    13. E' necessario continuare a ripetere che la Chiesa ha ragione, ed è proprio questa la missione di questo blog

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    14. @doni69, ovviamente anch'io. Quello che mi tiene in cammino da oltre trent'anni, è la gratitudine per le meraviglie che ho visto nella mia vita e in quella dei fratelli, ma soprattutto è l'amore a Cristo e alla Chiesa. Ma se un giorno la Chiesa dicesse che il Cammino non è più nella comunione ecclesiale anch'io non potrei più starci.
      Ma sappiamo benissimo (e lo sanno anche loro) che non sarà mai così.

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    15. Anonimo 00:39:
      Da oltre trent'anni partecipi a Messe con abusi eucaristici che la Chiesa non consente e che, specifica il CVII, provocano delle gravi ferite alla sua unità e attentano alla sua verità.
      Anche secondo te un abuso non esiste finché non viene un cardinale a dirlo? E se anche venisse un cardinale a dirlo, per conto del Papa in persona, per voi non basterebbe (come si è visto nel 2005 quando le precise disposizioni dettate da papa Benedett XVI vennero disattese, e lo sono tuttora).
      Quindi caro fratello, vedi di risvegliare la tua coscienza di cattolico, ma soprattutto di persona dotata di pensiero autonomo.

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    16. Ripeto a te ciò che già ho scritto a un tuo confratello.
      secondo te la massima autorità nella Chiesa, superiore ai sacerdoti, superiore ai vescovi e alle conferenze episcopali, superiore al Papa, è Kiko?
      Tu mi vuoi far credere che ti pare normalissimo disobbedire alla Chiesa per obbedire a Kiko?
      Ma secondo te la Chiesa perché prescrive che le parole e i gesti della liturgia debbano essere rispettati nei minimi particolari? E perché invece Kiko, che dice di essere obbedientissimo alla Chiesa, obbliga un milione e di fedeli al mondo a seguire una liturgia alterata?
      Perché don Pezzi, don Pasotti, e a scendere tutti i sacerdoti del CN, invece di obbedire alla Chiesa, decidono di compiacere un laico che ha inventato una sua liturgia?
      E se la liturgia di Kiko è indispensabile per l'evangelizzazione, allora Kiko sta più in alto del Pontefice, visto che l'ha decisa ed imposta lui.
      Kiko ha fondato una nuova Chiesa, migliore della Chiesa cattolica, con una propria liturgia? E se non è così, perché cambia la liturgia senza esserne autorizzato?

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    17. E se la liturgia di Kiko è indispensabile per l'evangelizzazione,....

      Illuminante e dirimente.

      La liturgia di Kiko E' INDISPENSABILE per l'evangelizzazione:
      Senza la loro liturgia infarcita di abusi, dissacrazioni, carnevalate e pagliacciate sceniche che plasmano l'assemblea neocatecumenale e la caratterizzano, dividendola definitivamente dalla comunione ecclesiale e isolandola nel settarismo, il Kerigma kikiano non si innesterebbe altrettanto come seme fecondo negli adepti e nelle "piccole comunità" generate.

      Pax

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  32. Per Dony

    Tu hai scritto questo e a questo ho risposto:

    Valentina l'unica tragedia è questo blog.
    Ho capito che questo blog è solo di opposizione.
    E voi resterete a bocca aperta a vederci in cielo beati.
    _________

    Io ho risposto a questo caro Dony. Non mi sono intromessa io su cosa dirà il Signore, sei tu che ostenti sicurezza della vostra salvezza. E ora lo spieghi chiaro, finalmente: non per gli Statuti soltanto ma perchè "fate le opere".

    Ma io di opere ti ho parlato nella mia risposta.
    Di chi dà per scontata la sua salvezza proprio per le opere che rivendica. Lontano da ogni umiltà.
    "Signore non abbiamo predicato nel tuo nome, scacciato demoni nel tuo nome... ecc. Via lontano da me non vi conosco...

    E questo è
    perfettamente in linea col YO YO YO kikiano, col NOI siamo i cristiani adulti nella fede, gli altri i cristianucci della domenica religiosi naturali...

    SIETE VOI CHE RESTERETE STUPITI A VEDERE LE VECCHIERELLE DELLA PARROCCHIA PASSARVI AVANTI NEL REGNO DEI CIELI e voi messi in anticamera a lungo, o proprio alla porta.

    Questo ho detto davanti al tuo arrogante CI TROVERETE IN CIELO A RIPOSARE E GODERE IN ETERNO.

    E questo è
    al netto e facendo sempre salva la buona fede di tanti che fanno il cammino con retta intenzione del cuore e che Dio preserva, come io stessa ho potuto tante volte costatare.

    Il problema del cammino è che è marcio lui nella sua sostanza, perchè pieno di superbia.
    I fratelli del cammino che , con cuore buono si mettono a disposizione dell'evangelizzazione, mettono al mondo figli, lasciano tutti i beni
    ...SONO UMILI....
    Ripeto SONO UMILI e da costoro, ossia dagli itineranti Kiko e compagni, quando parlano di desiderio di santità VENGONO SBEFFEGGIATI.

    Se scorri le pagine del blog troverai tante storie di famiglie in missione usate e gettate via, di giovani distrutti dal pessimo discernimento dei Centri Vocazionali portati avanti dagli itineranti (mica dai preti!), di presbiteri tenuti come addobbo o foglia di fico nelle equipe senza dignità, senza speranza. Perchè i sacerdoti nel cammino non contano nulla. A te questo pare normale?

    Queste cose raccontiamo qui.
    E tante altre. Apri una pagina a piacere e leggi, poi un'altra e poi un'altra.
    Caro Dony. Invece di aprire al caso la Bibbia, che è pure un azzardo. Apri al caso il Blog, una pagina qualunque e poi...fai una bella Scrutatio, hai solo l'imbarazzo della scelta. Gli articoli sono pieni di riferimenti, di link, di una ricca documentazione che, tante volte, voi stessi ci avete fornito e Kiko si è pure incavolato di questa cosa. Tant'è che lo fa scrivere sui suoi capolavori kerigmatici: NON DIVULGARE IN INTERNET PER NESSUNA RAGIONE.

    Ma di cosa si vergogna? Di cosa vi vergognate?

    Raccontiamo che il Cammino, lungi dall'attuare gli Statuti che sarebbero UNA SICURA REGOLA DI VITA come esortava G.P.II, ha messo su piuttosto un sistema di potere basato sull'autorità di laici per la gran parte ignoranti inviati da due laici iniziatori spagnoli, come mai si era visto prima nella storia della Chiesa.

    Certo lo comprendo, questo per iscritto non potete metterlo, non potete ostentarlo come opera che spalancherà davanti a voi le porte del paradiso.

    Pax

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  33. Valentina ai GIUDICATO arinze, MA Arinze non le scrive le lettere anome, ti pare che un CARDINALE possi scrivere le lettere ANOME? E allora RAGIONATE se dite che le scrive il cardinale allora le scrive anche il PAPA perché il PAPA è un CARDINALE prima di essere il PAPA! DRIIIIIN, la LOGGICAAAAAA!!!
    Quindi avete giudicato il PAPA! Ma il PAPA non si ggiudica e il PAPA ci a approvati!

    (Aiuto... sono contagiosi!)
    D.D.

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  34. @ Anonimo 19 febbraio 2021 20:25

    Tu ci scrivi testualmente:

    "Ancora con questa lettera di Arinze, ormai ne continuate a parlare solo voi che non sapete più a cosa attaccarvi. Andatevi a leggere cosa diceva il successore di Arinze al ccds. Dovreste aggiornarvi, altrimenti continuerete a provocare risatine nei palazzi vaticani."
    ________

    Ebbene ho letto quanto segnali, e allora?

    Riporto qui il contenuto dell'intervista, che tu ritieni risolutivo di ogni questione aperta sulla Lettera di Arinze del 1° dicembre 2005 che impone di adeguarsi - MASSIMO IN DUE ANNI - al modo di Celebrare l'Eucarestia di tutta la Chiesa, come da Messale Romano i cui canoni sono prescrittivi e vincolanti per tutti i cattolici del mondo. La Lettera di Arinze puntualizza tutte le correzioni da apportare alla "prassi invalsa nel Cammino" A PROPOSITO DELLE CELEBRAZIONI EUCARISTICHE DELLE C.N..

    Tu segnali un link delle dichiarazionu del Cardinale Antonio Canizares Llovera, 24 Gennaio 2012, all'epoca Prefetto della Congregazione per il culto e la disciplina dei sacramenti, a proposito dell’approvazione del Decreto sulle celebrazioni del Cammino neocatecumenale RELATIVE ALLE VARIE TAPPE DEL CAMMINO, contenute nel Direttorio catechetico.

    Infatti egli spiega, ai microfoni della Radio Vaticana, che è questo "un riconoscimento di come l’iniziazione cristiana deve avere sempre un’unione tra Parola e celebrazioni".

    Il porporato spagnolo fa riferimento al catecumenato antico dove le diverse tappe erano segnate da celebrazioni specifiche per ciascun momento dell’itinerario e rileva che nel Cammino Neocatecumenale "oggi si fa lo stesso".

    E allora?

    Forse non hai letto con attenzione le dichiarazioni del Cardinale.

    Egli non ha parlato affato di Eucarestia, nè ha revocato, come tu dai ad intendere, la Lettera di Arinze abrogandone le puntuali disposizioni tutt'oggi valide e in vigore.

    Nulla di tutto questo.

    Ancor oggi la Lettera di Arinze è stata recepita ed è parte integrante degli Statuti che sono la cornice e il perimetro nel quale si muovono tutti i successivi Decreti, Direttori o tutto quello che ti pare.

    Resta la nostra perplessità: Perchè non avete MAI OBBEDITO? Obbedirete mai?


    Pax

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    Risposte
    1. P.S.

      Come vedi non c'è proprio niente da ridere!

      Elimina
    2. Ora solo mi rendo conto che,
      a partire dal commento di Valentina Giusti 19 febbraio 2021 21:40,
      in tutta una serie di commenti: Valentina, Gloria, aleCT
      avevano già risposto con dovizia di argomenti
      all'Anonimo delle "risatine nei palazzi vaticani".

      Tutti commenti da leggere con attenzione, riflettere e meditare
      da Anonimi non meglio identificati e Pasqualoni vari, in buona o cattiva fede.

      Pax

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