martedì 9 febbraio 2021

Figli di Kiko o figli di Dio?

Dice il Papa:

Senza RENDERCI CONTO, per il fatto di pensare che tutto dipende dallo sforzo umano incanalato attraverso norme e strutture ecclesiali, COMPLICHIAMO il Vangelo e diventiamo schiavi di uno schema che lascia pochi spiragli perché la grazia agisca. San Tommaso d’Aquino ci ricordava che i PRECETTI AGGIUNTIVI al Vangelo da parte della Chiesa devono esigersi con moderazione -per non rendere gravosa la vita ai fedeli-, perché così si muterebbe la nostra religione in una SCHIAVITÙ” (Gaudete ed exultate, 59).

È innegabile che nel Cammino, composto da laici che hanno già dei doveri di stato, i “precetti aggiuntivi” a quelli che obbligano tutti i cattolici sono così tanti, che è quasi scontato che portino a vivere la fede come schiavi.

Inoltre, le opere aggiuntive del Cammino fatte esclusivamente per amore del Cammino e, spesso, anche per contraddistinguersi dagli altri cattolici, si CONTRAPPONGONO a quelle Chiesa.

Allo stesso modo delle opere “aggiuntive”, il SIMBOLISMO aggiuntivo e gli ARCANI del Cammino, più che favorire un rapporto personale e confidenziale con Dio, sembrano favorire un rapporto solo formale col Cammino perché, mentre nella Chiesa i simboli sono anche la realtà originale (Sacramenti) o, comunque, sono efficaci e perciò favoriscono il rapporto personale tra l’anima e Dio, i simboli “aggiuntivi” fine a se stessi ostacolano il rapporto col Creatore.

Per questo la confidenza in Dio e nella Madonna non è il forte dei camminanti e poco importa se a loro non sembra così: il fatto che (in genere) si pongono davanti a Dio tutti allo stesso modo e con “sensibilità spirituale” uniforme, è sintomo di formalismo e di poca confidenza, mentre invece i Santi manifestano tutta la loro originalità proprio nel rapporto con Dio.

Lo stesso interpretare Dio con facilità estrema e sicurezza assoluta, come Dio fosse un libro aperto davanti a loro, non è sintomo di confidenza, ma di un diaframma tra l’anima e Dio: quel “sentire” non è la voce di Dio, ma di se stessi. Non è famigliarità, ma uniformità, formalismo e ostentazione.

E come potrebbe essere altrimenti se Kiko ha detto che non ubbidisce a nessuno perché non gli piace essere comandato, per cui ubbidisce solo a se stesso, e perciò è ispirato solo dal suo ego?

Il rapporto con Dio è semplice e alla portata di tutti, perché Dio è morto per tutti e la Chiesa è per TUTTI.

È un rapporto confidente e famigliare, che TUTTI possono avere, anche i bambini, anzi soprattutto loro. Non c’è bisogno né di simbolismi eccentrici, né di arcani. Anzi, simboli e arcani “aggiuntivi”, tanto più se inventati e non appropriati, non solo sono inutili, ma controproducenti.

Grazie a mia figlia più piccola, una gatta inselvatichita un po’ alla volta ha cominciato ad avvicinarsi e, nonostante l’istinto a fuggire ad ogni anomalia percepita, a fare capolino in casa.

Col tempo ha familiarizzato sempre più, finché un giorno, in cerca di cibo, è saltata sul tavolo.

Invece di contrariarmi, come normalmente sarebbe accaduto, tale confidenza mi ha rallegrato, in quanto manifestazione di fiducia nei miei confronti.

Così con Dio: quando la nostra fiducia in lui arriva alla confidenza, il suo cuore si scioglie.

Chi non capisce questo e indica vie contorte per arrivare a Dio, non sa chi è Dio e quello che “sente” non è la voce di Dio, ma la sua. Cioè quella della sua carne, delle sue passioni, del suo egoismo.

Ma questo come può capirlo chi sta a Kiko come i figli Anton Luca e Anton Giulio stanno al padre Furio Zòccaro nel film “Bianco, rosso e Verdone”?

Regole su regole, ma nessuna “formazione permanente” alla confidenza con Dio!

76 commenti:

  1. "Lo stesso interpretare Dio con facilità estrema e sicurezza assoluta, come Dio fosse un libro aperto davanti a loro, non è sintomo di confidenza, ma di un diaframma tra l’anima e Dio: quel “sentire” non è la voce di Dio, ma di se stessi. Non è famigliarità, ma uniformità, formalismo e ostentazione."
    Devo dire che ricordo perfettamente questi sentimenti di assoluta padronanza rispetto a Dio che solo in Cammino ho provato. Non si può definire come fede, perché la fede è una confidenza assoluta in un Dio che ti supera, che ti lascia nello stesso tempo aperto veramente a tutto, mentre si rafforza il vincolo solo con Lui e con nulla di ciò che è transeunte.
    Per questo non credo che la notte oscura di Carmen sia equiparabile a quella di tanti mistici; per lo meno a giudicare dalla parte pubblicata del suo diario, nella quale Gesù è relegato al ruolo del Deus ex machina che interviene per gli effetti speciali, mentre i veri Messia sono loro: lei, kiko e il Cammino, una specie di replica della Sacra Famiglia. Mai, di fronte agli errori, al rifiuto di tanti uomini e donne della Chiesa e alle critiche dei Pontefici, che si sia posta la domanda: Forse abbiamo sbagliato in qualcosa? Mai. L'unica vera ansia era quella di non ricevere sufficiente considerazione visto l'appeal e il successo del suo brillante compagno, che si pacificava considerando che i successi della 'creatura Cammino' erano anche i propri successi.

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  2. Attenzione! Articolo fortemente sconsigliato ai dibetici a causa del massiccio apporto glicemico che si assume alla lettura
    (il gatto però è una vera icona: si tiene la libertà e si riempie la pancia, davvero un esempio di saper vivere!)

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    1. Me li immagino i kikos furiosi (solo perché non ho ancora guardato la cartella "spam" stamattina), strepitare contro la foto del gatto. Si appellerebbero a qualsiasi cosa pur di aggredire chi contribuisce a questo blog. Credono che denigrare il messaggero equivalga a denigrare il messaggio. Evidentemente non hanno mai letto san Paolo apostolo («non comportatevi da bambini nei giudizi; siate come bambini quanto a malizia, ma uomini maturi quanto ai giudizi»: cfr. 1Cor 14,20). E soprattutto, manca loro il concetto di umana fiducia.

      La fiducia, ricordiamolo sempre, è sempre qualcosa di reciproco. Se la fiducia è a senso unico (come il tipico kikolatra verso i suoi cosiddetti "catechisti": «l'ubbidienza al catechista è tutto!», e quindi il cosiddetto "catechista" ti inguaia la vita perché è arrogante e ignorante e abusatore, e tu stoltamente continui a fidarti di lui), non è fiducia ma è idolatria, è schiavismo anche dell'anima. Tu ti fidi del medico perché il medico parte dal presupposto che vuoi guarire anziché inguiarti: anche se non capisci niente di medicina, segui le sue indicazioni, perché il medico è preparato e motivato a farti guarire ed ha fiducia nel tuo desiderio di guarire. Così con la gerarchia ecclesiastica, da cui chiedi e ottieni le cure per l'anima; e massimamente con Nostro Signore («Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me»: cfr. Gv 10,14): la fiducia non è mai "a senso unico".

      Parafrasando il Papa:

      Senza RENDERVI CONTO, per il fatto di pensare che tutto dipende dallo sforzo umano DI UBBIDIRE AI CATECHISTI, incanalato attraverso NORME KIKIANE e strutture neocatecumenali, COMPLICATE il Vangelo e diventate SCHIAVI DI UNO SCHEMA ("il Cammino") che lascia pochi spiragli perché la grazia agisca. San Tommaso d’Aquino ci ricordava che i PRECETTI AGGIUNTIVI al Vangelo da parte della Chiesa devono esigersi con moderazione -per non rendere gravosa la vita ai fedeli-, perché così si muterebbe la nostra religione in una SCHIAVITÙ; figuratevi gli ASSURDI PRECETTI NEOCATECUMENALI - "Decime", sfornare figli come conigli, pubbliche pagliacciate denominate "centopiazze", eccetera.

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  3. Niente di nuovo sul fronte dei camminanti.
    Il saggio indica la luna e lo stolto guarda il dito.

    LUCA

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  4. Piccolo promemoria tecnico per quei kikos che credono di rendere gloria a Kiko correndo qui ad appiopparci etichette infamanti:

    - l'espressione dispregiativa "cristiani della domenica" indica tutti i cristiani che non fanno il Cammino. Col sottinteso che il peggior neocatecumenale è migliore di tali cristiani. Pertanto tale espressione è un giudicare temerariamente e con odio chiunque non faccia il Cammino;

    - l'espressione dispregiativa "cristiani da salotto" indica i cristiani "imborghesiti" che hanno narcotizzato la propria coscienza. Accusare noi di essere tali è un giudizio temerario fondato sull'odio. Partecipare attivamente ad un blog o sui social non implica automaticamente lo sprecare tempo prezioso.

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    1. Intanto facciamo notare ai lettori come i kikos abbiano nel loro armamentario dialettico tutta una serqua di espressioni preconfezionate da utilizzare qualora si imbattano in cristiani già informati sulle magagne di Kiko e Carmen, dei loro cosiddetti "catechisti", e dell'andazzo eretico e devastatore neocatecumenale. Non è solo il gergo di un gruppo chiuso; è proprio un elenco di frasi prefabbricate da scagliare addosso agli interlocutori: come se per divenire zelante kikiano occorresse superare un esame a cui ci si prepara con robe tipo: "se vi dicono così rispondete cosà, se fanno così voi ribattete cosà, se le cose si mettono male cambiate discorso o scappate, se le cose non stanno ancora male allora urlate che il Papa vi approva..."

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    2. "Parrocchie deserte"! "Devozionalismo!" "Seminari (non kikiani) vuoti!" "Nessuno evangelizza (tranne noi)!": tutte menzogne.

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    3. Attendo ancora che mi rispondi, quali sono i frutti spirituali della parrocchia? E' evidente che non frequenti alcuna parrocchia altrimenti ne conoscerti la realtà. Il fatto è che vivi troppo su questo blog e non conosci la realtà. Anche l'Istat ha certificato il calo della frequenza ai sacramenti e' dato di fatto, non una nostra diceria. L'inverno demografico di cui ha parlato anche il Papa a cosa credi sia dovuto se non ad un calo della fede? Se le parrocchie vanno così bene, come mai c'e' così poca fede? E' colpa del Vaticano II? Ti sbagli sono favole.

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    4. E qui casca l'asino. L'asino non sa imparare dai propri errori.

      L'errore dell'asino - che si ostina a ripetere - è che le realtà ecclesiali (parrocchie, movimenti, associazioni...) andrebbero valutate in base a dei misurabili "frutti". L'asino, insomma, vuole una classifica ecclesiale esattamente allo stesso modo con cui si compila la classifica di calcio di serie A, ed in particolare vuole che i criteri di valutazione e di punteggio siano solo quelli stabiliti dal Cammino Neocatecumenale, di modo che il Cammino vinca sempre lo scudetto di fede adulta.

      Ora, gli errori di metodo del sullodato ragliante asino - a cui abbiamo già risposto numerose volte - sono sostanzialmente tre, ognuno dei quali sufficiente a ridicolizzare tutte le sue asinerie da somaro:

      1) illudersi che i frutti di vita spirituale sarebbero in qualche modo misurabili. Come se si potesse misurare numericamente l'azione dello Spirito. Come se si potesse misurare numericamente la santità delle singole anime;

      2) illudersi che la Chiesa sarebbe una specie di federazione calcistica che organizza un campionato in cui vince chi produce miglior punteggio; l'asino, essendo ignorante (e orgoglioso della sua ignoranza), non sa che il vero problema di ognuno di noi (lui compreso) è solo quello di salvarsi l'anima, e che la Chiesa esiste al servizio di tale salvezza personale di ogni pecorella del gregge del Signore. Non è l'attivismo chiesastico/associazionistico/movimentistico che ti salva, ma il tuo continuo desiderio di accogliere la divina grazia attraverso gli strumenti che il Signore ha affidato alla Chiesa: i sacramenti e la dottrina;

      3) illudersi che i "frutti" della vita cristiana sarebbero misurabili esclusivamente con i parametri neocatecumenali. Pertanto le opere di carità compiute nel segreto non varrebbero niente (infatti nel Cammino sono proibite... a meno che i destinatari di tali opere non siano i capicosca della setta), mentre le "alzate" davanti a Kiko "ti cambiano la vita", le centopiazzate varrebbero come "evangelizzazione", il pagare la "Decima" ai capicosca neocat equivarrebbe ad un "provarsi coi beni", e via mitragliando raffiche di idiozie.

      Ora, noialtri qui sappiamo benissimo che nelle parrocchie c'è una diffusa crisi di fede, sappiamo benissimo della crisi di vocazioni iniziata col Concilio Vaticano II. Però, pur con tutte le riserve, non siamo così asini da dire che le parrocchie andrebbero abolite e sostituite da "comunità di comunità" (Kiko, nel prospettarsele, già immaginava enormi fiumi di denaro dalle parrocchie alle proprie tasche). Non siamo così asini da dire che i seminari andrebbero aboliti. Se tante parrocchie sembrano "vuote" e i parroci "insulsi", è colpa di quella crisi di fede, non dell'istituzione "parrocchia". Se certi seminari sembrano "vuoti", è colpa della crisi di fede, non dell'istituzione "seminario".

      Per questo, pur avendo tanti e validi motivi di critica verso l'andazzo delle parrocchie e dei seminari, non siamo minimamente tentati di reclamarne l'abolizione. Se la macchina è a secco, non pretenderemo di abolire il serbatoio, e non criticheremo i benzinai, ma criticheremo coloro che quando si è accesa la spia della riserva hanno proclamato che era una "profeta di sventura" da non ascoltare. (Fra parentesi: per questi stessi motivi consigliamo ai cattolici di frequentare parrocchie e oratori dove vedono ancora viva la fede, a costo di spostarsi decine di chilometri per una Santa Messa - ma almeno torni a casa col cuore pieno di gratitutine per il Signore, non col magone di chi ha dovuto sopportare insipide pagliacciate).

      Infine, questo blog ha pubblicato oltre 2400 pagine sui veri frutti del Cammino: frutti purtroppo graditi solo al demonio.

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    5. Anonimo delle 17 e 07:
      anche i seguaci del defunto Sai Baba parlavano di frutti straordinari.
      Ma i frutti occorre esaminarli bene: l'ultima volta che ho comprato i carciofi, la cui cassetta riportava a caratteri cubitali la zona di provenienza, come fosse una zona famosa per i carciofi, erano immangiabili. Sembravano corteccia di quercia.

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    6. Anonimo delle 17 e 7,
      noi cristianacci della domenica stiamo ancora aspettando che abbiate terminato il vostro percorso superiore per venire a farci lievitare (Levi-tare, nel vostro caso), come promesso.

      Nel mentre, abbiamo abbandonato le parrocchie in cui vi siete installati perché siamo stati sopraffati dalla commozione all'udire i vostri canti, poi ci siamo vergognati della nostra tiepidezza dinanzi al vostro grande ottimismo, la vostra gioia di vivere ci ha ricordato quanto noi siamo tristi e la vostra puntuale opportunità e delicatezza nel rivolgersi al prossimo ci fanno sentire totalmente inadeguati a conversare con voi. Per non parlare della vostra cultura. E infatti non ne parliamo.

      Per cui, se le parrocchie che frequentate vi paiono lugubri, noi non c'entriamo niente perché siamo proprio andati altrove.

      A. Non.

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    7. Verissimo A.Non.! Abbiamo evitato di rimanere nel secondo cerchio dei salati e preferito ad esso una dieta iposodica, meno sapida ma più sana ed equilibrata.
      Per questo l'Anonimo nota in parrocchia un calo di commensali.

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    8. @anonimo
      io penso che tu sia in buona fede e che dici queste cose solo per difendere il Cammino, ma permettimi di dirti che se pensi che il Signore non sia in grado di suscitare frutti di santità nelle parrocchie allora stai pensando una cosa gravissima e profondamente sbagliata

      Il Signore nella Sua onnipotenza ha portato alla santità delle persone che prima erano dei criminali, guarda ad esempio il buon ladrone, re Davide o perfino San Paolo, o comunque persone che prima erano peccatori o molto lontani dalla fede (San Francesco e Sant Agostino ad esempio), pensi davvero che non sia in grado di ispirare dei frutti di santità anche nelle parrocchie? Se prendi un attimo il tuo calendario troverai un lunghissimo elenco di Santi che sono diventati tali semplicemente frequentando la parrocchia e accostandosi spessissimo ai Sacramenti, senza nessun percorso di iniziazione cristiana come il Cammino

      Che poi la secolarizzazione della società sia un fatto storico non lo metto in dubbio, ma non tutte le parrocchie sono deserte o realtà sterili, tutt altro; e anche se le parrocchie si svuotano, la soluzione quale sarebbe? prendere i parrocchiani che già frequentano e farli isolare in salette chiuse dove celebrano separati dagli altri? Sappiamo bene che in molte parrocchie il Cammino ha portato divisioni, incomprensioni e litigi, e questa non è una calunnia, perchè sono fatti di cui si sono occupati anche i telegiornali e la stampa, un esempio su tutti è la vicenda di Guam ma ce ne sono anche altre in tutto il mondo

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  5. Figli di Kiko è l'acronimo di :

    Forse Intendiamo Generalizzare Le Irregolarità Dello Immnenso Kiko

    Figli di Dio è l'acronimo di :

    fortunatamente I Grandi Legali Individui Devoti Inneggiano Dio

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  6. Da una disamina accurata e obiettiva del blog si evince una malcelata e recondita disistima del Cammino, che provoca grave nocumento alla sua eccelsa immagine, laonde per cui poscia rende invero assai opportuno ottemperarenella fattispecie in cotal guisa per un proficuo e incontrovertibile ribaltamentuo di siffatta situazione

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    1. A te l'onere di ribaltare la situazione. Metticela tutta, che sarà dura.

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  7. I precetti della Chiesa son i seguenti:
    1- «Partecipare alla Messa la domenica e le altre feste comandate e rimanere liberi da lavori e da attività che potrebbero impedire la santificazione di tali giorni.»
    2 -«Confessare i propri peccati almeno una volta all'anno.»
    3 -«Ricevere il sacramento dell'eucaristia almeno a Pasqua.»
    4 -«Astenersi dal mangiare carne e osservare il digiuno nei giorni stabiliti dalla Chiesa.»
    5- «Sovvenire alle necessità materiali della Chiesa stessa, secondo le proprie possibilità.»
    Ecco, persino questi precetti, che riprendono per la maggior parte i 10 Comandamenti, debbono esigersi 'con moderazione' per non rendere la fede una schiavitù. La differenza fra ciò che chiede, sommessamente, la Chiesa, e ciò che esige, autoritativamente, il Cammino, è abissale. Eppure alle catechesi iniziali accusano i fedeli cattolici di essere dei bigotti e di avere una visione precettistica della vita di fede.
    L'enormità della bugia è assolutamente stratosferica, come pure la profondità della malafede.

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  8. In un commento di qualche giorno fa Valentina ricordava, come cosa tipica dei protestanti più settari, "annunciare" il Vangelo attaccando le tradizioni della Chiesa Cattolica, il Concilio di Trento, ecc.
    Come il Cammino.

    E Tripudio nel commento delle 13 e 33 ricorda come i camminanti, a difesa del Cammino, usano espressioni preconfezionate.
    Mi ricordano i Testimoni di Geova.

    Come loro amano fare tante domande ma non amano affatto riceverne.
    E, se ne ricevono, non sapendo rispondere adeguatamente, allora cambiano di continuo argomento: bisogna sempre riportarli lì.

    I testimoni di Geova vanno di casa in casa (Gesù ha detto di non farlo), in coppia, come i camminanti.
    Una volta, non avendo fretta, chiesi a quello che mi aveva interrogato il perché non avevano azzeccato le profezie della fine del mondo.
    Non sapendo rispondere in modo convincente, entrò in azione il secondo, che evidentemente era l'"esperto", o il "catechista" o qualcosa del genere.
    Non riuscendo neanche lui a dare risposte adeguate, ricordo che tirò fuori un libro con tutte le possibili obiezioni che si potevano fare e con le risposte preconfezionate!
    E cominciò a sfogliarlo freneticamente.
    Alla fine si alterò e cominciò ad alzare la voce e a quel punto lo invitai alla convertirsi alla Verità. E lui se ne andò.
    Come fanno spesso i camminanti in questo blog: o danno argomentazioni preconfezionate, o insultano.

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    1. Ragli d'asino è l'acronimo di :

      Resta Accertata Generalmente La Illimitata Deficienza Asinesca Somma Insita Nel Osservare

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  10. Storie del Cammino Neocatecumenale

    Una mattina Kiko entra nel suo ufficio e vede attaccato alla porta un cartello con su scritto : "Qui non si muove foglia che Kiko non voglia". Incazzato lo strappa e lo butta nel cestino. Il giorno dopo, idem, il terzo giorno ancora idem. Incazzato nero, raduna Maria Ascemsion e don Mario Pezzi e dopo lunga e approfondita discussione della serie : Kiko parla e gli altri due ascoltano e basta, si decide di mettere una telecamera davanti alla porta, nascosta da un'icona di Kiko. Il giorno dopo ricompare il cartello. I tre visionano il filmato e vedono che un losco figuro incappucciato arrivava alle due di notte e metteva il cartello. Don Mario a insaputa di Kiko fa piazzare un'altra telecamera nascosta dietro..non ve lo diciamo. Si ripete il fatto. Don Mario esamina il filmato e scopre che il losco figuro altro non era che Kiko stesso che si metteva il cartello da solo per fare finta di essere bersagliato da...ignoti. Questo allo scopo di rafforzare i suoi poteri. Don Mario diede le dimissioni dall'equipe e ritornò dai Comboniani che però lo cacciarono via a suon di calci nel culo, quindi ritornò da KKiko dicendo che si era assentato per cure termali. Kiko lo perdonò e lo rimise nell'equipe a un patto : di non dire più niente. Tanto, anche se parlava, cambiava qualcosa?

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    1. Bella storiella, è un po' come fà il nostro ex fratello neocatecumenale che non sa più come difendere il suo movimento ed attacca le parrocchie.

      LUCA

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  11. Caro Tripudio quindi tu mi proponi di lasciare il cammino per frequentare una parrocchia o oratorio nel quale si celebra la Messa Tridentina giusto? Ti chiedo quali frutti spirituale ha il frequentare questa messa? Questi centri messa Tridentina quali segni della fede danno? Si raccolgono da varie parrocchie o addirittura diocesi diverse per seguire la Messa Tridentina. Perché non frequentate la vostra messa con la Messa di Paolo VI? Il cristianesimo, come ho già detto, non è solo culto, pratica religiosa, non serve a nulla se non si traduce in vita. Difendo il camino perché è un itinerario di formazione valida per i tempi attuali che dona molti frutti alla Chiesa ma poiché voi aderite che dovrebbe finire, vi chiedo se finisce il cammino l'alternativa sarebbe la parrocchia? E' per me una alternativa non valida, perché le parrocchie sono uno strumento ormai superato, in profonda crisi, che non forma dei cristiani adulti ed andrebbe cambiata, perché così come e' non è un alternativa al cammino.

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    1. Risposta breve: sì.

      Risposta lunga: la fede si sostiene con la dottrina e i sacramenti. Insegnare male la prima o celebrare male i secondi (le due cose sono comunque più collegate di quanto sembra), significa inquinare la fede.

      Oggi i soli sacerdoti che si arrischiano a celebrare la Messa "tridentina" in latino sono quelli che sono stufi delle carnevalate liturgiche, stufi delle ambiguità e delle eresie, e quindi - perfino loro malgrado - rappresentano l'ultimo baluardo della difesa della fede. Certo, esistono anche buoni sacerdoti "biritualisti" (che celebrano sia la "tridentina" che quella "in italiano"), ed esistono anche buoni sacerdoti "Novus Ordo" (che celebrano solo quella "in italiano" promulgata da Paolo VI), ma non sono del tutto certo che possano sempre essere di vero aiuto a disintossicarsi dal veleno kikista-carmenista. Tanto più che in una Messa Novus Ordo il sacerdote non sempre è in grado di impedire che i laici mettano su uno show annullando i suoi sforzi di celebrare con sobrietà e serietà.

      Per cui il consigliare la "Messa in latino" equivale al consigliare di rivolgersi a sacerdoti che promuovono con tutte le loro forze (e a spese di persecuzioni da parte addirittura della gerarchia ecclesiale e dei loro stessi superiori) la santa dottrina cattolica e la solidissima liturgia attraverso cui crebbero in santità innumerevoli generazioni - tra cui lo stesso padre Pio a cui molti di noi sono devoti - e che Benedetto XVI ha scritto personalmente che «non è stata mai abolita».

      Il Cammino Neocatecumenale è graditissimo al demonio perché porta uno scempio nella liturgia con la scusa di renderla più "vissuta". In realtà non viene vissuta ma spettacolarizzata: uno spettacolino autogestito, una celebrazione parolaia e farraginosa, dove ognuno dei presenti ha occasione di fare la propria omelia spontanea, dove la ricezione del Sacramento è ridotta a una specie di sacro snack di unità fraterna, dove i segni liturgici cedono il posto alle pagliacciate umane (il "girotondino" imbecille a fine liturgia, la chiassata caciarona del "segno della pace", ecc.) e dove il centro di tutto è Kiko Argüello - coi suoi canti, le sue "icone", i suoi gadget, i suoi drappeggi, le sue suppellettili sacre, il suo modo di grattugiare la chitarrella...

      Per questo, anche avendo un buon cuore disposto a donarsi al Signore "ma attraverso il Cammino", la propria spiritualità viene irrimediabilmente inquinata. Il Cammino è spiritualmente un tumore.

      C'è un altro motivo per consigliare caldamente la Messa tridentina: non ci troverete nessun canto di Kiko. Più esattamente: non ci troverete canti con la chitarra. Niente canti moderni estrosi, né lagne da mollaccioni o canzonette trascinate: la Messa non è un'esibizione canora e se uno non è in grado di cantare bene, non deve "esibirsi a tutti i costi". Chi prega cantanto prega tre volte, si diceva tradizionalmente: ma parlavano del canto gregoriano, non delle vergognose e imbarazzanti canzoncine chiesastiche inventate negli ultimi 60-70 anni da gente che aveva come unico scopo comune quello di sbarazzarsi di ogni canto tradizionale della Chiesa.

      La Messa "tridentina" è una vera terapia d'urto, per chi era abituato alle blasfeme e dissacranti carnevalate kikesche-carmenesche. All'improvviso vi accorgerete che è culto a Dio anziché spettacolino "che bisogna far sembrare ben riuscito". Vi accorgerete che ogni singolo gesto ha come centro la gloria di Dio anziché quella di Kiko. Che ogni singola parola ha a che fare con quel culto a Dio e senza alcun "riempitivo", tanto meno "spontaneo", da parte dei fedeli. Vi accorgerete della lingua sacra liturgica senza quelle parole italiane (amore, pace, ecc.) diventate oggi inflazionatissime, ambigue, comode per mille interpretazioni.

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    2. @anonimo
      Ti do una notizia: a differenza di Tripudio io non sono ma andata ad una Messa Vetus Ordo.
      Ora che ho smontato le tue misere certezze ti dico che una messa Novus Ordo non c'entra nulla con le pagliacciate che fate. La messa Novus Ordo celebra CRISTO. VOI celebrate solo voi stessi.

      I frutti del cammino? Io ho visto solo 1) preti ignoranti 2) catechisti superbi 3) e fedeli che erano entrambe le cose.

      L'alternativa al cammino è LA CHIESA CATTOLICA la quale è formata da innumerevoli movimenti, comunità e spiritualità. Ma voi questo non lo capite. Persino Papa Francesco ve lo ha detto

      "La libertà di ciascuno non deve essere forzata, e si deve rispettare anche la eventuale scelta di chi decidesse di cercare, fuori dal Cammino, altre forme di vita cristiana che lo aiutino a crescere nella risposta alla chiamata del Signore.

      Questo ve lo ha detto l'1 febbraio del 2014. Chissà perchè ve lo ha detto.

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    3. Caro anonimo,
      se la parrocchia è uno strumento superato e che non forma cristiani adulti nella fede, come spieghi il fatto che il 4 ottobre Papa Francesco ha beatificato Carlo Acutis, morto a 15 anni nel 2006, assiduo frequentatore della parrocchia e attivo nei gruppi di parrocchia?

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    4. Per favore non citargli CArlo Acutis! Basta guardare alla vita di questo santo ragazzo per smontare pezzo per pezzo tutte le fandonie kikiane del "percorso a tappe lunghissimo", dell'"altare che spaventa", del Rosario che fa scappare, dell'Eucarestia che non è fatta per essere adorata.

      Non possono neanche dire che "tanto veniva da una famiglia credente" perchè la madre NON LO ERA.
      Non possono dire che era un bigotto chiuso in chiesa perchè era un ragazzo normalissimo che aveva passioni da ragazzo compreso il demoniaco INTERNET.

      Carlo Acutis è la perfetta dimostrazione che tutto il cammino si basa su autentiche MENZOGNE

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  12. Buongiorno qualcuno sa come faranno i neocatecumenali a fare la veglia pasquale? Alcuni dicono che salterà, voi cosa pronosticate? Grazie per tutto quello che fate

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    1. Come hanno sempre fatto: di nascosto.

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    2. Per come vanno le cose quest'anno con la pandemia che non si attenua e il virus che muta e impazza con le sue varianti, io credo che la Veglia in questo momento sia l'ultima delle preoccupazioni di Kiko e compagni. Hanno ben altro a cui pensare!
      Qua se ne sta cadendo tutto. Come la casa costruita sulla sabbia che, con la tempesta, vien giù.
      Il cammino sempre più negli ultimi anni ha vissuto di spettacolarizzazioni, raduni, convivenze di rabbini e vescovi alla Domus, invii di famiglie, ragazzi distribuiti nei Seminari, ecc. ecc.... Cose tutte pompate all'eccesso e mostrate con ostentazione al popolo osannante... Un poco in penombra acquisti milionari in Terra Santa, concertini e concertoni.
      Tutta la macchina è ferma, le comunità si radunano in presenza a scartamento ridotto, ZOOM e Striming. Niente Eucarestie con copponi e pani unici. Niente passaggi, tappe, convivenze. Tutto fermo, almeno nella maggior parte dei posti. AMEN.
      Sentiremo comunque dai prossimi annunci gli scenari kikiani/maestro/di/mistificazioni/sparapalle, se ancora se la sente di dipingerli. E' un pittore! E visto che non ha più da strombazzare il ciarlatano, cialtrone, buontempone, mangapane a tradimento.

      Pax

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    3. E intanto venerdì cominciamo la convivenza di riporto. In presenza e con le dovute precauzioni.
      Mentre voi giudicate la fede altrui, c'è chi cerca di coltivare la propria con la preghiera, le catechesi, l'Eucaristia e la condivisione fraterna.

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    4. L'espressione carica di odio «voi giudicate la fede altrui» in realtà se la meritano solo i kikos come te.

      Nel Cammino - e questi sono fatti concreti, non opinioni - coltivano la fede con la preghiera a Kiko, le catechesi di Kiko, la condivisione dei propri soldi con l'avidità degli scagnozzi di Kiko, più le liturgie zeppe di strafalcioni, una dottrina imbottita di eresie, una catasta di ipocrisie e di iniquità. E questo sarebbe un "coltivare la fede"?

      Poi, la convivenza "di riporto". Che cosa viene riportato? Il solito sermone kikiano. Ogni volta che Kiko parla, il Cammino azzecca figuracce. Inutile abbellire le stramberie di Kiko con citazioni di documenti magisteriali e scritturistici; Kiko non ha mai abbandonato le proprie eresie e temiamo che non lo farà mai, dopo che per una vita intera gli hanno dato ragione su tutto.

      Il suo insegnamento ha inguaiato un popolo di "neocatecumenali" che avevano aderito solo in vista di un approfondimento della fede, e si sono ritrovati invece con un veleno spirituale spacciato per nutrimento della fede. Se alimenti la tua fede con le eresie, diventi eretico. Se alimenti la tua fede con liturgie carnevalesche, inquini anche la fede. E non parliamo del gravissimo trattamento e delle terribili offese a Nostro Signore presente nel Santissimo Sacramento. Lì nell'inferno (quello vero) è zeppo di striscioni neocatecumenali.

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    5. @anonimo
      "dovute precauzioni"? Spero abbiate imparato la lezione di Vallo della Lucania dove avete fatto un macello. Quello vero però

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    6. Fosse solo per il senso di superiorità che vi insinua "fare" le convivenze di riporto, con tutto il "con la preghiera, le catechesi, l'Eucaristia e la condivisione fraterna", io dico che queste trovate kikiane che praticate con orgoglio NON VI SERVONO A NIENTE.
      Condivisione fraterna, poi, ma non fateci ridere che siete tutti divisi e Kiko vi ripete ogni volta "Siate UNO" "Perchè non siete UNO?" "NON GIUDICATE".
      Fate ridere i polli con le vostre pagliacciate inutili e dannose, oltretutto.

      Pax

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    7. COVIVENZA DI RIPORTO

      Un tempo dovevi prenderle tutta dall'inizio alla fine, oggi una arriva quando gli pare e va via quando gli pare.
      Dal venerdì sera alla domenica.
      Si arriva a cena e si fa convivialità. Meglio se i bambini stanno a casa. Altrimenti ci sono le baby sitters.
      Dopo cena iniziano le catechesi di riporto, fatte normalmente dai catechisti della propria comunità. Se non ci sono ancora i catechisti le fa l'équipe dei responsabili.
      Dove le studiano?
      Prima dal mamotretino consegnato alla convivenza regionale di Inizio Corso, ultimamente ci sono gli invii telematici.
      A volte noi strappavamo le pagine che ci toccavano senza nemmeno preparare insieme. Tanto erano sempre le stesse cose.
      Al mattino del sabato sontuosa colazione e poi Lodi, inframmezzate da catechesi kikiane.
      A pranzo di solito è digiuno, ma gli esonerati son diventati sempre di più. Sarà l'età che avanza.
      Scrutatio, gruppo con le domande, esperienze e la cena sontuosa dopo l'Eucarestia.
      Tempo libero per chiacchierare, fumare o dormire.

      Qualcuno davvero replicava l'Inizio Corso dal giovedì?
      I primi anni, forse, poi faceva fatica a tutti.
      Un weekend tra amici-fratelli va bene, ma il troppo è troppo. Quindi dal venerdì.
      Ho conosciuto tantissime comunità anzianotte: tutte hanno sempre fatto così.

      Ma il bello è che anche quella catechizzazione è segreta: ne dispongono come sempre solo i catechisti. I catecumeni semplici ascoltano e basta, il venerdì sera spesso dormendo.

      Ad avere accesso agli scritti è solo la casta dei catechisti: il popolino deve solo ascoltare e, ascoltando e basta, perché la fede viene dalla stoltezza della predicazione (di Kiko), nemmeno si accorgono degli strafalcioni che non possono nemmeno andarsi a rileggere.
      Bovinità.

      Un bel weekend in completo relax.



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    8. Per te forse è completo relax, per me che dovevo organizzarla un incubo. Organizzare il trasporto degli arredi, trovare i presbiteri per la penitenziale, il prete per l'eucaristia, trovare un prete neocat. che avesse seguito la convivenza di inizio corso e potesse riportare la pallosissima catechesi sul magistero della domenica mattina. Andare a prendere i presbiteri, riportarli indietro... E poi i fiori, il pane per l'eucaristia (il famoso "pagnottone"). Era un'autentica schiavitù. Per me la fede non esisteva più... Riportare le cosiddette catechesi era la cosa più facile. Di strafalcioni e cavolate ce n'erano a bizzeffe... generalmente cercavo di omettere quello che mi sembrava più stravagante, diciamo così. Ma alla fine era sempre la stessa pappardella.

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    9. Sei stato ancora più sfortunato di me allora.
      Io, come responsabile e catechista preparavo solo le catechesi. Una pacchia, se non fosse stato per la noia di ripetere sempre le stesse cose.
      Gli ostiari facevano tutto il resto, aiutati da qualcuno controvoglia.

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    10. Quello che è stato è stato: l’importante, per me, è che sia passato. La narrazione del fratello anonimo delle 23.12 mi ha fatto venire alla mente alcune considerazioni, fra loro collegate. La prima è che il Cammino con i suoi riti, i suoi passaggi, i suoi scrutini, le sue consuetudini sempre uguali (convivenze domenicali, convivenza di inizio corso, convivenza di riporto, penitenziali, agapi, cento piazze, ecc. ecc.), il suo linguaggio noto soltanto agli adepti, costituisce effettivamente una chiesa parallela. Praticamente nulla di quello che si fa nel Cammino neocatecumenale è presente nella Chiesa Cattolica, ad eccezione dell’Eucaristia. Ma anche quella, a partire da come viene chiamata, eucaristia e non messa, è molto diversa da quella della Chiesa Cattolica, come già è stato detto e spiegato più volte su questo blog. Tanto che per qualsiasi celebrazione del Cammino un prete che non conosca il Cammino va istruito su cosa fare, quando farlo, cosa dire, come dirlo, quando dirlo, ecc. ecc. ecc. E’ assurdo, se ci si pensa bene. Financo per la celebrazione della messa. Un prete della Chiesa cattolica deve ricevere spiegazioni e istruzioni su come effettuare celebrazioni della Chiesa Cattolica: non può essere, ma invece così è. E questa non sarebbe una chiesa parallela? E cos’è allora? Una chiesa parallela, una chiesa non chiesa, una setta, che poi alla fin fine è la stessa cosa. La seconda considerazione, che emerge dalle parole dell’anonimo delle 23.12 è che alla fin fine il Cammino diventa un’abitudine della propria vita, né più né meno. E man mano che il Cammino diventa un’abitudine, la ricerca spirituale e l’approfondimento della fede diventano sempre più sbiaditi, quasi un pretesto, un qualcosa che rimane sullo sfondo o in un angolo, che non è più al centro, come magari nei primi anni di Cammino. Diventa tutto un’abitudine: vai al Cammino perché ti trovi bene, hai il tuo giro, poi i tuoi figli conoscono gli altri figli di Cammino, cresceranno, faranno le catechesi insieme, si troveranno insieme in comunità, si frequenteranno, diventeranno amici, si fidanzeranno, ecc. ecc. ecc. Alla fine diventa una sorta di circolo in cui Dio è solo un pretesto e nemmeno il più importante. Ricordo ancora a questo proposito la risposta di un figlio di Cammino nemmeno tanto piccolo, avrà avuto 18-19 anni, che mi lasciò di stucco. Durante una convivenza di riporto lo trovai che invece di fare la scrutatio, chattava amabilmente con i suoi amici e si dilettava in video e videogiochi. Alla mia domanda perché non leggesse la Bibbia, mi rispose che lui lo aveva già fatto e che “sapeva tutto”. Ma non intendeva dire che aveva già fatto la scrutatio, ma che in generale in passato lo aveva già fatto altre volte e che già sapeva cosa significava farla: quindi perché doveva rifarlo? Mi colpì per la totale mancanza di afflato religioso. La Bibbia per lui era solo un pesante e fastidioso fardello. Già a quell’età la comunità per lui era un’abitudine, piacevole perché ci andavano i suoi amici, ma noiosa per le celebrazioni. Come sorprendersi poi se gruppi di ragazzini chiacchierano, ridono, usano i telefoni durante la messa, escono a fumare allo scambio della pace, ecc. del tutto incuranti del sacrificio eucaristico e del tutto indifferenti a esso? Sostanzialmente, è il Cammino stesso, per come è strutturato, che ti porta ad una sempre maggiore aridità spirituale. Negli ultimi anni di cammino questo mi era sempre più chiaro. Paradossalmente ascolto con maggiore attenzione e ricordo molto meglio le letture domenicali adesso che vado a messa la domenica mattina rispetto a quando ero in Cammino e facevo anche le preparazioni. Ma tutto era diventato meccanico.

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  13. Voi non avete capito una mazza sia della Chiesa che della messa che dei sacramenti. La Chiesa non è una dispensatrice di sacramenti, e' essa stessa sacramento della presenza di Cristo. Se non è sacramento segno di Dio ma mi spiegate che senso ha?

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    1. Ci sono solo sette sacramenti.

      Ma in epoca preconciliare il termine "sacramento" è stato usato enfaticamente per definire altre realtà ("la Chiesa sacramento di salvezza", eccetera).

      Bisogna essere proprio neocat e in malafede, per scrivere una scemenza come quella delle 10:33, contrapponendo la Chiesa ai sette sacramenti.

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    2. Anonimo, visto che siete tanto convinti della scarsa cultura ecclesiologica di chi critica il Cammino. Perché non rendete note le vostre conoscenze più accurate di quelle degli altri, in blocco ed una volta per tutte, a scopo didattico, e per il bene di tutti?

      Perché aspettare 40 anni quando il contenuto dei 13 (?) mamotreti segreti una volta desecretato si può risolvere in 6 - 10 mesi?

      Così i fratelli in buonafede, che assisteranno e parteciperanno alla discussione, decideranno da soli dove sta la verità e quali libri leggere d'ora in poi.

      A. Non.

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  14. aleCT è l'acronimo di :

    Adesso Lo Evitiamo Con Trasporto (il cammino, ovviamente)

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  15. Veglia pasquale neocatecumenale è l'acronimo di :

    Vogliamo Evitare Gente Lontana In Aggiunta Però Abbiamo Studiato Quale Unanime Argomentazione Leggermente Evanescente Noi e Ora Cattolici Anche Turbati Elaborare Considerando Un Modo Energico Non Autonomo Lontanamente Esaltante

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  16. C’è un passaggio nel post di Pietro che ho molto apprezzato. Il mettere in evidenza come nel Cammino si viva una spiritualità uniforme, fondata su un rigido formalismo. Ossia “fare” il Cammino – come dicono loro, che lì dentro è, di fatto, tutto un “fare” – significa attenersi in maniera rigorosa a tutte le cd. “consegne” che, tappa dopo tappa, si sommano le une alle altre.
    Oltre alle consegne nel Cammino viene, col passare degli anni e il susseguirsi degli scrutini di “ammissione” ai passaggi successivi, letteralmente inculcato lo stile di vita del perfetto neocatecumenale. Si cuce un vestito addosso ai fratelli, insomma. Che poi più che vestito – che magari uno stilista si sforza di confezionare per ciascuno quello a lui più adatto – è divisa.
    Le individualità sono soffocate, quell’essere ognuno “unico”, così come Dio ci ha pensati lì non esiste. E ribadisco che perversamente usano questa cosa solo per adescrti all’inizio, questo per dire che non hanno neanche l’attenuante di non sapere che per Dio ciascuno di noi è unico e VA RISPETTATO.
    Ma quello che avviene nel Cammino è piegare le individualità al modello dato. Quello che Kiko ha concepito e che chiameremo “del perfetto camminante”. I kikatekisti non trovano pace fino a quando non hanno ridotto a questo modello tutti gli aderenti, meglio “ridotto in schiavitù” uno ad uno tutti i malcapitati che si sono fidati di loro. Questa è la realtà incontrovertibile.

    Pax

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  17. … E a tal proposito, avendo seguito tutto il dibattito che si snoda in questi ultimi tempi da un post all’altro col fratello Dony69 (che, voglio premettere, ringrazio dei suoi interventi legittimi e certamente in buona fede, e che ringrazio anche per essersi dato un nickname che lo identifichi, semplificando il dialogo) neocatecumenale convinto, vorrei dire proprio questo. Purtroppo il Cammino non va incontro a distorsioni e devastante gestione delle coscienze in modalità fisiologica. No, il Cammino non ha proprio alcun rispetto delle donne e degli uomini e dei ragazzi e ragazze che gli affidano la loro vita. E dicono pure che “nel Cammino al centro è l’uomo” e che “il Cammino e’ per l’uomo e non l’uomo per il Cammino”. Ma ci rendiamo conto? Costoro non hanno giustificazione alle loro perverse condotte.

    Carissimo, io sono stata nel Cammino per 30 anni, ho provato a ragionare come oggi tu ragioni - con ostinazione direi col senno di poi - per gli ultimi 10 anni almeno, sperando invano e non facendomi capace che DALL’INTERNO DEL C.N. NON SI POTESSE FARE NIENTE DI NIENTE PER RADDRIZZARE LA BARACCA. Per cui alla fine ho capito che questa cosa deforme era nata storta e nulla si poteva fare per cambiare le cose. Ovviamente me ne sono andata. Altro non c’è da fare.

    Perchè il Cammino è questo e nulla altro – cosa che Pietro ha spiegato benissimo - non porta a Dio, non rinvigorisce il Battesimo, non porta al Deposito della Fede. Il Cammino è una creatura di due idolatri spagnoli ed è stato strutturato a loro immagine e somiglianza. E i frutti sono sotto gli occhi di tutti. Al netto di quelli veramente in buona fede, che Dio, al di fuori di tutto, custodisce nelle Sue mani, come il Pastore le pecore, e non consente che siano del tutto devastati, NE’ CHE PERDANO ANCHE LA FEDE, cosa più importante di tutte e per nulla scontata. Io sono testimone, ho sofferto tanto e pagato tanto in tutti i sensi, ma il Signore mi ha difesa, con la mia famiglia, mi ha rialzata, mi ha ricolmato di doni, mi ha ricostruita pezzo pezzo e sono nella Chiesa.

    Pax

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    1. E pultroppo non è affatto scontato restare nella Chiesa.
      Come scrive giustamente Pax, quando assisti a fatti gravi e ripetuti nel tempo, c'è il rischio di buttare anche il bimbo insieme con l'acqua sporca.

      LUCA

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  18. Termini in uso nel Cammino Neocatecumenale

    Scrutini è l'acronimo di :

    Seguite Camminanti Ragionevoli Unanimi Tappe Ideali Non Imposte

    Tappe è l'acronimo di :

    Troppo Aspirare Porta Perniciosi Eventi

    Fasi del Cammino sono l'acronimo di :

    Fate Attenzione Saggiamente Insieme Di Evitare Le Catechesi Anacronistiche Ma Mostrate Invero Noncuranza Ora

    Riscoperta del battesimo è l'acronimo di :

    Riuniti Insieme Scopriamo Come Operare Per Esprimere Ragionevolmente Tanta Allegria Dovendo Evidentemente Leggere Bugie Altolocate Troppo Terrificanti E Soltanto Insinuanti Magagne Operative

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  19. Porto è l'acronimo di :

    Possiamo Ora Ridere Troppo Ostentatamente

    Pre Neocatecumenato è l'acronimo di :

    Precedenti Regole Esposte Non Esternano Ora Catechesi Avanzate Troppo Elaborate Comunque Uniche Ma Essendo Nascenti Alludono Larvati Ideali

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  20. Che delizia l'immagine caratterizzante il thread, un micio dagli occhi fiduciosi che si avvicina per ricevere il gustoso nutrimento. Ecco la confidenza che Pietro delinea in maniera magistrale nel suo articolo; la familiarità che permette di ricevere il sostentamento necessario dal Padre.

    La gattina del testo acquisisce una fiducia che le permette un'azione confidenziale che non turba o contraria il padrone di casa, ma anzi lo rallegra.
    Una scena significativa che contrasta con la percezione neocatecumenale della questione, dato che i kikos seguono un dio autoritario e furioso che non consente azioni libere esulanti gli insegnamenti kikiani e che esige l'adattamento dell'individuo alle faticose tappe imposte dal cammino, considerate l'unica strada per ottenere, con lenta gradualità e fatica, l'agognata confidenza con Dio, possibile solo dopo anni, quando si diviene degli "eletti"(se tutto va bene)
    Un percorso eretico che beneficia gli affari sporchi di Kiko e colleghi e ammala gli aderenti, i quali posseggono la vita segnata dalla mistificazione della Parola di Dio.

    I raggiri, le mistificazioni, i sacrilegi, gli obblighi deviati etc. che il cammino pretende, rappresentano quel muro che impedisce di subentrare in casa e cibarsi provocando la gioia e l'approvazione del Padre. Un muro di peccati suscitati da una dottrina distorta ed un muro metaforico: non più finestra, ma una barriera di mattoni che ostacola anche soltanto la visuale.

    Conoscere Dio implica ascoltare e ricevere la Parola di Dio nel modo in cui lo Spirito Santo la interpreta, applicandola a sé stessi; mentre, come ben sappiamo, nel Cammino l'interpretazione dei Testi Sacri deriva innanzitutto dai due fondatori e in secondo luogo da ogni singola anima del contesto, che trasmette ciò che le piace deformando il messaggio divino.

    Quindi il Cammino ha estromesso dalla vita dei suoi fedeli due punti concatenati fra loro fondamentali per ogni cattolico: la Chiesa Cattolica e la Bibbia.

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    1. Mettiamo i puntini sugli i. Punto uno il cammino è dentro la Chiesa Cattolica e da Essa È approvato. Punto due la Bibbia è il nostro ossigeno, Kiko se la porta sempre sotto braccio e noi la scrutiamo più di voi.

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    2. Mettiamo l'accento sulle e. Accento uno, Israele dimorava nelle tende, per cui dall'editto con il re... tutto si è paganizzato, sono entrati idoli, spregiudicati, religiosi del mercoledì pomeriggio e via dicendo. Accento due, tutto questo è approvato e scritto, a quel tempo si dimorava nelle tende, per cui dobbiamo, dico TUTTI, tornare a quella fede, una fede vera e concreta. Poi, accento tre, noi scrutiamo sia le sacre scritture, sia tutti i libri egizi, babilonesi, greci e romani ecc, ecc. Per noi leggere tutto è come vivere, leggiamo sempre e ovunque.
      Che ne dici? Vorresti intraprendere questo percorso di vera fede, non come quelli che si radunano dentro a delle strutture grandi, la domenica, mi pare, che ormai sono superati, perché gli eventi ormai ci fanno capire che dobbiamo, TUTTI, tornare alle origini, cioè creare delle piccole tende, dove tutto e di tutti?
      Immagina! ognuno con la sua capretta, con il suo asinello, via le auto, via le parrocchie dove si radunano anche quelli del sabato sera ( non ricordo il nome di quei gruppi,mannaggia... ma non fa niente..., pazienza...). una vita dove ognuno cucina con il fuoco all'aria aperta. la sera ci si raduna, non più davanti alla tv, o dentro mura di mattoni, ecc, ecc, ma ci si raduna davanti al fuoco, coperti con foglie di fico, e via dicendo....Basta immaginare!
      Che pensate tutti quanti voi? Ammettiamolo, la società di oggi è fallita, i supermercati sono vuoti, i bar falliscono, gli aereoporti chiudono, ecc, ecc. Bisogna cambiare registro, ritornare nelle tende, e se qualcuno è più ferrato, si ritorna all'aperto, nudi, senza foglia di fico.Io mi giro intorno e vedo fallimento ovunque, tutti falliti, tutti ipocriti, tutti in cerca del DENARO. Invece, quando si sta all'aria aperta, specialmente in Siberia ( infatti dobbiamo mandare degli apostoli in quel luogo, nudi, nudi), ecco che le idee strane se ne vanno, perché sei all'aperto nudo nudo a -40°. Che bello a -40° e dormire nelle tende senza foglia di fico. Che bello! Immaginate..., immaginate.... Che spettacolo!

      Buona serata!

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    3. E mettiamoli questi puntini sulle i

      1) Il cammino approvato dalla Chiesa non è il cammino che c'è nella realtà. Negli Statuti non è prevista decima, la liturgia non è quella pagliacciata che fate , il foro interno è rispettato e sopratutto COMANDA IL VESCOVO e non i catechisti
      2) Punto due: voi non scrutinate la Parola...LA STUPRATE. La STUPRATE facendo dire a Dio quello che desiderate voi. Altrimenti non direste mai che GEsu' ha chiesto DI ODIARE (nel senso di VOLERE IL MALE) di vostro padre e vostra madre, non direste mai che i "poveri" da sfamare sono i catechisti e che il fango che Gesù mette sugli occhi del cieco nato in realtà è la merda dei vostri peccati.

      Smetti di farti bello perchè non ne hai nessun motivo.

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    4. @anonimo
      il Cammino è dentro la Chiesa Cattolica ufficialmente, ma di fatto promuove pratiche che la Chiesa sconsiglia e non approva, come la decima in nero, gli scrutini, le confessioni pubbliche, la liturgia della cinquantina, l'obbedienza cieca a dei laici, l'endogamia, l'apertura alla vita ad oltranza; per non parlare dei seminari rm, quando ci sono già quelli diocesani, o del fatto che la celebrazione eucaristica è sempre celebrata separatamente dal resto della Chiesa, con abusi liturgici che il Papa ha ordinato di correggere dal 2005

      Che il Cammino sia approvato non vuol dire che sia infallibile o che non possano essere apportati dei miglioramenti, soprattutto se ci sono errori dottrinali ed abusi liturgici gravi; ti ricordo poi che Giovanni Paolo 2 ha approvato solo la fase embrionale del Cammino, quella che prevedeva una durata di 7 anni, il direttorio catechetico è rimasto segreto per anni ed è stato anche corretto, mentre negli Statuti molti aspetti del Cammino non si nominano nemmeno (la decima ad esempio)

      Fate attenzione quando dite che la Bibbia la scrutate più degli altri cristiani, anche i Testimoni di Geova e i Protestanti studiano molto la Bibbia, ma con versioni diverse; perchè ad esempio nel Cammino si usa solo la Bibbia di Gerusalemme e nella Scrutatio si scelgono sempre i versetti indicati da Kiko? e perchè si utilizzano passi biblici fuori contesto solo per giustificare prassi discutibili (come nel secondo passaggio con il vangelo del giovane ricco per incoraggiare a donare i propri averi)? La scelta di testi mirati e la manipolazioni dei passi biblici sono caratteristiche tipiche di gruppi settari come i testimoni di geova appunto

      Poi ti informo che non siete gli unici a leggere e meditare la Bibbia, molti gruppi di preghiera lo fanno, così come molti ordini religiosi; io ad esempio sono stata in pellegrinaggio a Medjugorje con un'associazione cattolica e ogni giorno leggiamo un passo del Vangelo; inoltre non basta portarsi sempre la Bibbia sotto il braccio per essere buoni cristiani, al contrario, anche gli atei o persone di fede diversa possono conoscere le Scritture, essere cristiani è essenzialmente avere una relazione con Dio

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    5. @Gloria, ti sfugge che la Chiesa non ha approvato solo lo statuto, ma anche il direttorio catechetico con tutte le celebrazioni extra liturgiche. Le celebrazioni suddette sono appunto la cinquantina e tutti i riti specifici dei vari passaggi. Ti ricordo poi, che il direttorio approvato nel 2012, è composto da tutti i Mamotreti con le catechesi proprie dei vari passaggi. Quello dove è descritta la decima, gli scrutini ecc. Insomma nei Mamotreti approvati è descritto esattamente il cammino Neocatecumenale.

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    6. Sull'argomento Direttorio 'approvato' e su come tratta di decima e scrutini, abbiamo in preparazione un articolo molto istruttivo che dirimerà alcuni dubbi. Posso comunque anticipare con certezza che i mamotreti revisionati attualmente in uso ai catechisti neocat e detti 'Direttorio approvato' non descrivono le prassi da sempre in uso per decima e scrutini presso il Cammino Neocatecumenale.
      Non anticipo nulla per non rovinare la sorpresa.

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    7. Ma come... non era "tutta tradizione orale!" ?

      Adesso ammettono che i mamotreti esistono?
      Tutti, non solo quelli che gli hanno trovato sotto il cuscino del divano?
      Ci bacchettano pure, pregandoci di prendere nota della loro approvazione!
      Il bipensiero gli fa un baffo al Cammino.

      Non vedo l'ora che esca "L'Articolo" di cui parla Valentina.

      A. Non.

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    8. @anonimo
      riprendo quello che ti hanno già domandato perchè è anche un mio pensiero: pechè i mamotreti sono sempre stati tenuti segreti se è tutto approvato? sai anche che per decenni sono stati usati senza essere stati sottoposti al vaglio della congregazione ecclesiastica, e che nonostante le correzioni vengono ancora usati come sono? e soprattutto, se sono stati approvati ed ufficializzati, perchè vige ancora il segreto sulle tappe successive? un neocat mi ha detto che non si dice nulla per non sconvolgere le persone su quello che dovranno fare, ma ho i miei dubbi...

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    9. Sei contraddittorio Anonimo (delle 19:53), ma non mi stupisco. Dichiari d'esser parte della Chiesa Cattolica per poi riferirti a noi con estraneità: "(la Bibbia) la scrutiamo più di voi" dici, come se appartenessimo a due religioni differenti (noi cattolici, voi neocatecumenali. L'unica verità che hai proferito) in competizione (utopisti).

      Punto 1) dici bene, siete dentro la Chiesa Cattolica. Vi siete subentrati con violenza con la vostra macchina da guerra per invadere e alterare la fede cattolica.
      Si, il cammino è un cavallo di Troia "dentro" la nostra amata Chiesa, ma con due zampe già fuori dalle mura, gli manca soltanto il calcio finale nel deretano - che sta per giungere - per ritrovarsi completamente all'esterno e in frantumi.
      Mai sfidare Dio!

      Punto 2) hai dimenticato un particolare di fondamentale importanza che ti correggo subito, così segniamo per bene questi puntini sugli i.
      Il vostro ossigeno non è la Bibbia ma la mistificazione della Parola di Dio, un azzardo che serve a Kiko per dare credibilità "divina" alle sue imbecillagini. Voi non scrutate la Bibbia, non lo avete mai fatto, Kiko vi ha ridotti ad effettuare la scrutatio come fosse un gioco di 'Enigmistica Più'.

      Ciao.

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    10. Per quanto riguarda la scrutatio, Anonimo di cui sopra

      Innanzitutto rilevo l'atteggiamento molto neocatecumenale del crearsi un'immagine mentale molto nitida (benché sbagliata) della fede altrui. Dicesi: supponenza.

      Che ne sai di come i lettori qui scrutano le scritture? E come la quantifichi una scrutatio?
      Queste accuse vanno giustificate, non sei mica in comunità, dove puoi lanciare la frase ad effetto e tutti si impressionano.

      Spero che tu non faccia parte di quel manipolo di pretoriani dal cervello completamente imbottito del grasso kiko, che al primo attacco percepito contro il Cammino reagiscono con il triste ululato "nella-tua-vita-non-c'è-Diiiioooooo!!".

      In secondo (e più importante) luogo:
      quella che voi chiamate scrutatio finisce spesso e volentieri in bibliomanzia, una pratica già proibita e passibile di scomunica sin da tempi remoti in cui i cristiani ci avevano preso troppo gusto.

      Succede che a qualcuno tra di voi, un catechista ma non necessariamente, viene attribuito il carisma del discernimento, che (fatte salve le dovute, seppur minoritarie, eccezioni per grazia di Nostro Signore) è un falso potere magico, indebitamente attribuito, a cui crede persino chi se lo ritrova da gestire.

      Poi l'apprendista stregone apre la Bibbia a caso per un malcapitato in attesa di risposte, ed arriva il verdetto. Questo verdetto va necessariamente ad incidere su decisioni importanti, perché se non fossero importanti non ci si sarebbe rivolti al "mago". Le questioni sono le stesse che per i maghi: lavoro, amore, salute, .... Ecco come si usa la Bibbia nel Cammino.


      Un altro modo, è quello di aprirla a caso e di percorrerla in lungo e in largo, seguendo le indicazioni a bordo pagina, capendoci... giusto quel che salta alla mente. Il potere magico dell' "intuizione soggettiva", tanto celebrata da kiko!!

      Sarebbe stato meglio leggere tutta la Bibbia una prima volta con calma e di seguito, con le spiegazioni di un buon esegeta (senza mamotreti). In 50 anni, riunendosi due volte a settimana e rinunciando agli sfoghi personali, il tempo si trova. Peccato però che questa cosa non la facciano i Parroci.

      Ad ogni modo, scrutare le scritture nel Cammino significa andare alla ricerca di cosa vuol dire Dio -A ME-, in -QUESTO- momento per la -MIA- vita. Come tentativo di conoscenza di Dio è molto pericoloso, possibilmente arrogante e viziato da un'invadente autoreferenzialità tutta insegnata dal Cammino.

      Si finisce ripiegati su se stessi, a conoscere non Dio ma un'immagine dipinta o cantata da kiko (e ho detto tutto), coerentemente con tutte le altre pratiche neocatecumenali.

      D.D.

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    11. Hahaha mi hai fatto fare una grossa risata Rebel. Condivido tutto, le parole dei NC sono "parole parole parole" come la famosa canzone di Mina e Alberto Lupo, ma i fatti non coincidono.

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    12. @Gloria,
      punto 1) il Cammino, come sapete bene è un ITINERARIO, parola che a voi non piace e che spesso deridete, ma è così che è stato approvato ed è stato riconosciuto da San Giovanni Paolo II. Un itinerario a tappe, dalle catechesi iniziali, al rinnovamento delle promesse battesimali. Questo itinerario si svolge attraverso dei passaggi e i Mamotreti che fanno parte del direttorio catechetico approvato nel 2012 dove sono descritte le tappe, sono noti agli addetti ai lavori. Al vescovo, al parroco, ai catechisti e naturalmente al dicastero che lo ha approvato e di cui tutti noi dovremmo fidarci. Non ha senso per uno che comincia il primo anno di università studiare sui libri del quinto anno magistrale. Quindi non sono segreti ma sono noti a chi di dovere.
      Punto 2) che vengano usati i Mamotreti vecchi è un tuo pensiero, da quello che mi risulta per esperienza diretta dal 2012 sono utilizzati i Mamotreti nuovi, quelli che voi chiamate "corretti", ma che invece hanno semplicemente dei riferimenti a piè di pagina al ccc e al Magistero.
      Punto 3) sullo "sconvolgere le persone", forse l'espressione è un po' forte, ma rende bene l'idea: se io mi iscrivessi oggi al primo anno di medicina e lo stesso giorno mi facessero assistere a una operazione al cervello o a una autopsia, credo che lascerei immediatamente medicina il giorno stesso.
      Cordiali saluti a tutti.

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    13. Il tuo commento mi ha strappato una risata! Soprattutto quando ho letto:
      "i Mamotreti che fanno parte del direttorio catechetico approvato nel 2012 dove sono descritte le tappe, sono noti agli addetti ai lavori. Al vescovo, al parroco, ai catechisti e naturalmente al dicastero che lo ha approvato e di cui tutti noi dovremmo fidarci. Non ha senso per uno che comincia il primo anno di università studiare sui libri del quinto anno magistrale. Quindi non sono segreti ma sono noti a chi di dovere."
      Interessante sapere che il famoso catechismo di Kiko sia qualcosa di così pericoloso o dirompente da poter essere conosciuto solo dagli 'addetti ai lavori', noto solo 'a chi di dovere' e 'di cui noi tutti dovremmo fidarci'.
      Probabilmente lo hai scambiato per un quarto segreto di Fatima...o, come i segreti di Medjugorie, è scritto su pergamena invisibile per i 'non iniziati'.
      Più che ridere, devo dire, c'è da piangere. Sapendo soprattutto quali corbellerie sono scritte sugli aulici e segretissimo documenti che circolano nella ristrettissima cerchia degli addetti ai lavori sotto il nome di Direttorio approvato.

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    14. Tu dici che i mamotreti sono noti al parroco e al vescovo. Ma a quale parroco e vescovo ti riferisci? Io conosco almeno due parroci (ma sono sicuro che ce ne sono di più) ai quali le equipe di catechisti che proponevano di fare le catechesi nelle loro parrocchie si sono rifiutati di far vedere i mamotreti. Direi che quei parroci hanno quindi fatto bene a non fidarsi. Non mi risulta peraltro che si vescovi vengano presentati i mamotreti per avere il permesso di fare catechesi nella loro diocesi. Se uno vuole tenere qualcosa nascosto, significa che ha qualcosa da nascondere, qualcosa che non vuole che venga alla luce. I vescovi non conoscono nemmeno chi sono i catechisti neocat. nella loro diocesi, né il contenuto delle loro catechesi e questo a mio parere è piuttosto grave.

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  21. Termini del cammino neocatecumenale

    Riscoperta del catecumenato, è l'acronimo di :

    Regolarmente I Soliti Certi Onerosi Portentosi Eventi Recenti Trasmessi A Dire E Leggere Come Avere Trascorso E Catechizzato Un Mero Essere Non Ancora Tanto Oneroso

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  22. Termini del Cammino Neocatecumenale

    Riscoperta dell'elezione è l'acronimo di :

    Ragazzi idealmente scopriamo come operare e rivedere tutti assieme degli eventi legali lontani e leggere emotivamente zelanti idee o non espresse

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  23. Catechesi iniziali è l'acronimo di :

    Certamente abbiamo trovato eventi comuni hurrà esultiamo se i inconsulti non immani zelanti ideologici ancora legali immaginati

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  24. Fase Kerigmatica è l'acronimo di :

    Fratelli Adesso Seguite Entusiasti Kiko E Rispondete Insieme Generosi Ma Attenzione Trovate Intanto Catechisti Autentici

    L'altro è Cristo è l'acronimo di :

    Lo Abbiamo Letto Tutti Rivedendo Ora E Catechizzando Raggianti I Supremi Testi Originali

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  25. Per l'anonimo delle parrocchie.

    Anche io come Alect non ho mai assistito ad una Messa Tridentina.
    Il tuo problema anonimo difensore del CN è che ti ostini ad affermare che il CN è una alternativa alla Chiesa.
    Tu continui a dire che il CN forma cristiani e la Chiesa no.
    Parli di parrocchie ma le parrocchie rappresentano la Chiesa dislocata sul territorio nazionale.
    Invece tu pretendi di vedere le parrocchie con gli occhi del CN.
    Fai lo stesso errore del tuo fondatore-iniziatore-primocatechista.
    Insisti nel demonizzare le parrocchie, perché le parrocchie non sono organizzate come il tuo CN.
    Quando la smetti di vedere le cose con il filtro del cammino neocatecumenale?
    Nelle parrocchie, nel bene o nel male c'è di tutto, movimenti ecclesiali, oratorio, boy-scout, gruppi di preghiera, ministri straordinari della Eucarestia, Diaconi, Accoliti, gruppi del Rosario,catechismi vari, gruppi di preparazione ai matrimoni, gruppi di preparazione ai battesimi,c'è una equipe (parola che anche tu conosci bene) pastorale, c'è un consiglio pastorale, c'è un consiglio economico, c'è la caritas, ci sono i gruppi di ascolto, etc.etc.etc.
    Certo non è scontato che tutto funzioni a puntino come nella organizzazione paramilitare chiamata cammino neocatecumenale.
    Però, nelle parrocchie c'è una vasta scelta di attività, tra cui un cristiano volenteroso, ripeto, cristiano volenteroso, può, liberamente, trovare quella che gli è più congeniale.
    Capisci cosa ho scritto?
    Questo sono le parrocchie.
    Se poi la gente non è interessata alle attività parrocchiali, ci sono sempre le Messe, Messe con il nuovo ordine, ci sono i sacerdoti per i sacramenti, c'è sempre la possibilità di confessarsi, quando e come si vuole.
    C'è la possibilità di scegliere un sacerdote con cui intraprendere un percorso di direzione spirituale.
    Niente di tutto questo è obbligatorio, controllato, verificato.
    Si lascia libero chiunque di scegliere.
    Lo so che a te tutta questa libertà sa di lassismo, sa di "cristiani da salotto", però la Chiesa è questa, non è l'attivismo esasperato ed esasperante a cui sei abituato tu.
    La Chiesa ha i suoi tempi e soprattutto rispetta i tuoi.
    Quindi finiamola di attaccare le parrocchie perché si ha paura di attaccare la Chiesa.
    La Chiesa non è perfetta come il tuo CN, quindi, o la prendi così oppure ti tieni il tuo CN con tutti i problemi e le criticità che ti racconta questo blog dal lontano 2006.
    Metti la parola fine a questo inutile e penosa battaglia che stai facendo alle parrocchie.
    Anche perché, senza le parrocchie il CN non era neanche nato.
    Senza le parrocchie che vi ospitano non eravate neanche i 4 gatti che siete oggi.
    Quindi smettiamo di sputare nel piatto dove il tuo CN ha mangiato e continua a mangiare da 50 anni.

    LUCA

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  26. E basta con sto Direttorio catechetico del cammino neocatecumenale.
    Avete proprio stufato, dite che sta tutta li dentro la "fuffa" che spacciate da sempre per "ispirazione divina".
    Dite che in questo benedetto Direttorio approvato c'è il CN.
    Ma allora fatela finita, pubblicate questa opera suprema di ispirazione divina e leggiamo tutti insieme cosa c'è scritto.
    Il punto è sempre lo stesso, sono 10 anni che aspettiamo la pubblicazione di questo "mantra sacro."
    Quanto dobbiamo attendere ancora per leggere questo documento rivoluzionario?
    Se lo pubblicate possiamo parlarne, se non lo pubblicate non ce ne frega niente di quello che c'è scritto, continuate a tenerselo segreto tra voi adepti della setta neocatecumenale.

    LUCA

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  27. Direttorio catechetico è l'acronimo di :

    Dobbiamo insieme raccontare e tutti trovare ora ragioni insite o comunque approvate tanto esaltanti che hurrà esultiamo in certe occasioni

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  28. Per anonimo 11 febbraio 9:45

    Caro fratello io sono 30anni che faccio catechesi indegnamente e mai mi viene noia. (Il fatto è che se uno non ha lo Spirito di Cristo non gli appartiene) come si fa ha dire NOIA nell'annunciare la buona notizia? Solo se non ci si crede inizia la noia. Meno male che Dio non si è fatto prendere dalla noia quando per 40anni ha educato Israele nel deserto. Avrebbe potuto scocciarsi della dura cervice di questo popolo e invece è andato avanti con il suo progetto d'amore.
    Allora? Anche Gesù si dovrebbe annoiare ogni volta che confessiamo gli stessi peccati per anni? E invece sempre ha Misericordia.
    E la Chiesa? Dovrebbe annoiarsi nel ripeterci ciclicamente sempre le stesse letture.Anno A B C e poi Anno A B C. Sempre fino alla fine del mondo.
    Caro fratello ci si annoia quando bon c'è Zelo per il vangelo. Permettimi ma io credo in quello che diceva S.Paolo.
    ( Calzati con zelo per annunciare il Vangelo) è normale che senza è difficile essere costanti.

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    1. Mi dispiace Dony69 ma devo contraddirti, qui non è problema di Zelo per il Vangelo nè è il caso di scomodare espressioni dell'Apostolo del tipo "se uno non ha lo Spirito di Cristo non gli appartiene".
      Voi stessi dovreste porvi qualche domanda seria su quale "spirito" circola nel Cammino, che sia lo Spirito di Cristo è discutibile. Al di là della buona fede di una parte anche consistente degli adepti, che bisogna sempre far salva, nelle comunità si sponsorizza e annunzia quello che Kiko con orgoglio definisce "lo spirito del Cammino" a cui tutti devono giurare fedeltà in obbedienza eterna a Kiko.
      Purtroppo Kiko non coltiva in voi la vera Fede, ma istilla pian piano una idolatria per la sua persona e investe su di voi per kikianizzare la Chiesa che, per quella che è SENZA DI LUI, disprezza profondamente e induce i suoi a disprezzare.

      Pax

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