domenica 2 maggio 2021

Il discernimento degli spiriti

San Paolo, nell'ultimo capitolo della lettera agli Efesini, scriveva: «Rivestitevi dell'armatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo: perché non dobbiamo combattere contro forze puramente umane, ma contro i principati e le potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro gli spiriti del male sparsi nell'aria. Rivestitevi dunque dell'armatura di Dio per poter resistere nel giorno maligno». 

Il demonio fa di tutto perché non si creda e non si pensi a lui. Solo così può agire indisturbato. Ecco la ragione di tutti i tentativi di negare l'esistenza degli angeli, che capita di sentir ripetere perfino nelle sacrestie; se non esistono gli angeli, non possono esistere nemmeno i demoni. E tuttavia, dal primo all'ultimo capitolo della Bibbia, si parla sia di angeli buoni, che di angeli cattivi. Non è però sufficiente credere che ci siano angeli e demoni; dobbiamo farcene una ragione. 

Un proverbio spagnolo dice:

«Quando qualcuno bussa alla porta, non bisogna limitarsi a sentir bussare, ma sapere anche chi bussa».

Ascoltiamo dunque le illuminanti indicazioni tratte dalle conferenze di padre Ludovic Marie Barrielle, che aiutano a discernere la provenienza degli spiriti.

«Dunque, attenzione! I fenomeni ascetici e, a fortiori, quelli mistici vanno esaminati con la più grande cura. In particolare, nei casi di rivelazioni e visioni, bisogna distinguere bene ciò che viene certamente da Dio, dalle reazioni, ragionamenti e conclusioni tratti dai veggenti, dai testimoni o esaminatori, e soprattutto dagli entusiasti più o meno eccitati. 

Ecco perché in presenza di ogni visione o rivelazione privata d'origine soprannaturale divina, ci si deve ricordare le parole di san Pietro dopo il racconto della Trasfigurazione: Sed habemus firmiorem propheticum sermonem (2 Pt 1, 19), «abbiamo però una parola più ferma, quella dei profeti», quella della rivelazione, quella della Chiesa ufficiale. Umiltà: Vigilate et orate, ne intretis in tentationem; spiritus probate... «Vegliate e pregate per non essere indotti in tentazione», «provate gli spiriti» come dice san Giovanni. 
«Dai loro frutti li riconoscerete. Si coglie forse l'uva sui pruni, o i fichi sui rovi?» (Mt 7, 7).»

L'ammonizione contro i lupi rapaci irrompe rigorosa e intransigente.
«Dai loro frutti li riconoscerete. Si coglie forse l'uva sui pruni, o i fichi sui rovi?» Come possiamo riconoscere un annunciatore ingannatore che si finge galantuomo, o un lupo famelico che si veste da pecora?
La bontà dell'animo la si intende dai frutti, come per gli alberi. Dai loro frutti li riconoscerete. Bada bene, non dalle opere, ma dai frutti. Si, perchè se fosse questione di pratica saremmo daccapo. Infatti le opere dei falsi profeti possono risultare esteriormente rette, ma non i loro frutti.
Caratteristica dei falsi profeti come Kiko è l’incongruità drastica tra esteriorità ed interiorità. L'Argüello vuole apparire mansueto come una pecora camuffandosi con buone intenzioni, ma in realtà è aggressivo e vorace come una belva. È scritto nei testi delle sue predicazioni ed è testimoniato dai superstiti che Kiko spoglia delle proprie sicurezze - affettive ed economiche - e di una salubre spiritualità.

Il testo di padre Barrielle ci svela il metodo più onesto - quindi basato sui Testi Sacri - per poter discernere sull'ambigua realtà del cammino neocatecumenale. E per far ciò ci incanaliamo nell'aspra genesi del contesto kikiano-eretico.

'Mi misi in ginocchio sul letto...'

Kiko:

«Andai in camera e mi misi in ginocchio sul letto. Improvvisamente la Vergine Maria era dietro di me col bambino e disse questa frase: “Bisogna fare comunità cristiane come la Sacra Famiglia di Nazareth, che vivano in umiltà, semplicità e lode; l’altro è Cristo”. E rimase in silenzio. La Vergine è scesa dal cielo con suo Figlio per farsi presente nella mia stanza»

Come prima cosa evidenziamo che l'evento sensazionalistico, eccezionale e ultraterreno che Kiko offre è una forma di astuta seduzione atta a convincere facilmente gli sprovveduti. I neocatecumenali vengono ingannati deliberatamente e trascinati dalla parte dell'errore; essi sono appunto dei perdenti sotto molti aspetti perché ci rimettono denaro, credibilità, integrità e persino la loro esistenza.

Il miracolo è sempre segno della presenza di Dio, il prodigio - come quello descritto da Kiko - può giungere da Dio ma può anche essere un fenomeno di invenzione umana o medianica (quindi occultista, non da Dio). È perciò necessario un vero discernimento, i cui criteri sono stati stabiliti dalla Chiesa. Ma l'autorità ecclesiastica è tenuta a pronunciarsi solo quando lo ritiene opportuno.

 

La mistica  'cameretta degli orrori'

A volte si tratta di un fuoco di paglia, ma nel caso di Kiko abbiamo l'inganno, l'interesse, la manipolazione ed una mente squilibrata ed esaltata. Un bel minestrone che chiaramente non prelude a nulla di buono: «Dai frutti si conosce la pianta» dice il Vangelo, e dato che i due kikos accomodati sul trono del comando hanno messo in discussione le verità di fede distanziando i fedeli dagli insegnamenti evangelici, possiamo asserire con certezza che a dare un morsetto ad un frutto putrefatto, scaturente da un albero così compromesso, si muore!

«Dunque, attenzione! I fenomeni ascetici e, a fortiori, quelli mistici vanno esaminati con la più grande cura.» eppure i neocatecumenali hanno deciso di credere all'apparizione kikiana e alle conseguenti rivelazioni lasciandosi suggestionare sino al punto di barattare la festività dell'Immacolata con quella della fantomatica visione avvenuta nella cameretta dell'inquieto - e inquietante - Kiko (date un'occhiata alla stanza in questione. È un posto che pone a disagio anche i più retti privi del più flebile timore superstizioso).

Un esempio di 'caduta'

 Ma anche Carmen dispensa la sua controversa e angosciosa "visione". Leggiamola: 

«Un giorno il Signore, attraverso una visione o un sogno fantasioso, come volete chiamarlo, mi manda come un’apparizione e mi dice “tu seguimi”. Però il “tu seguimi” risulta essere che si apre una finestra e che devo buttarmi.
Sono spaventata. E Gesù Cristo “Seguimi”: e va bene ti seguo. Esco da questa finestra e comincia una caduta verso il basso come senza paracadute e cioè cadi, vai a terra con una velocità tale da sfracellarti. E Gesù Cristo mi diceva: “Perchè non mi dici che vuoi seguirmi?” ed io “Sì!”. Quando dico questa accettazione, “con te”, incomincia un cambio radicale, un’ascesa. Sapete che sono molto devota dell’Ascensione perché ho vissuto – fuori o dentro la mia carne, non lo so, diceva San Paolo – ciò che è l’Ascensione. E cioè entrare in un’Ascensione immensa di allegria che non ha nessun paragone con nessun piacere sessuale, qualcosa che sa di eternità, che è entrare in Dio, nell’eternità. Qualcosa che l’unica cosa che io potevo dire era “Basta, Signore, basta!"
Voglio dire che il contenuto del Cammino non nasce con Kiko che apre la Bibbia a caso come racconta lui.»

Che coincidenza! Due fondatori, entrambi destinatari di "favole" pseudo mistiche, che sembrano catturati da una sorta di allarmante stato allucinatorio.

Mi sovvengono immediate delle considerazioni:

Nel preludio della sua 'confidenza' Carmen precisa che l'avvenimento accadutole è certamente scaturente dal Signore: «Un giorno il Signore...». Quindi assegna a Dio lo sclero che dispensa, cascando in un'insopportabile bestialità.

Non è certamente lei a poter stabilire se si tratti di una visione lucida o di un avvenimento accadutole in sogno poiché, come abbiamo visto, questi fatti possono essere di matrice malefica.

Ma perché questa visione non è da ritenersi di buona provenienza? Perché è intrisa di angoscia.
Secondo la psicolabile Carmen Gesù le ordinò: "tu seguimi", causandole uno stato di ansia e afflizione - essa, piuttosto che sentirsi al sicuro poiché con Cristo, si impaurisce -.
È addirittura spaventata, teme che Cristo possa causarle un male facendola capitolare giù da una finestra! 

 
La Hernández, deragliando ancora una volta dal giusto binario della logica, descrive una sorta di fantasiosa ascensione preceduta da una caduta rimarcante la kenosi kikiana.

A questo punto, colei che si autodefinisce la 'beata tra le donne', afferma il suo "SI!" a questo gesù cristo (i princìpi minuscoli sono essenziali) che si esprime in maniera indiscutibilmente molesta e maniacale, divenendo in tal modo la destinataria di un innalzamento glorioso ed eccelso.
Come possiamo notare l'ego smisurato non appartiene soltanto a Kiko, ma anche alla sua prediletta. Il messia e la 'vergine'. Vergine per modo di dire, scrutiamo il perché.

Carmen attesta: «entrare in un'ascensione immensa di allegria che non ha nessun paragone con nessun piacere sessuale»

Carmen è scurrile, discute di "piacere sessuale" in maniera insopportabile.
Essa tratta il piacere derivante dell'atto sessuale come un qualcosa di forte e impareggiabile, con un approccio che sembra scaturire da una persona navigata che ha vissuto delle esperienze tali da poter determinare questo paragone. Alla faccia della santità!

«l'unica cosa che io potevo dire era "Basta, Signore, basta!"»

Lo stato di beatitudine derivante da un'apparizione veritiera, è talmente dolce e perfetto da far desiderare che la visione mai termini. La sofferenza scaturente dalla dichiarazione di Carmen ("basta!") fa temere per la sua integrità spirituale e psichica, poiché sembra voler mettere termine ad una violenza. E (chiaramente!) Dio mai attua violenza o arreca disturbo, quindi si tratta o di un evento malefico o di una distorsione della realtà procurata dalla sua palese alterazione mentale.

 

Non fu certo un angelo a ispirare a Carmen
la tesi del 'Tabernacolo inutile'

In conclusione: Le azioni si possono fabbricare, alterare: i frutti invece giungono disinvolti e naturali. Ora ciò che giunge genuinamente comunica la verità, ciò che si inscena dice una apparenza di verità. Ma le opere teatrali durano poco, giusto il tempo dell'inganno. Ad oggi il cammino si trova ad affrontare l'atto finale che corrisponde alla rivelazione di sè.
Per riconoscere i frutti bisogna dare tempo al tempo. Un proverbio afferma: 'Se son rose fioriranno, se son spine pungeranno' ed il cammino ha già procurato sangue a fiotti.


53 commenti:

  1. Padre Ludovic Marie Barrielle raccomanda di stare attenti ai veggenti e di guardarsi "soprattutto dagli entusiasti più o meno eccitati".

    Qui potremmo anche fermarci! Ben conoscendo il clima di esaltazione che vige nel contesto.
    Spettacolare, magnifico, miracolo, miracolo! Tutto così per l'esperto imbonitore di folle, Kiko da Leon.
    Pare che Dio si alzi la mattina solo per compiacere loro e tutto è in loro favore.

    Ma a prescindere dal fatto che gli spiriti vanno "provati", non è che uno ogni corbelleria che si inventi la possa passar liscia o, come suol dirsi, in cavalleria. E poi, c'è la parola definitiva che chiude ogni discussione, ed è quella dei frutti prodotti; poichè "dai frutti li riconoscerete".
    Questo tanto per sgomberare il campo.

    Ed ora Rebel si addentra nell'epica "genesi" del C.N..

    Più volte abbiamo analizzato Kiko, con la sua visione ricevuta un dì nella sua stanzetta. Di questo evento sorprendente Kiko ha sempre parlato apertamente e con grande disinvoltura. Soprattutto, cosa che dovrebbe davvero far riflettere, non mettendo MAI in dubbio minimamente l'autenticità e veridicità della sua mariana investitura dall'alto. MAI. E questo già la dice lunga!

    Ma la cosa ancor più inquietante è che Kiko ha cambiato continuamente versione negli anni. Specie negli ultimi anni, poiché sta cercando di configurare tutti i parametri che gli consentiranno, secondo lui, dopo la morte, di essere proclamato "santo".
    Sfrontatezza e sfacciataggine che dimostrano la immunità totale di cui ritiene di godere a vita. E forse non ha neanche tutti i torti.

    Spesso mi son chiesta come la Chiesa abbia potuto tollerare e tolleri tutt'ora simili cialtronerie.
    Sì, siamo di fronte ad un cialtrone impunito a piede libero.
    Ma se egli ripete i suoi fantascentifici racconti arricchiti ogni volta di una nuova variante, peggio del COVID-19, e stanno lì ad ascoltarlo Cardinali e Vescovi senza batter ciglio, beh, è comprensibile poi che a Kiko gli vada sempre di lusso, accidenti! E lui, consapevole di questo, alzi sempre più l'asticella.
    In verità, chi tace acconsente!
    Ed ecco che la situazione a cui siamo arrivati - in un'escalation inarrestabile (almeno fino ad oggi) - è sotto gli occhi di tutti!

    Pax


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    1. Cialtrone impunito a piede libero. Altro epiteto da aggiungere nel nostro libro. Avanti il prossimooo....

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  2. Fino ad oggi Kiko ha straparlato senza trovare grossi intralci. Non si comprende se perchè non viene preso sul serio o per cosa. Perchè che straparli è incontestabile.
    Sui camminanti neanche da porsi domande. Lo ascoltano a bocca aperta, come merluzzi, qualunque palla spari.
    Ma la Chiesa!? (Questa la domanda e l'amara constatazione ad un tempo) Che pure è tanto severa su faccende di rivelazioni e visioni (soprattutto mariane). A dire che neanche si è pronunciata espressamente finora una mezza volta sui fenomeni soprannaturali del Cammino. (Mentre ad esempio Papa Francesco ha detto personalmente qualcosa sulle apparizioni quotidiane di Medjugorje, precisando che la Madonna non è un postino, che consegna lettere ogni giorno).
    Turba molto che in più di una occasione alti prelati, anche con incarichi importanti nelle Congragazioni Vaticane, siano stati lì silenziosi e compiacenti ad ascoltarlo!

    Intanto Carmen per non sentirsi da meno e forse anche incoraggiata dall'esito felice delle performances del suo sodale si è lanciata anche lei, è proprio il caso di dirlo, nel vuoto.
    Per i rocamboleschi dettagli del suo singolare racconto ritengo che abbia abbondantemente superato Kiko, ut semper!
    La scena delle carmeniane rivelazioni, infatti, è molto più movimentata e coinvolgente delle kikiane, piena com'è di colpi di scena.

    C'è tutto: Kenosì, ascensione, esaltazione, suspense, paura e terrore, godimento, estasi.

    E poi, se a Kiko ha parlato la Madonna, a Carmen ha parlato direttamente il Figlio.
    Sembra la pellicola di un film! Ma un film vietato ai minori, per i più che espliciti e inquietanti riferimenti sessuali, totalmente fuori luogo.
    Di una che dimostra di non avere riferimenti spirituali a cui appigliarsi e che può solo ricorrere alla sfera animale più bassa per esprimersi, conformemente alla sua natura non ancora riscattata.

    Pax

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    1. @pax "Sui camminanti neanche da porsi domande. Lo ascoltano a bocca aperta, come merluzzi, qualunque palla spari. Ma la Chiesa!? (Questa la domanda e l'amara constatazione ad un tempo) Che pure è tanto severa su faccende di rivelazioni e visioni (soprattutto mariane)."
      Ma il dubbio che siate voi, una decina di persone in tutta Italia "che siete contromano in autostrada" non vi viene?
      Buona giornata.
      Fallacio Asino Vinicio

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    2. Hai visto, Fallacio Vinicio? cosa ti dicevo?

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    3. @Fallacio Vinicio,
      Certo che mi vengono dubbi, come mi sono venuti dubbi quando ero in Cammino e che per anni ho ignorato, ma per sicurezza preferisco frequentare la parrocchia e attenermi agli insegnamenti della Chiesa, per non sbagliare

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  3. @Pax
    Quando il Papa ha detto quelle cose sulla Vergine Maria e la posta credo, ma è solo un'opinione personale, che intendesse dire che non bisogna focalizzarsi troppo sui messaggi Mariani ed aspettarli ogni mese dimenticandosi di instaurare con Lei una relazione filiale quotidiana (si possono fare entrambe le cose con discernimento sui messaggi secondo me); perché poi comunque su Medjugorje ci vuole vedere chiaro e ha nominato appositamente Mons.Hoser che ora opera lì e indaga sul fenomeno ancora in corso (le apparizioni riconosciute ufficialmente sono sole le prime 7 ma continuano ancora quelle su cui si sta indagando)

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    1. Ma è proprio il paragone che non regge.

      Ascolto il Papa dire quelle cose (come mi è capitato di ascoltare in diretta) e penso:
      Guarda, quando vuole il Papa come parla chiaro e diretto! Non ci vuole molto per dire pubblicamente a Kiko (anche Kiko assente come ha fatto per Medjugorje): Vai cauto caro Kiko, con tutti questi racconti di visioni, cerca "di instaurare con Lei (la Madonna) una relazione filiale quotidiana" fondata sulla discrezione. Perchè poi, e lo stiamo ripetendo, "dai frutti li riconoscerete". Caro Kiko. Se è opera di Dio i frutti saranno frutti buoni.

      Invece niente di tutto questo. E Kiko continua e continua. Beh, è anche normale, visto che nessuno lo ridimensiona.

      Ora su Medjugorje certo che la Chiesa continua a indagare. Oltretutto non si pronuncerà mai definitivamente fino a quando il fenomeno non sia concluso del tutto. Come mai la Chiesa ha proclamato "santo" nessuno se non dopo la sua morte e un lungo processo complesso e rigoroso.

      Pax

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    2. @Pax
      Non volevo fare paragoni, volevo solo dire questa cosa di Medjugorje perché è un argomento a cui tengo 😉

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    3. Hai ragione Gloria, perdonami, forse non mi sono ben espressa.
      Intendevo che il Papa non si è mai pronunciato sulle kikiane visioni. Per cui è impossibile fare un paragone dal momento che su Medjugorje qualcosa ha detto, mentre sullo sproloquiare kikiano a proposito delle sue millantate apparizioni private nulla.
      Anche io ho interesse per Medjugorje e ho visto meravigliosi frutti di conversione e vera devozione. Per chi si reca lì sono palpabili.
      E la domanda è proprio questa: se il Papa tiene tanto, nonostante tutto, a parlare pubblicamente dei suoi dubbi su Medjugorje, perchè non lo fa per Kiko? Forse che per Lui non costituisce un problema?
      Considerato anche che di certo è stato ben informato di tante anomalie che succedono nel Cammino in nome di un carisma che non viene tenuto sotto controllo per il modo in cui arbitrariamente viene portato avanti da decenni, in barba agli Statuti, alle correzioni e ai richiami molteplici.
      Ora o fanno finta di non sentirlo proprio quando parla, o non so cosa. Visto che, almeno a mio avviso, è molto grave da parte di Kiko stesso ostentare con certezza l'essere oggetto di una speciale predilezione della Madonna che si sarebbe presa la briga di apparirgli nella sua stanza per autorizzarlo ad autogestirsi autonomamente nella Chiesa contro tutto e tutti e anche con l'arroganza con cui lo fa.

      Pax

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    4. @Pax
      Nessun problema, ti confermo che Medjugorje ti cambia tantissimo! io sono la prima a gioire quando avviene un'apparizione autentica di Maria, ma mi chiedo anche io come mai su quella di Kiko la Chiesa non si sia mai espressa, o perché Kiko stesso abbia cambiato più volte versione e ne abbia parlato ad un bar con Carmen che vedeva per la seconda volta; ricordo comunque un catechista che diceva che non si sapeva bene come fosse avvenuta in realtà l'apparizione/ispirazione e che poi la Chiesa si sarebbe pronunciata, io mi fido di Dio e dei suoi tempi e progetti e accetterò il giudizio della Chiesa in ogni caso

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  4. C'è anche un terzo punto, inserito più recentemente nei racconti di Kiko: le estasi mistiche.
    Sostiene addirittura di aver avuto una "riunione di potenze", come ho anche letto qui nel blog.
    Nessun testimone vivente, ancora una volta, tutto solo sulla sua parola.
    La visione della madonna e le estasi mistiche hanno in seguito prodotto in questo santone col filo diretto nei cieli, il suo amore per il lusso, i soldi, il fumo, l'adorazione delle folle neocatecumenali, la contrapposizione alla Chiesa cattolica, la disobbedienza alle sue norme, la menzogna, la Fondazione per un museo dedicato alle sue sole opere artistiche, le chiese modello standard inneggianti al suo genio, vescovi sostenitori incriminati delle peggiori nefandezze...
    Nessuno si è mai chiesto, in seno al Cammino Neocatecumenale, se i decantati molti frutti non provenissero da un albero selvatico?
    Elementari rudimenti della botanica insegnano che l'ippocastano, per esempio, produce molte castagne velenose per l'uomo, chiamate castagne amare o castagne matte, in tutto simili a quelle commestibili.
    Tanti frutti, però tossici e velenosi.

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    1. Tossici e velenosi....

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    2. Anonimo alla ricerca di parole offensive pronunciate contro il tuo Cammino, ti faccio presente che il "tossici e velenosi" era riferito ai frutti dell'ippocastano.
      Solo la corretta analogia che tu hai sviluppato li attribuisce al Cammino.
      Però io sono solito esprimermi per analogie e similitudini, dato che amo l'educazione e disdegno le offese dirette e le male parole, da qualsiasi parte esse arrivino.

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  5. Tutto il Cammino di Kiko e Carmen si regge sulle "apparizioni" di categoria superiore di Kiko e Carmen.
    Sono come una nuova rivelazione immune anche da giudizio della Chiesa, che, infatti, secondo le parole dei due, da oltre 1600 anni ha sbagliato tutto, per cui un suo giudizio sarebbe invalido.

    Se queste "apparizioni" sono false, è falso il Cammino (non quello approvato dalla Chiesa, che è una sorta di Azione Cattolica, ma quello concreto).

    Ci sono molti motivi per considerare false le esperienze mistiche dei due pseudo iniziatori e leggendo il post di Rebel ho trovato un altro indizio: la frase di Carmen che, per descrivere la sua "mistica ascenzione", dice che le ha procurato un piacere addirittura più di quello sessuale! (E, naturalomente, più grande anche di quello che prova Kiko nel mangiare le aragoste)!

    A parte l'inopportunità di un tale esempio, che denota una morbosità patologica riguardo alla sessualità che si contrappone all'autenticità dell'esperienza vissuta, e a parte l'ovvietà che un'esperienza soprannaturale, soprattutto se mistica, superi tutto ciò che è dovuto alla natura umana, mi verrebbe da chiedere: come fa a saperlo?

    Per quanto riguarda Kiko: come fa ad essere vera la sua apparizione, se lui non crede alle apparizioni di Fatima, tanto che le ha sminuite relegandole a un fenomeno di devozionismo?
    Kiko si comporta come se suor Lucia avesse dileggiato le apparizioni di Lourdes, o come se Bruno Cornacchiola si fosse scagliato contro Fatima.

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  6. Trovo molto interessante l'articolo di Rebel e soprattutto fenomenale la distinzione fra 'frutti' (che vengono da Dio) e 'opere' che possono venire dal demonio) fatta da padre Barrielle per poter discernere appunto ciò che è buono e ispirato dall'Alto e ciò che invece non lo è.
    Sappiamo infatti che uno degli argomenti che vengono sempre portati a favore del Cammino sono i suoi frutti: le conversioni, le vocazioni, le famiglie in missione.
    Ma noi sappiamo benissimo che ognuna di queste 'meraviglie' è inficiata dal fatto che tutte queste persone, queste vocazioni, questi 'frutti', vengono ritenuti di proprietà del Cammino, e a tutti viene chiesto di ubbidire al Cammino piuttosto che alla Chiesa, di annunciare Kiko, di nascondere la verità se può essere di danno al CN eccetera.
    Quindi le vocazioni e ogni altra cosa buona del Cammino in realtà vengono trattate come sue appendici, come fossero sua proprietà e quindi 'opere'.
    Mentre invece non si è mai visto un albero che possa godere dei propri frutti: i frutti sono di Dio, se una vocazione autentica è nata nel contesto del Cammino, ebbene essa è di Dio solamente se viene offerta a Dio e lasciata libera di seguire la Sua volontà, altrimenti è un'opera e basta, e come tale può venire anche dal basso, e non dall'alto.
    Kiko e Carmen, che la sanno molto lunga in proposito, avendo letto santa Teresa d'Avila, san Giovanni della Croce e molti mistici, a cui si ispirano e che hanno più volte plagiato, hanno infatti continuamente detto che tutto ciò che riguarda il Cammino e dal Cammino promana è un 'miracolo' avvenuto quasi spontaneamente, senza che lo avessero programmato e che li lascia sorpresi e grati.
    Chi invece conosce bene il Cammino sa come non c'è nulla in esso di spontaneo: è tutto programmato, calcolato, da ogni celebrazione, canto, battito di mani, catechesi, ci si attende un risultato. Non subito, magari, ma l'altrui interiorità è vista come una cittadella da espugnare e fare propria, facendone un acquisto non alla volontà di Dio ma a quella del Cammino neocatecumenale.
    Da ciò si comprende che moltissimo di ciò che il Cammino ottiene, e i successi che ha, sono delle 'opere' e non dei 'frutti'.
    Si tratta proprio delle 'pompe' del demonio che a parole viene chiesto ai neocatecumenali di rifiutare.
    Naturalmente, il demonio non ha mai la prevalenza, e in mezzo a tante opere qualche frutto si intravvede: e generalmente si può essere certi che è un frutto autentico se invece in Cammino viene disprezzato e sottovalutato.
    I veri frutti che vengono dalla grazia divina il Cammino non li vuole, oppure li mistifica facendoli passare per proprie opere: ma è facile capirlo, se si ha appunto un minimo di discernimento.

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    2. Questa confusione tra opere e frutti è il "frutto" marcio dell'eresia luterana che riguarda la grazia.
      Per i cattolici, le opere NON sono la grazia, per cui possono sussistere anche da sole, ma da sole non salvano.
      Ma per i cattolici le opere buone sono necessarie perché sono lo strumento che usa la grazia per santificare, così come un secchio è il mezzo che "usa" l'acqua di un pozzo per dissetare (in tal senso anche la preghiera è un'opera e una grande opera).

      Per il Cammino invece l'opera di "camminare" è essa stessa la grazia.
      Per questo i camminanti si salvano a "grappoli", cioè tutti insieme, comunità per comunità. Tutti camminano e tutti si salvano, indipendentemente dalla carità.
      Solo chi rifiuta il Cammino uscendone (così come i cattolici rifiutano la grazia) non si salva.
      E, infatti, per il Cammino chi esce è dannato.

      E se il "camminare" è l'equivalente della grazia, il Cammino è l'equivalente di quella che per Kiko, come per i luterani, è la fonte della grazia: il battesimo.
      Il Cammino (per Kiko) è il vero battesimo, quello degli eletti e non quello dei devozionisti.

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    3. Come per i luterani basta credere e ci si salva, per i camminanti basta "camminare"...
      Più devozionismo di questo!

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    4. Camminare come pecore obbedienti a capo chino e credere IN Kiko.

      Pax

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  7. Grazie per avere messo questo post di domenica. Una scelta azzeccata. Meno visibilità ha meglio è.

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    1. Complimenti per il grado di auto-consapevolezza che hai raggiunto! In effetti articoli come questo, che danno gli strumenti per capire cosa contraddistingue i falsi mistici da quelli autentici, sono di grande utilità e in grado di chiarire le idee a molti che ancora frequentano il Cammino ma stanno nutrendo dei dubbi, facendo un gran danno a chi si avvantaggia di questa organizzazione e della impreparazione di molti adepti.
      Comunque, puoi anche smettere di esultare: Osservatorio è molto letto anche alla domenica.

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    2. @Anonimo delle 14:49

      Macché! Non hai idea di quanta visibilità godrà nei prossimi giorni, nonostante la tua mal celata rabbia e invidia mal repressa. Cosa ti tormenta di Rebel dal farti non dormire la notte? Spiegati. A me piace molto questo argomento cosi ben trattato. Complimenti Rebel sei una persona da stimare enormemente! S.R.

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    3. Ma guarda a cosa ti devi attaccare per smorzare il fuoco bruciante del tuo sdegno latente che esplode ogni volta che Rebel viene pubblicata.
      Si vede in ogni caso che segui con attenzione Osservatorio sette giorni su sette e h24.
      Una vera malattia.
      Poi non comprendo se ha minore o maggiore visibilità è meglio per chi? E perchè?
      In ogni caso si teme ciò che ci supera, che non è alla nostra portata e che non si comprende. Credo anche io che questo sia il tuo problema, per cui ti dimeni tra la rabbia e l'invidia. Un vero tormento.

      Pax

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    4. Non ho mai pensato ai numeri o aspirato alla visibilità. Lungi da me esser mai così sciocca e kikiana! Ma tu invece lo sei Anonimo (uomo o donna che tu sia), in alternativa non avresti espresso questa imbecillità.

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    5. Io ci vedo benissimo anche la domenica! Casomai ingrandisco i caratteri.

      Grazie Rebel!

      Ottica FungKu, Misura Della Vista Gratuita. Anche Fari Antinebbia, Però in Officina, al 2bis.

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  8. O.T.
    Da Camineo Info:

    "Entre los nueve diáconos que serán ordenados sacerdotes por el Obispo de Roma figuran Samuel Piermarini, quién renuncio a un fichaje como segundo portero de la AS Roma, el equipo de fútbol más popular de la ciudad, y Riccardo Cendamo, de 42 años, antiguo director de cortometrajes y profesor de cinematografía. Ambos provienen del seminario «Redemptoris Mater», el primero de los 120 del Camino Neocatecumenal en todo el mundo."

    Nulla contro di loro. Considerando però che lo scorso anno, non c'è stata per il covid, alcuna ordinazione, le ordinazioni provenienti dalla megastruttura di via della Maglianella Roma, si riducono per media, ad una all'anno.
    Ora mi domando "cui prodest" e quanto costa mantenere una struttura simile per un Presbitero/anno?

    Ruben.

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    1. "cui prodest"??
      .... a Kiko prodest, alla sua immagine (vacante e vacua)...

      quanto costa??
      ... ma che vuoi che gliene freghi (sempre a Kiko)? Mica i soldi li caccia lui!

      Pax

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    2. Faccio presente che nel 2019 i seminari Redemptoris Mater dichiarati erano 125 (dal sito shema.it).
      Adesso dicono 120.
      Che stiano davvero riducendo i tanto decantati seminari neocatecumenali come aveva raccomandato di fare la Santa Sede?
      Quali sarebbero i 5 in meno in un anno e mezzo?
      Invece di aumentare, anche i Redemptoris Mater diminuiscono.
      La discesa a valle è dirompente.

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    3. @Anonimo 2 maggio 2021 19:15

      Dieci anni fa i seminari RM erano 50; nel decennio sono "aumentati" di una volta e mezzo, poi diminuiscono di cinque unità.
      Non lo sanno neanche loro, fermo restando che in alcune zone, un appartamento di due camere e cucina, lo considerano seminario; così, per fare numero, tanto, per il numero insignificante dei presbiteri che producono, poco cambia.

      Ruben.

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  9. Sempre per quanto riguarda il discernimento delle illuminazioni o visioni, sebbene esse possano essere concesse anche a persone indegne, solitamente per ammonirle e riportarle sulla retta via, sono generalmente appannaggio di persone che hanno le 'estasi della vita' cioè che praticano le virtù in modo eroico.
    Ora questa non è una caratteristica dei due fondatori, che hanno dimostrato d'essere anzi particolarmente affezionati ai propri difetti e vizi.
    Carmen praticava in grado eroico la virtù del rifiuto, disse Kiko sulla sua tomba, Kiko invece eroicamente (o interessatamente?) sopportava Carmen. Non credo però che questo strano rapporto fra i due possa essere definito virtuoso.

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  10. Tempo fa il blog ha pubblicato un elenco di libri sul Cammino, tra i quali "Le armate del Papa" di Gordon Urquhart, edito da Ponte alle Grazie nel 1996. L'ho letto perchè l'autore è un ex focolarino inglese che è stato nel movimento dal 1967 al 1976, incaricato da Chiara Lubich di portare il movimento nel Regno Unito in quegli anni. Andò via perchè dichiarò di essere gay e come tale fu discriminato dal movimento. Dopo vent'anni scrisse questo libro, che parla in senso critico di 3 movimenti : focolari (il suo), Cammino e Cl. La parte riguardante il Cammino non dice niente di più di quello che scrivete sul blog. L'iter di questo libro è assurdo. Renata Patti disse che Chiara, quando usci il libro, ordinò di non leggerlo, di non comprarlo e non farne propaganda. Immagino anche Kiko abbia fatto lo stesso. Io, che sono nei focolari dal 2000, non ne avevo sentito infatti mai parlare se non nel 2010 quando leggevo nel web il sito critico Sacro e Profano, che ora non c'è più. L'ho cercato in libreria a Cagliari, mi dissero che non era più in commercio dal 2001. Ho scritto ben 2 volte alla casa editrice per sapere se avevano una copia o se lo avessero eventualmente ristampato, non mi hanno mai risposto. L'ho trovato finalmente su Ebay. Sacro e Profano sosteneva che i 3 movimenti si sono coalizzati a suo tempo per far sparire il libro dal commercio, ne parlai anche con il mio parroco che è un acceso antineocat e anche lui avallava questa tesi. Secondo voi è plausibile una cosa del genere? Mi fa specie pensare che nel mio movimento sia successo questo. Quando era presidente Maria Voce, in un'intervista le chiesero un parere su questo libro, rispose che le tesi di Urquhart avevano un fondo di verità e che il movimento spesso non ascoltava le ragioni dei fuoriusciti. Adesso con la nuova presidente Margaret Karram si sta portando avanti questa linea, confermatami anche dal mio capo focolare. Vedremo gli sviluppi. Aldo

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    1. @Anonimo 3 maggio 2021 10,39

      "Sacro e Profano sosteneva che i 3 movimenti si sono coalizzati a suo tempo per far sparire il libro dal commercio, ne parlai anche con il mio parroco che è un acceso antineocat e anche lui avallava questa tesi. Secondo voi è plausibile una cosa del genere?"
      -----
      Plausibilissima! Fremo restando la mia personale avversione ai movimenti laicali; mi spiace purtroppo citare il
      proverbio popolare che recita: " tra cani non si mordono".

      Ruben.


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  11. Orrore puro ecco, in sintesi, cosa emanava il messaggio di certi catechisti del Cammino. Non tutti, solo quelli "neocatecumenali duri e puri" cioè non "contaminati" - direbbe Kiko- dal cattolicesimo.

    Grazie Rebel per aver mostrato in chiaro quali spiriti si agitano dietro le quinte della messinscena neocatecumenale.

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  12. Ma poi, riflettendo sulla passata esperienza neocatecumenale, una particolarità delle catechesi del Cammino era quella di essere a senso unico.
    Tutto era a senso unico, ti facevano seguire le briciole come Pollicino e dovevi arrivare alla medesima conclusione a cui arrivavano tutti gli altri.
    E questa non è la pedagogia del buon seminatore, che dopo aver seminato lascia che sia il seme a germinare: esso contiene nel suo DNA la sua struttura, ha bisogno solo di una valida guida spirituale personale, non di uno schema a cui adattarsi valido per tutti.
    E inoltre, la Madonna che Kiko dice essergli apparsa non ha parlato di catecumenato, di kenosi nel peccato, nulla di tutto ciò.
    La Madonna gli disse: 'devono nascere comunità cristiane': non gli affida nessun compito specifico. 'Come la sacra famiglia di Nazareth': da questa frase si capisce che le comunità devono essere piccole, come la famiglia di Nazaret, composta da sole tre persone, che vivano insieme la quotidianità, come una famiglia appunto. Assomigliano di piu ai focolari della Lubich, a cui forse si ispirò.
    Le cosiddette comunità neocatecumenali sono troppo grandi per essere definiti una piccola famiglia (lo stesso Kiko dice che sono formate da 30 a 60 persone) e assolutamente non vivono insieme, non condividono la quotidianità, la spontaneità e l'intimità della vita familiare, ma si ritrovano come un qualsiasi club o associazione.
    Concetto che viene rafforzato dall'ultima parte del messaggio: che vivano in semplicità, umiltà e lode. Non è esattamente il modo in cui sappiamo vivere le comunità fondate da Kiko.
    Infine conclude con un ammonimento: l'altro è Cristo.
    Sembra che nessuno, in Cammino, si sia accorto del fatto che quella profezia che Kiko si sentì rivolgere non si è realizzata assolutamente in loro.
    Se anche la Madonna ha parlato a Kiko, lui non ha recepito il messaggio, o lo ha tradito.

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  13. Offrirei anche un altro spunto per comprendere come mai la madonna abbia detto a Kiko, per l'appunto, di fare comunità come la Santa Famiglia di Nazareth.
    Il concetto spirituale della Santa Famiglia di Nazareth è stato sviluppato tantissimo da Charles de Foucauld, che Kiko conosceva bene, volendolo anche imitare (una volta) nelle sue incursioni a Palomeras.
    A me non pare per niente un caso che per l'appunto la madonna (scrivo sempre volutamente minuscolo) gli abbia suggerito di fare come la Santa Famiglia. L'aveva già suggerito prima a de Foucauld, sebbene non in una visione ma in una profonda conversione.
    Erano cose che sapeva già, non era una nuova rivelazione.
    Penso così che Kiko si sia appropriato della conoscenza di de Foucauld, una delle poche conoscenze spirituali che aveva, per avallare la sua immaginaria visione con un contenuto.
    I concetti di umiltà, semplicità e lode erano già presenti in de Foucauld: "E’ un luogo di gratitudine, di presenza discreta, fraterna e solidale, un luogo dove si impara ad uscire da sé stessi per accogliere l’altro, per perdonare e per ricevere il perdono"; "Sarò in cammino con la Santa Famiglia..."; "Io agogno Nazaret". Parole di de Foucauld. Ma c'è tutta una spiritualità più grande.
    L'ispirazione dell'Argϋello, quindi, secondo me prese come base il poco che conosceva, e la Santa Famiglia faceva parte di quel poco.
    Si appropriò dell'intuizione spirituale di de Foucauld e la rimaneggiò a proprio uso e consumo.
    Magari a Carmen raccontò davvero di una presunta visione, in quel bar di Palomeras, ma quanto al contenuto del messaggio probabilmente si basò su quanto conosceva della Santa Famiglia grazie a de Foucauld.
    Troppe coincidenze... all'epoca voleva vivere come de Foucauld, no?

    Un conto è un'apparizione, che svela qualcosa a te ignoto (vedi le apparizioni mariane riconosciute), un conto è riciclare conoscenze già acquisite e trattarle come un'apparizione.

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  14. Aldo:

    purtroppo perfino tra ordini religiosi, o tra famiglie diverse dello stesso ordine, come ad esempio tra i frati francescani minori e i frati francescani conventuali, ci può essere rivalità.
    Ma l'autoreferenzialità, il campanilismo e il non accettare critiche sincere, nella Chiesa rappresentano scandali.
    Tutto ciò che fa sentire gli altri inferiori, specie se neofiti, è uno scandalo grave.
    Penso in particolare ai tanti cattolici che da altri continenti arrivano in Italia, il centro geografico della cristianità (il centro spirituale è l'Eucaristia), che rimangono scandalizzati da comportamenti di poca accoglienza.

    Il rischio dei movimenti è la chiusura.
    A me non dispiacciono affatto delle comunità cattoliche "forti", perché possono rappresentare una bella testimonianza, ma più sono "forti", più devono essere aperte e meno devono essere elitarie.
    Anche alle comunità, infatti, si deve applicare il principio cristiano dell'amore : "Ama le altre comunità come la tua", o il principio paolino della stima tra fratelli: "Stima le altre comunità superiori alla tua".

    I veri santi danno l'esempio: San Domenico e San Francesco si stimavano molto, così come i due giganteschi teologi della Scolastica, San Tommaso e San Bonaventura.
    E' vero che Paolo litigò con Barnaba per via di Marco, e sicuramente qualcosa sbagliò, ma è anche vero che le sue lettere successive al fatto testimoniano della stima che aveva per loro.

    E' facile perciò che più le comunità sono "forti", più sono tentate di essere autoreferenziali, di capire tutto, di essere il vero rinnovamento della Chiesa, ecc. Ma più fanno così più sprecano la grazia, tradizcono la chiamata e si allontanano dalla verità e dalla comunione con la Chiesa. Se non "ufficialmente", di fatto.

    Un sintomo di autoreferenzialità si desume dalla smodata frequenza con cui nelle comunità si parla della grazia speciale di cui sono oggetto.
    Chi è umile non sbandiera certe cose e non suona la tromba per decantare eventuali meriti e se lo fa è solo a gloria di Dio e della Chiesa universale.

    La perfezione è dei santi, e noi non lo siamo, ma se manca anche la tensione, allora sprechiamo la grazia del tutto!

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    1. Grazie, Pietro, anch'io la penso cosi. Nella copertina del libro di Urquhart c'è scritto, sotto il titolo : I segreti delle misteriose e potenti nuove sette cattoliche. Io non penso che il termine sette sia giusto. Dipende da cosa si intende per setta : io intendo, per es. quella del reverendo Moon dove era andato a finire mons. Milingo, oppure certe logge massoniche, o Scientology, ma non i movimenti ecclesiali. Se io volevo aderire a una setta avrei aderito a gruppi cosi, non certo al movimento dei focolari. Può darsi che ci siano delle derive settarie, delle chiusure elitarie, chiamiamole cosi. Io nel mio movimento, almeno per quanto riguarda il mio gruppo a Cagliari, non ho avvertito niente di tutto ciò. La stessa Maria Voce, in quell'intervista su accennata, ha detto che durante la sua presidenza non ha mai dovuto combattere contro derive settarie, ha ammesso solo delle chiusure riguardo a certi atteggiamenti, io lo dissi in tempi non sospetti, cosi si dice, quando dicevo che i fuoriusciti bisognava ascoltarli, anzichè dire, come fece Chiara una volta : "lasciateli andare, rispettate la loro volontà, si vede che non erano adatti ad accettare la nostra spiritualità". Eh, no, non basta, con tutta la stima che avevo per Chiara, io ero per il dialogo, forse ho anticipato i tempi, adesso pare si vada in quella direzione, però aspetto di vedere i risultati. Aldo

      Elimina
    2. Non so Aldo se hai avuto occasione di leggere il libro 'Dall'abuso alla libertà. Derive settarie all'interno della Chiesa'. È un'analisi proprio che parte dall'interno della Chiesa, soprattutto partendo dalle anomalie riscontrate in Opus Dei, Legionari e Focolarini; ne abbiamo pubblicato alcune parti sul blog.
      Concordo con Pietro, i movimenti laicali 'forti' e organizzati sono tutti a rischio di deviare ed assumere una fisionomia settaria e a mio parere dovrebbero impegnare molte delle loro energie per scongiurarne il pericolo invece di utilizzarle per negare il problema.
      Il CN è decisamente un 'fuoriclasse', in questo, perché non si è mai messo in discussione, a cominciare dal fatto che non ha mai ammesso neppure di essere una associazione laicale. Come si fa a mettere in discussione una realtà che non si lascia neppure catalogare?

      Elimina
  15. Unpopular opinion:

    se una il giorno dopo l'assunzione a tempo indeterminato decide di fare figli su figli, dovrebbe esserci la possibilità di licenziamento facile invece di fare un buco sul bilancio aziendale di migliaia e migliaia di euro

    l'esempio cui mi riferisco è una neocatecumenale con 6 figli e in maternità dal 2013

    che si fa, si aspetta la menopausa?

    ormai è cambiato tutto il lavoro qui, quando questa torna (SE torna) in pratica ha lo stipendio 4 livello con le capacità di un apprendista

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    1. Questa è una stupidagine galattica, e poi leggiamo i piagnistei di questi giorni sui giornali che la natalità è al 1,20.

      Hai voglia a fare le battaglie per le pari opportunità delle donne, è proprio sbagliato il concetto che esprimi.

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  16. Grazie per il tuo post Rebel, ci dai modo di riflettere ancora una volta sulle vere fonti d'ispirazione del baraccone neocatecumenale.
    Non sono molto esperta di apparizioni mariane ma trovo alquanto sospetto che la Madonna, con addirittura in braccio il Bambino, appaia DIETRO qualcuno. Di solito il posto di ''retro'' è riservato ad un altro personaggio.

    Irene

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  17. I 'prodigi' descritti da Kiko e Carmen sono demenziali e colmi di egocentrismo. A leggere bene - ma anche una lettura superficiale lo rivela - il fine delle due 'visioni' è l'innalzamento della persona ricevente.
    Mentre le apparizioni reali non aggiungono nulla alle verità rivelate, quelle fasulle esaltano l'orgoglio e l'autostima dei menzogneri deviando la spiritualità degli ingenui.
    I Santi (sottolineo che mi riferisco a quelli autentici e confermati dalla Chiesa) hanno avuto così vivo il sentimento di non possedere merito personale alcuno delle gloriose visioni concessegli, che molte volte essi parlavano di sè in terza persona. Invece Kiko si celebra così:

    "La Vergine è scesa dal cielo con suo Figlio per farsi presente nella mia stanza"

    Ah, ecco la prima saletta neocatecumenale: la 'pregiata' stanzetta di Kiko! La madonna (Carmen?) "appesa" dietro, lui il 'cristo' posto innanzi, lo spazio ristretto cosparso di simboli inquietanti, l'elogio ad esso stesso riservato, lo sprono a realizzare il suo progetto infernale.
    Lui, lei e l'altro (vale a dire un singolare paraclito ai servigi dell'eccelso).

    E cosa dire di Carmen che fu catturata da un panico incontenibile alla vista di Nostro Signore Gesù Cristo? Ella temeva che il Signore le procurasse addirittura un danno! Com’è strano tutto questo! Quale divergenza con l’ineffabile pace e la gioia traboccante che aveva riempito l’anima di Bernardette o dei tre pastorelli di Fatima! Quanto siamo distanti dalla piccola Giacinta che, nel suo giubilo, non poteva trattenersi dall’esclamare senza posa: «Oh che bella Signora! oh che bella Signora!» -.

    Dinanzi a tutto questo discernere è fin troppo semplice.

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  18. Puntualizzazioni per quei cattolici che cominciano a farsi abbindolare dai kikos che blaterano di diavoli demoni mammona e quant'altro.

    Il demonio - quello vero, non il simpatico portasfortuna dei kikos che fa loro trovare la pioggia quando vanno alla convivenza, o il traffico in autostrada - per poter agire indisturbato, per poter continuare ad inquinare la vita spirituale (e dunque anche materiale) degli uomini, per poter massimizzare gli effetti della propria opera, ha bisogno di essere o sottovalutato (pensate a quei preti imbecilli che per sentirsi moderni dicono "io il demonio non l'ho mai visto però ho conosciuto tanti poveri diavoli, hahaha") oppure sopravvalutato (pensate a quei poveri imbecilli che qualsiasi cosa succede ci vedono l'opera del demonio; si guastano gli ammortizzatori della macchina? dev'essere stato il demonio, mica la guida spericolata del figlio o nipote, mica la normale usura delle parti meccaniche, mica una debolezza del design inteso a risparmiare sui costi di produzione).

    Come ci è stato ripetutamente chiarito in molti passi biblici, il demonio (quello vero) non ha potere sulle nostre vite. Può "suggerire", ma non "obbligare" (salvo quegli eccezionali casi di "possessione" e simili, dove però c'entra sempre la libertà umana - come nel caso Anneliese Michel che liberamente accettò di patire per salvare i peccatori, o come nei tristi casi del satanismo), e comunque lo scopo del demonio è quello di indurre le anime ad utilizzare male la propria libertà (anche nelle piccole cose) e ad allontanarsi volontariamente dalla vera fede (anche soltanto un pochino per volta).

    Ricordiamoci sempre che la verità è unica, e che inquinarla equivale a mentire. Un mazzo di carte è ordinato solo in un modo; se si scambia la posizione di un paio di carte, non è più "ordinato". La menzogna non equivale a una distribuzione completamente casuale delle carte: la menzogna può anche consistere di un paio di carte scambiate di posto rispetto a ciò che è ordine.

    Per questo qui ricordiamo sempre che il demonio - quello vero - è molto soddisfatto del Cammino. Il Cammino si spaccia per cattolico, ma nella dottrina e nella prassi si allontana dalla fede (la "fede adulta" del Cammino non è quella dei santi, non è quella della Chiesa, ma è la versione kikizzata-carmenizzata, zeppa di eresie e ambiguità), e induce le anime dei fratelli delle comunità alla superbia di considerarsi "vera" Chiesa, fatta di "cristiani della domenica" che non hanno nulla da insegnare al Cammino, nulla da correggere a Kiko e Carmen (che si sono falsamente spacciati per "ispirati dallo Spirito", in modo da poter dire: "tu critichi noi «iniziatori»? ma allora stai criticando lo Spirito!").

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    1. Storicamente molti eretici hanno esibito "virtù" ascetiche, su cui erano ferratissimi. Ma non è la bravura a rendere santo un santo. Il santo è un peccatore come noi, con la differenza che si pente con più sincerità, che vive le virtù cristiane più intensamente di noi, che spera in Dio molto più di noi, che vive la carità e la fede più intensamente di noi, che pensa alla propria salvezza molto più di quanto noi stessi pensiamo alla nostra. Il santo intende salvare la propria anima perché ambisce a quella felicità eterna che è la comunione col Signore: e più desidera quella felicità, e più produce frutti (li produce perfino suo malgrado). Il santo non è quello che organizza mastodontiche iniziative di "evangelizzazione": il vero santo evangelizza anche senza parlare del Signore, perché l'evangelizzazione consiste anzitutto della propria personalissima conversione del cuore. Il santo non è uno che si mette a tavolino per fabbricare un movimento, ordini religiosi, seminari, "fede adulta", e quant'altro: il santo vive qualcosa, e questo basta per "portare frutti". Tutto ciò che si fa per avvicinarsi al regno di Dio (carità, ecc.) "produce" ultimamente l'evangelizzazione di cui tanto si parla. L'evangelizzazione, infatti, non è un distribuire prediche, non è frutto di più o meno maldestre iniziative personali o organizzate: non è qualcosa che fa guadagnare applausi davanti alle telecamere o nei notiziari ecclesiali.

      In particolare, i santi che hanno avuto esperienze soprannaturali (visioni, lotte col demonio, ecc.) ne parlavano con estrema reticenza, non tanto per umiltà (l'umiltà non consiste nello sminuire la verità; Bernadette resistette ferrea quando tentarono di indurla a dire che erano state sensazioni o sogni o possibili illusioni), ma per evitare che gli assetati di "magico" e di "misterioso" prendessero il sopravvento. Per esempio, san Giovanni Bosco parlò di "sogni" sebbene sia piuttosto ovvio che si trattasse di esperienze mistiche. Si potrebbe pensare che le avesse chiamate "sogni" perché non voleva che l'attenzione degli uditori si concentrasse su misticismi e apparizionismi (dopotutto già all'epoca erano in tanti a considerarlo santo) ma sul senso del messaggio. Ma data la figura di gigante della fede, possiamo essere certi che don Bosco li definì "sogni" con l'intento di dire la verità, altrimenti avrebbe detto (o lasciato scritto) "erano apparizioni ma mentendo li ho chiamati sogni" (cosa che avrebbe cozzato parecchio contro la sua fama di santità). E invece no: timorato di Dio, non osò chiamare "esperienze mistiche" o "apparizioni" ciò che ritenne essere sì un dono di Dio, ma non tale da potersi fregiare del titolo di mistico e veggente.

      E invece i due «nuovi falsi profeti» (così padre Pio da Pietrelcina definì Kiko Argüello e Carmen Hernández) cosa fanno? Se ne vantano al bar, blaterano di apparizioni, danno per scontato che sarebbe un'esperienza soprannaturale, senza che la Chiesa sia mai stata interpellata a vagliare il tutto, come se la Chiesa fosse inutile e addirittura fastidiosa di fronte alle autocertificate "apparizioni" degli autonominati "iniziatori".

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    2. "L'evangelizzazione... non è un distribuire prediche, non è frutto di più o meno maldestre iniziative personali o organizzate".
      E' proprio così.

      La Chiesa ha sempre santificato le anime attraverso la "pastorale sacramentale", che il Cammino sminuisce.
      Non che i laici non possano fare i catechisti o i volontari alla caritas o qualche altra attività, ma la pastorale sacramentale è la prima cosa.
      Penso che i responsabili dei movimenti, invece di chiedere agli aderenti di svolgere tante attività, dovrebbero chiedere quello che chiede la Chiesa: innanzi tutto astenersi dal peccato, e se si pecca confessarsi, e accostarsi all'Eucaristia con frequenza.

      Invece per molti gruppi e per il Cammino su tutti, pare che la cosa più importante sia l'attivismo.

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  19. I primi chiamati a dover discernere sono i Pastori e soprattutto quelli che svolgono il loro ministero presso la Santa Sede, ma non sempre i Pastori hanno difeso la fede e hanno corretto gli errori.

    Purtroppo in Vaticano pare che si scelgano come collaboratori Pastori bravi nella diplomazia, o raffinati teologi, ma non si bada alla santità della loro vita.
    Certamente la preparazione è fondamentale per chi lavora in Vaticano, ma la prima caratteristica deve essere l'integrità della fede e la santità della vita.

    Se San Francesco voleva che i frati che risiedevano alla Porziuncola fossero scelti tra i più santi, cioè, in definitiva, tra quelli che non “ambivano” al governo, ma alla croce (solo i santi hanno di queste ambizioni), quanto più dovrebbero essere scelti con attenzione chi ha l'incarico di guidare la Chiesa universale collaborando col Papa?
    Tanto più che servire seriamente la Chiesa dal Vaticano comporta grandi rinunce, un po’ come l'entrare in un monastero di clausura: o lo si fa santamente, o lo si fa miserabilmente.

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  20. nuovi falsi profeti......

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  21. discernimento è l'acronimo di :

    Dovendo Indicare Sedicenti Catecumeni Eretici Ridicoli Non Intendiamo Minimamemte Esprimere Nessun Trasgredimento Ora

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  22. Spiriti è l'acronimo di :

    Sacrosante Pagliacciate Irritanti Ridicole Indecenti Trasgressive Incivili (riferite alle liturgie del Cammino nelle salette parrocchiali)

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  23. A proposito di influenze demoniache e finte apparizioni mariane, segnalo il video dell'intervento intitolato Come leone ruggente... Il demonio tra superstizione e realtà, di Padre François Dermine, esorcista.

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