lunedì 13 settembre 2021

Come riconoscere i falsari dello Spirito. Le 11 regole di padre Ibáñez

Padre Ibáñez fu un grande teologo domenicano, l'unico che, ai tempi di santa Teresa, ebbe il coraggio di assumerne la difesa.

Mentre tutti i teologi di Avila erano giunti alla conclusione che la santa era ingannata dal demonio, lui solo seppe dare le regole per discernere lo spirito che la guidava, concludendo vittoriosamente che era lo spirito di Dio. Morì due anni dopo. Santa Teresa, da lui tanto incoraggiata nella riforma del Carmelo, lo vide salire direttamente in paradiso senza passare dal purgatorio. Ella ne fa un bell'elogio nei capitoli 9 e 23 dell'«Autobiografia».

Queste regole non riguardano il discernimento degli spiriti, ma si collegano piuttosto a quelle della seconda: le regole per i casi superiori, soprattutto per i casi mistici.

Padre Ibáñez O.P., professore di teologia ad Avila, preparò questa relazione circa vent'anni prima della morte della santa, e la presentò ad una riunione di dotti per provare che Teresa era guidata da Dio. È forse la più importante testimonianza della santità della riformatrice del Carmelo.

Quanto a noi, potrà aiutarci a risolvere i molti problemi posti oggi da visioni e apparizioni, delle quali alcune sono senz'altro false, altre vere ed altre ancora rimangono dubbie.

Nella vita cristiana, infatti, è fondamentale avere un’attenzione sempre desta per procedere con diligenza per le vie del Signore. Un'anima ben informata ed una coscienza ben formata permettono di sentire in sè il suggerimento dello Spirito Santo sulla scelta di un comportamento e sulla bontà di un’ispirazione.

In questo thread esamineremo un rapporto di padre Ibáñez che aiuterà i neocatecumenali a discernere sulle sbandierate rivelazioni kiko/carmeniane e sulla loro provenienza.

Dalla relazione di padre Ibáñez:


Fissiamo alcune regole per stabilire un buon discernimento.

Prima regola:

1. Quando la persona che riceve le rivelazioni prova, tanto nel periodo dei favori che in seguito, il disprezzo di sé stessa e la conoscenza delle proprie colpe; quando si riconosce più debole e miserabile delle altre, ciò significa che la rivelazione procede da Dio. Questo segno è sempre presente nei servi del Signore, mentre manca nei mistificatori ingannati dal demonio. Da una parte umiltà e amore, dall'altra orgoglio e turbamento. Vedi la Madonna e santa Elisabetta (l'Annunciazione e la Visitazione).

Nel cuore della Vergine troviamo infatti la lode, la gratitudine, il gaudio infinito; non troviamo i suoi meriti o la sua bravura, ma l’esaltazione del Signore che fa della sua vita un prodigio stupendo. Invece, nei due "iniziatori del Cammino" blasfemi - che non reputano Madre e Figlio esempio di santità per nessuno -, riscontriamo agitazione, smarrimento e istigazione alla disperazione; un piatto condito di abbondante egocentrismo e pronunciata superbia caratterizzato da un esaltatore di sapore a base di traviamento: «Tu sarai gloria a Dio, se credi che Dio può fare di te, che sei un peccatore, lussurioso, egoista, attaccato al denaro, un figlio di Dio, che ami come Gesù Cristo. Credi tu questo? Questo lo farà Dio, non tu. Per questo il Cristianesimo è una buona notizia per i poveri e i disgraziati. II cristianesimo non esige nulla da nessuno, regala tutto.» (pag. 222).


Luogo in cui Carmen sostenne di aver avuto una locuzione

Ciò è consequenziale, una volta ammesso che “l'uomo non può fare il bene; che Cristo non è un Modello di vita da doversi imitare; che i cristiani conoscono di essere degli empi e che grazie al proprio peccato hanno sperimentato la misericordia di Dio che perdona e dà una vita nuova, frutto unicamente della sua grazia, non ci si può certamente aspettare che gli animi partecipi siano sereni e votati all'umiltà di Maria, ma bensì emulatori dei fondatori, come di fatto accade.

Purtroppo sappiamo che i cosiddetti "catechisti" neocatecumenali, soprattutto quelli di alto livello e facenti parte di una vera e propria casta, essendo considerati degli Illuminati alle dipendenze dell'Altissimo, vengono custoditi nel ventre del Cammino e nutriti dal suo popolo come fossero api regine, non umili operai al servizio del Vangelo come si vantano d'essere.

Quando poi si rendono responsabili di abusi e malvagità, vengono commiserati e preservati malgrado gli ingenti danni arrecati alle loro vittime: tutelandoli, il Cammino difende se stesso e assicura la propria sopravvivenza a scapito dei più deboli.

Addirittura succede che "catechisti" e sacerdoti neocatecumenali, nel corso di veri e propri comitati disciplinari, pretendono che la vittima chieda perdono al proprio offensore per averlo "giudicato" e aver preteso di avere giustizia, e che lo ringrazi, perché - dicono - il "povero" catechista non è altro che una pedina inerme nelle mani di un dio che, mediante quell'orrore, vuole realizzare il proprio progetto meraviglioso di amore.

La fede in Cristo e dell'ausilio della Madonna e dei Santi, diventa uno strumento di ricatto e un invito all'omertà:

"Se ami così tanto la Vergine segui il suo esempio! Medita tutte queste cose nel tuo cuore e smettila di giudicare!": è una esortazione che dimostra come la fede si trasformi, nelle loro mani, in occasione di abietto asservimento delle vite e delle coscienze altrui.

Seconda regola:

2. Se la persona, una volta ricevute le rivelazioni, è portata al raccoglimento e al distacco da tutto; se fugge il mondo, non gli parla né lo stima, tende a dimenticarlo e a disprezzarlo, ciò è un segno evidente della provenienza divina della rivelazione. Se invece suscita lo spirito di ribellione, il desiderio di mettersi in vista e d'essere ammirata, di mostrare che si ricevono favori da Dio, lì c'è senz'altro l'inganno.

Kiko ama calcare i palchi del mondo mantenendo i proiettori centrati su di sé. Non è un pensiero soggettivo ma un dato oggettivo facilmente appurabile e per nulla scusabile. Kiko e Carmen hanno sempre mostrato auto-drammaticità, teatralità ed esagerate espressioni emotive volte ad ingannare il pubblico. Essi sono invidiosi e crudelmente vendicativi nei confronti di chi confuta le loro eterodossie. Non di rado si sono adoperati a schernire e ad oltraggiare chi osò rimbrottarli. Tra i bersagli preferiti vi sono da sempre i Ministri di Dio.

La caotica rivelazione di Kiko non lo ha certamente convinto ad accostarsi con atteggiamento pacifico e pacato alla meditazione, ma lo ha addirittura insuperbito ancor più data l'aspirazione evidente di voler re-inventare il Cristianesimo e di derubare i cattolici del patrimonio della fede.

La ribalta più considerevole di cui il leader del movimento si è reso protagonista è la sua stessa creatura, il cammino, che in ogni suo 'lembo' parla di sé. Il fondatore manifesta la sua smania di protagonismo anche sotto il profilo interpretativo delle argomentazioni chiave del cattolicesimo. L'interpretazione teologica e biblica dei neocatecumeni, ad esempio, sono il risultato delle sue convinzioni. Lui, Argüello, è l'unico esegeta, il solo autorizzato a cogliere e a spiegare il vero senso della "Parola di Dio”.

Capo della setta sud coreana di Shincheonji

Kiko si sfama del mondo e della notorietà che concede. Egli, per non morir di fame, si è agganciato con forza al leggìo della vanità, dal quale proclama la sua parola di morte.

I due, denominati da San Pio "i due falsi profeti", mai si sono discostati dalla mondanità tralasciando di accrescere il proprio ego di già smisurato, ma si sono posti sul piano più elevato del podio per esser celebrati dal popolo di idolatri.

È facile riscontrare sul web delle foto ritraenti Kiko dinanzi ad una tavola imbandita, mentre ingolla aragoste e vino; con la sigaretta in mano; in volo su un elicottero o in atteggiamento spocchioso mentre viene trasportato su un auto di lusso; è semplice scovare delle immagini artefatte in cui appare con lo sguardo disperso nel vuoto per suscitare sentimenti di ammirazione, oppure mentre spennella nelle chiese per vanagloria; ma non è facile imbattersi in una semplice foto in cui è immerso nella preghiera del santo Rosario.

Non solo è infattibile trovare una foto di ciò, ma è anche irrealizzabile scovarne un ricordo nella mente. Infatti Kiko mai si raccoglieva con dedizione, né in presenza né in privato. Poiché se fosse l'inverso, data la folla che lo insegue, una fotina minuta sarebbe spuntata fuori.

Terza regola:

3. Osservare se la persona è dedita o no all'orazione; se, nei rapporti col prossimo, si nota un amore di Dio non solo apparente. Chi persevera nell'orazione non sarà mai ingannato dal demonio che, al contrario, spinge ad abbandonare questa pratica.

Kiko non si occupa mai della vita interiore incrementata con l'esercizio delle virtù teologali, favoreggiata vigorosamente dai doni dello Spirito Santo e rianimata dalla letizia dell'intimità con Dio vivente nell'orazione che consegue la contemplazione infusa.

Don Tomaselli

In questo guazzabuglio spirituale degli iniziatori sono connessi anche gli aderenti al cammino, i quali vengono inesorabilmente privati del "culto" alla Vergine Santissima. Nelle salette la Vergine Maria non viene mai supplicata per ottenere delle grazie, né si prega il santo rosario o si va in pellegrinaggio di propria iniziativa per celebrarla nei suoi santuari. Questa fiacchezza nella preghiera e questo sconforto nel rivolgersi alla Vergine lascia la porta spalancata all'azione di satana!

Quarta regola:

4. Osservare se la persona si preoccupa di consultare qualche esperto in materia, e soprattutto se non nasconde nulla al confessore. Se segue i suoi consigli, è certo che non siamo di fronte ad un inganno: Dio non abbandona chi è animato da rette intenzioni. Aprirsi è un atto di umiltà. Al contrario, se rifiuta di parlare a competenti che non sono disposti ad approvare tutto, e non si preoccupa molto di cercare la verità, c'è da credere ad un'illusione del demonio.

Se ragioniamo con sulla nota appena esposta, è razionale concludere che i capitoli del cammino sono stati meticolosamente scritti da menti fuorviate. La genesi del movimento è improntata su un'illusione demoniaca - e non su un'apparizione mariana - che ha suscitato un percorso caratterizzato da un tessuto di idee costantemente discordi con la dottrina tradizionale.

Kiko&co. non hanno mai consultato degli esperti, ma pervasi da una evidente coltre di presunzione hanno proposto un Cristianesimo radicalmente diverso da quello prefissato dalla Chiesa Cattolica. Dai testi di Kiko e Carmen (Carmen è oramai deceduta, pace all'anima sua) ne scaturisce una certezza lampante: i due, che hanno propinato le loro catechesi persuadendo molteplici anime, sono dotati di una cultura teologica assolutamente priva di basi. Ma nonostante tutto hanno superbamente concepito una lettura esclusivamente personale della Bibbia.

Quinta regola:

5. Attenersi all'opinione di chi conosce fatti miracolosi e dei confessori cui siamo soliti aprire la coscienza. Quando si manca di esperienza, e i confessori consultati non sono d'accordo, l'aiuto della sola teologia non basta.

Qui la responsabilità casca pesantemente sui camminanti che, senza fruire di riscontri indubitabili, credono irragionevolmente.

Una cappella in onore della 'visione' di Kiko

È l'autorità ecclesiastica a dover attestare la veridicità della visione di Argüello, ma se fino ad ora non è accaduto è facile dedurre che non vi siano le credenziali adeguate per intenderla come reale. Il timore di venire smascherato frena l'intraprendenza di Kiko che, ovviamente e verosimilmente, non si è confrontato con un confessore. Una considerazione derivante dalla sua dottrina. Non a caso Kiko asserisce che "siamo tutti sacerdoti'. Kiko ha calpestato la dignità dei Ministri di Cristo, strappando la loro rispettabilità che proviene dal Cielo! È noto l'appunto di Padre Zoffoli circa questo argomento: I “presbiteri” non sono "fratelli”, ma “padri” perché, rappresentando Cristo hanno da Lui ricevuto il potere e la missione di intercedere per essi presso il Padre: la loro dignità viene dall'alto, non dal basso…; da un «carattere sacro», non da una designazione umana di tipo democratico.

Sesta regola:

6. Osservare se la persona subisce opposizioni e contraddizioni, senza aver fatto nulla per attirarle. Se poi le opposizioni vengono da persone buone e piene di zelo, e malgrado ciò si mantiene nella pazienza, è segno che Dio vive e abita nel suo cuore. Il demonio non può dunque ingannarla. Vedi il caso di Giobbe…

Molte personalità, tra cui sacerdoti, teologi e medici, hanno dissentito dalle teorie eterodosse che sono fulcro e piedistallo del cammino. Si tratta di contestazioni razionali accompagnate da spiegazioni precise e scrupolose che non lasciano adito a dubbi.

“L’Eterno ha dato, l’Eterno ha tolto, sia benedetto il nome dell’Eterno!“

Giobbe è un esempio di pazienza e costanza per tutti i veri credenti di ogni tempo. Peccato che Kiko deficiti in pazienza e che si scontri con violenza contro chiunque osi contestare anche una sola virgola dei suoi concetti. Chi non si adegua al cammino e ai suoi obblighi, fidandosi senza indugio della fantomatica apparizione impressa in miriade di tele simboleggianti il movimento, è descritto dai catechisti come un "faraone", un "giuda", un "dannato"! Ne sanno qualcosa anche i membri semplici, che edotti di ciò si guardano bene dall'elevare qualsiasi tipo di contestazione o confutazione contro le affermazioni degli 'illuminati' catechisti. I più arditi sono stati ricoperti di insulti e offese e puniti con la retrocessione alle tappe inferiori o con l'esclusione dalla setta.

Settima regola:

7. Un'altra prova, che solo i confessori o direttori spirituali possono accertare, è la purezza d'animo e l'altezza della virtù. Questa prova è sicura ed efficace, perché Dio concede i favori solo alle anime pure e prive di peccato. Beati mundo corde, «beati i puri di cuore»!

Kiko: "l’uomo non può fare il bene perché si è separato da Dio, perché ha peccato ed è rimasto radicalmente impotente e incapace, in balia dei demoni. È rimasto schiavo del Maligno. Il Maligno è il suo signore"

Secondo il guru l'uomo non può eludere l'immortalità che lo vessa, quindi, di conseguenza, non può neanche adempiere le opere rette. Quindi anche la responsabilità della propria condotta decade. Date le premesse anguste, si dissolve anche il dovere di corrispondere alla grazia della penitenza. È logico pensare che se Kiko ritiene di non poter rispondere di sé, anche la necessità di confrontarsi con un confessore svanisce (anche a causa della sua visione pessimista circa gli Ordini sacri di cui abbiamo discusso nella nota precedente).

Di conseguenza Kiko non discute mai, ma proprio mai, delle virtù teologali o morali, quindi è impensabile che lui stesso li persegua. Nella strada neocatecumenale mai si tende alla santità. Certo, la si pretende a suon di soldini e agganci strategici, ma non la si ambisce, quindi non la si sprona. È tutto consequenziale.

Ottava regola:

8. Osservare il profitto tratto da coloro che intrattengono stretti rapporti con questa persona: le grazie «gratis datae» sono infatti concesse per il bene del prossimo. Vedere se costoro hanno lo spirito di Dio o, al contrario, se ne risulta l'indipendenza, l'orgoglio, la ricerca degli agi; in questo caso la visione non viene da Dio, ma dal demonio trasformato in «angelo di luce»

“Gratuitamente avete avuto, gratuitamente date" (Mt 10,8).

La gratuità supera la logica dell'individualismo ed esorta a dare con un amore disinteressato, ma vi pare che questo concetto si adatti a Kiko?

Il movimento neocatecumenale, che nell'immaginario comune viene associato alle baracche degli zingari dei tempi kikiani che furono, è in realtà una potenza economica in grado di racimolare somme annuali ingenti. Si tratta di cifre impressionanti sottratte con l'inganno ai partecipanti, i quali si adeguano alla "decima" e alle svariate raccolte per un timore scaramantico suscitato dai cosiddetti "catechisti". Questi ultimi vivono di agi pur non lavorando perché usufruiscono dei beni elargiti dalle comunità, un privilegio che giunge in risposta alla loro strana 'missione' di diffusione della parola di Kiko.

Il profitto tratto dai capintesta è ottimamente visibile, essi hanno ceduto alla tentazione di idolatrare la ricchezza e ciò che appare celato per i fedeli, perché persuasi che il contante venga orientato in opere caritatevoli sempre connesse al cammino, si rivela invece lampante agli esterni. Siffatti guadagni illeciti vengono sfruttati per estendere il dominio kikiano.

Nona regola:

9. Considerare ciò che è detto e rivelato. Se tende a nascondere qualche cosa, a fuggire o disprezzare le persone competenti trattandole da ignoranti, se racconta cose inutili o di scarsa edificazione, è certo l'inganno dello spirito maligno. Ma se si apre con semplicità a coloro che possono capire e giudicare, se non nasconde nulla e tutto ciò che dice è prudente e conforme all'insegnamento della Chiesa, è segno che viene dal Cielo.

La segretezza, il riserbo più fitto è la proprietà nodale del movimento di Kiko. Il silenzio, intimato sin dalle prime catechesi, è una norma rigorosa da rispettare per non rischiare l'espulsione. Basta riflettere su questo dato e sul fatto che i due autoproclamati iniziatori hanno atteso un tempo improponibile e l'obbligo imprescindibile per presentare gli statuti (che furono sottoposti a bocciature e correzioni perché non conformi al Catechismo) perché non concordi nel renderli pubblici.

I super arcani libri blu delle catechesi di Kiko e Carmen

In breve: Kiko tende a nascondersi, fuggire e disprezzare, pubblicamente e senza remore, le persone competenti che valutano le sue convinzioni con onestà, sminuendole nella loro preparazione e correttezza.

Decima regola:

10. Quando, osservando attentamente, si trova irreprensibile la sua compagnia e ricca di profonda virtù la sua conversazione, è una ragione evidente che ciò è vero. Quando tutti, e specialmente gli uomini di dottrina, approvano una persona, significa che i fatti che la riguardano vengono da Dio.

Kiko ha convinzioni e attitudini divergenti rispetto alla Chiesa. Esso ne mette in discussione i dogmi e ne dà diverse decifrazioni, pertanto la sua compagnia ed i suoi ragionamenti non edificano, perché privi di una base virtuosa che attragga e istruisca sulla vera dottrina cattolica. È una conseguenza logica che non può sfuggire.

Le virtù inducono l'anima a confessare Cristo davanti agli uomini e a seguirne la via, ma è risaputo che il fondatore - per sua stessa ammissione - riconosce e dichiara espressamente e unicamente la sua stessa parola: la parola di Kiko.

Disputa e trionfo di sant'Agostino sugli eretici

Gli uomini di dottrina che hanno osteggiato e che tutt'ora si oppongono al cammino sono parecchi, alcuni noti, altri meno noti, ma sempre attivi nella difesa della vera fede. La dottrina aberrante degli iniziatori è stata minuziosamente confutata da sacerdoti e teologi - come padre Zoffoli, don Gino Conti, l'attuale padre Ariel etc.) e da fedeli dotati di una considerevole conoscenza e di una cospicua fede come Lino Lista. Basta cliccare sul web per accedere alle documentazioni in argomento, le quali rivelano come, a detta di vescovi e cardinali, il cammino era e resta un covo di eresia e divisione.

Undicesima regola:

11. Rendersi conto del comportamento del demonio con questa persona. Se l'approva e manifesta soddisfazione, è cattivo segno; se la perseguita, è buon segno. Verso i buoni il demonio si mostra feroce; cogli amici da lui ingannati si mostra invece calmo.

Senza dubbio all'inizio sarà difficile riconoscere se viene da Dio, ma col tempo ci si riesce.

Il demonio ha abbracciato il cammino e ne ha disegnato le forme, suscitando negli appartenenti più in auge una elevata smania di potere e di ricchezza. La questione è chiara: dato il 'furto' dai neocatecumenali denominato 'decima'; data la superbia abbondantemente manifestata dall'innegabile rifiuto delle Verità di Fede interpretate e diffuse attraverso la Chiesa; data la vanità acclarata di Kiko il quale si celebra e gloria da sé; data la ricerca affannata del plauso “pubblico” ottenuto svendendo le realtà della Fede e della dottrina morale; dato il tentativo di fuorviare le anime infelici che hanno la disgrazia di precipitare giù dalle scale della kenosis kikiana; dato tutto ciò e molto altro di fortemente turpe che corrisponde al movimento, possiamo asserire con certezza che il demonio spalleggi l'operato della coppia Argüello/Hernández e che la subdola, inammissibile e tetra apparizione definita da Kiko "mariana", sia piuttosto il frutto di una menzogna oppure di un'illusione di belzebù.


Quindi attenzione fratelli del Cammino poiché: "Lo Spirito dichiara apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti menzogneri e a dottrine diaboliche, sedotti dall'ipocrisia di impostori già bollati a fuoco nella loro coscienza…" (1Tm 4,1s).

53 commenti:

  1. Ricordo che Kiko osò definire cretino un vescovo che non li appoggiava, e continuò a giudicarlo tale anche dopo che il vescovo si era convertito al Cammino. Ne parlai io stesso in questo blog, diversi anni fa, ma nello spazio commenti, ma se ritrovo la pagina ve la segnalo.

    Intanto, Kiko dice che i vescovi gli devono ubbidienza, e va millantando che il Papa avrebbe detto che i vescovi devono ubbidienza a Kiko e Carmen: i «nuovi falsi profeti» si sentono al di sopra della gerarchia cattolica.

    RispondiElimina
  2. KIKO & COMPANY SONO EVASORI FISCALI DELLO SPIRITO E DEL DENARO...

    RispondiElimina
  3. Ricordiamo ai gentili lettori che lo slogan «il Cammino sarà pure imperfetto ma mi ha fatto incontrare il Signore» è sbagliato e fuorviante.

    Infatti:

    - non esiste un'esperienza spirituale "perfetta" altrimenti tutte le altre forme di spiritualità sarebbero inutili;

    - le "imperfezioni" di qualsiasi percorso spirituale devono essere corrette, altrimenti producono una fede inquinata e vanificano il percorso stesso;

    - le "imperfezioni" del Cammino consistono nella devastazione materiale e spirituale dei fratelli delle comunità, operata dai cosiddetti "catechisti" e dal resto della gerarchia kikiana-carmeniana, oltre che nello sfascio liturgico e nelle vere e proprie eresie; chi ama l'errore si allontana da Dio;

    - "incontrare il Signore" non è una sensazione, non è un'emozione: è una conversione. E se la conversione è vera, tende a ciò a c ui hanno teso tutti i santi di tutti i tempi, non al proteggere la propria setta imbottita di errori ed eresie;

    - sebbene il Signore possa servirsi anche di circostanze malvage per portare un'anima alla salvezza (si dice comunemente che "Dio scrive dritto anche su righe storte"), ordinariamente la malvagità umana è di ostacolo (e per esempio nessuno "cerca attivamente" le persecuzioni, nessuno cerca di provocare e farsi infliggere malvagità "allo scopo di santificarsi", eccetera);

    - chi veramente "ha incontrato il Signore", non vede l'ora di sbarazzarsi di tutte le incrostazioni spirituali, cioè di liturgie carnevalesche, di ambiguità ed eresie, di false opere di carità (come il pagamento di "decime" e di collette per false "evangelizzazioni", per "itineranti" che fanno la bella vita, per "seminari" che sfornano presbikikos non esattamente cattolici, eccetera);

    - il Cammino è stato inventato da Kiko e Carmen, non è stato ispirato dallo Spirito, poiché lo Spirito non ispira pagliacciate liturgiche, non ispira inganni, non ispira ipocrisie, non ispira disubbidienze, non ispira menzogne, non ispira l'ubbidienza cieca a dei laici arroganti e ignoranti (altro che "l'ubbidienza al catechista è tutto!").


    RispondiElimina
  4. Meno male che padre Ibanez non è vissuto ai nostri tempi, chissà cos'avrebbe detto del Cammino. Tra padre Pio, don Dolindo, padre Zoffoli, ci mancava solo lui e poi eravamo a posto..............

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Meno male! Meno male!
      Non si campa di Meno male!
      Che importa quando è vissuto. Se è contemporaneo o no.
      Importante è che a leggerlo vi si accappona la pelle. E questa la dice lunga!
      Convertitevi! Il tempo ormai si è fatto breve.

      Pax

      Elimina
  5. "il Cammino sarà pure imperfetto ma mi ha fatto incontrare il Signore"
    Di quale SIgnore stiamo parlando? Di quale DIo? DI Dio ce n'è uno solo ed è il DIo di Gesù Cristo e la Chiesa ce lo fa conoscere. Ora fatevi una domanda cari neocatecumenali in buona fede...Il cammino AMA LA CHIESA?
    La risposta è NO. e questo perchè:
    1) fin dall'inizio tenta di smontarne ogni aspetto in nome di una "autenticità che si sarebbe persa da COstantino in poi"
    2) perchè non fa altro che sminuire ed osteggiare ogni realtà che ne faccia parte (per caso ricordate qlc vostro catechista o responsabile che vi abbia parlato di un qls gruppo ecclesiale e ne abbia parlato bene?)
    3) Non fa che CAMBIARE ogni singolo aspetto (dalla messa fino allo studio delle Scritture) per fare in modo che no facciate MAI come gli altri cattolici.

    FAteci caso, cari neocatecumenali...quando sentite altre persone che parlando di cose di Dio o vedete altri che vanno a messa o leggono libri edificanti o ammirano l'arte sacra delle chiese centenarie o cantano....vi passa mai per la testa il pensiero: "questa cosa riguarda anche me"?

    Oppure per caso pensate: "IO ho i canti di Kiko, le icone di Kiko, le catechesi di Kiko etc etc etc."?
    Pensate poi se questa affermazione è una vostra considerazione PERSONALE oppure l'avete sentita CENTINAIA DI volte.
    RAgionate, fatevi domande, e poi chiedetevi: "Quale DIO mi sta facendo conoscere il cammino"?

    RispondiElimina
  6. Queste regole di padre Ibanez si applicano comunque a chi si lascia analizzare, che lo ritiene anzi imprescindibile, come fece santa Teresa che non riteneva lei stessa valide e vere le ispirazioni divine ricevute se non riceveva l'approvazione del proprio confessore.
    Che dire invece di Kiko e Carmen che hanno basato il proprio vantato carisma proprio su illuminazioni mai sottoposte al vaglio della Chiesa e neppure, a quanto pare, di un confessore? Anzi: i due hanno attentamente epurato gli scritti e i documenti proposti alle Congregazioni da racconti di rivelazioni mistiche, proposte invece continuamente ai propri adepti per rafforzare ai loro occhi la propria autorità spirituale e il proprio ruolo di messaggeri divini.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per tagliare la testa al toro, perchè la Chiesa, una volta per tutte, non fa uno studio dettagliato e approfondito su queste presunte rivelazioni mistiche? Dopo 55 anni, non l'ha fatto e poi approva anche lo statuto? c'è qualcosa che non quaglia, urgono spiegazioni, please....

      Elimina
    2. La Congregazione per la Causa dei Santi segnala che, dei 1500 miracoli attribuiti a Carmen Hernandez e sotto attento studio, ce n'è uno che forse permette di passare dalla prima fase diocesana, di raccolta dei documenti e delle testimonianze, allo stadio successivo. Cioè pare che in data 9 settembre 2021 Carmen sia apparsa in sogno a FAv e Barone, intimando loro di non scrivere più sul blog Osservatorio. I due si sono spaventati, e infatti da allora non stanno più scrivendo. Se la cosa persiste, ma non ci crediamo, vuol dire che questo è un vero MIRACOLO, per cui si può passare alla successiva fase della causa di beatificazione. Fav e Barone ne hanno parlato con il presbitero don Felice Antoniani, di Gallarate, che ha subito scritto al Vescovo della Diocesi di Ortona, mons. Marini, da poco eletto tale da papa Francesco. Marini, ex cerimoniere del Papa, ha avvisato il Santo Padre, che ha detto : "Muy bien, el Cammino es fenomenal, avvierto la Congregasion de los Santos de proceder con solersia alla causa de beatificasion della segnorita Carmen". la Congregazione ha risposto come Garibaldi : "obbediamo".

      Elimina
    3. Più che un miracolo attribuibile a santacarmen, è un prodigio tutto neocatecumenale, quello di mettere la mordacchia ai seguaci troppo entusiasti e chiacchieroni che mettono a rischio gli arcani del Cammino pensando di difenderlo.

      Elimina
  7. questa volta vi racconto un fatto che è successo a me. Vi parlo degli anni 90, io ero un catecumeno semplice di una comunità di provincia. insieme a me c'era un uomo che tutti chiamavano il mago perchè vantava delle doti magiche. spesso cercava di leggere nella mente dei fratelli. ora....io non lo so se è stata una suggestione o una realtà, ma una volta abbiamo preparato a casa sua e lui voleva darci dimostrazione delle sue capacità. noi ridevamo per stemperare l'atmosfera ma avevamo un pò di paura. quel giorno abbiamo visto davvero qualcosa di insolito, un'ombra e un bicchiere che si è rotto da solo. forse è stato un caso ma il bicchiere si è rotto davvero senza che nessuno lo toccasse. la mia comunità ha detto tutto ai catechisti ma loro se ne sono sempre strafregati. non lo hanno mai rimproverato e i sacerdoti non se ne sono importati. durante la celebrazione nella sala stava bene, ma una volta la mia comunità è dovuta andare in chiesa e là si è sentito a disagio e voleva uscire. questo è un segnale strano. adesso è morto, ma posso dire che in cammino non ha ricevuto l'aiuto spirituale che doveva avere. bisogna stare attenti veramente, perché se uno è debole e crede alle false visioni si può ritrovare a servire un inganno del diavolo.

    RispondiElimina
  8. Il Papa ha concesso udienza a kiko Arguello, leggo dal bollettino del vaticano, da solo, si sa il motivo?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ne abbiamo già parlato nei giorni scorsi. Sicuramente avranno voluto presentare al Pontefice la biografia della Hernandez, libro che leggeremo molto volentieri anche noi. Kiko non era solo, ormai sappiamo che non potrà più comparire se non con una o più badanti al seguito.

      Elimina
    2. In realtà non era da solo. C'era tutta la triade..ma evidenza anche per la Sala Stampa contano nquantonil due di coppe con la briscola a bastoni.
      Detto questo: è venuto a portare" le regalone" al Papa

      Elimina
  9. Ma c'è un elemento distintivo inconfondibile dei veri uomini di Dio, dei santi veri: hanno sempre diffidato di se stessi, hanno chiesto alla Chiesa ripetutamente conferme, senza le quali non andavano avanti.
    Coraggiosi e forti nella Fede, quella Vera, ma non avventurieri spregiudicati.
    Uomini di ventura prezzolati come Kiko i suoi generali e i suoi luogotenenti che in tanti anni ancora non hanno capito niente del grande bluff che è il C.N... Oppure è vero piuttosto che gli sta troppo bene così com'è!
    Hanno capito tutto fin troppo bene. Questo è. E gli piace che sia così.
    E, come suol dirsi, "ci inzuppano il pane!".
    Una prateria è stata lasciata a loro disposizione per le loro scorribande incontrollate. I vertici della Chiesa ne sono responsabili!

    Pax

    RispondiElimina
  10. Tra il Signore che passa in questo momento e se non ci sei te lo perdi, il Signore che vuole dirti qualcosa, ora, nella tua vita, con questo fatto che ti è successo; "il Signore che ti parla tramite me"; i catechisti scriteriati che giocano ai veggenti e ai profeti con la vita dei fratelli, e ancora, il divieto di ragionare e di studiare sul serio, il pensiero assiomatico e costellato di fallacie logiche, le bibliomanzie, le cleromanzie, i "carismi", i sorteggi, la spinta ad "affidarsi" ... la superstizione abbonda nel Cammino, anzi straborda. In una situazione del genere poi, perché dovrebbe mancare la fissa del demonio e la democratizzazione dell'esorcismo per tutti? E quindi al diavolo tutto, compreso il vecchio detto "non svegliare il can che dorme", con i risultati del caso.

    I falsi profeti modellano la fede sulla propria figura, Kiko non fa eccezione. Per fortuna persone di discernimento come Padre Ibáñez ci lasciano criteri precisi per identificarli, con buona pace della tolleranza delle diverse sensibilità che ha agevolato la ramificazione della setta neocatecumenale. Grazie a Rebel per questo solido articolo, molto chiaro ed istruttivo.

    RispondiElimina
  11. «il Cammino sarà pure imperfetto ma mi ha fatto incontrare il Signore» certo che è sbagliato e fuorviante!

    Che cosa urtante incontrare da ex di lungo o medio corso i fedeli camminanti irriducibili ed ex fratelli della propria comunità! Urticante e odiosa.
    Costoro, almeno parlo della mia esperienza, essendo a conoscenza delle nefandezze che ci avevano condotto a lasciare definitivamente il Cammino, non trovavano niente di meglio da dire che "Ma io in cammino non vado per Kiko o Carmen ma per la Parola".

    Ecco. «il Cammino sarà pure imperfetto ma mi ha fatto incontrare il Signore» ...

    Sono testimone che parlare di "imperfezione" quando si discute del Cammino è troppo poco.
    L'imperfezione è umana. Chi non deve farci i conti?
    Ma le nefandezze no. La giustificazione delle ingiustizie no. La legittimazione dei soprusi no.
    NO NO NO.

    Pax

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Basta che parlino un po'di Dio, che si meritano l'incenso anche certi caproni ignoranti e difensori ideologici e pratici delle peggiori nefandezze. Tanto, un pubblico che li difende a spada tratta lo trovano: "Siiì è un peccatoreh, ma chi non lo èh? E poi insegna la paroladidioh... TU GIUDICHI!". Questi ultimi possono rimanere indifferenti finché il mostro che hanno difeso non tocca pure loro, ma a volte neppure questo li smuove, il Cammino gli ha insegnato deliberatamente a reagire con masochismo. Un po'di lettura critica dei sacritesti segreti non gli farebbe male.

      Elimina
    2. Son certa di sconcertare qualche nc con il seguente concetto risoluto e diretto: il cammino non propone la Parola di Dio!
      Il contesto kikiano non può apportare alcun beneficio spirituale a causa della sua palese mancanza di fedeltà alla Chiesa Madre. Il tradimento è talmente profondo e grave da rendere impossibile l'offerta della verità sotto qualsiasi aspetto.
      Kiko e Carmen hanno elaborato una traduzione personale della Scrittura, affinché Essa aderisse alle loro idee eretiche e convincesse i membri che le catechesi fossero genuine.
      Pertanto, la frase: "io non vado in comunità per Kiko e Sempronio, ma esclusivamente per la Parola", è da ritenersi una mera falsità o suggestione che protegge da una realtà raccapricciante i kikos. Ma le illusioni sono sempre destinate ad infrangersi.

      Elimina
  12. Anonimo 13 settembre 2021 13:56, che fai? Sfidi?
    Che sciocchezze dici?

    Kiko non è onesto. Una persona che davvero è destinataria privilegiata dei favori divini, di visioni autentiche, di locuzioni divine tutto fa fuorchè ostentare, vantarsi, raccontare ad un popolino adulante e a caccia di sensazionalismi il "suo segreto" con Dio.
    A me basta questo per dire che Kiko o si è inventato tutto (cosa per nulla improbabile) o è un visionario psicopatico malato di megalomania cronica.

    "Non gettate le vostre perle a i porci"
    Kiko parla e sparla dei suoi favori spirituali come se fossero noccioline o caramelle.
    Vergognoso.

    Se hai un segreto con il tuo Amato, sarai "giardino chiuso" e "fontana sigillata" ad esempio della Vergine Maria.
    E poi è Dio stesso che si incaricherà di mostrare al mondo la santità dei suoi eletti, loro malgrado e con grande disagio da parte loro.

    Chi millanta si deve accreditare, al contempo deve darsi sicurezza. Poi deve imporsi incondizionatamente ai sottoposti.
    Nulla di questo appartiene alla santità vera. Che soltanto si accredita per la "santità" della vita appunto. Per le opere buone compiute, Per la mitezza del cuore e dei comportamenti. FATTI CONCRETI davvero!

    Per l'amore al nascondimento, la dimenticanza di sè, il desiderio che trionfino gli altri e gli altri facciano bella figura. Preferendo di essere disprezzati loro.
    Ma Kiko è tutto il contrario di ciascuna di queste cose.
    Di che parliamo?

    E dunque Anonimo spiritoso e caustico, smettila di fare il fenomeno con le tue presunte genialate che sono solo autentiche, scontatissime schiocchezze infilate una dietro l'altra.
    Sempre la stessa tiritera inascoltabile che profferite da anni, che noia siete!

    Mostrate le opere. Il resto son chiacchiere, e le chiacciere stanno a zero.

    Pax

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ribadiamo : la Chiesa indaghi su queste visioni mistiche e si pronunci

      Elimina
    2. Ribadiamo: Kiko Arguello sia ONESTO e sia il primo a chiedere di essere vagliato. Barcamenarsi nelle furberie non giova.

      Elimina
  13. 7. Un'altra prova, che solo i confessori o direttori spirituali possono accertare, è la purezza d'animo e l'altezza della virtù. Questa prova è sicura ed efficace, perché Dio concede i favori solo alle anime pure e prive di peccato. Beati mundo corde, «beati i puri di cuore»!

    Qui le regole di padre Ibanez cozzano irrimediabilmente contro le regole del Cammino. Essere un'anima pura e priva di peccato non è assolutamente un titolo di merito alle sue latitudini! Mentre è considerata garanzia di credibilità peccare, e, nonostante il proprio peccato, spesso anzi vantandosi di esso, porsi a modello di altri credenti in quanto latori di un qualche messaggio divino.
    Addirittura per santacarmen la comunità cristiana perfetta deve essere un 'popolo di mascalzoni' sulla cui malvagità Dio scende a 'porre la sua gloria'. E queste emerite porcherie le scrive in un canto dedicato alla Madonna, che è invece l'esempio più alto della purezza assoluta in cui il Signore ha preso la propria dimora.
    L'insistenza con cui i predicatori formati nel Cammmino paragonano se stessi e i propri ascoltatori alla Vergine Maria, non è semplicemente attribuibile all'ignoranza o alla voglia di stupire, ma è proprio una precisa volontà di sporcare ciò che di più puro si possa concepire nella creazione di Dio e a cui non ci si vuole elevare, bensì trascinare giù alla propria altezza.
    Scrive poi padre Ibanez che solo i confessori possono conoscere e stabilire il grado di purezza di certe anime mistiche. Nessuno di noi credo possa neppure immaginare che i fondatori del Cammino e tanti loro seguaci abbiano dei confessori e dei padri spirituali, dal momento che essi stessi si elevano a guida e modello dei sacerdoti, e mai ne hanno fatto mistero.

    RispondiElimina
  14. Quasi tutte le Nazioni hanno un blog come questo sul movimento di Kiko e di solito gli autori sono madrelingua. Perchè gli articoli sono mirati a uno scopo molto importante e uno straniero non può mai avere la chiarezza dovuta. Ho voluto solamente dare uno spunto di riflessione. Chi vuole accolga chi non vuole amen.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tu sei un cretino (o cretina); forse sei di madrelingua italiana, ma cretino resti, tant'è che quello che scrivi tu non ha nessun interesse per nessuno.

      Elimina
    2. Che ci azzecca? Mi pare che qui l'italiano lo parliamo tutti benissimo. A differenza di Kiko Arguello.

      Elimina
    3. ... e non c'entra niente, appunto. Concordo.

      In tempi di multilinguismo, multiculturalismo, e globalizzazione la tua cretinaggine svetta imperiosa.
      Sei rimasta nelle caverne. Ma c'è chi le ama e vive di rimpianti.
      Si vede che ti piace rintanarti ogni volta, dopo esserti tolto la soddisfazione di lanciare un pietra (e nascondere la mano) nel tentativo di placare la tua stizza repressa, Anonimo degli anonimi.

      Ma fatti un nick una volta per tutte come tutti noi. Sei insopportabile.

      Pax

      Elimina
    4. Nick è l'acronimo di :

      Nessuno Insulti Catecumeni Kikiani

      Elimina
    5. Tizio obliquo delle 9:04 dall'alto del mio esame di quinta passato con "molto bene" ti assicuro che è tutto in italiano qui. Se te lo dico io. Se però fai fatica, allora vai a leggere nei blog dove ci capisci, ce ne sono tanti di facili e divertenti, tipo i forum dei tifosi della #####.

      FungKu. (Ma non lo scrivo che poi mi si scatenano i tifosi dell' @@@@@@).

      Elimina
    6. Beh, il tuo è un commento inutile che rivela la bassezza d'animo che ti appartiene. Possibile che tu non ritenga di dover mascherare neanche un minimo la demenza insita in te? Un pò di dignità, caspita!

      Elimina
  15. "Il Cammino sarà pure imperfetto ma mi ha fatto incontrare il Signore": ma con questa frase i camminanti in realtà intendono affermare la perfezione del Cammino.
    Essi infatti intendono dire: "il Cammino è imperfetto perché i suoi aderenti, essendo uomini peccatori, sono imperfetti, ma in se stesso il Cammino è perfetto".
    Ma se Padre Pio, ispirato da Dio, ha detto che Kiko e Carmen sono dei falsi profeti, in realtà il Cammino non solo è imperfetto, ma è fasullo, e se un camminante in buona fede è in stato di grazia è in virtù della Chiesa e non del Cammino, che si oppone alla grazia.

    Per i camminanti il Cammino non solo è perfetto, ma nemmeno ha dei LIMITI: è "vasto" quanto la Chiesa.
    Mentre ogni altra forma di aggregazione ecclesiale è limitata e, perciò, rispetto alla Chiesa è come un tralcio che, se tagliato, si secca, il Cammino si identifica con la Chiesa stessa.
    Nel Cammino, per i camminanti, c'è TUTTO e il camminante può vivere una vita cristiana piena anche senza mettere la testa fuori dalle salette. Il Cammino è AUTOREFERENZIALE. Basta a se stesso.
    E questo manifesta la sua natura a volersi sostituire alla Chiesa.

    RispondiElimina
  16. Anonimo delle 11 e 32 di ieri:
    padre Ibanez non vive più oggi, ma il suo metodo di discernimento fa ormai parte della TRADIZIONE spirituale della Chiesa.
    Di fatto le tue parole dimostrano come tra molti di coi e la TRADIZIONE della Chiesa non c'è né corrispondenza, né accordo.
    Il Cammino non continua la Tradizione della Chiesa approfondendola, ma le va CONTRO.

    RispondiElimina
  17. Chi è il padre spirituale di Kiko?
    Se è don Pezzi, mi sembra un'aberrazione

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Perchè, secondo te Kiko si confessa?

      Elimina
    2. aleCT: giusta osservazione.

      In effetti, visto quello che predica sul peccato, potrebbe non confessarsi o confessarsi "se vuole", come raccomandava ai ragazzi alla GMG. Come fosse un optional, come la ciliegina sulla torta che, di per se non è affatto necessaria. E, anzi, per molti è un di più che stucca.

      Elimina
    3. Confesserà di poter peccare solo in pensiero e meno in parole e opere, data l'età e le indubbie limitazioni psicofisiche.

      Elimina
    4. No padre Mario no assolutamente. In ogni caso anche io penso che Kiko non abbia mai avuto quello che tradizionalmente è detto padre spirituale. Del quale nessun santo mai ha presunto di poter fare a meno. Io, che ho ascoltato Kiko assiduamente per lunghi anni in diretta, non ho mai sentito dalla sua bocca un solo accenno ad un suo direttore spirituale, cosa davvero strana per un uomo di Dio.
      Ma ancor più padre Mario mai e poi mai avrebbe potuto rivestire questo ruolo. Il ruolo subalterno e ornamentale di Pezzi era cosa evidentissima e anche la poca considerazione in cui palesemente era tenuto nella Triade.

      Pax

      Elimina
  18. @blog

    Chi ha detto che il Cammino è imperfetto?

    Barone Celestiale

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quest'ultimo intervento di Barone inficia il miracolo che Carmen avrebbe fatto, quello di non farlo più scrivere sul blog insieme a FAV. Questo è grave, rischia di rallentare notevolmente l'iter per la beatificazione di Carmen, il Papa potrebbe incavolarsi.

      Elimina
    2. Il cammino stesso, caro barone ragliante.Ted

      Elimina
    3. é imperfetto perchè fatto da uomini. E gli uomini, come ci ha insegnato Gesù Cristo, possono divenire MENO imperfetti nella misura i cui sono in comunione con Dio PAdre. Questo nel cammino non viene mai detto, nè spiegato perchè nel cammino gli errori sono inevitabili, tu non puoi fare nulla per migliorare, se ci provi sei un ipocrita e cmq tanto DIo ti ama lo stesso. ANzi, PIù PECCHI e più lui ti ama. PErchè è lui che "ti toglie la mano dalla testa" e quindi in pratica è "colpa sua" se pecchi.

      Elimina
    4. Barone, il più celestiale degli anonimi kikiani, bentrovato!
      Come è stato già detto hai vanificato, col tuo ritorno tra noi, l'unico dei 1500 miracoli che ancora si reggeva in piedi, tornando a scrivere qui ancora e ancora. Carmen non ha funzionato con te.
      Intanto ti rispondo pure.
      Tu chiedi: chi lo ha detto? Che il cammino è imperfetto?
      Ma voi stessi, per primi, lo dite. Quando per giustificarvi con gli ex fratelli di comunità, che per avventura incontrate per via, affermate, messi di fronte alle incontestabili schifezze che hanno allontanato gli ex e che anche voi conoscete fin troppo bene:

      "Io non vado in cammino per Kiko e Carmen, ma per la Parola".

      Questa cosa già l'ho narrata in un precedente commento. Se solo tu fossi più attento e leggessi, magari, quel che scriviamo.

      Pax

      Elimina
  19. Dal Vangelo secondo Kiko

    Chi segue i miei mamotreti e li mette in pratica è come un uomo saggio (Gennarini) che ha fondato la sua casa sulla roccia. Vennero i mari, i venti e le tempeste, cioè il blog e i libri di Lista, Lifschitz, Zoffoli, Ariel nonchè i commenti di p. Pio, ma quella casa (Porto San Giorgio) non crollò, perchè fondata sulla roccia.
    Chi non segue i miei mamotreti e non li mette in pratica, è come un uomo stolto (FAV o Barone) che ha fondato la sua casa sulla sabbia, cioè i commenti del blog e i libri su citati e padre Pio. Vennero i mari,ecc...e quella casa crollò, perchè fondata sulla sabbia, cioè il Cammino fu sciolto perchè FAV e Barone scrivevano sul blog, finendo per convincersi di quello che scriveva il blog.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche nello scherzo stai facendo più danni tu al Cammino fasullo che Fallacio e il Barone.
      Bene così.

      Il Cammino in realtà si sta sgretolando: ci fossero state delle tempeste sarebbe crollato, ma non ci sono state e si sta sgretolando proprio perché costruito sulla sabbia.
      Avete il tempo di fuggire.
      Chi se ne accorge può salvarsi tornando alla Chiesa, altrimenti rimarrete seppelliti.
      In certe parrocchie ci sono rimaste una o due comunità di vecchi.

      Elimina
  20. Bello che mettete le foto di Israele senza esserci MAI andati

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questo è un tuo pensiero.
      È poi facci capire cosa ti dà fastidio.
      Se uno non è mai andato alle cascate del Niagara non può pubblicare foto delle cascate finché non ci và?

      Invece di lambiccarti il cervello per le foto di Israele rispondi in merito a quello che leggi.
      Qui si scrive del movimento laico neocatecumenale,questo blog non è una agenzia di viaggi specializzata in pellegrinaggi in terra Santa.

      Rimani in tema e smetti di attaccarti alla stupidate,non sei il primo e non sarai l'ultimo ad avere visto Israele.

      Non è un valore aggiunto che Kiko ti porta in terra Santa anche perché non lo fa per te , ma per farti la cresta sul viaggio e riempire di pubblico che paga profumatamente per riempire la SUA costosissima ed inutile Domus.

      LUCA

      Elimina
    2. Una risposta inerente all'argomento mai, vero? Altro che cattolici adulti, nel cammino si diventa analfabeti funzionali

      Elimina
    3. Alcuni di noi ci sono andati eccome! Più volte e in più vesti. E, per la mia esperienza, confermo ogni parola di LUCA.
      Sì, Kiko porta in Israele per sè e per mantenere vive le sue monumentali, mastodontiche ed inutili costruzioni: monumenti alla sua megalomania. Mantenere simili strutture costa un occhio della testa, o tutt'e due! Non bastando il viaggio di nozze di fine cammino, per mungere meglio ha ideato il matrimonio spirituale. Poi, in caso di fusione di comunità per esuguità di fratelli ridotti a quasi nulla dopo 40 anni di cammino infinito chi già aveva fatto la tappa finale viaggio compreso doveva riprenotarsi per Israele di nuovo, come fosse la prima volta e come non ci fosse un domani: kikatekisti docent!

      Pax

      Elimina
    4. Si può essere ottimi cristiani senza essere mai stati turisti in Terrasanta.

      O forse l'asino ragliante voleva solo flexare di essere andato alla Domus kikiana?

      Elimina
    5. Grazie per l'ennesimo asino ragliante, se poi ci spiega cosa vuol dire flexare gliene saremo grati.

      Elimina
  21. Preghiera neocatecumenale

    O beata vergine Carmen
    tu che in cielo negli infiniti spazi
    e nelle più alte vette delle indomite cime
    vegli su di noi, popolo del Cammino
    deh, ti preghiamo, proteggi ora e sempre
    questo popolo che a te implora
    dalle mefitiche critiche del blog Osservatorio
    dai nefasti libri di Lista, Ariel et company
    degli epiteti di by Tripudio et similia
    dai commenti inopportuni di FAV e Barone
    tu che tutto puoi, tu che tutto sai, intercedi per noi presso il Santo Padre
    affinchè non dia retta a quanti pongono zizzania
    con idee indegne e peregrine
    affinchè non lo convincano a sciogliere il Cammino
    e proteggi pure il sommo Kiko
    sotto la fulgida guida del quale
    noi arriveremo a grappoli alla salvezza eterna
    che tutto ciò si avveri e cosi sia

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.