venerdì 17 settembre 2021

Papa Francesco spiega il Decreto che ha modificato lo Statuto neocatecumenale: vuole sradicare gli abusi di potere

Il Santo Padre ieri, giovedì 16 settembre 2021, ha rivolto il proprio saluto ai partecipanti all'Incontro con i moderatori delle associazioni di fedeli, dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità, organizzato dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, sul tema "La responsabilità di governo nelle aggregazioni laicali: un servizio ecclesiale". Tra le associazioni, movimenti, nuove comunità invitate risultano, volenti o nolenti, anche i rappresentanti del Cammino neocatecumenale, quali destinatari dei provvedimenti di riforma recentemente auspicati e deliberati.

L'intenzione del Pontefice infatti era quella, con il proprio intervento, di spiegare il senso del decreto dell'11 giugno scorso, denominato "Le associazioni internazionali  di fedeli", volto a disciplinare e regolamentare la durata degli incarichi, a tutti i livelli, delle varie realtà ecclesiali laicali.

Oltre a linkare l'intervento di papa Francesco, intendiamo attirare l'attenzione di chi legge su alcuni punti del suo discorso che riteniamo possano essere interessanti, al di là dei brani generalmente riportati dalla stampa specializzata e dai vaticanisti.

Questi punti possono riguardare in modo diretto o indiretto molte delle problematiche del Cammino neocatecumenale che spesso sono state oggetto di attenzione, riflessione e denuncia anche sul nostro blog.

Riteniamo che possa essere difficile che, ancora una volta, i notai e i legulei del Cammino neocatecumenale possano trovare una scappatoia da norme che principalmente prevedono una svolta verso la trasparenza organizzativa di tutte le realtà ecclesiali laicali regolate da uno Statuto approvato. Non fermiamoci al ruolo del fondatore, che potrebbe pure essere salvaguardato: è tutto l'impianto organizzativo del Cammino, la sua 'catena del comando' autoritaria, centralizzata, rigida e opaca  che non può che essere rivoluzionata dalla visione più partecipativa e di servizio voluta, tratteggiata e paternamente imposta dal Santo Padre.

Vedremo se ancora una volta avranno il coraggio di dire: questo decreto non ci riguarda. Noi siamo diversi. Noi siamo "altro".
 
 
Nel suo saluto ai partecipanti all'incontro, rappresentanti di associazioni, movimenti e realtà laicali internazionali, il Pontefice mette subito in chiaro che conosce i malumori suscitati dal Decreto di giugno, volto a limitare e disciplinare i ruoli di potere all'interno proprio delle loro realtà di appartenenza; chiarisce  però che i suoi interlocutori non sono le gerarchie dei loro movimenti, ma tutti gli uomini di buona volontà che ad essi appartengono e su cui si fondano.
Dice infatti a proposito del lavoro fatto anche in questo periodo difficile:
 
«Siete voi e tutto il popolo di Dio che si è schierato in questo, e voi siete stati lì (in terra di missione). Nessuno di voi ha detto: “No, io non posso andare, perché il mio fondatore pensa in un altro modo”. Allora, niente fondatore: qui c’era il Vangelo che chiamava e tutti sono andati. Grazie tante!»
 
Già fin dagli esordi, non oso pensare alle facce i neocatecumenali presenti, che non sono autorizzati a nulla che non sia deciso espressamente dal proprio fondatore: negli Stati Uniti durante il lockdown del 2020 hanno telefonato a Kiko per chiedergli se i presbiteri potevano celebrare Messa nelle case, per fare un esempio, ed è sempre Kiko Argüello ad aver inventato e diffuso la "comunione per asporto".
E forse saranno trasaliti sentendo Papa Francesco affermare:

«Ma troviamo alcuni che confondono il cammino con una gita turistica o confondono il cammino con un girare sempre su sé stessi, senza poter andare avanti

 
Come anche:

«Pensare di essere “la novità” nella Chiesa – è una tentazione che tante volte avviene alle nuove congregazioni o ai movimenti nuovi – e perciò non bisognosi di cambiamenti, può diventare una falsa sicurezza. Anche le novità fanno presto a invecchiare! Per questo anche il carisma a cui apparteniamo, dobbiamo approfondirlo sempre meglio, riflettere sempre insieme per incarnarlo nelle nuove situazioni che viviamo. 
Per fare questo, si richiede da noi grande docilità, grande umiltà, per riconoscere i nostri limiti e accettare di cambiare modi di fare e di pensare superati, o metodi di apostolato che non sono più efficaci, o forme di organizzazione della vita interna che si sono rivelate inadeguate o addirittura dannose

Il Pontefice ha poi continuato:
  
«Il Decreto Le associazioni internazionali di fedeli, promulgato l’11 giugno di quest’anno, è un passo in questa direzione. Ma ci mette in carcere questo Decreto? Ci chiude la libertà? No, questo Decreto ci spinge ad accettare qualche cambiamento e a preparare il futuro a partire dal presente. All’origine di questo Decreto non c’è una qualche teoria sulla Chiesa o sulle associazioni laicali che si vuole applicare o imporre. No, non c’è. È la realtà stessa degli ultimi decenni che ci ha mostrato la necessità dei cambiamenti che il Decreto ci chiede.
E vi dico una cosa su questa esperienza degli ultimi decenni del post Concilio. Nella Congregazione per i religiosi stanno studiando le congregazioni religiose, le associazioni che sono nate in questo periodo. È curioso, è molto curioso. Tante, tante, con una novità che è grande, sono finite in situazioni durissime: sono finite sotto visita apostolica, sono finite con peccati turpi, commissariate… E stanno facendo uno studio. Non so se si può pubblicare questo, ma voi conoscete meglio di me per il chiacchiericcio clericale quali sono queste situazioni. Sono tante e non solo queste grandi che noi conosciamo e che sono scandalose – le cose che hanno fatto per sentirsi una Chiesa a parte, sembravano i redentori! – a ma anche piccole. Nel mio Paese per esempio, tre di queste sono state già sciolte e tutte per essere finite nelle cose più sporche. Erano la salvezza, no? Sembravano… Sempre con quel filo [rosso] della rigidità disciplinare. Questo è importante. E questo mi ha portato… Questa realtà degli ultimi decenni ci ha mostrato una serie di cambiamenti per aiutare, cambiamenti che il Decreto ci chiede.»

Merita ripetere le parole di Papa Francesco: "Le cose che hanno fatto per sentirsi una Chiesa a parte, sembravano i redentori! – a ma anche piccole. . Erano la salvezza, no? Sembravano… Sempre con quel filo rosso della rigidità disciplinare."

Se non vi sentite fischiare le orecchie, signori capintesta del Cammino neocatecumenale, è solo perché Kiko, quando vi ha aperto l'orecchio, vi ha chiuso il cervello!

E non è  finita qui:

«Governare è servire. L’esercizio del governo all’interno delle associazioni e dei movimenti è un tema che mi sta particolarmente a cuore, soprattutto considerando – quello che ho detto prima – i casi di abuso di varia natura che si sono verificati anche in queste realtà e che trovano la loro radice sempre nell’abuso di potere. Questa è l’origine: l’abuso di potere.»

Analizzando le dinamiche del Cammino neocatecumenale, abbiamo più  volte considerato che tutti gli abusi che si verificano tra le sue mura, fisici e spirituali , hanno una comune origine nell'abuso di potere, proprio come affermato da Papa Francesco.
 
Continua il Pontefice :

«Gli incarichi di governo che vi sono affidati nelle aggregazioni laicali a cui appartenete, altro non sono se non una chiamata a servire».

«La nostra voglia di potere si esprime in tanti modi nella vita della Chiesa; ad esempio, quando riteniamo, in forza del ruolo che abbiamo, di dover prendere decisioni su tutti gli aspetti della vita della nostra associazione, della diocesi, della parrocchia, della congregazione. Si delegano agli altri compiti e responsabilità per determinati ambiti, ma solo teoricamente! Nella pratica la delega agli altri è svuotata dalla smania di essere dappertutto. E questa voglia di potere annulla ogni forma di sussidiarietà. 
Questo atteggiamento è brutto e finisce per svuotare di forza il corpo ecclesiale. È un modo cattivo di “disciplinare”. E noi lo abbiamo visto. Tanti – e penso alle congregazioni che conosco di più – superiori, superiori generali che si eternizzano nel potere e fanno mille, mille cose per essere rieletti e rieletti, anche cambiando le costituzioni. E dietro c’è una voglia di potere. Questo non aiuta; questo è l’inizio della fine di un’associazione, di una congregazione.
Magari qualcuno pensa che questa “voglia” non lo riguardi, che questo non accada nella propria associazione.
»
 
Immaginiamo a questo punto  i rappresentanti neocatecumenali, già  posizionati strategicamente nell'ultima fila dell'Aula del Sinodo, cercare di guadagnare l'uscita alla chetichella, come degli scolaretti colti in fallo!

Gli "osservatori" neocatecumenali, strategicamente
posizionati vicino all'uscita



«L’esperienza di vicinanza alle vostre realtà ha insegnato che è benefico e necessario prevedere un avvicendamento negli incarichi di governo e una rappresentatività di tutti i membri nelle vostre elezioni. »
 
Ma quali elezioni? Il Cammino neocatecumenale è nella fase della dittatura del triumvirato, la democrazia rappresentativa è per loro più aerea dell'UFO di Porto San Giorgio.
 
Papa Francesco poi affronta un argomento cruciale: la gratuità  (nel Cammino tanto sbandierata, quando invece pretende di essere pagato a peso d'oro)
 
«C’è poi un altro ostacolo al vero servizio cristiano, e questo è molto sottile: la slealtà. Lo incontriamo quando qualcuno vuol servire il Signore ma serve anche altre cose che non sono il Signore (e dietro ad altre cose, sempre ci sono i soldi)
È un po’ come fare il doppio gioco! A parole diciamo di voler servire Dio e gli altri, ma nei fatti serviamo il nostro ego, e ci pieghiamo alla nostra voglia di apparire, di ottenere riconoscimenti, apprezzamenti... Non dimentichiamo che il vero servizio è gratuito e incondizionato, non conosce né calcoli né pretese. Inoltre, il vero servizio si dimentica abitualmente delle cose che ha fatto per servire gli altri. Succede, tutti voi avete l’esperienza, quando vi ringraziano [e dite]: “Per che cosa?” – “Per quello che ha fatto lei…” – “Ma che cosa ho fatto?”… E poi viene alla memoria. È un servizio, punto.
E cadiamo nella trappola della slealtà quando ci presentiamo agli altri come gli unici interpreti del carisma, gli unici eredi della nostra associazione o movimento – quel caso che ho menzionato prima -; oppure quando, ritenendoci indispensabili, facciamo di tutto per ricoprire incarichi a vita; o ancora quando pretendiamo di decidere a priori chi debba essere il nostro successore. Questo succede? Sì, succede. E più spesso di quello che crediamo.»

 
Eh no, con Kiko Argüello questo non succede: si è tanto "eternizzato" da non aver saputo neppure prepararsi  un delfino, qualcuno che faccia le sue veci. A ben vedere, è pure una fortuna.
E, proprio a proposito di Kiko Argüello, ecco che Papa Francesco spiega come procederà nei confronti dei "fondatori":

«Nel documento del Dicastero si fa riferimento ai fondatori. Mi sembra molto saggio. Fondatore non va cambiato, continua, avanti. Semplificando un po’, direi che bisogna distinguere, nei movimenti ecclesiali (e anche nelle congregazioni religiose), tra quelli che sono in processo di formazione e quelli che hanno già acquisito una certa stabilità organica e giuridica. Sono due realtà diverse. I primi, gli istituti, hanno anche il fondatore o la fondatrice vivi.Benché tutti gli istituti – siano religiosi o movimenti laicali – abbiano il dovere di verificare, nelle assemblee o nei capitoli, lo stato del carisma fondazionale e fare i cambiamenti necessari nelle proprie legislazioni (che poi saranno approvate dal rispettivo Dicastero); invece negli istituti in formazione – e io dico in formazione in senso più largo: gli istituiti che hanno vivo il fondatore, e per questo si parla del fondatore a vita nel Decreto – che sono in fase fondazionale, questa verifica del carisma è più continua, per così dire. Perciò, nel documento, si parla di una certa stabilità dei superiori durante questa fase. È importante fare tale distinzione per potersi muovere con più libertà nel discernimento.»
 
Curioso accostamento
di immagine e titoli
Ebbene, pare che l'ottantaduenne Kiko Argüello possa mantenere il suo ruolo di fondatore-superiore. Però questo vuol dire che il Cammino verrà considerato come una realtà  in formazione, 'ad experimentum', senza stabilità giuridica e che, probabilmente, alla morte del suo fondatore o al suo ritiro per sopraggiunti limiti d'età, immaginiamo fra breve, si dovrà mettere mano al suo Statuto e soprattutto ai suoi organismi di governo e di rappresentatività .
Ciò  naturalmente non invalida il principio secondo il quale tutti gli incarichi devono essere rinnovati e riassegnati dopo la durata massima di dieci anni nell'ottica del servizio, e tutti, compreso quello del fondatore-superiore, devono essere svolti non in funzione della mera occupazione del potere e del suo esercizio personale.
 
Conclude il Pontefice:
 
«Nessuno è padrone dei doni ricevuti per il bene della Chiesa – siamo amministratori -, nessuno deve soffocarli, ma lasciarli crescere, con me o con quello che viene dopo di me. Ciascuno, laddove è posto dal Signore, è chiamato a farli crescere, a farli fruttificare, fiducioso nel fatto che è Dio che opera tutto in tutti (cfr 1 Cor 12,6) e che il nostro vero bene fruttifica nella comunione ecclesiale».


77 commenti:

  1. È IL MOMENTO DI USARE LE DECIME PER PAGARE UNA BADANTE E LA PENSIONE PER KIKO...

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  2. Bravissima Valentina Giusti. Complimenti per l'ottimo articolo.
    S.R.

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  3. Post di straordinaria efficacia.

    Scrive Valentina:
    "Tra le ASSOCIAZIONI, MOVIMENTI, NUOVE COMUNITA' invitate risultano, volenti o nolenti, anche i rappresentanti del Cammino neocatecumenale".
    Se il Cammino non è un'associazione e non è un movimento, allora PER LA CHIESA è una nuova comunità. Ed essendo nuova, proprio come un'associazione, è stata FONDATA.

    Il Papa dice alle resltà ecclesiali convocate che hanno dei LIMITI che occorre accettare.
    Se hanno dei limiti, allora il Cammino non basta a se stesso.
    Allora ai camminanti non basta fare il Cammino.
    Ovvero: il Cammino NON salva affatto, né uno per uno, né a grappoli.
    Salva solo la Chiesa di cui il Cammino, se UBBIDISCE, può al massimo esserne un'escrescienza.

    Interessante che il Papa dia per scontato che i responsabili (non parlo di Kiko ma di TUTTI gli altri) devono essere eletti.
    Ma se Kiko non è eletto, allora può fare solo il fondatore, non il comandante. Una sorta di presidente della repubblica, che non fa parte del governo.

    Il Papa parla di ABUSI dei responsabili.
    Anche nascondere il direttorio approvato è un abuso.

    Quello che FALLACIO non riesce a capire è che la Chiesa NON ha approvato un direttorio dove si dice che il peccato è necessario, che il Cammino salva a grappoli, che il Concilio di Trento non vale.

    Fallacio però dice che il direttorio non è altro che la somma dei mamometri eretici con qualche nota.
    E' evidente che è stato ingannato e che lui fa le catechesi credendo che sono approvate, mentre sono catechesi eretiche!
    Questo è un abuso molto grave anche nei suoi riguardi.
    Con un radicale rinnovamento dei responsabili, visto anche che Kiko non parla più, c'è speranza che il direttorio venga pubblicato e che l'inganno del Cammino venga smascherato.

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  4. il valore aggiunto di questo post è il fatto di "costrungere" i cnc a leggere i "documenti" non potranno dire "non ne sapevamo niente"

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  5. @Mav

    A parte che i documenti li leggiamo più di voi, ma poi se dobbiamo leggerli male o distorcerli, travisarli, come fate voi, meglio non leggerli. Infatti state cercando maldestramente di travisare anche questo chiarissimo discorso di Papà Francesco. Ti conosco mascherina, non attacca con noi, possono crederci solo i fessi di questo blog.Le favole raccontatele ad altri.

    Barone Celestiale

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    1. Parli e continui a parlare, ma non dici assolutamente in che Cosa si travisa del discorso del Papa, nel post di Valentina.
      Diceva uun mio Ex fratello di comunità che anche lui è uscito già da parecchio tempo, che alcuni parlano soltanto perchè Hanno la lingua in bocca e la devono usare per dire solo sciocchezze.
      Veterano.

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    2. Noto che, nonostante l'appellativo nobiliare di barone, addirittura 'celestiale', stai di nuovo scadendo nella tua pessima abitudine all'aggressività immotivata ed all'insulto.
      Poi, nel merito, come sempre non leggi e non ti rendi conto di ciò che il Papa ha detto e che il blog si è limitato a riportare. Probabilmente conti sul fatto che ci siano persone che non leggono l'articolo e neppure i commenti, nessun commento tranne il tuo. Ma quella persona puoi essere solo tu. Quindi, o stai facendo un'opera di auto convincimento, o stai perdendo il tuo tempo e lo stai facendo perdere pure a noi.

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    3. @BArone
      Ok, bravo. Hai fatto il tuo interventino inutile. Ora te ne poi tornare da dove sei venuto

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    4. Barone, dato che sai leggere, cos'è che non è chiaro nelle parole "copertura di gravissimi reati sessuali su minori"?

      Perché per noialtri scimmioni analfabeti non è tanto difficile da capire. Quindi ci arriveranno anche in Vaticano, dove sicuramente non leggono meno documenti di voi neocatecumenali appassionati di lettura.

      A. Non.

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    5. @Barone
      leggete anche la lettera di Arinze?

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    6. ti stavo proprio aspettando.
      Nell'articolo ci sono i link per leggere TUTTO quanto detto dal Papa ecco cosa vuol dire "costringere"
      Invece tu nel tuo intervento dimostri che, nonostante quanto affermi, non leggi un bel miente.
      In caso contrario avresti potuto fare una volta mella vita un intervento nel merito

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    7. ...dimenticavo
      "meglio non leggerli"
      Voi vi accontentate sempre delle interpretazioni interne del cnc, non è ammesso leggerli liberamente nella più ampia accezzione del termine.

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    8. ne ho sentito di ogni contro Amoris e Laetitia dentro il cnc
      ...nessuno in realtà la mai letta.
      O se l'ha letta ha profondi problemi con la comprensione del testo ( l'italiano proprio )

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    9. Caro Barone, se non sai cosa rispondere forse sarebbe meglio, qualche volta tacere.

      LUCA

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    10. @ Barone Celestiale

      E' chiarissimo il discorso del Papa? Ma davvero?
      Spiegaci tu. Noi travisiamo. Riporta qui le esplicite affermazioni del Papa ed evidenzia le nostre cattive interpretazioni e dacci tu la chiave giusta di lettura. Ti ascoltiamo.

      Le innovazioni del Papa che riguardano anche voi sono davvero rilevanti e rivoluzionarie e siamo curiosi di capire il vostro pensiero in proposito.

      Di sicuro saranno oggetto di approfondimento nella imminente Convivenza di Inizio Corso. Quindi portiamo un altro poco di pazienza e conosceremo tutti l'interpretazione ufficiale del Cammino delle parole del Papa. Padre Mario affronterà questo tema che sarà centrale quest'anno perchè il Cammino segue quanto indica la Chiesa... O no?
      O non ne parleranno affatto? Ignorando, affossando, disattendendo? Dando ad intendere o dicendo chiaro e tondo "Questo non ci riguarda!"? Come hanno fatto per le linee direttive sulla gestione degli abusi? Come fanno sempre. Per tutto?
      In ogni caso sarà interessante capire come si muoveranno questa volta. Sia che ne parlino sia che ignorino.
      Aspettiamo fiduciosi.

      Pax

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    11. linee direttive = linee guida

      Per le quali: campa cavallo che l'erba cresce...

      Pascolate, pascolate... pensando che il tempo passa, ed è in vostro favore. Che la farete franca anche questa volta, come sempre...
      Sopire, chetare. Chetare, sopire...
      Ma prima o poi la pacchia finirà; finisce sempre per tutti, per tutti quelli che brigano e barano tutta la vita. Noi qui aspettiamo... fiduciosi...

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    12. @Gloria, certo che leggiamo quella, ma anche tutte le lettere di apprezzamento per la liturgia del cammino dei suoi successori. E inoltre ho letto anche una parte del discorso del Papa che non avete menzionato e cioè dove dice che la responsabilità della evangelizzazione è di tutti i battezzati e non solo dei preti o religiosi in generale. "Noi dobbiamo capire che l’evangelizzazione è un mandato che viene dal Battesimo; il Battesimo che ci fa insieme sacerdoti, nel sacerdozio di Cristo: il popolo sacerdotale. E non dobbiamo aspettare che venga il sacerdote, il prete a evangelizzare, il missionario… Sì, questo lo fanno molto bene, ma chi ha il Battesimo ha il compito di evangelizzare. Voi avete risvegliato questo con i vostri movimenti, e questo è molto buono. Grazie!". Il Battesimo ci fa sacerdoti e il cammino è proprio questo che vuole risvegliare in ognuno.
      Fallacio Asino Vinicio

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    13. La lettera di Arinze è stata emanata da Benedetto XVI. Chi sarebbero i suoi 'successori' che vi avrebbero scritto lettere di apprezzamento sulla liturgia?
      Non ci risulta che papa Francesco lo abbia fatto. E per il 50esimo del Cammino non solo non ha voluto fare la Messa, ma neppure è rimasto per il Te Deum, tanto apprezza le vostre liturgie.

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    14. @valentina, il successore del cardinale Arinze che al di là di giochetti interpretativi, ha firmato la famosa lettera è stato uno tra i tanti il cardinale Antonio Canizares, che con i suoi apprezzamenti verso il rapporto tra catechesi e liturgia nel cammino neocatecumenale ha messo definitivamente nel museo la lettera di Arinze.
      Fallacio Asino Vinicio

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    15. Argomento di cui abbiamo già parlato. Una frase di un Prefetto di Congregazione pontificia detta a titolo personale (esordendo con un "penso che"), non può per nulla paragonarsi ad una documento scritto voluto dal Pontefice, nè tanto meno ne sancisce l'obsolescenza.
      E poi sappiamo che il cardinale si riferiva alle cosiddette 'paraliturgie'.
      Per poi capire quanto poco contino le opinioni personali dei Prefetti di Congregazione, in questo caso bisogna dire 'purtroppo', faccio riferimento a quelle del cardinal Sarah, e non solo a quella espresse verbalmente ma pure a quelle scritte e firmate.

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    16. @Fallacio
      Non basta leggere i documenti, bisogna anche mettere in pratica quello che dicono. Papa Benedetto aveva così a cuore il rispetto della liturgia e dell'Eucaristia che le correzioni che vi impose fu una delle primissime iniziative del suo pontificato (fu eletto ad aprile e la lettera di Arinze è dicembre). Vi aveva dato due anni di tempo per adeguarvi alle norme, ma non è mai successo, nonostante la lettera citava letteralmente il Cammino e gli iniziatori, e nonostante Kiko avesse promesso di obbedire. Lo stesso Kiko che disse a Porto Rico che sarebbe stato meglio che Papa Ratzinger fosse morto perchè "ci stava correggendo troppo", come se una correzione della Chiesa fosse una persecuzione. Dove sono i documenti del Vaticano che indicano che la lettera di Arinze non è più valida? Forse se vi foste adeguati ora con la pandemia non avreste creato focolai dovuti al bere tutti insieme, ecc. Ti invito anche a cercare le foto di una celebrazione eucaristica protestante, ti meraviglierai di quanto assomiglia alle vostre (tranne che per i simboli ebraici)

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    17. @fallacio
      Ok, quindi la frase estemporanea di un cardinale AMICO vale di più nei un pronunciato PAPALE (perché questa è la lettera di Arinze) il quale è parte integrante di uno statuto ( che voi non rispettate).

      Grazie per aver dato a tutti dimostrazione delle vostre PRIORITÀ e della vostra OBBEDIENZA.

      PS. Non mi parlare di trasmissioni della fede. Perché io e te non abbiamo la stessa fede. Non crediamo nello stesso Dio. Io credo nel Dio di Gesù Cristo. Tu in quello uscito dalla testa di Kiko Arguello.

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  6. A proposito: "Non siamo un movimento,un'associazione ma un insieme di beni spirituali" è stato già detto? Chiedo per un amico. Scherzi a parte, stavolta la vedo dura controbattere. Anzi, visto che il papa ha svelato che ci sono indagini in corso da parte delle Congregazioni competenti, sarebbe il caso di allargare lo sguardo anche a tutte le fondazioni legate ai movimenti a partire da quella che ben conosciamo. Il libro V del Codice di diritto canonico parla chiaro. Ted.

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  7. Magari qualcuno pensa che questa “voglia” non lo riguardi, che questo non accada nella propria associazione. Teniamo presente che il Decreto Le associazioni internazionali di fedeli non è indirizzato solo ad alcune delle realtà qui presenti, ma è per tutte, nessuna esclusa. Per tutte. Non ci sono più bravi o meno bravi, perfetti o no: tutte le realtà ecclesiali sono chiamate alla conversione, a comprendere e attuare lo spirito che anima le disposizioni che ci danno nel Decreto.

    CDD

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  8. @anonimo 13,27

    Infatti non siamo un movimento né associazione, su questo non ci sono dubbi, basta leggere lo Statuto. Inutile che cerchi di far dire al Papà quello che non ha detto, il solito trucchetto di sempre. Questo non è un discorso che il Papa rivolge espressamente al Cammino, ma è un discorso generale che riguarda tutte le realtà laicali, anche ordini religiosi, quindi inutile che cercate di far credere che sia un discorso contro il Cammino, non siamo stupidi non abbochiamo a questi patetici e ridicoli tentativi di distorcere le parole del Papa. Dire il contrario significa mistificare ed essere disonesti, come è vostro costune. La verità è che siete rimasti molto delusi, sognavate che il Papa cacciasse Kiko, invece resta al suo posto, vi illudevate che il Papa lo rimuovesse. Mi dispiace deludervi ma ciò non accadrà e per dissimulare la delusione volete mistificare il discorso del Papa facendo credere che sia una bocciatura del Cammino. Mi dispiace ma non abbochiamo a questi giochetti, il discorso del Papa e' chiarissimo, i fondatori restano al loro posto, quindi state muti e rassegnati. Il Cammino è un itinerario di formazione cattolica, non un movimento o associazione, anche su questo dovete rassegnarvi prima o poi.Prima lo fate meglio e' per voi, lo ripeto, questo thread vuole nascondere la rabbia, la frustrazione, la delusione di aver ancora una volta perso, detto una schoccezza che non si è avverata, come già vi avevamo ampiamente anticipato.

    Barone Celestiale

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    1. DA chi dipendete? Da quello che era il POntificio Consiglio dei Laici. Esaaatto, quello a cui Carmene aveva assicurato un grandissimo futuro. Invece è stato cancellato e sostituito con un altro organismo. E da questo organismo voi DIPENDETE! Ieri il Papa ha parlato lì e c'erano anche i vostri rappresentanti (che si saranno annoiati da morire poracci). Quindi è assolutamente inutile che continui a fare discorsi autoconsolatori (perchè questo sono, carissimo).

      Ps. Mi sa che le tue dotte frequentazioni non ti hanno spiegato che le organizzazioni laicali sono una cosa e gli ordini religiosi un'altra. Ma si sa, la vostra o è ignoranza o e malafede. O tutte e due, dato che nel cammino si sviluppano entrambe.

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    2. "Quindi state muti e rassegnati..." titoli celestiali e linguaggio da caserma. E allora, se voi non vi riconoscete tra i destinatari del decreto pontificio, cosa ci facevate all'incontro? Ogni tanto rammenta ai tuoi capibastone che il Codice non serve solo come zeppa sotto il tavolone claudicante sul quale vi ostinate a celebrare. E vi ho trattato dicendo "celebrare", perchè di celebrazione nelle vostre salette ce n'è ben poca. Ted.

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    3. Che pena Barone.
      Se voi non siete ne questo ne quell'altro mi spieghi cosa cavolo ci facevano i vs rappresentanti?
      Semplice siete vs malgrado inseriti in quel contesto, di conseguenza quando il Papa sottolinea TUTTE siete compresi anche voi.
      Il vs bellissimo comunicato stampa che mette sulla bocca del Papa affermazioni non verificabili e vorrei farti notare datate 3 settembre mentre tutto quello di cui si discute quì è riscontrabile e per giunta detto successivamente fatevene una ragione.
      Come al solito "scommettete" sulla "ignoranza" del 95% dei cnc che leggeranno quel comunicato.
      Contenti voi....

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    4. Fratello Barone, ma tu lo sai che nel diritto canonico non esiste la figura dell'"itinerario di formazione"?

      NON ESISTE.

      Qualsiasi aggregazione laicale deve PER FORZA rientrare nelle 2 figure giuridiche previste dalle norme.

      Invece che associazione (che sarebbe la figura giusta), i neocatecumenali sono riusciti a farsi passare come fondazione.

      VOI SIETE UNA FONDAZIONE.

      Questo perché vi siete strenuamente opposti ad essere Associazione come la maggioranza, maneggiando non poco le norme.

      La vostra FONDAZIONE, poi, porta avanti un itinerario...

      Gli itinerari non hanno bisogno di uno Statuto, le Fondazioni sì.
      E voi avete dovuto redigere uno Statuto, quindi rientrate nelle "comunità varie", come minimo.

      Bisognerebbe che da ora in poi veniste chiamati per quello che siete: FONDAZIONE AUTONOMA DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE o FONDAZIONE NEOCATECUMENALE.

      Finché ci si limita a dire solo "Cammino Neocatecumenale", si corre il forte rischio che persone poco informate come voi credano davvero che un ITINARARIO possa essere riconosciuto ed avere pure uno Statuto.

      Fattene una ragione, fratello Barone, voi siete una FONDAZIONE.

      Solo questo conta per le norme.

      Per questo vi annoverano tra i movimenti e le associazioni, anche per gli incontri come quest'ultimo col Papa.

      Se foste "un itinerario" (cosa impossibile perché non consentita dalle norme), vi lascerebbero fuori dal contesto delle aggregazioni laicali (un itinerario infatti non è un'aggregazione) e vi tratterebbero diversamente a parte.
      Ma non è mai stato così.

      Rettifichiamo quindi il discorso di Kiko apparso sul sito neocatecumenale:

      "la natura (giuridica) del Cammino Neocatecumenale non è di essere una Associazione o un Movimento, MA UNA FONDAZIONE che porta avanti una Iniziazione Cristiana".
      (questa Fondazione poteva portare avanti anche un'opera di carità, perché non qualifica tanto ciò che FA, ma ciò che È).

      Così è corretto, secondo il diritto canonico (che poi è quello che determina "cosa siete").

      Blog, non so se l'avete già fatto in passato, ma potreste casomai rifare un articolo in cui spiegate cos'è VERAMENTE il Cammino sul punto di diritto?

      Pare che questi come Barone non lo sappiano.

      Ma forse fa finta di non saperlo anche Kiko, viste le dichiarazioni pubbliche che rilascia per continuare ad intortare i neocatecumenali medi.

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  9. A luglio la Congregazione per il Clero ha condannato le terapie "di conversione" o "riparatorie", operate dall'associazione spagnola Verdad y Libertad, dichiarando l'associazione illegittima (associazione utilizzata dal vescovo Novell) e sotto la quale si raggruppano i gruppi che difendono terapie di conversione gay (Cammino Neocatecumenale evidentemente incluso).
    Si dice infatti che negli ultimi otto anni seminari, congregazioni, movimenti e parrocchie sono stati terreno fertile per reclutare persone disposte a “curare” la propria omosessualità, e che sarebbero arrivate a Verdad y Libertad attraverso il passaparola di compagni, direttori spirituali e psicologi in linea con l’intento dell’associazione (che non è assolutamente un ente ecclesiale, anche se si vuol far passare come tale).

    La Congregazione per il Clero ha addirittura invitato "chi si considera danneggiato [da Verdad y Libertad] a sporgere denuncia civile, in quanto, dal punto di vista canonico, noi non possiamo intervenire in ciò che fanno".
    Il Cammino Neocatecumenale è stato un organizzatore di questi corsi-terapia.
    Potrà essere denunciato anch'esso come raggruppamento sotto Verdad y Libertad?

    Come se non bastasse, la Spagna e la Catalogna si sono rivoltate contro Papa Francesco, che apertamente si rifiuta di andare in Spagna dicendo ""Non so se la Spagna è totalmente riconciliata con la propria storia, in particolare la storia del secolo scorso".

    Del Papa sono state dette pubblicamente accuse infamanti: "l'odio manifesto di questo Papa nei confronti della Spagna, ulteriore prova di un carattere indiscutibile di bassezza e indegnità"; "messaggio velenoso che 'Sua Santità' ha dato agli spagnoli", "Bergoglio, puoi andare all'inferno o in destinazioni anche peggiori", e via dicendo.

    Il tutto con tanta parte della Chiesa invischiata nella politica.

    Il contesto è ampio, ma guarda caso il Cammino Neocatecumenale ci è perfettamente impantanato.
    Come si suol dire: "Chi si somiglia si piglia".

    Sarà una mia impressione, ma forse cambiare i direttivi non basta.

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  10. Ed ecco oggi l'altra stangata al Cammino.

    https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2021/09/17/0579/01240.html

    "...saper ascoltare la gente, ascoltare i popoli a cui si annuncia: ascoltare la loro cultura, la loro storia; ascoltare non superficialmente, pensando già alle risposte preconfezionate che abbiamo nella valigetta, no!..."

    Chissà a chi si riferisce Papa Francesco, visto che sono le stesse parole dette ai neocatecumenali nel 2014.

    Frilù

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    1. @Frilu

      Se le stangste sono queste dormiamo sonni tranquillissimi.

      Barone Celestiale

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    2. Mannò, cosa ti viene da pensare! Sei proprio malfidato.
      Piuttosto, ne vogliamo dei poveri rappresentanti del cammino costretti a mescolarsi con i cristianucci della domenica e sentir dire cose che a loro non interessano minimamente. Che sufrimiento!

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    3. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera.

      Tra i 1500 miracoli attribuiti a Carmen , ce n'è uno, forse il più famoso : il 6 luglio 1998, a Pamplona, durante la famosa corsa dei tori per le strade, due di loro si stavano dirigendo verso un povero contadino di 85 anni, Juan Carlos de la Setas, rischiando di travolgerlo. Passava li per caso Carmen che puntò un dito ai tori, dicendo : fermatevi. I due tori si bloccarono all'istante, poi deviarono il cammino e andarono addosso a un cero Pablo Alonso de Echeverria, acerrimo nemico del Cammino, riducendolo in polpette. Ricoverato all'ospedale, il cappellano, don Aloisio Gutierrez, informò subito il vescovo di Estemadura, moms. Alfonsito Morellos, che scrisse subito alla Congregazione della Causa dei Santi in Vaticano. Questa riferì al Papa, che così commentò : "la segnorita Carmen es mas hermana, por favor, accelerate la causa de beatificasion, non fateme morir senza averlo fatto. La Congregazione si è impegnata a ottemperare nella fattispecie in cotal guisa.

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    4. Stringi qua e stringi là il Cammino è sotto assedio.
      Le risposte preconfezionate in valigetta, questo dice il Papa, ma chi più del cammino?

      Così sono. Hanno il loro kerigma nel borsello, NON ascoltano nessuno. E non solo tra gli appartenenti ad altri popoli e culture; ma non ascoltano neanche il vicino, il più prossimo, uguale a loro. Aspettano solo il momento di poter parlare e ti sparano ogni volta sempre e solo il solito pistolotto imparato a memoria. Rispetto zero.

      Questo della mancanza totale di rispetto è un tratto proprio del cammino da sempre ed è stato oggetto, a più riprese, di rimproveri da parte del Papa. Non solo del Papa attuale. Ma loro fanno orecchie da mercante.

      Pax

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    5. @Barone Celestiale h 20:15
      Non è la frase che ho messo in evidenza la stangata. Sappiamo benissimo che questo non vi turba. Ma con questa non potete fare orecchie da mercante.
      "...Per questo ho istituito il ministero di catechista. Stanno preparando il rituale per la “creazione” – tra virgolette – dei catechisti."
      Dovrete finalmente prepararvi e studiare con i corsi della diocesi e non improvvisarsi catechisti.

      Frilù

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    6. Caro baro ... ne neanche tu stai dormendo sonni tranquilli perché fra poco nessuno vi darà più un centesimo, NO SOLDI NO PARTY.
      Addio agape al King David Hotel,
      addio alle Suite lussuose ... cioè ADDIO SOGNI DI GLORIA caro barone dei miei stivali.

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    7. @BArone
      ci credo. Nel cammino la "stangata" è la morte civile e l'inferno in terra. Ma noi siamo cattolici, BArone, voi no. Questa è la differenza

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  11. Da questi interventi appare chiaro che volete la soppressione del Cammino Neocatecumenale, ormai è palese. Bene , accettiamo la sfida. Cosa scommettete che il Cammino sopravviverà? Noi, due rate di decima, e voi?

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    1. due rate di altre persone, oppure le metti, REALMENTE, tu.
      No!... sai perché? Vi conosciamo in quanto vi abbiamo frequentato, detto francamente e senza mezzi termini, sappiamo che avete problemi verso le tasche degli altri, non le proprie, in quanto siete abituati a fare i conti sulle spalle del prossimo e non sulle proprie.

      CDD.

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    2. Noi vogliamo che il cammino diventi ciò che dice di essere ovvero CATTOLICO. Cosa che voi non volete essere, altrimenti non si spiegherebbe il vostro ODIO profondo per tutto ciò che nella Chiesa esula da voi.

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  12. Sotto la giurisdizione del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita sta il notorio e preclaro Cammino Neocatecumenale.
    Nonostante sia il più blasonato di tutti i movimenti(ci perdonino per il "movimenti") mai nati nella Chiesa; nonostante non sia mai stata nè mai sarà un'associazione; nonostante la sua singolare e "unica" origine si perda nella notte dei tempi, su su fino a prima della fondazione del mondo... assolutamente non replicabile, non sovrapponibile a nessun altra.
    Sotto la giurisdizione del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita il Cammino Neocatecumenale STA. Punto.

    C'era una volta il Pontificio Consiglio Pro Laicis, che ha cessato di esistere, definitivamente soppresso il 1 settembre 2016. Ricordato per il gran bene che ha fatto al Cammino.
    E' stato soppresso, ha cessato definitivamente le sue funzioni, e questo per dare compimento e per onorare la conosciutissima profezia di Carmen, più volte ripetuta nel tempo, secondo la quale avrebbe avuto un "futuro immenso". E questo proprio per il gran bene fatto al Cammino negli anni della sua attività (bisogna dire per tutte le loro beghe e traffici e ricatti)... e invece è defunto. Morto e sepolto. E chi ne era ai vertici, amiconi del Cammino, sono stati altrove destinati tutti.
    Ma amici erano e amici sono rimasti. Li trovate ancor oggi, sui palchi kikiani di cardinali e vescovi adornati, che fanno da corona a Kiko, sempre e dovunque presenti. Li trovate, di tempo in tempo, ospitati alla Domus per la villeggiatura e meritato riposo - aggratis ovviamente (per loro, per Kiko, ma non per i polli camminanti paganti decima e munifici nelle collette al sacco nero) - e sempre tra i partecipanti dei raduni per il clero (l'alto clero) organizzati da Kiko stesso periodicamente.

    Di cosa parliamo? Queste le tattiche del cammino. Questo il suo modus operandi di cui Carmen era madre e maestra con le sue regaline e affini, ma che Kiko stesso ha perseguito complice consenziente.
    E dove non potevano le regaline o le loro circuizioni o le promesse di perorare candidature ad incarichi prestigiosi su cui avevano potere (incredibile ma vero) di esercitare una loro influenza, provavano con i ricatti, la violenza del linguaggio, le calunnie, le insidie di ogni tipo, gli sgambetti. Le hanno provate tutte. E quelli che non si piegavano facilmente, dopo gli incontri ravvicinati con Kiko e Carmen, soprattutto Carmen, uscivano anche collassati, presi da malore sul campo (sono testimone).
    Vedremo ora come va a finire. Passati i bei tempi di una volta. Regnante Papa Francesco.
    Noi speriamo, anche se non si comprende perchè il Papa non pronunzi mai la parolina magica:
    Io qui sto parlando anche al Cammino Neocatecumenale.
    Basterebbe tanto poco. Questi fanno i sordi. E' ora di aprir loro l'orecchio una buona volta.
    Amano solo predicare agli altri e loro mai ascoltano!

    Pax

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  13. Sempre nel discorso del Papa ai partecipanti all'incontro sulla Catechesi per la Nuova Evangelizzazione di ieri 17 settembre segnalatoci da Frilù:
    "Ho usato la parola “preconfezionato” per il linguaggio, ma ho paura dei catechisti con il cuore, l’atteggiamento e la faccia “preconfezionati”. No. O il catechista è libero o non è catechista. Il catechista si lascia colpire dalla realtà che trova e trasmette il Vangelo con una creatività grande, o non è catechista. Pensate bene su questo."
    Catechisti liberi, creativi, catechisti non preconfezionati...il pensiero corre ai catechisti neocatecumenali, dei cloni ambulanti di Kiko Argüello, e al loro direttorio che gli dà la pappa in bocca, parola per parola. Penso alle riunioni post catechesi in cui il capo equipe fa il pelo e il contropelo a chi non è stato perfettamente aderente alle parole del sacro testo; ai presbiteri muti mentre altri procedono alla preconfezionata distruzione della dottrina cattolica.
    E mi chiedo come può una persona intelligente non riconoscere il Cammino neocatecumenale come uno dei maggiori destinatari delle correzioni papali.
    Ma se mai hanno fatto una riflessione, neppure quando il Pontefice ha tirato loro le orecchie in modo assolutamente 'papale', le speranze che si riscuotano ora è flebile.
    Succederà che accederanno al Ministero di catechisti uomini e donne non solo con il linguaggio preconfezionato, ma anche con la faccia, gli atteggiamenti, il cuore standardizzato al modello del Cammino. E, dopo aver acquisito il mandato a fare ciò che non sanno fare, utilizzeranno il ministero per rafforzare la propria autorità di novelli Mosè del Cammino.


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  14. Peccato che avete omesso la parte più importante: ciò che il Papa ha detto a Kiko la settimana scorda....
    Ha ha ha haaaaaa

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    1. E che gli ha detto, "approvatiiii" o avete un motto di riserva, visti i tempi?

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  15. Con tutte le critiche che si possono fare a papa Francesco, nel caso di questa "stangata ai movimenti" occorre ammettere che ha centrato bene il problema (specialmente per il Cammino, ma non solo per il Cammino); vogliamo sperare che si sia premunito anche contro le ovvie scappatoie che i capi dei movimenti tenteranno di mettere in atto.

    Quando si trattava di trarne beneficio, il Cammino si accodava alla lista dei movimenti ecclesiali; quando invece il Papa muove qualche critica, è tutto un "non ci riguarda, il Cammino è altro" (infatti occorre essere molto ipocriti per essere veri neocatecumenali).

    Il Cammino Neocatecumenale è praticamente una gita turistica. "Itineranza", "convivenze", "missioni", "seminari", "equipe", è tutto un mangia-mangia viaggia-viaggia, a spese dei fratelli delle comunità (che pure fanno le "convivenze" in albergo e lontani da casa...).

    Questi "redentori" neocatecumenali hanno sempre parlato come se fossero i capi di "una Chiesa a parte" - noi diremmo "una chiesa nella Chiesa" -, una realtà intoccabile perfino dal Papa.

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  16. Incredibilimente il sito ufficiale del cammino ha rilasciato una dichiarazione:

    https://neocatechumenaleiter.org/it/comunicato-stampa-del-cammino-neocatecumenale/

    Leggetevela bene: Per chi è stata scritta questa nota? Per noi? MA tanto siamo 4 gatti e non ci legge nessuno, giusto? Oppure è stata scritta perchè EVIDENTEMENTE nei piani alti del cammino ci sono spinte a mettere in pensione Kiko? Per il resto solita arrampicata sugli specchi.
    Ma se devono fare un comunicato stampa sul sito ufficiale mi sa che i malumori ci sono...e pure tanti

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    1. assolutamente no, sempre tranquilli e rilassati, e consci di essere assolutamente nel giusto

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  17. "Anche nell’incontro con il Dicastero il Papa, ieri, ha sottolineato: “Noi dobbiamo capire che l’evangelizzazione è un mandato che viene dal Battesimo …chi ha il Battesimo ha il compito di evangelizzare”.

    In tale occasione il Papa aveva riconosciuto che la natura del Cammino Neocatecumenale non è di essere una Associazione o un Movimento, ma una Iniziazione Cristiana, che porta alla riscoperta del Battesimo e della vita divina in noi."

    A cosa si riferisce l'ultima frase? Al discorso alla base di questo articolo? Ma non mi risulta che il PApa dica queste cose, anzi si disquisce sul fatto che tanto il cammino non è citato e QUINDI...
    Si riferisce a qualche colloquio segretissimo?

    Oppure semplicemente è una colossale arrampicata sugli specchi. Per la serie: "si, è vero, dipendiamo dal Dicastero, eravamo lì MA SICCOME NON CI CITA allora noi siamo diversi."
    E lo dite con tanto di comunicato stampa sul sito ufficiale? Siete messi male...sul serio.

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    1. Credo tu abbia colto il punto, Ale. Lo smisurato orgoglio neocatecumeno d'essere diversi, non li fa neppure ammettere che il Papa, attraverso il Dicastero Pontificio, può decidere di mettere a riposo il fondatore e leader Kiko, e che lo può fare in forza di quello Statuto con cui si sono incaprettati quasi vent'anni fa.
      Per questo si vantano della riconferma di Kiko nell'udienza privata del 3 settembre e non fanno riferimento al Decreto che li mette alla stregua dei movimenti laicali. E concludono richiamando il loro diritto ad evangelizzare in forza del battesimo, senza specificare che il battesimo a cui fanno riferimento non è quello cattolico ma quello riscoperto da Kiko.

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    2. Inoltre, si raffirza il dubbio che ci siano frange neocatecumenali che si sono messi in attività per conto proprio, e a cui viene mandato il messaggio trasversale che Kiko e il suo badantato sono sempre in sella.

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    3. ma soprattutto prendiamo atto che il cammino è ancora in fase "fondazionale"
      e di consebguenza sotto stretta osservazione e ancora che le "famigerate" approvazioni non sono da condiderarsi a titolo definitivo.
      Cioè in parole povere ci stanno dicendo, vantandosi del loro statuto definitivo, che inveve sono ad exprimentum.
      E la chicca finale è che pemsano che il problema sia la posizione di Kiko, in questo modo rafforzano e certificano quello che si dice da molto tempo e cioè che il cnc si è cristallizzato in Kiko.
      ne vedremo delle belle, ma sopratutto vi prego, lasciate Kiko al suo posto, il resto lo farà da solo

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    4. I neocatecumenali hanno sempre avuto la specialità di "rivelare" ciò che accade in udienza privata, guarda caso sempre secondo un loro personalissimo vantaggio e senza che ce ne sia un riscontro ufficiale.
      Sono parole loro e, tra tutte, sempre e solo quelle poche che non li contrariano.

      Vista la riservatezza di questi incontri privati, io personalmente non mi fido nemmeno un po' che quello che poi divulgano sia totalmente veritiero.
      Sono parole loro, per quel che mi consta, non parole sentite o lette direttamente dal Papa.

      Quanto al fondatore di movimento ancora in stato fondazionale, cioè l'ottantaduenne sig. Kiko Argüello, pure io mi immaginavo la non rimozione. A breve farà da solo il corso naturale della vita. Più facile e comodo aspettare.

      Quanto invece alla natura del Cammino come Iniziazione cristiana e non Associazione o Movimento, non ci giurerei proprio che il Papa si sia sbilanciato così tanto da dichiararlo "inter nos" soltanto davanti al trio e MAI ufficialmente davanti a tutti.
      Del resto, proprio nel discorso ufficiale del 16 settembre si è riferito ai presenti come "membri di associazioni di fedeli, di movimenti ecclesiali internazionali e di altre comunità" ed il Cammino Neocatecumenale stava lì con tutti a pari titolo. Non è stato considerato in nulla diverso né destinatario di un trattamento a parte.

      Non credo nemmeno che il Papa "abbia rinnovato la sua fiducia a Kiko" né che "si sia pure rallegrato per gli inizi del processo di canonizzazione di Carmen Hernández", il tutto sempre privatamente e non ufficialmente, perché so come sono abili i neocatecumenali a giocare con le parole partendo frasi insignificanti a cui poi attribuiscono valore tramite artifizi ricostruttivi.

      Solo se sentirò il Papa in persona pronunciare direttamente quelle affermazioni, potrò credere.
      Fintanto che si tratta di esternazioni di estrazione puramente neocatecumenale, non crederò.

      Secondo me giocano col fuoco, mettendo in bocca al Papa concetti che probabilmente non ha espresso o ha espresso per pura circostanza, confidando che Francesco non si disturbi di certo a correggere con comunicati ufficiali ciò che diverge o non esiste.

      Figuriamoci se il Papa si abbassa ad emettere un comunicato ufficiale in cui dice: "ho confermato Argüello come fondatore ancora vivente di realtà ancora in processo di formazione (cioè che non ha acquisito stabilità né organica né giuridica), ma non mi sono espresso sulla natura del Cammino come Iniziazione ed ho solo utilizzato frasi di circostanza sulla canonizzazione di Carmen".
      Non accadrà mai, né potrebbe accadere.
      Per Francesco, Argüello e Cammino Neocatecumenale sono solo uno degli oltre cento movimenti da gestire, in un contesto in cui la Chiesa ha da occuparsi di situazioni contingenti molto complicate su ogni fronte.
      Sono un corpuscolo nella compagine ecclesiale.

      Solo il Papa sa cosa ha detto in quell'incontro privato e, se diverge da quanto divulgato dal Cammino, ne trarrà le debite conseguenze.
      Sempre ammesso e concesso che lo venga a sapere, dato che non credo si informi capillarmente su ciò che dichiara ogni singola realtà ecclesiale.

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    5. Il comunicato nel sito del Cammino non riporta esattamente il concetto espresso dal Papa.

      Il Papa ha detto:

      "negli ISTITUTI IN FORMAZIONE... gli istituiti che hanno vivo il fondatore, e per questo si parla del fondatore a vita nel Decreto – che sono in FASE FONDAZIONALE, questa VERIFICA del carisma è più continua. Perciò, nel documento, si parla di una CERTA STABILITÀ dei superiori durante QUESTA FASE."

      Il sito del Cammino invece riporta, accomodando e tagliando:

      "Quando un CARISMA o una realtà ecclesiale è in stato fondazionale “il fondatore non va cambiato, continua, avanti… per questo si parla di fondatore a vita nel Decreto”.

      Il Papa, invece, non ha parlato di "carisma in stato fondazionale", quando pronunciava le frasi sui fondatori.

      Il Papa ha parlato di ISTITUTI in stato fondazionale, non di CARISMI in stato fondazionale. Nel caso di Istituti in stato fondazionale, i carismi sono sottoposti a "continua verifica".

      La differenza è sensibile, perché il comunicato del Cammino inizia proprio con la parolina "carisma", tanto cara ai neocatecumenali, come a voler significare che "per un carisma in stato fondazionale il fondatore non va cambiato".

      Invece il Papa ha detto altro: ha detto che per gli ISTITUTI in formazione "la VERIFICA del carisma è più continua".
      Carisma DA VERIFICARE continuamente per gli ISTITUTI in formazione.

      Il Cammino è quindi un ISTITUTO in via di formazione, il cui CARISMA ha una verifica più continua.
      Non, come riporta il sito neocatecumenale, "Un CARISMA (o una realtà ecclesiale) in stato fondazionale".

      La REALTÀ ECCLESIALE è "in stato fondazionale".
      Il CARISMA è "in continua verifica".

      Anche la parte finale del discorso riportato non è conforme al discorso del Papa, grazie ad un taglio abilmente operato.

      Scrivono i neocatecumenali:

      "il fondatore non va cambiato, continua, avanti… per questo si parla di fondatore a vita nel Decreto"

      Il Papa, se si leggono poche righe più sotto nel suo discorso, parla di "fondatore a vita nel Decreto" perché il fondatore è ancora vivente, non per altro.
      Il che è chiaro, del resto: se c'è un fondatore, sarà sempre lui il fondatore sinché vive, non diventerà altro mentre è in vita. Se è vivente, rimarrà comunque fondatore per tutta la sua vita, non potrà diventare fondatore qualcun altro.
      Gennarini, per esempio, non potrà mai diventare fondatore, perché il fondatore è l'Argüello per tutta la durata della sua vita e lo rimarrà per sempre anche dopo.

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    6. Le stesse parole riporta il solito Cernunzio su Vatican News.

      "Neocatecumenali: un incoraggiamento al carisma
      "Dopo aver seguito i lavori dell’incontro di ieri via Zoom, mi sono rallegrato delle parole del Santo Padre che ha confermato davanti a tutta la Chiesa quello che mi aveva già detto in privato due settimane fa: che quando un carisma o una realtà ecclesiale è in stato fondazionale 'il fondatore non va cambiato' ma continua a vita", dice infine Kiko Argüello, iniziatore del Cammino Neocatecumenale, ricordando l'udienza privata nel Palazzo Apostolico del 3 settembre insieme alla équipe internazionale di questa realtà ecclesiale diffusa e radicata in centinaia di Paesi del mondo: oltre a Kiko, padre Mario Pezzi e Maria Ascensión Romero.
      "Il Santo Padre ci ha ricordato in quella occasione le parole di Carmen (Hernández, ndr): il Cammino Neocatecumenale non è un Movimento, perché è stato riconosciuto dalla Chiesa come una iniziazione cristiana, a servizio dei vescovi, con i catechisti che hanno un ruolo simile a quello dei padrini che accompagnano e sorvegliano la crescita della fede dei candidati". "Anche nell’incontro con il Dicastero di ieri, Papa Francesco ha sottolineato: 'Noi dobbiamo capire che l’evangelizzazione è un mandato che viene dal Battesimo…chi ha il Battesimo ha il compito di evangelizzare'. È quello che il Cammino prova a fare da oltre cinquant'anni. Le parole del Santo Padre incoraggiano quindi il nostro carisma e la nostra missione".

      Da confrontare con tutte le altre interviste, tutti si mettono in discussione tranne loro.

      Frilù


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    7. Ecco il link per leggere tutto l'articolo.

      https://www.vaticannews.va/it/chiesa/news/2021-09/papa-francesco-movumenti-associazioni-ecclesali.html

      Frilù

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    8. Che figura di m..., povero Kiko!

      Tutti hanno parlato dei Movimenti in generale, delle decisioni di Papa Francesco, delle parole di Papa Francesco per le realtà ecclesiali.

      L'unico che ha parlato di sé stesso, la SUA udienza, il SUO essere fondatore, le parole di Carmen (e non del Papa), il non essere movimento (una vera fissazione funzionale), l'incoraggiamento al LORO carisma (e non anche a quello di tutti gli altri movimenti presenti).

      In soldoni, Kiketto ha parlato della SUA udienza col Papa a modo suo e NON del contenuto dell'incontro con le realtà ecclesiali.
      Infatti l'udienza era privata e non se ne conosce ufficialmente il contenuto (il che abilita a millantare), mentre l'incontro coi Movimenti è noto (quindi meglio non commentarlo).

      Che pena!

      Poveraccio, non accenna a convertirsi, ed il suo tempo stringe.

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    9. si che pena, e nessuno venga qui a dire che non sono autoreferenziali..
      stesso approccio della volta che li hanno invitati per parlare della figura di GPII..ma con tutti gli incontri che hanno avuto con lui non hanno saputo dire niente inerente alla sua figura...ma soltanto elogiarlo per il bene fatto al cnc..l'incontro non era per incensare il cnc..anche li una pena immensa con Gennarini che parlava al posto di Kiko ( sbagliando pure il nome del Papa di cui si parlava ) ma sembre contemplando il proprio ombelico

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  18. @blog, mi sa che se non chiudete voi questo blog, ci penserà il Papa stesso.
    Fallacio Asino Vinicio

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    1. Sì, certo. Com'è universalmente noto, il Papa non ha tempo per un miliardo di cattolici, ma ha premura di "chiudere un blog" (avrà la password di amministratore? non ricordo di avergliela mai inviata, sarà mica un Papa-hacker?).

      C'è solo un piccolo problema: anche chiudendo questo blog, le eresie del Cammino restano eresie, Kiko e Carmen restano «i nuovi falsi profeti», i danni e le malvagità fatti dal Cammino restano tali davanti a Dio e davanti alla Chiesa.


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    2. @fallacio
      Potrebbe fare una cosa più semplice. Potrebbe dire A TUTTI I CATTOLICI di fare il cammino neocatecumenale. Potrebbe a dire a tutti coloro che vogliono diventare sacerdoti che devono PER FORZA fare il cammino. A Guam Apuron ha fatto questo. PEccato che era un pedofilo conclamato e per questo punito.

      Ok, a parte gli scherzi (poi neppure tanto scherzi), ma tu stesso non hai detto che ci scrivono 4 gatti? Che il Papa se ne frega di quello che scriviamo? E perchè ci dovrebbe chiudere? Per farvi contenti?
      Amico mio..ribadisco..siete messi male. Molto male

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    3. Ti sbagli Vinicio, le chiavi di Pietro non vanno bene nel blog, non sono mica un paspartu.

      Ferramenta FungKu (è per questo che lo so)

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  19. A proposito di chiusura...
    Se è vero come è vero che qualsiasi cosa si scriva qui non ha effetto sulle decisioni in Vaticano viceversa un comunicato stampa ufficiale nel sito del cnc dove si millantano determinate affermazioni potrrbbe invece suscitare altrettanta smentita ufficiale.
    Qui non si tratta più dei raccontini in privato sui vescovi di santo domingo o simili...vi siete presi un bel rischio reagendo di pancia con i caratteri in grassetto...vedremo come andrà a finire

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    1. ma soprattutto se le tante lodi vi sono state "conferite" il 3 settembre perché aspettare fino ad oggi a renderle pubbliche? fino ad oggi mai avete fatto comunicati stampa dopo le udienze private...
      ...a pensar male si fa peccato..ma spesso ci si azzecca...lo diceeva uno che la sapeva lunga

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    2. Hanno rimosso anche il grassetto. Mi sa che leggono davvero.

      Tomista EX nc

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    3. la prossima volta mi taccio...
      che pessimi...mi sembra la stessa storia della volta del Covid..
      complimenti Barone Fav & Co

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  20. Gli antichi greci parlavano della hybris. Era quell'atto delittuoso che si compiva non per l'utile che se ne poteva ottenere ,ma per 'orgoglio di sé che l'autore dell'atto traeva dalla malvagità dell'atto stesso, mostrando la sua superiore forza sulla vittima.

    Di questi atti i caporioni del cammino ne hanno fatti tanti. E questo dall'alto della loro presunta superiorità. A me un comunicato del genere sembra proprio questo. Una minaccia nei confronti dei sottoposti. E questo mettendo in bocca al Papa parole proprie.
    Prima o poi tutti i nodi vengono al pettine...

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  21. Per i disattenti che non leggono perché non sanno nè vogliono farlo. Nel Decreto dell'11 giugno, commentato ampliamente in vari articoli di questo blog, era chiaro che i fondatori avrebbero potuto essere esentati dalla regola della durata massima degli incarichi.
    Altrettanti chiaro era, e lo abbiamo esposto fin dal principio, che la decisione in proposito sarebbe stata in capo al Dicastero e, in ultima analisi, al Pontefice.
    Ciò che abbiamo colto con favore era la petizione di principio del Decreto in base alla quale non possono esistere nei movimenti, associazioni e nuove comunità di cui il CN fa parte, dei capi inamovibili e degli incarichi a vita.
    Inoltre, se anche Kiko Argüello è stato confermato, rimane comunque il dubbio della permanenza di don Pezzi (che non ci risulta essere fondatore) e della segretaria Romero.
    Fossero stati confermati anche tutti e tre, rimane il principio per il quale in qualsiasi momento il Dicastero li può esonerare e chiederne la sostituzione.
    Allo stesso modo sono decadute tutte le cariche a vita del CN.
    Insomma, si sta verificando quanto previsto da tempo: attraverso la redazione e approvazione dello Statuto, il Cammino neocatecumenale non è più un giocattolo in mano ai suoi ideatori, ma appartiene alla Chiesa, la quale, con i suoi lunghi tempi, lo potrà a poco a poco disciplinare e cattolicizzare; se non fosse possibile, lo potrà commissariare e chiudere.
    Il comunicato stampa è l'ultimo penoso tentativo di trasformare la perdita di sovranità di Kiko sulla propria creatura in una vittoria.
    E ormai siamo consci che, parlando di Kiko, intendiamo un gruppo dirigente che si cela dietro l'anziano leader, e che attualmente forse non è l'unico ad aspirare al controllo del CN e delle sue risorse.

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  22. Dai vari interventi e su cosa scrivono in giro, si intuisce un aspetto: se la stanno passando male, e non dormono la notte per il blog. Il blog è come un faro che illumina tutte le malefatte di queste persone. Cercano con ogni mezzo di farlo chiudere, infatti le hanno provate tutte, ma a fantasie. Siccome il blog è sulla rete, diciamo non è afferrabile come un oggetto, ecco che usano ogni malizia e cattiveria di pensiero. Non si fanno scrupoli di farsi salire quei pensieri in mente, ma si immergono nel peccato di presunzione e superbia e giudizio cattivo e, ovviamente, di menzogna. Ora, è evidente una cosa che si manifesta. Cioè, se costoro non hanno timore di operare in questo modo, ci dovremmo chiedere tutti: quali e quanti danni spirituali possono aver fatto e continuare a fare queste persone?
    Se fanno così al legno verde, cosa potranno mai fare al legno secco?

    Tenete presente un fatto. È vero che la colpa dei figli non è quella dei padri, ma se i padri sono i mandanti, cioè la pensano come i figli, in quanto loro stessi li hanno educati a quel modo, ecco che c'è una distribuzione della colpa di generazione in generazione. Cioè nel contesto vorrei dirvi che: questi che scrivono sono i degni rappresentanti di coloro che li hanno educati a quel modo.

    CDD

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    1. Per chiarezza e nel merito.
      FAV e Barone, ma potremmo scrivere di altri che hanno scritto su questo blog, sono i degni figli dei loro catechisti. E per cui, se leggiamo questi, indirettamente leggiamo chi gli sta dietro. Ovviamente non tutti, speriamo, non sono d'accordo con FAV e Barone, ma una buona parte si.
      Perché dico questo?
      Perché li ho conosciuti personalmente, e per cui conosco chi ho davanti.
      Ipocriti, bugiardi, approfittatori....
      Non aggiungo altro per non ripetermi.
      L'elenco è consultabile nelle pagine precedenti. Basta leggere i commenti.

      CDD

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  23. Chiunque conosca il Cammino, non può nutrire dubbi che il discorso del papa si riferisca proprio al movimento neocatecumenale (o a un gruppo molto simile o identico ad esso). L'immagine del catechista con la valigetta mi ha fatto sorridere e mi ha riportato ai miei primi anni di Cammino, quando mi veniva chiesto di partecipare alle convivenze regionali di inizio corso, pur non ricoprendo io alcun ruolo. Ebbene a queste faticose e dispendiose convivenze partecipava sempre un catechista con la valigetta, un tizio che portava sempre con sé una valigetta tipo 24 ore, dalla quale non si separava mai. Ogni tanto la apriva con aria importante e indaffarata e tirava fuori qualcosa, dei fogli, dei canti, qualche gadget kikiano. Il suo vanto principale era quello di essere stato catechizzato da Kiko in persona e per questo era chiaro che si sentiva un catecumeno di categoria superiore, ma era un tipo piuttosto ridicolo, sembrava una macchietta, ma era un perfetto kiklone.

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  24. Ma sul serio? Ma che banda di cialtroni

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  25. Sì, assolutamente. Era il classico tipo neocat. che tutti noi abbiamo ben presente, con aria di superiorità guardava tutti dall'alto in basso, antipatico come pochi. Ma era talmente preso nel suo ruolo da risultare ridicolo... e suscitare ilarità. Chissà se è ancora vivo, non era proprio un giovincello...

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    1. Porto, il tizio della valigetta mi ricorda la scena della 24 ore del film Pulp Fiction! Sono seriamente grotteschi.

      un link a caso di tanti che ce ne sono sull'argomento https://www.lascimmiapensa.com/2020/05/12/pulp-fiction-valigetta-cosa-ce/

      FungKu. Se potete leggere questo commento, vuol dire che ho passato la censura. Fiuf.

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  26. I neocatecumenali sono così superbi che non riconosceranno mai che le indicazioni sui movimenti di Papa Francesco sono rivolte anche a loro …ma questo richiede umiltà la santa umiltà e loro non sanno neanche di cosa si parla . Sapranno sempre trovare le parole è il modo per scivolare via dalle indicazioni del papà , li conosco troppo bene , purtroppo ! Sono talmente pieni di sè e boriosi c’è non ammetteranno mai di aver bisogno di essere corretti dal papà …dopo tutto si sentono la vera novità e la vera chiesa come possono accettare correzioni , casomai sono gli altri che devono essere corretti mica loro . Cerchiamo di non scherzare . Grazie

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  27. Ricordiamo ai gentili lettori alcuni punti fondamentali.

    1) Questo blog non è uno "scontro di opinioni".
    Questo blog, pur contenendo anche opinioni personali e testimonianze dei singoli, presenta anzitutto fatti documentati, rinvii a Magistero e documenti vaticani, eccetera; non è una disputa "l'opinione tua contro l'opinione mia", ma è una riflessione a partire dai fatti (che non sono smentibili dalle parole, proprio perché sono fatti), ai quali potremmo anche aggiungere nostre opinioni, ma le opinioni (nostre e loro) non cambiano i fatti, e possono anche essere aggiunte testimonianze (e se ti rifiuti di credere alle nostre testimonianze ci stai di fatto chiamando bugiardi, autorizzando così noialtri a considerare bugiardo te e i par tuoi).

    2) Nella mentalità neocatecumenale, come ripetutamente notato da chiunque abbia avuto a che fare con loro lungo i decenni, sono convinti che la menzogna e l'inganno siano strumenti santi se usati per difendere il prestigio (e i soldi) del Cammino.
    Questo è gravissimo - e può bastare da solo a chiamarli "setta" - perché non può sussistere dialogo quando una parte dei "dialoganti" è convinta che mentire e ingannare sia lecito e addirittura onorevole.
    Noialtri cattolici, invece, chiamiamo "menzogna" la menzogna e "inganno" l'inganno, e li consideriamo azioni malvage anche se compiuti per difendere la Chiesa e la fede, perché Nostro Signore è Via, Verità e Vita, e non ha bisogno certo della menzogna e dell'inganno.

    3) Le rogne del Cammino non dipendono da ciò che diciamo su questo blog.
    Se anche questo blog sparisse da un giorno all'altro, le eresie neocatecumenali resterebbero eresie, gli strafalcioni liturgici neocatecumenali resterebbero strafalcioni che offendono Dio, offendono la Chiesa, offendono il buon senso di ogni cristiano, e le malvagità compiute da esponenti del Cammino o in nome del Cammino, restano malvagità davanti a Dio, davanti alla Chiesa, davanti ad ogni persona che non ne sia direttamente complice. Nostro Signore ha visto benissimo la sofferenza di tanti neocatecumenali ed "ex neocatecumenali", e nel giorno del giudizio i malvagi kikolatri che hanno compiuto ingiustizie non potranno difendersi dicendo "ma Signore, avevamo lo Statuto! Signore, ma come ti permetti? Tu giudichi!"

    4) I kikos non ammettono mai - nemmeno in via ipotetica - che il Cammino contiene errori, o che gli autonominati "iniziatori" hanno predicato errori, che la gerarchia neocatecumenale ("l'ubbidienza al catechista è tutto!" e Kiko: "io sono il Vostro Catechista!") ha commesso madornali errori devastando la vita di tantissime persone.
    Ed anche quando fingessero di ammettere genericamente qualcosa, i kikolatri si guardano bene dal precisare cosa, perché non vogliono chiamare "malvagità" la malvagità, non vogliono chiamare "eresia" l'eresia, insistono a chiamare "liturgia" le loro carnevalate. Gli appartenenti alla setta neocatecumenale non possono fare a meno dell'ipocrisia, del fare i finti tonti, del buttarla in caciara, del difendersi da accuse che nessuno aveva posto, dell'escogitare ogni trucco possibile e immaginabile pur di mantenere il Cammino così com'è. Lo sanno benissimo che se "passa" l'idea che il Cammino può contenere errori, o che i cosiddetti "catechisti" (e massimamente i due autoproclamati "iniziatori" spagnoli) possono aver sbagliato in qualcosa, verrebbe messo drammaticamente in discussione tutto il castelletto di fiabe kikiste-carmeniste. Scoprirebbero in modo veloce, drammatico, doloroso, ciò che già sanno ma che non vogliono ammettere, cioè che il Cammino è fondamentalmente sbagliato, e che hanno investito le migliori risorse della loro vita (e i loro migliori affetti) sull'altare idolatrico kikiano-carmeniano.

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