giovedì 21 ottobre 2021

Scandalo!

(Ep. Galati  5:22-23) Il frutto dello  Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo.


Neanche la vecchiaia oramai soggiunta e avanzata è riuscita a disanimare la convulsa ricerca di approvazione e predominanza di Kiko. 

Sfogliando i fogli gravosi del corrente mamotreto mi sono imbattuta in molteplici argomenti ambigui e disagevoli, ma uno su tutti si è letteralmente schiantato nel mio animo richiamando come un potente e autoritario squillo di tromba il seguente brano biblico: 

"Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare."

 

Ecco come pensano ai piccoli:
saletta neocat realizzata in Lego

Dal mamotreto della convivenza di Inizio Corso 2021/2022: 

«il  problema, come sanno bene gli psicologi e gli psichiatri, è che molta gente si disprezza immensamente a causa dei peccati che ha fatto, o perché è stato maltrattato, o perché ha toccato una bambina, o ha rubato, mille cose. E’ gente che ha l’intimo distrutto, diventa mostruoso, pieno di tenebre e di oscurità, si autodisprezza e questo disprezzo lo porta al masochismo, all’autodistruzione: per questo la droga o l’alcoolismo sono modi di autodistruggersi, o il disprezzo di sé che fa violenti verso se stessi. [...]

Chi può guarire questa persona dentro? Chi può fare del suo essere una persona, lui che è distrutto dalla storia, dai peccati altrui verso di lui? Ecco, lo Spirito Santo scendendo su di lui gli garantisce, gli dà la certezza interiore, profonda che Dio c’è, che lo ama, che Dio è Padre!»

 

Dopo più di cinquant'anni di vita il movimento neocat. non ha ancora acquisito la capacità di infondere pace e sentimenti propositivi.

La disonestà insita nelle considerazioni di Kiko è sottile e occultata da una sorta di fittizia cattolicità che ha l'incarico di rendere plausibili anche i concetti maggiormente eterodossi. 

Argüello sembra un sociologo (egli è fornito di un numero cospicuo di travestimenti d'eccellenza neocat dai più sacri a quelli terreni provvisti di licenza per studiare l'animo e la psiche umana. Peccato che egli non possegga assolutamente simili missioni e titoli) alle prese con soggetti da studiare ed esaminare. Ma risulta chiaro che è invece lui stesso ad avere necessità d'essere analizzato a causa delle sue preoccupanti convinzioni che riflette sugli altri - e sappiamo che in effetti uno psichiatra lo esaminò  -. Infonde turbamento. La sua inaffidabile impresa è totalmente protesa a porre in evidenza il peccato, sino a mutarlo in un idolo da trasmettere ai seguaci. Il suo idolo consegnato ad altri!  

È questa la vera consegna d'ogni passaggio: il peccato ineluttabile! Il dio di Kiko dinanzi al quale i suoi affiliati sono invitati a prostrarsi, denominato per l'occasione con termini cattolici per mascherarne la reale natura avversa (un esempio non casuale: «Vi verrà consegnato il padre nostro (intenzionalmente minuto)» Attenzione! Riflettete: a quale "padre" si riferiscono i catechisti? Perché durante la suddetta Tappa il fedele proclama la sua appartenenza al maligno? Porsi dei quesiti è essenziale.)

“Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli
che credono in me…”

Egli avalla la lussuria e la pedofilia negando il sommo bene della conversione del cuore. 

Kiko chiacchiera abbondantemente di guarigione e Paraclito, saltando a piè pari, come se si trovasse di fronte ad una pozzanghera da scansare, il bisogno di accostarsi al sacramento della Confessione. 

Kiko non invita mai a fuggire il peccato, a evitarlo, a pentirsi e a risorgere da esso, per vivere con gioia ogni momento, da VERI figli di Dio, cercando “le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio” (Col 3,1).

Kiko infatti annuncia (mamotreto di I.C. pag.9):

«Chi può guarire [...]? Lo Spirito Santo scendendo su di lui [...]» ma non prima di aver sottolineato questa idea: «Chi ti ha fatto credere che quello che dice Kiko è vero? Che cosa ti può far credere veramente che quello che dice questo catechista è vero, che questa è la verità? Che cosa, la ragione? No, dice S. Paolo: "Lo Spirito Santo dà testimonianza al nostro spirito (strumentalizzazione delle Sacre Scritture)". S. Giovanni dice ancora un'altra cosa: "è lo Spirito che ti dona la certezza intima, nel profondo del cuore, che quello che dicono esteriormente gli apostoli è la verità (altro uso improprio delle Scritture)". Ossia la prova che hai ricevuto lo Spirito e che hai creduto nel kerygma (kerygma secondo Kiko)»

Prosegue sempre sulla stessa linea:  

«non è tanto importante quello che io dica quanto che lo Spirito Santo vi dia la certezza interiore, ascoltando, che quello che stiamo dicendo è la verità. È lo spirito Santo l'autore dell'evangelizzazione.» Della loro evangelizzazione chiaramente. 


Ergo: affinchè lo Spirito agisca, risani e fruttifichi nell'animo del credente bisogna ascoltare, senza avanzare obiezioni, gli annunci insindacabili degli "ispirati' catechisti. Essi, secondo la logica trasmessa da questa catechesi - un concetto in verità reiterato per l'intero percorso nc -, sono gli unici dispensatori del Paraclito, quindi o credi a Kiko e accogli lo Spirito Santo o ti danni nella tua miseria! 


Quindi si deduce agevolmente che in cammino è impossibile evitare il male, seguire Cristo, facendo  «tutto quello che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, quello che è virtù e merita lode» (Fil 4,8). Ciò, ahimè, s'inserisce perfettamente nel contesto delle idee di Kiko intorno alla natura dei rapporti dell'uomo peccatore col Cristo che lo salva.

Non per nulla...È stato notato che certi suoi seguaci (di Kiko e di conseguenza anche di Carmen) non si confessano, pur avendo a disposizione il sacerdote prima della celebrazione eucaristica, nella quale certamente non si riconosce quella istituita da Cristo e della quale parla S. Paolo contro quanti accedono alla mensa eucaristica indegnamente: essi mangiano e bevono la propria condanna (1Cor 11, 29).



Ma ciò che più sconcerta è il guazzabuglio di peccati e tragedie che "butta lì" con inconcepibile superficialità e dissennatezza, omettendo la gravità di determinati peccati ed evitando di evidenziare la sofferenza di chi riceve il danno. In linea con la sua predicazione pone sul medesimo piano chi ha subito il danno e colui che lo ha causato, così da creare confusione e mantenere intatta la sua difesa del cammino, quindi di sé stesso, che parte proprio dalla soppressione del sentimento di giustizia dalle coscienze dei fedeli.


".. O perché ha toccato una bambina" 

Il ragionamento di contorno è fin troppo impreciso, approssimativo e generico per poter giustificare l'utilizzo di questa frase spiattellata con inaudita leggerezza!

Kiko si è auto dichiarato "peggiore di un pedofilo (onestamente non riesco a concepire nulla che superi in gravità questo stato)" e sembra proprio che non si dispiaccia di rendere questo peccato e reato alla stregua di un inconveniente facilmente superabile grazie all'ascolto del kiko-kerygma. Non sussiste uno straccio di riferimento alla legge divina e terrena, alla riparazione necessaria, allo sconto sacrosanto della giusta pena! Nessun richiamo al più severo dei moniti di Cristo: "È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi!". Si tratta di una sentenza esemplare: una macina pesantissima legata al collo del corruttore e gettata in fondo al mare, nel nero più profondo, per non vedere più quel corpo, che evidenzia ribrezzo agli occhi del Padre e del Figlio!


".. O perché ha toccato una bambina" 

Un'espressione pronunciata con frivolezza, eppure la corruzione della pedofilia è un peccato gravissimo che sovente è concatenato alla bestemmia contro lo Spirito Santo. Tanto da procurare un giudizio assoluto e senza appello. La giustizia divina è categorica e non si fonda sull'adesione o no al cammino. All'inverso di quanto afferma il guru, l'appartenenza alla comunità non scherma né garantisce la salvezza degli affiliati! I catechisti propagano menzogne che deviano la spiritualità; alterano la realtà propagando una finta luce del Vangelo che induce a bestemmiare il Signore, ignorando che lo Spirito Santo chiama a ravvedimento. Persuadere a concepire il male inflitto al minore come una situazione regolabile con l'ascolto della parola neocatecumenale è inconcepibile (Ep. Romani 10:3) "Perché ignorando la giustizia di Dio e cercando di stabilire la propria, non si sono sottomessi alla giustizia di Dio". Dunque un tragico destino toccherà agli scellerati, immersi nell’errore  e compiaciuti nel sudiciume.


“Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me…” (9,42).


Scandalo è la pedofilia; scandalo è tutto ciò che offusca la fede e/o non rivela pienamente la luce; scandalo è il silenzio dei "fratelli" che non denunciano il male difendendo il piccolo; scandalo è mescolare verità e menzogna. Scandalo è tutto ciò che calpesta la verità del Vangelo. Tutte circostanze che competono a Kiko e non di meno a chi gli dà retta applicando i suoi insegnamenti.

Sancte Michael Archangele,
defende nos in proelio;
contra nequitiam et insidias diaboli
esto praesidium.

 

 


55 commenti:

  1. Scandalo è l'acronimo di :

    Soltanto Catecumeni Abnormi Nascondono Devianze Amorali Lungamente Oscurate

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  2. E continuiamo - con questo prezioso articolo - a scandagliare il testo dell'I.C. 2021/2022.

    E più cerchi, più trovi. Lo dicevamo, eppure noi stessi siamo stupiti dell'imbarbarimento kikiano che l'"ispirato" non riesce proprio a contenere e che impietoso si manifesta nella foga oratoria del fuoco che lo pervade. Parliamo del progressivo imbarbarimento dello "spirito (pessimo) del cammino" che trasborda dal testo, al di là delle loro stesse intenzioni volte piuttosto a mostrarsi, invano, ripuliti.
    ........
    Inutile velarsi, le loro nudità si mostrano prepotenti, vergognose e ingiustificabili.

    Quello che mi ha impressionato è il modo di Kiko di descrivere le situazioni di peccato. Sempre estremizzando, infarcendo di tinte fosche, insistendo su termini che farebbe bene ad evitare. Pur di lasciare l'animo di chi gli presta ascolto intimamente scosso e ottenebrato, terrorizzato, perchè più facilmente gli consegni tutto se stesso quasi con un grido ineriore: Kiko, salvaci tu!

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  3. Il passo analizzato da Rebel voglio proprio ricopiarlo perchè sia riletto con maggiore attenzione.
    Lo ritengo di una gravità inaudita. In esso è racchiuso tutto il cuore pulsante del peggiore kikianismo/carmenismo.
    E' la precisa filosofia posta alla base del loro vergognoso governo senza vergogna. Mal governo degli "SCANDALI", appunto.

    Si rifletta: è una filosofia e dietro c'è una ben precisa "visione dell'uomo", com'è giusto che sia.
    Ma è visione aberrante, visione - altro termine non mi viene - che oserei chiamare con una sola parola d i a b o l i c a.

    Ricopio il passaggio incriminato e poi lo svisceriamo ben bene.
    Grazie Rebel che sempre cogli queste perle nascoste.
    Poche righe, pochi minuti in un mare magnum, nel fiume in piena della logorroica predicazione dell'inizio corso... ore e ore di parole parole parole. Che a leggerle in fila ti viene la nausea!

    Ma questi minuti postati da Rebel sono un concentrato estremo del migliore Kiko di sempre.

    Chi parla a questa maniera - va rimarcato con chiarezza - è uno che, a prescindere, NON merita di essere ascoltato. Tanto meno gli va dato credito. E chi affida ad un tal "profeta" la propria esistenza, sta fresco!!! Un destino oscuro incombe su di lui,
    Eh sì, lo abbiamo chiamato "profeta", ci tiene tanto, e sia. Kiko, tu sei un profeta, indubbio!
    Ma ci sono profeti e profeti.
    I più pericolosi sono i falsi profeti. (cfr. dal Libro del Profeta Ezechiele)
    Parlano e rimpiono il mondo con le loro parole, profetizzano, giusto? Ma li segue sventura, distruzione interiore, decomposizione dell'anima, smarrimento di spirito, tenebra. Chi va dietro a questa specie di profeti brancola nel buio e si lascia prendere per mano con l'obbedienza cieca. Da qui il peggio del peggio incombe minaccioso sui malcapitati, sprovveduti, ingenui fratelli. Questo genere di profezia semina mali senza numero ai quali, troppo spesso, diventa impossibile porre riparo. Semina distruzione e morte a piene mani.
    ........

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  4. Dal mamotreto della convivenza di Inizio Corso 2021/2022:

    «il problema, come sanno bene gli psicologi e gli psichiatri, è che molta gente si disprezza immensamente a causa dei peccati che ha fatto, o perché è stato maltrattato, o perché ha toccato una bambina, o ha rubato, mille cose. E’ gente che ha l’intimo distrutto, diventa mostruoso, pieno di tenebre e di oscurità, si autodisprezza e questo disprezzo lo porta al masochismo, all’autodistruzione: per questo la droga o l’alcoolismo sono modi di autodistruggersi, o il disprezzo di sé che fa violenti verso se stessi. [...]

    Chi può guarire questa persona dentro? Chi può fare del suo essere una persona, lui che è distrutto dalla storia, dai peccati altrui verso di lui? Ecco, lo Spirito Santo scendendo su di lui gli garantisce, gli dà la certezza interiore, profonda che Dio c’è, che lo ama, che Dio è Padre!»

    Ecco il passo incriminato che sottopongo a una supplementare riflessione. Poi lo analizziamo meglio insieme.

    Pax

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  5. Kiko, dopo aver parlato di persone distrutte perché hanno comesso peccati anche aberranti, come gli abusi su una bambina, dice:

    "Chi può guarire questa persona dentro? Chi può fare del suo essere una persona, lui che è distrutto dalla storia, dai peccati altrui verso di lui? Ecco, lo Spirito Santo scendendo su di lui gli garantisce, gli dà la certezza interiore, profonda che Dio c’è, che lo ama, che Dio è Padre!".

    Se queste parole fossero applicate alla bambina abusata, sarebbero esatte. Il fatto è che Kiko le applica all'abusatore!
    Ma all'abusatore NON BASTA sapere che Dio lo ama.
    Se non cambia, sapere che Dio lo ama non lo guarisce, ma lo storpia ancora di più.

    E' incredibile come Kiko faccia tanta confusione tra bene e male, tra vittima e carnefice, tra giustizia e ingiustizia, tra amore di Dio e la sua misericordia, che è efficace solo se si è disposti a non peccare più, mentre è garanzia di condanna per chi non usa misericordia verso gli altri, come fa chi pretende di esssere perdonato dalle vittime.
    Per questi la misericordia divina è un viatico di condanna.

    Chi prende alla lettera le parole di Kiko non crede che Dio cambia le persone dal di dentro, rendendole innocenti.
    Dire che Basta sapere che Dio ci ama, è come dire che il peccato rimane ma noi lo nascondiamo sotto il tappeto dell'amore di Dio. Ma Dio è capace di ridare l'innocenza.

    Cambiare vita non significa solo iniziare a fare opere di "evangelizzazione": prima occorre RINUNCIARE alle opere del peccato.
    Fare opere per il Cammino senza rinunciare al male, serve solo a rendere più dura la condanna.

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  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  8. Dice Kiko:
    "non è tanto importante quello che io dica quanto che lo Spirito Santo vi dia la certezza interiore, ascoltando, che quello che stiamo dicendo è la verità. È lo spirito Santo l'autore dell'evangelizzazione".

    Qui Kiko, o ha fatto una confusione enorme tanto da cadere in contraddizione (ma allora perché il mamotreto non è stato corretto?), o dice un'eresia enorme.

    Se, infatti, non è importante quello che lui dice, ma è importante (auto) convincersi che lo Spirito Santo gli dà l'imprimatur, vuol dire che è lui a "fare" la verità e a stabilire la legge, una verità e una legge non assolute che, però, lo Spirito rende obbligatorie come fa un governo di massoni a cui starebbe così a cuore la salute del popolino che decide di rendere obbligatorio il green pass, indipendentemente se è "importante" che sia obbligatorio o se non è affatto "importante".

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    1. Scrive Pietro:
      Qui Kiko, o ha fatto una confusione enorme tanto da cadere in contraddizione (ma allora perché il mamotreto non è stato corretto?), o dice un'eresia enorme.
      _________________
      Questo il punto, per questo il testo dell'ultimo I.C. è contraddittorio. Basta andarle a cercare le contraddizioni. Ci si può chiedere il perchè. Perchè alcune cose sono state limate, corrette e altre sono state lasciate invariate. Perchè sono state aggiunte cose (aggiunte sicuro perchè in 30 anni dalla bocca di kiko MAI le abbiamo ascoltate) per ostentare una cattolicità che mai hanno avuto a cuore...

      Hanno dovuto conciliare due contrastanti esigenze, entrambe primarie per loro:
      - darsi una veste presentabile perchè devono far canonizzare Carmen.
      - ribadire i pilastri del cammino, senza i quali il Cammino semplicemente non è più il Cammino, cose che non stanno nè in cielo nè in terra: infallibilità dei catechisti, priorità del cammino su tutto, obbedienza cieca a una banda di laici ignoranti...

      E di questo non possono fare a meno. Specie dopo un tempo tanto lungo di stop del cammino in cui temono di aver perso il controllo sui fratelli che devono ripristinare ad ogni costo.

      Pax

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    2. A questo proposito mettiamo a confronto due passaggi del mamotreto:

      - l'uno ad esempio di "pilastro irrinunciabile" per l'identità del cammino
      - l'altro ad esempio della "veste presentabile",

      1.

      La citazione messa in evidenza da Rebel risponde all'esigenza di ribadire i fondamentali del C.N.. Come viene considerato uno dei peggiori peccati che dà scandalo e come viene trattato nelle salette dai kikatekisti discernenti.
      E' molto importante che gli adepti capiscano bene nel cammino come funziona.

      "Ascoltami, ascolta il Kerigma, e se credi alla mia predicazione DI PRONTO scende su di te lo spirito santo (il suo) e tutti i tuoi peccati sono perdonati ora stesso. Poi domani se vorrai ...potrai anche confessarti... ma oggi, adesso lo spirito scende su di te e PER LA POTENZA DELLA PREDICAZIONE del Kerigma inizia ad essere gestata in te una creatura nuova, per la fede...". Questa è il kikiano verbo, non altro, mai Kiko ha affermato altro da questo a proposito di perdono dei peccati.

      2.

      La mettiamo a confronto con questo stralcio dall'I.C..

      Un passaggio che stentiamo a credere sia uscito così dalla bocca di Kiko.

      Leggetelo, è davvero sorprendente e in contraddizione con la sua predicazione cinquantennale, mai rettificata, fino ad oggi. Di cui esempio preclaro è quanto abbiamo appena esposto sopra.

      Tratto dal mamotreto, pag. 11:

      "Bene, attraverso la scrutatio, la preparazione nella preghiera con lui, attraverso un esame di coscienza serio dei tuoi peccati, il promettere a Cristo di non peccare mai più –prima morire che peccare –, altrimenti non riceverai nessun perdono. Se tu non sei convinto che a partire da questo momento tu, per quello che sta nelle tue forze, non commetterai più un peccato tu non riceverai veramente il perdono attraverso un gesto sacramentale che è l’imposizione delle mani. Riceverai il perdono dei peccati, recupererai la grazia battesimale e lo Spirito Santo scenderà su di te, lo Spirito che procede dal Padre al Figlio, in modo che sono un unico Dio in tre persone distinte. Questo Spirito abiterà in te come in un tempio. Questo è il mistero cristiano."

      Ma che bravo Kiko! Mai stato così bravo in vita sua!

      Ma questi ci prendono proprio per scemi?

      Pax

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    3. Ah sì, ci prendono sicuramente per scemi.

      Sappiano quindi che:

      1. Ci rallegriamo vivissimamente del fatto che finalmente laverachiesa!!! si sia degnata di aprire il CCC e di far vedere che lo ha persino letto e ripetuto per iscritto.

      2. Attendiamo speranzosi le inevitabili conseguenze che debbono discendere da questa faticosisssssimamente conquistata virtù. Cioè:

      - Il rinnegamento pubblico dei precedenti 50 anni di eresie.

      - La sostituzione in blocco di tutto quanto il direttivo con persone che queste eresie non le hanno mai proclamate, e ad effetto immediato.

      -Un lungo processo che renda piena giustizia e ricompensa nei confronti di tutte le persone che dal Cammino sono state forzate per la via del danno spirituale, psicologico, fisico, materiale, ...

      In caso contrario, poiché qui nessuno è fesso come farebbe comodo a certuni, dal momento che del mamotreto non si butta via niente: tutti i mamotreti, i vecchi come i nuovi, saranno buoni solo per essere recitati sul palcoscenico di qualche teatro di nicchia o nei cinema d'essai, per mostrare, ad uno scarso pubblico in vena di revival, il modo in cui parlavano i falsi profeti post sessantottini.

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    4. Il tuo pragmatismo estremo è ineccepibile.
      Per i mamotreti questo il destino ineludibile.
      Potremmo istituire il giorno della "memoria" per ricordare a tutti come NON si fa.
      Oppure, come il sapiente Lino diceva, per i mamotreti il rogo; dato che sono inemendabili e, una volta riveduti e corretti, non ne resterebbe praticamente niente. Meglio il fuoco!

      Pax

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    5. Vorrei sottolineare una falla enorme nel discorso di Kiko appena riportato.

      Dice: "Se tu non sei convinto che a partire da questo momento tu, per quello che sta nelle TUE FORZE, NON COMMETTERAI PIÙ UN PECCATO tu non riceverai veramente il perdono attraverso un gesto sacramentale che è l’imposizione delle mani."

      Ma come si fa ad essere convinti di NON COMMETTERE PIÙ UN PECCATO..., per giunta SULLE PROPRIE FORZE...

      È impossibile.

      Kiko, ancora una volta, sta predicando una cosa IMPOSSIBILE.

      Un conto è riproporsi sinceramente di non peccare più, un conto è essere CONVINTI di non commettere MAI PIÙ un peccato.

      Si è dimenticato della SUA catechesi in cui diceva che S. Francesco si reputava peccatore e rispondeva che "era molto più peccatore di quanto si potesse immaginare?"

      L'uomo non si libererà mai totalmente dal peccato, seppure veniale, altrimenti basterebbe una sola confessione nella vita.

      Sta quindi dicendo a tutti che NON RICEVERANNO VERAMENTE IL PERDONO, perché la condizione che appone a poterlo ricevere è IMPOSSIBILE.

      Le tue forze... Ma quando mai nel catechismo kikiano si è parlato di proprie forze... Tutto gratis, scende lo spirito santo e sei nuovo.

      Predicare che NON SI PUÒ ESSERE PERDONATI SE NON SIAMO CONVINTI DI NON COMMETTERE MAI PIÙ UN PECCATO, per giunta SULLE NOSTRE FORZE, è come dire che il perdono è impossibile.

      Mi sa che è proprio lo spirito contrario alla fede quello che fa dire a Kiko abnormità come quest'ultima.

      Quindi se uno convinto di non peccare più sulle SUE FORZE peccasse ancora, sulle forze di chi peccherebbe, di quello che "gli ha tolto la mano dalla testa"?

      Suvvia, anche se ci prova, non gli riesce proprio di sembrare cattolico.

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    6. Probabilmente questa parte è stata aggiunta o rimaneggiata da qualcun altro perché è in evidente contrasto con il resto della predicazione kikiana. E comunque anche qui, come osservato, le contraddizioni non mancano, indice anche di una scarsissima conoscenza della dottrina cristiana cattolica da parte di lui e dei suoi luogotenenti.

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  9. Rispetto allo Spirito Santo, cioè che attesta che si dice la verità, chiedo ad un amministratore del blog, se vuole e se può, di ritrovare il link del video di Apuron, nel quale il profeta diceva che era perseguitato.
    Così vagliamo tutti cosa ci dice lo Spirito Santo dentro il nostro cuore.

    CDD

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    1. «Chi può guarire [...]? Lo Spirito Santo scendendo su di lui [...]» ma non prima di aver sottolineato questa idea: «Chi ti ha fatto credere che quello che dice Kiko è vero? Che cosa ti può far credere veramente che quello che dice questo catechista è vero, che questa è la verità? Che cosa, la ragione? No, dice S. Paolo: "Lo Spirito Santo dà testimonianza al nostro spirito (strumentalizzazione delle Sacre Scritture)". S. Giovanni dice ancora un'altra cosa: "è lo Spirito che ti dona la certezza intima, nel profondo del cuore, che quello che dicono esteriormente gli apostoli è la verità (altro uso improprio delle Scritture)". Ossia la prova che hai ricevuto lo Spirito e che hai creduto nel kerygma (kerygma secondo Kiko)»

      Prosegue sempre sulla stessa linea:

      «non è tanto importante quello che io dica quanto che lo Spirito Santo vi dia la certezza interiore, ascoltando, che quello che stiamo dicendo è la verità. È lo spirito Santo l'autore dell'evangelizzazione.» Della loro evangelizzazione chiaramente.

      https://www.youtube.com/watch?v=ReuTwGK5hnk&t=2136s

      https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2019-04/santa-sede-arcivescovo-agana-colpevole-abusi-minori.html

      CDD

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    2. Come già annunciato lo scorso 16 marzo 2018, il Tribunale Apostolico della Congregazione per la Dottrina della Fede ha concluso in Prima Istanza il processo penale giudiziale a carico del S.E. Mons. Anthony Sablan Apuron, O.F.M. Cap. (Agaña, Guam). Come è stato rilevato allora, la sentenza era soggetta ad eventuale appello, che infatti è stato interposto. Il Tribunale di Seconda Istanza in data 7 febbraio 2019 ha confermato la sentenza di Prima Istanza, dichiarando l’imputato colpevole di delitti contro il Sesto Comandamento con minori. Le pene imposte sono le seguenti: la privazione dell’ufficio; il divieto perpetuo di dimorare anche temporaneamente nell’Arcidiocesi di Agaña; il divieto perpetuo di usare le insegne proprie dell’ufficio di Vescovo. Questa decisione rappresenta la conclusione definitiva del caso. Non è possibile ulteriore appello.

      https://www.youtube.com/watch?v=ReuTwGK5hnk&t=2136s

      «non è tanto importante quello che io dica quanto che lo Spirito Santo vi dia la certezza interiore, ascoltando, che quello che stiamo dicendo è la verità. È lo spirito Santo l'autore dell'evangelizzazione.» Della loro evangelizzazione chiaramente.

      «non è tanto importante quello che io dica quanto che lo Spirito Santo vi dia la certezza interiore, ascoltando, che quello che stiamo dicendo è la verità. È lo spirito Santo l'autore dell'evangelizzazione.» Della loro evangelizzazione chiaramente.

      «non è tanto importante quello che io dica quanto che lo Spirito Santo vi dia la certezza interiore, ascoltando, che quello che stiamo dicendo è la verità. È lo spirito Santo l'autore dell'evangelizzazione.» Della loro evangelizzazione chiaramente.

      CDD.

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    3. Papa Francesco sulla sentenza Apuron

      Sulla questione dell’appello è tornato Papa Francesco il 26 agosto 2018, durante la conferenza stampa sul volo di ritorno dal Viaggio apostolico in Irlanda. In quell’occasione, il Pontefice ha detto: “L’arcivescovo di Guam è ricorso in appello e io ho deciso – perché era un caso molto, molto complesso – di usare un diritto che ho io, di prendere su di me l’appello e non mandarlo al Tribunale d’appello che fa il suo lavoro con tutti i preti, ma l’ho preso su di me. Ho fatto una commissione di canonisti che mi aiuti e mi hanno detto che, in breve, sarà fatta la “raccomandazione” perché io faccia il giudizio. È un caso complicato, da una parte, ma non difficile, perché le evidenze sono chiarissime; dal lato delle evidenze, sono chiare. Ma non posso pre-giudicare. Aspetto il rapporto e poi giudicherò. Dico che le evidenze sono chiare perché sono quelle che hanno portato il primo tribunale alla condanna.

      CDD.

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    4. >Kiko Argüello, il 1° agosto 2016, invitava i kikos di Guam a pregare per il povero Apuron «e per tutta la persecuzione» (cioè per il processo a carico di Apuron). Vedere video su youtube al minuto 35:40.

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    5. Kiko esorta ad avere compassione di chi commette dei reati che meriterebbero la ghigliottina! Che insensato lurido porco!

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  10. Pietro (NON del Cammino)21 ottobre 2021 13:56

    Di questo altro commento di Pietro sottoscrivo ogni parola.
    Analisi perfetta e che apre scenari.

    Pax

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    1. Noi invece non condividiamo una sola parola. Analisi imperfetta e che non apre proprio nulla. Stop, cala il sipario, alè!!!!

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    2. Quale sipario? quello delle tue fantasie mentali che ti fai te e te?

      CDD.

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    3. Senti, perchè non provi ad argomentare per una volta?
      Così apriamo un dibattito.
      Aspetto confutazioni puntuali.

      Pax

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  11. Rebel si sbaglia, scnadalizzare i piccoli significa rivelare gli arcani del cammino...
    E purtroppo molti, per questa minaccia subita, hanno timore di parlare degli abusi del cammino.

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    1. Questa è probabilmente l'interpretazione volutamente errata e favorevole a loro stessi che danno nel Cammino... Ovviamente facendo finta di non sapere che quando Gesù Cristo ha pronunciato queste parole del Cammino non c'era nemmeno l'ombra.... I piccoli erano i piccoli, senza fantasiose e strampalate interpretazioni per nascondere il vero significato delle parole di Gesù. E se hanno così tanta paura, che ci restino pure nel Cammino a farsi turlupinare per il resto dei loro giorni...

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  12. Alcune note per gli asini raglianti che pensano di difendere il Cammino ragliando sempre più forte.

    Nostro Signore non ha dato alcuna garanzia a nessuno, tranne che alla Chiesa, da lui fondata sugli Apostoli con a capo Pietro, esplicitamente incaricato di «pascere gli agnelli, pascere le pecorelle» del gregge di Dio. Dunque qualsiasi interpretazione, qualsiasi aggiunta o modifica, qualsiasi invenzione, sono da considerare sospette fino a prova contraria.

    Questo vale anche per i movimenti ecclesiali, le associazioni, e soprattutto i soggetti che proclamano di "evangelizzare". Le persone serie - come l'apostolo Paolo - prima di cominciare a "evangelizzare", vogliono essere vagliati e approvati dall'autorità ecclesiale: Paolo andò da Pietro, pur avendo la certezza di essere stato scelto dal Signore; Francesco d'Assisi e i suoi compagni aspettarono tre mesi in mezzo alla strada prima di essere ricevuti da Innocenzo III (che approvò la Regola perché vide la fedeltà di Francesco al successore di Pietro: era pur sempre un'epoca di movimenti religiosi eretici, che avevano come prima caratteristica comune quella di credere di aver qualcosa da insegnare a Pietro e alla Chiesa).

    Nel caso degli eretici Kiko e Carmen che hanno inventato il Cammino Neocatecumenale:

    - si sono autoincaricati di predicare e di fondare una nuova realtà associativa

    - hanno notoriamente insegnato un cumulo di fandonie, errori, ambiguità, vere e proprie eresie, di cui non hanno mai chiesto perdono e mai apportato correzioni

    - si sono autoproclamati "ispirati dallo Spirito", al punto che le loro cosiddette "catechesi" non potevano essere modificate nemmeno nei punti più clamorosamente sbagliati (e quando le modifiche ai "mamotreti" sono arrivate da un dicastero vaticano... Kiko ha detto di "non riconoscersi" in quei mamotreti modificati)

    - i due spagnoli hanno sempre avuto un atteggiamento arrogante (a dir poco) nei confronti della gerarchia ecclesiale, addirittura lamentandosi che i vescovi "non capiscono di aver bisogno dei carismi" del tripode Kiko-Carmen-Cammino (il carisma dell'eresia e il carisma delle carnevalate liturgiche, tanto per cominciare)

    - il popolo dei neocatekikos è costretto a idolatrarli (canti di Kiko, "icone" di Kiko, pellegrinaggi alle Domus di Kiko o al prolungamento GMG tenuto da Kiko, concerti "di Kiko"...) rendendosi ridicoli agli occhi di qualsiasi cristiano sano di mente (suvvia, il "font" di Kiko?!), certe volte persino in buona fede...

    - quel popolo è costantemente oppresso dai capicosca della setta e dai loro pretoriani, a base di soldi, di scelte di vita, di vocazione, di attività (per esempio per loro il termine "evangelizzazione" riguarda solo la crescita del prestigio del Cammino, del numero di membri del Cammino, dei soldi versati nelle casse del Cammino)

    Davanti a tutto questo, l'infuriarsi contro questo blog e contro i suoi collaboratori non cambia le carte in tavola. La fede cattolica è qualcosa di oggettivamente verificabile (il Catechismo, il Messale, le Encicliche, ecc., sono tutti documenti pubblicamente accessibili, e comunque qualsiasi cristiano che vada a Messa anche solo ogni tanto, saprà benissimo che robe come la "comunione seduti" e il girotondino imbecille a fine celebrazione sono carnevalate anti-liturgiche ridicole, oltre che insultanti per Nostro Signore).

    Ricordatevi sempre dell'esempio degli scacchi - gioco le cui regole sono rimaste identiche da millenni: se nel circolo di scacchi si presenta un nuovo iscritto che vuol fare di testa sua, viene meritatamente ermaginato (e magari scacciato a pedate) nonostante qualsiasi sua "buona fede" riguardo al gioco.

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    1. by Tripudio ha colpito ancora, ha detto asini raglianti alle 20,55. per oggi abbiamo fatto il pieno, vediamo domani.............

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  13. Dobbiamo cominciare a farci l'abitudine, all'era post Kiko. Sì, perché l'iniziatore del Cammino sta scomparendo dietro lo sfondo e sono i suoi seguaci a parlare per lui.
    Però, cercando di leggere il brogliaccio che gli hanno messo davanti (come Carmen negli ultimi anni), sicuramente alcune espressioni e variazioni sul tema, sono sue.
    Questa per esempio della bambina che viene 'toccata' l'ha ripetuta più volte: naturalmente, non con l'orrore di chi pensa alla vittima, ma con la petulanza di chi si intenerisce sulle grandi sofferenze del colpevole.
    Kiko potrebbe fare tanti esempi di peccato, ma finisce sempre sui soliti: il furto, l'incesto e la pedofilia. E se nel primo caso addirittura il ladro è benemerito perchè libera il prossimo dalla schiavitù dei beni materiali, nel secondo il vero problema è il non sapersi perdonare dell'atto compiuto, non l'atto in sè e, sotto sotto, lo preoccupa lo stigma sociale che ricade su chi si macchia di questa colpa.
    Visto che cita psichiatri e psicologi, dovrebbe sapere che difficilmente questo reato viene commesso una tantum, ma che è spesso un abito, una tendenza pervasiva.
    Ma forse lo sa. E se continua a citarlo, vuol dire che lo ritiene comune. Non dobbiamo stupirci che Kiko e catechisti conoscano le debolezze dei propri adepti: non dimentichiamoci che gestiscono dei grandi confessionali, gli scrutini, e che tutti gli scandali piccoli e grandi delle comunità vengono riferiti ai catechisti e, se di un certo peso, si telefona a Kiko per sapere che fare.
    Si potrebbe anche pensare che il richiamare certi peccati, serva a creare quella sensazione di orrore che convince l'uditorio del fatto che qui non si stanno a pettinare le bambole e a occuparsi di peccatucci di poco conto: come quando richiamava i 300mila incesti che secondo lui venivano perpetrati nella sola città di Napoli.
    Ma, anche fosse così: un credente dovrebbe aver orrore di tutti i peccati, senza per forza diversa arrivare al fondoscala degli orrori.
    E associare con insistenza i peccati più obbrobriosi con la discesa dello Spirito Santo sul reietto, dimenticando il sacramento della confessione, il pentimento sincero, il proposito di non peccare più, equivale a una tacita accettazione degli orrori peggiori.
    Se anche questa parte della sua allocuzione gli è stata scritta e preparata da altri, dobbiamo pensare che su certe atrocità ci hanno fatto il callo, nel Cammino, se non altro a parole.
    Se invece sono contributi personali ed estemporanei dell'anziano guru, dobbiamo pensare che, nella progressiva perdita di parole e di concetti, gli rimangano solo quelli per lui più importanti, nei quali di riconosce e da cui si sente rappresentato.

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    1. Era post Kiko? Non ci risulta. Ma se voi lo pensate......................

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    2. Perché non ci dai una rispostina semplice semplice sul fatto di Apuron e su quanto afferma Kiko sullo Spirito Santo?
      Ah! Scusa! Dimenticavo Dio è solo dalla vostra parte, anche quando dite menzogne e coprite il male e lo spacciate per il bene.
      Scusa! Evidentemente io conosco un altro Dio. Io conosco un Dio che ha detto io sono la via la verità e la vita.
      Lo sai che è peccato obbedire alla menzogna?

      CDD.

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    3. Non vi risulta? Ma lo vedete com'è ridotto? Specie dopo il COVID che si è preso anche lui, come il padre Mario, dopo lo scorso annuncio di Pasqua. Quando imprudentemente è andato in giro, tra Roma e Madrid, per fare il suo consueto doppio annuncio in presenza. Si sa, loro "hanno la resurrezione dentro"... e se non ce l'ha lui che è l'iniziatore!

      Per un pelo non ci hanno rimesso le penne, il padre Mario e lui, ricoverati uno dopo l'altro. L'hanno scampata bella, e le conseguenze rimaste sono incontestabili. Visibili dalle foto e i video diffusi dopo. Un vero crollo. Soprattutto per Kiko.
      Oggi appare stabilizzato ma... anche se di sicuro ha avuto cure che i comuni mortali si sognano, vuoi mettere lui con noi altri al suo posto?

      Quello che a me personalmente fa più impressione sinceramente è l'accanimento di Kiko a restare saldamente al comando. Essere riconosciuto ancora e sempre lui il capo indiscusso di tutta l'organizzazione.

      Basta rileggere quanto riportato (sono le sue stesse parole tratte dall'Inizio Corso) nel post a proposito dell'incontro con Papa Francesco che lo avrebbe tranquillizzato sul suo ruolo di "fondatore a vita". Si mostra tutto orgoglioso della sospirata notizia. Invece di capire che sarebbe più saggio farsi da parte, alla buon'ora, e favorire l'inevitabile ricambio generazionale. Mica penserà di essere eterno!

      Ma è netta la sensazione che a Kiko dei futuri destini del Cammino Neocatecumenale non freghi niente. D'altra parte uno che non si è mai dato pensiero di formare la futura generazione! Si sono incartapecoriti, lui e il suo cerchio magico, per la gran parte più datati di lui dal punto di vista anagrafico, e comunque là stiamo...
      Ma dove credono di andare tutti? Quanto sperano di durare ancora?

      Certo che è proprio come dice Valentina:
      "Dobbiamo cominciare a farci l'abitudine, all'era post Kiko."

      Dobbiamo farcela noi, ma più ancora voi e con più pena sicuro.
      A noi alla fine, Kiko leader o non leader non ci cambia la vita. A voi non lo so. Una evenienza difficile da gestire sicuro, per chi ha vissuto l'esperienza con un tasso altissimo di idolatria che crea pure dipendendenza, a proposito delle dipendenze varie diffuse nel contesto.

      Pare proprio che Cammino oramai vada a braccetto con Dipendenza. Una splendida coppia indissolubile! Complimenti.

      E dunque Anonimo, non cercare di venire a consolarti qui sparando frasi sibilline rassicuranti. Non funziona così. Fareste meglio a prendere coscienza alla buon'ora di ciò che sta accadendo. E tentare di mettervi in salvo prima, se ancora siete in tempo.

      Pax

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    4. Volete farvi una risata alla fine della fiera e concluse le mie ultime amare considerazioni?

      Sì ridiamo insieme, ragazzi.

      Perchè mentre lo scenario è quello che ho descrittto al precedente commento ecco che riceviamo una notizia sui futuri appuntamenti di Kiko, dopo le fatiche di predicatore dell'Inizio Corso appena inaugurato.

      Kiko continua la sua incessante marcia trionfale, di gloria in gloria.
      Dopo che il Papa lo ha lasciato saldamente in sella... al potere finchè "morte non separi" e Kiko ha trovato pace, non sentendosi più vacillare, ma finalmente al sicuro. Ecco che si diffonde nelle comunità un nuovo annuncio che riguarda il guru: un nuovo riconoscimento accademico del già pluri h.c. laureato signor Kiko Arguello. Ci credete?
      La sua brama mai è sazia e si compiace palesemente come ognuno potrà vedere.

      https://vimeo.com/event/1336721

      IL 25 OTTOBRE ALLE ORE 19:00 Kiko riceverà il dottorato Honoris causa dalla Università Cattolica di Madrid, questo segnalato il link per seguire in diretta l'evento.

      Solemne Acto de Investidura como Doctores Honoris Causa de D. Francisco José Gómez de Argüello y del Rabino David Shlomo Rosen...

      Pax

      P.S.
      E dunque era post Kiko sì?
      Era post Kiko no?
      Chi può saperlo con certezza?
      Ma di sicuro siamo agli sgoccioli.

      Bye - bye - alla prossima...

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    5. Scrive Valentina: "Visto che cita psichiatri e psicologi, dovrebbe sapere che difficilmente questo reato viene commesso una tantum, ma che è spesso un abito, una tendenza pervasiva."

      Questo fatto non solo non è mai sottolineato a sufficienza, ma nella predicazione del cammino (e pure in parrocchia bisogna stare attenti) è minimizzato come un incidente di percorso, una specie di "felice colpa" che porta a Dio.

      Il pedofilo di Kiko riceve l'illuminazione e perde ogni tendenza deviata nel preciso momento in cui Kiko gli fa capire di non essere migliore di lui (mamotretum horribile del II passaggio). Niente di più (intenzionalmente) falso. Scuse su scuse per coprire l'orrore che coltivano in casa.

      È triste da dire ma, dal momento che il cervello dei ripetitori di Kiko cola via come semolino (altrimenti non durano), dovrebbero essere quelli con un po'di senno solido a contestarli e a boicottarli durissimamente. Purtroppo, invece, molti stanno lì inebetiti e sottomessi a credere, obbedire e... niente. Credere e obbedire gli basta.

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  14. apres noi le deluge, dopo di me il diluvio, diceva il Re durante la rivoluzione francese. Parafrasando, diremo : dopo Kiko è lo sfascimm, direbbero a Napoli, perché Kiko è il Cammino e il Cammino é Kiko. E poi, quando sarà, cosa scriverà il blog?

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    1. Più niente. Mica qui ci sono fondatori a vita e... oltre.
      Abbiamo tanto altro da fare nella vita, mica siamo come Kiko e compagni.

      Pax

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    2. Anche il Cammino è Kiko, questo non vuole dire che la scomparsa di Kiko metta automaticamente fine al Cammino.
      Siamo già nell'era post-Kiko; già stiamo vedendo come intendono proseguire i suoi successori, alzando cioè il livello dell'ipocrisia, mantenendo comunque sotto sotto gli errori pratici, disciplinari e liturgici di sempre.
      L'Osservatorio avrà senso finché si manterrà questo doppio profilo: ipocrita all'esterno, erroneo ed eretico nella sostanza. Avrà senso come fonte di informazioni per chi vede un manifesto e pensa si tratti di un semplice corso biblico di un paio di mesi, quindi finché il CN seguirà una delle due strade: o si dichiarerà apertamente per ciò che è, o si emenderà.
      Fermo restando che nessuno di noi spenderebbe più un attimo del suo tempo a far proseguire un blog su una realtà che si autodichiarasse per ciò che è (e quindi rinunciasse al proprio Statuto e a definirsi una realtà cattolica) o venisse modificata profondamente, al punto da perdere tutte le criticità che da sempre denunciamo.

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    3. Non crearti problemi inutili. Il blog sta compiendo un umile servizio che continuerà a sussistere anche dopo il disfacimento del cammino. Non perché ci applicheremo a scrivere ostinatamente ma perché i servigi effettuati con semplicità e per amore non si disintegrano, ma permangono, in questo caso come monito e documentazione. Senza far distinzione tra chi scrive gli articoli e chi commenta - sussistono molteplici commenti talmente illuminanti da suscitare profonda gratitudine -.
      Ti consiglio di leggere l'intramontabile libro di Lino Lista " Il Fango e il Segreto", il quale ha impreziosito questo blog compiendo un'opera viva tutt'ora.

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    4. I rimpiazzatori di Kiko stanno evidentemente assurgendo ad un "new level of evil", accorciando le distanze ed approfittando della con-fusione dottrinale.

      Più confusione fanno loro, più intenso deve diventare lo sforzo di chiarezza di chi non vuole finire avvelenato da un'associazione che, pur di tenere a galla i suoi eletti, è disposta a cambiare colore, rinnegando tutto ciò che ha detto in 50 anni, e facendo finta di niente.

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  15. Evidenzio ciò che ha espresso Valentina e che qualche nc, erroneamente, contraddice: 'siamo nell'epoca post Kiko!' Quel tempo di transizione e fatica in cui le ultime onde sonore dell'eco "sacro" dell'inimitabile guru mantengono (a malapena) in vita la struttura. Onde che stanno per esaurirsi e che per tale, come abbiamo ampiamente notato dalla lettura di questo mamotreto, necessitano di essere integrate da altri. Ma le parole d'altri vanno in secondo piano rispetto a quelle di Kiko, le quali sempre preponderano e regnano perché impressionanti e appassionanti per gli animi dei nc, i quali sono stati abituati a confondere lo sconvolgimento interiore con l'azione dello Spirito Santo. L'epoca post Kiko è proprio quella attuale che i seguaci potrebbero identificare con un solo termine: affanno!

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  16. Kiko ed i suoi del cerchio magico a sognare la "fede in grado eroico" di Carmen , sperando nell'unico vero miracolo : la beatificazione della improponibile co-fondatrice.

    E tutti zitti e buoni a tentare di ricucire la solita comunità spompata e arrabbattata alla meglio fusione dopo fusione,per tirare avanti la pesante macchina neocatecumenale che non cammina più da un pezzo e che và spinta in salite sempre più ripide e tortuose.

    L'ennesima "fusione nucleare" degli anziani impegnati a spingere il rottame neocatecumenale, senza benzina e con le ruote sgonfie.

    Kiko che esalta il piccolo resto dei suoi adepti,solo perché è stato costretto, dal fallimento delle sue scelte, a rinunciare alle folle oceaniche del CN dei tempi andati.

    Kiko che si vanta di essere il "fondatore" di una realtà ancora da definire.

    Finalmente sappiamo come definire Kiko: lui è il "fondatore" del CN.
    Scelta e definizione obbligata per continuare a restare al comando del suo ex "potente cammino", unica nota positiva uscita dall'incontro della sacra triade, con il Papa del 3 settembre: la conferma del "fondatore" alla guida della "fondazione ancora in fase fondazionale".
    Assistiamo all'ennesimo tentativo di Kiko di girare la frittata per nascondere il suo lato bruciacchiato, Kiko tenta di ingannare i suoi cercando di far passare per una sua vittoria, l'evidente sconfitta subita dal Pontefice, cioè definire Kiko un semplice "fondatore" di una "fondazione" ed obbligarlo ad accettare questo ruolo come unica opzione possibile per restare al comando del CN.
    E non solo lo costringe ad accettare quel ruolo ma lo costringe ad accettare la definizione che il CN è una "fondazione" la cui "fase fondazionale" non è ancora definita, quindi modificabile a piacimento dal pontefice e in generale dalla Chiesa.

    Ma il grand'uomo si batte il petto e continua imperterrito sulla sua strada dissestata, piena di diavoli ,giuda,faraoni,furbacchioni,gente che "tocca le bambine" e diventa vittima da salvare,il tutto contornato da uno stuolo di catechisti pappagalli, ispirati h24 dallo spirito santo kikiano ,scrocconi inguaribili e inguardabili.

    Anche in questo inizio corso risuona la solita e sfruttatissima parolina magica :Obbedienza.
    Obbedienza per la salvezza, obbedienza per respingere i demoni, obbedienza contro il libero arbitrio, obbedienza contro il buon senso, obbedienza contro la voce della coscienza,obbedienza per non risolvere i problemi cronici della setta, obbedienza per chiudere gli occhi degli adepti, obbedienza ed umiltà per nascondere le malefatte della gerarchia neocatecumenale, obbedienza, umiltà, perdono, silenzio, accettazione dell'altro, negazione della verità, della giustizia, della stessa realtà ,in nome della piu cieca fede neocatecumenale.

    Obbedienza come risposta unica ed universale alle malversazioni, ai ricatti,alle ingiustizie palesi e reiterate all'infinito ,perché mai tenute a freno ,ma anzi lodate e premiate con incarichi d'eccellenza.

    Tre disobbedienti cronici e inveterati che " fondano" un movimento che si poggia sull'obbedienza e sulla rivelazione divina ,personale e riservata , alla sola gerarchia neocatecumenale.

    Non mi chiedo, piu da tempo ,come sia possibile continuare a mostrare queste due facce :quella ufficiale di cristiani di "categoria superiore" e quella ufficiosa di affabulatori falsi ed ipocriti, difensori dei pedofili, predicatori pappagaleschi del peccato necessario ed inevitabile, affaristi consumati in acquisti di immobili e terreni con i soldi estorti in nero a povera gente raggirata con l'inganno della fede adulta.

    Gente che si finge umilmente all'ultimo posto per poi campare principescamente a scrocco delle comunità.

    Gente che proclama la libertà dei figli di Dio,ma che pretende obbedienza cieca e totale per diritto divino ed ispirazione personale dello Spirito Santo.

    Quanto può durare ancora tutto questo?

    LUCA

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  17. Il regno di Dio appartiene ai bambini e a quelli che assomigliano a loro. 
    Bisogna fare come i bambini: andare da Gesù perché ci benedica e perché riconosca in noi un cuore di bambini. Allora il regno ci apparterrà, un regno che non è assolutamente legato all'affiliazione al cammino. Ma vi sono circostanze che impediscono di giungere a Lui, questioni che Kiko vive intensamente e che trasferisce senza titubanza al suo seguito, ed essi sono: l'orgoglio, l'amore del denaro (paradossalmente. Kiko istiga a spogliarsi dei propri averi per integrare le casse nc e al contempo ad essere avari con i veri bisognosi, poiché l'elemosina donata al di fuori della saletta non apporta alcun beneficio spirituale, né è sinonimo di generosità. Tanto vale tenersi quei soldi per la prossima convivenza), l'amore dei sensi. 

    Non a caso Kiko utilizza l'esempio della bambina molestata con disinvoltura, difatti egli non ha mai avuto cura dei bambini ma li ha sempre strumentalizzati e importunati privandoli dell'innocenza, trasportandoli con violenza in un ambiente ostile all'infanzia, dove le catechesi inadatte ad un adulto, quindi figuriamoci ad un bambino, trattano argomenti che spaziano dall'eresia alla depravazione. In cammino il bambino non viene rispettato, i suoi diritti vengono annullati e la sua libertà disintegrata. Egli diviene un mero numero da vantare su vari fronti, quello familiare - questo è Tobia, il nostro undicesimo figlio - a quello comunitario, dato che il suo destino sarà quello di rinforzare le cifre degli appartenenti.

    La motivazione addotta da Gesù perché non sia impedito ai bambini di andare “a Lui” è tutta teologica: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio (quindi basta leggere nel 'giusto verso' la Bibbia per rendersi conto che la Salvezza non ha nulla a che vedere con l'ascolto delle chiacchiere kikiane). Il bambino non è irragionevole, istintivamente avventato, ma ha la capacità di fidarsi, di accogliere l’affetto che gli è dato. I bimbi non pianificano, non programmano ma accolgono il presente che gli viene offerto; ed ecco che giunge il contrasto kikiano a questa bellezza a cui Gesù chiama tutti noi. Argüello è quella persona che "tocca la bambina", colui che disturba i piccoli distogliendoli dalla loro istintiva fiducia poiché li costringe a scontrarsi precocemente con realtà a loro inadatte, che fanno disperare: i pensieri perversi degli adulti, i tradimenti, i vizi d'ogni genere, i pianti incontrollati, i discorsi schizofrenici dei catechisti e tant' altro. Quindi, sin dai loro primi passi se sono figli di camminanti o dal periodo delle catechesi se sono neofiti, Kiko introduce i bambini alla sua realtà trasmettendo loro la voglia di possedere e dominare, di vincere, inducendoli ad organizzare delle trame per ingannare, sedurre, provocare.

    Gesù presenta i bambini come modello, pertanto è fin troppo semplice dedurre che per chi, come Kiko, ne calpesta l'innocenza ostacolandone la fede è meglio che si accinga a trovare una macina da mulino.

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    1. Sottoscrivo ogni parola del tuo intervento. I bambini nel Cammino sono solo usati, come trofeo, come numero, come futura carne da macello. Se provi a chiedere a un catechista la soluzione a un problema con un figlio, ti darà sempre la "soluzione" meno impegnativa, sostanzialmente ti inviterà a "scaricare" il problema sul figlio stesso. Basti pensare che quando mia moglie espresse il fondato timore che i numerosi impegni del Cammino stessero influendo negativamente sui nostri figli, che in alcuni periodi ci vedevano una-due sere a settimana quando andava bene, il catechista capo le rispose che i figli erano la sua croce. Come può un figlio, per di più piccolo, essere una croce? Quando è un essere ingenuo, bisognoso di guida e di affetto, di protezione e di presenza dei genitori. Una risposta del genere può venire solo da chi è incapace di amare un figlio e incapace di concepire l'amore per un figlio. Aberrante.

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    2. Sottoscrivo ogni parola anche io. I bambini non sono amati in cammino. Anche io e mia moglie abbiamo avuto lo stesso problema di Porto e abbiamo avuto la stessa risposta dai catechisti. Come un deficiente sono rimasto dentro altri 8 anni. Non vi parlo dei sensi di colpa.

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    3. Posso immaginare i tuoi sensi di colpa perché anche io e mia moglie ne abbiamo avuti e non pochi. Posso però dirti che il Signore ci ha aiutato anche ad uscire da questo vicolo cieco, affidandoci totalmente alla sua misericordia e al suo perdono. Il Signora guarda i cuori e conosce le intenzioni di ognuno di noi. Chi davvero dovrebbe avere dei sensi di colpa sono quelli che pongono sugli altri pesi che loro non si sognerebbero di portare con un dito, quelli che predicano lo spogliarsi dei beni e poi vanno in giro su auto di lusso, quelli che si permettono di richiedere obbedienza ai catecumeni, quelli che entrano come caterpillar nella vita e nel foro interiore delle persone e portano sfacelo e distruzione interiore. E invece quelli sono talmente ottenebrati da sentirsi profeti e inviati da Dio e investiti del potere di fare e disfare la vita degli altri, il più delle volte arrecando un male irreparabile. Figli di Satana! E di sensi di colpa nemmeno la più pallida ombra. Ma arriverà anche per loro il redde rationem.

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  18. Nostro Signore ha detto, molto duramente, che pur di evitare lo scandalo è meglio morire ammazzato male, o restare mutilato negli occhi, nelle mani, etc.

    Il pedofilo ed il violentatore, che tanto desiderio hanno di nuocere, se fossero veramente "in cammino" farebbero meglio a tagliarsi un braccio, e a far del male a se stessi piuttosto che agli altri, ed in particolar modo agli innnocenti, invece che piagnucolare, dietro alla fogliolina di fico di kiko, scuse su scuse per le proprie "debolezze", per giunta protetti e serviti e riveriti sotto la coltre dei liquami ideologici pseudocatecumenali.

    Qualora poi qualcun altro dall'esterno dovesse provvedere alla loro conversione, che ringrazino Dio che gli manda le disgrazie (come predicano agli altri), invece di vociare che "dietro ogni richiesta di giustizia c'è il demonioooo!".

    Il cammino dei lumaconi senza guscio, che hanno dovuto inventarsi una prigione dove poter vivacchiare ubriachi dell'illusione di essere eroi.

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  19. "Il cammino dei lumaconi senza guscio, che hanno dovuto inventarsi una prigione dove poter vivacchiare ubriachi dell'illusione di essere eroi."

    Definizione veritiera e perfetta.

    Ottima fa riportare, in todo, sul libro degli epiteti del nostro amico ncn che ci segue fedelmente.

    LUCA

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    1. Lumaconi è meglio di asini raglianti.............

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  20. L'unico punto sensibile di Kiko, e della gente come lui, è il portafoglio e per risvegliare la coscienza dei loro peccati bisogna colpirli dove ancora sentono qualcosa.
    Andrebbero liberati di tutti i beni materiali, che tanto ottenebrano le loro anime e le loro menti e così avranno anche modo di ringraziare Dio che li prova sui beni e li libera dalla schiavitù di Mammona.

    I beni estorti andrebbero restituiti o dati ai veri poveri, includendo anche le persone che a causa del cammino sono prive di beni propri o incapacitate a crearsene.

    Sarebbe perfino un atto di carità verso Kiko, mandarlo in purgatorio in mutande piuttosto che farlo scendere all'inferno schitarrando dajenù.

    Irene

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  21. Credo che molte persone neocatecumenali, cioè tutti coloro che hanno contribuito nel fare del male al prossimo, in vari modi, e questo male è stato fatto in nome di Dio, tutti questi si dovrebbero convertire seriamente. Credo che il Signore non potrà non tenere conto di questo male. Dio è giusto e santo, ovviamente è misericordioso, e per cui il perdono lo si può ottenere. Ma per avere misericordia si deve avere un cuore aperto alla grazia, cioè se non abbiamo un cuore aperto e pronto ad ottenere misericordia ecco che potresti perderla. Ma la misericordia vuole l'umiltà, la verità, il riconoscere di aver sbagliato.
    Se qualcuno di noi dovesse credersi il donatore delle grazie di Dio, cioè l' unico dispensatore, e per cui credersi migliore e senza errori, ecco che in questo caso troviamo un cuore chiuso alla misericordia. Infatti se Dio vede un te che ti credi l' unico, il migliore, che il tuo ambito è perfetto, che ami solamente te stesso, e via dicendo: cosa ti può fare il Signore?
    In quel caso rifiuti la misericordia.

    CDD

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  22. Bisognerebbe anche dare un senso chiaro al decreto di Papa Francesco sui Movimenti.

    Quando parla dei Fondatori distingue tra Movimenti "in processo di formazione" e quelli che hanno già acquisito stabilità giuridica ed organica.

    Il Cammino Neocatecumenale è UN MOVIMENTO IN PROCESSO DI FORMAZIONE.

    Perché?
    Lo dice sempre il Papa: perché ha il FONDATORE ANCORA IN VITA.

    Essere un istituto in processo di formazione vuol dire essere ancora in FASE FONDAZIONALE.

    Quindi il Cammino Neocatecumenale è un istituto in processo di formazione, ancora in fase fondazionale.

    Da ciò deriva che, dice sempre il Papa, "la verifica del carisma è più continua".

    Poi parla di "maggiore libertà nel discernimento", ma non si capisce bene se si riferisce al mantenimento in carica dei Fondatori o al discernimento sull'istituto e sul carisma.

    Comunque sia, nonostante i suoi oltre 50 anni di sopravvivenza, per la Chiesa il Cammino Neocatecumenale è ancora in fase di fondazione ed il suo carisma deve essere sottoposto a verifica continua.

    Nulla di certo, insomma, nulla di scontato, nulla di acquisito, nessuna stabilità né giuridica né organica.
    Rimaneggiabile.

    C'è poco da gioire, quindi, da parte del FONDATORE della FONDAZIONE "CAMMINO NEOCATECUMENALE".
    Non c'è alcuna certezza sul futuro della sua FONDAZIONE.
    È ancora "instabile" e soggetta a continua verifica.

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  23. Sicuramente provvidenziale avere per le mani la traccia delle catechesi dell'I.C. 2021/22.
    Ci dà un'idea precisa di dove il Cammino si dirige nell'era post-COVID.
    Consolidarsi all'interno, sempre se la situazione nel frattempo non sfugge loro di mano del tutto.
    Patinarsi di una facciata falsa che li renda credibili come cattolici veri, quello che non sono.
    Ancora una volta li abbiamo smascherati.
    ........

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  24. ........

    Li smascheri e appaiono per quei mostri che sono.
    E mentre Kiko - cosa da lui MAI detta - afferma in preparazione alla Penitenziale che nessun peccato sarà perdonato a chi non si metta d'impegno a non peccare più in sincero pentimento - concetti mai espressi da nessun catechista nel cammino - poi si mostra per quello che è veramente (per come lo abbiamo conosciuto) nella sua descrizione consueta dei peccatori seriali di molestie ai bambini, scovata da Rebel nello stesso mamotreto di Inizio Corso.
    Alla faccia della coerenza, dell'unità di pensiero.
    Del sia il vostro parlare sì si, no no... con tutto quel che consegue...
    ........

    RispondiElimina
  25. ........

    Come si fa a parlare con toni di compatimento di chi rovina una bambina, mentre alla vittima non si dedica neanche il più piccolo accenno?

    Povero molestatore di qui e di là... quanto deve aver sofferto per giungere a tanto... psicologia, psichiatria tirate in ballo... tutti corrono in soccorso, se no il poverino si autodistrugge, diventa violento contro se stesso. Povero infelice degno di tutto il nostro soccorso.

    Ma, conclude Kiko, lo Spirito Santo scende su di lui e gli attesta che Dio lo ama così com'è ...che Dio è Padre... (padre delle sue nefandezze?)

    Non una parola sul suo pentimento di cui non sappiamo niente.

    Solo che si autocommisera, si piange addosso, come i coccodrilli con le fauci ancora grondanti il sangue della vittima.

    Non una parola per quella piccola bambina di cui non sappiamo niente.

    Ma da altre catechesi sempre di Kiko ci risulta che deve perdonare al poveretto, non deve ritenersi migliore del perverso peccatore (chi crede di essere? Forse una santa?) nè chiedere giustizia. Deve capire che Dio ha un disegno e in questo disegno lei piccina doveva essere la vittima e l'altro quello che è. E lei si guardi bene dall'opporsi al disegno di dio (no, maiuscolo proprio non possiamo)

    Ma si possono dire simili bestialità?
    ........

    RispondiElimina
  26. ........

    Poi, prima della Penitenziale Kiko afferma che nessun peccato sarà perdonato senza un vero pentimento, senza l'impegno serio di applicarsi con tutte le forze a non peccare mai più.

    E sorge il dubbio: ma quella cosa Kiko l'ha detta davvero? O l'ha aggiunta il padre Ezechiele, gran revisore, gran para...urti o chi per lui del cerchio magico schierato a protezione della Triade e a custodia dell'autentico "spirito del cammino" notte e giorno? Vigili sentinelle della conservazione dello status quo e insieme garanti della buona immagine del C.N. da spendere nella Chiesa con profitto, per conseguire canonizzazioni e riconoscimenti di cattolicità di cui hanno bisogno come del pane, ogni giorno di più?
    Senza la Chiesa questi dove vanno?

    Le domande restano senza risposta. O forse no.

    Pax

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