tag:blogger.com,1999:blog-29059218.post15273711410715238..comments2024-03-19T01:26:44.526+01:00Comments on Osservatorio sul Cammino Neocatecumenale<br> secondo verità: Lancaster: norme contro gli abusi liturgici neocatecumenaliby Tripudiohttp://www.blogger.com/profile/07428598750311507392noreply@blogger.comBlogger14125tag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-2558842856891502892019-09-08T05:02:27.962+02:002019-09-08T05:02:27.962+02:00Giusto. E i cosiddetti "catechisti" sono...Giusto. E i cosiddetti "catechisti" sono proprio dei laici senza nessuna formazione. E nel cnc i laici fanno davvero troppe cose che non spettano loro, non ultima la distribuzione dell'Eucaristia, anche qui senza nessuna formazione e nessuna autorizzazione dell'autorità ecclesiastica. Portonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-71782245300552364452019-09-07T19:56:58.762+02:002019-09-07T19:56:58.762+02:00Papa Francesco oggi ammonisce i vescovi del Madaga...Papa Francesco oggi ammonisce i vescovi del Madagascar, parlando senza leggere il testo scritto: <br /><br />«Per favore non clericalizzate i laici, i laici sono i laici». <br />E tocca un tema oggi molto discusso nella Chiesa: <br />«Io ho sentito nella diocesi precedente (Buenos Aires, ndr) proposte come questa “signor vescovo io nella mia parrocchia ho un laico meraviglioso, lavora, organizza tutto, lo facciamo diacono?”. <br />Ma lascialo lì. Non rovinare la vita. lascialo da laico. E parlando dei diaconi. I diaconi tante volte soffrono la tentazione di clericalismo, di diventare presbiteri o vescovi mancati... il diacono è il custode del servizio della Chiesa». <br />Dunque «per favore allontanate i laici dall'altare - ammonisce - Che facciano i lavori fuori, nel servizio. Se devono andare in missione a battezzare, che battezzino, va bene, ma nel servizio. Non fare i sacerdoti mancati». <br />Valentina Giustihttps://www.blogger.com/profile/04680554538434146923noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-81590431578313381452019-09-06T15:27:02.745+02:002019-09-06T15:27:02.745+02:00L'evidenza dell'ERESIA del Cammino sta nei...L'evidenza dell'ERESIA del Cammino sta nei FATTI, oltre che nei mamotreti, che però, non essendo pubblicati, vengono solo ripetuti "a braccio", o forse a memoria, ma solo oralmente cosicché, ridotti a parole apparentemente estemporanee, "volano", come tutte le parole.<br />Che non si vogliano in forma SCRITTA perché lo scritto RIMANE?<br /><br />Ma il NON VOLERE pubblicare è un FATTO da cui si può dedurre un'ipotesi probabile: non si vuole pubblicare i mamotreti per INGANNARE le persone.<br /><br />La pubblicazione dei mamotreti, infatti, metterebbe il Cammino davanti a un'alternativa: <br />1) pubblicare i mamotreti EMENDATI e CORRETTI, e allora le catechesi dovrebbero essere emendate e corrette, altrimenti non fanno fede.<br />2) pubblicare i mamotreti così come sono (e come sono le catechesi), cioè zeppi di errori e di idiozie, ma allora sarebbe chiaro a tutti che il Cammino è una SETTA eretica.<br />L'alternativa perciò è l'INGANNO, la strada che il Cammino ha intrapreso.<br /><br />I fatti, al contrario delle parole, si ripetono settimanalmente e a ogni scrutinio.<br />E' vero, avvengono al chiuso, ma tutti li possono verificare indirettamente attraverso le testimonianze di tanti ex.<br />Testimonianze così numerose che, penso, l'autorità ecclesiastica avrebbe l'obbligo di prenderle in considerazione ben più delle interessate testimonianze dei fanatici camminanti (anche ai vescovi favorevoli al Cammino non sarà sfuggito tanto fanatismo, ingenuo quanto si vuole, ma che certo non depone a favore dell'obbiettività di una testimonianza).<br /><br />E i FATTI ci raccontano (faccio un solo esempio su innumerevoli) che per il Cammino la Comunione va consumata tutti insieme.<br />Se qualcuno avesse fatto notare questo ABUSO liturgico a un altro movimento, questo si sarebbe subito adeguato, considerando la cosa un'inezia.<br />Il Cammino invece non si adegua, perché la Comunione tutti insieme per il Cammino non è poca cosa, ma manifesta e REALIZZA la propria DOTTRINA, una dottrina evidentemente diversa da quella della Chiesa che, non a caso, PROIBISCE tale ABUSO (Le norme liturgiche sono PRESCRITTIVE).<br /><br />Penso che per il Cammino il comunicarsi tutti insieme è importante soprattutto perché l'Eucaristia non viene riconosciuta come il SACRIFICIO di Gesù, ma solo come banchetto (l'insistenza di Kiko su questo punto non sembra poter lasciare dubbi), mentre per la Chiesa l'Eucaristia è prima di tutto e sopra a tutto il SACRIFICIO di Cristo.Pietro (NON del Cammino)https://www.blogger.com/profile/07952539141370408846noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-36342433827853366642019-09-06T14:47:32.888+02:002019-09-06T14:47:32.888+02:00Analisi acuta e perfettaAnalisi acuta e perfettaPietro (NON del Cammino)https://www.blogger.com/profile/07952539141370408846noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-22837807379415647842019-09-06T14:11:52.131+02:002019-09-06T14:11:52.131+02:00Il Neocatecumenale in buona fede è una persona che...Il Neocatecumenale in buona fede è una persona che deve vivere in una situazione di perenne disordine cognitivo; alcuni lo accettano con rassegnazione, pensando che sia normale che la fede faccia a pugni con la ragione, e in ciò vengono facilitati moltissimo da molte false esegesi scritturali, che attribuiscono addirittura a Dio la colpa di questo assurdo in termini (Dio per esempio è colui che elegge gli immeritevoli, e continua ad eleggerli anche quando si mantengono tali, vedi la vicenda di Giacobbe ed Esaù secondo Kiko).<br />D'altronde, fin dalla prima catechesi debbono convincersi che è normale non capire e che ci sarà un momento in cui comprenderanno... chissà quando, ma ci sarà.<br />Quindi nella mente di un Neocatecumenale la propria piccola comunità è la Chiesa, tutto ciò che si fa in comunità è ispirato direttamente da Dio. Nella propria comunità deve obbedire ai catechisti ma anche ai vescovi, ed infatti, secondo loro, obbedire al catechista equivale ad obbedire al vescovo che ha permesso al catechista di catechiste il giorno infausto in cui ha fatto entrare il cammino nella propria diocesi.<br />Quando poi il vescovo dice qualcosa che non è in linea con ciò che si pratica o si crede in comunità, e lo fa in modo così palese che non può essere nascosto, negato, alterato eccetera, ecco che la comunità, che è la Chiesa, è perseguitata dal Vescovo che è la Chiesa. Normalmente, fossimo dei robot, comincerebbero a saltarci dei circuiti; siccome invece la mente umana è ciò che di più flessibile esista, è possibile pensare di essere autentica Chiesa perseguitata e di essere sempre obbedienti al vescovo "buono" che accettò il cammino e inadempienti rispetto al vescovo "cattivo" che si è sognato di porre dei limiti. <br />E così via. Siccome poi con gli anni gli investimenti emozionali, familiari e finanziari nel cammino diventano sempre maggiori, è sempre più necessario, di fronte alle crescenti incongruenze che chiunque non può non notare, serrare sempre di più gli occhi e accettare le motivazioni più fideistiche e irrazionali, perché "costerebbe" troppo cominciare da capo.<br />Mi viene sempre in mente la catechista <a href="https://neocatecumenali.blogspot.com/2017/09/piccole-confessioni-di-una-catechista-neocat.html?m=1" rel="nofollow">(qui il link all'articolo)</a> che mise addirittura le mani addosso al fidanzato della figlia perché si era permesso di criticare il cammino. <br />Quella donna, poverina, era una contraddizione ambulante: da un lato vantava d'essere catechista da trent'anni, dall'altro dichiarava di non essere neppure cristiana; negli scrutini chiedeva particolari intimi alle giovani coppie ma, nello stesso tempo, dichiarava di non voler sapere nulla dei rapporti tra sua figlia e il fidanzato. Insomma, nella mente di questa donna c'era un autentico ginepraio.Valentina Giustihttps://www.blogger.com/profile/04680554538434146923noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-39161484670205423632019-09-06T12:25:28.603+02:002019-09-06T12:25:28.603+02:00Questo commento è stato eliminato dall'autore.Libera mente semperhttps://www.blogger.com/profile/09747416516321897846noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-76350352976516064142019-09-06T12:15:28.441+02:002019-09-06T12:15:28.441+02:00Attenti alle truffe neocatecumenali: se un kikos d...Attenti alle truffe neocatecumenali: se un <i>kikos</i> dicesse che la liturgia non è una serie di regole da osservare, con ciò stesso sta rinnegando la Chiesa che ha stabilito la liturgia come una serie di regole da osservare: il Messale e i documenti liturgici (come ad esempio la sopracitata <i>Redemptionis Sacramentum),</i> validi per tutta la Chiesa, che descrivono con precisione gesti, parole, risposte, significati...<br /><br />Il Messale è "prescrittivo", cioè <i>tutto ciò che non dice è vietato.</i> Il Messale e i documenti liturgici dicono infatti cosa si <i>deve</i> fare, cosa si <i>può</i> fare (e a quali condizioni): tutto ciò che non è previsto, è vietato.<br /><br />Un esempio: il segno della pace. Il Messale dice che è <i>facoltativo,</i> cioè quel gesto non fa parte della liturgia: è un gesto <i>permesso</i> ma non <i>obbligatorio.</i><br /><br />Un altro esempio: le "monizioni" - che sono previste ma non possono essere abusate. Infatti lo Statuto del Cammino dice: <i>«le eventuali monizioni devono essere brevi»:</i> "eventuali", quindi rare, non certo onnipresenti; "brevi", quindi <i>brevi,</i> non lunghe quanto e più della lettura, tanto meno vere e proprie prediche laicali. Lo dice la lettera del 1° dicembre 2005, che lo Statuto del Cammino fa sua all'articolo 13, nota 49. Non è mai stata abolita.<br /><br />Ancora un altro esempio: il farsi <a href="https://neocatecumenali.blogspot.com/2012/05/latte-e-miele-nella-liturgia.html" rel="nofollow">una bevuta di latte e miele</a>. Non importa se è un simbolo presente nella Bibbia - la liturgia <a href="https://neocatecumenali.blogspot.com/2016/06/larcano-di-fine-cammino-la-pasqua-latte.html" rel="nofollow"><i>non</i> lo prevede</a>, e pertanto è un gesto <i>anti-liturgico,</i> che calpesta la sacra liturgia. I neocatecumenali sbagliano, e perseverano nell'errore perché il falso profeta Kiko vuole che perseverino nell'errore.<br /><br />Ricordiamoci sempre che il modo di celebrare la liturgia è specchio del modo di vivere la fede. Chi professa una fede inquinata (come ad esempio i neocatecumenali), inevitabilmente finirà per celebrare una liturgia inquinata.by Tripudiohttps://www.blogger.com/profile/07428598750311507392noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-29002066299587171342019-09-06T11:33:56.033+02:002019-09-06T11:33:56.033+02:00Siamo sempre allo stesso punto: no money,no party ...Siamo sempre allo stesso punto: no money,no party = fine del cnc. <br />LUCA Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-31669613969938126352019-09-06T11:26:02.107+02:002019-09-06T11:26:02.107+02:00Il problema è che troppi vescovi sono talmente pre...Il problema è che troppi vescovi sono talmente preoccupati dalla "pastorale" (e dal problema di coprire "troppe" parrocchie avendo a disposizione "pochi" sacerdoti affidabili) che trascurano spesso e volentieri la questione della liturgia, pur essendo i primi a sapere che una pessima liturgia, a lungo andare, inquina anche la fede.<br /><br />Il vescovo emerito di Lancaster, alcuni mesi prima di ritirarsi per limite di età, cioè quando ormai non era più ricattabile dal Cammino, ha emanato delle norme che non sono una <i>novità</i> ma sono soltanto un ricordare ai <i>kikos</i> che nella Chiesa Cattolica si seguono le norme liturgiche della Chiesa Cattolica, senza furbate né eccezioni. Tutto qui. Il solo fatto di essere stato costretto a precisarle, significa che nel Cammino quelle norme non sono state mai seguite.<br /><br />E cosa hanno fatto i capicosca della setta dei <i>kikos?</i> Hanno subito chiesto un "colloquio" urgente, senza alcun tema specifico. Se avessero posto a tema la questione della liturgia, il colloquio sarebbe stato rifiutato perché tutto quel che c'era da dire lo ha già detto il documento (e lo dicono già lo Statuto, le «decisioni del Santo Padre», e i documenti liturgici).<br /><br />Dunque, col <i><b>trucchetto</b></i> di non precisare il tema del colloquio, volevano presentarsi dal vescovo <b>per turlupinarlo:</b> qualunque cosa avesse detto il vescovo, loro sarebbero tornati trionfanti dicendo la panzana preconfezionata: "il vescovo ha capito che in certi casi <i>(tutti)</i> ci possono essere delle eccezioni... il vescovo ci ha aiutati a scegliere in quali momenti <i>(nessuno)</i> le norme vanno applicate...".<br /><br />La riconoscete? È la tipica strategia neocatecumenale: di fabbricare una panzana da rifilare ai fratelli delle comunità, e di andare a "colloquio" esclusivamente per avere l'alibi per insinuare <i>"abbiamo parlato col vescovo e ci ha concesso di fare come ci pare".</i> Fanno lo stesso col Papa, figuratevi coi vescovi. <b>Per loro l'inganno e la menzogna sono strumenti santi, qualora utili a difendere il prestigio e la prassi del Cammino.</b> Per questo sono così esperti del metodo dell'<i>«oliatura»</i> e delle <i>vendette.</i><br />by Tripudiohttps://www.blogger.com/profile/07428598750311507392noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-54111906053663960012019-09-06T10:31:00.416+02:002019-09-06T10:31:00.416+02:00"Come mai quello che hanno fatto Byrnes a Gua..."Come mai quello che hanno fatto Byrnes a Guam e Campbell a Lancaster non è mai stato fatto da parte della Santa Sede, valevole per tutte le diocesi del mondo?”<br />BELLA DOMANDA. LA RISPOSTA SECONDO ME E CHE CI SONO TANTI VESCOVI E TANTISSIMI PARROCI CHE HANNO PAURA DI PERDERE LE OLIATURE, PREBENDE, VIAGGI E SOGGIORNI NEI MIGLIORI ALBERGHI, INVITI A LUCULIANE CENE DI PESCE, AGAPI IN PARROCCHIA E FUORI PARROCCHIA, INSOMMA AD UNA VITA DA SULTANO DEL BRUNEI altro ché baracche o vita ispirata Charles de foucauld, tutto alla faccia della povera gente.<br />QUALCOSA SI MUOVERÀ SOLO QUANDO E SCUSATE SE VI CHIAMO -UTILI IDIOTI-<br />LA SMETTERETE DI PAGARE IL PIZZO ALLA CUPOLA, ALTRIMENTI L'ORGIA DEI BUONTEMPONI E DESTINATA CONTINUARE.<br />"Svegliati o tu che dormi e Cristo ti illuminerà" (Ef.5,14).<br /><br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-9753590599244181002019-09-06T09:32:06.608+02:002019-09-06T09:32:06.608+02:00“Come mai quello che hanno fatto Byrnes a Guam e C... “Come mai quello che hanno fatto Byrnes a Guam e Campbell a Lancaster non è mai stato fatto da parte della Santa Sede, valevole per tutte le diocesi del mondo?”<br />---------<br />Come mai nessuno a cui spetta risponde mai a questa domanda? <br /><br />Se anche qsto non avverrà mai, basterebbe che OGNI vescovo seguisse l'esempio. <br />La dovrebbero smettere (non solo i vescovi, ma a qualunque livello) di fare lo scaricabarile per timore dei superiori (o di 4 famiglie di bulletti benestanti), ad esso dovrebbero preferire il timor di Dio. <br />Ma forse neanche questo avverrà mai.<br />Ho fatto 1 commento del tutto inutile. Pippi@gmai.comhttps://www.blogger.com/profile/08740903745197806724noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-27097505789171727932019-09-06T09:25:10.780+02:002019-09-06T09:25:10.780+02:00Nel libro liturgico "Rito della Comunione fuo...Nel libro liturgico "Rito della Comunione fuori della Messa e Culto Eucaristico" (scritto dopo il Concilio Vaticano II) c'è scritto:<br /><br />13. <i>Partecipazione perfetta alla celebrazione eucaristica è <b>la comunione sacramentale ricevuta durante la Messa: questo risulta più evidente, per ragione del segno, se i fedeli RICEVONO il corpo del Signore DOPO la comunione del sacerdote</b> e dal medesimo sacrificio.</i><br /><br />Ovviamente questo riprende ciò che è scritto chiaramente nella <b>"Sacrosanctum Concilium"</b> (SC) del Concilio Vaticano II:<br /><br />SC 55. <i>Si raccomanda molto quella partecipazione più perfetta alla messa, nella quale <b>i fedeli, DOPO la comunione del sacerdote, RICEVONO il corpo del Signore con i pani consacrati in questo sacrificio</b></i>. <br /><br />Tutto questo, come detto prima, è nuovamente riportato nella "Redemptionis Sacramentum" (RS, anno 2004) che illustra alcune cose che si devono osservare ed evitare circa la Santissima Eucaristia:<br /><br />RS 88. <i>I fedeli di solito <b>RICEVONO la Comunione sacramentale dell’Eucaristia nella stessa Messa e al momento prescritto dal rito stesso della celebrazione, vale a dire immediatamente DOPO la Comunione del Sacerdote celebrante</b>.</i> <br /><br />Annalisa<br /><br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-7521729864042656392019-09-06T08:35:07.771+02:002019-09-06T08:35:07.771+02:00Dice inoltre la "Redemptionis Sacramentum&quo...Dice inoltre la <i>"Redemptionis Sacramentum"</i> (RS, anno 2004) circa altri abusi liturgici che vengono commessi:<br /><br />RS 38. <i>L’ininterrotta dottrina della Chiesa sulla natura <b>non soltanto conviviale, ma anche e SOPRATTUTTO SACRIFICALE</b> dell’Eucaristia va giustamente considerata tra i principali criteri per una piena partecipazione di tutti i fedeli a un così grande sacramento. "Spogliato del suo valore sacrificale, il mistero viene vissuto come se non oltrepassasse il senso e il valore di un qualsiasi incontro conviviale e fraterno".</i><br /><br />RS 72. <i>Conviene "che ciascuno <b>dia la pace soltanto a coloro che gli stanno più vicino, in modo sobrio</b>". "Il Sacerdote può dare la pace ai ministri, rimanendo tuttavia sempre nel presbiterio, per non disturbare la celebrazione. Così ugualmente faccia se, per qualche motivo ragionevole, vuol dare la pace ad alcuni fedeli".</i><br /><br />RS 77. <i>In nessun modo si combini la celebrazione della santa Messa con il contesto di una comune cena, né la si metta in rapporto con analogo tipo di convivio. Salvo che in casi di grave necessità, non si celebri la Messa su di un tavolo da pranzo o in un refettorio o luogo utilizzato per tale finalità conviviale, né in qualunque aula in cui sia presente del cibo, né coloro che partecipano alla Messa siedano a mensa nel corso stesso della celebrazione.</i><br /><br />RS 88. <i>I fedeli di solito <b>RICEVONO la Comunione sacramentale dell’Eucaristia</b> nella stessa Messa e al momento prescritto dal rito stesso della celebrazione, vale a dire <b>immediatamente DOPO la Comunione del Sacerdote celebrante</b>. Spetta al Sacerdote celebrante, eventualmente coadiuvato da altri Sacerdoti o dai Diaconi, distribuire la Comunione.</i><br /><br />RS 90. <i>Quando però si comunicano stando in piedi, <b>si raccomanda che, prima di ricevere il Sacramento, facciano la debita riverenza</b>"</i>.<br /><br />RS 169. <i>Quando si compie un abuso nella celebrazione della sacra Liturgia, <b>si opera un’autentica contraffazione della Liturgia cattolica</b>. Ha scritto san Tommaso: "incorre nel vizio di falsificazione chi per conto della Chiesa manifesta a Dio un culto contro la modalità istituita per autorità divina dalla Chiesa e consueta in essa"</i>.<br /><br />Annalisa<br /><br /><br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-29258143159618728402019-09-06T08:18:59.532+02:002019-09-06T08:18:59.532+02:00Il Sacerdote (o, se qualcuno preferisce Presbitero...Il Sacerdote (o, se qualcuno preferisce Presbitero), quando celebra, non rappresenta solo la comunità locale a se stessa, ma è icona innanzitutto di quel Dio che lo ha scelto in Cristo, nonché di tutta quanta la Chiesa Universale.<br />Sentite cosa dice la Chiesa nella Istruzione <b><i>"Redemptionis Sacramentum"</i></b> (RS; del 2004) <i>su alcune cose che si devono osservare ed evitare circa la Santissima Eucaristia</i>.<br /><br />RS 6. <b>Tali abusi, infatti, "contribuiscono ad oscurare la retta fede e la dottrina cattolica su questo mirabile Sacramento"</b>.<br /><br />RS 7. Gli abusi non di rado si radicano in <b>un falso concetto di libertà</b>. Dio, però, ci concede in Cristo non quella illusoria libertà in base alla quale facciamo tutto ciò che vogliamo, ma <b>la libertà, per mezzo della quale possiamo fare ciò che è degno e giusto</b>. Ciò vale invero non soltanto per quei precetti derivati direttamente da Dio, ma anche, considerando convenientemente l’indole di ciascuna norma, per le leggi promulgate dalla Chiesa. Da ciò la necessità che tutti si conformino agli ordinamenti stabiliti dalla legittima autorità ecclesiastica. <br /><br />RS 11. <b>Troppo grande è il Mistero dell’Eucaristia "perché qualcuno possa permettersi di trattarlo con arbitrio personale, che non ne rispetterebbe il carattere sacro e la dimensione universale"</b>. Chi al contrario, anche se Sacerdote, agisce così, assecondando proprie inclinazioni, lede la sostanziale unità del rito romano, che va tenacemente salvaguardata.<br /><br />RS 31. In coerenza con quanto da loro promesso nel rito della sacra ordinazione e rinnovato di anno in anno nel corso della Messa crismale, i Sacerdoti [...] <b>non svuotino il significato profondo del proprio ministero, deformando la celebrazione liturgica con cambiamenti, riduzioni o aggiunte arbitrarie</b>. Come disse, infatti, S. Ambrogio: <i>"La Chiesa non è ferita in sé stessa, […] ma in noi. Guardiamoci, dunque, dal far divenire i nostri sbagli una ferita per la Chiesa"</i>. Si badi, quindi, che la Chiesa di Dio non riceva offesa da parte dei Sacerdoti, i quali hanno offerto sé stessi al ministero con tanta solennità.<br /><br />Annalisa<br /><br />Anonymousnoreply@blogger.com