tag:blogger.com,1999:blog-29059218.post8577430220444075903..comments2024-03-28T10:41:42.322+01:00Comments on Osservatorio sul Cammino Neocatecumenale<br> secondo verità: Provocazione: “Ma quale Dramma? La liturgia è una festa!”by Tripudiohttp://www.blogger.com/profile/07428598750311507392noreply@blogger.comBlogger47125tag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-20355616178083697102009-05-03T11:37:00.000+02:002009-05-03T11:37:00.000+02:00E' vero che nel blog ci sono dei momenti di silenz...E' vero che nel blog ci sono dei momenti di silenzio,<br />probabilmente perchè si creano spontaneamente delle dinamiche per cui si resta troppo colpiti da certe affermazioni e si tace.<br />Ma sono dinamiche involontarie, non c'è una regia.<br /><br />Mentre tacevo, in questi giorni, riflettevo sul fatto che non c'è un unico modo di dire la verità.<br />Il post di Chisolm sull'eretico esteta è forse più efficace di molte testimonianze, o comunque può essere messo a fianco delle testimonianze contro il cammino.<br /><br />Io continuo a credere che nel rapporto con le singole persone si debba usare tutta la carità possibile, ma nel denunciare, anche con la forza, che per es. io non ho, può essere utile per chiarire che certe affermazioni non sono cattoliche.<br /><br />Ma c'è un altro problema: Sofia parla di abominio, di mostruosità, di mistero di iniquità. <br />Nessuno è riuscito a comprendere il fenomeno neocat. Ci sono caratteristiche settarie che servono a veicolare contenuti gnostici, a volte quasi 'magici', ci sono insegnamenti protestanti e commistioni con il giudaismo,<br />e questo è sotto gli occhi di tutti.<br />Ma perchè nessuno ne parla?<br /><br />Tutti questi errori dottrinali portano a danni sulla psiche delle persone, a violenze domestiche ( tra le quali includo anche la durezza verso familiari non nc ), adulterii, ad estraniarsi dalla realtà sociale ed ecclesiale.<br />Ma perchè nessuno ne parla?<br /><br />Non essendoci testi pubblicati non abbiamo gli strumenti per valutarne l'eresia?<br /><br />Forse i nostri interlocutori non devono essere i dicasteri del Vaticano che sono impegnati a governare tante tensioni, ma la conferenza episcopale, e le conferenze regionali.<br />Si potrebbe avvertire i vescovi del fatto che le catechesi di Kiko non sono state mai approvate, nè sono pubbliche, e in allegato mettere il discorso fatto da Kiko sull'Eucarestia alla conferenza stampa, quello che è stato postato da Gianluca qualche giorno fa.Michelahttps://www.blogger.com/profile/11741839296725898416noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-71351001323578851412009-05-02T23:29:00.000+02:002009-05-02T23:29:00.000+02:00Mi associo di tutto cuore al dolore e allo sgoment...Mi associo di tutto cuore al dolore e allo sgomento di Mic, come a quello di tutti, e voglio rassicurare, (ora con poche parole, avendo per il momento poco tempo disponibile) sia A. Rita che Gianluca che mi sento sempre vicinissima al loro sentire, e che ritengo le loro parole dettate da un giusto sdegno che ogni giorno cresce di fronte all'obbrorio senza misura di questo mistero d'iniquità<br />che pare ingigantire senza più sosta...<br />...e il termine "mostruoso" è già diventato banale: <br />cara A.Rita, ti assicuro che spesso mi ritrovo ammutolita per l'orrore e la tristezza e anche incredulità - per eventi talmente assurdi da sembrare irreali - che mi impietrisce di fronte a questo<br />ABOMINIO al quale solo il Signore Onnipotente può porre rimedio, per pietà delle nostre suppliche e di quelle della sua Santa Madre che spero ci ascolterà...<br />(e penso a quel povero parroco di Manuele);<br />così ha ragione Mic,<br />pare non ci siano più parole<br />sufficienti, tanto è enorme<br />la sciagura che ci sovrasta e supera le nostre forze e sembra volerci seppellire nella nostra impotenza.<br /><br />Cari Gianluca e A.Rita, ritengo che le vostre parole siano ora importanti, severe come il grido del Battista, di fronte ai "cammini" degli uomini sempre più distorti e lontani da Gesù-Via,<br />(altro che Cammino, Gesù è la Via!) mentre molti di noi si sentono venir meno la voce...<br />parole forti della forza profetica di cui parlava tempo fa Chisolm, notando che gli uomini di oggi non vi sono più abituati!<br />E' bene parlare chiaro e forte,<br />chiamare il PECCATO col suo vero nome, quello che oggi molti sedicenti cattolici, anche in alti livelli, non vogliono più pronunciare, avendo quasi rinunciato a discernere il giusto dall'ingiusto e soprattutto a vigilare e impedire l'avanzata e orami l'invasione del fumo di Satana nella Chiesa di Cristo.<br />Cari amici, non sapete come vorrei sostenervi a parole per tutto ciò che di vero avete detto,<br />(e non ne ho spesso la possibilità),<br />e talora mi sento scoraggiata, ma dico:<br />"Grazie Signore, perchè questi tuoi figli rimangono vigilanti nella tempesta: fa' che tu possa trovare noi, pochi o tanti che tu conosci,<br />con la lampada accesa al tuo ritorno, che trovi la Fede in noi, sulla Terra, anche se tanti pastori <br />e pecore dovessero perderla!"<br />E mi limito spesso solo a una preghiera silenziosa, come ci esorta Mic<br />(anche perchè talvolta temo di essere invadente intervenendo troppo, con argomenti meno importanti dei vostri...)<br />Grazie, A. Rita (anche per la tua bella prosa, che ammiro...),<br />grazie Gianluca: spero che i vostri richiami potranno arrivare, con l'aiuto di Dio,<br />al profondo del cuore di anime che giacciono vittime di un giogo mortale, e che le aiutino a risorgere...<br />anche se a voi sembra di essere<br />"voci che gridano nel deserto":<br />non è così, abbiate fiducia,<br />e il Signore vi benedica e vi aiuti<br />per la vostra buona volontà, perchè parlate per amore del suo Nome,<br />e vi aiuti e aiuti tutti noi...<br />che prestiamo parole, affanni e preghiere all'opera di Redenzione<br />che è Sua!<br /><br />(Forse noi facciamo 1 e Lui 31...<br />o sbaglio?)<br /><br /><br />Al sig. Kiko & co vorrei solo dire (come dissi tempo fa...) di ricordarsi che il Signore ha detto "Io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta..."<br />e un giorno gli presenterà il conto.<br />Meglio per lui se ci pensasse finchè è in tempo a pentirsi e correggersi, prima di intossicare e disperdere altre anime, di cui il<br />Signore gli chiederà:<br />"Su quale via le hai portate?<br />e chi ti ha autorizzato a <br />prevaricare i pastori?"<br /><br />-------------<br /><br />Vi abbraccio tutti nella fiducia in Gesù Misericordioso, che pare offrire a questa povera Chiesa sbandata una lunga proroga di Misericordia...fino a quando?<br /><br />(PS Sì, Caterina, anche Gesù Misericordioso ha detto a S. Faustina:<br />"Chi non vorrà passare per la mia Misericordia dovrà passare per la mia Giustizia!")nbhttps://www.blogger.com/profile/05577732376184443257noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-51117226438570895532009-05-02T23:19:00.000+02:002009-05-02T23:19:00.000+02:00Amici...vorrei condividervi un avvertimento del Cr...Amici...vorrei condividervi un avvertimento del Cristo che ben si addice alla sofferenza che molti di voi provano e vivono e di fronte all'impotenza che viviamo davanti allo SCANDALO che vediamo...<br /><br />Qualcuno una volta disse:<br /><br /><B>Gli scandali aiuteranno la Chiesa Cattolica</B>....<br /><br /> «E' necessario che gli scandali avvengano .», dice il Vangelo (mentre fulmina gli scandalizzatori).<br /><br />Ho ripescato una bellissima riflessione fatta da un Amico nell'Anno del Rosario ^__^ <B>era il 10 gennaio del 2003...</B>si, il DIECI GENNAIO di 7 anni fa...sempre il 10 gennaio...^__^<br /><br />Buona riflessione!<br /><br /><B>Gli scandali all'interno della Chiesa sono nati con la Chiesa, come grano e gramigna, come servi giusti e servi infingardi, come senapi rigogliosi e fichi sterili</B>. I Vangeli non nascondono l'uomo all'uomo, anzi, preannunciano un cammino tortuoso e difficile, per nulla agevolato dall'appartenere alla Chiesa. <br /><br />La Chiesa non ha mai conosciuto isole di tranquillità nel suo navigare sulle correnti della storia anzi, spesso i venti contrari sono stati più numerosi di quelli favorevoli. Tuttavia, questa Chiesa continua ostinata sul mandato di Cristo.<br />Il problema è che ogni epoca pone in risalto le sue debolezze. Un tempo, la più grande tentazione per i prelati era il potere, poi vennero i soldi e, col rinascimento, anche la lussuria fece capolino. Comunque, in ogni epoca si saranno consumati, magari a percentuali variabili, i grandi peccati capitali, ora uno, ora l'altro, nulla di nuovo sotto il sole. Ha ragione Camilleri nel voler vedere nel peccato di turno, la tentazione di turno. <B>La tentazione coglie l'essere umano là dove le sue difese sono più deboli, le sue mura presentano qualche crepa, la preghiera vigile cede al sonno il suo sguardo verso il fine</B>.<br /><br /> La cosa bella, però, è che la Chiesa tutta è colpita dalla malattia di uno dei suoi membri, ma non come in certi siti-parodia dove ciò viene pubblicizzato presentando una corrotta società di satana etc., ma in un contagio di solidarietà, come quello della missionaria che si becca l'AIDS per aver curato un malato, o come quella del medico religioso che si attacca il virus Ebola per aver dato conforto al morente che ne è affetto.<br /><br />Così anche il peccato di un laico, di un prete, di un vescovo o di un Papa, che riguarda tutta la Chiesa, viene caricato sulle spalle della comunità dei credenti esattamente come una malattia del corpo in virtù di quell'essere membra di un unico Corpo. Ed è l'intero corpo mistico che deve guarire la sua parte malata con la preghiera, la penitenza, la medicina dei sacramenti.<br /> <B>Nessuno vive solo per se stesso così come nessuno muore solo per se stesso</B>. Cristo non l'ha fatto e il suo sangue l'ha dato anche per quei superiori che sembrano aver dimenticato il suo monito per chi scandalizzerà i piccoli.<br /><br />Cristo ama i piccoli.<br />Cristo ama. E Cristo ama anche il battezzato che sbaglia, che pecca contro il suo monito più terribile.<br /><B>Cristo ama e può farlo visibilmente solo nella sua Chiesa, quella che per giustizia deve isolare soggetti pericolosi ma per carità deve dare tutta se stessa per il loro recupero</B>.<br /><br /> La Chiesa che ama è la Chiesa del paradosso, il paradosso di ostinarsi ad amare anche chi non vuole amare, o chi ama in modo sbagliato, o chi, avendo incarichi nella Chiesa, scandalizza i piccoli, perchè la Chiesa è Madre, principalmente una mamma che a suo tempo userà anche la giustizia. <B>La giustizia è sacrosanta ma anche l'amore di Cristo lo è, anzi viene prima l'amore del Cristo poi la sua giustizia</B>.<br /><br /><br />Buona Domenica a tutti...e un incoraggiamento a Mic e a tutti a non scoraggiarsi, ma a guardare sempre all'Amore del Cristo...<br /><br />Fraternamente CaterinaLDCaterina63https://www.blogger.com/profile/04454462294404555851noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-77380181357638146122009-05-02T22:38:00.000+02:002009-05-02T22:38:00.000+02:00Amici miei abbiamo nella Chiesa un`organizzazione ...Amici miei abbiamo nella Chiesa un`organizzazione potente con una struttura centralizzata e efficace che è riuscita a farsi riconoscere come un....metodo, un itinerario!<br />Sì non esistono, in realtà il cnc non esiste, non è un movimento, non è un gruppo, è un metodo, uno strumento!<br /><br />Sono ricchissimi, costruiscono chiese e cittadelle in Galilea, invitano generosamente vescovi e cardinali ai loro convegni, ma sono riusciti a far scrivere in uno statuto che il cnc è un insieme di....beni spirituali!<br /><br />Sono così tante le anomalie, così numerosi i motivi di scandalo, eppure Arguello e i membri della sua opera continuano ad applicare i loro metodi senza dover rendere conto a nessuno.<br />Che cosa possiamo fare?<br />Continuare ad informare e sopratutto pregare, ancora pregare e deporre ai piedi della Croce di Cristo la nostra sofferenza, la nostra impotenza, la nostra collera, la nostra incomprensione, la nostra inquietudine.Emmahttps://www.blogger.com/profile/01801441398994227901noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-6100440461567938532009-05-02T22:32:00.000+02:002009-05-02T22:32:00.000+02:00Se avete seguito, il signor Arguello e il signor R...Se avete seguito, il signor Arguello e il signor Rylko si sono recati a Rimini alla convocazione del Rinnovamento nello Spirito per pubblicizzare la loro merce e fare in modo che gli altri pensino che il CNC altro non è che un movimento come il RnS.<br /><br />Il RnS è una (discutibilissima ) associazione di cattolici che vengono letteralmente spennati per andare a pregare ( per entrare in Fiera €. 85 a testa per 3 giorni, che vergogna!),<br /><br />Il CNC è invece " iniziazione cristiana", cioè una forma di ecclesialità inventata cervelloticamente da un laico esaltato e appoggiata da un cardinale più esaltato di lui.Francescohttps://www.blogger.com/profile/07907123214887484602noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-40052616116828052009-05-02T22:07:00.000+02:002009-05-02T22:07:00.000+02:00Gianluca ha detto che l`omelia del cardinal Rylko ...Gianluca ha detto che l`omelia del cardinal Rylko è sconcertante, io aggiungerei che è sconvolgente e scioccante per ciò che ci conferma !<br />In realtà non dovremmo essere sorpresi.<br /><br />Conosciamo i legami che uniscono il cardinale a Arguello, vi ricordate la foto del giorno della consegna dello statuto, nella quale si vedeva Arguello tenere il braccio di Rylko che mostrava lo statuto? <br />Allucinante! Vedere il sorriso fiero e orgoglioso di quella squadra che aveva vinto la sua battaglia.<br /><br />Ebbene, pur conoscendo questi legami si resta pur sempre allibiti e sconvolti di fronte alla celebrazione della menzogna.<br />E quando leggo :<br /><br />"Quindi l’Eucarestia dell’invio missionario, l’Eucarestia di una nuova chiamata missionaria."<br /><br />Devo controllare i mei pensieri, perchè non sono molto caritatevoli nei confronti di chi osa pronunciare parole simili sapendo che cosa è il rito neocatecumenale.Emmahttps://www.blogger.com/profile/01801441398994227901noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-77642315211777192302009-05-02T21:57:00.000+02:002009-05-02T21:57:00.000+02:00Dopo il post con l'omelia di Canizares, che segue ...Dopo il post con l'omelia di Canizares, che segue di un giorno l'accoglienza in S. Pietro, e che non conoscevo e soprattutto non avrei mai ritenuta possibile, per ora non ho più parole e credo che la questione sia molto ma molto ma molto più grave di quanto non potessimo immaginare.<br />Impotenza, dolore, sconcerto... ma fiducia e certezza che nonostante tutto sarà il Signore a salvare la Sua ChiesaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-15908880701860382362009-05-02T21:39:00.000+02:002009-05-02T21:39:00.000+02:00Caro Gianluca,
pubblicando quel discorso, sul qual...Caro Gianluca,<br />pubblicando quel discorso, sul quale avavamo già espresso non solo il nostro sconcerto ma anche il nostro dolore per quel che succede nella e alla Chiesa, non fai che rigirare il dito nella piaga...<br />Non ti è venuto in mente che quelle parole, specialmente nella conclusione, non siano di Rylko, ma a lui messe in bocca da chi lo pilota, o qualcuno dei suoi cloni, il cui stile è inconfondibile?<br /><br />Comunque abbiamo dovuto in goiare anche questo calice amaro, perché quel discorso in quei termini così enfatici certamente non ha fatto altro che confondere, spegnere, eliminare dubbi e perplessità all'interno del Cammino e molte persone sicuramente, a causa di esso, saranno state ri-fagocitate. La cosa più abominevole è che questo sia stato fatto richiamandosi alla eucaristia (anzi chiamando eucaristia un rito che un'altra cosa!)... <br /><br />e nessuno che dica nulla! Come nessun rilievo è stato data dai media - nemmeno un vaticanista, figurarsi poi dalla Curia! che sia intervenuto - alle dichiarazioni di Zollitsch che non fanno altro che rinnegare il cuore della nostra fede: la 'divinità' donata fino alla morte e alla morte di Croce del Figlio di Dio, che è il nostro Signore!...<br /><br />Non resta che continuare a denunciare con immutato impegno e pazienza e con rinnovato equilibrio; ma soprattutto continuare a offrire... e pregare pregare pregareAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-28701397881489279782009-05-02T21:24:00.000+02:002009-05-02T21:24:00.000+02:00Carissimi,
non ho potuto che apprezzare con tutto ...Carissimi,<br />non ho potuto che apprezzare con tutto il cuore la delicatezza, l'equilibrio, la capacità di ascolto e di empatia, le motivazioni espresse da Emma nei suoi post intrecciatisi a quelli di Gianluca ed Anna Rita.<br /><br />Anch'io sono con voi carissimi fratelli che ancora portate cocenti le ferite del Cammino e alzate alto e forte il vostro grido, comprendo e condivido la vostra indignazione, ma anch'io penso che un linguaggio di persone che dicono la verità, denunciano le storture, mettono in luce magagne ed eresie, ma non fanno i 'fustigatori', sia più capace di raggiungere chi si accosta a questo strumento dubbioso, confuso, o anche chi è in cerca di informazioni su una realtà così magnificata ma poco conosciuta davvero purtroppo soltanto attraverso le grancasse mediatiche e non di cui essa sa servirsi fin troppo bene.<br /><br />Vorrei invitare tutti a non dubitare mai l'uno dell'altro: per quel poco che ci conosciamo - direttamente o solo via mail - mi sembra che non ce ne sia alcun motivo... ognuno col suo carattere, la sua formazione, il suo stile, sta cercando di dare il suo contributo con l'impegno che gli riesce possibile. Ci sono persone che purtroppo non intervengono da mesi, anche se da mail che pgni tanto arrivano mi risulta che ci leggono... per quanto mi riguarda le mie giornate sono particolarmente dure e pesanti.<br /><br />Sto offrendo tutto al Signore e vado avanti anche con questo imoegno...<br /><br /> vi ricordo che non siamo su una chat in cui la comunicazione è immediata e consequenziale, ma su uno strumento che per i motivi più svariati ha ritmi discontinui a volte serrati, a volte stagnanti... cerchiamo di prenderlo com'è senza vedere ombre dove non ci sono e rassereniamo gli animi, mettendo ogni nostra situazione personale e collettiva nel Cuore della Divina MisericordiaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-43032909148808712582009-05-02T21:12:00.000+02:002009-05-02T21:12:00.000+02:00Questa e invece l'omelia fatta dal Cardinale Anton...Questa e invece l'omelia fatta dal Cardinale Antonio Cañizares Llovera l'11 Gennaio 2009, giorno dopo l'incontro del Papa col CN in Vaticano per la festiccilola dei 40 anni del CN, evidentemente i tempi del Carinale Arinze sono veramente conclusi, che Dio ci salvi da codesta setta.<br /><br />Gianluca Cruccas<br /><br />Porto S. Giorgio - Convivenza Internazionale per il 40° - Eucarestia presieduta da S.E. il Cardinale Antonio Cañizares Llovera <br /><br />Domenica 11 gennaio 2009, il Cardinale Antonio Cañizares Llovera, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, è intervenuto alla convivenza internazionale del Cammino Neocatecumenale a Porto S. Giorgio e ha presieduto l' Eucarestia.<br /><br />Riportiamo di seguito il testo dell'omelia pronunciata dal Cardinale durante la liturgia.<br />Carissimo fratello vescovo, carissimi fratelli sacerdoti, carissimi Kiko, Carmen e P. Mario, carissimi fratelli e sorelle itineranti, responsabili del Camino nelle diverse nazioni, e formatori dei seminaristi dei seminari Redemptoris Mater, carissimi tutti fratelli e sorelle nel Signore:<br />Trascorsi i giorni del Natale e dell'Epifania, la Chiesa celebra con gioia il Battesimo di Gesù. Lo celebriamo noi pieni di gioia con tutta la Chiesa, dopo l'indimenticabile incontro di ieri pomeriggio con il Santo Padre, e l'invio delle comunità e delle famiglie in missione. Veniamo qui per ringraziare il Signore, per incontrarlo in mezzo a noi e ascoltare il suo invito a venire, a mangiare e bere di questo Pane, che è alimento di vita eterna, di questa fonte da dove sgorga la salvezza, che è Gesù Cristo. È l'invito a venire a Lui, insieme a Lui, perché Lui sia tutto interamente in noi, perché per la fede che vince il mondo possiamo proclamare con Pietro: tu sei il Figlio del Dio vivente, Colui che rivela la Voce che proviene dal cielo e si ascolta sulla terra.<br />Le letture proclamate ci invitano ad ascoltare e contemplare Gesù. 'Si udì una voce dal cielo: questi è il mio Figlio amato, il mio prediletto'. 'Ecco, il mio servo che io sostengo' 'Dio era con lui'. Riprendiamo il ritmo ordinario, portando nell'animo le ricche esperienze vissute durante questi giorni natalizi, lo sguardo si sofferma più che mai fisso nel volto di Gesù che ci dice: 'Venite a me', come dirà in un altro momento: 'Venite a me voi che siete affaticati ed oppressi', venite a me voi tutti che camminate; troverete riposo, troverete salvezza, troverete la pienezza della Luce che riempie e dissipa l'oscurità e la tenebra che ci avvolge. Il battesimo di Gesù da parte di Giovanni nel Giordano, riportato nel Vangelo, è momento chiave della manifestazione di questo volto suo, del suo mistero e della sua più profonda identità. Nei giorni del Natale e nel giorno dell' Epifania, abbiamo contemplato Gesù nella sua nascita e infanzia. Oggi contempliamo il suo volto all'inizio della sua vita pubblica. A partire dal momento in cui Gesù si fa battezzare da Giovanni Battista nel Giordano e, sostenuto dalla testimonianza dall'alto, con la consapevolezza di essere 'il Figlio amato', inizia la sua predicazione della venuta del Regno di Dio, insegnando le sue esigenze e la sua forza mediante le sue parole e segni di grazia e di misericordia, e chiamando alla conversione, alla vita nuova in Cristo, quella vita che è la sua stessa vita di totale compimento della volontà del Padre, di ciò che Dio vuole per gli uomini, di compimento dei comandamenti del Signore, rimanendo in Lui e camminando con Lui.<br />Giovanni proclamava un 'Battesimo di conversione per il perdono dei peccati'. Una moltitudine di peccatori, pubblicani e soldati, farisei, sadducei e prostitute, viene a farsi battezzare da Lui. Allora appare Gesù. Il Battista dubita. Gesù insiste e riceve il battesimo. Lo Spirito Santo, in forma di colomba, viene sopra Gesù e la Voce del cielo proclama che 'Lui è il mio Figlio amato, il prediletto'. E' la manifestazione di Gesù come Messia d'Israele e Figlio di Dio , come l'atteso delle nazioni. Colui che tutti gli uomini cercano spesso, senza saperlo. Qui c'è, qui vediamo il volto e il mistero di Gesù. Qui c'è la risposta alla domanda, sempre presente e sempre inquietante, attorno alla quale si intesse la storia: 'Chi è Gesù? Non è il figlio del carpentiere Giuseppe?' Non è il figlio della nazaretana Maria? Come in Cesarea di Filippo, nel dialogo con i discepoli, quando chiede loro: 'La gente che dice di Lui?', qui, nella scena del Giordano, proveniente dall'alto, si ode la stessa e unica risposta possibile: 'Questo è il Figlio amato, il prediletto del Dio vivo'. Solo in grazia della rivelazione divina, solo perché Dio, nella sua immensa bontà si è compiaciuto di darcelo a conoscere per mezzo dello Spirito, abbiamo accesso al volto e al mistero totale e vero di Gesù. La sua realtà più propria, autentica e vera, non può essere compresa 'dalla carne e dal sangue' (cioè, dalla conoscenza mondana o dal modo comune di conoscere mediante i pensieri dell'uomo o seguendo i pensieri degli uomini), ma solamente per rivelazione del Padre per mezzo dello Spirito, o, che è la stessa cosa, percepita con gli occhi della fede. 'Solo la fede poteva dare passo al mistero di quel volto'.<br />Rendiamoci conto, inoltre, che in questo brano del Vangelo proclamato, ci viene mostrata l'umanità intera di Gesù, il suo volto pienamente umano che è il volto di Dio, come lo abbiamo visto, contemplato e adorato in questi giorni di Natale, che discende fino alla depressione più profonda della terra, il Giordano, come ci veniva ricordato ieri pomeriggio, e che anche si abbassa fino alla piccolezza della fragilità umana, spogliandosi del suo rango; e in questo vediamo il volto di Dio che si mostra più grande e più in alto, più forte e più potente, più sovrano quanto più si abbassa e discende, quanto più si spoglia e esce da Sé, quanto più condiscende a noi, quanto più si mostra come servo e schiavo, perché allora si mostra come un amore infinito che supera la distanza tra il cielo e la terra; semplicemente come Dio che è Amore, come Dio che è lì con Lui e che sta lì, con noi: Emmanuele. In questo abbassamento o kenosis del Servo che il Signore sostiene, vediamo Dio e l'uomo facendosi uno in più, uno dei tanti, uno dei peccatori; come sulla croce dove giunge all'estremo questo spogliamento per amore, questo essere posto e contato tra i peccatori, per liberarci dal peccato e dalla morte. Tra coloro che si avvicinavano a Giovanni per essere battezzati si presenta Gesù per ricevere quello stesso battesimo di conversione e di penitenza. Ma non è forse l'Agnello senza macchia e senza peccato, l'Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo? Ponendosi fra i peccatori ci mostra come si identifica in tutto con gli uomini che Egli non disdegna di chiamare fratelli. E si carica con i nostri peccati, radice di ogni male e fonte di ogni schiavitù, di ogni morte e miseria umana. E così fino alla morte, fino all'ignominia di una morte di croce. In obbedienza al Padre, con un'obbedienza di Figlio, compiendo in tutto la volontà del Padre e ogni giustizia, facendo del bene. Per noi uomini e per la nostra salvezza si è fatto uomo, ha assunto la nostra carne, la carne del peccato, e così, allo stesso tempo, tutta la densità del dramma dell'uomo sotto il peccato; si è abbassato e identificato con tutta la serietà dell'uomo sopraffatto, ha accettato di rispondere per tutti noi: così ha reso se stesso responsabile davanti a Dio di ogni peccato dell'uomo, come se Egli stesso fosse il colpevole e il peccatore. Non rimane fuori ad attendere, non rimane lontano dai peccatori, che siamo noi, gli uomini tutti. Con la sua umanità, che è la nostra, è sceso alle acque della depressione del fiume Giordano, sommergendosi in quelle acque, simbolo della morte, ed è uscito da esse quando una voce dal cielo ha pronunciato il nome del Figlio amato, il prediletto, davanti al quale si piega ogni ginocchio in cielo e sulla terra. Nel battesimo di Gesù nel Giordano, abbiamo tutto il mistero divino-umano della persona unica di Gesù, il mistero dell'Incarnazione e il mistero della nostra redenzione. E' quindi proprio certo che la fede in Lui è la nostra vittoria, è ciò che vince il mondo, è ciò che vince il nemico che sta costantemente attaccando l'uomo per tenerlo sotto il proprio dominio.<br />Infatti, benché Figlio amato e prediletto di Dio, del Padre, santo e innocente, senza macchia - si è fatto simile in tutto a noi, eccetto il peccato - ha voluto 'caricarsi con il peccato di tutti'. In questo modo, come dice il Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC), 'il battesimo di Gesù è, da parte di Lui, l'accettazione e l'inaugurazione della sua missione di Servo sofferente' (n. 536). Si lascia annoverare tra i peccatori; è già l'Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo; anticipa già il battesimo della sua morte cruenta. Viene già a compiere ogni giustizia, vale a dire, si sottomette interamente alla volontà del Padre: per amore accetta il battesimo di morte per la remissione dei nostri peccati. A questa accettazione risponde la voce del Padre che mette tutto il suo compiacimento nel suo Figlio. Lo Spirito, che Gesù possiede nella sua pienezza fin dal suo concepimento, viene a posarsi su di Lui. Di Lui questo Spirito darà testimonianza a tutti gli uomini. Al suo battesimo si sono aperti quei cieli che il peccato di Adamo aveva chiuso; e le acque sono state santificate dalla discesa di Gesù e dello Spirito come preludio della nuova creazione, e così, da queste acque che sgorgano dalla Sorgente, viene la salvezza.<br />Qui si anticipa anche la realtà del nostro battesimo, mediante il quale Dio, per il suo Spirito, ci concede di entrare nello stesso mistero di Gesù e della sua opera di redenzione; di entrare per identificarci con Lui, per vivere in Lui e di Lui, perché Egli attui in noi e ci faccia partecipare della sua nuova vita, liberati e strappati dalle acque della morte e nati dall'acqua della vita, che dà la vita. Come è grande, come è meraviglioso ciò che avviene nel Battesimo! Infatti, per il Battesimo il cristiano viene assimilato sacramentalmente a Gesù, che nel suo battesimo anticipa la sua morte e risurrezione: deve entrare in questo mistero di abbassamento umile e di pentimento, discendere all'acqua con Gesù per salire con Lui, rinascere dall'acqua e dallo Spirito per convertirci nel Figlio, nel figlio amato del Padre e vivere una nuova vita. 'Tutto ciò che è avvenuto in Cristo ci fa comprendere che, dopo l'immersione nell'acqua, lo Spirito Santo vola su di noi dall'alto del cielo e che, adottati dalla voce del Padre, diventiamo figli di Dio' (CCC, 554).<br />Il Battesimo, lo sapete bene, è qualcosa di molto diverso da un atto di socializzazione ecclesiale, di aggregazione a una società che segue la causa di Gesù o che si ispira al suo messaggio o al suo esempio; è anche moltissimo di più di una purificazione o di una pulizia dell'anima. E' realmente morte, rinascita, trasformazione in una vita nuova. E' ciò che vediamo in Paolo e che egli esprime con queste parole: 'Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me' (Gal 2,20). O, come abbiamo ascoltato in Giovanni: 'Rimanere in Lui' (cf Gv 15,9ss). E commenta il Papa Benedetto XVI: 'Vivo, ma non sono più io. L'io stesso, l'identità essenziale dell'uomo - di questo uomo, Paolo - è cambiata. Egli esiste ancora e non esiste. Ha attraversato un 'non' e si trova ancora in questo 'non': io, 'ma 'non' sono più io...'. Questa frase è l'espressione - dice il Papa - di ciò che è avvenuto nel Battesimo: si rimuove il mio io ed è innestato in un nuovo soggetto più grande. Così dunque c'è nuovamente il mio io, ma appunto trasformato, brunito, aperto dall'esistenza nell'altro in cui acquisisce il suo nuovo spazio di esistenza... 'Noi siamo diventati uno in Cristo, dice Paolo (cfr Gal 3,28)'. Questo incontrarsi in un nuovo soggetto - Cristo e la Chiesa inseparabile da Cristo - è un incontrarsi nell'immensità di Dio ed essere trasferiti ad una vita che è già fuori 'dal morire e dal divenire'. La grande esplosione della risurrezione ci ha raggiunti nel Battesimo per attirarci. Restiamo così associati ad una nuova dimensione della vita, nella quale, in mezzo alle tribolazioni del nostro tempo, noi siamo in qualche modo immersi. Vivere la propria vita come un continuo entrare in questo spazio aperto: questo è il senso dell'essere battezzato, dell'essere cristiano. La Risurrezione non è passata, la Risurrezione ci ha raggiunto e impregnato. Ad essa, vale a dire, al Signore risorto ci appoggiamo, e sappiamo che anche Lui ci sostiene fermamente quando le nostre mani si indeboliscono, sempre che rimaniamo in Lui. Ci afferriamo alla sua mano e così ci diamo la mano gli uni gli altri, ci convertiamo in un soggetto unico e non soltanto in una cosa sola. Io, ma 'non' più io: questa è la formula dell'esistenza cristiana fondata nel Battesimo, la formula della Risurrezione nel tempo. Io, ma 'non' sono più io: se viviamo in questo modo trasformeremo il mondo, trasformiamo il mondo. E' la formula di contrasto con tutte le ideologie della violenza, e il programma che si oppone alla corruzione e alle aspirazioni del potere e del possesso. Vivremo mediante la comunione di vita con Lui, per essere inseriti in Lui che è la vista stessa. Vivremo mediante la comunione di vita con Colui che è la Verità e l'Amore e, pertanto, è eterno, è Dio stesso (Benedetto XVI, 15/4/06); vivremo in Dio e con Dio, essendo in Cristo vivremo in unione con Lui, avendo per questo gli stessi sentimenti suoi, che si spogliò del suo rango e prese la condizione di schiavo, per amore, per renderci partecipi del suo amore, del compimento e dell'obbedienza alla volontà di Dio, che è amore, donazione di sé, per essere esaltati e resi grandi da Lui e in Lu, mediante l'amore che vince ogni realtà di morte. E' ciò che vediamo nel Battesimo di Gesù, anticipo della Pasqua, e ciò che accade nel nostro Battesimo.<br />Che importanza e che grandezza ha il nostro battesimo. Che gioia, che grazia, che regalo è l'essere battezzati! A quale grande speranza siamo stati chiamati e siamo già entrati col Battesimo! Nel Battesimo, nel vivere il Battesimo sta il futuro dell'umanità. Solo ciò che accade nel Battesimo, insieme con e inseparabilmente dagli altri due sacramenti della iniziazione cristiana - l'Eucaristia e la Confermazione -, e il catecumenato che li accompagna, può cambiare il mondo, può far sorgere un nuovo mondo, una nuova umanità, fatta di uomini e donne nuovi, con la novità del Battesimo e della vita conforme al Vangelo, che si radica nel nuovo essere, pensare, sentire, voler e agire con Gesù, uniti a Lui, vivendo in Lui, seguendo le vie del Signore, che non sono le nostre vie, pensando con il suo stesso pensare, che non è il modo di pensare degli uomini. Perciò, in questi momenti tanto cruciali e tanto difficili, così decisivi per molti, dove si gioca una battaglia così dura tra la Luce e le tenebre, tra la vita e la morte, la violenza e l'odio di fronte all'amore e al perdono, tra il Maligno e i poteri di questo mondo - i suoi - di fronte a Dio, che ama gli uomini e vuole che si salvino, Dio ha arricchito e rafforzato la Chiesa e l'umanità stessa, facendolo sorgere in essa nuovi doni o carismi, come è, tra gli altri, il Cammino Neocatecumenale, per ravvivare nella coscienza dei fedeli il senso e l'importanza del Battesimo, da cui è inseparabile e alla cui sostanza appartiene il catecumenato o itinerario dell'iniziazione cristiana, del fare cristiani, figli di Dio, nuove creature, nel seno matrice della Madre Chiesa.<br />Guardate, responsabili del Cammino Neocatecumenale, guardate catechisti itineranti, guardate famiglie o comunità in missione la misericordia e la bontà che Dio ha avuto con voi, che si è voluto servire, tra gli altri, di voi stessi per aiutare a ravvivare, rivivere e recuperare il senso e il fondamento battesimale delle nostre vite, come oggi ci ricorda il Battesimo di Gesù per opera di Giovanni Battista nel fiume Giordano. Viviamo, dunque, il Battesimo; viviamo la nostra vita di battezzati in Cristo come figli di Dio: viviamo come santi, immacolati e purificati, come corrisponde al nostro essere battesimale. Viviamo coerentemente, convinti che se il Battesimo è una vera entrata nella santità di Dio, nel suo amore, mediante l'inserimento in Cristo e la in abitazione dello Spirito, sarebbe un controsenso accontentarsi di una vita mediocre, di un'etica minimalista e di una religiosità superficiale, come ci ricordava il grande Papa Giovanni Paolo II all'inizio del nuovo millennio. 'Siate perfetti, com'è perfetto il vostro Padre celeste' (Mt 5,48). Viviamo per quello che siamo, figli di Dio. Con il Figlio unico e prediletto, passiamo facendo il bene (cf At 10,38) e stabilendo il diritto nelle nazioni, quel diritto che Egli stesso porta. Senza gridare, senza strepito, senza violenza, ma coraggiosi e fermi, con fortezza e senza esitazione fino a stabilire il diritto e la giustizia, che è il compimento della volontà di Dio; che è l'instaurazione del regno di Dio, che è regno di amore, regno di vita, e che fa sorgere in tutti questa stessa speranza. Camminiamo, dunque, nella speranza che fa sorgere in noi la realtà battesimale della quale già siamo partecipi, perché partecipiamo della stessa vita di Dio che è Amore. Rimaniamo in questo Amore, rimaniamo nella vita di battezzati.gianluca cruccashttps://www.blogger.com/profile/03999880615193643948noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-20526618139204118802009-05-02T20:58:00.000+02:002009-05-02T20:58:00.000+02:00Questa è l'omelia, sconcertante, del Cardinale Sta...Questa è l'omelia, sconcertante, del Cardinale Stanisław Ryłko, fatta il 15 Giugno 2008, per il cosidetto ringrazziamento per l'approvazione del falso statuto CN, codesta omelia, per chi conosce le verità del CN è verammente offensiva in questione della verità dei fatti, ogni commento e veramente superfluo<br /><br />Gianluca Cruccas<br /><br />Porto S. Giorgio - Convivenza internazionale per l'approvazione dello Statuto - Eucarestia presieduta da S.E. il Cardinale Stanisław Ryłko <br /><br />Il 15 giugno 2008 il Cardinale Stanisław Ryłko, presidente del Pontificio Consiglio per i laici, è intervenuto alla convivenza internazionale del Cammino Neocatecumenale a Porto S. Giorgio, indetta in occasione dell'approvazione definitiva dello Statuto del Cammino Neocatecumenale, e ha presieduto l'Eucarestia.<br /><br />Riportiamo di seguito il testo dell' Omelia pronunciata dal Cardinale durante la liturgia.<br />'Questa Eucarestia che stiamo celebrando ha un carattere tutto particolare. Praticamente voi siete venuti qua a Porto S. Giorgio per questa Eucarestia. Questa Eucarestia costituisce veramente una pietra miliare del Cammino, perché siete venuti qua per rendere grazie al Signore, tutti insieme, insieme con Kiko, Carmen, P. Mario, rendere grazie al Signore per tutte le meraviglie che Egli ha fatto con voi e con tanti tanti altri come voi, e che sta facendo ora. Veramente il Signore è grande. <br />Abbiamo cantato nel salmo responsoriale: Buono è il Signore, il suo amore è per sempre, la sua fedeltà di generazione in generazione. Ricordiamo tutte le meraviglie che il Signore ha compiuto nei riguardi del Cammino a partire da Palomeras Altas attraverso il Borghetto Latino di Roma, fino al giorno 13 giugno di quest’anno, quando la Chiesa ha dato in maniera ufficiale il suo sì al Cammino. Sì, c’erano vari sì prima, molto autorevoli, da parte dei Vescovi, da parte di Papa Paolo VI, da parte di Papa Giovanni Paolo II, anche del Papa attuale Benedetto XVI; ma questo atto del 13 giugno ha una importanza particolare perché costituisce un sigillo visibile che la Chiesa dà la sua garanzia che il Cammino è uno strumento importante al servizio della missione della Chiesa. C’è di che ringraziare il Signore, c’è di che ringraziare il Signore. Ma voi lo sapete che ogni dono, nella storia della salvezza, comporta sempre da chi lo riceve un compito, diventa una sfida. Il Signore è stato fedele con voi. Adesso aspetta la vostra risposta, risposta di fedeltà e di amore.<br />Nel suo indimenticabile discorso alle nuove comunità in Piazza S. Pietro del 1998, il Servo di Dio Giovanni Paolo II ha detto a tutte queste nuove realtà ecclesiali: “Oggi davanti a voi si apre una tappa nuova, la tappa della maturità ecclesiale”. E continuava: “Questo non significa che tutti i problemi siano stati risolti, è piuttosto una sfida, una via da seguire. La Chiesa aspetta da voi i frutti maturi della comunione e dell’impegno missionario. ”. Queste stesse parole, sono sicuro, il Papa Giovanni Paolo II avrebbe detto a voi oggi: Inizia nella vita del Cammino una tappa nuova, quella della maturità ecclesiale. Questo non significa che tutti i problemi spariranno, sono spariti, no: è una sfida per voi. La Chiesa si aspetta da voi, cioè da tutto il Cammino, frutti maturi di comunione e di impegno evangelizzatore. Cari fratelli e sorelle, è un giorno grande questo di oggi, un giorno importante nella storia del Cammino, che ci invita anche a fare memoria della storia che avete vissuto voi, perché tutti voi qui presenti siete testimoni particolari, non solo della geografia missionaria del Cammino. Fa impressione, come ho potuto sentire ieri, sentir parlare Kiko: passa, salta da un continente all’altro, da diocesi a diocesi. E’ una cosa meravigliosa come questa realtà, questo carisma nato più di 40 anni fa in Spagna come si è diffuso, come è esploso nella Chiesa. E’ bellissimo. Oggi è il momento per ripercorrere nella memoria la storia del Cammino, e voi siete particolari testimoni di questa storia. Ci sono tra di voi persone che hanno assistito Carmen e Kiko fino dall’inizio. Ci sono tra di voi persone che li hanno assistiti quando il Cammino è arrivato a Roma. Come è importante far spesso questa memoria grata, memoria della storia del Cammino in cui queste meraviglie dell’amore di Dio si sono manifestate!<br />Memoria: ho avuto occasione, una settimana fa, di essere con Kiko e con alcuni dei fratelli a Fuentes. Abbiamo celebrato l’Eucarestia accanto a una chiesa abbandonata, un luogo che per gli abitanti di questo luogo vicino Segovia non significa quasi niente. Ma per il Cammino, per la sua storia, è importante: perché è proprio lì, a Fuentes, in questa chiesa abbandonata, che negli anni ’60 Kiko e Carmen con i primi hanno per la prima volta celebrato la Veglia Pasquale. Guardate come il Signore si serve delle varie circostanze, dei vari luoghi, per comunicare alle persone il Suo disegno. Il carisma del Cammino è stato tutto completo fino dall’inizio, però ci voleva tempo: il Signore stesso sceglieva i modi, i tempi per comunicare tutta la ricchezza pedagogica, ricchezza di fede che questo carisma portava. E state sicuri che il Signore non ha detto ancora l’ultima parola. Dovete essere preparati ancora a tante meraviglie che il Signore ha preparato per voi, e questo richiede l’atteggiamento di umiltà, richiede un atteggiamento di attento ascolto del Signore. Per questo avete fatto bene ad iniziare questa Eucarestia con un canto rivolto alla Madonna. Lei è la Maestra dell’umiltà, Lei è la Maestra dell’ascolto attento della voce dello Spirito. <br />Cari fratelli e sorelle, questo Decreto di approvazione degli Statuti non è una meta. Qualcuno potrebbe pensare: “Ah, adesso siamo stati approvati in maniera definitiva, allora è un tempo per rallentare un po’ il Cammino, magari di riposare”. Il Vangelo che abbiamo ascoltato è una Parola come una sveglia, ci mette di fronte all’emergenza evangelizzatrice dei nostri tempi. Gesù, vedendo le folle, ne sentì compassione perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Quando guardiamo il mondo di oggi abbiamo la stessa sensazione. Il mondo che ci circonda è come un gregge di pecore stanche e sfinite, smarrite, non sanno perché, non sanno dove. La messe è gigantesca, la messe è grande ma gli operai sono pochi, dice il Signore. Ecco, questa Eucarestia che oggi stiamo celebrando è un grande invito per tutti voi ad entrare con il cuore dentro questa compassione del Signore nei confronti del mondo di oggi per portare l’annuncio di salvezza con ancora più grande impegno, con ancora più grande coraggio!<br />Cari fratelli e sorelle, questa Eucarestia che stiamo celebrando è l’Eucarestia di un nuovo invio missionario del Cammino da parte della Chiesa, è la Chiesa che vi manda nel mondo e questo lo dovete ricordare sempre. Non siete mai soli, è la Chiesa che sta con voi, che vi garantisce tutto il suo sostegno, la sua forza. Siete strumenti nelle mani di Cristo e al servizio della missione della Chiesa. Quindi l’Eucarestia dell’invio missionario, l’Eucarestia di una nuova chiamata missionaria. Nel Vangelo abbiamo sentito come Gesù chiama a sé i Dodici. Li chiama per nome, ognuno fissa con il Suo sguardo. Durante questa Eucarestia ciascuno di voi deve sentire lo sguardo del Signore posato su di lui. E’ Cristo che mi sceglie, che mi guarda, che mi manda.'gianluca cruccashttps://www.blogger.com/profile/03999880615193643948noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-15069606182110166952009-05-02T19:42:00.000+02:002009-05-02T19:42:00.000+02:00a.rita ha detto...
è accaduto che TUTTI COLORO ...a.rita ha detto... <br /><br /> è accaduto che TUTTI COLORO che collaborano quotidianamente scrivendo su questo blog (salvo ovviamente eventuali impegni personali, perché ognuno ha la sua vita) si siano improvvisamente zittiti, ripeto, tutti insieme nello stesso momento…non trovi che sia veramente molto strano?<br /><br />*******************<br /><br />è una domanda, leggo e naturalmente mi sento chiamata in causa...questo è uno stillicidio COMPLOTTISTA davvero inutile che non porterà nulla di buono...peccato!<br /><br />Per quanto mi riguarda credo che ognuno di noi abbia anche i suoi impegni esterni al PC....io sono stata fuori, per esempio, dalle 14,30 e sono rientrata 20 minuti fa e sto preparando la cena...^__^<br /><br />Scriviamo tutti il calendario orario delle nostre presenze al PC?<br />sono in partenza per tre giorni a parte qualche imprevisto...<br /><br />suvvia! evitiamo certe insinuazioni bambinesche e le manie COMPLOTTISTE ^__^<br />...<br /><br />eh! non esageriamo!<br /><br />^__^<br /><br />Buona domenica a tutti!Caterina63https://www.blogger.com/profile/04454462294404555851noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-2835827114568479522009-05-02T18:44:00.000+02:002009-05-02T18:44:00.000+02:00Usando termini forti come eretico, setta, diabolic...Usando termini forti come eretico, setta, diabolico, suscitiamo la paura e la persona alzerà immediatamente un muro di protezione.<br />Chi è dentro il cammino non può che rifiutare questi termini, c`è chi sorriderà, chi totalmente impermeabile perchè condizionato reagirà come gli è stato insegnato di reagire, c`è chi potrebbe anche esserne ferito, ma non credo siano la maggioranza.<br /><br />Se si vuole girare attorno ai muri di protezione, aggirare il sistema in cemento armato costruito attorno e all`interno del cammino, bisogna dapprima rassicurare proteggere la parte fragile e vulnerabile che non può ascoltare come un bambino, e cercare in seguito di rivolgerci all`adulto che forse rassicurato può aprire una porta in quel muro e ascoltare.<br /><br />Le testimonianze dei tanti fuoriusciti anche grazie alle informazioni e altre testimonianze che hanno trovato su questo blog, ci consolano mostrandoci che ciò è possibile, che non tutti i nc sono impermeabili e irremediabilmente condizionati.<br />Per chi è fuori del cammino, un linguaggio forte e senza concessioni può forse essere utile e efficace.<br />Dico forse perchè non ne sono sicura.<br />Sono solo strategie di comunicazione, forse la verità non necessita questi accorgimenti, lo ripeto è solo una mia opinione che si fonda su anni e anni di esperienza.<br /><br />Quanto vorrei che chi dovrebbe agire, correggere, sanzionare lo facesse, purtroppo anche questa è una verità che fa male, nessuno si muove e tutti fanno finta di niente. <br />Come amo dire, non solo non si cura la malattia e il malato ma si prescrive la malattia come modello di salute.<br />Questo sì è uno scandalo, un grande scandalo.<br />E dicendo questo sono consapevole di usare pure io una parola forte.<br />Chi dovrebbe proteggerci non lo fa, è grave e triste.Emmahttps://www.blogger.com/profile/01801441398994227901noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-43320125793002681042009-05-02T18:02:00.000+02:002009-05-02T18:02:00.000+02:00Annarita, chiarisco subito un punto: Non mi sento ...Annarita, chiarisco subito un punto: Non mi sento al telefono con nessuno, non conosco nessuno personalmente !<br />Per carattere e formazione mi lascio difficilmente manipolare, per carattere mi piacciono le comunicazioni chiare e ne assumo la responsabilità.<br />Il post di stamattina è una mia iniziativa, non ne ho discusso con nessuno, non so se altri lo condividono e vado fino a dire che non mi importa.<br />Il mio era un messaggio per Gianluca, non era una correzione, un rimprovero, una critica, al limite un consiglio, ammetto non richiesto.<br />È perchè condivido ciò che scrive Gioanluca che mi sono preoccupata, che non possa arrivare ai destinatari per i motivi che ho esposto.<br />È solo la mia opinione, frutto anche della mia esperienza.Emmahttps://www.blogger.com/profile/01801441398994227901noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-1100026345744915402009-05-02T17:07:00.000+02:002009-05-02T17:07:00.000+02:00Dice Emma:
“su questo blog ognuno ha il suo stile,...Dice Emma:<br />“su questo blog ognuno ha il suo stile, tu hai il tuo modo di comunicare, io il mio differente dal tuo, ma si tratta solo di forma perché sul fondo siamo sostanzialmente d`accordo!”<br /><br />Carissima Emma,<br />da qualche tempo sto notando un fenomeno particolare che a volte si verifica all’interno del blog, ed ho notato che questo fenomeno si presenta sempre quando si viene a creare una determinata condizione…mi spiego: è accaduto svariate volte, di cui l’evento di ieri è stato l’ultimo della serie, che dopo un post di Gianluca - le cui argomentazioni e la cui dialettica sono sempre molto esplicite, cosa che tu definisci “eccesso di linguaggio” - è accaduto che TUTTI COLORO che collaborano quotidianamente scrivendo su questo blog (salvo ovviamente eventuali impegni personali, perché ognuno ha la sua vita) si siano improvvisamente zittiti, ripeto, tutti insieme nello stesso momento…non trovi che sia veramente molto strano? I collaboratori sono diciotto, di cui coloro che intervengono più o meno tutti i giorni sono circa sette. Mi sono chiesta: come è possibile che tutti e sette siano indaffarati in altro nello stesso istante, o abbiano perso la lingua tutti insieme?…Ciò mi ha fatto molto pensare…e mi sono data due risposte…<br />La prima è che la verità è la cosa più scomoda della terra, perché anche se rende liberi – lo ha detto Gesù – prima di giungere a liberazione, obbliga ad attraversare una fase di presa di coscienza che di solito è dolorosa e perciò la reazione istintiva e generale è quella di mettersi sulla difensiva rifiutando l’approfondimento che di per sé costringe a “scoprire la piaga”. Cioè quello che viene comunemente chiamato un fenomeno di generale imbarazzo. E qui sta la differenza tra la tua posizione e quella di Gianluca, il quale sostiene che pur scatenando (la verità) una prima possibile reazione di rifiuto, comunque getta un seme salutare, che con il tempo lavora, scava in profondità, si sedimenta, poi viene elaborato, cresce e produce i suoi frutti a seconda dei tempi e della natura dei vari cuori in cui cade. Ora ognuno è libero di accettare o rifiutare che tale procedimento abbia luogo a procedere.<br />Riguardo poi all’altra tua frase: - <br />“Penso sia più ragionevole e efficace informare e far fiducia alla persona che, leggendo, saprà trarre da sola le conclusioni che si impongono. <br />Salvo evidentemente se:<br /> 1) si è piedi e mani legate, o <br /> 2) accecati dal condizionamento mentale e psichico, o<br /> 3) in modo consapevole complice delle aberrazioni che vogliamo dimostrare.”<br /> - penso che quando si arriva ad esprimersi in modo “paurosamente” chiaro, per altro supportato ed approvato e consigliato da molti Santi – è perché le tre condizioni che hai illustrato tu si ritengono storicamente già in atto, applicate rispettivamente: <br />1) alla facoltà inesistente che hanno i cristiani comuni di far pesare le loro testimonianze e la loro voce, che nessuno ascolta, perché non avendo nessun potere non fa paura a nessuno; <br />2) alla pietosa condizione in cui versa la quasi totalità degli aderenti al Cammino;<br />3) alla connivenza della Gerarchia col Cammino, noncurante della strage di vite e di anime che il CN continua a mietere con la loro benedizione.<br /><br />La seconda spiegazione che mi sono data al fatto che improvvisamente TUTTO il blog sincronicamente ammutolisca, è che possano esistere delle linee comunicative diciamo…“retrostanti” e ristrette ad alcuni, che non compaiono in superficie, durante le quali siano state dettate determinate norme comportamentali ( e non sto pensando a Mic, che ne ha piena facoltà e perciò tutto il diritto di farlo apertamente) al fine di “isolare” volutamente la causa dell’imbarazzo…con lo scopo che…dài oggi, dài domani…capisca l’antifona. Non mi pare, francamente, neanche UN CASO che, dopo ventiquattr’ore di stasi, l’unica persona che intervenga per tentare, con tutta la perizia propria chi si intende di comunicazione, una proposta per far giungere “la causa dell’imbarazzo” a più miti consigli, sia proprio quella con la visione delle cose la più simile “al disturbatore della pace comune”…<br />Vedi Emma, se quello che io penso non fosse solo un mio pensiero di tipo “maniacale” , ma avesse un fondamento reale, questo accadimento smentirebbe clamorosamente quanto tu affermi all’inizio di questo mio post, e che dovrebbe essere normale natura di questo luogo telematico: un posto in cui tante persone, tutte diverse, siano libere di esprimere il proprio parere, confrontandolo con gli altrui pareri, senza che debbano sentirsi implicitamente obbligate da un “grande fratello” invisibile a dover pensare e dover dire tutti le stesse cose, perfino con lo stesso stile espressivo. Smentirebbe anche il fatto che la diversità è dono di Dio.<br />Già in un recente passato c’era stato un tentativo di spostare l’attenzione di tutti dal blog - che si riteneva avesse ormai esaurito i suoi compiti…- ad altro… ma evidentemente la Volontà di Dio non coincideva con tale posizione…ora si sta usando un’altra tecnica, purtroppo difficilmente dimostrabile…quella di cercare di ottenere con una ulteriore comunicazione telefonica, quello che non si ottiene immediatamente con la comunicazione telematica…<br />Io, personalmente, non mi sento al telefono con nessuno, per cercare di convincere il prossimo delle mie posizioni, imponendo la mia mentalità ed i miei comportamenti anche a chi, di primo acchito, non li condividerebbe…non è corretto lavorarsi le persone “dietro le quinte” per isolarne altre…è un “di più” rispetto al “Sì-sì e No-no” di cui parla Cristo, e il di più non è cosa buona. <br />Può darsi che sia solo una mia dietrologia, ma se invece fosse una realtà, questo non sarebbe più lo stesso blog, ma una realtà miseramente pilotata, non dal moderatore, ma dalla stessa mentalità che ha dato modo alla Gerarchia ecclesiastica degli ultimi quarant’anni di scendere DIPLOMATICAMENTE a compromesso con tutte le menzogne che liberamente scorrazzano all’interno della nostra povera Madre Chiesa, la quale è ridotta come è proprio perché tutti hanno avuto paura di chiamare le cose con il loro nome, preferendo appunto la diplomazia alla Verità, che è Gesù Cristo stesso. <br />Infatti qui il punto non è che qualcuno sia “ferito” o meno dall’altrui pensiero, ma il punto è tutelare e difendere la verità dei fatti storici ed anche della Dottrina, laddove chi è preposto per questo, manchi al suo ufficio. <br />Un caro saluto.<br />A. Ritaa.ritahttps://www.blogger.com/profile/12409905951654913164noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-800983342174952002009-05-02T13:07:00.000+02:002009-05-02T13:07:00.000+02:00Caro Gianluca, condivido la tua collera di fronte ...Caro Gianluca, condivido la tua collera di fronte a ciò che pure io considero uno scandalo, ho sovente espresso la mia totale incomprensione dopo il 10 gennaio. <br />Con te penso che il cammino neocatecumenale ha il funzionamento, i metodi e il percorso di una setta di un gruppo "iniziatico", anche questo l`ho sovente detto.<br />Con te e come te dico che il cammino non è l`opera dello Spirito Santo, non può esserlo visto la sofferenza che semina, i metodi che usa, la divisione che provoca.<br />Con te mi insorgo contro l`arroganza, la prepotenza , il "misterioso "potere, che non ha nulla di ispirato o santo, di questo gruppo che si impone assorbendo, coprendo le altre voci, come lo hanno fatto i canti neocatecumenali a Coppito dirante la visita del Papa.<br />Un piccolo esempio ma sintomatico e rivelatore del modo di funzionamento di questo gruppo.<br /><br />Sono d`accordo con te nella sostanza ma, è vero, dissento leggermente sul modo di trasmettere l`informazione.<br />Forse anche perchè ho l`esperienza dei metodi di comunicazione e so per esperienza come certe parole possono far sorgere uno sbarramento al dilà del quale le parole non passano.<br /><br />Mi scuso con te se ti ho ferito, su questo blog ognuno ha il suo stile, tu hai il tuo modo di comunicare, io il mio differente dal tuo, ma si tratta solo di forma perchè sul fondo siamo sostanzialmente d`accordo!Emmahttps://www.blogger.com/profile/01801441398994227901noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-76796423146133272102009-05-02T12:08:00.000+02:002009-05-02T12:08:00.000+02:00In questo momento a radio Maria ci sta il meeting ...In questo momento a radio Maria ci sta il meeting di Riminini del Rinnovamento dello Spirito in cui è presente, come invitato Kiko Arguello, tutto ciò è veramente scandaloso. (chiaramente secondo me, forse per qualcuno no)<br /><br />Si attende ancora che il Vaticano ponga fine, nei metodi più giusti, allo scandalo dei CN, ma questo non è avvenuto ed io ho il fondato sospetto che questo non avverrà, basti vedere lo statuto falso, e l'inaccettabile mandato per la nuova evangelizzazione, non è forse questa la verità?<br />Non ha forse detto il Signore "la Verità vi renderà liberi?"<br />Il Vaticano con questa setta è scesa ad un ulteriore compromesso, e questo è evidente, chi allora avviserà le persone ignare che frequentano questo movimento?<br />Il Vaticano? per adesso no, e questo mi sembra evidente.<br /><br />Quindi adesso la Verità è diventato un eccesso di linguaggio?<br /><br />Questo blog si intitola La verità sul Cammino Neocatecumale, e subito sotto si trova un ascritta di San Pio X:<br /><br />"E potremmo forse tuttora dissimulare se non si trattasse che sol di loro: ma trattasi invece della sicurezza del nome cattolico. Fa dunque mestieri di uscir da un silenzio, che ormai sarebbe colpa, per far conoscere alla Chiesa tutta chi sieno infatti costoro che così mal si camuffano".<br /><br />Quindi se il Vaticano, su questa vicenda non grida sui tetti la Verità chi lo Farà? io ho sempre pensato noi, ma se mi sono ingannato, su quella cosa mi vaga detto.<br />Chiamare Kiko Arguello e la sua combriccola eretico, fondatore di una setta e servo del diavolo, proprio grazie alle sue abberranti catechesi, che perlomeno in parte sono pubbliche, non è forse dire la verità?<br /><br />Si tratta, secondo me, sino a che punto uno è disposto a sporcarsi per difendere la fede che il Signore ci ha donato nel vero battesimo datoci dalla vera Chiesa Cattolica, non dal falso battesimo di Kiko Arguello.<br /><br />"Fa dunque mestieri di uscir da un silenzio, che ormai sarebbe COLPA, per far conoscere alla Chiesa tutta chi sieno infatti costoro che così mal si camuffano" <br /><br />Gianluca Cruccasgianluca cruccashttps://www.blogger.com/profile/03999880615193643948noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-77709690486440378752009-05-02T09:41:00.000+02:002009-05-02T09:41:00.000+02:00Sono d`accordo con Gianluca quando dice che lo sta...Sono d`accordo con Gianluca quando dice che lo statuto nc rinvia in diversi articoli agli "orientamenti alle equipes di catechisti".<br />E sono d`accordo con lui che grande è lo scandalo che questi orientamenti, non approvati, dei quali conosciamo certi passaggi, siano il fondamento dell`insegnamento o "formazione" necocatecumenale, con il quale saranno formati=deformati coloro che seguiranno le catechesi nc e che finiranno con ogni probabilità, purtroppo, per raggiungere una comunità neocatecumenale, gonfiando così i famosi numeri nc.<br />Sì grande è lo scandalo e l`incomprensione.<br /><br />MA<br /><br />Vorrei sulla punta dei piedi, con la maggior delicatezza e sensibilità possibili, dire a Gianluca che forse non spetta a noi usare parole come : setta, eretico, diabolico.<br />Anche se lo pensiamo, è più importante il nostro pensiero, la nostra seppur libera opinione e convinzione o riuscire a far passare il messaggio che ci tiene così tanto a cuore?<br /><br />L`ho già detto e mi permetto di ripeterlo, certi eccessi verbali (anche se corrispondono alla verità) hanno come effetto di fare fuggire le persone, di screditare il messaggio e il messaggero, ed è peccato.<br /><br />Penso sia più ragionevole e efficace informare e far fiducia alla persona che, leggendo, saprà trarre da sola le conclusioni che si impongono. <br />Salvo evidentemente se si è piedi e mani legate, o accecati dal condizionamento mentale e psichico o in modo consapevole complice delle aberrazioni che vogliamo dimostrare.<br /><br />Spero, Gianluca che non me ne vorrai per queste parole, ti sono sinceramente grata per il tuo impegno ma non vorrei che i tuoi sforzi cadano nel vuoto o suscitino il rigetto invece dell`approfondimento e riflessione dovute e necessarie.Emmahttps://www.blogger.com/profile/01801441398994227901noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-53603666483311249382009-05-01T14:20:00.000+02:002009-05-01T14:20:00.000+02:00S. Alfonso Maria de’ Liguori: Sermone per la II Do...S. Alfonso Maria de’ Liguori: Sermone per la II Domenica dopo Pasqua <br />Sermone XXIII. -<br /><br />Dello scandalo.<br /><br />Lupus rapit et dispergit oves. (Ioan. 10. 12.)<br /><br />I lupi che rapiscono e dispergono le pecorelle di Gesù Cristo, come si dice nel corrente vangelo, sono gli scandalosi, che non contenti di perdere se stessi, si adoprano a far perdere anche gli altri; ma guai, dice Dio: Vae homini illi per quem scandalum venit1. Guai a quell’uomo che dà scandalo ed è causa che gli altri perdano la grazia di Dio, poiché dice Origene: Plus ille peccat qui ad peccandum impulit, quam qui peccat. Uditori miei, se mai tra voi vi è alcuno che per lo passato ha dato scandalo, voglio oggi fargli sapere il gran male che ha fatto, acciocché lo pianga, e per l’avvenire se ne guardi. Per tanto vi dimostrerò:Nel punto I. Il gran disgusto che dà a Dio il peccato dello scandalo;<br /><br />Nel punto II. Il gran castigo che minaccia Dio agli scandalosi.<br /><br />Punto I. Il gran disgusto che dà a Dio il peccato dello scandalo.<br /><br />Bisogna prima di tutto spiegare che cosa è lo scandalo. Ecco come lo definisce s. Tommaso: Est dictum vel factum praebens proximo occasionem ruinae spiritualis2. Lo scandalo dunque è un detto o un’azione, colla quale tu sei causa, oppure occasione al prossimo di fargli perdere l’anima. Questo scandalo poi può essere diretto ed indiretto. Il diretto è quando tu direttamente tenti ed induci il prossimo a commettere un peccato. L’indiretto poi è quando col mal esempio o col tuo parlare prevedi la caduta del prossimo, e non lasci di dire quella mala parola o di fare quella mal’azione. Or questo scandalo, quando è in materia grave, o sia diretto o indiretto, sempre è peccato mortale.<br /><br />Vediamo ora il gran disgusto che dà a Dio che gli fa perdere un’anima. Per vedere ciò bisogna considerare quanto è cara a Dio ogni anima de’ nostri prossimi. Egli l’ha creata ad immagine sua: Faciamus hominem ad imaginem et similitudinem nostram3 Le altre creature le ha create Iddio con un fiat, con un cenno della sua volontà; ma l’anima l’ha creata col suo medesimo fiato: Et inspiravit in faciem eius spiraculum vitae4. Quest’anima poi del prossimo tuo il Signore l’ha amata sin dall’eternità: In caritate perpetua dilexi te, ideo attraxi te miserans5. Inoltre egli l’ha creata per essere regina del paradiso e consorte della sua gloria, come scrive s. Pietro: Ut per haec efficiamini divinae consortes naturae6. Ed in cielo la farà partecipe del suo medesimo gaudio: Intra in gaudium Domini tui7. E le darà se stesso per mercede: Ego ero merces tua magna nimis8.<br /><br />Ma soprattutto niuna cosa vale più a dimostrare la stima che fa Dio dell’anima, quanto ciò che fece il Verbo incarnato nel ricomprarla, vedendola perduta per il peccato: Quam pretiosus sis, scrive s. Eucherio, si factori non credis, interroga Redemptorem. E s. Ambrogio, parlando appunto della cura che noi dobbiamo avere della salute de’ nostri fratelli, dice: Quantum valeat salus fratris, ex morte Christi cognoscitur. Tanto si giudica valere una cosa, quanto vale il prezzo, per cui si compra da un savio compratore; posto ciò, se Gesù Cristo ha comprate le anime col suo sangue, come dice l’apostolo, Empti enim estis pretio magno9; dunque possiamo dire, che tanto vale un’anima, quanto vale il sangue di un Dio; ed in fatti così dice s. Ilario: Tam copioso munere redemptio agitur, ut homo Deum valere videatur. Onde ci fa sapere poi il nostro Salvatore che quel che facciamo al minimo de’ nostri fratelli o di bene o di male, a lui lo facciamo: Quamdiu fecistis uni ex his fratribus meis minimis, mihi fecistis10.<br /><br />Da ciò si scorge, qual disgusto amaro dà a Dio chi dà scandalo, e gli fa perdere un’anima: basta dire che gli ruba e gli uccide una figlia, che per salvarla, egli vi ha speso il sangue e la vita. Perciò san Leone chiama lo scandaloso omicida: Quisquis scandalizat, mortem infert animae proximi. Omicida più empio degli altri, mentre dà la morte non già al corpo, ma all’anima del suo fratello; e fa perdere a Gesù Cristo tutte le lagrime, i dolori, e quanto ha fatto e patito per guadagnare quell’anima. Quindi scrive l’apostolo: Sic autem peccantes in fratres, et percutientes conscientiam eorum infirmam, in Christum peccatis11. Chi dà scandalo ad alcuno, par che pecchi propriamente contro Cristo, perché, dice s. Ambrogio, chi è causa di far perdere un’anima, fa perdere a Gesù Cristo un’opera per cui ha spesi tanti anni di fatiche e di stenti. Narrasi che il beato Alberto Magno avesse faticato per trent’anni a comporre una testa, simile ad una testa umana, che proferiva certe parole; e che s. Tommaso, dubitando che ciò avvenisse per opera diabolica, prese quella testa e la franse. Di ciò il b. Alberto se ne lagnò con esso dicendogli: Opus triginta annorum fregisti mihi. Se tal fatto sia vero io non l’accerto, ma quel che è vero si è che quando Gesù Cristo vede perduta un’anima per causa di uno scandaloso, ben può rimproverargli: ah scellerato, che hai fatto? Mi hai fatta perdere quest’anima, per la quale ho impiegati trentatre anni di vita.<br /><br />Si legge nella scrittura che i figli di Giacobbe, avendo venduto Giuseppe lor fratello a certi mercadanti, vennero dipoi a dire al padre, che una fiera per la via lo avea divorato: Fera pessima devoravit eum12. E per far credere ciò al padre presero la veste di Giuseppe, la tinsero col sangue di un capretto, e così la presentarono a Giacobbe, dicendogli: Vide, utrum tunica filii tui sit13. Onde l’afflitto padre piangendo poi dicea: Tunica filii mei est, fera pessima comedit eum14. Così appunto possiamo immaginarci, che quando cade in peccato una persona, indotta da uno scandaloso, i demonj presentino a Dio la veste di quel prossimo tinta del sangue dell’agnello immacolato Gesù Cristo; cioè la grazia perduta da quell’anima scandalizzata, che G. Cristo avea comprata col suo sangue, e gli dicano: Vide, utrum tunica filii tui sit. Onde se Dio potesse piangere, piangerebbe allora più amaramente, che non pianga Giacobbe, in vedere quell’anima perduta, quella povera figlia uccisa, dicendo: Tunica filiae meae est, fera pessima comedit eam. Perciò il Signore anderà cercando la fiera: Dov’è, dov’è la fiera che mi ha divorato la figlia mia? Quando poi la troverà, che farà?<br /><br />Parla Iddio per Osea15 e dice: Occurram eis quasi ursa raptis catulis. Quando l’orsa va alla tana e non trova i suoi figli, si mette a girar per la selva, affin di trovare chi se gli ha presi; quando poi lo trova, oh con qual furore se gli avventa per isbranarlo? Così dice il Signore che egli si avventerà contro lo scandaloso che gli ha rubato i suoi figli. Risponderà lo scandaloso: ma quel mio prossimo già si è dannato, come posso io più rimediarvi? E giacché si è dannato per causa tua, dirà Iddio; tu me l’hai da pagare: Sanguinem vero eius de manu tua requiram16. Sta scritto nel Deuteronomio17: Non misereberis eius, sed animam pro anima. Hai fatta perdere un’anima, ti tocca a perdere la tua. E passiamo al secondo punto.<br /><br />Punto II. Il gran castigo che minaccia Dio agli scandalosi.<br /><br />Vae homini illi, per quem scandalum venit18. Se grande è il disgusto che dà a Dio lo scandaloso, grande ancora ha da essere il castigo che gli aspetta. Ecco come parla Gesù Cristo di tal castigo: Qui autem scandalizaverit unum de pusillis istis, expedit ei, ut suspendatur mola asinaria in collo eius, et demergatur in profundum maris19. Chi dunque dà scandalo, dice il Signore, conviene che sia gittato nel profondo del mare con una pietra di molino al collo: si dice, mola asinaria, poiché, secondo scrive l’abate, nella Palestina gli asini voltavano i molini. Se un malfattore muore giustiziato nella piazza, muove a compassione gli spettatori, i quali se non possono liberarlo dalla morte, almeno pregano Dio per lui; ma se quegli è buttato nel profondo del mare, non avrà neppure chi lo compatisca. Dice un autore che Gesù Cristo espresse questa sorta di castigo per lo scandaloso per dichiararlo talmente odioso anche agli angeli ed a’ santi, che essi non hanno animo di raccomandare a Dio uno che gli ha fatta perdere qualche anima: Indignus declaratur qui videatur, nedum adiuvetur20.<br /><br />Scrive s. Giovanni Grisostomo che lo scandalo è così odiato da Dio, che quantunque egli dissimuli peccati più gravi, non fa passare però senza il castigo meritato il peccato dello scandalo: Tam Deo horribile est scandalum, ut peccata graviora dissimulet, non autem peccata ubi frater scandalizatur. E ciò prima lo disse Dio stesso per Ezechiele21 dicendo che se per alcuno scandalum iniquitatis suae statuerit… faciam eum in exemplum et in proverbium, et disperdam eum de medio populi mei. Ed in fatti uno de’ peccati che troviamo nelle sacre scritture con più rigore castigato da Dio, è quello dello scandalo. Di Eli, solamente perché non corresse i figli che davano scandalo rubando le carni sacrificate (mentre i padri danno scandalo, non solo col dar mal esempio, ma ancora col non correggere i figli come debbono), disse Dio: Facio verbum, quod quicumque audierit, tinnient ambae aures eius22. E prima23 parlandosi dello scandalo dato dai figli di Eli, dice la scrittura: Erat ergo peccatum puerorum grande nimis. Qual era questo peccato troppo grande? Spiega s. Gregorio in detto luogo: Quia ad peccandum alios pertrahebant. Perché similmente Geroboamo fu così castigato? Perché fu scandaloso: Qui peccavit et peccare fecit Israel24. Nella famiglia di Acabbo ch’era tutta nemica di Dio, la più castigata fu poi Gezzabele, poiché ella fu precipitata da una finestra, e poi divorata da’ cani che lasciarono solamente il cranio e le punte delle mani e de piedi; perché? Perché, come scrive l’Abulense: Ipsa incitabat Achab ad omne malum.<br /><br />Per il peccato dello scandalo fu creato l’inferno: In principio creavit Deus coelum et terram25. Quando poi creò l’inferno? Quando Lucifero cominciò a sedurre gli angeli a ribellarsi da Dio; ed affinché non avesse seguito a sedurre gli altri, che erano stati a Dio fedeli, fu subito dopo il peccato discacciato dal cielo. Perciò Gesù Cristo disse a’ Farisei i quali col mal esempio scandalizzavano il popolo, che essi erano figli del demonio, che fu da principio l’omicida delle anime: Vos ex patre diabolo estis, ille homicida erat ab initio26. E quando s. Pietro gli dava scandalo, insinuandogli a non farsi prendere e togliere la vita da’ giudei, e con ciò volea impedirgli di compir la redenzione umana, Gesù Cristo lo chiamò demonio: Vade post me, Satana, scandalum es mihi27. Ed in verità che altro officio fa lo scandaloso, che di ministro del demonio? Non farebbero certamente i demonj tanto acquisto di anime, quanto ne fanno, se non avessero l’aiuto di tali empj ministri. Fa più danno un compagno scandaloso, che cento demonj.<br /><br />S. Bernardo su quelle parole di Ezechia presso Isaia28: Ecce in pace amaritudo mea amarissima, mette in bocca alla santa chiesa le seguenti parole: Pax a paganis, pax a haereticis, non pax a filiis. Nel tempo presente la chiesa non ha idolatri, non eretici che la perseguitino; ma la perseguitano i suoi medesimi figli, quali sono i cristiani scandalosi.<br /><br />I cacciatori di rete per prendere gli uccelli portano i richiami, che sono certi uccelli accecati e legati. Così fa il demonio, dicea s. Efrem: cum fuerit capta anima, ad alias decipiendas, fit laqueus. Il nemico, dopo che ha fatto cadere in peccato un giovane, prima l’acceca e lo lega come suo schiavo, e poi lo fa suo richiamo per ingannare gli altri, e tirarli alla rete del peccato. Non solo lo spinge ad ingannare gli altri, ma anche lo sforza, dice s. Leone: Habet hostis multos, quos obligat ad alios decipiendos29.<br /><br />Poveri scandalosi: essi all’inferno hanno da patire la pena di quanti peccati han fatti fare agli altri. Narra Cesario30 che morì un certo scandaloso, e nel punto che morì un uomo santo vide il di lui giudizio, nel quale fu condannato, e poi vide che essendo egli giunto alla porta dell’inferno gli vennero ad incontro tutte le anime da lui scandalizzate, e gli dissero: vieni, maledetto, vieni a pagare tutti i peccati che tu ci hai fatti commettere; e così dicendo se gli avventarono sopra e cominciarono come tante fiere a sbranarlo. Scrive s. Bernardo che quando la scrittura parla degli altri peccatori, dà speranza di emenda e di perdono; ma quando parla degli scandalosi, parla come di presciti che già sono separati da Dio e disperati della salute: Loquitur tanquam a Deo separati, unde hisce nulla spes vitae esse poterit.<br /><br />Quindi vedano in quale stato deplorabile si trovano quelli che danno scandalo col loro mal esempio; e quelli che parlano disonestamente davanti a’ compagni, davanti a zitelle e davanti anche a poveri fanciulli innocenti, che sentendo quelle parole, di poi ci pensano e fanno mille peccati; pensate allora, come piangono gli angeli custodi di quei miseri fanciulli, vedendoli caduti in peccato; e come cercano vendetta a Dio contro quelle bocche sacrileghe che gli hanno scandalizzati. Un gran castigo spetta ancora a coloro che deridono o mettono in burla chi fa il bene; poiché molti, per non sentirsi burlare dagli altri, lasciano il bene e si danno alla mala vita. Che sarà poi di coloro che portano imbasciate per concludere qualche appuntamento infame? Che sarà di coloro che arrivano a vantarsi del male che han fatto? Oh Dio, in vece di piangere e pentirsi di aver offeso Iddio, se ne ridono e se ne gloriano! Vi sono poi altri che consigliano il peccato; altri portano gli altri a peccare; altri giungono ad insegnare come si fa il peccato, cosa che non la fanno neppure i demonj. E che diremo di quei padri e madri, che potendo non impediscono i peccati de’ figli, e permettono che pratichino con mali compagni, oppure in certe case pericolose, e che le figlie conversino coi giovani? Oh nel giorno del giudizio con quali flagelli vedremo castigati tutti questi scandalosi!<br /><br />Dirà forse taluno fra di voi: dunque, padre, io che ho dato scandalo, son perduto? Non v’è più speranza di salute? No, non voglio dire che sei disperato; la misericordia di Dio è grande. Egli ha promesso di perdonare a chi si pente. Ma se vuoi salvarti, sei obbligato a riparare gli scandali che hai dati. Dice Eusebio Emisseno31: Qui cum multorum destructione se perdidit, cum multo rum aedificatione se redimat. Tu ti sei perduto, e ne hai fatti perdere molti coi tuoi scandali, sei tenuto ora a rimediare; siccome hai tirati gli altri al male, ora colle buone parole e buoni esempj, con fuggire le male occasioni, con frequentare i sacramenti, con farti vedere spesso alla chiesa per fare orazione, e con sentire le prediche, sei tenuto a tirare gli altri al bene. E da oggi avanti guardati più che dalla morte di far cosa e di dire parola che possa dare scandalo agli altri: Sufficiat lapsis, dice s. Cipriano, ruina sua32. E s. Tomaso da Villanova: Sufficiant vobis peccata vestra. E che male ti ha fatto Gesù Cristo, che non ti basta di averlo tu offeso, vuoi farlo offendere anche dagli altri? Questa è troppa crudeltà.<br /><br />Guardati dunque da oggi innanzi di dare più un minimo scandalo. E se vuoi salvarti fuggi quanto puoi gli scandalosi. Questi demoni incarnati si danneranno, ma se tu non gli fuggi, ti dannerai ancora: Vae mundo a scandalis, dice il Signore33. Viene a dire che molti si dannano perché non attendono a fuggire gli scandali. Ma quegli mi è amico, gli ho obbligazioni, ne spero molto. Ma dice Gesù Cristo: Si oculus tuus dexter scandalizat te, erue eum, et proiice abs te: bonum tibi est cum uno oculo in vitam intrare, quam duos oculos habentem mitti in gehennam ignis34. Ancorché quella persona fosse l’occhio tuo dritto, bisogna che la lasci e non la vedi più; è meglio che perdi l’occhio e ti salvi l’anima, che conservando l’occhio andartene all’inferno.<br /><br />Dedicato a Kiko Arguello e la sua combriccolagianluca cruccashttps://www.blogger.com/profile/03999880615193643948noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-87065563049115777182009-05-01T14:04:00.000+02:002009-05-01T14:04:00.000+02:00Lo Statuto in sè è impeccabile perchè è corretto e...Lo Statuto in sè è impeccabile perchè è corretto ed è giusto che ogni singolo Statuto RISPECCHI LA PERSONALE INDOLE di un Cammino o Movimento o Associazione o Gruppo riconosciuto...<br /><br />E'impeccabile?<br />Basterebbe l' Art. 13 :<br />[Eucaristia]<br />§ 1. L’Eucaristia è essenziale al Neocatecumenato, in quanto catecumenato post-battesimale, vissuto in piccola comunità.47 L’Eucaristia infatti completa l’iniziazione cristiana.<br />48<br />§ 2. I neocatecumeni celebrano l’Eucaristia domenicale nella piccola comunità, dopo i primi vespri della Domenica. Tale celebrazione ha luogo secondo le disposizioni del<br />Vescovo diocesano. Le celebrazioni dell’Eucaristia delle comunità neocatecumenali al sabato sera fanno parte della pastorale liturgica domenicale della parrocchia e sono aperte anche ad altri fedeli.<br />§ 3. Nella celebrazione dell’Eucaristia nelle piccole comunità si seguono i libri liturgici approvati del Rito Romano, fatta eccezione per le concessioni esplicite della Santa Sede49. Per quanto concerne la distribuzione della Santa Comunione sotto le due specie, i neocatecumeni la ricevono in piedi, restando al proprio posto.<br />§ 4. La celebrazione dell’Eucaristia nella piccola comunità è preparata sotto la guida<br />del Presbitero, da un gruppo della comunità neocatecumenale, a turno, che prepara brevi monizioni alle letture, sceglie i canti, provvede il pane, il vino, i fiori, e cura il decoro e la dignità dei segni liturgici.<br /><br />-semplicemente per ritenere questo statuto falso e edirittura blasfemo, perchè permette a codesta setta di celebrare una Eucaristia veramente non Cattolica formata ad immagine e somiglianza con il suo fondatore cioè l'eretico Kiko Arguello.<br /><br />Ritorno aribadire che lo statuto NC rimanda il tutto alle catechesi abberranti del CN, e veramente evidente, allora chi dice il contrario ci spieghi che ci fanno codesti articoli:<br /><br />Titolo I [ Natura e attuazione del Cammino Neocatecumenale ]<br />Art. 2 [Attuazione del Cammino Neocatecumenale]<br />2º. secondo «le linee proposte dagli iniziatori», contenute nel presente Statuto e<br />negli Orientamenti alle Èquipes di Catechisti<br /><br />Capitolo II Catechesi iniziali Art. 9 [Kerigma e celebrazioni]<br />Il Neocatecumenato comincia nella parrocchia, su invito del Parroco, con delle catechesi kerigmatiche,22 chiamate catechesi iniziali, contenute negli Orientamenti alle Èquipes di Catechisti.<br /><br />Art. 10 [Nascita della comunità neocatecumenale]<br />§ 3.La comunità neocatecumenale è affidata alla cura pastorale del Parroco e del presbitero da lui incaricato (cfr. art. 27). Inoltre la comunità indica, mediante votazione, un responsabile laico e alcuni corresponsabili,31 che vengono confermati dal Parroco e dall’équipe dei catechisti. Essi collaborano con il Presbitero per assicurare che la comunità percorra l’itinerario del Cammino Neocatecumenale, secondo quanto stabilito nello Statuto e negli Orientamenti alle Èquipes di Catechisti e per curare gli aspetti organizzativi.32<br /><br />Art. 11 [Celebrazione settimanale della Parola]<br />§ 1. Ciascuna comunità neocatecumenale settimanalmente ha una celebrazione della Parola di Dio,33 di norma con quattro letture,34 secondo i temi indicati dagli Orientamenti alle Èquipes di Catechisti per ogni tappa.<br /><br />Art. 16 [L’esperienza della koinonia e i frutti della comunità]<br />§ 1. Nella misura in cui i neocatecumeni crescono nella fede, cominciano a manifestarsi i segni della koinonia: il non giudicare, la non resistenza al malvagio, il perdono e l’amore al nemico.57 La koinonia si visibilizza anche nel soccorso ai bisognosi, nella sollecitudine per i malati, per i sofferenti e per gli anziani e nel sostegno, per quanto possibile, di coloro che sono in missione, secondo quanto indicato negli Orientamenti alle Équipes di Catechisti. I neocatecumeni vengono gradualmente formati a un sempre più profondo spirito di comunione e di aiuto reciproco.<br /><br />Art. 28 [Catechisti]<br />§ 1. Le équipes di catechisti sono composte da alcuni laici, eletti in conformità all’art. 17 § 3, e da un presbitero.<br />§ 2. Le équipes di catechisti, come esplicitato nel presente Statuto120 e negli Orientamenti alle Èquipes di Catechisti:<br />1º. su invito del parroco danno le catechesi iniziali che avviano un processo di gestazione alla fede in cui si formano le comunità;<br /><br />Art. 29 [Formazione dei catechisti]<br />5°. infine, preparano ogni catechesi e passaggio del Neocatecumenato, per quanto possibile insieme al presbitero, leggendo in ambiente di preghiera i brani corrispondenti della Sacra Scrittura, del Catechismo della Chiesa Cattolica e degli Orientamenti alle Èquipes di Catechisti, che ravvivano in loro la «parola di salvezza» (At 13,26) che essi stessi hanno ricevuto oralmente dai propri catechisti.<br /><br />- che sono più importanti delle note, e poi ricordo nuovamente a Caterina che gli "Orientamenti alle Èquipes di Catechisti" sono le aberranti catechesi del CN, a codesto statuto rimanda ad esse, esattamente come quello vecchio scaduto nel 2008.<br /><br />Gianluca Cruccasgianluca cruccashttps://www.blogger.com/profile/03999880615193643948noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-24206600287791849882009-05-01T13:06:00.000+02:002009-05-01T13:06:00.000+02:00***************
RIPETO ciò che dice la CEI:
tene...***************<br /><br />RIPETO ciò che dice la CEI:<br /><br /><B>tenere presente che l’evangelizzazione non è impegno riservato agli “specialisti”, ma compito proprio e prioritario di tutta la comunità; essere consapevoli che l’iniziazione cristiana non è tanto un settore della pastorale, quanto il suo modello ispiratore e il suo paradigma esemplare; basare ogni percorso formativo sulla catechesi e, prima ancora, fondare ogni catechesi, anche quella dei fanciulli battezzati, sul “primo annuncio”</B>.<br /><br />^__^<br /><br />il CN come agisce?<br />HA IMPARATO A MEMORIA QUESTE FRASI FACENDOLE PROPRIE ma invece di applicare queste Norme CON le catechesi cattoliche lo fa IMPONENDO AI SUOI GRUPPI LE CATECHESI DI KIKO...spesso i catechisti del CN NON sanno nulla di etica e morale, non conoscono la dottrina magisteriale della Chiesa che è alla base di ogni catechismo diocesano...<br /><br />la predicazione di questo PRIMO ANNUNCIO si attua così con LE IDEE DI KIKO RITENENDOLE RIVOLUZIONARIE proprio perchè sono DIVERSE DA CIO' CHE INSEGNA LA CHIESA ^__^<br /><B>se infatti tale insegnamenti non fossero diversi, perchè entrare nel CN</B>?<br /><br />Uno non si fa francescano, carmelitano, domenicano perchè gli insegnamenti sono diversi, ma perchè E' IL SANTO FONDATORE, IL CARISMA PRESENTE CON TESTIMONIANZE, FATTI, MIRACOLI, PRODIGI ECC...a dare CREDIBILITA' e garanzia che quell'insegnamento NON è diverso in sè, ma si propone come è: UN CARISMA DIVERSO MA UNO NELLA CHIESA INSIEME AGLI ALTRI..E' COMUNIONE NON DIVISIONE..<br /><br />^__^<br /><br />Buona riflessione...Caterina63https://www.blogger.com/profile/04454462294404555851noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-60080544797832789922009-05-01T12:58:00.000+02:002009-05-01T12:58:00.000+02:00L’iniziazione cristiana
3. Orientamenti per il ris...L’iniziazione cristiana<br />3. Orientamenti per il risveglio della fede e il completamento dell’iniziazione cristiana in età adulta Nota Pastorale - 8 giugno 2003<br /><br />*********<br /><br />nel 2003 al CEI scrive un nuovo AGGIORNAMENTO sull'iniziazione cristiana...<br />http://www.chiesacattolica.it/pls/cci_new/bd_edit_doc.edit_documento?p_id=8522<br /><br />Dopo la pubblicazione della prima Nota pastorale sulla iniziazione cristiana dedicata al catecumenato degli adulti (30 marzo 1997) e di quella dedicata al catecumenato dei fanciulli e dei ragazzi dai 7 ai 14 anni (23 maggio 1999), questa terza Nota è espressamente indirizzata al “risveglio della fede e al completamento dell’iniziazione cristiana degli adulti”. <br /><br />La Nota pertanto si configura come la realizzazione di uno dei primi obiettivi di quella “agenda pastorale”, che ci vede impegnati nel cammino di questo decennio. In modo puntuale e concreto vengono offerte precise indicazioni, vòlte a far maturare nella comunità cristiana un’apertura missionaria e un ascolto attento e disponibile delle domande ad essa rivolte.<br /><br /><B> Ispirandosi al modello catecumenale, come paradigma dell’azione pastorale, si sollecita la parrocchia a prendere coscienza di essere il “luogo ordinario e privilegiato di evangelizzazione della comunità cristiana” e si indirizza nell’anno liturgico lo sviluppo dell’azione di accompagnamento</B>.<br /><br /> La Nota vuole essere anche una prima risposta all’impegno, sollecitato dagli Orientamenti pastorali per il decennio in corso, di mettere in atto “un impegno di primo annuncio, su cui innestare un vero e proprio itinerario di iniziazione o di ripresa della vita cristiana” di quei battezzati che desiderano “ricominciare” un cammino di riscoperta della fede (Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia, 57).<br /><br />La pubblicazione di questa terza Nota sulla iniziazione cristiana potrà aiutare le nostre Chiese a operare quei cambiamenti ormai indifferibili e sempre più urgenti per “comunicare il Vangelo in un mondo che cambia”: <B>tenere presente che l’evangelizzazione non è impegno riservato agli “specialisti”, ma compito proprio e prioritario di tutta la comunità; essere consapevoli che l’iniziazione cristiana non è tanto un settore della pastorale, quanto il suo modello ispiratore e il suo paradigma esemplare; basare ogni percorso formativo sulla catechesi e, prima ancora, fondare ogni catechesi, anche quella dei fanciulli battezzati, sul “primo annuncio”</B>.<br /><br />(..)<br /><br />Ci auguriamo che la presente Nota, mentre completa il progetto avviato con la pubblicazione delle due Note precedenti, contribuisca a imprimere al rinnovamento pastorale, in atto nelle nostre comunità, un orientamento preciso, uno slancio creativo, un aiuto concreto ed efficace.<br /><br />Roma, 8 giugno 2003,Domenica di Pentecoste<br /><br /><br />***************<br /><br />RIPETO:<br /><br /> <B>tenere presente che l’evangelizzazione non è impegno riservato agli “specialisti”, ma compito proprio e prioritario di tutta la comunità; essere consapevoli che l’iniziazione cristiana non è tanto un settore della pastorale, quanto il suo modello ispiratore e il suo paradigma esemplare; basare ogni percorso formativo sulla catechesi e, prima ancora, fondare ogni catechesi, anche quella dei fanciulli battezzati, sul “primo annuncio”</B>.<br /><br />^__^Caterina63https://www.blogger.com/profile/04454462294404555851noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-32666582609699881062009-05-01T12:52:00.000+02:002009-05-01T12:52:00.000+02:00Le NOTE contenute nello Statuto NC richiamano ques...Le NOTE contenute nello Statuto NC richiamano questo breve Documento:<br /><br /><br /><B>L'iniziazione cristiana: 2. Orientamenti per il catecumenato degli adulti. </B>Nota Pastorale - 22 aprile 1997<br /> <br /><br /> <br />Da alcuni decenni in diversi paesi europei e negli ultimi anni anche in Italia sta aumentando il numero degli adulti che si avvicinano alla Chiesa e chiedono il Battesimo. Parallelamente cresce anche il numero di fanciulli non battezzati che, giunti all'età scolare, chiedono di diventare cristiani. Il problema ha stimolato un'attenta riflessione a livello teologico-pastorale<B> e ha suscitato in diverse Chiese particolari la ripresa, in forme diverse, del catecumenato</B>.<br /><br /> Lo stesso Codice di Diritto Canonico prevede che le Conferenze Episcopali si preoccupino di fornire direttive al riguardo. La nostra Conferenza Episcopale si più volte interessata del problema, alla luce delle esperienze che si andavano diffondendo in varie diocesi italiane. <B>Più volte si accennato al problema nei dibattiti del Consiglio Episcopale Permanente e con particolare attenzione l'Ufficio Catechistico Nazionale, in collaborazione con l'Ufficio Liturgico Nazionale, ha iniziato a seguire l'evolversi della situazione</B>.<br /><br /> Per sorreggere tale impegno, il 13 settembre 1993, con lettera del Segretario Generale della C.E.I., d'intesa con la Commissione Episcopale per la dottrina della fede e la catechesi, <B>veniva data formale costituzione a un Gruppo nazionale di lavoro per il catecumenato, come settore dell'Ufficio Catechistico Nazionale.</B> Il Gruppo nazionale di lavoro ha affrontato il tema seguendo, innanzitutto, le indicazioni del Rito dell'iniziazione cristiana degli adulti (RICA) e ha individuato un triplice percorso di ricerca e di riflessione teologico-pastorale: a) catecumenato per gli adulti; <br />b) catecumenato per i fanciulli da 7 a 14 anni; <br />c) catecumenato per gli adulti battezzati ma non evangelizzati.<br /><br /><B> D'intesa con la Commissione Episcopale per la dottrina della fede e la catechesi e la Commissione Episcopale per la liturgia si scelto di dare la priorità al primo percorso e cio il catecumenato per gli adulti</B>. <br /><br />Mediante uno Strumento di lavoro, inviato nell'ottobre 1994 a tutte le diocesi attraverso i Direttori degli Uffici catechistici e liturgici, si svolta una consultazione, i cui risultati hanno condotto alla decisione di pubblicare una Nota pastorale, contenente orientamenti e proposte. Il testo stato più volte rivisto dalle due Commissioni Episcopali e presentato al Consiglio Permanente della C.E.I. nel gennaio 1997 per ottenerne il consenso formale alla pubblicazione. <br /><br />In quella sede il Consiglio Permanente, ritenendo di dare maggioò autorevolezza al documento a motivo dell'importanza del tema trattato, ha deciso di assumere la Nota pastorale come propria, rimandandola alla successiva sessione di marzo, previa opportuna rielaborazione. <br /><br />Durante la sessione del 10-13 marzo 1997 il Consiglio Permanente ha approvato la Nota pastorale e ne ha deciso la pubblicazione sotto il titolo L'Iniziazione cristiana. 1 - Orientamenti per il catecumenato degli adulti. <br /><br />A questo primo intervento dovranno seguire ulteriori orientamenti pastorali sull'iniziazione cristiana dei fanciulli in età di catechismo, <B>per affrontare poi in un terzo momento il problema degli adulti battezzati da bambini, ma che non hanno completato la loro iniziazione cristiana, non avendo ricevuto la Confermazione e la Prima Eucaristia, e riflettere quindi anche circa l'accompagnamento nella Chiesa di quanti, può battezzati, confermati e comunicati, non hanno ricevuto nessuna formazione cristiana o si sono allontanati dalla fede, ma ora intendono riprendere il cammino per inserirsi nella vita della comunità cristiana</B>. <br /><br /><br /><br />CONSIGLIO EPISCOPALE PERMANENTE CEI<br /><br />ergo sulla carta è tutto OK. è tutto legittimo ed è tutto giusto...perchè allora il CN nelle parrocchie NON si attiene ai testi della Chiesa e procede con le catechesi inventate di Kiko?<br />perhè si procede con le messe del sabato sera dentro le stanzette evitando di continuo gli altari consacrati?<br /><br />Le domande restano, lo Statuto in sè non è applicato!<br /><br />^__^Caterina63https://www.blogger.com/profile/04454462294404555851noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-12206536549756962092009-05-01T12:41:00.000+02:002009-05-01T12:41:00.000+02:00gianluca cruccas ha detto...
Cara Caterina visto...gianluca cruccas ha detto... <br /><br />Cara Caterina visto che hai il testo sotto mano, e ce l'ho anche io, vorresti citare le note a cui ti riferivi che affermerebbero espressamente che il cammino dovrebbe adottare il direyttorio cattolico?<br /><br />******************<br /><br />Certamente ^__^ ben tenendo a mente però che tale Statuto è a mio parere uno specchietto per le allodole, ossia una sorta di patentino di legittimità...ma ove alla fine il CN agisce DIVERSAMENTE...^__^<br /><br />un esempio?<br />prendiamo la prima Nota che si cita nello Statuto del 2008, la n. 5<br />non potendo citare tutto, cito questo passo della Nota:<br /><br /><B>Esso si ispira a vari documenti della Santa Sede, tra i quali:<br />- il cap. IV dell’OICA che suggerisce l’utilizzazione adattata della catechesi e di alcuni riti propri del catecumenato<br />per la conversione e maturazione nella fede anche negli adulti battezzati</B>.<br /><br /><br />pochi o nessuno sa che cosa è l'OICA ^__^ e pochi leggono le Note che come leggiamo richiamano ai riti propri del Catecumenato NON DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE MA DELLA CHIESA CATTOLICA, riportati catecheticamente DALL'OICA...^__^<br /><br />a cosa riporta questa Nota a questo:<br /><br /><B>Si ristabilisca il catecumenato degli adulti diviso in più gradi, da attuarsi a giudizio dell'ordinario del luogo; in questa maniera il tempo del catecumenato, destinato ad una conveniente formazione, potrà essere santificato con riti sacri da celebrarsi in tempi successivi.<br /><br />(..)<br /><br />L'iniziazione cristiana si riferisce alle tappe indispensabili per entrare nella comunità ecclesiale e nel suo culto in spirito e verità. Senza voler esagerare il senso della disciplina detta "dell'arcano", non si può dimenticare che, nella chiesa primitiva, i riti di iniziazione erano segreti. Le catechesi dei padri ci dimostrano che la spiegazione particolareggiata dei riti avveniva quando i catecumeni avevano ormai fatto l'esperienza vitale dei sacramenti dell'iniziazione. Questa catechesi era essenzialmente "mistagogica".<br /><br />"Iniziazione" significa anche inizio, ingresso in una vita nuova, quella appunto dell'uomo nuovo in seno alla chiesa. Come in ogni vita, anche qui si ha un progresso con tappe che - in questo caso - sono rappresentate dai sacramenti dell'iniziazione. Ciascuno di essi non rimane chiuso in se stesso, ma è aperto al successivo in una crescita dinamica verso una più profonda perfezione. Sbaglierebbe quella catechesi che li presentasse ciascuno isolato, come una cosa che, ricevuta, è definitivamente chiusa, passata. Se il battesimo e la confermazione si ricevono una volta sola, l'eucaristia, che è stata istituita per essere continuamente ripetuta, rinnova ogni volta quanto è stato donato con i primi due sacramenti.<br /><br /><br /><br /></B> (SC 64)<br /><br />ora questo NON è riportato nello Statuto NC ma attenzione, ci conduce a questo riferimento la Nota n. 5 dello Statuto ^__^<br /><br />[35] Ordo Initiationis Christianae Adultorum, editio typica 1972, reimpressio emendata 1974. Ed. it.: Rito dell'Iniziazione Cristiana degli Adulti, 1978. La numerazione marginale dell'edizione latina corrisponde, generalmente, a quella dell'edizione italiana. <B>Perciò i rimandi che nel testo vengono fatti all'OICA, s'intendono fatti anche al RICA. Nei pochi casi in cui la numerazione diverge, oltre all'OICA menzioniamo anche il RICA</B>.<br /><br />comprendiamo bene? e ciò che ho riportato NON è NC ma è il Documento dell'OICA del Vicariato di Roma sul Catecumenato NEL MAGISTERO DELLA CHIESA...^__^<br /><br />se andassimo a spulciare ogni singola Nota contenuta nello Statuto NC non ci porta al DC del Cammino...ma ai Documenti della Chiesa Cattolica....ecco lo specchietto per allodole ^__^<br /><br />Lo Statuto in sè è impeccabile perchè è corretto ed è giusto che ogni singolo Statuto RISPECCHI LA PERSONALE INDOLE di un Cammino o Movimento o Associazione o Gruppo riconosciuto...<B>ma tra il dire e il fare C'è DI MEZZO IL MARE e direi IL BARATRO....e direi che lo spiegano bene i vescovi della Puglia del 1996 (solo 13 anni fa!) e la lettera dei vescovi di Terra Santa (solo due anni fa)</B>...<br /><br />si evince che lo Statuto laddove è stato corretto e addolcito di fatto NON ha cambiato nè modificato gli errori denunciati dai vescovi...questo è il paradosso e ciò che chiamo SPECCHIETTO PER LE ALLODOLE...<br /><br />^__^Caterina63https://www.blogger.com/profile/04454462294404555851noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29059218.post-89575976039299163212009-05-01T12:02:00.000+02:002009-05-01T12:02:00.000+02:00Cara Caterina visto che hai il testo sotto mano, e...Cara Caterina visto che hai il testo sotto mano, e ce l'ho anche io, vorresti citare le note a cui ti riferivi che affermerebbero espressamente che il cammino dovrebbe adottare il direyttorio cattolico? Ti ricordo, e secondo me lo sai, che gli Orientamenti alle Èquipes di Catechisti, sono le abberranti catechesi dell'eretico KIKO ARGUELLO e la sua combriccola, e codesto statuto rimanda tutto ad esse, non faciamo finta che "la Gerarchia abbia fatto tutto bene dandogli nuno statuto ortodosso che loro poi non seguirebbeo, quindi rimandando tutta la responsabilità dei crimini del CN sul CN stesso, il quale è sicuramente il primo responsabile, ma chi non lo ferma, ma adirittura gli consegna un falso statuto, perfettamente modellato su di loro, dato che l'a scritto KIKO ARGUELLO insieme al Cardinale Rylko, ne diventa moralmente e fattivamente correo. E se questo non bastasse, gli è stata pure dato un mandato di fare la nuova evangelizzazione, ben sapendo quale dottrina adotteranno:<br /><br />gli Orientamenti alle Èquipes di Catechisti<br /><br /><br />Cruccas Gianlucagianluca cruccashttps://www.blogger.com/profile/03999880615193643948noreply@blogger.com