mercoledì 23 febbraio 2022

Senza le convivenze e gli alberghi il Cammino non sa come 'fare unità'

Conosciamo tutti il Cammino Catecumenale, chi per sentito dire, chi per averlo studiato ed approfondito; la maggior parte di noi per averlo frequentato, ricoprendo, alcuni di noi, anche dei ruoli, di responsabile o catechista o cantore o altro.
Lo conosciamo, e quindi sappiamo che uno dei perni del Cammino è  la "convivenza", momento mensile nel quale la comunità si riunisce oppure incontro periodico, sia in occasione dei momenti forti dell'anno liturgico sia nelle tappe previste dal Cammino, in cui si ascoltano i sermoni di Kiko e Carmen 'portati' dai catechisti, si fanno dei riti, si pregano le lodi, si celebrano penitenziali ed Eucarestie.

Sì, perché le comunità neocatecumenali, nonostante il nome suggerisca siano gruppi che fanno vita comune, nonostante il messaggio che Kiko sostiene di aver ricevuto: 'Devono nascere piccole comunità che vivano nella lode...' eccetera, in realtà  non condividono la quotidianità: gli unici momenti in cui questo avviene,  sono le rare occasioni in cui si fanno questi chiamiamoli esercizi spirituali di uno o più  giorni detti pomposamente "convivenze".

In verità anche durante le convivenze  i momenti aggregativi praticamente  non esistono, come non ci sono occasioni per conoscersi meglio e condividere la quotidianità: le convivenze sono delle conferenze  non stop di catechisti laici, potremmo definirle quasi degli stage.

Non c'era posto per loro nell'alloggio...
Hanno però alcune particolarità: sono obbligatorie (se non si partecipa alle convivenze non si può proseguire con il Cammino) e sono onerose, perché si svolgono in alberghi di un certo livello, e perché la propria quota è sempre gravata da altre spese fisse; ancor più  onerose sono le convivenze che prevedono un pellegrinaggio, come quello a Loreto o alla Domus Galilaeae.
Le convivenze e l'obbligo soprattutto di farle in albergo, tutti assieme, possibilmente lontani da casa, impossibilitati  quindi a poter partecipare alle attività  senza dover affrontare le spese del pernottamento e senza l'opportunità di scegliere sistemazioni più  'spartane', come sempre hanno fatto i vari gruppi e movimenti religiosi per venire incontro anche ai meno abbienti e ai giovani, sono sempre state parte del consegne inderogabili date dai fondatori-iniziatori Kiko e Carmen, che in alcuni casi, come per il soggiorno all'hotel King David a Gerusalemme, scelgono volutamente il lusso per convincere gli adepti d'essere improvvisamente diventati dei 'figli di Re'.
 
Ma come possono tutti i fratelli di comunità permettersi questi soggiorni? I soldi (escludiamo in questo caso le convivenze con pellegrinaggio, che dovevano essere pagate in anticipo) venivano raccolti con il famoso sacco della spazzatura, a significare il supremo disprezzo del denaro: chi poteva, dava di più, con la promessa di ricevere il centuplo, chi non poteva, dava di meno e chi fosse stato in bisogno, poteva addirittura  attingere.

Soprattutto nella convivenza iniziale la frase ripetuta era: non preoccuparti se non puoi pagare, il Signore provvede! Ed infatti, nel sacco della spazzatura, magari dopo il decimo giro, magari con il contributo nascosto della comunità dei catechisti, che forniva un gruzzoletto di salvataggio, ecco che i conti tornavano e i soldi 'miracolosamente' saltavano fuori!

Naturalmente poi, negli anni, e soprattutto con l'avvento del secondo passaggio e con l'obbligo della decima, la Provvidenza diventa sempre più stanca e sempre meno entusiasta.

Ma i punti cardine rimanevano i medesimi: tutti dovevano partecipare, perché  Dio stesso voleva tutti i fratelli a quella convivenza, li aveva predestinati ad esserci, e i soldi erano un problema relativo, perché alla fine sarebbero dovuti in qualche modo 'saltare fuori'.
Le comunità  neocatecumenali, che avrebbero dovuto vivere insieme nella lode e nella gratuità, se non altro supplivano al proprio mandato con questi stage obbligatori il cui costo veniva in qualche modo sostenuto comunitariamente.

Grandiosità e lusso dell'albergo Domus Galilaeae

Negli ultimi anni però, anche questo paravento, soprattutto  nelle comunità più  anziane (quelle che sono agli inizi vengono ancora allettate  con la prospettiva della gratuità e della provvidenza, una specie di infanzia in cui si crede a Babbo Natale, prima di scoprire dolorosamente che Babbo Natale sei tu) è  caduto: il sacco nero viene fatto passare per dare le mance al personale o pagare le baby sitter o altre spese accessorie, ma le quote vengono pagate dai singoli e con largo anticipo!
Ma, qualcuno può dire, comunque alla fin fine, qualsiasi sia il modo in cui si pagano le spese, l'obbiettivo  rimane quello: di stare insieme e di fare unità, come si affanna tanto a raccomandare Kiko Argüello.

Ecco, non è più tanto vero neppure quello.

Perché, mentre da un lato, causa il timore delle infezioni da Covid, ormai i renitenti alle avventure alberghiere sono aumentati, e le minacce (tu non hai la resurrezione dentro! Sei tiepido e Dio ti vomiterà!) non sembrano avere molto successo, dall'altro, nonostante catechisti infoiati continuino a proclamare che 'Dio ti chiama a questa convivenza', escludono nei fatti con noncuranza chi non può proprio partecipare, a causa delle restrizioni legate al mancati possesso di un tal 'certificato verde'.

Riportiamo a questo proposito un amaro sfogo di un neocatecumenale su un social.

Fratello del Cammino:
"Nel mio cammino neocatecumenale ci sarà un incontro: il passaggio dello Shemà che attendevo da tanto, ma mi è stato detto che essendo la convivenza in un albergo ci vorrà il green pass rafforzato. Anche il mio Cammino mi sta abbandonando."

Interlocutore:
"Non so chi sia questo Shemà, ma se crea un raduno in un albergo, che sappiamo avere delle limitazioni, come lei stesso ha ricordato, forse le parole di questo Shemà sono vuote del reale insegnamento di Cristo."

Fratello del  Cammino:
"Assolutamente  sì.  Mi sto chiedendo anch'io se la strada intrapresa con il Cammino neocatecumenale  è giusta e se la mia Comunità sta seguendo la Parola e il Magistero di Cristo o la chiesa del Mondo."

In buona sostanza:

l'impressione è  che questo Cammino si sia fermato, anzi, sia in piena recessione! Che sia bloccato alle formule che gli hanno assicurato il successo decenni fa e che abbia tradito tutte le aspettative e tutte le promesse, tutti i vieni e vedi, tutta la gratuità, tutta l'unità e tutta la fraternità. Noi, d'altronde, lo avevamo già capito da tempo.

E d'altronde don Mario Pezzi lo aveva ammesso, nella scorsa convivenza di Inizio Corso:
"L’interrogativo sul vaccino e sul Green Pass, sembra come un’arma in mano al demonio per dividere dall’interno le comunità, e distruggerle dopo tanti anni di cammino."

Da questa frase abbiamo dedotto che le comunità neocatecumenali non abbiano fatto eccezione, rispetto al 'mondo' tanto vituperato: si sono divise in fazioni, in modo trasversale.

Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite,
versandovi olio e vino;
poi lo caricò sulla sua cavalcatura,
lo portò in un albergo
e si prese cura di lui

Prendiamo atto che la formula della piccola comunità compatta come alle origini, l'essere uno, non funziona, nel caso del Cammino, è puramente estetica, è una sterile petizione di principio: nei fatti nella comunità neocatecumenale non c'è unione, e un problema esterno, se pur molto pressante e pervasivo per la vita sociale, le sta distruggendo.

Dopo tanti anni di Cammino, tanta fraternità, l'amore al nemico, guardate come si amano eccetera, le comunità neocatecumenali si spaccano per una problema in fondo superabile come il dover per forza soggiornare in albergo, quando il lockdown, la solitudine, la mancanza dei sacramenti, aveva invece, a loro dire, enfatizzato la comunione tra fratelli, tanto da considerarsi, in quell'occasione, ancora una volta, una luce nella notte e un esempio per la Chiesa tutta.

Se ciò che dice don Pezzi è vero, e non abbiamo motivo di dubitarne, le frasi desolate di quel fratello sui social lo confermano, dobbiamo proprio concludere che il Cammino neocatecumenale non ha la "resurrezione dentro" e può pure smettere, a partire da ora, di candidarsi come comunità in cui "appare" l'amore divino!
Di fronte a questa ammessa divisione profonda, non basta, per ripristinare la comunione perduta,  riprendere a bere tutti dallo stesso bicchiere, come don Pezzi aveva enfaticamente proposto, non bastano più i vecchi abusi liturgici, le convivenze, i pellegrinaggi per fingere una unità ormai anche solo di facciata.

Come osserva l'arguto  interlocutore del neocatecumenale escluso "forse le parole di questo Shemà -di questo cammino- sono vuote del reale insegnamento di Cristo".

41 commenti:

  1. Non smetteremo mai di chiederci il perchè di tanta ostentata grandiosità.

    Perché il Cammino ha bisogno di fare tutto in modo esagerato, anche dal punto di vista estetico, in una ricerca maniacale dei materiali più pregiati e costosi: In generale, proprio loro che impongono agli adepti di liberarsi dai beni, denaro e quant'altro, poi ci hanno sempre indottrinati ripetendo:

    "Mai rinunceremo a fare qualcosa a motivo dei soldi!";
    "Giuda si scandalizzava dello spreco di olio costosissimo per ungere i piedi di Gesù da parte della Maddalena".

    Ordunque, dietro lo scandalo che può dare i fiumi di denaro che spendono per le loro monumentli costruzioni c'è l'avarizia di chi guarda;
    dietro l'accumulare delle ricchezze per sé c'é l'avarizia;
    dietro il mettere da parte per i figli e la famiglia,
    lo stesso.

    E...

    Dietro la loro prodigalità sfrenata...?
    Dietro il prendere ed usare per sé degli itineranti e di Kiko stesso, senza freni e misura...?

    Ditemi voi, se lo sapete dire, cosa c'é?

    Non ho mai visto un itinerante, Kiko in testa, rinunciare a una super-vacanza pagata da catecumeni adoranti e invaghiti;
    oppure cercarsi una dimora modesta per soggiornare lì dove venivano inviati ad itinerare...
    ... se potevano alloggiavano in ville o mega-appartamenti;
    dotati di Suv e macchinoni da fare invidia
    (anche con la scusa della famiglia numerosa).

    Nè mai ho visto moderazione, oculatezza per l'istruzione dei figli
    (come tutti noi abbiamo dovuto fare, per garantire a tutti il giusto! E i figli non hanno mai preteso) e se i loro figli si alzavano per il Seminario, chi sa perchè, finivano sempre al R.M. di Roma o Madrid, a seconda...

    Per la scuola o università mi spiego meglio:
    quando hai una famiglia numerosa non puoi mandare i tuoi figli a scuole o università private che ti costano un occhio. Gli itineranti, diversi tra loro devo dire, lo facevano eccome!
    (tanto a pagare erano i loro catecumeni, tra collette e decime, nulla si facevano mancare).

    Devo dire che il più delle volte neanche dovevano chiedere. Gli itineranti facevano "capire"; i catecumeni non se lo facevano ripetere due volte, della serie!

    L'attaccamento ai propri catechisti è tale nel Cammino (così saldamente inculcato) che, in alcune zone, era tutta una gara a chi donava di più per gli itineranti (questo devo dirlo con onestà). Loro prendevano e basta. Loro compiacenti mai rifiutavano (e anche questo è vero).

    Al ritmo di un altro mantra storico: "Siamo figli di Re!". E chi si scandalizza - insisto - problemi suoi!

    Egli ancora non ha capito "lo spirito del cammino".
    Della serie di sicuro egli dà troppo valore al dio denaro.

    Noi itineranti che lo disprezziamo lo usiamo tutto senza farci problemi: "denaro, sterco di satana!" e senza curarci di altro... dall'alto della nostra investitura kikiana...

    Tutto un poco così...

    Queste considerazioni mi sono venute spontanee, solo guardando le emblematiche immagini di questo post che mi hanno molto colpito e già sono un messaggio.

    Dopo mi accingo a leggere. Per ora mi fermo qui.

    Pax

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  2. Disse il Pezzi "L’interrogativo sul vaccino e sul Green Pass, sembra come un’arma in mano al demonio per dividere dall’interno le comunità, e distruggerle dopo tanti anni di cammino."

    Gli fu risposto "Hai ragione, Mario. Ma se si dividono, chi ci teniamo?

    Intervenne qualcuno della cupola Ci teniamo quelli che possono pagare e che possono circolare nei posti dove si paga, siamo già in perdita.

    E così, neppure stavolta fecero la convivenza nelle salette parrocchiali, la convivenza a spesa minima alla quale tutta la comunità può partecipare. E lasciarono esclusi dei fratelli che, finché avevano potuto, avevano permesso alla comunità di andare avanti fino a quel punto.

    Messi alla prova detta del "là dove è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore", la risposta è "leave the wounded behind" (lasciate indietro i feriti), "the show must go on" (lo spettacolo deve continuare) e tutto questo genere di cose.

    A. Non

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  3. E i Missionari senza borsa,ne bisaccia ( si fa per dire...spesati di tutto) che emigrano per loro esclusiva scelta, altro che volontà di Dio che non c'entra nulla e sorteggi, il cui esito guarda caso sono solo per luoghi belli e confortevoli, dove ci sono già amici e parenti stretti catechisti e itineranti). In giro poi all'estero raccontano di volontà di Dio e che sono in missione chiamati???? dal Vescovo locale...??! Altro che annunciare il Vangelo ai lontani...sono sempre a pescare nelle Parrocchie ai soliti quattro gatti...

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    1. Pur non volendo infierire - oramai pare quasi di sparare sulla Croce Rossa! - devo confermare un dato messo in evidenza in questo commento anonimo.

      Tanto per restare al puro e semplice
      "Dì fatti concreti" di kikiana memoria.

      Ed ecco i fatti.

      Il vizietto di mentire lo hanno tenuto sempre. Solo lo hanno coltivato molto e quindi, come erba mala già per conto suo cresce e cresce..., oggi si impone a tutti nella sua evidenza, ogni volta ingigantito.

      Risale a tanti anni fa l'abuso operato a danno dei Vescovi dei posti di missione in più di una circostanza. Una famiglia inviata "perchè richiesta dal Vescovo" a detta loro - Famiglia che poi è schiantata, precipitata in una crisi che ha messo a rischio lo stesso matrimonio e che ha abbandonato la "missione" - ci raccontò di aver aspettato più di un anno per essere presentati al Vescovo, nonostante lo chiedessero insistentemente.

      Quando ci fu finalmente l'incontro agognato, il Vescovo esordì dicendo "A chi debbo l'arrivo nella mia diocesi di questa bella famiglia?". E ho detto tutto!!!

      Da ricordare che all'epoca era premessa indispensabile l'espressa richiesta della famiglia per la missione neocatecumenale fatta da parte dei Vescovi.

      Non basta, ma i Vscovi dovevano anche impegnarsi per il mantenimento della famiglia stessa con l'accollo da parte della diocesi di tutte le spese, anche di casa, fino a quando il capo-famiglia non si fosse inserito (che allora si parlava di incarnarsi nella realtà) e avesse potuto provvedere al mantenimento col suo lavoro.

      La figura di questi missionari è stata sempre molto diversa da quella degli itineranti.
      "Appartenevano" agli itineranti a cui venivano assegnati. Tra obbedienza e tutto il resto.

      Cosicchè questi poveri meschini si ritrovavano a dover obbedire, come tutti,
      ai loro catechisti di provenienza,
      in più agli itineranti responsabili del posto di missione,
      infine (e non ultimi) a Kiko e Carmen,
      con i quali si incontravano, una volta all'anno, per la consueta convivenza di verifica delle famiglie a Porto San Giorgio.

      La famiglia di cui parlo non resse a tanti doni del cielo!!!

      Non un catechista discernente... ma due... ma tre... Troppa grazia davvero!

      Forse perchè l'itinerante che toccò loro era proprio una "testa di cuoio" di quelle che te le raccomando. Fatto sta che per anni hanno continuato a raccogliere e riappiccicare i cocci rotti della loro povera vita devastata. Invero neanche so come poi sia andata a finire. Perchè intanto me ne sono andata via io.

      Pax

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    2. Ho saputo da fonte che reputo certa, che i Vescovi debbono emanare un decreto che sancisce l'accoglienza e la legittimità delle missio ad gentes nella loro curia.
      Siamo certi che tutte le missio ad gentes ce l'abbiano?
      Nel caso a me noto, dopo anni di permanenza, ancora lo stavano aspettando, quel decreto. Intanto operavano inefficacemente nel territorio.

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  4. Per quel che ne so, confermo che il Cammino sta nei guai.
    So di comunità che fanno la convivenza mensile solo al mattino o al pomeriggio, perché son talmente pochi che anche a tirarla per le lunghe più di qualche ora non può durare.
    So di comunità alla fine del Cammino che si fanno la cena dell'alleanza in pizzeria, escludendo alcuni che non ci possono andare.
    Ricordate la cena dell'alleanza?
    Quella che doveva essere lussuosa e curatissima, tanto che i gruppi all'inizio facevano a gara a qual'era la migliore?
    Si arrangiano come possono e resistono per lo più solo gli irriducibili a causa dei ruoli o quelli che fuori dal Cammino non hanno altro, magari perché stanno nel Cammino in clan.

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  5. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. il suo sanzionatorio

    Il Ministro degli Esteri Di Maio in un comunicato ufficiale ha detto che l'Italia appoggia al 100 % le sanzioni contro Putin, e Carmen, implorata da Kiko, da Lassù, ha suggerito a Di Maio di essere un pò blando, per cui si è deciso di non comprare più vodka dalla Russia per un pò, e Kiko è contento perchè lui beve solo whisky e quindi che gli frega. Kiko ha avvisato Semeraro che ha avvisato il Papa che ha detto : "bueno, hermano cardenal, del resto la vodka non piace anca a mi, preferisco il rum argentino. Procedamos con la beatificasion". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un camioncino con una cassa di 200 bottiglie di rum argentino, con un biglietto : "alla sua salud, Sancto Padre. Cordialità Kiko".

    e la causa continua.........

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  6. Oggi è cosa molto comune per le giovani coppie convivere, cioè andare ad abitare insieme prima del matrimonio: e anche dopo il matrimonio, la convivenza fra i due sposi è spesso la prova del nove della solidità e della maturità del proprio amore.
    Condividere molte parti della giornata infatti, non solo il divertimento o i viaggi o la cena fuori, doversi organizzare gli spazi nel rispetto dell'altro, sapersi mettere a vicenda al servizio dell'altro, mette alla prova e fa maturare (o infrangere) ogni rapporto.
    È molto strano che le Comunità neocatecumenali, che, secondo quanto attribuito da Kiko alla Madonna, avrebbero dovuto vivere insieme come la famiglia di Nazareth, in umiltà, semplicità e lode, non condividano nulla al di fuori dei riti in saletta e della preparazione ai riti nelle case e che, quando proprio decidano di fare una 'convivenza', optino per l'albergo in cui venir serviti di tutto punto e non, per esempio, per le case per le vacanze in montagna che molte parrocchie hanno a disposizione. Sarebbe come se una coppia definisse una prova di convivenza la breve permanenza in un hotel in cui l'animazione per gli ospiti è assicurata da mattina a sera (nel caso dei neocatecumenali l'animazione sono le catechesi, i riti e le celebrazioni). Concluderemmo di certo che quella esperienza non è certo l'ideale per valutare la compatibilità della coppia nè per rinsaldare il loro legame.
    Ebbene, Kiko e Carmen hanno sempre definito, in modo abbastanza ipocrita, 'convivenze' quelli che in realtà sono degli stage formativi, dei corsi chiusi ed elitari. Ma d'altronde siamo abituati al perlomeno strano uso del linguaggio degli iniziatori del Cammino.
    Certo è che questi stages negli alberghi sono così essenziali per l'iter neocatecumenale, che la Domus Galilaeae è in realtà concepita come un hotel di lusso e i seminaristi come dei camerieri.
    Sono così essenziali che, anche di fronte al fatto che, al momento, molti fratelli non vi possano accedere, sacrificano ad essi la tanto sbandierata unità, la convivenza, il piano di Dio ben chiaro e stabilito nella testa dei catechisti.
    Certo che poi non possono pretendere di mantenere gli adepti, perché quest'ultima incongruenza, il non aver saputo adeguare, ancora una volta, le strane e costose esigenze del loro Cammino alle situazioni contingenti (e insuperabili) delle persone, potrebbe cominciare ad essere veramente l'ultima per molti di loro.

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  7. @blog, siamo alle solite con il vostro problema con il denaro e allora parte la solita polemica su fare le convivenze in parrocchia, oppure perché no, ognuno a casa sua così non si spende niente. Oppure, si potrebbe andare che so, in un B&B con comoda tenda canadese e fornellino da campeggio per cucinarsi, così con 20 euro magari te la cavi. Gesù per parlare con i suoi amici li portava "in un luogo in disparte", dove si poteva creare l'intimità con Lui, oltre che tra i discepoli. Non certo a casa sua o in cucina. Il "luogo in disparte" serve proprio per allontanarsi dai problemi quotidiani e parlare con Gesù senza distrazioni e cuore a cuore. Ma va bene il luogo in disparte, allora perché non risparmiamo cucinando noi, pulendo noi, riassettando noi, ecc ecc? Ma mentre Maria ascoltava Gesù e Marta era affaccendata da mille cose, Gesù disse a Marta: «Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c'è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta». » ( Luca 10,38-42, su laparola.net.) .
    Ecco, per dirla come Gesù vorrebbe, noi preferiamo la parte migliore.
    Fallacio Asino Vinicio

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    1. @Fav
      guarda che per avere un dialogo con il Signore non c'è bisogno di allontanarsi da dove ci si trova, infatti Gesù nel Vangelo dice "quando preghi entra nella tua CAMERA, chiudi la porta e il Padre tuo che vede nel segreto ti ascolterà e ti darà la ricompensa", questo per dire che si può pregare ovunque, anche nell'intimità della propria casa, perfino in macchina o mentalmente quando si è in giro, e nel Vangelo si invita a pregare incessantemente. Noi stiamo solo riflettendo sul perchè molti gruppi di chiesa per i loro ritiri scelgano ambienti spartani, salette parrocchial, o anche luoghi all'aperto mentre nel Cammino il più delle volte si va in albergo. Hai citato il campeggio ma sai che la contemplazione del creato favorisce l'incontro con il Signore e che molte parrocchie e gruppi come gli scout ma anche alcuni neocat che ho conosciuto organizzano pellegrinaggi a contatto con la natura? Poi se voi volete spendere di più il problema non è nostro, noi siamo felici della nostra relazione libera con il denaro che Dio conosce benissimo, il problema è vostro. E non c'entra nulla il discorso di Marta e Maria, soprattutto perchè come la intendi tu è come dire "andiamo in albergo e facciamoci servire perchè noi dobbiamo concentrarci sulla nostra vita spirituale", per cui non mi sembra molto giusto, il Signore dice proprio "chi vuole essere grande si faccia servo" e condanna questi atteggiamenti da nobili. Fare le faccende domestiche ed offrirle al Signore può essere anche questa una forma di preghiera, ed è una cosa normale pulire dove si è stati, anche nei ritiri spirituali, e anzi l'ho visto fare anche ai neocat.

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    2. Ecco, è risuscitato Fallacio Asino Vinicio, più agguerrito che mai.
      Ma è sempre lui, con le sue incongruenze.

      Le cose dette qui son altre da quelle che tu contesti.

      Ma quale "luogo in disparte"?
      Allora voi siete tutti Maria?
      E Marta per voi chi è?

      Prendete sempre della Parola quello che vi fa comodo e solo quello.

      Ti ricordo, cosa su cui riflettere, che per la Chiesa è santa Maria di Betania, ma è santa anche Marta di Betania, come il fratello, san Lazzaro.

      Non capite niente.

      Poi, paragonare quelli che giustamente Valentina definisce "stages negli alberghi" di voialtri neocatecumenali con questa parola di Luca ambientata a Betania, o paragonarli con il Vangelo che parla di Gesù che ammaestra i suoi portandoli "in disparte" in luoghi molto meno ameni dei vostri hotels superorganizzati, è solo una bestemmia.

      Gesù, per sfamare le folle faceva il miracolo di moltiplicare i pani e pochi pesciolini.
      E li sfamava gratis! E ne avanzava pure.

      Betania era una umile, ma dignitosa casa di tre laboriosi fratelli. Una famiglia.
      In essa Gesù alloggiava volentieri, condividendo il poco o molto del loro desco domestico.

      Ma di cosa parli?

      Anche se insistete, la Parola di Dio non si compie in voi.

      L'avete presa a pretesto delle vostre cattive, pessime abitudini.

      Oggi come oggi, tra pandemia e mille altri problemi, anche economici, della gente, le vostre "convivenze" in alberghi almeno di tre/quattro stelle sono quanto di più anacronistico, anticristiano e esclusivo che va contro i più poveri o meno abbienti.

      Il C.N. è sempre più un cammino di elìte, per "eletti" neocatecumenalmente parlando.

      Siete sempre più fuori dalla realtà e dalla storia nella quale volevate incarnarvi, con superbia, come nessuno mai. E siete fuori come balconi, ormai.

      E' solo questione di tempo...

      Pax

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    3. Vinicio! Menomale che stai bene. Però, ora et labora, dovreste fare le convivenze nelle strutture per grandi comunità. Ci si diverte di più, si fraternizza, ci si va tutti, non c'è la conferenza dei medici nella sala a fianco (che poverini non sentono niente manco col microfono perché i canti di Kiko sovrastano tutto). E c'è anche una vera chiesa nel piazzale, perché sono ex-conventi. Mentre negli alberghi no.

      Articoli Sportivi e Militari FungKu. Per i neocatecumenali più intraprendenti, tende da convivenza, pentole grandi comunità, fornelli a gas (finché c'è gas usiamolo), lampade da esterno resistenti alla pioggia e molto altro. Sconti fino ad aprile inoltrato, poi è alta stagione.

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    4. Fallacio:

      Gesù a casa di Maria e Marta ci stava BENISSIMO. E infatti a Marta non ha detto di andare in albergo, ma semplicemente che era meglio che non si preoccupasse troppo.
      Gesù a casa di Marta e Maria era più rilassato di Marta. Era totalmente a suo agio.
      L'intimità della casa di Nazaret, come dice Valentina, non si ricrea in albergo, dove c'è chi fa la lezione e chi deve solo ascoltare senza poter interloquire.

      Se si vuole vivere come nella famiglia di Nazaret, occorre anche ricreare un po' l'atmosfera e le condizioni di una famiglia. E l'albergo non è l'ambiente migliore.
      Si può andare in albergo ma, come dice Valentina, ci si va per dei convegni, non per rivivere una famigliarità che si ispira alla Santa Famiglia.
      Per vivere l'intimità meglio le case, o le parrocchie, o, comunque, ambienti più semplici.

      Quello del "catechista" non è uno stato di vita permanente.
      Chi pensa di essere un "catechista", non lo deve fare sempre, sarebbe come un arbitro che va al cinema col fischietto.
      In una convivenza in stile famigliare, perciò, occorre soprattutto famigliarità e dialogo.
      Il "catechista" non perde nulla se si rilassa e qualche volta ASCOLTA.

      E' vero che anche nelle famiglie normali ci può essere la tentazione da parte di qualche membro di dare lezioni di vita, magari perché docente, ma se c'è una condizione di normalità tutto si riequilibria come l'assetto di un'auto dopo una buca, e non si perde l'intimità.
      Possibile che nel Cammino si debba prendere tutto molto seriosamente? Rilassatevi!

      Per quanto riguarda i soldi, siete voi che ne parlate sempre.
      Noi parliamo di voi che ne parlate. Del resto siamo qui come osservatori del Cammino!
      In ogni caso in una famiglia i figli non si pagano l'albergo coi loro risparmi.
      Se una famiglia va in albergo i soldi li deve prendere dalla cassa comune.
      Se i soldi non ci sono, allora in albergo non ci va NESSUNO.

      Ma se parliamo di convegno ognuno fa come vuole, ma non confondiamo i convegni con le convivenze famigliari: sarebbe un'altra ipocrisia.

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    5. Sì, il discorso che fa Vinicio lo conosciamo bene, ce lo hanno fatto già da prima di entrare in Cammino.
      È proprio perché lo conosciamo così bene che ci siamo permessi di denunciarne le incongruità.
      Infatti fin dall'inizio dell'articolo, non tiriamo in ballo la questione del 'risparmio' che Vinicio ci accredita solo perché fa parte della lezioncina da lui così ben appresa, che dà del micragnoso a chiunque non apprezzi il loro concetto di comodità, ma della effettiva opportunità di chiamare convivenza dei giorni di formazione martellante, in cui ci si fa il deretano quadrato su una sedia e non si vive la quotidianità con nessuno dei fratelli e neppure con il coniuge se si è in coppia.
      Quindi, convivenza con chi?
      Ma con Gesù, risponde Vinicio.
      Ma se si volesse convivere con Gesù, come minimo si inizierebbe la giornata con una Messa in una chiesa consacrata, e lo spazio dedicato alle parole ripetute ossessivamente potrebbe essere occupato invece dalla adorazione e dalla riflessione.
      Convivenza con chi? Con i fratelli? Per fare unità? Com'è possibile crederci, quando, come denunciato da un fratello neocatecumenale su un noto social, l'obbligo assoluto di fare questo pacchetto di catechesi in hotel (per portarti in disparte, e forse anche per impedirti di ragionare su quanto si dice e si fa) esclude chi non può accedere a strutture alberghiere, ristoranti ecc. per i noti motivi?
      Già prima la situazione mi pareva surreale, ma ora si raggiunge l'apice. Al punto tale che credo che Kiko o comunque coloro che in questo momento prendono decisioni per il Cammino in Italia, non possano esimersi dall'intervenire, magari con qualche chiarimento e direttiva nell'ormai prossimo annuncio di Quaresima.
      Perché sappiamo bene che, senza direttive dall'alto, nessun catechista del Cammino ha il permesso di cambiare un ette delle consegne ricevute.

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    6. "Maria si pone ai piedi di Gesù, in ascolto, Marta invece si lascia assorbire dalle cose da preparare...
      Anzitutto è importante capire che non si tratta della contrapposizione tra due atteggiamenti: l’ascolto della parola del Signore, la contemplazione, e il servizio concreto al prossimo. Non sono due atteggiamenti contrapposti, ma, al contrario, SONO DUE ASPETTI ENTRAMBI ESSENZIALI PER LA NOSTRA VITA CRISTIANA; aspetti che NON VANNO MAI SEPARATI, ma vissuti in profonda unità e armonia"

      Papa Francesco, Angelus 21 luglio 2013

      Se Fallacio preferisce la "parte migliore", non ha proprio capito che al cristiano tocca anche la parte peggiore.
      Marta e Maria sono inscindibili. Sono il duplice aspetto della vita cristiana, contemplazione e azione.
      Non avevo dubbi: nel Cammino si è soliti preferire la parte migliore di qualsiasi cosa. La comodità, il fasto, il godersela, il nulla fare...
      Nell'insieme della vita cristiana a loro manca Marta.
      Ma manca anche Maria: mica stanno mai in contemplazione, ascoltano solo uomini che parlano. La parte contemplativa è un'altra cosa.

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    7. Ehhh...ogni tanto Pax vi fa il pelo e il contropelo, e aggiungo: certo che per loro va bene l' hotel di un certo tipo, così si fanno pagare il conto da colui che chiamano " fratello ". Dopo averlo sfruttato, subì dopo, lo pugnalano alle spalle, e se reagisce lo chiamano " Nemico del Cammino ".
      Vedete cari signori, il trasformismo non è solo in politica.
      Del resto a Gesù cosa gli hanno fatto? Ricordate la Domenica delle Palme e il Venerdì Santo? Non dobbiamo in noi avere i segni di Cristo perché siamo Cristiani?

      CDD.

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    8. Stando alla fantasia evangelica, si dovrebbe dire: ma quando ti fai pagare il conto, mentre hai i soldi tu, e per cui sfrutti il prossimo, in quel momento chi stai seguendo nella Bibbia: Pietro? Giuda? Abramo? Caino? Abele? Esaù?
      Oppure segui Tonino che ha deciso di risparmiare sulle spalle del prossimo?
      Ehhh, vedete cari signori come è complessa la vita intorno a noi?! si usa la Parola di Dio per tornaconto, e si segue Dio fin dove conviene, e poi ci si crede anche, fino a condannare il prossimo in nome dello Spirito Santo.
      E che vogliamo fare?
      Mi scuserete se seguo Lui: Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno.

      CDD.

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    9. Hai ragione @anonimo 21:43, nella vita del Cristiano c'è la preghiera ma anche l'azione. Ma una convivenza dura al massimo 2 o 3 giorni, non è la vita. Per l'azione ci sono gli altri 362 giorni.
      Fallacio Asino Vinicio

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    10. Ma perché? Fate una convivenza l'anno? Vogliamo contare?

      Per un camminate medio...
      Per un kikatekista parrocchiale...
      Per un kikatekista responsabile di zona...
      Per un itinerante di seconda equipe...
      Per un itinerante a capo di Regione/i o di Nazione/i...
      Per la Triade Kiko in testa...

      Risparmiami il conto che ho la testa stanca.
      Un'escalation!!! Impressionante.

      Per gli Itineranti di primo livello e per Kiko con loro stanno praticamente in convivenza permanente... tutte le settimane o quasi e a Porto San Giorgio a volte le convivenze si prolungano per più settimane di fila...
      Di 365 giorni quanti ne restano?
      Ben pochi...

      Pax

      Ah, scusa dimenticavo di aggiungere che dei rimanenti non lavorano mai, neanche un solo giorno all'anno.

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    11. FAV, ascolta....

      Hai completamente capovolto la logica e il significato del Vangelo. Hai preso in mano la Parola di Dio e l'hai plasmata a tuo piacimento.

      Voglio ribadire il concetto importante che ha di già espresso Pax: "Ti ricordo, cosa su cui riflettere, che per la Chiesa è santa Maria di Betania, ma è santa anche Marta di Betania, come il fratello, san Lazzaro."
      Quindi, quando consideri questo brano, ricordati che Marta e Maria sono entrambe credenti, seguaci di Gesù. Sante.

      Marta era tutta presa dalle molte faccende e ciò la induceva ad essere ansiosa e inquieta. Quando il nostro cuore è focalizzato su quello che stiamo facendo per Cristo, in realtà, quella cosa ci diventa più importante di Cristo. Quando ti dirigi in convivenza ti affatichi, ti preoccupi, il tuo cuore subisce uno stress notevole. In un batter d'occhio ti ritrovi a dover spazzare via le tue inibizioni e a cancellare con un colpo di spugna la tua dignità. D'improvviso vieni catapultato in una realtà categoricamente chiusa, una sorta di bolla caratterizzata dalle interminabili catechesi di Kiko che si protraggono sino a notte fonda. E vivi gli scrutini, che sono responsabili di un rilevante nervosismo.

      In cammino non vi è modo di focalizzarsi su Cristo, bensì su ciò che si adempie seguendo le prescrizioni di Kiko. E qui l'orgoglio sguazza. Non è importante Gesù, ma ciò che si fa ("e se l'importo non va bene?...E se non mi riesce l'ambientale?...E se faccio brutta figura durante gli scrutini?...E se non supero il passaggio?")

      "Una cosa sola è necessaria!" Certamente puoi effettuare una tappa per sfamare un bisogno ingordo di sicurezza ed ego, poi un'altra per poterti avviare un pò più in là nel percorso, poi un'altra ancora per poter dire "sono avanti nella fede", ma sono tutte pratiche terrene (di pessimo gusto peraltro) che non possono conquistare il Signore!
      Quello che è importante ora e per tutta l’eternità è di conoscere sempre di più il Signore Gesù! Ma come puoi farlo se nella saletta di tutto si parla tranne di Cristo? Idem alle dorate convivenze, così accattivanti eppure così preoccupanti, ove primeggia la parola di uno soltanto, e non è nostro Signore.

      Gesù non rimprovera Marta perché perde tempo a cucinare come tu deduci Fav, e non loda Maria perché fa meglio di Marta. Molto semplicemente Gesù rimprovera l’ansia di Marta, un'ansia che proibisce al cuore di star sereno.
      Quindi, forse, è giunto il tempo di finirla con questa stupida gara delle "Tappe", di iniziare a sbarazzarsi delle decime e di tutte le pratiche obbligatorie del contesto, le quali insuperbiscono, impoveriscono e agitano.

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    12. @FAV
      quello che tu ancora non hai capito (o non vuoi capire) è che per voi è più importante il CONTENENTE che il CONTENUTO.
      Per voi è più importante SPENDERE UN MUCCHIO DI SOLDI INUTILMENTE e lo considerate come condizione imprescindibile per "stare con Gesù". Guarda che stare ad ascoltare i catechisti per ore NON E' stare con Gesù. L'articolo sta dicendo questo. Come giustamente ti hanno detto Gesù non andava in albergo, ma IN FAMIGLIA. E in famiglia, giustamente, non si paga.
      Ps. Io quando faccio ritiro estivo vado in un posto sui Nebrodi. Non c'è la luce (c'è il gruppo elettrogeno che attacchiamo la sera), ci facciamo il mangiare da soli, e siamo in mezzo al bosco. Lodi, MEssa e Rosario tutti i giorni. Vediamo dove è più facile "stare con GEsù: in un albergo stellato o in un posto come quello. FAtti una domanda e datti una risposta

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    13. @FAV
      caro FAV, ti parlo da neocatecumenale straconvinto, ma stavolta l'hai fatta fuori dal vaso...

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  8. Ti scrive bene Pietro:

    "Per quanto riguarda i soldi, siete voi che ne parlate sempre.
    Noi parliamo di voi che ne parlate. Del resto siamo qui come osservatori del Cammino!"

    Tu ribalti sempre la situazione. Ma questa è la verità. Nuda e cruda.

    Dato che siete magnifici, vi piace fare i fenomeni e siete pure megalomani purtroppo certi lussi scemi si pagano. E allora voi avete sempre a che fare con i soldi. Ne chiedete sempre di più. E l'angoscia sale. Almeno per Kiko è così. E lo ha anche detto chiaro e tondo quando ha chiesto la cifra esatta di un milione di euro per poter continuare a predicare ...che se no "l'evangelizzazione si deve fermare".
    Che bell'esempio di affidamento alla divina provvidenza!

    Siete una contraddizione vivente. Meglio perdervi che trovarvi, sicuro.

    Pax

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  9. Questi guru d'accatto e ciarlatani dell'anima vanno sul sicuro corteggiando a suon di sfarzi e agiatezza. Gli alberghi carezzano l'ego, così tutte le circostanze da gala dei nc.
    Il colore primeggiante nelle salette è quello dei re e degli eletti; quello simboleggiante la ricchezza: l'oro (mescolato a forme e tinte angoscianti)!
    Tutto parla di elezione e investitura e poco importa se a casa non hai un tozzo di pane perché hai buttato il tuo stipendio nel bustone nero (ma anch'esso dorato agli occhi dei catechisti furboni e ladroni), poiché in comunità potrai sempre saziare la tua vanità.
    Il lusso è una subdola lusinga.
    Il cammino è il discount della felicità in vetrina e l’abisso della spersonalizzazione nel retro.

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    1. Questi imbroglioni ti allontanano dalla comunità sociale e dal contesto familiare per indurti alla perdita di ogni altro punto di riferimento. Ti privano della privacy per impedirti una sana introspezione individuale; ti impongono di consegnare al gruppo tutti i tuoi averi per indurre dipendenza finanziaria e arricchire le casse dei privilegiati...e tant'altro di infelice. Insomma, costoro sono degli ingannatori! Sono delle piattole, delle sanguisughe da cui ne ricaverete solo danni.
      Piuttosto liberatevi e investigate le Scritture da voi stessi: “Risvegliati, tu che dormi, e risorgi da’ morti, e Cristo ti risplenderà.” (Efesini 5:14).

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  10. Per Evangelizzare non occorrono i soldi come si affanna a dire Kiko e tutti i subalterni catechisti. ( un milione di euro... sennò l'evangelizzazione si ferma..) Ma veramente credete questo??? Solo se hai lo Spirito Santo come guida e Maestro puoi Evangelizzare. Guardatevi bene intorno: Kiko, itineranti, catechisti sono colmi di Spirito Santo?? hanno i suoi doni? le loro azioni sono conformi a questo? la Fede adulta che dicono di avere produce opere di vita eterna? Carissimi fratelli dopo 26 anni di Cammino vi dico che io tutto questo NON lo vedo e come me moltissimi altri.

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  11. Sette Pani E Pochi Pesciolini Da Consegnare A Gesù

    La vita nel Signore va vissuta con pienezza, pienezza di cuore, nel senso che il Signore sa quante difficoltà incontriamo, vi è il peccato che cerca di dominare la situazione, ma la Grazia di Dio è Onnipotente, per cui dobbiamo cercare sempre di stare vicini a Lui per non venire ad essere sottomessi al peccato, e quindi per non subire tutte le conseguenze che questo ci porta.
    Se cadiamo, non dobbiamo disperarci, ma ci dobbiamo rivolgere sempre a Gesù e confidare in Lui. L'importante è avere il cuore rivolto a Lui, perché Lui sa cosa possiamo fare e cosa dobbiamo fare.Alcune volte ci viene messo a credere che abbiamo fallito o che non siamo stati capaci di fare la Volontà di Dio, infatti veniamo accusati, e in casi estremi condannati, condannati come pazzi e nemici di Dio. Nulla di tutto questo, Dio è Nostro Padre, e quindi Lui ci ama ed è Lui che porta avanti la nostra vita e Lui sa cosa vuole da noi e ci chiede ciò che possiamo e siamo capaci di fare.

    La Pace del Signore.Pace.

    CDD.

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  12. Fatti concreti: gli alberghi si pagano in contanti o assegno? nel sacco nero per la raccolta cosa si mette? forse cambiali? p.s. gli assegni sono intestati al Parroco? quindi rientra tutto nella Rendicontazione Parrocchiale obbligatoria?? (Diritto Canonico). Cristiano Domenicale

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  13. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. il più moralizzatore

    Due giorni fa su Vanity Fair è apparsa la foto di Mahmood e Blanco, i due vincitori di Sanremo con la canzonme "Brividi", nudi e con le mami davanti per coprire il...davanti. Kiko, che ha visto la foto, ha avuto veramente i brividi per il ribrezzo provato e ha implorato Carmen che, da Lassu, con uno schiocco di dita, ha modificato la foto dei due, facendoli comparire vestiti. Il direttore di Vanity Fair, Marchetti, si è incazzato perchè cosi la rivista vendeva di meno e voleva querelare il Cammino per danni economici, ma Carmen, da Lassù, è apparsa in sogno ai lettori di Vanity Fair dicendo loro di comprare lo stesso la rivista, per cui i guadagni ci sono stati lo stesso e la querela è stata ritirata. Kiko ha avvisato Semeraro che ha avvisato il Papa che ha detto : "hermano cardenal, Carmensita es non solo una grande moralizzatris ma anche una valiente economista, ha preso due picciones con una fava, dunque procedamos con la beatificasion". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un plico con il n.1 originale di Vanity Fair del 2003, raro e introvabile se non su Amazon alla modica cifra di 15.000 euro, e un biglietto : "Sancto Padre, visto como agisce Carmensita? Speramos que lo faccia anco por la guerra in Ucraina. Salud Kiko"

    e la causa continua....

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  14. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. il più dissuasivo

    Dopo la ferale notizia dell'attacco della Russia all'Ucraina, i capi europei si devono riunire nel pomeriggio a Bruxelles per prendere decisioni. Mattarella e Draghi, in osservanza all'articolo della Costituzione che dice che l'Italia ripudia la guerra, proporranno delle sanzioni esclusivamente culturali. Kiko, infatti, ha supplicato Carmen che ha suggerito ai due statisti di dire alla Feltrinelli di non pubblicare più "Il Dottor Zivago" di Pasternak, e i proventi delle precedenti edizioni, che in parte andavano agli eredi di Pasternak, saranno incamerate dalla Feltrinelli in un fondo speciale per aiuti ai popoli sofferenti dell'Ucraina. Kiko ha avvisato Semeraro che ha avvisato il Papa che ha detto : "optimo, hermano cardenal, il Dottor Zivago l'ho letto da giovane ed era una roctura de pelotas, ma por solidariedad lo rileggo e auspico la beatificasion de Carmensita": Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un pacco con dentro l'edizione originale del Dottor Zivago edita da Feltrinelli nel 1957, rara e introvabile, del valore di 80.000 euro, che il Papa ha fatto mettere nella Biblioteca Vaticana, in una teca con un cartello : "Quando i santi favoriscono anche la cultura...."

    e la causa continua....

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    1. Certo che il livelo di cinismo che si raggiunge per ridicolizzare l'"avversario" non ha limiti
      mi sa che qualcuno metteebbe la figlia sul marciapiede se questo potesse danneggiare gli "avversari"
      Poveri voi

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    2. Anonimo 17:40
      Cinismo dici? In proporzione, inferiore o superiore a quello di chi veramente ha mandato le figlie in Cina per adescare i cinesi? Le cosiddette cefale di cui parlava un cosiddetto guru?

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    3. Certe cose le rimando al mittente. E' molto più probabile che, per difendere il "potente cammino", un padre sia capace di dire a sua figlia di "chiedere perdono" al suo stupratore.

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    4. Ma lasciate in pace le figlie e andateci voi invece sul marciapiede, neocatecumenalastri siccitosi e pervicaci. E poi Puntini è uno di voi, solo che è dotato di originalità, invece che fotocopiare Kiko come uno zerbino.

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  15. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. il più drastico

    Dopo l'attacco della Russia all'Ucraina, Kiko ha chiesto a Carmen cosa fare, e lei da Lassù ha suggerito di suggerire ai capi chi stato di suggerire un attentato a Putim, organizzato da Cia, Mossad e Mi6. Kiko ha avvisato Semeraro cheha avvisato il Papa che ha detto : "hermano cardinal, stavolta non ce semo, se Carmensita non ha soluzioni migliori imploriamo p. Pio o Escriva de Balangue, é intanto retardamos la beatificasion". Semeraro ha avvisato Kiko che non ha ringraziato il Santo Padre, risparmiando di inviargli il consueto regalo.

    e la Causa ritarda....

    perché prima invece....

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  16. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  17. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. il più testimoniato

    Gli eventi in Ucraina precipitano, e Kiko ha inviato un email a tutte le famiglie del Cammino in missione in Ucraina di rientrare in Italia al più presto, ma loro si sono accordata e gli hanno risposto che rimarranno vicine al popolo ucraaino fino alla fine, a costo di morire. Kiko ha implorato Carmen, che da Lassù è apparsa in sogno alle famiglie esortandole come Kiko, ma la risposta è stata la stessa. Kiko, commosso, ha avvisato Semeraro che. commosso, ha avvisato il Papa che, commosso, ha detto : "hermano cardenal, esta volta Carmensita as superado se stessa, demonstrando mucho amor por las familias del Cammino, e siccome el Cammino es la Chiesa, Carmensita ama la Chiesa, e la Chiesa la ricompenserà con la beatificasion". Semeraro ha avvisato Kiko che, per ringraziare il Santo Padre, gli ha inviato un pacco con un libro , un saggio del prof. Vladimir Krishenko, docente di Storia Moderna all'Università di Mosca, del 1999, dal titolo : "Storia del cristianesimo in Russia, dalle origini ai nostri giorni, e interventi di santi cattolici e ortodossi russi nei vari periodi".

    e la causa continua....

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  18. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. il più patriarcale

    Per scongiurare la guerra in Ucraina le diplomazie internazionali si stanno riunendo per trovare la soluzione migliore. Il Papa, dopo un generico discorso di due giorni fa, ha contattato il Patriarca di Mosca Kirill chiedendogli un suo intervento, e Kirill volentieri ha telefonato a Putin, ma questi ha risposto che essendo comunista e quindi per definizione ateo, non ascolta i capi religiosi a prescindere. Kirill ha avvisato il Papa che gli ha detto : "hermano Kirill, non preoccuparte porquè nos cattolicos abbiamo un asso nella manica niente mal, la futura sancta Carmensita Hernamdez Barrera". Kirill, che ha un cugino nel Cammino di Mosca, sapendo bene come stavano le cose, ha promosso in tutte le chiese russe una supplica a Carmen per un suo intervento, e lei, da Lassù, è apparsa in sogno a Putin chiedendogli di desistere dalla guerra, ma Putin ha dato a lei la stessa risposta data a Kirill. Kiko, deluso, ha avvisato Semeraro, che, deluso, ha avvisato il Papa che, deluso, ha detto : " hermano cardenal, la colpa non es certamiente de Carmensita che ce l'ha messa tutta, ma di quel cabron ateo comunista de Putin, que andrà all'infierno quanto prima. Procedamos los stessos alla beatificasion". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un pacco con due icone, una dipinta da lui e una della chiesa di San Basilio a Mosca, con un biglietto : "Sancto Padre, es meglio la mia, vero?". Il Papa ha detto a Semeraro : "esta icona es una fetecchia, muito melio quella russa, ma siccome è brutto dirglielo, gli dico que es miliore la sua, cosi los regalos aumentano".

    e la causa continua....

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  19. Aldo è l'acronimo di ;

    ,Adesso Leggiamo Demenziali Oscenità

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  20. Molte cose diventano più facili da capire se si considera che Don Kikolone e Sora Carmen si erano inventati il Cammino perché volevano campare a spese altrui: "noi vi vendiamo chiacchiere religiose a caro prezzo, e voi ci fate fare la bella vita in alberghi di lusso e ristoranti di lusso".

    Kiko e Carmen avevano la stessa idea fissa - quella di diventare "fondatori" di qualcosa, in modo da fare la bella vita per il resto dei loro giorni. È proprio il tipico sogno borghesotto: "vinco i milioni all'enalotto così lascio il lavoro e mi dedico tutta la vita a farmi bei viaggi e grandi mangiate" - stavolta però in versione pseudoreligiosa: "divento fondatore di comunità così evito di cercarmi un lavoro e mi faccio pagare per tutta la vita bei viaggi e grandi mangiate". Inserire qui la foto di Kiko che scende dall'elicottero oppure il file audio di Kiko che vanta di avere a disposizione "un sacco di soldi e un jet privato".

    Ovviamente occorreva un piccolo alibi: imporre che ai piani bassi della loro setta si facesse altrettanto (Kiko e i suoi pretoriani, hotel 5 stelle; tutti gli altri 4 o 3 stelle). Solo così si poteva far credere che le costose "convivenze" avessero qualche valore: "lo fa Kiko, lo facciamo anche noi". Praticamente hanno tolto il freddo e spartano monastero e l'hanno sostituito col comodo albergo-ristorante turistico. Un alberghetto tre-quattro stelle, anche fuori stagione, non costa pochissimo, e tanti padri di famiglia preferirebbero non farsi salassare lo stipendio già magro in questi tempi di crisi. Ma c'è la "provvidenza" (virgolette obbligatorie, poiché con quel termine nel Cammino si indicano i soldi dei fratelli più disposti a mollare il malloppo), e poi c'è il volto arcigno e severo dei cosiddetti "catechisti", 'sta convivenza purtroppo s'ha da fare.

    Ora, c'è un tipo di persone tutt'altro che benestanti, che avendo lasciato inquinare l'anima da troppe fiction televisive, davvero sogna di vivere momenti da pascià: "ehi, in albergo non devo rifarmi il letto né lavare il bagno! ehi, al ristorante non devo né sparecchiare, né cucinare, né lavare i piatti!". Ma si tratta di una minoranza.

    Infatti la maggioranza farebbe volentieri a meno di tali costose pagliacciate e preferirebbe meno salasso economico a parità di "esperienza spirituale" (virgolette d'obbligo, perché il Cammino è un guazzabuglio di eresie e ambiguità, e la spiritualità vi si misura solo in quanto malloppo avete mollato). Ma guai a dirlo a chiare lettere. Ti diranno che sei in braccio a mammona e schiavo del demonio, oltre che attaccato agli idoli e al denaro. Lo sanno bene che se passa minimamente l'idea che sfarzo e lusso non sono necessari al Cammino allora i fratelli delle comunità ci penseranno due volte prima di mollare il malloppo, e addirittura pretenderanno rendicontazione onesta, e capiranno lo strano giro di denaro - e il riciclaggio di denaro sporco - che avviene grazie a quel "fiume carsico di soldi"... e non certo a gloria del Signore.

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