lunedì 16 gennaio 2023

Video sulle mirabilia di Kiko e Carmen (prima parte)

In occasione della convivenza di Inizio Corso 2022/23 è stato mostrato al popolo neocatecumenale un "preziosissimo" video sulle penultime ed ultime gesta del Cammino neocatecumenale in vista dell'apertura del processo di canonizzazione per la fondatrice Carmen  Hernandez Barrera.

Abbiamo potuto visionare il video e riteniamo opportuno farvene un breve sunto completo di alcune diapositive e di alcune frasi, che divideremo in due parti. 

Non è  necessario osservare che si tratta di un vero e proprio spottone propagandistico ed auto celebrativo decisamente inguardabile, simile al video sulla convivenza dei rabbini alla Domus Galilaeae, il video che avrebbe potuto "distruggere il Cammino" secondo Kiko, sempre preoccupato per gli scandali che si potrebbero creare se l'arcano che riguarda certe attività interne del Cammino fosse svelato a tutti.


Le prime immagini si riferiscono alla cattedrale nel deserto del Bahrein, la cui costruzione è stata affidata agli architetti del Cammino. Si tratta della solita costruzione tipo mattoncini Lego con all'interno la "corona misterica" composta da copia di copie di opere neo bizantine di Kiko Argüello; in questa costruzione, tipico esempio  della "nueva estetica" inaugurata dal guru spagnolo, si è svolto l'incontro ecumenico  nell'ambito della visita apostolica di Papa Francesco nel novembre del 2022.

Si noti l'espressione  del Pontefice che nel video viene definito "rapito" dalla corona misterica.

Il Pontefice si reca a visitare la statua di Nostra Signora d'Arabia. Secondo le volontà  del vescovo Ballin, promotore dell'iniziativa, avrebbe dovuto essere posta in posizione centrale nel Tempio a Lei dedicato; i guru della nueva estetica kikiana l'hanno invece depositata in una cappella laterale.

Il video riporta poi un "messaggio a Kiko" del cardinale Schönborn, arcivescovo di Vienna che si conclude con "speriamo che ancora una volta si possa fare un altro incontro dei vescovi alla Domus: sarebbe un sogno! Preghiamo per questo". L'appello del cardinale "amico" del Cammino si scontra con la volontà di papa Francesco, fieramente avverso alle "campagne acquisto" dei vescovi presso l'albergo a 5 stelle neocatecumenale, una specie di ecomostro con vista sul lago di Galilea.

Segue un'altra impresa architettonica neocatecumenale: il restauro della chiesetta di Fuentes del Carbonero, meta delle prime riunioni dei catechisti itineranti del Cammino. Anch'essa diventa meta dei pellegrinaggi neocatecumenali alla riscoperta delle radici del Cammino. 

Il "ricordatevi dei vostri capi" del versetto della lettera agli Ebrei (letto dal presbitero Ezechiele Pasotti) è di certo un riferimento a quelle prime riunioni dei "cefa" neocatecumenali.

Ricordiamo però  che la lettera agli Ebrei, dopo "Gesù Cristo è lo stesso ieri e oggi e per sempre!" continua con queste parole: "Non lasciatevi sviare da dottrine varie ed estranee, perché è bene che il cuore venga sostenuto dalla grazia e non da cibi che non hanno mai recato giovamento a coloro che ne fanno uso".

È giunto il momento di introdurre l'argomento clou: la causa di canonizzazione di Carmen Hernàndez, coiniziatrice del Cammino neocatecumenale.

Don Rino Rossi, Direttore della Domus Galilaeae, afferma: "Penso che sia molto importante perché  Carmen è  un dono di Dio per la Chiesa, non solo per il Cammino. Noi tutti siamo molto grati per quello che ha fatto per noi, ma anche per la Chiesa". Noi invece ci chiediamo cosa abbia fatto di buono per la Chiesa.

Don Tejado così prosegue: "Si è  visto che c'era un popolo che lo chiedeva. Per me questo è  il dato più  importante: questo senso ecclesiale che abbiamo vissuto ieri...perché abbiamo visto che c'è un popolo che ama Carmen...che le ha voluto sempre bene e le ha dato il suo valore. Il popolo in questo, di dice "vox populi,  vox Dei". Credo che Carmen  e anche Kiko per l'opera che hanno svolto  abbiano un'importanza molto grande, e non solo per noi, ma per la Chiesa e per il mondo. In entrambi gli ambiti".

Cioè  che è  chiaro a noi è  che effettivamente nessuno conosceva Carmen, al punto tale che è stato possibile attribuirle una personalità totalmente diversa dalla sua, costruendo pezzo a pezzo, a cominciare dall'immagine photoshoppata a mani giunte, un "santino" edulcorato di cui Carmen stessa avrebbe avuto orrore.


Ma l'attenzione torna sempre e inevitabilmente a Kiko, e  vengono proposte le immagini di giovani pellegrinanti nella sua "cameretta degli orrori" nella casa natale di Madrid. Impressionante l'atteggiamento di preghiera a capo chino dei giovani, mai riscontrata neppure durante la consacrazione, di fronte agli sgorbi kikiani.

È  Kiko il vero, autentico ed unico "santo in terra" proposto alla devozione dei giovani figli del Cammino, consci di dovere a lui persino il fatto d'essere venuti al mondo.

E infatti non poteva mancare una carrellata delle sue prime opere con cui intendeva trovare una linea di contatto tra la produzione artistica cattolica e quella protestante, presentate in un documentario a dire il vero abbastanza datato.

Ecco di seguito un'altra meta di pellegrinaggio proposta ai giovani neocatecumenali: le grotte di Murcia e i sogni di eremitaggio del giovane Kiko... che già allora firmava di tutto, persino le pietre.

In quelle grotte ha conosciuto i Piccoli Fratelli e ha pensato di poter diventare un secondo Charles  de Foucauld. Tutto ciò, prima di conoscere Carmen e i suoi ambiziosi progetti di riforma della Chiesa.

Il video prosegue trattando il rapporto fra Kiko e Carmen. Viene riportata una dichiarazione di Pezzi che già prefigura la santità dei due iniziatori: "Penso che gli storici approfondiranno questo fatto che appare la fondazione di questa realtà  ecclesiale fatta da un uomo e da una donna che collaborano costantemente  insieme. Ci sono stati altri santi, ma non con questa convivenza per tanti anni."

 

Per facilitare il lavoro agli storici del futuro, viene proposta una delle solite scaramucce fra i due istrionico iberici. Addirittura venivano alle mani, tanto non erano in intimità.

Concludiamo questa prima parte del video con una affermazione di Carlos Metola, postulatore della causa di canonizzazione di Carmen: "Io come postulatore non voglio presentare una Carmen perfetta  che non ha detto una parola altisonante... non è così: Carmen era tagliente, un po' burbera, ma se tu ti avvicinavi era bonaria e si faceva voler bene.
I santi sono persone normali che hanno vissuto  la volontà di Dio ogni giorno".

La nostra opinione è  che Carmen tanto normale non fosse. E che è un po' poco, per una candidata alla santità, essere definita come persona che, se ti avvicinavi (nel suo caso, sarebbe stato meglio dire se riuscivi ad avvicinarti) non era detto che ti facesse a fette.

 

40 commenti:

  1. Ho notato che ultimamente, non avendo altro da ostentare, si sono ridotti a magnificare gli edifici a loro "sacri", o che comunque pensano che li rappresentino, cardinali compresi.

    1) Cattedrale del Bahrein, costruita in stile kikiano sotto l'egida del vescovo Ballin (quello che accolse il presbiterino neocatecumenale Camacho in fuga d Guam dopo le accuse di pedofilia), ma non costruita da e per il Cammino Neocatecumenale, suo malgrado. Il vescovo Ballin aprì al Cammino Neocatecumenale nel Kuwait nel 2006 e si attirò le critiche dei cattolici del Qatar quando accolse Camacho e il Cammino Neocatecumenale.
    Ciononostante la cattedrale faraonica del Qatar è solo "in stile" neocatecumenale, ma non è neocatecumenale.

    2) Il card. Schönborn, sul quale è stato steso un connivente velo pietoso dopo i suoi concerti rock LGBT all'interno della cattedrale di Vienna. Trans e birre sulle balaustre dell'altare comprese.

    3) Fuentes de Carbonero, recuperata grazie al mammona neocatecumenale e nuovo presidio per i soli pellegrinaggi della chiesa neocatecumenale.

    4) L'inquietante stanzetta di Kiko, ormai obbligatoria nei pellegrinaggi dei giovani, programmati da adulti Kiko-dipendenti. Preparazione all'apertura della causa di canonizzazione dell'Argüello?

    Ora i video non sono più sulle convivenze di vescovi e rabbini (con rammarico di Schönborn) o sui seminari RM già in decremento, o sui raduni oceanici che ormai, a detta dello stesso Pezzi, non producono più candidati al sacerdozio neocatecumenale.
    Ora sono espressioni di potenza del tutto umana, dedita alla costruzione di roccheforti e templi di mattoni.

    In tutto questo mi viene da chiedere: ma come mai ancora non si parla della costruzione della Domus Jerusalem?
    Il progetto era pronto ancor prima dell'acquisto del terreno. Poi hanno acquistato il terreno. I soldi per iniziare a costruire c'erano già, grazie alle donazioni di soggetti come Schönborn e O'Malley.
    Cosa si è fermato?

    P.S. La lettera agli Ebrei dice "Considerando attentamente l'esito FINALE della loro vita...", non solo l'esito.
    Marco

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    1. Marco è l'acronimo di :

      Mamotreti Assurdamente Ridicoli Catecumenalmente Ostentati

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    2. Schonborn, finalmente un amico del Cammino uno dei pochi....









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    3. Ecco il vostro amico. Guardatelo bene e leggete anche i commenti, dove ci sono.
      Personalmente, amici del genere non li voglio:

      https://gloria.tv/post/cqVpCNj9QXNg1BshLXnbkhCmQ

      https://rorate-caeli.blogspot.com/2018/12/schonborn-profanates-vienna-cathedral.html

      https://www.kath.net/news/66117

      https://www.youtube.com/watch?v=2SABbCY6mGo

      https://lanuovabq.it/it/il-gotha-lgbt-occupa-il-duomo-con-la-scusa-dellaids

      https://www.ilgiornale.it/news/mondo/vienna-cattedrale-diventa-palcoscenico-star-pro-lgbt-1612219.html

      E perché hanno fatto sparire le foto più dissacranti, dove si vedevano bottiglie di birra e teschi sulle balaustre dell'altare, insieme all'attore a torso nudo che ballava come un forsennato tra luci psichedeliche, donne con corna da diavolo, ecc.

      Ora appaiono per lo più quasi lodi, perché i concerti rock-LGBT, benché effettuati intorno all'altare, erano per beneficienza.

      A questo cardinale gli andrebbe tolta la parola, altro che nascondere ciò che ha fatto.
      Marco

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    4. A titolo di curiosità, in un'epoca molto lontana (più di vent'anni fa), Schönborn era perfino stato criticato perché scriveva testi un po' troppo ratzingeriani. A quanto pare deve aver fiutato il vento con un certo anticipo (o sarà stato convinto da qualcuno di sua enorme fiducia), visto che subito dopo si è convertito rapidamente al modernismo e adesso sponsorizza Don Kikolone - penso non per sincera convinzione ma solo perché Kiko e il Cammino son graditi ai modernisti più scatenati, quelli convinti di essere ancora fermi al Sessantotto, ai quali è ben accetta qualsiasi cosa che stravolga la liturgia, la dottrina e la Tradizione.

      Ricordiamo che a meno di una spettacolare e clamorosa ignoranza sul tema liturgico (che è il più facile poiché è il più evidente, perché il modo in cui celebri si vede benissimo senza bisogno di discorsi e spiegazioni, e si può valutare anche da una singola foto, senza bisogno di lauree magistrali in teologia liturgica), chiunque appoggi il Cammino, si pone indubitabilmente dalla parte sbagliata, persino suo malgrado. Per questo nel corso degli anni ci siamo permessi di muovere qualche appunto ai soggetti più vari - che in teoria sembravano ferratissimi su questioni di fede - e che invece hanno compiuto madornali errori di valutazione. Se un laureato in matematica loda chi dice che due più due fa cinque, anche un bambino delle elementari è legittimato a criticarlo e deriderlo.

      In tali errori di valutazione, ricordiamolo, c'è un po' cascato anche Giovanni Paolo II, che aveva così tanto sofferto di fronte all'odio alla vita nascente (in gioventù ha visto gli effetti delle dittature atee), da vedere troppo positivamente coloro che sfornavano figli come conigli. Proprio lui che ci ricordava il concetto di "paternità responsabile" (e cioè, in estrema sintesi, il considerare l'apertura alla vita anche dopo che il bambino è nato, nel senso che è da irresponsabili "sfornar figli" solo per appiopparli a babysitter e didàscali, come se le "convivenze" fossero più importanti del sacramento del matrimonio), proprio lui apprezzò il Cammino (anziché condannarlo subito) e tentò (tanto paternamente quanto inutilmente) di porre un freno agli strafalcioni liturgici. (Dopo la sua morte Kiko si lamenterà di non aver avuto "concessioni liturgiche" da Giovanni Paolo II, mentre Benedetto XVI, tra i primi importanti atti del suo pontificato, convocò Kiko-Carmen-Pezzi per proibirne le carnevalate liturgiche, e facendo mettere nero su bianco le proprie «decisioni del Santo Padre» il 1° dicembre 2005... anche lui inutilmente, visto che il Cammino ha sempre disubbidito al Papa, ad ogni Papa, perché così hanno sempre voluto i suoi autonominati "iniziatori").

      Come abbiamo sempre ricordato, chi chiude un occhio sugli strafalcioni liturgici sta fingendo di non sapere che il modo in cui celebri fa capire il modo in cui vivi la fede. E se le tue liturgie sono un'ipocrita carnevalata - come quelle del Cammino - allora anche la tua fede è un'ipocrita carnevalata. Anche se vai ostentando "famiglie numerose" e "tante vocazioni" e "fede adulta" e "famiglie in missione".

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  2. Il "popolo" che invoca la santità di Carmen è, in realtà, solo ed unicamente quello del Cammino, non quello della Chiesa intera, per questo Carmen non sarà canonizzata.

    Se il Cammino vuole portare frutto all'interno della Chiesa, deve essere aperto.
    Il problema del Cammino non è che i camminati sono zelanti, né che formano famiglie con svariati figli, né che si costituiscono in comunità. Anzi, di per se queste sono cose belle.
    Il problema del Cammino sta nell'apertura.
    Più gli aderenti di una comunità si vincolano nella carità, più la comunità si apre a tutti.

    Se le realtà sociali sono liquide, ad esempio i popoli, le lingue, i ruoli sociali, la verità è rigida.
    Nelle comunità chiuse, invece, avviene il contrario: la società è rigida e la verità viene considerata liquida.
    Ma è la verità con la sua razionalità che deve regolare la società, così come la matematica regola in modo ferreo le realtà più sfuggenti della fisica, come la meccanica quantistica.
    Senza leggi razionali, tutto diventa assurdo.

    Una comunità chiusa non può essere solidale, come richiede la sua natura, perché innanzi tutto si chiude alla carità.
    Allora i ruoli sociali, che pur con tutti i loro limiti e difetti, di per se dovrebbero servire a garantire e realizzare ogni persona, diventano rigidi, opprimendo le persone.

    Se devo fare un esempio di comunità solidale di fatto, mi viene in mente un mio amico di Comunione e Liberazione, che quando era studente viveva in comune con altri ciellini.
    Successivamente si sono tutti sposati con ragazze del loro stesso movimento, e poiché avevano costruito tra di loro un rapporto di stima reciproca nella libertà, avendone l'opportunità, hanno comprato un lotto di terra e costruito una palazzia suddivisa in più appartamenti, uno per famiglia, e dopo tanti anni sono soddisfatti della loro scelta.

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    1. > Successivamente si sono tutti sposati con ragazze del loro stesso movimento, e poiché avevano costruito tra di loro un rapporto di stima reciproca nella libertà, avendone l'opportunità, hanno comprato un lotto di terra e costruito una palazzia suddivisa in più appartamenti, uno per famiglia

      @Pietro: non suggerire strane idee ai NC. Questa cosa la potrebbero far propria, facendo costruire a qualche impresa queste case per giovani famiglie NC, costringendo i giovani sposi NC ad andarci a vivere e a strapagare il mutuo.

      Conoscendoli, ne sarebbero capacissimi.

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    2. @ Pietro (NON del Cammino) 16 gen h 10:11, (“...Anzi, di per sé queste sono cose belle”),
      una riflessione seguita alla lettura, suggerita da questo blog, del libro di Don Dolindo Ruotolo. Confesso che vi ho trovato una certa dose di ingenuità/presunzione, come quando, ad es., suggerisce come soluzione a tutti i mali e le carenze della Chiesa quella di moltiplicare il numero di messe che un prete può celebrare in un giorno. Tuttavia vi sono dei passi che sono illuminanti e in particolare uno che mi ha richiamato alla mente il cnc: una delle sue visite di predicatore si svolge in un monastero, dove apprende che una delle regole degli appartenenti è quella di dovere, sempre, tenere lo sguardo rivolto a terra (per evitare distrazioni, per concentrarsi sulla preghiera...). La riflessione di Don Dolindo è fulminante: (cito a spanne) rimane addolorato dalla severità della regola e si dice molto preoccupato che questo faccia correre il grave pericolo di fabbricare dei farisei! Che acume! E’ proprio quello che si vede nel cnc! Quando ci sono pratiche imposte dall’alto e non sentite (perché se uno decide di pregare in un luogo affollato può anche decidere di estraniarsi dal circostante guardando in basso, ma se non è una cosa che gli nasce spontanea, che pratica nella libertà di figlio di Dio, allora diventa fariseo, disumano, robot e infelice). Allora vorrei chiedere: i figli dei neocat, i numerosi figli dei neocat, che vanno soggetti a turbe psichiche non da poco, cosa sono? Figli, o numeri da esibire su un pallottoliere? (e così tutte le altre pratiche...). Per questo suggerirei cautela nel giudicare le pratiche neocat. Per quanto belle possano sembrare, dietro potrebbe esserci la desolazione (parlo per esperienza...).

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    3. Non sono un fan di don Dolindo Ruotolo ma posso capire la mentalità dietro quell'affermazione.

      La Messa, in sé, ha un valore infinito (e il primo a dover rendersene conto è il sacerdote stesso). È solo per buonsenso che la Chiesa chiede ai sacerdoti di celebrarla ogni giorno (attenzione, "chiede", non "richiede": non è un obbligo, nemmeno il Diritto Canonico obbliga). Padre Pio si domandava come sarebbe il mondo se non vi si celebrasse Messa: e anche lui stava parlando di quel valore infinito, stava parlando del miracolo della transustanziazione anziché di uno spettacolino autogestito dove tutti giocano a fare i protagonisti canterini lettorini preghierini. E la Messa porta con sé, anche per i distratti, un'infinità di benefici spirituali che oggi è difficile percepire di primo acchito per coloro che hanno la sfortuna di partecipare alle liturgie Novus Ordo, o hanno la sfortuna (continuiamo a chiamarla così) di conoscere poco e male la dottrina cattolica (in particolare riguardo ai sacramenti).

      Quindi, almeno dal punto di vista di un sacerdote allarmato della situazione nel mondo (e in particolare dalla carenza di vocazioni, e che oggi sarebbe allarmato dalle concelebrazioni), è più che legittimo chiedere che si moltiplichino le sante Messe. Evidentemente conosceva bene il valore di impetrazione, propiziazione, ringraziamento, adorazione (altro che il patetico teatrino dei rammolliti neocatecumenali tutti protesi a gloriare Don Kikolone e la propria setta).

      (Il paradosso, un po' comico, è che la limitazione del numero di Messe serve anche ad evitare la "speculazione": oggi, i preti che celebrano più di una Messa al giorno, o sono quelli che hanno più comunità parrocchiali da servire - e quindi non possono fare diversamente - oppure sono quelli avidi di "offerte" per intenzioni di Messa, come quel pretino qualche annetto fa che candidamente rispose al vescovo che più di nove Messe al giorno non aveva mai celebrato...)

      Riguardo al monastero, uno chiede liberamente di entrare, e viene accolto prima per pochi giorni, poi per poche settimane, poi per pochi mesi... è un procedimento lungo, proprio per assicurarsi che il novizio sia completamente d'accordo con la "regola", non solo a parole e nelle buone intenzioni ma anche nello stile di vita. Dunque, nel chiedere di entrare, uno ha già abbracciato tutta la "regola", anche nelle sue cose secondarie. Se non ti sta bene il dover restare sempre in silenzio, non entri nei certosini ma chiedi di entrare in un altro ordine. A seconda della tua indole, ti rivolgerai a conventi di vita attiva piuttosto che quelli di vita contemplativa.

      Invece, gli ambienti dove la "regola" ti piove addosso sono letteralmente fabbriche di farisei, come la setta neocatecumenale, che lo è fin dal principio, da quando nelle cosiddette "catechesi iniziali" ti induce con l'inganno a formare una piccola comunità kikiana senza dirti che è un gravosissimo impegno (economico, spirituale, familiare, vocazionale...) che dura tutta la vita, e senza dirti che ti pioveranno addosso ad ogni tappa 613 nuovi precetti. E se hai da ridire, ti accuseranno di essere in braccio a mammona e schiavo del demonio.

      I figli dei neocat sbroccano alla grande non per la quantità di regole, ma perché capiscono che non sono funzionali ad un ideale di vita. Sono funzionali solo alla kikolatria e all'ipocrisia. E quindi si ribellano molto più dei loro coetanei (sia cattolici che non cattolici): non se ne rendono pienamente conto, ma si stanno ribellando all'idolatria e all'ipocrisia.

      Infatti c'è differenza tra il "noi cattolici non facciamo XYZ perché intendiamo vivere sereni nel Signore", ed il "TU non devi fare XYZ perché altrimenti non stai facendo bene il Cammino". Una differenza apparentemente sottile, ma marcata. Che si nota anche quando i kikolatri furbescamente definiscono "ilsignore" le paturnie kikiste-carmeniste.

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  3. PedroSales.
    Che vi piaccia o no, probabilmente entro 5 anni sarà proclamata santa. Allora questo blog dovrà decidere se essere carne o pesce. Se riconoscere il discernimento della chiesa o rinnegarlo chiaramente. Buona fortuna

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    1. Guarda che la santità di Carmen sta al cammino esattamente come lo statuto.
      Buona fortuna a voi, se anche facessero Carmen Santa, il cammino non necessariamente sarà santo.

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    2. Pietro (NON del Cammino))16 gennaio 2023 alle ore 11:43

      Perché per il Cammino il riconoscimento della santità di Carmen, che non avverrà mai semplicemente per la mancanza delle condizioni, è così importante?
      Quando per un gruppo la canonizzazione del proprio fondatore è questione di vita o di morte, è perché sa che potrebbe essere chiuso

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    3. @Pedro
      ti ricordo che i processi di canonizzazione possono durare anche decenni se non secoli
      Gloria

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    4. Quanto scommettiamo che fra 5 giorni non sentirete più parlare dell'anonimo fratello PedroSales?

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    5. Speriamo. E a seguire : FAV, mMrtello, Leonardo,, Giuseppe et similia,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,

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    6. @pedro
      Dovresti guardare i funerali di Biagio Conte. Lì si tocca con la mano la santità di una persona. Voi di santità non potete parlarne perchè non sapete che cosa sia. Già solo il fatto di aver dato a Carmen una immagine non vera di lei SOLO per accattivarvi i cristianucci vi condanna irremediabilmente. Voi volete Carmen "santa" per il vostro tornaconto.
      E questo Dio lo vede. E per questo i vostri miserabili piani falliranno.

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  4. Il video pubblicitario utilizza sempre e solo il meccanismo della sollecitazione della "meraviglia", che poi fa parte della loro narrazione continua, all'esterno e all'interno del movimento.
    Questa prima parte del video è impostato come un pellegrinaggio tra le opere artistiche di Kiko: a partire da Nostra Signora d'Arabia, che conserva la statua della Madonna in una cappella vuota e piastrellato come una sala settoria (ancora più mostruosa è la cappella con il tabernacolo) e dà grande risalto alla incombente corona misterica, per passare alle prime opere kikiane, agli scarabocchi nella sua camera, alle sinfonie (che in realtà sono state realizzate da altri sulla base di melodie di cui Kiko si è attribuito la paternità); tutto ciò che tocca l'iniziatore spagnolo diventa "arte" (che purtroppo devono magnificarsi da soli, visto che altri non lo fanno).
    Anche il processo di canonizzazione di Carmen diventa pura arte, dal momento che fu lei per prima a sponsorizzare Kiko, l'enfant prodige.
    Ciò che più impressiona sono le teste chinate dei giovani di fronte agli inquietanti scarabocchi nella camera di Kiko, in onore non tanto dell'apparizione della Madonna, ma della personalità poliedrica dell'iniziatore spagnolo. Si tratta degli stessi giovani che non si inginocchiano entrando in una chiesa, di fronte al Santissimo.
    Detto questo, non si capisce di cosa si dovranno occupare gli storici secondo Pezzi, visto che del rapporto fra i due iniziatori si potrebbero con più profitto interessare gli psicologi e in cosa consiste esattamente questo "dono" per la Chiesa.

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    1. Sì, le teste chinate ce l'hanno solo i giovani, come si vede nelle foto.
      Gli adulti programmatori della visita no. É quindi chiaro che i giovani obbediscono ad un ordine dato dagli adulti che, come sempre, dicono agli altri di fare ciò che loro non fanno.
      Mi ricorda molto le convivenze di inizio corso, quando i catechisti davano istruzioni per la scrutatio e poi loro non la facevano. Evidentemente avevano già pregato come catecumeni alla loro convivenza con Kiko e banda e ciò era sufficiente.
      Ma se le occasioni di preghiera sono così preziose, come anche loro stessi affermano, allora perché se ne privavano?
      Ho l'impressione che una volta assolto il proprio obbligo come subalterni, poi impongano quell'obbligo ai loro subalterni, che a loro volta lo impongono ai loro subalterni, senza mai condividere la preghiera.
      A questo punto mi viene da pensare che anche Kiko e Carmen imponevano quell'obbligo astenendosi dall'assumerlo e condividerlo.
      Marco

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    2. Qui sono anni che chiacchierate, ma non avete il coraggio di fare niente. Io per una questione riguardante il CNC mi sono beccato pure una denuncia e ho avuto pure il coraggio di litigare con una neocat poliziotta in questura che mi conosceva e ho persino dimostrato che mentiva sui riti segreti. Se siete veramente convinti che sia una setta di m!##a la faccia ce la dovete mettere.

      Anonimo Amico (Anti-Neocat)

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    3. Bravo. Magari la prossima volta cerca di denunciare i neocat piuttosto che farti denunciare da loro.

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    4. Ricordiamo al caro Anonimo Amico che il tema di questo blog sono gli errori liturgici e dottrinali del Cammino, e che questo blog esiste solo perché il Cammino si autoproclama cattolico ma non lo è.
      Se il Cammino venisse scomunicato - o se Kiko finalmente mettesse in pratica la sua minaccia di andarsene "coi protestanti" - questo blog non avrebbe più motivo di restare in piedi.

      Dal punto di vista della fede, è ovvio che chi inquina liturgia o dottrina finisce inevitabilmente per peggiorare nella vita morale, magari al punto di convincersi che per difendere la propria setta è utilissimo e addirittura necessario mentire e ingannare, oltre che calpestare le vittime delle ingiustizie dei capicosca della setta, eccetera.

      Quanto alla neocat poliziotta, può anche darsi che non fosse ancora giunta alla "tappa" in cui le veniva "consegnato" qualche segreto. Mai sottovalutare la capacità dei cosiddetti "catechisti" di tenere all'oscuro i "fratelli delle comunità" riguardo a ciò che "verrà dopo".

      Mi chiedo che fine abbia fatto il canto neocatecumenale "Non resistete al male", visto che nel tuo caso i neocat hanno "resistito" e ti hanno addirittura denunciato. Magari è proprio come abbiamo sempre detto qui sul blog, che il loro "non denunciare" si applica solo quando le ingiustizie te le commette qualche VIP del Cammino.

      Il Cammino ha comunque i giorni contati, e non durerà a lungo dopo la morte di Kiko. L'autoreferenzialità non è un buon collante, e si vede già adesso, che il Cammino continua a decrescere nonostante tutti i figli e nipoti e pronipoti vengano indotti a "fare il Cammino".

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    5. Denunciare cosa? Che non è vero che Carmen è santa perché fumava in chiesa e insultava gli altri?
      Denunciare che l'apparizione di Kiko certamente non è autentica perché il Cammino fin dal'inizio ha criticato e ridicolizzato la Chiesa?
      E' quello che si fa proprio in questo blog.
      Tu comunque indaga e denuncia: io non ho da ridire su ciò che ritieni giusto fare.
      Tienici comunque aggiornati sul punto delle indagini e sul numero di quelli che hai mandato in galera.

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    6. Io non voglio denunciare nessuno. Nè alla autorità civile nè a quella ecclesiale. Non ci perdo tempo. Però non mi stanco di mettere in allerta le persone. Chi vuole entrare lo faccia ma sappia a cosa va incontro. Quella poliziotta probabilmente non sarà arrivata manco al secondo passaggio quindi sta ancora alla fase dell'idillio. Tra qualche anno non so se sarà ancora così. Ma è inutile denunciare. Lo Spirito Santo difende la Chiesa e infatti il CN sta implodendo. Meno parrocchie meno comunità meno fratelli solo i figli entrano. Ormai in ogni parrocchia neocat ci sono le solite 3 o 4 famiglie che portano avanti la pseudopastorale nc e basta. Ma entrano solo i figli. Il cammino ha fallito gli obiettivi. Imploderà da solo, inutile denunciare.

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  5. Comunque l'espressione incupita di Papa Francesco alla vista della corona misterica, secondo i neocatecumenali invece "rapita", vale da sola tutto il video!

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  6. É più facile arrestare Messina Denaro che sciogliere il Cammino

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    1. No, tranquillo, verrà giù da solo.

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    2. E allora non serve questo blog che vi occupa ore della vostra giornata. Non avete niente di meglio da fare? Che venga giù il Cammino o no, non sarete voi a deciderlo

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  7. X tripudio:
    La neocat poliziotta aveva già finito il cammino (l'ha detto lei stessa e poi la conoscevo) e appena le ho detto che il primo passaggio l'avevo fatto ha subito cambiato atteggiamento e ammesso e si è messa a giustificare anche il secondo asserendo che i catechisti sono uguali al prete.
    Comunque la denuncia l'ho beccata io, ma le cose sono venute fuori almeno, è qui il coraggio, se rivolete la vecchia chiesa cattolica dovete rischiare di più. Papa Francesco in un'intervista da Fabio Fazio ha detto "ho pochi amici" nel senso che dice ciò che pensa senza paura anche se rischia di inimicarsi qualcuno pericoloso e io seguo il suo esempio, un papà con gli attributi come questo non si vedeva da una vita. Scriverò al papà e gli racconterò tutta la verità sul CNC di modo che abbia più elementi per scomunicarlo (anche se credo che stia già tentando di farlo da un pezzo).
    Anonimo Amico (Anti-Neocat).

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  8. Mirabilia è l'acronimo di :

    Mamotreti Indecenti Ridicolmente Assurdi Bellamente Irricevibili Largamente Ignobili Adesso

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  9. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. quello di Messina Denaro

    Kiko ha letto giorni fa che il famoso mafioso Matteo Messina Denaro era latitante da 30 anni, facendo fare una figura barbina allo Stato. Ha implorato Carmen e lei, da Lassù, con uno schiocco di dita ha illuminato le menti dei Ros facendogli capire che Messina era nella clinica di Palermo dov'era ricoverato sotto falso nome, permettendo la sua brillante cattura. Kiko ha avvisato Semeraro che ha avvisato il Papa che ha detto : "hermano cardenal, se Carmensita fa trenta e trentuno facendoci capire come sono andate le cose con Emanuela Orlandi, avrà un doppio premio : beatificasion e canosisassion". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un nastro di un'intercettazione fatta a Messina da un Ros neocatecumenale, che gli ha dato l'anteprima dell'episodio.

    e la causa continua....

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    1. Facci capire, Puntini: Messina Denaro è latitante, Carmen fa miracolosamente ritrovare solo Messina. La cresta neocatecumenal-miracolosa pure qui?

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  10. Altra associazione di fedeli commissariata.

    https://www.adista.it/articolo/69211

    Frilù

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    1. Interessante il fatto che la formazione al sacerdozio la facciano in parte in un loro "seminario preliminare" con i primi anni di corso presso la facoltà dell'Opus Dei (che non ha obblighi di frequenza ai corsi e perciò è frequentata anche da tanta gente che non ha un percorso proprio ben organizzato verso la propria consacrazione). Come sempre, ogni organizzazione vuol fabbricarsi un proprio clero e spacciarlo per cattolico, proprio come il Cammino Neocatecumenale - e proprio perché il clero cattolico normale preferisce ubbidire al vescovo piuttosto che al santone; figuriamoci quando il santone e i massimi VIP del movimento sono un'imprevedibile miniera di "apparizioni", "messaggi" celesti, "visioni" altisonanti ma dal contenuto banale o ambiguo, più un'ubbidienza ferrea al santone in quanto santone.

      Attorno ad ogni bislacco movimento del genere c'è sempre qualche alto ecclesiastico compiacente (e probabilmente molto ben oliato, se non addirittura ingannato riguardo all'effettiva bontà del movimento). Come vedete, ciò che accade col Cammino, si ripete in piccolo anche in altre realtà: vogliono tutti spacciarsi per cattolici mentre portano qualcosa di "nuovo", che controllano solo loro e comandano solo loro. Proprio come quando Kiko urla «darete la Decima» (sottinteso: a lui).

      p.s.: non lasciatevi ingannare dall'aggettivo "tradizionalista" usato nell'articolo. Promuovere la Tradizione, infatti, non significa banalmente riportare in auge gli aspetti superficiali che erano di moda una volta. "Tradizione" non è riducibile a "ciò che è vecchio", ma ciò che era sempre stato valido, vero, riconosciuto, ovunque e in tutti i tempi. Non è sufficiente sfoggiare talari e manipoli per diventare automaticamente sostenitori della Tradizione.

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  11. Ma scusate.... quando l'ha detta Kiko sta cazzata di Messina Denaro?
    È una battuta o è vera?
    Anonimo Amico (Anti-Neocat).

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    1. Al tempo dello Statuto del 2002, quasi certamente il Cammino Neocatecumenale era un'Associazione privata di fedeli, anche se nessuno l'ha mai detto.

      Al tempo dello Statuto 2008, essendo intervenuta l'erezione a personalità giuridica pubblica nel 2004, il Cammino è stato riconosciuto come Fondazione Autonoma:

      Art. 1 § 3 Statuto Cammino Neocatecumenale 2008:

      "Il Cammino Neocatecumenale, dotato di personalità giuridica pubblica (2), consta di un insieme di beni spirituali (3)"

      NOTA (2): Cfr. PONTIFICIO CONSIGLIO PER I LAICI, 28 ottobre 2004 (Prot. N. 1761/04 AIC-110).

      Questo sarebbe il riconoscimento della personalità giuridica pubblica. Ma non viene detto a quale soggetto giuridico viene riconosciuta questa personalità. Viene detto alla nota successiva (3).
      Tra l'altro questo (decreto?) del PCL è introvabile.

      NOTA (3): Cfr. can. 115 § 3: fondazione autonoma di beni spirituali.

      Quindi "Fondazione Autonoma" è il soggetto giuridico al quale viene riconosciuta la personalità giuridica pubblica.
      Ma le fondazioni autonome, secondo il CCC, devono riguardare i beni materiali e non solo quelli spirituali. C'è un titolo intero che disciplina questa fattispecie.
      Ecco perché hanno reso difficile comprendere il vero soggetto giuridico denominato "Cammino Neocatecumenale", dividendo le informazioni in due note diverse: hanno inventato una nuova figura giuridica non contemplata dal codice e questo, un organo amministrativo come il PCL non lo poteva fare.

      Quindi dal 2004 il Cammino Neocatecumenale è una Fondazione Autonoma (di beni spirituali???).
      Lo Statuto del 2008 sarebbe intervenuto ben 4 anni dopo l'erezione della Fondazione, e anche questa è una cosa molto anomala, direi quasi impossibile, perché gli Statuti devono essere contestuali al decreto di erezione (o al massimo rimandati di poche settimane).

      Le domande relative a questa Fondazione Autonoma sono quindi molteplici:

      1) Perché non si trova il decreto di erezione del 2004?
      2) Perché lo Statuto compare solo dopo 4 anni dall'erezione e non è contestuale?
      3) Come ha fatto il PCL ad inventare una nuova figura giuridica in contrapposizione alle norme del CCC che regolano le fondazioni autonome?
      4) Poteva il PCL inventare una nuova figura giuridica che il CCC non contempla, se sappiamo che tale competenza spetta al legislatore (Papa, Pontificia Commissione o altre autorità delegate dal Papa)?

      Se qualcuno riesce a sciogliere questi interrogativi sul piano strettamente giuridico, ben venga.
      Ci mostri il decreto del 2004, ci mostri lo Statuto ad esso contestuale o ci spieghi perché ciò non è avvenuto e ci mostri l'iter attraverso il quale è stato possibile che un organo amministrativo come il PCL abbia potuto inventare questa nuova figura giuridica.
      Fino ad allora continueremo a nutrire le nostre perplessità.
      Marco & Co.

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    2. Correggo CCC con CIC.
      Non mi riferivo al Catechismo della Chiesa Cattolica, ma al Codex Iuris Canonici.
      Scusate la disattenzione, avevo scritto di fretta.
      Marco & Co.

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  12. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. quello di Emanuela Orlandi

    Kiko ha letto che alcuni giorni fa il Vaticano ha chiesto di riaprire l'inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. Siccome la cosa dura da ben 40 anni e il Papa vuole vederci chiaro, Kiko ha implorato Carmen e lei, da Lassù, è apparsa in sogno agli inquirenti spiegandogli come stavano le cose. Kiko ha avvisato Semeraro che ha avvisato il Papa che ha detto : "eccelso, hermano cardenal, ci voleva Carmensita per risolvere esto problemito. Inutile dire che merita la beatificasion." Semeraro ha replicato : "Scusi, Santo Padre, ma cosa avrebbe risolto Carmensita? Mica l'ho capito". Replicò il Papa : "Nemmeno io, hermano cardenal, ma el Cammino non può revelar todo, en fundo es un movimiento degli arcani, giusto?". Replicò Semeraro : "Giusto, Santo Padre, quindi avvio la beatificasion immantinente". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandoli un plico contenente una fotocopia di una pagina dell'ultima edizione de "I segreti del Vaticano" di Corrado Augias, che spiega il caso Orlandi. Domanda : come ha fatto Augias a sapere le cose? Arcano.

    e la causa continua...

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    1. No, beh, questo fatto che il Cammino sia implicato anche nella scomparsa di Emanuela Orlandi apre nuovi scenari...

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    2. Non avete ancora capito che questi miracoli di Carmen sono scritti in modo ironico? Altro che Emanuela Orlandi

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    3. Anonimo 9:53
      Mi sa che qui l'unico che non ha capito sei tu! Da dove vieni? Da cruccolandia?

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