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Grinfie neocat sulla Yona Property |
Riassumiamo l'articolo The Ultimate Treachery pubblicato su Jungle Watch.
L'arcidiocesi di Agaña coincide con l'isola di Guam, nell'oceano Pacifico, territorio "incorporato" degli USA. Conta circa 157.000 cattolici e circa 500 neocatecumenali (inclusi bambini e neonati). Dista 12-13 ore di volo dall'Italia.
Fra i 500 neocatecumenali
purtroppo c'è anche l'arcivescovo, il cappuccino Antony Sablan Apuron. Il suo cosiddetto "catechista" neocatecumenale è tale Pius Sammut, carmelitano originario di Malta, alle dirette dipendenze dell'
ineffabile Gennarini, braccio destro di Kiko Argüello.
Si dà il caso che un anonimo benefattore (forse un gruppo di benefattori) abbia fatto nel 2003 una cospicua donazione alla diocesi (dell'ordine di due milioni di dollari) per permettere di acquisire la
Yona property di Guam (un terreno con edifici, precedentemente sede di un hotel Accion) all'esplicito scopo di realizzare un seminario per le vocazioni al sacerdozio di Guam. Date le cifre in gioco - e dato che il valore attuale della
Yona property è dell'ordine di parecchie decine di milioni di dollari -, è perfettamente ragionevole che i benefattori (e l'intermediario che ha portato a termine la donazione) desiderino rimanere anonimi.
Subito dopo la
property (nella foto in alto in questa pagina) è stata interamente utilizzata come
sede del seminario neocatecumenale "Redemptoris Mater" di Guam. Nel corso degli anni sono arrivati alla diocesi altri milioni di dollari in donazioni dai fedeli cattolici, in virtù del fatto che la struttura veniva sempre presentata come un "seminario diocesano internazionale", senza precisare che i seminari
"Redemptoris Mater" in realtà formano preti al servizio del Cammino Neocatecumenale ed esclusivamente secondo la spiritualità inventata dai due fondatori Kiko Argüello e Carmen Hernàndez.
Il 22 novembre 2011 il vescovo Apuron ha firmato davanti al notaio un
Deed of Restriction "
in perpetuo" su tale
property, un atto che nel diritto americano consiste nella ridefinizione della proprietà (è sostanzialmente una diversa forma di donazione),
avendo come destinatario il seminario neocatecumenale R.M. di Guam e l'annessa facoltà teologica
Blessed Diego Institute.
Il seminario neocatecumenale R.M. di Guam è
in mano ad un "collegio di garanti" composto dal vescovo stesso, dai coniugi Gennarini, e da un presbitero neocatecumenale italiano (da notare che questi ultimi tre risiedono nel New Jersey, a quattordici ore di volo da Guam).
Questo significa non solo che il vescovo è in minoranza rispetto agli altri tre membri, ma anche che il
Deed ha sostanzialmente
regalato l'intera struttura diocesana al Cammino nonostante la donazione sopra citata avesse come condizione fondamentale la realizzazione di un seminario
per le vocazioni della diocesi.
Notiamo inoltre che a norma del Diritto Canonico, i beni della diocesi non sono di proprietà del vescovo, che ne è solo amministratore e rappresentante legale. I beni della diocesi, infatti, sono della diocesi (cioè dei fedeli), non sono a disposizione delle velleità di un vescovo (che è solo una figura passeggera). Perciò il Diritto Canonico prevede che vengano puniti i vescovi che impoveriscono la diocesi regalandone i beni importanti, anche se il trasferimento del bene ("alienazione") avesse effetti legali per la giustizia civile.
A gennaio 2012, visto che non era ancora riuscito ad ottenere parere favorevole al
Deed da parte del consiglio diocesano per gli affari economici, il vescovo Apuron ne licenzia quattro membri, cioè tutti tranne uno - un presbitero neocatecumenale, incidentalmente domiciliato in quello stesso seminario R.M. Quando si tratta di alienazioni di beni consistenti, infatti, è richiesto il parere positivo di tale consiglio: e l'arcivescovo ha pensato bene di
spazzar via i membri che non erano d'accordo. C'è di più: quando si supera una certa soglia di valore (stabilita in due milioni di dollari dalla sua conferenza episcopale di appartenenza), occorre anche avere il consenso della Santa Sede. Che ovviamente non c'è stato...
A marzo 2012, mons. Charles Balvo, all'epoca delegato apostolico per l'Oceania,
scrisse al vescovo Apuron che come indicato da vari paragrafi del canone 1292 del Codice di Diritto Canonico, è necessario il consenso non solo del Consiglio degli Affari Economici ma anche del Collegio dei Consultori,
altrimenti il vescovo non è libero di fare come gli pare. E invece, il vescovo neocatecumenale tre mesi prima (e
segretamente) aveva già fatto come gli pare...
Nel 2013 l'affare è venuto a galla sulla stampa. Gli atti come il
Deed sono per loro natura pubblici, non li si può nascondere a lungo. Di fronte all'accusa di aver regalato al Cammino una
property multimilionaria della diocesi
(property che era stata acquisita e ristrutturata con le donazioni dei fedeli cattolici), il vescovo Apuron ha eretto in fretta e furia un nuovo Seminario Diocesano "Giovanni Paolo II" per le vocazioni diocesane che non intendono entrare nel Cammino.
Fino a quel momento, infatti, le vocazioni diocesane venivano poste di fronte a un bivio: o aderire al Cammino Neocatecumenale (per poter entrare nel seminario neocatecumenale Redemptoris Mater), oppure gettare via la vocazione. Quest'azione frettolosa del vescovo conferma che
il seminario R.M. non è al servizio delle vocazioni diocesane, ma solo a quelle del Cammino.
A dicembre 2014 il vescovo neocatecumenale scrive una lettera al principale benefattore per dirgli che l'arcidiocesi di Agaña ha il totale controllo del seminario neocatecumenale Redemptoris Mater.
Chi si scusa, si accusa: come mai dopo più di dieci anni c'è bisogno di rassicurare il benefattore che i soldi sono stati usati così come era stato richiesto dai benefattori?
A gennaio 2015 il testo del
Deed diventa pubblico e viene consegnato nelle mani dei Visitatori Apostolici della Santa Sede, in visita a Guam. Non sappiamo se i Visitatori si siano personalmente confrontati col vescovo Apuron a proposito del
Deed, ma qualcosa deve essere avvenuto, poiché Apuron ha subito commissionato un "parere legale" ad uno studio di avvocati a Denver, dall'altra parte dell'oceano, nonostante tale studio non sia abilitato a dare responsi legali validi per l'isola di Guam. Il testo di tale "parere legale" verrà citato sul giornale diocesano ad aprile 2015, ma sarà consultabile al pubblico solo per un giorno, senza poterne fare fotocopie, senza uso di attrezzature fotografiche, in piedi al bancone della curia con i curiali lì presenti e in guardia...
Ma il vero scandalo è datato 29 gennaio 2015. Il vescovo neocatecumenale scrive di nuovo all'intermediario dei benefattori, chiedendogli:
Vorrei chiederle un favore... Mi invii una lettera di supporto per la donazione, fatta dai vostri donatori e benefattori all'Arcidiocesi di Agaña nel 2003 per l'acquisizione dell'Accion Hotel per l'Arcidiocesi di Agaña allo scopo di ospitarvi il Seminario Redemptoris Mater e l'annesso Istituto Teologico per la formazione dei preti.
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Appello all'arcivescovo per sanare i problemi: uno dei grossi problemi è il Seminario kikiano R.M. |
Con una gigantesca faccia di bronzo
il vescovo neocatecumenale chiede ai benefattori cattolici di mentire poiché ha urgente bisogno di aggiustare le cose per sé e per il Cammino. E addirittura gli invia la lettera menzognera "pronta da firmare" e rispedire all'arcidiocesi!
Il 2 febbraio 2015 l'intermediario risponde:
In conclusione, caro arcivescovo Apuron, non posso firmare la lettera che mi aveva preparato perché non sarebbe veritiera.
Avete capito cosa succede quando i cosiddetti "catechisti" del Cammino vanno vantandosi dei "miracoli" del Signore?
"Non avevamo la sede, non avevamo un soldo, abbiamo pregato e -paff!- all'improvviso ci viene regalata una bellissima sede... il Signore è grande..." Ma che Signore e Signore...!
Aggiungiamo anche che l'intermediario, nella stessa lettera del 2 febbraio, si permette umilmente di precisare che nel 2003 i benefattori multimilionari non sapevano nulla delle organizzazioni "Redemptoris Mater" e "Cammino Neocatecumenale", e in particolare:
All'epoca, nel 2003, avevamo saputo delle difficoltà che lei [arcivescovo Apuron] aveva incontrato a riguardo dell'acquisto della property per edificarvi un seminario. Era nostro desiderio alleggerirvi di tale preoccupazione e di far sì che l'arcidiocesi potesse attivare un seminario nell'ex hotel.
Questo era il nostro intento.
Non era nostra intenzione che l'arcidiocesi mettesse su quella property una Deed Restriction in perpetuo col risultato di dedicarla ad uso esclusivo del Seminario Redemptoris Mater e all'annesso Istituto Teologico.
Infatti ci siamo sentiti "particolarmente a disagio" quando abbiamo avuto notizia della Deed Restriction che dava al Seminario R.M. il controllo "in perpetuo" della property. L'espressione "in perpetuo" implica che ora il seminario appartiene ai Cristiani del Cammino Neocatecumenale, e che questo è l'unico gruppo autorizzato ad utilizzare la property ora e in futuro.
Ora, solo un brevissimo spunto di riflessione.
L'arcivescovo, che si dichiara "fratello nel Cammino", effettua la
Deed Restriction in segreto, e tenta di coprirla in ogni modo, fino alla richiesta di mentire.
I caporioni del Cammino Neocatecumenale non possono essere totalmente all'oscuro di tutti i dettagli di una faccenda così grossa.
Inoltre, fino ad oggi non si sono minimamente adoperati per chiudere o trasferire in qualche altro posto il Seminario Neocatecumenale "Redemptoris Mater" dalla
property acquisita in modo vergognoso a spese dei cattolici "della domenica" e occupata e sfruttata in maniera quantomeno discutibile.
Il dossier dettagliato e completo è nella pagina The Ultimate Treachery pubblicata da Tim Rohr su Junglewatch.