lunedì 1 maggio 2023

Quando la dispersione dei frammenti delle Pagnotte consacrate durante le liturgie del Cammino viene equiparata a un "danno collaterale" incontrollabile

A commento del post del 22 aprile 2023, il camminante che si firma Eros, scrive:

Siete terrorizzati dalla profanazione accidentale nell'atto di assumere il corpo e sangue di Cristo. Come se non accadesse lo stesso con le particelle di ostia. E sottolineo accidentale, anzi definirei queste circostanze come incontrollabili. Vorreste un'eucarestia in pillola? Perchè forse sarebbe l'unico modo per scongiurare il problema (forse). Oppure potreste semplicemente cambiare scusa. Trovare altri pretesti. E sono certo che non vi manca la fantasia. Quello che scarseggia dalle vostre parti invece, è la FEDE”


Eros sembra ammettere che nel Cammino la dispersione dei frammenti del Pane consacrato non solo può accadere ma, se accade, va accettata, come fosse un “danno collaterale”.

Inoltre, le frasi: “Siete terrorizzati dalla profanazione…”, “Vorreste un’eucaristia in pillola?”, dimostra un certo senso di superiorità.

Ma noi vorremmo solo un’Eucaristia così come dice la Chiesa, né in pillola, né in pagnotta. Infatti, tra la pillola e la pagnotta, c’è una terza opzione: fare come dice la Chiesa.


La Madonna dell'Ostia

E questo innanzi tutto per il rispetto che si deve al Corpo del Signore, ma anche perché, se la pratica di consacrare una pagnotta rappresenta un fatto irrinunciabile e inseparabile dalla propria identità, la stessa Eucaristia si riduce a una pratica gnostica, che, per gli gnostici, i “semplici cattolici” non potranno mai capire.

L’Eucaristia, cioè, nel Cammino rischia di diventare a una pratica a cui, alla forma, non corrisponde la piena sostanza della fede (corrisponde certamente la sostanza di Cristo, ma non della fede in lui, che è garantita dalla Chiesa universale).

Se è così, allora non sono i camminanti a capire di più dei semplici cattolici, ma, al contrario, capiscono di meno, e questo non perché i cattolici hanno capito di più, ma perché loro vogliono capire di più.

Inoltre Eros sbaglia quando dice che le Ostie consacrate si frammentano: non è vero, e se si frammentano in particelle invisibili, allora lì sì, si può parlare di fatto accidentale.

 


Perciò, il comunicarsi come si fa nel Cammino, non solo è un’imprudenza consapevole, ma è anche una disubbidienza alle norme della Chiesa, che proprio per evitare la frammentazione del Pane consacrato dice di consacrare le ostie.


E di fatto, fare la Comunione con i frammenti di una Pagnotta consacrata e non avere grande cura di raccoglierne i frammenti andati dispersi perché, tanto, sono fatti “incontrollabili”, è come dire che un ubriaco che si mette alla guida di un’auto, supera i limiti di velocità e investe un pedone, se non lo ha fatto apposta può non soccorrerlo perché, tanto, è stato un fatto accidentale e incontrollabile. 

 

66 commenti:

  1. Non c'è niente di accidentale nella profanazione del Corpo di Cristo, dal momento che viene cucinato per essere un pane che non si conserva per l'adorazione e i cui frammenti ben visibili, quelli che cadono a terra e restano in bocca, non sono considerati Corpo di Cristo e vengono perciò smaltiti come tutti i residui della masticazione.
    Cioè: è voluto l'effetto, inevitabile, di desensibilizzazione alla reale Presenza di Cristo, che viene considerata al massimo come una presenza spirituale e non reale, che "passa" e va, secondo quanto spiegato dai catechisti.
    È esattamente come mettersi un anello con un diamante prezioso per impastare il pane o pulire casa, togliendoselo poi per tutte le altre occasioni: il messaggio che si trasmette non ha bisogno di parole, sono i fatti ad essere più che eloquenti, quel gioiello non ha valore di per sè, non è autentico, anzi, ancor meno: esso è disprezzabile.

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  2. Oltre alla dispersione del pane, succede, forse anche più frequentemente, anche quella del vino consacrato. Come quella volta che mio marito si sbrodolo' sulla giacca e poi il giorno dopo a casa mi fece vedere come fosse un miracolo che la macchia di vino non si vedeva più ( sulla giacca scura). O peggio ancora,quella volta che un ragazzino gravemente autistico con un gesto maldestro fece rovesciare il megacalice sull'asfalto ( era estate e si faceva la messa, pardon celebrazione,a comunità riunite nel piazzale della parrocchia. Ricordo l'imbarazzo con cui gli ostiari cercarono di pulire quel che potevano e non riuscivo a togliere gli occhi dalla macchia rimasta a terra....
    Elena

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    1. Fa ridere (ma son risate amare e di sarcasmo) la consegna neocat - fatta sottovoce e dietro le quinte - di evitare scandali.

      Pensate un po' che Kiko una volta si lasciò sfuggire che se la dispersione di briciole e gocce fosse avvenuta "tre volte", la Comunione "seduti" in stile neocatecumenale «ce l'avrebbero proibita». Testuali parole. C'è stato più di un momento in cui Kiko, pur dall'alto della sua imbattibile arroganza, ha temuto che il suo impero potesse crollare. E anche se si è inventato la panzana delle "tre volte" (come se due sacrilegi eucaristici fossero da consentire, e tre no: come se fosse una questione di conteggi anziché il Corpo e Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo), ha comunque ammesso - e non in tempi recenti - che il problema era giunto all'attenzione dei dicasteri vaticani già da un pezzo, ancor prima del primo straccio di Statuto del 2002.

      Ora, Kiko era in allarme perché la stangata contro le liturkikie è sempre stata "imminente", fin dai primissimi anni '80 con la denuncia di padre Rotondi alla radio e mons. Landucci (al quale fu commissionato quello studio da inoltrare al Papa affinché prendesse i provvedimenti più opportui, e che stranamente non finì mai sulla scrivania di Giovanni Paolo II... oppure, per qualche misterioso e diabolico motivo Wojtyła ignorò del tutto, non lasciando a Landucci altra scelta che farlo pubblicare su una rivista). Ed è sempre stato grazie ai FF.MM. (fratelli massoni) che la meritata "stangata" al Cammino è stata rinviata e - nel caso della lettera del 1° dicembre 2005, annacquata in extremis (che invece di vietare "immediatamente" ogni strafalcione liturgico, consentiva un tempo "fino a due anni"... come se due anni di abusi liturgici fossero intollerabili, ma un anno e 364 giorni e 23 ore e 59 minuti fossero ancora ammissibili: "miracoli" dei FF.MM.). E quando finalmente la "stangata" al Cammino era cosa fatta, zack!, Ratzinger abdica e arriva Bergoglio che spazza via tutti coloro che erano stati nominati dal predecessore.

      Infatti per i fautori della setta idolatrica "Cammino" l'importante non è il Corpo di Cristo, ma il poter gridare con atteggiamento vittimista "da me mai successo!", soprattutto se ciò equivale a mentire. Per questo il Cammino è graditissimo alle massonerie - vedasi la Nota Laudatoria del cardinal massone Bugnini, nel 1974, quando i kikolatri erano poche decine di indiavolati a Roma: niente laudatoria per il miliardo di cattolici che conservano la fede, Nota Laudatoria per gli eretici che celebrano un rito protestante-ebraicizzato-idolatrico.

      Gli adoratori del tripode Kiko-Carmen-Cammino, vitello d'oro di categoria superiore, riguardo a qualsiasi sacrilegio glissano a tutta birra - per esempio ancora non s'è mai sentito un singolo kikolatra, fra i "tanti" (ah,ah,ah!) che scrivono su questo blog, spendere una singola sillaba riguardo ai continui sacrilegi eucaristici tipici del Cammino. Dopotutto, se il Cammino è Dio (così insegna Kiko), allora il Corpo di Cristo non può essere Nostro Signore (cosa che sminuirebbe la "divinità" dell'idolo Kiko), ma può essere solo una specie di gadget a tema sacro, uno "snack" simboleggiante l'unità della comunità.

      I furentissimi nemici della santa Chiesa hanno investito tantissimo sul Cammino, addirittura sacrificando il comodissimo scandalo del vescovo pedofilo neocatecumenale (che se non fosse stato neocat sarebbe stato la gioia di tutti i cretini che belano ogni giorno "pretipedofili-pretipedofili"), che infatti è stato puntualmente ignorato dai media, salvo qualche raro trafiletto nelle pagine di cronaca.

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    2. by Tripudio 2 maggio 2023 alle ore 10:06 ha scritto:
      "E quando finalmente la "stangata" al Cammino era cosa fatta, zack!, Ratzinger abdica e arriva Bergoglio che spazza via tutti coloro che erano stati nominati dal predecessore."
      ---
      A tal proposito invito a visionare il video di un Kiko arrogante del 17/03/2013, ovvero quattro giorni dopo l'elezione di Bergoglio; momento topic, dal minuto 30:00.

      https://www.youtube.com/watch?v=r7F0oZEIbtE

      Ruben.
      ---

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    3. Errata corrige: Bugnini non era cardinale... ero distratto dal cardinal massone Ugo Poletti (sigla massonica "Upo", numero di matricola 32/1425), che stabilì un termine di appena tre anni di "prova" del seminario Redemkikos Mater di Roma, e poi con diversi mesi di anticipo rispetto ai tre anni dichiarò positivamente conclusa la "prova", prima di dimettersi da cardinal vicario, per evitare che il suo successore potesse accorgersi che il R.M. non aveva le carte in regola e nemmeno il motivo di esistere.

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    4. Interessante link, Ruben.

      C'è un'altra cosa in questo video che vorrei sottolineare, proprio all'inizio, per bocca di Kiko.

      Dice: "Noi (Kiko e Carmen) abbiamo catechizzato solo 4 parrocchie a Roma... I responsabili di queste 4 parrocchie li ho messi a catechizzare dopo 6 mesi..."
      "Tre mesi!" corregge Donnini.
      Eccoli lì, i catechisti-pre-catecumeni.
      Tutti in bella parata come si suole fare nel Cammino.
      Sono loro i pre-catecumeni catechisti di altri pre-catecumeni.

      Tre mesi!!!

      Possibile???
      Erano pronti a catechizzare dopo soli 3 mesi di PRE-CATECUMENATO???
      La tanto decantata chiesa primitiva sarebbe inorridita.

      Ecco come si è diffuso il Cammino.
      Per opera di principianti, bambini dell'asilo che nemmeno conoscevano l'ABC di ciò che propugnavano, ma a stento la A. Ripetitori e basta. Pre-catecumeni con soli 3 mesi di esperienza neocatecumenale. Gente che non aveva ancora disceso il primo gradino della discesa neocatecumenale che non prevede risalita, e nemmeno lo sapevano.

      E poi, riflettiamo.
      Quando Kiko, pochi mesi prima, visitava le parrocchie con don Torreggiani, nessuno li voleva.
      Pochi mesi dopo "hanno cominciato a chiedere le catechesi", tanto che Kiko si è permesso di improvvisare come catechisti dei pre-catecumeni che non sapevano nulla dell'impianto del Cammino.
      Cioè, una volta aperto ai Martiri Canadesi, in soli 3 mesi la fama di questo movimento meraviglioso che tutti rifiutavano si è subito diffusa e c'era la fila di parroci che lo volevano...
      Così in Spagna.

      Ha ragione Tripudio, qualcosa deve essere avvenuto dietro le quinte.
      Ma ad opera di burattinai, di cui Kiko è stato il principale burattino. Felice di esserlo, per la sua gloria.
      Marco

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  3. Bisogna davvero pregare in riparazione degli Oltraggi, dei Sacrilegi e delle Indifferenze, con cui Gesù Cristo viene sistematicamente Offeso nelle sale del cammino neocatecumenale.
    In quel contesto si perpetrano abusi della disciplina ecclesiastica, sacrilegi Eucaristici, abusi sacramentali, violazioni inerenti la Comunione sulla mano (non è mai stato consentito, neanche su desiderio personale o richiesta, che la Comunione venisse dispensata sulle labbra) ed altro ancora senza coscienza né pensiero, una realtà fortemente negativa che segna marcatamente questo particolare tempo storico, che è il peggiore nella storia in quanto ad abusi, peccati e sacrilegi contro il Santissimo Sacramento. Nelle comunità che celebrano seguendo il rito illecito (ribadiamolo: il rito neocatecumenale non esiste) di Kiko e Carmen la Santissima Ostia Divina, per loro pagnotta da gustare in termini umani, è oltraggiata con metodicità.
    La Chiesa Cattolica, capeggiata da Cristo e protetta dalla Vergine Santissima, sollecita i credenti ad esprimere la fede nella reale Presenza di Cristo – corpo, sangue, anima e divinità – con gesti, preghiere e oggetti nobilmente decorosi, dunque concludiamo con certezza che è chiaramente raccomandato che la sciatteria e la trascuratezza presenti nel cammino, segno di diminuita consapevolezza della divina Presenza eucaristica, sia bandita accuratamente dal comportamento dei sacri ministri e dei fedeli. Una sentenza che vien da sè per logica.
    Le catechesi trasmesse al popolo cristiano debbono condurre al dignitoso e consapevole culto eucaristico, che oltre alla frequentazione rispettosa della Santa Messa comprende anche la frequente adorazione – personale e comunitaria – del Santissimo Sacramento (circostanza volutamente evitata dalla realtà neocatecumenale, la quale ha collocato il Santissimo in una mini e discostata cappellina della Domus G., simbolo del cammino, preferendo porre al centro dell'edificio la Torah. Senza contare che l'adorazione non è minimamente considerata) e la cura amorosa perché il tabernacolo sia il centro di attrazione d’ogni cuore innamorato di Cristo.
    Ma i "profeti" spagnoli catechizzano con tutt'altra ispirazione, ce ne parla con efficacia padre Zoffoli: "Negata la presenza reale, cade automaticamente anche il
    culto eucaristico quale da secoli è stato sempre concepito,
    difeso e incoraggiato dalla Chiesa Cattolica, a cui Kiko - anche
    se non lo dice, per non compromettersi — è estraneo ed ostile.
    «Da Trento in poi - egli lamenta, a dispetto di tutta la storia del
    culto in parola - si celebrerà la Messa per consacrare ed avere
    presente Gesù Cristo e metterlo nel tabernacolo” (p. 329).
    Egli non ha mai capito che conservare l'Eucaristia significa
    consentire ai fedeli di continuare a celebrare il Sacrificio
    nell'amorosa contemplazione del Dio Crocifisso, presente cioè
    nell'amorosa contemplazione del Dio Crocifisso, presente sotto
    le spoglie della Vittima immolata... «Abbiamo trasformato
    l'Eucaristia — incalza il nostro maestro — nel divino Prigioniero del
    tabernacolo...» (p. 330)."

    Queste idee avverse, diffuse come se fossero Verità Cattoliche, rappresentano una pesantissima colpa morale. Il Catechismo della Chiesa Cattolica afferma che il sacrilegio: «è un peccato grave soprattutto quando commesso contro l’Eucaristia, poiché in questo sacramento ci è reso presente sostanzialmente il Corpo stesso di Cristo» (n. 2120).

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    1. Preghiera in riparazione dei sacrilegi.

      "Mio Dio, io credo adoro e spero e Ti amo.
      Ti chiedo perdono per coloro che non credono,
      che non adorano , non sperano e non Ti amano. Santissima Trinità, Padre, Figlio, Spirito Santo, vi adoro profondamente e vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di nostro Signore Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli del mondo, in riparazione degli oltraggi, sacrilegi e indifferenze con cui Egli stesso è offeso e per i meriti infiniti del suo Santissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria, vi domando conversione dei poveri peccatori."

      (Preghiera dell’Angelo a Fatima, dalle Memorie di suor Lucia)

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  4. Materia non idonea (pagnotta non si sa come fatta) ;"presbiteri" che non intendono fare ciò che la chiesa cattolica vuole fare e ha stabilito nei secoli ( sempre che sia regolare la loro ordinazione) : consacrazione invalida . E meno male.

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    1. Con i tempi che viviamo, ottima
      la considerazione sulle
      "ordinazioni ".
      Ruben.
      ---

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    2. Qualche precisazione per chi non riesce a decifrare l'ironia del commento delle 14:51.

      "Materia non idonea": è la Chiesa a stabilire che per la validità della consacrazione occorre pane non lievitato e senza elementi estranei. Ma nelle comunità del Cammino si prese l'abitudine qua e là (un po' dappertutto? e l'abitudine, sotto sotto, c'è ancor oggi? chissà... e i kikolatri che sanno, continuano a fingere di non sapere, per evitare che il prestigio della loro setta ne venga intaccato), l'abitudine di insaporire l'impasto aggiungendo olio, oppure sale, o addirittura olivette a tranci. Letteralmente preparavano le "focacce" per la celebrazione di Kiko e Carmen. Con la scusa che così erano più gradevoli da mangiare e che si cuocevano meglio (sic!). Ma dopotutto cosa volevate aspettarvi da cosiddetti "ostiari" (carica onorifica interna al Cammino) neocatecumenali?

      Ugualmente usavano qua e là vino non idoneo, cioè di quello che è composto non solo da uva ma anche da altri elementi (come certi vini a cui vengono aggiunti zuccheri per facilitare la fermentazione). Quello che commercialmente vien definito "vino da Messa", infatti, è vino che non solo non contiene altri elementi ma che ha anche l'utile caratteristica aggiuntiva di non diventare facilmente aceto. (Eh, già: l'aceto non è vino, pertanto non è idoneo alla liturgia).

      In questi casi in gergo teologico si dice che la materia (materia prima: pane, vino) non è idonea, per cui la consacrazione non avviene, cioè il pane resta pane (o focaccia), e il vino resta vino (o spumante, o che altro era). In tali casi i kikos son convinti di fare la Comunione ma assumono solo pane e vino, e quando si puliscono le dita su gonne e pantaloni o lasciano disperdere gocce e frammenti, non stanno compiendo (grazie a Dio) sacrilegi eucaristici, né comunioni sacrileghe (cioè fatte con la coscienza sporca di peccati mortali, altra pessima abitudine diffusissima nelle comunità del Cammino).

      "Presbìteri": sono quelli che dovremmo correttamente chiamare sacerdoti, ma -specialmente in epoca postconciliare- si usa pomposamente il termine greco "presbìteri" (da non confondere con "presbitèri", che indica le aree davanti agli altari, nelle quali dovrebbe accedere solo il ministro ordinato). Notare che il termine "prete" talvolta suona come dispregiativo, e i termini "parroco", "monsignore", ecc., indicano incarichi (una nomina a parroco può essere data teoricamente anche a uno che non è prete) oppure titoli onorifici (un sacerdote può beccarsi il titolo di monsignore per particolari meriti o incarichi).

      Il motivo principale per non usare oggi il termine "presbìteri" per qualificare i sacerdoti, è che l'etimologia di "presbìtero" è "uomo anziano". Infatti nei primi tempi venivano consacrati sacerdoti solo uomini anziani di provata fede e dirittura morale. Ma nel neocatecumenalismo c'è un furente disprezzo del sacerdozio (perché l'etimologia di "sacerdote" è la stessa di "sacro" e di "sacrificio"), e sotto sotto c'è anche il desiderio dei due autonominati "iniziatori" di far guidare le liturgie ai cosiddetti "catechisti" (che generalmente sono laici sposati... e pure abbastanza "anziani").

      Ricordate il cardinale portoghese Policarpo? (1936-2014). Si dichiarò pubblicamente - pare dopo aver incontrato Kiko e Carmen - favorevole al cosiddetto "sacerdozio femminile", ribadendo tale idiozia in più occasioni, e provocando Giovanni Paolo II non solo a fargli una solenne rampogna ma anche a scrivere la lettera apostolica Ordinatio Sacerdotalis nella quale il Papa chiarisce subito (come se ce ne fosse ancora bisogno) che l'ordinazione sacerdotale «è stata nella Chiesa cattolica sin dall'inizio sempre esclusivamente riservata agli uomini».

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    3. A chi obietta che il "maschilismo neocatecumenale" non ammetterebbe mai un ruolo "importante" per le donne (men che meno quello di presiedere la liturkikia del sabato sera), dobbiamo ricordare che sono tante e variopinte le eresie e gli svarioni dei due spagnoli, che non ci sarebbe da meravigliarsi che intendessero portare la liturgia del sabato sera a vera e propria cena protestante "officiata" anche dalla moglie del "catechista" qualora quest'ultimo sia per qualche motivo assente. Ricordatevi che quando Kiko dice stratosferiche idiozie come «il Signore ci parla attraverso i testimoni di geova», nessuno dei kikolatri osa non dico spernacchiare, ma almeno farsi una risatina. Nemmeno quella. Se Kiko stabilisse improvvisamente una sorta di "sacerdozio femminile", tutti i kikolatri ci crederebbero ciecamente e subito e lo difenderebbero a spada tratta dicendo che il Papa non li capisce, la Chiesa non li apprezza, noialtri cattolici li si deride.

      Ricordatevi che perfino Pezzi tremava come una foglia al vento quando Kiko "scherzosamente" lo minacciava di spedirlo in missione in qualche posto a casaccio lontanissimo. Letteralmente l'idolatria in atto: perfino quelli del "cerchio magico" kikiano-carmeniano temevano che qualche improvvisata di Kiko cancellasse per sempre la loro vita, il che ci ricorda Enver Hoxha, dittatore albanese che giustiziava a pistolettate i ministri del suo stesso governo che non erano d'accordo con lui.

      E ricordatevi che nelle liturgie neocatecumenali il "presbìtero" è pressappoco una decorazione, utile solo a far sembrar vagamente "cattolica" la celebrazione. Che è una celebrazione parolaia dove le parole umane (ambientali, risonanze, monizioni, testimonianze...) affossano e offuscano la Parola di Dio. Per Kiko e Carmen l'importante era il girotondino imbecille, la "comunione seduti", la disposizione delle seggiole pieghevoli, la sagra ortofrutticola sul tavolinetto smontabile, ecc.

      Ricordiamo inoltre che per la validità dell'ordinazione sacerdotale è sufficiente che il soggetto non la rifiuti in cuor suo, e che il vescovo che ordina abbia intenzione di trasmettere il sacerdozio. Ma possiamo davvero avere certezze sui cosiddetti "presbìteri" del Cammino? Pensate ad esempio al vescovo pedofilo neocatecumenale Apuron, al quale sta a cuore il fingersi innocente e magari l'avere a disposizione altre vittime che però sappiano tacere...

      E quindi, anche nella migliore delle ipotesi - della validità del sacerdozio dei cosiddetti "presbiteri" -, resta da capire se costoro, nel partecipare come elementi decorativi della liturkikia, abbiano almeno intenzione di compiere il sacrificio "così come lo compie la Chiesa". A giudicare dalla cialtroneria (e siamo stati gentili) di tanti, troppi presbikikos, qualche dubbio è legittimo. E noi cattolici non possiamo che rallegrarcene, perché significa che una montagna di sacrilegi non avvengono, cioè che in tante liturkikie avviene solo una pagliacciata, una robetta teatrale.

      Resta purtroppo vero anche che a suon di sacrilegi eucaristici, certi soggetti del Cammino sono infestatissimi dal demonio, giungendo a livelli assurdi di perfidia, cinismo, arroganza, sadismo, e tutte quelle altre invincibili "virtù" che normalmente vedete nei pezzettoni grossi del Cammino.

      Diciamolo, ai neocatekiki: coi sacramenti non si scherza, la Comunione non è uno snack e nemmeno il gettone di presenza alle liturgie, e se anche avete chiesto mille volte perdono per essere arrivati con 2 minuti di ritardo alla Convivenza, vi portate ancora in cuore innumerevoli peccati a cominciare da quello di idolatria per il tripode Kiko-Carmen-Cammino. E che tutto il blaterare di versetti biblici, di "preparazioni", di giri di "esperienze", di "venti figli di cui dodici in cielo", non cambia il fatto che siete un branco di sepolcri imbiancati.

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  5. Eros scrive:
    "Quello che scarseggia dalle vostre parti invece, è la FEDE”.
    ---
    È proprio in base alla nostra Fede, che si
    esprime ai più alti livelli nel Mistero della
    Transustansazione, che riteniamo riprovevoli i vostri sacrileghi comportamenti.
    Ruben.
    ---

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  6. Questo e' un altro motivo per cui non partecipero mai piu ad una del cammino. Se un giorno, per motivi fuori dal mio controllo mi trovero in una eucarestia non consumero la pagnotta sacrilegia, ma andro' ad un'altra messa a consumare l'ostia, quella vera.

    Ieri, mia suocera che partecipa alle 5 domeniche di evangelizzazione, prima confermo' che nelle piazze sono praticamente solo loro quelli che partecipano, e si danno praticamente catechesi fra loro... dei passanti non se ne ferma uno nemmeno per sbaglio.

    Poi confermo' che una coppia che 4-5 anni fa ando' in missione in vietnam sono ritornati dalla missione a mani vuote...
    non e' che kiko doveva conquistare l'asia con le sue famiglie allo sbaraglio???

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    1. Ho osservato per vari anni le cento
      piazze qui a Roma; di fatto con
      un noioso spettacolino e ridicoli
      balletti, riescono solo a celebrare
      loro stessi; non sono affatto empatici verso gli altri, che soltanto
      si soffermano dando di sfuggita
      una vaga occhiata.
      Qualche adepto, tenta svogliatamente di consegnare stampati.
      Il tutto per compiacere un "Papa",
      che paradossalmente odia il proselitismo.
      Ruben.
      ---

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  7. Promemoria per i non addetti ai lavori:

    - Gv 6,12: «E quando furono saziati, disse ai discepoli: "Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto"».

    Nostro Signore è realmente presente nel Santissimo Sacramento, anche nella più piccola briciola del Pane di Vita Eterna, poiché la sua presenza non è qualcosa di "quantitativo" misurabile, e la sua presenza non dipende da quanto e come viene riconosciuta dagli uomini.

    Per questo la Chiesa, dopo i primissimi tempi, ha saggiamente utilizzato "ostie piccole": la Comunione non dipende dalla quantità di Pane di Vita Eterna. In termini a noi più familiari, diremmo: la Comunione non è un qualcosa di "quantitativo", ma di "qualitativo". Quello che ai nostri sensi appare come pane - anche solo come un frammento di pane - è o non è il Corpo di Cristo?

    Nella mentalità neocatecumenale - che nella sua superbia intende sempre esagerare in modo da sembrare "più cristiani dei cristiani" - si devono usare per forza i massicci pezzi delle "focacce" fatte secondo la ricetta del masterchef Kiko (a cui alcuni aggiungono anche sale, o olio, rendendo invalida la consacrazione), "ricetta" che prevede anche di usare simboli sbagliati (sulle ostie in uso nella Chiesa cattolica c'è il trigramma IHS, che è sia la trascrizione in greco dell'inizio del nome del Signore - ΙΗΣΟΥΣ, dove "H" è il maiuscolo di "η", che corrisponde alla nostra "e" aperta -, sia l'interpretazione latina Iesus Hominum Salvator, "Gesù salvatore degli uomini", mentre nel neocatecumenalismo non c'è Gesù ma ci sono le Dodici Tribù... a quanto pare i kikolatri detestano la Nuova Alleanza e preferiscono l'Antica Alleanza, quella che è stata abolita e soppiantata dalla Nuova).

    Ricordiamoci che i neocatecumenali si comportano proprio come se non credessero affatto alla Presenza Reale.

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    1. E ricordiamo pure che "Σ" è la "s" e "Υ" la trascriveremmo come "u". E che in greco "ou" è un dittongo, per cui "ΙΗΣΟΥΣ" è correttamente latinizzato in "IESUS".

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  8. Basta ammirare l'immagine scelta a corredo dell'articolo odierno per avere la percezione esatta di cosa sia avvicinarsi con la FEDE al Mistero.
    All'inizio di questo Mese di Maggio dedicato alla Madonna in modo tutto speciale.
    Maria , la Umile di Nazareth, la Madre scelta per mettere al mondo e donare al mondo il Figlio Unigenito del Padre, per opera dello Spirito Santo. La Prescelta - Lei sì! - fin dalla fondazione del mondo, preservata Immacolata. Solo specchiandoci in Lei comprenderemo cosa significa avvicinarsi a Nostro Signore Gesù Cristo con FEDE. Potremo misurare la nostra fede. Solo imparando da Lei, mettendoci alla sua scuola - come i Veri Santi hanno fatto prima per se stessi e poi hanno insegnato ai veri cattolici lungo tutti i secoli - potremo apprendere come ci si accosta al Sacrificio Eucaristico, come si adora Dio presente nelle Sacre Specie, che il Signore ha voluto persistessero nelle nostre chiese per sempre... fino alla fine dei tempi..., nel Santo Tabernacolo "Sarò sempre con voi...".

    Questo per rimarcare le differenze profonde da una realtà, quella del c.n., che queste cose come minimo le tralascia se non le tiene in totale dispregio, espressioni - secondo loro - di un devozionismo sciocco e inutile, religiosità naturale per vecchiette o religiosi naturali di ogni età.
    Nessun Santo ha tralasciato la preghiera e l'adorazione. Senza non facevano nulla nella loro vita pur intensa. Basta leggere Santa Teresa di Calcutta. San Giovanni Bosco. Per citarne solo due dei più attivi e impegnati sul terreno concreto. Potremmo dire.

    Il cammino prega a modo suo, adora ancor più a modo suo (ne abbiamo dato conto in vari post e non ho voglia di ripetere qui nel dettaglio). Perchè qualcuno potrebbe contestare dicendo banalmente "Ma nel cammino si prega (iniziazione alla Preghiera, lodi quotidiane e - fuori tempo massimo - corona del rosario), si adora proprio in questo tempo il SS. Sacramento e lo si fa per una notte intera!". Tutti riti tributati al dio Kiko onnipresente e kikocarmeniani. Rispondiamo noi con convinzione e con cognizione di causa. E andiamo oltre.

    Pax

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  10. Ma vi pare mai che potrebbe essere anche lontanamente concepibile per la Vergine Maria la vostra maniera di fare la comunione al Corpo e Sangue di Cristo?
    E' raccapricciante!
    La superficialità, come minimo, del vostro modo di pensare e la sciatteria del vostro modus operandi, nel quale vi siete intestarditi, nonostante i richiami della Chiesa sempre più flebili (purtroppo per lei che ne porta tutta la responsabilità). Avete irretita la Chiesa che neanche viene più a sindacarvi, a stringervi come dovrebbe, e lei sola potrebbe fare, perchè finalmente obbediate o vi manifestiate almeno del tutto e una volta per tutte. Tanto per non lasciare più spazio ad un'ambiguità divenuta, dopo tutti questi anni, insopportabile.

    Pax

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  11. Voi pensate che, come sempre, vi sia andata di lusso anche questa volta, illusi!
    Mentre moltiplicate le vostre colpe col pessimo perseverare che aggiunge al già gravissimo errore iniziale e originario la diabolicità dell'incrudimento dell'anima e dell'indurimento progressivo del cuore.

    Mi indigna sentirvi parlare della dispersione dei frammenti come di una cosa occasionale, quasi inevitabile incidente di percorso.
    Della serie "ci sta, ci può stare".
    E così vi mettete la coscienza apposto.
    Se per voi di coscienza si può parlare: una coscienza deformata in generale da pessime catechesi, sempre più devastanti col passare del tempo. Assopita, anestetizzata, ridotta a brandelli da una deresponsabilizzazione inesorabile che si aggrava ad ogni :
    "Tu obbedisci a me, senza pensare".

    Che teatrino squallido avete messo su, che indegno spettacolo per gli uomini e per gli angeli!

    Pax

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  12. Cmq tra una frittata ed una sciorinata in cucina tante piedonne producono un pane azzimo assai gustoso con il retrogusto di detersivo pure !

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  13. @blog,
    Nelle celebrazioni Eucaristiche viene sempre fatto il possibile per evitare la dispersione di frammenti di Eucaristia, ed infatti gli occhi di tutti sono attenti affinché non accada, ma se dopo tutte le accortezze messe in campo una briciola dovesse sfuggire e non essere vista da nessuno, questo rientra nell'imponderabile. Lo stesso accade per le ostie piccole (che vi ricordo la Chiesa tollera solo per le celebrazioni molto numerose). Non credo che voi facciate la comunione portandovi una lente di ingrandimento e verificando a 10x che non ci siano frammenti caduti. Anche gli abusi dovuti a sette occultiste o sataniche non sono più così infrequenti. Ricordo che in una celebrazione della cresima, un ragazzo si mise in tasca la sua particola consacrata e uscì immediatamente. Qualcuno se ne accorse, gli corremmo dietro e gliela facemmo mangiare, (non oso pensare ai frammenti rimasti in tasca) poi disse innocentemente che voleva fare una messa nera con gli amici. Quella volta ce ne accorgemmo, ma pensate quante volte succede e nessuno vede, anche nelle vostre parrocchie, nell'indifferenza vostra che spaccate il capello in quattro al Cammino dove celebrando in piccole comunità abusi del genere sono impossibili.
    Fallacio Asino Vinicio

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    1. Il regno dei cieli è simile a un mercante che, trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi beni, la compra; poi la frantuma, la mette in un sacchetto bucato e ne perde la metà per strada...
      Ah, non era questa la parabola?

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    2. Ottimo l'intervento di FAV, che condividiamo al 100 %. Ciò non toglie che è sempre valido l'invito a non scrivere più sul blog.................................................................................................................................

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    3. Ricordo che San Paolo fù martirizzato dai cristiani di Roma e perseguitato dai cristiani di origine ebrea che volevano imporre i precetti della tradizione ebraica a tutti i nuovi convertiti al cristianesimo. Ucciso dai cristiani che non accettavano il fatto che Gesù si fosse sacrificato per tutti, gratuitamente e per grazia, non certo per le opere. Ci sono voluti 2000 anni per firmare con gli ortodossi la dichiarazione congiunta sulla giustificazione, ma ancora il clima non è cambiato. E voi qui fate lo stesso. Vi preoccupate della profanazione accidentale, e quindi la pagliuzza dei catecumeni e non vedete la trave del vostro devozionismo naturale riguardo il sacramento de corpo di Cristo. Secondo voi, meglio che Cristo rimanga chiuso in un tabernacolo idolatrico, piuttosto che offrirsi alle povertà dell'umanità, ai peccatori. Siete impressionanti.
      Eros

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    4. @valentina, se nostro Signore fosse stato ossessionato come voi, non si sarebbe incarnato nel pane e nel vino, ma avrebbe pensato ad un tampone da fare in farmacia con personale qualificato (con camice e guanti tipo ris).
      Fallacio Asino Vinicio

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    5. Il confronto non regge, fallacio. Il pane neocatecumenale come lo si spezza crea briciole, cioè è pianificato per creare briciole. L'ostia no, è sottilissima, è stata pensata proprio per consumarsi / sciogliersi in pochi minuti con la sola saliva, senza alcun bisogno di essere masticata. Così in bocca è certo che non ne resta nulla. Il pane neocatecumenale è l'esatto opposto: è spesso, richiede di essere masticato a lungo e sicuramente ne restano delle piccole parti fra i denti, come avviene con il cibo. Questo voi lo sapete, ma fate finta di ignorarlo, come al solito.... Infine, io noto che i preti che distribuiscono l'ostia durante la messa stanno bene attenti a che i fedeli la consumino subito, soprattutto adesso che a causa del covid viene distribuita sulle mani dei fedeli.
      Poi certamente degli abusi possono purtroppo capitare, ma sono eccezioni piuttosto rare, non la norma.
      Porto

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    6. Eros, non ti confondere, la dichiarazione congiunta sulla giustificazione l'hanno firmata cattolici e luterani, non gli ortodossi. Anche tutto il resto del commento risente dello stesso grado di confusione di idee. Quella di san Paolo ucciso dai cristiani che non accettavano la salvezza per grazia poi le supera tutte...

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    7. @Anonimo 2 maggio 2023 alle ore 11:35
      "Ottimo l'intervento di FAV, che condividiamo al 100 %. Ciò non toglie che è sempre valido l'invito a non scrivere più sul
      blog................................................................................................................................."
      ---
      Traduzione: Anche se condividiamo, è meglio che non scrivi perché danneggi il Cammino.
      Ruben.
      ---

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    8. Fav, il paragone è assurdo, perché anzi, si è dimostrato che i cattolici più amanti dell'Eucaristia sono quelli che maggiormente hanno sofferto delle restrizioni sanitarie; sono quelli che si inginocchiano a raccogliere la Particola con la lingua, senza preoccuparsi di quanto il pavimento sia pulito. Esattamente con lo stesso spirito di Gesù. Purtoppo, vi hanno vaccinato contro il sacro: per fortuna, è una vaccinazione reversibile.

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    9. Sai qual'è la differenza tra me e te? La seguente: io posso scegliere di prendere il Corpo di Cristo direttamente in bocca, tu no. La mia scelta, compiuta nella più piena e splendida libertà, può far sì che si annulli il rischio di dispersione del Corpo di Cristo, circostanza che tu non puoi permetterti perchè devi rigorosamente attenerti alla pericolosissima prassi nc, la quale prevede che tu debba trattenere la particola tra le mani per un tempo indefinito per poi manducarla con nonchalance.
      Sei consapevole che quel Frammento disperso, di cui tu discuti con tanta leggerezza, è pienamente il Corpo di Cristo quanto l'intera Ostia (nel vostro caso pezzo di pagnotta)?

      Comunque si, conosciamo il vostro zelo nel raccogliere le inevitabili molliche disperse, come dimenticare la vostra dedizione nel riprendere i frammenti dai vestiti, per poi leccarvi dita e palmi per poter eliminare anche le rimanenze di farina? Disdicevole sotto tutti i punti di vista.

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    10. Fallacio:
      Se la Chiesa dice che la Comunione va fatta con delle ostie, perché voi, nelle vostre celebrazioni, non la fate MAI così? Perché vi ostinate a fare in modo diverso da come fa la Chiesa?
      Mi puoi spiegare il vero motivo, visto che sembra che il Cammino non piuò essere se stesso se si adegua a quello che dice la Chiesa?
      E' evidente che ti attacchi sugli specchi. Forse perché non lo sai nemmeno tu quale è il VERO motivo. Forse non te l'hanno detto ma te lo vogliono inculcare con la pratica.

      Il motivo per voi è così importtante da non farvi conformare alla disciplina della Chiesa.
      Un motivo che, però, per la Chiesa Cattolica non è affatto importante, altrimenti tutti nella Chiedsa farebbero la Comunione come voi.
      E' chiaro che per voi è importante qualcosa che non lo è per la Chiesa e non è importante quello che lo è per la Chiesa.

      Ino0ltre: che c'entriamo noi con chi ruba le Ostie?
      E' come mettere in relazione dei poliziotti della strada, che operano perché non accadono incidenti, con dei terroristi che a bordo di auto cercano di uccidere la gente.
      E' ovvio che i terroristi, che hanno il vantaggio della sorpresa, se possibile vanno fermati, ma va dissuaso anche chi guida in modo imprudente, a sprezzo della vita delle persone.
      Come fate voi che, spezzando le Pagnotte consacrate e producendo molti frammenti, sprezzate il Corpo del Signore.
      E' come

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    11. Ma ti rendi conto delle sciocchezze che dici?
      E' ovvio che tu sei nato nel Cammino e non hai mai sentito una vera catechesi, di quelle cattoliche.
      Parli di "tabernacolo idolatrico"? Ti consiglio di leggere qualcosa sulla Beata Alexandrina Da Costa.
      Anzi, di leggere cosa dice il Magistero sull'adorazione al Tabernacolo.
      C'è qualcosa di blasfemo nelle tue parole, che manifestano del disprezzo. Voglio pensare che la tua sia solo ignoranza della fede cattolica.
      Quanto poi ai giudeo cristiani... Ma non siete voi quelli che vi rifate al giudaismo?

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    12. @pietro non del cammino, la Chiesa non prescrive le ostie, ma il pane azzimo. Le ostie piccole sono tollerate solo per le celebrazioni molto numerose dove è difficile l'attenzione, cosa che non succede nelle celebrazioni del cammino Neocatecumenale. Al numero 320 dell'ogmr dice: ". Il pane per la celebrazione dell’Eucaristia DEVE essere ESCLUSIVAMENTE di frumento, confezionato di recente e AZZIMO, secondo l’antica tradizione della Chiesa latina." e al numero 321 dice: "LA NATURA DI SEGNO ESIGE CHE LA MATERIA DELLA CELEBRAZIONE EUCARISTICA SI PRESENTI VERAMENTE COME CIBO. Conviene quindi che il pane eucaristico, sebbene azzimo e confezionato nella FORMA TRADIZIONALE, sia fatto in modo che il sacerdote nella Messa celebrata con il popolo possa spezzare davvero l’ostia in più parti e distribuirle almeno ad alcuni dei fedeli. Le ostie piccole non sono comunque affatto escluse, QUANDO IL NUMERO DEI COMUNICANDI, O ALTRE RAGIONI PASTORALI LO ESIGANO. Il gesto della FRAZIONE DEL PANE, con cui l’Eucaristia veniva semplicemente designata nel tempo apostolico, manifesterà sempre più la forza e L'IMPORTANZA DEL SEGNO DELL'UNITÀ DI TUTTI IN UN UNICO PANE e del segno della carità, per il fatto che un unico pane è distribuito tra i fratelli."
      Fallacio Asino Vinicio

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    13. Credo tu non abbia del tutto compreso ciò che hai citato, Fav. Il pane eucaristico, azzimo, è confezionato "nella forma tradizionale" (321) cioè esattamente in ostia, tant è che si specifica che deve essere fatto "in modo che il sacerdote nella Messa celebrata con il popolo possa spezzare davvero l’ostia in più parti": L'ostia infatti è la forma tradizionale di confezionamento del pane eucaristico, non la pagnotta, la biga o lo sfilatino.
      Il tuo problema è che Kiko ti ha detto che l'ostia è carta, come se la Chiesa desse da mangiare carta, come se la Transustanziazione avvenisse con la carta; invece l'ostia è pane. Ci siamo?
      Fattene una ragione per favore! Non vorrei che ti lamentassi poi che non ti pubblicano i commenti, ma capirai anche tu che sono del tutto irricevibili, soprattutto in un blog cattolico in cui almeno certi concetti di base dovrebbero essere più che assodato.

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    14. Ostia è l'offerta vittimaria indipendentemente dal supporto che la contiene

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    15. No. In questo caso nel Messale si parla di Vittima o di Hostia (con l'acca iniziale e con la maiuscola) e si intende sia il Pane sia il Vino.

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  14. Ma che dici, Vinicio?

    "La Chiesa TOLLERA le ostie piccole solo per le celebrazioni molto numerose"???

    Fino a prova contraria, quello che la Chiesa TOLLERA è la vostra focaccia handmade.

    All'art. 321 dell'OGMR si dice:
    "Conviene quindi che il pane eucaristico, sebbene azzimo e confezionato nella forma tradizionale, sia fatto in modo che il sacerdote nella Messa celebrata con il popolo possa spezzare davvero l’OSTIA in più parti e distribuirle almeno ad alcuni dei fedeli. Le ostie piccole non sono comunque affatto escluse, quando il numero dei comunicandi, o altre ragioni pastorali lo esigano."

    Tu interpreti questa prescrizione a modo tuo, o meglio, a modo neocatecumenale. Ciò ti è facilitato dall'espressione "pane eucaristico", ma che però si riferisce evidentemente all'ostia. Ostia grande, ostia piccola.
    Quando siete tanti, nemmeno voi avete un unico pane, ma tante pagnotte da frazionare.

    Inoltre, pensa te, nella "Lettera circolare ai Vescovi sul pane e il vino per l’Eucaristia" della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti (2017), si suggerisce addirittura che la materia eucaristica debba essere garantita da appositi certificati di validità.

    Le vostre ostiarie, o tutti quelli che in loro vece fanno a casa propria il pane azzimo neocatecumenale, possono esibire qualche certificato di validità?

    Poi, sempre la stessa lettera, allerta sui rischi di decomposizione.
    "Ma se Cristo voleva un pane che non perisce prendeva una pietra!" disse una volta la vostra stolta Carmen.
    Per lei il pane azzimo si può tranquillamente decomporre.

    Se la Chiesa fosse tutta di neocatecumenali (e grazie a Dio non lo è), non si potrebbe nemmeno fare l'adorazione, perché il vostro pane si decompone. Neppure si potrebbe fare un pane piccolo piccolo, misura ostensorio, consacrandolo ogni volta, perché la vostra focaccia è spessa.

    Infine, si danno indicazioni sul pane confezionato non in ambito sacro, cioè anche nella propria cucina:

    "Per incarico dell’Autorità competente, vi sia chi effettivamente garantisca la genuinità della materia eucaristica da parte dei produttori...
    Si suggerisce, ad esempio, che una Conferenza Episcopale possa incaricare una o più Congregazioni religiose oppure altro Ente in grado, di compiere le necessarie verifiche sulla produzione..."

    Un produttore non agisce in ambito sacro, un ostiario non agisce in ambito sacro.
    Chi garantisce la genuinità della materia eucaristica?
    Chi fa le verifiche?

    Per i produttori, basta accertarsi della filiera e poi vale una volta per tutte.
    Ma nelle singole case delle migliaia di ostiarie chi ci va? Una volta per tutte non esiste.
    E quando fanno in pane nelle cucine degli alberghi?
    Chi verifica?

    Ha ragione chi ipotizza che ci siano molte eucarestie neocatecumenali invalide.
    Mi ricordo che agli inizi la nostra ostiaria si consultava con altre di diverse parrocchie e comunità, finché io stesso la sentii dire che certuni aggiungevano sale. Poco poco, ma il pane veniva meglio.
    Credo che anche lei lo abbia fatto, sicuramente per un tempo.

    Pensaci bene a quello che dici, Vinicio, perché la tolleranza un giorno potrebbe finire.
    Marco

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  15. Fav,
    La soluzione radicale al problema esiste:
    adoperare solo le Ostie e riceverle direttamente in bocca.
    Se si crede realmente nella Transustansazione, non cambia assolutamente nulla
    Ruben.
    ---

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  16. Pagnotte è l'acronimo di :

    Possono Ancora Grandi Neocatecumenali Osservare Troppe Tragiche Eresie

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  17. La risposta è una sola : nell'Ultima Cena Gesù spezzò del pane, non delle ostie, quindi la Chiesa ha sempre sbagliato...
    ...e nell'Ultima Cena gli apostoli facevano le monizioni suonavano chitarre bonghetti charangos e nacchere...

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  18. Per chi segue Jungle Watch, segnalo un articolo di quando ricorda le difficoltà economiche nel tener su una famiglia numerosa (e che continuava a crescere), e il reinventarsi addirittura a vendere libri cattolici dopo la Messa domenicale pur di arrotondare le entrate. (Nelle pagine recenti di Jungle Watch ci sono vari interventi di Tim contro l'aborto, a causa del dibattito che c'è sull'isola)

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  19. A me pare che Eros stavolta abbia troppo esagerato nell'inventarsi dottrine inesistenti.

    San Paolo fu ucciso dai cristianiiii???

    Ma chi gliele insegna queste cose. Fa da solo o sono discorsi che circolano nelle comunità???

    San Paolo morì decapitato per ordine di Nerone intorno al 65 d.C. e Nerone non era cattolico per nulla, anzi, perseguitava i cristiani. Questo lo si trova scritto nei primi documenti cristiani, che evidentemente non conosci o a cui non credi.

    Affermare che San Paolo sia stato ucciso dai cristiani è semplicemente follia, oltre che eresia.

    E poi non fu perseguitato dai giudeo-cristiani, ma dagli ebrei, come ad Antiochia.

    Certo è che se riscrivete la storia come pare a voi, potete dire di tutto inventando...

    Ma capisco dove vorreste andare a parare con le vostre invenzioni eretiche: voi volete trovare un motivo per dichiararvi perseguitati dalla Chiesa alla quale dite di appartenere, come questa storiella su San Paolo.
    I cristiani hanno perseguitato e messo a morte San Paolo (come fanno con noi neocatecumenali)!!!
    Follia.
    Ma rassegnatevi. Non esiste alcun motivo, a meno che appunto non ve lo inventiate.
    Siete pericolosi.

    Poi una precisazione sulla Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione, che è stata sottoscritta da 5 Comunioni cristiane mondiali di estrazione luterana e NON dagli ortodossi.
    Verte sulla giustificazione ad opera della grazia, ma l'affermazione va letta tutta:
    "Insieme confessiamo che non in base ai nostri meriti, ma soltanto per mezzo della grazia, e nella fede nell’opera salvifica di Cristo, noi siamo accettati da Dio e riceviamo lo Spirito Santo, il quale rinnova i nostri cuori, ci abilita e ci chiama a compiere le buone opere"

    Lo Spirito Santo ci abilita e ci chiama a compiere le opere buone.
    È questo il fondamento della grazia. L'abilitazione a compiere opere buone.
    Se uno non compie opere buone, vuol dire che non ha in sé lo Spirito Santo, cioè non ha in sé la grazia abilitante.
    Le opere buone quindi evidenziano chi ha la grazia e chi non ce l'ha, nel cristianesimo.

    In ultimo vorrei dire a Vinicio che ci ha già pensato la sua catechista super santa a fare ipotesi su come avrebbe dovuto agire nostro Signore.
    Lei stimava che Gesù avrebbe potuto utilizzare una pietra, se non voleva un pane che perisce.
    Tu ipotizzi che Gesù avrebbe potuto utilizzare un tampone da fare in farmacia con personale qualificato, se fosse stato ossessionato.

    Il fatto è che Gesù non stava e non sta a guardare le vostre ipotesi. Gesù vivo nel pane eucaristico sotto forma di ostia è una costante della Chiesa, che a voi piaccia o no.
    L'idolatria del tabernacolo sarebbe tale se si adorasse un tabernacolo vuoto, come voi che vi inginocchiate nella camera orrorifica di Kiko adorando non si sa cosa.
    Ma siccome nel tabernacolo c'è Gesù vivo, i veri cristiani sanno di adorare Gesù.
    Voi no?
    Marco

    Oggi avete proprio superato dei limiti che dimostrano qual'è la vostra formazione. Bei frutti!

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    1. Di sicuro quegli asini raglianti metterebbero allegria al più corrucciato professore di psichiatria, ma certamente c'è anzitutto qualche serio problema di ordine spirituale, se hanno così disperatamente bisogno di inventarsi fandonie su fandonie infischiandosene di azzeccare innumerevoli figuracce.

      Ma d'altronde, come meravigliarsene? Chi ha seguito ubbidientemente il Cammino, è stato addestrato ai controsensi: da un lato cercano il pelo nell'uovo facendo i professorini di etimologia e di oscuri versetti biblici, dall'altro inventano fandonie pur di dar contro a chi non loda il loro idolo. Hanno l'ossessione (letteralmente ossessione) di preservare il prestigio e i soldi della setta e dei suoi "VIP". Godono nell'azzeccar figuracce, nel venir rimbrottati, e soprattutto nell'aggredire il prossimo, nel tentativo di estenuare i cristiani che non si sono convertiti al kikismo-carmenismo. Certamente il demonio ne è soddisfatto, molto soddisfatto. I «nuovi falsi profeti» Kiko e Carmen possono andar fieri di aver lavorato per il loro vero padrone, il Padre della Menzogna.

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    2. Nota tecnica per i non addetti ai lavori: "pane àzzimo" è il termine con cui si indica una caratteristica del pane.

      "Àzzimo" deriva dal greco e significa "senza lievito" (e quindi senza fermentazione, senza aggiunte, senza altri ingredienti che farina e acqua). Anche se in alcuni concili (quello di Lione del 1274 e quello di Firenze del 1439) fu chiarito che è valido anche quello lievitato, si confermò l'uso già invalso ab immemorabili (cioè azzimo nelle chiese latine, fermentato in quelle orientali). Inutile precisare che è un terreno oggettivamente rischioso il voler fare diversamente da come fa la Chiesa.

      "Ostie piccole" è il termine con cui si indica una grandezza fisica. Le ostie piccole sono effettivamente pane azzimo. L'unica vera Chiesa non ha mai smesso di usare pane azzimo come materia per il sacramento; ne ha solo ridotto un pochino le dimensioni.

      Pertanto gli asini raglianti neocatecumenali, quando parlano di "pane azzimo" come se loro avessero una qualche esclusiva, o non sanno quel che dicono, oppure stanno cercando di ingannarvi. Le "ostie piccole" sono pane azzimo. La Chiesa usa pane azzimo ma solo in "formato più piccolo" per limitare i rischi.

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  20. In pratica: la Chiesa, nei secoli, seguendo lo sviluppo della pietà e della devozione eucaristica, ha cercato di avere, come materia che si transustanzia nel Corpo e Sangue, anima e divinità di Gesù Cristo, un pane il più possibile adeguato ad assicurare l'unità (l'ostia magna) e nello stesso tempo potesse essere distribuito senza creare frammenti, con le particole, e potesse essere assunto senza che la masticazione creasse residui, proprio perché sempre più consapevole del miracolo della Presenza reale di Gesù nell'intero della Sacra Specie e, in modo pieno, in ogni sua parte o frammento; e nello stesso tempo che si potesse conservare, come la manna del deserto conservata nell'Arca dell'Alleanza, per essere portato ai malati e adorato nel Tabernacolo e nell'Ostensorio.
    Certo modernismo, pienamente rappresentato dai neocatecumenali, ha voluto "rottamare" questa sacralità ispirata dalla certezza nella reale Presenza di Gesù vivo e vero, hanno voluto far diventare tutto simbolo, il pane della schiavitù nel deserto, il calice dell'esultanza, e lo hanno fatto fornendo un pane del tutto inadatto, come una manna che imputridisce e fa i vermi entro il giorno successivo e un vino da sorbire a grandi sorsate come fosse una grolla per bevute conviviali da far girare tra gli amici, finché non finisce. Come dice giustamente Pietro, sembra facciano qualcosa che conduce a "credere di più", ma, esattamente al contrario, finiscono per credere di meno. Lo dico senza alcun giudizio nei confronti dei neocatecumenali, ma come semplice dato di fatto confortato dall'esperienza personale.

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    1. He visto muchas veces salir a esa gente embriagados de la Eucaristía

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    2. Che poi gli asini raglianti che vanno pomposamente sproloquiando di sottili differenze fra "tradizione" e "antiche tradizioni latine", sono proprio quelli che odiano a morte qualsiasi tipo di "tradizione", cioè qualsiasi cosa sia avvenuta prima dell'Avvento del Redentor Kiko e della Redentrice Carmen che gli ha Servito il Concilio su un Piatto d'Argento e che Promise al Pontificio Consiglio un Futuro Immenso (se il PCL avesse appoggiato il Cammino).

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    3. Ricordiamo ai gentili lettori alcuni punti storici molto importanti per capire certe discussioni sul blog.

      Il primo è che papa Pio V e il Concilio di Trento non stabilirono alcuna novità teologica, ma semplicemente riconfermarono ciò che già c'era, esprimendolo in modo più chiaro. I concili della Chiesa non possono inventare niente perché la Rivelazione si è tecnicamente conclusa con la morte dell'ultimo degli Apostoli (poiché è agli Apostoli che Nostro Signore volle rivelarsi, scegliendoseli e spiegando loro tutto e promettendo loro l'assistenza del Paràclito). Dunque i concili possono solo chiarire meglio le cose della fede, ed eventualmente introdurre novità "disciplinari" (Diritto Canonico, ecc.); da questo punto di vista il Vaticano II fa bene a chiamarsi "concilio pastorale" perché le cose che ha detto sono di ordine pastorale, cioè contingente, legate al momento storico, criticabili (ed infatti abbiamo il caso di istituti religiosi, come la FSSP, che nel loro Statuto approvato dal Papa conservano il diritto di criticare il Vaticano II, sia pure con critica «costruttiva»).

      Quanto alla liturgia, san Pio V e il Concilio di Trento spazzarono via le "novità", approvando solo le forme liturgiche che avevano almeno due secoli di vita. Per esempio, un Pio V oggi spazzerebbe via la liturkikia anche solo per il fatto che essa esiste da una cinquantina d'anni (cioè non è classificabile come antica).

      In particolare, san Pio V confermò la liturgia "romana" in uso da più di un millennio; anche se oggi la chiamiamo "Messa tridentina", di "tridentino" (cioè di "relativo al Concilio di Trento") ha solo la conferma di essere già valida da tantissimi secoli prima del Concilio di Trento. Si hanno notizie di tale liturgia almeno fin dal VI secolo (cioè da un millennio prima che san Pio V la confermasse), e non sappiamo andar oltre solo perché non si sono conservati documenti o altre testimonianze archeologiche (anche perché ai cristiani dei primi secoli interessava più onorare il Signore che costituire archivi da lasciare in pasto agli archeologi e filologi di diciassette-diciotto secoli dopo; e comunque i nemici della fede hanno solitamente raso al suolo le chiese e bruciato le testimonianze cristiane...).

      Quando gli storici definiscono epoca moderna lo spartiacque della scoperta dell'America nel 1492, non significa che fino all'estate 1492 erano tutti "antichi" e da fine 1492 erano tutti "moderni". È solo una convenzione storica, utile per spiegare meglio gli eventi storici. Sono libri di storia scritti da laici, storia mondana che si intreccerà pure con la storia della Chiesa ma che non cambia il valore degli eventi ecclesiali (come il Concilio di Trento, che non può essere certo circoscritto in una categoria di "moderno" o "antico"), né di quella che chiamiamo "tradizione" (che pure non è uniformemente distribuita in tutto l'orbe cattolico; per esempio la riforma protestante attecchì velocemente in Germania ma poco o nulla in Italia, perché i preti italiani non erano stati sufficientemente stupidi da delegare la raccolta delle offerte per le indulgenze a banchieri e laici).

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    4. Ricordiamo anche che sebbene i modernisti vadano dicendo che il tabernacolo sarebbe stato inventato in epoca molto tarda, è documentato che già dai primi cristiani, in segno di massima comunione, una frazione del Pane consacrato veniva portata alle comunità vicine, a costo di rimetterci la pelle, come il giovanissimo san Tarcisio. Cioè i modernisti - inclusi i neocatecumenali - proiettano sugli altri la propria mancanza di fede nel Santissimo Sacramento, fingendo di credere che per i primi cristiani sarebbe stato una sorta di "snack", e che l'adorazione eucaristica fosse una robetta inventata di recente e tranquillamente sopprimibile. (E nel frattempo introducono le proprie novità come chitarrelle bonghetti nacchere charangos e tamburelli).

      Invece, già in tempi antichissimi, quando anziché nel Tabernacolo il Santissimo veniva riposto in sagrestia ma in luogo protetto e onorevole, era chiaro che Nostro Signore vi era realmente presente. La cosiddetta "invenzione del Tabernacolo" è in realtà un riscoprire quella fede nel Signore realmente presente nel Santissimo Sacramento. E, come le vere riscoperte, apparentemente sembra avvenire per caso, senza che qualche autonominato Riscopritore comandi di farlo. (Dopotutto anche l'Angelus, le preghiere ai piedi dell'altare, ecc., sono state non inventate, ma confermate dall'autorità ecclesiastica, che hanno giudicato positivamente una diffusa pietà popolare, al punto da proporla al resto della Chiesa).

      E invece, i sedicenti "riscopritori" di oggi, disprezzano il Santissimo e disprezzano chi vi si inginocchia in adorazione. Ipocriti! Vogliono far credere di avere una Fede Più Adulta, e invece non fanno altro che proiettare la propria mancanza di fede sugli "antichi cristiani" e sulla Tradizione. Come dice quel famoso proverbio napoletano: Pascà, è inutile che aggiungi rum, nù strunz nun po' addiventà nù babà. È inutile che i kikolatri aggiungano discorsoni e paroloni altisonanti: la loro eresia resta eresia, non può diventare "fede", tanto meno fede adulta.

      p.s.: quanto alla gente che si "ubriaca di Eucarestia", ricordiamo che anche se Nostro Signore è realmente presente nell'Eucarestia, le specie - ciò che i nostri sensi percepiscono - restano quelle del pane e del vino. Pertanto le specie del pane sono effettivamente nutrienti come il pane, e quelle del vino possono effettivamente ubriacare come il vino. E se non ricordo male, sotto sotto san Paolo già rimproverava i Corinti per questo...

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    5. Anonimo 3 maggio 2023 alle ore 13:11 scrive:
      "He visto muchas veces salir a esa gente embriagados de la Eucaristía
      ---
      A corollario di quanto sopra detto
      dal blogger ispanico, bisogna considerare che la specie del vino, pur essendo Vero Sangue di Cristo,
      ne conserva tutte le qualità organolettiche, alcol compreso.
      Consideriamo anche, che alle eucarestie NC, sono presenti anche
      minori di anni 18 che si comunicano.
      Non certo un bell'esempio, visto che pressoché in tutto il mondo,
      non è consentito assumere alcol,
      prima della maggiore età.
      n Italia, ahimè, abbiamo una
      legge 'borderline", che punisce solo
      l'esercente che somministra bevande alcoliche ai minori.
      Ruben.
      ---

      Elimina
    6. Sono sicuro che i soliti asini raglianti fingeranno di non capire. Nelle celebrazioni neocatecumenalizie ci si abbevera tutti con abbondanza dal "coppone"-insalatiera designed by Kiko, mentre nella Chiesa cattolica c'è al massimo la comunione "per intizione" (più qualche raro caso eccezionale - come quella ragazza cui veniva consentita la Comunione sotto le sole specie del vino, perché era celiaca - in cui però le specie del vino erano comunque di piccola quantità; sono i neocatekikos a confondere quantità e qualità).

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  21. Vorrei riportare l'attenzione su un aspetto risolutivo. E Ricopio due commenti di cui sopra che aiutano.

    Questi:
    --------
    Ruben 1 maggio 2023 alle ore 15:08

    Eros scrive:
    "Quello che scarseggia dalle vostre parti invece, è la FEDE”.
    ---
    È proprio in base alla nostra Fede, che si
    esprime ai più alti livelli nel Mistero della
    Transustansazione, che riteniamo riprovevoli i vostri sacrileghi comportamenti.
    Ruben.

    --------

    Anonimo Texas 1 maggio 2023 alle ore 15:57

    Questo e' un altro motivo per cui non partecipero mai piu ad una del cammino. Se un giorno, per motivi fuori dal mio controllo mi trovero in una eucarestia non consumero la pagnotta sacrilegia, ma andro' ad un'altra messa a consumare l'ostia, quella vera.

    Ieri, mia suocera che partecipa alle 5 domeniche di evangelizzazione, prima confermo' che nelle piazze sono praticamente solo loro quelli che partecipano, e si danno praticamente catechesi fra loro... dei passanti non se ne ferma uno nemmeno per sbaglio.

    Poi confermo' che una coppia che 4-5 anni fa ando' in missione in vietnam sono ritornati dalla missione a mani vuote...
    non e' che kiko doveva conquistare l'asia con le sue famiglie allo sbaraglio???

    Traiamo le conclusioni.

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  22. MA IL CAMMINO NEOCATECUMENALE
    - È LA PORTA DELLE PECORE?-

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  23. Premetto che condivido e mi ritrovo in entrambi.
    L'arroganza neocatecumenale arriva al punto di ritenersi loro gli unici detentori della Fede, la qualcosa gli sarebbe garantita dalla formazione e dalle loro pratiche liturgiche e comportamentali. Compresi tutti gli obblighi che adempiono. Solo loro, ovviamente, nella galassia cattolica: dalla puntuale dazione della decima alla preghiera fatta in un certo modo - e che sia solo quello, compreso l'obbligo ulteriore della preghiera silenziosa di un quarto d'ora - e poi tutta l'importanza che danno alla distribuzione della comunione nell'Eucaristia. Ritenuta così vitale per la loro stessa sopravvivenza da far ripetere ossessivamente a Carmen "Se ci toccano l'eucarestia il cammino si distrugge".
    Come se uno, attraverso tutte queste consegne, potesse poi pretendere la Fede.

    Ora, li abbiamo aspettati al varco:
    Se dici che hai Fede, mostrami le tue opere che me la dimostrino!
    E qui Anonimo Texas descrive bene qualcosa che è sotto gli occhi di tutti.
    L'elenco è molto più lungo. Dall'impoverimento generalizzato delle comunità in tutte le Parrocchie che hanno accolto il Cammino, anche le storiche che pilotano tutta la realtà nelle Diocesi, alla affluenza sempre più scarsa alle catechesi e il fallimento coi giovani.
    Dopo anni che vanno avanti così disobbedendo cocciutamente alla Chiesa in nome delle opere che dovevano compiere nell'evangelizzazione... che se no non potevano garantire nulla....
    Vedete come sono ridotti.

    Pax

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    1. Fede è l'acronimo di :

      Francamente Enunciano Demenziali Eresie

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  24. Voglio infine esprimere tutta la mia gratitudine alla suocera ancora assidua camminante (fino a quando non si sa visto il grado di consapevolezza raggiunto del fallimento in atto) di Anonimo Texas che ha saputo esprimere meglio di cento commenti cervellotici la vera sostanza del problema.

    Quale problema?
    Un serio problema.

    Ossia, a questi non se li fila più nessuno. Neanche tra di loro si filano più.

    Aggiungo alle due esperienze esemplificative riportate, l'ulteriore realtà che questi neanche tra di loro, nelle comunità ultratrentennali, si filano più al di là delle apparenze o di piccole combriccole interne che con gli altri fratelli creano ancora più divisioni e malumori che covano repressi a causa del "non giudicare" manco fossero pentole a pressione. Che pesantezza!

    Il fallimento delle piazze, poi, che si ostinano a fare in tempo di Pasqua quando nessuno li ascolta più, se mai qualcuno li ha ascoltati, li rende solo ridicoli, patetici, autoreferenziali e fastidiosi. Nessuno li segue alle catechesi in parrocchia.

    L'Asia dovevano convertire. E la Cina con un esercito di presbiteri neocatecumenali prodotti a batteria per la bisogna. Dove sono? Seminari ad hoc hanno fondato. Mezzi vuoti. O vuoti del tutto quasi.

    Conosco anche io non una ma tre famiglie che in Cina hanno fallito e sono tornate in due, la terza è lì ma perché intanto ha aperto un commercio di non so cosa e un'attività di ristorazione italiana molto redditizia e per questo non torna. Ma di un cinese convertito e neocatecumeno neanche l'ombra.

    Questi sono. Ancora un poco e si estingueranno.

    E i mussulmani che no!
    Quanti ne mancano ai cento dopo i quali cadrà decapitata la testa di Kiko?
    Ma no tranquilli idolatri di tutto il Cammino! Kiko avrà ancora vita lunga e dubito che mai morirà martire, se non di se stesso.

    Pax

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  25. Kilo Argüello dijo que los catecumenales iban a enviar chincuentamile presbitere para la China y veintemile presbitere para la Asia., vaya profeta.

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    1. Anonimo 3 maggio 2023 alle ore 13:03 ha scritto:
      "Kilo Argüello dijo que los catecumenales iban a enviar chincuentamile presbitere para la China y veintemile presbitere para la Asia., vaya profeta"
      ---
      Kiko come al solito farnetica;
      facendo 100 i seminari rm, di cui
      molti esistono solo sulla carta,
      con ordinazioni di poche unità/anno, quando raggiungerà
      i 70.000 presbiteri?
      Ruben.
      ---

      Elimina
    2. Si vede proprio che a scuola la matematica non era la sua materia preferita!

      Elimina
  26. O.T.
    "Sappiamo che una delle caratteristiche principali delle derive settarie nei nuovi movimenti ecclesiali è il culto idolatra del fondatore o della fondatrice."
    (Ferruccio Pinotti-LA SETTA SEGRETA)

    Ruben.
    ---

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hanno tutti delle caratteristiche simili, questi movimenti laicali post conciliari. Ma quello più scompensato e più accentrato dalla figura del leader è il Cammino, senza dubbio; e soprattutto la caratura spirituale e umana dei fondatori è inconfrontabile con quella degli altri fondatori di movimenti (almeno di quelli ancora in piedi e non ancora travolti dallo scandalo).

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  27. il titolo esatto di Pinotti è La setta divina

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  28. Per me la spinta finale per uscire dal CNC fu quando un ragazzo cieco fece cadere il pane consacrato dispersandone i frammenti dappertutto. Senza nessuna reazione da parte del prete. Finita la messa, tutti gli altri corrono a fare il girotondo e cosi calpestare gli frammenti del Corpo di Cristo. Ho chiesto il prete perche non aveva fatto niente e lui mi ha risposto francamente: "Se Gesu ha scelto di venire sotto queste specie di pane e vino, allora sicuramente ha anche permesso che queste cose sarebbero accadute. Non c'e nessun problema qui."

    E poi una cosa interessante e' che qui in Polonia c'e un decreto della conferenza episcopale che richiede che ognuno che prepara la materia eucaristica deve fare un giuramento davanti al suo vescovo e poi rinnovarlo ogni 5 anni. Ovviamente questo e totalmente disubbidito dai neocat.

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