sabato 4 dicembre 2021

Cardinale Robert Sarah: "chi divide la Chiesa pre-conciliare da quella post-conciliare fa il lavoro del diavolo"

Alcuni entusiasti ammiratori del Cammino neocatecumenale hanno interpretato come segno di approvazione incondizionata la benedizione ricevuta dal cardinale Robert Sarah, prefetto emerito della Congregazione per il Culto divino e la Disciplina dei Sacramenti, in occasione della presentazione, a Roma il giorno 29 novembre 2021, della biografia  della coiniziatrice del Cammino  neocatecumenale Carmen Hernàndez.

Nella Basilica di San Paolo i neocatecumenali hanno il coraggio di esporre l'immagine photoshoppata della loro fondatrice con le mani giunte palesemente posticce: da ciò si deduce quanto valore si possa dare alle loro biografie 'storiche'...

Si tratta, come sempre, di forzature e di interpretazioni che nulla hanno a che vedere con la realtà; sappiamo infatti, per averlo più  volte ricordato, che le posizioni e le idee del cardinale guineano differiscono da quelle di Kiko Argüello e dei suoi accoliti quanto il sole dalla luna.

Riportiamo in proposito alcuni passaggi di una intervista del cardinal Sarah rilasciata a "Il Foglio" nel marzo scorso: si rivela lampante la divaricazione drammatica tra la visione della Chiesa, della liturgia, degli sviluppi del Concilio Vaticano II, della necessaria obbedienza al Pontefice del cardinale e dei due laici spagnoli. 

OBBEDIENZA AL PAPA

"Poche settimane fa il Papa mi ha comunicato che ora aveva deciso di accettare la mia rinuncia. Gli ho subito detto che ero felice e grato per la sua decisione. L’ho ripetuto spesso: l’obbedienza al Papa non è solo una necessità umana, è il mezzo per obbedire a Cristo che ha posto l’apostolo Pietro e i suoi successori a capo della Chiesa. Sono felice e orgoglioso di aver servito tre Papi: san Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco, nella curia romana per oltre vent’anni. Ho cercato di essere un servitore leale, obbediente e umilmente sottomesso della verità del Vangelo".

Sconcertante la differenza con ciò che afferma Kiko Argüello proprio nel corso della presentazione del 29 novembre:

"Me dice (il papa) le prime parole che dice a me: Kiko, tutto quello che tu decidi, io te l'approvo"

Secondo la visione di Kiko e Carmen infatti i papi vanno blanditi, convinti ed istruiti, come l'iniziatrice esplicitamente ammette nelle pagine già pubblicate del suo diario e come ci si 'dimentica' di dire durante la presentazione della sua biografia quando si accenna al suo amore per il pontefice. Blanditi e convinti: non certo obbediti! Qui infatti un Kiko ormai senescente e dipendente dai suggerimenti di Ascensiòn, dimostra di credere che sia giusto addirittura che il Pontefice debba obbedire a lui, e non viceversa.


LA CHIESA COME ISTITUZIONE DIVINA, NON MONDANA

Per il cardinale Robert Sarah "nonostante quello che dicono i ‘ciechi nati’ e nonostante i molti peccati dei suoi membri, la Chiesa è bella e santa. E’ l’estensione di Gesù Cristo. La Chiesa non è un’istituzione mondana, la sua salute non si misura dal suo potere e dalla sua influenza.
La Chiesa deve andare alla Croce e al grande silenzio del Sabato santo. Dobbiamo pregare con Maria vicino al corpo di Gesù. Guardare, pregare, fare penitenza e riparare per poter annunciare meglio la Vittoria di Cristo Risorto”.

Grande silenzio, penitenza e riparazione non sono nelle corde della predicazione dei 'ciechi nati' neocatecumenali negli ultimi 50 anni. Nonostante anche nel corso della presentazione della biografia della Hernàndez sia il cardinale Schönborn sia il postulatore Metola si sforzino di mettere l'accento sugli inizi dell'esperienza neocatecumenale nelle baracche e tra i poveri, o sul viaggio dell'ereditiera Carmen 'senza un soldo' in Terra Santa, sappiamo che i due iniziatori hanno lavorato alacremente perché la loro creatura, il loro movimento, avesse un successo mondano e fosse una potenza finanziaria. E dei poveri autentici non hanno mai saputo che farsene!

LA LITURGIA

Ma è sul rispetto della liturgia e sulla sua importanza  che le idee dei due iniziatori  neocatecumenali  e il cardinale ex prefetto della Congregazione  per il Culto divino e la Disciplina dei Sacramenti  si discostano in modo netto ed evidente, fino a divenire antitetiche.

Afferma infatti il cardinale nella sua intervista a 'Il Foglio':

"La Chiesa esiste per dare gli uomini a Dio e per dare Dio agli uomini. Questo è precisamente il ruolo della liturgia: adorare Dio e comunicare la grazia divina alle anime. Quando la liturgia è malata, tutta la Chiesa è in pericolo perché il suo rapporto con Dio non è solo indebolito, ma profondamente danneggiato.

Ma stiamo parlando di Dio? ...Se Dio non è al centro della vita della Chiesa, allora essa è in pericolo di morte. Questo è certamente il motivo per cui Benedetto XVI ha affermato che la crisi della Chiesa è essenzialmente una crisi della liturgia, perché è una crisi del rapporto con Dio. Anche per questo, seguendo Benedetto XVI, ho insistito: lo scopo della liturgia non è celebrare la comunità o l’uomo, ma Dio. Questo è ciò che manifesta molto bene la celebrazione orientata. ‘Dove un orientamento diretto a est non è possibile – dice Benedetto XVI – la croce può quindi servire come orientamento interiore della fede. Deve poi collocarsi al centro dell’altare e focalizzare lo sguardo del sacerdote e della comunità orante.

Quando tutti insieme si volgono alla Croce, si evita il rischio di un faccia a faccia troppo umano e chiuso in se stesso. Apriamo i cuori all’irruzione di Dio. 

Come diceva Joseph Ratzinger ‘l’idea che nella preghiera il sacerdote e il popolo debbano confrontarsi l’uno con l’altro è nata solo nel cristianesimo moderno, è del tutto estranea al cristianesimo antico. E’ certo che il sacerdote e il popolo pregano rivolti non l’uno verso l’altro, ma verso l’unico Signore’, il Cristo che, in silenzio, ci viene incontro. (Joseph Ratzinger, Prefazione al volume XI dell’Opera omnia: Teologia della liturgia, Parigi, Parole et Silence, 2020). 

Anche per questo ho continuato a insistere sulla necessità di uno spazio per il silenzio nella liturgia. Quando l’uomo tace, lascia un posto a Dio. Al contrario, quando la liturgia diventa ‘loquace’, dimentica che la croce è il suo centro, ci si organizza intorno al microfono".

Il silenzio è esattamente il grande nemico delle liturgie 'fai-da-te' inventate dalla teologa Carmen e dal guitto Kiko, in cui appunto non si tace mai e non si lascia posto a Dio, in cui l'orientamento verso la croce e l'altare viene sostituito dal 'festino' sul tavolone centrale e in cui alla croce si sostituisce il simbolo ebraico della Hannukiah, il candelabro con nove fiammelle.


CONCILIO VATICANO II

Nella presentazione della biografia della Hernàndez si fa un gran parlare di come il Cammino neocatecumenale concorra a realizzare il Concilio Vaticano II. In realtà è esattamente  il contrario. O almeno, il cardinale Sarah è profondamente convinto che la vera eredità dell'ultimo Concilio si compia nell'opera liturgica voluta da Papa Benedetto XVI, e chi divide la Chiesa pre-conciliare da quella post-conciliare, come Kiko e Carmen nelle proprie catechesi, quando addirittura  mettono tra parentesi l'intera storia della Chiesa, divide e fa il lavoro del diavolo.

Conclude infatti il cardinale Robert Sarah:

"Quando ho parlato di orientamento liturgico e senso del sacro, mi è stato detto: ‘Siete contrari al Concilio Vaticano II!’. E’ sbagliato! ... L’unica cosa che conta è cercare Dio sempre più profondamente, incontrarlo e inginocchiarsi umilmente per adorarlo. Papa Francesco, quando mi ha nominato, mi ha dato due istruzioni: attuare la Costituzione sulla liturgia del Concilio Vaticano II e far vivere l’eredità liturgica di Benedetto XVI... Continuare l’opera liturgica di Benedetto XVI è il modo migliore per applicare il vero Concilio. Purtroppo alcuni ideologi vogliono opporre la Chiesa pre conciliare a quella post conciliare. Dividono, fanno il lavoro del diavolo. La Chiesa è una, senza rotture, senza mutamenti di rotta, perché il suo Fondatore ‘Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e per sempre’ (Eb 13, 8). La Chiesa va verso Dio, ci orienta verso di Lui. Dalla professione di fede di san Pietro a Papa Francesco attraverso il Vaticano II, la Chiesa ci volge a Cristo. Dare alla liturgia il suo carattere sacro, lasciare spazio al silenzio, e talvolta anche celebrare verso oriente, come fa Papa Francesco nella Cappella Sistina o a Loreto, significa attuare in modo profondo e spirituale il Concilio."

Dalla obbedienza al Papa, alla Chiesa come Istituzione Divina, alla Liturgia, al modo di intendere l'attuazione del Concilio Vaticano II, il Cammino è bocciato su tutta la linea. Quattro capisaldi individuati e analizzati da Sarah, neanche uno struttura il Neocatecumenato che col suo Tripode crolla miseramente in frantumi.

Abbiamo già preparato il santino per Kiko, sulla falsariga di quello di Carmen, con una mano posticcia che sgrana il rosario (l'aria estatica è dovuta alla visione di una  'sua' opera realizzata in bronzo).

 



67 commenti:

  1. Obbedienza e silenzio sono due temi dominanti nella predicazione, così come nella vita, del Cardinal Sarah, in modo completamente antitetico alle abitudini neocatecumenali segnate dal fracasso costante di catechesi ininterrotte, risonanze, canti schiamazzati, la fede che passa attraverso le orecchie, il dovere indiscreto di "condividere" cioè di sviscerare. Ma non potrebbe essere altrimenti, dato che come capo evidente hanno messo un istrione e ce lo hanno tenuto per più di mezzo secolo.

    Ricopio invece qualche passo dal libro "La forza del silenzio" del Card Sarah.

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    54. "Da parte mia, so che i momenti più preziosi della mia giornata sono quelle ore incomparabili che passo in ginocchio nel buio della mia cappella davanti al Santissimo Sacramento del Corpo e del Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo. Vengo come risucchiato in Dio e avvolto da ogni parte dalla sua presenza. Vorrei appartenere solo a Dio e immergermi nella purezza del suo Amore. Eppure mi rendo conto di quanto sia povero, così lontano dall’amare il Signore come lui mi ha amato fino a dare la sua vita per me."

    58. "La situazione esteriore deve favorire il silenzio interiore. Bisogna scegliere quei mezzi che creino l’ambiente migliore possibile per trovare in noi il silenzio che permette di essere in intima comunione con Dio. Cristo raccomanda questa ricerca d’intimità in modo molto chiaro: «Quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà» (Mt 6, 6).

    Ma la vera camera sono proprio io. Gli uomini sono invitati a rientrare in se stessi, per restare da soli con Dio. Gesù non cessa di mostrarcene l’esempio: «In quei giorni egli se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio» (Lc 6, 12). Egli ci insegna così quali siano le condizioni propizie alla preghiera silenziosa. Di fronte a Dio, nel silenzio, diventiamo miti e umili di cuore. [...]"

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    Il Cardinal Sarah vive in un piano dello Spirito a cui Kiko non ha mai dimostrato di aver accesso (e tantomeno di essere capace di condurvi i suoi adepti). Per questo motivo i neocatecumenali possono essere certi che il Cardinale voglia il loro bene. Per lo stesso motivo, è evidente che egli non condivide le modalità del Cammino - queste due cose non si escludono

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  2. Desidero quindi riproporre in chiaro il post, già linkato nel testo, uscito a suo tempo nel blog, a proposito del libro "La forza del Silenzio"

    Entriamo nella sua dimora

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  3. Ci sono alcuni puntini da mettere sul le "i", e ne ripetiamo alcuni a beneficio dei lettori sprovveduti.

    La Chiesa è una, santa, cattolica e apostolica. La Chiesa "postconciliare" è la stessa Chiesa "preconciliare", sebbene molti (moltissimi) soggetti ecclesiali - dall'ultimo dei diaconi su fino allo stesso Bergoglio - si facciano scudo del Concilio per promuovere emerite vaccate in tema liturgico e in tema dottrinale, certe volte persino in buona fede.

    È come dire che Tizio da giovane è lo stesso Tizio di oggi che però ha il vizio del fumo: il nostro severo giudizio sulle sigarette non cambia, ma Tizio di oggi è lo stesso di ieri, e per la salute di Tizio è bene che questi smetta di fumare.

    In epoca moderna si è diffusa una gravissima epidemia di ipersuscettibilità. La gente - anche cristiani - si offende a morte quando fai notare qualche problema (universalmente riconoscibile come problema). Per cui, specialmente nel postconcilio, i chierici si sono adeguati e parlano in modo untuoso e politicamente corretto, perfino quelli da cui ti aspetteresti una sonora strigliata. Quand'anche dicessero che "il fumo nuoce alla salute", i chierici cercano sempre la combinazione di parole più gentile per non far imbufalire "Tizio". Eppure il loro giudizio sul fumo non è cambiato.

    Abbiamo dunque il Sarah, che non si è mai stancato di difendere la santa liturgia al punto da guadagnarsi la feroce antipatia del Bergoglio, che per gesuitica formazione è piuttosto aspro contro la santa liturgia (al punto da firmare lo sgangherato Traditionis Custodes che gli hanno fatto trovare già scritto i nemici della Tradizione).

    Così, quando Sarah "benedice" i neocatecumenali, sta benedicendo "Tizio", non le "sigarette". Si sta comportando come un pastore che sa benissimo di avere a che fare con pecoroni ipersuscettibili e furiosi e riteneva in quel preciso momento che una benedizione fosse più opportuna di un discorso chiaro e netto sulla liturgia. Del resto anche Sarah, in qualità di cattolico, sa benissimo che quando si ritrova suo malgrado a dover "benedire certi eretici", Nostro Signore vede benissimo cosa ha in cuore lui e cosa hanno in cuore gli eretici in questione, e quella benedizione diventa spiritualmente una maledizione. Ti benedico "Tizio" per i tuoi polmoni lindi e puliti, e però il Signore sa bene che da vent'anni fumi due pacchetti al giorno e quindi quella che formalmente sembrava una benedizione si aggiungerà, nel giorno del giudizio, alla lunghissima lista di accuse a Tizio, proprio come se fosse una ben fondata e documentata maledizione.

    Riguardo alla virtù dell'ubbidienza, il principio è che l'uomo a cui devi ubbidienza si assume tutta la responsabilità di averti ordinato qualcosa. Quindi se Bergoglio ha ingiustamente licenziato Sarah, è l'anima del Bergoglio ad essere macchiata, molto più della macchia sull'umana carriera di Sarah, che ha servito la Chiesa e che ha subìto ingiustizia. Sul piano umano è sgradevole, e diventa cento volte peggio perché Sarah è stato licenziato mentre stava compiendo qualcosa di buono per la Chiesa, e il Bergoglio dovrà rispondere anche di ciò. Uno può disubbidire legittimamente al superiore solo quando questi comanda di peccare. Certo, in coscienza uno potrebbe avere altri validi motivi per rifiutare certe assurdità imposte con la scusa dell'ubbidienza, e Nostro Signore saprà ricompensare a suo tempo le ingiustizie subìte dagli innocenti.

    Infine, ricordiamoci che almeno nelle intenzioni di Giovanni XXIII il Concilio Vaticano II doveva riaffermare l'ordine, non avviare una rivoluzione liturgica e dottrinale. Chiunque promuova lo scempio liturgico e adattamenti dottrinali, sta andando non solo contro il Concilo ma contro la Chiesa tutta. Per questo la setta eretica neocatecumenale è gradita solo al demonio - quello vero.

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    1. In sostanza, il Concilio Vaticano II non è servito a niente, 16 documenti, infinite discussioni, scismi tipo Lefebvre ,litigi, divisioni, e poi? Aveva ragione Paolo VI quando diceva che il fumo di Satana era entrato nella Chiesa, ogni giorno si vede sempre di più.

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  4. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. il più mariano

    Alcuni giorni fa il Papa, prima di partire per la Grecia, comunicò che l' 8 dicembre, Solennità dell'Immacolata Concezione, non avrebbe partecipato al tradizionale rito di portare i fiori alla statua di Trinità dei Monti, tramite i vigili del fuoco, per evitare pericolosi assembramenti visto il protrarsi del Covid. La Madonna, la Lassù , rimase addolorata e chiamò Carmen, pregandola di intervenire. Carmen apparve in sogno al Papa dicendogli che la Madonna gradiva fare il rito, con la promessa che tutti quelli che vi avrebbero partecipato non si sarebbero presi il Covid. Il Papa, pentito, telefonò al Vaticano di ripristinare il rito. Semeraro avvisò Kiko dell'ennesimo miracolo squisitamente mariamo di Carmen e Kiko disse : "nel 1964 la Madonna mi apparve per dire che dovevo fondare il Cammino, ero sicuro che sarebbe intervenuta anche ora tramite Carmensita". E per ringraziare il Santo Padre, Kiko inviò con un jet privato al Papa in Grecia, un volume preziosissimo del 1854, che recensiva le apparizioni di Lourdes, del modico valore di 55.000 euro. Il Papa fece dono del libro al Patriarca Ortodosso Greco e, per tutta risposta, circa 800000 ortodossi greci si convertirono al cattolicesimo, così Carmen fece due miracoli in uno.

    e la causa continua...........

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  5. Nota tecnica per gli esperti di photoshop neocatecumenale.

    Mi pare molto significativo che i kikos abbiano preso una foto di Carmen e ci abbiano photoshoppato mani giunte per far credere che al momento della foto la megera fosse in preghiera.

    Il neocatecumenalismo è fondato sulla menzogna. Carmen non pregava? Bene, le photoshoppiamo le mani giunte. Carmen ha insegnato a disprezzare il latino? Bene, sulla foto photoshoppata aggiungiamo la scritta "ora pro nobis".

    Invitiamo caldamente i neocatecumenali a non invocare la signora Hernández, che per tutta la vita ha promosso eresie e strafalcioni liturgici. Che non otterrete nulla di buono a invocare un'animaccia come quella, che ha deliberatamente inquinato la fede, la liturgia, e devastato la vita di tantissime anime.

    Quel "photoshopparle le mani giunte in preghiera" è non solo un'operazione di brutale menzogna, ma anche un'ulteriore ingiutizia nei confronti di tali anime.
    Non illudetevi che all'inferno ci vanno solo Hitler e Stalin.

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    1. Visto che il Cammino pone la necessità, facciamone noi virtù:

      l'immagine della Hernandez con le mani posticce riassume a colpo d'occhio tutta l'operazione catechetica del Cammino Neocatecumenale:

      una dottrina megera, che non riconosce altra autorità oltre a se stessa e che di cattolico ha solo la decorazione posticcia di due mani preganti, aggiunte apposta per ingannare l'occhio e la mente, senza pudore né timore di ulteriore ridicolo.

      A. Non.

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    2. A forza di mentire pittoricamente sulla dottrina cattolica, Kiko ha finalmente fatto produrre un'icona fedele dei mamotreti. Quando si dice l'ironia della sorte.

      A. Non.

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    3. Quindi la foto di Carmen che prega è photoshoppata, eh????????????????????????????????????????????????????

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    4. Anonimo... ancora a questo stai? E quando ci arrivi? A trarre le conclusioni?
      Secondo me è un attacco isterico che ti prende a leggerci quello che ti fa infilare tanti ? uno dietro l'altro.
      Siediti e datti una calmata e rifletti.
      Che nella calma e nella riflessione è la nostra salvezza.
      Ma certo che è falsa l'immagine di Carmen. Quelle, oltretutto non sono le sue mani. Da chi le avranno prese? Boh.
      Visto che sei qui, guardati anche la profetica ultima foto. Riproduzione della falsificazione di Kiko. Giusto per non dover poi restare di stucco e infilare ? uno dietro l'altro per la stizza della fregatura presa. Preparatevi per tempo.
      Ma la cosa più sconcertante è che questo delle foto è solo un dettaglio. Il peggio lo fanno con la dottrina, con la liturgia, con l'obbedienza alla Chiesa. Fingono, mentono, trafficano, falsificano. Lì il vero pericolo per le anime si annida. E Dio ne chiederà conto con più rigore.
      Ricorda: chi è infedele nel poco + infedele anche nel molto. Lo dice il Signore.
      Smettetela di sminuire ed essere superficiali come insensati senza cervello.

      Pax

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  6. Circolano oggi sui giornali un paio di curiose notizie: il fatto che a suo tempo mons. Perlasca abbia "tirato in ballo" il Bergoglio per certe famigerate speculazioni immobiliari a Londra (la versione ufficiale dei giornali era stata di usare Becciu come capro espiatorio, facendo godere qualche neocatekiko), e che Benedetto XVI abbia fatto alludere ancora una volta - senza dirlo chiaramente, perché altrimenti non sarebbe più "impedito nel comunicare" - alla "sede impedita".

    Si tratta di casi oltremodo interessanti perché entrambe segno di quella crisi della Chiesa che noi emeriti "signor nessuno" andiamo denunciando da molti anni (alcuni già lo fecero dai primissimi anni '60, pagandone durissime conseguenze, come quel santo sacerdote di padre Calmel). La vera crisi è iniziata con l'infausta decisione di Giovanni XXIII di indire il Concilio Vaticano II: un problema che non si poneva ottenne la risposta sbagliata nel momento sbagliato, proprio quando tutti volevano "fare la rivoluzione", proprio quando sarebbe stato sufficiente strigliare i (neanche troppi) preti che celebravano in modo "ingessato".

    Il Cammino è frutto del peggior "spirito del Concilio", frutto di quella voglia di atteggiarsi a rivoluzionari e "fondatori" di comunità, la brama di due arroganti e ignoranti spagnoli di venir serviti, riveriti, ubbiditi, elogiati, temuti, e soprattutto pagati. E coerentemente col loro piano, hanno dovuto inventare misteriosi arcani segreti da "consegnare" tappa per tappa, ingigantendo il numero di tappe fino all'assurdo, inventando svarioni dottrinali, trasformando la liturgia in un patetico e imbarazzante spettacolino autogestito, andando perfino al di là delle peggiori bergogliate e con decenni di anticipo.

    Che poi oggi il Cammino venga mazzolato dal Bergoglio (col cerchio magico dei pretoriani di Kiko che sta escogitando mille trucchetti per non farlo dimettere come Bergoglio vorrebbe), è solo un effetto collaterale del fatto che la rivoluzione postconciliare non aveva una linea guida fissa se non quella di devastare l'esistente.

    Quanto è stato scritto su questo blog dal 2006 ad oggi non cambia di valore, che Bergoglio sia papa o antipapa, che Bergoglio rimproveri o elogi il Cammino. Davanti a Dio, infatti, certe cose non dipendono dagli scenari di "politica ecclesiale" del momento. Il danno che il Cammino ha fatto a tantissime anime resta identico (aggiungendosi semmai le colpe di tanti ecclesiastici che potevano ma non hanno voluto correggere le storture di cui venivano a conoscenza - ivi incluso lo stesso Benedetto XVI, che fino agli inizi del 2013 certamente non era in "sede impedita").

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    1. Padre Calmel è l'acronimo di :

      Possiamo Adesso Deridere Ridicole Eresie Catecumenalmente Assurde Larvatamente Mamotretiche Evidentemente Lesive

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  7. Come messo ben in evidenza da Valentina abbiamo notato questo dato rilevante davvero, che sa un poco di 'excusatio non petita accusatio manifesta'.
    Ci chiediamo: perchè tanto bisogno di enfatizzare il dato caratteristico degli inizi incentrato tutto sui poveri, sugli ultimi? Visto che, per chi osservi il Cammino Neocatecumenale oggi e per come negli anni si è andato strutturando, non è proprio questo il carattere distintivo nè predominante, anzi!
    Tutto fanno in grande, da sempre. Da quando i soldi a fiumi hanno iniziato a circolare nelle loro casse. Dai dipinti costosissimi di Kiko, con tutte le lamine in oro impiegate a confronto della poca arte. Uno spreco assoluto, visto che per la gran parte i dipinti nei vari seminari e catecumenium sono solo riproduzioni fotocopiate di opere rigorosamente kikiane. Non certo un pittore contemporaneo rilevante, ad onta dei premi giovanili ostentati e le reiterate autoproclamazioni di essere uno dei più bravi pittori moderni in assoluto.

    E dunque, nonostante sia il cardinale Schönborn sia il postulatore Metola si sforzino di mettere l'accento sugli inizi dell'esperienza neocatecumenale nelle baracche e tra i poveri, o sul viaggio dell'ereditiera Carmen 'senza un soldo' in Terra Santa, ci pare di sentir parlare di altro. E anzi li consideriamo proditoriamente sfacciati entrambi.

    Dico io, ma non si rendono conto che, con tutta la loro enfasi sui gloriosi natali del cammino, rigorosamente votati, a loro dire, alla precarietà - quella vera - e alla opzione per i poveri, non fanno altro che rendere ancora più stridente il confronto tra allora e oggi e palese il tradimento di ogni vocazione iniziale? Se pure autenticamente proveniente dall'alto! Cosa sulla quale ci permettiamo, a questo punto della storia, di sollevare più di un dubbio!

    L'ho ripetuto molte volte. Cosa c'è in comune tra la multinazionale, potenza economica sorprendente che il C.N. oggi è diventato (non dimentichiamo le aste plutimiolarie a cui hanno partecipato mettendo all'angolo tutti i competitor) e la 'piccola comunità' - che viva in umiltà semplicità e lode - secondo la rivelazione di cui Kiko si vanta e sulla quale non è stato mai richiesto o consentito alcun vaglio della Chiesa?
    E noi aspettiamo. Ritenendo che prima di ogni cosa su questo proprio la Chiesa si dovrebbe espressamente pronunciare, una buona volta e dopo più di 50 anni di frottole raccontate.
    Siamo stufi, questo è certo.

    Pax

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    1. Ben detto Pax. E ora, capi del cammino, fotoscioppateci una nuvola di mani giunte, sopra questi fatti!

      Elettrotecnica FungKu. Sconti grandi comunità sulle schede grafiche per macchine industriali.

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  8. È comprensibile il vostro sconcerto nel vedere il cardinal Sarah presenziare un evento così importante per il Cammino Neocatecumenale, ma è più che evidente, per la sua storia e il suo carattere, che il cardinale non avrebbe mai presenziato un evento organizzato da chi fa "il lavoro del diavolo", o da chi è "eretico", "non cattolico", addirittura "non cristiano", ecc, attribuzioni che voi conoscete molto bene. Mai lo avrebbe fatto! Non si tratta solo della benedizione finale, ma di più di due ore in cui è stato assorto e concentrato, ascoltando tutto e annuendo con gesti di approvazione. È più che evidente, che le conclusioni che avete dato ai suoi scritti o parole non sono corrette e non sono attribuibili al Cammino e, secondo me, è arrivato il momento di rivederle. Vedere il cardinal Sarah lì seduto in mezzo a noi è stata una vera benedizione e conforto.
    Fallacio Asino Vinicio

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    1. Conoscendone la serietà e soprattutto l'obbedienza alla gerarchia, non è per nulla strano che il cardinal Sarah fosse presente all'evento: d'altronde anche in passato pare (così ci è stato detto proprio dai neocatecumenali) fosse presente all'ultima convivenza dei Vescovi alla Domus pubblicizzata in pompa magna: non sappiamo cosa sia esattamente successo in tale occasione e se Sarah abbia benedetto Kiko, ma abbiamo constatato che, in seguito, a tali eventi è stata messa la sordina.
      La mia opinione è che papa Francesco sappia chi mandare quando Kiko o i suoi gli stanno creando un problema: allo stesso modo, per esempio, ha inviato il cardinale 'tradizionalista' Burke a Guam per 'terminare' il vescovo pedofilo neocatecumenale Apuron.
      E se veramente papa Francesco ha detto a Kiko quella frase di cui si vanta, temo che non ci siano buone nuove per il Cammino.
      Ma vedremo in seguito.
      Penso comunque che un neocatecumenale in buona fede che si sente consolato dalla presenza del cardinal Ssrah a un'assise promossa dal Cammino, come prima cosa dovrebbe leggere i suoi scritti, ascoltare le sue conferenze e cominciare a rimettersi le idee al posto giusto.
      Altrimenti, perché dovrebbe sentirsi consolato della sua presenza, se non lo stima per nulla e accetta di stare in un gruppo in cui si agisce esattamente in antitesi con quanto egli insegna?
      Che grande ipocrisia! Simile a quella di Kiko e i suoi 'siamo contentissimi' detti di fronte ai rimproveri del Pontefice quando in realtà gli sta augurando la morte o sta studiando un modo per aggirare le sue volontà e renderle inefficaci.

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    2. Che vorresti dire, fratello Vinicio, che il card. Sarah si è convertito al neocatecumenalesimo?

      Perché di conversione bella e buona dovrebbe trattarsi, vista "la sua storia e il suo carattere".

      Purtroppo per voi e per la vostra partigiana lettura dei fatti, non basta la presenza ad un evento o la concentrazione dell'ascolto e i gesti di approvazione (naturalmente deduzione solo vostra o tua del comportamento del cardinale), per dichiarare l'appoggio sicuro alle vostre propagande.

      Se per voi è benedizione e conforto vedere un cardinale da sempre contrario, seduto in mezzo a un vostro incontro, state messi male davvero. Per trarre conforto non avete molto altro, evidentemente.
      Solo questa illusione vi basta?

      Riuscite a strumentalizzare sempre tutto, voi, soprattutto le persone.

      "Ah, Sarah era presente al libro su Carmen! Allora è dei nostri! Vedi come annuiva... Ora possiamo dire che anche il card. Sarah, latore del volere di Benedetto XVI della decisione infausta sulle nostre liturgie, finalmente è dei nostri! Altrimenti non sarebbe venuto... Che miracolo! Che benedizione!!"

      Ricorda, fratello Vinicio, che il card. Sarah è membro della Congregazione per le cause dei Santi.

      Fossi stato in lui, vista la vostra disobbedienza cronica anche alla lettere che egli stesso vi consegnò, sarei partito per tempo a vigilare sulla causa della prossima santa di categoria superiore.
      Magari, vista l'innaturale ed indebita esaltazione di Osoro, 'sta causa ce la fa pure ad arrivare in Vaticano...
      Meglio farsi trovare pronti.

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    3. Lo sconcerto lo vedi tu, Vinicio, o forse manco lo vedi ma ci provi lo stesso perché ti diverti ad inquadrare chi vuoi mettere a tacere in una qualche patologia mentale, ideologica, idolatrica... eccetera. Niente di nuovo insomma, nessun argomento a parte lo specchio riflesso.

      Sicuramente c'è la tristezza per il fatto di essere arrivati a questo punto. Ma conoscendo il pensiero del Cardinale il suo comportamento è assolutamente coerente.

      La presenza del Cardinale è una benedizione e consolante in assoluto, ma per la sua fede. Spero che sia così anche per voi e che cioè leggiate con vivo interesse le sue opere, e non che vi serviate di questa confortante presenza solo per accreditare un altro confortevole giro di giostra, secondo le abitudini kike.

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    4. @falllacio
      Vedi, Sarah (a differenza di Kiko) è un uomo di DIO. Il problema vostro è uno solo: pensate di non avere nulla da imparare da nessuno e tutti debbano imparare da voi. Per una volta fate al contrario. Imparate da Sarah. Insegnate a TUTTI a stare in adorazione eucaristica per i bisogni DELLA CHIESA (e non per la vostra vanagloria). Insegnatelo fin dal principio. Insegnate a tutti ad inginocchiarvi davanti al TABERNACOLO quando entrate in CHIESA. A proposito..provate a fare le celebrazioni IN CHIESA invece che nelle salette. E già che ci siete, rispettate la liturgia DELLA CHIESA.

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    5. Davvero? Da te cosa dovremmo imparare sentiamo? Che ti inginocchi davanti al tabernacolo? E cosa ti serve fare ciò? Non è sufficiente per dirsi cristiani, solo chi ha la carità, l'amore verso i fratelli e sorelle può dirsi vero cristiano. A Gesù importa poco che tu fai i salamelecchi, interessa che ami i fratelli e sorelle, Dio è AMORE ed è presente anche nei fratelli e sorelle, non solo nelle specie eucaristiche o nel tabernacolo. Se mi inginocchio davanti al tabernacolo, ma poi calpesto i fratelli e sorelle, li giudico, sparlo di loro, sono maldicente, il Signore non gradisce certo le tue genuflessioni o i comportamenti esteriori di devozione, che non sono sinceri. Come puoi dire di amare Dio che non vedi se detesti i fratelli che vedi? Leggi la Sacra Scrittura si o no? Che razza di cattolica sei tu? Leggi la Sacra Scrittura e il Catechismo della Chiesa Cattolica, istruisciti, colma le tue lacune dottrinali, poi ne riparliamo.

      Studente di teologia

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    6. Ma Asino di un Vinicio, che ne sai tu della storia e del carattere del Cardinale? Che ne sai tu del suo amore alla peocra perduta, che sareste voi? Sicuramente come minimo da correggere, da raddrizzare, mica parliamo di mettervi al rogo! Va bene che per voi, alla scuola di Kiko e di Carmen, essere costretti a cambiare anche un solo dettaglio del Cammino vi è insopportabile solo all'idea. Meglio la morte! Vero?
      Gli scritti e le parole di Sarah non hanno bisogno di essere interpretate, nè da noi nè da nessuno. Sono limpide, chiare. Mi rendo conto che non siete abituati. Educati nel mondo delle ambiguità!
      Dovremmo rivedere le nostre conclusioni?
      Non capisco di cosa parli.
      Siete unici! Davvero! Scambiate lucciole per lanterne e le lanterne, quando illuminano troppo i vostri cervelli ottenebrati, le spegnete e buonanotte!
      Dormite, dormite pure sonni beati, che il risveglio sarà ben più penoso quando suonerà la tromba invece di quei tromboni dei vostri catechisti. Te li raccomando!

      Pax

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    7. @Fav
      anche le correzioni dei Papi sono una vera benedizione e un conforto, ma purtroppo le scambiate per persecuzioni, come quando Kiko disse che Papa Benedetto li stava correggendo troppo sul piano liturgico e voleva "che andassimo a Messa come tutti gli altri, una vera tragedia!" (è un disonore andare a Messa con gli altri cattolici?) e dopo ha aggiunto che l'unica soluzione era la sua morte ma "per fortuna si è dimesso e ora il nuovo Papa ci appoggia" (!)

      Ascoltare e mostrare interesse non equivale ad essere favorevoli in quello che si ascolta, anche San Giovanni Paolo II in carcere dal suo attentatore lo ascoltava con interesse, ma questo non vuol dire che era favorevole al terrorismo e alla violenza; ed è stato lui a perdonarlo, una persona del cammino invece sarebbe stata costretta dai catechisti chiedere perdono al proprio aggressore per averlo giudicato...

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    8. Il sedicente studente di teologia kikiana-carmeniana del commento delle 22:53, a quanto pare, è un esperto di fintotontismo, poiché si difende da questioni che nessuno aveva posto.

      Ora, è stato Nostro Signore stesso - nel famoso episodio con Marta e Maria - ad indicare la preminenza della vita contemplativa rispetto all'attività caritativa. Solo il demonio - quello vero - può contrapporre la fede alla carità.

      Il problema dei cosiddetti "studenti di teologia" è duplice. Da un lato, il fatto che nelle facoltà si studino robe pompose di professoroni pomposi, ma ultimamente inutili al vero scopo della teologia (che dovrebbe essere una riflessione sulla fede a partire dalla fede, non un cirlejerk di professoroni che se la cantano e se la suonano. Non è che la tua fede nella Presenza Reale aumenta perché hai studiato qualche estratto di libri di Heidegger, Levinas, Martini, Bultmann e altri pagliacci del circo degli asini raglianti, o che hai preso trenta trentesimi all'esame di ebraico biblico, o che la docente di fenomenologia ermeneutica abbia apprezzato un tuo intervento sull'eziologia dell'ontico fra Moab e Nabuccodonosor.

      Dall'altro versante, codesti "studenti di teologia" hanno il problema di ridurre le cose della fede ad argomenti libreschi, giochi di parole insignificanti, robe che non toccano la vita di tutti i giorni, pur sapendo che fra i più grandi santi annoveriamo persone analfabette (come Caterina da Siena, dottore della Chiesa) e bambini che ancora non avevano fatto nemmeno la prima Comunione (i pastorelli di Fatima, che peraltro recitavano insieme il rosario - in latino - senza aver passato la "tappa" di Loreto, senza aver mollato "Decime", senza essersi fatti "consegnare" l'ultimo canto di Kiko durante la convivenza obbligatoria, quella in cui si beve dal coppone - cosa che prima del Covid già riconoscevamo come terribilmente anti-igienica e vettore di infezioni), pur ricordando l'episodio di Marta e Maria (oggi diremmo: Marta affaccendata a fare "opere" e a lamentarsi che gli altri non le fanno - cioè ultimamente vantarsi di essere superiore agli altri - e Maria "cristiana della domenica" in adorazione silenziosa davanti al Tabernacolo).

      Dunque, sulle questioni della fede, occorre sì studiare il Catechismo (è il Catechismo a far capire le Scritture, non il contrario!) e istruirsi. Ma la fede non è una roba libresca da espertoni autonominati tali e da "studenti" che credono di essere al di sopra degli altri perché frequentano delle lezioni che alla fine della fiera non aumenteranno la loro fede.

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    9. Ma come ragioni, studente?

      Vieni qui a fare la paternale su Dio AMORE e dici:

      "Se mi inginocchio davanti al tabernacolo, ma poi calpesto i fratelli e sorelle, li giudico, sparlo di loro, sono maldicente, il Signore non gradisce certo le tue genuflessioni o i comportamenti esteriori di devozione, che non sono sinceri."

      Sono d'accordo. Ma potrei cambiare alcune parole e dirti:

      "Se FACCIO TUTTI I RITI NEOCATECUMENALI, ma poi calpesto i fratelli e sorelle, li giudico, sparlo di loro, sono maldicente, il Signore non gradisce certo TUTTI I TUOI RITI o i comportamenti esteriori di CHIACCHIERE VUOTE, che non sono sincere."
      Molto simile ai farisei.

      Su un solo punto concordiamo: Dio è AMORE.

      Ma che tu possa venire a teorizzare su questo AMORE, dato che i riti neocatecumenali e le migliaia di ore seduti ad ascoltare una strampalata predicazione NON PRODUCONO AUTOMATICAMENTE AMORE, è inaccettabile.

      Siccome ho visto troppe volte l'"amore" neocatecumenale, posso dirti con certezza che:

      "Se in comunità ascolto la Parola, faccio Eucarestie, catechizzo grandi e piccini, vado nelle piazze... e poi mi innamoro del mio ruolo, emargino quel fratello che mi contesta, lo isolo, lo giudico, faccio la spia ai catechisti, lo calunnio, lo metto alla pubblica gogna, lo caccio dalla comunità, gli tolgo il saluto e non gli parlo più, il Signore non gradisce certo come funziona la comunità!"

      Come al solito, imputate agli altri ciò che voi fate più di loro e poi venite qui credendo di poter ammaestrare.

      Voi la leggete la Scrittura, il male è che la interpretate al contrario e questo vi rende INCAPACI DI AMORE.

      Non si dovrebbero dare consigli, ma me lo strappi proprio dalle labbra: smetti di studiare teologia e datti all'ippica (qualora invece che uno studente tu non sia già un fantino).

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  9. Scusa vorreste mostrare quale rubrica del Messale Romano, prescrive che la croce sia al centro dell'altare?Forse mi è sfuggita, mi risulta che l'Ord.Generale del Messale Romano, non prescriva affatto che la croce sia al centro dell'altare. Ovviamente se la si pone non cambia nulla, la Messa resta tale, ma ciò vale anche per il candelabro a nove bracci, non c'è alcuna differenza. Come al solito però voi fate due pesi e due misure ipocritamente e considerate il Messale è "prescrittivo" per quello che vi fa comodo, mentre è permissivo, sempre quando fa comodo a voi. Il Messale non prevede la croce al centro dell'altare, ma , secondo la vostra testa, si può derogare, mentre non accettate altre deroghe, tipo il candelabro e altro. Questa è ipocrisia, falsità, disonestà intellettuale, significa prendere per i fondelli quelli che non sono informati e credono alle baggianate che scrivete. Ma queste favolette raccontatele a fessacchiotti che vi credono.

    Studente di teologia

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    1. Quindi Studente di teologia non si sente consolato per la presenza benedicente del cardinal Sarah alla presentazione della biografia di Carmen, immagino, visto che il cardinale ha chiesto, insieme a Papa Benedetto, che la croce tornasse al centro dell'altare e non ha previsto la Hannukiah, candelabro ebraico non biblico.
      La disonestà, neppure tanto intellettuale, dello Studente, gli fa affermare che l'Ogmr 'non prescrive che la croce stia al centro dell'altare'; invece il Messale dispone esattamente 'vi sia sopra l'altare, o accanto ad esso, una croce'.
      E siccome il Messale non specifica che la croce debba stare 'al centro dell'altare', allora secondo lo Studente, questo vuol dire che al centro dell'altare ci possono stare anche i suoi calzini vecchi, o un oggetto ebraico qualsiasi dai dubbi significati, basta che piaccia a Kiko.

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    2. Studente di teologia, vero?
      Hai bisogno di firmarti così per tentare di essere credibile? Contesta Sarah e Benedetto XVI e non noi che studenti di teologia non siamo. Ma sappiamo leggere l'italiano e forse obbedire a chi di dovere, non a chi inganna e mette in testa alla gente fole inesistenti.

      Pax

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    3. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

      Miracolo n. il più convertitore

      Ieri il Papa si è incontrato, in colloquio riservatissimo, in Grecia con il patriarca Ortodosso Bartolomeo, il quale gli ha detto, tra l'altro, di aver saputo dei portentosi miracoli di Carmen e del loro stratosferico numero, circa 1700, per cui, dopo approfondita riflessione, ha deciso di abolire lo scisma del 1054 e di convertire, primo lui, tutti gli ortodossi delle più svariate frange al cattolicesimo. I leader delle chiese protestanti e anglicane, venutolo a sapere, non si sa da chi, per non essere da meno hanno detto la stessa cosa, per cui alla vigilia di natale del 2021, in pizza San Pietro, si terrà una solennissima messa dove verrà emananto il decreto di unificazione delle chiese. Semeraro ha avvisato Kiko, che ha cosi commentato : "hai visto, hermano cardenal, cosa as combinado la nuestra Carmensita? Trovatela voi un'altra santa del genere". E per ringraziare il santo padre gli ha regalato una Panda blindata al posto dell'orrida papamobile attuale, dotata di un GPS speciale collegato con la gendarmeria vaticana. Se un ladro la ruba, la gendarmeria con il GPS lo rintraccia in 2 micronano secondi e verrà processato subito da tribunale vaticano, che per punizione, lo terrà in cella 7 giorni con le pareti piene di quadri di Carmen, che dovrà vedere 24 ore su 24 dovunque si giri. Se prova a rimuvere i quadri, la pena sarà raddoppiata.

      e la causa continua..................

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    4. Ma dove la studi teologia tu, studentello insufficiente?

      Il Messale È PRESCRITTIVO, perché PRESCRIVE NORME per REGOLARE le celebrazioni:

      Art. 21: "Pertanto questa Introduzione si propone di esporre i principi generali per l’ordinamento della celebrazione dell’Eucaristia, e di presentare le NORME per REGOLARE le singole forme di celebrazione"

      Dispone l'Ogmr all'art. 117:

      "L’altare sia ricoperto da almeno una tovaglia bianca. In ogni celebrazione sull’altare, o accanto ad esso, si pongano almeno DUE CANDELABRI con i ceri accesi, o anche QUATTRO o SEI, specialmente se si tratta della Messa domenicale o festiva di precetto; se celebra il Vescovo della diocesi, si usino SETTE CANDELABRI. Inoltre, SULL'ALTARE, o VICINO AD ESSO, SI COLLOCHI LA CROCE CON L'IMMAGINE DI CRISTO CROCIFISSO. I candelabri e la croce con l’immagine di Cristo crocifisso si possono portare nella processione di ingresso. Sopra l’altare si può collocare l’Evangeliario, distinto dal libro delle altre letture, a meno che non venga portato nella processione d’ingresso."

      Come vedi, le NORME NON PRESCRIVONO il candelabro a 9 bracci.
      Il massimo numero di luci è 7 e solo se celebra il Vescovo. 9 MAI.
      Inoltre si parla di CANDELABRI SINGOLI e non di uno solo a varie braccia.
      La hannukkiah ebraica quindi È ESCLUSA per ben 2 motivi. Il terzo te lo dico io: non fa parte del cristianesimo ma dell'ebraismo, nel quale si accende solo in occasione della Festa delle luci (8 giorni), inaugurazione del nuovo tempio.

      Art. 308:

      "Inoltre vi SOPRA L'ALTARE, o ACCANTO AD ESSO, una croce, con l’immagine di Cristo crocifisso, BEN VISIBILE allo sguardo del popolo radunato. Conviene che questa croce rimanga vicino all’altare anche al di fuori delle celebrazioni liturgiche, per ricordare alla mente dei fedeli la salvifica Passione del Signore."

      Nel neocatecumenalesimo non solo NON SI METTE il crocifisso sull'altare, mettendo invece un simbolo ebraico, ma NON LO SI METTE nemmeno VICINO ALL'ALTARE, perché il suo posto è accanto all'ambone che può distare anche molti metri dall'altare se lo spazio è grande.

      Così voi avete Gesù crocifisso vicino alla Parola e NESSUN GESÙ CROCIFISSO SULL'ALTARE O VICINO AD ESSO, che è proprio dove si celebra il sacrificio eucaristico (termine ripetuto 37 volte nel Messale, contro le sole 5 volte in cui si dice "banchetto").

      Ho riguardato la foto dell'Eucarestia celebrata con voi da Benedetto XVI: Gesù crocifisso stava in fondo alla stanza, accanto alla madonna di Kiko.
      Invece che essere davanti, BEN VISIBILE, come da Messale, se ne stava dietro a tutti nel vostro tanto amato "ultimo posto".

      Chi è quindi quello che prende per i fondelli?

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    5. @studente di teologia
      Sai che Benedetto XVI nel 2005 ha ordinato ai neocat di celebrare la liturgia senza nessun cambiamento e come prevede la Chiesa? Noi non abbiamo niente contro i simboli ebraici, ma in una celebrazione cattolica i simboli devono essere cattolici, è una questione di coerenza e di fede

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    6. @studente in teologia (sì, ci sto credendo proprio)
      Sai che ti dico? Che stimo di più Mancuso. Lo sai perchè? Perchè lui almeno ha chiesto di non celebrare più messa (d'altronde, dato che non ci crede, sarebbe un inganno) e poi perchè almeno lui è sincero.
      Invece tu sei il perfetto neocatecumenale. Dici di essere cattolico (e persino adulto magari) e poi fai discorsi che farebbero impallidire i farisei per giustificare quello che è a tutti gli effetti un abuso.

      Ennesima riprova che il cammino non serve a nulla. Anzi, è deleterio.

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    7. Informazione pratica - qui i link al messale aggiornato, nella duplice versione cioè corredata o meno di musica sacra. Ad uso degli studenti volenterosi.

      Oppure, il solo ordinamento generale a tutta pagina, nel sito del Vaticano.

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    8. Ogni tanto arriva qualcuno dalla luna a urlare scemenze...
      ...ma perché dobbiamo essere noi a indicarti la rubrica...leggilo da solo
      Non ci sono parole per definire questep atteggiamento, pigro, ignorante e per giunta saccente non avendone neanche titolo.
      Mi fai tenerezza un boomerang di questo tipo è veramente clamoroso.
      Continua pure nelle tue certezze fuori dalla realtà

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    9. Più che per il Saccenton de'Saccentoni Celestiale ed Imperiale, le indicazioni sono per quelli che veramente vogliono leggere. O almeno, che hanno già finito di imparare a leggere ;-)

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    10. Caro "studente di teologia", ti rammento che l'aver terminato (malissimo, leggendo i tuoi scritti) l'anno propedeutico del seminario, non to autorizza a fregiarti di titoli e a dare lezioni. Ps: te lo hanno mai detto che per passare gli esami di teologia bisogna studiare su testi seri e che non bastano i mamotreti, le notarelle della Bibbia di Gerusalemme e il datato commentario del Leon Dofour? Ted

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  10. Per tutti i vari Pasqualoni ad iniziare da FAV.

    Ovvio che c'era!
    Sarah è membro della Congregazione per le cause dei Santi ed anche ex prefetto della congregazione per la dottrina della fede.
    Quando qualcuno propone una canonizzazione gli organi preposti raccolgono il materiale e valutano, quindi era li solo a supervisionare la richiesta, mica a dare appoggio a questi sciagurati!

    Noi siamo tranquilli, siete voi che dovreste temere la sua presenza.

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    1. LA temono quella presenza, eccome se la temono! Altrimenti non avrebbero bisogno di strombazzare a destra e a manca che "SARAH li benedice". Vi ricordate Arinze? Vi ricordate la famosa "lettera"? Vi ricordate come la vulgata fu addirittura che quella lettera non fosse farina del sacco di Benedetto XVI? Ricordate i magheggi per farla sparire? Ricordate la frase: "Ora è il PApa che che deve litigare con Arinze?"

      Vogliamo ripetere la stessa storia?
      MA poi per cosa? PER COSA? Per la vanagloria di un tizio pieno di paranoie che si crede Giovanni BAttista e che pensa che oltre a lui e a quello che ha partorito la sua mente ci sia l'inferno? Ma veramente? MA cosa c'entra Gesù Cristo con queste meschinerie degne del peggiore pagano?

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    2. Mi correggo:
      Robert Sarah è ex prefetto per il Culto e la Disciplina dei Sacramenti.

      AleCT, a proposito del vanaglorioso Kiko (il quale addirittura afferma che il Papa si sia prostrato alla sua volontà) è interessante leggere il pensiero di San Vincenzo de' Paoli:

      "La vana compiacenza e il gusto di apparire, e che si parli di noi, che si lodi la nostra condotta, che si dica che riusciamo bene e che facciamo bene e che facciamo meraviglie, questo è un male che ci fa scordare di Dio e che infetta le nostre più sante azioni; è un vizio perniciosissimo per il progresso nella vita spirituale. lo non so intendere come possa credere e tenere per verità di fede che chi si esalta sarà umiliato, uno che cerca di passare per uomo dabbene e persona savia, vigilante, capace."

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    3. Anche san Vincenzo dè Paoli è un nemico del Cammino?

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    4. Di nuovo il termine Pasqualoni????????????????????????????????????????????????????????????????????????????

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    5. "Pasqualoni" durerà finché Pasqualone Imperatore sarà sul trono.
      Quando ci andrà Ciccio sarà "Ciccioni", e così via.
      Cuius regio............................

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  11. Comunque, quale onestà e rispetto della realtà anche storica ci vogliamo aspettare da persone che espongono una gigantografia di Carmen con una aggiunta posticcia di mani che suggeriscono un atteggiamento devoto di preghiera, magari con la corona del rosario, per una persona che se non altro è stata coerente nel rifiutare certe manifestazioni di devozione? L'ha proprio insegnato, e ribadito fino alla fine, che disprezzava i 'beatorri', cioè i bigotti. Non ci andava assolutamente leggera! E dopo quarant'anni ancora si vantava di aver 'sgrezzato' Kiko e di avergli tolto certi abiti devoti appresi presso i Cursillos.
    Ebbene, a una persona siffatta non trovano di meglio che apporre una aureola di stagnola e due manine giunte, oltre a fare le acrobazie per nascondere la realtà, solo perché sanno che ogni realtà religiosa che voglia sopravvivere al primo urto, deve dotarsi di un santo fondatore. E per averlo, sono disposti a mentire e a falsificare. Come si può continuare a frequentare un gruppo che fa della menzogna il suo principale strumento d'azione e di sopravvivenza e che si presenta per ciò che non è per far fessi gli altri? Bisogna non credere in Dio, o pensare di poterlo ingannare e di poter creare la realtà modificando l'esistente. È, in fin dei conti, un agire demoniaco, corruttore ed ipocrita che fa veramente rivoltare.

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    1. Speriamo che chi ancora applaude e sostiene o giustifica in qualsiasi modo questi falsari, davanti a questi fatti così stridenti rinunci finalmente alle vane speranze che essi offrono.

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  12. Fallacio:

    probabilmente il Cardinal Sarah era lì come OSSERVATORE.
    Con questo non voglio fare del Cardnale un simpatizzante di questo blog, sarebbe strumentalizzarlo, come fate voi, che lo fate simpatizzante del Cammino nonostante le sue posizioni teologiche e liturgiche siano addirittura in antitesi a quelle del Cammino.

    Ma non si può certo escludere, ed anzi è probabile, che la sua partecipazione all'evento avesse lo scopo primario di OSSERVARE, per poi giudicare confrontando ciò che ha osservato con la verità della fede.
    I veri OSSERTVATORI, infatti, non sono come quelli dell'ONU, che osservano come si fa con un film, ma, se animati dalla verità, giudicano ciò che hanno osservato SECONDO VERITA'.

    Per quanto riguarda la benedizione, non è un'approvazione, altrimenti quando un Papa dà la benedizione urbi et orbi, approverebbe il mondo intero!

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  13. Per il sedicente studente di teologia (4 dicembre 2021 22:53)

    "Studente di teologia" (è soltanto uno pseudonimo che ti sei scelto per darti un'aria più dotta, come se l'intelligenza e la sensibilità derivassero dai titoli altisonanti o dai percorsi di studi, cosa assolutamente non vera! Pertanto, nutrendo della pena per questo tuo criterio, non mi ci soffermerò oltre) non sai di cosa stai parlando (Spero!)! La tua saccente riflessione contiene tutto lo spirito neocatecumenale bacato che ben conosciamo e riflette in pieno la considerazione satanica di Carmen secondo cui tutti i Tabernacoli del mondo dovrebbero venir distrutti!

    Non sai che l'Adorazione non è un rito (tu sei abituato ai riti vuoti, alle procedure senza sostanza, agli schemi privi di giovamento spirituale ideati da uomini meschini) ma è un movimento che dall’esterno porta al proprio cuore, sede dei pensieri, sede degli affetti e dell’identità che trasforma, sicché diviene più facile fare il bene, riconoscere i peccati e ricongiungersi a Dio?
    Il guardare spinge ad andare dietro a Colui che si guarda per imitarLo (ma per la vostra Hernández Cristo non è un modello da imitare giusto? Quindi si comprende perché tu, "studente", sfrutti l'Adorazione per proporre dei ragionamenti demenziali).
    Il guardare Gesù è la radice della sequela: Venite e vedete. Non il constatare negli anni i rituali e le celebrazioni logoranti - in tutti i sensi - del cammino.

    Il guardare è anche il luogo della guarigione: «chi guardava il serpente di rame restava in vita» ( Nm21,9); il guardare è l’alimento della fede: «vide e credette» (Gv20,8); il guardare è fonte di luce: «guardate a lui e sarete raggianti» (sal 34,6); il guardare è la strada per salvarsi: «volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto» (Gv19,37).

    È proprio durante l'Adorazione che si può chiedere perdono per i peccati attuati e qualunque altra cosa (specialmente il dono dello Spirito Santo) e pregare per i nostri nemici e per avere la forza di perdonarli. Ed è proprio così che si possono stringere rapporti leali e sani con i fratelli. Questione impensabile nelle comunità di Kiko, ove i cosiddetti fratelli sono appunto dei traditori patentati.

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    1. Studente di teologia, perchè scrivi?

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    2. Perché evidenza vuole rendersi ridicolo.

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  14. Da “La bella veste della verità” di Franco Galletti pag. 164:
    Nato a Assisi o a Cortona, Elia aveva studiato poi a Bologna, poi era stato uno dei primi e più stretti collaboratori di Francesco. In punto di morte il Santo gli aveva conferito UNA SPECIALE BENEDIZIONE, secondo LE PAROLE DI FRANCESCO STESSO, SI SAREBBE IRRADIATA IN TUTTO L’ORDINE.
    Lo capite, o grandi stolti, che significa benedire? Lo capite che non è distribuire le caramelle a dei bambini un poco discoli?

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    1. Grazie per la bella citazione. Se ti capita qualche volta di andare alla Santa Messa, saprai che alla fine ricevi la benedizione del sacerdote. Non mi è mai capitato di intenderla come una approvazione ad ogni singolo fedele, non so tu. Se un adultero presente alla funzione viene benedetto, non potrà intendere quanto ricevuto come una assoluzione dei propri peccati, senza dover neppure passare per il confessionale. Mi sa che sei così sepolto dai libri da aver perso il contatto con la realtà. Non sei stolto, né piccolo né grande: sei solo un po' fuorviato.

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    2. Parli di frate Ela che poi fu SCOMUNICATO?
      Ebbene il frate non fece buon uso della benedizione ricevuta.
      Ritornò alla comunione con la Chiesa poco tempo prima della sua morte.
      In ogni caso la benedizione di Francesco non voleva essere un'approvazione, ma, come tutte le benedizioni, una richiesta delle grazie divine.
      Ma un conto è ricevere le grazie da Dio, un altro conto è rispondere ad esse.
      Gesù dice di benedire chi ci maledice: queste benedizioni garantiscono a chi ci è nemico delle grazie attuali di conversione, che però devono essere accettate.
      Sono delle benedizioni che si richiedono per persone ingiuste, che maledicono, e perciò non sono affatto un'approvazione.
      In ogni caso le benedizioni in se stesse non sono un'approvazione, né vogliono esserlo.

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    3. Quindi mi vuoi dire che quando GPII benediceva Maciel appoggiava le sue tendenze pedofile? Ma accendete i neuroni prima di parlare oppure li tenete in stand-by?

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    4. Doppiamente stolto
      Innanzitutto Frate Elia fu scelto da Francesco come suo successore evidentemente in base a certe connotazioni spirituali che non possiamo noi oggi certamente questionare e molto dopo fu scomunicato per poi essere riammesso.
      Da pag. 340 “Resta comunque vero che frate Elia deosto dal generato (1239) passò dalla parte di Federico II, scomunicato, e fu scomunicato lui pure, MA FU ASSOLTO E RIPRESE L’ABITO DELLA RELIGIONE ALLA FINE DELLA SUA VITA (Cairoli 1990, p.1537, n57), benché le fonti più ostili lo dicano morto fuori della comunione eclesiastica.
      Ebbene fonte ostile non è la rivista San Francesco CHE PROPRIO OGGI, 6 DICEMBRE 2021 (quale sincronicità) DISSIPA ogni ombra sul successore amico e confratello di Francesco di cui riporto uno stralcio
      “Nel 1245 prende il via la grandiosa costruzione della chiesa di San Francesco, in un terreno donato dal Comune ed Elia dirige i lavori, assestandosi solo per recarsi in Sicilia, in aiuto di Federico per erigere fortificazioni a difesa dei Crociati. Torna a Cortona nel 1250, dopo la morte di Federico: ha 70 anni, è ormai vecchi e stanco, ma vuole portare a termine la sua basilica che viene completata nel 1253, ad eccezione del campanile e della cripta. Ammalatosi gravemente, muore il martedì di Pasqua, il 22 Aprile 1253. Alla domanda di come abbia potuto portare a termine un'opera così dispendiosa, possiamo rispondere che certamente l'amicizia con Federico II fu fondamentale, sia sul piano economico che su quello politico: il suo viaggio in Sicilia non fu casuale e servì a sostenerlo anche nei confronti dell'autorità civile. L'autorità religiosa, aveva già provveduto a riabilitarlo, con una lettera apostolica di Innocenzo IV, in cui si riconosceva autentico il suo pentimento e la sua confessione. Grande dunque fu Elia, alchimista e costruttore di cattedrali, ma prima di tutto fu frate e amico di Francesco. “
      Riguardo alla pratica dell’Ars regia del frate (pratica “tradizionalmente” francescana come sanno anche i sassi) nonostante i tentativi di farla passare come semplice spagiria, studi recenti e recentissimi mostrano che egli praticava un’alchimia spirituale ma non è questo l’argomento

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    5. Quindi mi vuoi dire che quando GPII benediceva Maciel appoggiava le sue tendenze pedofile? Ma accendete i neuroni prima di parlare oppure li tenete in stand-by?

      L'osservazione la dovrei girare a te . E' vero che la benedizione nel cristianesimo non assume i contorni della barakah islamica e quindi la trasmissione di un'influenza spirituale DIRETTA , ma semmai indiretta, ma non vedo come il papa POSSA AVER BENEDETTO IL SOGGETTO consapevole dei suoi crimini.
      Spiegati meglio

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    6. @anonimo
      amico mio la questione è semplice. Se un prete mi benedice non sta dicendo implicitamente che ogni cosa che ho fatto, faccio e farò è buona. I neocatecumenali qui presenti pensano sia così. Dire: "mi ha benedetto, quindi sicuramente approva tutto quello che faccio" denota IGNORANZA E SUPERBIA. Cose che nel cammino sono incoraggiate dato che Kiko è il primo che è ignorante delle cose di fede e profondamente superbo. Le sue opere e le sue parole (FATTI CONCRETI) lo dimostrano.

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    7. Giochiamo ( di nuovo ) a bocce ferme.
      Il card Sarah era lì per assistere alla presentazione di un testo contenente le gesta della santa di presunta “categoria superiore”, prodromoco alla sua causa di beatificazione e poi canonizzazione. Questa la cornice, una cornice che conosce lui come la sapete voi, ma lui MOLTO MEGLIO. Ora per alcuni tale santa di categoria superiore non solo è farlocca come santa MA E’ ADIRITTURA UN’EMERITA ERETICA che a rigore, se non pentita, dovrebbe essere destinata alla pena infernale
      Pongo una domanda o una riflessione, a seconda di come la si vuole leggere. Secondo te (voi) se Padre Ariel fosse stato cardinale “incaricato” ci sarebbe andato a osservare e a benedire o sarebbe andato a dirgliene 4+4. Conoscendo il suo carattere non credo che avrebbe fatto di passiva e cortese presenza e concluso con una benedizione.
      Ce lo vedete? Io no.
      Nella circostanza, visto che come diceva Mao, non siamo a prendere il té delle 5 a “cortesie per gli ospiti”, se non si “approva” (si, si) si disapprova e disapprovare nel cristianesimo è no, no. Non esiste una terza possibilità , non esiste ti approvo con riserva o ti disapprovo con riserva e comunque benedico l’assemblea comunque sia.
      Sbaglio?

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    8. Questo intervento può essere stato scritto solo da una persona che NON conosce assolutamente il cardinale Sarah (e probabilmente non ha neppure capito padre Ariel).

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  15. Miracoli di Carmen Hermandez Barrera

    Miracolo n. il più nascosto

    La settimana scorsa Carmen è apparsa in sogno a Kiko, dicendogli di aver fatto un miracolo che doveva rimanere nascosto, senza dirgli quale e per quali motivi. Kiko ha avvisato Semeraro, che ha telefonato al Papa, che era ancora in Grecia, e il Papa gli disse : "bueno, hermano cardenal, se Carmensita fa miracolos da nascondere, es signo que es de caractere reservada e que non ostenta, como sonos todos los santos, procedamos quindi alla causa de beatificasion".Semeraro ha aperto un dox con la dicitura : "miracoli nascosti", poi ha avvisato Kiko che, per ringraziare il Santo Padre, gli ha inviato un pacco, dentro il quale non c'era niente, solo un biglietto firmato da lui con su scritto : "un non-regalo per lei per un non-miracolo di Carmen". Il Papa , dalla Grecia ha dato ordine di mettere il pacco nei Musei Vaticani. Il giorno dopo un ladro l'ha rubato, ma non ha trovato nulla e, dopo l'arresto è stato rilasciato perchè non avendo rubato nulla aveva commesso un non-furto, non contemplato e quindi non punibile dal codice penale vaticano.

    e la causa continua.......................

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  16. Franco Galletti, chi è giammai costui? Noi conosciamo solo un calciatore con cotesto nome, rendeteci edotti a noi poveri ignorantoni...............................................................................................

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  17. Siete solo degli ipocriti, falsi, fasulli. Questo siete.

    Studente di teologia

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    1. ti si scurdat' finti, inautentici, contraffatti, illegittimi, invalidi, farlocchi, tarocchi, patacchi e pernacchi.

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    2. Sì ok, il tuo compitino da perfetto neocatecumenale lo hai fatto. Ora tornatene da dove sei venuto se vuoi conservate ancora un poco di dignità.
      Poi magari torna qua a raccontarci dell'amore verso i fratelli e dell'amore al nemico che si ha nel cammino prima di venire qui a cianciare.. prova a chiedere ad un qls neocatecumenale che cosa è un peccato mortale e quando avviene e poi torna qua a cianciare della nostra poca conoscenza del catechismo. Prova a chiederei a qls neocatecumenale cosa voleva dire Gesù quando diceva di 'odiare il padre e la madre', confrontalo con l'interpretazione CATTOLICA e poi torna qua a cianciare della nostra poca conoscenza delle Sacre Scritture.
      Poveraccio, non hai argomenti e vieni qui ad offendere. Sei proprio messo male.

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    3. @alect, quindi ricapitoliamo, giusto per capire. Se uno che non è dei vostri viene fatto oggetto di offese (anche personali), deriso e sbeffeggiato... Fratello è la correzione, la devi accettare... Anche Gesù nel tempio ha usato le maniere forti e poi quante ne diceva ai farisei? (ormai l'ho imparato a memoria). Se invece a parti invertite, qualcuno di "noi" usa termini più duri e perentori, senza scadere nell'offesa personale e nella denigrazione, allora fate appello alla mancanza di carità e amore verso il nemico. Da questo comportamento doppio si evince che @studente di teologia ha ragione nel chiamarvi "ipocriti".
      Comunque tranquilla @alect, non sarai costretta a rispondere visto che anche questo commento non sarà pubblicato.
      Fallacio Asino Vinicio

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    4. Fallacio Vinicio, non esagerare con la serietà... ammetterai che il suddetto Fratello Imperiale si sbeffeggia da solo, quando fa la ruota come un pavone e senza azzeccarne una giusta ti sciorina invece tutti i sinonimi che Dio ha concesso ai dizionari in questa vita. E in più insulta pesantemente... ma quello si nota di meno perché, sai tra le lacrime delle risate, dopo un po' la vista si offusca. Suvvia.

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    5. Studente di qualsiasi cosa..
      ...dopo la fuguraccia sul posizionamento della Croce non trovi di meglio da fare che questo intervento scomposto, sembri una zitella isterica

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  18. @Fallacio
    Quando smetterete di fare le vittime e di sentirvi perseguitati da chiunque non vi dica che siete bravi sarà troppo tardi.
    Ps. come vedi te lo hanno pubblicato. Non ne azzecchi proprio una.

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  19. Se FAV non ne azzecca proprio una, perchè continua a scrivere su questo blog? L'unica risposta è : perchè non ne azzecca proprio una, compresa quella di scrivere su questo blog. Quindi........................................

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  20. Quindi siete in due a scrivere su questo blog.

    LUCA

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