martedì 8 novembre 2022

Inizio Corso 2022-23. Quinta parte: La mancanza di bellezza porta al suicidio, dice Kiko

Estratto del mamotreto di Inizio Corso 2022/23, pag. 27. Dichiarazioni di Kiko:

"Mi piacerebbe molto parlare della bellezza, anche della creazione, perché l’Ecclesiastico dice che ogni cosa nella natura che Dio ha
creato canta la bellezza dell’altra. Vuol dire che nella natura c’è un linguaggio d’amore, un contenuto. Il segreto della bellezza è questo linguaggio d’amore:
la tersura del cielo, l’azzurro del cielo canta la bellezza delle nuvole che sono come cotonate, ossia ogni cosa canta la bellezza dell’altra. È Parola di Dio. E dipingendo questo si capisce subito. Anche uno sfumato aiuta a vedere la bellezza di una riga netta. Per esempio, la natura del cristallo esalta la bellezza del rugoso, il rugoso canta il cristallo nel senso che ama la tersura, la durezza del cristallo. Questo dialogo d’amore sta in tutta la natura. Il problema, perché si dia l’artista, sono le proporzioni: quanto di rugoso, quanto di liscio… le proporzioni. Per questo la matematica è molto importante.
[...] quando tutto è brutto stai malissimo, hai una sensazione di malessere, quando vai in un posto pieno di spazzatura, che puzza, stai malissimo. Per questo la mancanza di bellezza porta alla disperazione, al suicidio: per questo l’estetica è importantissima."


Il Cristo Giudice - Cappella Sistina
Capolavoro non apprezzato da Kiko che vuole
"risanare la rottura
che l’arte ha vissuto dal XV secolo in poi
"


Un concatenarsi di elementi perfetti derivante da una matematica definibile divina che Kiko richiama ma non annette a sé. La motivazione è palese: Kiko predilige la bruttezza.

Salmo 19:
“I cieli narrano la gloria di Dio e l’opera delle mani annuncia il suo firmamento. Il giorno al giorno ne trasmette notizia e la notte alla notte ne dà comunicazione”.

La bellezza è ordine e armonia, un incontro di estasi e meraviglia con ciò che ci eleva ed edifica. Le proporzioni, nominate da Kiko ma da esso mai applicate - basta un colpo d'occhio rivolto alle sue creazioni per accorgersene e nutrire un singolare sentimento di intima insoddisfazione - consentono ai nostri sensi di percepire la realtà contemplata nel suo insieme, la quale, per procurarci diletto, deve essere adeguata alla capacità dei sensi di percepirla, con la vista ad esempio. Dunque, se all'ordine corrisponde il guadagno, al caos si associa la perdita: la perdita di uno sguardo appagato, la perdita della tranquillità intima e spirituale, lo smarrimento della pienezza e l'instaurarsi del vuoto. I fuoriusciti dal cammino che hanno fatto esperienza della famosa kenosis kikiana, ritrovandosi a scendere i gradini della perdizione che implicano uno studio approfondito e crudele della propria intimità, conoscono perfettamente queste emozioni.

Per essere chiari: il caos non può essere bellezza perché non svela la Verità.

“Bellezza è verità e verità è bellezza. Questo solo sapete sulla Terra ed è quanto basta” scriveva il poeta inglese John Keats.

Il segreto e il mistero della bellezza potrebbero esser sunte, osando umilmente, in una formula matematica (siccome Kiko disquisisce di matematica), a tal proposito il tedesco Kepler coniò l’espressione “proporzione di Dio”, per esplicare il piacere divino che l’occhio umano prova nell’osservare una particolare proporzione, la quale può essere impiegata in tutti i campi del sapere, dalla matematica alle arti, e si rintraccia ovunque nel creato, 'dai fiori di qualche centimetro alle grandi galassie cosmiche'.

Se parliamo di propozioni, e Kiko è il primo a farne riferimento volendo addirittura darne spiegazione, non possiamo prescindere dall'aprire una parentesi sul "regalo" distribuito alle comunità come simbolo dell'attuale 'inicio de curso', vale a dire la rappresentazione di San Pelayo realizzata, come è facile intuire, da Kiko. Le parti costitutive del disegno in discussione risultano disarmoniche, squilibrate e stravaganti, oltre che irriverenti. 

Ma ancora più esplicito è il "ricordino" confezionato per l'annuncio del periodo di Avvento 2020. In quel caso furono riprodotte due figure Sacre, Gesù e San Giovanni Battista, caratterizzati da una testa sproporzionata e contornati da tratti infantili e sciagurati che rivelano la mancanza di dedizione e pace dell'artista.

Un'altra immagine degna di evidenziazione è la Pietà di Argüello, la quale assomiglia in modo sconcertante ad un'opera di Pietro Cosentino raffigurante San Francesco e il Cristo. Da notare (in foto) che nel disegno di Kiko sulla mano della Madonna si ritrovano in trasparenza anche le stimmate presenti sulla mano del san Francesco di Cosentino; la cosa è  strana davvero e a qualcuno potrebbe far pensare che ciò sia segno di incapacità e al contempo presunzione, oltre che di sgraziato scopiazzamento. 

Pietro Cosentino / Kiko Argüello
  

Kiko realizza delle deformità deliranti e delle estetiche amorfiste, pertanto ci si chiede: come è possibile che dei fedeli assetati di bellezza si ritrovino inconsciamente morti disidratati a causa della bruttezza? Perchè se la bellezza è un termine suggestivo, evocativo, con un suono gentile che è presagio di amore e di verità, la bruttezza è il perfetto inverso. Perchè lì dove la Bellezza non è più diffusa, come nel cammino nc., la bruttezza riesce spesso eparadossalmente a soppiantarla, riuscendo ad "impressionare" l’immaginario con modelli che, pur laidi e sgangherati, veicolano un senso apparente di "potenza" che può divenire trascinante e a-ccattivante (ossia, capace di "recludere", nel senso etimologico del termine).


Ce ne parla Lino Lista nel suo libro "Il Fango e il Segreto" (pag. 59):

- Non c'è bellezza, in tutto ciò che non conduce all'Altro e all'Altrove, ma soltanto al Cammino e ai suoi luoghi. Non può esserci bellezza in un'estetica che, dentro le forme, racchiude costantemente il pensiero dell'iniziatore, la comunità e il suo operare. È come nella celebrazione eucaristica neocatecumenale dove [...] il Sacramento è vissuto come finalizzato al banchetto conviviale e nella durata del banchetto comunitario circoscritto: "All'inizio qui non c'è nient'altro che lo spazio cosmico e, dopo, non rimane altro che lo spazio cosmico: il Signore è passato". [...] Esiste una corrispondenza biunivoca tra l'estetica neocatecumenale e la sua teorizzazione. La questione, quindi, più che estetica è teologica.

 

 
👆Altri esempi di ispirazione artistica👆


Sul rapporto controverso fra Kiko e l'arte, possono essere letti i seguenti articoli:
 
 
 

51 commenti:

  1. Ringrazio Rebel che ha sapientemente messo in evidenza questo sintomatico sproloquiare di Kiko.
    Mentre leggevo, perdonatemi, avevo davanti agli occhi lo spietato Nerone che anche lui esaltava arte e musica, le arti e il bello, e poi ammazzava senza cuore i suoi più cari affetti e incendiava Roma - gettando su innocenti cristiani la terribile responsabilità (che anche lui sapeva bene di aver compiuto un atto spregevole che poteva costargli molto) - proprio in nome dell'amore alla bellezza secondo i suoi squilibrati canoni.

    Voleva ricostruire la Roma di Nerone insomma, come Kiko che si assolve mentre distrugge tutto quel che può nella Chiesa per ricostruirla secondo la "nueva estetica kikiana".

    Ma essendo Kiko un disturbato patologico (guarda le foto a corredo dell'articolo, fino all'ultimo 'capolavoro' del san Pelagio del quattro volte laureato h.c. Arguello Kiko) le Parrocchie neocatecumenalizzate hanno perso ogni bellezza, parlano ed esaltano lui solo e hanno cancellato ogni vestigia della nostra millenaria arte religiosa e non che ci ha resi famosi nel mondo e ha parlato ai cuori dei credenti.
    Identità cancellata!

    Pax

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  2. Diciamo che Kiko si ispira un po' ovunque: ai cartoni animati, a opere altrui, opportunamente deformate, ai personaggi televisivi. Questo non è di per sé un male, se non proponesse la sua produzione come arte immortale d'esempio per tutti...persino nel Bahrein. Il filone delle icone neobizantine gli ha permesso di avere ispirazione costante senza doverne rendere conto per le sue opere pubbliche. Si limita a cambiare alcuni "particolari" purtroppo teologicamente importanti, come nel Giudizio Universale, in cui ha eliminato, rispetto all'icona originale, la fila dei giusti in attesa di giudizio (perché, in linea con certe interpretazioni eretiche, ritiene che alcuni non saranno sottoposti a giudizio? La sua predicazione ambigua ed ondivaga recentemente, per merito del fatto che i discorsi glieli scrivono altri, si è corretta. Ma naturalmente mai ammette il proprio errore. E sembra contare sulla confusione seminata in proposito nelle menti di chi lo ascolta e di chi guarda le sue icone) . Per quelle dei biglietti augurali, si ispira evidentemente a ciò che più gli interessa nel proprio quotidiano.
    Che ci sia bellezza in ciò che esce dalla sua matita, non si può affermare. Piuttosto mediocrità, mentre qualche particolare è addirittura errato e fuorviante.
    Un po' come le medagliette della Madonna miracolosa: mi sono chiesta perché tante riproduzioni non sono fedeli, nella tracciatura della M o nella posizione o numero delle stelle. Il dubbio è sempre tra la buona fede di chi ha voluto "migliorare" l'originale e la cattiva fede di chi l'ha voluto deformare.

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  3. Ricordiamo ai gentili lettori del blog che i kikolatri, in quanto adepti dell'idolo Kiko, proclameranno sempre che gli sgorbi di Kiko e le strimpellate di Kiko sarebbero bellissimissima arte sacra stupendissima eccezionalissima adattissima eccetera.

    Come già detto tante volte, la bellezza - quella vera - resiste nei secoli, ed è riconosciuta anche dalla gente semplice, anche dai "nemici" (si considerino ad esempio i numerosissimi turisti non cattolici che visitano chiese e monasteri cattolici... e si soffermano su opere di secoli fa che parlano di episodi della storia della salvezza).

    Nell'epoca moderna - e specialmente dagli anni '60 in poi - l'arte sacra è degradata all'improvviso, sia per il dilettantismo sfrenato (si pensi a certe orride canzonette chiesastiche o a certi dipinti "sacri" delle chiese moderne), sia perché il clero, nella foga di andare "incontro al popolo", ha pensato che non fosse più necessario presentare opere "difficili" da capire. E soprattutto ha pensato che qualcosa di "preconciliare" fosse buono solo per i musei o per le vecchiette più anziane (è la sbagliatissima mentalità antitradizionale che riassumeremmo così: "antico = superato, da buttare; moderno = per forza buono, per forza da apprezzare").

    Quello di Kiko non è solo dilettantismo sfrenato: ogni artista, spesso perfino suo malgrado, esprime nelle proprie opere ciò che ha dentro. Negli sgorbi di Kiko non è difficile riconoscere il suo enorme narcisismo (per esempio, le rappresentazioni del Redentore con la faccia di Kiko, le fattezze di Kiko, la barbetta luciferina di Kiko), la cupezza orribile del suo mondo interiore (per esempio, canzonette e dipinti che dovrebbero rappresentare gioia e letizia e invece inducono alla tristezza, come i toni calanti di strimpellate tipo Risuscitò), e naturalmente lo scarsissimo valore artistico dei suoi dipinti.

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  4. Piccolo off-topic: suggerisco di leggere su Chiesa e postconcilio uno scambio epistolare con una monaca di clausura riguardo la situazione di agonia in cui versa la Chiesa oggi.
    Raccomanderei la lettura anche ai fratelli del Cammino, che però sembrano avere l'attention span di una formica addormentata (tranne quando si parla del tripode Kiko-Carmen-Cammino).

    Per capire quello scambio epistolare occorre ricordare che la Chiesa, quella vera, è stata incaricata dal Signore di insegnare, guidare, santificare. Quindi tutte le menate accessorie (il Sinodo sulla Sinodalità, il campetto di calcetto parrocchialetto, il Cammino Neocatecumenale, eccetera) non sono la missione della Chiesa. La vera Chiesa, oggi, è quel "piccolo resto" che continua a vivere la missione originaria. La vera Chiesa, oggi, è l'anonimo fedele che fa una buona confessione (anziché una sedutina psichiatrina fai-da-te). Il benefattore della Chiesa, oggi, è l'anonimo fedele che fa la Comunione sapendo e pensando "Chi" va a ricevere, ricevendoLo con le dovute disposizioni (a cominciare da una coscienza monda dai peccati mortali), adorandoLo presente nel Santissimo Sacramento. Sono le membra vive della Chiesa di Cristo; e sono "vive" perché vivono i sacramenti, prendono sul serio la dottrina, non perché facciano "attività" parrocchiali, comunitarie, "convivenze", " provarsi con Mammona" (cioè pagare un fracco di soldi al Cammino senza osar chiedere rendicontazione).

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  5. Lino Lista nel suo libro "Il Fango e il Segreto":

    "Non c'è bellezza, in tutto ciò che non conduce all'Altro e all'Altrove, ma soltanto al Cammino e ai suoi luoghi. Non può esserci bellezza in un'estetica che, dentro le forme, racchiude costantemente il pensiero dell'iniziatore, la comunità e il suo operare."

    Esempio preclaro della capacità unica di Lino di fare sintesi.

    È l'autocontemplarsi che preclude ogni via alla bellezza. Perché in sé porta il germe di Satana. Brutto per antonomasia.
    Ogni trascendenza è bandita nel C.N..

    L'"arte" di Kiko è inquietante e lascia un senso di oscuro disgusto.
    Molte delle sue icone cosiddette hanno questo germe di morte.
    Lino per primo ne ha fatto analisi dettagliata. E contengono simboli esoterici o diabolici, come la croce capovolta.
    Chi vive un cammino di fede in un simile contesto, immerso in questi ambigui simboli anche suo malgrado ne resta inquinato. E il suo cuore è portato a restare rivolto costantemente all'idolo autonominato: Kiko il Narciso.
    Per Dio non c'è posto.

    Pax

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    1. alla larghissima da Lino Lista, acerrimo nemico del Cammino insieme a Zoffoli Lifschitz, Ariel et company.......................
      ..



      ..

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    2. Lo fuggite come il diavolo l'acqua santa.
      Meditate gente, meditate...

      Pax

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    3. Continuate a chiudervi nel vostro riccio sempre più piccolo, finirà che sate talmente piccolo che vi pungerete da soli.
      Per come la vedo io, l'unico e solo nemico del cammino è Kiko, e se chi gli succederà si limiterà a fare il clone ne avrete un'altro...e un'altro ancora.
      Siete voi stessi i vostri nemici.

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    4. "Bevete voi stessi i vostri veleni"
      (Dalla Croce Santa di San Benedetto da Norcia).
      Ruben
      ---

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  6. Sono le membra vive della Chiesa di Cristo; e sono "vive" perché vivono i sacramenti, prendono sul serio la dottrina, non perché facciano "attività" parrocchiali, comunitarie, "convivenze", " provarsi con Mammona"
    Riprendo questa frase di Tripudio aggiungendo: sono membra vive delle Chiesa perché vivono la bellezza della Chiesa. La Chiesa è santa e peccatrice: di essa fanno parte spesso anche i nemici della Chiesa stessa, ma la santità di cui l'ha rivestita Cristo come Sua sposa, è più che sufficiente, anzi, sovrabbondante. Motivo per cui un movimento come il Cammino neocatecumenale, pur approvato, finché allontana le anime dal vivere i sacramenti con autenticità, è uno dei nemici, e fa parte della pula che verrà spazzata via con il ventilabro. Ma non ci deve far dubitare della santità della Chiesa, che è come quel piccolissimo, disprezzato seme da cui nasce un albero enorme, mentre altri semi apparentemente più grandi e succosi marciscono o generano piante inutili che verranno gettate via.

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  7. "Non c'è bellezza, in tutto ciò che non conduce all'Altro e all'Altrove, ma soltanto al Cammino e ai suoi luoghi. Non può esserci bellezza in un'estetica che, dentro le forme, racchiude costantemente il pensiero dell'iniziatore, la comunità e il suo operare" scrive Lino Lista.
    E l'articolo specifica:
    " lì dove la Bellezza non è più diffusa, come nel cammino nc., la bruttezza riesce spesso e paradossalmente a soppiantarla, riuscendo ad "impressionare" l’immaginario con modelli che, pur laidi e sgangherati, veicolano un senso apparente di "potenza" che può divenire trascinante".
    In effetti il pensiero dell'iniziatore del cn, anche quando invoca modestia ed umiltà, è sempre orientato al successo personale e alla glorificazione della propria opera. E questo è ciò che avvertiamo come "brutto", come una caduta di tono rispetto alle verità evangeliche che si pretende di veicolare. Ma è necessario affrancarsi dai modelli teologici ed estetici del Cammino per capirlo: andare in alta montagna, o in un eremo del deserto, riprendere a respirare aria pura. Basta fare come consigliava don Mario Pezzi, frequentare la Messa quotidiana, ma senza seguire gli altri consigli, di sottostare alla dipendenza da Cammino, perché altrimenti l'aria pura rischia di non entrare nei polmoni e nel circolo sanguigno.

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    1. Infatti nella parabola della pecora smarrita, il Buon Pastore lascia le altre 99 nel deserto (Luca) o sui monti (Matteo): si vede che sono ritenuti luoghi sicuri, benché solitari o forse proprio perché solitari...c'è di che riflettere.

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    2. Proprio Così Valentina, Per gli ebrei il deserto è il luogo privileggiato dove i loro antenati hanno studiato il Decalogo appena ricevuto ed approfondito per quarant'anni e così essere pronti per la terra promessa. I monti lo sappiamo bene che è il luogo della presenza divina, basta ricordare il salmo 120. Presenza divina perché sui monti si trovano le "altezze impescrutabili" di Dio. In quale altro luogo si può essere più sicuri di questi due posti?
      Veterano.

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    3. Grazie Veterano perché hai dato conferma e spessore alla bella riflessione di Valentina.
      Interessante davvero!

      Pax

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    4. Veterano è l'acronimo di :

      Velate Eresie Terribilmente Enunciate Rivelano Adesso Neocatecumenali Oscenità

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    5. Proprio Così Valentina, Per gli ebrei il deserto è il luogo privileggiato dove i loro antenati hanno studiato il Decalogo appena ricevuto ed approfondito per quarant'anni e così essere pronti per la terra promessa.

      Ti sei scordato una paola essenziale ovvero essere pronti per l'herem che dona la terra promessa
      (Herem significa passare a fil di spada tutto quello che respira)
      A voi dio piace così.

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  8. Delle immagini a fondo pagina mi colpisce quella Madonna anoressica con il bambin Gesù scimmietta. Il murales di Carlos Atoche era meno blasfemo.

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  9. Veramente complimenti, oltre che teologi, liturgisti, biblisti, canonisti, storici della Chiesa, tomisti, agostiniani, e chi più ne ha più ne metta, anche critici d'arte, psicologi, psicoterapisti.Non c' e che dire, siete un pozzo di scienza, mi chiedo sempre che ci fate su questo blog? Che spreco, che ingiustizie, ma come mai che il Vaticano non vi chiama? Possibile che gli sfuggano le vostre perle di saggezza?

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    1. Cala cala trinchetto! Basta aver chiara la dottrina insegnata in parrocchia e possedere un minimo di buon senso, non occorre grande preparazione per rivelare le falle del Cammino.

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    2. L'ho già detto in altre circostanze, nessuno di noi millanta titoli, qui si discute e ogniuno porta il suo.
      Se cerchi qualcuno che invece si è definito nei modi che dici quello è Kiko.
      Ti dirò di più ha detto che il suo cervello è un mostro, non nella accezione dispregiativa, e lo ha fatto in un video che ha poi costretto tutti a vedere.

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    3. @anonimo
      Stai parlando di Kiko e dei suoi sottoposti , vero? a parte gli scherzi (neanche tanto scherzi, dato che si arrogano il diritto di ogni cosa), guarda che basta un bambino di 5 anni ha smentirvi su tutta la linea. Un bambino di 5 anni la Bellezza la nota. Voi no

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    4. Per rimanere al post di oggi, stando alle parole di kiko, nel movimento neocatecumenale la bellezza non ha proprio nessun diritto di esistenza: infatti, secondo lui tutta l'arte rinascimentale è da buttare nel cestino, in quanto "corrotta". Cioè tutte le opere architettoniche, scultoree e pittoriche che tutto il mondo ci invidia, molte delle quali, fra l'altro, di argomento religioso, sarebbero da censurare. È quindi il Cammino, con il suo in rigettare la bellezza, se seguito alla lettera, che porta al suicidio, o alla morte dell'anima.
      Porto

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    5. Sul serio? Secondo noi è leggere le critiche del blog sul Cammino che porta al suicidio. Ma noi abbiamo le spalle ben coperte, e sotto la fulgida guida del sommo Kiko proseguiamo nel nostro irto cammino verso le più alte vette nelle sue sorti magnifiche e progressive.

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    6. Piccolo promemoria: non occorre conseguire titoli di studio (come richiesto da Anonimo delle 19:24, che ovviamente non ce li ha, e si permette di giudicare gli altri che non ce li hanno).

      Basta leggere attentamente il Catechismo, per capire tutte le questioni della fede. E meglio si vivono i sacramenti, meglio si capirà la dottrina cattolica, ognuno secondo le capacità intellettuali che ha. (Tant'è che anche un bambino del primo anno di catechismo può capire che Kiko è eretico quando Kiko insinua che la confessione dei peccati mortali sarebbe facoltativa e rinviabile a piacere)

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    7. @Anonimo delle 11:14
      Se leggere le critiche al Cammino sul blog porta al suicidio, forse sarebbe meglio per voi non leggerle, non credi?
      Porto

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    8. Molto bene, vedo che non ci si fa scrupoli nell’ additare qualcuno come eretico. Vediamo se ci sono i presupposti: l’eresia è l’ostinata negazione, da parte di un fedele che ha ricevuto il Battesimo, di una qualche verità che si deve credere per fede divina e cattolica, o il dubbio ostinato su di essa.
      Ora, oltre a questo, l’eretico è tale se, ammonito più volte pubblicamente, si ostina a non tornare alla comunione con Roma. Il problema, cari amici del blog, è che l’ammonizione è pubblica, presenta i vari capi da cui l’eretico si è allontanato, e soprattutto, vi sono i provvedimenti se il fedele non si corregge.
      Detto questo, è facile estrapolare una parte di un discorso, possiamo far dire a qualsiasi persona quello che vogliamo. Voi accusate Kiko di eresia, molto bene, sono disposto a credervi, fornitemi per favore i capi di accusa, i pubblici ammonimenti (che prevedono SOGGETTO, IN COSA SI è ALLONTANATO DALLA FEDE CATTOLICA, e voi dite che Kiko se ne è allontanato, quindi si presuppongono ammonimenti disciplinari da parte della Santa Sede). Con questa premessa non potete portarmi come esempio i discorsi del Papa agli aderenti del cammino nelle varie udienze, perchè non mi risulta che il Papa, o chi per lui, abbia mai detto: Kiko, tu predichi questo e questo, ti sei allontanato dalla fede cattolica, incorri in queste sanzioni.
      Siete un gruppo che si prefigge di fare luce sulle devianze del cammino, e dato che non avete nessun titolo per fare questo, altrimenti stareste tutti alla congregazione del culto divino, o magari ai testi legislativi, vi consiglio di non sparare sempre così in alto. Per carità, avete il diritto di dire quello che volete, parlate in virtù del sensus fidelium, ma questo non vi legittima a condannare nessuno. Lasciate che sia il Vaticano ad occuparsi di questo, ad ammonire e correggere, anche perchè sono anni che gli fornite delucidazioni e accuse sul Cammino, vi avranno ascoltato no? Se non lo hanno fatto provate a gridare più forte.
      Bene, per ora mi fermo qui, aspetto che mi forniate i provvedimenti disciplinari contro Kiko, ripeto, contro Kiko, perchè è Kiko che tacciate di eresia. E ricordate che questi vengono da Roma, firmati dal Papa e a nome delle congregazioni, altri non ne conosco, in tutta la storia della Chiesa è stata Roma ad occuparsene. Grazie,
      Pelagio

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    9. @PELAGIO
      Infatti Roma vi ha dato uno Statuto che non rispettate. Detto questo i nodi stanno venendo al pettine e Kiko se ne è accorto.

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    10. Sarebbe meglio mettere i riferimenti a ciò a cui esattamente stsi rispondendo, perché parlare sul nulla è un pò difficile. Se il tuo intervento mira a dire che il Papa e le Congregazioni vaticane mai hanno corretto da affermazioni eretiche le catechesi di Kiko, allora dovresti dimostrarlo mettendo a confronto il testo delle catechesi originali propinato negli anni a centinaia di migliaia di credenti e parrocchiani e quello emendato. Visto che ti sei proposto di risolvere ogni nostro dubbio sull'argomento Cammino, immagino tu ne sia in possesso e non sia un problema fare questo piccolo lavoro di verifica.
      Il solo fatto che la Chiesa si sia impegnata in questo (improbo) compito, dimostra alcune cose. In primo luogo, non ci risulta che la Chiesa abbia mai corretto i "compiti" di altri movimenti, tranne di alcuni poi commissariati o del tutto chiusi. C'è generalmente la presunzione che, all'interno di un movimento cattolico, si insegni il catechismo della Chiesa Cattolica. Questa presunzione non vale più per il Cammino neocatecumenale, e i suoi testi sono stati corretti come quelli del catechismo olandese. Con la differenza che il catechismo olandese è pubblicato con le correzioni che possiamo tutti leggere e commentare, il "catechismo neocatecumenale" no.
      Per cui, concludo, la Chiesa è più volte intervenuta, e in modi radicale, sugli sfondoni dottrinali di Kiko. Allo stesso modo è intervenuta, sia attraverso i suoi vescovi, sia lo ha fatto il Santo Padre nella lettera richiamata fin negli Statuti, per correggerne le aberrazioni liturgiche. Per poter firmare gli Statuti, malvolentieri i due iniziatori hanno "restituito" alla Messa delle intere parti cassate perché a loro non piacevano.
      Negli Statuti del Cammino c'è l'impegno a rispettare il Messale: in quali Statuti di altri movimenti è stato inserita questa clausola? In nessuno, perché evidentemente non hanno bisogno di essere vigilati per seguire le cogenti istruzioni del Messale. Nonostante tutti questi interventi, sappiamo che nelle Comunità neocatecumenali si continua a disobbedire ai richiami scritti del Santo Padre. E ne abbiamo le prove perché ce le forniscono i neocatecumenali stessi.
      Comunque, se non vogliamo perdere il nostro tempo, esplicita esattamente le affermazioni che hai trovato nel blog riguardo alle eresie di Kiko e, visto che di solito noi amiamo documentare ciò che diciamo, porta le tue contro deduzioni. Altrimenti perdi il tuo tempo e lo fai perdere anche a noi.

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    11. Vedete che travisate tutto? Già di per se il fatto che Roma abbia vidimato le varie catechesi fa cadere le vostre accuse. Le ha inoltre corrette come se non bastasse, e le correzioni sono state applicate. L’eresia è un ostinata negazione, quello che kiko ha mandato a Roma è stato revisionato e così come è revisionato viene diffuso.

      @aleCT
      Dove non viene rispettato lo statuto? Mi fai un esempio con lo statuto alla mano?

      @Valentina Giusti
      Voi asserite che Kiko è un eretico, ditemi dove sta l’eresia, datemi dei fatti documentati e vi rispondo senza problemi.
      La tua risposta è problematica: il fatto che uno venga corretto non è sintomo di eresia, il fatto che uno non accolga le correzioni è qualcosa di cui indagare e lì scattano le sanzioni. Kiko mai è stato sanzionato, mai scomunicato.

      Aspetto alcuni esempi,

      Pelagio

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    12. Il blog funziona così: ad affermazione documentata si risponde con affermazione documentata. Se tu Pelagio non citi esattamente a cosa ti riferisci e neppure a cosa rispondi e continui a fare affermazioni fumose ed autoreferenziali, così non permettendo ad altri di replicare, dai la certamente errata impressione di voler difendere il Cammino senza mettere in campo nessun argomento (o senza averne proprio, di argomenti). A queste condizioni, difficilmente i moderatori ti pubblicheranno nuovamente. Buon finesettimana.

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    13. @Pelagio
      guarda, ci sarebbe da scrivere un volume dell'enciclopedia. Per ora vado a memoria:
      1) "il cammino è al servizio dei vescovi". Tutte palle. Il cammino fa quello che vuole. Un paio di esempi? Tutta l'intera conferenza episcopale giapponese che blocca il cammino e non vuole il seminario di Takamazu e i vertici del cammino che fanno? Muovono tutti i loro amici a Roma e lo fanno spostare lì. Perchè il problema non era l'evangelizzazione del Giappone, ma non perdere il seminario e dire "serve per il Giappone". Altro esempio: nel 2019 il vescovo di Palermo dice esplicitamente che non ci devono essere veglie pasquali separate. Cosa fanno i neocatecumenali? Prendono armi e bagagli e si trasferiscono a Monreale per poter fare la veglia negli hotel. Altro esempio ancora: la COnferenza Episcopale Italiana dice esplicitamente che non si devono fare riunioni causa pandemia. Cosa fanno i neocatecumenali in Campania? Convivenza (anche qui spostandosi da una diocesi ad un'altra senza dire niente a nessuno) con decine di persone. Conseguenza: focolaio di Covid con morti annessi compreso il sacerdote che "guidava" la convivenza e al quale hanno addossato tutta la colpa. (non solo disubbidienti, pure vigliacchi siete). Ti bastano come esempi?
      2) Le celebrazioni neocatecumenali devono essere pubbliche ovvero io devo sapere che a quell'ora c'è una messa perchè lo leggo sul cartello affisso alla chiesa o sul suo sito internet. NEI FATTI le celebrazioni neocatecumenali sono AD INVITO. Tralascio VOLUTAMENTE l'aspetto liturgico perchè ci vorrebbe veramente una vita. Dico solo che è ESPRESSAMENTE VIETATO che la comunione la si faccia INSIEME AL CELEBRANTE (ci sono i video su YT che lo attestano)

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    14. Riguardo al Giappone: i vescovi chiesero la sospensione per 5 anni del cammino in Giappone e fu Ratzinger e la commissione incaricata a negare la sospensione. Fu poi lo stesso Ratzinger ad aprire la sezione nel seminario di Roma per il Giappone, e vi ricordo che il rettore del seminario pontificio era il vescovo monsignor Takaaki Hirayama che venne a vivere a Roma con i seminaristi (e ci sono le foto che lo attestano, nonché i suoi effetti personali che ha lasciato a Roma). Forse quel vescovo aveva meno spirito santo degli altri? Chi era fuori strada questo vescovo o l’altro vescovo? Erano eccome al servizio del vescovo.
      Riguardo al vescovo di Palermo: ha espressamente scritto che non dovevano esserci due veglie nella diocesi, gli aderenti al cammino sono stati accolti dalla diocesi di Monreale che ammetteva la doppia celebrazione, qualche problema? Qui però manca una cosa: dove hai trovato scritto che si sono mossi a Monreale? E se anche fosse, non potevano essere accolti da quelle comunità? Il vescovo gli ha per caso impedito di uscire dalla diocesi? Prima vorrei verificare che quello che dici sia vero, poi possiamo parlarne tranquillamente.
      Passiamo alla CEI: la convivenza era precedente alle norme anti covid che erano state emanate: vi riporto le date delle norme che potete facilmente verificare sul sito del governo e della CEI (incontro delle comunità il 28/29 febbraio 2020 e il 4 marzo 2020, le ordinanze restrittive sono del 5 marzo per la conferenza episcopale campana e dell’8 marzo per il presidente del consiglio). Nessuno ha disobbedito, però come vedi non hanno risposto alle accuse e non vanno in un blog a diffamare ed accusare nessuno.
      Non bastano come esempi no, mi dispiace, è tutta aria fritta.

      Non è ad invito, ma mi chiedo: anche se fosse scritto sulla bacheca voi andreste? Fate risparmiare inchiostro alle parrocchie per favore, tanto a voi non cambierebbe niente. Apparte questo, mai ho sentito parlare di buttafuori sulle porte per fedeli che non fossero del cammino, è semplicemente il pregiudizio che nemmeno vi fa avvicinare. Per quanto riguarda l’aspetto liturgico è un peccato tralasciarlo, perchè non ne parliamo? Sono sicuro che avrai cose interessanti da propormi e magari posso farti vedere che non sono del tutto esatte. E visto che come fonte mi porti YouTube, ti invito ad andare a guardare l’Eucarestia celebrata da Giovanni Paolo II nel 1988 a Porto San Giorgio. Mi sembra molto chiaro, o forse mi sbaglio? Il papa non era bendato vero? Mons. Marini era lì ed ha permesso questo scempio? Alcune concessioni sono state fatte, e a meno che non ne sappiate più del Papa che ha celebrato quell’eucarestia non mi soffermo nemmeno a controbattere. Era lì, poteva cambiare qualcosa no? Invece non l’ha fatto, se l’ha concesso e non l’ha vietato sono dispiaciuto per voi che vi accanite, ma le cose stanno così.
      Pelagio

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  10. Se chiamasse noi dovrebbe prima chiamare voi.
    Io non vedo l'ora di un confronto davanti agli organi competenti vaticani.
    È una vita che aspetto invano.

    Pax

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  11. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. il più iconico

    Giorni fa un ladro è entrato nel centro UFO di Porto San Giorgio e ha rubato la prima icona, disegnata da Kiko nel 1964 ai primordi del Cammino, valutata da Vittorio Sgarbi 2.500.000 euro. Padre Mario ha detto che se il quadro fosse stato protetto da Verisure, come dice la recente pubblicità tv, non sarebbe successo niente, ma Kiko ha detto che c'è un sistema di allarme molto più efficace : Carmen. L'hanno subito implorata e lei, da Lassù, con uno schiocco di dita, ha mandato un fulmine al ladro, incenerendolo, e ha fatto recuperare il quadro che ora è al suo posto. Kiko ha avvisato Semeraro che ha avvisato il Papa che ha detto : "hermano cardenal, Carmensita ha operato in doppio, quindi merita un doppio premio : beatificasion e canosisasion. Procedamos". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un pacco con una fotocopia del quadro, che il Papa ha fatto mettere nella Pinatoteca Vaticana, pensando fosse l'originale, protetto da una teca a prova di bomba atomica costruita dalla Verisure, e un'assicurazione presso i LLoys di Londra di 4.000.000 di euro, più un cartello : "Ecco come un quadro può generare un santo".

    e la causa continua...

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    1. Ultime notizie ci ragguagliano sul fatto che, per uno spiacevole disguido, nell'UFO di Porto San Giorgio al posto del primo quadro di Kiko hanno messo il ladro incenerito. L'artista iberico ha dichiarato che egli stesso non aveva saputo distinguere l'uno dall'altro, tanto simile era alle sue tele del primo periodo orror-cubista.

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  12. Ricordiamo ai gentili lettori cattolici che il Cammino Neocatecumenale, con la sua predicazione pessimistica e fatalistica, ha visto molti suoi adepti ricorrere al suicidio (Kiko spesso blatera che il Cammino "ha salvato dal suicidio tot fratelli", ma abbiamo spesso avuto testimonianze che i suicidi nel Cammino ci sono eccome (cfr. il povero Luciano e la "logica sballata neocatecumenale"), altro che salvataggio). Se non fosse per la calcolata ambiguità dei predicatori neocatecumenali (cosiddetti "catechisti"), il Cammino sarebbe già stato portato in tribunale chissà quante volte, per istigazione al suicidio.

    I fratelli del Cammino provino a ricordare di tutte le volte che hanno sentito dire in comunità che un qualche fratello di qualche comunità "non ha retto". I cosiddetti "catechisti" diranno certamente che è stato "il demonio", ma lo dicono per discolparsi preventivamente, perché un soggetto mentalmente sofferente e debole, di fronte al pessimismo neocatecumenale, di fronte al fatalismo neocatecumenale, di fronte ai cosiddetti "catechisti" che lo accusano continuamente di essere un orribile peccatore in braccio a mammona e schiavo del demonio, potrebbe aver perso le ultime speranze che aveva per continuare a lottare e vivere.

    Al contrario, nella Chiesa cattolica - dove comunque il male viene chiamato "male" - la predicazione si fonda su fede, speranza e carità. Fede in Dio, s'intende, non fede in Kiko. La virtù della speranza, anziché pessimismo e fatalismo kikiani-carmeniani. La cristiana carità, in tutte le direzioni, anziché il fare esclusivamente cose che beneficiano il Cammino, i capicosca del Cammino, i soldi del Cammino, il prestigio del Cammino.

    Il Cammino ha fin troppi scheletri nell'armadio. Abusi sessuali. Abuso di psicologi (per un'epidemia tutta neocatecumenale di tentativi di suicidio, di depressione, problemi mentali, disturbi di personalità, bulimia, anoressia, tentativi di suicidio, ecc.). Abusi economici - se non "molli il malloppo" come dice Kiko, significa che non ti sei "convertito" (convertito a Kiko, s'intende; Kiko è quello che disse: "dille che si può suicidare come vuole, Dio provvederà": nichilismo cinico e anticristiano, proprio come piace al demonio). Abusi contro la libertà personale, quando insinuano che dato che sono alcuni anni che non sei fidanzato né sposato, devi "alzarti" davanti a Kiko, cioè entrare in seminario kikiano o convento kikizzato. A fronte del cosiddetto "calore" della comunità - cioè del fatto che ti danno opportunità di interazioni sociali ogni settimana - i prezzi sono elevatissimi (economicamente, psicologicamente, vocazionalmente...) e il "prodotto" (la "fede adulta") è un pacco, una bidonata, una fregatura sotto tutti i punti di vista.

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  13. Piccolo off-topic, per tutte le volte che ho detto che certe questioni della fede sono comprensibili anche a bambini e ragazzi.

    A questo [link] trovate un elenco abbastanza semplice e riassuntivo di questioni relative all'argomento "Gesù, vero Dio e vero uomo", in contrapposizione all'idea protestante che esisterebbe un "Cristo della fede" (inventato dai primi fedeli) diverso dal "Cristo storico" (personaggio storico).

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    1. Da notare che son tutti bravissimi a dire che Gesù è Dio, Gesù è il Signore.

      Ma spesso - come nel caso dei neocatecumenali - son molto meno bravi nel trarre le conseguenze sulla Chiesa da Lui fondata, sulla liturgia da essa garantita, sulla dottrina immutabile da essa sempre insegnata. Per esempio i neocatecumenali vanno blaterando che "il Signore ti manda una catastrofe per convertirti", come se il Signore fosse sadico e cattivo come loro.

      Naturalmente il pesce puzza dalla testa: Kiko stesso (o al massimo la defunta Carmen) dev'essere l'autore di tale corbelleria, perché nel Cammino non si dice mai nulla che non sia approvato da Kiko e Carmen, piaciuto a Kiko e Carmen, detto da Kiko e Carmen.

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  14. La bruttezza incombente è una delle caratteristiche che più colpiscono del Cammino, anche avvicinandosi un po' solo come esterni.

    La bruttezza della maggior parte dei canti urlati. La bruttezza di voler estorcere a tutti i costi le storie personali, senza rispetto né per chi racconta né per chi ascolta, né, tantomeno della Santa Messa, interrotta ed invasa dalle risonanze. La bruttezza del linguaggio stereotipato ed involgarito con intenzione. La bruttezza dell'isolamento in un ambiente cupo e la bruttezza del taglio netto dei legami con l'esterno.

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    1. La bruttezza degli esempi che vengono portati nelle catechesi "istruttive ed esemplari". La bruttezza di distorcere, sporcare ed impoverire gli insegnamenti della Chiesa. La bruttezza delle giustificazioni sfumate che ti danno per autoassolversi, quando disubbidiscono ai precetti della Chiesa. La bruttezza e la cattiveria di quando viene dato dell' ipocrita, dello stolto, del moralista o dell'ingannato-dal-demonio a chi si rifiuta di abituarsi al formalismo kikiano. La bruttezza della presunzione di chi procedendo negli anni, si sente sempre più eletto e quindi autorizzato a sentenziare e spadroneggiare senza neppure conoscere.

      La bruttezza di una fede che procede alla cieca dietro al "catechista", la bruttezza della rassegnazione al più becero dei darwinismi spirituali, senz'aria, senza luce. La bruttezza della miseria nel teatro degli incubi di un analfabeta riottoso - analfabeta non solo letterale ma anche pittorico, musicale, emotivo... La bruttezza dell' aver messo un nano malefico a capo di un gregge di Dio, invece che in un'unità di recupero. E la bruttezza finale di perdere la fede in Dio, di rifiutarla o, al contrario, di credersi cattolici senza sapere di star praticando altro, a causa della bruttezza del Cammino.

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    2. Senza aspettare che la storia faccia pulizia, c'è bisogno di iniziare a riparare, e molto. Giustizia, innanzitutto, che parte dal ristabilire la verità. Poi Messe, suffragi, rosari, studio. E mettere i prelati davanti alle loro responsabilità.

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  15. Quanto vi è costato CAMMINARE fino alla domus?

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  16. Per me il cattolicesimo non può che essere vissuto come la sintesi e l'espressione della forza unita alla vitalità, alla bellezza, all'intelligenza nella carità al servizio della Verità. Levate uno solo di questi elementi ed esso perderà di sapore rendendo la sua causa persa in partenza.

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  17. Post interessante anche per chi non si interessa al Cammino.

    Come scrive Lino Lista: "Esiste una corrispondenza biunivoca tra l'estetica neocatecumenale e la sua teorizzazione. La questione, quindi, più che estetica è teologica".
    L'estetica di Kiko, infatti, che egli pone in ANTITESI all'estetica cristiana tradizionale, e che non a caso chiama NUOVA, vista anche l'evidente bruttura della sua "arte", non può che fondarsi su principi teologici diversi da quelli della Chiesa.

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  18. Anonimo delle 19 e 24 di ieri:
    Ti sfugge totalmente il senso del blog.

    Qui non si fa teologia, liturgia, esegesi, storia della Chiesa, psicologia, ecc. ma si contesta NUOVA teologia di Kiko, la NUOVA liturgia di Kiko, la NUOVA esegesi di Kiko, la NUOVA storiografia di Kiko, la NUOVA psicologia di Kiko... Insomma, si difende la Chiesa dagli attacchi della NUOVA chiesa di Kiko, che agisce all'interno della Chiesa come una tenia all'interno di un corpo.

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    1. ... e la nuova estetica.. plastica icona di quel che sono.

      Pax

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  19. Promemoria da Guàm: i neocatecumenali, specialmente i capicosca, sono mormoratori e calunniatori oltre ogni limite.

    A suo tempo, nel 2016, pur di gettare fango su Tim (quello che scoperchiò il calderone delle porcate neocatecumenali), fecero partire un comunicato della curia (allora c'erano ancora i presbikikos a difendere il vescovo pedofilo neocatecumenale) in cui si diceva che Tim avrebbe avuto interessi economici nella vendita delle strutture che erano state furbescamente utilizzate come seminario Redemkikos Mater. Qualificarono Tim come "real estate mediator" (intermediatore immobiliare) quando in realtà Tim non solo era un semplice "agente immobiliare" (pagato dall'agenzia immobiliare, non dai clienti, non presente nelle fasi di contrattazione) ma non poteva nemmeno occuparsi dei grandi immobili (come quello in questione) perché non era il suo campo.

    Tim ci fa sapere che quella faccendaccia non è ancora conclusa - dunque ci sono ancor oggi, nel 2022, pendenze legali a carico della curia, che deve decidere se rimetterci oppure se prendersela con i neocatecumenali (che nel frattempo stanno lavorando sodo dietro le quinte per riappropriarsi di Guam; in tutta l'isola ci saranno solo 500 neocat, inclusi bambini e animali domestici, stando alle loro stesse gonfiatissime statistiche; eppure a Kiko brucia ancora tantissimo aver perso l'avamposto nel Pacifico, guidato da un vescovo pedofilo "fratello di comunità" che - caso unico nella storia recente - aveva lodato la "comunione seduti" pur di compiacere Don Kikolone).

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    1. Ricordiamo anche che non solo certe situazioni sono lungi dall'essere risolte, ma c'è anche dell'altro che finora non è apparso sui media, per la donabbondiesca fifa boia di certi vescovi, che invitavano la vittima di uno stupro a "perdonare" lo stupratore, perché "dopotutto tutti commettono errori". Lo stupratore è un presbikiko. E alla Santa Sede ne furono informati. Per il momento non ci sono altre notizie. Come sempre, se dopo ripetuti tentativi attraverso le vie ordinarie non si cava un ragno dal buco, la faccendaccia finirà sui media...

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    2. Prima che qualche asino cominci a ragliare per riflesso pavloviano: quando le autorità ecclesiastiche pur di non crear dispiacere a qualche mafia (come ad esempio il Cammino) si tirano indietro senza far giustizia, e addirittura ti comandano di perdonare il tuo stupratore, non stanno facendo la volontà di Dio.

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  20. I commenti vengono pubblicati solo dopo "censura".... ah ecco appunto!
    Siete diversi da chi?
    Fausta

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