Premessa: per dire una menzogna bastano poche parole; per smentirla e fugare gli equivoci occorrono molte più parole. Per cui per replicare a pochi slogan neocatecumenali occorre qui un'intera pagina.
Altra premessa: nella mentalità degli aderenti alla setta "Cammino Neocatecumenale", è lecito e addirittura doveroso mentire e ingannare pur di salvaguardare il prestigio e i soldi della setta, dei suoi capicosca, e dei suoi autoproclamati "iniziatori" Kiko e Carmen.
Quando dicono "il Cammino è ispirato dallo Spirito" è una menzogna. Nessuno può autocertificarsi "ispirato dallo Spirito", perché è solo l'autorità della Chiesa a poter discernere in materia di cose spirituali (perfino l'apostolo Paolo, pur certissimo della straordinarietà della propria esperienza spirituale, prima di qualsiasi attività fu accolto da Ananìa, cfr. At 9).
E comunque anche quando comunemente si afferma che "XYZ è ispirato dallo Spirito" non significa affatto che le cattive opere, le ambiguità, gli errori di XYZ provengono dallo Spirito (in quanto lo Spirito non può ispirare ambiguità, errori, malvagità). E anche se il Papa dicesse - fuori da un contesto di magistero pontificio - che "XYZ è ispirato dallo Spirito", non può essere preso come un certificato di "provenienza dallo Spirito" applicabile gratis a qualsiasi parola o azione passata, presente o futura (infatti neppure il Papa può garantire che una persona o un ente, in un futuro anche molto vicino, non compiano malvagità e non diffondano errori).
Sì, le opere di vera carità possono essere indicate come "ispirate dallo Spirito". Però di vere opere di carità il Cammino ne conta davvero pochissime (dovute solo al buon cuore dei singoli; e comunque normalmente non sono gradite ai cosiddetti "catechisti" neocatecumenali).Quando usano espressioni come "...tutto questo odio verso il Cammino..." è perché furbescamente chiamano "odio" qualsiasi critica al Cammino, anche la più onesta. Rifiutano a prescindere ogni critica, anche la più documentata, perché sanno benissimo che se accettano anche su un solo punto secondario l'idea che il Cammino debba essere corretto, si finirebbe in breve tempo a dover correggere proprio tutto del Cammino.
Il Cammino nel frattempo propala liturgie piene di strafalcioni, "catechesi" piene di errori, ambiguità e vere e proprie eresie, tracotanza e arroganza dei cosiddetti "catechisti", ipocrisia, autoreferenzialità e clericalismo dei neocatecumenali (non basta riempirsi la bocca di "ilsignore-ilsignore" per autoqualificarsi cristiani), inganni e menzogne e ipocrisie (mentendo persino ai propri adepti)... tutta questa robaccia è ispirata dal demonio, non dallo Spirito. Il Cammino è ispirato dal demonio, in quanto quella robaccia è la normalità, mentre le opere di vera carità sono la rara eccezione.
Notare che è uno di quei tanti casi in cui il termine "Cammino" può indicare sia i suoi contenuti che i suoi membri e capi che ne dettano la linea. Ora, tutti gli ambienti umani hanno una propria quota di gente poco seria, di gente ipocrita, di gente cattiva... anche gli ambienti ecclesiali. Il vero problema è quante di quelle persone vengono lasciate pascere in posizioni di comando. Il problema è infatti la "linea" che viene imposta agli aderenti. Se un ambiente non è in grado di isolare le "mele marce", finirà per marcire tutto il raccolto.Quando ti accusano dicendo "...tu giudichi!" è perché chiamano furbescamente "giudizio" qualsiasi critica al Cammino, anche la più onesta e documentata. Con "giudizio" intendono giudizio temerario, perché (coerentemente) hanno il terrore che qualcuno maturi liberamente convinzioni non favorevoli al Cammino. Come se pensassero che nessuno sia autorizzato a maturare convinzioni critiche sul Cammino.
Pretendono che per farsi un'idea sul Cammino uno debba prima "fare esperienza del Cammino", col sottinteso che se poi hai qualcosa da ridire allora non avresti fatto veramente esperienza. Fingono di non sapere che uno possa formarsi un giudizio sulla droga o sulla sodomia, pur non avendo mai fatto esperienza di droga o di sodomia.
Quando dicono "siamo approvati, le approvazioni", o sono totalmente ignoranti o stanno mentendo. La Chiesa non ha mai approvato - né mai potrebbe - la libertà di celebrare strafalcioni e carnevalate, né la libertà di usare metodi che sfociano tipicamente in sacrilegi eucaristici. La Chiesa non ha mai approvato - né mai potrebbe - le eresie, la "scarnificazione delle coscienze", l'esazione - per di più ossessiva e non rendicontata - delle "Decime"...
Al di là delle "autoapprovazioni" fatte per mettere il Papa di fronte al fatto compiuto (e spesso miseramente fallite), quello che il Cammino ha visto "approvare" è solo una serie di linee guida generiche (come lo Statuto del 2008) oppure generici incoraggiamenti ai vescovi (come la Ogniqualvolta).
La menzogna e l'inganno sono letteralmente i pilastri fondamentali del Cammino. Per esempio vanno dicendo che i seminari neocatecumenali "Redemptoris Mater" sarebbero "diocesani" o addirittura "proprietà della diocesi". Che sono menzogne ben costruite. Infatti tali seminari sono intesi a formare preti secondo le esigenze del Cammino (loro vogliono pomposamente chiamarli "presbìteri") anziché secondo le esigenze della Chiesa (e puntualmente, quando si tratta di scegliere servire il Cammino o servire la Chiesa, preferiscono il Cammino - quei pochi che preferiscono di servire la Chiesa hanno subito abbandonato il Cammino). "Presbìteri" secondo la bislacca "spiritualità" del Cammino (ubbidire ciecamente ai cosiddetti "catechisti" anche se laici e anche se contraddicono il vescovo, celebrare le carnevalate liturgiche del Cammino, ecc.). In quei seminari del Cammino la diocesi non può mettere becco (e se il vescovo locale non ritiene un candidato adatto al sacerdozio, i neocat spediscono il candidato "in missione" presso qualche vescovo compiacente che lo ordina lo stesso).
Ancora proseguendo con l'esempio dei seminari R.M. spacciati per "diocesani": talvolta l'immobile è di proprietà della diocesi, ma solo perché i neocat non sono riusciti ancora a sgraffignarlo - si consideri ad esempio la truffa del seminario neocatecumenale di Guam (immobile della diocesi, la truffa della Deed Restriction e del certificato di proprietà falsificato, e il Board of Guarantors composto da tre neocatecumenali italiani e dal vescovo pedofilo neocatecumenale a titolo personale anziché a titolo di ordinario del luogo).
Ma i neocat mentono anche sulle cose sacre. Per esempio vanno dicendo che "...la liturgia neocatecumenale del sabato sera è considerata Messa domenicale". Furbescamente omettono di dire "da chi" sarebbe "considerata" tale: solo da loro, nel senso che andando alla liturkikia del sabato sera si sentono esonerati dall'andare in parrocchia (nonostante le «decisioni del Santo Padre» del 1° dicembre 2005, parte integrante dello Statuto del 2008 (all'articolo 13), esigano che i neocat "almeno una volta al mese" vadano alla messa della parrocchia).
Ora, una Messa dei "primi vespri della domenica", cioè celebrata il sabato sera, può andar bene per il precetto domenicale ma nel caso dei neocat il loro scopo è di non aver nulla a che fare con le parrocchie, le diocesi, la gerarchia cattolica, se non per chiedere soldi e per adescare nuovi membri. E per di più le liturgie neocatecumenali del sabato sera non vengono celebrate secondo il Messale ma secondo le indicazioni di Kiko e Carmen, nonostante papa Benedetto XVI abbia esplicitamente vietato il 1° dicembre 2005 gli strafalcioni liturgici kikiani-carmeniani.
Quindi ciò che può essere vero in una parrocchia non neocatecumenalizzata ("liturgia dei primi vespri della domenica" celebrata in chiesa il sabato sera aperta a tutti i fedeli), non lo è nel caso neocatecumenale ("celebrazione degli strafalcioni kikolatrici il sabato sera in una saletta con sbarramento d'ingresso").
Nostro Signore ci ha detto: «il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato» (cfr. Mc 2,27). Chiarendo con termini di oggi, i precetti religiosi servono a sostenere la vita spirituale dell'uomo, non sono intesi ad essere un fardello autoreferenziale. Per cui non ha senso che i neocatecumenali celebrino separatamente dalla Chiesa. Non ci sono scuse.
Ai kikolatri piace parlare della crisi delle parrocchie e di porsi come soluzione a tale crisi. In realtà il Cammino non è una cura, ma un tumore. Ha desertificato le parrocchie in cui si è incistato, creando dolorose divisioni, spazzando via tutto per far posto alle deiezioni di Kiko.
Ed anche oggi, che è sabato, nel chiuso delle salette neocatecumenali si procederà a celebrare la liturgia zeppa di strafalcioni, voluti da Kiko e Carmen, nonostante il Papa l'avesse vietata, e nonostante lo stesso Statuto del Cammino avesse fatto sue quelle «decisioni del Santo Padre».
E quindi, anche stasera (sabato sera), si celebrano le carnevalate liturgiche neocatecumenali.
RispondiEliminaRicordiamo ai gentili lettori che il modo in cui celebri, inevitabilmente parla del modo in cui credi. Nelle liturgie neocatecumenali il "centro del discorso" è sempre Kiko e il Cammino Kikatecumenale. Canti di Kiko, "icone" di Kiko, drappi e paramenti designed by Kiko, suppellettili sacre disegnate da Kiko, fascetta reggichitarra col logo di Kiko, copribibbia col font di Kiko... il centro della liturgia neocatecumenale non è Nostro Signore Gesù Cristo, ma il Loro Signore Kiko Argüello.
ritorno dil blog congratulations
RispondiEliminaCongratulations , DI NUOVO ON LINE !
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