martedì 12 novembre 2019

I NEOCATECUMENALI STANNO TENTANDO DI DISTRUGGERE LA FEDE A CALLAO

In questi giorni la stampa peruviana ha rilasciato la notizia di ben 7 PRETI DIOCESANI MINACCIATI da 19 anni da sicari legati ai “colletti bianchi” (politici e dirigenza) e alla realtà ecclesiale. In particolare, don Victor Manuel Torres Vasquez, parroco della parrocchia Maria Madre del Redentore a Callao (sede di un seminario neocatecumenale Redemptoris Mater, per coincidenza), dichiara che il tutto ha a che fare col Cammino Neocatecumenale, autorità assoluta della diocesi del Callao, dove si trova vescovo il neocatecumenalissimo José Luis Del Palacio y Pérez-Medel.
Tale vescovo di nazionalità spagnola, partì itinerante laico per il Perù, dove poi è diventato responsabile del Cammino Neocatecumenale del Perù, poi sacerdote e poi vescovo nel 2011.

La diocesi del Callao è relativamente giovane: fu istituita nel 1967 ed ha visto avvicendarsi solo 5 vescovi, di cui gli ultimi due neocatecumenali.
E’ suffraganea della diocesi di Lima ed è fortissimamente neocatecumenalizzata. I sacerdoti diocesani sono decisamente ostracizzati.

Già nel 2014 e poi negli anni a seguire fino ad oggi 5 preti, poi divenuti 7, hanno subìto ininterrottamente MINACCE DI MORTE e varie azioni intimidatorie, come il ritrovamento di un cane morto e sventrato davanti alla canonica, o bossoli di proiettili (o granate) alle porte della parrocchia.

Le denunce operate fin dagli inizi, non hanno avuto riscontri giudiziari e si sono risolte nell’archiviazione, salvo la protezione accordata al Parroco Victor Vazquez, che però scade in questi giorni:l'archiviazione del caso in cui Torres ha denunciato due persone per presunta regolamentazione, pone fine alla protezione di polizia che ha avuto negli ultimi anni.
Naturalmente non sono mancate pagine calunniose su internet che hanno tentato di far passare questi sacerdoti come "destabilizzatori e contrari al vescovo e alla Chiesa". Il discorso sarebbe un po' lungo, quindi segnalo un link in cui le cose vengono spiegate per bene.

Nelle interviste che ha rilasciato Don Victor racconta che tutto iniziò nel 2000, quando in assemblea fu minacciato di morte durante un comitato politico per la selezione dei candidati.
Don Vasquez afferma che la persecuzione è congiunta tra il potere politico e coloro che detengono il potere ecclesiale a Callao, cioè il Cammino Neocatecumenale.

Le minacce riguardano il ministero sacerdotale, la famiglia, le persone più vicine al parroco, fino alla vita dello stesso. Per esempio, a padre Jorge Ramirez, quando stava nella parrocchia Sant’Angela hanno detto “TI UCCIDEREMO PERCHÉ STAI COSPIRANDO CONTRO IL VESCOVO”.
Questo parroco è da 19 anni che denuncia costanti minacce di morte da parte del Cammino Neocatecumenale.
"È un conflitto politico, che risponde alla ricerca del movimento religioso per sostituire i sacerdoti diocesani da parte di altri appartenenti a questa fazione della Chiesa", ha detto Torres Vásquez, che pratica nella zona da 27 anni e che assicura che anche la sua famiglia subisce attacchi da parte dei membri del Cammino.

“Quando il ministro Urresti lo ha scoperto e ha chiesto un rapporto alla polizia di Callao, ci ha messo in sicurezza dello stato, che abbiamo avuto fino al 21 ottobre. Anche nelle chiamate che mi fanno mi dicono "avere o non avere una scorta", cioè sono consapevoli. Mi dicono 'TI UCCIDEREMO PERCHÉ STAI COSPIRANDO CONTRO IL VESCOVO".
Un prete con la scorta, ci rendiamo conto dell'enormità?
"Siamo tutti sacerdoti diocesani. Padre Alberto Guillén ha affermato di aver ricevuto minacce sul suo cellulare e Padre Wilber Wanqui via Internet, tramite la sua e-mail".
Ormai da diversi anni, un gruppo di sacerdoti diocesani ha denunciato le minacce di questa fazione della Chiesa, che è stata accusata di rimuoverli per sostituirli con sacerdoti neocatecumenali.

In un video si può ascoltare la registrazione dell’ultima telefonata contenente minaccia di morte nei confronti del Parroco Torres Vasquez:
“Sì?”
“Ohe, vecchio conch… lo sai che morirai no, vecchio conch… lo sai o no?”
“Che cosa?”
“Lo sai che in ogni modo ti ammazzerò vecchio conch… sta a vedere”
“In ogni modo morirai, lo sai bene”
“Come… spiegami…”
“Prendilo per sicuro, tu sai già tutto, non fare il finto tonto… vecchio conch”
“Ah sì?”
“Ti ammazzo, ti ammazzo, vuoi vedere…”
“Ma quando?”
“Stai a vedere, tu aspetta tranquillo, non vedrai più, vecchio conch…”
Dice il parroco Vasquez: “abbiamo informato l’arcivescovado del nostro caso, ma i colletti bianchi qui nel Callao tengono il potere nell’arcivescovado
Secondo lui il collegamento tra i “colletti bianchi” e l’arcivescovado è il Cammino Neocatecumenale, un movimento ecclesiale di laici e sacerdoticon grande vicinanza da anni con le autorità di Callao, che critica la Chiesa: fuori da quello non c’è salvezza: Se tu non vuoi entrare nella dinamica del Cammino te ne prendi le conseguenze.


"Facoltà teologica" Redemkikos Mater del Callao
Il pastore ha dichiarato di essere stato vittima di intimidazioni alcuni giorni dopo aver perso la scorta di polizia assegnatagli dopo aver denunciato certa corruzione.
"Non avremo più protezione a partire da lunedì e ora stanno arrivando le minacce. Cioè, da un lato, sembra che si sentano al sicuro o improvvisamente molto spaventati dal fatto che la corruzione sarà finalmente scoperta e hanno iniziato a spaventarci per minacciarci”, ha detto il sacerdote.

Dato questo, e per paura di essere vittima di sicari, il pastore ha denunciato le minacce alla stazione di polizia di Dulanto, a Callao, e spera che la protezione della polizia venga mantenuta di fronte a questi nuovi eventi.

Ma la storia inizia ancora più indietro, quando nel 2014 don Victor Torres denunciò possibili casi di pedofilia in quella diocesi: un gruppo di malviventi prese di mira quattro sacerdoti del Callao subito dopo le denunce. A presentare denuncia fu anche il sacerdote Victor M. Torres Vázquez, gli altri sacerdoti erano P. Sam Chu, della parrocchia di Chucuito; J. E. Ramírez, della chiesa di Santa Angela Merici della Carmen de la Legua; e José del Rosario Cornejo, di San Jan Macías.

Di fronte alle continue minacce di morte, padre Torres ha dichiarato di aver denunciato questi atti criminali al vescovo del Callao, José Luis Del Palacio Pérez. Dice che la risposta fu un misero: "Lascia che ti uccidano, sarai martire della fede".

A causa delle continue minacce, i parrocchiani sono diventati vigili. Yobany Beatriz Bazán Pizarro, membro delle donne volontarie della parrocchia di Santa Angela Merici, ha presentato una denuncia al Ministero pubblico di Callao.

Il sacerdote Jorge Eduardo Ramírez Rodríguez subisce minacce di morte e continue molestie attraverso le telefonate dallo scorso 19 febbraio 2014.
Nel documento di denuncia, ha sottolineato che due uomini si sono avvicinati alla parrocchia per chiedere il sacramento della confessione a padre Jorge, che li ha ricevuti nella sacrestia parrocchiale.
I criminali gli dissero: "Abbiamo l'ordine di ucciderla per aver cospirato contro il vescovo".

Nel settembre 2013, il sacerdote José del Rosario fu minacciato da sicari del quartiere di Atahualpa quando arrivò a casa sua. La denuncia fu presentata alla stazione di polizia di La Perla.
"Disse che i presunti sicari della banda di Atahualpa che lo minacciavano sarebbero stati un tal Morote e l'altro, Chepono, sarebbe il capo della Castiglia".

Nel 2015 José Ugaz, avvocato del pastore, ha affermato che i religiosi vengono molestati "sistematicamente" dopo aver denunciato la corruzione.
“I sacerdoti di Callao temono per le loro vite, perché per più di un anno sono stati vittime di numerosi attacchi e non si sentono protetti.
Seminario Redemkikos Mater del Callao
Cinque sacerdoti diocesani hanno denunciato di essere stati molestati e minacciati di morte, ma sebbene abbiano denunciato il fatto alle autorità, non hanno ricevuto aiuto.”
Di fronte a questa situazione di ansia c'è anche padre Gilberto Silva, cappellano della polizia di Callao, che ha riferito al quotidiano Peru21 di essere stato vittima di due attacchi, avvenuti a luglio e novembre 2014.
La prima volta un proiettile penetrò nella sua stanza, quando era ancora parroco della chiesa di Nostra Signora del Rosario. La seconda volta che la sua vita è stata minacciata, è stato quando due motociclisti hanno intercettato il taxi in cui viaggiava, all'altezza di Minka.
"Esortiamo il procuratore a indagare su questi attacchi. Che venga condotta un'indagine sulla realtà socio-religiosa di Callao", ha detto il sacerdote.

Sempre nel 2014-2015 un sito ha pubblicato un articolo su una poco chiara importazione di liquori e vini dalla Spagna in “DONO” alla casa di Convivenze Giovanni Paolo II e al Centro Neocatecumenale, che poi rivendevano le cose donate (anche perché il vino della messa neocatecumenale deve avere determinati requisiti). Si importavano inoltre superalcolici in “donazione” per un valore totale di circa 400 mila dollari.

Nel 2016 la Chiesa Cattolica del Callao ha lanciato la seguente petizione (evidentemente rimasta inascoltata):
Seminario Redemkikos Mater del Callao
La Chiesa di Callao, composta da fedeli cattolici, laici consacrati e impegnati nel lavoro delle nostre parrocchie e agenti pastorali, denuncia che il vescovo NeoCatecumenale JOSÉ LUIS DEL PALACIO PEREZ MENDEL, non soddisfa i requisiti per essere il pastore che meritiamo. In tre anni di gestione non si è realmente avvicinato al popolo cattolico chalaco (del Callao), che ha denigrato e continua a denigrare con IMPRECAZIONI, MALEDUCAZIONE e FRASI NON DEGNE DI UN PASTORE.
Quando nelle poche occasioni rivendicò la sua attitudine, come leader politico raccolse firme per "esibire" al Vaticano, alla Nunziatura apostolica e alla Conferenza episcopale peruviana, che aveva il sostegno della maggioranza dei cattolici di Callao. Così com'è logico, in qualità di vescovo come loro, gli hanno creduto e non hanno prestato attenzione né al comunicato pubblicato sul giornale La República, né alle lettere che sono state inviate separatamente in Vaticano e nella Nunziatura (con copia alla Conferenza episcopale peruviana e i vescovi del Perù).
Siamo stanchi della loro FOLLIA, delle loro LOTTE CON I SACERDOTI DIOCESANI, della loro ECCESSIVA AMBIZIONE PER DENARO E RICCHEZZA, della CONFISCA DEI BENI DELLE COMUNITÀ RELIGIOSE E DEI LAICI, delle DECIME delle diverse parrocchie e dei CONTRIBUTI OBBLIGATORI che devono fornire i movimenti parrocchiali e le confraternite: i fedeli chalacos vengono visti come il loro comodo salvadanaio; la prova di ciò che manifestiamo è nelle registrazioni di quanti incontri convoca quando richiede supporto materiale ed economico per innumerevoli attività, soldi che però NON RAGGIUNGONO MAI LA LOR DESTINAZIONE.
Come pastore di Callao, nelle veglie da lui convocate, il suo messaggio era incentrato sugli INSULTI (i sacerdoti, le suore - li chiama PROSTITUTE -, i consacrati e le consacrate, servitori parrocchiali e fedeli), a tutti noi dice (sic) UBRIACHI, TOSSICODIPENDENTI, LADRI, BORDELLI, BARBONI e CRIMINALI DEL PEGGIOR TIPO. Alle donne dicono che sono alternativamente PROSTITUTE, FANNULLONE, POCO MADRI, ecc. ecc., I nostri figli sono le CHECCHE, TOSSICODIPENDENTI e i CRIMINALI e le nostre figlie sono le peggiori.
Per il vescovo JOSÉ LUIS DEL PALACIO PEREZ MEDEL, il Callao è un inferno e lui, l'unico santo, circondato dai suoi angeli (sacerdoti neo-catecumenali), mentre il resto (tutto il Callao)  dovrebbe essere STERMINATO insieme alle nostre immagini sacre (Vergine Maria, santi e sante) affinché i neo-catecumenali regnino senza opposizione per volontà di Dio, "che li ha nominati senza loro lo richiedessero" come ha detto (sic) il presbitero neocatecumenale Oscar Balcázar, in un'omelia nella sua parrocchia La Macarena, a La Perla.
Di fronte a questo, il MALESSERE si è diffuso in tutte le parrocchie di Callao, IL VESCOVO NON ONORA I PRECETTI CRISTIANI NÉ I DIRITTI UMANI che devono essere praticati e, soprattutto, rispettati. La nostra chiesa da tre anni è stata lesa, minacciata e perseguitata. Papa Francesco ha detto: "Preferisco una Chiesa robusta, ferita e maculata per uscire, piuttosto che una Chiesa malata di confinamento e il conforto di aggrapparsi alla propria sicurezza". Ricordiamo al vescovo JOSE LUIS DEL PALACIO PEREZ MEDEL, che "la voce del popolo è la voce di Dio" e per amore di Callao umilmente deve rinunciare alla sua pastorale prima che il Vaticano agisca.”


La questione meriterebbe ulteriori approfondimenti, perché ci sono anche in gioco terreni, edifici e sedi conventuali chiuse o delle quali è stata annunciata la chiusura, incontrando la resistenza della cittadinanza e dei fedeli.
Inoltre si fa presente che la causa delle minacce sarebbe "LA COSPIRAZIONE CONTRO IL VESCOVO", per cui è da escludersi un'origine prettamente politica. Si tratta di un motivo RELIGIOSO.
O si pensa stoltamente che IN TUTTO IL MONDO i cristiani ce l'abbiano coi neocatecumenali (Giappone, Guam, Gran Bretagna, Kazakhstan…) o si deve dare atto che ovunque vada la religione del neocatecumenalesimo porti solo guai e spirito contrario alla Chiesa.

Tutte le fonti reperite sono della stampa locale, non avendo trovato NESSUN articolo in merito nella stampa italiana (quella più vicina al Vaticano…).

Segnalo anche la pagina Facebook della Chiesa del Callao, in cui si possono attingere notizie e commenti davvero illuminanti, insieme alla sofferenza della gente per essere sotto stretta DITTATURA NEOCATECUMENALE.

Che il Cammino Neocatecumenale si avvalesse di poteri sia politici che economici forti e non limpidissimi non è una novità, ma è anche la sua unica forza.
In un vissuto di trame, intrighi, alleanze e potere il messaggio cristiano va completamente perduto per essere trasformato in una holding, nemmeno troppo trasparente.
Padre Victor Torres è il Tim Rohr calacho, colui che con coraggio e fortezza non si piega alla mafia neocatecumenale e denuncia una chiesa sordida, smanettona, triviale e dittatoriale. Quindi NON UNA CHIESA.

Ma che aspetta il Vaticano ad intervenire?
Occorre, come a Guam, che emergano i peccati personali del vescovo per muoversi?
Davvero il Vaticano resta inerte davanti alla morte dei suoi figli?

FONTI:

19 commenti:

  1. Faccio sempre fatica a capire certa gente che gode dei guai della Chiesa. Sono così superbamente soddisfatti, in cuor loro, di aver rifiutato la fede, che sono arrivati al punto di provare piacere quando le cose vanno male. (Vale soprattutto per i neocatecumenali, che per vantare i loro numeroni, godono nel venire a sapere che le cose nella Chiesa vanno male, perché così possono dire che invece nel Cammino tutto va alla grande).

    C'è una netta differenza fra il denunciare dolendosene, anche con ironia e sarcasmo, anche con disprezzo di quella parte di gerarchia complice o addirittura artefice del penoso stato di cose in cui versa la Chiesa, e il denunciare godendo. Chi appartiene a quest'ultima categoria - come i kikos - desidera solo che il male peggiori, a differenza di noialtri che lamentiamo il male perché abbiamo ben chiara la cura. Se il paziente è malato, la cura non è mai uccidere il paziente, tanto meno godere per il proprio stato di apparente salute. Se la Chiesa è malata e inquinata, la cura non è sopprimere la Chiesa (tanto meno conquistarne gli spazi a favore del Cammino).

    La diocesi del Callao, in Perù, ha avuto prima la disgrazia di un vescovo neocatecumenale, tale Irizar, che i giornali beffardamente indicavano come "il miglior alleato del Cammino", e subito dopo un altro vescovo neocatecumenale, l'arrogante Del Palacio. Che stanno devastando la Chiesa proprio perché godono nel devastarla, giacché secondo Kiko la diocesi deve diventare "comunità di comunità" neocatecumenali, tutti paganti Decima, tutti ubbidientissimi ai cosiddetti "catechisti" fedelissimi di Kiko, tutti professanti il guazzabuglio di eresie kikiste-carmeniste. L'ottantenne Kiko non ha mai inteso servire la Chiesa Cattolica, ma solo sfruttarla per la propria brama di potere e di denaro.

    Ma i giorni del Cammino stanno volgendo al termine. La nostra generazione vedrà il grande e inevitabile tonfo della caduta del Cammino. Gli archeologi del futuro, nel ritrovare qualche resto dell'orribile Nueva Estetica kikiana, si chiederanno come diavolo sia stata possibile una "spiritualità" basata su obbrobri "sacri" così brutti.

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  3. Ad alcuni questo post potrà sembrare surreale, tanto da pensare che, se anche fosse vero, è davvero un caso limite, una degenerazione che in realtà nulla c'entra col Cammino. Una degenerazione resa possibile dall'ignoranza, dalla povertà e chissà da cos'altro.

    Ma in realtà NON è così.
    Anche se una realtà particolare come quella del Callao e la lontananza da Roma può aver favorito quanto si legge, tutto ciò non è altro che una CONSEGUENZA LOGICA dei principi che animano il Cammino se porati alle estreme conseguenze.

    Quando si abbatte un principio, fosse anche solo per pochissimi casi, come quello della sacralità della vita, di fatto abbassare o meno l'asticella diventa solo una questione di libero arbitrio umano.

    Così per il Cammino: se si dice che prima di tutto viene Dio, ma si fa capire a tutti che prima di tutto viene il Cammino, perché si confonde Dio con il Cammino, si arriva all'idoltria.
    Per cui il Cammino si può fare tutto come per un qualsiasi idolo.
    Non c'è più peccato se non quello contro il Cammino e le leggi idolatriche non le fa certo Dio, ma dipendono dagli uomini, che sono corrotti dalla stessa idolatria che professano.
    Così, come l'adorazione della Pachamama ammette sacrifici umani, potrebbe accadere col Cammino.

    So bene che quelli del Callao sono casi estremi, che qui in Italia non accadono e che tanti camminanti stentano a credere che possano accedere, ma quello che qui mi preme evidenziare è che in teoria POTREBBERO accadere, perché la LOGICA del Cammino è la stessa sia nel Callao che in Italia.

    La prova? La repellente difesa che tanti camminanti fanno del pedofilo APURON. Infischiandosene delle Vittime!
    Un'altra prova? Le schifose coperture che nel Cammino, anche italiano, vengono date ad abusatori e violentatori del Cammino!
    Anche questi sono casi limite altrettanto gravi a quelli che accadono nel Callao. L'unica differenza è che i camminanti si sono abituati e non se ne meravigliano.
    Ma è evidente: la LOGICA è la stessa di quella derl Callao!

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  5. Tutto può essere ma non è nello stile neocatecumenale, loro fanno terra bruciata non utilizzano questi sistemi, di preti matti ad extra nc ne ho pure qua da me.

    Nella mia diocesi è stato recentemente rimosso da un ordine religioso un parroco su richiesta del vescovo, non nc ma favorevole, perché faceva resistenza passiva ai nc. Purtroppo ha commesso l'errore di allontanare anche l'azione cattolica che li era pappa e ciccia (caso raro) con i nc e ai vescovi non gli puoi toccare ac, per cui è stata presa la palla al balzo ed è arrivato un nuovo parroco tra l'altro a lungo itinerante del movimento prima di rientrare nell'ordine.

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  6. UL CAMMINO NEUROCATECUMENALE È FORMATO DA GENTE SENZA SPINA DORSALE...

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  7. Purtroppo risorgono situazioni antiche, che ho sentito ascoltando dei video online su vari argomenti. Mentre leggevo la klocandina, oltre al disgusto di tanta miseria spirituale, mi veniva in mente la situazione della Chiesa ai primi secoli con l'eresia ariana. La Chiesa, se così si può dire, ma credo non sia giusto, in quanto l'eretico nel momento in cui abbraccia l'eresia non ne fa più parte, ma ora fatemi passare il termine, era a quel tempo spaccata in due fazioni, e gli ariani erano in maggioranza. Dopo ci fu l'intervento divino, della Madonna, e a quel punto è girato il vento. Ma se andiamo a vederci la situazione, ecco che vediamo che furono uccise molte persone, molti cristiani, veri, furono assassinati dagli ariani, e credo che siano morti anche degli ariani. Una vera guerra santa, il tutto per difendere la Verità. E grazie a quei nostri fratelli, che hanno lottato, oggi la situazione è abbastanza contenuta.
    Per cui, non ci devono meravigliare più di tanto le minaccie, in quanto da una pianta marcia possono solo uscire frutti marci. Io penso che la pianta marcia e i frutti marci vadano eliminati dalla radice, cioè devono sparire. E per cui, se fossi un responsabile della Chiesa, taglierei di netto, senza pensarci due volte. Ma non lo sono, e per cui è così. Cosa possiamo fare noi, nel nostro piccolo? Possiamo fare poco e tanto, poco perchè siamo delle creature, tanto perchè nello stesso tempo siamo insieme a Dio, ed ecco che a quel punto sarà il Signore che ci aiuterà nel contrastare queste persone e questa corrente velenosa che si è diffusa in mezzo a noi.
    Io penso che ci si debba affidare a Dio e bisogna seminare con Lui, poi le pianticelle cresceranno piano piano, e Dio le irrigherà e le farà diventare grandi.

    (da IPG)

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  8. I NEOCATECUMENALI STANNO TENTANDO DI DISTRUGGERE LA FEDE A CALLAO? ASSOLUTAMENTE NO!
    Da quanto ho letto dalle fonti da voi pubblicate nel post chi sta distruggendo la fede a Callao sono quelli che cospirano contro il Vescovo, tant'è che è stata avviata un indagine molto seria da parte del Nunzio Apostolico Acivescovo Nicola Girasoli per arrivare ai cospiranti. Religiosi? Forse si! Forse no! Un dato è certo; la diocesi di Callao su una popolazione di 1.081.737 persone conta 975.585 battezzati, corrispondenti al 90,2% del totale. Il merito? Del Cammino Neocatecumanale che con la Nuova Evangelizzazione ha portato una Buona Notizia ai lontani.
    Shemà

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    1. Il fratello Shemò ha qualche problema con la logica.

      Anche volendo immaginare l'improbabile ipotesi che qualche prete locale abbia motivi non proprio limpidi per mettersi contro il vescovo neocatecumenale, restano purtroppo i fatti e gli scandali già ampiamente documentati - tra cui ad esempio uno scandalo sessuale in cui era coinvolto il miserabile vescovo neocatecumenale Del Palacio. Leggano, gli sfaticatissimi kikos, leggano e meditino!

      Fa veramente ridere il dare al Cammino il merito di avere 975.585 battezzati in quella diocesi. Altro che "buona notizia" del Cammino: l'unica "buona notizia" è quando il responsabile della comunità annuncia tronfio ai suoi capibastone: «contiamo di insaccare mille euro».

      Nel Cammino, infatti, ci sono quelli che la decima "la danno"... e ci sono i capicosca che "la prendono": è tutta una serie di micragnosi soggetti che attraverso vari trucchetti (gestire i kiko-shop dove si vendono in esclusiva i gadget neocatecumenali, gestire le mega-trasferte per i concertoni kikiani, ecc., fino al fare la cresta sulle spese della comunità) grattano bei soldini. E magari sono proprio quelli che ti fanno il discorsone "sei in braccio a mammona" perché non hai subito comprato dalle loro mani a quindici euro il libro di Kiko che costava dieci (leggano e meditino, i kikos!).

      Il fratello Shemò potrebbe leggere i link indicati in questo blog, prima di spararle così grosse. Ma forse è solo in preda alle allucinazioni kikiane-carmeniane: com'è ben noto, infatti, i kikos hanno seri problemi con la realtà.

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    2. Carissimi, vi ripeto è tutto davanti a voi. Ecco che il Callao è stato evangelizzato da loro.
      Io vi vorrei fa capire una cosa, vi vorrei far arrivare il mio stato d' animo, costoro non sono da sottovalutare. Perchè? Perchè io ho avuto a che fare con i Musulmani convinti, online, e vi dico, che ne vedo gli stessi atteggiamenti.
      Vi faccio due esempi con la menzogna: Maometto è profeta ed Allah è Dio, e Maometto ha visto l'Arcangelo Gabriele dentro la grotta di Hira, e per cui il nostro Vangelo è quello falso, quello vero lo sa Maometto, e si sa che Gesù, che è solo profeta, non è morto sulla Croce ( perchè neanche un profeta può muorire su una croce). Per loro è inconcepibile, tant'è che discutendo con loro mi chiesero che cosa ha fatto Dio muorendo, cioè l'Universo chi lo governava in quel momento. Gli ho spiegato che Gesù è Dio, e per cui siccome è Dio, Egli continuava a reggere l'Universo sia mentre era in Croce, e sia dopo essere morto, in quanto Dio nessuno lo può scalfire. Comunque non riescono a comprendere l'Incarnazione, e così non riescono a comprendere altro. Ma, per incanto, riescono a comprendere: il Corano dettato da Allah a Maometto all'orecchio, riescono a comprendere che Allah diceva una cosa e il giorno dopo si smentiva e dava un'altra Sura completamente diversa, come quella delle dee figlie di Allah ( per cui, Maometto, ha ammesso il politeismo, per chi non capisse i famosi "versetti satanici", così chiamati da uno scrittore condannato a morte), che l'Angelo spreme libri in faccia soffocando le persone e per inculcare il Corano con la forza ( la Notte, importantissimo questo elemento della "Notte", parabola della zizzania: mentre tutti dormivano, simbolo del buio e della notte)che Maria la Madre di Gesù, la Madre di Dio, diviene un'altra persona, figlia di Aronne, ma che mette al mondo il profeta Gesù, con parto verginale, e tantissimo altro, che ora non conviene riportare e non ha senso in questo momento.
      E per cui, perchè?
      Perchè, costoro, similmente, fanno la stessa operazione fantasiosa mentale, cioè arrivano a credere a ciò che gli passa nelle loro mente per spirito di contrapposizione, e cioè qualsiasi cosa riescono a formulare, a fantasia, pensano sia vera. Così, abbiamo visto, il profeta kiko Arguello formulare la famosa frase sul palco in mondo visione, egli si voleva far passare per santone capo dei santoni, tutti perseguitati, perchè la loro recita è dentro la Chiesa, e per cui sanno che la Chiesa è stata perseguitata ( è storia), e quindi si devono far passare per perseguitati. Così fanno vedere, ma a fantasie, che sono dei veri cristiani. Il cambio pelle, fatto al momento per ottenere consensi e farsi applaudire come santoni. Realmente perseguitano chiunque passa sotto le loro mani, in quanto si fanno pagare la vita, facendo mantenere se stessi, figli, e compiacenti, dentro appartamenti, Domus, vacanze all'estero, pernottamenti vari, palazzi, ecc, ecc. Costoro sarebbero i perseguitati, e coloro che sono sfruttati fino al midollo cosa sono? Già vi do la risposta, non da me, da loro, perchè l'hanno già dato: sono degli attaccati a Mammona, amanti del denaro, che rubano al Cammino.
      Come potete vedere la ladroneria che muta, si trasforma, diventano poveracci, poi accusano gli altri di essere ladri e colpevoli, poi rimutano e diventano dei privilegiati, e per cui è un loro diritto essere infilati nei privilegi e infilare i compiacenti, dopo, scoperti, rimutano e diventano bisognosi di conversione, fino e rimutare e ridiventare dei poveri apostoli del Vangelo. E così riparte la mutazione in base al tornaconto.

      (da IPG)

      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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    3. Grazie mille per averci dato ancora una volta dimostrazione della vostra gigantesca SPOCCHIA.
      Sembra quasi che prima dell'arrvo del cammino ci fossero le scimmie bonobo, poi siete arrivatei voi NC ed è arrivata la fede! Ma ti rendi conto delle incredibili stupidaggini che dici? E meno male che Papa Francesco dice (e pure a voi lo ha detto di persona) che "lo Spirito Santo arriva prima di voi" e lo diceva proprio per evitare affermazioni come le tue.

      Si vede che lo avete capito alla grande. Sisì.

      Detto questo, ammettiamo solo per un attimo che sia come dici tu. Che questi sacerdoti siano dei cospiratori ignobili. Benissimo. Secondo te andare a minacciarli di morte è cristiano? Ti va bene?
      Debbo cominciare a pensare che, dopo gli stupri e la pedofilia, adesso nel cammino si giustifica persino l'omicidio pur di difendere i vostri squallidissimi interessi?

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  10. Pensa te, a me i catechisti hanno sempre insegnato di amare il nemico!!!!!!! Tonino

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    1. Tonino cosa ne pensi dei commenti dei neocatecumenali sul sito Isola di Patmos sulla persona di Padre Ariel?
      Le cose sono due:
      1 - I catechisti non sono stati chiari
      2 - I neocatecumenali non hanno capito cosa dicevano i loro catechisti
      LUCA

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  12. Piccolo off-topic, visti i tempi:

    padre Lanzetta, eccellente teologo dei Francescani dell'Immacolata, spiega come mai un giorno ci si è svegliati con la sorpresa di capi della Chiesa inginocchiati ad adorare un idolo:

    L’idolatria non accade improvvisamente come un colpo di fulmine; è preparata da un processo più lungo che inizia con la perdita della fede, con un ateismo silenzioso e pragmatico che come una larva cresce, prende forma, la forma di un’apostasia piuttosto generale. Si è diventati atei senza saperlo; anzi credendo di fare gli interessi del Vangelo in un mondo che cambia continuamente. Assumendo il cambiamento come luogo teologico dell’annuncio (prima ancora che si arrivasse al territorio), il divenire, il processo, si è sostituito al Messaggio che volevamo trasmettere. Così l’ateismo strisciante ha preso corpo in un’apostasia diffusa.

    Riepilogando:
    - la fede si affievolisce, perché si erano affievolite la vita sacramentale e la dottrina; (le verità di fede vanno conosciute bene, secondo le proprie possibilità intellettuali; i sacramenti vanno ricevuti, nelle dovute disposizioni e frequentemente; non è che uno, avendo dichiarato di credere o di "fare un cammino", può sentirsi già a posto);
    - la fede viene di fatto persa, e sostituita da altre cose (ad esempio un attivismo, un incessante darsi da fare che non ha più bisogno delle verità di fede e dei sacramenti se non quelle rare volte che tornano utili a giustificare l'attivismo stesso);
    - si passa quindi ad un ateismo "silenzioso e pragmatico" (si è di fatto atei, funzionali all'ateismo, però dietro l'ipocrita facciata di "convivenze", "missioni", "scrutazioni", "seminarioni", numeroni vari)
    - si arriva quasi impercettibilmente all'apostasìa, cioè a rifiutare la fede (immaginate un kikos che rigetta liturgie e preghiere e insegnamenti che non vengono da Kiko; immaginatelo mentre disubbidisce al Papa, convincendosi che il Papa non deve metter bocca negli affari del Cammino, perché il Papa non ha fatto il Cammino e non può capirlo);
    - e subito dopo l'apostasia c'è l'inevitabile adorazione degli idoli, diretta conseguenza del rifiuto della fede. Come diceva il cardinal Biffi, quando uno smette di credere in Dio, non è che dopo non crede più a nulla, al contrario, comincia a credere a tutto, perfino alle diete e agli oroscopi.

    Dice padre Lanzetta: «L’idolatria è frutto di una protesta contro Dio. Inizia con la sfiducia nei suoi confronti; sfiducia che porta ad allontanarsi da Lui e quindi a cercare altro».

    Ora, per "protestare contro Dio" non c'è bisogno di organizzare una manifestazione di protesta. No, basta molto meno. Basta rendere "Dio" uno slogan della crescita del proprio club, basta considerarLo un tappabuchi tenuto a darti successo, basta rifiutare di vederLo come verità ultima, come Via, Verità e Vita, e ridurLo a una specie di buzzword da recitare per sembrare migliori dei cristiani. Infatti, prosegue p. Lanzetta, «adorare un idolo è adorare sé stessi al posto di Dio»: sembra proprio che stia parlando degli adoratori del triplice idolo Kiko-Carmen-Cammino.

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    1. Non dimenticherò mai la foto del francescano cappuccino che "culo per aria" adorava l'idolo nei giardini vaticani.

      È una foto facile da capire anche per chi crede di essere "più cristiano" credendo al neodogma della bontà automatica dei movimenti ecclesiali. A questi soggetti, infatti, mi è più difficile spiegare la "scaletta" presentata da padre Lanzetta (affievolimento della fede, ateismo "silenzioso", apostasìa, idolatria). Eppure ho ricordi personali ben vivi.

      Per esempio quando notai, senza essere visto, un seminarista neocatecumenale che entrava e usciva dalla cappella come se si trattasse di uno sgabuzzino, incurante del Santissimo a cui non concedeva nemmeno uno sguardo distratto. Era lo stesso soggetto che non si inginocchiava al Santissimo perché - diceva per giustificarsi - «faccio l'inchino profondo». Ebbene, quando era convinto che nessuno lo vedesse, non faceva nemmeno quel cosiddetto «inchino profondo». Aveva in orrore l'inginocchiarsi davanti al Santissimo, e proclamava un improbabile "inchino profondo" che eseguiva ipocritamente solo in presenza dei "cristiani della domenica".

      Tale soggetto, di cui i suoi compagni seminaristi diocesani dicevano testualmente: «non ha la vocazione: l'hanno decisa i suoi, che sono "catechisti" del Cammino», è successivamente diventato "presbìtero" diocesano e subito dopo "itinerante" del Cammino. La diocesi è stata letteralmente truffata, e senza neppure bisogno di un seminario Redemkikos Mater a fare da tramite.

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