martedì 13 luglio 2021

Gli Errori del Cammino Neocatecumenale - I

Riproponiamo un articolo dal titolo "Gli Errori del Cammino Neocatecumenale", inizialmente pubblicato dal periodico Sì sì No no, Anno XLIII n. 20, 30 Novembre 2017 e poi rilanciato da Radio Spada nel 2019. L'articolo riprende il lavoro di don Elio Marighetto - lavoro di straordinaria attualità - e presenta, in modo schematico, i più gravi errori dottrinali del Cammino a partire dalla loro sorgente: i testi segreti delle catechesi (mamotreti). Salvo variazioni tipografiche ed alcune omissioni o aggiunte indicate nel testo, il presente post è sostanzialmente fedele all'articolo originale. 

Segue la prima parte dell'articolo:  (qui la seconda, qui la terza)



Gli Errori del Cammino Neocatecumenale


Introduzione

[...] Per capire quale sia la vera natura di questo Cammino Neocatecumenale bisogna rifarsi agli scritti di tre sacerdoti, i quali hanno potuto studiare i testi base di esso, che sono segreti e sono dati in visione solo ai Catecumeni e ai Catechisti più fidati.

Leggendoli si comprende facilmente che il Cammino Neocatecumenale ha una doppia faccia: una pubblica per cui simula di essere un Movimento della Chiesa; l’altra segreta o esoterica, che è quella vera, con cui si presenta per quello che realmente è ovvero un Movimento pseudo-spirituale, che ha una concezione teologica completamente diversa da quella della Chiesa cattolica.

Nel presente articolo ci basiamo innanzitutto sul libro di Don Elio MarighettoSegreti del Cammino Neocatecumenale (qui un estratto NDR) [...] rimandando il lettore alla lettura di Padre Enrico ZoffoliEresie del Movimento Neocatecumenale, Tavagnacco di Udine, Edizioni Segno, 1992 e di Don Gino ContiUn segreto svelato, Tavagnacco di Udine, Edizioni Segno, 1997. [...]

Don Marighetto [...] ha potuto studiare i testi segreti, che ha commentato nel suo libro inviato anch’esso all’Autorità ecclesiastica affinché ne prendesse visione e correggesse gli errori che vi sono contenuti

Dalla lettura del testo-base di Kiko-Carmen, qual è riportato dagli Autori citati, si evince che, anche se non tutto è completamente erroneo, vi sono molti gravi errori contro la Fede specialmente riguardo il Magistero ecclesiastico, i Sacramenti (specialmente la Confessione e l’Eucarestia come Sacramento e come Sacrificio), la presenza reale di Gesù nell’Ostia consacrata, il valore redentivo della Morte di Gesù in Croce, la differenza tra Sacerdozio ministeriale e comune, la natura della Grazia santificante, la libertà umana e il peccato.

Di ciò non vogliamo incolpare ogni singolo appartenente al Cammino Neocatecumenale, che può essere stato manipolato dai Catechisti e trovarsi, quindi, in buona fede. Nei libri dei tre sacerdoti non si trovano tracce di animosità nei confronti dei fedeli Neocatecumenali, ma solo il desiderio apostolico di far chiarezza su questioni di fede lese dall’insegnamento del Cammino Neocatecumenale. [...]

NDR; Abbreviazioni utilizzate nell'articolo:

per le citazioni dai "mamotreti" neocatecumenali

PR = Orientamenti alle équipes di Catechisti per l'iniziazione alla preghiera

per il rimando ai documenti della Chiesa Cattolica: 

DS = Denzinger-Schönmetzer, Enchiridion Symbolorum, compendio ufficiale di tutti i principali testi dogmatici del magistero, dai padri della Chiesa fino ai tempi recenti.

1. Dottrina neocatecumenale sulla Chiesa

Negli Orientamenti alle équipes di Catechisti per la fase di conversione (d’ora in poi “OR”) Kiko e Carmen dicono:

OR, p. 28:

Vogliamo formare nella parrocchia una comunità che sia segno. Questa comunità alla lunga cambierà la pastorale e la struttura della parrocchia
OR, p. 81:
La Chiesa primitiva non si considerò mai come l’unica tavola di salvezza
 OR, p. 88:
Dove è la Chiesa? dov’è lo Spirito Santo?

Rispondiamo:
 Questa tesi,

1°) nega la immutabilità e indefettibilità della Chiesa, che è stata definita di Fede divino-cattolica dal Concilio Vaticano I (DS 3013), da Leone XIII nell’Enciclica Satis cognitum (DS 3303), da San Pio X che ha condannato quest’errore come proprio dei modernisti (DS 2495; 2601; 3453);

2°) nega la visibilità della Chiesa e ne fa una Società pneumatica o invisibile, composta dai soli predestinati ripieni di Spirito Santo; tesi che è stata condannata come eretica ripetutamente dal Magistero della Chiesa: v. condanna di Montano e dei Begardi (DS 893), dei Fraticelli (DS 910-912), di Wyclif (DS 1187), di Hus (DS 1201-1206), di Lutero (DS 1465 ss.) e dei Giansenisti (DS 2615);

3°) infine nega il dogma “Fuori della Chiesa non c’è salvezza, definito di Fede divino-cattolica dal Concilio Lateranense I (DS 802), dal Concilio di Firenze (DS 1351), da Bonifacio VIII (DS 870), da Pio IX (DS 2867), da Leone XIII (DS 3304) e da Pio XII (DS 3802-3808).


Extra Ecclesiam Nulla Salus
(The Barque of Peter - La barca di Pietro, di Cecilia Lawrence)


2. La Chiesa cattolica è piena di paganesimo


Kiko e Carmen riprendono:

Orientamenti alle équipes di Catechisti per il 2° scrutinio battesimale, p. 75; d’ora in poi “2°SCR”:

oggi dobbiamo ricostruire la Chiesa come se si incominciasse di nuovo
Orientamenti alle équipes di Catechisti per l’iniziazione alla preghiera, p. 34, d’ora in poi “PR”:
La Chiesa è piena di idolatrie, la Chiesa cattolica è piena di paganesimo
La Chiesa è mezzo distrutta e bisogna ricostruirla
OR, pp. 60-61:
Con Costantino si apre una parentesi che giungerà sino ai giorni nostri. […]. Oggi ci tocca vivere in un’altra epoca in cui le Nazioni escono dalla Chiesa. […]. C’è stata un’epoca di Cristianesimo vissuta da un livello molto religioso 
(Per i Neocatecumenali il termine “Religione / Religioso” ha una valenza negativa, simile a “pagano / idolatrico” ed è contrapposto a quello di “Fede”, che è più spirituale e positivo) 
e magico, oggi rientriamo in un’epoca diversa ed abbiamo bisogno di passare ad un Cristianesimo vissuto nella Fede e non nella Religiosità naturale. Uscire dalla Religione per entrare nella Fede.


Rispondiamo:
Questa tesi nega la santità della Chiesa, che è una della 4 Note definite di Fede nel Credo Apostolico e Niceno (DS 12 ss.), ripresa e definita dal Concilio Vaticano I (DS 3013) e da Pio XII (Enciclica Mystici corporis, 1943).

Inoltre “Kiko praticamente dichiara il fallimento delle opere della Chiesa. Subito dopo aver ascoltato le catechesi i Neocatecumenali perdono di vista il tabernacolo e cominciano a credere che lì non c’è nessuno, infatti non s’inginocchiano più passandovi davanti. […]. I Sacramenti non sono più sorgenti di grazia, perché sempre e comunque si rimane impotenti di operare il bene. I preti diventeranno non più direttori spirituali delle anime, ma persone comuni” (Testimonianza di un ex Catechista, cit. in ELIO MARIGHETTO p. 35).

“Kiko lascia pensare che la Chiesa in fatto di dottrina non sia infallibile e che l’unico a dire le cose esatte è lui. […]. Egli non crede nell’infallibilità del Papa, ma finge sottomissione” (Testimonianza di un ex Catechista, cit. in E. MARIGHETTO, p. 36).


3. Tempi bui da Costantino al Vaticano II

Ecco come Kiko e Carmen tracciano un breve excursus della storia della Chiesa:

OR, p. 248:
Nell’anno zero appare Gesù Cristo e poi le Comunità cristiane. Nel 314 si converte Costantino. Nel 1962 ha luogo il Concilio Vaticano II 
OR, p. 35:
Oggi dov’è lo Spirito di Cristo risorto? Allora come giungere a che si dia visibilmente? Per mezzo di un Catecumenato, questo è quello che vogliamo fare nella parrocchia

Rispondiamo:

È il medesimo errore ereticale confutato sopra, sulla negazione della santità della Chiesa.
NDR; Aggiungiamo: i secoli dal 313 al 1962, attraverso i quali si dipana la maggior parte della storia della Chiesa, hanno visto una fioritura di Santi, che il Cammino pretende di spazzare via per prenderne il posto, utilizzando il solito metodo neocatecumenale dello slogan ripetuto fino a convinzione.

E tanto per ricordare solamente alcuni di questi Santi, già conosciuti in questa vita per opere o dottrinaItaliani: San Benedetto e Santa Scolastica da Norcia, San Bonaventura, San Gregorio Magno Papa, San Francesco e Santa Chiara d'Assisi, Santa Caterina da Siena, Santa Rita da Cascia, San Tommaso d'Aquino, Sant'Alfonso Maria de' Liguori, San Giovanni Bosco, San Pio V Papa, San Pio X Papa, San Pio da Pietralcina. "Latini": Sant 'Ambrogio, Sant'Agostino. Portoghesi: Sant'Antonio da Padova, Santi Giacinta e Francesco Marto di Fatima. Spagnoli: (che i due "conquistadores" alla Cervantes dovrebbero pur conoscere) San Domenico di Guzman, Sant'Ignazio di Loyola, Santa Teresa D'Avila, San Giovanni della Croce. Francesi: San Luigi IX Re di Francia, San Bernardo di Chiaravalle, San Luigi Maria Grignion de Montfort, San Francesco di Sales, San Giovanni Maria Vianney, Santa Teresina di Lisieux, Santa Bernadette Soubirou, Santa Caterina Labourè, Santo Charles de Foucauld. Tedeschi: Santa Ildegarda di Bingen, Sant'Alberto Magno. ...e dopo questa staffetta di Santi, che può mai volere, da Santa Madre Chiesa e da noi cattolici, la coppia diabolica "Chico&Karmen"? Ma chi diavolo sono "Chico&Karmen"?

4. Non esiste la Chiesa gerarchica, tutti i fedeli sono sacerdoti:

Kiko e Carmen affermano:

OR, pp. 56-57:

Non abbiamo sacerdoti nel senso di persone che separiamo da tutti gli altri perché in nostro nome si pongano in contatto con la divinità perché il nostro Sacerdote, Colui che intercede per noi è Cristo. 
E siccome siamo suo Corpo, siamo tutti sacerdoti. È vero che questo sacerdozio si visibilizza in un servizio e vi sono alcuni fratelli che sono servitori di questo sacerdozio, ministri del sacerdozio

Rispondiamo:
Il Concilio di Trento ha definito di Fede che vi è un Sacerdozio sacramentale della Nuova Legge (DS 1764); che vi è il Sacramento dell’Ordine sacro o sacerdotale (DS 1765 ss.) e che vi è una Gerarchia ecclesiastica (DS 1767-1770).

NDR; Vedi anche:

Inoltre: Vedi CCC ed in particolare alla Voce 1592; cfridentico ma spiegato ancor più chiaramente nel Catechismo Tridentino: Le prerogative del sacramento dell'Ordine: "Secondo le indicazioni della sacra Scrittura, occorre distinguere un duplice Sacerdozio: uno interiore ed uno esterno affinché i Pastori possano indicare di quale ora si parli. Il Sacerdozio interiore compete a tutti i fedeli non appena siano stati battezzati; ma specialmente ai giusti che posseggono lo spirito di Dio e sono divenuti, in virtù della grazia divina, vive membra di Gesù Cristo, sommo sacerdote. Essi infatti, per la fede animata dalla carità, sull'altare del loro spirito, immolano a Dio vittime spirituali che sono tutte le buone e oneste azioni, indirizzate alla gloria di Dio. [...] Il Sacerdozio esteriore invece non compete alla moltitudine dei fedeli, ma ad alcuni individui in particolare, che, consacrati colla legittima imposizione delle mani e con solenni cerimonie ecclesiastiche, sono destinati a un sacro e speciale ministero.

E in caso di tempesta, se la fede vien meno è più conveniente svegliare il Maestro
che rivolgersi agli impostori (Dipinto di Jules Jospeh Meynier)

5. Autorità usurpata: Kiko profeta di Dio

Dice Kiko:

OR, p. 30: 

È l’Apostolo, il Catechista, colui che ti conduce nel Catecumenato, colui che deve vigilare sul Cammino

OR, p. 216:

La parola di Dio ha una sola interpretazione che dà la Chiesa e che oggi io vi darò in nome della Chiesa

Orientamenti alle équipes dei catechisti per la rinnovazione del primo scrutinio battesimale, pp. 102-103, d’ora in poi “1° SCR”

Se voi non riconoscete in noi Catechisti Gesù Cristo, Dio, questo che stiamo facendo qui è un teatrino


Rispondiamo
:

Questa tesi nega la Costituzione gerarchica della Chiesa definita di Fede dal Concilio di Trento (DS 1776), da Pio VI (DS 2602) e da San Pio X (DS 3454).

NDR; Cfr con P. Enrico Zoffoli (pag. 33): "Alla radice dell’atteggiamento paternalistico e insindacabile della classe-catechisti c’e la convinzione fermissima che il «Cammino Neocatecumenale» rappresenti il metodo ideale, unico, di una rievangelizzazione del mondo, di una riforma veramente radicale della Chiesa: la vecchia Chiesa gerarchica, col suo “Sacerdozio ministeriale”; quella di un Cristianesimo che per Kiko «era uno schifo» (OR, p. 283)."


6. Rapporti coi Parroci e i Vescovi

Per i rapporti con i parroci Kiko esige “delicatezza” a motivo della loro “immaturità”:

1° SCR, p. 2:

Sulla situazione dei Parroci […] bisogna parlare loro con più delicatezza perché vengono da una situazione di Chiesa nella quale sono impossibilitati a scoprirsi peccatori […] non possono avere quella libertà che sarebbe per loro una salvezza. Allora i Catechisti non debbono esporli a uno scrutinio in pubblico o cose del genere

2° SCR, p. 143: Per gli aderenti al Cammino neocatecumenale, invece, libertà di operare e nessuna mortificazione

Il Cristianesimo significa che qui, fratelli, non vi si laverà mai il cervello fino al punto di non lasciarvi liberi di peccare quando vorrete

Orientamenti alle équipes dei catechisti per lo Shemà, p. 97:

Ci fu un tempo in cui si credeva che per essere virtuoso era necessario sacrificarsi molto facendo atti per esercitare la volontà. Questo oggi non si accetta più. È stato per altre epocheIo non ti consiglierei mai, fratello, questo stoicismo


Rispondiamo
: 
Questa tesi dei Neocatecumenali insegna l' impossibilità dell’uomo di agire moralmente bene, che è stata condannata come eretica dal Concilio di Orange (DS 380), dal Concilio di Trento (DS 1566 e 1572) e da Clemente XI (DS 2448).


NDR; Su La libertà dell'uomo cfr. CCC: 
1730: "Dio ha creato l'uomo ragionevole conferendogli la dignità di una persona dotata dell'iniziativa e della padronanza dei suoi atti. « Dio volle, infatti, lasciare l'uomo "in balia del suo proprio volere" (Sir 15,14) perché così esso cerchi spontaneamente il suo Creatore e giunga liberamente, con l'adesione a Lui, alla piena e beata perfezione». « L'uomo è dotato di ragione, e in questo è simile a Dio, creato libero nel suo arbitrio e potere ».

1733: "Quanto più si fa il bene, tanto più si diventa liberi. Non c'è vera libertà se non al servizio del bene e della giustizia. La scelta della disobbedienza e del male è un abuso della libertà e conduce alla schiavitù del peccato."

NDR; sull'attacco al Sacerdozio v. anche:
Enciclica Mediator Dei, Papa Pio XII, 1968: "Vi sono difatti, ai nostri giorni, alcuni che, avvicinandosi ad errori già condannati, insegnano che nel Nuovo Testamento si conosce soltanto un sacerdozio che spetta a tutti i battezzati, e che il precetto dato da Gesù agli Apostoli nell'ultima cena di fare ciò che Egli aveva fatto, si riferisce direttamente a tutta la Chiesa dei cristiani, e, soltanto in seguito, è sottentrato il sacerdozio gerarchico. Sostengono, perciò, che solo il popolo gode di una vera potestà sacerdotale, mentre il sacerdote agisce unicamente per ufficio concessogli dalla comunità. 

Essi ritengono, in conseguenza, che il Sacrificio Eucaristico è una vera e propria «concelebrazione» e che è meglio che i sacerdoti «concelebrino» insieme col popolo presente piuttosto che, nell'assenza di esso, offrano privatamente il Sacrificio.

È inutile spiegare quanto questi capziosi errori siano in contrasto con le verità più sopra dimostrate, quando abbiamo parlato del posto che compete al sacerdote nel Corpo Mistico di Gesù. Ricordiamo solamente che il sacerdote fa le veci del popolo perché rappresenta la persona di Nostro Signore Gesù Cristo in quanto Egli è Capo di tutte le membra ed offrì se stesso per esse: perciò va all'altare come ministro di Cristo, a Lui inferiore, ma superiore al popolo. Il popolo invece, non rappresentando per nessun motivo la persona del Divin Redentore, né essendo mediatore tra sé e Dio, non può in nessun modo godere di poteri sacerdotali."

NDR; al fine di scongiurare i pregiudizi religiosi messi in circolazione dagli eretici e da essi sparsi con insistenza come "sapere popolare" : i documenti del Concilio di Trento, ivi compreso il Catechismo Tridentino, non sono obsoleti né sono stati invalidati od abrogati da Madre Chiesa. Succede invece che i "novatori" filogiudaico-protestanti tentino in tutti i modi di sostituire, alla Tradizione tramandata da secoli di Santi, chi le proprie filosofie e chi il proprio sentire. Vedi  anche Il Cammino Neocatecumenale e il Concilio di Trento

A sinistra: Vecchia Estetica Cattolica: "No! In realtà è pagana! Qui non c'è Dio! Demolire e rifare! "
A destra: Nueva Estetica d'albergo: "Missione compiuta! Qui sì che siamo veramente chiesa!"


Finisce qui la prima parte di questo prezioso contributo, tratto dal periodico "Sì sì, No, no". Fin qui l'articolo si è occupato principalmente delle offese che il Cammino si permette di infliggere alla Santa Madre Chiesa ed in particolare al Sacramento dell'Ordine Sacerdotale. Nelle prossime due parti vedremo le eresie del Cammino sui sacramenti della Penitenza e dell'Eucaristia.

58 commenti:

  1. Leggere certe ERESIE, espresse in modo chiaro e inequivocabile, riportate sui testi da cui si fanno le catehesi (e perciò volute, perché i testi scritti vengono SEMPRE emendati degli errori), fa pensare alle parole di Papa Paolo VI sul il fumo di satana che è entrato anche in Vaticano.
    E' perciò probabile che, fin dai primi tempi, all'interno del Vaticano il Cammino sia stato appoggiato da ambienti modernisti e probabilmente anche massonici, che hanno tenuto nascosto al Papa il contenuto dei mamotreti.

    E infatti impensabile che i Papi passati, con tutte le cose che avevano da fare, poressero aver letto i mamotreti di Kiko.
    Ma qualcuno li ha letti e ha raccontato al Papa che andavano bene.

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  2. questi catechisti neocatecumenali non solo persistono nella eresia, ma fanno passare i papi stessi per eretici. I poveri addetti ignorando le verità di fede della Ciesa Cattolica crescono convinti che Kiko dica la verità. Peccato. Speriamo che leggano questo blog

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  3. Questi miserabili, che rovesciano i fondamenti della religione cattolica, che disfano le sue verità fondamentali e le sue peculiarità, che hanno escogitato tanto abietti e incalcolabili errori, non si turbano e imbarazzano a definirsi cattolici? Affermano d'essere i riscopritori del cristianesimo delle origini, ma in verità non hanno in sè né l'antichità né la cattolicità.
    Il cammino è piuttosto artefice di immonde eterodossie: sacrilegi nella celebrazione dei misteri divini e nell'amministrazione dei sacramenti; numerosi scandali e la rovina delle anime.
    Dinanzi a questi scritti evidenziati dall'attento e perspicace J.D., sorge una considerazione inesorabile dai tratti infelici: coloro (alcuni degli appartenenti al clero) che avrebbero dovuto respingere una tanto esiziale pestilenza, hanno gettato le armi tappandosi occhi e orecchie. Così la setta di Kiko ha ottenuto il permesso di valicare la linea di confine procedendo attraverso nascondigli, viscidi anfratti ed un fervore instancabile, ingannando molti con malafede. Avendo ottenuto molti favori e la buona parte di ciò che ambivano, in primo luogo il potere di decidere in diversi luoghi e parrocchie, ora orientano baldamente la potestà acquisita con il raggiro al tentativo (fallimentare) di schiavizzare la Chiesa Cattolica, avvilire i fondamenti sui quali si regge contaminandola, per poterla annientare e sostituire con la fede turpe che li distingue, dopo averla percossa con ripetuti colpi, smantellata e distrutta.

    Forse non sanno che: “Molti flutti, molte gravi tempeste incalzano; ma non temiamo d’essere sommersi, perché posiamo sulla pietra. Infierisca pure il mare; la pietra non potrà venirne disciolta. Insorgano pure le onde; la nave di Gesù non potrà venirne affondata. Nulla è più potente della Chiesa. La Chiesa è più forte dello stesso cielo. Passeranno il cielo e la terra; ma le parole di Cristo non passeranno. Quali parole? “Tu sei Pietro e sopra questa pietra edificherò la mia Chiesa, e le porte dell’inferno non prevarranno contro di lei”.
    (Le nobilissime parole di Crisostomo)

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    1. In questo intervento c'è un condensato di epiteti contro il Cammino, che riporteremo nel nostro libro. Copyright Rebel, ci mancherebbe. Quel che è giusto, è giusto. Su, alla prossima, attendiamo, attendiamo....

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    2. Rebel, io non sono d'accordo. Sono del cammino da 23 anni e non ho avuto mai...e dico mai...la voglia di cambiare la Chiesa che invece rispetto molto.

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  4. Come già detto mille volte, gli errori "iniziali" del Cammino sono proseguiti fino ad oggi.

    Le porcate che faceva il Cammino negli anni '60, anche se talvolta hanno subìto qualche lieve aggiustamento decorativo, sono le stesse che avvengono oggi.

    Così, tutto ciò che in tanti hanno scritto contro il Cammino, resta ancor oggi di attualità, perché nel Cammino non è mai successo che Kiko abbia detto "sul punto X abbiamo sbagliato, non è più come dicevamo ieri". Kiko, in qualità di narcisista e superbo, è incapace di correggersi. E dopotutto lui e Carmen, con la scusa delle catechesi "ispirate" dallo Spirito, hanno sempre preteso che nulla venisse mai cambiato veramente. Persino quando furono reintrodotti il Gloria, l'Orate Fratres, ecc., nelle liturgie neocatecumenali (che almeno fino al 2006 venivano soppressi nelle comunità che non avevano ancora fatto qualche determinata "tappa"), Kiko non ha mai detto "ci eravamo sbagliati".

    La capacità di correggersi - per adeguarsi a ciò che esige la Chiesa, per adeguarsi all'unica vera dottrina, per adeguarsi alla santa liturgia valida per tutta la Chiesa - non è di casa nel Cammino. È sempre tutto un "voi vi sbagliate, voi giudicate, voi non conoscete, voi non avete fatto esperienza del Cammino". Come a dire che se non ti droghi non puoi farti un'idea sulla droga.

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    1. Porcate è l'acronimo di :

      Possiamo Ora Ridere Cercando Assurde Terribili Eresie

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  5. Errori è l'acronimo di :

    Eresie Ridicole Rovinosamente Orride Radicalmente Incivili

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  6. Don Elio Marighetto, padre Enrico Zoffoli, don Gino Conti : il tripode del blog
    Kiko Arguello, Carmen Hernandez, don Mario Pezzi : il tripode del Cammino

    Voi quale scegliete ? Il primo, supponiamo. Noi il secondo. Perciò................

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    1. Come sempre ne fate una questione di squadre, perché VOI vivete secondo una mentalità da lobby. "Il blog" invece per fortuna non è una lobby, né tantomeno è neocatecumenale.

      Qui non si tratta affatto di scegliere se attaccarsi all'orlo della talare di questo o di quell'altro Sacerdote, piuttosto che a quello dei pantaloni di Carmen o di Kiko, ma di leggere i documenti ufficiali della Chiesa, confrontarli con i perfidi mamotreti e trarre le dovute conclusioni: questa opera meritoria è già stata eseguita per noi dai sacerdoti menzionati, e già da decenni ormai. A loro va tutta la nostra filiale gratitudine e stima, di certo non l'idolatria.

      E non è neppure questione di opinioni equivalenti, come va tanto di moda dire adesso per tenere insieme gli inconciliabili, che siano concetti o persone.

      Carta canta: i falsi profeti dell'unico tripode esistente, quello neocatecumenale, hanno messo insieme una macedonia eretica di concetti protestanti, giudaici, cattolici ed altre correnti di pensiero, il tutto fingendo di essere dei rinnovatori della Chiesa Cattolica.

      Con questa falsa dottrina hanno rovinato la vita di fede - e di conseguenza la vita stessa, perché si agisce secondo ciò che veramente si crede - di un grande numero di persone.

      Sarebbe bello e soprattutto molto molto comodo per il Cammino Neocatecumeale, se si trattasse semplicemente di piccole preferenze di persone, di dettagli, di sfumature, di sinonimi. Potete provare a sfumare quanto vi pare, resta l'evidenza che il Cammino ha combinato disastri.

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  7. Mi devo procurare l'acqua esorcizzata in collirio perché leggere i mamotreti è come leggere una continua sequela di bestemmie.
    Propongo due brevi riflessioni utilizzando il Catechismo Tridentino che mi risulta essere ancora valido. Se mi risulta male per cortesia avvisatemi.

    1) A proposito del paganesimo e del culto dei santi: (302-303 Catechismo Tridentino)

    "Mancano a codesto (il primo ndr) comandamento coloro che non hanno fede, speranza e carità; e sono tanti! Infatti rientrano in questa categoria gli eretici, gli increduli circa le verità proposte dalla Chiesa, nostra santa madre"

    Con tutte le ciance sul paganesimo nella Chiesa e con la voglia di rivoluzionare l'intero Istituto, rifiutando le verità proposte ritenute scomode, i nc che si ispirano ai mamotreti si pongono nella condizione di chi trasgredisce il primo comandamento in continuazione.
    Per paganesimo intendono l'iperdulia prestata a Maria Santissima? il culto agli angeli? ai santi? Se così fosse, ci sarebbe di che scandalizzarsi fino alla fine dei tempi.

    "l'onore tributato ai santi che si sono addormentati nel Signore, le invocazioni ad essi rivolte, la venerazione portata alle loro reliquie e alle loro ceneri, aumentano tanto più questa gloria (Di Dio ndr), quanto meglio stimolano la speranza degli uomini, la rassodano spingendoli all'imitazione dei santi."

    Questo significa che le persone possono imparare dai santi la via della perfezione e smettere di peccare, per piacere a Dio, invece di perseverare nel peccato per piacere a Kiko.
    Altro che ''l'uomo non può non peccare''.


    2) A proposito del Kiko profetante: dalla prefazione del Catechismo Tridentino

    Infatti oggi sono sorti nel mondo dei falsi profeti, di cui il Signore aveva detto: " Non li mandavo come profeti ed essi correvano; non parlavo loro, ed essi profetavano " (Jr 23,21), per pervertire gli animi dei cristiani " con dottrine varie e peregrine " (He 13,9). E la loro empietà, addestrata a tutte le arti di Satana, sembra che non trovi più limiti.

    Kiko parla, se va bene, per proprio conto. Se, come tutto dà da supporre, è una marionetta di belzebù, non dovrebbe ascoltarlo nessuno. A partire da questo momento.
    Mi permetto di dire che dato il livello linguistico dei mamotreti, non solo vengono propinate eresie, ma sono propinate pure in modo odioso ed antiestetico. Kiko fa il male e lo fa pure male.

    E' proprio vero che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.

    Irene

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  8. Il Catechismo Tridentino è superato dal CCC

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    1. Il Catechismo del Concilio di Trdnto viene citato perché molto più conciso, ma la dottrina è quella della Chiesa, allo stesso modo del CCC.
      Per esempio sul sacerdozio ministeriale cito dal CCC:

      1547 Il sacerdozio ministeriale o gerarchico dei Vescovi e dei sacerdoti e il sacerdozio comune di tutti i fedeli, anche se « l'uno e l'altro, ognuno a suo proprio modo, partecipano all'unico sacerdozio di Cristo », 157 differiscono tuttavia essenzialmente, pur essendo « ordinati l'uno all'altro ». 158 In che senso? Mentre il sacerdozio comune dei fedeli si realizza nello sviluppo della grazia battesimale – vita di fede, di speranza e di carità, vita secondo lo Spirito –, il sacerdozio ministeriale è al servizio del sacerdozio comune, è relativo allo sviluppo della grazia battesimale di tutti i cristiani. È uno dei mezzi con i quali Cristo continua a costruire e a guidare la sua Chiesa. Proprio per questo motivo viene trasmesso mediante un sacramento specifico, il sacramento dell'Ordine.

      Direi che è abbastanza chiaro che il Cammino ha preteso di subentrare, nei fatti, al sacerdozio ministeriale, attribuendosi il compito di occuparsi dello sviluppo della grazia battesimale, della guida e della formazione nell'ambito del popolino neocatecumenale.
      Non conviene tirar fuori il librone del CCC, perché allora per gli errori del Cammino non c'è davvero più scampo.

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    2. Infatti: come dice Valentina, citiamo il Catechismo di Trento perché i concetti sono gli stessi del CCC ma in quello tridentino sono espressi in modo più diretto e conciso. Si capiscono meglio anche i dettagli. In certi passi invece citiamo equivalentemente anche il CCC; i catechismi dicono le stesse cose.

      Sono Kiko e Carmen ad aver millantato che il Catechismo tridentino sarebbe superato, confidando sicuramente nel fatto che la stragrande maggioranza degli adepti neocatecumenali non si legge manco il CCC. E come potrebbero, visto che nel Cammino "laparòla" va assorbita ascoltandola dai "catechisti"?

      Come potrebbero i fratelli tradire gli insegnamenti del Cammino e mettersi a leggere, visto che, secondo l'ideologia neocatecumenale, la fede passerebbe attraverso le orecchie?

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    3. Kiko è superato dal Catechismo Tridentino!

      FungKu, Sapienza In Pillole. Gli Spiegoni Fateli Voi Che Io Sto Al Mare

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    4. Il CCC batte il Catechismo Tridentino 3 a 0, quindi, siccome il blog è per il Catechismo Tridentino e il cammino è per il CCC, il Cammino batte il blog 3 a 0. Sillogistico, mr. Watson

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    5. Il blog è per la Verità
      La Verità è per tutti

      Il Cammino non è per tutti
      Il Cammino non è Verità

      Irene

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    6. Il Cammino è per i suoi mamotreti e basta, che non c'entrano un tubo col catechismo della Chiesa Cattolica, in versione CCC o Tridentina.

      I neocat non sapevano neppure che esistesse un CCC, figurati. Lo sanno ora, forse, perché arriverà il patentino obbligatorio per i catechisti e quindi saranno costretti ad aprire qualche libro.

      Lo faranno? Ce ne accorgeremo dal rumore di spezzettamento che fa la colla del dorso di copertina quando si apre un libro nuovo. Restiamo in ascolto...

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    7. Il Cammino è per tutti
      La Verità è per tutti
      Il Cammino è per la Verità

      Sillogistico, mr Watson

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    8. Da quando è diventato per tutti, il Cammino?
      Ma allora ditelo, perché non hanno fatto altro che ripeterci il contrario, persino negli annunci delle catechesi iniziali: "non èèe un cammiiiino per tuttiiiiii!!!!! ....iiii!!! ...."

      Poi, a chi va alle catechesi, dicono che "solo andando al cammiiiiino si capisce la verità!!".

      Riassumendo:

      Il Cammino dichiara di non essere per tutti
      Il Cammino assicura di essere l'unico detentore della verità
      = il Cammino sostiene che la verità non sia per tutti. (E ce lo conferma con le prassi)

      Quindi: o il nostro amico Sherlock Holmes non è camminante, o si diverte a fingere di disubbidire al Cammino, oppure è camminante ma ne uscirà presto, e buon per lui.

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    9. Anonimo 13 luglio 2021 21:59
      Il CCC batte il Catechismo Tridentino 3 a 0, quindi, siccome il blog è per il Catechismo Tridentino e il cammino è per il CCC, il Cammino batte il blog 3 a 0. Sillogistico, mr. Watson
      ---
      Il cammino è per il Catechismo della Chiesa Cattolica? Ma cos'è una barzelletta?!...

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  9. L'articolo di oggi è un perfetto complemento agli articoli precedenti fatti da JD a commento del testo della catechesi per il secondo passaggio.
    In particolare riscontro negli errori rispetto alla concezione di Chiesa trattati nel testo dell'articolo una forte componente anarchica: la Chiesa è vissuta come l'autorità costituita che, come tale, è vista come coercizzante e illiberale, antitetica rispetto allo spirito. Ed infatti non si contano le volte in cui viene paragonata alla Legge, antagonista della libertà dei figli di Dio.
    Naturalmente questo genere di rifiuto è altamente attrattivo per chi subisce l influenza della sottocultura odierna.
    Kiko sosterrà in più occasioni che le catechesi 'un po'eretiche' siano state progettate per attirare i lontani: siano cioè una specie di trappola per farli cadere nella rete del Cammino che poi li avrebbe ricondotti insensibilmente alle braccia della Santa Madre Chiesa.
    Naturalmente questa è una delle sue fandonie colossali: intanto perché coloro che partecipano alle catechesi sono parrocchiani istruiti al Catechismo cattolico che vengono invece deformati dai suoi insegnamenti; poi i cosiddetti 'lontani' dopo trenta o quarant'anni continuano a ripetere le assurdità di Kiko come fossero pura ortodossia cattolica. Basta leggere ciò che ci scrivono i nostri amici neocatecumenali sulle nostre pagine.

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    1. Finge di fingere di essere eretico... e invece è eretico per davvero! Interessante.

      Compagnia Teatrale FungKu, Apertura Casting Per Ruolo Maggiore Ne "Il Mercante Di Venezia" (Ora Non Posso Quale Ruolo, È Un Arcano)

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    2. FungKu è fortissimo, ma ogni tanto parte per la tangente. Se qualcuno ci spiega cosa ha scritto adesso, a noi poveri ignorantelli.....

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  10. Tristemente va detto che molti cattolici sono ignoranti del Catechismo (Tridentino, San Pio X, CCC) e delle Sacre Scritture.
    A lezione di catechismo non vengono spiegati (per niente o in modo inadeguato) i quattro pilastri della Chiesa Cattolica:
    - il Credo
    - il Decalogo
    - i Sette Sacramenti
    - il Padre Nostro

    Per questo motivo chi si trova a subire le catechesi neocatecumenali non coglie, subito o mai, le differenze con la vera dottrina cattolica. Di questo do la colpa a tutti quei sacerdoti che si lanciano sull'importanza della comunità e dello stare insieme, non importa come, a discapito della cura d'anime, ivi compresa l'istruzione delle stesse.
    Molti cattolici, me compresa, si sono dovuti rimboccare le maniche e si sono studiati i testi in maniera autonoma.

    Aggiungo che sarebbe bello se i bambini del catechismo post Comunione partecipassero ai primi cinque sabati del mese e ai primi nove venerdì del mese con annesse consacrazioni ai Cuori di Gesù e Maria, nemici delle eresie. Non conosco parrocchie nelle quali si pratichino queste devozioni, in età scolare, e sarei felice se da qualche parte i parroci si muovessero in tal senso.


    Irene

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  11. Ricordiamo ai fedeli cattolici che si fossero imbattuti su questo blog per la prima volta:

    - Nostro Signore ha fondato la Chiesa, non il Cammino;

    - il Cammino poteva essere uno strumento per appartenere di più alla Chiesa (cioè per vivere di più la fede);

    - non basta dire "il Signore, il Signore" per essere buoni cristiani;

    - nel Cammino si fanno tante chiacchiere inutili, si propugnano errori liturgici e dottrinali, si calpestano le vite degli adepti più deboli: praticamente il Cammino è una setta;

    - la Chiesa non ha mai approvato le storture del Cammino (liturgiche, dottrinali, disciplinari, organizzative, finanziarie, sessuali, idolatriche, pedofile...);

    - lo Statuto del Cammino non è un certificato di santità ma solo un generico insieme di norme (che non approva nessuno degli strafalcioni liturgici, dottrinali, ecc.) che i "camminanti" di fatto non rispettano;

    - nella mentalità neocatecumenale è lecito mentire e ingannare se ciò torna utile al prestigio della propria setta (mentre nella mentalità cristiana il bene non è mai il risultato di un'azione malvagia;

    - le "Decime" pagate al Cammino non fanno guadagnare il regno dei cieli, e quasi sempre non fanno guadagnare neppure la stima dei cosiddetti "catechisti" del Cammino, poiché per questi ultimi non hai mai dato abbastanza;

    - nel Cammino è di fatto vietato donare tempo e risorse a qualsiasi cosa che non sia del Cammino;

    - nel Cammino vengono etichettate con termini del gergo cattolico certe pessime pratiche; per esempio, mentre la Chiesa promuove l'apertura alla vita e la paternità responsabile (le due cose non sono per niente in antitesi), i "camminanti" chiamano abusivamente «apertura alla vita» quella che invece vivono come paternità irresponsabile ("sfornare figli come conigli", solo per vantarsi dei grossi numeroni alle adunate kikiane: "ho venti figli di cui dodici in cielo!"); riuscirono a turlupinare nei primi tempi persino Giovanni Paolo II...

    - nel Cammino vigono pessime pratiche che non sono giustificabili davanti a Dio (Decime, "confessioni pubbliche", ecc.), e se un kikos si sente offeso è perché per lui il Tripode Kiko-Carmen-Cammino vale più della Chiesa.

    Perciò state in guardia tutte le volte che un kikos tenta - talvolta persino in buona fede - di bidonarvi dicendo che il Cammino sarebbe "approvato dalla Chiesa" (falso, poiché la Chiesa non ha mai approvato le carnevalate liturgiche neocatecumenali, né le pessime pratiche, né le Decime, né le eresie, né tutto il resto dello scempio), oppure che il Cammino sarebbe un "itinerario di riscoperta del battesimo" (falso, poiché è solo una riscoperta del kikismo-carmenismo), oppure che il Cammino gli ha "salvato la vita" (falso, poiché anche i protestanti possono dirlo, anche i testimoni di geova; la salvezza non consiste nell'appartenere a un club più o meno religioso che professa idee sballate, liturgie sballate, attività sballate).

    Nostro Signore ha fondato la Chiesa, non il Cammino. E non è vero che il Cammino è "ispirato dallo Spirito": lo Spirito Santo non ispira eresie, strafalcioni, arroganze, ambiguità, aggressioni, maldicenze, estrazione ossessiva dei soldi dalle vostre tasche dietro la patetica scusa delle "decime" e di una finta "evangelizzazione" e di "vocazioni" farlocche.

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  12. Leggendo questi spezzoni delle catechesi di Kiko il progetto di impossessarsi delle parrocchie è quanto mai trasparente:
    "Vogliamo formare nella parrocchia una comunità che sia segno. Questa comunità alla lunga cambierà la pastorale e la struttura della parrocchia".
    Cinquanta anni dopo il presbitero Ezechiele Pasotti, nel suo libro sul CN, ammette amaramente:
    Agli inviti alle catechesi fatte nelle parrocchie -è una constatazione facile da fare- risponde sempre meno gente mentre sempre più persone sono disposte a raccogliersi in una casa per ricevere un annuncio e formare una comunità cristiana.
    Dio ha suscitato insieme ad altri carismi il Cammino per rispondere a questa urgenza pastorale delle parrocchie, per far giungere una speranza all'uomo di oggi.
    I frutti sono sotto gli occhi di molti.
    Il fatto sconcertante -cecità? malavoglia? superficialità? orgoglio? peccato contro lo Spirito Santo (Mt 12,32)?- è che spesso si apprezzano i frutti ma non si vuole l'albero che li produce."
    Gli accenni vittimistici la dicono lunga: il CN, pur avendo distrutto una gran quantità di realtà parrocchiali, non ha formato parrocchie a propria immagine e somiglianza, anzi, è stato rifiutato dai cattolici 'ingrati' al punto tale dal dover andare 'nelle case'.

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    1. E' molto semplice. Oggi la gente li conosce e li evita. Per violenza gratuita nei scrutini e per le eresie. Come ho già detto i preti neocatecumenali sono eretici pure loro e quindi le loro messe sono invalide.

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  13. Povero Trippone, non sai come passare il tempo e vaneggi sul blog. Allora provo a rispondere alle tue affermazioni da catecumeno non ortodosso. Sono d'accordo che Cristo ha fondato la Chiesa e non il cammino, sono altrettanto convinto che lo Spirito abbia suscitato il cammino ed altre realta' come aiuto per i tempi moderni. Mai sono stato calpestato e mai ho visto gente soffrire per i catechisti, li ho visti soffrire per i propri peccati. Sulla approvazione da parte della Chiesa non mi pronuncio in quanto non sono propenso ad avventurarmi verso discorsi lunghi che non aiutano, posso dire che da quando sono in cammino ho visto, tanti sacerdoti e vescovi celebrare l'Eucarestia e la maggior parte non lo faceva Condivido sulle menzogne e calunnie che girano nelle comunita' credimi succede anche tra i parrocchiani quindi pareggio, ti diro,' c'e' stata una denunzia al Vescovo in una diocesi qui vicino perche' in un video hanno scoperto due amanti consumare in una sala parrocchiale adiacente all'aula liturgica. Denunzia fatta al Vescovo perche' questi erano pezzi importanti in seno alla parrocchia e sono stati deleggittimati dal pastore della diocesi. Sulla decima rispondo che dei miei soldi faccio quello che voglio e sicuramente non lo faccio ne per i catechisti ne per il regno dei cieli, il cammino lo faccio i mercoledi' e il sabato, qualche preparazione e un paio di convivenze l'anno, il resto del tempo lo passo, insieme ad altri fratelli delle comunita' e di altri gruppi alla gestione della caritas parrocchiale, sull'apertura alla vita ho fatto esperienza di apertura alla vita ed anche di continenza per motivi di salute, sono un padre presente, trasmetto la fede ai miei figli e ho una famiglia numerosa. Trippone,non credo di aver mai letto, sul blog, di come si puo' fare a non avere figli ed essere aperti alla vita per quanto io sia fermamente convinto che i figli te li dona Dio. Non ho mai partecipato a confessioni pubbliche, nella saletta come in Chiesa ho fatto esperienza di perdono alla stessa maniera. Trippone le cose che ho scritto sono documentabili, non ho mai nascosto la mia identita', potresti sgattaiolare qualche tuo amico di merenda e magari farmelo conoscere e verificare se le cose che ho scritto corrispondono a verita', lo so Trippone, probabilmente non mi pubblicherai il mio intervento pero' se tu volessi conoscermi nono disponibile. Carmine,Barletta.

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    1. Il povero Carmine finge di non sapere alcune cose:

      - gli errori del tripode Kiko-Carmen-Cammino sono qualcosa di oggettivamente verificabile come ad esempio l'eretico sottinteso di Kiko secondo cui il sacramento della confessione sarebbe facoltativo e rinviabile a piacere, e gli strafalcioni liturgici condannati dalle «decisioni del Santo Padre» del 1° dicembre 2005, che né il Santo Padre né il suo successore si sono mai rimangiati;

      - ora, questo significa che lo "spirito" ispiratore del Cammino non è lo Spirito Santo, perché da oltre mezzo secolo il Cammino sguazza negli errori liturgici e dottrinali e nella kikolatria carmenlatria camminolatria. Lo Spirito Santo, seconda Persona della santissima Trinità, non ispira errori - e se proprio capitassero errori umani, lo Spirito ispira l'immediata correzione e la riparazione (cosa che nel Cammino non è mai avvenuta poiché nel Cammino è vietato ipotizzare che gli idoli Kiko e Carmen abbiano mai sbagliato qualcosa)

      - in particolare, le eresie del Cammino sono parzialmente nascoste dall'ambiguità; per esempio nel Cammino non vi diranno mai chiaramente "ehi, noi NON crediamo nella Presenza Reale di Nostro Signore nel Santissimo Sacramento" ma fin dal primo giorno il Santissimo Sacramento verrà trattato come una specie di sacro snack di unità fraterna, da manducare "tutti insieme contemporaneamente" quando scatta il segnale, eccetera: l'eresia anti-eucaristica nei fatti molto più che nelle parole

      - per calpestare i fratelli delle comunità non c'è bisogno di usare il piede; esiste tutta una vasta gamma di violenze sul piano morale, spirituale, intellettuale, ecc.; si considerino ad esempio i "giri di esperienze", veri e propri interrogatori con confessioni pubbliche; si consideri ad esempio il Secondo Passaggio, quando Kiko adopera un verbo al futuro: «darete la Decima»: non c'è scampo, dovrete proprio darla agli esattori del Cammino, perché se Kiko dice "darete" significa che la vostra libertà di figli di Dio non c'entra niente, non potete decidere né "quanto" dare, né "quando" dare, né "a chi dare", è letteralmente un'estorsione che nella Chiesa Cattolica non si è mai vista (ma si è vista negli ambienti settari ed eretici);

      - quando il fratello Carmine dice che certe cose succedono anche "tra i parrocchiani", sta disprezzando i "cristiani della domenica" e come se non bastasse sta concettualmente dicendo che "siccome oggi tutti rubano, allora non puoi chiamare ladro il mariuolo che ha appena rubato". Gli eventuali peccati altrui non rendono meno gravi quelli commessi in nome del Cammino - a cominciare dall'utilizzare l'inganno e la menzogna pur di favorire il prestigio della setta kikista-carmenista;

      - infine notiamo che il caro Carmine ha il tipico vizietto neocatecumenale di difendersi da accuse che nessuno aveva mosso. Ha sprezzantemente definito "paternità responsabile" come il «non avere figli» (bravo furbetto furbacchione!), quando in realtà i Sommi Pontefici hanno parlato in modo molto diverso. Quella in vigore nel Cammino è paternità irresponsabile perché salvo rarissimi casi, nel Cammino chi sforna più figli acquisisce prestigio nella setta. Pertanto, nell'«apertura alla vita», i kikos hanno tolto Dio e hanno messo Kiko.

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    2. Cosa stai così sulla difensiva, Carmine?
      La tua testimonianza vale quanto le nostre. Questo è incontestabile.
      Intanto tu che sei un camminante perfetto non porti non dico amore, ma neanche un minimo di rispetto a chi consideri come un tuo avversario/nemico.
      Che bisogno hai di chiamarlo Trippone e definirlo anche Povero?
      Carminuccio, Carminuccio! Hai ancora molto cammino da fare!

      Pax

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  14. Agli ignorantissimi ed eretici camminanti:
    nessun Concilio ecumenico che ha stabilito dei dogmi può essere superato.
    "Capre!" direbbe Sgarbi.

    Se il Concilio di Trento fosse superato lo sarebbe, ad esempio, anche il Concilio di Efeso, quello che ha stabilito il dogma di Maria Madre di Dio.

    Per voi certo non sarebbe un problema, perché il Cammino non ama la Madre di Dio e, almeno negli alti vertici, forse non credono al dogma e considerano la Madonna solo la madre di Gesù, come se la natura umana di Gesù potesse essere separata dalla sua Natura divina.

    La verità non è che il Concilio di Trento è superato, è che il Cammino è una setta luterana.
    Chi non è tridentino non è cattolico.
    Questo lo dice anche il Concilio Vaticano II. Voi siete anche contro il Vaticano II.

    Voi riconoscete solo il "concilio" di Palomeras Altas

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    1. Tesi respinte al 100 %. Siamo cattolici, non siamo una setta luterana e il concilio di Palomeras Altas ve lo siete inventato voi per sputtanarci, come tutto il blog, del resto.

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  15. CARMINE: qulcosa non mi torna.

    Ad esempio, la confessione pubblica.
    Se non l'hai mai fatta, vuol dire che hai camminato ben poco o che ti sei rifiutato di farla e allora sei stato bocciato. In ogni caso non conosci ancora il Cammino.

    Alcuni di quelli che scrivono in questo blog sono ex che hanno TERMINATO il Cammino e che ne sanno molto più di te sulla sua anima nera, quella segreta, che conoscono in pochi.

    Oppure menti, dando ragione a Tripudio che dice che i camminati per il Cammino sono pronti anche a ingannare e mentire.

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    1. Capito, Carmine? Vuoi fare concorrenza a FAV?

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    2. Non ascoltarli, Carmine

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  16. Orientamenti alle équipes di Catechisti per l’iniziazione alla preghiera, p. 34:

    "La Chiesa è piena di idolatrie"

    E questo è letteralmente attribuito al fatto che , nei secoli, la Fede si è trasformata in Religione. Secoli da cancellare. Ma un giorno apparvero, su un piatto d'argento i neocatecumenali e la Religione fu cancellata per sempre. Fede. Fede. La Fede di Abramo. La Fede è un cammino. La Fede è immolare il proprio Isacco.

    La Religiosità naturale è quanto di più negativo e contrario al cammino di fede. Il religioso naturale, sinonimo dei cristianucci della domenica, è un obbrobrio. Il Religioso naturale prega davanti al Tabernacolo, recita Rosari, fa Novene e si prodiga in Devozioni a Santi. I peggiori vanno a Messa tutti i giorni e vivono la messa in forma individualista, così la confessione, nie confessionali che sono casette. Egli chiede miracoli, vive il rapporto con Dio informato dal timore, si mortifica, fa fioretti e voti e offre a Dio sacrifici. Tutto questo viene descritto, fin dalle prime catechesi neocatecumenali, come quanto di più lontano dal rapporto con Dio in Cristo Gesù. Un rapporto tutto impostato sul Kerigma: Dio ti ama così come sei. Ascolta, credi e sarai salvato. Oramai la salvezza ti viene dagli "inviati alla tua vita", senza il loro avvento per te nessuna speranza. E' Kiko, l'inviato per eccellenza, il messia, sono gli itineranti, angeli che Dio ti ha dato, ognuno di loro è stato pensato da Dio per te, ognuno ha il suo catechista che lo guiderà tutta la vita, pensato da Dio "prima della creazione del mondo. A lui ogni culto, a lui ogni rispetto, per lui ogni gratitudine. Egli ha rinunciato a tutto per te! Il tuo rapporto con Dio sarà fondato sul Kairòs. Dio passa e ti trascina.... in un continuo esodo, la pasqua. Tutto è scandito dall'annuncio che ti ha portato il tuo catechista un giorno (e che si rinnoverà, sempre uguale, di tempo in tempo). Da quel momento tutta la tua vita si divide in un prima e in un dopo - prima del cammino, durante il cammino, a cosa ti chiama il cammino - e, una volta convertito, tu stesso diventerai annunziatore. E' tutto un popolo che cammina e che si salva a grappoli....
    Popolo degli eletti, dei chiamati, del sale che mai si scioglie (e dunque a cosa serve non si capisce)...

    .......

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  17. Ma poi Carmen Hernandez muore. E dal giorno dopo a lei si rivolgono novene, suppliche e si chiedono miracoli, a lei, la santa "di categoria superiore".

    Hanno superato ogni decenza, questi fanno un baffo a tutte le forme più bieche di religiosità naturale e innaturale. Dopo di loro non ce n'è più per nessuno.
    Dicevano che il catechista è "un servo inutile". Quando non serve più, si getta via, come lo straccio sporco dopo che ha pulito il vetro appannato (N.B. Queste sono parole di Kiko, il falso e bugiardo).

    ........

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  18. Torniamo all'inizio:
    "La Chiesa è piena di idolatrie"....

    Dovevano bonificare il tutto con il catecumenato post-battesimale, tornare alle origini, rimuovere incrostazioni e ricoperture. Rinnovare la liturgia e la dottrina. Tutto kerigmatico nel cammino, tutto pasqua.
    L'arte sacra: tutta da buttar via. Icone kikiane; sui canoni della iconografia? Neanche per sogno! Kiko le firma: son sue E' LUI il protagonista. Il canto liturgico, tutto riprovevole, sentimentale e pietistico, canzonette! (del Gregoriano? Neanche a parlarne, non sanno neanche cosa è e non ci capiscono un tubo). I canti di Kiko sono bibblici... paroladidio, paroladidio!!! Solo loro.

    "La Chiesa è piena di idolatrie"?

    Il Cammino Neocatecumenale E' IDOLATRIA. Idolatria di un uomo, per di più piccolo piccolo, Kiko Arguello.
    Mi ricorda tanto Hitler, che a vederlo com'era ti domandi: come faceva a perorare la causa della razza ariana: alta bionda e occhi azzurri, prestante? Lui un nanerottolo baffuto inguardabile? Una negazione in termini.

    Pax

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    1. una negazione in termini....alludete per caso a Kiko?

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  19. Capite perché il fratello Carmine dal Cammino di Barletta parlava in quel modo?

    Per restare un vero fratello del Cammino ha bisogno di fare il finto tonto.

    Le eresie di Kiko sono un dato "oggettivo". Cioè verificabile anche da qualcuno indipendente da questo blog - anche dai camminanti stessi, anche dagli atei. Riguardo al sacramento della confessione, il Vangelo dice che «[i peccati] che non rimetterete, resteranno non rimessi», mentre Kiko dice che «il Signore ti ha già perdonato... domani, se vuoi, sigillerai [in confessione]». Chi è che sbaglia: Kiko o Nostro Signore? E come mai Kiko non ha mai corretto l'evidente eresia? E come mai i giovani kikos che lo stavano ascoltando non lo hanno spernacchiato come si meritava, e non se ne sono nemmeno andati?

    Il fratello del Cammino ha sempre bisogno di fare il finto tonto. Deve fingere di non notare le eresie di Kiko e Carmen. DEve fingere di credere che la carnevalata liturgica neocatecumenale sarebbe "approvata". Deve fingere, fingere, fingere. Il Cammino richiede che si diventi ipocriti. Quando uno comincia a dire "no" all'ipocrisia, ha già un piede fuori dal Cammino, anzi, già tutti e due.

    Il fratello del Cammino ha sempre bisogno di mentire. Deve per forza attribuire allo Spirito Santo le enormi vaccate insegnate dai due autonominati "iniziatori" Kiko e Carmen. Eppure lo sa bene che il Cammino è zeppo di errori, e che lo Spirito Santo non ispira errori. Però si sente obbligato a dire che il Cammino è "ispirato", che il Cammino è "frutto", che il Cammino è praticamente Dio (ah, già, lo scrive l'idolo Kiko in uno dei suoi eretici e brutti dipinti: Dios es palabra, liturgia, comunidad: il Cammino - cioè "Dio" - è parola, liturgia, comunità).

    E di fronte alle numerosissime tragedie testimoniate dagli "ex" del Cammino - sulle quali Kiko e Carmen si sono guadagnati il più profondo fosso delle fiamme dell'inferno -, pensionati minimi torchiati sulla Decima, famiglie indotte a generare figli senza sosta (poiché se quest'anno tua moglie non è incinta "significa che ti trastulli con chissà cosa"), scarnificazione delle coscienze, mentalità pessimista che ha indotto persone deboli a gesti autodistruttivi gravissimi, famiglie disastrate, comode autorizzazioni al peccato concesse a sé stessi perché «l'uomo non può non peccare, e poi quando il Signore mi toglie la mano dalla testa ne combino di ogni!»... di fronte a questo e a tanto altro, il fratello del Cammino cosa fa? Produce una insignificante (e probabilmente falsa) "testimonianza": da me tutto bene, da me nessun problema, mai visti problemi, a me tutto liscio, sempre stato libero, sempre pagato volontariamente e nel segreto, sempre partecipato con gioia, e poi io non mi drogo aborto divorzio risse omicidi...

    Ma come si fa a non aver "mai" visto porcherie nel Cammino? Come si fa a non aver "mai" visto eresie, abusi liturgici, ricatti morali, ingiustizie malamente coperte da paroloni altisonanti, beceri e avidi sfruttamenti dei fratelli più piccoli e più deboli, ecc.? Non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere. Appunto: il Cammino è un idolo, e quindi per restare fedeli all'idolo bisogna per forza non vederne i "difetti". Non sia mai che qualche kikos si accorga di qualche difetto del kikismo-carmenismo. Non sia mai che qualche "catechiste" mostri scarsa voglia di partecipare al mercato delle vacche. Non sia mai che il metodo neocatecumenale venga scalfito da qualcosa di cattolico.

    Quando qui diciamo che il Cammino è una setta, stiamo parlando della realtà del Cammino, non degli sdolcinati paginoni propagandistici della stampa "cattolica".

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  20. OR, pp. 56-57:

    Non abbiamo sacerdoti nel senso di persone che separiamo da tutti gli altri perché in nostro nome si pongano in contatto con la divinità perché il nostro Sacerdote, Colui che intercede per noi è Cristo.

    Ecco, questa mi fa proprio ridere.
    Mostruosa o surreale, meglio paradossale.

    Non abbiamo sacerdoti

    Immagino parli di loro neocatecumeni: noi non abbiamo sacerdoti.
    Ma davvero?
    Chi più sacerdote della casta degli itineranti (autentica invenzione kikiana) Kiko Arguello in testa? Casta di Leviti, maestri della Legge. La legge levitica per intendere precetti puntuali e stringenti da ottemperare con scrupolo e precisione, fin nei dettagli. Cos'altro sono le "consegne" del cammino che affliggono gli adepti e li stringono in una morsa?

    ........

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  21. Ci sono i sacerdoti eccome, non quelli ministeriali, no, della Chiesa Cattolica. Ma questa sorta di ministri laici, ordinati da Kiko e gerarchicamente sottoposti a lui, veri sacerdoti, altroché se ci sono!

    La blasfemia sta nel fatto che Kiko dice "Non abbiamo sacerdoti" perché Unico Sacerdote è Cristo. Ma poi afferma "Cristo abitante in me" "In me il Messia"... perfino gli ebrei dovrebbero riconoscerlo!!

    Sul santino che si è preparato da solo, prima di morire, è scritto:
    "Forse che il messia, presente in noi, voglia avvicinarsi al suo popolo?"
    E continua:
    "Noi non lo sappiamo" (quanta finta umiltà!)

    Ma dai Kiko! Dai che lo sai! Il messia è in te. Tu sei il messia per questa generazione. Chi non ti ascolta è perduto.

    Ragazzi, ma provate a prenderlo in giro per questa vaccata pazzesca:
    "Oh Kiko! Non ti pare di esagerare? Ma tu veramente fai? Il messia abitante in te ahahahahah!"

    Provateci ragazzi! E vedrete come vi si girerà contro. Kiko quando parla così fa proprio sul serio. Questa la vera tragedia.
    E' un esaltato, un folle... si vede come sta convertendo gli ebrei. A lui aspettavano, così come i mussulmani lo ricercano per tagliargli la testa, come san Paolo. Più di una volta ha profetizzato il suo futuro martirio. Non ne azzecca una.

    Provate a dirgli, con garbo e ironia, di darsi una calmatina e vedrete dove vi fa arrivare! In orbita vi fa arrivare.
    Lo ripeto, somiglia proprio tanto a Hitler. Un autentico esaltato pericoloso.

    Pax

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  22. Kiko continua

    ...nel senso di persone che separiamo da tutti gli altri...

    Eppure egli si è separato dal popolo insieme alla categoria degli itineranti da lui creati e di cui ha fatto una casta.
    Kiko li ha diseducati: presuntuosi, supponenti, non fanno il cammino per loro ma lo propilano solo agli altri. Perché stanno sempre in giro e mai vivono la loro comunità che è solo un pro-forma. Inamovibili giramondo scaccendati e in continua agitazione. Non trovano pace loro e non la fanno trovare agli altri. Con ansia da prestazione permanente. Devono dimostrare a Kiko di essere i migliori....

    Sono una casta, mò ci vuole, peggio dei leviti!

    Pax

    RispondiElimina
  23. Mi manca ancora questo soltanto:

    .....persone che separiamo da tutti gli altri perché in nostro nome si pongano in contatto con la divinità...

    perché in nostro nome si pongano in contatto con la divinità

    Non mi dilungo. Rileggere a tal proposito tutto quanto Kiko ripete del ruolo del kikatekista (molto hitleriani anche questi nostri kikiani adattamenti, sembrano Streep dei Sturmtruppen!).

    Chi va a dire all'asservito camminante
    "la volontà di Dio per te"???

    Chi parla tuonante dal leggio ripetendo
    "Dio oggi mi manda alla vostra vita a dirvi CONVERTITI, ascolta me,...."

    Ecc. ecc. ecc.

    E' pure inutile ripetere per quante volte abbiamo esemplificato il kikiano verbo, unico dio dei neocatecumenali....

    Pax

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    1. L'epiteto Sturmtruppen l'abbiamo già sentito. Chi lo usava, Pietro (Non del Cammino) ci pare.......

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  24. Orientamenti alle équipes dei catechisti per la rinnovazione del primo scrutinio battesimale, pp. 102-103:

    ED ECCOLO QUA:

    Se voi non riconoscete in noi Catechisti Gesù Cristo, Dio, questo che stiamo facendo qui è un teatrino

    Pensate questo che significa per chi identico discorso non fa neanche per il Papa, men che meno per i poveri Parroci, lo stesso vale per Vescovi e Cardinali. Tutti questi hanno lo Spirito Santo solo se riconoscono in lui (Kiko) il signore!!

    Ma che Dio vada con loro, su questo nessun dubbio è ammesso, dovessero commettere le peggiori porcherie e nefandezze. Tanto che in questi casi ha coniato che TU NON DEVI PENSARE. E certo!
    Se qualcosa proprio non la capisci, se Kiko è assurdo, tu devi credere comunque in lui, come Abramo ha creduto in Dio e immolato Isacco (che per i camminanti è, chiaramente, il proprio cervello, la mente pensante).
    Abile prestigiatore, tutto volge Kiko in proprio favore.
    Attore, teatrante che non vuole sentir parlare di teatrini.

    Pax

    RispondiElimina
  25. 1° SCR, p. 2:

    Sulla situazione dei Parroci […] bisogna parlare loro con più delicatezza perché vengono da una situazione di Chiesa nella quale sono impossibilitati a scoprirsi peccatori […] non possono avere quella libertà che sarebbe per loro una salvezza. Allora i Catechisti non debbono esporli a uno scrutinio in pubblico o cose del genere

    Un'ultima precisazione è d'obbligo da parte mia a proposito di questo rilevante passaggio riguardante i Parroci della frase su riportata:

    ...Allora i Catechisti non debbono esporli a uno scrutinio in pubblico o cose del genere...

    A parte che si evince chiaramente che anche i Parroci CHE FANNO IL CAMMINO PER LA LORO VITA devono sottoporsi a scrutinio (cosa abominevole di per se stessa), si ostenta la sensibilità che non li si possa nè debba esporre in pubblico, ossia davanti alla comunità come tutti gli altri fratelli.

    Questo non è stato vero nella prassi, forse ritenevano di non poterlo mettere per iscritto!
    Avveniva che i presbiteri, come anche il Parroco che facesse il cammino anche lui, facevano lo scrutinio COME tutti gli altri. Questo era usuale e generalizzato dappertutto agli inizi del cammino, per tutte le più antiche comunità.
    Ricordo che i primissimi tempi addirittura non si poteva aprire il cammino in nessuna parrocchia se non era il Parroco per primo ad accogliere l'annuncio per la sua vita (questa la consegna).

    Poi col tempo si è ammorbidita anche questa cosa e Kiko, l'eterno ispirato, ha cambiato idea.
    Sia perchè i Parroci che accettavano il cammino per sè erano sempre di meno (mentre Kiko aveva una necessità estrema di espandersi il più possibile) sia perché col tempo cominciarono a emergere i disastri che combinavano, scrutinando i preti davanti alla comunità. Diversi dei quali ne portavano a lungo le conseguenze.

    Lo scrutinio, è superfluo dirlo, lo portava avanti l'equipe di kikatekisti che per il 99% dei casi aveva come capo-equipe il laico, marito della coppia responsabile.
    E con questo il quadro è completo.

    Pax

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    1. A pag. 182 del mamotreto del II passaggio è trascritto lo scrutinio di un Presbitero. Kiko lo zitello pettegolo sottopone il malcapitato Sacerdote ad un interrogatorio mirato, per fargli ammettere le debolezze che lo stesso guru ha deciso di fargli ammettere.

      L'interrogatorio ha il fine di sottomettere il Ministro di Dio, sia psicologicamente che gerarchicamente. Ma il Presbitero resiste e critica il Cammino. Kiko insiste e si appella all'autorità del Vescovo ed addirittura alla propria, che sarebbe superiore a quella del Vescovo per grazia di Gesù Cristo in persona che distribuisce i carismi a chi vuole.

      Tanti sono i passi aberranti di questo dialogo pilotato, per le cose che Kiko, lordo di incompetenza e di malizia, si permette di dire al malcapitato Presbitero e a tutti i fratelli. Per esempio:

      "Io vorrei dirti una cosa, non solo a te ma anche a tutti gli altri. In questo momento la Chiesa esercita attraverso i catechisti un potere di discernimento, di aiuto, di esorcismo, attraverso la vostra realtà; e io credo in questo potere, e che è una grazia di Dio che dà al catechista, come la darà a voi quando sarete catechisti di altri fratelli per poter aiutare, e che ci è dato nella buona intenzione che ha la Chiesa, attraverso questo catechista, di aiutare il fratello. Pertanto approfittate di questo momento non per difendervi ma per ricevere questo atteggiamento, questa correzione, questa cosa dalla Chiesa.

      Con una spocchia pari solo alla propria capronesca e cornutissima ignoranza, seguita il Kiko fattucchiere improvvisato ad infierire contro il Presbitero che, durante lo scrutinio, gli ha criticato il Cammino:

      Tu sei stato a Roma quando abbiamo fatto la riunione di parroci? Lì parlò il Papa pubblicamente e c'erano presenti vari vescovi. Bene, ti dirò una cosa che può servire per tutti.

      Mi dispiace che nel fondo di tutto questo ci sia la tua situazione psicologica e tutte queste cose, ma i carismi Dio molte volte non li dà ai Vescovi, li può dare a un tipo qualsiasi.

      Precisamente se i vescovi pensassero esattamente come noi, non ci sarebbe bisogno che ci fossimo noi, il catecumenato, non avremmo una ragione di esistenza. Precisamente perché non lo sanno, noi abbiamo una ragione di esistenza.

      Come disse l'Arcivescovo Morcillo: "Io non ho ricevuto il carisma, lo avete ricevuto voi".

      In quella riunione c'eri tu. Il vescovo non è il padre dei carismi. L'autore dei carismi è Gesù Cristo. Il vescovo ha il discernimento dei carismi e decide se un carisma è da Dio o non è da Dio. Colui che discerne i carismi nella tua diocesi è il tuo vescovo. E il tuo vescovo che ti può dire di più? Ti ha detto che questo è quello che ha più forza e più entità nella diocesi, la cosa più seria che c'è. Ed egli stesso va aprendo il cammino e dicendo a voi parroci che potete accettare. Vi sta comandando di fare catechesi, lo stesso vescovo. E' curioso come in te c'è una cosa contradditoria.

      In altre diocesi le cose non staranno così bene, il vescovo ha i suoi dubbi, ma qui il vescovo sta così bene e invece tu hai gelosie perché noi portiamo il cammino, ti piacerebbe che lo portasse di più il vescovo. O ti piacerebbe condurlo di più tu? Perché in definitiva tu hai detto qui che non ti piace aver secondi ruoli.

      Bene, vediamo. Con tutto questo non mi hai risposto alla domanda che ti ho fatto prima, se tu volevi passare al catecumenato, cioé che autorità dai tu a questo cammino, nel senso che ti può condurre personalmente alla fede, ad una fede più adulta.


      ------
      Ed ecco un esempio del livello a cui arrivano la spocchia, la sfrontata scostumatezza, la disonorata prepotenza del filibustiere-capo neocatecumenale contro la gerarchia della Chiesa.

      Elimina
    2. Correva l'anno 1977. Quello era il momento in cui il Presbitero doveva alzarsi dalla sedia, richiuderla e abbatterla più e più volte come una mannaia sulla bocca del bieco betemmiatore che lo stava scrutinando. Gli avrebbe risparmiato qualche buona bevuta di piombo fuso in Purgatorio. Non lo ha fatto. In questo senso è un malcapitato.

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    3. capronesca e cornutissima ignoranza, altro epiteto da aggiungere al nostro libro. Su continuate, inventatevi altro....

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  26. J.D.
    "A pag. 182 del mamotreto del II passaggio è trascritto lo scrutinio di un Presbitero."

    Vs. Kiko:
    "Sulla situazione dei Parroci […] bisogna parlare loro con più delicatezza perché vengono da una situazione di Chiesa nella quale sono impossibilitati a scoprirsi peccatori […] non possono avere quella libertà che sarebbe per loro una salvezza. Allora i Catechisti non debbono esporli a uno scrutinio in pubblico o cose del genere..."

    E dunque Kiko è un bugiardo e si smentisce da solo.
    Come dicevo anche i preti che, per loro sciagura, hanno accettato l'annuncio e il cammino PER LA LORO VITA, sono stati sottoposti agli scrutini, COME TUTTI GLI ALTRI.

    E - visto che mi trovo - aggiungo una cosa INCONTESTABILE quanto aberrante che è prassi consolidata nei Seminari R.M.. Gli scrutini - per l'ammissione dei seminaristi agli stadi successivi: accolitato, diaconato e ordinazione presbiterale - vengono condotti dall'equipe itinerante della zona nella quale il Seminario è stato eretto. Una cosa inconcepibile, che fanno di nascosto anche questa, con la connivenza, è da dire, più o meno palese del Vescovo del luogo che sa bene come funziona, ma fa finta di niente.
    Poichè i Rettori e Formatori dei Seminari R.M. sono "preti del cammino", in quanto tali sottomessi all'autorità dei catechisti, che sta al di sopra di tutto.
    Come ben si comprende, per espressa dichiarazione di Kiko (quindi incontestabile da parte di tutti gli Anonimi Fallaci Vinici o meno, Asini comunque), dai passaggi riportati negli ultimi commenti di J.D..

    E' apprezzabilissimo il suo penoso lavoro, almeno per me, che posseggo tutti i mamotreti - pre e post approvazione (?) - ma che non riesco neanche ad aprire perchè, dopo tanti anni che li ho utilizzati a mia imperitura vergogna non riesco neanche ad aprire. Ci ho anche provato, ma mi prende la nausea e quasi una vertigine.
    Per questo ringrazio Jubilate Deo.

    Quanto riporta mi riporta al passato e così sgorga spontanea la testimonianza che sento doverosa.
    Tutto quello che ho visto con questi occhi e ascoltato con queste orecchie, quanto ho vissuto e sofferto io per prima.

    Penso che con questa reimmersione negli orridi mamotreti delle varie tappe del cammino, dalle catechesi iniziali fino agli scrutini, appunto, che imprudentemente Kiko fa anche pubblicare a mò di esempio per istruire ben bene tutti i kikatekisti neocatecumenali, ne vedremo delle belle.
    A supporto saremo stimolati a dire ancora di più.
    Sfidando alla smentita da parte dei soliti: da me mai successo... bugiardi... buzzurri...

    La verità è che vorrebbero chiuderci la bocca. Se lo tolgano dalla testa.

    Che ci leggano in molti o in pochi. A noi non interessa.
    Dio sa.

    Pax

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  27. Scusatemi se solo ora riesco ad interloquire con voi, dopo una lettura rapida e poco attenta, mi sono rimaste impresse due risposte, una di pax e uno di Pietro. Pax, lungi da me offendere l'onnipotente gestore del blog, non avendolo mai veduto me lo sono immaginato tripponcello, senza nessuna cattiveria, Pietro, non ci crederai ma sono un veterano del cammino e non ho mai fatto confessioni pubbliche spero tu non ti riferisca alle celebrazioni penitenziali fatte nelle salette dove i fratelli uno a uno vanno dal prete e si confessano in privato con il sottofondo dei canti, sinceramente avrei difficolta' a divulgare le mie mancanze. Tripudio, credo tu sia avanti nell'eta' e penso non ti faccia bene passare tanto tempo davanti al pc, ti consiglio di passare piu' tempo all'aria aperta e lascia che i Nc si dissolvano da soli come neve al sole secondo la volonta' di qualcuno, superiore a te , Cruccas e Guarini, che sta in cielo. Grazie e buona festa del Carmine. Mi aspetto gli auguri. Carmine

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    1. Se un anonimo su internet chiama tripponcello un altro anonimo su internet, non è che si tratti di chissà quale vergognosa onta. Tanto più che il soggetto che insulta ha notoriamente i crampi al fegato perché non c'è peggior sensazione del veder smascherata la propria idolatria.

      Se due spagnoli promettendo un "itinerario di riscoperta" consegnano invece un guazzabuglio di conclamate eresie, il problema si pone davvero, perché mettono in gravissimo pericolo numerosissime anime - ed hanno già sulla coscienza chissà quanti fratelli "camminanti fino alla fine", credenti nel "Signore-che-ti-ha-già-perdonato" senza pentimento, e tutto il resto che porta tipicamente alle fiamme inestinguibili dell'inferno.

      Ora, il tipico kikos dirà sempre di non aver mai fatto "confessioni pubbliche". È un po' come il mariuolo colto in flagrante reato e che si giustifica dicendo: "non ho mai rubato, ho solo espropriato cose".

      Col termine confessioni pubbliche indichiamo il fatto che i cosiddetti "catechisti" «scarnificano le coscienze con domande che nessun confessore farebbe». E se non lo fanno state certi che sono già stati sbattuti fuori dal Cammino.

      Infatti il metodo neocatecumenale adopera ogni più vergognosa astuzia per mettere in imbarazzo i fratelli delle comunità e invogliarli a farlo volontariamente, oggi in modo "generico", domani in modo "fumoso", dopodomani in modo "incomprensibile", e prima o poi ti scappa di menzionare un peccato - ma tanto è un peccatuccio che fanno tutti, ma tanto non si scandalizzano mica, ma tanto... ma tanto... E alla fine della fiera finisci per dare scandalo quasi senza accorgertene. (Piccolo promemoria: la Chiesa ha sempre insistentemente evitato di «scandalizzare i piccoli» anche con una sola parola: per questo "certe cose" vanno menzionate solo in confessionale o direzione spirituale). Sono convinti che usando un nome diverso, le cose cambino di sostanza: per esempio, quando ci sono i "giri di esperienze", praticamente confessioni pubbliche con interrogatorio e lead-in questions...

      I fratelli del Cammino sono talmente assuefatti alle confessioni pubbliche che non ci trovano nulla di condannabile, nemmeno quando viene loro testimoniato che altri fratelli, al Secondo Passaggio, hanno tirato fuori porcherie assurde - per giunta davanti a bambini, a mogli e figli. Non si sentono minimamente a disagio al sapere che il Cammino ha promosso e invogliato quelle porcherie. Il Cammino ha sbagliato? Fanno finta di non aver sentito. Confessioni pubbliche? "Mai fatte!" E vai, di menzogna su menzogna, mentire anzitutto a te stesso, fingere che le storture ben documentate siano inesistenti.

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    2. Cosa c'entra Cruccas? Perché diavolo un barlettano dovrebbe parlare di un cattolico sempre vissuto in Umbria, che non scrive sul suo blog da anni, sul suo twitter da anni, su altri siti web da anni? Può esserci solo un motivo: che la sua testimonianza è vera e fa ancora rodere il fegato, quattordici anni dopo averla inviata al Papa. Devo dunque ringraziare il soggetto barlettano che ancor oggi rosica, e mi riprometto di riportare sul blog la testimonianza in questione evidenziando come dopo quattordici anni le cose nel Cammino non siano cambiate.

      E devo pure ammettere che è doloroso anche per me, poiché molti altri fratelli del Cammino, usciti dalla setta dopo esserne stati devastati, non si fidano più della massima autorità della Chiesa Cattolica. Come può il successore di Pietro consentire che l'eresia neocatecumenale continui in qualche modo ad aver diritto di cittadinanza nella Chiesa? La nostra tesi è sempre stata che il Cammino è pronto allo scisma (Kiko disse: "vogliono forse che ce ne andiamo dai protestanti?", e nessuno lo spernacchiò, nessuno ebbe da ridire: praticamente i fratelli del Cammino sono pronti a diventare protestanti "anche formalmente", non appena Kiko lo comanda), e tutti gli ultimi Pontefici hanno fatto di tutto, con la paterna benevolenza di un padre, per evitare eresia e scisma, per evitare che tanti fratelli piccoli e deboli delle comunità vengano trascinati dritti all'inferno da Kiko. Ma non è bastato, sebbene abbiamo visto piccoli passi avanti - ultimo in lista, il divieto di un "fondatore" di restare in sella per più di cinque anni...

      Diciamocelo onestamente: la gerarchia della Chiesa - ivi incluso Giovanni Paolo II - ha una gravissima responsabilità davanti a Dio per non aver estirpato il cancro neocatecumenale, e per aver giocato la carta della paterna benevolenza (una carta piuttosto perdente, visti i risultati, una scartina, un bluff). Noialtri fedeli a Pietro e ai suoi successori accogliamo con gioia ogni più piccolo passo avanti, ma non possiamo dimenticare che tantissime anime, esacerbate e schifate dal Cammino, hanno anche abbandonato la Chiesa, perché nella loro debolezza e nel loro dolore non riuscivano a capire perché dai sacri palazzi nessuno porgesse mai orecchio al loro grido.

      Tempo fa incontrai un vecchio compagno di scuola, prima volta che lo vedevo dagli anni delle superiori. La chiacchierata va tranquilla finché non tocca per caso un tema di morale, e allora lui con una spettacolare dimestichezza comincia a parlare di certi schifosi peccati suoi senza neppure abbassare la voce. Mi sentivo a disagio per lui, imbarazzato al posto suo, e mi sembrava stranissimo che uno fosse così mentalmente rincitrullito da comportarsi così. Quindi mi dice che sta frequentando "le comunità" (notare il plurale: è vietato chiamare "Cammino" il Cammino, bisogna per forza chiamarla "la comunità" oppure, per incuriosire l'interlocutore, "le comunità", come se il Cammino detenesse nella Chiesa l'esclusiva della vita comunitaria). Per fortuna non l'ho più rivisto. Però da solo bastò e avanzò come esempio di come la genuina appartenenza al Cammino consiste nell'essere praticamente dei lobotomizzati, oppure, con termine più neocatecumenale, «circoncisi nella ragione». Un uomo ragionevole non avrebbe sciorinato in pubblico i suoi peccati, tanto meno ad un amico la prima e unica volta che lo vede dai tempi delle superiori, tanto meno in assenza di motivi. Un uomo ragionevole abbandona il Cammino; un uomo che si fa "circoncidere la ragione" "vive" il Cammino in quel modo vergognoso e stupido, vomitando per strada l'elenco dei propri peccati.

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  28. Quindi solo i ragionevoli abbandonano il Cammino, gli altri che ci rimangono sono circoncisi nella ragione. Siccome la circoncisione è una pratica ebraica, che consiste nel recidere la punta del..prepuzio, chiamiamolo cosi, la circoncisione della ragione vuol dire elegantemente che i camminanti sono teste di...prepuzio, appunto. Bene, di tutti gli epiteti forse questo è il migliore, da inserire nel nostro libro. Avanti con la prossima....

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  29. Amico del CN, tu, come al solito, giochi con le parole.

    San Paolo, a fine capitolo 7 della sua lettera ai Romani, scrive una cosa che i neocatecumenali dovrebbero ricordare tutti i giorni ai propri catechisti, su fino al loro Primo Catechista, Fondatore, iniziatore, Kiko Arguello:
    "Siano rese grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore! Io dunque, con la mia ragione, servo la legge di Dio, con la mia carne invece la legge del peccato."


    Nel CN si chiede sempre di circoncidere la ragione che secondo loro blocca la fede.

    Si chiede di obbedire ai catechisti laici neocatecumenali anche quando quello che dicono và contro la propria coscienza, contraddice la dottrina cristiana o non si capisce il senso di quello che dicono.

    Si ripete continuamente che il CN si fà, non si studia e non è necessario capirlo.

    Si ripete continuamente che la salvezza è nella stoltezza della predicazione, anche se San Paolo era tutto meno che uno stolto, infatti,guarda caso a predicare in Grecia ci hanno mandato lui, mica uno stolto qualsiasi.

    San Paolo scrive diversamente.
    Chiedo al nostro anonimo ed a tutti i neocatecumenali, secondo voi, chi ha ragione, Kiko ed il suo CN o San Paolo e la nostra Chiesa?

    LUCA

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