mercoledì 1 dicembre 2010

"nuova evangelizzazione" affidata al cammino neocatecumenale. Di che si tratta... E poi?

Leggo dall'Osservatore Romano del 28 novembre su "La Spagna e la nuova evangelizzazione", a conclusione dell'assemblea plenaria dell'episcopato spagnolo:
[...]
Numerosi gli argomenti affrontati durante l'assemblea. I presuli hanno approvato un documento, "Criteri sulla cooperazione missionaria", presentato dalla Commissione episcopale di missioni e cooperazione tra le Chiese. Un altro documento intitolato "Progetto di coordinamento della parrocchia, della famiglia e della scuola per la trasmissione della fede" è stato presentato da monsignor Casimiro López Llorente, vescovo di Segorbe-Castellón de la Plana e presidente della Commissione episcopale per la catechesi.

Questo è ciò che si profila in Spagna. Conoscendo gli addentellati spagnoli di Kiko, sorge legittimo un dubbio che diventa un interrogativo serio. Se dietro a questo Progetto c'è, come ormai avviene in Italia e in molte delle sue diocesi, il Cammino nc nonché la cosiddetta "conversione pastorale" - così la chiama (!?) la CEI nel suo più recente documento - che diventa "conversione al cammino" i cui metodi e prassi entrano in tutte le parrocchie, allora possiamo dare l'addio a quel che ancora resta della Chiesa cattolica!

A chi mi chiedesse il perché, risponderei con alcune osservazioni:

  1. noi crediamo che ci si salva è Cristo Signore e anche nel cammino lo si dice (molto meno spesso rispetto ad altre suggestioni veterotestamentarie, ma qualche volta lo si dice, sia pure more luterano come 'copertura' del peccato piuttosto che come vittoria sul peccato). Però: il Signore Gesù, che è Vero Uomo, ma che è anche Vero Dio e quindi appartiene all'ordine del Sprannaturale, nel cammino viene immanentizzato in quanto identificato con Comunità-Liturgia-Parola, che non sono nemmeno quelle originarie-Apostoliche, ma sono secondo la 'rivisitazione-reinterpretazione' giudeo-luterano-gnostica dell'iniziatore
  2. se è il Signore che ci salva, perché nel cammino si dice "non resistete al male"?, anzi si richiama la kenosis (che nel cattolicesimo rappresenta lo 'spogliamento' da parte del Signore della sua divinità, per assumere la nostra umanità), che invece nel cammino rappresenta "la discesa nel proprio male" per scoprire quanto siamo peccatori e quanto Cristo ci ama perché nonostante il nostro peccato ci salva... ma questa salvezza, nel cammino, non è conseguente al riconoscimento del peccato e al combattimento vissuto in Cristo per mezzo della sua Grazia che ci raggiunge copiosa nella penitenza e nell'Eucaristia e che ci consente di 'imitarlo' con la nostra vita che, nella Sua Offerta, diviene nostra Offerta al Padre... invece è la comunità che salva, è la comunità che perdona persino attraverso rituali che non hanno nulla a che vedere con quelli vissuti nella Chiesa (ad es. la lavanda dei piedi) e, comunque, non esiste alcuno 'sforzo', alcuna responsabilità personale nel vincere il peccato. Lo sforzo richiesto ai camminanti è quello di 'svuotarsi di sé', cioè dell'annullamento totale della propria personalità per accogliere le suggestioni e le prassi del cammino e 'costruirsi' come persona, in base alle corrispondenti feree e rigide modalità e tempi identici per tutti; il che è già di per sé un fatto aberrante, perché ogni uomo oltre ad avere tempi ed esigenze diverse, E' diverso da ogni altro uomo e solo nella libertà e non nella coercizione, può crescere in umanità e maturità spirituale in Cristo!

  3. noi siamo un nuovo corpo una nuova natura. Con questa espressione, Kiko si appropria di quella che è la realtà della Chiesa Corpo mistico di Cristo, e la attribuisce pari pari al cammino (e in esclusiva! quindi si pone e si propone come la NUOVA CHIESA), ma vi introduce anche elementi nuovi immanentistici (Cristo identificato col Cammino, con la comunità: "Dios es Comunidad Liturgia Palabra... QUELLA comunità QUELLA Liturgia, QUELLA parola= il Cammino, capite?)...

    E ora esaminiamo cosa intende con "nuova natura": egli non intende lo "Spirito del Signore Risorto", accogliendo il quale diventiamo figli di Dio per adozione e non acquisiamo la "natura divina", ma conserviamo la nostra natura umana che, Redenta da Cristo, ne riceve la Vita, i sentimenti, le Grazie incommensurabili... che è molto diverso dall'acquisire la natura divina che somiglia molto al "sarete come dei"!

    Cerchiamo dunque di sviluppare un discorso su questo elemento non banale, ma di certo trascurato dai vescovi, in base agli insegnamenti kikiani tratti dalle catechesi che, nonostante le ripetute affermazioni in contrario non sono state affatto corrette se non con l'aggiunta qua e là di articoli del CCC. come specchietti per le allodole che, se pure vengono introdotti insieme al resto, risultano alla fine vanificati dalla sostanza degli insegnamenti kikiani nonché dalle prassi distorte e dostorcenti...

    A pagina 30 di Orientamenti Arguello dice: "Gesù Cristo è presente dove si manifesta lo spirito di Cristo. Questo chi lo sa? L'Apostolo (= il catechista). Non sei tu che sai se sei Cristiano e ti trovi ancora nel Cammino neocatecumenale, è l'apostolo, il catechista.. è certo lui, il fratello, che lo sa". E OR, pag.188: "Tu puoi crederti cristiano di prima fila. E se il tuo catechista non vede che tu dai segni del cristiano, tu non passi, perché è lui che ha in nome del Vescovo il carìsma di discernere gli spiriti".(!?)
    Solo con l'atto di amare il nemico si entra nella Chiesa, dice Kiko. Questa allora diventa la realtà dove si realizza questo amore impossibile all'uomo. E si realizza perché "a quelli che Dio chiama per essere cristiani (a far parte della Chiesa), Egli darà questa capacità, dando loro il suo spirito e la sua stessa natura (!?) e questi risuscitati trasformati morti al peccato che compiono opere di vita eterna per Gesù che abita in loro, sono la Chiesa" (I Scrut pag.96-97)

    Ma se la Chiesa fosse veramente quella che dice Kiko [il quale, in realtà, si riferisce al Cammino] il diventare cristiani non è una libera risposta dell'uomo ad un Dio che chiama, ma un dono assolutamente gratuito che Dio dà a chi vuole e non a tutti. Ne consegue che chi non arriverà al traguardo dell'amore al nemico non ha nessuna colpa personale: il fatto accade perché Dio non lo ha chiamato (OR pag. 355 e segg.; Shemà pag. 101)

    Si resta inorriditi davanti a queste affermazioni che provengono da una persona che molti vescovi e sacerdoti considerano l'inviato di Dio alla Chiesa del nostro tempo per rinnovarla.

    Con le sue parole, inoltre Kiko ripete l'eresia dei predestinazionisti, dei calvinisti, dei giansenisti, che sono stati condannati dal Papa Alessandro VIII nel 1690. Le conclusioni di Kiko aprono le porte non alla Speranza che ci salva, come ha detto il Papa nella sua enciclica, ma alla disperazione più nera perché, se l'uomo è capace di amare il nemico e di raggiungere la salvezza soltanto perché in lui c'è Cristo che opera, tutti quelli che non hanno questa presenza e non hanno lo spirito di Cristo mai raggiungeranno la salvezza.

    Arriviamo così a concepire un Dio che non vuole più, come ci dice la Rivelazione, la salvezza di tutti gli uomini e a negare una verità di fede rivelata sia nell'Antico che nel Nuovo Testamento e definita dal Concilio di Orange, da quello di Trento e insegnata da sempre dai Padri e dalla dottrina della Chiesa.

    Anche S. Agostino avrebbe sbagliato quando ha scritto: "Dio non abbandona i giusti se non viene prima abbandonato da loro". Come pure sarebbe falsa l'altra sua stupenda frase: "Chi ti ha creato senza aver bisogno di te non ti salverà senza il tuo concorso". Diventa anche falso l'insegnamento di Gesù che ci insegna a rivolgerci a Dio come al Padre dei Cieli, perché come potrà essere chiamato Padre colui che non vuole la salvezza di alcuni dei suoi figli?

    Anche la Chiesa insegnerebbe allora il falso quando ci invita a confidare in Dio perché, come ci ricorda la Rivelazione, noi tutti siamo suoi figli.

    Infatti Kiko dice: "Bella questa! Non è vero che tutti siano figli di Dio. Gli uomini sono creature di Dio, ma non figli... figlio è colui che ha realmente la natura divina dentro. È vero che Dio in Cristo ha chiamato tutti gli uomini alla divinità, alla natura divina, a diventare figli di Dio, ma in potenza". (I Scrut pag. 96-97)

    Con queste parole con le quali Kiko manifesta di non conoscere affatto la natura e gli effetti della Grazia santificante, egli nega esplicitamente quanto l'Apostolo Giovanni aveva affermato nella sua I Lettera al cap.3, 1-3 :"Quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio e lo siamo realmente. Carissimi, noi siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando Egli si sarà manifestato noi saremo simili a Lui, perché lo vedremo come Egli è".

    Per Kiko ed i suoi seguaci queste parole ispirate non contano nulla. Per lui non tutti gli uomini sono figli di Dio in atto ma solo in potenza!!! Per lui i cristiani sono soltanto quelli che "fanno le opere di vita eterna". Colui che non fa opere di vita eterna (e per Kiko questo significa chi non ama il nemico) "non è eletto per essere Chiesa e basta!"

    Attenti bene a questa affermazione categorica di Kiko: "chi non fa opere di vita eterna non è eletto e basta (OR pag. 355). Per cui chi non è stato eletto, proprio per questo, non ha nessuna colpa se non riesce a compiere opere di vita eterna. Si deve allora concludere che quest'uomo non si salva perché Dio non lo vuole salvare, non lo ha eletto.

    E continua: "Noi non sappiamo se è successo perché non ha saputo rispondere alla Parola. La sola cosa che sappiamo è che non ha lo spirito Santo e perciò non è eletto e basta!" (OR pag. 355) E per chi non avesse ancora capito, Kiko continua: ""Non dite che siete cristiani. Cristiano è colui che ha la vita eterna... Chi non ha la vita eterna dentro di sé non è di Cristo". (I Scrut pag. 46-47)

    Ma allora si può concludere che qualcuno davanti a Dio è più simpatico dell'altro? Se questo è vero, dove va a finire la verità della fede sulla bontà e giustizia di Dio e sulla sua volontà salvifica verso tutti gli uomini?

    "Niente paura" risponde Kiko (Shemà pag. 101) "Non vi preoccupate, perché a quelli che Dio non elegge non gli succede niente. Vuol dire semplicemente che invece di essere una lampadina che illumina, saranno una sedia illuminata". Gli ospiti di un manicomio forse possono parlare nella stessa maniera.

    Con queste parole davvero farneticanti Kiko insegna la dottrina giansenista della predestinazione, già condannata dalla Chiesa nel Concilio di Orange (Decreto n.200) e quello di Trento (Decreto 825). Dottrina condannata dalla Sacra Scrittura, in cui si afferma che i precetti di Dio possono essere facilmente adempiuti dai giusti (resi giusti dal Signore, se accolgono il suo perdono e la Sua Grazia santificante). cfr Mt 11,30 "Il mio giogo è soave, il mio carico leggero". E S. Paolo (1Cor 10,13) "Dio è fedele. Non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze, ma con al tentazione provvederà anche il buon esito, dandovi il potere di sopportarla". Ed Ezechiele 33,11 dice: "Io non voglio la morte del peccatore, ma che si converta e viva" E S. Pietro nella II Lettera 3,9 dice: "Il Signore usa pazienza... non volendo che alcuno perisca, ma che tutti ritornino a penitenza". E le citazioni potrebbero continuare...

28 commenti:

  1. insomma quella che presenta Kiko è una salvezza apparentemente "a buon mercato" perché basta "fare il cammino" per "fare opere di vita eterna, avere lo Spirto ed essere salvi"... ma, in realtà, le cosiddette "opere di vita eterna" sono le prassi del cammino e nessuna scelta personale, di responsabilità personale, discendente dal rapporto personale con Dio viene richiesta ai camminanti... che non vincono il peccato, ma restano inesorabilmente peccatori, ma 'ricoperti' dall'amore di Dio come diceva Lutero...

    ho detto "apparentemente a buon mercato, perché il prezzo da pagare è la lbertà e il personale, unico, insostituibile rapporto con Dio che viene sempre mediato dai catechisti e dalla comunità... non esiste una vera interiorizzazione, ma una volta riconosciuto il proprio male ci si sente vermi di terra ma salvati... invece noi non siamo vermi di terra, possiamo sfigurare la nostra umanità se ci incaponiamo nel male... ognuno di noi è una creatura preziosa per il Signore che ci vuole salvi con la nostra libera e impegnata volontà unita alla Sua Grazia...

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  2. 1/3

    A proposito delle opere...
    [dall’equipe dei catechisti] - “... e non preoccupatevi, questo il Signore ve lo darà gratis! Qui non si tratta di essere buonini, col sorrisetto, di sforzarsi fare qualcosa, si tratta di ricevere questo spirito (ed indicavano la croce astile) e gratuitamente, senza sforzarsi perché con lo sforzo non si ottiene nulla, anzi...”

    Anzi che? Mica ci sarà da correre in “bagno”?

    Questo perché la stragrande maggioranza delle “chiacchier-esi” si basano soltanto sulle lettere di San Paolo e vengono “gestite” solo con l’intento di far passare l’idea K&K. Ad esempio in Galati San Paolo dice:
    « se la giustificazione viene dalla legge, Cristo è morto invano ...
    ... Tante esperienze le avete fatte invano? Se almeno fosse invano! Colui che dunque vi concede lo Spirito e opera portenti in mezzo a voi, lo fa grazie alle opere della legge o perché avete creduto alla predicazione?
    Fu così che Abramo ebbe fede in Dio e gli fu accreditato come giustizia (Gn 15,6). Sappiate dunque che figli di Abramo sono quelli che vengono dalla fede.»


    Bene, benissimo ... ma perché, visto che nel CN si fa tanta scrutatio (che abbiamo visto si risolve soltanto ad un “libero esame”), non accennano in alcuno modo quanto specificato in nota al Gn.15,6 specificato nel parallelo?
    Leggiamolo noi...

    Gn 15,6: «Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia.»
    Nota: Abramo ha fede, cioè fonda il suo futuro sulla parola di Dio. Dio accreditò come giustizia questa fede ad Abramo, cioè lo proclama giusto, lo riconosce come interlocutore affidabile dell’alleanza. Paolo legge qui il tema della gratuità del dono di Dio (cfr. Gal 3,6-14 e cfr. Rm 4,1-25); cfr. Gc 2,20-24 insiste invece sul pensiero che la fede deve essere attiva.

    E confrontiamo, così come indicato, con Gc.2,20-24 e relativa nota...

    Gc 2,20-24: «Insensato, vuoi capire che la fede senza le opere non ha valore? Abramo, nostro padre, non fu forse giustificato per le sue opere, quando offrì Isacco, suo figlio, sull'altare? Vedi: la fede agiva insieme alle opere di lui, e per le opere la fede divenne perfetta. E si compì la Scrittura che dice: “Abramo credette a Dio e gli fu accreditato come giustizia”, ed egli fu chiamato amico di Dio. Vedete: l'uomo è giustificato per le opere e non soltanto per la fede.»

    Caspita!
    Allora le opere sono importanti, a detta di San Giacomo ... ma forse non basta...

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  3. 2/3

    leggiamo anche il compendio CCC, tanto decantato dagli statuti e forse nelle note delle “chiacchier-esi” ma di fatto sconosciuto a molti ‘camminanti’; vediamo un po’ cosa dice a riguardo...

    CCC [Atto di speranza]
    Mio Dio, spero dalla tua bontà, per le tue promesse e per i meriti di Gesù Cristo, nostro Salvatore, la vita eterna e le grazie necessarie per meritarla con le buone opere, che io debbo e voglio fare. Signore, che io possa goderti in eterno. Amen.


    Va bè dai ... è soltanto una preghierina, diranno ... ma il CCC insiste e specifica quali sono le cosiddette “opere”:

    CCC [Le sette opere di misericordia corporale]
    1. Dar da mangiare agli affamati.
    2. Dar da bere agli assetati.
    3. Vestire gli ignudi.
    4. Alloggiare i pellegrini.
    5. Visitare gli infermi.
    6. Visitare i carcerati.
    7. Seppellire i morti.

    CCC [Le sette opere di misericordia spirituale]
    1. Consigliare i dubbiosi.
    2. Insegnare agli ignoranti.
    3. Ammonire i peccatori.
    4. Consolare gli afflitti.
    5. Perdonare le offese.
    6. Sopportare pazientemente le persone moleste.
    7. Pregare Dio per i vivi e per i morti.

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  4. 3/3

    Che dire, è lo spirito donato dal Signore che porta ad una nuova natura ma, è la nuova natura che dovrebbe esprimersi attraverso le opere (vedasi la nota a Gc 2,20-24)...
    Nota: Giacomo dichiara morta (cfr. Gc 2,17) una fede senza le opere e cita gli esempi di Abramo e Raab per dimostrare che la giustificazione si consegue mediante le opere.
    Paolo afferma invece che l’ uomo non è giustificato per le opere della Legge ma soltanto per mezzo della fede (cfr. Gal 2,16).
    In realtà non vi è contraddizione fra i due, perché la fede che Giacomo ritiene insufficiente è un semplice assenso dell’intelligenza a una verità innegabile.
    Quella di cui parla Paolo, invece, è una fede attiva, che si rende operosa per mezzo della carità (cfr. Gal 5,6).
    Così, le opere dichiarate da Paolo inefficaci, sono le opere della Legge compiute prima della fede (cfr. Gal 2,16); quelle che Giacomo proclama necessarie, sono le opere della carità conseguenti alla fede.


    Quindi che almeno venga detto che nel cammino basta l’essere convinti e tutto va ...

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  5. analisi perfetta e ben documetata Larus... c'è da dire che hai fatto un bel cammino "fuori" dal cammino. :)

    E' evidente che certe cose sono state accostate grazie al cammino; ma, poi, bisogna aggiustare il tiro, e di molto! E quel che si comprende, per la 'Luce' che viene da Cristo anche grazie alla Parola interpretata dalla Chiesa, bisogna viverlo, con il Suo aiuto e non solo se "fai" QUEL cammino, anzi...

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  6. Come giustamente osservato da Mic, l'evidentissima e stridente storpiatura del significato vero della Kenosis (Dio che assume la natura umana) per diventare "semplicemente" una " discesa dell'individuo all'interno del proprio peccato per prenderne consapevolezza", ad altro non serve se non a indurre lo sprovveduto che entra nel Cammino ad abbandonare ogni propria consapevolezza per iniziare da automa, o quasi, questo falso cammino di conversione e di gnosi.

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  7. Non per sciocco esibizionismo, ma per doverosa informazione di quanti frequentano o leggono questo blog, i contatti dell'ultimo mese sono stati complessivamente 26.418, con una media quotidiana di 880 visite e con le seguenti peculiari provenienze:
    .Italia/ Vaticano/ S. Marino - 24.203
    .Svizzera - 452
    .Stati Uniti - 295
    .Regno Unito - 171
    .Brasile - 161
    .Germania - 127
    .Croazia - 78
    .Turchia - 69
    .Spagna - 65
    .Francia - 5.

    Grazie a tutti.

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  8. "i contatti dell'ultimo mese sono stati complessivamente 26.418, con una media quotidiana di 880 visite"

    numeri, sempre numeri da esibire...

    in ogni caso tenete presente che una parte significativa di queste visite le dovete all'opera instancabile di zufolo, che da quando vi legge non manca mai di pubblicizzare a tutti i fratelli di comunita' l'alto valore di intrattenimento del vostro sito. un po' di riconoscenza ogni tanto non guasterebbe: non dico una medaglia d'oro ma qualche piccola onorificenza...

    z

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  9. non è prerogativa di noi 'poveri' esibire numeri.
    Ho visto che Francesco lo ha fatto; ma quando li ho visti, il primo pensiero che mi è venuto in mente è che la maggior parte, specie quelli - inaspettatamente alti - del Vaticano, siano in gran parte visite di 'monitoraggio' magari di sponsor del cammino più o meno illustri...

    ma noi continuiamo a parlare per chi ha orecchi per intendere...

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  10. 1.2

    Beh, visto il tema del thread, credo che quest’articolo capiti a fagiolo ... chissà, magari il futuro non sarà poi così nero ... ?

    [ ZENIT 02.12.10 ] - UNA CHIESA RINNOVATA E IN CRESCITA PER LA NUOVA EVANGELIZZAZIONE (Intervista a mons. Rino Fisichella)

    Non pubblico tutta l’intervista ma vorrei sottolinearne alcuni passaggi... (in neretto le parole del giornalista)

    Sono sempre di più i movimenti, i gruppi e le associazioni che promuovono iniziative tese a provocare la riflessione sull’importanza di Dio nella nostra vita. Che cosa ne pensa?
    Fisichella: Quello di cui noi dobbiamo farci partecipi, portatori e animatori è un progetto che superi la frammentarietà. Purtroppo succede che siamo anche noi vittime della condizione culturale che viviamo e quindi inevitabilmente c’è una forte frammentarietà. Ci sono tante iniziative, ma l’una indipendente dall’altra, ognuno rincorre il proprio carisma, che è molto bello ma rischia di muoversi in un ambito limitato. Per questo motivo dovremmo recuperare quello che la Chiesa ha come suo specifico e cioè l’unità, il ritrovarci tutti con quel senso profondo di appartenenza alla Chiesa sapendo che stiamo lavorando tutti per un unico scopo che è l’annuncio del Regno di Dio nel mondo di oggi.


    Già ma, il problema è come farlo capire al CNC che, da 40 anni, ‘lavora’ a ciò ma DA SOLO e nel momento in cui è chiamato ad integrarsi con altre realtà parrocchiali svicola, snobbando le ‘semplici’ attività e proposte, per ritornare poi alla sua ‘concreta’ proposta di vero cammino di conversione.

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  11. 2.2

    Quali passi intende compiere per avanzare nella nuova evangelizzazione?
    Fisichella: La vita del dicastero è appena iniziata. Per prima cosa intendiamo comprendere e conoscere quello che già si sta verificando per permettere che i vari gruppi si conoscano tra di loro per una collaborazione nella complementarietà.


    Ricordando le parole di tanti camminanti che considerano il CN “Chiesa” e non semplicemente ”movimento” o “associazione laicale” o “nuove comunità”, riuscirà il CN ad essere complementare di qualcos’altro per costituire l’unità auspicata, data la sedicente natura di Chiesa?


    ... Questa mattina ho incontrato Chiara Amirante con la sua organizzazione "Comunità Nuovi Orizzonti", che gestisce varie case di accoglienza che si ispirano alla comunità dei primi cristiani dove si chiede solo di provare a vivere il Vangelo e di "pensare positivo". Pur nella precarietà di mezzi mai sufficienti a curare tante persone bisognose, oggi la Comunità Nuovi Orizzonti incontra milioni di persone, nel silenzio, ma con opera reale di conversione e cambiamento dei cuori. Come non vedere la presenza dello Spirito, la dinamicità della Chiesa, in queste opere? Certo se noi pensiamo o supponiamo che la Chiesa è solo quella che viene presentata da alcuni mezzi di comunicazione di massa è evidente che ne avremo sempre una visione parziale e distorta, ma la Chiesa non è quella, è qualcosa di molto grande che cambia le persone comunicando e testimoniando il Vangelo.

    Credo di capire che tale “Organizzazione”, con il suo operare nel tessuto di una realtà negletta, riesca a portare molte anime in seno alla Madre Chiesa testimoniando lo Spirito da Ella trasmesso e testimoniando il Vangelo di NSGC, e lì si ferma.
    Non credo, a meno di smentita, che Chiara Amirante pretenda di fare il contrario cioè, portare la Chiesa ai diseredati attraverso propri metodi, propri sacerdoti formati in propri seminari, con proprie catechesi, proprie suppellettili, propri Sacri Vasi, propri Pani da purificare con proprie preghiere, etc. etc.
    Evangelizzare significa portare il lieto annuncio a tutte le “nazioni” ma poi occorre condurre l’evangelizzato alla Chiesa Madre, con la sua Tradizione ed il suo Magistero. Ma poi, nella “nuova evangelizzazione, si parla di cristianizzazione nel significato puro e semplice o ci si riferisce alla ri-cattolicizzazione, come verrebbe di credere visto che sia il Papa che Mons. Fisichella parlano di realtà della Chiesa?

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  12. Ricordando le parole di tanti camminanti che considerano il CN “Chiesa” e non semplicemente ”movimento” o “associazione laicale” o “nuove comunità”, riuscirà il CN ad essere complementare di qualcos’altro per costituire l’unità auspicata, data la sedicente natura di Chiesa?

    finora, purtroppo in moltissime diocesi è capitato piuttosto il contrario: tutto confluisce nel cammino e tutto ciò viene chiamato dalla CEI "conversione Pastorale", come se dopo il concilio la Pastorale non si sia 'convertita' (ma nel senso opposto=girata dall'altra parte rispetto al Signore) abbastanza... sono le persone che si devono convertire a Cristo e non la pastorale ecclesiale al cammino!

    Le parole di mons. Fisichella appaiono equilibrate e realiste e ci fanno ben sperare.

    Purtroppo siamo un po' 'smagati' dal fatto che troppe parole ci hanno fatto ben sperare per poi rimenere cocentemente delusi nei fatti!

    Ma questa volta aspettiamo con fiducia e vedremo

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  13. con proprie catechesi, proprie suppellettili, propri Sacri Vasi, propri Pani da purificare con proprie preghiere, etc. etc.

    ho visto l'immagine: scioccante ! kiko ha perfino i propri libri liturgici, a questo punto... che poi sappiamo bene che la preghiera per la "Chiesa radunata" riguarda il cammino e non la Chiesa tutta!

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  14. I presupposti stessi del nuovo dicastero erano bene auguranti. Come lo sono tanti interventi magisteriali.

    Lo erano e lo sono anche le norme nn ancora attuate, date al CnC.

    Il problema è che c'è uno scollamento tra teoria e pratica.

    Ma questo scollamento è profondo 40 anni. Non si potrà sperare in una soluzione se non gradualmente. E molto ma molto faticosamente.

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  15. Fisichella: La vita del dicastero è appena iniziata. Per prima cosa intendiamo comprendere e conoscere quello che già si sta verificando

    Certo, mons. Fisichella ha tanto da fare. Ma mi piacerebbe chiedergli se ha mai letto le cd catechesi di Kiko. Vorrei invitarlo a farlo, a cominciare da questa frase terribile, che non è estrapolazione arbitraria, ma è il fil rouge del pensiero del cammino.
    Kiko dice: "Bella questa! Non è vero che tutti siano figli di Dio. Gli uomini sono creature di Dio, ma non figli... figlio è colui che ha realmente la natura divina dentro

    E vorrei chiedergli, se io non sono figlia di Dio, e secondo Kiko (dopo dieci anni di fedele cammino) certamente non lo sono, allora cosa sono? Davanti a Dio che chiamo Padre, cosa sono? E Dio cos’è? Questo dio così, che illumina e spegne, che prima mi fa figlia e poi mi respinge, cos’è? Il mio Battesimo cos’è stato? Una finzione?
    Vorrei dire a mons. Fisichella e a chi per lui che se Kiko dice il vero, se dunque io non sono figlia, allora non sono niente . Anche Dio muore, se non sono sua figlia, perché Dio è Padre, e non lo è per sé, ma per me.

    Vorrei chiedere a mons. Fisichella che tipo di unità persegue se lascia che questa teologia-spazzatura venga seminata a piene mani da chi agisce dando le spalle ai monsignori lui compreso?

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  16. Dice Jonathan

    Vorrei chiedere a mons. Fisichella che tipo di unità persegue se lascia che questa teologia-spazzatura venga seminata a piene mani da chi agisce dando le spalle ai monsignori lui compreso?


    Jonathan. Sai benissimo che Mons. Fiscichella, e chi per lui e dop di lui, ha davanti più di 40 anni di Babele.

    Affidargli responsabilità che non può avere, almeno non ancora, non è utile.

    E' utile invece amplificare le intenzioni del Dicastero, così come annunciate dal Papa e confermate dal Prefetto.

    Ed è utile fare quanto è possibile perchè la teoria diventi prassi, almeno a piccoli passi.

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  17. Affidargli responsabilità che non può avere, almeno non ancora, non è utile.

    E già, Stefano. Ma come dici spesso si comincia dall'inizio. E l'inizio è conoscere quel che va insegnando il cn.

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  18. Già.

    E l'inizio del prefetto è bene augurante.

    Anche perchè tocca i punti di frammentazione e di AUTONOMIA di evengelizzazione che stanno alla base dell' autocefalia di molte realtà, tra cui il CnC.

    Ora speriamo le studi una per una.

    Ma uno studio del genere non potrà certo occupare poche ore di una giornata. Che ne dici?

    Ed in questi, come in altri casi, l'aiuto dei fedeli-testimoni, nella Verità e Carità, può essere fondamentale.

    Come lo è stato in passato riguardo non solo il CnC. Se la Santa Sede, pur nella ancora non risolta incoerenza tra dettami e applicazione, ha "agito" nella direzione della cattolicizzazione, è stato dovuto anche ai fedeli..

    Tutto sta nel far fruttificare nel bene il male che si è ricevuto. Ed è una Grazia che viene dall'Alto..

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  19. E già, Stefano. Ma come dici spesso si comincia dall'inizio. E l'inizio è conoscere quel che va insegnando il cn.

    ben detto Jonathan. C'è da sperare che mons.Fisichella non si affidi alla solita pubblicità, ai numeri, al rigore morale che i NC attribuiscono a se stessi (lo hanno rifatto recentemente su Zenit), come fossero i campioni della famiglia della morale e della vita, come se non fosse proprio di ogni cristiano esserlo.

    I cristiani saranno forse rimasti pochi, ma non si esauriscono nel cammino neocatecumenale

    chissà se mons. Fisichella ricorderà, a proposito dei movimenti, che il mistero della Chiesa non si esaurisce con essi e neppure aggiungendo ad essi ogni singolo credente, ma che è molto di più e molto oltre...

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  20. Bene augurante, anche se i media (tutti, anche cattolici) evidenziano maggiormente l'impatto che avrà sul delitto degli abusi sessuali e simili, è la riforma che il Papa stesso vuole apportare alla disciplina "penale" del Diritto Canonico, giudicata farraginosa.

    Un passo verso la chiarezza Disciplinare che tanto occorre per l'Ordine interno della Chiesa?

    Speriamo e preghiamo! Dandogli anche una grande eco

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  21. Consegna ufficiale del direttorio catechetico a P. E. Pasotti in rappresentanza del cnc???? Ma a voi risulta?????

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  22. Caro Freedom,

    non risulta nulla di ufficiale, di semiufficiale o di ufficioso.
    Qualora queste " approvazioni" sottobanco dovessero essere in corso, mi meraviglierebbe molto: la Chiesa è deve restare trasparente, chiara, senza equivoci.
    E questa non è materia di poco conto: si tratta nientedimeno che di un " altro" catechismo, di un impianto teologico vero e proprio.
    Nessuno si può permettere, dopo 40 anni di silenzio e di ambiguità, di dire con mezze frasi che è stato approvato o consegnato a chicchessia.
    Il mondo cattolico, come minimo, PRETENDE, la pubblicazione del Direttorio catechetico neocatecumenale, cosa che , peraltro, lo stesso Papa due anni fa ha chiesto.

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  23. 1. se li pubblicassero così come sono gli adepti potrebbero vedere in anticipo tutto quanto di solito DEVE rimanere segreto
    2. se li pubblicassero, ed è possibile, addomesticati, gli adepti potrbbero riconoscere le difformità tra quel che succede e quel che è davvero autorixzzato.

    ma forse servirebbe a poco lo stesso, perché troverebbero il modo di motivare i loro comportamenti difformi, tanto è forte il potere di coinvolgimento e la capacità di persuasione della comunicazione interna e della "tradizione orale"...

    guardate il blog parassita, condotto con accuse anche feroci più volte smontate, menzogne ripetutamente smascherate ma ripetute ad oltranza, dichiarazioni monche che fanno apparire solo una parte delle questioni dibattute... è così che funziona e che fa presa il cammino...

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  24. Cara Mic,
    in effetti ho fatto una ricerca su Google e non ho trovato niente, salvo che p. Pasotti viene citato da Wikipedia come a favore del cnc. Su facebook e su yahoo answer (un forum) viene fatto un copia e incolla dell'articolo di Wikipedia....
    Un abbraccio+

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  25. La malafede dei neocat è disperante... NC, che non pubblico per ovvi motivi, ci critica per l'uso di fonti come Wiki citata da Freedom esclusivamente riguardo alla notizia da loro fatta circolare stamane e al nome cui essa è accompagnata

    quando mai noi ci basiamo su Wikipedia? E' una citazione estemporanea che dimostra come non se ne siano trovate altre... le nostre Fonti sono la Rivelazione cattolica, la Sacra Scrittura, il Magistero della Chiesa... e le abbiamo citate a dismisura confrontandole con insegnamenti e prassi NC

    E' il caso di dirvi VERGOGNA per la vostra evidente malafede!

    Forse avrei fatto meglio a tacere; ma credo sia un tassello in più per chi ha orecchi per intendere, anche a proposito di tutte le altre menzogne che disseminate...

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  26. Cara Mic,
    continuo a non vedere da nessuna parte la famosa notizia. Se fosse cosa vera l'avrebbero pubblicata sul sito del cammino ma non c'è. Ho letto che i soliti nc adesso per giustificarsi dicono che gli orientamenti sono stati approvati nel 2003. A meno di clamorose smentite hanno fatto la solita opera di disinformazione: non vi è alcun documento che provi che p. Pasotti abbia ricevuto alcunchè.

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  27. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  28. Certo che se una tale notizia l'avessimo data noi e non avessimo pubblicato la fonte saremmo stati subissati da centinaia di mail di nc scandalizzati. Lo fanno loro e non solo non si scandalizzano ma attaccano me che cito wikipedia peraltro per averla vista copiata da alcuni cn su facebook e su ub altro forum: VERGOGNA! Citate le fonti altrimenti cancellate la notizia che andate diffondendo!

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