Così parla un sacerdote neocatecumenale ad un adepto: "Pensa solo questo: quella catechesi [quella sull'Eucaristia ndr] è stata approvata tale e quale come tu, io e tutti quanti l'abbiamo ricevuta, dall'attuale papa quando era cardinale e si occupava di fede, di teologia e di ortossia." [su questo mente sapendo di mentire ndr] Poi aggiunge: "Non ti preoccupare se in piedi o seduti: l'importante è "mangiare la Pasqua".
A parte l'evidente contrasto con le direttive del Papa cerchiamo di capire cosa questo significa.
Per gli ebrei sinonimo di "pasqua" era l'agnello pasquale, da cui il Nuovo Testamento (Mt 26, 17; Mc 14, 12; Gv 18, 28) riprende le espressioni "immolare la pasqua", "mangiare la pasqua", che sottolineano il senso tipologico dell'agnello ponendo l'accento sulla passione del Signore nel suo significato salvifico.
Applicata a Cristo, questa etimologia indicherà il suo "passaggio" da questo mondo al Padre, e quindi la sua passione-risurrezione, con le quali Egli è "passato oltre" i limiti della morte e comunica questo dono ai credenti in lui.
"Cristo - scrive Apollinare di Laodicea - non ha mangiato la pasqua, ma è diventato egli stesso quella Pasqua, il cui compimento è nel Regno di Dio, quando passa oltre definitivamente la morte: ciò infatti indica la parola pasqua, che significa passar oltre" (Commento a Matteo, frammento 130).
Gesù, quando ha celebrato la Pasqua con i suoi discepoli, come codificato nel Vangelo e nella Tradizione cristiana (che il Cammino neocatecumenale nega perché ritiene valido solo tutto quanto parte dal Concilio Vaticano II), poteva fare questo senza dover completamente inventare ogni cosa e poteva utilizzare elementi della stessa tradizione ebraica comprensibili dai suoi discepoli, ma aveva come base il Vero sacrificio, che quel giorno stesso sarebbe stato deposto sull'altare della volontà del Padre: dato che è Lui il vero Agnello, punto di arrivo della tradizione ebraica, punto di partenza della Tradizione cristiana.
Kiko Arguello, nega il Sacrificio riparatore, affermando: “Il memoriale che Egli lascia è il Suo Spirito resuscitato dalla morte, presente con tutto il suo mistero di morte e resurrezione, fatto vita per portare al Padre tutti quelli che celebrano la Pasqua, tutti quelli che celebrano la cena con Lui. La Chiesa primitiva non ha problemi a proposito di questa presenza” (Orientamenti p. 326). In queste espressioni è giustificata la partecipazione all’Eucarestia di tutti i presenti. Ecco perché i NC attendono di essere serviti seduti attorno ad una "mensa" anziché offrire un Sacrificio davanti ad un "altare" (cfr. nel sito: Lettera di Kiko al papa e la pagina dedicata all'Eucaristia)
Kiko Arguello si riferisce dichiaratamente ad una Presenza come "transignificazione", limitata alla celebrazione, dicendo espressamente a questo riguardo: "Lutero aveva ragione", e non come "Transustanziazione" e quindi Presenza Reale come insegna la Chiesa: Gesù non è presente nell’Eucaristia solo col ‘Suo Spirito resuscitato’, ma anche col Suo Corpo. L’Eucarestia non è solo proclamazione della Risurrezione, ma ripresentazione del sacrificio redentore di nostro Signore che ci ha salvati con la sua Morte e Risurrezione.
Abolire il Sacrificio significa abolire il culto e dove non c'è il vero culto non resta che la Cena protestante o l'abominio della desolazione
Questo nell'essenziale. Il discorso resta tutto da approfondire riguardo alla pesante ebraicizzazione del cristianesimo operata dal Cammino NC, di cui si conosce poco o nulla...
El mensaje kikiano
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Tomado, aunque no sea cita literal, de "Los secretos del Camino
Neocatecumenal" de don Elio MARIGHETTO.
...No se precisa un gran conocimiento teológic...
1 giorno fa