Si tratta della vicenda di Madre Theresa Brenninkmeijer, neocatecumenale, occorsa più di una decina d’anni fa in Danimarca nel convento ormai chiuso Maria Hjerte Abbedi, nello Jutland orientale, in cui era badessa.
Madre Theresa Brenninkmeijer |
Dopo dovute indagini fu determinata la morte naturale della suora e le suore testimoni oculari non furono tenute in conto.
Si dice che una mattina di novembre del 1993, ad una temperatura di 5 gradi celsius, Madre Theresa rinchiuse al freddo nel cortile del convento la suora gravemente demente perché disturbava la preghiera del mattino. Mezz'ora dopo, Helene Hägglund, la ex suora che in seguito ha lasciato il convento e scritto un libro dopo 13 anni, ha trovato la suora demente morta.
Secondo la testimonianza di Helene Hägglund, la povera suora affetta da demenza veniva spesso rinchiusa nella sua stanza e legata ad una sedia perché, non avendo più testa, disturbava e commetteva azioni pericolose e disdicevoli.
Libro di Helene Hägglund |
Ma, al di là dei fatti che hanno portato l’evento per lungo tempo alla ribalta delle cronache danesi a partire dal 2010, suor Theresa è stata descritta come autrice di abusi, manipolazioni, schiaffi e colpi sulle suore, terrore psicologico, abuso di potere ed esercitante uno strettissimo controllo con tutti i contatti esterni.
Scrive la ex suora nel suo libro:
“Vivevamo in un ambiente chiuso e non avevo basi di confronto. Ciò significa che sei lentamente risucchiato nella logica del luogo. CIÒ CHE PER GLI ALTRI SAREBBE STATO ASSURDITÀ E ATROCITÀ È DIVENTATO PER NOI NORMALITÀ. (…) Alla fine, non ho più creduto ai miei pensieri, ma HO CANCELLATO QUALSIASI DISACCORDO CON LA BADESSA COME UNA TENTAZIONE DEL DIAVOLO ".
La situazione sarebbe più complessa, diremo solo che con la sollecitazione dell’intervento del vescovo, Mons. Kozon, fu richiesta un’ispezione del Vaticano, procrastinata alla data dell’ispezione triennale, in occasione della quale, preannunciata, le sorelle furono istruite su come rispondere alle domande e non emerse nulla.
Pare che il Vaticano in seguito abbia sospeso la badessa perché:
“L'INSEGNAMENTO SUL CAMPO È STATO TROPPO SEGNATO DAL NUOVO MOVIMENTO EVANGELICO 'IL CAMMINO NEOCATECUMENALE”
Evidentemente anche i cistercensi hanno preso le distanze.
La spiegazione migliore di tutta la faccenda si trova in un sito danese, ma ogni altra fonte consultata, in ordine delle decine, ha ribadito sempre gli stessi concetti.
Naturalmente, Madre Theresa Brenninkmeijer è una suora neocatecumenale.
Ma quello che indigna e che rischia di far perdere fiducia con la gestione gerarchica delle questioni, è che tale suora “psicopatica”, una volta scoperta, sia stata allontanata dalla Danimarca per andare a fare la badessa in Germania, in un nuovo monastero a Düsseldorf, clone del monastero danese. Poi anche in Perù, nella diocesi del Callao e nella Repubblica Ceca.
Si dice che secondo un piano stabilito nel 2000 da Brenninkmeijer e dal CARDINALE MEISNER a Colonia, Sostrup - e Brenninkmeijer - hanno ottenuto un monastero “figlio”: il monastero tedesco HERZ JESU a Düsseldorf.
Ben presto fu abitato e ufficialmente istituito con un documento "del Vaticano" datato 28 ottobre 2004. Quattro anni dopo divenne anche capo di un monastero “figlio” in Perù, il Monasterio de la Santísima Trinidad ("Monastero della Santissima Trinità"), situato nella diocesi Callao del nostro arcinoto vescovo Luis del Palacio.
Come si vede, la data di "fondazione" è quella da parte della Congregazione: 28 Ottobre 2004 |
Ciò che il Vaticano ha scoperto nelle sue indagini non è noto. Il rapporto è stato tenuto segreto. Ma la conseguenza era chiara: nell'estate del 2011, Brenninkmeijer è stata sospesa come capo di Sostrup. Nonostante però la perdita del titolo e della posizione, Brenninkmeijer ha continuato a guidare a Sostrup. Ma nell'ottobre 2012, la decisione è stata confermata: Brenninkmeijer è stata privata della sua posizione di leadership e del titolo di badessa.
Mercoledì 17 luglio 2013 arrivò a Sostrup un'auto SPAGNOLA. Il monastero e la chiesa associata furono chiusi. Quel giorno le suore lasciarono finalmente il monastero.
Ecco come il Movimento neocatecumenale ricicla i personaggi scomodi: li sposta e li premia.
In Perù, infatti, dove tuttora risiede la badessa, esiste una certa propaganda dell’operato del monastero, anche se qualcuno, evidentemente inascoltato, venendo a conoscenza della storia danese, ne ha dato debole comunicazione.
Merita leggere l'articolo linkato, in cui, tra le altre, si trova scritto:
"Nel dicembre 2008 Mons. Irizar del Callao ha inaugurato un nuovo convento per suore cistercensi in una zona sabbiosa di Nuevo Pachacutec a Ventanilla. Era una nuova costruzione "in stile europeo", e la torre del suo tempio è visibile da lontano quando si raggiunge la costa di Ventanilla. All'inaugurazione, monsignor Irizar ha chiesto ai giornalisti di non fare domande sui donatori."
"Com'è possibile che un convento contemplativo in Danimarca attiri così tante ragazze contemporaneamente e in un paese dove la Chiesa cattolica non è direttamente all'apice della sua popolarità? È solo per il carisma di Madre Teresa? La verità è più prosáica e ha a che fare con paesi come il Perù, vale a dire paesi poveri e cattolici. “Il convento di Sostrup lavora a stretto contatto con il movimento neocatecumenato”, spiega Helene Hägglund, il costante arrivo di giovani vocazioni religiose da tutto il mondo sulle rive del Mar Baltico a Sostrup. “Il movimento dei neocatecumeni funge da filtro per le vocazioni religiose. Attraverso un video di pubbliche relazioni viene presentata loro la possibilità di diventare una suora cistercense in Danimarca ”.
“Il Movimento Neocatecumenale ha un seminario sull'isola del Pacifico di Guam - in Danimarca il movimento ha un seminario, che in pratica funziona come un seminario, situato in una delle zone di ville più costose della Danimarca, Vedbæk a nord di Copenaghen.
Come a Guam, non c'è trasparenza pubblica con il seminario di Vedbæk.
E come a Guam, crescono i problemi con il "Cammino neocatecumenale" e la loro interferenza negli affari ecclesiastici locali.”
Nel 2013 si apprende che la suora diabolica ha potuto fingere per due anni di essere la leader del monastero a Sostrup, completamente senza ostacoli, anche se la Chiesa cattolica già nell'estate del 2011 l'aveva sospesa come leader, fregandosene della sospensione.
Ad esempio, ha terminato gli affitti e li ha firmati con il titolo "badessa" ignorando le istruzioni della Congregazione e dell'abate generale, Mauro Giuseppe Lepori di Roma, il quale HA LIBERATO Theresa Brenninkmeijer e le restanti suore rimaste nel convento, dai voti perpetui.
Né il vescovo di Danimarca né l'abate generale di Roma, nel 2013, sapevano dove fossero le suore private dei voti.
Ma lo sappiamo adesso: Theresa Brenninkmeijer è a fare la badessa al Callao, nel nuovo ordine delle Sorelle di Claraval.
Ci chiediamo però in base a cosa, visto che i cistercensi le hanno tolto i voti perpetui.
Monastero delle "Sorelle di Claraval" a Pachacutec, Ventanilla Callao. Notare la "Madonna del Cammino" ed il tabernacolo "a due piazze" Video |
“Theresa Brenninkmeijer ha detto alla diocesi di Copenhagen che LEI E IL SUO GREGGE DI EX SUORE FORMERANNO UN NUOVO ORDINE. Questo probabilmente servirà al movimento evangelico "Il Cammino Neocatecumenale", il primo monastero in assoluto del movimento.”
Concerto cacofonico delle sorelle di Claraval, Callao video |
Due cose sono da sottolineare, perché importantissime: la famiglia di provenienza della suora dubitabile, e l’istituzione ex novo di conventi “cistercensi” delle Sorelle di Claraval, per ospitare le suore neocatecumenali, in tutto conformi alle linee architettoniche neocatecumenali, provvisti dei gadget neocatecumenali.
Ma le chiamano ancora cistercensi.
FAMIGLIA BRENNINKMEIJER
L’avrà anche fatto per il convento di Dusseldorf, il cui restauro è costato quattro milioni di euro.
Sempre potere e giro di soldi ai massimi livelli.
Si dice che nella famiglia Brenninkmeijer siano cattolici devoti e quelli che non riescono a lavorare nell’azienda diventano preti, abati o suore.
I Brenninkmeyer danno lavoro a oltre 80.000 persone in tutto il mondo.
Il caso della suora “di famiglia” mette ancora una volta sotto i riflettori il non amato clan familiare più potente e più ricco d'Europa (C&A). Un membro della famiglia non è mai stato fotografato a una festa del jet set. Naturalmente, molti Brenninkmeijer possono permettersi una villa di lusso. Ma sempre con un muro e una fitta siepe intorno alla proprietà: "Non mettetevi in mostra, non attirate mai l'attenzione!" Il clan che gestisce un patrimonio stimato di 25 miliardi di euro tramite Cofra Holding AG a Zugo, Svizzera, preferirebbe essere invisibile.
Per la “loro” suora, a Copenaghen circola una voce secondo cui il clan avrebbe assunto i più famosi avvocati danesi.
La famiglia Brenninkmeijer da anni dona denaro a edifici e progetti cattolici e al Vaticano e, sentendosi praticamente autorizzata, nel 2011 ha addirittura fatto inoltrare una lettera al Papa, per mano del Superiore della Compagnia di Gesù, Adolfo Nicolas, in cui lamentavano il "potere concentrato" ai vertici della Curia romana, carenza nella denominazione dei vescovi e nel modo di agire dei Consigli dei Laici e di Famiglia.
Essendo una delle famiglie cattoliche più ricche del mondo, pensano di avere il diritto di esercitare pressioni sul Papa.
Dopo aver sostenuto che in Europa sono sempre più numerosi i credenti informati che si stanno separando dalla Chiesa gerarchica senza, secondo loro, abbandonare la loro fede, e dopo aver lamentato la mancanza di pastori "non fondamentalisti" in grado di guidare il gregge secondo le moderne criteri, i due coniugi manifestano al papa non solo il proprio scoraggiamento, ma quello di molti laici, sacerdoti, religiosi e vescovi per la nomina del nuovo arcivescovo di Utrecht, Jacobus Eijk. …
I loro desiderata però sembrano non essere stati esauditi, non avendo intaccato la convinzione di papa Joseph Ratzinger di aver scelto la persona giusta per la guida della più importante diocesi della Chiesa in Olanda. Semmai, sembrano averlo rafforzato.
MONASTERI FEMMINILI NEOCATECUMENALI
Seguendo la scia di Madre Theresa Brenninkmeijer, infatti, siamo approdati dalla Danimarca alla Germania, dove la suora sospesa dall’incarico nel precedente monastero, ha poi restaurato il suo dominio.
Si legge che un monastero delle clarisse a Düsseldorf, abbandonato per mancanza di presenze, fu occupato da parte delle donne cistercensi dalla Danimarca, molte delle quali provenivano dalla Germania e quattro dall'arcidiocesi di Colonia. Fu avviato nell'aprile 2000 dall'arcivescovo di Colonia Joachim Cardinal Meisner, che offrì alle suore il complesso vuoto durante una visita a Sostrup, in Danimarca, sempre nel 2000, senza tempo frapporre tra la chiusura del seminario danese e l'apertura di quello tedesco.
Il 29 ottobre 2002 pose la prima pietra per la ristrutturazione dell'edificio del monastero e la costruzione di una nuova foresteria; Alla fine del 2004 arrivarono le prime quattro suore. Le suore cistercensi di Sostrup istituirono un postulato e un noviziato nel monastero di Düsseldorf, anche se aveva solo lo status di residenza ai sensi della legge dell'ordine.
All'epoca però, nel 2004, i cistercensi ancora non avevano provveduto a togliere i voti perpetui alla Brenninkmeijer ed alle sue 10 (presumibilmente) fedelissime.
Quindi ci può stare.
Ma dal 2011, data della loro sospensione, che le ha qualificate ex suore, cioè semplici laiche, in base a quale ordinazione hanno continuato ad agire?
Quella delle sorelle di Claraval, a quanto sappiamo non riconosciute dal Vaticano?
Attualmente 17 suore di diverse nazionalità vivono nel convento dell'Herz-Jesu-Kloster a Düsseldorf. Seguono la regola di San Benedetto e appartengono a una COMUNITÀ PAPALE NON RICONOSCIUTA, il nucleo è costituito dai resti delle sostenitrici della ex badessa di Sostrup nel 2011 che, dopo la sua fuga dall'Ordine, ha fondato una propria sede in Spagna.
Adesso si definiscono SUORE DELL'ORDINE CLARAVAL O CLAIRVAUX, da San Bernardo di Chiaravalle:
Suore di Claraval. Dalla Diocesi del Callao: |
MONASTERO DELLA SANTISSIMA TRINITÀ - SUORE DI CLAIRVAUX
Direttore: Rev. Madre Badessa Theresa Brenninkmeijer
|
Il monastero di Düsseldorf non è riconosciuto come istituzione religiosa nell'arcidiocesi di Colonia (stato: 2019) tuttavia, la proprietà appartiene all'arcivescovado, che a quanto pare permette alle donne di vivere lì senza affitto.
La comunità è certificata per avere uno stretto rapporto con il Movimento Neocatecumenale che è ampiamente ancorato nelle strutture diocesane di Colonia e Callao; è tenuta da dignitari della chiesa vicini al Movimento come Paul Josef Cordes o il vescovo locale di Callao, José Luis del Palacio, funzionario di lunga data dei neocatecumenali, che la utilizza anche nell'ambito della pastorale familiare.
"Madre" Theresa ed il vescovo Del Palacio all'«ordinazione» delle suore di Claraval |
Il monastero di Düsseldorf, nonostante nel 2010 avesse ancora lo status di residenza, aveva già un proprio postulato o noviziato.
Si legge che la comunità strettamente contemplativa vuole continuare la tradizione delle Clarisse e servire la Chiesa locale attraverso le loro preghiere. Inoltre, secondo la badessa di Sostrup, Theresa Brenninkmeijer, vogliono dare un orecchio aperto e una mano utile a chiunque si rivolga a loro per i suoi problemi.
Nel 2010 c’era anche chi sosteneva che Madre Theresa Brenninkmeijer fosse a capo anche di un monastero nella Repubblica Ceca e che il suo motto era: “LE REGOLE SONO LÌ PER ESSERE INFRANTE”
In effetti pare che la Brenninkmeijer ci abbia provato anche nella Repubblica Ceca, nel monastero di Osek, dopo che l’anziano abate Bernard Thebes lasciò per grave malattia. Stavolta a capo di un monastero maschile, parrebbe.
Si legge:
“Per la prima volta nella storia, il monastero di Osek è gestito da una donna, la badessa Madre Theresa, proveniente dalla lontana Danimarca. Dove cerca di costruire una nuova comunità monastica, in cui ci sarebbero almeno cinque sacerdoti, come richiesto dai regolamenti. L'Associazione degli amici del monastero di Osek, fondata all'inizio degli anni '90, aiuta la badessa con i problemi quotidiani che possono verificarsi nel complesso del monastero.”
“Il monastero appartiene alla Congregazione dei cuori più puri della Vergine Maria, guidata dal monastero cistercense di Sostrup in Danimarca. La Madre Superiora Theresa è incaricata dall'ordine dell'abate generale di gestire CINQUE MONASTERI, compreso il monastero di Osek.”
Questo pseudo ordine, denominatosi “SORELLE DI CARAVAL”, a quanto pare non riconosciuto dal Vaticano, ha anche un sito proprio, mancante totalmente della descrizione delle origini e dei riconoscimenti dell’ordine, in cui si mostrano le loro 3 sedi: Düsseldorf, Spagna, Perù.
Sito delle Sorelle di Claraval |
Momento dell'ordinazione delle sorelle di Claraval Madonna del Cammino visibile all'interno del monastero. |
Di lei si hanno notizie nel 2012, quando partecipa come relatrice al III° CONGRESSO TEOLOGICO INTERNAZIONALE, svoltosi dal 3 al 6 dicembre al Colosseo "Miguel Grau" di Callao, con la presentazione di “Madre Dra. Theresa Brenninkmeijer (Danimarca), Badessa del Monastero Cistercense di Pachacutec (Callao)”, ed anche nel più recente 2015 durante l’ordinazione di 4 suore ad opera del vescovo Del Palacio.
"Madre" Theresa Brenninkmeijer all'«ordinazione» delle suore di Claraval a Callao, 2015 |
Però, stranamente, se si digita in internet il nome Theresa Brenninkmeijer, risultano solo siti danesi e nulla sull'attuale presenza in Perù…