Un modo per sapere se la Chiesa è intervenuta sulla decima ci sarebbe: confrontare il vecchio mamotreto del secondo passaggio con uno nuovo dopo il Direttorio.
Posseggo solo il mamotreto vecchio, perché me ne sono andato prima del nuovo. In quello che ho, la spiegazione della decima è falsa: comandamento della Chiesa cattolica, Didaché e tutto il resto.
Le congregazioni possono aver mantenuto queste falsità? Credo di no.
Bisognerebbe vedere come sono intervenute. Da quello si capisce come va trattata la questione della decima dopo il Direttorio del 2010.
Se l'avessero resa non obbligatoria ma "consigliata", ogni catechista che la impone sarebbe in violazione.
Mi piacerebbe proprio sapere come il nuovo Direttorio tratta la questione.
Mettiamo a disposizione degli utenti del Blog quanto il Direttorio Catechetico del Cammino Neocatecumenale, approvato e depositato presso la Santa Sede, ma pur sempre segretato, dice a proposito della decima. Aspettavamo loro, campa cavallo che l’erba cresce! Ma, come vedete, siamo riusciti ad accedere comunque. Breve premessa: Da tempo ci rompiamo la testa su simili questioni. L’interminabile iter delle approvazioni, molto travagliato a causa delle solite strategie messe in campo da Kiko/Carmen, ha portato comunque a risultati ambigui e insoddisfacenti (molto meglio se non fosse approdato a nulla!). L’esigenza, divenuta improcrastinabile, di chiudere alla fine una partita che oramai si trascinava da troppo tempo ha fatto il resto. Esiste una predicazione originaria, diffusa nei mamotreti della prima ora, frutto delle trascrizioni delle catechesi dei due Iniziatori spagnoli. Mamotreti ad uso esclusivo dei kikatekisti, formati alla loro scuola e inviati (con kikiano mandato) a diffondere il Cammino Neocatecumenale nel mondo. Nessun altro mai avrebbe dovuto metterci il naso (tanto che sono arrivati finanche a negarne l’esistenza, quando il padre Enrico Zoffoli avventurosamente ne è entrato in possesso). Si sono visti obbligati a consegnare in Vaticano i mamotreti in uso nel Cammino perché le varie Congregazioni, ognuna per la propria competenza, potesse vagliarli per le successive approvazioni (della loro predicazione come della prassi invalsa) li hanno prima revisionati, dal 1999 in poi, in totale dispregio della millantata ispirazione divina di Kiko Argüello che è tutto il loro orgoglio. Se Kiko è ispirato cosa c’è da revisionare? Perennemente investito, a suo dire, dello Spirito Santo, non si son fatti scrupolo di censurarlo. Il successivo lavoro di revisione è stato svolto dalle Congregazioni congiuntamente con esponenti del Cammino – così ci raccontavano - che hanno collaborato anche alla ricerca degli articoli del CCC da mettere a corredo del Direttorio catechetico definitivo. Ma il clima di guerra continua (“sono andata a lottare” come diceva Carmen) a cosa poteva mai portare? Solo al gran pasticciaccio finale di cui la CdF per prima non si è sentita, alla fine della fiera, di assumersi la responsabilità. (*) Ma ecco le pagine del fantomatico, misterioso e arcano Direttorio del Cammino Neocatecumenale che parlano dell’istituto della decima:
Trascorsi più di 10 anni e ormai fuori tempo massimo, è venuto alla luce il pastrocchio che tutti possiamo finalmente visionare. Resta da chiedersi se questo è il testo corretto dalla Cdf. Mi spiego meglio. È evidente che le note dicono una cosa e il testo l’esatto opposto. Ma Kiko non ha sempre affermato che le note apposte alla sua predicazione ispirata sono solo “confermative”? Certo, altrimenti che predicazione ispirata sarebbe?! Allora qualcosa non torna vista la stridente contraddizione.
A questo punto le ipotesi possibili sono soltanto due:
O le note sono “correttive”, giammai confermative (come sempre ha sostenuto Lino Lista)Oppure questo non è il Direttorio corretto. Tertium non datur. Facciamo una breve analisi: In queste pagine sulla decima ci imbattiamo in tre note che possiamo confrontare agevolmente col testo: pag.197 Nota n. 82
- a proposito di condivisione con chi non ha il necessario si richiama il Catechismo che invita a condividere i beni “…non per costrizione, ma per amore”. Si desume agevolmente che la decima non può essere né un obbligo né una legge.Nota n. 83
– a proposito della prescrizione delle decime e delle primizie che da Israele sarebbe passata alla Chiesa come predica Kiko, egli afferma: “È un comandamento della Santa Madre Chiesa raccolto nel catechismo: “Pagare decime e primizie alla Chiesa di Dio””. Ma il riferimento al Catechismo in nota declina “I fedeli hanno l’obbligo di sovvenire alle necessità materiali della Chiesa, ciascuno in base alle proprie possibilità”. Dove mai è fissata la misura nelle “decime e primizie”?
DA NESSUNA PARTE.
“Vi stavo parlando di dare le primizie e la decima. Questo è presente nei comandamenti della Chiesa”.Nota 84
- A questo punto la terza nota di riferimento è davvero ragguardevole e occupa più di metà pagina. La leggiamo con crescente interesse, ma scopriamo che essa non ha alcuna attinenza col tema della decima e non si capisce perché sia stata messa lì.Parla sì dei precetti della Chiesa, ma tra essi di decime e primizie neanche l’ombra. I richiamati artt. 2041-2042-2043 riguardano proprio i precetti della Chiesa a carattere obbligatorio e ne elencano tassativamente cinque:
“Parteciperai alla Messa la domenica e le altre feste comandate…
Ti confesserai almeno una volta all’anno…
Riceverai la Santa Comunione almeno a Pasqua…
Osserverai il digiuno e l’astinenza…” E qui si ripete quanto riportato nella precedente nota 83 con l’aggiunta di un “anche” che mettono loro bellamente: “I fedeli hanno “anche” l’obbligo di sovvenire alle necessità materiali della Chiesa, ciascuno in base alle proprie possibilità”. Concludiamo confermando che la decima non è affatto contemplata, a norma del Catechismo, tra i comandamenti della Chiesa. Ecco che alla fine i conti non tornano. Ma Kiko, una volta ribadita, ad onta di ogni riscontro, l’obbligatorietà della decima per ogni singolo camminante, arriva al passaggio successivo che chiude il cerchio. Tutto il discorso finora si è snodato, seguendo le prescrizioni, tra la condivisione con chi non ha il necessario e il sovvenire alle necessità materiali della Chiesa Alla pag. 200 con una piroetta acrobatica Kiko scivola prontamente dai poveri agli itineranti e si avvia al gran finale. Ormai è chiaro che la vendita dei beni e la decima stessa è tutta una scusa per pilotare soldi e beni a fiumi agli itineranti/Cammino/Kiko.In conclusione ipotizziamo la soluzione dell’enigma approvazioni mamotreti in tre mosse:
- Il mamotreto è rimasto sempre lo stesso, ossia quello revisionato nel 1999 prima della consegna alla CdF per l’esame.
- Le note sono state messe lì a legittimare, in assenza di effettivi riscontri, almeno in apparenza, ciò che non può essere legittimato in alcun modo.
Il testo delle catechesi così come riportato nel Direttorio definitivo e depositato presso la Santa Sede non è quello che vogliono far passare. Ossia non è il testo studiato, riveduto e poi, confermato o corretto, approvato dalla CdF. Se fosse stato adeguato in tutto al CCC, il testo sarebbe perfettamente conforme alle note poste a corredo. Non andrebbero certo uno da una parte, le altre dall'altra.
Come chiamarla se non una clamorosa truffa? Ci sono note in netto contrasto col testo, altre appaiono posticce, messe lì senza nessun aggancio logico col testo. Ne abbiamo mostrato un esempio. Vogliamo chiamarla distrazione di massa? Depistaggio o messinscena? O tutte queste cose insieme? In definitiva questo Direttorio, che i vertici del Cammino distribuiscono ai kikatekisti come approvato con tanto di timbri della CdF, è solo un’unica, inconfutabile e autentica truffa. Prova ne è che contiene ancora errori madornali e note che, quando non sono sfacciatamente correttive del testo, sono letteralmente inconsistenti o sconnesse dal contesto. Un’offesa all’intelligenza. E alla fine abbiamo anche compreso, e diamo loro ragione, il perché persistano a volerlo mantenere rigorosamente segretato.
Il confronto puntuale tra il testo del Direttorio 'approvato' e quello originale di Kiko, quindi l'enucleazione degli elementi che non si voleva venissero a conoscenza delle Congregazioni Vaticane e del Pontefice costituirà argomento di un prossimo articolo.
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(*) L'approvazione del catechismo di Kiko Argüello e Carmen Hernández giungerà soltanto nel dicembre del 2010, e non per opera della Congregazione per la Dottrina della Fede. La CDF soltanto riferirà di averlo ulteriormente visionato, fornirà pochi suggerimenti correttivi e delegherà il PCpL ad approvarlo.