Una testimonianza a firma "c." sul fatto che i "carismi" e le "ispirazioni", nel Cammino, sono in realtà basse faccende umane.
In merito alle figure "carismatiche" del cammino vorrei dire cosa ho potuto notare (nei famosi 15 anni in cui ci sono stato), ovvero che spessissimo chi viene nominato lo è non per la sua bravura ma, al contrario, per la sua DEBOLEZZA.
Infatti vengono scelte le persone più fragili, frustrate (non uso questo termine in senso offensivo), irrealizzate che in questo "ruolo" trovano un loro senso di esistenza.
I c.d. "didascali" della mia ex comunità erano (credo siano tuttora) persone altamente incompetenti dal punto di vista educativo in quanto lui era completamente insoddisfatto della moglie, continuamente chiedeva al Signore di fargli amare sua moglie che non accettava (?!), lei soffriva di continue crisi depressive, non realizzata professionalmente e, caso gravissimo per me, più volte ripresa in comunità da altri "fratelli" per aver riportato ai catechisti cose dette nelle risonanze o nelle convivenze...
Su questo apro una parentesi
: esiste nelle comunità la gara da parte di alcuni a fare il delatore per ingraziarsi i catechisti nella maniera più subdola, spesso questi "informatori" fanno danni gravissimi perché riferiscono fatti privati che dovrebbero rimanere tali. Nella mia ho assistito a scene veramente brutte di delazioni di fatti privati riportati a catechisti e presbiteri detti in maniera confidenziale.
Nel ambiente del dopocresima c'erano continui litigi tra l'equipe dei didascali e tra le persone, anche davanti i bambini, perché questo? Per un motivo semplice: il problema non erano i bambini, è che nel cammino la maggioranza delle persone aspira ad un "ruolo" all'interno della comunità.
Ho potuto vedere personalmente che dopo tot anni rimanere senza "carisma" (carriera, direi io) equivale ad un fallimento. Nel cammino se ti trovi a 40 anni senza essere sposato o con una vocazione verrai SICURAMENTE redarguito dai catechisti nei passaggi: che fai della tua vita? Non puoi continuare così? Sei un fico sterile (sic) etc.
Ho conosciuto persone andate in depressione nelle comunità della mia parrocchia, probabilmente erano fragili e predisposti, ma certamente l'ambiente all'interno del cammino ne ha accentuato le problematiche...
Non vado oltre in queste descrizioni, le approfondirò in un altro post. Solo per dare un quadro su chi sono spesso queste persone che hanno ricevuto un "carisma" nel cammino...
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Volevo aggiungere e precisare che il termine "frustrato", che ho usato per descriverli, non è volto ad insultare gli appartenenti al cammino, pertanto non si scriva di essere offesi o altro, quello che ho utilizzato è un TERMINE MEDICO (in psicologia si dice "avere un io frustrato") basato su una CONSTATAZIONE.
Infatti sono proprio le persone "insoddisfatte" quelle che vengono (saggiamente, nell'ottica nc) scelte per fare questa "mansione" all'interno della struttura gerarchica nc:
sono questi soggetti sono quelli che assicureranno la completa fedeltà ed intransigenza.
Un'altra cosa che ho potuto notare, nel corso degli anni, è che spesso chi possiede doti intellettuali e titoli accademici di un certo tipo (lauree, una certa professione, soddisfazioni insomma...) viene escluso a priori da questi ruoli.
A meno che non si accerti che la persona sia pienamente manipolabile. Alcuni catechisti da me conosciuti erano laureati. Ma, di fatto, non avevano particolari doti intellettuali: erano arrivati fuoricorso da anni e più per spinta dei genitori. Cosa che continuamente facevano "pesare" nelle loro risonanze.
Insomma, anche queste persone che, agli occhi del "mondo" si mostravano colti, di successo, intelligenti, etc. di fatto avevano un profondo "io frustrato" che non gli permetteva di essere felici. Alcuni si lamentavano di continuo del loro stato, da una parte sembravano come "condannati" a quel ruolo, dall'altra provavano sicuramente un piacere sottile ad avere potere su altri individui (deboli più di loro, però).
Questo stato di insoddisfazione, del resto, è possibile CONSTATARLO in tantissimi video che hanno pubblicato i neocatecumeni in occasione dell'ultima "manifestazione" comandata da Kiko Arguello.
Ho fatto un piccolo "esperimento", far vedere una serie di queste "esperienze" che girano in rete ad un mio amico psicologo, il quale ha confermato lo stato di insoddisfazione profondo (c.d. io frustrato) che traspare da quello che molti di essi stessi dicono.
Quando ero neocatecumeno, manifestai spesso la mia contrarietà a indicare SEMPRE frustrazioni, croci, fallimenti, con l'opera del Signore, quasi che non ci fosse spazio per altro! Questa fu una delle tante cose per cui fui alla fine fui cacciato.
Del resto, io ho mai sentito un "annuncio" che cominciasse dicendo: Fratelli, io sono grato al Signore perché non ho problemi, non ho croci, non ho nulla di cui debba oggi sentirmi triste o frustrato".
Eppure sarebbe un annuncio migliore di tanti altri perché vorrebbe dire che il Signore ha davvero salato la nostra vita.
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Primo. l'analisi è stata fatta da uno PSICOLOGO, non da me. Magari se uno leggesse...
Secondo. Uno psicologo può tranquillamente fare una diagnosi preliminare basandosi su un raccontato di diversi minuti (le "testimonianze" durano anche mezz'ora), del resto non si eccepisce come uno psicologo no ed
un c.d. "catechista" possa dare una "parola" basandosi su uno scrutinio di pochi minuti...
Terzo. Non ho detto che chi è laureato non può fare il catechista, infatti molti di quelli che ho conosciuto lo erano, io ho posto l'accento su altro,
anche qui magari si dovrebbe leggere (e comprendere cosa uno scrive) prima di scrivere "pepate" risposte che fanno solo capire che uno ha colto dove "il dente duole", ovvero che quanto scritto vi da fastidio perché racconta fatti reali...
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Spiritualità neocatecumenale |
Comunque d'ora in poi non risponderò più a neocatecumanali astiosi e con evidenti problematiche che dovrebbero curare in apposite sedi e non nelle salette.
Approfitto di questo SOLO per precisare alcune cose a chi non mi conosce:
non ho alcun rancore con NESSUN NEOCATECUMENALE, io racconto dei FATTI OGGETTIVI che sono accaduti nel mio percorso all'interno del cn, se ad alcuni nc questo da fastidio è un problema loro, riflettano su loro stessi e non giudichino chi fino a ieri condivideva con loro questa esperienza.
I membri della mia ex comunità non li vedo da diversi anni e non PER MIA VOLONTA', io sono stato CACCIATO dai c.d. catechisti per aver fatto critiche, non ho "sbattuto la porta" a nessuno. Ed i fratelli che fino a ieri "testimoniavano" l'amore hanno EVITATO di frequentarmi, nonostante io avessi sempre mostrato interesse per loro anche fino a due anni dopo essere stato allontanato.
Ero in Chiesa PRIMA di aver conosciuto il cammino, sono TUTTORA in Chiesa adesso che ne sono uscito, solo in una parrocchia diversa. Sono stimato e, nel mio piccolo, svolgo attività parrocchiale, sono benvoluto (almeno credo :) ). Non ho modificato la mia condotta, non provo alcun odio verso i miei ex fratelli di comunità. Semplicemente ne capisco le dinamiche (che non sono le mie) che li hanno portati ad essere così.
Non cerco, pertanto, la loro "conversione", anzi! gli auguro di finire il cammino in Israele con la veste bianca. Certo che questo non modificherà, però, assolutamente nulla in merito ai loro problemi ed alle loro situazioni di Fede rispetto a quando li lasciai.
Il mio curriculum neocatecumenale è alquanto ricco, cari fratelli mormoratori. Ero stato nominato catechista dalla comunità, andavo alle convivenze di settore, ho collaborato in missioni, ho incontrato Kiko Arguello PERSONALMENTE (ho ancora la foto con lui nel mio pc, forse
molti neocatecumeni che mi criticano farebbero carte false per aver conosciuto il profeta), forse un giorno racconterò il mio incontro con kiko in un post. Sono laureato e lavoro soddisfatto nel mio campo.
Ho già detto che non scrivo contro i nc, scrivo per chi è fuori o non conosce bene il cammino per METTERLO IN GUARDIA, perché è cosa "buona e giusta" informare i fratelli cattolici su cosa è REALMENTE il cammino. Perché VOI NON LO DITE!
Ma quello che sono io è SECONDARIO, potrei anche essere un "frustrato" o un "fallito". Nulla cambierebbe su quanto scritto.
Nel post parlo di cose specifiche: di delazioni, di comportamenti biechi, di situazioni OGGETTIVAMENTE E MORALMENTE DEPRECABILI.
Perché non ci sono risposte? Non è vero che non ci sono delazioni? E' inventato? Rispondete su questo invece di criticarmi.