Kiko assegna le zone da "evangelizzare" per conquistare nuovi proseliti al |
Ci sono molti elementi che fanno concludere che la notizia non può essere vera.
In primo luogo, ciò che Papa Francesco ha fin dal primo momento detto di pensare del Cammino Neocatecumenale, e che ha formato oggetto delle sue ormai celeberrime "tre tirate d'orecchio" nel suo discorso fatto durante l'udienza del febbraio 2014, è esattamente antitetico a quanto in questa occasione avrebbe espresso; ci riferiamo in particolare all'esortazione a conservare la comunione con le Chiese particolari nelle quali intendevano evangelizzare.
Queste le esatte parole del Papa:
«La comunione è essenziale: a volte può essere meglio rinunciare a vivere in tutti i dettagli ciò che il vostro itinerario esigerebbe, pur di garantire l’unità tra i fratelli che formano l’unica comunità ecclesiale, della quale dovete sempre sentirvi parte».
Molto più recente, però, è un altro elemento ancor più stridente con la tesi neocatecumenale sugli elogi rivolti al Tripode da Papa Francesco.
Sul quotidiano Avvenire sono stati pubblicati alcune parti della chiacchierata informale che Papa Francesco ha avuto durante la propria recente visita in Mozambico con i propri confratelli gesuiti.
Kiko e i suoi "pardos" con l'immancabile cartina alla conquista del pianeta |
"L'identità stessa della Chiesa è evangelizzare. Purtroppo, però, non solamente nelle sètte, ma anche all'interno della Chiesa cattolica ci sono gruppi fondamentalisti. Sottolineano il proselitismo più che l'evangelizzazione".
Secondo voi, quali potrebbero essere questi "gruppi fondamentalisti all'interno della Chiesa"?
Gruppi, evidentemente strutture organizzate laicali - altrimenti il Papa avrebbe parlato di Ordini religiosi - che si dedicano, statutariamente, all'evangelizzazione?
Opus Dei? Escluso. Rinnovamento nello Spirito? Escluso. Comunità di base? Escluso.
Vi sfido a dire un nome che non sia quello del Cammino Neocatecumenale.
Che il Cammino Neocatecumenale faccia solo proselitismo, risulta chiaro anche dal prosieguo del discorso di papa Francesco:
Che il Cammino Neocatecumenale faccia solo proselitismo, risulta chiaro anche dal prosieguo del discorso di papa Francesco:
«L'evangelizzatore "NON VIOLA MAI LA COSCIENZA: annuncia, semina e aiuta a crescere. Aiuta.
CHIUNQUE FACCIA PROSELITISMO, INVECE, VIOLA LA COSCIENZA DELLE PERSONE: NON LE FA LIBERE, LE FA DIPENDERE. L'evangelizzazione ti dà una dipendenza «paterna», cioè ti fa crescere e ti libera. IL PROSELITISMO TI DA' UNA DIPENDENZA SERVILE, DI COSCIENZA E SOCIALE. La dipendenza dell'evangelizzato, quella «paterna», è il ricordo della grazia che Dio ti ha dato. IL PROSELITO INVECE DIPENDE NON COME UN FIGLIO, MA COME UNO SCHIAVO, CHE ALLA FINE NON SA COSA FARE SE NON GLI VIENE DETTO.»
Solo oggi però abbiamo avuto quasi l'immagine fotografica dei "gruppi fondamentalisti" di cui parlava Papa Francesco.
Prima però vi ricordiamo un episodio famoso, ormai, quello dei "figli come conigli", utile per comprendere le reazioni immediate, diremmo quasi epidermiche, del Pontefice di fronte al fanatismo neocatecumenale.
Il Papa, in una sua intervista alla stampa in aereo, di ritorno da un viaggio apostolico nelle Filippine, a proposito del concetto cattolico di paternità responsabile, ebbe a dire: «ho rimproverato alcuni mesi fa in una parrocchia una donna perché era incinta dell’ottavo figlio, con sette parti cesarei. "Ma lei ne vuole lasciare orfani sette?", le ho detto. Ma questo è tentare Dio. Parliamo di paternità responsabile"».
Sappiamo che la signora era una Neocatecumenale al settimo cesareo che si era voluta vantare con il Papa della sua grande “fede”; il Papa ha voluto riferire questo scambio di battute per chiarire che "fare figli come conigli" non era certo un obbligo per il cattolico, né un'opzione desiderabile.
Molto simile è la situazione che il Papa racconta ai confratelli gesuiti in Mozambico per chiarire il proprio concetto di evangelizzazione. Leggiamo insieme dal resoconto pubblicato da Spadaro su "Civiltà Cattolica":
Il Papa, in una sua intervista alla stampa in aereo, di ritorno da un viaggio apostolico nelle Filippine, a proposito del concetto cattolico di paternità responsabile, ebbe a dire: «ho rimproverato alcuni mesi fa in una parrocchia una donna perché era incinta dell’ottavo figlio, con sette parti cesarei. "Ma lei ne vuole lasciare orfani sette?", le ho detto. Ma questo è tentare Dio. Parliamo di paternità responsabile"».
Sappiamo che la signora era una Neocatecumenale al settimo cesareo che si era voluta vantare con il Papa della sua grande “fede”; il Papa ha voluto riferire questo scambio di battute per chiarire che "fare figli come conigli" non era certo un obbligo per il cattolico, né un'opzione desiderabile.
Kiko dona al Papa un "san Francesco Saverio" identico al protagonista del film d'animazione "La strada per El Dorado" (allude forse all'El Dorado che ha scoperto con il suo Cammino?) |
Molto simile è la situazione che il Papa racconta ai confratelli gesuiti in Mozambico per chiarire il proprio concetto di evangelizzazione. Leggiamo insieme dal resoconto pubblicato da Spadaro su "Civiltà Cattolica":
«A un certo punto, rispondendo alla domanda del padre Bendito Ngozo, che lo interpella sul problema delle sette protestanti e del proselitismo, il papa racconta: «Oggi ho sentito una certa amarezza quando ho concluso l’incontro con i giovani. Una signora mi ha avvicinato con un giovane e una giovane.
Mi è stato detto che facevano parte di un movimento un po’ fondamentalista.
Lei mi ha detto in perfetto spagnolo: “Santità, vengo dal Sud Africa. Questo ragazzo era indù e si è convertito al cattolicesimo. Questa ragazza era anglicana e si è convertita al cattolicesimo”.
Ma me lo ha detto in maniera trionfale, come se avesse fatto una battuta di caccia con il trofeo!
Mi sono sentito a disagio e le ho detto: “Signora, evangelizzazione sì, proselitismo no”».
Chi attualmente nella Chiesa Cattolica ha il barbaro coraggio di presentarsi al Papa, come un reduce da una battuta di caccia grossa, rivolgendosi a lui in "perfetto spagnolo" (e noi sappiamo che la responsabile del Cammino in Africa è spagnola, laureata in Fisica) ed esibendo le "prede" strappate alla barbarie induista e, peggio ancora, anglicana, per vantare la loro immediata conversione al cattolicesimo?
"Conquistadores" neocatecumenali all'arrembaggio
Ci viene in mente una sola, possibile fattispecie, nell'attuale panorama dei movimenti della nostra Chiesa Cattolica...
Peccato che il Papa, per delicatezza certamente, abbia omesso qualcosa, della frase della "cacciatrice bianca"!
L'atteggiamento aggressivo che fu di Carmen, con questo Papa è controproducente. Ma è più forte di loro... |
Ella di certo non ha detto solo "Santità, vengo dal Sudafrica"
Ma: "Santità, vengo dal Sudafrica e sono una catechista del Cammino Neocatecumenale. Abbiamo dato la vita, ma il Signore ci ha ricompensati, abbiamo visto meraviglie. Questo ragazzo era indù e si è convertito al cattolicesimo. Questa ragazza era anglicana e si è convertita al cattolicesimo”.
E il Papa, profondamente a disagio ha replicato:
“Signora, evangelizzazione sì, proselitismo no”».
Ecco, ora sì che tutto torna. Non sono solo gli evangelicals a fare dissennato proselitismo, ma anche certi "gruppi fondamentalisti" di nostra strettissima conoscenza, all'interno della Chiesa Cattolica.
E il Papa lo sa e non li apprezza per nulla.
Per questo le bugie diffuse trionfalmente a mezzo stampa sono ancora più brutte, anche se hanno le gambe corte, anzi, cortissime!
E il Papa lo sa e non li apprezza per nulla.
Per questo le bugie diffuse trionfalmente a mezzo stampa sono ancora più brutte, anche se hanno le gambe corte, anzi, cortissime!