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Neocatecumenali all'arrembaggio |
La
Diocesi di Copenagen (circa 38.000 cattolici su 5.700.000 abitanti totali) copre l'intera Danimarca e include le isole isole Fær Øer e la Groenlandia. È una delle diocesi cattoliche più vaste del mondo.
Anche lì i fedeli cattolici di quella diocesi stanno subendo la devastazione portata lì dal Cammino Neocatecumenale.
Lo scorso 24 aprile 2015 una ventina di laici ha scritto al vescovo Czeslaw Kozon, al clero e al Nunzio Apostolico a proposito dei
problemi creati dal Cammino Neocatecumenale (cliccare
qui o
qui per il testo in lingua originale). I firmatari della lettera sono laici cattolici di dieci delle 50 parrocchie di tutta la Danimarca e ne rappresentano virtualmente ogni area (alcuni sono cattolici fin dalla nascita, altri sono convertiti); uno di loro, Ole Schnell, era anche stato premiato con la
Croce Pro Ecclesia et Pontifice (il più alto riconoscimento vaticano che un laico può ottenere).
Qui sotto, riportiamo la traduzione della lettera (riprendendola da
Thoughtful Catholic):
24 aprile 2015
Caro vescovo Czeslaw Kozon, cari membri del Consiglio Episcopale, Consiglio Presbiterale, e presidente del Consiglio pastorale,
con questa lettera vorremmo esprimervi la preoccupazione sul futuro della Chiesa in Danimarca, preoccupazioni che per noi nascono dalle attività del Cammino Neocatecumenale e dalla sempre maggior
influenza che esso ha in diocesi.
Nel corso degli anni, il vescovo è stato ripetutamente messo al corrente di
seri problemi e divisioni nelle parrocchie, provati da tanti fedeli hanno provato quando nelle loro parrocchie è arrivato un prete neocatecumenale (anche quando non si trattava di una nomina a parroco). Noi siamo convinti che questa questione e il suo trattamento siano non solo
urgenti, ma
vitali per il futuro della Chiesa Cattolica in Danimarca, ed è per questo che ci siamo rivolti simultaneamente al Consiglio Episcopale, al Consiglio Presbiterale e al Consiglio Pastorale.
Invieremo per conoscenza la lettera anche al Nunzio Apostolico della Santa Sede
per i Paesi Scandinavi e alla Conferenza Episcopale
della Scandinavia.
Pur non essendo un gruppo preciso, insieme rappresentiamo diverse esperienze nella Chiesa Cattolica in Danimarca, e siamo tutti da lungo tempo partecipi della vita ecclesiale. Alcuni di noi, attraverso un periodo di studi informali e di esperienze, hanno formato un gruppo di risposta alle attività del Cammino nei contesti ecclesiali, e molti di noi hanno conoscenza diretta del Cammino, o come ex "camminanti" oppure dal proprio contesto parrocchiale con un prete neocatecumenale.
Per valutare con onestà le attività del Cammino ci siamo chiesti se i problemi riscontrati qui da noi esistono anche in altri paesi. Per esempio: è solo qui che i preti e laici neocatecumenali hanno
problemi a integrarsi nelle comunità parrocchiali? Abbiamo studiato la proposta del Cammino e indagato su cosa faccia preoccupare tanti vescovi e pastori di anime, teologi e laici da tutte le parti del mondo, a proposito delle attività del Cammino. Una percentuale significativa di queste fonti esprime
gravi riserve sul Cammino mettendone in questione il suo corpus teologico, la catechesi e la pratica missionaria, oltre che la sua particolare struttura organizzativa e la
mancanza di inculturazione nelle comunità in cui opera.
Il risultato è una netta tendenza a formare enclavi isolate all'interno di congregazioni preesistenti, facendo un corso di catechesi tutto particolare, seguendo le proprie peculiarità liturgiche, creando comunità chiuse.
Queste fonti hanno confermato le nostre preoccupazioni a proposito dell'impatto del Cammino Neocatecumenale sulla Chiesa Cattolica. Nel documento che alleghiamo, ‘‘
Caratteristiche del Cammino Neocatecumenale che destano serie preoccupazioni‘‘, abbiamo evidenziato le particolari attività neocatecumenali che a nostro avviso portano maggiormente a problemi per la Chiesa e per i fedeli danesi. È importante far notare che il contenuto di tale allegato
non è diretto contro specifiche persone di quella organizzazione.
La nostra intenzione è piuttosto far notare il rischio che pone la presenza relativamente massiccia - e la corrispondente influenza - del Cammino Neocatecumenale in una diocesi piccola come quella danese e, secondo noi, le conseguenze che si avranno nel lungo termine. Questo vale sia per la vita di fede dei cattolici danesi, che per la Chiesa Cattolica in Danimarca e per la pratica della fede portata avanti dai vescovi che si sono succeduti qui insieme ai sacerdoti, alle suore e ai laici lungo tantissime generazioni.
Noi abbiamo profondamente a cuore la Chiesa. Questa iniziativa è perciò
una chiamata urgente per il vescovo, in cooperazione con tutti gli organismi rilevanti e basata su una visione diocesana della Chiesa, anche al livello parrocchiale, per guardare nella direzione in cui stanno andando la Chiesa e la vita ecclesiale in Danimarca, per riconsiderarla bene. Questo è per assicurarci che la Chiesa mantenga la sua cattolicità e per scoraggiare i pregiudizi che si sono visti a causa dell'operato neocatecumenale e dell'influenza neocat in una piccola diocesi come la nostra.
Dobbiamo perciò chiedere che la risposta alla nostra richiesta non sia d'ufficio, ma venga firmata. I nostri nomi e indirizzi sono indicati qui sotto. Saremo felici di partecipare ad una discussione per approfondire le questioni, se lo riterrete necessario.
Con i migliori saluti,
[segue elenco dei nomi]
C. C. The Apostolic Nuntiature and the Nordic Bishops’ Conference
Allegato:
Caratteristiche del Cammino Neocatecumenale che destano serie preoccupazioni