Saluto tutti i partecipanti, ai moderatori e a tutti coloro che, con le loro testimonianze, hanno reso possibile la creazione di questo blog!
Purtroppo i Neocatecumenali convinti mai ammetteranno di essere stati capaci di perpetrare simili abomini... così come i neonazisti negheranno l’esistenza dei campi di sterminio!
Mi presento: mi chiamo Marco Aurelio Bianchi e anche io, purtroppo, ho avuto a che fare con i neocatecumenali - e non per un solo anno o due, bensì per
ben ventiquattro anni: fino a che mi sono imposto e
ho detto stop a quella lavatrice infernale di cervelli.
Ho scritto anche un libro (edito dalle edizioni Tracce di Pescara), in cui narro semplicemente la mia
storia, alla luce del Cammino, che è andata bene fino a che ho “filato” secondo i dettami imposti da Kiko e da tutti i cosiddetti "catechisti" del Cammino... Quando, però, li ho denunciati apertamente, il Marco Bianchi che aveva fatto della sua malattia un
Albero di salvezza, è divenuto per loro un
individuo ispirato dal maligno.
Perciò,
in casa ora, ho tutti contro (facendo parte, chi per un verso chi per un altro, del Cammino!).
Ultimamente ho letto, su Famiglia Cristiana, che Kiko Argüello, si è distinto, oltre che per le sue doti di predicatore, anche per quelle di scrittore... e anche con ottimi risultati visto che, sempre Famiglia Cristiana, annuncia che
il suo libro “il Kerigma” è nei primi posti della classifica per vendite... E ci credo...avrà solo
consigliato di acquistarlo ma, per gli adepti convinti, un suo
consiglio è un ordine perentorio! Mai, quindi, il mio libro raggiungerà quei livelli poichè non ho talmente tanti seguaci e, altresì, mai mi sognerei di imporre le mie idee.
Ho pensato, perciò, ad un blog in cui tutti chi più, e fortunati loro, chi meno, hanno fatto la triste esperienza del Cammino Neocatecumenale, per contrastare la fama di
santerelli che si gettano addosso e, con questo mio scritto, spero di dare una mano a fermare la fama di
“chiamati” di cui si “vestono”, sentendosi appoggiati dalla Madre Chiesa.
La lettera al Santo Padre, è parte integrante del libro! Essendo nuovo del mondo del blog, mi auguro che questo mio intervento, non sia solo una sorta di “pubblicità occulta” perciò, a tal proposito, sottopongo questa mail ai moderatori del blog...siano loro a decidere il da farsi.
Allego la copertina del libro che mi ha meritato la fama di “demonio”!
Lettera al Santo Padre
Francavilla al Mare
lì 25 Gennaio 2012
Amatissimo Padre,
sono qui per Esporvi un caso di coscienza riguardo un componimento, o libro… se così vogliamo chiamarlo, che mi sono posto al termine della sua stesura.
Il tema dello scritto è, purtroppo, lo stesso di molte altre lamentele o a Voi direttamente pervenute, ovvero che si possono semplicemente leggere nelle molte pagine di Internet dedicate al triste argomento.
Il libro è condito dalla presenza costante del sottofondo “Kiko Argüello, compagni e Cammino Neocatecumenale” e, più che denunciare anomalie teologiche cosa che molto spesso succede nei
vari siti in rete, riporta un esperienza vissuta personalmente per ventiquattro anni e dalla quale, fortunatamente, sto riuscendo a sganciarmi con non pochi problemi visto che mia moglie caldeggia
a spada tratta quell’esperienza di fede che dovrei condividere anche io, ma da cui vorrei completamente estraniarmi. Ma poiché attorniato da molti di loro che vedono nell’iniziatore del Cammino e nei catechisti dei modelli da seguire, ovvero dei novelli profeti in terra, la cosa risulta estremamente difficile.
Provate a dire ad un Neocatecumenale (seguace), di fare una qualunque cosa per obbedienza e quantunque la richiesta arrivi direttamente dal successore di Pietro in persona, la stessa sarà
prima messa al vaglio di un catechista!… ovvero
prima Kiko, il Cammino ed i catechisti e poi
il Vicario di Dio in terra!
Mi presento: mi chiamo Marco Bianchi. Nato a Perugia, vissuto nelle Marche, trasferito a Chieti Scalo per lavoro, abito ora a Francavilla al Mare con consorte e progenie. Nel 1986 dietro invito di un ragazzo Neocatecumenale plagiato a dovere ed in grande stile, entrai anche io nella “setta” ma
allora le cose andavano ancora bene poiché non avevo nessuno che mi spingesse a guardare tutto
col paraocchi. La situazione è gradualmente cambiata dal 1990 in poi quando per lavoro mi trasferii in Abruzzo, ed in maniera ancora più incisiva dal 1993 anno in cui mi sposai.
Conobbi la mia ragazza alla giornata mondiale della gioventù del 1991 in Polonia. Avere conosciuto
mia moglie in quel contesto, è sempre stato visto come un disegno Divino attraverso cui il pensare comune mi avrebbe redarguito da quel momento in poi… e tacitamente in questa maniera:
“l’hai conosciuta tramite i “Neocatecumenali”, tale dovrai essere da ora e vita natural durante!”
Il Disegno, però, ha cominciato a non andare più troppo bene da quando mi è stata diagnosticata una malattia neurologica che fino ad allora non immaginavo neanche esistesse: Sindrome atassica
cerebellare…
…e non tanto per me che, mi piaccia o meno, devo quotidianamente accettare, ma soprattutto per lei che penso ragioni in tal modo “Ora non avrei questa Croce se, allora, non mi avesse detto di far parte dei Neocatecumenali”.
Perciò fino a che ho risposto a dei clichè che rispecchiavano quelli del Neocatecumenale convinto, la Croce poteva essere anche accettabile, ma una volta venuti meno tali modelli, Essa è divenuta un fardello, qualora possibile, da eliminare. Ne è prova il fatto che da quando ho cominciato ad allontanarmi dal Cammino, di pari passo sono iniziati a deteriorarsi anche i rapporti con mia moglie al punto che, da dieci anni a questa parte, si vive insieme ma da separati in casa.
E veniamo alle delucidazioni in merito allo “pseudo-libro”!
Tempo fa cominciai a buttare giù alcune righe che si sono trasformate dapprima in una pagina, poi in due, poi un in capitolo ed infine in un libro. Conclusa la sua stesura sottoposi lo scritto originale ad un supervisore, dopo una prima scrematura che riguardava principalmente la sua esposizione. La copia che prese allora in visione è, chiamiamola così, la versione originale che è poi la stessa che regalai anche ad una Neocatecumenale convinta come regalo di Natale.
Ma a posteri posso dire che averglielo regalato è stato come mettere un agnello nella tana del lupo giacché in esso parlo della mia storia alla costante luce… “allucinogena” del Cammino. E poiché non ci sono andato per nulla leggero, ad una Neocatecumenale convinta non poteva di certo andare giù che ne parlassi con tanto livore, ma soprattutto usando quei termini.
Quindi ho dovuto scremarlo ulteriormente e la copia epurata fu giudicata degna di essere letta sia per la storia in essa raccontata sia per la sua esposizione… insomma voto: ottimo! Però mi sono
guadagnato un ottimo solo perché, facendomelo filtrare, lesse quello che non avrebbe leso la sensibilità della “setta” qualora il libro fosse stato reso di dominio pubblico.
Credetemi Santo Padre: non mi sto inventando proprio nulla e, a riprova di ciò dopo averne preso visione questa Neocatecumenale convinta mi disse: “Internet è pieno di cose come quelle che
hai scritto tu. A chi pensi possa interessare?”
A molti, dico io, poiché oltre a confermare esperienze analoghe alla mia, metterei in piazza particolari del Cammino che si vorrebbe, invece, rimanessero occulti qualora lo scritto, che spero
Vorrà leggere, venisse pubblicato.
Davvero il Cammino è un tunnel che crea dipendenza ed io ne ho il terrore poiché, pur non avendo conosciuto quello della droga, ho toccato con mano quello dei Neocatecumenali e, quantunque
cerchi di allontanarmene definitivamente, mi rendo conto che essi mi hanno lavato il cervello facendomi pensare che quello che ho scritto, e che sto scrivendo anche adesso, porterà me, prima
di tutti, alla “condanna senza fine” del “giudizio” nel libro!
Questa è la storia del componimento e del mio bisogno di disintossicarmi, ma sono altresì fermamente convinto che questi signori siano capaci di rendere l’Essere Supremo pieno di bontà
e pazienza per antonomasia, il Castigamatti di chi è diverso da loro.
Rimane solo il problema della sua pubblicazione… (se mai si verificherà una tale evenienza.)
Nella prima versione scrivevo: Per mio espresso desiderio, il presente scritto non dovrà vedere pubblicazione se non previa autorizzazione della Chiesa. Anche se nella copia che Vi invio questa parte è stata omessa, per quanto detesti questa setta, la mia coscienza si fa spesso presente nonostante la Chiesa non si sia mai pronunciata a sfavore di questo gruppo, sembra anzi appoggiarlo nonostante le numerose rimostranze che Le giungono, sovente, da più parti.
E maggiori sono le critiche, più forti si sentono Kiko Argüello, Carmen Hernàndez e tutti i seguaci poiché una condanna non presa in considerazione dalla Chiesa è vista, da loro, come una vittoria giacché lo Spirito Santo, in tal modo, protegge il Cammino dagli attacchi del maligno.
Perciò vorrei avere proprio il giudizio del successore di Pietro in persona riguardo questo scritto poiché non vorrei essere tacciato di avere distrutto l’esistenza ed il credo di molti che vedono in questo Cammino l’unica ancora di salvezza e, per quanto talvolta ma umanamente, condanni l’operato della Sposa, mi sottometterò volentieri al Suo volere che Voi incarnate, sapendo che
qualunque decisione Voi formulerete, sarà dettata davvero dallo Spirito Santo.
Dio Vi benedica
in fede,
Marco Aurelio Bianchi